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Filosofia

Philo-Sophia, amore per il sapere

Studio della Filosofia


Gli studi della filosofia sono molteplici, quali:
● MetaFisica, studio del perché della vita;
● Teologia, studio delle divinità (Theos: Dio);
● Studio dei comportamenti sui valori etici e morali;
● Studio dei sistemi più giusti, Politica;
● Estetica, cos’è il bello? (un posto più bello ha molte più possibilità di essere curato).

Importante notare come le varie società siano influenzate sotto il punto di vista politico, in base a
posto in cui si sono sviluppate:
1. Società agricoltura irrigua (mezzaluna fertile quali: Egitto, Babilonia, Mesopotamia e
Assiria), in questo tipo di società la politica è di tipo totalitaria, sistema piramidale, poca
libertà, immobilità sociale;
2. Società commerciale (Grecia), il tipo di politica è una monarchia nobiliare, Aristocrazia
Terriera, ci furono due periodi di Colonizzazione: 1° periodo di colonizzazione, sistema
oligarchico; 2° periodo di colonizzazione, sistema democratico (ad Atene).

La scuola di Mileto
la scuola di mileto non è un’istituzione, ma una libera associazione, la gestione non è gerarchica, tutti
alla pari, clima di collaborazione e ricerca assieme. Nella scuola di mileto si parla soprattutto di
Physis (natura). i principali esponenti di questa scuola furono:
● Talete;
● Anassimandro;
● Anassimene.
Distinguono 4 elementi nella natura:
1. Aria;
2. Acqua;
3. Terra;
4. fuoco.
Anche l’uomo è composto da questi elementi. Per gli studiosi della scuola di Mileto la natura è
pensata come nostra parte integrante, non come caos o disordine, ma bensì organizzazione,
prestabilizzazione e stabilità.

Filosofi Pre-Socratici
Le domande poste da questi filosofi riguardano il perché del mondo, la ricerca da cui tutto è nato
(Arché) e qual è l'equilibrio che regola il mondo. Verte gran parte sulla natura. Mentre Socrate basa
tutti i suoi studi sull’essere umano.

Punti importanti:
● Sionismo, dio è dentro la natura, insito;
● Panteismo, Qualsiasi concezione filosofica per la quale Dio è l'universo nella sua totalità, pur
non essendo nessuna delle cose in quanto tutte le trascende, ed è al tempo stesso in tutte le
cose in quanto ragione d'essere di ciascuna.

Talete
Talete pensa che la vita è nata dall’acqua, è considerato anche un fisico oltre che un filosofo. Anticipò
il ciclo dell’acqua così come oggi lo conosciamo.

Anassimandro
Anassimandro, secondo lui per l’Arché dobbiamo cercare qualcosa di non troppo differenziato, senza
caratteristiche a deperire. Deve esistere questo elemento fisico differenziato ed infinito, un infinito
puramente temporale, assolutamente non spaziale, secondo i pre-socratici non può esistere un infinito
spaziale. Per cui Anassimandro crea questo ulteriore concetto dell’Apeiron, principio, per l’appunto,
indifferenziato, perfetto e giusto, ci fu l’avvento di una contesa che ha creato il mondo, l’avvento di
questa contesa non si spiega, da ciò vengono divisi i quattro elementi fisici (acqua, aria, terra, e
fuoco). Siamo nati dal perfetto essendo noi mutevoli e non eterni e per Anassimandro, perfetti.

Anassimene
Individua l’Arché nell’acqua, secondo lui l’Apeiron di Anassimandro è troppo indefinito ed
indifferenziato, fa un passo indietro scegliendo l’aria come elemento che da vita a tutto.

Riassunto
Talete individua la creazione del tutto dall’acqua, Anassimene dall’aria mentre Anassimandro
individua un elemento che è nato prima ancora di questi quattro elemento (da cui sono nati),
l’Apeiron.

Senofane e Scuola Pitagorica


Dopo la scuola di Mileto la filosofia arriva anche in Magna Grecia.

Senofane
Secondo Senofane deve esistere un solo Dio e deve essere ingenerato ed eterno, l’immagina come una
sfera, perché tutti i punti della sfera sono equidistanti dal centro, per cui risulta perfetta.

Scuola Pitagorica
La scuola pitagorica è una vera e propria setta religiosa chiusa, per entrarci addirittura bisogna fare riti
religiosi.Vengono elaborate formule matematiche, si deve a questa scuola l’invenzione del teorema di
Pitagora. In questa scuola vi è presenta una discussione filosofica ma a differenza della scuola di
Mileto è presente una struttura gerarchica, il pensiero di Pitagora era regola, per questo motivo non
doveva mai essere messo in discussione. Ritornando alla matematica, secondo Pitagora c’è forte
corrispondenza tra la matematica e la geometria. Secondo Pitagora l’Arché sono i numeri.
Rappresentano la matematica geometricamente:
1. La Monade, un punto;
2. La Diade, una linea (due punti);
3. La Triade, un triangolo (tre punti);
4. La Tetrade, un tetraedro (quattro punti);
5. La Decade, raffigurato come un triangolo con alla sua base quattro punti, avendo sopra 3, poi,
2 e poi 1 sulla “punta”, creando perfetta armonia con tra il pari e il dispari. Sarebbe la
Tetraktys.
Importante citare lo Gnomone
Per Pitagora lo gnomone era un numero dispari. Ad esempio, i più semplici gnomoni, quelli
provenienti da quadrati, danno la seguente notevole proprietà: la somma dei numeri dispari
consecutivi, comunque estesa, è sempre il quadrato di un numero intero. Per Pitagora il numero pari
risulta infinito per cui incompleto. Il 2 non riesce a chiudere il numero mentre il tre si.

Eraclito
Eraclito è considerato un filosofo oscuro per alcuni suoi aforismi. Paragona il Logos (principio
razionale che governa le cose) al fuoco, in quanto è capace di creare e di distruggere. Secondo lui
l’armonia dei contrari è la vera legge del mondo. Gli opposti hanno due facce della stessa medaglia e
sembra che uno combatta per l’altro. Eraclito esprime questa idea anche con un'altra immagine ovvero
il mondo è governato da polemos cioè guerra e provoca la distruzione di alcune cose e l'ascesa di
altre. Eraclito critica la limitatezza intellettuale degli uomini poiché essi sembrano dormienti ed
incapace di cogliere la verità poiché si convincono della loro opinione (doxa) e invece per Eraclito gli
svegli, coloro che ascoltano il logos vogliono il senso della legge cosmica, è un uomo sapiente ad
esempio i filosofi. L'incapacità degli uomini di comprendere le cose si unisce a quella del linguaggio.
Per esempio quando dicono questo fiume, questo albero, commettono un errore perché in realtà il
fiume e l'albero non esistono in sé ma solo come manifestazione poiché tutto scorre, concetto di
Pantarei. Il contrasto tra Doxa e logos e quindi anche il contrasto tra chi si limita all'apparenza e chi
invece coglie l'essere delle cose ovvero la realtà vera.

Parmenide
Parmenide è considerato il filosofo fondatore dell’ontologia (scienza dell’essere) in particolare della
metafisica, cioè lo studio di una verità che va oltre la realtà delle cose. Parmenide scrive il suo
pensiero in un'opera intitolata “sulla natura” dove immagina di essere portato in cielo dalle Figlie del
Sole, giungendo davanti alla porta che divide il giorno dalla notte, dove trova la dea della giustizia,
che gli rivolge il discorso della verità Ovviamente è una storia leggendaria che usa per spiegare il
percorso necessario per raggiungere la verità, che definisce divina La prima caratteristica per
raggiungere la verità è quella di essere giusti. Non tutti possiamo accedere alla verità, che
corrisponde al logos e che non tutti gli uomini sanno ragionare. La dea definisce la via dell'essere, la
via per accedere alla verità. L'essere è e il non essere non é L'essere è, per cui esiste e quindi si può
parlare di esso, mentre il non essere non è, per ciò non è possibile dire niente su di esso.
L'essere deve possedere degli attributi che non contraddicano la natura:
● Ingenerato e immortale: ingenerato poiché immortale perché altrimenti risulta nulla.
● Unico e immobile= unico poiché se fosse tante cose andremmo in contro ad una cosa
indefinita e quindi al nulla, immobile perché altrimenti cambierebbe e quindi sarebbe senza
sempre indefinito
● Limitato: Perché altrimenti nel cosmo non ci sarebbe ordine, ma solamente caos, per i greci
l’infinito spaziale, implica assenza di un senso delle cose (sempre perché secondo i pre-
socratici non può esistere un infinito spaziale, ma solamente temporale).
Parmenide ha posto le basi della logica e quindi per la prima volta abbiamo l'identità tra esperienza
discorso e pensiero. Infatti Parmenide si basa sul principio di identità, di non contraddizione e del
terzo escluso. Secondo tali principi A o B é sempre uguale a se stessa(identità), poi non può essere
vero che A sia B e poi non sia B ( non contraddizione) ed infine non si può dire che A è uguale B
oppure che A diverso da B (terzo escluso) Infine secondo la filosofia di Parmenide la verità deve
essere assoluta e definirsi unica ed eterna, altrimenti non sarebbe considerata tale e quindi non vi
sarebbe alcuna verità

Zenone
Zenone fu allievo di Parmenide e volle difendere il suo maestro dalle critiche degli avversari. Zenone
per dimostrare la correttezza del suo pensiero, usa il metodo dell'assurdo attraverso paradossi un
ragionamento in cui le conclusioni sono in contraddizione con le premesse di partenza, con delle
dimostrazioni contro il movimento e contro la molteplicità. II movimento è la fonte del paradossi
creati da Zenone.
I paradossi più famosi sono:
● Il paradosso dello stadio: dice che se vorremo percorrerlo tutto non riusciremo mai ad arrivare
al punto B, lui dimostra che lo spazio è diviso in tanti piccole parti poiché tra A e B ci sono
tanti piccoli segmenti sempre più piccoli, e quindi non possiamo mai raggiungere la fine dello
stadio;
● Achille e la tartaruga: pensa che Achille non potrà mai raggiungere la tartaruga perché tra di
loro ci sono infiniti spazi, poiché se Achille fa un passo anche la tartaruga lo fa, per quanto
Achille sarà veloce non riuscirà mai a raggiungerla perché ogni suo passo e come il passo di
una tartaruga e quindi rimarrà sempre uno spazio tra un passo e l'altro;
● Paradosso delle Frecce: Lo stesso vale per le frecce infatti anche tra la freccia e il suo
bersaglio si crea uno spazio che può essere diviso in tante piccole parti, e quindi la freccia non
riuscirà a raggiungere il suo bersaglio.
Zenone non intende negare che le cose si muovano, ma che il movimento sia spiegabile. Infatti lui
sostiene che nel momento in cui noi dividiamo lo spazio nasce un paradosso che non potremmo mai
raggiungere e si creano così due soluzioni contrarie all'altra. Se noi ammettessimo che esiste il
movimento non ci troveremo più con l'essere perché l'essere deve essere immobile e quindi se si
muovesse diventerebbe non essere. Mentre Aristotele mette in ridicolo il ragionamento di Zenone, gli
altri filosofi rivalutano il ragionamento per assurdo di Zenone. Lui vuole dimostrare che l'essere è
immobile e molteplice e che lo spazio è infinito.

Melisso
Fu l'ultimo allievo della scuola di Elea, e fece una grande scoperta infatti disse che l'essere deve essere
infinito non solo nel tempo ma anche nello spazio. A differenza di Parmenide il quale dice di essere
limitato.

Anassagora
Secondo Anassagora ogni cosa è fatta di semi oppure omeomerie, questi semi si aggregano creando
cose, esistono semi per ogni cosa ed ogni cosa è composta da semi, tipo una mela è prodotta dal 90%
di semi di mela e dal 10% di altri semi. Sempre secondo Anassagora c’è questa intelligenza superiore,
il Nous, che organizza in modo razionale i semi oppure le omeomerie. Inoltre, Anassagora spiegò che
la conoscenza delle cose si ha per dissomiglianza, si conosce l’odio attraverso l’amore.
Empedocle
Dopo Parmenide si cercò di dare un valore allo studio della natura. I filosofi successivi alla svolta
eleatica che separa l'essere e la verità del mondo, negano la molteplicità, la mutabilità e la
caratterizzazione di nascita e di morte della natura, cercando di risolvere il contrasto tra mondo-essere
per restituire valore allo studio della natura. Empedocle è un filosofo pluralista cioè tiene conto di più
fattori. Pare che sia venuto a conoscenza della filosofia ellenistica. Visse ad Agrigento e si oppose al
governo tirannico e a causa del suo pensiero politico viene perseguitato e poi esiliato. E una figura
misteriosa poiché delle sue opere ci sono rimasti pochi frammenti scritti in un romanzo epico. Venne
descritto dal punto di vista religioso e naturalistico scientifico, creatore di molteplici leggende, infatti
la sua figura è considerata abbastanza oscura.Secondo Empedocle. Eraclito e Parmenide sono giunti
entrambi a delle conclusioni accettabili e cerca così di trovare un accordo tra i due pensieri, divide il
mondo in 4 “radici”: acqua, fuoco, terra e aria. Ciascuno di questi 4 elementi hanno le caratteristiche
dell'essere parmenideo cioè sono eterni, immutabili e indivisibili per natura che Empedocle definisce
sfero, e rappresenta il trionfo dell'armonia dovuta all'amicizia. Per lui l'unione e la divisione sono
l'effetto di Amicizia e Contesa, (come il pensiero di Anassimandro) 14 elementi sono le radici che
hanno creato il mondo e prima della sua formazione, vivevano in armonia che ad un certo punto si
rompe poiché interviene la discordia, da questa discordia nasce il mondo e la vita che Empedocle
immagina come un insieme di cicli, cioè se torna l'amore e l'armonia gli elementi si uniscono però poi
se ritorna la guerra e l'odio si riseparano. La scienza della conoscenza e la gnoseologia, che si pone
l'interrogativo della conoscenza che avviene per similitudine, cioè noi conosciamo le cose perché
conosciamo il loro simile, infatti ogni sensazione per Empedocle è un contatto fra elementi simili.
Empedocle ha l'idea che l'anima vive dopo la morte e che si reincarna in diversi esseri, se si è stati
buoni l'anima avrà una vita migliore e al contrario una vita peggiore. La dottrina di Empedocle è una
sintesi delle filosofie precedenti, infatti:
● Dai Milesi riprende i 4 elementi
● Da Anassimandro riprende l'idea dei cicli cosmici e del contrasto tra amicizia e contesa
● Da Pitagora l'armonia cosmica
● Da Parmenide riprende gli attributi dell'essere
● Da Eraclito la dottrina del divenire
Inoltre prova a mediare tra la verità e la ragione e tra la perfezione e l'imperfezione, quindi cercando
di fatto una mediazione tra Eraclito e Parmenide.

Democrito
Democrito è il primo fisico pluralista, fa filosofia partendo dalla natura e di lui si hanno pochi testi.
Prende da parmenide la differenza tra essere e non essere. Democrito introduce per la prima volta il
concetto di atomo, un qualcosa di indivisibile che crea le cose, quest’atomo si muove nel vuoto, il
movimento in questo vuoto crea lo scontro tra gli atomi e secondo Democrito è questa la modalità con
cui si ha la creazione di tutto. Le omeomerie e gli atomi sono quantitativamente uguali e
qualitativamente diversi. Paragona gli atomi all’alfabeto dicendo che come le lettere creano infinite
parole, così gli atomi creano illimitati oggetti (è un pò l’anticipazione della tavola periodica almeno a
livello teorico). Dice inoltre che società e lo stato sono convenzioni. L’essenza degli oggetti non è il
loro nome, in quanto il nome è solamente il mondo con cui l’abbiamo memorizzato. Per lui l'obiettivo
dell’uomo è raggiungere la felicità, agendo seguendo ragione, perché solo la ragione può portarci alla
felicità, introducendo una visione edonistica del mondo.

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