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L’Idealismo romantico tedesco

È la grande corrente filosofica post-kantiana


sviluppatasi in Germania nel periodo romantico.

I suoi fondatori, FICHTE e SCHELLING,


definirono questo idealismo “trascendentale” o
“soggettivo” o “assoluto”.
L’Idealismo romantico tedesco

“trascendentale” in collegamento con il punto di vista


kantiano, con l’ ”io penso” come principio fondamentale della
conoscenza.

“soggettivo” realtà ridotta a un principio unico (non


Sostanza di Spinoza in termini di oggetto o natura).

“assoluto” in quanto l’io o lo spirito è il principio unico di


tutto, fuori di esso non c’è nulla.
Kant e la cosa in sé

In Kant l’io era qualcosa di finito, non creava realtà ma la ordinava


secondo proprie forme a priori.

Per spiegare la ricettività del conoscere concetto di cosa in sé=x


ignota, presenza di un dato di fronte all’io.
L’Idealismo e l’infinitizzazione dell’io

Fichte sposta il discorso:


dal piano gnoseologico (=dottrina del conoscere)
al piano metafisico (=dottrina dell’essere).
Abolisce la cosa in sé ossia la nozione di una realtà estranea all’io.
●L’IO diventa: entità creatrice ( fonte di tutto ciò che esiste) e
infinita (priva di limiti esterni)

●TUTTO è SPIRITO
●tesi tipica dell’Idealismo tedesco
L’Idealismo romantico tedesco

SPIRITO
=
io, assoluto, infinito

Per Fichte lo SPIRITO è la realtà umana considerata come


attività conoscitiva e pratica e come libertà creatrice
L’Idealismo romantico tedesco

Quesiti irrisolti:
Io = entità creatrice
● in che senso?
Che cos’è per gli idealisti la natura o la materia?

La risposta
● nel concetto di DIALETTICA
●Lo spirito, per essere tale, ha bisogno di quella sua antitesi che è
la natura. Nella realtà non c’è mai il positivo senza il negativo, la
tesi senza l’antitesi.
La natura come momento della vita dello spirito

Lo spirito crea la realtà , l’uomo è la ragion d’essere dell’universo,


nell’uomo l’universo trova il suo scopo;

la natura esiste non come realtà a sé stante, ma come momento


dialettico necessario della vita dello spirito.
L’uomo è Dio

Ma se l’uomo è la ragion d’essere e lo scopo


dell’universo,
significa che l’uomo coincide con l’assoluto e con
l’infinito,
cioè con Dio stesso.
L’idealismo romantico tedesco

IO = soggetto, spirito, assoluto, uomo, Dio


NON-IO = oggetto, ostacolo, natura, materia
Per gli idealisti, l’unico Dio possibile è lo spirito dialetticamente
inteso, ossia il soggetto che si costituisce attraverso l’oggetto, la
liberà operante tramite l’ostacolo, l’io che si sviluppa attraverso il
non-io.
Idealismo

L’Idealismo è panteismo spiritualistico = Dio è lo spirito


operante nel mondo, cioè l’uomo.


(no panteismo naturalistico = Dio è natura

no trascendentismo ebraico-cristiano = Dio è una Persona


esistente fuori dall’universo)


●L’Idealismo è monismo dialettico = esiste un’unica sostanza, lo
spirito, una realtà positiva che si realizza mediante il negativo: la
natura, il non-io...
FICHTE
Rammenau 1762 – Berlino 1814

Kant aveva voluto costruire una filosofia del finito; Fichte vuole
costruire una filosofia dell’infinito: dell’infinito che è nell’uomo,
che è, anzi, l’uomo stesso.

In Kant l’io è finito perché è in qualche modo “limitato” dalla cosa in


sé che è fuori dall’io, è altro rispetto all’io.
In Fichte l’io è infinito poiché tutto esiste nell’io e per l’io; è principio
formale e materiale della realtà.
FICHTE e la Dottrina della scienza

Fichte è il filosofo dell’infinità dell’io, della sua assoluta attività e


spontaneità, quindi della sua assoluta libertà.

I PRINCIPI DELLA SUA DOTTRINA DELLA SCIENZA


Ambizione di Fichte:
costruire un sistema grazie al quale la filosofia diventi
sapere assoluto e perfetto.
(la filosofia cessa di essere semplice ricerca del sapere)
La Dottrina della scienza

●concetto di una scienza della scienza,


●di un sapere che individui il principio

su cui si fonda la validità di ogni


scienza
Il PRINCIPIO della Dottrina della scienza

è l’IO o l’AUTOCOSCIENZA
Noi possiamo dire che qualcosa esiste solo se lo rapportiamo
alla nostra coscienza, solo se ne facciamo un essere-per-
noi.
A sua volta la coscienza è tale solo in quanto è coscienza di
sé medesima, ovvero autocoscienza.
coscienza e autocoscienza

La coscienza è il fondamento dell’essere,

l’autocoscienza è il fondamento della coscienza.


L’io puro e i tre principi fondamentali della
dottrina della scienza
1)L’IO pone assolutamente se stesso – TESI
2)L’io oppone assolutamente a sé, entro Sé, un
NON-IO – ANTITESI
3)Nell’io assoluto, l’io limitato e il non-io limitato
si limitano reciprocamente - SINTESI
I caratteri dell’io fichtiano

L’io di Fichte non è immobile né statico.


Poiché é:
● desiderio, anelito verso la libertà,
● infinita tensione verso un’ideale meta di perfezione,
è SPIRITO.

l’io di Fichte

Volendo sintetizzare in un motto il pensiero di Fichte,


esso può essere ricondotto all’espressione:
IO DEVE ESSERE
nel senso che è costantemente impegnato in un faticoso
processo di autorealizzazione , carattere espresso nel
concetto romantico si Streben, che significa “sforzo”,
“tensione”.
L’io di Fichte

L’io fichtiano inoltre non si identifica con l’io


personale di ciascun individuo – Carlo, Tommaso,
Caterina, Lisa…., ossia con l’io empirico, ma è:
l’IO PURO o UNIVERSALE, INESAURIBILE
ATTIVITA’ CREATRICE.
l’IO di Fichte

É creatore proprio perché conferisce senso e realtà al mondo


il quale, diversamente, non potrebbe esistere.


●Cosa sarebbero, infatti, le montagne, gli immensi oceani, o anche


solo i fiori, gli insetti e gli enti più umili senza una coscienza che li
percepisca come esistenti, cioè che ne abbia rappresentazione,
illuminandoli della propria luce e facendoli accedere al mondo del
significato? Nulla, assolutamente nulla. Questa è la risposta
dell’idealismo.

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