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Platone era il soprannome, non il nome vero, la parola deriva dall'aggettivo greco
"platùs" (ampio) ci sono diverse ipotesi sul significato del soprannome:
per l'ampiezza delle sue spalle
per fluidità del suo stile
per la sua fronte particolarmente ampia
Il suo vero nome era ARISTOCLE
Le sue origini sono nobili, fu educato dallo zio Crizia (sofista e futuro tiranno di
Atene).
I suoi maestri furono
Socrate che proponeva di governare con sapienza e saggezza
Ippocrate che proponeva un metodo scientifico centrato sull'uomo.
Conosceva la matematica dei pitagorici
e l’Astronomia
Da giovane, partecipò alla politica con gli aristocratici filospartani, ma presto si
convinse che un potere basato sulla sola forza fosse fonte d'ingiustizia.
Per Platone la miglior forma di governo era costituita da un potere aristocratico
con nuove capacità di governo e, anche per formare i futuri governanti, nel 387,
fondò l'Accademia (nel giardino dedicato all'eroe Akademos).
Figurava come associazione religiosa dedicata al culto delle Muse
ma era un centro di ricerca scientifica, un istituto di educazione superiore
un’organizzazione politica,
o dove, conducendo vita in comune,
o si progettava una riforma etico-politica della società basato su un
sapere filosofico-scientifico.
Tentò di convertire Dionisio, tiranno di Siracusa al pensiero politico dell'Accademia
ma fallì e dovette fuggire insieme all'amico Dione, cognato di Dionisio che lo aveva
aiutato.
Alla morte del tiranno Platone fece altri due tentativi sul successore, (anche lui si
chiamava Dioniso), che fallirono.
Morì ad Atene nel 348 (o 347?) a.c. In quei giorni Filippo il Macedone era già in
conflitto con la città.
3. Ultimo periodo
o Parmenide (problemi della teoria delle idee),
o Teeteto (conoscenza),
o Sofista (dialettica, logica e diairesi),
o Politico (filosofo-re),
o Filebo (scienza, bene e piacere),
o Timeo (filosofia della natura), il Crizia (genesi dello stato),
o le Leggi (ultima opera di Platone, che riprende la Repubblica per
proporre una legislazione più dettagliata).
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IL PENSIERO FILOSOFICO
CARATTERISTICHE GENERALI
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Con un lungo ragionamento arriva alla conclusione che l’aretè (virtù, qualità,
pregio, competenza) può essere insegnata se è epistème, di conseguenza
l'obiettivo segreto della sua scuola, di formare la nuova classe dirigente
virtuosa e competente è raggiungibile...