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RACCONTI DI KALAMITAS

DI

@magatamamatt
MATT - RACCONTI DI KALAMITAS - II
MATT - RACCONTI DI KALAMITAS - III

Sommario

Capitolo 1 — Genesi .................................................................................................................. 1

[Capitolo 2] — La Terra delle Stelle ......................................................................................... 3

Stato attuale della Terra delle Stelle ...................................................................................... 3

Prima della Catastrofe ............................................................................................................ 6

La Guerra dei Demoni ........................................................................................................... 8


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CAPITOLO 1 — GENESI

Quando l’ambizione degli esseri umani raggiunse il suo apice, il cuore stesso del Mondo si

risvegliò con una furia inaudita. I mari si prosciugarono, i cieli divennero distese di fiamme.

Uno ad uno, i folli che sfidarono l’essenza stessa della realtà vennero estirpati da questo

mondo impuro, che finalmente poté rinascere.

Migliaia di anni dopo la Kalamitas (“Calamità” in Antico) la vita cominciò a

rispuntare su quella che ormai non era altro che una distesa di cenere. Prima sorsero i mari, e

da essi scaturirono le Antiche Aberrazioni.

Poi vennero le Viverne dal Cielo, esseri celesti in grado di nutrirsi soltanto di luce solare.

Infine, gli umani risorsero. Non più come razza impura, ma come parte di quel nuovo mondo,

ed in essi ora scorreva la forza vitale della Rinascita: il Mana.

Le Aberrazioni raggiunsero la terraferma e si scontrarono con gli Umani in una

sanguinosa guerra dalla quale uscirono sconfitte. I pochi esemplari rimasti in grado di

respirare l’aria furono costretti dai Maghi a regredire ad una forma inevoluta fino a generare

quelli che ora sono conosciuti come “Mostri” ed “Animali” (non vi è alcuna distinzioni tra i

due, semplicemente gli umani definiscono Mostri tutte le creature apertamente ostili alla

propria razza).
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Le Viverne invece vissero lontane da tali spargimenti di sangue. La loro dinastia si

fece sempre più debole a causa dell’inabilità a combattere, fino a portarle alla divisione tra

due rami evolutivi: la parte più forte generò la razza dei Draghi, mentre la più debole generò

gli animali dotati di ali.

Grazie al loro incredibile potere magico e ai numeri dei quali disponevano gli Umani, essi

iniziarono a proliferare ed abitare le Quattro Lande:

- La Terra della Luna, un gigantesco continente saturo di magia e per questo

estremamente fertile

- La Terra delle Stelle, un luogo misterioso sul quale i primi Umani trovarono già

rovine di civiltà precedenti

- La Terra del Sole, un luogo misterioso che contaminò rapidamente i suoi abitanti con

una tremenda forma di Mana Nero

- La Terra Celeste, il più piccolo dei continenti ed il meno fertile. Fece da casa a tutti

coloro che cercavano la verità sulla Kalamitas, ed alle ultime Viverne rimaste in vita.

Tra le due razze si formò una specie di simbiosi.

Tuttavia i mari che dividevano i continenti erano ancora popolati da potentissime

Aberrazioni, al punto che la traversata era considerata quasi un suicidio. Dopo innumerevoli

spedizioni, le diverse popolazioni decisero di rendere questi viaggi dei tabù per evitare

ulteriori perdite.
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CAPITOLO 2 — STELLE

STATO ATTUALE DELLA TERRA DELLE STELLE

A quanto pare, una bizzarra variante di umanoidi è nata in questa terra e si è addirittura

estinta prima che gli umani veri e propri rinascessero. Hanno eretto imponenti strutture

impossibili da realizzare anche con le attuali risorse disponibili alla razza umana.

Non vi è alcuna traccia dei loro cadaveri, ma in alcuni santuari sono presenti rappresentazioni

di esseri umanoidi dalla pelle scura e dotati di corna intenti ad erigere quello stesso luogo.

Veneravano undici divinità i cui nomi sono sconosciuti.

A questo periodo si attribuiscono le Tre Steli: la Stele Rossa che si dice rappresenti il

volere dei Mortali, la Stele Nera (mai decifrata) sul fondo degli Abissi e la Stele Bianca

nell’alto dei cieli (una versione pubblica della traduzione della stele è stata fornita dagli

Angeli, umanoidi diretti discendenti delle Viverne).

Un singolo frammento di questi misteriosi materiali contiene poteri enormi di cui non si

conosce la provenienza. Inoltre, si dice che Hantla, attuale capitale umana, sia stata eretta

sulla Stele Rossa.

La Terra delle Stelle si divide in diverse nazioni:

- Aimha Sijel (la Settima Stella Cadente, letteralmente “Sotto la Luce delle Stelle”),

una terra pacifica che raramente entra in contrasto con le altre nazioni.
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Quasi disabitata, le poche città presenti sono abitate unicamente da Astriam, una razza

conosciuta per i propri peccati. Nonostante siano pochi, tra di essi si nascondono tra i

migliori stregoni di tutto il mondo e per questo nessuno ha mai osato attaccare questa

enorme terra selvaggia ed incolta.

- Jashi (Il Buco nell’Acqua), un luogo che vive principalmente di pesca e commercio.

Abitato dalle razze umanoidi mostruose più bizzarre (principalmente anfibi), è

estremamente bellicosa quando si tratta di monopolio sulle rotte navali.

- Hima (La Landa del Cielo), una nazione formata da una parte terrestre (Hi’mm) e una

celeste (Ma’her). La parte celeste è una gigantesca isola fluttuante priva di un’ombra:

questo misterioso incantesimo permette alla landa di hi’mm di avere un regolare ciclo

giorno/notte nonostante sia sovrastata da Ma’her. La parte superiore di Ma’her è

infestata da orride creature e banditi, mentre quella inferiore e rivolta al terreno è

abitata dai Daastia. Questi ultimi dispongono di tecnologie ereditate dai Datramar, ma

non sono mai riusciti a riottenere il quasi monopolio del continente che essi hanno

avuto per oltre duecento anni.

- Il Regno di Hantla (tradotto letteralmente “Sotto le ali”), rappresenta da 500 anni il

punto fermo di tutta l’umanità sul continente. Indubbiamente il regno più potente

dopo la caduta dei Daastia, svolge la funzione di mediatore nelle politiche

internazionali. Il sovrano attualmente in carica è Re Gheranos IV, portatore della

Lama Cremisi.

Dispone di incredibili tecnologie come un acquedotto compreso di depuratore e un

sistema di illuminazione autonomo.

- Vir’s (il Sogno), un luogo praticamente inaccessibile in quanto infestato da creature

fatate che semplicemente trasportano i passanti dal lato opposto della foresta
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rimuovendone i ricordi. Qui si rifugiano tutte le creature che cercano disperatamente

una pace interiore.

- Miv’sha (la Riserva Lucente, letteralmente “Alla Luce”), luogo di ritrovo per le razze

elfiche rimaste in vita dopo la tremenda catastrofe arcana che ne ha decimato il ramo

principale. Attualmente governata da una democrazia il cui rappresentante è Yir

Stellanera. Miv’sha svolge anche la funzione di riparo per tutte le razze mostruose

inoffensive e diverse specie animali inadatte alla vicinanza con gli umani (come ragni

giganti e simili).

- Shasil (la Grande Oasi, letteralmente “sabbia”), una penisola composta da uno

sterminato deserto chiamato “dell’Elefante” che termina soltanto per lasciar posto alle

spiagge sulla costa.

La capitale è appunto “La Grande Oasi”, patria dei Pluma. Essi non hanno mai

attaccato altre nazioni, ma hanno vinto ogni conflitto armato al quale hanno preso

parte grazie al devastante potere della Discendenza utilizzato dalla Gran Sacerdotessa.

La grande Oasi è governata da Tre Saggi, Tre Generali e Tre Nobili, ma è la Gran

Sacerdotessa Einfh Plumasa Sephia a governare realmente la popolazione, che le è

ciecamente fedele.

- L’Oblio (chiamato anche Abisso, Vuoto e Underdark), è la patria dei Demoni e dei

Drow. Completamente inabitabile per gli esseri umani nel lungo periodo a causa della

diversa composizione dell’aria e della forte pressione sul fondo. I piani esterni un

tempo ospitavano le città dei Drow, ma dopo la loro redenzione sono rimaste

abbandonate fino a diventare dei covi di demoni. Nel punto più profondo di questo

luogo profano si trova il trono del Senza Nome, un’entità oscura ed esattamente

opposta al Dio. Si dice che il trono stesso sia la Stele Nera, ma altre fonti dicono che

essa sia utilizzata dal monarca come arma.


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- Miride (Il Firmamento), luogo in cui si cela il misterioso Dio. Da qui provengono gli

Angeli e tutte le altre creature Celestiali. Dopo la guerra dei Demoni i cancelli di

Miride sono rimasti sigillati e a nessun mortale è stato più concesso l’ingresso,

nemmeno agli Angeli che tentavano di far ritorno in patria.

Gli esseri celesti hanno un’anatomia interna e una forma di evoluzione costante simile

a quella di alcune specie di insetti, ma non sono in grado di sopravvivere lontani dalla

luce del sole per troppo tempo.

PRIMA DELLA CATASTROFE

La prima forma di divisione tra nazioni si manifestò nell’anno 321 quando Elfi ed Umani

decisero di spartirsi i territori del continente: qui nacquero il regno di Hantla ed il Regno di

Huster (lett. “Oltre il cielo”).

Nei Cieli si ergeva già da qualche anno la civiltà dei Datramar, ma si consideravano esterni ai

problemi delle altre razze, concentrandosi unicamente sullo sviluppo magico e tecnologico di

una sostanza in seguito denominata “Etere” ed utilizzata per alimentare i leggendari

macchinari Datramari.

Queste due nazioni convissero in pace per duecento anni, fino al 318. Il 13 agosto il popolo

dei Branchidi, una specie di umanoidi dalle fattezze parzialmente simili a pesci, si ribellò ad

Hantla simulando degli attacchi alle carovane Husteriane da parte della milizia Hantlana.

Questo causò forti conflitti tra le due nazioni, fino a quando il generale Keres l’Indomabile

non riuscì a scovare il trucco utilizzato dai Branchidi. Decisi a non sedare violentemente la

rivolta e ascoltando le ragioni di quella razza, il Re di Hantla Oberel II decise di confinarli in

quello che oggi viene chiamato “Il Buco nell’Acqua”. Questa scelta causò un forte astio da

parte degli Elfi che avevano specificatamente domandato un genocidio dei traditori.
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Gli abitanti del deserto dell’Elefante dichiararono indipendenza nell’anno 373 e

l’esercito di Hantla, sprovvisto di mezzi per poter combattere sotto il sole cocente, dovette

concederla senza avanzare molte pretese.

A chiedere l’indipendenza dal regno degli elfi fu invece Pathror della Croce Nera,

leader spirituale di quelli che al tempo erano ancora chiamati solamente “Astriam”, una

sottorazza elfica particolarmente propensa alla magia di invocazione.

Nell’anno 376 avvenne quella che fu chiamata la “Catastrofe del Peccato”: Parthor, ora

divenuto Re degli Astriam nelle terre ad ovest della foresta elfica, tentò di riportare in vita

suo figlio, sacrificato al Dio come richiesto dalla tradizione del suo stesso popolo.

Ad oggi non vi sono testimonianze di cosa accadde realmente quel giorno, se non i volti

marchiati dalle fiamme sacre degli Astriam e la terra di Sijelt ridotta ad una foresta-deserto

nera come la pece ed eternamente obbligata alla notte.

Nel 401 vi fu una svolta epocale per i Datramar: essi riuscirono a sviluppare una

versione definitiva dell’Etere e ad utilizzarlo a fini bellici. Costruirono un esercito di golem e

con essi conquistarono facilmente oltre metà di Hantla e l’intero territorio elfico, estirpando il

ramo principale della razza quando essi tentarono di far saltare in aria l’isola volante su cui si

trova Parteno, capitale Datramar. I conflitti e le rivolte durarono ben 73 anni: fu infatti nel

474 che i Daastia, considerati la casta inferiore del popolo Datramariano, attuarono un colpo

di stato al fine di rovesciare il governo. Furono sostenuti da tutte le altre razze in cambio di

un ritorno alla precedente costituzione dei territori.

Parte dei Drow che vivevano nello strato esterno dell’Oblio decisero di raggiungere la

superficie per occupare le città elfiche ormai rimaste disabitate, creando così l’attuale Riserva

Lucente. Nel 476 diedero vita alla democrazia che tutt’ora li governa.

La conformazione delle nazioni così ottenuta durò per 230 anni.


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Nel 706 il mondo si trovò davanti alla più grande crisi che avesse mai affrontato: i Demoni.

LA GUERRA DEI DEMONI

Fino ad ora nella storia non vi era mai stato un motivo per le varie nazioni di collaborare. A

fornirne uno particolarmente valido fu l’entità in seguito conosciuta come “Il Senza Nome”,

ad indicare come a differenza di tutti gli altri Demoni egli non avesse alcun padrone e, di

fatto, rispondesse solo e solamente a sé stesso.

La differenza numerica fu enorme, ma comunque meno umiliante di quella di forza tra i

singoli componenti degli eserciti; un demone minore era in grado di uccidere decine e decine

di guerrieri umani. Le capacità rigenerative, l’abilità di volo e la perfetta vista al buio erano

vantaggi giganteschi che rendevano la guerra più simile ad uno sterminio.

Il Senza Nome non provò nemmeno ad approcciare i mortali. Annunciò solamente che stava

cercando qualcosa, e che avrebbe attaccato finché non lo avesse trovato.

Nell’anno 707 gli esseri umani erano stati dimezzati. L’ultima spiaggia fu chiedere

direttamente l’aiuto di Dio: gli Alti Vertici della chiesa si rivolsero agli Angeli, ed essi li

guidarono fino alla vetta della volta celeste. Qui la divinità forgiò migliaia e migliaia di

soldati in armature lucenti, golem indistruttibili e pronti ad estirpare il male dei Demoni dal

mondo.

Fu in quella che venne in seguito chiamata “Battaglia dei Due Ponti” che apparve per la

prima volta un comandante nemico: uno di quelli che venivano chiamati “Diavoli”. Esso

sembrava possedere un enorme potere legato al tuono. Si dice che la battaglia durò soltanto

una manciata di secondi: metà dell’esercito di golem celesti venne distrutto in quel luogo, e

tutte le migliori truppe di Hantla vennero ridotte in cenere.

Fu lasciato in vita un solo messaggero perché narrasse la sconfitta a tutti gli Umani.
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Nel gennaio del 708 i leader delle nazioni e delle tribù si riunirono alla ricerca di un piano

d’azione, e decisero di selezionare i migliori guerrieri di tutto il continente e spedirli

direttamente al castello del Senza Nome nel tentativo di estirpare il problema alla radice.

Questo diede vita alla più grande disfatta che i mortali avessero mai subito.

I 100 guerrieri selezionati da tutte le razze furono annientati da un singolo incantesimo

dell’Arcidiavolo ancor prima di poter entrare nel Castello. Si dice addirittura che uno di essi

li tradì, giurando eterna fedeltà al Senza Nome.

Quel che successe dopo fu un mistero. I demoni razziarono decine di villaggi e portarono

tutte le provviste nell’Oblio, per poi ritirarsi nell’assoluto silenzio. Non furono fatti annunci

di alcun tipo e la guerra non fu mai dichiarata davvero conclusa, ma gli umani tirarono un

sospiro di sollievo. I novantanove corpi ritrovati alle porte del castello vennero sepolti in base

alle diverse religioni, e nessuno si sognò più di avvicinarsi anche lontanamente all’Oblio.

Attualmente corre l’anno 828. Sono stati avvistati numerosi demoni durante l’inverno,

molti più di quelli che raramente uscivano dall’Oblio in cerca di provviste. Inoltre, molti dei

sepolcri degli Eroi sono stati trovati vuoti.


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