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FILOSOFIA A ROMA

Arriva dalla Grecia dopo essere stata conquistata


3 figure
- Cicerone si allontana dalla poetica e si dedica alla filosofia.
La sua filosofia è il migliore esempio di sincretismo= scegliere
dalle varie filosofie del passato i punti chiave
cita Socrate, Platone (dottrina della città ideale e delle idee, i
valori universali) e Aristotele (senso concreto della politica)

-Stoicismo riportata maggiormente da Seneca (consigliere politico di


(dottrina dell’età Nerone) —> Gli manda a dire che lo stoicismo prevede il
ellenistica seguita suicidio nelle situazioni politiche disperate
a Roma)

-Marco Aurelio imperatore e scrive I Ricordi (approfondimenti personali sui


Contenuti filosofici), vi è di nuovo una dimensione di
sincretismo, ma filosoficamente più vicino allo stoicismo che al
platonismo

L’Epicureismo
Fondatore della scuola—> Epicuro (di cui ci sono però pervenuti pochi frammenti
Molte informazioni le abbiamo grazie a Lucrezio nel suo De rerum natura (quadro
della dottrina epicurea)

I suoi temi furono poi confermati dai frammenti dei seguaci di Epicuro (alunni del
Giardino)

L’Epicureismo vede come figura di riferimento Epicureo (stoicismo e scetticismo


non vi è un fondatore, ma sono dottrine basate su più voci)

—> Secondo l’Epicureismo la realtà è composta dal pieno e dal vuoto


(fatto di corpi) (che esistono x
permettere ai corpi
di muoversi)
I corpi, fatti di atomi, conoscono il movimento perché mutano
Epicuro riprende alcuni temi fondamentali di Democrito:
- la concezione materialista (meccanistica)
- La materia fatta di atomi (concezione atomistica)
- Idea a cui arriva con un processo razionale non sperimentale
- gli atomi sono indivisibili, illimitati, di varie forme in continuo movimento e dotati
di peso, massa e volume, che sono le priorità primarie)

—> Su come avviene la conoscenza riprende ancora la dottrina di Democrito


: dagli oggetti si staccano gli atomi che si imprimono sui sensi
PERCEZIONE VISIBILE la più genuina e la più vera (rappresentazione sensibile)
Per giungere alla conoscenza la rappr. deve essere rielaborata kata logon
NON ESISTONO CONCETTI UNIVERSALI , l’unica conoscenza vera è quella rielaborata
dal Nous

—> La filosofia è vista come quadrifarmaco (serve per guarire 4 cose)

- Paura degli Dei secondo Epicuro non esistono, ma se anche


esistessero non s’interesserebbero delle
vicende umane

- Paura della morte noi e la morte siamo alternativi.


(in tono provocatorio) Se ci siamo noi non c’è la morte, se c’è la
impronta della accettazione morte non ci siamo noi.
della vita—> simile ad Aristotele

- Paura del dolore fisico in ogni caso dura poco, o è passeggero o porta
alla morte

- Facile accessibilità del BENE è molto più facile e accessibile di quanto ci si


immagini
Epicuro è un materialista, bene= fisico o
Materiale, non bene spirituale
La felicità non è fare il bene morale, ma la virtù è il mezzo per raggiungere la felicità
(benessere psicofisico)

Epicuro differenzia due tipi di piaceri


- cinetico = appagamento momentaneo
- catastematico (statico) = negazione e cessazione del dolore —> assenza di
dolore, ἀταραξία

—> Caratteristica pensiero ellenistico


Ciascuno vive e opera nel suo settore specialistico, viene meno la visione
universale che volevano avere sia Platone sia Aristotele.

Epicuro dice che “quello a cui dobbiamo badare è la nostra esistenza”


—> fonda una scuola, Il Giardino, dove non raccoglie dei discepoli (come Pitagora
e Platone), ma si presenta amico di tutti, con cui tutti possono rapportarsi.

(Quando muore lascia in eredità il Giardino al suo successore Ermarco)

Λάθε Βιώσας = vivi nascosto


La dottrina di Epicuro si basa su questa espressione, secondo la quale l’uomo deve
vivere lontano da ogni turbamento umano (visto come vita politica) per raggiungere
un livello di assenza totale di turbamento ἀταραξία.
—> Il suo sistema non spiega universalmente il mondo, ma ha lo scopo di vivere
serenamente
L’ATOMISMO
Per Epicuro la realtà è composta di
- Corpi
- Vuoto
I corpi sono composti da elementi indivisibili = atomi
Gli atomi hanno delle qualità primarie —> il peso, il volume e la massa (termine
usato da Galileo)
E delle qualità secondarie —> si colgono con i sensi e dipendono dalla loro
disposizione

Differenze con Democrito:


- Epicuro afferma che gli atomi indivisibili sono comunque formati da parti minime
che lo compongono (minima)
- Epicuro attribuisce agli atomi anche un peso (Democrito no), lo pone come
causa del movimento—> clinamen (movimento degli atomi verso il basso)

Lui ha la visione dell’universo infinito


—> controsenso che quindi ci sia l’alto e il basso del clinamen, perché un sistema
infinito non è definito
Quindi Epicuro per spiegare il clinamen in un universo infinito pone un punto come
elemento termine come riferimento (per esigenza filosofica su come si forma la
realtà)

La caduta invece non dipende dal peso, ma dalla massa


Gli atomi si muovo nel vuoto per caso

LA CONOSCENZA
Questa parte del pensiero di Epicuro prende il nome di Canonica (κανών =criterio
di verità/ regola)
La conoscenza nasce dalla percezione sensibile = αἴσθησις, quando flussi di atomi
si staccano dai corpi e si imprimono sui sensi

La percezione elaborata kata logon diventa rappresentazione sensibile (φαντασία)


vi è anche la capacità di mettere insieme più rappresentazioni per formare nuovi
elementi (es. minotauro)

Se gli atomi non cambiano la rappresentazione è conforme alla realtà, se cambiano


è ERRATA.

Cosa può far cambiare gli atomi?


Un malfunzionamento dei sensi

—> Gli scettici, soprattutto Pirrone, criticarono questa dottrina dicendo che allora
non esiste un concetto universale di verità, per stabilire se una rappresentazione è
vera o falsa
Epicuro risponde che una rappresentazione è vera quando è chiara e distinguibile,
e si deve sospendere il giudizio circa le rappr, più oscuro, in quanto non facilmente
distinguibili.

—> La conoscenza è quindi fatta di concetti generali, dati dall’unione delle varie
rappresentazioni sensibili
Raccolte in base alle prenozioni —>πρόληψις , che stanno alla base di GIUDIZIO e
LINGUAGGIO
Si tratta di concetti generali che nascono dal ripetersi delle stesse rappresentazioni
sensibili.

- πρόληψις alla base dei pregiudizi del linguaggio (si parla di oggetti non presenti)
- πρόληψις che ciascun uomo forma in base alla propria esperienza, possono
essere anche errate se basate su rappresentazioni sensibili errate
- NON SONO UNIVERSALMENTE ONTOLOGICHE !!!!!
Epicuro definisce 2 principi che regolano la conoscenza:

- il principio dell’evidenza = Secondo Epicuro si considera valido anche ciò che


non è certo ed evidente
- Il principio della mancanza di attestazione contraria =fino a quando non
emerge un oggetto che invalida la rappresentazione oscura.
Epicuro fa suo anche il sillogismo

GLI DEI
Non bisogna aver paura degli dei —> x Epicuro non esistono e se esistessero (per
il consius omnium) non si occupano delle vicende umano.

—> Gli dei sono modello per la beatitudine, bisogna fare come loro: non lasciarsi
influenzare negativamente dalle vicende umane della vita
Per raggiungere l’assenza di turbamento : ἀταραξία

L’ANIMA E LA LIBERTA
L’anima è fatta di atomi di fuoco, di aria, di soffio e di un quarto elemento che non
ha nome.
Quando il corpo muore, l’anima muore con lui.
—> L’anima svolge anche la funzione cognitiva della percezione sensibile:
- il pensiero : analizza le percezioni sensibili kata logon
- la memoria: si applica alle percezioni ripetute, le cui rappresentazioni
permangono

Come garantire la libertà di un uomo?


—> adatta anche per l’anima il clinamen (dottrina della deviazione)
: gli atomi quando agiscono vivono una deviazione verso la direzione di una
specifica azione, il cui protagonista è L’UOMO (è lui che dilige l’inclinazione)
—> All’apice della sua indagine filosofica vi è la ricerca della felicità :
Data dall’assenza di dolore

Epicuro distingue due tipi di piacere


- piacere cinetico = piacere materiale e temporaneo
- piacere catastematico/statico = rimane fermo, consiste nel fatto che si è
fermato ogni desiderio (come la dottrina buddista)
Non si desidera, questo è il bene assoluto : ἀταραξία
Bisogna sapere superare i desideri con un’azione di ascesi rispetto ai desideri non
necessari = arrivare a non desiderare più significa estirpare la matrice stessa che ci
porta a desiderare

Si devono sapere distinguere i desideri:


- Desideri naturali e necessari : nutrimento ecc
- Desideri naturali e non necessari : il desiderio sessuale ecc
- Desideri vuoti: la ricchezza, la gloria, l’immortalità
Bisogna eliminare i vuoti e limitare il più possibile o naturali ma non necessari.
Continuo esercizio di ascesi (ἄσκησις) per liberarsi dalla ricerca dei piaceri

COMUNITA EPICUREA
Si crea nel mondo ellenistico una comunità epicurea, gli allievi vivevano in una
condizione di dialogo reciproco
—> Epicuro nega quanto ha affermato Aristotele : l’uomo NON è un animale sociale
l’Epicureismo rifiuta l’attività politica, vista come turbamento della vita

—> felicità accessibile a tutti, con l’ ἀταραξία


Lo Stoicismo
Prende il nome dalla STOA (portico dove si svolgeva l’attività filosofica)
Ha come esponente Zenone di Cizio, che arriva ad Atene nel 311 e insieme a
Cleante di Asso rappresentano i massimi esponenti della dottrina.

—> Si distingue dall’epicureismo, è visto invece in parallelo con lo scetticismo


(perché d’ottica a più voci)
= i contenuti non sono stabiliti definitivamente da uno, ma sono per il 30% il frutto
della elaborazione che stoici successivi hanno dato sui temi.

Possiamo distinguere tre momenti dello stoicismo:


- Stoa antica
- Stoa media
- Stoa nuova
Gli stoici suddividono la filosofia in tre parti:
- Logica
- Etica (x certi versi anche la politica)
- Fisica
Affrontano i temi filosofici confrontandosi con i grandi filosofi Socrate e Platone
(No Aristotele)

LA LOGICA
La più importante per lo stoicismo
—> prendono maggiormente le distanze con Aristotele (x lui era solo uno
strumento)

Distinguono fra
- Retorica
- Dialettica = consente di distinguere il vero dal falso (due predicati che si
applicano ad espressioni linguistiche)
Aristotele respinge la dialettica perché competenza dei sofisti

Un’espressione è vera se dice qualcosa che accade veramente—> corrispondenza


fra linguaggio e realtà

Quando non vi è una relazione ancora linguistica gli stoici parlano di


rappresentazione (φαντασία)
si forma nell’anima umana come un’immagine impressa (es. rullino fotografico)
Essa si forma quando da un oggetto esterno si stacca una sorta di pellicola che
arriva sui sensi e va a imprimersi nell’anima.

Alla rappresentazione si aggiungerà poi il linguaggio.

Ciò che dirige l’attività è il cuore (principio direttivo) , non la mente. (Considerata la
sede del ragionamento solo alla fine del ‘500)
La CONOSCENZA VERA si ha solo con la rappresentazione catalettica (che
realmente c’è)
Le rappresentazioni generalmente intese possono essere anche errate (per sonno
o scusa luce) —> NON sono vere

In presenza di una rappresentazione catalettica —> assenso : quando l’anima si


rende conto di ciò che ha acquisito = consapevole che si è compiuta un’operazione.

IMMAGINE DELLA MANO DI ZENONE


- Mano aperta = quando i sensi colgono la rappresentazione
- Mano semichiusa = si ha con l’assenso, con la consapevolezza di aver colto
qualcosa
- Mano col pugno = comprensione kata logon, con la rappresentazione catalettica
in presenza della verità
- Mano stretta sopra il pugno = scienza =che porta alla più vera conoscenza
Con la conoscenza più alza si ha la katalepsis/ comprehensio
Vi è quindi la nascita dei giudizi o concetti.

Differenza fra:
- GATTO fisico —> corporeo
- GATTO come parola—> vibrazione aria tramite corde vocali
- GATTO come concetto—> incorporeo, immateriale
Contraddizione!! Non si riesce a dimostrare l’esistenza di un concetto perché non si
può dimostrare l’esistenza di tutto ciò che è incorporeo.

Il concetto universale è fondamentalmente una costruzione logica


Gli stoici introdussero la nozione di lekton ( esprimibile)
I concetti universali sono quindi dei lekta: qualcosa che è esprimibile, ma che risulta
immateriale. (Viene meno corrispondenza ontologica, gnoseologica, logico-
espressiva)

LA DIALETTICA
Visione diversa da Aristotele
Per la conoscenza salda serve la rappresentazione catalettica (la mano chiusa
sopra è la dialettica, che serve a distinguere il vero dal falso, e difende la critiche)

- pugno chiuso= rappresentazione catalettica-


- mano sopra pugno chiuso = dialettica
La rappresentazione catalettica (pugno chiuso) per essere considerato senza
salda/ scienza deve poter essere difesa da ogni tipo di argomentazione (mano
sopra il pugno)

La dialettica serve a difendere le proprie conoscenza


Ha due componenti:
-significanti = parole
-significati =relazione fra cose e predicati che noi usiamo

I ragionamenti ANAPODITTICI descrivono la realtà (sogg.+ predicato)


SOCRATE SCRIVE
Reali e corporei sono le cause o ciò che agisce (Socrate), l’effetto dell’agente è
incomporeo (scrivere)

Per gli stoici la logica sovrintende le leggi dell’universo.

LA FISICA STOICA
Principio primo = logos, che si manifesta nella natura φύσις
Nello stoicismo il logos prende diversi nomi, nella fisica è il πνεῦµα (soffio caldo, il
fuoco da la vita)

Gli stoici limitano la nozione di “esistenza” —> per loro esiste solo ciò che è
corporeo, e che quindi agisce e patisce.
—>Accettano come esistenti
- i lecta, i concetti universali, che sono incorporee (le azioni)
- il luogo (cio che è occupato da un corpo)
- Il tempo
- l’infinito (ammettono la divisione infinita dei corpi)
- Il vuoto (assenza di corpo, posto fuori dall’universo e anch’esso infinito)
—> Gli stoici individuano due principi dell’universo, uno attivo e uno passivo
- ATTIVO = to poioun —> logos = dio
- PASSIVO = to paschòn
Il corpo non è pura materia, ma è materia se unita a qualche qualità

Come si formano gli oggetti?


Attraverso la mescolanza tra πνεῦµα e materia
Più tipi di mescolanza:
- Per connessione = due sostanze unite nello stesso luogo, ma conservano la
propria individualità
- Per fusione = sia gli ingredienti sia le loro qualità si annullano a vicenda
- Per commistione = sostanze e qualità si compenetrano completamente tra di
loro, senza che le qualità dei loro componenti vadano perdute.

—> L’universo (concepito come una sfera in cui lo spazio è infinito) nasce grazie al
πνεῦµα che si presenta come ragioni seminali.
Il principio primo determina la materia formando prima i quattro elementi : fuoco,
aria, acqua, terra.

Nella dottrina stoica, grande antropocentismo, fa dell’uomo l’oggetto privilegiato


della provvidenza divina
—> ammettono l’esistenza degli Dei, ma li consideravano le manifestazioni del
logos.
DESTINO—> tutto è predestinato, la dottrina stoica è di tipo deterministico , ogni
evento deve avere una causa

2 tipi di cause:
- cause PROMOTRICI = agisco nella realtà esterna, costituiscono le condizioni
senza le quali l’evento non può accadere.
- PERFETTE (o autodeterminanti) = mette in atto dall’ente stesso che da luogo
all’evento

L’ANIMA
È un frammento del logos divino
Permane tutto il corpo dell’uomo, permea tutto l’organismo umano ed gli stoici la
distinguono in 8 facoltà (parti)
- cinque sensi
- Facoltà di generare
- Facoltà di parlare
- Il principio direttivo, parte sovrana nel cuore.
La razionalità si sviluppa solo nell’uomo adulto, prima il corpo è governato
dall’impulso

La morte è vista come la separazione fra l’anima e il corpo, l’esistenza di ogni


anima si ripete all’infinito

L’ETICA
La natura dagli stoici è intesa come essere perfetto, e il valore di ogni singola cosa
dipende dal suo rapporto con la natura stessa.

La ragione distingue gli umani dagli altri esseri , tenderà a conservarla


—> ISTINTO DI AUTOCONSERVAZIONE

Conservare e realizzare la razionalità umana per gli stoici significa agire in modo
virtuoso
La virtù è la perfezione della natura umana, Il saggio stoico è il modello ideale

I BENI, I MALI, INDIFFERENTI E PASSIONI


I beni sono ciò che incrementa la natura razionale (es. la saggezza, la giustizia …)
Ciò che invece si oppone sono i mali (es.ingiustizia, viltà…)
Perfezionare la natura umana = perseguire i beni ed evitare i mali

Vi sono anche valori indifferenti (guarda libro pag. 400)

Le passioni sono errori della ragione, devono necessariamente essere evitate (es.
fama)

!! Gli stoici prevedevano il suicidio quando le condizioni politiche erano giudicate


come irreversibilmente negative.
Plotino
È il massimo esponente del neoplatonismo, il cui fondatore è il suo maestro
Ammonio Sacca.
È anche il primo esponente della teosofia = la dottrina legata alla filosofia che ha
come centro di riferimento Dio, prevede anche delle forme di misticismo.
(Altro esponente: Schelling)

Prima di metterlo x iscritto, la sua filosofia era praticata oralmente, infatti tutti
potevano tenere una conversazione con lui.
Solo nel 254 lo mise x iscritto
—> la sua opera principale sono Le Enneadi
Libri che raccoglie in gruppi di nove, di cui ce ne sono pervenuti 6
Andronico di Rodi decise poi di raggruppare i trattati plotiniani in base all’argomento
svolto.

Plotino ha una visione gerarchica del mondo, lui infatti indica come principio primo
l’Uno (inteso come unità)
Perché la nostra indagine filosofica parte dai singoli oggetti, ciò che diciamo di
ciascuna cosa è che è una.
Anche la molteplicità riconduce all’uno—> sarebbe infatti impensabile senza l’unità.

Plotino aveva specificato che la realtà


Nasce per azione dell’Uno, che è la prima delle tre ipostasi (Uno, Nous, Anima)

L’UNO (il Bene platonico)


L’uno è infinito e ineffabile, si può affermare solo ciò che non è (Plotino x questo è
stato individuato come anticipatore della teologia negativa)
Essendo sopra ogni cosa, l’Uno non pensa e non è pensabile.

PERCHE DALL'UNO DERIVANO MOLTI?


L’Uno è sovrabbondanza di essere (hyperpeles) —> acqua che esce dalla vasca
con fonte perenne.
L’Uno emana l’essere

COME AVVIENE TALE DERIVAZIONE?


La realtà nasce per irradiazione (perilampsis) e per processione (aporroia)

Questi concetti vengono rappresentati da Agostino attraverso delle immagini, la più


famosa delle quali è la realtà che si forma con l’irradiarsi della luce da una fonte
luminosa centrale.
Dall’Uno quindi derivano i molti, sempre meno perfetti man mano che si
allontanano dal principio iniziale.
Plotino applica all’Uno una distinzione che x lui vale per tutti gli altri esseri :
Ogni cosa è infatti definita dall’essenza
- attività dell’essenza (l’essere della cosa) es. calore del fuoco
- attività dall’essenza (la conseguenza) es. il caldo

LE TRE IPOSTASI

L’uno è al di là dell’essere, e in quanto tale, può solo contemplare se stesso.


L’uno quindi conosce solo se stesso. (Attività di autocontemplazione)
Il Nous (l’intelletto) nasce dall'attività inconsapevole e involontaria dell’Uno.
!!!—> L’Uno è inconsapevole dell’esistenza del Nous perché non sa quello che fa e
quindi neppure le conseguenze (al di la dell’essere)

Il Nous dall’Uno trae le idee universali del mondo.


Da queste idee nasce l’Anima —> prodotto dell’azione dell’Intelletto (nasce x
esigenza)

-Il Nous non è consapevole dell’Anima


-L’Anima non sa dove il Nous ha preso le idee

l’Anima infonde i concetti nella Xora, materia, di cui Plotino ha un’idea ancora
peggiore rispetto a quella di Platone.
Facendo in questo modo essere la realtà come noi la conosciamo.
Per Plotino la materia è non essere e male.

-Lo scheletro del pensiero di Plotino è basato sulle tre ipostasi, ma il principio
primo rimane solo l’Uno
-Ciascuna ipostasi non è consapevole dell’esistenza delle altre, perché
ciascuno ipostasi è troppo al di sopra della sottostante.
- Ogni ipostasi nasce da un un atto di contemplazione rivolto all’ipostasi
precedente.
- Ogni ipostasi è ontologicamente inferiore a quella precedente

Platonicamente l’uomo osserva le cose formate da modelli.


La causa è maggiore dell’effetto
L’anima è maggiore del corpo

Come abbiamo detto le idee dell’anima sono quelle che l’Intelletto (conosce il
prodotto dell’azione dell’Uno ma non l’Uno in se) ha preso dall’Uno

—>Queste idee sono gli intelligibili (il prodotto della conoscenza)


Che si rivelano essere i GENERI SOMMI : nel mondo intelligibile vi sono identità e
diversità allo stesso tempo
Anche l’Uno è intelligibile proprio perché è la causa di tutti gli intelligibili

Tra le tre ipostasi si possono definire tre momenti di un processo:


- processione (la sovrabbondanza di essere dell’Uno produce qualcos’altro
- Conversione (la realtà come è diventata si volge verso di lui e viene riempita)
- Visione (divenne Intelletto)
Compiutosi, anche l’Intelletto genera
Per Plotino , tutte le cose ormai perfette generano
Il processo generativo posto in atto dall’Intelletto è lo stesso con cui è stato
generato
: anche l’Anima ha bisogna di guardare all’Intelletto, e di imitarlo, anche se
imperfettamente, e di essere riempita di contenuti intellegibili.

Il limite ultimo della processione del Bene della realtà è la materia , per la sua
negatività è identificabile con il male.

L’ANIMA E ASCESI MISTICA


—> L’uomo ritorna all’Uno con l’ascesi mistica, in cui deve abbandonare ogni
legame dal mondo a livello gnoseologico.

L’anima infatti ha nostalgia di ritornare all’Uno= ritorna il concetto platonico

Ritorna il concetto di soma sema: il corpo è una prigione


Per Plotino per ritornare all’Uno bisogna privarsi di ogni rapporto di dipendenza nei
confronti del corpo, come le virtù civili
Il modo attraverso cui si ritorna all’Uno è tramite l’arte, l’amore e la filosofia

—> Il ritorno all’Uno inizia con la contemplazione della bellezza , consente di


arrivare all’Uno
Plotino la considera come una scintilla, come lo splendore dell’intelligibile nel
sensibile.

L’uomo deve elevarsi dal bello sensibile al bello intelligibile

Plotino però ammette che nella nostra anima ci sarà sempre una parte che rimanda
nel mondo intelligibile a contemplarlo, anche se non ne siamo coscienti. (Dottrina
della non discesa dell’anima)
La fuga dell’anima non è fisica quindi, ma consiste nel cambiare la percezione delle
cose

—> Plotino è un anticipatore della teologia negativa (il cui fondatore è Meister
Eckhart)

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