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Domande 1^ cosa rappresenta il demone di socrate? 2^ perché Socrate non scrisse nulla riguardo al suo pensiero? 3^ che rapporto vi è tra Socrate e i Sofisti riguardo al relativismo? 4^ in che senso attraverso il concetto Socrate supera il relativismo dei sofisti? 5^ cosa intende Socrate con “concetto, insomma cos’è i lconcetto socratico e perché è così importante? 6^ quali sono in sintesi le principali differenze tra Socrate e Platone? 7^ Professore, o chi per lui, pagina 129, negli aspetti che spiegano perchè Socrate é legato alla sofistica, cosa intende di preciso con: La tendenza e cercare nell'uomo e non fuori dell'uomo i criteri del pensiero e dell'azione. Perchè non mi é completamente chiaro... 8 ^ Non ho capito cosa si intende con intellettualismo e formalismo etico 9^ Buongiorno Prof.. Potrebbe spiegarmi brevemente socrate secondo Aristofane?? 10^ professore mi scusi, potrebbe spiegarmi brevemente le cause politiche e storiche del processo di socrate? non mi sono molto chiare.. 11 ^ a me è ancora rimasto il dubbio sul relativismo socratico.. Clicca qui per andare alle risposte 
 
ISPOSTE
 1^ domanda: cosa rappresenta il demone di socrate? È un'immagine che socrate utilizza per rappresentare qualcosa che condiziona il suo comportamento, ma non proviene da lui stesso e dalla sua ragione. Il demona ha almeno un duplice significato: 1. MORALE: dice a socrate "cosa non fare" prché è male. In questo senso sembra si possa  paragonare alla coscienzache ci fa sentire in colpa se facciamo qualcos adi sbagliato. Quindi il demone suggerisce a socrate quali sono le cose sbagliate da non fare e in questo modo orienta il suo comportamento verso il bene (questo sembra entrare in contraddizione con quanto dice lo stesso socrate a proposito del bene, che è il risultato di un ragionamento) 2. RELIGIOSO: potrebbe anche rappresentare una sorta di voce iultratrrena che parla all'animo di socrate comunicandogli cosa è sbagliato fare, un po come nei 10 comandamenti divini è presente una lista di cosa da non fare (nn rubare, nn uccidere, ecc.). Quindi il demone è una presenza religiosa che rappresenta que3lla divinità unica che si nasconde dietro i molti dei a cui il popolo crede e in cui socrate non crede. 2^ domanda: perché Socrate non scrisse nulla riguardo al suo pensiero?  potrei risponderti io marco..poi prof mi dica se e giusto allora socrate decise d nn lasciarci nulla di scritto xke secondo il suo pensiero, uno scritto puo si insegnare una dottrina ma nn puo indurre a una ricerca interiore.Una scrittura da la presunzione di sapere ma nn il sapere xke e una conservazione di informazioni e nn e comprensione che e data solo dal dialogo cn gli altri e cn se stessi se nn ti e chiaro amico scusa ma nn sn un prof..ci ho provato a spiegare completo quello che ha già detto whocares. Essendo per lui la filosofia "capacità di comprendere se stessi, gli altri e l'ambiente in cui si vive" questa comprensiopne non può derivare da un testo scritto che è un magazzino di onformazioni che tu trasferisci nella tua testa, ma non ti insegna a pensare né a capire. A questa risposta (giòà dato da Whoc che ringrazio) io ne aggiungerei un'altra, in effetti Socrate dice più volte che lui non ha nessuna dottrina da insegnare, quello che lui vuole insegnare è la capacità di pensare con la propria testa, ma questo non rientra nelle possibilità di un libro che è appunto solo un contenitore di informazioni che però devono essere digerite e comprese e fatte  proprie (rielaborate criticamente) Ehi Marco, non stai scrivendo una lettera commerciale, sono io, Sua Eccellenza, puoi anche dirmi ciao e grazie qui sul forum :-) 3^ domanda: Giggia chiede cge rapporto vi sia tra Socrate e i sofisti riguardo al relativismo sia Socrate che i sofisti non credono nell'esistenza di verità assolute, ma mentre i sofisti, da questa constatazione, concludono che non ha senso parlare di verità e cercano o altri criteri che possano guidare il nostro conoscere e agire (Protagora, l'utile) o negano l'esistenza di qualsiasi criterio (Gorgia, nichilismo), Socrate non si arrende e giunge a una diversa concezione della verità. La verità non è per Socrate qualcosa che si scopre, ma qualcosa che si costruisce insieme attraverso il dialogo tra gli uomini. Per Socrate non esistono verità universali e immutabili, ma si può arrivare a trovare un accordo comune su ciò che interessa (ciò che è bene fare, ciò che è giusto fare, ecc.), avremo così una verità anche se relativa, relativa al contesto e alla situazione in cui è stata definita. Se, per esempio, si deve stabilire cosa è bene fare per la studentessa Giggia a scuola in filosofia, attraverso il dialogo cercheremo di capire cosa lei sa fare, cosa non sa fare, quindi stabiliremo insieme che è bene per lei, per esempio, migliorare dove non va bene (poniamo stare più attenta nelle lezioni, approfondire meglio certi punti, fare più domande al professore). Ma se il prossimo anno scolastico l'alunna giggia andrà male e prenderà sempre due e tre, allora sarà bene per lei altro (studiare di più, restare chiusa in casa legata alla sedia, venire frustata quando sbaglia, ecc.). Come
 
vedi quello che è bene per l'alunna giggia cambia a seconda della situazione, perciò la verità per Socrate è situazionale e dipende dalle circostanze e dagli uomini. 4^ domanda: in che senso attraverso il concetto Socrate suepra il relativismo dei sofisti? è grazie al concetto che Socrate riesce a superare il relativismo dei sofisti. Se per i sofisti il giusto cambia da persona a persona ed è quindi relativo (quindi tutto e il contrario di tutto è giusto), per Socrate occorre trovare un accordo su cosa è giusto attraverso l'esame di tutti quei che tutti sono concordi a definire come "giusti", perché sono giusti? perché evidentemente possiedono tutti una o  più caratteristiche che li rendono tali (proprio come io, tu, martina, siu gen ecc. siamo uomini  perché possediamo in comune certe proprietà che ci rendono tali), queste caratteristiche o proprietà sono il concetto (per esempio il concetto di uomo è animale razionale, quindi tutto ciò che possiede il concetto, la caratteristica, di essere animale razionale è uomo), il concetto è quindi una proprietà che identifica degli elementi riunendoli tutti in uno stesso insieme 5^ domanda: cosa intende Socrate con “concetto, insomma cos’è i lconcetto socratico e perché è così importante? Definizione di "concetto" – Socrate Molti di voi hanno difficoltà a capire cosa sia il concetto, cercherò di darvene una definizione comprensibile. Concetto è una parola che deriva dal latino
cum capio
che significa prendere insieme, infatti un concetto è una entità astratta che sintetizza un numero molteplice di cose (raccoglie o comprende in se tante cose). per esempio i lconcetto di "uomo" conprende tutti gli uomini, ma che cosa sarà questo concetto di uomo? Possiamo dire che è quell'insieme di proprietà o caratteristiche che fanno di un qualcosa un uomo, cioé se qualcosa  possiede quelle caratteristiche, allora quella cosa è un uomo. Osservate questa immagine dopo averla ingrandita e provate a rispondere alla seguente domanda: cos'è una sedia? Clicca qui per vedere l’immagine Tutte le sedie che vedete sono diverse tra loro, neanche una è uguale all'altra, eppure le chiamiamo tutte "sedie", cioé applicchiamo a loro la stessa etichetta, la parola sedia, ma qual è i concetto di sedia? Quale o quali tra le tante caratteristiche che vedete in queste sedie rappresenta il concetto di sedia? Quindi io posso dare la
definizione
di sedia solo se possiedo il concetto di sedia, cioè solo se conosco quale o quali proprietà (caratteristiche) una cosa deve possedere perché sia una sedia. Per Socrate per poter definire una cosa (sedia, uomo, giallo, bene, giusto, bello, ecc.) devo conoscere il concetto di quella cosa, il metodo per scoprire il concetto è l'
induzione
, l'induzione è un  procedimento che consiste nell'esaminare tutte le cose di un certo tipo (per esempio tutte le sedie dell'immagine), confrontandole tra loro, per scoprire quali sono le caratteristiche che hanno in comune e che costituiscono il concetto di sedia fino a trovare quelle caratteristiche che identificano una sedia come tale. Per esempio essere di legno non è una caratteristica che definisca una sedia, dato che esistono sedie di metallo; potersi sedere sopra è invece una caratteristica che una sedia deve avere (non chiameremo sedia un qualcosa su cui è impossibile sedersi), ma il potersi sedere sopra non è una caratteristica sufficiente a definire qualcosa sedia (posso sedermi anche sopra un gradino o un letto). Come vedete la cosa non è tanto semplice e richiede che ci sia un dialogo teso a trovare un accordo su cosa sia una certa cosa, specie quando si ha a che fare non con cose concrete come le sedie (e non è semplice definire cosa sia una sedia come vi sarete accorti), ma con cose astratte come l'amore, il bene, l'amicizia, ecc. ecc.  per ora mi fermo qui ...... buona riflessione 6^ domanda: quali sono in sintesi le principali differenze tra Socrate e Platone? sono diverse.

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