Sei sulla pagina 1di 63

Aristotele

Prof.ssa Paola Romano


Liceo Federico Quercia - Marcianise
Introduzione

Aristotele è il più grande discepolo di Platone, con cui


condivide il ruolo di massimo esponente del pensiero classico.
Il pensiero aristotelico ha influenzato in vario modo la storia
della filosofia fino ai nostri giorni. A differenza del maestro, che
concentra i propri sforzi speculativi nell'indagine della realtà
soprasensibile, Aristotele si dimostra più fortemente
interessato alla realtà sensibile , a cui dedica gran parte delle
sue ricerche e dei suoi studi. Il punto di partenza della sua
riflessione, infatti, può essere individuato nella “critica alla
concezione platonica delle Idee” proprio per il carattere di
astrattezza e di separatezza dal mondo reale di queste ultime:
l'obiettivo di Aristotele è quello di "calare" il mondo
soprasensibile nel mondo sensibile

Prof.ssa Paola Romano


Liceo Federico Quercia - Marcianise
La vita

Aristotele nasce a Stagira nel 384 a.C. A diciassette


anni entra nell'Accademia di Platone, ad Atene, dove
rimane per vent'anni, cioè sino alla morte del
maestro. Trascorre alcuni anni ad Asso, poi a Mitilene
e a Pella, sede della corte di Macedonia, dove è
precettore di Alessandro Magno sino alla sua salita al
trono. Tornato ad Atene nel 335, vi fonda una scuola
nel Liceo (giardino dedicato ad Apollo), luogo noto
perché comprende una passeggiata (in greco
Perípato, da cui il nome di scuola peripatetica
attribuito alla scuola aristotelica), dove tiene corsi di
lezioni in tutte le discipline. Nel 323, morto
Alessandro Magno, lascia Atene per mettersi al riparo
da una rivolta antimacedone e si reca a Calcide,
nell'isola di Eubea, dove muore nel 322 a.C.

Prof.ssa Paola Romano


Liceo Federico Quercia - Marcianise
La vita

Aristotele è uno dei più brillanti allievi di Platone, ma il nuovo contesto


culturale e la sua personalità lo portano a distaccarsi dalla finalizzazione
politica della filosofia che aveva caratterizzato il suo maestro e a
interessarsi soprattutto al metodo e allo sviluppo delle scienze
Prof.ssa Paola Romano
Liceo Federico Quercia - Marcianise
Le opere
Le opere di Aristotele, riordinate da Andronico di Rodi nel I secolo a.C., testimoniano la
varietà dei suoi interessi

» Organon (ovvero strumento)


» Retorica
» Poetica
» Opere di filosofia della natura (Fisica,
gli scritti esoterici (o
Cielo, Meteorologia, Generazione e
acroamatici), destinati
all’insegnamento corruzione)
nell’Accademia, sono gli
» Opere di biologia e psicologia (Anima)
unici che ci sono pervenuti
» Opere etico-politiche (Etica nicomachea,
Etica eudemia, Politica, Costituzione degli
gli scritti essoterici
(dialoghi in stile platonico e ateniesi)
trattati), destinati alla » Metafisica: 14 libri riunificati e titolati da
pubblicazione, sono andati
perduti Andronico di Rodi

Prof.ssa Paola Romano


Liceo Federico Quercia - Marcianise
La critica alle idee platoniche
Aristotele riconosce a Platone il merito di essere stato il primo a comprendere
l’impossibilità di spiegare l’origine delle cose facendo riferimento solo alla
materia ma ritenendo necessario individuare una causa non materiale (l’idea)
TUTTAVIA

Aristotele prende le distanze dalla dottrina delle idee

Aristotele critica Platone quando affermava che


•l’idea, in quanto eterna, è separata dalle cose di cui è causa.
•le idee esistono anche di cose che non esistono nella realtà ( es. idea di
qualità)
•le idee sono causa della loro immobilità (quindi non sono in grado di spiegare
il mondo sensibile).

Tutto ciò era dovuto all’errore di Platone di aver separato le idee


dalle cose, le idee e le cose, l’universale e il particolare.

Prof.ssa Paola Romano


Liceo Federico Quercia - Marcianise
La critica all’ispirazione socratica di Platone

Aristotele critica anche l’ispirazione socratica di Platone: questi aveva


impostato il dialogo a partite dall’opinione di uno o più individui

INVECE

Per giungere alla verità non occorre partire da opinioni qualsiasi


ma da
PREMESSE VERE
Dalle quali ricavare – attraverso una dimostrazione –
CONCLUSIONI VERE

Prof.ssa Paola Romano


Liceo Federico Quercia - Marcianise
L’enciclopedia del sapere
Contrariamente all’impostazione gerarchica di Platone, nell’ottica di Aristotele ogni scienza
ha la sua autonomia ed ha pari dignità con le altre (Platone aveva assegnato il primato
alla matematica), il suo oggetto, il suo metodo e i suoi principi

Filosofia prima
hanno come scopo la
Scienze teoretiche Fisica conoscenza disinteressata
e studiano il necessario
Matematica

Etica
Scienze pratiche riguardano l’agire
Politica dell’uomo

studiano il
possibile
Arti belle
Scienze riguardano
la produzione
poietiche Tecniche

Prof.ssa Paola Romano


Liceo Federico Quercia - Marcianise
Il linguaggio e la scienza analitica
Il filo unitario che unisce TUTTE le scienze è il LINGUAGGIO
(parte essenziale della comunicazione)
Il linguaggio è l’oggetto di studio della LOGICA

Anche per Aristotele, come era stato per Parmenide e Platone, il


piano logico (pensiero-linguaggio) e quello ontologico (che riguarda
l’essere) sono strettamente congiunti.

La Filosofia inizia con la RIFLESSIONE SUL LINGUAGGIO

La scienza che si occupa del pensiero e del linguaggio è chiamata da Aristotele


«ANALITICA», perché analizza il pensiero mettendo a disposizione lo
strumento (organon) di ogni indagine corretta

La scienza analitica verrà chiamata da


altri con il nome di LOGICA (da logos)

Prof.ssa Paola Romano


Liceo Federico Quercia - Marcianise
L’ organon

Prof.ssa Paola Romano


Liceo Federico Quercia - Marcianise
Gli universali o concetti
Gli elementi semplici che stanno alla base di ogni discorso, sono gli
universali (chiamati più tardi concetti): nozioni che si applicano a
più oggetti dello stesso tipo in riferimento alle loro caratteristiche
comuni .
Per esempio le caratteristiche che si ritrovano in tutti gli uomini (quelle di un
"essere vivente conformato in un certo modo" e "dotato di capacità razionali
") danno luogo a una nozione universale o essenza, che definisce in che
cosa consiste l'essere uomo.
Altre caratteristiche, che pure si ritrovano nei singoli uomini (come "essere
ateniese", "avere i capelli biondi " e così via) non si ritrovano in tutti gli
individui e perciò non appartengono all'essenza di uomo.

Le nozioni universali o concetti sussistono nella mente umana


(significati): sono immagini delle cose, prodotte in noi al contatto con
la realtà.
Le parole sono segni convenzionali che esprimono le nozioni
esistenti nella mente (significanti) .

Prof.ssa Paola Romano


Liceo Federico Quercia - Marcianise
I Giudizi
Il linguaggio è fatto di NOMI e VERBI, che presi singolarmente non sono né veri
né falsi (uomo, corre ecc…). Il VERO o FALSO scaturisce dalla loro congiunzione
che da luogo a una proposizione (L’uomo corre) che quando congiunge
qualcosa che è REALMENTE congiunta nella realtà e vera, in caso contrario è
falsa.

Le proposizioni che affermano o negano qualcosa sono dette «GIUDIZI»

Prof.ssa Paola Romano


Liceo Federico Quercia - Marcianise
I vari tipi di giudizi
Da un punto di vista quantitativo esistono giudizi:
•Universali (in cui si afferma o nega qualcosa che vale per tutti; es. «tutti gli uomini sono
mortali)
•Particolari (che attribuiscono una qualità solo ad alcuni soggetti; es «alcuni uomini
sono biondi»)
•Individuali (dove il soggetto è un individuo singolo; es «Luigi è basso»)

Da un punto di vista qualitativo esistono giudizi:


•Affermativi o Negativi (es. gli uomini camminano, gli uomini non sanno volare)

In base alla modalità esistono giudizi di:


•Possibilità (es. è possibile che domani piova)
•Contingenza (qualcosa che c’è ma potrebbe anche non esserci; es. fa freddo)
•Necessità (qualcosa che è e non può non essere, es. il triangolo ha tre angoli)
•Impossibilità (qualcosa che non è e non può essere; il triangolo non può non avere tre
angoli)

Prof.ssa Paola Romano


Liceo Federico Quercia - Marcianise
Il quadrato degli opposti

Prof.ssa Paola Romano


Liceo Federico Quercia - Marcianise
La logica: i concetti e i giudizi
La logica mette a disposizione delle altre scienze lo strumento per il
corretto modo di pensare

Concetti corrispondono ai termini, oggetti primi del discorso;


possono essere classificati dal generale al particolare,
secondo un rapporto di genere/specie

derivano dall’unione dei concetti; la corrispondenza


La o meno tra il giudizio e la realtà determina la sua
Giudizi verità o falsità; i giudizi possono essere classificati e
logica
rapportati tra loro secondo quantità e qualità
studia

Ragionamenti

Prof.ssa Paola Romano


Liceo Federico Quercia - Marcianise
La logica: i sillogismi
Dalla concatenazione dei giudizi scaturisce il
ragionamento, fondato sullo studio del sillogismo
il sillogismo è un ragionamento deduttivo nel quale da due
premesse deriva necessariamente la conclusione
Tutti gli animali sono mortali TERMINE MEDIO + PREDICATO
Tutti gli uomini sono animali SOGGETTO + TERMINE MEDIO
Tutti gli uomini sono mortali SOGGETTO + PREDICATO

a seconda del tipo di giudizio e della posizione del termine medio si


possono avere 256 possibili sillogismi, ma solo 24 sono validi, cioè
corretti

solo la verità delle premesse e la correttezza del sillogismo


garantiscono la verità della conclusione

Prof.ssa Paola Romano


Liceo Federico Quercia - Marcianise
La logica: i principi primi
La verità delle premesse può essere verificata ricorrendo ad
altre premesse, ma non si può procedere all’infinito

è necessario trovare delle premesse indubitabili

Sono necessarie DUE attività:


Induzione: procedimento tramite il quale dall’osservazione empirica
di una serie di casi particolari si arriva ad affermare un dato di carattere
universale (dall’osservazione che gli uomini muoiono derva la premessa
indubitabile -> gli uomini sono mortali)
Intuizione: atto con il quale l’intelletto umano (nous) coglie i principi
primi del sapere senza bisogno di prove

Prof.ssa Paola Romano


Liceo Federico Quercia - Marcianise
La logica: i principi primi

i principi primi sono quindi le regole basilari cui devono


sottostare ogni dimostrazione e, in generale, ogni discorso

I principi primi possono essere di due tipi:

1.PROPRI A CIASCUNA SCIENZA (es. la definizione di punto in


geometria) che sono evidenti agli studiosi che si occupano di
quella disciplina

2.COMUNI A TUTTE LE SCIENZE, detti assiomi che vengono


riconosciuti per la loro evidenza immediata (es. il principio che il
tutto è maggiore della parte)

Prof.ssa Paola Romano


Liceo Federico Quercia - Marcianise
Principi di non contraddizione e del terzo escluso

Il più celebre degli ASSIOMI, e di cui nessuna scienza può farne a


meno è il principio di non contraddizione

PRINCIPIO DI NON CONTRADDIZIONE E’ impossibile l’esistenza di enti contraddittori


(es. è impossibile affermare che il il libro è
sul tavolo e che il libro non è sul tavolo; a
meno che non ci si riferisca a tempi diversi)

Il principio di non contraddizione non è dimostrabile ma Aristotele afferma che se


ne può mostrare la validità attraverso la confutazione: negarlo sarebbe assurdo

Dal principio di non contraddizione esso deriva il principio del terzo escluso

PRINCIPIO DEL TERZO ESCLUSO Ciascun ente deve avere o non avere un
certo carattere e non si da una terza
possibilità. (es. un’elezione o si vince o si
perde, se x ed y sono diversi tra loro o x>y o
x<y)

Prof.ssa Paola Romano


Liceo Federico Quercia - Marcianise
Il sillogismo induttivo o generalizzazione
Se esistesse solo il ragionamento puramente razionale l’unica
forma di sillogismo sarebbe quello scientifico, necessario e vero.

Tuttavia la deduzione non aumenta la conoscenza, in


quanto rende esplicito ciò che era già implicito nelle
premesse.

La forma più fine è invece il SILLOGISMO INDUTTIVO che


da premesse particolari arriva a conclusioni universali,
arricchendo il sapere (generalizzazione).

Esempio pratico:

Tutti gli scandinavi che ho conosciuto sono persone cortesi.


Anche Luca ha conosciuto molti scandinavi, l’estate scorsa, e mi
conferma che sono persone molto cortesi.
Dunque tutti gli scandinavi sono cortesi.
Prof.ssa Paola Romano
Liceo Federico Quercia - Marcianise
Il sillogismo dialettico
Esistono sillogismi verosimili, che Aristotele nel testo
«dei Tropici» chiama dialettici.
Il sillogismo dialettico si basa su
Opinioni accettate comunemente
Opinioni espresse da persone autorevoli

Esempio di sillogismo dialettico sono la confutazione e dimostrazione


per assurdo

Esempio di dimostrazione per


assurdo:

•Il cane abbaia


•Il cane è una costellazione
•Alcune costellazioni abbaiano

Prof.ssa Paola Romano


Liceo Federico Quercia - Marcianise
La sostanza

La sostanza indica l’ESSENTE, ciò che esiste primariamente e


pertanto essa sta alla base di ogni altra realtà, essa indica
l’essenza di una cosa, «il che cosa è».
Esempio: Socrate è un uomo

secondo Aristotele le idee non hanno un’esistenza propria:


esistono solo le realtà singole e particolari, le sostanze prime

Ciò che esiste prima di tutto è l’ INDIVIDUO, concreto e


sensibile (questa pianta, quest’uomo, questa pietra);
cioè qualsiasi ente che sussiste in maniera autonoma

Gli individui sono le sostanza prime, mentre i generi e le specie


(che hanno il loro luogo nel pensiero ed esistono perché
esistono gli individui) sono le sostanze seconde

Prof.ssa Paola Romano


Liceo Federico Quercia - Marcianise
Le proprietà e gli accidenti
Non sono sostanze gli accidenti e le proprietà che hanno
bisogno di appoggiarsi ad altre realtà per poter esistere

Tra le sostanze vere e proprie non rientra l’idea (che per Platone era la sostanza
per eccellenza).
Secondo Aristotele l’idea esiste solo nel pensiero, nella realtà esistono gli
individui concreti (es. Socrate ecc…)

Aristotele fece una distinzione tra le "proprietà essenziali" e le "proprietà


accidentali" di un ente. Una proprietà accidentale non ha una connessione
necessaria con l'essenza dell'ente a cui si riferisce.

È una "proprietà essenziale" ai celibi il fatto di non essere sposati, ma è una


"proprietà accidentale" ai celibi il fatto di avere i capelli castani.

gli accidenti sono i predicati della sostanza che esprimono aspetti


non essenziali

Prof.ssa Paola Romano


Liceo Federico Quercia - Marcianise
Le categorie
Tutti i predicati, sia riferiti a sostanze prime che a sostanze secondarie,
sono raccolti in dieci generi sommi che Aristotele chiama CATEGORIE

LE CATEGORIE esempi

1)Sostanza
2)Qualità Essere bianco
3)Quantità 4 metri ecc
4)Relazione Essere padre di…
5)Dove In piazza
6)Quando Ieri
7)Stare Stare in peidi
8)Avere Possedere qualcosa
9)Fare Compiere un’azione
10)Patire Essere oggetto dell’azione altrui

Prof.ssa Paola Romano


Liceo Federico Quercia - Marcianise
Logica e ontologia
L’indagine sulla sostanza mostra la correlazione tra
piano logico e piano ontologico

la ricerca sul linguaggio/pensiero, da una parte, e quella sulla


realtà, dall’altra, devono procedere parallelamente: le parole sono
segni dei nostri pensieri, che a loro volta si riferiscono alla realtà

pensiero linguaggio realtà esterna

è quindi necessario indagare preliminarmente le strutture del


linguaggio e del pensiero attraverso la logica

Prof.ssa Paola Romano


Liceo Federico Quercia - Marcianise
La fisica
A differenza di Platone, che non riconosceva alla fisica il valore di scienza
perché essa ha per oggetto il divenire, Aristotele una volta evidenziate le
corrette modalità del ragionamento, decide di applicare il metodo
nell’indagine della natura

Infatti la caratteristica più evidente delle realtà naturali è il


mutamento, che può essere classificato attraverso le categorie di:

Prof.ssa Paola Romano


Liceo Federico Quercia - Marcianise
La fisica: atto e potenza
Sia Eraclito sia gli eleati non erano riusciti a spiegare razionalmente
la realtà del mutamento
secondo Aristotele il mutamento si può spiegare attraverso il
passaggio dalla potenza all’atto

i semi sono delle piante “in potenza” la realizzazione si ha nella pianta “in atto”

cioè attraverso il passaggio di un sostrato (“ciò che sta sotto”) da


uno stato iniziale di privazione a uno nel quale possiede una
determinata forma

Prof.ssa Paola Romano


Liceo Federico Quercia - Marcianise
Causa motrice e causa finale

Tuttavia per spiegare il divenire è necessario definire le


cause, un agente che determina il passaggio e che Aristotele
chiama causa motrice (efficiente)

Insieme alla causa motrice è necessario ammettere una


causa finale, ovvero il fine per il quale una certa cosa è
prodotta

Ogni ente naturale tende ad un fine


Da un animale nasce sempre un animale della stessa
specie ma non si può negare l’esistenza del caso
(esempio la nascita di un essere mostruoso, evento
raro ma non impossibile)
Prof.ssa Paola Romano
Liceo Federico Quercia - Marcianise
La fisica: i corpi terrestri

Il movimento dei corpi terrestri viene spiegato


da Aristotele attraverso la dottrina dei luoghi
naturali

i corpi terrestri sono formati dai quattro


elementi naturali: l’aria, il fuoco,
l’acqua e la terra

ogni elemento tende a muoversi verso il suo


luogo naturale, cioè quello verso cui è attratto:
per questo l’acqua e la terra si muovono verso
il basso e il fuoco e l’aria verso l’alto

Prof.ssa Paola Romano


Liceo Federico Quercia - Marcianise
La fisica: cosmologia
Il movimento dei corpi celesti differisce da quello dei corpi terrestri poiché
i corpi nel mondo sopralunare sono composti di un elemento perfetto,
l’etere, e sono dunque eterni e immutabili

L’etere è una sostanza solida,


cristallina, incorruttibile, trasparente. LUNA TERRA VENERE SOLE MARTE

L’universo aristotelico è finito ed è


strutturato attraverso 55 sfere
concentriche che si muovono di
moto circolare; nella sfera esterna
sono infisse le stelle, in quelle
interne i pianeti; le rotazioni delle
sfere determinano il movimento del
Sole e della Luna e influenzano
quindi anche i mutamenti terrestri.
Al centro delle sfere celesti si trova
la terra che è immobile. Inoltre le
sfere sono dotate di anima: esse
sono divinità vive in moto.
Prof.ssa Paola Romano
Liceo Federico Quercia - Marcianise
La fisica: cosmologia
Nel mondo sublunare stanno i corpi terrestri che si dividono in due
gruppi

1. Esseri privi di vita (sassi, metalli)


2. Esseri viventi (piante, animali e uomo) che sono dotati di
anima (psykhé)

Un corpo senz’anima non è


un corpo vivente e non può
sussistere separato da esso

Prof.ssa Paola Romano


Liceo Federico Quercia - Marcianise
La fisica: psicologia
Negli esseri viventi il principio di movimento interno è
l’anima: “l’atto primo di un corpo avente la vita in potenza”

A partire dall’immagine sensibile,


l’intelletto coglie la forma
intellegibile: l’intelletto
“potenziale” può accogliere
tutte le forme, ma ha bisogno
dell’intelletto “attivo” per
esercitare la sua funzione, così
come i colori, per essere visibili,
hanno bisogno della luce
Prof.ssa Paola Romano
Liceo Federico Quercia - Marcianise
La filosofia prima: l’essere e la sostanza
Mentre la fisica si occupa unicamente delle realtà naturali, la filosofia
prima estende il suo campo di indagine al di là della fisica

la filosofia prima verrà chiamata METAFISICA da Andronico di Rodi


» le cause e i principi primi
» la sostanza
la metafisica indaga
» Dio e le sostanze soprasensibili
» l’essere in quanto essere

l’essere si può predicare in molti modi, ma il primo di questi è la


sostanza, la prima delle categorie

la sostanza sensibile è definita “sinolo”, cioè un’unità indissolubile di forma


e materia; la materia rappresenta ciò di cui è fatta la sostanza, mentre la forma
rappresenta ciò che essa è

FORMA
MATERIA SINOLO
Prof.ssa Paola Romano
Liceo Federico Quercia - Marcianise
La filosofia prima: le cause
Forma e materia sono due delle quattro cause che spiegano l’essere

rende ragione del sostrato che è alla


CAUSA MATERIALE base della sostanza

rende ragione dell’essenza della


CAUSA FORMALE
sostanza

rende ragione del mutamento della


sostanza: il passaggio dalla potenza
CAUSA EFFICIENTE
all’atto necessita dell’azione di una
causa esterna

rende ragione dello scopo cui tende la


CAUSA FINALE sostanza, cioè della sua piena
realizzazione

Prof.ssa Paola Romano


Liceo Federico Quercia - Marcianise
La filosofia prima come teologia
Lo studio delle sostanze sensibili va completato con quello delle sostanze
soprasensibili e delle cause ultime: la filosofia prima diviene così teologia

la teoria del movimento porta a postulare l’esistenza di un


primo motore immobile

Il moto dei cieli è dunque dovuto


all’attrazione esercitata dal primo
motore; i moti celesti, a loro volta,
provocano i mutamenti nel mondo
sublunare, come il passaggio
giorno/notte e le stagioni

Prof.ssa Paola Romano


Liceo Federico Quercia - Marcianise
Il dio di Aristotele
Il primo motore immobile assume il ruolo di dio e da esso dipendono il
cielo ed il mondo naturale. Esso però non è l’artefice della realtà
esistente.

E’ pensiero di pensiero. E’ una sostanza pensante che pensa se


stessa

Il dio di Aristotele non è come il Dio cristiano  è il


garante del divenire e la sostanza certa e sempre in atto

Se oggetto della filosofia prima (teologia) è l’indagine sulle


cause, il discorso su dio ne costituisce il nucleo
essenziale.

Prof.ssa Paola Romano


Liceo Federico Quercia - Marcianise
Prof.ssa Paola Romano
Liceo Federico Quercia - Marcianise
L’etica
L’etica, come la politica, è finalizzata alle azioni dell’uomo ed è per Aristotele una
scienza inferiore rispetto alle teoretiche, finalizzate alla pura conoscenza

ogni attività si compie in la felicità si raggiunge la vita condotta


vista di un fine specifico, ma attraverso l’esercizio seguendo la
il fine ultimo che tutti dell’attività che è propria ragione è una vita
desiderano è il dell’uomo, l’attività moralmente buona,
raggiungimento della felicità razionale ossia virtuosa

ad esempio, il coraggio è il “giusto


mezzo” tra temerarietà e viltà

esse sono: la sapienza, che consiste


nella conoscenza dei principi e
nell’attuazione della capacità
dimostrativa e la saggezza, che
consiste nella capacità di deliberare i
mezzi in funzione del fine

Prof.ssa Paola Romano


Liceo Federico Quercia - Marcianise
La politica
Lo sviluppo delle virtù necessarie alla felicità può
avvenire solo in un contesto sociale
la capacità tipicamente umana di parlare e di comunicare dimostra che
l’uomo è un “animale politico”: tra le diverse forme di governo, qual è
dunque l’ordinamento migliore che uno Stato può assumere?
Esercizio del Forme di governo Degenerazioni per
potere l’interesse privato

di uno monarchia tirannide

di pochi aristocrazia oligarchia


di molti politía democrazia

nessuna forma di governo è la migliore in assoluto, ma Aristotele ritiene che


alle città greche si adatti meglio la politía, nella quale il potere è gestito da
cittadini di media agiatezza in grado di conciliare gli opposti interessi

Prof.ssa Paola Romano


Liceo Federico Quercia - Marcianise
La poetica: la tragedia
Tra le attività produttive, che richiedono delle specifiche abilità tecniche,
Aristotele dedica particolare importanza alla poetica e alla retorica per la
funzione che svolgono all’interno della città

la poesia è “imitazione” della realtà

la tragedia è particolarmente
importante fra tutte le arti poetiche
poiché, attraverso l’imitazione in forma
drammatica delle azioni umane, porta
ad una catarsi (“purificazione”) delle
passioni, svolgendo in questo senso
una funzione educativa

Prof.ssa Paola Romano


Liceo Federico Quercia - Marcianise
La retorica
Anche la retorica svolge un’importante funzione politica, quella di
rendere persuasivi i discorsi

Prof.ssa Paola Romano


Liceo Federico Quercia - Marcianise
Una lunga eredità

L’aristotelismo ebbe un’enorme diffusione,


in seguito alla progressiva conoscenza
delle opere dello Stagirita:
• la logica nell’Alto Medioevo
• la metafisica e l’etica nel Basso
Medioevo

alcuni temi chiave dell’aristotelismo saranno fondamentali nella


storia della filosofia:
» l’attenzione alla natura
» il valore dell’argomentazione logica
» la fondazione di una metafisica legata all’ontologia e alla
teologia
Prof.ssa Paola Romano
Liceo Federico Quercia - Marcianise
La vita

Aristotele è uno dei più brillanti allievi di Platone, ma il nuovo contesto


culturale e la sua personalità lo portano a distaccarsi dalla finalizzazione
politica della filosofia che aveva caratterizzato il suo maestro e a
interessarsi soprattutto al metodo e allo sviluppo delle scienze
Prof.ssa Paola Romano
Liceo Federico Quercia - Marcianise
Le opere
Le opere di Aristotele, riordinate da Andronico di Rodi nel I secolo a.C., testimoniano la
varietà dei suoi interessi

» Organon
» Retorica
» Poetica
» Opere di filosofia della natura (Fisica,
gli scritti esoterici (o
Cielo, Meteorologia, Generazione e
acroamatici), destinati
all’insegnamento corruzione)
nell’Accademia, sono gli
» Opere di biologia e psicologia (Anima)
unici che ci sono pervenuti
» Opere etico-politiche (Etica nicomachea,
Etica eudemia, Politica, Costituzione degli
gli scritti essoterici
(dialoghi in stile platonico e ateniesi)
trattati), destinati alla » Metafisica: 14 libri riunificati e titolati da
pubblicazione, sono andati
perduti Andronico di Rodi

Prof.ssa Paola Romano


Liceo Federico Quercia - Marcianise
L’enciclopedia del sapere
Contrariamente all’impostazione gerarchica di Platone, nell’ottica di Aristotele
ogni scienza ha la sua autonomia, il suo oggetto,
il suo metodo e i suoi principi

Filosofia prima
hanno come scopo la
Scienze teoretiche Fisica conoscenza disinteressata
e studiano il necessario
Matematica

Etica
Scienze pratiche riguardano l’agire
Politica dell’uomo

studiano il
possibile
Arti belle
Scienze riguardano
la produzione
poietiche Tecniche

Prof.ssa Paola Romano


Liceo Federico Quercia - Marcianise
La critica alle idee platoniche
Il definitivo allontanamento dalla filosofia platonica avviene nel
momento in cui Aristotele prende le distanze dalla dottrina delle idee

secondo Aristotele le idee non hanno un’esistenza propria:


esistono solo le realtà singole e particolari, le sostanze prime

le idee, in quanto esprimono aspetti universali dell’ente, non sono


sostanze, ma unicamente concetti

gli accidenti sono i predicati della sostanza che esprimono aspetti


non essenziali

i predicati più generali vengono espressi attraverso le


categorie
1) Sostanza 6) Quando
2) Qualità 7) Stare
3) Quantità 8) Avere
4) Relazione 9) Fare
5) Dove 10) Patire

Prof.ssa Paola Romano


Liceo Federico Quercia - Marcianise
Logica e ontologia
L’indagine sulla sostanza mostra la correlazione tra
piano logico e piano ontologico

la ricerca sul linguaggio/pensiero, da una parte, e quella sulla


realtà, dall’altra, devono procedere parallelamente: le parole sono
segni dei nostri pensieri, che a loro volta si riferiscono alla realtà

pensiero linguaggio realtà esterna

è quindi necessario indagare preliminarmente le strutture del


linguaggio e del pensiero attraverso la logica

Prof.ssa Paola Romano


Liceo Federico Quercia - Marcianise
La logica: i concetti e i giudizi
La logica mette a disposizione delle altre scienze lo strumento per il
corretto modo di pensare

Concetti corrispondono ai termini, oggetti primi del discorso;


possono essere classificati dal generale al particolare,
secondo un rapporto di genere/specie

derivano dall’unione dei concetti; la corrispondenza


La o meno tra il giudizio e la realtà determina la sua
Giudizi verità o falsità; i giudizi possono essere classificati e
logica
rapportati tra loro secondo quantità e qualità
studia

A = universali affermative
E = universali negative
Ragionamenti I = particolari affermative
O = particolari negative

Prof.ssa Paola Romano


Liceo Federico Quercia - Marcianise
La logica: i sillogismi
Dalla concatenazione dei giudizi scaturisce il ragionamento,
fondato sullo studio del sillogismo

il sillogismo è un ragionamento deduttivo nel quale da due


premesse deriva necessariamente la conclusione
Tutti gli animali sono mortali TERMINE MEDIO + PREDICATO
Tutti gli uomini sono animali SOGGETTO + TERMINE MEDIO
Tutti gli uomini sono mortali SOGGETTO + PREDICATO

a seconda del tipo di giudizio e della posizione del termine medio si


possono avere 256 possibili sillogismi, ma solo 24 sono validi, cioè
corretti

solo la verità delle premesse e la correttezza del sillogismo


garantiscono la verità della conclusione

Prof.ssa Paola Romano


Liceo Federico Quercia - Marcianise
La logica: i principi primi
La verità delle premesse può essere verificata ricorrendo ad
altre premesse, ma non si può procedere all’infinito

è necessario trovare delle premesse indubitabili

i primi principi sono le regole basilari cui devono


sottostare ogni dimostrazione e, in generale, ogni discorso

PRINCIPIO DI NON CONTRADDIZIONE è impossibile che una stessa


caratteristica convenga e non convenga
alla stessa cosa, nello stesso tempo e
sotto le stesse condizioni

PRINCIPIO DEL TERZO ESCLUSO è impossibile che esista un termine


intermedio tra due predicati
contraddittori

Prof.ssa Paola Romano


Liceo Federico Quercia - Marcianise
La fisica
Una volta evidenziate le corrette modalità del ragionamento, si può
applicare il metodo nell’indagine della natura

la caratteristica più evidente delle realtà naturali è il mutamento,


che può essere classificato attraverso le categorie di:

Prof.ssa Paola Romano


Liceo Federico Quercia - Marcianise
La fisica: atto e potenza
Sia Eraclito sia gli eleati non erano riusciti a spiegare razionalmente
la realtà del mutamento
secondo Aristotele il mutamento si può spiegare attraverso il
passaggio dalla potenza all’atto

i semi sono delle piante “in potenza” la realizzazione si ha nella pianta “in atto”

cioè attraverso il passaggio di un sostrato (“ciò che sta sotto”) da


uno stato iniziale di privazione a uno nel quale possiede una
determinata forma

Prof.ssa Paola Romano


Liceo Federico Quercia - Marcianise
La fisica: i corpi terrestri

Il movimento dei corpi terrestri viene spiegato


da Aristotele attraverso la dottrina dei luoghi
naturali

i corpi terrestri sono formati dai quattro


elementi naturali: l’aria, il fuoco,
l’acqua e la terra

ogni elemento tende a muoversi verso il suo


luogo naturale, cioè quello verso cui è attratto:
per questo l’acqua e la terra si muovono verso
il basso e il fuoco e l’aria verso l’alto

Prof.ssa Paola Romano


Liceo Federico Quercia - Marcianise
La fisica: cosmologia
Il movimento dei corpi celesti differisce da quello dei corpi terrestri poiché
i corpi nel mondo sopralunare sono composti di un elemento perfetto,
l’etere, e sono dunque eterni e immutabili

LUNA TERRA VENERE SOLE MARTE

l’universo aristotelico è finito


ed è strutturato attraverso 55
sfere concentriche che si
muovono di moto circolare;
nella sfera esterna sono infisse le
stelle, in quelle interne i pianeti;
le rotazioni delle sfere
determinano il movimento del
Sole e della Luna e influenzano
quindi anche i mutamenti terrestri

Prof.ssa Paola Romano


Liceo Federico Quercia - Marcianise
La fisica: psicologia
Negli esseri viventi il principio di movimento interno è
l’anima: “l’atto primo di un corpo avente la vita in potenza”

A partire dall’immagine sensibile,


l’intelletto coglie la forma
intellegibile: l’intelletto
“potenziale” può accogliere
tutte le forme, ma ha bisogno
dell’intelletto “attivo” per
esercitare la sua funzione, così
come i colori, per essere visibili,
hanno bisogno della luce
Prof.ssa Paola Romano
Liceo Federico Quercia - Marcianise
La filosofia prima: l’essere e la sostanza
Mentre la fisica si occupa unicamente delle realtà naturali, la filosofia
prima estende il suo campo di indagine al di là della fisica

la filosofia prima verrà chiamata METAFISICA da Andronico di Rodi


» le cause e i principi primi
» la sostanza
la metafisica indaga
» Dio e le sostanze soprasensibili
» l’essere in quanto essere

l’essere si può predicare in molti modi, ma il primo di questi è la


sostanza, la prima delle categorie

la sostanza sensibile è un “sinolo”, cioè un’unità indissolubile di forma e


materia; la materia rappresenta ciò di cui è fatta la sostanza, mentre la forma
rappresenta ciò che essa è

FORMA
MATERIA SINOLO
Prof.ssa Paola Romano
Liceo Federico Quercia - Marcianise
La filosofia prima: le cause
Forma e materia sono due delle quattro cause che spiegano l’essere

rende ragione del sostrato che è alla


CAUSA MATERIALE base della sostanza

rende ragione dell’essenza della


CAUSA FORMALE
sostanza

rende ragione del mutamento della


sostanza: il passaggio dalla potenza
CAUSA EFFICIENTE
all’atto necessita dell’azione di una
causa esterna

rende ragione dello scopo cui tende la


CAUSA FINALE sostanza, cioè della sua piena
realizzazione

Prof.ssa Paola Romano


Liceo Federico Quercia - Marcianise
La filosofia prima come teologia
Lo studio delle sostanze sensibili va completato con quello delle sostanze
soprasensibili e delle cause ultime: la filosofia prima diviene così teologia

la teoria del movimento porta a postulare l’esistenza di un


primo motore immobile

Il moto dei cieli è dunque dovuto


all’attrazione esercitata dal primo
motore; i moti celesti, a loro volta,
provocano i mutamenti nel mondo
sublunare, come il passaggio
giorno/notte e le stagioni

Prof.ssa Paola Romano


Liceo Federico Quercia - Marcianise
L’etica
L’etica, come la politica, è finalizzata alle azioni dell’uomo ed è per Aristotele una
scienza inferiore rispetto alle teoretiche, finalizzate alla pura conoscenza

ogni attività si compie in la felicità si raggiunge la vita condotta


vista di un fine specifico, ma attraverso l’esercizio seguendo la
il fine ultimo che tutti dell’attività che è propria ragione è una vita
desiderano è il dell’uomo, l’attività moralmente buona,
raggiungimento della felicità razionale ossia virtuosa

ad esempio, il coraggio è il “giusto


mezzo” tra temerarietà e viltà

esse sono: la sapienza, che consiste


nella conoscenza dei principi e
nell’attuazione della capacità
dimostrativa e la saggezza, che
consiste nella capacità di deliberare i
mezzi in funzione del fine

Prof.ssa Paola Romano


Liceo Federico Quercia - Marcianise
La politica
Lo sviluppo delle virtù necessarie alla felicità può
avvenire solo in un contesto sociale
la capacità tipicamente umana di parlare e di comunicare dimostra che
l’uomo è un “animale politico”: tra le diverse forme di governo, qual è
dunque l’ordinamento migliore che uno Stato può assumere?
Esercizio del Forme di governo Degenerazioni per
potere l’interesse privato

di uno monarchia tirannide

di pochi aristocrazia oligarchia


di molti politía democrazia

nessuna forma di governo è la migliore in assoluto, ma Aristotele ritiene che


alle città greche si adatti meglio la politía, nella quale il potere è gestito da
cittadini di media agiatezza in grado di conciliare gli opposti interessi

Prof.ssa Paola Romano


Liceo Federico Quercia - Marcianise
La poetica: la tragedia
Tra le attività produttive, che richiedono delle specifiche abilità tecniche,
Aristotele dedica particolare importanza alla poetica e alla retorica per la
funzione che svolgono all’interno della città

la poesia è “imitazione” della realtà

la tragedia è particolarmente
importante fra tutte le arti poetiche
poiché, attraverso l’imitazione in forma
drammatica delle azioni umane, porta
ad una catarsi (“purificazione”) delle
passioni, svolgendo in questo senso
una funzione educativa

Prof.ssa Paola Romano


Liceo Federico Quercia - Marcianise
La retorica
Anche la retorica svolge un’importante funzione politica, quella di
rendere persuasivi i discorsi

Prof.ssa Paola Romano


Liceo Federico Quercia - Marcianise
Una lunga eredità

L’aristotelismo ebbe un’enorme diffusione,


in seguito alla progressiva conoscenza
delle opere dello Stagirita:
• la logica nell’Alto Medioevo
• la metafisica e l’etica nel Basso
Medioevo

alcuni temi chiave dell’aristotelismo saranno fondamentali nella


storia della filosofia:
» l’attenzione alla natura
» il valore dell’argomentazione logica
» la fondazione di una metafisica legata all’ontologia e alla
teologia
Prof.ssa Paola Romano
Liceo Federico Quercia - Marcianise

Potrebbero piacerti anche