Sei sulla pagina 1di 24

PENSIERO ECONOMICO NEL MONDO ANTICO

-Codice Hammurabi 1750 ac, sancisce legge del taglione, cause e validità contratti.
-10.000 ac rivoluzione agricola: orticoltura, ricerca nuovi terreni, nascita villaggi e costruzione
infrastrutture sociali
-7.000 ac fondazione Gerico
-Nascita civiltà idriche attorno mezzaluna fertile, divisione lavoro

GRECIA
Cinque eventi fondamentali storia greca
-scrittura (IX sec): introduzione alfabeto fenicio
-colonie (VIII sec): magna Grecia e mar Nero, rete partner commerciali
-moneta (VII sec): moneta coniata con apposizione di timbro, prima scambi regolati in oro, orzo,
greggi
-prestito interesse (VII sec): inizialmente sottoforma di grano, poi moneta. Tassi altissimi.
-riforme di solone (V sec): democratizzazione e redistribuzione ricchezza fra i cittadini.

Società: divisa in cittadini schiavi e stranieri, divisione molto rigida. Classi legate ai compiti, si
tramandavano di padre in figlio e non potevano cambiare.

Greci i primi a elaborare pensiero razionale su natura delle cose e del mondo.
Eraclito: per capire funzionamento mondo è necessario guardare a fondo con distinzione per
cogliere l’intelligenza che regola il funzionamento del mondo, così è possibile prevedere e
prevenire il mondo.

Logica serve a costruire pensieri ed azioni che funzionino, la geometria permette di costruire con
logica, geometria è la struttura che permane al di sotto delle differenze.

Approcci alla spiegazione della realtà


-approccio mitologico
-modalità filosofica

Epimeteo: lavoro come punizione e come riscatto

FILOSOFI PRESOCRATICI
Ricerca vera natura delle cose: logos= struttura delle leggi che regola vita naturale e sociale.
Uso retorica e ragionamento.
Comprendere leggi sociali importanti per governo della polis, temi giustizia e conservazione della
polis. Tali riflessioni riguarderanno anche l’economia.

Origine termine economica: oikos (casa) + nomos (legge). Inizialmente economia = gestione
economica della polis per la sua prosperità e gestione dell’azienda.

I primi a trattare tema politico economico:


Senofonte:
- Definizione di economia nello spazio per riconoscere il tipo di economia in cui ci si trova
- Divisione e specializzazione lavoro necessità di mercato ampio, bassi costi di trasporto, di
transazione e ricerca dei prodotti.
- Proprietà privata necessaria affinché ogni cosa abbia qualcuno che se ne prenda cura.
Aristotele:
- Divisione sociale del lavoro che determina dei ruoli per propensione naturale: il padrone
non è così chiamato in rapporto ad una scienza, ma per la sua condizione
- Legge naturale: il mondo funziona se comportamenti e leggi positive sono conformi a leggi
naturali
- Proprietà privata è naturale e porta a maggior produttività, meno conflitti, piacere naturale
di poter dire “è mio”.
- Proprietà privata permette di esercitare solidarietà
- Dialettica su ciò che è in potenza e ciò che è in atto
- Scambio giusto quando è volontario
- Moneta mezzo di scambio e unità di misura delle merci, rende non simultaneo lo scambio,
ampia volume degli scambi.
- Moneta: valore d’uso (utilità che deriva dall’utilizzo del bene) e valore di scambio (ciò che
posso ottenere in cambio dal mercato)
- No accumulo di moneta, contrario al suo fine naturale
- Condanna prestito ad interesse: moneta che genera moneta, non rilette il suo vero fine
- La vera economia è la produzione di valore d’uso
- Scambio deve servire all’eudemonia
- Definizione prezzo giusto giustizia distributiva (ricchezza ai più meritevoli e dotati),
correttiva (media aritmetica), commutativa (prezzo = media armonica di Pitagora)

Platone:
- Economia = disciplina che si occupa della produzione, scambio, distribuzione e consumo
dei beni
- Importanza ad amministrazione efficiente ed illuminata, specializzazione produttiva,
dipendenza reciproca fra cittadini
- Rigida divisione in classi re filosofi si devono curare del bene comune, no proprietà
privata e no ricchezza, devono essere disinteressati
- Riflessione sulla spazialità dell’economia, quali sono le dimensioni ottimali delle città al fine
di creare colonie quando le dimensioni delle prime vengono superate.

Pensiero post-aristotelico: il desiderio è fonte di frustrazione nell’uomo, la rinuncia ai beni, alla


ricchezza e alle passioni libera l’uomo dal bisogno e lo rende più felice. I beni sono un male,
catturano le motivazioni dell’uomo e lo rendono schiavo.

Filosofia stoica: non è necessario distaccarsi dai beni fintanto che il loro utilizzo è subordinato alla
ricerca della virtùvita libera da emozioni e passioni, obiettivo della vita è la serenità.
Accettazione proprietà privata e disuguaglianze, ma con distacco. Idea di una legge naturale
applicabile a tutti gli uomini e parametro delle leggi civili.

ETICA ED ECONOMIA NELL’EBRAISMO, PRIMO TESTAMENTO


Popolo d’Israele (inizio 1750 ac) primo popolo monoteista.
-Popolo ebraico: dinamico, pastorizia, codificare vita economica per evitare disuguaglianze.
-Arricchimento non condannato in sé, ma solo quando diventa una ragione di vita, rischio
-Vitato prestito ad interesse
-Moneta: mezzo di scambio, unità di misura, strumento di tesaurizzazione (conservazione valore
nel tempo).
-Lavoro molto importante, elemento di riscatto. Chi non lavora viene visto con sospetto.
-Dispersione incentivata da Dio diaspora.

Istituzioni d’Israele per garantire l’uguaglianza:


-Shabbat: obbligo di riposare per tutti ogni 7 giorni, creazione come cardine del comando.
-Anno sabbatico: ogni 7 anni vi è un maggior tempo dedicato al riposto, anche delle terre.
-Anno giubilare: ogni 50 anni grande ridistribuzione ricchezza e cancellamento debiti.

RADICI DELLA SPERANZA E DELLA GIUSTIZIA: L’ALLEANZA


-L’idea di razionalità alla base d’Israele è il principio di alleanza: adesione alla giustizia anche nei
rapporti economici e sociali
Se il popolo si comporta correttamente, l’economia reagirà di conseguenza.
-Il benessere del popolo sarà soggetto al favore di Dio attraverso il rispetto di un comportamento.
-La prosperità del popolo è buona perché dipende da un comando di Dio.
-Crisi si verificano perché gli uomini hanno tradito la giustizia sociale, ingannando le persone e
riducendole alla schiavitù.
-Dio performativo, crea distinguendo, pone l’uomo al centro della creazione creandolo a sua
immagine e somiglianza, gli viene dato un messaggio di benedizione.

ETICA ED ECONOMIA NEL CRISTIANESIMO, NUOVO TESTAMENTO


Cultura greca logos = intelligenza e sapienza attraverso tutte le cose.
Cultura ebraica base alleanza con Dio.

Cultura cristiana logos = Gesù, in funzione del quale viene organizzata la creazione naturale e
sociale.
Una vita basata sul logos deve comportare un cambio di mentalità rottura epistemologica:
ribaltamento che esalta ciò che normalmente viene rifiutato (povertà) ed abbandono di ciò che
viene ricercato (ricchezza, divertimento, riconoscimento sociale).

Principi cristianesimo:
-gratuita: dono gratuito che non darà un’immediata convenienza
-provvidenza
-non è possibile servire sia Dio che la ricchezza

-Gesù non contrario al ricco, ma al rapporto che il ricco ha con i suoi averi. Il discepolo non fugge
dal mondo ma vive nel mondo.
-Non proprietà comune ma uso comune dei beni, condivisione, relazioni sociali, ricchezza a
disposizione della comunità.
-Non bisogna impoverirsi troppo nel fare carità: povertà personale p una possibilità, non una legge
imposta a tutti.

Nuova koinonia comunità oltre le gerarchie socialigrande novità nel mondo antico
-condivisione della tavola senza discriminazioni
-cristiani sono una comunità
-gerarchie sociali superate ma non abolite, non vi sono classi migliori, pari dignità.
-esistono classi dotate di talenti differenti, ma ciò non preclude il rapporto fra classi.

-In un contesto comunitario, il desiderio personale può essere un pericolo.


-Attaccamento al denaro ragione di tutti i mali, condanna arroganza, invidia e ricerca del profitto,
idolatria del denaro divide la comunità alimenta invidie ed inganni.
-Gesù invita a confidare non nella ricchezza, ma in Dio solo.
-Passaggio da logica di reciprocità stretta (do ut des) a quella del dono gratuito e della
condivisione.

Lavoro: dono Dio ma è anche un’obbligazione verso la comunità, privilegio e dovere.

DALL’ANTICHITA’ AL MEDIOEVO

CONTESTO GRECO-ROMANO
Massima espansione dell’impero con Adriano (117-118), impero economico forte e rigoroso.
-Centro dell’impero si impoverisce progressivamente: agricoltura insufficiente a mantenere tenore
di vita costante, scarsa efficienza economia schiavile, produttività bassa.
-Declino demografico e rapida sostituzione elites
-Indebolimento istituzioni centrali
-Perdita mos maiorum
-Sclerotizzazione divisioni sociali, perdita dinamismo dell’impero
-Risorse destinate alla difesa dei confiniminacce barbarichedeposizione Romolo Augustolo
476 dc, le invasioni spezzano il regno creando regni.

ASCESA DEI CRISTIANI


Perseguitati perché:
-rifiuto culto dell’imperatore
-rifiuto servizio militare,
-conflitto con ebrei

Anno ‘70 distruzione tempio Gerusalemme, le grandi persecuzioni: Diocleziano, Galerio, Valeriano,
Decio.

EDITTO DI MILANO 313 dc, COSTANTINO E LICINO


Svolta: garantisce libertà e tolleranza di culto ai cristiani. Gli imperatori si resero conto che i
cristiani erano diventati una componente fondamentale dell’impero, centri d’aggregazione come
punti di riferimento in un contesto di crisi dell’impero.

EDITTO DI TESSALONICA: 380 dc, TEODOSIO


Cristianesimo unica religione di stato, imposizione cultura cristiana.

Dibattiti sulla natura di Cristo:


-concili di Nicea e Calcedonia definiscono natura di Cristo e rapporti della trinità, affinché la figura
di Cristo non venga falsamente vista come umana
Letteratura patristica: filosofia cristiana dei primi secoli elaborata dai padri della chiesa (Ambrogio,
Agostino, Girolamo, Gregorio Magno) e dagli scrittori ecclesiastici che si dedicano
all’evangelizzazione della religione e all’indagine dei testi sacri (esegesi).

QUESTIONE PROPRIETA’ PRIVATA


-Clemente d’Alessandria: povertà è libertà interiore, non povertà materiale, i beni sono di Dio.
L’importante è l’uso della ricchezza, no ricchezzano carità ed elemosina.
-Sant’Agostino: visione agnostica. Proprietà invenzione uomini, no abolizione.
-San Giovanni Crisostomo e San Basilio: beni dati da Dio a tutti, uguaglianza di base e
disuguaglianza nelle ricchezze è frutto di ingiustizie e sfruttamento di alcuni a vantaggio di altri.
Economia gioco a somma zero, se uno si arricchisce, un altro si impoverisce.
-Sant’Ambrogio: tutte le ricchezze sono state date da Dio a tutta l’umanità. la carità non è un atto
di volontà ma un dovere come giustizia.

BONTA’ DEL LAVORO E DEL COMMERCIO


San Giovanni Crisostomo:
-Lavoro crea beneficio a tutti perché offre beni e servizi utili.
-Interdipendenza vita economica e bontà del commercio e degli scambi, principio di reciprocità.
-Condanna il commerciante avido e disonesto, ma non l’attività commerciale in sé.

VITA LAICALE E MONACHESIMO


Vita laicale: comunità cristiane disperse nel mondo greco-romano, attive economicamente,
proprietà privata, solidarietà.
Vita monacale: eremiti, monaci. Monachesimo orientale (S. Antonio d’Egitto, S. Paolo da Tebe) ed
occidentale, da una trasformazione degli eremiti e dalla regola di San Benedetto “ora et labora”.
Vita nei monasteri:
-conservazione cultura greco-latina tramite copiatura testi
-organizzazione interna e divisione del lavoro
-ruolo leader dell’abate
-si commercializzano le eccedenze con le città villaggio sorte intorno ai monasteri
-parziale esternalizzazione del lavoro: canoni di enfiteusi e di libellum

SISTEMA FEUDALE
-affermazione regni romano-barbarici
-Carlo Magno e Sacro Romano Impero
-sistema feudale: no proprietà privata, sistema misto, il re assegna le terre in premio al feudatario
-terre di uso comune e servizi per il feudatario

Fino anno 1000 declino economico e demografico, poi evoluzione nel quadro economico:
-aratro pesante
-rotazione terre e maggese
-mulini ad acqua e vento
-tecniche di navigazione e rotte commerciali con l’Oriente
-sviluppo credito a Venezia, lettere di cambio
-ripresa vitalità città e borghi, strutture ospitali ed assistenziali
-ruolo delle corporazioni
-rivolte sociali: alta tassazione e legge patrimonio al primogenito
-ordini mendicati: francescani e dominicani
CRESCITA POPOLAZIONE EUROPEA
Dopo l’anno l’Europa torna ad essere il centro di commerci e attività produttive, Italia in ripresa
grazie a Repubbliche Marinare.
-Testi giuridici e di diritto canonico (Decretum Gratiani).
-Alcuni Papi erano giuristi
-Riscoperta diritto romano e logica greca

DIBATTITO SULL’USURA
Contesto storico:
-Secondo la concezione del tempo, il prestito non doveva dar luogo ad interesse.
-Nel XII e XIII sec nasce il capitalismo dall’accumulazione della ricchezza, ascesa sociale.

-Innocenzo IV: denaro solo mezzo di scambio e non da frutto. Non è lecito chiedere un interesse
ma è lecito chiedere risarcimento quando si tolgono capitali all’agricoltura per darli all’industria.
Ricompensa per differenziali di rendimento.
-Cardinal ostiense: profitto commerciale del debitore legittima il creditore a richiedere interesse
nel caso di lucrum cessans, damnum emergens, periculum sortis. Il mancato guadagno è un danno
per chi ha prestato denaro.
-Tommaso d’Aquino e Alberto Magno: argomenti aristotelici, denaro mezzo di scambio dunque è
sterile, non separabile dal suo possesso.

Riforma gregoriana: usuraio e simoniaco sono associati.


1317 usurario ed eretico sono associati e condannati dalla Chiesa.

La progressiva accettazione dell’interesse e del profitto sono dovuti dalla scuola francescana, che
inventa il concetto di capitale e valore aggiunto.
Giovanni Olivi: se denaro usato per acquistare beni di consumo, allora puro mezzo di scambio e
non da luogo ad interesse, se denaro usato per far lavorare operai, il denaro diventa capitale e
crea qualcosa di più rispetto a quanto speso inizialmentevalor superadiunctussì interesse.

Trattato di Olivi il valore dei beni dipende da tre caratteristiche:


-virtuositas: capacità di soddisfare il bisogno in modo oggettivo
-raritas: rarità, scarisità del bisogno
-complacibilitas: capacità di soddisfare il bisogno in modo soggettivo

FILOSOFIA SCOLASTICA
-Riscoperta pensiero aristotelico da parte dei dominicani.
-Fibonacci introduce numeri arabi in Europa.
-Alberto Magno: prezzo giusto= costo di produzione oggettivo (labor et expansae) + valutazione
soggettiva (aestimatio). Valore intrinseco ai beni, non dipende dallo status dei contraenti.
-San Tommaso d’Aquino: valore= costo di produzione + intensità del bisogno (indigentia), non
individuale, ma secondo una gerarchia sociale dei bisogni umani.
Condanna l’usura.
Carattere laico dello stato che fa leggi secondo una potestà naturale, a prescindere dal consenso
religioso.
Proprietà privata è naturale e non contraria alla legge naturale.
Nascita Monte di Pietà.

UMANESIMO: dalla seconda metà del ‘400 progressivo affermarsi di una visione laica del mondo,
uomo e politica. Ricchezza è un bene per la società se viene fatta fruttare e circolare (istinto
lucrativo), essa è il mezzo e non il fine. Opere di mecenatismo nella Repubblica di Firenze.
Distinzione dal ricco di campagna: ribaltamento di prospettiva.
Pacioli partita doppia.

SISTEMA MERCANTILE (1500-1750)


Contesto:
-Scoperte geografiche Enrico il Navigatore, Diaz, Vasco de Gama, Colombo, Vespucci, Magellano
-Ampliamento conoscenze, incontro con popolazioni, imperi coloniali, afflusso d’oro.
-Riforma protestanteconcilio di Trento
-Guerre religiose
-Visione laica della politica: Machiavelli e Guicciardini
-Nascita stato nazionale
-Siglo de oro
-Scisma anglicano
-Sconfitta invincibile armata da parte di Francis Drake
-Repubblica province unite

-Mercantilisti chiamati cameralisti in quanto membri della camera del re, consiglieri, mercanti,
funzionari pubblici. Hales, Mun, Montanari, Colbert.
-Inizialmente chiamati bullionisti per la forte attenzione ai flussi di moneta e oro come indice della
ricchezza nazionale.
-Sistema mercantile basato sull’idea che produzione, commercio estero e potenza nazionale
crescano di pari passo. Potenza militare ed economica.
-Surplus bilancia commerciale
-Politiche protezionistiche, beggar thy neighbour policy, impoverire il nemico
-Cameralismo: mercantilisti attenzione ai meccanismi della macchina pubblica, autonomia
sovrano, sistema fiscale, catasto, unificazione mercato interno.

TEORIE SULLA MONETA


-Jean Bodin svilimento moneta causa troppo qtà in circolazione
-Petty: moneta è come il grasso del corpo
-Locke: teoria quantitativa moneta
-Hume: price flow mechanism, l’aumento della ricchezza nazionale tramite surplus bilancia
potrebbe non funzionare, aumento prezzi e perdita di competitività. Ogni tentativo di creare
surplus si trasforma in perdita di competitività nel lungo periodo.

RIVOLUZIONE SCIENTIFICA
-XVII sec, rivoluzione copernicana, Keplero
-Galilei fondamenti fisica moderna, leggi matematiche, metodo scientifico (nuovo metodo)
influenza l’economia. Separazione dimensione etica e scientifica: autonomia della scienza rispetto
alla fede.

-Bruno e Hobbesatomismo
-Sviluppo fisica, chimica, anatomia

-Bacon: la filosofia non si serve solo delle forze della mente, ricava la materia e la trasforma con
l’intelletto. Unione sempre più stretta tra facoltà razionale e sperimentale.
-Hobbes: concezione materialistica meccanica del mondo, ogni parte è collegata all’altra mediante
leggi di causalità e di corrispondenza.

RAZIONALISMO
-Cogliere il mondo attraverso la ragione, intelletto e ragione possono comprendere la logica
complessiva dei fenomeni che non fa commettere errori.
-Ragione costruita su matematica e geometria
-Ragione universale che governa il mondo ed è uguale per tutti

DEDUTTIVISMO RAZIONALISTICO
-Uso della ragione associato a fenomeni economici.
-Child ricollega i tassi di interesse all’abbondanza/scarsità della ricchezza in un paese,
ragionamento ripreso da North abbondanza di capitali a basso tasso d’interesse.
La teoria quantitativa della moneta è un’applicazione deduttiva ad un fenomeno più o meno
evidente tra inflazione e qtà di moneta.

APPROCCIO STORICO
-Vico: recuperare ruolo della tradizione e della storia all’interno del ragionamento scientifico e
sulla realtà.
-Stuart: importanza di mantenere un ancoraggio alla storia nelle fasi di sviluppo dell’umanità.
Forgia il termine “political economy” distinzione tra economia come gestione della casa e
azienda (realtà microeconomica) e realtà dello stato e della comunità politica (macroeconomica).

APPROCCIO INDUTTIVO: ARTIMETICA POLITICA


Metodo induttivo associato al termine aritmetica politicatentativo di iniziare a stimare le
grandezze economiche, dimensione del prodotto aggregato, distribuzione di salari e profitti,
famiglie, occupati e disoccupati.
Petty ed altri scienziati formano Royal society for the improving of natural knowledge niente
nelle parole, tutto in numeri e qtà.

PETTY
-Metodo Petty:
no superlativi e aggettivi, solo numero, pesi e misure.
-Ricerca nessi di causalità dei fenomeni. Opera di ricerca della struttura causale della realtà, il dato
osservato va ricostruito. Opera di ricostruzione richiede complesse catene logiche deduttive.
-Obiettivo: modello geometrico del sistema economico che ne spieghi il funzionamento.
-Uso dell’anatomia: economia nazionale è il corpo politico e lo studio di questo corpo diventa
economia politica.
-Separazione fra scienza e morale.

-Anatomia politica: scienza che studia il flusso di beni fra settori e territori avendo come
parametro ciò che avviene nel corpo umano.
Grasso=moneta, sangue e succhi nutritivi= agricoltura e manifattura. Ricchezza di uno
stato=produzione reale
Dicotomia stato-individui: le comunità sono realtà troppo deboli per costituire una relazione
primaria.

-Teoria dei prezzi


Prezzo politico: prezzo che emerge dall’interazione di tutti gli attori economici all’interno della
comunità politica. Converge con il costo di produzione.
Prezzo corrente o effettivo: dipende da causa estrinseche che possono variare
Prezzo naturale: prezzo dato dal minor costo di produzione e dalla migliore tecnica produttiva
possibile.
Possibile divergenza fra prezzo politico e naturale.

Poiché ciò che si produce e ciò che è necessario per produrre è dato da beni eterogenei, essi non si
possono aggregare e non si può determinare il prezzo dei beni né il sovrappiù.
Il problema dei prezzi dei beni in termini di grano è risolto ricorrendo al lavoro contenuto per
produrre grano e moneta.

Teoria del valore


Prezzo politico= costo di produzione espresso in termini di terra e lavoro contenuti nel bene.
Si cerca una parità tra terra e lavoro per esprimere i valori di ogni cosa mediante uno solo dei due.

Elementi per cui Petty anticipa i classici: teoria dei prezzi e teoria del sovrappiù

Sovrappiù
= prodotto - costi di produzione
(Il sovrappiù permette di individuare la naturale rendita della terra per quell’anno. La rendita del
terreno= media delle rendite di 7 anni, ciclo produttivo completo)
= n persone che si dedicano alla produzione di beni di lusso/ n persone che si dedicano alla
produzione di beni necessari (grano e vestiti)

Cause del sovrappiù


-n di persone occupate/tot popolazione
-produttività del lavorodipende da progresso tecnico e divisione del lavoro

Politica economica
Petty vicino ai mercantilisti: surplus bilancia, afflusso oro e argento. La vera ricchezza non è la
moneta, ma l’occupazione e la produzione necessario sistema fiscale semplice, tassazione sui
consumi e non sui risparmi, catasto aggiornato

Manca teoria saggio di profitto unicono distinzione tra ciò che va al proprietario terriero e al
capitalista.

CANTILLON
‘700, Illuminista, fondatore economia politica
-riprende teorie di Petty su terra-lavoro
-ricchezza= “insieme dei nutrimenti, degli agi e dei comodi della vita”
-legami fra circolazione e produzione nei settori, interdipendenza della domanda e dei fattori
produttivi
-prezzo di mercato e prezzo intrinseco (il valore del bene non varia al variare di domanda-offerta)
-valore dei beni dipende da terra e lavoropoiché il lavoro salariato può essere espresso in
termini di terra necessaria al mantenimento del lavoratore, tutto il valore è misurato in terra.
-rendita si divide fra: proprietario terriero, fittavolo (capitalista agricolo) e agricoltori.
-importanza imprenditore, legittima il profitto a fronte del rischio assunto
-tasso d’interesse fenomeno finanziario e non monetario. Dipende da domanda-offerta fra
prestatori e compratori.
assenza tasso d’interesse unico e saggio di profitto unico porta ad una non esistenza del
mercato finanziario, che porta alla dispersione dei rendimenti.
-moneta: non è espressione di ricchezza, serve per circolazione merci.
-valore moneta dipende dal suo costo di produzione (no da domanda offerta come per Locke)

FISIOCRATICI
‘700, Francia
-scuola economica: fondatore Quesnay, seguaci, criteri di appartenenza
-primo nome: les economistes, sono i primi a farsi chiamare tali
-opere individuali e riviste
-espirit de system il cui riferimento è Descartes, razionalista, che vede la necessità di formare
sistemi completi di ragionamento
-fisiocrazia= governo della natura superiorità dell’agricoltura su tutti gli altri settori dovuta alla
naturale fertilità della terra
-analisi punto di vista capitalista: riferimento ad agricoltura capitalista, intensiva, investimenti di
anno in anno.
-analisi meccanismo capitalista di organizzare la produzione
-politica economica: in antitesi ai mercantilisti
-mercato deve essere lasciato libero di operare laissez faire, laissez passer

TABLEAU ECONOMIQUE
Modello di interdipendenza del sistema economico che mette in relazione i flussi monetari fra i
vari settori. Seve a mettere in luce le leggi naturali dell’economia, non è una descrizione di ciò che
accade nella realtà ma di ciò che dovrebbe accadere se il sistema economico fosse libero di
esprimersi senza ostacoli da parte del legislatore.

-Assunto 1: società capitalistica, il capitale è produttivo in agricoltura perché è fonte del


reinvestimento del sovrappiù grazie alla fertilità della terra. Sovrappiù è la parte di ricchezza
generata dal processo produttivo che eccede la ricchezza necessaria a remunerare i fattori di
produzione. Il sovrappiù permette di consumare più di quanto necessario e di accrescere
l’economia.

-Assunto 2: tre classi sociali proprietari terrieri, agricoltori, artigiani. Tutto espresso in lira
francese, ognuno acquista ciò che gli serve perché no ruolo amministrativo dello stato. No stato,
no commercio, sistema chiuso.

-Assunto 3: produttività terra 100%, maggiore dei costi di produzione. Produttività artigiani pari
alla remunerazione fattori di produzione. Il prodotto netto è interamente generato sulla terra dagli
agricoltori ed è corrisposto interamente ai proprietari terrieri sottoforma di rendita.
-Limiti del modello:
-visione sociale tradizionale tale per cui solo l’agricoltura è produttiva e genera un sovrappiù
-assenza teoria dei prezzi, tutto è espresso in moneta ma manca il prezzo di scambio fra i beni.
No teoria dei prezzinon si può misurare il sovrappiù.

PREMESSA A SMITH: FILOSOFIA MORALE


HOBBES: gli uomini sono animati da passioni e desideri individuali; perciò, sono ostili ed in guerra
fra loro. Gli uomini decidono di rivolgersi al Leviatano, il monarca assoluto, per ottenere
protezione ed ordine sociale, in cambio cedono parte delle loro libertà individuali. Il leviatano
stabilisce la proprietà, la difende tramite la legge. Questo patto sancisce la nascita del
contrattualismo.
LOCKE: espressione del liberismo moderno. La proprietà non deriva dal contratto o dal potere
statale, ma è un diritto naturale. Se ciascuno è proprietario della propria persona e del proprio
lavoro, ciascuno è anche proprietario dei beni materiali che ha prodotto.
COOPER: contro Hobbes. Gli uomini sono naturalmente benevolenti, una società civile non
dominata da un sovrano assoluto può comunque realizzare il bene comune.
MANDEVILLE: metafora api. Ogni ape è animata da un egoismo ed interesse personale che la
spinge ad essere laboriosa e produttiva, arricchendo l’alveare di miele. Ordinare caos generato
dagli interessi individuali per poter ottenere un’economia vivace e ricca.
I vizi privati possono diventare pubbliche virtù se abilmente regolate da un governo. Se si
aboliscono interessi personali, rischio crisi e perdita incentivo a lavorare.
HUTCHESON e HUME: analisi sulle motivazioni. L’uomo non è solo ragione, è animato da un
sentimento morale che lo spinge a provare simpatia e benevolenza per i suoi similigenera ordine
sociale ed armonia.

SMITH
Filosofo morale
TMS:
-Le motivazioni dell’uomo sono complesse, non sono buone o cattive in assoluto.
-L’uomo alla nascita è neutrale, impara a dominare le passioni e costruisce la propria moralità
tramite l’interazione con gli altri individui e la società.
-Gli individui nascono con un bisogno di essere accolti, amati, accettati approbation
-Sympathy= principio di socialità fondamentale, consiste nell’immedesimarsi con i sentimenti
altrui, che sentimenti susciterebbero da una nostra azione.
-Spettatore imparziale= idea di come un estraneo che non partecipa alla scena valuterebbe un
nostro comportamento.
-Il tema non è ciò che è giusto o sbagliato in assoluto, ma ciò che è appropriato a seconda delle
circostanze che richiedono comportamenti diversi.

-Fiducia, benevolenza e moralità non sono importanti solo per il benessere delle persone, ma
anche per il funzionamento di una società commerciale basata sul mercato:
fiducia negli scambi
benevolenza= non essere sfruttati
moralità= onestà
questa è la differenza tra un paese che prospera e cresce ed un paese che rimane ancorato e
fossilizzato.

-self love: egoismo, pensare ai sé stessi ed ai propri interessi nell’immediato.


-self interest: istituto di autoconservazione, ricerca del proprio bene che può essere una virtù se
porta a dei risultati per la persona e per gli altri. Perseguire si il proprio interesse, ma rimanendo
nell’ambito della socialità con gli altri, tenendo conto che gli altri dipendono da noi, ma che anche
noi dipendiamo dagli altri.

-Adam’s problem: contraddizione tra principio di simpatia o benevolenza (TMS) e interesse


individuale (WN).

TMS: azioni umane motivate da altruismo.


WN: l’uomo ha bisogno dell’aiuto dei suoi simili e lo aspetterebbe invano appellandosi alla
benevolenza, avrà molta più probabilità di ottenerlo volgendo a proprio favore l’altrui interesse.
Non si parla di nostre necessità, ma dei loro vantaggi. Il birrario produce birra non per farne dono,
ma per ottenere un profitto. Gli individui agiscono nel proprio interesse personale, ma questo non
è un male, perché perseguendo l’interesse personale contribuiscono al benessere collettivo (mano
invisibile).

Nella società mercantile gli scambi avvengono tra persone che non si conoscono e che non hanno
relazioni fra loro. Nel mercato (istituzione inclusiva) si formano relazioni non discriminatorie che
non hanno bisogno di fare appello alla benevolenza altrui, ma è sufficiente fare appello all’altrui
interesse. Smith non nega che possano esistere relazioni di benevolenza, ma semplicemente non
sono necessarie per ottenere ciò che vorremmo.

-Mano invisibile: idea di un’eterogenesi dei fini, perseguendo un fine in realtà se ne realizza anche
un altro, si da luogo ad un bene più grande. Egli mira soltanto al suo guadagno, nel perseguire ciò
egli persegue un fine che non rientrava nelle sue intenzioni. Esempio: i risparmiatori favoriscono
gli investimenti nel proprio paese ed alimentano l’economia nazionale. Erano interessati solo al
profitto e realizzano un fine che non rientrava nelle intenzioni.

THE HISTORY OF ASTRONOMY


-Smith rifiuta razionalismo francese, no ordine naturale già pronto applicabile ad ogni istituzione
umana.
-Per Smith l’uomo crea dei modelli utili, ma il grado di certezza della realtà è una questione
dibattuta, incertezza.
-Vi sono sentimenti morali, casi e circostanze sulle quali confrontarsi per giungere ad una nozione
condivisa di verità
-Filosofia deve individuare catene invisibili che collegano eventi e fenomeni che sembrano
sconnessi e distaccati
-Rifiuto leggi naturali in forma matematica o meccanica valide in ogni luogo e tempo
-La realtà è più complessa, modello migliori per comprenderla: retorica, dialettica, dibattito
processuale.
NATURA E CAUSA DELLA RICCHEZZA DELLE NAZIONI
-Ricchezza= tutte le cose necessarie e comode della vita che in anno un paese consuma, il tutto
misurato non in termini assoluti, ma pro capite prodotto/tot persone che lo consumano (=PIL
pro capite) Y/N.
-Lavoro produttivo*= fonte della ricchezza *non solo agricoltura
-Divisione del lavoroaumento produttività, efficienza, si riducono operazioni di passaggio.
La divisione del lavoro in modo scientifico ed organizzato evita il bisogno di introdurre macchinari.

Cause ricchezza:
-individui occupati/tot popolazione L/N dipende da accumulazione del capitale (fondo salari) e
fattori istituzionali e di costume.
-produttività del lavoro Y/L dipende dalla divisione del lavorodipende da accumulazione
capitale e ampiezza mercati (infrastruttureaccumulazione capitale, forza lavoro che si
spostaattacco al Settlement Act, pro ad un libero mercato del lavoro).

TEORIA DEL VALORE E DEI PREZZI


Teoria del valore = determinazione prezzi relativi

Per Smith, quando si parla di valore si parla di valore di scambio.


Il valore d’uso è necessario perché niente viene scambiato se non ritenuto utile, ma esso non
entra nella determinazione del valore di scambio.
Paradosso acqua e diamanti (valore d’uso e di scambio).

Oro e argento variano di valore: una merce che vari essa stessa nel proprio valore non può mai
essere una misura precisa del valore delle altre merci.
Soltanto il lavoro, non variando mai nel proprio valore, è la misura con cui il valore di tutte le merci
può essere stimato in ogni tempo e luogo.
Il lavoro è il prezzo reale, la moneta il prezzo nominale.

Il valore delle merci non è dato dal lavoro contenuto in esse, ma dal lavoro comandato lavoro
che posso comandare/acquistare nel mercato scambiando la merce che ho con quella che voglio
acquistare. (questo ragionamento è frutto della divisione del lavoro)
Per un sacco di grano il valore non è il lavoro contenuto in esso, ma la quantità di scarpe che posso
ottenere vendendo il sacco di grano.

Misura del valore: lavoro comandato


Causa del valore: lavoro contenuto (qtà di lavoro necessaria per produrre il bene)

Società primitiva
In una situazione di equilibrio, lavoro contenuto = lavoro comandato
Quando i due beni sono scambiati ai prezzi naturali, il rapporto fra i lavori contenuti e comandati è
uguale nei due beni.
Per il cacciatore è indifferente se acquistare cervi sul mercato o cacciarseli da solo, stesse ore di
lavoro.

Se cambio di preferenze (cambio nella domanda)cambiamento prezzi (salgono)cacciatori


incentivati a produrre la qtà desiderata dai consumatori nessun cacciatore produrrà più l’altro
beneeccesso di offerta di castoridiminuzione prezzi ed aumento domanda di cervi, ora più
rarigraduale aggiustamento domanda offerta e riallineamento prezzi al livello naturale.

Società progredita
Lavoro non è l’unico fattore di produzioneora anche terra e capitale.
Il valore di un bene sarà determinato da lavoro contenuto, terra e capitale.
Il lavoro comandato di un bene sarà superiore al lavoro in esso contenuto (perché oltre al lavoro
vanno remunerati anche profitti e rendite).
Nonostante lavoro comandato > lavoro contenuto, i rapporti di scambio tra i due lavori comandati
sono ancora uguali ai lavori contenuti (il prezzo relativo è uguale al rapporto tra le due qtà di
lavoro). Questo vale in presenza di ipotesi restrittiva: i due beni sono prodotti con tecnica
equivalente nei beni entra la stessa quota di lavoro.
Se si rimuove questa ipotesi, non solo il lavoro comandato è maggiore del lavoro contenuto, ma i
prezzi naturali calcolati secondo il metodo del lavoro contenuto non coincidono più con quelli
calcolati secondo il lavoro comandato. Questo perché in settori diversi nel valore finale dei beni
entrano diverse proporzioni di terra e capitale. Quindi la teoria del lavoro contenuto non è più
sostenibile.

TEORIA DEL COSTO DI PRODUZIONE


In una società capitalista il lavoro comandato rimane la misura del valore dei beni.
Tuttavia, il rapporto di scambio non è più dato solo dal lavoro, ma bisogna considerare il costo di
produzione= salari+profitti+rendite.
Il lavoro comandato di un bene sarà equivalente al suo costo di produzione. Si parla quindi di un
lavoro salariato e il salario unitario diventa la nuova unità di misura.
Abbiamo un ritorno ai prezzi di natura monetaria, perché la somma di salari, profitti e rendite
richiede un saggio di remunerazione espresso in moneta.
Critica di Ricardo: Smith spiega prezzi con i prezzi.

DISTRIBUZIONE DEL REDDITO E POLITICA ECONOMICA


Classi sociali:
-capitalisti profitto
-proprietari terrierirendita
-lavoratorisalario

Profitto e rendite
Profitto e rendite sono dei sovrappiù, parte di prodotto che eccede quanto necessario a ricostruire
i mezzi di produzione. Ad ogni ciclo produttivo le imprese usano le scorte iniziali dei mezzi di
produzione e i lavoratori usano le scorte iniziali di mezzi di sussistenza. Al termine del ciclo, il
prodotto ottenuto serve in primis a ricostruire le scorte iniziali, eventuale sovrappiù va ad
aumentare ancora di più le scorte.

Smith accetta la figura del capitalista (imprenditore) e ne legittima il profitto, in quanto risultato
per l’attività socialmente utile svolta e per aver fornito ai lavoratori i mezzi di sostentamento
durante il processo produttivo.
Profitto:
remunerazione per il rischio assunto
remunerazione a titolo di interesse per anticipazione salari (accumulo di capitale)
Fondo salari
-La domanda di lavoro dipende dall’entità del fondo salari, quindi dipende dall’accumulazione di
capitale.
-Salario = fondo salari/ popolazione salariata in cerca di lavoro.
-Economia crescedomanda di lavoro crescesalario cresce oltre il livello di sussistenza
lavoratori si possono concedere qualche bene di lusso.
-Esiste un livello minimo del salario, al di sotto del quale non può essere ridotto altrimenti si
impedirebbe la riproduzione della forza lavoro.

Idea di sostenibilità sociale e naturale nel processo produttivo: il processo deve ricostruire i mezzi
di produzione, altrimenti l’economia si blocca.

CONCORRENZA
È ciò che contraddistingue il sistema capitalista/liberale, è un meccanismo garantisce il
coordinamento fra centri decisionali decentrati. Due tipi di concorrenza:
-concorrenza interna al mercato di ciascuna merce: venditore vuole vendere al prezzo più alto
possibile, acquirente comprare al prezzo più bassorisultato = legge del prezzo unico.
-concorrenza dei capitali: capitalisti alla ricerca del settore con maggiore rendimento, un settore
non può sistematicamente dare rendimento maggiore legge del saggio di profitto unico nei vari
settori.

Prezzo naturale e prezzo di mercato se non allineati meccanismi equilibrio intervengono.

CRITICHE FATTE DA SMITH


-Rendita: i proprietari terrieri amano raccogliere dove non hanno seminato le rendite sono
considerate una sottrazione dall’accumulazione di capitale perché vengono spese in consumi
improduttivi, anziché investiti per migliorare la terra.

-Monopolio: è un fallimento del mercato, impedisce il corretto funzionamento del sistema


economico, non vi è una corretta distribuzione della ricchezza accumulata. Il capitalismo deve
apportare benefici a tutta la società, non solo ad una parte.

-Conflitto lavoratori e capitalisti, legge salari in parlamento, vietati sindacati e coalizioni


-Critica a commercianti e produttori
-Suddivisione del lavororipetitività ed estrema semplicità delle operazionialienazione

-Liberal reward of labour attraverso legislazione sociale che sorregge i più deboli, sussidi
economici poor laws
-Stato: difesa nazione, amministrazione, giustizia ma anche garantire istruzione pubblica e
gratuita, sussidi ai più deboli
-Contro il Settlement Act

-Libersimo economico e liberalismo politicoletteratura post smithiana: freedom e Godwin uomo


perfettibile
-Smith progressista, riformatore, superamento feudalesimo e mercantilismo
-No difensore assoluto di interessi di imprenditori e capitalisti
-favorevole indipendenza colonie americane, ostile a concentrazioni di potere e schiavitù
MALTHUS
-Natura umana inevitabilmente incline al vizio, le istituzioni non sono in grado di migliorare la
natura umana

ESSAY ON THE PRINCIPAL OF POPULATION


-Sproporzione popolazione-risorse, una crescita demografica eccessiva, se non controllata, porta
ad una povertà di massa
-Legge dell’attrazione sessuale, popolazione crescita geometrica, risorse crescita aritmetica
-Freni preventivi e repressivi
-Legge rendimenti decrescenti in agricoltura
-Sfiducia tecnologia e innovazioni per migliorare produttività
-Legge ferrea del salario determinata dalla legge di popolazione: aumenta salario, aumenta
popolazione salariata, ritorno al salario di sussistenza
-Contro le Poor Laws* aumento salario, aumento popolazione, necessità della miseria per
evitare crescita della popolazione.
*(ostacolo all’esercizio di leggi economiche), 1834 abolizione Poor Laws.

RICARDO
Tratta i problemi della sua epoca:
-tariffe sul granoalti prezzi, alte rendite, riduzione profitti
-protezionismo e limitazione al commercio
-poor laws
-condizione operaia, Trade unions, movimento luddista
-banche ed emissione di moneta

Obiettivo scienza economica: spiegare distribuzione del reddito fra classi sociali.
Dal saggio di profitto dipende il tasso di accumulazione del capitale e dunque la crescita della
ricchezza.

Critica a Smith: ha trattato con confusione la distribuzione del reddito, senza chiarire le
determinanti delle quote distributive e sommandole come variabili indipendenti.

RICARDIAN VICE
Eccesso di semplificazione nell’analisi economica e volontà di dedurre immediatamente da un
modello economico le conseguenze di politica economica senza contestualizzare.

DIFFERENZE RICARDO-SMITH
Smith usa metodo logico deduttivo contestualizzato, analisi contesto storico istituzionale, politica
economica più come arte che come scienza.
Ricardo usa metodo teorico deduttivo, assume una serie di ipotesi e ne deduce prescrizioni di
politica economica.

TEORIA DELLA RENDITA


Smith sostiene che aumento renditaaumento prezzi granoaumento salari, ma no riduzione
profitti.
Ricardo: il prezzo determina la renditaalti prezzi del granoaumento renditariduzione
profitti.
La prima terra ha un tasso di profitto del 100%, molto fertile e produttiva. Aumenta domanda di
granonecessità di mettere a coltura nuove terre ma hanno fertilità minore, rendimenti
decrescenti e allo stesso tempo richiedono maggior capitale (aumenta il monte salari).
Gli agricoltori desiderano coltivare la terra più fertile: meccanismo d’asta, disposti a pagare rendita
più alta, fintanto che il loro profitto (al netto della rendita) coincide con quello che avrebbero sulla
terra marginaleil tasso di profitto sulla terra marginale diviene il tasso di profitto accettato da
tutti gli agricoltori.
Sulle terre infra-marginali il tasso di profitto decresce ed il surplus ottenuto viene assorbito dalla
rendita sottoforma di salariessi non cambiano, ma aumenta il monte salari (n lavoratori
impiegati nella produzione).

(Sia con margine estensivo che con margine intensivo i rendimenti sono decrescenti).

Tutto ciò che riflesso ha sui prezzi? Prezzo= K/Y. Se K aumenta (maggior fabbisogno di
investimenti) e Y si riduce, il prezzo aumenta.

È il prezzo che determina la rendita e non viceversa. Il prezzo di mercato aumenta perché deve
coprire i costi di prodizione (salari e sementi) sulla terra marginale.
Discorso importazione senza dazi (no rendita) o con dazi. Importazione con dazi non conviene se
costa più del grano che si potrebbe produrre sulle terre meno fertiliaumenterà la rendita e il
tasso di profitto si ridurrà fino a scomparire, i profitti sono annullati dalla necessità di pagare i
salari. Il processo di accumulazione si ferma ad un punto stazionario, non è possibile procedere
oltre.

Il saggio di profitto è inversamente proporzionale a salari e rendite.

Quindi sia che si voglia favorire la crescita delle rendite imponendo un dazio sul grano o
imponendo restrizioni alle importazioni, si giunge comunque ad un punto stazionario in cui
l’accumulazione di capitale si ferma.

LAVORO, VALORE E DISTRIBUZIONE


Critica a Smith: teoria del costo di produzione somma salari, profitti e rendite come se fossero
indipendenti tra loro. Se i prezzi dipendono dal costo di produzione e il costo di produzione
dipende da prezzi di terra, capitale e lavoro, allora non si ha alcuna unità di misura stabile del
valore, prezzi che spiegano prezzi.

Neppure il lavoro comandato (per Smith misura corretta del valore =costo di produzione) può
essere una misura del valore, perché dipende dalla distribuzione del redditose varia il livello dei
salari, cambia il prezzo relativo e la qtà di lavoro che ogni bene può acquistare.

REQUISTI DELLA TEORIA DEL VALORE


-Trovare unità di misura oggettiva ed invariabile del valore
-Il prezzo deve dipendere da fattori oggettividifficoltà di produzione, ovvero da variabili di tipo
tecnologico
-Il prezzo dei beni non deve variare con la distribuzione del reddito
-La teoria del valore deve spiegare perché i prezzi relativi cambiano nel tempo
Il lavoro è l’origine del prodotto sociale. Il prodotto annuo del sistema economico è originato dal
lavoro e può essere espresso in termini di ore di lavoro.

VALORE (prezzo)
È il lavoro contenuto.
Se la qtà di lavoro mediamente contenuta in un bene scende, anche il suo valore scenderà.
La produttività del singolo lavoratore non incide sul prezzo, ma porta ad un aumento del salario.
(La produttività media aumenta, il costo di produzione diminuisce, il prezzo diminuisce, salario di
sussistenza)

-Lavoro diretto= salari pagati dal capitale circolante (Lw)


-Lavoro indiretto= macchinari pagati con capitale fisso (Lc). Il lavoro indiretto concorre alla
formazione del prezzo in modo diverso nei vari settori produttivi (sia come qtà che come durata).
Pertanto, affinché i beni si scambino secondo il lavoro contenuto dovremmo avere saggi di profitto
diversi nella produzione di beni diversi, ma questo per Ricardo è inaccettabile!
Dunque egli ritiene che il peso dei profitti nella determinazione dei prezzi relativi sia trascurabile
(intorno ad una media del 5 e 7%).
Non è una scelta del tutto soddisfacente dal punto di vista teorico.

MERCE MEDIA
Ha una posizione intermedia tra merci il cui prezzo aumenta all’aumentare del salario e merci il cui
prezzo diminuisce all’aumentare del salario.
La merce media è neutrale rispetto alla distribuzione del reddito.
La merce media può essere utilizzata per misurare il valore del prodotto e la distribuzione del
reddito.

LIMITI DELLA TEORIA DI RICARDO


Ricardo cerca una teoria oggettiva del valore, ma confonde origine del valore (lavoro) con misura
del valore (lavoro contenuto). La misura del valore non può essere qualcosa di naturale come il
tempo di lavoro, ma dipende da consuetudini, istituzioni, assetti sociali e rapporti di potere tra le
classi che governano la divisione del lavoro e la rete di scambi sociali.

COMMERCIO INTERNAZIONALE
-Ricardo applica la logica del valore lavoro anche all’analisi del commercio internazionale
-Al commercio internazionale viene applicata la logica di specializzazione del lavoro
-La divisione internazionale del lavoro fra paesi segue la logica del minor costo in termini di lavoro
e permette di avere più beni a disposizione a parità di lavoro, aumentando il benessere di tutti
-I vantaggi dallo scambio si hanno anche quando uno dei paesi fosse più produttivo nella
produzione di tutte le merci (vantaggio assoluto), ciò che conta è il vantaggio comparato che è
collegato al concetto di costo opportunitàil paese si specializza nella produzione del bene il cui
costo opportunità è minore a quanto vino devo rinunciare per produrre un quintale in più di
grano.

Una situazione di libero commercio è migliore di una situazione di autarchia, perché ogni paese si
può specializzare nella produzione di ciò che sa fare meglio e scambiare le proprie eccedenze con
l’altro paese e consumare di piùsi aumenta la frontiera del consumo, benessere maggiore.
LIMITI DEL MODELLO
Teoria statica:
-analizza ciò che accade nello scambio fra due paesi in un dato momento (nel frattempo uno dei
due paesi potrebbe sviluppare un’industria che non ha)
-assunzione di rendimenti costanti
-assunzione di piena occupazione

SOVRAPPRODUZIONE, SOTTOCONSUMO E DISOCCUPAZIONE TENCOLOGICA


SAY
-Teoria del valore basata su scarsità ed utilità
-Imprenditore= colui che combina i fattori produttivi all’interno del ciclo produttivo
-Dibatti su risparmi: contro Quesnay e Cantillon. I risparmi, rispetto ai consumi improduttivi, sono
altrettanto capaci di far crescere la ricchezza.
Gli investimenti ed i risparmi non sono un male per il sistema economico.

LEGGE DI SAY: LA LEGGE DEGLI SBOCCHI


-L’offerta crea la propria domanda, produzione crea una propria domanda e genera un reddito
sufficiente ad assorbire i beni portati sul mercato.
-Nel momento in cui l’economia si espande, cresce la produzione e cresce il reddito e la capacità di
consumo di tutta la società, evitando crisi di sovrapproduzione.
-Il potere d’acquisto di una comunità è pari al suo prodotto.

LEGGE FORTE
-L’offerta crea la propria domanda, sempre in ogni momento, no bisogno di meccanismi di
aggiustamento.
-Identità ex ante fondata su domanda-offerta aggregata e basata sulla teoria del costo di
produzione perché il sistema economico genera un reddito sufficiente ad acquistare i beni
prodotti secondo il prezzo naturale = somma di salari, profitti e rendite necessari a remunerare
fattori produttivi.

LEGGE DEBOLE = L’UGAGLIANZA DI SAY


Possono esservi squilibri di breve periodo, ma esistono forze equilibratrici affidabili che portano
necessariamente le due grandezze (domanda e offerta) a coincidere.
Nei mercati con eccesso di produzione i prezzi scenderanno, profitti scenderanno, fuga di capitali
in settori con sottoproduzione, prezzi saliranno, riequilibrio domanda offerta.

Assunzioni legge di Say: moneta non tesaurizzata, no piena occupazione.

TEORIA SOTTOCONSUMO
-MAITLAND: rischio oversaving, capitalisti risparmiano, lavoratori non hanno le disponibilità
economiche, nobiltà terriera deve spendere ed è legittimata a richiedere alta rendita.
-MALTHUS: salari bloccati al livello di sussistenza (legge bronzea), insufficienza consumi, domanda
potenziale e effettiva coincidono solo nei proprietari terrieri. Se domanda di beni scende, prezzi
scendono, profitti scendono, decrescita saggio profitto.
Ricardo ammetta che non è detto che i maggiori redditi generati dal lavoro produttivo vengano
effettivamente spesi, la moneta potrebbe non essere spesa.
-SISMONDI: squilibrio capacità produttiva e crescita consumi, soluzione lato bassi salari, istituzioni
assistenziali per migliorare tenore di vita.
DISOCCUPAZIONE TECNOLOGICA
-Movimento luddista contro le macchine.
-John Barton scrisse che la disoccupazione tecnologica è un tema serio: le macchine rubano lavoro
all’uomo e lo rendono superfluo.
-Teoria della compensazione di Smith: la minore occupazione in un settore che si sta
automatizzando è un evento transitorio che viene più che compensato dagli effetti di aumento del
reddito e riduzione dei prezzi.

Tecnologia aumenta, prezzi diminuiscono, domanda aumenta, reddito reale della comunità
aumenta, economia cresce ed assorbe la disoccupazione creata nel primo settore.

RICARDO - ON MACHINERY
-Come le macchine vengono introdotte nel processo produttivo e come l’introduzione viene
finanziata.
-Se la spesa viene finanziata con un aumento del fondo salari, non si crea disoccupazione.
-Se la spesa viene finanziata con una riduzione del fondo salari, si riduce il monte salari e la
disoccupazione può essere persistente.
-Se la maggiore produttività viene assorbita da profitti e rendite non è detto che essa dia luogo a
nuovi investimenti e potrebbe esservi un ammanco di domanda. La domanda di lavoro non cresce
necessariamente con l’aumento di capitale.

MONETA ED ATTIVITA’ BANCARIA


-In un’economia monetaria la moneta può determinare processi di inflazione/deflazione e influire
su posizioni di debito/credito.
-Dibattito bullionisti (Ricardo) e anti-bullionisti (Malthus)
-Dibattito banking e currency school

Vittorie:
-Bullionistiresumption act (convertibilità 1797)
-Currency school Bank Chapter Act (Peel Act)

Thorton college fenomeni bancari con quelli monetari: aumento circolazione moneta, riduzione
tassi interessi, investimenti (politica monetaria espansiva).

ECONOMIA POLITICA CLASSICA: ASCESA E CRISI DI UN PARADIGMA


-Ludwing Wittengstein: Tractatus logico philosophicus pietra miliare del positivismo logico:
modo di definire la struttura fondamentale di una teoria scientifica. 3 tipi di proposizioni:
-analitiche: non hanno bisogno di riferimenti con la realtà, possono essere smentite o confermate.
-sintetiche: necessitano di verifica empirica e derivano da un’osservazione della realtà.
-metafisiche: non possono essere verificate.

-Karl Popper: principio di falsificazione.


-Khun: paradigma.
-Laktos: programmi di ricercapunti di prospettiva diversi sulla stessa realtà che convivono e si
confrontano, spiegazione diversa della realtà.
-Feyerbend: conoscenza anarchica della conoscenza, la realtà è inconoscibile.
SINTESI ECONOMIA POLITICA CLASSICA
-Società divisa in classi, gli individui possono transitare da una classe all’altra
-Teoria oggettiva del valore: Smith costo di produzione, Ricardo lavoro contenuto
-Individui razionali e self intrested
-Libertà economica, utilità scambio e importanza crescita economica per miglioramento società
-Lavoro come fonte ricchezza
-Teoria della distribuzione del reddito basata sul surplus (profitti come residuo)
-Salario di sussistenza (legge di popolazione o fondo salari)
-Rendimenti decrescenti e l’idea che l’economia arriva ad un punto in cui il saggio di profitto si
riduce e anche il processo di accumulazione si arresta (punto stazionario)
-Moneta come qualcosa di neutrale, non determina un aumento della produzione ma solo un
aumento di prezzi. Moneta mezzo di scambio, elemento di natura istituzionale.
-Legge di Say: no crisi sovrapproduzione

- Autori principali: Ricardo, Malthus, Mill, Torrens


In Francia: Sismondi, Say
In Italia: Gioia, Fuoco, Cattaneo

PROFESSIONALIZZAZIONE POLITCA ECONOMICA


Istituzioni, relazioni, circuiti di diffusione della conoscenza, political economy club, prima cattedra
ad Oxford, Manchester school.
Manchester school liberismo a tutela di borghesia e manifattura, attraverso lo scambio e la
mano invisibile di Smith è possibile che la concorrenza porti ad armonia sociale, stato regolatore
interviene per tutelare libertà individuale, rispetto contratti e proprietà individuale.

DEDUTTIVISMO METODOLOGICO
Whately  NOMA: scienze per essere definite tali devono poter distinguere un proprio campo
d’indagine separato dagli altri.

Nassau Senior:
-economia scienza che si occupa della produzione e distribuzione della ricchezza.
-esistono concetti auto-evidenti che fanno parte dell’esistenza comune e che non hanno bisogno
di essere dimostrati, dai quali l’economista può trarre conclusioni con valenza universale.

-L’economia politica di basa su 4 principi:


razionalità e self interest
rendimenti decrescenti in agricoltura
rendimenti crescenti in industriale
legge popolazione malthus

Profitto come premio per astinenza da consumo.


L’economia è una scienza positiva: descrivere la realtà così com’è, sulla base di leggi naturali.
Proposizioni di tipo normativo che dicono cosa dobbiamo fare dal punto di vista comportamentale
o politico.
SOCIALISTI RICARDIANI
Tutto può essere espresso in lavoro e lavoro origine del prodotto sociale allora profitti e rendite
sono una sottrazione al frutto del lavoro degli uomini, lavoratori sfruttati.

EROSIONE INTERNA
Riscontri empirici sembrano negare la validità della teoria:
-rendimenti decrescenti in agricoltura: popolazione aumenta e la produttività per lavoratore
aumenta
-legge Malthus: riduzione numero di figli e salari aumentano (no di sussistenza)
-contestazione fondo salari fisso e offerta di lavoro fissa
-idea di profitti in diminuzione di Ricardo e Smith non si registra.
-messa in discussione teoria del valore oggettiva
-Bentham proporne Utilitarismo: filosofia morale e sociale che valuta bontà azioni del singolo e del
sovrano non su un principio deontologico, ma sulle conseguenze positive/negative che hanno sulla
maggioranza delle persone.

De Quincey: l’utilità segna il tetto al prezzo oltre cui il prodotto non viene venduto.
Francesco Ferrara: costo di riproduzione non è un costo sociale, ma è il costo che l’individuo
dovrebbe sostenere per produrre personalmente ciò che va a domandare sul mercato.

17. Commercio ed economia civile secondo Antonio Genovesi


• Rifiuta la lezione di Thomas Hobbes. Non homo homini lupus che ripropone come homo homini
natura amicus.
• “Forza diffusiva” ci spinge a ricercare la relazione con gli altri
e “forza concentrativa” tende a concentrare l’attenzione sui nostri bisogni
Lo stato deve favorire le forze diffusive e tenere a bada le forze concentrative.
• Mercato aiuta l’“incivilimento” concetto che riprende dall’umanesimo italiano. La ricchezza è
cosa buona che porta alla civiltà, motore di ordinamenti che rispettano la dignità dei diritti della
persona.
• Non c’è contrasto tra interesse individuale e felicità pubblica
• Importanza della fiducia per il mercato: favorisce lo scambio e il superamento di asimmetrie
informative.

18. La teoria del valore in Ferdinando Galiani


-Teoria del valore soggettiva: utilità e rarità: “proporzione tra la quantità delle cose e l’uso che ne
viene fatto”
-La rarità dipende a sua volta dalla “fatica” ovvero dal lavoro necessario. Ciò che da valore non è il
lavoro in sé, ma piuttosto la rarità rispetto alla domanda

19. Commercio e felicità pubblica nella scuola milanese.


Pietro Verri, Meditazioni sulla felicità: la felicità pubblica è la somma delle felicità individuali

Genovesi
-Non vi è un contrasto tra la felicità pubblica e l’interesse individuale. Vi è una spinta positiva
verso gli altri, l’interesse individuale si accompagna ad una capacità di vivere in società che lo
rende accettabile e che promuove la felicità pubblica (anticipazione di economia del benessere).
Felicità e interesse: idea di legame sociale forte, qualcuno non si può arricchire se la sua città sta
andando a rotoli, idea di condivisone.

20. Capitalismo agrario e sovrappiù secondo la scuola milanese

Critica ai fisiocratici e a Smith: non è vero che solo il lavoro agricolo è produttivo e gli artigiani sono
sterili, anzi molte città prosperano del prodotto degli artigiani.

21. Confrontare la visione dell’economia secondo Smith e secondo Genovesi


Ferdinando Galiani
– Della moneta (1751); Dialogo sul commercio dei grani (1770)
– Seguace di Vico: antirazionalista, maestro di pensiero critico
– Comportamenti individuali e progressive generalizzazioni (ceteris paribus)
– Teoria del valore soggettiva: utilità e rarità: “proporzione tra la quantità delle cose e l’uso che ne
viene fatto” (Galiani, 1769)
– La rarità dipende a sua volta dalla “fatica” ovvero dal lavoro necessario.
– Teoria quantitativa della moneta, domanda e offerta, moneta riserva di valore

Teoria del valore più soggettiva rispetto a Smith, teoria dell’utilità: idea che il valore dipende
dall’utilità e dalla rarità. Il valore dipende dalla proporzione delle cose e dall’uso che ne viene
fatto. Ciò che da valore non è il lavoro in sé, ma piuttosto la rarità rispetto alla domanda.
Galiani è un teorico della teoria quantitativa della moneta. Ritiene che la moneta non sia solo un
mezzo di scambio, ma anche una riserva di valore.

1. Che rapporto possiamo individuare fra narrazione mitologica e moderni modelli economici?
Sia nella narrazione mitologica che nei modelli economici il modo più efficace di comunicare è
raccontare una storia. esempio mito di prometeo che ruba il fuoco agli dei. L'uomo ottiene il fuoco
che gli garantisce il progresso tecnologico, ma come punizione deve lavorare con fatica, si sogna
l'era dell'oro dove sei ricchi senza fatica.

2. Quale rapporto possiamo individuare fra conoscenza filosofica e moderni modelli economici?
Sia conoscenza filosofica che i moderni modelli economici si basano sulla razionalità, tentativo di
capire come funziona la realtà che ci circonda, la base è il logos, come ipotizzato dai filosofi greci.
L’economia cerca di capire come le variabili del sistema economico sono interconnesse.

- Il ruolo della donna nella civiltà greca, ebraica e cristiana


-Greci: la donna sta in casa ed è sottomessa al marito o al padre. È la linea maschile che tramanda
classe sociale.
-Ebrei: donna portatrice della linea di discendenza, pari dignità e pari diritti. Genesi. Carne della
tua carne, ossa delle tue ossa. Donna lavora come gli uomini. Donna portatrice della memoria.
Viene riconosciuto alla donna un ruolo sociale (assumendo anche un ruolo di guida, manifestando
la parola di Dio al popolo - Bibbia con Anna, Maria), e dei diritti anche in campo economico (es.
Kethubah: vincoli economici tra i coniugi a garanzia della moglie in caso di decesso o divorzio,
l’uomo poteva ripudiare la donna solo dopo un indennizzo).

-Cristiani: monogamia. Totale uguaglianza, abolite una serie di pratiche che non contemplano
rispetto della donna, tipo la poligamia.
Esporre i principali contenuti della rivoluzione scientifica collegandoli con il pensiero economico
dei secoli XVI-XVIII.

Confrontare la visione del lavoro e della ricchezza fra cultura greca, cultura ebraica e cultura
cristiana
-Greci: Lavoro punizione che viene data, punizione che è anche via di riscatto per gli uomini che
sono caduti. Lavoro che riscatta uomo da una posizione di infelicità che si è prodotto dalla sua
tracotanza.

- Ebrei: lavoro nasce buono perché è Dio per primo che lo vuole e inizialmente non è un lavoro
faticoso. È dopo questa rottura (Adamo) che diventa qualcosa di faticoso, non è qualcosa di
maledetto ma continua nella linea della benedizione di Dio. Non lavorare è visto con sospetto.

-Cristiani: Partecipazione all’opera creativa di Dio, ma è anche un dovere. Perché se viviamo tutti in
comunità, la comunità ci chiede di contribuire con il nostro lavoro ai bisogni e alla vita della
comunità. È anche un dovere oltre a essere una benedizione. “chi non vuole lavorare neppure
mangi”.

Potrebbero piacerti anche