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SOLUZIONE
1. l'unificazione del molteplice non è fatta dalla molteplicità (che è passiva), ma
da un'attività sintetica che ha sede nell'intelletto;
2. distinguendo tra processo di unificazione e unità che realizza tale processo,
Kant identifica la suprema unità fondatrice della conoscenza con il centro
mentale unificatore, denominato "Io penso", che è comune a tutte le persone
ed è quindi oggettivo;
3. l'io penso opera tramite i giudizi che costituiscono il modo in cui il molteplice
dell'intuizione viene pensato (unificato e ordinato);
4. i giudizi si basano sulle categorie, le 12 funzioni unificatrici dell’intelletto con
cui si realizza la sua attività sintetica.
Di conseguenza un oggetto non può essere pensato senza ricorrere alle categorie.
Riassumendo:
• i pensieri presuppongono l'io penso;
• l'io penso opera tramite le categorie;
• gli oggetti pensati presuppongono le categorie.
Pertanto:
L’io Penso o Autocoscienza Trascendentale o Appercezione Trascendentale è:
il principio supremo della conoscenza, in quanto
rende possibile l’oggettività
cioè l’universalità e necessità del sapere scientifico
Conclusione
Le categorie essendo articolazioni logiche interne dell’attività unificatrice dell’Io
Penso, rappresentano la condizione di base della pensabilità degli oggetti. Ne segue
che i nessi instaurati dalle categorie sono costitutivi degli oggetti stessi e quindi
valgono oggettivamente per tutto il mondo fenomenico.