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Tesina

Mattia Lo Presti VM

Mitologia Norrena
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La mitologia norrena, denomi-
nabile come mitologia nordica o
scandinava, ha origine nelle re-
gioni della Scandinavia
(comprendenti le zone confi-
nanti di Norvegia e Svezia).
Non vi sono dei testi scritti sul-
la suddetta mitologia poiché
tramandata oralmente.

La genesi del mondo secondo la mitologia norrena ha inizio sul pianeta


dall’equilibrio di due elementi naturali: Il fuoco e Il ghiaccio.
Il fuoco imperversava sul ghiaccio, il quale sciogliendosi col tempo , diede
uno scompenso all’equilibrio che si era creato; dando origine al caos.
Da questo caos si crearono due esseri, il primo: Ymir definito come il Gi-
gante primordiale e il secondo: una vacca, la quale allattò il suddetto gigan-
te; dalla mucca vennero generati le prime quattro divinità: Odino, Vilì, Vé
e Borr. Il gigante Ymir diventerà sempre più bramante di potere, Odino
e i suoi fratelli saranno costretti a uccidere il gigante e con le parti del suo
corpo daranno forma alla terra. Gli dei regolavano il passaggio dei giorni
e delle notti, così come delle stagioni. I primi esseri umani furono Askr
ed Embla, formati dal legno e portati in vita ancora da Odino, Víli e
Vé. Sól è la dea del Sole, una figlia di Mundilfœri, data in sposa
a Glenr. Ogni giorno cavalca nel cielo sul suo carro trainato da du-
e cavalli chiamati Árvakr e Alsviðr. Sol è perennemente inseguita
da SkĀll, un lupo che vuole divorarla (probabile spiegazione delle eclissi), e
che prima o poi la raggiungerà. Fratello di Sol è Máni, la Luna, anch'e-
gli inseguito da un lupo, Hati. Uno scudo, chiamato Svalinn, si interpone
tra la Terra e il Sole, per impedire che questi bruci il suolo con la sua ec-
cessiva violenza.

Le Divinità:
Le divinità sono divise in due
classi: gli Aesir e i Vanir.
La distinzione non è tuttavia
netta: in un antico passato le
due fazioni si fronteggiarono
in guerra, ma in seguito rag-
giunsero la pace, si scambiaro-
no ostaggi e alcuni membri si
unirono in matrimonio.

uniranno in matrimonio. Gli Aesir e i Vanir sono generalmente nemici


degli Jotunn. Paragonabili ai Titani della mitologia greca, vengono chia-
mati Giganti, anche se alcuni suggeriscono, come alternativa, "demoni".
Notare bene come comunque gli Aesir discendono dagli Jotunn, e sia A-
esir che Vanir possono unirsi con loro per generare figli, quando non sono
sottoforma di giganti. Esistono due classi generali di giganti: i "giganti di
brina", e i"giganti di fuoco" anche detti "Figli di Muspell".
Parlando di Aesir e Jotunn, entriamo nel dettaglio delle varie divinità, a
capo degli Aesir troviamo Odino, sposato con Freya (dea dell’abbondanza
e della fecondità), Thor (il dio del tuono, protettore degli Aesir e protetto-
re dei pescatori e dei contadini) Baldr (Il dio della luce, custode dei segre-
ti degli Aesir e del Frostbite, il ponte arcobaleno che collega il reame de-
gli Aesir con quello degli Jotunn) e infine Tyr (protettore dei fabbri e
dei costruttori di navi). Nel reame degli Jotunn abbiamo varie divinità,
tra le quali non si individua chiaramente un sovrano. Una delle principali
divinità è Fenrir (un lupo, figlio del dio Loki), Jormungundrr anch’esso
figlio di Loki, esso è il serpente che cinge il mondo (chiamato anche ser-
prente di Midgard). Oltre Asgard (dove dimorano gli Aesir) e Jotun-
heim (ove dimorano gli Jotunn) abbiamo altri due reami, ovvero il
Valhalla e il regno di Helheim.
Il Valhalla e il luogo ove i guerrie-
ri vichinghi dopo la loro vita, se so-
no stati degni e valorosi combatten-
ti, banchetteranno insieme agli dei
nell’attesa del Ragnarok.
Helheim è il regno più basso di tut-
ti i mondi, ed è descritto come una
landa oscura e gelata, sferzata dal
vento e battuta dalle piogge. La po-
polano le ombre delle persone che si
sono macchiate di gravi colpe
(tradimento, assassinio), ma anche
le anime di coloro che sono morti
senza gloria o di malattia.
Parlando dei nove mondi, essi sono sorretti dall’albero della vita chiamato
Yggdrasill. Questi mondi sono: Ásaheimr, mondo degli Asi
(nani), Álfheimr, mondo degli elfi, Midgard, mondo degli uomi-
ni, JĀtunheimr, mondo dei giganti, Vanaheimr, mondo
dei Vani, Niflheimr, mondo del gelo (o della nebbia secondo altre versio-
ni), Múspellsheimr, mondo del fuoco, Svartálfaheimr, mondo degli elfi
oscuri e dei nani ed Helheim, mondo dei morti. Questi nove mondi costi-
tuiscono l'intero universo della mitologia norrena.
Dopo questa introduzione alla conoscenza delle divinità norrene, dopo aver
parlato della genesi del mondo, della costituzione dell’universo, dei vari re-
gni e dei vari personaggi della mitologia norrena, parliamo della fine del
mondo, ovvero il Ragnarok.
Ragnarok la fine e l’inizio del mondo
Il primo segnale che preannun-
cia il Ragnarok è la morte di
Balder: ucciso da Loki e co-
stretto a rimanere nel regno dei
morti, obbliga gli Dèi a fron-
teggiare il fatto di non poter
sfuggire al loro destino. Nono-
stante il loro carattere divino,
sono infatti soggetti allo stesso
fato degli esseri umani: anche
loro devono morire.

Il secondo segnale è la fine della civiltà e dell’ordine nel regno degli uomini: essi
hanno dimenticato le loro tradizioni, ignorato i legami di parentela provocando
guerre fratricide e si sono abbandonati a un profondo nichilismo. La depravazione
è rimasto l’unico ideale del genere umano. Verrà poi un inverno terribile, che non
cederà il posto all’estate per tre anni: piogge torrenziali, venti e nevicate spaventose
tormenteranno il globo terrestre, ricoprendolo di una densa ed impenetrabile coltre
di gelo.
Il terzo e ultimo segnale è la scomparsa del Sole e la Luna: i lupi Skoll e Hati,
che dall’inizio dei tempi inseguono Sol e Mati, riusciranno a raggiungerli e li divo-
reranno, privando il mondo della luce e facendo precipitare la Terra in una tenebra
eterna.
Fenrir insieme al serpente del mondo, insieme ai giganti di fuoco e Loki marceran-
no verso Asgard. Odino insieme a tutti i suoi figli, i combattenti del Valhalla e gli
altri dei, si cingerà nell’ultima battaglia; egli si scontrerà contro il famelico lupo
Fenrir, il quale prima di morire divorerà Odino. Nello stesso frangente Thor com-
batterà contro Jormungundr (il serpente del mondo) e dopo esserne uscito vincito-
re, Thor ripreso il suo martello farà pochi passi prima di accasciarsi al suolo.
Allo stesso tempo anche Tyr si scontrerà contro il guardiano di Helheim perdendo
il braccio e morendo insieme al nemico. Gli dei non sono più presenti, poiché morti,
i nemici sono stati distrutti, solo i giganti di fuoco sono sopravvissuti all’accaduto e
con le loro spade bruceranno la terra. All’interno dell’albero del mondo si rifugia-
rono due esseri umani, un uomo e una donna, i quali prolificheranno rendendo
la terra nuovamente feconda di esseri
umani, il Ragnarok è finito, gli uomini
e le donne possono nuovamente vivere in
felicità, i nuovi dei torneranno nelle
loro dimore e tutto avrà nuovamente
inizio, fino al principio di un nuovo
Ragnarok.

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