Tra Oriente e Occidente:

i primi pensatori
 Capitolo 1
Le origini della filosofia nella Ionia
LE ORIGINI DELLA FILOSOFIA NELLA IONIA

I PRECURSORI DELLA FILOSOFIA E I MITI COSMOLOGICI

Il termine philosophia deriva dal greco e significa amore

per la sapienza. La sapienza è amata dal filosofo per se
stessa e non come mezzo per giungere ad altro.

La fonte e l’ispirazione della filosofia fu il mito.

Importante fu nella nascita della filosofia il passaggio a

una cultura scritta che facilitava il pensiero critico e
l’argomentazione.
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LE COSMOGONIE E IL PATRIMONIO CULTURALE GRECO

I primi pensatori greci ereditarono:

 modelli matematico-geometrici e sistemi di numerazione

dalla cultura babilonese ed egizia;

 miti cosmogonici di origine orientale (come quello di

Esiodo autore del VII secolo a. C. del poema cosmogonico
la Teogonia).
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L’INDAGINE SULLA NATURA NELLA IONIA

L’espressione filosofia presocratica indica la fase del

pensiero che abbraccia i secoli VI e V e comprende i
filosofi precedenti a Socrate.

Le opere di questi pensatori sono andate perdute ed è

stato possibile ricostruirne il pensiero grazie ad autori
successivi, soprattutto Platone e Aristotele.
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LA RICERCA DEL PRINCIPIO PRIMO

Nella Metafisica Aristotele fa risalire la nascita della

filosofia ai cosiddetti pensatori della natura (in greco
physis), i quali ricercavano un principio primo origine di
tutte le cose (in greco archè).

Tale principio era eterno e interno alla natura stessa. La

filosofia non fa ricorso all’intervento divino ma si
caratterizza per una prospettiva critica.
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TALETE: IL PRIMO PRINCIPIO E L’ACQUA

Visse tra il VII e il VI secolo a. C. nella città ionica di Mileto.

Fu uno dei Sette Sapienti.

Predisse la prima eclissi di Sole verificatasi nel 585 a. C.

Aristotele lo definisce l’iniziatore della ricerca filosofica

intorno alla natura.

Affermò che il principio primo di tutte le cose è l’acqua.

LE ORIGINI DELLA FILOSOFIA NELLA IONIA/TALETE: IL PRIMO PRINCIPIO È L’ACQUA
ANASSIMANDRO: L’INDEFINITO COME PRINCIPIO DI OGNI COSA
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ANASSIMENE: LA GENERAZIONE DELLE COSE

Visse tra il 580 e il 525 a. C. a Mileto.

Anassimene individuò il principio primo nell’aria, non solo

per la sua importanza per la vita degli essere viventi, ma
anche perché da essa, attraverso i processi di
condensazione e rarefazione, si genera la prima coppia
di contrari, caldo e freddo, da cui derivano tutte le cose.
LE ORIGINI DELLA FILOSOFIA NELLA IONIA/ANASSIMENE: LA GENERAZIONE DELLE COSE
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SENOFANE

Poeta, rapsodo e filosofo del VI secolo a. C., fu uno dei

maestri di Parmenide.

Critica Omero per avere attribuito agli dei caratteristiche

proprie degli uomini.

La divinità è immobile, imperturbabile, incommensurabile,

conosce tutto perfettamente a differenza dell’uomo che
non può accedere a una chiara visione della natura.
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PITAGORA E IL PRIMO PITAGORISMO

Pitagora fu contemporaneo di Senofonte.

Viaggiò in Magna Grecia e a Crotone fondò una scuola.

La sua figura è avvolta dalla leggenda: alcune fonti lo

ricordano come figlio di Apollo, guaritore e mago.

Professò la teoria dell’immortalità dell’anima e della sua

trasmigrazione, dopo la morte, in corpi umani o animali a
seconda dei propri meriti.
LE ORIGINI DELLA FILOSOFIA NELLA IONIA/PITAGORA E IL PRIMO PITAGORISMO

I discepoli della scuola pitagorica si distinguevano in:

acusmatici: potevano ascoltare in silenzio le sentenze

del maestro;

matematici: potevano fare domande e accedere alle

verità più profonde della dottrina pitagorica, il mathema
era il contenuto dell’insegnamento di cui facevano parte la
matematica e la musica.
LE ORIGINI DELLA FILOSOFIA NELLA IONIA/PITAGORA E IL PRIMO PITAGORISMO

Per i pitagorici il principio primo è il numero che

rappresenta la vera natura di tutte le cose.

I numeri sono punti che occupano uno spazio e con i punti

si ottengono le figure:

l’1 è il punto;

il due è la linea;

il tre è la figura piana;

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 il 4 è la figura solida, la tetrakys, ovvero l’insieme dei

primi quattro numeri naturali la cui somma è 10.

Il 10 per i pitagorici è il numero perfetto perché contiene in

sé il pari e dispari e quindi tutti i numeri.

Dieci sono anche le coppie di contrari.

La prima coppia è limite/illimitato, è alla base di ogni cosa

e ad essa sono riconducibili tutte le altre.
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Per i pitagorici la realtà è misurabile, cioè pensabile e

conoscibile, perché dotata di una struttura armonica che ha
in sé la natura e le proprietà dei numeri.
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ERACLITO

Eraclito di Efeso è contemporaneo o di poco anteriore a

Parmenide.

Aristotele lo definisce l’oscuro per il suo stile di scrittura

oracolare e profetico.

Delle sue opere sono sopravvissuti solo frammenti sparsi.

Aristotele afferma che per Eraclito principio primo è il

fuoco e lo inserisce fra i filosofi della natura.
LE ORIGINI DELLA FILOSOFIA NELLA IONIA/ERACLITO

La maggior parte degli uomini, per Eraclito, somiglia a una

massa di dormienti che non è in grado di andare oltre
l’apparenza delle cose e cogliere l’unità dei fenomeni.

L’uomo comune non ascolta la voce del logos, la legge

che regola la realtà e che s’identifica con la lotta fra i
contrari. Dagli opposti nasce l’unità e dall’unità si generano
gli opposti. L’armonia non annulla le opposizioni.
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“La stessa cosa sono il vivente e il morto, lo sveglio e il

dormiente, il giovane e il vecchio: questi infatti mutando
sono quelli e quelli di nuovo mutando son questi.”
Frammento 88
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