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Contesto storico
Alessandro, figlio di Filippo 2° il Macedone:
o Stronca le rivolte in Grecia.
o Progetta una spedizione contro i Persiani.
o Libera le città greche cadute sotto i persiani.
o Conquista l’Egitto e diventa faraone.
o Sconfigge i persiani a Isso.
o Conquista parte dell’India.
o Fonda varie città in suo onore (Alessandria).
o Cerca di diffondere la cultura greca e il dialetto attico (koiné) per l’impero.
Alla sua morte l’impero viene diviso in monarchie ellenistiche governate da i sui generali (diàdochi).
I due maggiori retori del tempo sono:
o Isocrate:
Crea una scuola a pagamento per formare politici e letterati.
Cerca di ricondurre a concordia varie città greche con Filippo il Macedone.
o Demostene:
Incita i cittadini a ribellarsi contro Filippo con le sue orazioni, le Filippiche.
I luoghi
Aristotele ha una famiglia molto vicina alla corte macedone.
Si forma ad Atene presso l’Accademia platonica.
Diventa maestro di Alessandro Magno.
Fonda la scuola, Peripato (da passeggiata), un ginnasio pubblico chiamato Liceo (caro ad Apollo Licio).
Elabora la dottrina di Platone da cui discende e si contrappone.
A. non vuole costruire uno stato giusto, dato che Atene non è più egemone.
P. considera più prioritaria la vita politica, A. il sapere (inteso come strumento per una vita perfetta).
P. dice che la comunità conta più del singolo, A. afferma il contrario.
Il liceo non è tìaso (no scopi religiosi) e nemmeno associazione (non ha scopi politici).
Nel liceo si coltiva il sapere, fatto di discipline specialistiche e settoriali.
Le discipline
Il curriculum di studi è di:
o Logica (essenziale per capire tutte le discipline).
o Fisica e metafisica (capire il mondo e cosa sta dopo la morte).
o Etica (capire la società con politica ed economia).
Il liceo è da vedersi come università (centro di ricerca e specializzazione), che contiene varie discipline
(logica, fisica, matematica, astronomia, zoologia, botanica, anatomia, fisiologia, psicologia umana e degli
animali e altre discipline specialistiche).
Le discipline si dividono in prime e seconde, dove per prima c’è la filosofia.
La filosofia studia l’essenza universale, mentre i suoi vari aspetti vengono studiati dalle singole discipline.
A. dice che la vita dedicata al sapere è la più virtuosa e felice, il suo fine è quello di costruire un sapere
unitario e complessivo, in cui ogni disciplina ha un posto importante e non prevarica nessun’altra disciplina.
I destinatari
Aiutante e poi successore di A. fu Teofrasto.
Tale scuola formò vari personaggi illustri come Stratone, Eudemo e Demetrio Falereo.
A. ha una concezione elitaria dell’attività conoscitiva (dianoia).
Con la morte di Teofrasto, Eudemo fonda il Museo, che ha più ricerca e meno trasmissione del sapere (come
l’università per esempio).
Le opere e la trasmissione
P. usa il dialogo scritto, A. usa il trattato scientifico.
Il trattato espone il problema, ricostruisce i precedenti, chiarisce gli aspetti generali e particolari e pone una
o più soluzioni.
I suoi testi si dividono in:
o Dialoghi platonici: scritti durante gli anni in Accademia.
o Essoterici: destinati ad un pubblico ampio ed esterno al Liceo, di cui non è rimasto nulla.
o Esoterici: contenenti dottrine riservate agli accademici.
o Acromatici: destinati all’auditorio, a chi assisteva alle lezioni pubbliche.
I suoi testi vengono riordinati da Andronico di Rodi che non li dispone in ordine cronologico ma tematico.
Fruizione più semplice e maggiore, ma che non ci fa capire l’evoluzione del suo pensiero.
Il metodo
A. Esamina l’uso corretto del linguaggio come strumento d’espressione di un sapere articolato e organico
nell’Oraganon.
Precisa gli usi dei vari tipi di linguaggio: la dialettica (come quella platonica) diventa ora eristica, mente il
discorso dimostrativo (o logico-scientifico) viene invece usato nelle scienze.
L a logica è definita come mezzo preliminare alla ricerca, studiata come a sé stante ma alla base di tutte le
altre discipline.
Lo strumento del dialogo scientifico è il sillogismo, un’argomentazione dimostrativa composta da tre
proposizioni (due introduttive, e una conclusiva che dipende dalle prime due).
A. studia anche il linguaggio poetico e retorico in testi incompleti.
Il fine
Nel Protreptico esorta alla vita filosofica.
La filosofia ha come obiettivo principale la sapienza, con il raggiungimento della sapienza si ha anche:
o Massima felicità.
o Vita piacevole.
o Comportamenti corretti e giusti e quindi fiducia dagli altri.
o Si diventa ottimi cittadini e si può partecipare alla vita politica.
A. afferma che l’uomo di natura è portato al sapere.
La ricerca
P. afferma che il mondo dell’opinione non può essere indagato scientificamente.
A. afferma che il mondo scientifico deve essere indagato in quanto frutto di un ordine eterno.
Tra tutte le discipline spiccano tre materie di ugual valore atte solo alla conoscenza: matematica, fisica, e
filosofia prima.
La filosofia prima precede però tutte in quanto ci fornisce l’essenza (ouisa), ed è solamente dopo aver
trovato l’essenza che si può procedere con il studiare altro e fondare testi e argomentazioni.