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ARISTOTELE BIOGRAFIA

CONTESTO STORICO muta il contesto politico e culturale Crisi della Plis Conquista macedone perdita indipendenza della Grecia fine impegno politico da cittadini a sudditi

Aristotele
Stagira 384 a.c. Calcide 322 a.c. (63 anni)

367 a.c. A 17 anni entra nellAccademia di Platone dove rimarr 20 anni divenendone uno dei princi-pali collaboratori 347 a.c. Alla morte di Platone non gli succede come scolarca perch straniero. Si reca ad Asso dove fonda una comunit platonica, sotto la protezione del tiranno Ermia di cui sposa la sorella Pitia 342 a.c. Filippo di Macedonia lo chiama a Pella e lo nomina precettori del figlio Alessan-

dro, di cui rimase sempre amico, formandolo agli ideali della cultura greca 335 a.c. Rientra ad Atene dove, con lappoggio di Alessandro, apre la sua scuola, il liceo o peripato (passeggiare), dove insegna e conduce attivit di ricerca con i suoi collabo-ratori e allievi

323 a.c. Nel 323, morto Alessandro, deve fuggire da Atene che si ribella al dominio macedone. Fugge nellEubea dove morir nel 322 a.c. allet di 63 anni per una malattia allo stomaco

La Grecia alla fine della guerra del Peloponneso. Qualche hanno dopo le citt greche sono conquistate da Fillippo di Macedonia e la Grecia unificata. In questo contesto politico si svilupper limpero di Alessandro Magno.

Alessandro Magno, , 356 323 a.c. fu allievo e amico di Aristotele. Il filosofo gli inculc lideale della superiorit della cultura greca su quella orientale e della forza che la Grecia avrebbe potuto avere qualora fosse stata politicamente unificata. In seguito, quando Alessandro decise di abbandonare la cultura greca per mescolare usi e socitumi orientali a quelli greci, vi fi una rottura tra i due che rimasero per in buoni rapporti al punto che Alessandro finanzi la scuola di Aristotele che pot cos disporre di enormi mezzi economici per la sua realizzazione e conduzione

La Grecia e Aristotele

Le localit principali in cui Aristotele visse e oper

ARISTOTELE OPERE

Pagina dellOrganon delleditore Manuzio, 1495 ca.

LE OPERE DI ARISTOTELE SI DIVIDONO IN: 1. acroamatiche (insegnamenti orali) o esoteriche (segrete, riservate a pochi), si trattava dei testi delle lezioni destinati agli allievi e tenute da Aristotele. Lo stile scarno, essenziale, erano i manuali della scuola. 2. essoterici (destinati al pubblico) in forma di dialoghi e di stile vivace e raffinato. Il pi importante Il Protrettico (esortazione alla filosofia) in cui Aristotele enuncia il celebre ragionamento: O si deve filosofare o non si deve, ma per decidere di non filosofare pur sempre necessario filosofare: dunque in ogno caso filosofare necessario

LE OPERE ACROAMATICHE (DESTINATE ALLINSEGNAMENTO): Perdute per secoli, furono ritrovate nel I sec a.c. nella cantina della casa dei discendenti di Neleo, discepolo di Aristotele quando questi insegnava ad Asso, e portate a Roma da Silla. furono riordinate e pubblicate da Andronico di Rodi verso la met del I secolo a. C. e comprendono: 1. Organon: 6 libri di logica, che Aristotele chiamava analitica; 2. Metafisica: insieme di vari scritti ordinati in 14 libri che trattano della metafisica aristotelica che Aristotele chiamava filosofia prima, cos chiamati da Andronico perch nellordinarli li aveva posti dopo i libri della fisica, in greco met t phisik; 3. scritti di fisica, matematica, storia naturale, psicologia; 4. scritti di etica, politica, poetica e retorica.

INFLUENZA: Sparite nel corso dellalto medioevo (VII XII secolo d.c.), dominato dal pensiero di Platone, le opere di Aristotele ricomparvero in occidente intorno al XIII secolo grazie ai traduttori arabi spagnoli e siciliani ed esercitarono una profonda influenza per secoli nella cultura europea divenendo i manuali su cui si fondava la cultura delle universit delle arti. Limportanza dellaristotelismo fu tale che ancora nel 600 Galilei, per diffondere la nuova scienza, dovette scontrarsi con la cultura ufficiale del tempo: laristotelismo.

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