E FILOSOFIA
IN ETÀ ELLENISTICA
Indice
01 02
Le scienze
Storia
Matematica, astronomia e
medicina
03 04
Filosofia Poesia
Lo stoicismo, lo scetticismo, L’elegia, l’epica didascalica
Epicuro
Il contesto storico
Matematica
Euclide: organizza il sapere matematico greco secondo un
sistema assiomatico deduttivo (Elementi)
Archimede di Siracusa: applica la meccanica alla
soluzione di problemi geometrici
Eratostene: applica la matematica alla cartografia e
misura la circonferenza terrestre con grande esattezza
Astronomia
Aristarco di Samo: avanza l’ipotesi dell’eliocentrismo
La medicina
I testi della medicina ellenistica sono per noi interamente perduti, ma
autori di età imperiale ci informano sugli importanti progressi in ambito
anatomico, ottenuti grazie alla pratica della dissezione e della
vivisezione su animali e uomini (condannati a morte).
In epoca ellenistica si distinguono due scuole
mediche:
• i dogmatici, secondo cui il medico deve
conoscere le cause nascoste delle
malattie, integrando con il ragionamento
e la congettura i dati raccolti visitando
i pazienti;
• gli empirici, per i quali il medico deve
occuparsi di casi singoli, evitando di fare
deduzioni.
Scolarca della Stoà dopo di lui fu Cleante di Assòs (330-223 a.C.): particolarmente versato
nei campi della filosofia naturale e della teologia,
è autore di un Inno a Zeus che in 39 esametri sintetizza la teologia stoica. Il dio invocato
coincide con il Logos universale, eterno e onnipotente.
A Crisippo di Soli in Cilicia (281-208 a.C.) si deve l’organizzazione delle dottrine della
scuola in un sistema organico e coerente.
Il logos
Il centro unificatore dei vari ambiti dell’indagine razionale è costituito dal logos
(“ragione”, “discorso”). Ragione universale che costituisce la sostanza del cosmo, di
cui anche l’uomo partecipa, il logos:
• nella logica coincide con la ragione, centro del pensiero e del linguaggio;
• nella fisica è la legge che regola l’universo e i suoi fenomeni;
• nell’etica rappresenta la norma per l’agire virtuoso.
Il logos è il principio attivo che permea la materia informe, il “fuoco artefice” che crea
il
cosmo e che, trascorso un lungo ciclo di anni, riassorbirà in sé ogni cosa in una
conflagrazione universale.
Il logos è anche dio, natura che genera i viventi, destino (inteso come concatenazione
tra tutti gli enti e gli eventi).
La dottrina stoica
Ecco altri contributi concettuali offerti dallo stoicismo alla storia del
pensiero:
Un nuovo impulso alla scuola stoica giunge con Panezio di Rodi (185-100 a.C.),
iniziatore della cosiddetta Stoà di mezzo. Panezio attenua l’intellettualismo e il
rigorismo morale dello stoicismo antico, rendendo più accessibile l’etica stoica per
l’uomo comune e permettendone l’assimilazione ai Romani.
In particolare:
● all’eudaimonia si perviene non più attraverso l’apàtheia, ma attraverso il prepon
(“conveniente”), ossia sottomettendo le inclinazioni naturali a una norma di
misura e armonia;
● il prepon viene raggiunto attraverso il compimento del kathekon, il “dovere”
morale alla portata dell’uomo comune.
Epicuro e il giardino
Nel 306 a.C. Epicuro di Samo (341-270 a.C.) apre la sua scuola ad Atene
in una casa con giardino: questa scelta è il primo passo verso la
realizzazione di una delle norme fondamentali dell’etica epicurea, il “vivi
nascosto”.
La denominazione stessa della scuola, il “Giardino”, evoca non solo un
luogo, ma una concezione della pratica della filosofia:
● lontananza da luoghi pubblici;
● intimità domestica in cui sotto la guida del maestro si riunisce un
gruppo di amici (aperto anche a donne e schiavi) alla ricerca della
verità;
● piacere derivante dalla bella cornice naturale e dalla frequentazione
degli amici.
Le opere di Epicuro
Delle numerose opere scritte da Epicuro (tra cui spicca un
poderoso trattato dal titolo Sulla natura, purtroppo perduto)
ci restano due raccolte di massime (le cosiddette Massime
capitali e lo Gnomologium Vaticanum) e tre lettere dottrinali:
● A Erodoto, sulla fisica;
● A Pitocle, sull’astronomia-meteorologia;
● A Meneceo, sull’etica.
Atarassia assenza di dolore fisico e turbamento spirituale, condizione per giungere al piacere,
attraverso il quale si perviene all’eudaimonia
Hedonè:il piacere è di due tipi:
piacere cinetico o in movimento: prodotto dal moto degli atomi, è passeggero e deriva dal
soddisfacimento di bisogni non necessari piacere catastematico o statico: deriva da una stabile
configurazione degli atomi del corpo e dell’anima e dipende dal soddisfacimento dei soli bisogni utili e
necessari; porta alla felicità
Tetrafarmaco quattro proposizioni che sintetizzano l’etica epicurea:
• il piacere è facilmente ottenibile
• il dolore è facilmente sopportabile
• la morte non è nulla per l’uomo
• gli dèi non sono da temersi
Lo scetticismo
Il termine scetticismo (da skepsis, “riflessione”, “ricerca”, “dubbio”)
indica in senso lato la sfiducia nelle capacità conoscitive dell’uomo e
nega validità a ogni conoscenza. Come orientamento filosofico ben
preciso, lo scetticismo nasce con Pirrone di Elide (365-275 a.C.).
Anche secondo lui lo scopo della vita umana è il raggiungimento della
felicità, che coincide con la totale indifferenza nei confronti della
natura delle cose: queste sono indifferenziate e
instabili, pertanto le nostre sensazioni e i
nostri pensieri riguardo a esse non possono
essere né veri né falsi.
Bisogna pertanto essere senza opinioni,
senza inclinazioni e senza agitazioni; logica
conseguenza è l’astensione da ogni
giudizio (afasia, epochè).
I generi letterari in età ellenistica
In età ellenistica la letteratura conosce una fioritura straordinaria: continuano a essere
praticati generi poetici tradizionali , vengono introdotti nuovi generi, muta il ventaglio
tematico di generi già praticati .
Con il ricorso alla contaminazione dei generi vengono messi a punto interessanti ibridi.
In questo periodo riceve un grande impulso la prosa: la storiografia, la trattatistica
scientifica e filosofica.
L’elegia
Dell’ampia produzione elegiaca di età ellenistica sono giunti fino a noi solo frammenti, sulla
base dei quali è possibile ricostruire parzialmente alcuni tratti di questo genere letterario:
• taglio narrativo e interesse per argomenti mitologici, in particolare per l’esposizione di
varianti meno note dei miti;
• preferenza per l’amore, che può assumere toni drammatici e patetici;
• impostazione eziologica, secondo cui miti e costumi locali servono a spiegare l’origine di
riti, istituzioni e comportamenti.
I rappresentanti dell’elegia
• Filita di Coo: il primo poeta-filologo, ossia un poeta che nei suoi
componimenti prende posizione in merito a questioni letterarie. Tra le
sue opere ricordiamo: Demetra, sulle origine del culto della dea;
Paignia: scherzi letterari; elegie amorose per Bittide.