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Francesco Petrarca

Vita
Francesco Petrarca nasce ad Arezzo il 20
luglio del 1304. Essendo che il padre
apparteneva alla fazione dei guelfi bianchi, nel
1312 la sua famiglia si sposta in Provenza,
dove Francesco cominciò i suoi primi studi
giuridici. Insieme al fratello Gherardo, dal 1320
al 1326 studia a Bologna. Dopo essersi
laureato, intraprende una carriera ecclesiastica
ed entra al servizio del cardinale Giovanni
Colonna. Infatti, nei suoi numerosi ritratti,
indossa il tipico cappuccio dei chierici e con
una corona di alloro, per dimostrare la sua
eccellenza poetica. Nel 1327 si innamora di
Laura, e qui nasce il sentimento d’amore che lo
accompagnerà per tutta la vita. Nel 1337
viaggia verso Roma per la prima volta, e
sempre a Roma del 1341 ci fu l’incoronazione
poetica. Il 1343 è un anno di nuovi avvenimenti.
Stringe amicizia con Cola di Rienzo, legato
alla Roma antica e cristiana. Negli anni
successivi, Petrarca e Rienzo tentarono di
restaurare l’antica repubblica, senza successo. Con la peste, Laura muore e in quel periodo
conosce Giovanni Boccaccio. Dal 1350 in poi Petrarca si stabilisce in varie località italiane,
come Milano, Padova, Venezia e infine Arquà, un piccolo paese sui colli Euganei, dove
morirà nel luglio del 1374.

Petrarca fu un uomo sempre con la valigia in mano, perché viaggiò per tutta l’Europa, come
a Praga, Parigi, Liegi… Questo suo viaggiare lo rende molto differente da Dante Alighieri.
Dante è legato alla realtà comunale, mentre Petrarca no. Anche se non è legato ad una
realtà nazionale, gira tantissimo nell’Europa. Petrarca dunque è fiorentino solo di nome.

Pensiero e Poetica
Medioevo e Preumanesimo
Le opere di Petrarca anticipano la concezione della realtà tipica della cultura pre
umanistica-rinascimentale (il preumanesimo storicizza l’età classica), basata sull’autonomia
intellettuale dell’uomo e la valorizzazione della realtà terrena. La sua riflessione invece è
sollecitata da un sottile equilibrio tra l’individuo e il mondo, e tra la realtà terrena e l'ideale
religioso. Questi temi influenzano la sua centralità dell’Io, la riflessione sull’interiorità
della persona. La sua centralità è basata dall’introspezione e dalle visioni che ha lui sul
mondo. I suoi sentimenti poetici si suddividono in:
● Amore (Canzoniere);
● Questione della fede e del rapporto con Dio (Secretum);
● Realtà del mondo e sulla natura dell’uomo (Epistolario, raccolta di lettere).

Petrarca non è mai soddisfatto, costruisce, demolisce e ricostruisce.

Classicità
Petrarca ha un rapporto straordinario con il mondo classico latino. Utilizza la classicità per i
suoi studi storici-filologici (filologia → studio dei testi), che anticipano l’umanesimo. Un altro
utilizzo della classicità è l’autoanalisi. Petrarca va alla ricerca dei valori essenziali di cui i
classici sono depositari, che sono essenziali per la sua indagine su sé stesso.

Lingua latina e volgare


Petrarca considera il latino più importante perché il latino lo conoscono tutti, il volgare solo
gli italiani. Nei suoi testi, usa una pluralità dei modelli latini in base ai temi trattati. Petrarca
riporta il latino a un alto livello di elaborazione formale, usando una lingua e uno stile
selettivo. Petrarca possedeva inoltre una grande biblioteca di oltre 300 libri. Questo ci fa
capire la sua cultura e le personali fonti intellettuali e letterarie della poesia.

Opere
Le opere principali di Petrarca sono:

Canzoniere
Il titolo originale di quest’opera era “Rerum vulgarium fragmenta”, un riferimento al
primo sonetto dell’opera. L’intera opera impegna Petrarca fino agli ultimi giorni di vita con la
composizione di nuovi versi e nella revisione di quelli già scritti. Dopo la morte di Laura
Petrarca attraversa una crisi che lo porta ad una svolta spirituale, il che porta alla scrittura di
poesie più importanti.

Il tema principale di queste poesie sono l’amore per Laura. Non racconta solo la sua
esperienza giovanile ma quella di tutta la vita. Gli altri temi trattati sono la concezione di un
amore strumento di perfezione morale e l'innamoramento inteso come una fatalità. A
differenza di Beatrice, Laura è descritta completamente.

Il canzoniere contiene 366 poesie (la maggior parte sonetti); il suo obiettivo era di creare una
specie di anello in modo che coprisse un intero anno.

In quest’opera Petrarca crea un suo volgare strutturato quanto il latino, per mantenere
all’interno dell’opera un tono medio, equilibrato e uniforme.
Secretum
Il titolo originale è “De secreto conflictu curarum mearum”. L’opera, scritta in prosa
latina tra il 1347 e il 1353, consiste in un lungo colloquio ideale di Petrarca con sant’Agostino
(che può essere definito come la voce interiore di Petrarca, un super-io). Sono trattati tutti i
problemi centrali del pensiero di Petrarca, come l’amore, il desiderio e il peccato. Il Secretum
è legato anche al Canzoniere perché l’amore di Laura è espresso da Agostino, come se
fosse la sua voce interiore. É composto da un proemio e 3 libri:
1. Proemio: Petrarca immagina che gli appaia la Verità, nelle vesti di una donna, che è
scesa dal cielo per recargli aiuto. Arriva poi sant’Agostino, chiamato dalla Verità in
soccorso del suo devoto. Inizia dunque un colloquio tra i due, con la Verità che
assiste al discorso.
2. I° Libro: Il primo libro tratta del male in generale e conclude, secondo il pensiero
appunto agostiniano, che esso non esiste, ma è causato da un'insufficiente volontà di
bene.
3. II° Libro: Nel secondo libro vengono analizzati i sette peccati capitali e Sant'Agostino
si sofferma proprio sull'accidia, il male che più tormenta il poeta.
4. III° Libro: Nel terzo libro si esaminano altre due passioni del poeta, in particolare
l'amore per Laura e l'amore per la gloria.

Lettere
L’epistolario copre l’intero arco della sua vita, a partire dal 1325 fino alla sua morte.
Le lettere di Petrarca sono concepite a volte come vere corrispondenze con i suoi
interlocutori, ma spesso, invece, costituiscono la forma letteraria prescelta dall’autore per
esprimere il proprio pensiero. Vi si trattano tutti gli argomenti di natura personale, artistica,
politica e intellettuale che animarono la vita di Petrarca. Petrarca organizzò tutte le sue
lettere in un corpus unico, strutturato in quattro parti:
1. Familiares;
2. Seniles;
3. Sine Nomine;
4. Varie e Miscellanee.
A parte, sono state riunite le lettere in versi Epistulae metricae.

Africa
Africa fu scritto a partire dal 1338-1339, è un poema epico incompiuto con il quale
Petrarca coltiva l’ambizioso progetto di celebrare Roma e la civiltà romana. L’argomento
principale è la seconda guerra punica e in particolare le imprese di Scipione l’Africano.
Petrarca credeva di aver successo con quest’opera, invece lo avrà con il Canzoniere.

Trionfi
“Trionfi” è un poemetto allegorico dove il poeta racconta sei visioni avute in sogno
nella ricorrenza del giorno dell’innamoramento per Laura.
Epistulae Metricae
Sono 66 lettere in versi, scritte a partire dal 1333, e affrontano vari argomenti, tra cui
l’amore, la politica e la morale

Dante e Petrarca, confronto

DANTE PETRARCA

Plurilinguismo: Dante utilizza lingue Unilinguismo: Petrarca nel Canzoniere


diverse per cogliere la ricchezza multiforme usa una sola lingua, per sottolineare il
della realtà che descrive; carattere assoluto dell’esperienza lirica;

Pluristilismo: Dante utilizza la sua lingua in Unistilismo: Petrarca mira a una


tutta la sua varietà di toni; sostanziale medietà di tono;

Interesse per le questioni teoriche: La Disinteresse per le questioni teoriche:


produzione poetica di Dante è Petrarca non ha mai rilasciato riflessioni
accompagnata da una costante riflessione analoghe;
teorica sulla lingua e sulla poesia;

Sperimentalismo: Dante sperimenta Classicismo: Le opere di Petrarca


sempre, infatti i suoi progetti sono sempre appartengono a generi letterari ben
innovativi codificati e sono sempre rifiniti

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