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LETTERA ENCICLICA FIDES ET RATIO 1

1.

INTRODUZIONE
IltestodaesporrelaCartaEnciclicaFidesetRatio,scrittaaottobredel1998

dal Papa Giovanni Paolo II, in cui anche parteciparono allora il Prefetto della
CongregazioneperlaDottrinadellaFede,ilCardinaleJosephRatzingerattualmenteil
PapaEmeritoBenedettoXVI,l'arcivescovodiLublinoJzefZycinski,ilteologoGeorge
CottiereilvescovoausiliarediRomaRinoFisichella.
Lo scopo fondamentale di questa Carta Enciclica era vedere la possibilit di
metterefedeeragioneinsieme,giacchentrambisonocamminichesboccanoallaverit.
Arrivatoaquestopunto,mifaccioladomanda:esistelafedesenzaragione?Certamente
fedeeragionedevonoandareinsieme,perchsecisoffermiamoariflettereunpo',ci
rendiamocontolafededeveesserepensata.PensavoaCartesionelfamosomotto:Io
penso,dunquesono,ossiaesisto,giacchquitrovounamanieradispiegaremegliola
necessit della ragione nella fede cio, se penso a me, penso a tutto ci che mi
coinvolge,chemicirconda.SepensoaDio,riflettoanchesullamiafede.Ilpensare
significaproprioesprimereecichecicirconda,eanchecitrasmettequalcosa.Pertanto
seDiovuolesprimereilsuoamore,ilnostrointelletto lostrumentoprincipaleper
capireilmessaggiocheEglicivuolrivelare.
Grazie al dono che Dio d all'uomo e che viene molto bene riflesso
nell'introduzioneall'Enciclicaconilmottoconoscitestesso 1,costuicercadiarrivare
incessantementeallaverit.Anzi,l'uomochiamatoproprioagiungereaessaattraverso
due vie: fede e ragione. E qui c' il grande problema che si esporr pi avanti,
1 GIOVANNI PAOLO II, Fides et ratio. Lettera enciclica circa i rapporti tra fede e
ragione, 3.
Fr. Fernando Ortega Rojas,
C.R.

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concretamente nel capitolo quarto dell'Enciclica. Dal punto di vista della filosofia,
l'uomo s'interroga su s stesso en anche sulle cose che ne circondano, trovando la
rispostanegliambienticulturalichesisviluppavanoinognitempo,inognirealt,in
ognicircostanza.Percidobbiamorendercicontochelafilosofia,secondolaChiesa,
unaviafondamentareincuisisvolgelanostraintelligenzaconloscopodicapireil
sensocheilVangelocitrasmette.
2.RAPPORTOTRAFEDEERAGIONE.SVILUPPOSTORICO
Inquestocapitolo,ilPapaGiovanniPaoloIIcominciaunosviluppodell'incontro
trafedeeragionenelpercorsodellastoria.Prende,inprimoluogo,iprimifilosofi
dell'anticaGrecia,dovelalorolottavenivafondamentalmentediavereunaconcezione
salda sull'idea di Dio (rendendoci conto che la loro religione era politeista), in cui
volevanopropriocapirel'originedeglidiedelcosmoattraversolapoesia.Edaqui
vediamol'interessedapartedell'uomosullascopertasusstesso.Furonoinveceipadri
dellafilosofia,comeSocrate,PlatoneoAristotele,dovesorgeilcollegamentotrafedee
ragione,poichpermezzodiquest'ultimavollerorendererazionaletuttoquantoriguarda
alladivinit.Conquestoprocessosiconseguitopurificarelareligione.
Pi tardi, i Padri della Chiesa, prendendo l'idea dei filosofi greci, avevano
spalancatolevieperrendereannunciabileecomprensibileilDiodiGesCristo,macon
unatteggiamentocautelarenelsensocheessiprendonolafilosofiacomesaggezza
praticaescuoladivita2,diventandoconfusaallivellodiunaconoscenzadivina.Paolo
infatti,neesprimechiaramentenelbranoincuisenteunapreoccupazioneperlafededei
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ragione, 37.
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Colossesi:Fateattenzionechenessunofacciadivoisuapredaconlafilosofiaevuoti
raggiri ispirati allatradizioneumana,secondoglielementidelmonoenonsecondo
Cristo3.InquestalineadipensierocamminanoversodiessaTertullianoeSant'Ireneo.
Sipercepiscechiaramentecheilrapportotrafedeeragioneinquestoperiodononstato
facile: la filosofia non era concepita come uno strumento di avvicinamento alla
comprensionedell'annunciodiCristo.SoltantoavevanoildoverediannunziareCristo
come maniera d'incontrarsi con lui affinch l'interlocutore avesse un processo di
conversionedicuore,rendendosipartecipeallavitadiCristo.Orabene,perchinquel
momentorifiutavanolaragionecomemezzoperarrivareallaverit?Inizialmenteera
perchilVangelooffrivaunarispostacompiacentecio,eralafontediveritequindi
nonavevapropriobisognodinessuntipodifilosofia.Pitardisivedecertamentecheci
sonoespressioniincuifannoriferimentoalVangelo,comeClementeAlessandrinoche
nedefiniscecomelaverafilosofiagiaccheglineintendecomeuninsegnamento
delladisciplinadellafedecristiana.ClementeAlessandrinometteinchiarocheloscopo
dellafilosofianonrafforzarelaveritcristiana,masemplicementetrattadidifenderela
fede.SanGiustinoneesprimemoltobenetuttocinelDialogoconTrifone:
LadottrinadelSalvatoreperfettainsstessaenonhabisognodiappoggio,perchessa
laforzaelasapienzadiDio.Lafilosofiagreca,colsuoapporto,nonrendepifortelaverit,
masiccomerendeimpotentel'attaccodellasofisticaedisarmagliattacchiproditoricontrola
verit,lsichiamataragionesiepeemurodicintadellavigna.4

Orabene,comeassumonoipensatoricristianilacriticadelpensierofilosofico?Origene,
prendendo come riferimento Platone, fa una teologia cristiana, che consisterebbe in
3

AA VV,

La Bibbia di Gerusalemme, Col 2,8.

4 GIOVANNI PAOLO II, Fides et ratio. Lettera enciclica circa i rapporti tra fede e
ragione, 38.
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svolgereundiscorsorazionalesuDio,inmodotalecheilpensieroplatonicosoffreuna
trasformazione da parte di Origene nei confronti della concezione dell'immortalit
dell'anima,traaltre.InveceSant'Agostinoavevarisaltatochequestomododipensare
ignorapropriolaviacheconduceallaverit:ilverboIncarnato.PerciSant'Agostinoha
fattounasintesi,dovesboccavanoipensierilatiniegreci,dovetrovilfondamentodel
saperenellaParola.Questosvolgimentonelpensierod'Agostinodovutoallapropria
esperienza avuta nella sua vita. Certamente vediamo che i Padri della Chiesa
Occidentale e Orientali si sono sommersi nelle scuole filosofiche. Con quello
fondamentalmentehannoaffrontatoilproblematrafedeefilosofia,giacchconesso
volevanopropriopurificareinmodosaldol'ideadiassoluto.
Sant'Anselmoaffermachiaramentechelaprioritdellafedenonchelaragione
esprimaungiudiziosulcontenutodellafede,masemplicementesitrattachelafede
troviunsensomediantelaragioneperraggiungereconl'intelligenzaalcontenutodella
fede.Quindimoltoimportanteamarecichesivuolconoscere.Quandosiagiscein
questo modo, secondo Anselmo, l'approfondimento nel conoscere va sempre oltre.
Pertanto,lafedechiedel'aiutodellaragionesiailmezzopercomprenderecichelafede
presenta.
Quiarriviamoalpuntopiimportanteedecisivodellastoria,incuiSanTommaso
statoilprimoinrenderepiarmoniosoilrapportotrafedeeragione.Eglimanifesta
che la filosofia, il cui oggetto la natura, aiuta comprendere meglio la rivelazione
divina.SanTommasodefiniscelafedecomeuneserciziodelpensiero,poichin
questomodociaiuterproprioasviluppareinmodoprofondoilmedesimopensiero.
QuisivedechiaramentecomeSanTommasohamarcatounatappaincuihasviluppato
armoniosamenteilrapportobinomiale.Ancheinteressantemenzionareilruolodello
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SpiritoSantosecondoSanTommaso,considerandolocomeundonochevienedall'alto
checiportaallaconoscenzadivina.
Unaltropuntodellastoriadaconsiderareilsorgimentodelleprimeuniversit,
dovetroviamoungrandeconfrontotraiparecchicampidelsapereelateologia,giacch
inquestomodosisvolgeun'autonomiadiquesticampidelsapere(filosofiaescienze).
Da questomomento giuntounospaccamentotraentrambiramedella conoscenza.
Eppurequestatrasformazionevienecoinvoltatralafilosofiaeilcontenutodellafede.Se
loscopopropriodeiPadridellaChiesaeratrovareun'unionetrafedeeragione,come
maisorgequestadivisione?Dovelasuaorigine?Secondome,l'epocaincuisisvolge
questoperiododelleprimeuniversitsiprendeunpensierocentratofondamentalmente
nell'uomo,talchlosviluppodellacapacitintelligibiledell'essereumanofarifletteresu
sstesso.Pertanto,laragionesistaccadellafede,provocandounostatoincuilafedesia
ridotta al mito e quindi, torniamo indietro, giacch i filosofi del pensiero classico
cercavanopropriodipurificarelaconcezionediDiointesocomesesitrattassediun
personaggiodellamitologia(visionedellaGreciaAntica).
3.

ILMAGISTEROINTERVIENEINMATERIAFILOSOFICA.
Vistolosvolgimentostoricodelrapportotrafedeeragione,facciamoungrande

saltonellastoria,doveilMagisterononpensapropriodielaborareunanuovosistema
filosofico,macreareunrapportotrafilosofiaeteologia,inmodotalecheognunadeve
lavorareinsieme,nonoltrepassandoicompitidiognunodiloro.Sitrattasemplicemente
diunacollaborazionetrafilosofiaeteologiaperarrivareallaverit,giacchloscopodel
Magisteromettersialsuoservizio,affinchcompial'obbligodireagireinmaniera
chiaraefortequandotesifilosofichediscutibiliminaccianolarettacomprensionedel
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datorivelato5 eaggiungedeveesercitareautoritativamente,allalucedellafede,il
propriodiscernimentocriticoneiconfrontidellefilosofieedelleaffermazionichesi
scontranoconladottrinacristiana6. Quest'ultimaaffermazionenonsignificaproprio
che il Magistero rifiuti la filosofia, soltanto tenta di argomentare le posizioni che
vengonoespostecontroladottrinadellaChiesa.Sitratta,pertanto,diundialogotra
filosofiaeteologia,tralafedeelaragione,talchlafedetentaspiegarecichela
ragionenonriesceacapiredasstessa.NellaCostituzioneDogmaticaDeiFilius,ce
nespiega,infatti,inquestitermini:
SideveaquestadivinaRivelazionesetuttocichedellecosedivinedipersassolutamente
inaccessibileallaragioneumana,anchenellapresentecondizionedelgenereumanopufacilmente
essereconosciutodatutticoncertezzaesenzaalcunpericolodierrore.Tuttavianonperquesto
motivodevedirsiassolutamentenecessarialaRivelazione,maperchnellaSuainfinitabontDio
destin l'uomo ad un fine soprannaturale, cio alla partecipazione dei beni divini, che superano
totalmentel'intelligenzadellamenteumana;infattiDiohapreparatopercolorocheLoamanoquelle
cosechenessunocchiovide,nessunorecchiomaiud,nessuncuoreumanoconobbe(1Cor2,9).

Qui tenta di mettere in risalto che non si pu separare la fede (conoscenza


soprannaturale)elaragione(conoscenzanaturalediDio),benchsianodueordinidi
conoscenza conil loroscopo. Conentrambistrumentisipuarrivareall'unit della
verit,giacchfedeeragioneentranoincollaborazionenellalororicerca.
Primafacevoriferimentoselateologiarifiutacompletamentelafilosofianella
teologiacio,rifiutarelaragionenellafede.

5 GIOVANNI PAOLO II, Fides et ratio. Lettera enciclica circa i rapporti tra fede e
ragione, 49.
6 GIOVANNI PAOLO II, Fides et ratio. Lettera enciclica circa i rapporti tra fede e
ragione, 50.
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AncheilMagisterohaunverointeresseperlafilosofia,incuiilPapaLeoneXIII,
nella sua Lettera Enciclica Aeternis Patris, si dedica interamente alla filosofia,
prendendolaragionecomeuncontributofondamentaledellafede.EtornandoaSan
Tomassoaffermachec'unlegame,ossia,undialogotratutteeduedefinitacome
amiciziareciproca.
ChecosapensailConcilioVaticanoIIsullafilosofiaimmersanellateologia?
SefacciamoriferimentodellacostituzioneGaudiumetSpes,prendelapersonaumana
comel'unicacapacedirenderetrascendentelaragione.QuisivedecheilConciliosi
impegnatomoltoperquantoriguardaallostudiodellafilosofia,doveveramenteuna
fonted'insegnamentodiunapienaconoscenzadell'uomo,delcosmoeanchediDio.Per
esempio,sivedechiaramentecheperisacerdotieiconsacratieconsacrate molto
importantesommersinellostudiodellafilosofia.
4.

COMEINTERAGISCONOLAFILOSOFIAELATEOLOGIA?
L'EnciclicacominciapropriodicendochelaParolavienerivoltaaogniuomo,in

ognicircostanzadellastoriaeancheinundeterminatopostodellaterra.Lateologianon
si fa da sola, ovviamente per il suo svolgimento, deve entrare in rapporto con la
filosofia.
Lateologiaintesacomescienzadellafedehaunprincipiometodologicoconcui,
da una parte, per mezzo dell'auditus fidei si entra proprio nel contenuto della
Rivelazionepressadallatradizione,laSacraScritturaeancheilMagistero.Perc'
un'altraparte,doveattraversol'intellectusfideisidevedareragionesulcontenutodella
Rivelazione.QuestodareragionesulcontenutodellaRivelazioneloesprimel'Enciclica
sutreramedellateologia.
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Inprimoluogo,dalpuntodivistadellateologiadogmatica,perquantoriguarda
allaTriniteall'economiadellasalvezza,conl'aiutodellafilosofianehapotutospiegare
concettualmenteeancheinmodoargomentativocomeperesempiocomesisvolgeuna
relazionetraletrepersonedellaTrinit,oppureilrapportotraDioel'uomo,incuiil
dialogoimprescindibilepersvolgereilcontenuto,altrimentinonc'avrebbemanieradi
capireilcontenutodellateologiadogmatica.
Lastessacosacapitaconlateologiafondamentale,doveessadevedareragione
dellafede.Infatti,nellaCostituzioneDogmaticaDeiFilius,parlasull'aspettodicomesi
accedeallaconoscenzadiDio:lavianaturaledellaragione(conoscereDiopermezzo
dellecosecreate)elaviasoprannaturale(lafede).Quest'ultima,sitrovainunpianopi
elevato, dove la ragione umana non riesce proprio ad arrivare a questo tipo di
conoscenzacio,ildivinononraggiungibileallaragioneumana.Orabene,sorgela
domanda: Come mai possiamo dare ragione della nostra fede, se essa non
raggiungibile con l'intelletto umano? Intendiamo la fede come un'esperienza
personaleconDio,doveEglisirivelanellasuaParolaeconessadiamoragionedici
checitrasmette.
Finalmente,lateologiamoralehaunbisognopropriodiunapportofilosofico.Se
ci fermiamo un po' e analizziamo l'Alleanza, dal punto di vista dell'antica si vede
chiaramentel'eccessivousodelleregole,einvecelaNuovaAlleanzatentadifareuna
visionepialdildellaleggeprescrittanell'AnticaAlleanza,giacchincontrapposizione
con essa, la Nuova Alleanza tenta di rendere una congiunzione tra libert e
responsabilit.Sembrachel'AnticaAlleanzacomesifosselimitata,inmodotaleche
nonsipotevanooltrepassareilimiti.Invece,laNuovaAlleanzasembrapiflessibile
cio,vaaldildellaleggeequindicisonoaltriparametri,comesonolaculturaela
Fr. Fernando Ortega Rojas,
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LETTERA ENCICLICA FIDES ET RATIO 9

societincuisiviveinognitempoeinogniposto,doveognicristianovivelasua
condizioneinmodoliberoeresponsabileadeguandosiallarealtinquisitrova.
BIBLIOGRAFIA

Fr. Fernando Ortega Rojas,


C.R.

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