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Nella Dottrina della scienza Fichte spiega come l'io finito sia in realtà infinito. Siccome
tutto esiste nell'Io e per l'Io è evidente che sia infinito, è quindi il principio formale e
materiale della realtà. Si identificano l'io divisibile, finito, che ha come causa e fine l'Io
puro, tale io finito è limitato da un nonio che è mondo, natura (l'io finito che si sforza
per arrivare all'Io infinito).
Con i tre principi di deduzione moderna (tesi, antitesi, sintesi) afferma una filosofia che
diventa un sapere assoluto e metafisico.
Nella prima tesi afferma che l'Io pone se stesso, si auto-crea ed è infinita.
Poi afferma che l'Io pone il non-Io, per potersi realizzare come attività creatrice ha
bisogno del suo momento dialettico, che servono da ostacoli da lottare per potersi
autoperfezionare. Dunque l'Io oppone, nell'Io, all'io divisibile, un non io divisibile. L'io
infinito, avendo creato il non-Io, si ritrova materialmente ad esistere come tanti
individui divisibili e finiti opposti ai non-io divisibili. E' la situazione del nostro mondo.
Dunque spiega che l'Io infinito si concretizza in molteplici io finiti che si sforzano a
realizzarsi nell'Io infinito. La vita dunque del singolo uomo è, dunque, una tensione
verso l'infinito che non avrà mai fine.
Nella dottrina morale Fichte afferma che il compito proprio dell'uomo è l'umanizzazione
del mondo, ossia il tentativo incessante di spiritualizzare le cose e noi stessi, dando
origine ad una natura plasmata secondo i nostri scopi e ad una società di essere
razionali e liberi.
Noi esistiamo per agire e il mondo esiste solo come teatro della nostra azione (la legge
dell'Io si impone al non-io).
Nell'azione vi è la ragione e lo scopo ultimo dell'universo.
Come già detto, l'io finito ha scopo morale di realizzarsi come Io puro, questo dovere
morale si può realizzare soltanto con altri io finiti, infatti un individuò si rende libero con
la libertà degli altri, l'umanità nel suo complesso deve essere sempre libera. Farsi liberi
e rendere liberi gli altri in vista della completa unificazione del genere umano, sono detti
dotti, coloro che sono consapevoli e devono guidare, essere maestri ed educatori del
genere umano.