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Democrito
Democrito nacque intorno al 460 a.C. e fu uno degli esponenti più significativi
dell’atomismo e fu colui che tra i pluralisti diede un maggior contributo nel
campo scientifico.
La dottrina di Democrito viene indicata con il termine “atomismo”, in quanto
descrive l’universo come costituito dal vario aggregarsi di un numero infinito
di atomi, immutabili e qualitativamente identici, ma diversi per aspetti
quantitativi come la forma geometrica, grandezza e dimensione. Per
aggregarsi e dare origine ad elementi, caratterizzati da forme e grandezze
diverse e che si differiscono in base alla posizione e all’ordine, queste
particelle hanno bisogno di muoversi nel vuoto (assenza di materia).
atomi = letteralmente non divisibili, dal greco atomos, formato dal prefisso
privativo a- e dalla radice del verbo divido.
Empedocle
Empedocle nacque ad Agrigento intorno al 480 a.C., partecipò attivamente
alla vita politica della città e fu nello stesso tempo medico, scienziato e
taumaturgo (colui che opera prodigi, con poteri di guarigione). Anche lui come
Anassagora e Democrito individua dei principi primi, eterni ed immutabili: gli
elementi. Il filosofo spiega l’apparenza della nascita e della morte attraverso la
combinazione, l’aggregazione e la separazione di questi quattro elementi
naturali fondamentali (acqua, fuoco, terra e aria), ciascuno dei quali è uguale
a se stesso - immutabile), che portano alla formazione di composti (aggregati
di materia) mutevoli, divenienti e perituri (soggetti alla morte). In altre parole il
loro combinarsi da origine alla molteplicità delle cose. Queste radici sono
animate da due forze:
❖ Amore = Eros, pulsione d’amore.
❖ Odio = Thanatos, pulsione d’odio
Se una di queste due forze prevale sull’altra, si manifestano delle patologie.
Empedocle afferma infatti che all'interno del ciclo cosmico sia durante la fase
in cui l’amore domina completamente sia quando l'odio si impone sull’Eros,
non c’è vita. Il mondo è dunque il prodotto dell’azione combinata delle due
forze cosmiche e si trova a metà strada fra il regno dell’amore e quello
dell’odio. Il concetto viene ripreso da Freud nel 1920 nella psicoanalisi.
Molti dei termini utilizzati nella teoria empedoclea e nella teoria di Eraclito,
come composti o elementi, sono dei termini pre-scientifici, recuperati nel
pensiero scientifico del 500-600 e anche nella scienza moderna.
Empedocle introduce il modello fisiologico cardio-centrico, ripreso poi in
seguito da Aristotele, che prevede il cuore come centro direttivo fondamentale
del corpo. Afferma, inoltre, che “Il simile conosce il simile”, ovvero che se l’uomo
conosce sé stesso potrà conoscere il resto della realtà se e solo se la realtà è
simile a lui. Secondo questo principio di uniformità della natura, l’uomo non
può conoscere le divinità perché diverse. Si tratta dunque di una visione
materialistica, tramite la quale l’uomo percepisce ciò che lo circonda in base a
degli effluvi di materia (particelle invisibili di materia) che si staccano e
colpiscono gli organi.