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Pensiero: alla base del suo idealismo c’è la trasformazione dell’Io penso Kantiano in Io
puro. Eliminazione cosa in sé → abolizione di ogni limite esterno all’io : la conoscenza può
andare oltre il fenomenico.
● Io per Kant: crea la realtà in senso limitato/formale dà senso a dati sensibili già
esistenti attraverso spazio, tempo e categorie.
● Io per Fichte: pone la realtà anche da un punto di vista materiale, crea il dato
sensibile, che solo apparentemente sembra provenire dall’esterno.
L’Io Fichtiano è l’Io penso Kantiano (fondamento della conoscenza), ma è anche principio
primo, fondamento dell’esistenza del mondo.
IDEALISMO
Principi:
Gli io finiti non percepiscono gli oggetti come contenuto dell’io, ma come realtà esterna: la
libertà dell’IO infinito si realizza nel superamento di questa estraneità da parte degli io finiti.
L’Io comprende di essere attività creatrice libera: ponendo l’ostacolo e superandolo si scopre
senza limiti. Ma questo non avviene mai del tutto: l’Io nel reale si determina come dialettica
tra opposti, se finisse la dialettica non ci sarebbero determinazioni del reale.
Morale: a partire dall’estraneità dell’oggetto (e dal suo superamento), l’Io si scopre libero
nell’agire morale → tutta la dialettica dell’Io ha una esplicita finalità morale. Il peggiore dei
mali è l’inattività: l’uomo, e i dotti, devono vivere in società.
Stato per Fichte: profondamente influenzata dal contesto storico. Visione contrattualistica e
anti dispotica. Stato garante del diritto. Evoluzione in senso nazionalistico.
SCHELLING
Il principio, l’assoluto, è insieme idealità e realtà, soggetto e oggetto, attività razionale ed
inconsapevole.
Processo con cui il soggetto scopre la realtà, la natura, l’oggetto. Il soggetto giunge
all'autocoscienza attraverso la conoscenza del reale. 1 sensazione (conoscenza passiva) 2
intuizione produttiva ( soggetto si coglie come senziente)
3 volontà attraverso la quale il soggetto diventa indipendente dagli oggetti, li coglie come
spontaneità e li colloca, ne assume l’indipendenza.
Estetica
L’organo conoscitivo più elevato per Schelling è la natura: l'artista intuisce la unità di finito
infinito, spirito natura. Comprende in profondità la vita. L’arte è intuizione estetica, capacità
di penetrare l’infinito.
Schelling supera Fichte nel senso che rivaluta la natura. L’assoluto non è solo ideale, ma
unione di ideale e reale.
Attività orignaria staticità: ideale e reale.
In questa idea di assoluto come uno tutto ci sono tante influenze neoplatoniche nell’idea
organicistica del reale. Nella filosofia della natura Schelling esplicita i rapporti tra l’io tutto, la
natura e …
La natura è la manifestazione inconscia dell’assoluto, ciò significa che è frutto della stessa
attività originaria che pone l’io in termini fichtiani, ma è appunto inconscia.Essendo spirito
inconscio si muove verso la conoscenza, che si realizza nella fase dell’uomo.
La natura si determina in una serie di oggetti finiti tramite forze di opposizione, attrazione e
repulsione. Queste tre forze 3 esiti: natura inorganica, luce, fare organica.
La natura si compone in una scala gerarchica (evoluzionismo immanennte)
La natura da spirito inconscio si muove per gradi, fino a quando nell’uomo prende coscienza
di sè in quanto spirito. Unità reale e ideale. Una volta scoperta la propria componente
spirituale l’uomo deve superare nuovamente l’estraneità dei soggetti. Alla fine di questo
processo scopre la biunivocità e l’interdipendenza, fra spirto e natura.
L’attività originaria di schelling deve per forza essere attività estetica. RIvalutazione natura e
arte. Finito e infinito si fondono.
Ultima fase perché infinito nel finito? Assoluto non perfezione statica, ma realtà in divenire