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Il ritorno a Kant

Il ritomo a Kant che si ebbe nel pensiero tedesco a partire dal 1860 mirava a superare lapproccio puramente legato ai fatti del pensiero positivista, recuperando alcune questioni (innanzitutto conoscitive e metodologiche) che Kant aveva affrontato. In particolare, sono criticati il carattere assoluto della verit scientifica (elemento proprio del positivismo) e qualunque forma di metafisica. Si cerca di rintracciare nella scienza le condizioni che ne rendono possibile la validit; questo il compito della filosofia. Linsistenza kantiana sul fondamento del sapere (come possiamo conoscere?) torna ora nel neocriticismo, che ebbe il suo fulcro in due centri universitari (siti nel sud-ovest tedesco): Marburgo, ove lavorano R Natorp (1854-1924) e H. Cohern (1842-1918), e Heidelberg e Friburgo. Qui opera la celebre Scuola del Baden, cui appartengono W. Windelband (1848-1915) e H. Rickert (1867-1936). Per quanto riguarda il rapporto con Dilthey, va messo in luce come proprio nei filosofi della scuola del Baden si sviluppi - sulla scia di Kant - la distinzione, di carattere essenzialmente metodologico, tra le scienze sperimentali e le scienze dello spirito. In particolare Rickert sostiene che le "scienze dello spirito" si basano sui "valori", tra cui ricordiamo: il valore verit, a cui corrisponde la logica; il valore bellezza, a cui corrisponde lestetica; il valore della moralit, a cui corrisponde letica; il valore della felicit, a cui corrisponde lerotica. Alla medesima corrente del neocriticismo appartiene anche E. Cassirer (1874-1945), che, partendo dalla riflessione sulla scienza, perviene a unapprofondita analisi del mito, della religione, del linguaggio e dellarte, per affermare, infine, che la specificit del pensiero umano consiste nella capacit di elaborare simboli, mezzo con cui luomo d forma al mondo. In conclusione, il rapporto di Dilthey con la scuola neocrticista si concretizza in due aspetti importanti (che furono peculiari del kantismo): 1) il bisogno di dare un fondamento alle conoscenze; 2) la distinzione tra le scienze sperimentali e quelle dello spirito: una distinzione che non si riferisce tanto agli oggetti, quanto ai metodi.

le caratteristiche peculiari degli individui. In terzo luogo, egli sottolinea come loggetto delle scienze dello spirito non sia esterno, ma interno alluomo. Cos da poter concludere che tra colui che ricerca e la cosa ricercata c una relazione di complicit e immedesimazione: loggetto delle scienze dello spirito, infatti, lesperienza vissuta ( Erlebnis), cio un insieme di rappresentazioni e azioni connesso alla coscienza dellio. Nelle altre opere della maturit, Dilthey considera lobiettivo che si prefiggono le due scienze, ritenendolo diametralmente opposto. Infatti, le scienze della natura (o sperimentali) si propongono una descrizione oggettiva e fredda dei fenomeni che prendono in esame. Il loro modello proprio loggettivit e la neutralit. Quanto pi sono spassionate, tanto pi sono considerate degne di rispetto scientifico. Il loro carattere oggettivo si evidenzia nelle procedure rigorosamente analitiche: osservazione, misurazione, controllo, registrazione quantitativa dei fenomeni. Le scienze della natura scoprono ed enunciano leggi, cio spiegano i fenomeni. Ci significa in ultimo - sostiene Dilthey - ricondurre i casi particolari sotto leggi universali. Diverso lobiettivo delle scienze dello spirito. Esse non vogliono spiegare i fatti n ricercano relazioni tra causa ed effetto, ma vogliono comprendere i fenomeni umani, i quali sono sempre, come abbiamo detto, storici. Ma cosa significa comprensione, concetto che Dilthey contrappone a quello di spiegazione? Comprendere significa intendere la vita, cogliere i fenomeni umani entro un determinato contesto, una determinata connessione e una determinata finalit. Poich la vita storia, e la storia, a sua volta, esperienza vissuta e individuale, comprendere significa rivivere lesperienza vissuta dagli altri, nella sua globalit e complessit, consentire con lAltro, immedesimarsi nella vita altrui arricchendo la propria. Il comprendere un ritrovamento dellio nel tu [...]. Il soggetto del sapere qui identico con il suo oggetto e questo il medesimo in tutti i gradi della sua oggettivazione (Critica della ragione storica).

Le scienze dello spirito, dunque, devono comprendere, non spiegare, la vita. Ma Dilthey non pu fare a meno di rendersi conto che nel momento in cui luomo cerca di comprendere la vita, per Lo storicismo un movimento che si sviluppato nellultimo ventennio dellOttocento e che si forza deve usare concetti e categorie che la rendono oggettiva. A differenza di Bergson che protratto fino alla vigilia della II guerra mondiale. Si riallaccia strettamente al neocriticismo e ha Le epoche aveva edificato una metafisica della vita incentrata sullintuizione, latto immediato con cui della storia come esponenti principali G. Simmel, O. Spengler, F. Meinecke e linglese A. Toynbee. cogliere la vita - Dilthey ritiene che le scienze dello spirito debbano cogliere le manifestazioni come orizLe principali tesi dello storicismo sono: la distinzione tra scienze della natura e scienze storiche , esteriori della vita dello spirito: la cultura, la civilt, le istituzioni, le opere darte, il diritto di ogni zonte dello che suppone la differenza tra storia e natura; la differenza tra il metodo delle scienze naturali, spirito epoca. In altre parole, per comprendere la vita non ci possiamo affidare a un atto intuitivo, ma teso a ricercare "spiegazioni" generali e leggi universali, e quello della storia, che tende a dobbiamo lavorare sulle oggettivazioni storiche in cui la vita si esprime e manifesta. "comprendere" le individualit storiche, quali ad esempio le singole epoche e le singole Ogni epoca storica ha le sue peculiari caratteristiche, che non sono altro se non la forma istituzioni giuridiche e culturali proprie di una determinata et della storia. particolare (appunto storica) che la vita prende di epoca in epoca. Nel mondo greco si esprimeva Wilhelm Dilthey (1833-1911) in determinati istituti giuridico-culturali che, ad esempio, si sintetizzavano ad Atene nella civilt Dilthey divenuto celebre per la distinzione tra le scienze dello spirito e quelle della della plis; nellet medievale si manifestava nello spirito religioso; nellet moderna nelle natura, e dalle motivazioni che il filosofo adduce a sostegno di una tesi che appariva istituzioni degli Stati... Secondo Dilthey, ogni epoca della storia fornisce alluomo lorizzonte, controcorrente nel periodo in cui dominava il pensiero positivista, che al contrario cio il limite e la possibilit, al cui interno pensare, agire e creare. Questo ragionamento potrebbe tendeva a unificare sotto un identico metodo tutte le discipline scientifiche. portarci a credere che lautore ammetta una specie di determinismo delle epoche storiche stigli Nellimportante saggio del 1883 lIntroduzione alle scienze dello spirito Dilthey individui, i quali sarebbero imbrigliati dalle condizioni di possibilit (lorizzonte) della propria distingue innanzitutto loggetto dei due ambiti disciplinari. Oggetto delle scienze dello spirito Scienze epoca. Ma Dilthey non la pensa cos. Lorizzonte storico non un carcere per luomo. In ogni luomo, considerato nella sua essenziale dimensione storica (di qui la denominazione di della epoca storica, infatti, emergono personalit in grado di trascendere le condizioni del proprio storicismo per la corrente filosofica da lui rappresentata); mentre loggetto delle scienze natura e scienze tempo, cio di quella che lautore chiama la struttura dominante. Luomo pu superare i limiti naturali sono i fenomeni fisici. Inoltre sottolinea che il mondo della storia costituito da dello della propria epoca perch, secondo il filosofo, le epoche storiche hanno s dei valori, ma non individui: la qual cosa comporta come conseguenza che la storiografia abbia come oggetto di spirito si tratta di valori assoluti. studio non il comportamento generale (come fa, ad esempio, lantropologia), ma quello dei Essendo privo di una visione provvidenzialistica della storia, Dilthey ritiene che i valori storici singoli. Il metodo della storia, dunque, deve evitare astratte generalizzazioni, cogliendo invece siano finiti, cio transeunti e relativi, anche quando ci appaiono incondizionati ed eterni.

Lo storicismo tedesco

Lunico valore perenne della storia la continuit della forza creatrice della vita. Tutto il resto soggetto a essere trasceso e superato. Gli uomini di genio sono coloro che, pur vivendo fino in fondo lesperienza della propria epoca, sono capaci di andare oltre e di non farsi condizionare: cos essi sono dei creativi e in essi la corrente della vita fa registrare i suoi pi significativi progressi. Da D. Massaro, La comunicazione filosofica , vol. 3A, Paravia, Torino, 2002, pp.336-8.

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