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Introduzione

La storia del mondo, dicono i saggi, è scandita dai Cicli Divini: ogniqualvolta il precario equilibrio fra
Legge e Caos su cui si regge l'esistente viene posto in crisi, scatenando il predominio incontrastato
di una delle due forze e ponendo fine a un pantheon, è destino che sorgano nuove figure di dei a
ripristinare tale equilibrio.
Gli dei, dicono i teologi, sono e sono sempre stati unicamente nove, poiché nove sono le costanti del
mondo di cui essi diventano guardiani e incarnazioni, proteggendole con il proprio potere mentre da
esse stesse traggono forza. Ed è qui che sta la vera differenza fra i veri dei e le innumerevoli figure
adorate da idolatri di varia razza e natura: un dio esiste di per se stesso, mentre invece tali idoli
esistono solo in funzione dell'adorazione ricevuta, i poteri dei loro sedicenti miracolanti nulla più che
poteri intrinsechi del mondo interpretati come doni divini.
Se un dio dovesse sopravvivere a se stesso, evitando il deicidio che necessariamente segue al venir
meno dell'equilibrio, pure egli smetterebbe di essere una divinità: conserverebbe certo poteri e
seguaci, poteri e seguaci ben superiori a quelli di qualsivoglia mortale o immortale, potrebbe perfino
avere i suoi miracolanti, ma non sarebbe più collegato all'essenza dell'esistente, non sarebbe più uno
degli dei. Tale, si dice, è stato il destino delle divinità draconiche sopravvissute all'Era del Caos
Inarrestabile, e secondo alcuni studiosi alcuni dei sarebbero sopravvissuti perfino agli sconvolgimenti
dell'Era della Legge Imperante.

La storia del Mondo Emerso prima degli eventi delle Era del Caos Inarrestabile

I primi padroni del Mondo Emerso erano gli elfi, creature che, secondo la credenza popolare dei
secoli successivi, erano perfette e care agli dei, e sotto di loro la terra era unita e pacifica. Anche le
ninfe e i folletti risalgono a quest'epoca arcaica. Successivamente il Mondo Emerso fu invaso dagli
uomini e dagli gnomi, che se lo spartirono. Gli elfi si ritirarono al di là del Saar, nelle Terre Ignote. Di
loro sono rimaste le leggende, antichi testi di magia e conoscenze, nonché il credo negli antichi dei,
come Shevra. Inoltre da un'unione tra elfi e uomini è stata originata la razza dei mezzelfi.
I nuovi abitanti del Mondo Emerso si contesero il predominio nella terribile Guerra dei Duecento Anni.
Alla fine prevalsero i mezzelfi della Terra dei Giorni, grazie alla loro abilità nel combattimento e alle
capacità strategiche del loro re, Leven, il quale però morì poco prima della conclusione della guerra. Il
suo figlio ed erede Nammen allora convocò i regnanti sconfitti e, stupendo il mondo, annunciò di voler
rinunciare all'egemonia e restituire la libertà a ciascuna Terra; come condizioni decretò tuttavia che
ognuno dei regnanti avrebbe dovuto rinunciare a una parte del proprio dominio, la cui riunione
avrebbe dato origine alla Grande Terra, al centro del Mondo Emerso, e là avrebbero avuto sede il
Consiglio dei Re, con il compito di decidere la politica comune del Mondo Emerso, e il Consiglio dei
Maghi, che si sarebbe occupato della vita scientifica e culturale. Nei due Consigli avrebbero trovato
posto i rappresentanti di ogni Terra, ognuna delle quali avrebbe poi contribuito all'esercito del Mondo
Emerso. Nammen dichiarò infine decaduti i re in carica, affinché ciascun popolo scegliesse
democraticamente il proprio nuovo regnante. Il re mezzelfo morì dieci anni dopo, ma per altri
quarant'anni durò il periodo denominato "Pace di Nammen", che gli abitanti del Mondo Emerso
avrebbero fortemente rimpianto (e mitizzato) durante l'Era del Tiranno che le seguì.

L'Era del Caos Inarrestabile

Gli eventi delle sono ambientati nel corso della terribile guerra che da quarant'anni oppone le Terre
Libere alla volontà di conquista del Tiranno. Costui, un potente mago bandito dal Consiglio, raccolse
attorno a sé schiere di insoddisfatti e prese possesso della Grande Terra, rase al suolo Enawar e fece
erigere al suo posto una enorme roccaforte di cristallo nero (la Rocca). Utilizzando formule di magia
proibita, il Tiranno potenziò la forza dei suoi guerrieri e generò nuove specie viventi, funzionali alla
sua guerra ( I fammin). Negli anni successivi i suoi eserciti conquistarono la Terra del Fuoco, la Terra
delle Rocce e la Terra della Notte, e infine la Terra dei Giorni, i cui abitanti furono completamente
sterminati. I fammin sono una razza creata dal Tiranno attraverso complicati rituali di magia proibita e
crudeli sperimentazioni compiute sui prigionieri, allo scopo di ottenere dei combattenti infaticabili,
spietati e ubbidienti. Sono creature tozze e robuste, di grandezza umana, coperti da una pelliccia
rossa, con zanne che spuntano dall'arcata dentaria inferiore e braccia innaturalmente lunghe e dotate
di artigli affilati. Il loro linguaggio è fatto di suoni gutturali, e solitamente combattono con l'ascia. Ad
ogni fammin viene imposto un nome che è parte di una formula proibita, e ogni volta che il Tiranno (o
qualcheduno dei suoi luogotenenti) lo pronuncia, il fammin non può sottrarsi dall'eseguire i suoi ordini.
Queste creature però non sono totalmente prive di coscienza ed emozioni. In particolare alcuni di
loro, chiamati spregiativamente "Errati", provano rimorso alle violenze che sono costretti a compiere.

I Nove Dei attuali appartenevano in origine alle diverse razze mortali, e alcuni di loro furono grandi
sovrani e guerrieri; ma è molto difficile ora, a cinque secoli di distanza dall'Ascensione, distinguere la
verità dalla leggenda: qualsiasi piccolo villaggio che risalga ai periodi antichi ha il suo memento, il
luogo in cui sostiene che una divinità abbia sostato o compiuto qualche atto grandioso quando ancora
camminava mortale fra i mortali.
La Chiesa Dei Celesti è l'ordine religioso in cui ben presto si costituirono i seguaci degli ascesi, e
almeno in origine era guidata esclusivamente dai loro miracolanti; col trascorrere delle generazioni
però la chiesa divenne sempre più una struttura di potere e sempre meno una organizzazione
devozionale, e allo stato attuale delle cose sono pochissimi i miracolanti che appartengono all'ordine.
Piuttosto, la Chiesa Dei Celesti fa largo uso di coristi, individui addestrati a compiere parvenze di
miracoli cantando gli inni sacri dei Nove Dei.

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