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2.

1
Nella Repubblica (il suo testo che significa governo della polis):
 Platone raggiunge la piena maturità filosofica.
 Si riesce a cogliere al continuità e il distacco con Socrate.
o Continuità: ricerca di concetti etici universali.
o Distacco: ricerca a partire dalla comunità politica e non dall’individuo.
 Nel dialogo Socrate parla a Glaucone e Adimanto (fratelli di Platone).
 I F affermano che: chi è ingiusto sta meglio dei giusti, quindi nessuno si propone come giusto.
 S afferma che: si può essere giusto e felice allo stesso tempo, come i filosofi.
2.2
Nella Repubblica viene scritto dell’origine dello Stato a partire dalle 3 classi sociali.
 Lavoratori: produttori e commercianti.
 Guardiani: custodi e militari.
 Governanti: per essere buoni devono essere filosofi.
Se ogni classe lavora bene, ognuna pratica delle proprie virtù:
 Lavoratori: temperanza (si arricchiscono ma viene moderato il piacere di godere dal materiale).
 Guardiani: forza e coraggio.
 Governatori: sapienza.
o La temperanza appartiene a tutti.
Se ognuno pratica le proprie virtù correttamente:
 Lo Stato funziona bene.
 Regna la giustizia (intesa come armonia tra le virtù).
Le virtù verranno riprese dai Cristiani (Prudenza, Giustizia, Fortezza e Temperanza) e verranno chiamate virtù
cardinali perché sono il cardine della ruota della vita umana.
2.1
La nascita dello Stato viene spiegata in termini naturalistico-economici più che teologici.
 Ognuno è bravo a fare qualcosa.
o Specializzazione del lavoro (prima lamentare poi manifatturiero).
 Nascita dei lavoratori.
 Crescita della popolazione.
o Bisogno di terre.
 Nascita esercito (conquistare) e guardiani (difendere).
 Nascita governatori (amministrare il tutto).
 Voglia di accumulare e fare vita di lusso.
 Nascita dell’ingiustizia.
2.4
 Il governo non deve ambire una felicità di pochi a spese di altri ma alla massima felicità possibile di tutti.
 I guardiani e filosofi devono essere pagati dallo Stato perché eseguono mansioni pubbliche.
 I guardiani devono imparare dai governatori.
 Abolizione della proprietà privata:
o Per guardiani e governatori.
o Non per i lavoratori che possono maneggiare la pecunia a patto che non sia troppa.
 Abolizione della famiglia:
o Per guardiani e governanti.
o Si evita così l’interesse privato nelle cariche pubbliche.
 Affetto universale:
o Nessuno deve sapere quali sono i loro figli o genitori:
 Tutti i bambini della comunità sono i propri figli …
 Tutti gli adulti della comunità sono i propri genitori …
Con gli ultimi tre punti non si creeranno solidarietà ristrette per fini personali ma anzi ci sarà concordia e inoltre
reclutamenti e scelte non avverranno perché si fa parte di una determinata famiglia ma per i propri meriti personali.
Viene inoltre messa per iscritta la parità tra uomini e donne, le donne devono far parte dell’educazione e della
formazione, non esistono lavori solamente femminili, uomini e donne sono uguali anche se le donne sono più deboli.
2.5
 Il compito di governatore spetta ai filosofi.
 I filosofi hanno alle spalle anni di studio per questo spetta a loro il compito.
 Solo così lo Stato raggiunge e garantisce ordine e armonia.
 Virtù significa svolgere bene il proprio lavoro senza scavalcare nessuno.
 Lo Stato ideale è difficilmente equilibrato, perfetto ma precario.
 I filosofi a cui spetta governare sono quelli che ricercano la verità non i sofisti.
 Lo Stato chiede al filosofo l’esercizio del governo.

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