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ARISTOTELE

IL PENSIERO POLITICO E LE OPERE


Aristotele non è un ateniese ed è meno interessato alla politica rispetto a Platone.
Questo, a causa di una situazione ben diversa: con Filippo II e poi con Alessandro Magno il cittadino
ha un nuovo ruolo poiché con la monarchia quest’ultimo non può aspirare alla carica politica. Alla
morte di Platone egli abbandona l’accademia e si reca in Asia Minore dove fondò il Liceo (vicino al
tempio di Apollo Licio).
Gli scritti si dividono in:
-Essoterici: rivolti agli ascoltatori al di fuori della scuola e sono opere in cui Aristotele appare ancora
vicino al suo maestro.
-Esoterici sono tutti gli scritti utilizzati per l’insegnamento all’interno del Liceo, questi sono stati
pubblicati nel post mortem da Andronico da Rodi, che è l’artefice della classificazione con cui questi
scritti sono giunti a noi.
Egli mette all'inizio tutti gli scritti riguardanti la realtà (tafiusika), e successivamente quelli della
metafisica (indica gli argomenti trattati dopo lo studio della fisica): studio di cose non appartenenti
alla realtà (anima).

IL PROGETTO FILOSOFICO
Aristotele nega il dualismo platonico: esiste solo la realtà (l’essere uno e sta negli enti). Questa
diversa concezione del sapere e della realtà si concretizza in un diverso metodo di filosofare. Mentre
in Platone vi è un filosofare aperto e matematico, per Aristotele il filosofo conosce perché ama
conoscere (filosofia disinteressata e fine a sé stessa).
Anche per Aristotele ci sono varie forme di conoscenza (scienza), ma tutte sono alla pari a differenza
di Platone dove la scienza suprema era la dialettica.
Aristotele era un classificatore, e divide le scienze in tre grandi aree:
● Le scienze teoretiche che ricercano il sapere per sé stesso (conoscenza disinteressata), esse
sono la fisica che studia gli enti, la matematica che rappresenta la realtà quantitativa e la
filosofia prima (metafisica) che studia l’essere, e che hanno come oggetto il necessario (non
può essere diverso da come è e come metodo dimostrativo.
● Le scienze pratiche che hanno come scopo quello di orientare il comportamento umano,
individuale e collettivo (verso la felicità).
● Le scienze poietiche che hanno come scopo la produzione di opere d’arte o di discorsi.
Queste ultime due hanno come oggetto il possibile (può cambiare) e come metodo il non
dimostrativo (non è sempre valido).
Per Aristotele il numero è astratto.

LA METAFISICA
Aristotele vuole spiegare la relazione tra gli esseri e gli enti: classifica gli enti attraverso le categorie
(qualità), e sono dieci: la prima è la sostanza ed è quella che definisce l’ente.

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