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La ricerca del principio

Le colonie e i ceti produttivi


Le colonie ioniche e della Magna Grecia.
 Grecia continentale:
o Culturalmente arretrati.
o Campagna.
o Più vicini alla natura e quindi più vicini agli dei.
o Conosco già le risposte ai quesiti sulla natura.
o Se si è in pace con la natura, si è in pace con gli dei.
o Conoscono già le risposte ai quesiti sugli dei e la loro genealogia.
 Grecia coloniale:
o Più acculturati.
o Città.
o Più distanti dalla natura e quindi più distanti dagli dei.
o Non conoscono perfettamente le risposte ai quesiti riguardanti la natura.
o Si pongono nuove domande tra l’interazine tra uomo e dei.
 Sulle colonie operano quindi più filosofi:
7° - 6° sec Mileto Talete, Anassimandro, Anassimene
6° - 5° sec Magna Grecia (Crotone, Elea) Parmenide, Pitagora
2^ metà del 5° sec Tracia (Abdera) Leucippo, Democrito
o Progressivo avvicinarsi alla Grecia continentale.

I ceti emergenti delle poleis come destinatari della filosofia


 Grecia continentale (Attica e Peloponneso):
o Società aristocratica che sta perdendo i poteri.
o Dediti ad ascoltare sacerdoti e aedi (cantori di gesta eroiche presso le corti).
o Abituati a chiarire tutto con la religione.
 Grecia coloniale (poleis):
o Società marinara e mercantile.
o Dediti a imparare, per guadagnare valore nella scala sociale.
o Desiderosi di chiarezza razionale.
La filosofia arriva ad Atene
 5° sec a.C. Guerre greco - persiane.
 494 a.C. Caduta di Mileto per opera dei Persiani.
 Sconfitta dei Persiani grazie ad Atene.
 Atene diventa il nuovo centro politico e culturale.
 Anassagora di Clazomene, si sposta ad Atene.
o Maestro di lezioni pubbliche di filosofia.
o Consigliere di Pericle (democratico).
 Anassagora espone il legame tra nuovi sapienti ed artigiani.
 Anassagora dice che l’intelligenza sta nel cervello e non nel cuore.
 Anassagora dice che noi ci distinguiamo dagli animali, grazie alle mani (elogio agli artigiani).
 La casta sacerdotale e quella dei nobili, si sentono minacciati e lo accusano di empietà (non fiducia verso gli
dei), esiliandolo da Atene.

L’archè e l’essere
Proposta di definizione di filosofia
 Da dove deriva la parola filosofia?
o Philein (amore) e sophia (sapere).
o Il filosofo è colui che ama il sapere.
o Che tipo di sapere?
 Chi fu il primo ad usare tale termine?
o Pitagora la cita per la prima volta nel 6° sec.
o La parola assume significato nel 5° sec.
 In ambiente ateniese dove agirono i sofisti (sapientissimi) e Socrate.
 Essa diventa la forma più alta di sapere sotto Platone e Aristotele.
 La filosofia è un’indagine razionale autonoma, il prodotto della capacità logica umana, che sottopone ogni
discussione ad analisi critica.
 Cosa significa filosofo, per i grandi filosofi?
o Socrate: è la via di mezzo tra l’ignoranza e il sapere (conosciuto solo dagli dei), il filosofo non è
sapiente, ma aspira a diventarlo.
 Aspirazione alla sapienza.
o Platone: nel suo scritto, il Simposio, da una definizione della filosofia, come figlia di Taumante, dea il
cui nome significa, colui che prova meraviglia.
 Amore del sapere.
o Aristotele: nasce dalla meraviglia e dallo stupore nei confronti della natura, e dal continuo chiedersi
del perché le cose siano così e non altrimenti.
 Meraviglia.
Il campo d’indagine dei primi filosofi
 I filosofi ionici si interrogano sul principio della natura, intesa come tutto ciò che esiste e i suoi fenomeni.
o Tali filosofi sono detti fisiologi, ovvero studiosi della physis (natura), hanno in comune l’esigenza di
trovare l’archè (principio originario di tutta la realtà), e il modo in cui i fenomeni aerei, terrestri,
acquatici e biologici funzionano.
o L’archè è l’unico principio dal quale nasce tutto, esso è in continua evoluzione.
o La natura è paragonata ad un organismo vivente che nasce, cresce e muore, tutto ha uno sviluppo.
o Cercare l’archè significa quindi:
 Trovare l’elemento dal quale tutto è stato creato, anche i processi.
 Capire come tali processi lavorano.
 Scoprire la struttura organizzata del cosmo, fatta di ordine e cicli.
 I filosofi sono gli unici in grado di arrivare alla verità delle cose, tramite la ragione.
 Gli uomini comuni si fermano all’apparenza e non conoscono la vera realtà, al massimo possono produrre
opinioni riguardanti le testimonianze fornite dai 5 sensi.
 Parmenide nel suo poema, Sulla Natura, usa per primo la metafora della doppia vita.
o Persone che si fermano ai sensi e si affidano all’esperienza.
o Persone che contemplano con la ragione, e arrivano alla rotonda verità.

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