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ARISTOTELE

«L’amicizia è una singola anima


che vive in due corpi»
01
LA VITA DI
ARISTOTELE
CRONOLOGIA DELLA VITA DI ARISTOTELE

Precettore di
Nasce a Stagira
Alessandro Magno

384 a.C. 347 a.C. 342 a.C. 322 a.C.

Si trasferisce ad Asso Muore a Calcide


Platone muore ed Aristotele si
trasferisce ad Asso.
Aristotele (384-322 a.C.) è stato uno dei filosofi più influenti della
storia occidentale e uno dei pilastri fondamentali della filosofia
antica.
Nato a Stagira, fu allievo di Platone nella celebre Accademia di Atene,
ma le sue opinioni erano contrarie.

Aristotele si distinse per la sua vasta gamma di interessi, che


abbracciavano la filosofia, la scienza, l'etica, la politica, la logica, la
retorica, la metafisica e molti altri campi del sapere. Le sue opere,
spesso suddivise in categorie come "Etica Nicomachea," "Politica,"
"Fisica" e "Metafisica," hanno influenzato profondamente la
filosofia, la scienza e la teologia, e continuano ad essere oggetto di
studio e discussione.
Aristotele è noto per aver sviluppato il
metodo scientifico basato
sull'osservazione e la classificazione dei La sua filosofia metafisica si
fenomeni naturali, contribuendo così in concentra sull'essenza e sulla
modo significativo alla fondazione della realtà ultima delle cose,
scienza occidentale. Le sue opere etiche, introducendo concetti chiave
in particolare l’»Etica Nicomachea,» come l'atto e la potenza, la
hanno posto le basi per una riflessione sostanza e l'accidente. La sua
sistematica sull'etica e la moralità, mentre visione della conoscenza,
i suoi scritti politici hanno influenzato la esposta nella sua "Organon,«
teoria politica, contribuendo alla nascita costituiva un contributo
della filosofia politica. importante alla logica formale e
alla teoria della conoscenza.
• Aristotele è nato nel 384 a.C. a Stagira, una piccola città nella Macedonia settentrionale,
all'interno dell'antica Grecia. Era figlio di Nicomaco, un medico di corte, e crebbe in un
ambiente culturale e accademico

• All'età di 17 anni, Aristotele si trasferì ad Atene e divenne allievo di Platone


nell'Accademia, una delle istituzioni filosofiche più prestigiose dell'epoca. Studiò con
Platone per circa vent'anni, ma iniziò a sviluppare concezioni filosofiche distinte da quelle
del suo maestro.

• Dopo la morte di Platone, Aristotele lasciò l'Accademia e divenne precettore di


Alessandro Magno, il futuro conquistatore del mondo antico. Questa connessione gli fornì
risorse e accesso a vasta conoscenza, poiché accompagnò Alessandro nelle sue conquiste.
• Aristotele fondò il "Liceo" ad Atene dopo aver lasciato l'Accademia di Platone. Questa istituzione divenne un importante
centro di apprendimento e insegnamento, simile all'Accademia di Platone. Nel Liceo, Aristotele insegnò una vasta
gamma di argomenti, dalla filosofia alla scienza, e promosse il metodo scientifico basato sull'osservazione e l'analisi. Gli
studenti del Liceo, noti come "peripatetici" per la pratica di camminare mentre discutevano, contribuirono
significativamente allo sviluppo di molte discipline, consolidando così il suo impatto duraturo sulla storia del pensiero
occidentale.

• Il ritiro di Aristotele a Calcide rappresenta gli ultimi anni della sua vita e una fase significativa della sua biografia. Dopo
aver trascorso gran parte della sua vita ad Atene, Aristotele si ritirò a Calcide, un'isola nell'Eubea, nel 323 a.C. Questo ritiro
si verificò poco dopo la morte di Alessandro. Ci sono diverse teorie riguardo alle ragioni di questo ritiro tra queste si pensa
per pressioni politiche ad Atene, un ritiro per ricerche scientifiche o un ritiro filosofico.

• Indipendentemente dalle ragioni specifiche, Aristotele trascorse gli ultimi anni della sua vita a Calcide, dove morì nel 322
a.C. Sebbene fosse lontano da Atene, il suo impatto duraturo sulla filosofia, la scienza e molte altre discipline si è esteso ben
oltre la sua morte, influenzando generazioni successive di pensatori.
Aristotele scrisse innumerevoli opere su una vasta gamma di argomenti, che
spaziano dalla filosofia alla scienza, all'etica, alla politica, alla logica e alla
metafisica. Alcune delle sue opere più importanti includono:

• "Etica Nicomachea" e "Etica Eudemia": In queste opere, Aristotele esplora le teorie etiche e morali,
discutendo di virtù, felicità e condotta umana.
• "Politica": In questo trattato, Aristotele affronta la teoria politica, esplorando la struttura dello Stato
ideale, il concetto di giustizia politica e il benessere della società.
• "Fisica": In questa opera, Aristotele esamina le questioni relative alla natura, alla causa, alla materia e al
movimento degli oggetti fisici, contribuendo significativamente alla filosofia naturale.
• "Metafisica": Quest'opera affronta le questioni fondamentali della filosofia, tra cui la sostanza,
l'essenza, l'atto e la potenza, e la realtà ultima delle cose.
• "Organon": Questo insieme di opere rappresenta la base del pensiero logico di Aristotele e include le
"Categorie," gli "Analitici Posteriori" e gli "Analitici Primi," che hanno influito notevolmente sulla
logica e sulla filosofia della scienza.
• "Poetica": In questa opera, Aristotele analizza la tragedia greca e offre una riflessione sulle forme
artistiche, contribuendo alla critica letteraria e all'estetica.
• "De Anima" (Sull'Anima): Questo lavoro esamina la natura dell'anima e delle facoltà cognitive,
contribuendo alla psicologia e alla filosofia della mente.
02
CRITICA ALLA DOTTRINA
PLATONICA DELLE IDEE
Aristotele contesta la dottrina delle idee di Platone
All’interno dell’Accademia di Platone
le sue dottrine erano oggetto di
discussione, e ne abbiamo una
testimonianza in uno scritto
giovanile di Aristotele, Sulle Idee.

Questo scritto è andato perduto, ma


lo stesso filosofo ne ha fatto una
breve sintesi nel libro I della
Metafisica.

Aristotele ha sottolineato che


l'aggiunta delle Idee come entità
soprasensibili non semplifica la
comprensione delle cause degli
esseri sensibili, paragonandolo
all'errore di cercare di contare
oggetti aggiungendone ulteriori,
rendendo il conteggio più complesso.
Aristotele critica la teoria delle Idee di Platone sostenendo
che:

• Gli argomenti di Platone per dimostrare l'esistenza delle Idee non sono convincenti.

• L'idea che le Idee siano necessarie per fornire oggetti universali e immutabili alle
scienze non regge, poiché non dimostra l'esistenza stessa degli oggetti stabili.

• L'argomento secondo cui le Idee spiegherebbero il carattere comune a molte realtà non
è valido, poiché basterebbe ammettere l'esistenza di universali comuni, senza necessità
di entità separate come le Idee. Aristotele mette in discussione il ruolo e la necessità
delle Idee nella comprensione del mondo sensibile e della conoscenza.
Aristotele critica ulteriormente la Aristotele ha anche contestato l'idea
teoria delle Idee di Platone con che le Idee possano spiegare
l'argomento della “terza idea”. l'essere e il cambiamento delle
realtà sensibili, affermando che
Se le Idee sono entità distinte sembra difficile attribuire un
separate dagli oggetti singoli, impatto causale alle Idee separate
dovremmo ammettere una terza dalle realtà sensibili.
Idea per spiegare la somiglianza tra
l'Idea e la cosa, e questo processo Pertanto, Aristotele ritiene che i
potrebbe continuare all'infinito, concetti di partecipazione e
portando a una proliferazione imitazione tra le Idee e le cose,
illimitata di entità immaginarie. proposti da Platone, siano più
espressioni poetiche che spiegazioni
Invece di semplificare la filosofiche valide.
comprensione del mondo reale, la
teoria delle Idee la complica
ulteriormente.
Nel suo sistema di pensiero, Aristotele ha enfatizzato le realtà particolari rispetto alle Idee,
definendo la sua filosofia come una filosofia della concretezza.
Ha affermato che gli individui concreti e le cose del mondo reale sono le realtà veramente
esistenti, in contrasto con l'idea platonica in cui l'universale ha un'importanza superiore al
particolare. La sua filosofia si basa sulla realtà concreta e materiale come punto di partenza per
qualsiasi ulteriore costruzione filosofica.
 Aristotele spiega la rivoluzione filosofica nel XIV libro della Metafisica, criticando come
Platone abbia cercato di superare la visione monolitica dell'essere di Parmenide.

 Platone parte dal presupposto che l'essere sia uno, ma per spiegare la molteplicità, deve
introdurre il concetto di non essere, dimostrando che anch'esso ha un'esistenza in qualche
modo.
Secondo Aristotele, Platone sbaglia nel considerare l'essere come uno, poiché l'esperienza
empirica mostra chiaramente la molteplicità e la mutabilità degli enti.

 Pertanto, non è necessario introdurre il non essere per spiegare la molteplicità, poiché
l'osservazione diretta dimostra la presenza di enti molteplici e mutevoli. Da questa
prospettiva che pone l'accento sulla realtà individuale e sull'essere molteplice, si sviluppano
le dottrine distintive della filosofia aristotelica.
03
IL SISTEMA
DEL SAPERE
REALTÀ, SAPERE E SAPERI
• Per Aristotele è necessario partire • Di conseguenza i saperi che mirano a conoscere la realtà si
per filosofare dall’essere molteplice articolano in un unico sistema altrettanto omogeneo.
Si formano così i generi di cui si compone la realtà non si possono
di cui abbiamo una concreta
indicare come una frattura o scarto per
esperienza. il semplice motivo che l’unità del reale non lo consente.
Il rifiuto del dualismo platonico sta a Aristotele ridimensiona la dialettica platonica che
significare che esiste gli appare come strumento di scissione.
un solo mondo omogeneo , ma Avviene anche la dequalificazione della matematica che
molto complesso che sta al suo interno. porta alla separazione tra mondo sensibile e intellegibile.
BIOLOGIA,ASTRONOMIA,MEDICINA E LE CONDIZIONI UNIVERSALI

• Aristotele parallelamente alla diffidenza verso la dialettica e alla


matematica , riscopre o meglio recupera e valorizza quei saperi un
po' perduti.

• Aristotele infatti riconosce la piena dignità scientifica come la


biologia, l'astronomia e la medicina.
Per Aristotele ogni singola scienza deve affinare le procedure di
ricerca ovvero il metodo idoneo allo studio del proprio specifico
oggetto rispettando le condizioni universali del sapere che
rispecchia l'ordine e l'unita di tutto il reale.

• La filosofia quindi assume un ruolo fondamentale nella gestione


delle scienze senza lasciar che quest’ultima possa portare ad una
frantumazione del sapere. Difatti la filosofia deve elaborare un
sistema unitario e coerente del sapere senza mai trascurare il
patrimonio della tradizione.
I TIPI DI SCIENZE
SCIENZE TEORICHE SCIENZE PRATICHE SCIENZE POIETICHE

• Aristotele afferma che l’uomo sia La distinzione che vi è tra Comprendono tutte le abilità
superiore agli animali poichè noi queste e quelle pratiche che rendono possibile la
acquistiamo scienza e arte attraverso viene espresso bene produzione di beni. Come le
l’esperienza. nell’etica nicomachea , la scienze pratiche anche queste
• Afferma inoltre che il sapere quale dice che Aristotele perseguono uno scopo diverso
superiore è quello che indaga sul divide l’anima. dal comune conoscere e
perchè di cose ed eventi. • La prima attività dell’anima riguardano il mondo del
possibile.
Da queste premesse si riesce tratta e studia la realtà
Vengono trattate dalla filosofia
a ricavare la definizione della com’è e come non può non essere e
pratica che si occupa però solo della
"perfetta sapienza” scienza che riguarda le scienze teoriche.
prassi mentre le poiesis è produzione
riguarda certi principi e certe • La seconda indaga su ciò che
di oggetti che ne costituiscono
cause”. Quelle che rispondono è possibile in quanto dipende dalla
un fine esterno. Mentre la
a questa definizione sono le libera decisione dell’anima proxis produce un fine interno.
scienze teoriche. come la razionale. se l’etica e la politica si occupano
fisica ,matematica e la Queste quindi trattano della dell’agire dell’uomo capendo se stia
filosofia prima. libertà e sono l’etica e la politica. facendo del bene o del male le
scienzed poietiche si occupano di ciò
che l’azione produce.
04
LA LOGICA
ARISTOTELICA
Le categorie, la predicazione e le proposizioni.
LA LOGICA ARISTOTELICA
• La logica («logos»= parola, studio,
discorso)-- è una parte fondamentale
della filosofia perché studia le regole
delinea le regole del
del ragionamento.
pensiero e del linguaggio e
Inizialmente Aristotele utilizzava la
studia il ragionamento e
parola «analitica» al posto della parola
l’argomentazione.
logica.

Essa distingueva le
• I termini: elementi minimi del discorso. I termini presi
varie parti del pensiero e del
singolarmente, non sono né veri né falsi
discorso cioè i
termini, le proposizioni
• Le proposizioni: sono l’unione di più termini. Per esempio la
e le argomentazioni.
«definizione».
Aristotele fu il primo a
• I ragionamenti: è l’unione di più proposizioni. Le connessioni
concepire la logica
logiche uniscono tra loro le preposizioni. Il più importante è il
come studio scientifico
sillogismo
del pensiero.
I termini per Aristotele non
corrispondevano ad una sola parola
(es. è seduto = più parole)

I termini, detti anche concetti, sono suddivisi in 10


categorie.

La prima categorica è la più


La parola categoria deriva dal greco
importante.
e significa «imputazione», cioè
Le altre invece sono definite
tutto quello che posso dire della
accidenti perché corrispondono ad
realtà.
azioni, condizioni e modi di essere
della sostanza

La realtà è fatta di categorie, è fatta di sostanze che hanno delle caratteristiche e


quantità accidentali.
Le categorie ci permettono di pensare e di ragionare sulla realtà
LE 10 CATEGORIE DI ARISTOTELE
SOSTANZA Il «che cosa?» Uomo, cavallo, Socrate
QUANTITA’ Il quanto Albero
QUALITA’ Il quale Colore delle foglie (verde)
RELAZIONE Il relativamente a L’albero è più alto di una siepe
LUOGO Il dove L’albero si trova in un parco
TEMPO Il quando L’albero è stato piantato 10 anni fa
SITUAZIONE Il trovarsi L’albero è inclinato verso destra
POSSESSO L’avere L’albero ha molti rami
AGIRE Il fare L’albero produce ossigeno
PATIRE Il patire, o subire L’albero subisce gli effetti del vento
LE PROPOSIZIONI
• Aristotele analizza le
SECONDO LA
proposizioni, ma non tutte le proposizioni in generale ma
QUALITA’
solo quelle che dicono qualcosa della realtà e di cui si può
stabilire la verità o la falsità tramite il confronto con il
reale. affermative negative

• Aristotele divide le proposizioni sulla base SECONDO UNIVERSALI Tutti gli A


della qualità e della quantità, LA Tutti gli A
Q non sono
sono B
successivamente divide quelle secondo la U B
A
qualità in affermative e negative. N PARTICOLARI
T
Qualche A Qualche A
I èB non è B
• Invece le proposizioni secondo la quantità le T
A’ SINGOLARI Socrate
suddivide universali, particolari e singolari a Socrate è
non è
seconda di quale è il soggetto della calvo
calvo
proposizione.
IL QUADRATO DELLE OPPOSIZIONI
Le relazioni tra le varie proposizioni sono state fissate dalla tradizione filosofica medievale
attraverso il quadrato delle opposizioni dove:
• A indica le proposizioni universali affermative
• E indica le proposizioni universali negative
• I indica le proposizioni particolari affermative
• O indica le proposizioni particolari negative

Il quadrato ci indica le varie relazioni che ci sono tra le proposizioni.


• A ed E sono contrarie perché si oppongono per la qualità ma non per la quantità, possono
essere entrambe false ma mai entrambe vere.
• I ed O sono sub-contrarie quando ciascuna delle due nega che l'altra possa essere presa
universalmente, esse possono essere entrambe vere ma mai entrambe false
• A ed O e E ed I sono contraddittorie quando si oppongono sia per la qualità che per la
quantità, è d'obbligo che una delle due sia vera mentre l'altra sia falsa.
• A ed I e E ed O sono subalterne quando sono diverse per la quantità ma uguali per la
qualità, se è vera la universale è sempre vera anche la corrispondente particolare ma non
viceversa, se invece è falsa la particolare è per forza falsa la universale ma non viceversa.
05
SILLOGISMO
L’analisi dell’argomentazione, i principi primi e la loro dimostrabilità
COS’è IL SILLOGISMO?
Come abbiamo visto, il ragionamento per Aristotele può essere di
tipo INDUTTIVO o di tipo DEDUTTIVO.
Quest’ultimo è il ragionamento dimostrabile con l’intelletto.
Il SILLOGISMO, quindi, è il ragionamento deduttivo fondamentale
della logica aristotelica.
L’argomentazione sillogistica è affrontata da Aristotele negli
“Analitici primi”.
PREMESSA PREMESSA CONCLUSIONE
MAGGIORE MINORE
Questa è la seconda È una dichiarazione
Questa è la prima delle delle due premesse ed che segue
due premesse ed è una è una dichiarazione
logicamente dalle
dichiarazione generale specifica che riguarda
che pubblicare una un caso particolare informazioni fornite
relazione tra due all'interno del concetto nelle premesse, e
concetti. Solitamente generale stabilito nella contiene il termine
inizia con la frase premessa maggiore. medio che è l’elemento
Tutti i..." o "Nessun..." e Inizia spesso con la su cui si articola il
contiene il termine frase "Alcuni..." e
principio
maggiore, che è il contiene il termine
termine predicato minore, che è il fondamentale del
nella conclusione. termine soggetto nella sillogismo.
conclusione.
Aristotele individua tre possibili configurazioni tra i termini che chiama figure sillogistiche.

PRIMA FIGURA SECONDA FIGURA TERZA FIGURA

La premessa minore è Una delle due La premessa minore è


affermativa e la premesse è negativa, affermativa, il termine
premessa maggiore la premessa maggiore medio compare come
universale. è universale e il soggetto due volte e la
termine medio funge conclusione è
due volte da predicato particolare.

Tutti gli animali sono mortali MP Nessuna pietra è animale PM Ogni uomo è ragionevole MP

Gli uomini sono animali SM Ogni uomo è animale SM Ogni uomo è animale MS

Gli uomini sono mortali SP Nessun uomo è pietra SP Ogni animale è ragionevole SP
I TRE PRINCIPI PRIMI DELLA LOGICA
Aristotele utilizza il sillogismo per difendere quelli che secondo lui sono i principi fondamentali
della logica; egli infatti ritiene che ogni discorso, per essere valido, debba rispettare questi tre
principi.

PRINCIPIO D’IDENTITA’ PRINCIPIO DI NON PRINCIPIO DEL TERZO


CONTRADDIZIONE ESCLUSO

ogni ente è se stesso e non è impossibile che un tra due proposizioni


contraddittorie
altro (A è A). ente sia e insieme non necessariamente una
sia (se A=B allora A dev’essere vera e
non può essere uguale l’altra falsa e non
esiste una terza
a -B). possibilità.
LAVORO DI GRUPPO DI:
Irene Manco
Simone Cipriani
Francesco Carnevale
Lorenzo Carboni
Andrea Brambilla
Lorenzo Marmo

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