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APPUNTI FILOSOFIA:

- I FISICI PLURALISTI:

Sono filosofi chiamati anche naturalisti che studiano la natura (PHYSYS).


I filosofi che in precedenza avevano studiato la natura erano i MONISTI: coloro che ricercavano un solo
principio per più eventi.

I fisici PLURALISTI ricercano invece più principi: mantengono alcuni caratteri dell’essere parmenideo e li
conciliano con il divenire universale di Eraclito.

I fisici pluralisti sono tre:


- Empedocle
- Anassagora
- Democrito
Tutti e tre scelgono i loro principi/elementi e gli attribuiscono gran parte dei caratteri dell’essere
parmenideo. Essendo pluralisti escludono chiaramente l’unicità dell’essere.
 Infatti per Empedocle vi erano 4 radici (principi/elementi fondamentali), per Anassagora infiniti
semi e per Democrito infiniti atomi.

Danno ai loro principi le caratteristiche di: ingenerati, immobili, immutabili ed eterni.


 Questi principi danno origine ai composti o aggregati ovvero a tutte le cose e a tutti i fenomeni che
noi vediamo.
Salvare i fenomeni  ammettere il divenire; gli aggregati sono soggetti al divenire i principi no.
 La nascita degli aggregati/composti è data dall’unione dei principi/elementi e la morte è data dalla
disgregazione di questi.
 Pensando ciò riescono a cambiare le teorie di Parmenide ed Eraclito.
Radici, semi e atomi non sono conoscibili, possiamo conoscerli solo attraverso un ragionamento logico;
sono conoscibili solo gli aggregati o composti.

- EMPEDOCLE:
Nasce ad Agrigento, in Sicilia nel V secolo a.C.
È un thaumaturgo ovvero un guaritore.
 È un filosofo non assimilabile a Talete: è molto presente nel cercare di aiutare i propri concittadini,
partecipa attivamente alla vita sociale/politica. Era infatti molto apprezzato di suoi contemporanei
tanto da farlo venerare quasi come una divinità (assimilabile a Pitagora).

Vi è un aneddoto secondo cui Empedocle sarebbe scomparso e sarebbero stati trovati solo i suoi calzari alle
pendici dell’Etna: come se il vulcano lo avesse richiamato a se.

Empedocle come Parmenide compone un’opera in versi “Periphyseos” (sulla natura).


Ci è giunta una sua seconda opera sempre in versi che si intitola sulle purificazioni; questo poema viene
individuato come carme lustrale ovvero di argomento religioso.

Le radici o arcai (perché in fondo sono degli archè), che formano i composti, sono rappresentati dai quattro
stoicheia: aria, acqua, terra e fuoco.
Possiedono le caratteristiche dell’essere parmenideo tranne ovviamente l’unicità.
Essendo immobili per farli aggregare hanno bisogno dell’intervento di due forze:
- PHILIA=amore
- NECOS=odio
Avviene per la prima volta il superamento dell’ilozoismo; per gli ilozoisti la materia era vivente. Invece ora
dalla combinazione tra gli elementi primi ( le 4 radici ) e le forze si generano le cose.

Empedocle distingue la formazione delle cose in quattro fasi:

- Una prima fase in cui domina PHILIA (amore) dove tutti e quattro le radici sono unite tra di loro.
Questa fase è chiamata SFERO.
- In una seconda fase c’è il bilanciamento tra PHILIA e NECOS (odio) e in questa fase si formano le
cose.
- In una terza fase prevale NECOS, le quattro radici sono separate tra di loro. Questa fase è chiamata
VORTICE.
- In una quarta fase le due forze si ribilanciano e si formano nuovamente i composti ovvero le cose.

GNOSEOLOGIA  scienza della conoscenza.


La intraprende anche Empedocle che ci spiega come l’uomo assimila gli oggetti del mondo esterno.

Empedocle pensa che dagli oggetti fuoriescano dei flussi di radici ( gli EFFLUVI) che colpiscono i nostri
organi di senso.
 Essendo però l’uomo come gli oggetti, è composto anch’esso di radici, quindi nella realtà vi è
omogeneità.
“il simile ama il simile” il simile conosce il simile

L’uomo infatti riesce a stabilire un legame di affinità con coloro che sono simili a lui [simili perché composti
da radici]

Mentre i filosofi precedenti trascuravano la conoscenza sensibile, lui invece si pone il problema di capire la
conoscenza sensibile tramite la sua teoria del simile.

Accanto ai sensi vi è ovviamente anche il LOGOS, la conoscenza razionale.


Per Empedocle la sede del pensiero razionale sarà il cuore.

Tutti i suoi studi sulla gnoseologia si trovano nel suo primo libro.

Nel secondo libro “sulle purificazioni” parla di dottrine Orfiche e quindi della METEMPSICOSI, secondo la
quale l’anima è immortale e si sposta (reincarnandosi) da un corpo all’altro fino a quando non si purificherà
e potrà allora salire in cielo. Cita infatti la frase “Sono stato fanciullo, albero, nato pesce del mare”; ci fa
appunto capire che crede nella metempsicosi quindi nella trasmigrazione dell’anima.

- ANASSAGORA DI CLAZOMENE:
Nasce appunto a Clazomene ma trascorrerà ben trent’anni ad Atene.
Per la prima volta la filosofia si sposta dalle colonie alla Grecia continentale, al cuore della Grecia.

In primis Anassagora va ad Atene perché chiamato a far parte di un circolo di intellettuali da Pericle.

Anassagora viene, poco prima dello scadere dei trent’anni ad Atene, trascinato ad un processo perché
accusato di empietà.
 Questo perché aveva osato sostenere, secondo i suoi studi, che il sole fosse una pietra infuocata e
la luna un ammasso roccioso.
 Fino ad allora il sola e la luna erano considerate due divinità e quindi venne accusato della
negazione della natura divina degli astri.

Negli anni in cui Pericle crea il circolo di intellettuali ad Atene, la città assumerà una notevole importanza e
prenderà il nome di scuola dell’Ellade.
 Tra Pericle e Anassagora vi era un rapporto di amicizia ma si pensa che Anassagora sia stato
maestro di Pericle.
Quando Anassagora viene chiamato a processo viene accusato di una colpa talmente grave che lo stesso
Pericle non poteva fare nulla.
 Qualcuno pensa che sia stata tutta una mossa politica contro Pericle.
 La sua popolarità infatti era talmente grande che nessuno osava contraddirlo: creando invece
questo processo iniziano invece i primi dubbi [ se Pericle chiama a se un empio allora…].

Il tutto si risolve con una condanna per Anassagora ma non a morte perché Pericle intervenne e lo fece solo
allontanare dalla città.

Una aneddoto cita che fu portato davanti a Pericle un capro con un solo corno (cosa strana riconducibile ad
un segno divino).
Viene allora chiamato un indovino, Lampone, che gli dice che questo era un presagio nefasto. Era però
presente anche Anassagora che chiede il permesso di fare quella che sarà poi la prima autopsia.
Anassagora giungerà alla conclusione che vi è stata un anomalia nella celebrale.
 Possiamo proprio vedere due modi di ragionare, due visioni delle capacità umane.

Gli arcai scelti da Anassagora sono, secondo un principio biologico, i semi poiché in biologia tutto prende
vita dai semi.

Secondo Anassagora i semi sono infiniti e ognuno avrà le stesse caratteristiche anche se possiamo avere
semi più grossi e semi più piccoli.

“Tutto è in tutto”, citazione molto enigmatica.


Ad esempio: in un libro non ci saranno solo semi carta ma semi di qualsiasi cosa con prevalenza del seme
carta.

Scrive in prosa, ci spiega come si formano gli aggregati.


 Prima erano una massa caotica, il MIGMA; abbiamo quindi bisogno di una forza che li faccia
muovere.  questa forza è il NOUS: l’intelligenza ordinatrice. Irrompe dall’esterno e da origine alle
cose.
Il nome impiegato da Aristotele per indicare i semi è OMEOMERIE (parti simili).

Definisce il nous un DEUS EX MACHINA: nella tragedia greca

Secondo Anassagora, l’uomo conosce attraverso i sensi.


 Però a differenza di Empedocle dice che il simile conosce il dissimile.
Tutto questo fa parte della gnoseologia di Anassagora.

Anassagora è il primo nella storia della scienza a stabilire il cervello come organo della conoscenza
razionale.

Afferma che: “ l’uomo non è il più intelligente del mondo perché possiede il logos, ma perché ha le mani”.
- DEMOCRITO: [ divina commedia, canto quarto, democrito che’l mondo a caso pone]

Contemporaneo di Socrate e dei sofisti, segue l’indagine dei pluralisti.

Nasce ad Abdera nel VI sec a.C.

Gli elementi primi per Democrito sono gli ATOMI: sono infiniti; sono particelle indivisibili e non conoscibili
attraverso la vista.

 Tutto è costituito da aggregati di atomi

L’anima non è un entità spirituale ma è composta da atomi ignei che sono sottili e si muovono [ simili a
quelli che compongono il fuoco].
 Insinua che gli dei non esistevano e che se dovessero esistere sarebbero composti da atomi.

VUOTO mezzo attraverso cui gli atomi si muovono e si spostanoformazione degli aggregati.
ATOMI e VUOTO nascita di tutti i fenomeni naturali.

Dotati di un moto proprio, gli atomi si muovono all’interno dello spazio vuoto in modo caotico, disordinato,
come fa la polvere sospesa nell’aria.

Gli atomi si scontrano per CASO


 La casualità è all’origine delle cose.
È un errore dire che la fisica atomistica si dettata solo dal caso
- 1° parte caso [per aggregazione gli atomi]
- Fisica materialistica e concezione meccanicistica: moto e materia.
 Concentrarsi solo sulle cose motrici
Ogni corpo agisce sull’altro in base a concatenazioni causali; principio causa-effetto.

DETERMINSMO non ci può essere il finalismo

Gli atomi sono denotati tramite le lettere alfabetiche.

- I SOFISTI:

V sec a.C. ad Atene.


Ci troviamo nell’Atene di Pericle, circondato di letterati, che ora prende il nome di scuola dell’Ellade.
Questo perché il modello culturale era da esempio per le altre polis.

Atene era per volere di Pericle una democrazia diretta


 Il demos poteva votare, ricordando che facevano parte del demos tutti gli uomini nati ad Atene da
due genitori ateniesi.
Pericle trasforma tutte le cariche in elettive ma sempre per sorteggio. Essere sorteggiati era un onore.

In questa maniera ad essere eletti potevano essere anche i cittadini del ceto emergente, ovvero il ceto
medio.
Questo ceto però non aveva mai ottenuto un istruzione (paideia) adeguata e quindi non era abituato a
parlare in pubblico.
Nascono così i sofisti (i sapientissimi), che mettono le loro conoscenze al servizio degli ateniesi, di quegli
ateniesi che avevano ad esempio problemi a parlare in pubblico.
 Sofisti sono sia intellettuali che formatori

L’aspetto riprovevole e che si facevano pagare molto e l’educazione prima dei sofisti era un bene comune e
veniva quindi fatta dai membri più anziani gratuitamente.
I sofisti insegnano la dialettica e la retorica.

Arrivano quindi ad Atene i sofisti che pretendono di insegnare agli ateniesi l’arte della politica.
 Questi sofisti sono METECI ovvero greci che stavano per determinati periodi di tempo ad Atene.

Finché sarà in vita Pericle ospiterà i sofisti che però non sempre venivano ben visti perché volevano avere il
controllo di una cosa così grande come la paideia.

Nel V secolo giungeranno ad Atene circa 20 sofisti che dovevano essere bravi nel comunicare e nell’arte
della persuasione.

Ancora oggi con l’aggettivo sofisticato intendiamo una connotazione non positiva.

Platone definisce i sofisti prostituti del sapere, infatti le generazioni post sofisti furono molto influenzate da
Platone.
 I sofisti sono stati rivalutati solo recentemente.

I sofisti si rendono protagonisti di una rivoluzione culturale


 Una parte di ateniesi era aperta al cambiamento mentre una parte era spaventata.

I sofisti promuovono il COSMOPOLITISMO.


Sono anticonformisti, mettono in discussione i valori ormai
Questo comportamento genererà pareri contrastanti: c’è chi ammirerà e c’è chi non li comprenderà.

La virtù era per pochi, solo per gli aristocratici e dipendeva dal GHENOS, dalla discendenza ora invece con
l’arrivo dei sofisti l’ARETE’ diventa individuale e quindi non dipende più dalla stirpe.
Tutti possono acquisire la virtù poiché può essere insegnata.

- PROTAGORA:

Chiamato ad Atene da Pericle per scrivere la costituzione di Turi.

Affermazione più famosa di Pitagora: “L’uomo è misura di tutte le cose che sono in quanto sono e di tutte le
cose in quanto non sono”.

 L’uomo è il parametro di valutazione per conoscere la realtà; NON ESISTONO VERITA’ UNIVERSALI.
 Si passa da ALETHEIA a DOXA.

Nel TEETETO Platonico viene posta la domanda se il è freddo o caldo oppure siamo noi a percepirlo così.
Protagora risponde che si tratta della nostra percezione.
[dialogo Protagora-Socrate]
Il fatto che Protagora dica che dipende dalla nostra percezione spiega il suo relativismo gnoseologico:
afferma che non esiste una realtà unica, universale, ma che la verità si trova in ognuno di noi ed è quindi la
nostra opinione.
 Secondo Parmenide noi possiamo conoscere la realtà se ci affidiamo al logos; invece secondo
Protagora non esiste più una verità poiché tutto ciò che conosco, lo conosco tramite i sensi.
[quindi la verità non è comune per tutti ed è abbastanza legata al caso]

Il relativismo gnoseologico può anche essere chiamato fenomenismo, parola che deriva da Phainomenon=
ciò che appare, ciò che si manifesta.

È un grande sostenitore della democrazia: crede che tutti debbano partecipare alla vita politica mito di
prometeo.
Svolta culturale importante.

 Noi conosciamo solo ciò che possiamo percepire con gli organi di senso e questo è il fenomeno.
La realtà non è però composta da solo quello che conosciamo: quello che noi non percepiamo è il
NOUMENO.
NOUMENO: realtà pensabile ma non conoscibile.

- GORGIA:
Nasce a Leontini.
Viene mandato insieme ad altri ambasciatori ad Atene per chiedere di aiutare Leontini in campagna militare
contro Siracusa, la polis più temibile della Magna Grecia.

Gorgia stanzierà a lungo ad Atene dove cambierà professione e diventerà sofista.


 Oggetto di invidia perché riuscirà in breve tempo ad essere uno dei più ricchi di Atene.

È il padre della retorica, arte della persuasione

ENCOMIO DI ELENA: è lo scritto più importante di Gorgia.


Elena era la moglie di Menelao, amante di Paride. Secondo Gorgia è innocente perché, seppur Omero la
incolpi della guerra di Troia, Gorgia come se fosse un avvocato, fa sentire le sue ragioni.

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