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PLATONE (La Repubblica)

Passioni e politica
• Giustizia è conoscenza mentre ingiustizia è ignoranza
• Felicità corrisponde a giustizia mentre l'infelicità all'ingiustizia
• Lo Stato equivale nel suo grande all'individuo nel suo piccolo

Come nasce lo Stato?


• Lo Stato nasce per dei bisogni: cibo, casa, vestiario
• Stato equivale ad insieme di persone che collaborano l'uno per l'altro
• Ognuno nasce con una dote naturale per soddisfare i bisogni dell'altro
• Commercianti servono per scambiare merci, operai utilizzano la forza
per lavorare

Differenza tra stato ricco è stato sano


• Stato ricco equivale a soddisfare i capricci degli individui
• Stato sano equivale a soddisfare i bisogni essenziali degli individui

Le tre parti dello Stato


• Proprio come nel corpo umano lo Stato a tre parti
• (La testa) i governanti dotati di razionalità e conoscenza
• (Il cuore) i difensori dotati di coraggio e irascibilità
• (la pancia) i produttori dotati di desideri
• La mobilità tra questi individui è molto rara, perché ognuno nasce con
una dote naturale

I difensori (Il cuore)


• Difendono gli amici e maltrattano i nemici
• I difensori non devono essere educati con favole e menzogne per non
dare un brutto esempio
• I difensori dovranno essere educati con la musica e la ginnastica e
basta
• Non avranno il bene personale dunque non avranno né moglie e non
riconosceranno figli

Importanza di leggi e costumi tipici


• La società crea le leggi che non possono modificare i costumi
• Le leggi possono influenzare solamente i costumi

I produttori (la pancia)


• Hanno il dominio sui desideri

I governatori (la testa)


• ha il compito di comandare sugli altri essendo saggio

Comunismo platonico
• I difensori sono tutti uguali e non devono avere proprietà perché il
loro vero obiettivo è difendere sempre lo Stato
• Il possesso di proprietà da parte dei difensori potrebbe offuscarli dal
loro lavoro
• Non ci sono mogli o figli personali perché tutto in comune
• Tutte le donne sono le mogli di tutti e tutti i figli sono i figli di
tutti
• Ci deve essere l'assenza totale di interesse dei difensori di beni
personali

Regimi politici
• Il miglior regime politico è quello senza corruzione
• rima forma di governo dove il re e filosofo, Che essendo saggio può
guidare in maniera eccellente
• Timocrazia, dove la qualità che regna e l'onore, caratteristica
dell'uomo ambizioso
• Oligarchia, dominata dalla qualità dell'avidità e il denaro, dunque fu
governare solo che ha una determinata ricchezza
• Democrazia, non è particolarmente amata secondo Platone è la forma di
governo dei poveri perché in tutti gli Stati gli individui non sono uguali secondo
lui
• Tirannide, fine della Repubblica, tiranno considerato infelice perché
vige l'ingiustizia

ARISTOTELE (Politica)

• Sono delle lezioni, appunti e anche appunti degli studenti, formati in


otto libri

Primo libro (economia)


• Organizzazione della famiglia ed economia domestica, è la casa, la
famiglia le parti che la compongono
• Uso naturale equivale a procurare le cose necessarie alla famiglia
mentre l'uso innaturale quando si cerca l'arricchimento

secondo libro Critica la costituzione di Platone ma anche a quella di Atene


Cartagine Sparta

Terzo libro problemi politici


• Cos'è il cittadino? Individuo che fa parte o della monarchia o
dell'aristocrazia o della Politeia

Quarto libro doveri del cittadino (partecipare al consiglio e far parte delle
magistrature dei tribunali)

Quinto libro conservazione e distruzione delle costituzioni

Sesto libro analizza la democrazia e l'oligarchia

Settimo e ottavo libro (descrizione della città ideale a livello territoriale


urbanistico politico e pedagogico)

-Che cos'è la costituzione?


• La costituzione l'anima dello Stato e ciò che dà vita allo Stato come
l'anima per l'uomo
• Le donne e i bambini sono visti come in Platone
• Non ammette l'annientamento della libertà personale come Platone per i
difensori
• Punto di vista del cittadino che si domanda se e meglio il regime
attuale o quello di Platone, decisione è quella attuale perché almeno l'uomo e la
donna possono creare una famiglia
• Non bisogna soffocare la natura dell'uomo
• I cittadini secondo lui sono coloro che lavorano con la mente e non in
altri modi
• Il cittadino è colui che partecipa alle funzioni di giudice e alle
cariche
• Importanza dei costumi che hanno più valenza delle leggi
• La legge è ragione senza passione, ovvero nello Stato si deve cercare
ciò che è giusto, uguale per tutti

Che cos'è la virtù?


• La virtù è immediata e saper trovare il mezzo tra due eccessi né troppo
poco né troppo
• La media età ce l'hanno unicamente coloro che si trovano in una
situazione economica nel mezzo tra i ricchi e i poveri

Il fine dello Stato è il vivere bene e questo modo di vivere è il modo di vivere
felice e bello

-La proprietà
• L'Aristotele non condivide il concetto di proprietà comune perché
l'individuo è legato a proteggere e ci sentiamo uniti a ciò che è personale
• Per Aristotele ci sono due modi in cui si esplica la felicità, uno fare
opere belle, due l'attività pratica di virtù
• Ci sono tre fattori che rendono l'uomo virtuoso, uno la natura, due
l'abitudine, tre la ragione

concetti del mondo di Aristotele


• Popoli delle regioni fredde e dell'Europa sono pieni di coraggio ma
hanno poca intelligenza
• Popoli asiatici sono molto intelligenti ma sono privi di coraggio
• I greci sono il punto medio e rappresentano la perfezione perché
coraggiosi e molto intelligenti
• SECONDO ARISTOTELE NON CI DEVE ESSERE UNA COSTITUZIONE MIGLIORE DELLE
ALTRE PERCHÉ OGNUNA È BELLA MODO SUO E OCCORRE UNA DETERMINATA COSTITUZIONE IN BASE
AGLI USI E COSTUMI DI UNO STATO

NICCOLÒ MACHIAVELLI (Il principe)

• qua Machiavelli si occupa del principato


• La domanda che si pone Machiavelli e come si acquisisce un principato e
come si governa
• Ci sono stati che vengono ereditati dal principe oppure stati nuovi

Come si deve comportare il principe in questi Stati?


• Nel caso in cui lo Stato venga ereditato dal principe basta che si
rispetti il sangue del principe antico e non vengano modificate le leggi e non sarà
difficile governarlo
• Nel caso in cui la lingua e costumi sono diversi occorre che il
principe vado ad abitare nel territorio stesso per incutere un leggero timore
• Il machiavellismo dove gli uomini si devono vezzeggiare o spegnere,
quindi o si sottomettono o si annientano
• L'offesa che si fa all'uomo deve essere tale da incutere timore negli
altri uomini che vorrebbero replicare
• L'uomo può cercare di acquisire ulteriori territori, ma nel caso di non
riuscita verrà annientato

Virtù e fortuna
• Ci sono governi che vengono acquisite con armi proprie o con propria
virtù da parte di un principe
• Il dover governare uno Stato nuovo presuppone o di possedere virtù o di
avere dalla propria parte la fortuna
• Nel caso della virtù il principe sarà più propenso a mantenere il
principato invece nel caso della fortuna sarà molto difficile mantenerlo

I profeti armati
• I profeti che vincono sono quelli armati e, chi ti segue deve essere
obbligato a seguirti se no può abbandonare il principe da un momento all'altro
• Ci sono le crudeltà usate bene ovvero quelle usate tutte insieme e
quelle usate male fate passo per passo che provocano una sensazione di malessere al
cittadino

Principi ecclesiastici
• Questi principati sono sicuri e felici perché retti dalla fede e dalla
religione
• Il principe deve avere, buone leggi, buone armi per potersi difendere,
secondo lui non ci può essere buona legge senza buone armi

Il realismo
• Qua si trovano i consigli non morali ma per raggiungere efficacemente
lo scopo
• Per mantenere lo Stato il principe non deve essere liberale e generoso
con i cittadini, deve essere prudente
• Il ruolo del principe non è farsi odiare dalla popolazione ma farsi
temere, Devono provare ammirazione
• Ogni principe deve essere ritenuto pietoso e non crudele, è molto
meglio essere temuto che Amato
• Il principe risulterà odioso se si impadronirà della roba e delle donne
dei sudditi, il principe deve temere i suoi sudditi ma deve temere anche i potenti
esterni
• Meglio trattare bene i propri sudditi e non i potenti esterni
• LA DIFFERENZA TRA MACHIAVELLI PLATONE E ARISTOTELE È CHE MACHIAVELLI
NON SICURA DELL'INFELICITÀ DEL PRINCIPE MA PER LUI CONTA L'APPARENZA E NON LO STATO
D'ANIMO, IL PRINCIPE DEVE MOSTRARSI FELICE ANCHE SE NON LO È PER NON FAR VEDERE LE
PROPRIE DEBOLEZZE AI PROPRI SUDDITI AGLI ESTERNI POTENTI.

ERASMO (Elogio della follia)

• Denuncia la corruzione della chiesa romana e costumi che si sono


degradati
• La religione cristiana deve essere il riassunto di tutto ciò che di
buono era stato prodotto
• Il termine follia da una parte è utilizzata come stoltezza e dall'altra
come pazzia
• La prima attività della follia ed attribuire all'origine della vita, se
non ci fosse la follia gli uomini non si accoppierebbero
• Erasmo insiste e contrappone la presenza della follia alla base della
vita della natura alle concezioni che invece sono razionalistiche
• Senza la follia matrimoni sarebbero impossibili, la stoltezza legata
all'amore di sé, la tolleranza degli altri perché chi non ama se stessa non riesce
ad amare gli altri
• Il comportamento stolto dei potenti per avere l'appoggio dei cittadini
e dichiarato da Erasmo inaccettabile
• Che governa deve utilizzare le passioni (pensiero contrario a quello di
Platone)

la religione
• Religione considerata corrotta, caratterizzata da comportamenti
apparentemente caritatevoli con un secondo fine
• Inoltre i cristiani non adottano tutte le morali della chiesa come la
castità a vita
• Concezione su sacerdoti molto diversa, bevono, hanno donne, sono ricchi
e corrotti

Il principe
• Il principe non si deve curare solamente di rispettare le leggi ma
anche di apparire con costumi adeguati perché ha un'influenza maggiore rispetto a
un semplice cittadino

Utopie

• Un non luogo, Ma descrizione del mondo di una società che non ha luogo
e che di pura fantasia

• IL PRIMO FRA TUTTI FU MORO CHE RACCONTÒ LA STORIA DI UN VIAGGIATORE CHE


SI RITROVÒ IN MARE APERTO CON UNA NUOVA ISOLA È UN MONDO MAI CONOSCIUTO, L'ISOLA
AVEVA UNA FORMA DI LUNA ROVESCIATA, NON ERA UN'ISOLA ERA UNA TERRA FERMA CHE VENNE
ELIMINATA E DIVENTÒ UN'ISOLA SEPARATA A TUTTO (QUESTO STA SIGNIFICARE CHE È UNA
CIVILTÀ CHE VUOLE STARE DISTACCATA DAL MONDO COMUNE).PER QUANTO RIGUARDA
L'ORDINAMENTO POLITICO È UNA REPUBBLICA OVVERO TUTTI LEGGONO I PROPRI
RAPPRESENTANTI E GLI ELETTI E LEGGONO A LORO VOLTA UN CAPO, NEL TEMPO LIBERO OGNUNO
PUÒ LEGGERE E STUDIARE O IMPARARE ALTRO PERCHÉ LE ORE DI LAVORO SONO MINIME, I
FIGLI PROPRIO COME NEL MODELLO PLATONICO SONO IN COMUNE ED È RIDISTRIBUITI IN MODO
UGUALITARIO, IN QUESTA SOCIETÀ I PIÙ ANZIANI SONO QUELLI CHE DETENGONO
L'AUTORITÀ.QUA SI MANGIA IN COMUNE (CLASSICO DELLE UTOPIE) questo vivere secondo la
natura secondo moro è eccezionale e in questo mondo CI SONO POCHE LEGGI COSÌ DA
RENDERE TUTTO MOLTO PIÙ SEMPLICE MENTRE LE RELIGIONI PRESENTI IN QUESTO MONDO SONO
VARIE CHI ONORA UN PIANETA E CHI INVECE È UN DIO SENZA DISTINZIONI E SENZA
DENIGRAZIONE

• UN ALTRO SCOPIA MOLTO IMPORTANTE FU QUELLA DI TOMMASO CAMPANELLA (LA


CITTÀ DEL SOLE) LE CARATTERISTICHE SONO LE STESSE DI QUELLE DI MORO OVVERO UN'ISOLA
CONSIDERATA COME PARADISO TERRESTRE, LA POLITICA SI FONDA SULLA NATURA, CITTÀ
DISCIPLINATA DOVE NON ESISTE LA PROPRIETÀ PRIVATA ANCHE QUA B È IL COMUNISMO
PLATONICO E INFINE QUESTA AUTO PIA PUÒ ESSERE CONSIDERATA COME UNA FIDUCIA ESTREMA
NEL GENERE UMANO DOVE TUTTI ASPIRANO ALLA LEGALITÀ ALLA GIUSTIZIA QUINDI DI
CONSEGUENZA QUESTO RAPPRESENTA UNA CRITICA ALLA SOCIETÀ INGIUSTA.È UN MONDO CHE
STIMA LE CONOSCENZE E L'APPLICAZIONE PRATICA DELLE CONOSCENZE ALLA TECNICA, IL CAPO
DI QUESTO MONDO È UN PRINCIPE SACERDOTE E SI RICHIAMA AL SOLE E A TRE PRINCIPI
COLLATERALI OVVERO LA POTESTÀ LA SAPIENZA E L'AMORE, IN QUESTO MODO TUTTE LE COSE
SONO COMUNI IL CAPO DI QUESTO MONDO È UN PRINCIPE SACERDOTE E SI CHIAMA SOLE, CHI
GOVERNA DEVE ESSERE SEVERO MA MAI CRUDELE SCELLERATO TIRANNO L'OBIETTIVO È IL
PRINCIPE DI MACHIAVELLI NON C'È ODIO MA MOLTO TEMPO LIBERO CHE RIEMPITO DA COSE
BELLE E UTILI LE ORE DI LAVORO NECESSARIE SONO QUATTRO TUTTO IL RESTO SI IMPARA
GIOCANDO DISCUTENDO LEGGENDO ANCHE QUA PROPRIO COME IN MORO LE LEGGI SONO
POCHISSIME SEMPLICI E GLI ABITANTI CONFESSANO CHE IN QUESTO MONDO SI COMPORTANO
FOLLEMENTE ATTRAVERSO LA FOLLIA SI DIMOSTRA COME IL MONDO SIA MAL ORGANIZZATO
INVECE GLI UOMINI SI COMPORTANO SECONDO RAGIONE

• NELL'UTOPIA DI BACONE INVECE CHE È UN PRO SCIENZA SIA UN MONDO IDEALE


DOVE SI COLTIVANO TUTTE LE SCIENZE E CONOSCENZE POSSIBILI, LO SCOPO DI QUESTO MONDO
È LA CONOSCENZA DELLE CAUSE E I SEGRETI, NON ESISTONO MENZOGNE PERCHÉ SONO ABOLITE,
SI CERCA IL MODO DI PROLUNGARE LA VITA, LUI CREDE NEL VALORE DELLA CONOSCENZA
SCIENTIFICA IL SUO MONDO IDEALE È PIENO DI CONOSCENZE SCIENTIFICHE SI STUDIA ANCHE
LA MUSICA I SUONI LE ARMI DA COMBATTIMENTO QUESTO MONDO COSÌ PIENO DI SCOPERTE E
APPLICAZIONI DELLA CONOSCENZA TUTTI I SETTORI DELLA VITA DECIDE SE LE SCOPERTE
SCIENTIFICHE DEVONO ESSERE PROMULGATE OPPURE NO LA SAGGEZZA SECONDO BACONE CHE
CARATTERIZZA QUESTO MONDO E I SUOI ABITANTI CONSISTE ANCHE NELL'ESSERE PRUDENTI

THOMAS HOBBES (Il leviatano)

• Durante la rivoluzione inglese appare questo gigante con i capelli


lunghi dietro le colline, il suo corpo è formato da tanti piccoli uomini e nella
mano destra tiene una spada nella sinistra un pastorale
• Il messaggio è chiaro questo uomo a potere sia temporale che spirituale
• Lo Stato non è naturale ma si arriva perché l'uomo è un essere
naturalmente socievole solo grazie al contratto perché di natura non è socievole
• L'uomo è un meccanismo e dal movimento nasce la sensazione
• L'uomo è curioso e il desiderio di conoscere le cose, ma anche paura,
ma cosa in realtà mette in movimento l'essere umano? L'egoismo
• L'essere umano è interessato unicamente a se stesso e non a qualcun
altro, non è generoso bensì molto egoista e interessato principalmente a se stesso
• Per vivere una vita stabile si devo uscire dalla condizione naturale,
ovvero lo stato di natura, per uscirne si utilizza le passioni e la ragione
• Non si ha la libertà assoluta, e secondo lui lo Stato nasce grazie alla
società e a come prende la vita, quindi al contrario di Aristotele che pensa che lo
Stato arrivasse da solo
• Gli uomini attraverso il contratto riescono a possedere, non decide più
il singolo bensì lo Stato
• Il leviatano non è parte del contratto, perché il contratto fa parte
dei cittadini, ma a preso i poteri dei cittadini
• Anche nel medioevo c'era il contratto ma il cittadino era privato della
libertà, qua lo stato di Hobbes ha la sovranità assoluta
• Il sovrano deve curare la pace all'interno della società, la sovranità
è indivisibile e quindi c'è un potere significa distruggerlo
• Il sovrano fa ed abroga le leggi ma le può anche eliminare

Il diritto di proprietà
• Nello stato di natura non esiste proprietà, mentre nello stato civile
si, è una concezione del sovrano.

Doveri del sovrano


• Sicurezza, salute del popolo, ma anche cedere soddisfazioni dalla vita
ai propri sudditi
• Uguaglianza tra i cittadini davanti alla legge educazione massiccio e
ridurre la disoccupazione
• Ultimo dovere del sovrano e agire sempre con successo

JOHN LOCKE (Due trattati sul governo, saggio)

Primo trattato
• Locke contrappone a quella teoria di Robert film che vedeva il governo
un'estensione del potere familiare, secondo Locke il governo di uno Stato è
tutt'altra cosa rispetto al governo della famiglia

Secondo trattato
• Espone la teoria sulla nascita dello Stato, ovvero il governo è un
proseguimento dello stato di natura
• Lo scopo di questo libro è di opporsi al governo assoluto, secondo lui
il governo dovrebbe assolutamente avere dei limiti
• Il primo nemico è il diritto divino, secondo lui non c'è alcun diritto
divino bensì deriva tutto dall'essere umano e dalla sua natura

Stato di natura
• Governato dalla ragione e i diritti di natura, sono mantenuti nella
società civile e continua ad esistere, questa è la base della libertà
• Ognuno si comporta secondo ragione e non fa come vuole
• Nello stato di natura per proteggere se stessi agli altri la natura ha
concesso un diritto naturale, ovvero il diritto di punire, Ovvero il diritto di
farsi giustizia da soli
• Si vendicheranno in proporzione al danno subito senza esagerare
• Il diritto di proprietà è donato da Dio e qualunque persona coltivi un
appezzamento di terra se ne appropria (Il lavoro da vita alla proprietà)
• Il passaggio da stato di natura è stato civile deve avvenire unicamente
per consenso dei cittadini

Distinzione tra poteri


• Legislativo equivale al potere fondamentale per Lock, perché decide
tutto di uno Stato, come deve essere formato, come deve funzionare
• Esecutivo che invece assicura che le leggi siano applicate (Il potere
giudiziario è compreso in quello esecutivo)
• Con federativo ovvero nei confronti del resto del mondo, quindi
all'estero
• UNA SOLA PERSONA NON PUÒ AVERE TUTTI I POTERI IN MANO SIA PERCHÉ NE
ABUSEREBBE E ANCHE PERCHÉ NON POTREBBE PER RAGIONI PRATICHE

MONTESQUIEU (Lo spirito delle leggi)

• Significa l'essenza delle leggi, perché è un certo paese in un certo


momento c'è un governo piuttosto che è un altro o c'è un sistema di leggi piuttosto
che un altro?
• Ci sono delle cause fisiche e delle cause morali che agiscono in ogni
governo, lo innalzano, lo conservano e lo fanno precipitare
• Per capire come nasce un governo e come si evolve basta utilizzare la
razionalità grazie all'evoluzione delle leggi e costumi
• Se per le scienze naturali sia bisogno di strumenti scientifici, per le
leggi c'è bisogno di un sacco di conoscenza di molteplici funzioni
• Per analizzare le leggi occorre rivolgersi alla storia, perché
conoscendo i fatti precedentemente accaduti potremmo comprendere le vicessitudini
ancora da affrontare

La teoria dei governi


• I governi possibili secondo Montesquieu sono aristocrazia monarchia E
repubblica ma non democrazia
• La Repubblica si distingue in democratica aristocratica
• Il governo repubblicano e quello in cui il popolo tutto intero o una
parte di esso detiene il potere sovrano
• Il governo monarchico dove invece governa uno solo ma attraverso le
leggi fisse e stabilite
• Il governo dispotico invece governa un solo individuo senza leggi e
regole e trascina tutto secondo la sua volontà e i suoi capricci

La Repubblica democratica
• La natura della democrazia è il popolo ovvero l'insieme dei cittadini
ma la caratteristica speciale del popolo è che esso appare come nella forma i due
soggetti diversi
• In questo tipo di governo sono essenziali le leggi che stabiliscono il
diritto di voto, il popolo sa scegliere molto bene le persone a cui delegare la sua
autorità
• Una Repubblica deve essere di piccole dimensioni, non può essere grande
perché se no la scelta del popolo sarà molto più difficile
• All'interno della democrazia vi è il principio della virtù, perché se
la sovranità risiede nel popolo affinché questo governo non sia corrotto e
necessario ognuno dei molti che sia virtuoso
• Tutte le leggi non devono indirizzarsi verso il lusso, bensì si
indirizza l'attenzione verso ciò che È necessario
• Per corrompere questo regime bisogna venire meno dello spirito di
uguaglianza ma anche questo spirito di uguaglianza quando diventa eccessivo è
possibile corrompere
Repubblica aristocratica
• Governo di pochi, i migliori, i più ricchi come a Venezia ma anche in
Polonia
• La natura della Repubblica aristocratica è che la sovranità non risiede
nel popolo ma solo in alcune persone
• Considerata da Montesquieu come democrazia perfezionata, perché il
diritto di voto ce l'hanno unicamente delle persone e non tutti
• Da parte dei nobili non vi è un'autorità assoluta, bensì una
moderazione

Monarchia
• Governa un solo individuo che è la fonte del potere
• Governa attraverso leggi fisse e stabilite
• La natura della monarchia il governo di uno solo
• Esistono i poteri intermedi che fanno sì che il potere del monarca non
sia assoluto e diretto nei confronti dei sudditi per non sfociare in una monarchia
assoluta

La presenza di leggi fisse


• Un altro potere intermedio deve custodire le leggi fisse e stabilite,
avere un altro freno allo strapotere del monarca • Non si sa però se questi
poteri intermedi come in questo caso il parlamento possano opporsi al monarca
• La monarchia è basata sul prevalere dunque sul sottomettere e sulla
nobiltà ereditaria
• Per diventare monarca bisogna avere tanta aspirazione e ambizione
• In questo caso lo Stato non è amato per se stesso ma perché ognuno
difende la propria condizione

Dispotismo
• La natura dello Stato e di uno solo ma senza leggi fisse e
prestabilite, il principio e la paura
• La paura tiene in vita questa forma di governo
• Il fine è la tranquillità, che consiste nella passività nella mancanza
di passione, di pensiero da parte dei sudditi sottomessi
• Vietante educazione e non è ammessa una sola contraddizione nei
confronti del monarca

Concetto di libertà
• Associa la libertà all'Inghilterra, dove la forma di governo ha
realizzato questo principio
• Libertà non è fare quello che si vuole, bensì la libertà è poter fare
quello che si deve volere e non essere mai costretti a fare ciò che non si deve
volere

Separazione dei poteri


• Coloro che hanno il potere tendono sempre a abusarne dunque l'unica
soluzione è la separazione dei poteri
• I poteri sono tre legislativo esecutivo e giudiziario, e devono essere
assolutamente in mani diverse
• Il popolo non agisce direttamente ma per mezzo dei suoi rappresentanti
• I rappresentanti vengono scelti su base locale perché il paese è diviso
in circoscrizioni
• La nobiltà è un altro potere molto importante ed è giusto che esista
perché se fosse uguale a tutti percepirebbero questa cosa come schiavitù (Potere
legislativo)
• Al monarca spetta il potere esecutivo ovvero quello di far rispettare
le leggi
• Figura del monarca come sacra, inviolabile
• Per quanto riguarda le leggi e i costumi, Montesquieu ritiene che le
leggi devono comandare sui costumi

BERNARD MANDEVILLE (La favola delle api, vizi privati e pubbliche virtù)

• Il pensiero di man Deville si esprime in una favola che alla forma di


un sonetto con al centro dei soggetti particolari ovvero le api

Racconta di un alveare ricco, pieno di api, che vive nell’abbondanza, nel lusso,
famoso per le leggi e per il suo esercito, perché ha tanti abitanti, è considerato
la culla delle scienze e dell’industria, delle capacità di trasformazione
dell’essere umano. Le api non ebbero uno governo migliore. Stato buono da ogni
punto di vista, non c’era la tirannide, ma le api non erano neanche governate dalla
democrazia, che definisce un governo rozzo. Le api sono governate da re, che non
potevano fare ingiustizie perché il loro potere era limitato dalle leggi (non
sovrani assoluti, ma legali, sottomessi alle leggi).

Mandeville dice che questi insetti, per esplicitare fin da subito che sta parlando
di api e sta raccontando una favola, ma invece fa riferimento agli esseri umani e
al nostro mondo, vivevano come gli uomini, compiendo uguali azioni; “tutto ciò che
ha a che fare con la spada (difesa) e con la toga (giustizia)”. Tuttavia, erano
addirittura più avanzate degli uomini per le macchine, navi, armi, castelli, arti,
scienze e tutti gli strumenti. Questo alveare così fecondo, ricco era affollato da
grandi moltitudini, ed erano proprio queste moltitudini che lo facevano prosperare:
milioni di esseri che si sforzavano di soddisfare la concupiscenza (desiderio,
passionalità) e la vanità degli altri. Sono milioni coloro che producono beni e
servizi, di contro altri milioni di esseri che si dedicavano i loro manufatti.
Siamo in un momento in cui la popolazione è ricchezza, l’abbondanza demografica è
un segno di prosperità per un Paese. Il fatto che le api siano milioni, una
moltitudine, è segno dell’abbondanza del regno. Tutte queste api rifornivano metà
dell’universo: producevano talmente tanto che potevano asportare i loro prodotti e
alcuni, con grandi capitali e con poca fatica, si lanciavano in affari di grande
guadagno; c’era invece chi era condannato ai mestieri faticosi e duri. E poi ci
sono coloro che fanno i mestieri, lavorando con il proprio corpo e le proprie mani,
non guadagnando un soldo all’inizio, ma c’è bisogno di un capitale per iniziare a
lavorare così.
Stratificazione della società: le api non sono tutte nello stesso piano.
In questo mondo, c’è una parte della popolazione che fa un mestiere strano:
truffatori, parassiti, mezzani, giocatori, ladri, falsari, ciarlatani, indovini e
tutti quelli che non amano faticare e lavorare-> sono chiamati furfanti. Anche le
persone serie e lavoratori assomigliavano ai furfanti perché tutti i commerci e le
cariche avevano qualche trucco: nessuna professione era senza inganno. Si scopre
così la vera natura di questa società.
• In realtà Monday villa esplica la vera natura della società,
truffaldino, che è presente non solo per le api ma anche negli esseri umani grazie
a ladri e truffatori

Elenco dove abbiamo un quadro della società delle api


• Avvocati, che vivono sulle liti degli essere umani e sui cavilli
presenti in ogni accordo, fanno il loro lavoro lentamente per percepire una
parcella maggiore
• Medici, che stimano la fama e la ricchezza più della salute malferma
dei pazienti
• Gente di chiesa, preti, invece di essere dotti nelle faccende
teologiche sono molto violenti e ignoranti
• Soldati, erano costretti a combattere se sopravvivevano ricevevano
degli onori nonostante scappassero dalla guerra e si rifugiassero nelle case
• #Quelli che governano, re e la corte del re, i ministri, la maggior
parte dei ministri lavora solo per il proprio benessere e derubano la stessa corona
che difendono
• Tutto questo mondo, tutta la società è piena di corruzione, di menzogna
di tradimento e di disonestà tutta basata sulla frode la giustizia non equa

La ricchezza secondo Mondeville


• Il lusso dal lavoro ho 1 milione di poveri e l'odioso orgoglio,
sentimento che c'è nell'uomo a un altro milione, l'invidia serve all'industria per
progredire
• L'invidia è colei che porta l'uomo ad ammirare e a superare un altro
uomo
• Perché senza l'invidia non ci sono né avvocati né medici né gente di
chiesa, né soldati e neanche quelli che il governo
• Per man Deville inoltre l'uomo non è un essere simpatico e quindi per
natura non è socievole e a tenere insieme la società non è l'uomo bensì l'invidia e
la volontà di migliorare superando gli altri
• Ma soprattutto secondo mandami il porta avanti la società l'uomo che
progredisce rendendo un servizio proprio agli altri, per sopravvivere in cambio di
denaro e ricchezza
• I bisogni sono soddisfatti con l'amore per il lusso

JEAN - JACQUES ROUSSEAU (Discorsi, il contratto sociale)

• Stato di natura considerato primitivo rozzo e ampiamente superato


• Vuole trasformare la società da una società per apparire ad una società
per essere
• Da una parte promuove il teatro per stare in amicizia e accrescere la
propria cultura, dall'altra lo reprime perché pieno di corruzione
• Società non intesa più come insieme di individui, bensì intesa come
gregge colmo di vizi
• Adorazione della Svizzera grazie alla libertà che offre, nonostante sia
considerata nazione di montanari, anche Sparta, Atene assolutamente no
• Parla delle scienze nate come causa del lusso (arte) e le colpe degli
uomini (giurisprudenza)
• Stampa considerata come elemento di disordine, perché è l'uomo con la
sua stupidità pubblicherebbe tutte le sciocchezze che gli saltano in testa
• In modo per trovare la virtù e la felicità e rientrare in noi stessi e
ritrovare la coscienza, smettendo di seguire il gregge

Repubblica antica: leggi e consumi


• È un posto che rispecchia i gusti di Rousseau E lui intende specificare
che ognuno deve vivere in un posto specifico, perché il posto influenza l'uomo
• Afferma che l'uomo odierno di quell'epoca non era affatto l'uomo di
natura, primitivo ma alterato dalla società e dalla storia
• Non si può conoscere la condizione dello stato originario, perché è
scomparso, si può solo immaginare
• Afferma che finché non conosceremo l'uomo nel suo stato naturale non
possiamo capire e conoscere l'uomo com’è diventato
1. Da parte sua c'è un interesse per il nostro benessere per la nostra
conservazione
2. Ripugnanza naturale a vedere morire soffrire i nostri simili

Qual è l'origine della disuguaglianza?


1. Disuguaglianza fisica: altezza, forza, diversa abilità
2. Disuguaglianza morale o politica, e consiste in un insieme di
privilegi, di potere che alcuni godono a svantaggio di altri

• L'uomo non è spontaneamente socievole, ma le passioni lo spingono a


creare, fare e conoscere
• Il fondatore della società civile fu colui che acquisì un terreno
dicendo che fosse il suo
• La proprietà privata è all'origine di tutti i mali, e di tutti i
conflitti tra l'uomo
• La vergogna, la vanità e molte altre caratteristiche nascono dalla
disuguaglianza tra gli uomini, chi è più bello, chi più agile, chi sa ballare
meglio ecc.

NON ESISTE GOVERNO MIGLIORE O PEGGIORE, TUTTO DIPENDE DA FATTORI CLIMATICI DAVANTI
UN CLIMA ESTREMO LE ISTITUZIONI HANNO LA POSSIBILITÀ DI ASSECONDARLO O REAGIRE

• Questa società nella quale viviamo porta al bene (ingegno ed energia)


ma anche al male (invidia, essere lodati, essere considerati)

Il contratto sociale
• Il contratto è l'unico modo in cui si passa dallo stato di natura
primordiale allo stato di natura avanzata
• Attraverso questo contratto sia all'eguaglianza di tutti e ognuno si
impegna verso tutti ognuno acquista il potere sugli altri che hanno su di lui
• L'individuo sia cittadino che suddito, cittadino perché partecipa alla
vita politica, suddito perché obbedisce alle leggi
• Per quanto riguarda la libertà la divide in volontà generale e volontà
particolare, quella generale predomina su quella particolare
• Lo Stato è padrone di tutti i beni dei partecipanti, tutti hanno il
possesso ma non la proprietà
• Condizione migliore, dove tutti hanno una ricchezza media né pochi
ricchi né tanti poveri

La sovranità
• Origine contrattuale.il sovrano è il popolo come corpo di emanare la
volontà generale
• Legge espressione della volontà generale
• Le leggi ma non votata in modo diretto
• Il corpo sociale deve essere unico
• Sovranità è sempre giusta mira all'interesse pubblico

EMMANUEL KANT ragion pura, ragion pratica, giudizio)

• • Il diritto è l’insieme delle condizioni per cui la volontà


dell’uno può accordarsi con la volontà dell’altro secondo una legge universale
della libertà
• Questo sistema di compatibilità e tipico del Giusnaturalismo, lui è il
creatore del Giusnaturalismo kantiano
• La ragione di Kant non rispecchia la realtà ma è una ragione critica
• La ragione in Kant non è specchio della realtà, ma anzi la realtà
diventa conoscibile attraverso strutture della ragione
• Ragione pratica produce leggi universali e ci sono due usi etico e
giuridico, etico riguarda l'uomo al suo interno e giuridico riguarda le ragioni
esterne
• La menzogna per Kant va condannata anche se comporta la salvezza di un
individuo, va condannata alla bugia
• Il diritto è razionale, e conferisce alle norme giuridiche una validità
assoluta non dipendono da niente

Qual è l'ideale politico di Kant? Qual è la forma di governo secondo lui?


• La costituzione repubblicana: ovvero lo Stato democratico
• No alla democrazia diretta, per Kant occorre la rappresentanza, la
scelta, il voto che parte dagli individui singoli
• Kant promuove la separazione dei poteri, perché il contrario lo ritiene
dispotico

Qual è il rapporto della politica con la morale?


• La politica deve seguire sempre la morale, che esprimono imperativo
razionale assoluto, la politica se vuole essere politica autentica deve
assolutamente seguire questa legge

Idealismo e realismo
1. La politica in Kant è assolutamente riformistica e non rivoluzionario,
la rivoluzione è una sorta di delitto
2. Per eliminare le guerre tra gli Stati bisogna considerarli come
individui, che sono passate dallo stato di natura allo stato civile, nella stessa
maniera gli Stati devono abbandonare l'idea dello Stato sovrano, affiancando l'idea
di uno Stato sopra gli Stati, ovvero uno Stato che gestisca tutti e che eviti di
far scoppiare guerre tra loro

Rivoluzione francese

• Secondo Kant la monarchia assoluta è illegittima, perché non è il corpo


politico eletto dal popolo
• Dopo le fronde istituiscono la nuova costituzione francese basata sui
principi che hanno fondato la Francia
• Si formò l'assemblea nazionale, ovvero la costituente formata dai
cittadini
• Alla base della nuova costituzione vi è il principio della sovranità
che è unicamente nella costituzione che il popolo diventerà nazione
• Robespierre che venne ucciso nel 1794 propose oltre che la libertà che
fosse di tutti, anche la proprietà, sostenendo che chi ne avesse in eccesso e come
se stesse rubando la proprietà a qualcun altro
• In più creo una specie di Welfare State molto in anticipo dove lo Stato
doveva occuparsi della sanità e dell'istruzione
• Per quanto riguarda l'organo giudiziario era imparziale e la legge
risultava uguale per tutti, quindi tutti davanti il magistrato venivano considerati
nella stessa identica maniera
• La forma di governo deve essere quella democratica dove il popolo
sceglie le proprie leggi che sono il frutto delle proprie decisioni
• Il governo democratico deve portare a termine la guerra della libertà
contro la tirannia e attraversare quello che si definisce come tempeste momentanee
della rivoluzione

BURKE (Riflessione sulla rivoluzione francese)

• Burke è a favore degli americani coloni che si ribellano agli inglesi,


lui non guarda la verità e la giustizia dell'evento ma le opportunità che si creano
adesso
• All'inizio fa una differenzazione tra rivoluzione inglese e francese,
ovviamente lui è pro alla rivoluzione inglese
• E contro le nuove istituzioni che l'assemblea costituente sta creando,
organizzazione giudiziaria, governo, esercito, le finanze tutto e criticato in
maniera radicale
• Per il rivoluzionario secondo Burke tutti i giudizi sono a priori anche
senza aver studiato bene, favorevole al nostro qualcosa
• E l'animo dei rivoluzionari e il pregiudizio, pregiudizio che lui
critica sin da la base considerandolo il male della società
• Secondo Burke fare tabula rasa e di tutte le usanze, è nocivo, invece
dovremmo basarci sulle usanze tipiche per formare l'apparenza
• Secondo lui il concetto delle rivoluzioni è molto astratto, come
l'uguaglianza tra tutti, bisogna pensare alla libertà come una cosa concreta
riconoscendo le diversità tra i diversi individui
• Infatti secondo Burke il governo è una creazione pratica dell'uomo, in
realtà i diritti dell'uomo non nascono come diritto del cittadino, ma è uno spirito
di medietà per riuscire a rendere migliore la convivenza
• Per lui il governo misto quindi né democratico né assolutista è
perfetto, ed è un peccato secondo Burke che le situazioni non si incarnano più in
un essere in carne ed ossa

Idea di natura
• Bisogna creare secondo Burke un governo il più naturale possibile
• Il concetto di natura disuguale secondo Burke è l'obiettivo che
dobbiamo raggiungere senza rivoluzionare le cosiddette radici
• La natura è anche considerata da lui qualcosa di stabile che si
mantiene sempre uguale, perché rischiare di rivoluzionare tutto per poi creare
l’instabilità?
• #Un sistema politico che si rifà alla natura dell’uomo È considerata un
sistema politico saggio, in accordo con l'ordine del mondo, proprio come intende
lui il sistema inglese

Esaltazione del pregiudizio di nascita


• Considera naturale la disuguaglianza, e c'è differenza tra nobiltà e
popolo
• Nota che nel sistema francese conta unicamente il numero, e non c'è un
minimo giudizio sulla nascita, ovvero se fa parte del popolo oppure della nobiltà
• Burke riconosce nel proprio paese (Inghilterra) una pigrizia che però
la rende una qualità e non di fatto, perché questa pigrizia lascia il paese proprio
come l'hanno lasciato gli antenati
• Per lui tutti gli atti della rivoluzione sono delitti di eresia e anche
la questione dell'ateismo del governo
• Burke infatti è considerato uno dei massimi esponenti dei
conservatrici, ritiene che la natura sia stabile nella disuguaglianza per cui il
governo per essere naturale deve essere a sua volta duraturo e non deve avere
cambiamenti.

DE MAISTRE (Considerazioni sulla Francia)


• Non ce lui a una concezione molto negativa della rivoluzione ma in
maniera diversa da Burke
• Secondo lui gli esseri umani vivono sotto la volontà di un essere
superiore, da una parte sono liberi, dall'altra sono schiavi di questa necessità a
cui non possono sottrarsi
• Vede l'uomo come qualcosa di molto piccolo, i sei mesi sono pochi e il
campo di visione molto ristretto i risultati alla fin fine non sono nemmeno un
granché, invece la divinità è qualcosa di magnifico è molto più grande che ha
poteri soprannaturali
• Ogni azione dell'uomo quindi secondo lui è strumento della divinità per
raggiungere i propri fini
• La rivoluzione francese stata frutto della divinità ciao utilizzato
come strumento gli uomini come per arrivare a un punto di rottura dalla monarchia
dove uomini potenti molto cattivi detenevano il potere
• Dunque la divinità è presente nella rivoluzione francese con lo scopo
di punire gli uomini e al fine di rigenerarli

La missione della Francia


• Considerata come una punizione della divinità per gli uomini per le
colpe avute in precedenza, una punizione molto grande
• Sostiene che la rivoluzione debba fare il suo corso e la propria
strada, senza l'interruzione di altri eventi, solamente così alla fine gli uomini
potranno essere rigenerati
• La sovranità non è ben specifica all'interno della rivoluzione
francese, secondo lui è tutto giustificato perché la divinità vuole avviare questo
velo di mistero per non far comprendere all'essere umano il vero scopo
• Quindi nei confronti della rivoluzione francese provo tanta ammirazione
perché i morti vengono considerati come eroi, come coloro che contribuiranno alla
rigenerazione dell'essere umano
• E proprio per lui questa rivoluzione francese che ha messo in ginocchio
anche la chiesa e le istituzioni che le stanno attorno, serviranno alla fine per
rigenerare anch'essa

La costituzione
• Secondo lui hanno molta più importanza le costituzioni non scritte
rispetto a quelle scritte infatti quella che si sta creando in Francia non è
affatto funzionale
• Proprio perché le leggi scritte si rifanno a quelle non scritte, quelle
non scritte sono a volte da un velo di mistero che devono far parte della società,
la sua idea è che nessuna nazione può darsi la libertà se già non è in suo possesso

Figura del legislatore


• Fa un omaggio ai vecchi legislatori che nonostante non fossero persone
dotte erano persone molto pratiche sagge, ritiene che la ragione sia molto
importante ma che la saggezza lo sia ancora di più

FICHTE

• È IL PADRE DI UNA NUOVA CORRENTE, CHE DARÀ VITA ALLA PRIMA GUERRA
MONDIALE E ALLA STORIA DI TUTTO IL NOVECENTO, OVVERO IL NAZIONALISMO
• È colui che darà vita all'idea che la Germania è tutta unita, un unico
popolo e non divisa in classi, tutti che hanno lo stesso obiettivo e gli stessi
interessi
• Sentimento per cui la propria nazione è considerata la migliore tra
tutte le altre, perché ha più risorse perché la cultura è meglio e per molti altri
aspetti
• Al centro del nazionalismo, ovvero che fa sentire un individuo
all'interno di una società piuttosto che di un'altra è la lingua, sostiene che la
lingua tedesca sia molto differente dalle altre, perché non nasce dal latino e non
è stata influenzata da alcuna, a differenza del francese, italiano, spagnolo,
inglese
• L'odio che prova nei confronti della Francia lo si vede quando crea una
lista delle lingue dove in cima vi è il tedesco e infondo il francese, il suo odio
è sicuramente dovuto a Napoleone
• Fa una contrapposizione tra lo spirito della Germania e lo spirito
delle altre nazioni, quello della Germania inteso come spirituale ovvero che va
oltre la materia come si è svolazzava sud, invece quello delle altre nazioni è
considerata un materiale, quindi che resti in terra basato sul denaro, sul
profitto, sulla produzione quindi qualcosa di fittizio
• Un'altra contrapposizione molto importante è il fatto che la figura del
filosofo, dello scrittore in Germania e trattata come sacra, che fa riferimenti
alla teologia, mentre lo scrittore francese fa riferimento alle chiacchiere alle
discussioni dunque questa è un'ulteriore dimostrazione della vita materiale che
conducono
• Un ulteriore contrapposizione è la religione, in Germania grazie a
Lutero già vi è stata la riforma protestante dove si è distaccata dalla religione
universale che tutti conoscono
• Fichte inoltre ritiene che la Germania è più vicino all'eterno perché
più antica invece paesi molto avanzati come ad esempio la Francia si stanno
allontanando sempre di più dall'eterno e dalla divinità
• La libertà francese è considerata da Fick come la libertà dell'egoismo
perché come si può leggere in rousseau o in mandeville vige l'egoismo e il pensare
unicamente a se stesso
• Lo spirito della Francia è borghese, costituito dall'egoismo invece lo
spirito della Germania è devoto, devoto alla divinità e a tutto quello che è
considerato sacro
• Secondo lui si può estirpare la voglia di imitare la libertà francese
dalla Germania unicamente grazie all'educazione, che potrà distogliere la mente
dell'individuo dalla materia e ritornare alla spiritualità

BENJAMIN CONSTANT (La libertà degli antichi paragonata a quella dei moderni, dello
spirito di conquista dell'usurpazione)

• Uno dei padri fondatori del liberismo, anche lui è stato un po' però è
un po' contro la rivoluzione francese, sicuramente contro Napoleone
• Ritrova in Napoleone un atteggiamento dispotico, che lui odia, e
infatti per questo che appoggia alla rivoluzione e il sentimento della rivoluzione
di cambiare la situazione

La libertà degli antichi paragonata a quella dei moderni


• Considera la libertà come il diritto di non essere arrestato, detenuto,
maltrattato ho messo a morte per la volontà arbitraria di uno o più individui, ma
unicamente per la legge già prestabilita
• Fa una differenziazione tra la libertà degli antichi paragonata a
quelli moderni, in quelli moderni sia la libertà di andare in giro senza dover
chiedere il permesso a nessuno, la libertà di fare tutto quello che si vuole basta
che sia prestabilito dalla legge, se no diventa un reato, E tutti possono essere
puliti alla stessa maniera, tramite le leggi e non tramite un parere di un unico
individuo
• La sovranità negli antichi consisteva nel votare le leggi, di
pronunciare giudizi, nell'esaminare i conti, gli atti e la gestione dei magistrati
quindi nel metterli sotto accuse e condannarli o assolverli, inoltre con gli
antichi erano I costumi a regolare le leggi mentre in questo caso sono le leggi a
regolare i costumi (nella libertà moderna)
• Mentre gli antichi facevano la guerra per ottenere ciò che volevano, i
moderni commerciano. lo scopo è lo stesso
• Nella libertà moderna essendo paesi molto più grandi e non come ad
esempio Atene molto piccola, l'interesse del singolo individuo non è considerato
allo stesso modo, ma vige la legge della maggioranza
• LE VIRTÙ DEI MODERNI SECONDO CONSTANT SONO IL COMMERCIO, LE RICCHEZZE E
IL LUSSO

ALEXIS DE TOCQUEVILLE (La democrazia in America)

• L'America cambia complessivamente la storia europea e si presenta come


l'incarnazione del principio della libertà e della democrazia
• In America vi sono due ondate di migrazioni, inizialmente quella dei
ricercatori che cercavano nuove terre, invece la seconda coloro che volevano fare
la fortuna, proprio come gli italiani nell’8/900
• Va là per studiare le istituzioni democratiche facendo le veci dei
magistrati, essendo lui magistrato, ma il tema del libro tratta invece la schiavitù
• Tocqueville afferma che la democrazia in America è ben fatta, e poi
giustifica questa cosa affermando che la democrazia in America non ho dovuto
versare nemmeno una goccia di sangue, facendo il paragone sottinteso con la Francia
• Afferma che l'aristocrazia in America funge come mediazione tra potere
e uomo democratico, e che è essenziale che ci sia, difatti è molto difficile
scalare la vetta, la mobilità sociale e poco contemplata da questo filosofo
• Afferma che la differenza di classi sociali spinga l'uomo ad evolversi
e a migliorarsi, nutrendo il sentimento dell'invidia, che alla società fa solo che
bene perché alla base vi sono i beni materiali, e più un singolo individuo produce
per il volere di più Beni materiali, è più renderà la propria nazione producente

Pregi e difetti della democrazia (soprattutto americana)


• Tocqueville rimane molto sorpreso dalla democrazia e dalla rivoluzione
sociale trovato in America, mettendola in contrapposizione con quella in Francia ed
Inghilterra, trovo molta uguaglianza delle condizioni
• Considera la democrazia americana molto affascinante, rendendosi conto
che è così affascinante perché non ha delle radici, bensì è molto apparenza
• Infatti in America non c'è il velo di mistero di cui parlava fichte
perché essendo una società nuova, si sa livello storico come è nata e com'è
cresciuta
• La politica in Europa nasce dall'alto arrivando verso il basso, invece
in America nasce dal basso arrivando piano piano in alto perché è suddivisa da
comuni e contee
• L'istruzione pubblica è molto più avanzata perché a 15 anni i ragazzi
sono pronti per andare a lavorare mentre in Europa a 15 anni inizia la vera e
propria istruzione, quindi in America sia un livello di produzione maggiore perché
i ragazzi a età minore vanno a lavorare e producono
• L'amore per il denaro porta avanti la filosofia sulla quale si fonda
l'America, perché maggiore denaro che circola equivale a maggior intelletti e poca
ignoranza
• Ma non avendo le radici l'America è priva di cultura e inizialmente
anche prima di arte, a differenza dell'Europa
• In America governa il popolo e questo lo possiamo vedere perché
nominano chi governerà chi giudicherà le infrazioni da loro commesse, quindi non
soltanto le istituzioni sono democratiche nel loro principio ma in tutto il loro
sviluppo
• In America poi vi è l'associazionismo, si #associano per qualsiasi
motivo, ovvero l'uno collabora per il bene proprio grazie all'aiuto dell'altro
individuo
• Però il filosofo nota anche che vi è molto egoismo a differenza degli
europei, e secondo lui la nazione dovrebbe riunire questo egoismo e trattarlo in
maniera che tutti si aiutino senza pensare unicamente al proprio interesse
• LA VIRTÙ PRINCIPALE DELL'AMERICA È IL COMMERCIO
• In America vince la maggioranza, ma non è detto che la maggioranza
abbia sempre ragione infatti il filosofo parla anche dell'onnipotenza della
maggioranza, quando si può ritenere che la maggioranza abbia ragione o meno?
• Secondo lui la soluzione che il potere legislativo sotto lini la
maggioranza non rendendosi schiavo però di essa, quindi rispettando anche le
minoranze
• Le passioni che ci sono nella società americana sono unicamente a scopo
materiale, e non spirituale quindi dice sempre la legge dell'invidia

SAINT-SIMONE (Opere)

• È considerato un tecnocrate, ovvero promulgatore di un'ideologia che


non crede nella politica, crede che al posto dei politici debbano governare i
tecnici
• Non è d'accordo con la rivoluzione francese, sostiene che il sistema
feudale era molto più efficiente e migliore
• Propone di ricostruire una specie di sistema feudale raccogliendo le
conoscenze frammentarie dalle varie scienze e di riunirle in una specie di
enciclopedia
• Si basa sulla legge della gravità di newton, pensando che le scienze
fisiche e le scienze dell'uomo devono basarsi sulla semplice perfezione di questa
legge
• La scienza dell'uomo secondo lui è rimasta molto indietro rispetto alle
scienze positive
• È convinto che la società per progredire debba seguire delle tappe che
sono già accadute in passato grazie lo sviluppo storico
• Il corso naturale delle cose che fa nascere nuove istituzioni necessari
ad ogni età del corpo sociale in armonia con il grado di civiltà dei popoli
• Propone due ideologie la prima che voglia ritornare alla gerarchia
sociale, invece la seconda tende a sottolineare che l'ancien régime era una
dominazione giusta
• Fonde le due teologie e sostiene che gli illuministi hanno sbagliato a
considerare la religione è un ostacolo, secondo lui solamente attraverso le
seduzioni religiose la specie umana sia civilizzata, vedo in merito anche nel
papato
• Trova che la società si trova in un'epoca di passaggio ed è per questo
che si trovi dunque in un'epoca di transizione, di crisi, il sistema antico è
destinato a cadere perché si fondava sulla guerra ed è per questo che
successivamente arriveremo ad un sistema nuovo ed eccellente in tutti i campi
• Per farsi che sistema feudale muoia completamente occorre che questo
nuovo sistema produttivo scientifico venga sostituito con quello vecchio così da
rivoluzionarlo e migliorarlo
• Secondo lui per ristabilire l'Europa dopo le catastrofe della
rivoluzione francese era quella di renderla omogenea e non più disorganizzata,
creando una pace internazionale rendendola unificata
• In Francia in quel momento è un periodo di sviluppo e di una produzione
maggiore, lui promuove questa cosa sostenendo che i le nuove invenzioni delle nuove
tecniche siano l'inizio della rivoluzione del paese
• Infatti lui affida tutto il potere alla classe produttiva, sostenendo
che sia l'unica che possa rimuovere le radici dalla Francia nonostante il fatto che
dopo la rivoluzione francese non ci siano abbandonati ancoraInoltre sostiene che i
registi, ovvero coloro che fanno le leggi, devono farle per assicurare maggiore
produzione, perché i produttori hanno bisogno di maggiori agevolazioni per
aumentare la produzione

Concetto di capacità
• Secondo lui bisogna instaurare una nuova organizzazione sociale, basata
sull'economia politica, in questa nuova organizzazione sociale quello che è il
centro e la competenza, la capacità, e coloro che hanno la capacità di saper fare
sono i produttori
• La politica dunque da questo punto di vista, è la scienza della
produzione e allo scopo di sistemare le cose nel modo più favorevole alla
produzione
• Da questo punto di vista il filosofo non è così utopista come si
potrebbe pensare, perché le commissioni consultive, le camere di commercio le
camere le manifatture già esistevano con Napoleone
• Quindi le riforme del filosofo non hanno di mira il governo ma bensì lo
Stato che sta sotto la politica, ovvero i produttori, così da levare potere al
governo e donarlo a coloro che realmente contribuiscono per il paese
• Sostiene infatti che gli oziosi all'interno della società sono i
politici, perché non producono, quindi promuove la limitazione dei poteri ad essi
attribuiti
• L'attività produttiva genera distinzioni, ma non legata alla nascita o
al ceto sociale alla quale si fa riferimento, ma bensì a coloro che producono di
più, quindi sono più forti e a coloro che producono di meno, quindi sono più deboli
• Considera che il principio della sovranità popolare è un'idea
metafisica, infatti respinge il principio dell'uguaglianza assoluta e del suffragio
universale, considerando che la volontà della maggioranza non sia tassativamente la
volontà vantaggiosa per lo Stato

Il principio della libertà


• La libertà non è unita strettamente alla realtà della produzione,
finisce per essere unicamente una rivendicazione critica, una rivendicazione
negativa allo Stato da parte degli individui
• Intende sottolineare che non è pro alla contrapposizione tra uomo e
uomo, ma è però alla contrapposizione tra uomo e le cose, questo è il vero scopo
• Il suo obiettivo non è di rendere il proletariato ignorante, bensì
propone di fargli assorbire maggiori conoscenze, sia in ambito lavorativo che non

La proprietà
• Non è uno di quelli che pensa che la proprietà debba essere abolita,
bensì considera la proprietà legittima solo se deriva dal lavoro e dalla capacità
di chi la possiede, quindi incapace io ti osi non devono avere troppi diritti sulle
cose che utilizzano e che possiedono

Perfezionamento della morale e religione


• La politica deriva dalla morale, e le istituzioni di un popolo derivano
dalle sue idee, e dalle concezioni più larghe
• Vi è sia la necessità verso gli studi positivi e scientifici e
dall'altra anche la necessità di affermare una religione simile a un nuovo
cristianesimo
• Inoltre sostiene che lo sforzo del singolo individuo a migliorare la
propria condizione sia d'aiuto sia per lui ma anche per lo Stato
• Resta sempre nemico della nobiltà e dell'aspetto militare del paese,
rimanendo sempre se stesso di fianco ai produttori, quindi a una società
industriale
• Difatti i suoi allievi chiamati Saint-Simoniani e si fanno notare nella
società per il loro talenti, in campo di religione arte e produttività

PROUDHON (Che cos'è la proprietà?)

• Prodotto non è un pensatore etichettabile con un solo termine, perché


da lì partono dei filoni che vanno verso l'anarchia oppure verso il sindacalismo
rivoluzionario e in parte anche un utopista, ma la sua vera idea è che al posto
della società oppressiva che abbiamo Dove sia la religione ma anche lo Stato sono
considerati una forma di oppressione si dovrebbe passare una società che sta
insieme spontaneamente
• Ci dovrebbe essere un contratto di tutti con tutti ma naturalmente il
contratto informale in modo che nessuno sia costretto da nessuna istituzione, nella
sua società dovrebbe scomparire il denaro, che per lui è un intermediario tra tutte
le cose, ma non è neutro perché il denaro tende a riprodurre se stesso e quindi a
crescere in modo spaventoso
• Sulla domanda che concerne che cos'è la proprietà sostiene che sia un
furto, e sostiene inoltre che la proprietà sia un diritto civile e che dipende
dall'occupazione del primo arrivato, quindi chi prima arriva prima alloggia
• Il re viene considerato come mandatario del popolo, Quindi se
considerato tale deve essere controllato dal popolo e viene considerato
responsabile punibile
• Inoltre il re non può esercitare la propria sovranità bensì la deve
delegare
• Inoltre non ho alcuna differenza tra monarchia e democrazia perché
entrambe si basano sulla convinzione che la legge sia l'espressione di una volontà,
una volontà del monarca oppure del popolo mentre effettivamente dovrebbe essere
l'espressione di un fatto
• La domanda che si pone per donne come si può arrivare ad un'uguaglianza
tra tutti quanti gli uomini attraverso i diritti sull'uomo sei in effetti in ogni
costituzione successiva alla rivoluzione si sostiene che gli uomini siano disuguali
a causa dei beni? Dunque la rivoluzione non ha portato altro che è un arretramento
del sistema riportandolo all'ancien régime
• Quindi secondo proudhon la proprietà è l'ultimo ostacolo da battere per
arrivare a una società migliore
• Lui critica i diritti considerati essenziali dalla costituzione ovvero:
la libertà che inviolabile, l'uguaglianza non ammette restrizioni né eccezioni,
così anche il diritto alla sicurezza, , Inoltre arriva ad affermare che la
proprietà non è un diritto naturale e che è un diritto esterno alla società perché
è evidente che sei beni di ognuno fossero beni sociali le condizioni sarebbero
uguali per tutti
• L'unico fattore che può portare all'uguaglianza delle proprietà è il
lavoro, il lavoratore conserva anche dopo aver ricevuto il suo salario ovvero un
diritto naturale di proprietà sulla cosa che ha prodotto.
• Quindi infine la comunità cerca l'uguaglianza e la legge ma spesso la
comunità scambia l'uniformità con la legge e il livellamento con l'uguaglianza e
diventa tirannica e ingiusta, la proprietà diventa dispotica un'usurpazione
oppressiva e asociale

KARL MARX, ENGELS (Il manifesto del partito comunista)

• Sono i padri fondatori di un'ideologia importante che si contrappone al


liberismo e ottiene il maggior peso da quando è stata formulata fino a tuttora
parliamo del marxismo, comunismo, socialismo
• Quest'ideologia si rifà alle origini della purezza delle origini, cioè
al socialismo, si intende il potere al proletariato che viene introdotta grazie
alla scusa della congiura degli uguali, quindi un esempio di insurrezione comunista
sotto sindacale o lotta politica contro la nazione tutto sotto il segno
dell'egualitarismo
• • Col socialismo si punta un dito contro la libera
concorrenza e il libero gioco della forza della domanda e dell'offerta, si esclude
ogni intervento dello Stato e queste sono le basi del socialismo
• Il comunismo inteso da Marx è vista come un utopia, ovvero qualcosa di
irrealizzabile, cioè che lascia il debole sempre in ballo a chi è più forte come
un'uguaglianza di diritto considerate libertà o condizioni di uguaglianza solo
formale
• L'orientamento socialista che poi si è evoluto in comunismo, tende a
difendere il lavoro del lavoratore dall'insurrezione dello Stato che è considerato
molto più potente
• Nel 1848 segna proprio la manifestazione di una ribellione operaia e
nelle strade contro gli imprenditori, dunque contro il capitalismo
• Sia Marx che Engels sostengono che l'emancipazione della classe operaia
deve essere opera della classe operaia stessa, questo significa che considerano i
movimenti e le teologie che si sono creati prima di loro come non autenticamente
proletari, ma borghesi o piccoli borghesi
• La lega dei comunisti si definisce come un'associazione internazionale
dei lavoratori e naturalmente clandestina, loro vivono grazie alla convinzione che
il potere sia del proletariato, la loro ideologia la mostrano attraverso i
manifesti, ed è proprio qua che nasce il manifesto del partito comunista
• In uno dei suoi scritti si legge che i comunisti appoggiano dovunque
ogni movimento rivoluzionario contro la struttura sociale e politica esistente, in
tutti questi movimenti mettono in primo piano come questione fondamentale la
questione del la proprietà

Prima parte
• Il comunista è colui che comprende quali sono le leggi necessarie per
il regolamento della storia, che sono valide sempre. Quindi dopo alla battimento
dell'ex proprietà viene considerata da parte dei capitalisti un notevole
sfruttamento nei confronti della classe operaia

Materialismo
• Esiste anche il materialismo dialettico, una filosofia generale della
natura dell'uomo e della storia, con il termine materialismo si intende che l'idea
dell'autonomia dello spirito della materia, della realtà.
• Gli esseri superiori che sono creati dall'immaginazione religiosa gli
uomini sono solo un riflesso fantastico del loro stesso essere.la coscienza e il
pensiero dell'uomo sono il prodotto di un organo materiale che è il cervello
• Il marxismo è un'economia è una politica ma anche una filosofia, in
particolare una filosofia della storia: il motore della storia è la lotta di classe
tra borghesi e proletari. Ciao max ed Engel s'erano convinti che l'origine della
storia c'era una comune proprietà del suolo, c'erano delle comunità primitive che
non si approcciano della produzione su base privata ma su base comunitaria
• Dunque secondo loro la lotta di classe c'è sempre stata, la storia è
sempre stata messa della lotta di classe in ogni epoca, uomo libero e schiavo,
Patrizio e plebeo, barone serbo furono pressione costante e condussero una lotta
senza segua che dunque successivamente finì in una trasformazione rivoluzionaria
• Il governo moderno non è che una delegazione che gestisce gli affari
comuni di tutte le classi borghesi
• Il manifesto non condanna la crescita della politica e dell'economia
della borghesia perché secondo la sua concezione dialettica, ci sono delle tappe
nello sviluppo della società che sono necessarie e sono giustificate
• La borghesia rivoluzionaria e progressiva non solo perché distrugge
l'anziano regime ma anche perché trasforma la campagna che per il marxismo è
arretratezza, la borghesia invece punta sulla città quindi punta
sull'urbanizzazione
• Arreso il mercato cosmopolita, ha diffuso il consumo in tutti questi
paesi e questo è possibile per le civiltà arretrate perché vengono spinte a
muoversi verso la città e nel senso della civiltà
• Ma quest'avanzamento della borghesia a parere di Marx adesso deve
dirigersi a vantaggio del nuovo soggetto che è il proletariato, il proletariato e
la classe degli operai moderni che vivono nella misura in cui trovano lavoro e che
trovano lavoro nella misura in cui il loro lavoro accresce il capitale
• Questi operai costretti a vendersi, non sono che ho una merce come
un'altra sottoposta tutte le vicissitudini della concorrenza e a tutte le uscite
azioni del mercato
• All'inizio gli operai sono divisi tra loro che lottano per la
concorrenza invece successivamente si alleano anche grazie al manifesto per
raggiungere un'unità all'unico scopo di abbattere la borghesia, questo provoca una
lotta di classe nazionale che poi successivamente diverrà internazionale
• Considerano solamente un'opzione per cambiare il sistema, ovvero una
rivoluzione violenta attraverso la forza per abbattere la potenza della borghesia
per raggiungere lo scopo di affiancare la potenza del proletariato

Seconda parte
• Qua si ha l'avanzamento del proletariato con la rivoluzione già fatta,
e diverrà appunto alla classe dominante, inizialmente sarà caratterizzato dal
dispotismo ma è solamente una forma di governo passeggera, perché il proletariato è
divenuto classe dominante, e genera la negazione della negazione quindi si arriva
alla società senza classi, senza antagonismi e il potere politico e senza Stato,
come se si disolvesse
• Quindi subito dopo la rivoluzione vi sarà una dittatura del
proletariato dove la borghesia sarà oppressa e il proletariato prenderà capitale,
terre, credito e accentra tutto nello Stato

I comunisti
• Loro vengono considerati coloro che capiscono meglio le condizioni del
movimento del proletariato, non sono affatto dei sentimentali, studiano l'economia
politica, capiscono come funziona questo sistema e si lavora affinché si affermi
una società diversa da quella, inoltre pensano che stia arrivando il momento del
rovesciamento della borghesia
• Loro si basano sull'idea che non si debba avere nostalgia del passato
in tal caso venga rovesciata la borghesia, perché non si può avere nostalgia degli
operai che stanno al servizio delle macchine

Fine
• Alla fine del manifesto c'è una dichiarazione di guerra la vecchia
società, condannata a causa dell'eccessiva potenza del capitalismo ed infine il
motto del manifesto cita: "proprietari tutto il mondo, unitevi”

ENGELS (La situazione della classe operaia in Inghilterra)

• L'Inghilterra e dove vi è la situazione più spaventosa in cui vivono i


proletari, perché quello che nasce sono le fabbriche intorno ad esse vengono
costruite in fretta dei capannoni per alloggiare gli operai
• Io operai vivono tutti quanti insieme, spesso in una stanza tutta la
famiglia
• Vivono in una condizione di miseria, la gente priva di mobili, gli
sposi vivono in una sola stanza, non si tratta più di operai ma di schiavitù

JOHN STUART MILL (saggio sulla libertà, considerazioni sul governo rappresentativo)

• Una società non deve essere qualcosa di omogeneo, di appiattito, una


riunione in cui gli individui sono simili l'uno all'altro, ma, perché ci sia una
buona società, è necessario che sia composta da buoni individui, cioè quelli che
riescono ad esprimere tutta l'originalità del proprio carattere.
• Pensa che l'opinione pubblica tende sempre di più a schiacciare la
libertà, a schiacciare l'originalità presente, questo per lui è un grosso pericolo
che però non coincide più come per il passato dall'oppressione di qualche potere
sull'essere umano, ma che realizza tuttavia un dispotismo dell'opinione.
• La democrazia si è impiantata, sta facendo i suoi passi avanti ma il
popolo non è ancora sempre educato essere protagonista della democrazia, ad esempio
non è molto istruito
• Lui proprio come tocqueville denuncia la tirannia della maggioranza,
del dispotismo dell'opinione pubblica questo è considerato da lui il vero e proprio
pericolo attuale da cui la società deve guardarsi ed è il più grande tra i pericoli
perché non si manifesta con il dominio ma si manifesta in modo impalpabile
• Mill fa questa riflessione non per affossare questo tipo di governo ma
per renderlo migliore, la sua è una riflessione è una preoccupazione ma non invita
a fare qualcosa di diverso, per lui il liberalismo e la democrazia sono il sistema
migliore possibile
• A differenza di altri autori sembrerebbe che Milo non abbia nostalgia
di altri sistemi, Inghilterra non è un passato recente aristocratico come la
Francia ma è vero però che nel seguito nel pensiero di Mill si delinea una specie
di elitismo, cioè quando in mezzo a tutto il popolo io distingue una parte
dall'altra.
• Mill propone l'idea dell'Elite, infatti a fine ottocento inizi
novecento propone quest'idea secondo la quale si vuole preservare l'Elite da tutto
il resto della popolazione, Ovvero preservare i geni, oppure quelli che scoprono
qualcosa dalla popolazione normale
• Secondo lui quello che minacciava sei proprio l'idea di individualità,
A questo proposito parla di una tirannia sociale, un dispotismo che viene da questo
tipo di uomini incapaci di fare, questi uomini non hanno l'autonomia,
l'indipendenza degli altri preferiscono credere affidarsi ad un'autorità collettiva
risposto che basarsi sulle proprie convinzioni
• Secondo 1000 ci sono due grandi principi ovvero la libertà e la
giustizia, rispettivamente rispecchiano due ideologie ovvero il liberalismo e il
socialismo , Mischiando le due si può notare che si arriva a un socialismo
collettivista

Le caratteristiche di questo liberalsocialismo


• Proprio grazie a questo nasce l'idea del Welfare State, ovvero chi non
può permettersi delle cose basilari per l'individuo libero, deve essere aiutato in
modo positivo dallo Stato a raggiungerle
• Secondo lui devono essere aiutate le persone più disagiate, ma senza
finire con lo Stato proprietario, perché secondo lui quel modello è quello che
impedisce a ognuno di essere autonomo, quindi la proposta tipica è la soluzione
cooperativistico

HERBERT SPENCER

• In questo momento storico in Inghilterra sono appena state divulgate le


idee di Darwin sull'evoluzionismo, e ogni scienza viene condizionata da questa
notizia
• Infatti Darwin nomina queste due teorie come:-principio della lotta per
l'esistenza,-sopravvivenza del più adatto (non del migliore)
• Anche Spencer pensa che la società si evolva, quindi non sta fermo,
applica con le due sue teorie alla società

Teoria di Spencer
Società militare
• Secondo lui ci sono due forme di società: la prima è quella militare,
che per conservare se stessa è costretto all'azione collettiva tutti gli uomini che
sono adatti alle armi agiscono insieme per raggiungere lo scopo cioè difendere la
propria società dalle altre
• La società sarà composta da alcuni che combattono da una certa parte
della società che non può o vuole combattere, la società militare esige
un'organizzazione collettiva è molto stretta della società dove gli uomini sono
costretti a cooperare, la vita del cittadino non gli appartiene perché a
disposizione della società di cui è membro.finché resta in grado di portare le armi
non posso trarsi all'obbligo di combattere, Dunque l'individuo è considerato come
proprietà dello Stato
• Questa società viene intesa come un esercito, il principio fondamentale
è la cooperazione obbligatoria, Tendono a creare una società a livello economico
capace di bastare a se stessa, con i paesi vicini o lontani ci sono guerre
frequenti quindi tutte le cose necessarie alla vita è meglio se sono prodotte
all'interno del paese.
• LA VIRTÙ PRINCIPALE È LA FORZA FISICA IL CORAGGIO COSÌ COME TUTTE LE
VIRTÙ CHE SONO UTILI IN GUERRA
• L'iniziativa personale repressa, tutti quanti devono attenersi a ciò
che viene stabilito dall'alto e in questa società ovviamente scarseggia il
progresso industriale

Società industriale
• Scarseggia molto la difesa contro i nemici esterni ed è adatta invece
al mantenimento della vita sociale attraverso il mantenimento della vita di
ciascuno dei suoi membri, Ma la pecca fondamentale è che da un giorno un altro può
essere distrutta dai nemici esterni, perché non ha mezzi di difesa ma quando il
pericolo dei nemici scompare allora resta soltanto l'altro obiettivo ovvero
provvedere al proprio benessere al proprio mantenimento
• Ogni uomo può mantenersi con il suo lavoro, può scambiare i suoi
prodotti con quelli degli altri, può prestare aiuto, può pagare può ricevere un
pagamento, può entrare in contratto con altri e può lavorare per vivere in modo del
tutto indipendente dalla direzione della società quindi l'individuo non dipende
dall'autorità pubblica e dallo Stato e se scopi non sono gli scopi dettati
dall'autorità Monica amente dettate dalla sopravvivenza
• Per conciliare tutte quante le attività Spencer decide di creare un
organo dove sono presenti individui mandati da ogni gruppo per mantenere le
condizioni che permettono la massima espansione della vita individuale e le
condizioni sono: che sia mantenuta la giustizia, che ciò che l'individuo guadagna e
sia riconosciuto, si chiede che l'individuo sopporti le conseguenze delle sue
azioni e infine un'altra condizione che secondo Spencer e altri molti liberali
rappresenta una garanzia di progresso della società nel suo insieme e rispetto nei
confronti degli uomini superiori ovvero l'Elite
• Lo Stato non deve assistere che povero e che ha bisogno perché questo
secondo Spencer andrebbe a svantaggio di quella reazione energica che invece queste
categorie devono manifestare, questo però non significa che non ci debba essere
filantropia solo da parte gli individui non dallo Stato

Ruolo dello Stato


• Il ruolo dello Stato è solo negativo, 16 al singolo di non fare una
cosa e infatti gli individui che seguono i loro affari sono caratterizzati da
cooperazione volontaria e questo tipo di rapporto caratterizza anche l'apparato di
governo ovvero sono gli individui che non consentono che qualcuno gli obblighi a
fare qualcosa ma che fanno qualcosa solo quando volontariamente decidono di farlo
• Mentre dall'altra parte avevamo un'amministrazione centralizzata a cui
abbiamo un'amministrazione decentrata e quindi ridotta una sfera minore
• Aumenta in modo straordinario la sfera delle organizzazioni private, si
formano associazioni di ogni tipo che non hanno come scopo l'aggressione, ma lo
scambio di prodotti, di servizi oppure a fare in generale e la caratteristica della
società industriale e che ci sono un'infinità di associazioni politiche, religiose,
commerciali, professionali di ogni misura di ogni grandezza
• I cittadini di questa società hanno grande rispetto per i diritti e per
la proprietà altrui e la concezione dei rapporti domestici dei rapporti con le
donne e con i loro figli quindi si potrebbe dire che è un tratto molto importante
di questa società è il progresso nell'indipendenza è un tipo di società che
favorisce l'autonomia personale e la resistenza ad un potere non gradito

GEORGE SOREL (riflessione sulla violenza)

• Gli obiettivi polemici di sorelle sono la democrazia, perché in quel


periodo iniziano un piacere a tanti, avevano già trovato nel marxismo un amore-
audio nella democrazia infatti secondo Marx diceva che la democrazia era uno stadio
che andava raggiunto e superato perché secondo Marx il principio di uguaglianza
della democrazia è un diritto puramente formale dentro non c'è sostanza per dare
sostanza la democrazia ci vuole il passaggio al socialismo attraverso la
rivoluzione
• Lui fa riferimento al sindacalismo chiamandolo "sindacalismo
rivoluzionario" dal quale partono personaggi che arrivano tutte le ideologie
• La concezione della storia della realtà è molto pessimista che si
contrappone all'ottimismo , L'ottimista secondo lui è colui che crede che ci sia
una legge della storia che porta verso il meglio in modo automatico.

L'atteggiamento pessimista
• Il pessimismo è un modo realista di guardare il cambiamento delle rose
e l'essere umano
• Il pessimista crede non in un'illusione, fantasie o speranze ma una
concentrazione realista del mondo e crede che la realtà sia soggetta a leggi ferree
che sono quelle che non cambiano solo perché si spera che si modificano
• Questo cambiamento lo si può addirittura chiamare redenzione, perché è
una concezione quasi religiosa l'uomo è in una situazione di peccato, di esistenza
e abbattimento e ci sarà la redenzione, inteso come cambiamento totale a modificare
la sua condizione
• Naturalmente il cambiamento nei confronti di un lavoratore da parte un
sindacalista che crede nella rivoluzione l'elemento fondamentale è quello della
forza e della violenza infatti rivendica in prima persona al movimento operaio
l'uso della violenza, la violenza non è solo legittima, non è solo possibile usarla
ma deve essere usata perché è una violenza che purifica
• Invece l'operaio che vede come combattente che scende direttamente in
piazza per la sua battaglia come si immagina di andare avanti, di essere in una
condizione diversa e migliore da quella in cui si trova? Si condivide con molti
movimenti e correnti intellettuali di quell'epoca l'odio contro l'intellettualismo,
contro la ragione, il razionalismo, contro chi prende la ragione come qualcosa che
esiste nella realtà

HANNA ARENDT (Le origini del totalitarismo)

• Definisce due diversi regimi politici che sono stati al potere negli
anni precedenti: il regime di Hitler e quello di Stalin, mentre Hitler è stato
sconfitto il regime staliniano l'ha subito sconfitte o interruzioni, non mette il
fascismo italiano in questo elenco perché lo considero un totalitarismo imperfetto,
solo autoritario

Quali sono gli elementi che definiscono questa forma di governo?


• Il primo elemento che va a ricercare e l'antisemitismo, cioè
quell'atteggiamento di disprezzo verso l'ebreo e lo va a ricercare in un autore di
origine ebraica.
• Il secondo elemento è quello dell'imperialismo: le nazioni europee si
sono espanse e hanno creato delle colonie, questo significa che hanno avuto
l'incontro con chi è diverso da loro e questo a creato un modello di rapporto fra
se stessi
• Il terzo elemento è il terrore: nei due sistemi politici regna il
terrore, che non è la paura che si può provare nei confronti del potere o di un
nemico politico, ma il terrore provoca incertezza nella vita di ognuno nessuno è
più certo di cosa sia o meno lecito fare
• Un altro elemento di ciò che compone il totalitarismo: è il potere che
si è trasformato nella modernità e cosa significa per il singolo questa forma di
potere, il totalitarismo comincia con la presenza dello Stato questo costituisce
già un pericolo per l'individuo

Qual è la differenza tra totalitarismo e dispotismo?


• • Nel dispotismo l’uomo rimaneva ancora tale, li si poteva
dominare, comandare, ma non gli si toglieva la sua caratteristica più essenziale
cioè la sua umanità, invece questa nel totalitarismo si perde e si va a eliminare
quella sfera personale in cui ognuno di noi si sente se stesso
• Alla domanda su come si sono formati i totalitarismi, è un passaggio
essenziale è che l'uomo prima che arrivasse il totalitarismo era già un atomo
separato da tutti gli altri e quindi senza potere

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