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Storia della musica – Lezione 7

Lo stile classico in 5 punti, ossia principi generali di origine della filosofia che ci permettono di indicare gli
elementi centrali della musica classica. I filosofi in realtà non parlano molto di musica, es. Kant, che nella
sua filosofia accenna solo alla musica, anche se la sua visione è importante per comprendere la musica, e a
fissare il classicismo:
- La convergenza di espressività ed eleganza, con eleganza questa musica ci trasmette moltissimi
sentimenti ed emozioni, a differenza della musica galante che è solo elegante, nel quale non si scava
nelle emozioni (essenziali del classicismo); Filosofia
- Unità sitentica del molteplice, nella musica troviamwo tante manifestazioni diverse delle stesso
materiale, perché derivano tutti dai due temi che protano anche a delle versioni diverse, anche se è
tutto unito in maniera sintetica. Kant afferma che l’uomo ha la capacità di vedere la molteplicità del
reale e individuarne un minimo demonitore comune, quell’elemento che tiene tutto in comune, ossia
che fa sintesi (la perfezione trascendentale, la rivoluzione di Kant), nel caso della musica sono i due
temi, che fanno da codice genetico della musica. Come avviene nel barocco con la fuga. La
differenza però è che l’unità della varietà del abrocco trasmette un messaggio trascendentale (Dio),
mentre nel classicismo la spinta trascendentale e il contatto con Dio è secondario;
- Convergenza tra necessità e libertà (che si trova nella critica della ragion pratica di Kant), un dover
molare che l’uomo ha per consenertici di vivere in una oscietà civile: l’uomo morale è quello che
riesce a fare convergenza tra la necessità di dover rispettare questa legge universale e di farlo con
spontaneità morale.
- Affermazione leggi causa-effetto, una visione centrale nella filosofia dell’800 e presente comunque
nella natura (basti pensare all’effetto farfalla, o semplicemente a come noi vediamo il lampo prima
del suono). Secondo Kant questo è presente in tutto: tutto deve essere basato su un principio di
causa-effetto, un episodio deve causarne un altro. Lo sviluppo, nella musica, è la causa del contrasto
tra i temi del primo movimento. In geenrale tutta la scrittura classica è basta su questa visione. Ciò ci
spiega anche perché nel classicismo invece ci troviamo di fronte a delle emozioni dei personaggi più
elaborati;
- Musica d’azione. Nella usica c lassica c’è un vero e stretto rapporto con il teatro e da dinamiche
teatrali: non necessariamente una compisizione deve raccontare una storia in tema teatrale, nomn è
legato esplecitamente a dei etetsi o messaggi ma è una musica assoluta, esprima solo se stessa, ma
presenta delle strutture derivanti da altre arti, come il tema-personaggio, la fisionomia che viene data
al tema è un’identità molto forte proprio come quelli dei personaggi. Stessa cosa avviene nello
sviluppo, che come nel teatro, è qui che avvengono i cambiamenti, di cui percepiamo lo sviluppo e la
loro trasformazione.
Joseph Hayden è una delle principali figure del classicismo, alcuni storici e teorici lo definiscono anche il
padre della forma sonata. Ha una vita molte lunga: nasce nel barocco e vive a pieno il classicismo, e inizia a
muore durante i primi bagliori della sensibilità romantica. Si forma a Vienna, quartier generale del
classicismo. Vienna è una città doi racconto tra Germania e Italia, dove il messaggio musicale si trasforma e
cresce nel modo migliore e dove lascia traccia., inoltre Vienna è uno dei luoghi principali nei quali
avvengono le due riforme principali, una di Metastasio e una di Gluck, i quali speculano come trasformare il
melodramma italiano; ci sono grandi teatri e sale da concerto, sale che accolgono bene quella necessità di
ampliamento della musica di pubblici più diversificati, per della musica aperta alla città e non più
esclusivamente in corte. Troviamo importante scuole, in realtà queste scuole sono degli insegnamenti privati
con dei maestri, uno dei questi importanti è Salieri (insegnante di alcune dei principali musicisti). Nella
Vienna un’importante imperatore è Giuseppe II, una figura aperta alle sperimentazioni e interessato alla
musica, come il Figaro di Mozart del 1860 che era considerato offensivo e vietato da moltissimi altri
imperatori, ma accettato da Giuseppe II, in questo modo da la posasibilità di sperimentazione a molti artisti.
Haydn Si forma a Vienna per poi trovare spazio nella corte del nobile ungherese Nicola I Esterhazy, dove
passa tutta la vita come compositore. Questa corte è prestigiosa per il musicista ma è importanre anche
perché il nobile è motlo interessato alla musica perché ha una camera da concerto e un’orchestra fissa
(diversamente da come avveniva generalmente dove venivano prese persone per l’orchestra ogni volta che
era necessario). Haydn, in questo modo, riesce a scrivere delle composizione sia richieste ma anche di suo
diretto interesse. Un importante libro sulla vita del compositore è Haydn di H.C. Robinson.
La necessità di Haydn di muoversi avviene con la morte di Nicola I, portandolo quindi alla necessità di
trovare modalità per guadagnare in altri modi, come le 12 London Symphonies che lo portano a far circolare
le sue compisizioni, con importante segno in molte capitali europee. Una delle sue princopali generi del
periodo finale sono gli oratori: del teatro in forma di concerto, senza andare sul palcoscienico o con dei
costumi. Tra le sue opere per oratorio troviamo Le Stagioni (1801, testo profano) e La Creazione (1789, testo
sacro). Inizialmente gli oratori hanno collegamento con elementi sacri, ma poi si profina anche con elementi
profani. Gli oratori nascono grazie al diplomatico viennese Sweiten che riesce a unire nella sua biblioteca
personale diversi libri fondamentali per la creaizone degli oratori, tra queste troviamo anche raccolte
bacchiane, portando Mozart a diventare interessato alla polifonia, nel caso degli oratori, lo stesso Sweiten
scrivere degli oratori con del descrittivismo musicale.
La Creazione di Haydn è suddiviso in vari brani dove l’introduzione è chiamata Rappresentazione del caos,
al quale segue l’intervento divino che porta alla nascita del mondo. Il caotico in questa partitura è visibile il
caos grazie ad una grosse esposizione dinamica, che non ci permette di avere un’organicità. Non c’è una
tonalità decisa, netta, delineare, chiara, c’è disordine armonico. Si lavora e si gioca con le tensioni armoniche
che non si risolvono ma si prolungano in maniera disordinata. Ci sono delle linee melodiche che sembrano
quasi improvvisati, non c’è una consistenza tonale che ci permette di far rimanere in mente questa parte. C’è
un lavoro del timbro, l’orchestra è molto cangiante, passiamo dai momenti nei cui gli ottoni sono molto in
evidenza, fino agli archi centrali. Tutto questo ci porta ad una rappresentazione della casualità, che crea la
necessità di fare ordine. Per riordinare, nella parte successiva entrano in scena i personaggi:
- Primo personaggio: Raffaele che spiega il senso di vuoto centrale e la necessità quindi di fare luce è
rappresentato grazie all’esplosione dei fiati e dell’orchestra e grazie ad una tonalità maggiore. Tutto
ciò che segue è imitazione dei varie elementi della natura che prendono vita, che vendono anche
descritti da Haydn grazie ad elementi imitativi. Haydn col suo descrittivismo ha una funzione
diversa, spiegabile grazie al coro conclusivo con l’Amen, il linguaggio è un dialogo tra le parti,
quindi imitazioni, ossia una scrittura polifonica, con dialoghi e sovrapposizioni tra tante voci che si
imitano tra di loro. La polifonia nasce proprio per la musica sacra, utile per celebrare Dio, ed è
questo l’elemento centrale del descrittivismo di tutta l’opera: esprimere la grandezza di Dio in
quanto creatore.
I diversi periodi e tipi delle sinfonie di Haydn:
- Sinfonie postbarocche (1761-1766), legate al barocco grazie al basso continuo, centrale nel Barocco
e in Bach; molto descrittivismo dei francesi molto diverso da quello della Creazione;
- Sturm un Drang (1766-1773) riflettono la componente del movimento;
- Sinfonie drammatizzate 81774-1784) troviamo molta teatralità all’interno di queste sinfonie di
Haydn con momenti di teatralità. Come in Distratto dove nel quarto movimento i violini scordano
una corda, qui funziona, nel quinto movimento invece devono fingere di non ricordarsi di avere una
corda scordata, suonare normalmente, creando caos, e poi accordare la corda e continuare a suonare
in maniera “normale”;
- Parigine (1785-1786) descrittivismo, senso di celebbrazione, uso degli ottoni;
- Londinensi (1791-1795) due raccolte molto importanti per il senso umoristico di Haydn. The
surprise Symphony ha un movimento lento con un temino volutamento noioso, per poi presentare un
momento di sorpresa. Questo giochino ludico è molto presente in alcune sue sinfonie, come una
sinfonia del periodo francese nel quale imita una gallina grazie all’oboe, anche se il vero umorismo e
di ricerca in questo ambito di Haydn è rappresentato dal dramma iniziale della sinfonia. Mentre nel
periodo Sturm und Drag la sinfonia Les Audies, mentre era sotto il nobile Nicola II, il nobile si fa
costruire una palazzina più piccola, dove però non riesce a far stare tutta la palazzina (in quanto vi
erano i musicisti e le famiglie), i musicisti si staccano dalle famiglie per mesi, portando così alla
richesta di Haydn di scrivere questa sinfonia dove si sentiva la sofferenza dei membri famigliari.

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