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Passioni e politica
• Giustizia è conoscenza mentre ingiustizia è ignoranza
• Felicità corrisponde a giustizia mentre l'infelicità all'ingiustizia
• Lo Stato equivale nel suo grande all'individuo nel suo piccolo
Comunismo platonico
• I difensori sono tutti uguali e non devono avere proprietà perché il
loro vero obiettivo è difendere sempre lo Stato
• Il possesso di proprietà da parte dei difensori potrebbe offuscarli dal
loro lavoro
• Non ci sono mogli o figli personali perché tutto in comune
• Tutte le donne sono le mogli di tutti e tutti i figli sono i figli di
tutti
• Ci deve essere l'assenza totale di interesse dei difensori di beni
personali
Regimi politici
• Il miglior regime politico è quello senza corruzione
• rima forma di governo dove il re e filosofo, Che essendo saggio può
guidare in maniera eccellente
• Timocrazia, dove la qualità che regna e l'onore, caratteristica
dell'uomo ambizioso
• Oligarchia, dominata dalla qualità dell'avidità e il denaro, dunque fu
governare solo che ha una determinata ricchezza
• Democrazia, non è particolarmente amata secondo Platone è la forma di
governo dei poveri perché in tutti gli Stati gli individui non sono uguali secondo
lui
• Tirannide, fine della Repubblica, tiranno considerato infelice perché
vige l'ingiustizia
ARISTOTELE (Politica)
Quarto libro doveri del cittadino (partecipare al consiglio e far parte delle
magistrature dei tribunali)
Il fine dello Stato è il vivere bene e questo modo di vivere è il modo di vivere
felice e bello
-La proprietà
• L'Aristotele non condivide il concetto di proprietà comune perché
l'individuo è legato a proteggere e ci sentiamo uniti a ciò che è personale
• Per Aristotele ci sono due modi in cui si esplica la felicità, uno fare
opere belle, due l'attività pratica di virtù
• Ci sono tre fattori che rendono l'uomo virtuoso, uno la natura, due
l'abitudine, tre la ragione
Virtù e fortuna
• Ci sono governi che vengono acquisite con armi proprie o con propria
virtù da parte di un principe
• Il dover governare uno Stato nuovo presuppone o di possedere virtù o di
avere dalla propria parte la fortuna
• Nel caso della virtù il principe sarà più propenso a mantenere il
principato invece nel caso della fortuna sarà molto difficile mantenerlo
I profeti armati
• I profeti che vincono sono quelli armati e, chi ti segue deve essere
obbligato a seguirti se no può abbandonare il principe da un momento all'altro
• Ci sono le crudeltà usate bene ovvero quelle usate tutte insieme e
quelle usate male fate passo per passo che provocano una sensazione di malessere al
cittadino
Principi ecclesiastici
• Questi principati sono sicuri e felici perché retti dalla fede e dalla
religione
• Il principe deve avere, buone leggi, buone armi per potersi difendere,
secondo lui non ci può essere buona legge senza buone armi
Il realismo
• Qua si trovano i consigli non morali ma per raggiungere efficacemente
lo scopo
• Per mantenere lo Stato il principe non deve essere liberale e generoso
con i cittadini, deve essere prudente
• Il ruolo del principe non è farsi odiare dalla popolazione ma farsi
temere, Devono provare ammirazione
• Ogni principe deve essere ritenuto pietoso e non crudele, è molto
meglio essere temuto che Amato
• Il principe risulterà odioso se si impadronirà della roba e delle donne
dei sudditi, il principe deve temere i suoi sudditi ma deve temere anche i potenti
esterni
• Meglio trattare bene i propri sudditi e non i potenti esterni
• LA DIFFERENZA TRA MACHIAVELLI PLATONE E ARISTOTELE È CHE MACHIAVELLI
NON SICURA DELL'INFELICITÀ DEL PRINCIPE MA PER LUI CONTA L'APPARENZA E NON LO STATO
D'ANIMO, IL PRINCIPE DEVE MOSTRARSI FELICE ANCHE SE NON LO È PER NON FAR VEDERE LE
PROPRIE DEBOLEZZE AI PROPRI SUDDITI AGLI ESTERNI POTENTI.
la religione
• Religione considerata corrotta, caratterizzata da comportamenti
apparentemente caritatevoli con un secondo fine
• Inoltre i cristiani non adottano tutte le morali della chiesa come la
castità a vita
• Concezione su sacerdoti molto diversa, bevono, hanno donne, sono ricchi
e corrotti
Il principe
• Il principe non si deve curare solamente di rispettare le leggi ma
anche di apparire con costumi adeguati perché ha un'influenza maggiore rispetto a
un semplice cittadino
Utopie
• Un non luogo, Ma descrizione del mondo di una società che non ha luogo
e che di pura fantasia
Il diritto di proprietà
• Nello stato di natura non esiste proprietà, mentre nello stato civile
si, è una concezione del sovrano.
Primo trattato
• Locke contrappone a quella teoria di Robert film che vedeva il governo
un'estensione del potere familiare, secondo Locke il governo di uno Stato è
tutt'altra cosa rispetto al governo della famiglia
Secondo trattato
• Espone la teoria sulla nascita dello Stato, ovvero il governo è un
proseguimento dello stato di natura
• Lo scopo di questo libro è di opporsi al governo assoluto, secondo lui
il governo dovrebbe assolutamente avere dei limiti
• Il primo nemico è il diritto divino, secondo lui non c'è alcun diritto
divino bensì deriva tutto dall'essere umano e dalla sua natura
Stato di natura
• Governato dalla ragione e i diritti di natura, sono mantenuti nella
società civile e continua ad esistere, questa è la base della libertà
• Ognuno si comporta secondo ragione e non fa come vuole
• Nello stato di natura per proteggere se stessi agli altri la natura ha
concesso un diritto naturale, ovvero il diritto di punire, Ovvero il diritto di
farsi giustizia da soli
• Si vendicheranno in proporzione al danno subito senza esagerare
• Il diritto di proprietà è donato da Dio e qualunque persona coltivi un
appezzamento di terra se ne appropria (Il lavoro da vita alla proprietà)
• Il passaggio da stato di natura è stato civile deve avvenire unicamente
per consenso dei cittadini
La Repubblica democratica
• La natura della democrazia è il popolo ovvero l'insieme dei cittadini
ma la caratteristica speciale del popolo è che esso appare come nella forma i due
soggetti diversi
• In questo tipo di governo sono essenziali le leggi che stabiliscono il
diritto di voto, il popolo sa scegliere molto bene le persone a cui delegare la sua
autorità
• Una Repubblica deve essere di piccole dimensioni, non può essere grande
perché se no la scelta del popolo sarà molto più difficile
• All'interno della democrazia vi è il principio della virtù, perché se
la sovranità risiede nel popolo affinché questo governo non sia corrotto e
necessario ognuno dei molti che sia virtuoso
• Tutte le leggi non devono indirizzarsi verso il lusso, bensì si
indirizza l'attenzione verso ciò che È necessario
• Per corrompere questo regime bisogna venire meno dello spirito di
uguaglianza ma anche questo spirito di uguaglianza quando diventa eccessivo è
possibile corrompere
Repubblica aristocratica
• Governo di pochi, i migliori, i più ricchi come a Venezia ma anche in
Polonia
• La natura della Repubblica aristocratica è che la sovranità non risiede
nel popolo ma solo in alcune persone
• Considerata da Montesquieu come democrazia perfezionata, perché il
diritto di voto ce l'hanno unicamente delle persone e non tutti
• Da parte dei nobili non vi è un'autorità assoluta, bensì una
moderazione
Monarchia
• Governa un solo individuo che è la fonte del potere
• Governa attraverso leggi fisse e stabilite
• La natura della monarchia il governo di uno solo
• Esistono i poteri intermedi che fanno sì che il potere del monarca non
sia assoluto e diretto nei confronti dei sudditi per non sfociare in una monarchia
assoluta
Dispotismo
• La natura dello Stato e di uno solo ma senza leggi fisse e
prestabilite, il principio e la paura
• La paura tiene in vita questa forma di governo
• Il fine è la tranquillità, che consiste nella passività nella mancanza
di passione, di pensiero da parte dei sudditi sottomessi
• Vietante educazione e non è ammessa una sola contraddizione nei
confronti del monarca
Concetto di libertà
• Associa la libertà all'Inghilterra, dove la forma di governo ha
realizzato questo principio
• Libertà non è fare quello che si vuole, bensì la libertà è poter fare
quello che si deve volere e non essere mai costretti a fare ciò che non si deve
volere
BERNARD MANDEVILLE (La favola delle api, vizi privati e pubbliche virtù)
Racconta di un alveare ricco, pieno di api, che vive nell’abbondanza, nel lusso,
famoso per le leggi e per il suo esercito, perché ha tanti abitanti, è considerato
la culla delle scienze e dell’industria, delle capacità di trasformazione
dell’essere umano. Le api non ebbero uno governo migliore. Stato buono da ogni
punto di vista, non c’era la tirannide, ma le api non erano neanche governate dalla
democrazia, che definisce un governo rozzo. Le api sono governate da re, che non
potevano fare ingiustizie perché il loro potere era limitato dalle leggi (non
sovrani assoluti, ma legali, sottomessi alle leggi).
Mandeville dice che questi insetti, per esplicitare fin da subito che sta parlando
di api e sta raccontando una favola, ma invece fa riferimento agli esseri umani e
al nostro mondo, vivevano come gli uomini, compiendo uguali azioni; “tutto ciò che
ha a che fare con la spada (difesa) e con la toga (giustizia)”. Tuttavia, erano
addirittura più avanzate degli uomini per le macchine, navi, armi, castelli, arti,
scienze e tutti gli strumenti. Questo alveare così fecondo, ricco era affollato da
grandi moltitudini, ed erano proprio queste moltitudini che lo facevano prosperare:
milioni di esseri che si sforzavano di soddisfare la concupiscenza (desiderio,
passionalità) e la vanità degli altri. Sono milioni coloro che producono beni e
servizi, di contro altri milioni di esseri che si dedicavano i loro manufatti.
Siamo in un momento in cui la popolazione è ricchezza, l’abbondanza demografica è
un segno di prosperità per un Paese. Il fatto che le api siano milioni, una
moltitudine, è segno dell’abbondanza del regno. Tutte queste api rifornivano metà
dell’universo: producevano talmente tanto che potevano asportare i loro prodotti e
alcuni, con grandi capitali e con poca fatica, si lanciavano in affari di grande
guadagno; c’era invece chi era condannato ai mestieri faticosi e duri. E poi ci
sono coloro che fanno i mestieri, lavorando con il proprio corpo e le proprie mani,
non guadagnando un soldo all’inizio, ma c’è bisogno di un capitale per iniziare a
lavorare così.
Stratificazione della società: le api non sono tutte nello stesso piano.
In questo mondo, c’è una parte della popolazione che fa un mestiere strano:
truffatori, parassiti, mezzani, giocatori, ladri, falsari, ciarlatani, indovini e
tutti quelli che non amano faticare e lavorare-> sono chiamati furfanti. Anche le
persone serie e lavoratori assomigliavano ai furfanti perché tutti i commerci e le
cariche avevano qualche trucco: nessuna professione era senza inganno. Si scopre
così la vera natura di questa società.
• In realtà Monday villa esplica la vera natura della società,
truffaldino, che è presente non solo per le api ma anche negli esseri umani grazie
a ladri e truffatori
NON ESISTE GOVERNO MIGLIORE O PEGGIORE, TUTTO DIPENDE DA FATTORI CLIMATICI DAVANTI
UN CLIMA ESTREMO LE ISTITUZIONI HANNO LA POSSIBILITÀ DI ASSECONDARLO O REAGIRE
Il contratto sociale
• Il contratto è l'unico modo in cui si passa dallo stato di natura
primordiale allo stato di natura avanzata
• Attraverso questo contratto sia all'eguaglianza di tutti e ognuno si
impegna verso tutti ognuno acquista il potere sugli altri che hanno su di lui
• L'individuo sia cittadino che suddito, cittadino perché partecipa alla
vita politica, suddito perché obbedisce alle leggi
• Per quanto riguarda la libertà la divide in volontà generale e volontà
particolare, quella generale predomina su quella particolare
• Lo Stato è padrone di tutti i beni dei partecipanti, tutti hanno il
possesso ma non la proprietà
• Condizione migliore, dove tutti hanno una ricchezza media né pochi
ricchi né tanti poveri
La sovranità
• Origine contrattuale.il sovrano è il popolo come corpo di emanare la
volontà generale
• Legge espressione della volontà generale
• Le leggi ma non votata in modo diretto
• Il corpo sociale deve essere unico
• Sovranità è sempre giusta mira all'interesse pubblico
Idealismo e realismo
1. La politica in Kant è assolutamente riformistica e non rivoluzionario,
la rivoluzione è una sorta di delitto
2. Per eliminare le guerre tra gli Stati bisogna considerarli come
individui, che sono passate dallo stato di natura allo stato civile, nella stessa
maniera gli Stati devono abbandonare l'idea dello Stato sovrano, affiancando l'idea
di uno Stato sopra gli Stati, ovvero uno Stato che gestisca tutti e che eviti di
far scoppiare guerre tra loro
Rivoluzione francese
Idea di natura
• Bisogna creare secondo Burke un governo il più naturale possibile
• Il concetto di natura disuguale secondo Burke è l'obiettivo che
dobbiamo raggiungere senza rivoluzionare le cosiddette radici
• La natura è anche considerata da lui qualcosa di stabile che si
mantiene sempre uguale, perché rischiare di rivoluzionare tutto per poi creare
l’instabilità?
• #Un sistema politico che si rifà alla natura dell’uomo È considerata un
sistema politico saggio, in accordo con l'ordine del mondo, proprio come intende
lui il sistema inglese
La costituzione
• Secondo lui hanno molta più importanza le costituzioni non scritte
rispetto a quelle scritte infatti quella che si sta creando in Francia non è
affatto funzionale
• Proprio perché le leggi scritte si rifanno a quelle non scritte, quelle
non scritte sono a volte da un velo di mistero che devono far parte della società,
la sua idea è che nessuna nazione può darsi la libertà se già non è in suo possesso
FICHTE
• È IL PADRE DI UNA NUOVA CORRENTE, CHE DARÀ VITA ALLA PRIMA GUERRA
MONDIALE E ALLA STORIA DI TUTTO IL NOVECENTO, OVVERO IL NAZIONALISMO
• È colui che darà vita all'idea che la Germania è tutta unita, un unico
popolo e non divisa in classi, tutti che hanno lo stesso obiettivo e gli stessi
interessi
• Sentimento per cui la propria nazione è considerata la migliore tra
tutte le altre, perché ha più risorse perché la cultura è meglio e per molti altri
aspetti
• Al centro del nazionalismo, ovvero che fa sentire un individuo
all'interno di una società piuttosto che di un'altra è la lingua, sostiene che la
lingua tedesca sia molto differente dalle altre, perché non nasce dal latino e non
è stata influenzata da alcuna, a differenza del francese, italiano, spagnolo,
inglese
• L'odio che prova nei confronti della Francia lo si vede quando crea una
lista delle lingue dove in cima vi è il tedesco e infondo il francese, il suo odio
è sicuramente dovuto a Napoleone
• Fa una contrapposizione tra lo spirito della Germania e lo spirito
delle altre nazioni, quello della Germania inteso come spirituale ovvero che va
oltre la materia come si è svolazzava sud, invece quello delle altre nazioni è
considerata un materiale, quindi che resti in terra basato sul denaro, sul
profitto, sulla produzione quindi qualcosa di fittizio
• Un'altra contrapposizione molto importante è il fatto che la figura del
filosofo, dello scrittore in Germania e trattata come sacra, che fa riferimenti
alla teologia, mentre lo scrittore francese fa riferimento alle chiacchiere alle
discussioni dunque questa è un'ulteriore dimostrazione della vita materiale che
conducono
• Un ulteriore contrapposizione è la religione, in Germania grazie a
Lutero già vi è stata la riforma protestante dove si è distaccata dalla religione
universale che tutti conoscono
• Fichte inoltre ritiene che la Germania è più vicino all'eterno perché
più antica invece paesi molto avanzati come ad esempio la Francia si stanno
allontanando sempre di più dall'eterno e dalla divinità
• La libertà francese è considerata da Fick come la libertà dell'egoismo
perché come si può leggere in rousseau o in mandeville vige l'egoismo e il pensare
unicamente a se stesso
• Lo spirito della Francia è borghese, costituito dall'egoismo invece lo
spirito della Germania è devoto, devoto alla divinità e a tutto quello che è
considerato sacro
• Secondo lui si può estirpare la voglia di imitare la libertà francese
dalla Germania unicamente grazie all'educazione, che potrà distogliere la mente
dell'individuo dalla materia e ritornare alla spiritualità
BENJAMIN CONSTANT (La libertà degli antichi paragonata a quella dei moderni, dello
spirito di conquista dell'usurpazione)
• Uno dei padri fondatori del liberismo, anche lui è stato un po' però è
un po' contro la rivoluzione francese, sicuramente contro Napoleone
• Ritrova in Napoleone un atteggiamento dispotico, che lui odia, e
infatti per questo che appoggia alla rivoluzione e il sentimento della rivoluzione
di cambiare la situazione
SAINT-SIMONE (Opere)
Concetto di capacità
• Secondo lui bisogna instaurare una nuova organizzazione sociale, basata
sull'economia politica, in questa nuova organizzazione sociale quello che è il
centro e la competenza, la capacità, e coloro che hanno la capacità di saper fare
sono i produttori
• La politica dunque da questo punto di vista, è la scienza della
produzione e allo scopo di sistemare le cose nel modo più favorevole alla
produzione
• Da questo punto di vista il filosofo non è così utopista come si
potrebbe pensare, perché le commissioni consultive, le camere di commercio le
camere le manifatture già esistevano con Napoleone
• Quindi le riforme del filosofo non hanno di mira il governo ma bensì lo
Stato che sta sotto la politica, ovvero i produttori, così da levare potere al
governo e donarlo a coloro che realmente contribuiscono per il paese
• Sostiene infatti che gli oziosi all'interno della società sono i
politici, perché non producono, quindi promuove la limitazione dei poteri ad essi
attribuiti
• L'attività produttiva genera distinzioni, ma non legata alla nascita o
al ceto sociale alla quale si fa riferimento, ma bensì a coloro che producono di
più, quindi sono più forti e a coloro che producono di meno, quindi sono più deboli
• Considera che il principio della sovranità popolare è un'idea
metafisica, infatti respinge il principio dell'uguaglianza assoluta e del suffragio
universale, considerando che la volontà della maggioranza non sia tassativamente la
volontà vantaggiosa per lo Stato
La proprietà
• Non è uno di quelli che pensa che la proprietà debba essere abolita,
bensì considera la proprietà legittima solo se deriva dal lavoro e dalla capacità
di chi la possiede, quindi incapace io ti osi non devono avere troppi diritti sulle
cose che utilizzano e che possiedono
Prima parte
• Il comunista è colui che comprende quali sono le leggi necessarie per
il regolamento della storia, che sono valide sempre. Quindi dopo alla battimento
dell'ex proprietà viene considerata da parte dei capitalisti un notevole
sfruttamento nei confronti della classe operaia
Materialismo
• Esiste anche il materialismo dialettico, una filosofia generale della
natura dell'uomo e della storia, con il termine materialismo si intende che l'idea
dell'autonomia dello spirito della materia, della realtà.
• Gli esseri superiori che sono creati dall'immaginazione religiosa gli
uomini sono solo un riflesso fantastico del loro stesso essere.la coscienza e il
pensiero dell'uomo sono il prodotto di un organo materiale che è il cervello
• Il marxismo è un'economia è una politica ma anche una filosofia, in
particolare una filosofia della storia: il motore della storia è la lotta di classe
tra borghesi e proletari. Ciao max ed Engel s'erano convinti che l'origine della
storia c'era una comune proprietà del suolo, c'erano delle comunità primitive che
non si approcciano della produzione su base privata ma su base comunitaria
• Dunque secondo loro la lotta di classe c'è sempre stata, la storia è
sempre stata messa della lotta di classe in ogni epoca, uomo libero e schiavo,
Patrizio e plebeo, barone serbo furono pressione costante e condussero una lotta
senza segua che dunque successivamente finì in una trasformazione rivoluzionaria
• Il governo moderno non è che una delegazione che gestisce gli affari
comuni di tutte le classi borghesi
• Il manifesto non condanna la crescita della politica e dell'economia
della borghesia perché secondo la sua concezione dialettica, ci sono delle tappe
nello sviluppo della società che sono necessarie e sono giustificate
• La borghesia rivoluzionaria e progressiva non solo perché distrugge
l'anziano regime ma anche perché trasforma la campagna che per il marxismo è
arretratezza, la borghesia invece punta sulla città quindi punta
sull'urbanizzazione
• Arreso il mercato cosmopolita, ha diffuso il consumo in tutti questi
paesi e questo è possibile per le civiltà arretrate perché vengono spinte a
muoversi verso la città e nel senso della civiltà
• Ma quest'avanzamento della borghesia a parere di Marx adesso deve
dirigersi a vantaggio del nuovo soggetto che è il proletariato, il proletariato e
la classe degli operai moderni che vivono nella misura in cui trovano lavoro e che
trovano lavoro nella misura in cui il loro lavoro accresce il capitale
• Questi operai costretti a vendersi, non sono che ho una merce come
un'altra sottoposta tutte le vicissitudini della concorrenza e a tutte le uscite
azioni del mercato
• All'inizio gli operai sono divisi tra loro che lottano per la
concorrenza invece successivamente si alleano anche grazie al manifesto per
raggiungere un'unità all'unico scopo di abbattere la borghesia, questo provoca una
lotta di classe nazionale che poi successivamente diverrà internazionale
• Considerano solamente un'opzione per cambiare il sistema, ovvero una
rivoluzione violenta attraverso la forza per abbattere la potenza della borghesia
per raggiungere lo scopo di affiancare la potenza del proletariato
Seconda parte
• Qua si ha l'avanzamento del proletariato con la rivoluzione già fatta,
e diverrà appunto alla classe dominante, inizialmente sarà caratterizzato dal
dispotismo ma è solamente una forma di governo passeggera, perché il proletariato è
divenuto classe dominante, e genera la negazione della negazione quindi si arriva
alla società senza classi, senza antagonismi e il potere politico e senza Stato,
come se si disolvesse
• Quindi subito dopo la rivoluzione vi sarà una dittatura del
proletariato dove la borghesia sarà oppressa e il proletariato prenderà capitale,
terre, credito e accentra tutto nello Stato
I comunisti
• Loro vengono considerati coloro che capiscono meglio le condizioni del
movimento del proletariato, non sono affatto dei sentimentali, studiano l'economia
politica, capiscono come funziona questo sistema e si lavora affinché si affermi
una società diversa da quella, inoltre pensano che stia arrivando il momento del
rovesciamento della borghesia
• Loro si basano sull'idea che non si debba avere nostalgia del passato
in tal caso venga rovesciata la borghesia, perché non si può avere nostalgia degli
operai che stanno al servizio delle macchine
Fine
• Alla fine del manifesto c'è una dichiarazione di guerra la vecchia
società, condannata a causa dell'eccessiva potenza del capitalismo ed infine il
motto del manifesto cita: "proprietari tutto il mondo, unitevi”
JOHN STUART MILL (saggio sulla libertà, considerazioni sul governo rappresentativo)
HERBERT SPENCER
Teoria di Spencer
Società militare
• Secondo lui ci sono due forme di società: la prima è quella militare,
che per conservare se stessa è costretto all'azione collettiva tutti gli uomini che
sono adatti alle armi agiscono insieme per raggiungere lo scopo cioè difendere la
propria società dalle altre
• La società sarà composta da alcuni che combattono da una certa parte
della società che non può o vuole combattere, la società militare esige
un'organizzazione collettiva è molto stretta della società dove gli uomini sono
costretti a cooperare, la vita del cittadino non gli appartiene perché a
disposizione della società di cui è membro.finché resta in grado di portare le armi
non posso trarsi all'obbligo di combattere, Dunque l'individuo è considerato come
proprietà dello Stato
• Questa società viene intesa come un esercito, il principio fondamentale
è la cooperazione obbligatoria, Tendono a creare una società a livello economico
capace di bastare a se stessa, con i paesi vicini o lontani ci sono guerre
frequenti quindi tutte le cose necessarie alla vita è meglio se sono prodotte
all'interno del paese.
• LA VIRTÙ PRINCIPALE È LA FORZA FISICA IL CORAGGIO COSÌ COME TUTTE LE
VIRTÙ CHE SONO UTILI IN GUERRA
• L'iniziativa personale repressa, tutti quanti devono attenersi a ciò
che viene stabilito dall'alto e in questa società ovviamente scarseggia il
progresso industriale
Società industriale
• Scarseggia molto la difesa contro i nemici esterni ed è adatta invece
al mantenimento della vita sociale attraverso il mantenimento della vita di
ciascuno dei suoi membri, Ma la pecca fondamentale è che da un giorno un altro può
essere distrutta dai nemici esterni, perché non ha mezzi di difesa ma quando il
pericolo dei nemici scompare allora resta soltanto l'altro obiettivo ovvero
provvedere al proprio benessere al proprio mantenimento
• Ogni uomo può mantenersi con il suo lavoro, può scambiare i suoi
prodotti con quelli degli altri, può prestare aiuto, può pagare può ricevere un
pagamento, può entrare in contratto con altri e può lavorare per vivere in modo del
tutto indipendente dalla direzione della società quindi l'individuo non dipende
dall'autorità pubblica e dallo Stato e se scopi non sono gli scopi dettati
dall'autorità Monica amente dettate dalla sopravvivenza
• Per conciliare tutte quante le attività Spencer decide di creare un
organo dove sono presenti individui mandati da ogni gruppo per mantenere le
condizioni che permettono la massima espansione della vita individuale e le
condizioni sono: che sia mantenuta la giustizia, che ciò che l'individuo guadagna e
sia riconosciuto, si chiede che l'individuo sopporti le conseguenze delle sue
azioni e infine un'altra condizione che secondo Spencer e altri molti liberali
rappresenta una garanzia di progresso della società nel suo insieme e rispetto nei
confronti degli uomini superiori ovvero l'Elite
• Lo Stato non deve assistere che povero e che ha bisogno perché questo
secondo Spencer andrebbe a svantaggio di quella reazione energica che invece queste
categorie devono manifestare, questo però non significa che non ci debba essere
filantropia solo da parte gli individui non dallo Stato
L'atteggiamento pessimista
• Il pessimismo è un modo realista di guardare il cambiamento delle rose
e l'essere umano
• Il pessimista crede non in un'illusione, fantasie o speranze ma una
concentrazione realista del mondo e crede che la realtà sia soggetta a leggi ferree
che sono quelle che non cambiano solo perché si spera che si modificano
• Questo cambiamento lo si può addirittura chiamare redenzione, perché è
una concezione quasi religiosa l'uomo è in una situazione di peccato, di esistenza
e abbattimento e ci sarà la redenzione, inteso come cambiamento totale a modificare
la sua condizione
• Naturalmente il cambiamento nei confronti di un lavoratore da parte un
sindacalista che crede nella rivoluzione l'elemento fondamentale è quello della
forza e della violenza infatti rivendica in prima persona al movimento operaio
l'uso della violenza, la violenza non è solo legittima, non è solo possibile usarla
ma deve essere usata perché è una violenza che purifica
• Invece l'operaio che vede come combattente che scende direttamente in
piazza per la sua battaglia come si immagina di andare avanti, di essere in una
condizione diversa e migliore da quella in cui si trova? Si condivide con molti
movimenti e correnti intellettuali di quell'epoca l'odio contro l'intellettualismo,
contro la ragione, il razionalismo, contro chi prende la ragione come qualcosa che
esiste nella realtà
• Definisce due diversi regimi politici che sono stati al potere negli
anni precedenti: il regime di Hitler e quello di Stalin, mentre Hitler è stato
sconfitto il regime staliniano l'ha subito sconfitte o interruzioni, non mette il
fascismo italiano in questo elenco perché lo considero un totalitarismo imperfetto,
solo autoritario