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JESSICA VANONI
VITA STUDI FISICI SCOPERTE ASTRONOMICHE LIMMAGINE GALILEIANA DELLA SCIENZA IL PROCESSO IL RAPPORTO TRA SCIENZA E FEDE
VITA
Nasce a Pisa nel 1564. Si iscrisse alla facolt di medicina dellUniversit di Pisa. Successivamente si interess alla matematica. Insegn per tre anni allUniversit di Pisa, poi per diciotto allUniversit di Padova. Le sue opere fondamentali sono: - il Saggiatore; - il Dialogo; - i Discorsi. Venne processato nel 22 giugno 1633. Muore l8 gennaio 1642.
STUDI FISICI
IL PRINCIPIO DI INERZIA: un corpo tende a conservare indefinitamente il suo stato di quiete o di moto rettilineo uniforme, sinch non intervengano forze esterne a modificare tale stato. LA LEGGE SULLA CADUTA DEI GRAVI: tutti i corpi, qualunque sia il loro peso, cadono con la stessa velocit.
Simplicio: Il vostro discorso procede benissimo veramente: tuttavia mi par duro a credere che una lagrima di piombo si abbia a muover cos veloce come una palla d'artiglieria. Salviati: Io non vorrei, Sig. Simplicio, che voi faceste come molt'altri fanno, che, divertendo il discorso dal principale intento, vi attaccaste a un mio detto che mancasse dal vero quant' un capello, e che sotto questo capello voleste nascondere un difetto d'un altro, grande quant'una gmena da nave. Aristotele dice : "Una palla di ferro di cento libbre, cadendo dall'altezza di cento braccia, arriva in terra prima che una di una libbra sia scesa di un sol braccio"; io dico ch'ell'arrivano nello stesso tempo; voi trovate, nel farne l'esperienza, che la maggiore anticipa di due dita la minore, cio che quando la grande percuote in terra, l'altra ne lontana due dita: ora vorreste dopo queste due dita appiattar le novantanove braccia di Aristotele, e parlando solo del mio minimo errore, metter sotto silenzio l'altro massimo? (da Discorsi e dimostrazioni)
IL SECONDO PRINCIPIO DELLA DINAMICA: le forze applicate ai corpi non causano loro delle velocit bens delle accelerazioni che risultano proporzionali alle forze che li hanno prodotti.
SCOPERTE ASTRONOMICHE
LE MACCHIE LUNARI: la luna non ha una superficie liscia e levigata. LE MACCHIE SOLARI: la superficie solare presenta delle macchie scure => anche i corpi celesti sono soggetti a fenomeni di alterazione e mutamento. I QUATTRO SATELLITI DI GIOVE: la terra non il solo centro di moti astrali
. LE FASI DI VENERE: la terra non lunico corpo opaco, illuminato dal sole e privo di luce propria.
Lettere copernicane: rapporto tra scienza e fede => la natura (oggetto della scienza) e la Bibbia (base della religione) derivano entrambe da Dio, quindi non possono contraddirsi. Sfocer apertamente con: il processo di Galileo.
IL PROCESSO (1633)
Galileo fu citato al Santo Uffizio => Ammonizione del 1616
giallo storico
LA SENTENZA: Diciamo, pronunziamo sentenziamo e dichiaramo che tu, Galileo sudetto, per le cose dedotte in processo e da te confessate come sopra, ti sei reso a questo S.o Off.o veementemente sospetto d'eresia, cio d'aver tenuto e creduto dottrina falsa e contraria alle Sacre e divine Scritture, ch'il sole sia centro della terra e che non si muova da oriente ad occidente, e che la terra si muova e non sia centro del mondo, e che si possa tener e difendere per probabile un'opinione dopo esser stata dichiarata e diffinita per contraria alla Sacra Scrittura; e conseguentemente sei incorso in tutte le censure e pene dai sacri canoni e altre constituzioni generali e particolari contro simili delinquenti imposte e promulgate. Dalle quali siamo contenti sii assoluto, pur che prima, con cuor sincero e fede non finta, avanti di noi abiuri, maledichi e detesti li sudetti errori e eresie, e qualunque altro errore e eresia contraria alla Cattolica e Apostolica Chiesa, nel modo e forma da noi ti sar data.
1633 fu emessa la sentenza e nello stesso giorno Galileo pronunci la sua abiura al copernicanesimo
IL DIALOGO
Presenta gli argomenti decisivi a favore del copernicanesimo. Personaggi: - Salviati: difensore del copernicanesimo; - Simplicio: difensore della teoria geocentrica; - Sagredo: neutrale. diviso in quattro giornate: 1) sotto accusa la distinzione tra mondo celeste e terreno; 2) confutazione delle accuse al moto della Terra; 3) esposizione del moto di rotazione della Terra; 4) dottrina delle maree.
La questione dei rapporti tra scienza e fede sorse quando ricerche scientifiche svolte con nuovi metodi e strumenti produssero risultati apparentemente inconciliabili con il testo sacro ed, quindi, in questo modo veniva messa in discussione limpossibilit di sbagliare della Scrittura (se la Bibbia parola di Dio, essa non pu errare, perch Dio non inganna gli uomini)(questo problema verr ripreso da Galileo nelle sue lettere copernicane) il problema fondamentale,quindi, quello della verit della Bibbia
Le prime reazioni di cui si ha notizia sono quelle degli apologisti: - San Giustino => piuttosto di ammettere, preferisce non comprendere il significato delle contraddizioni delle Scritture. - SantIreneo => di fronte alle incoerenze della Bibbia bisogna affidarsi a Dio e continuare a crederla perfetta. - SantAgostino => la colpa di un apparente errore del testo sacro del traduttore oppure della propria incapacit di capire. Galileo risponde con le lettere copernicane.(la natura, oggetto della scienza, e la Bibbia, base della religione, derivano entrambe da Dio, quindi non possono contraddirsi).
Il caso Galilei
la conseguenza: di una presa di posizione da parte della Chiesa cattolica nei confronti della teoria eliocentrica, abbracciata da Galileo, la quale distruggeva pezzo per pezzo la visione cosmologica in cui la chiesa aveva inquadrato le proprie credenze di fede. delle scoperte astronomiche e fisiche fatte da Galileo, che andavano contro le concezioni aristoteliche.