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È una corrente filosofica che nasce in Germania alla fine del 700, in questo periodo in
Germania abbiamo il romanticismo, i due si sviluppano in maniera parallela e entrambi
nascono dallo stesso orizzonte culturale. Possiamo dire che questo orizzonte si concentra in
letteratura/arte come Romanticismo ma in filosofia come idealismo (filosofia dell’età
romantica). Idealismo ha come tratto essenziale quello di collegare l’essere al pensiero, crea
una manifestazione di un principio di carattere ideale, chiamato in più modi “io”, “idea”,
"spirito ``o "ragione". C’è un principio razionale che dà vita al mondo, tutto ciò che accade è
una manifestazione del principio. È un principio universale che coincide con l’assoluto, la
totalità, ciò che è originario. Questo principio che coincide con l’assoluto dal quale viene
concepito l’universo. La produzione da questo principio, il processo che si origina da questo
principio è di carattere dinamico, un movimento che vari filosofi declinano in modo diverso.
Noi vedremo Hegel che concepisce questo movimento come dialettico. Questo principio
corrisponde anche con la razionalità universale e tutto ciò che deriva da questo processo
sarà qualcosa di razionale. Il compito individuale del filosofo deve raggiungere la
consapevolezza che lui e le cose che lo circondano non sono altro che un momento di
questo sviluppo. I più importanti sono Fichte, Schelling, Hegel.
HEGEL
Nasce a Stoccarda nel 1770, fa i suoi studi a Tubinga, studia teologia e filosofia. Tubinga è
una città molto vivace culturalmente, conosce Schelling e Höldering. Negli anni 90 del 700 fa
il precettore a Berna e poi a Francoforte. Insegna a Jena, nell’Università, resta fino al al
1807 quando arriva Napoleone e si trasferisce a Bamberga diventa rettore del ginnasio e da
qui pubblica le sue opere più importanti:
1- 1807= fenomenologia dello spirito
2- 1812-16= storia della logica
3- 1817= enciclopedia delle scienze filosofiche in compendio
Nel 1818 si trasferisce a Berlino, insegna all’università e i suoi corsi sono molto seguiti e nel
1831 muore di colera. Dopo il 31 i suoi alunni pubblicano i suoi appunti, ciò che studiamo
viene dai corsi berlinesi pubblicati dagli allievi.
Prima di queste opere troviamo gli scritti giovanili, si occupano di teologia e filosofia.
Inizialmente appoggia Kant e Schelling, poi prende le distanze ed elabora la sua teoria.
(Esempio- se tutto è razionale io posso comprendere la razionalità di una cosa, come quella
della pianta, concentrandosi all'interno del processo che ho creato e questo risale alla realtà,
cioè all’idea.
Idea è l’origine della cascata, la cascata vasca e crea la pianta, se devo capire la sua
razionalità non devo concentrarmi isolando tutto ,a ma come una manifestazione della
cascata, inserisco la pianta nella cascata, la riconduco fino alla fonte per trovare l’idea.)
DA CHIEDERE=
Ci sono delle manifestazioni intermedie della realtà, le chiama UNIVERSALI CONCRETI (tra
l’idea universale e la manifestazione sensibile).
Esempio- L’pessere umano è l'universale concreto. Universale perché vale per tutti gli
uomini, concreto perché comprende gli individui concreti.
All’inizio di tutto abbiamo l’universale assoluto, come manifestazione preliminare universali
concreti, poi come ultima manifestazione GLI INDIVIDUI.
Quindi gli universali concreti esistono solo negli individui, se non esistesse l’essere umano
non avrebbe senso l’universale essere umano. Gli individui non possono essere compresi se
non attraverso l’universale concreto.
Esempio: La realtà si manifesta in molte situazioni anche attuali, sbarco sulla luna,
guerra,...(questo lo intendiamo in modo ontologico).
Se lo si intende in modo inverso è un carattere epistemologico, mi spiega come posso
capire la razionalità delle cose, quindi ricondurre all’idea.
L’unificazione dei concetti dà origine a una sintesi in un processo che va avanti all’infinito, è
un processo razionale perché alla base troviamo un’idea razionale.
Nel momento in cui egli analizza il sistema del sapere dell’uomo , lo struttura su questi 3
momenti: idea natura e spirito. È un sapere sistematico (tante sottodiscipline), si basa su
terzine. Quindi prende la struttura fondamentale del sistema che lui delinea e su questo
mostra come si struttura il sapere umano.
1)IDEA= la disciplina che se ne occupa è la logica, studia il pensiero cioè ciò che è razionale
e ciò che non lo è.
Si articola in tre sottodiscipline:
-dottrina dell’essere
-dottrina dell’essenza (questa è la disciplina che appartiene all’ambito della logica)
-dottrina del concetto
Hegel studia l’idea nell’opera “scienza della logica” e riassume il risultato nell’opera
“enciclopedia delle scienze filosofiche in compendio” dove studia anche natura e spirito.
Il viaggio inizia nel momento della coscienza, ovvero il momento in cui la coscienza si
rapporta in modo conoscitivo con un oggetto (sogg.-ogg.).
Es. Eva vuole conoscere il telecomando avendo già conoscenza di se stessa.
Questa conoscenza può avvenire in 3 modi, che rappresenta le 3 figure:
-CERTEZZA SENSIBILE
-PERCEZIONE
-INTELLETTO
INTELLETTO= eva si rapporta ora con il telecomando attraverso l’intelletto. Vede così il
telecomando come un oggetto con le sue qualità, però lo ritiene fatto così poiché è fatto così
però in realtà vedo il telecomando così poiché ho delle funzioni mentali (strutture
conoscitive) che sono così.
Tesi= le caratteristiche dipendono dall’oggetto. L’oggetto è fatto così.
Antitesi= le caratteristiche non dipendono dall’oggetto. Non è fatto così, le mie conoscenze
sono così.
Le figure sono sia entità ideali (pensiero astratto) sia entità storiche (reali, concrete). E gale
vede il servo come un oggetto, uno strumento, un mezzo non come fosse una coscienza;
Il servo raggiunge l’autocoscienza, il signore no, non ha relazioni con il servo.
Il servo dunque è consapevole di:
- non essere un oggetto, è in grado di trasformare la realtà
- Essere fondamentale per la sopravvivenza del signore, senza di lui non potrebbe
vivere
Il servo raggiunge dunque una libertà interna= antitesi/tesi
-subordinato al signore, non è libero
-raggiunge la libertà interiore
Per superare si fa la sintesa.
FILOSOFIA STOICA-SCETTICA
-Filosofia stoica= propone un’etica interiore, le cose del mondo sono indifferenti per quanto
riguarda il discorso della virtù/felicità. Per essere felici bisogna essere virtuosi, la virtù non
ha che fare con le cose terrestri, conta solo l’atteggiamento interiore.insegna di staccarsi dal
mondo: essere consapevoli che non ha valore.
-Filosofia scettica= mette tra parentesi il mondo e sospende il giudizio su ogni cosa, dubita di
tutto il mondo e di ogni suo aspetto.la coscienza scopre che si può dubitare fino a un certo
punto, quando lo agisco lo faccio in relazione al mondo, mi confronto con esso.
-incoerente
-in ambito di conoscenza dice qualcosa, in concreto qualcos altro. Da un punto di vista
pratico fa come se il mondo esistesse.
COSCIENZA INFELICE
la coscienza si rende conto che non c’è nulla di assoluto al suo interno, ogni cosa è in
divenire.la coscienza aspira la certezza e all’assoluto, lui cerca in Dio. La coscienza si rende
conto che Dio è raggiungibile e la sua ricerca è insoddisfacente. Tutto ciò provoca una sorta
di “nostalgia dell’infinito”, l’uomo prova a raggiungere Dio e l’infinito ma gli sfugge sempre.
- L’uomo tende all’infinito nel mondo cristiano Dio
- L’uomo non può tendere all’infinito, destinato all’insuccesso
Per superare devo andare al terzo momento: la RAGIONE, incentrata sulla coscienza e sulla
realtà nel suo complesso, è il tentativo della coscienza di governare sulla realtà. Si divide in
tre figure:
- modo della ragione osservativa (età rinascimentale)
- modo della ragione attiva (età romantica)
- modo della ragione legislatrice (età kantiana)
1-MODO DELLA RAGIONE OSSERVATIVA:
la ragione cerca di padroneggiare la realtà individuando l’universale nelle cose, individuando
le leggi universali (oggetti cadono = legge di gravità). Studiare la realtà significa trovare
l’universale dentro l’individuale.
-la coscienza cerca l’universale
-la coscienza finisce per trovare se stessa
Per superare passo alla seconda figura.
Si passa dunque alla seconda parte del viaggio che riguarda la coscienza collettiva per
conoscere l’assoluto, ha 3 momenti.
1-momento dello spirito (+ 3 figure)
2-momento della religione (+ 3 figure)
3-momento del sapere assoluto ( + 3 figure)
dopo il terzo momento si raggiunge il termine del viaggio della coscienza collettiva e si
ottengono tre consapevolezze:
1- la realtà non è determinata dall’uomo singolo ma determinata dalla storia/coscienza
collettiva, un momento di sviluppo dell’idea.
2- tutto (realtà, natura, coscienza) non è altro che una manifestazione dello spirito/idea
3- una volta capito ciò la coscienza capisce che in lei stessa che lo spirito ritorna, in lei
stessa che il viaggio ritorno. Capisco che tutto è razionale.