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FILOSOFIA lezione del 12,11.

2020
pag 66

FISICI PLURALISTI

I filosofi pluralisti, sviluppano la loro filosofia a metà strada tra la tradizione della
scuola di Eraclito e cioè un pensiero astratto, metafisico, basato sul ragionamento a
quella legata alla materia, alla sensibilità, e alla realtà fatta di cose. I fisici pluralisti,
come Empedocle e Anassagora si pongono a metà strada prendono un po' di qua e un
po' di la. La prima cosa che dicono è che la realtà è composta da più elementi, non è
unico indivisibile. Essa è immutabile, eterna, ma non è indivisibile.
Empedocle è un filosofo siciliano vissuto nel V secolo, morto suicida nel cratere
dell'Etna perchè era stanco del fatto che gli uomini non riuscivano a capire il suo
pensiero. Una protesta contro la stupidità umana. Empedocle diceva un oggetto ci
appare nella sua struttura perchè è una mescolanza di infinite particelle e in
particolare sono le particelle di 4 elementi: acqua, terra, aria e fuoco. Questi elementi
sono le uniche cose che esistono. Quando si mescolano danno vita ad oggetti. Quando
si separano l'oggetto non esiste più. Ma in realtà gli oggetti sono un fenomeno
apparente, essi esistono solo perchè sono particelle di acqua, terra, aria e fuoco.
Queste particelle esistono ( eco di Parmenide) perchè sono immutabili, indistruttibili
ed eterne. Tutta queste teorie filosofiche Empedocle scrive un'opera che si chiama “
Sulla Natura” come i suoi predecessori. Scritta in esametro è un'opera poetica. A pag
68, per lui esistono due forze cosmogoniche, l'amore e l'odio. Quando nel ciclo
cosmico domina solo l'amore o solo l'odio le particelle si disgregano. La vita esiste
solo quando amore e odio si pareggiano allora si crea mescolanza e si creano gli
oggetti. Empedocle credeva nella metampsicosi, cioè nella trasmigrazione delle
anime, egli pensava che oltre alle particelle gli uomini erano dotati anche d'anima. E
quest'anima doveva essere purificata durante la vita. Gli uomini dovevano compiere
una vita ascetica perchè cosi ci si purificava. Un'altra questione che affrontava è la
gnoseologia e cioè la scienza che studia come l'uomo conosce. Come fa l'uomo a
conoscere le cose? Secondo Empedocle l'uomo conosce attraverso i sensi, perchè la
materia trasferisce le particelle e noi attraverso i sensi li cogliamo e li trasmettiamo al
sangue. Il pensiero per Empedocle è il sangue che circola nel corpo. Lettura pag 66 a
68.

Anassagora

Egli dice che il “ tutto è nel tutto” e cioè che negli oggetti ci sono infinite parti di tutta
la materia che esiste nel mondo ( oro, legno, argilla,e tutto ciò che conosciamo) in
maniera proporzionale. Queste particelle si chiamano omeomerie, sono immutabili,
ingenerate, eterne (eco di Parmenide), anche esse si mescolano e si separano, quando
si mescolano si crea materia quando si separano scompare la materia. Qui a
governare il processo di mescolanza e la separazione non c'è l'amore e l'odio ma una
forza cosmogonica che si chiama Nous, che è un'intelligenza superiore che governa
l'universo. Come se fosse un Dio. E' un'intelligenza ordinatrice. La realtà è composta
da più cose e ogni cosa è composta da tanti materiali, ogni oggetto avrà una parte
predominante di una particella che tipica di quell'oggetto. Anassagora è la fusione del
pensiero astratto degli eleatici e il pensiero in più materialista e concreto dei fisici
pluralisti. Egli dice nulla nasce e nulla viene distrutto ma le cose nel loro insieme
sono sempre uguali. Anche Anassagora riflette sulla gnoseologia, ma dice il dissimile
conosce il dissimile, cioè io conosco il freddo perchè conosco il caldo. Ma soprattutto
dice una cosa diversa rispetto all'intelligenza ordinatrice cioè il noùs, secondo lui il
noùs è presente nell'uomo e si chiama intelligenza. L'uomo conosce attraverso i suoi
sensi, infatti i sensi ci fanno raccogliere dati che finiscono nel cervello. A differenza
di Empedocle che i dati andavano nel cuore. Questi dati finiscono nella stanza della
memoria e il cervello li organizza in due funzioni, nella sapienza e nella tecnica. La
sapienza è la conoscenza teorica, la tecnica è la realizzazione pratica. Pag 69 a pag 71

DEMOCRITO
Democrito è il padre del materialismo, cioè la realtà è fatta solo di materia, e la
materia è regolata dal caso. Egli è considerato anche il padre dell'ateismo, solo che
nell'antica Grecia non poteva dire di essere ateo e furbescamente disse che gli dei
esistevano ma in un altro mondo lontano dal nostro pianeta. Democrito nasce nel 472
a.c. in Asia minore. Trascorre la sua vita li. Democrito aveva un maestro che si
chiamava Leucippo di Mileto, almeno cosi scrive Aristotele, questo maestro che
aveva girato il mondo ed era arrivato ad Elea dove confutò le teorie di Parmenide e
cioè egli diceva che la realtà non è quella che tu puoi pensare ma bensi è l'atomo, la
materia, l'unica cosa reale. In realtà è una protoscienza, molto vicina alla scienza
vera. Altro concetto di Leucippo è il vuoto. Ovvero lo spazio in cui si muovono gli
atomi prima di aggregarsi è il vuoto. Il primo concetto che bisogna associare al
materialismo di Democrito è egli dice che tutto quello che avviene nella realtà non
avviene per un fine, ma le cose avvengono casualmente, è il caso che governa la
realtà. Gli dei non si interessano del mondo fisico in cui viviamo. Democrito non
accetta la teoria del finalismo e cioè che le cose si svolgono per un fine. La materia è
fatta di atomi e questo non infiti ma hanno un numero ben preciso per ogni oggetto.
L'atomo è indivisibile è la parte più piccola. Gli atomi secondo Democrito hanno
forme variabili e si muovono per inerzia cioè non hanno movimento proprio. Altra
caratteristica degli atomi secondo Democrito è che sono eterni, non sono stati creati e
ne mai scompariranno. La realtà secondo Democrito (Cosmogonia) gli atomi vagano
nello spazio ma hanno degli uncini che agganciano altri atomi e poi ancora altri fino a
formare un vortice che si fa sempre più veloce fino a creare l'oggetto. Secondo
Democrito l'uomo ha un'anima, essa non è spirituale, ma è materia è cioè fatta di
atomi. E quando il corpo muore essendo più leggeri gli atomi dell'anima, questi si
disperdono. Corpo e anima devono stare per forza insieme, altrimenti non c'è vita.
L'etica di Democrito. Egli ci spiega come vivere per essere felici e cioè che è il corpo
che ci regala piacere, è da qui il termine Edonista. Per vivere bene insieme agli altri
bisogna rispettare se stessi. Se si vivesse in equilibrio con se stessi potremmo vivere
bene con gli altri e si vive secondo ragione. La ricerca del piacere deve essere
ragionata e costante perchè bisogna allontanare il dolore dalla vita. Per eliminare
l'angoscia, la paura egli ci consiglia di vivere senza il timore di Dio o degli dei. La
seconda cosa che bisogna fare è uscire dall'ottica fortuna /sfortuna. Ulteriore
consiglio per vivere bene è non sposarsi e non avere figli, perchè moglie e figli
portano problemi e angoscia. Bisogna essere indipendenti.

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