Canon triplex a 6 vocibus è una polifonia di Bach che però è una composizione a 3 pentagrammi, in realtà i pentagrammi sono effettivamente 6, perché dobbiamo vederlo anche a modo retrogrado. Questo è un esempio di come la musica di Bach sia molto cerebrale, più che emotivo. Johan Sebastian Bach ebbe 20 figli, si sposò due volte, una volta con Maria Barbara Bach Gehren e l’altra fu Anna Magdalena Wicken Zeltz (secondo lo studioso Martin Javis in realtà è la moglie di Bach Anna Magdalena ad aver scritto molte delle sue composizioni, in quanto la calligrafia della sua musica non era la stessa di Bach, in realtà è molto normale l’esistenza di testimoni secondari scritti dalla seconda moglie, sia perché molte volte le musiche venivano trascritte, ma anche perché per un periodo Bach era cieco e quindi aveva necessità di qualcuno che scrivesse quello che lui dettava). Tutti i suoi figli sono stati musicisti e alcuni di loro sono diventati, per molto tempo, più famosi dello stesso padre, principalmente sono due: - Carl Philip Manuel Bach, figlio di Johan Sebastian Bach e Maria Barbara Bach Gehren, conosciuto come il Bach tedesco; - Johann Christian, figlio di Johan Sebastian Bach e Anna Magdalena Wicken Zeltz, conosciuto come il Bach londinese. La riscoperta di Johan Sebastian Bach come grande musicista è avvenuta durante il romanticismo grazie a figure come Schumann e Mendes, portando all’inizio della Bach Reneissance, rivalutando tutto il suo repertorio, di cui si erano perse anche, in parte, le tracce. Bach è sempre legato ad una visione di severità, ma in realtà era anche un musicista sovversivo, portandolo a violare molte volte le regole. Un esempio avviene durante la sua giovinezza quando era al servizio di corte ad Arnstadt come compositore, a Lubecca arriva Buxtehude (un grandissimo compositore ed organista e di musica polifonica); Bach era interessato per poterlo ascoltare, visto che inizialmente Bach era un’organista, per tal motivo si fa a piedi 400km a piedi, chiede delle settimane al signore, ma in realtà ci impiega dei mesi, al suo ritorno era stato sostituito. La sua voglia di abbandonare le regole lo portano anche all’imprigionamento nel 1717 a Weimar, in seguito ad un litigio con il suo signore. L’unico principe con cui Bach ha una comunione di intenti è il principe Leopoldi di Cothen dove sta dal 1717 al 1723, qui ha la possibilità di scrivere e realizzare la sua musica, portandolo a far nascere le sue grande composizioni, dedicate principalmente all’ambito strumentale (generalmente di poco interesse dei signori in quanto preferiscono le canzoni vocali che sottolineano la potenza di corte). Il grosso della sua carriera (fino al 1750, quando muore) Bach la trascorre a Lipsia. Bach era un uomo che teneva insieme le due componenti distinte della musica della città, tra i caffè fino alla Chiesa di San Tommaso. La vita di Bach può essere divisa in 4 periodi: - Ad Arnstadt (1703-1708) dove lavora come organista, una delle opere principali che scrive è Toccata e fuga in re minore per organo. L’organo è uno strumento essenziale per Bach in quanto le sue 3 tastiere li permetteranno di concepire la sua musica polifonica; - A Weimar (1708-1717),dove lavora come organista e nella realizzazione di musica sacra (sarà uno dei grandi capitoli delle sue opere); - Cothen (1717-1723), dove si occupa della musica strumentale; - Lipsia (1723-1750), musica sacra e musica strumentale. Dell’enorme corpo della sua produzione bisogna sottolineare che Bach era uno sperimentatore: trova delle strade diverse per poter ragionare e lavorare sugli strumenti. - Sei lavori di Suites per violoncello. E’ musica strumentale in tempo di danza scritta solo per violoncello solo (che fino a quel momento era considerato esclusivamente come accompagnamento – basso continuo e linee di sostegno, ma in queste suite di Bach il violoncello arriva a produrre accompagnamento e melodia). Queste sei composizioni cerca di andare oltre a quello che era generalmente associato al violoncello: una di queste suites era realizzata per un violoncello a 5 corde (generalmente il violoncello era a 4 corde); una suites è per un violoncello scordato (una delle corde del violoncello viene tesa in maniera diversa, ampliando così ulteriori particolarità timbriche per lo strumento); una suites (il preludio della prima suites per violoncello in sol maggiore) centrata sulla polifonia immaginaria, in quanto per Bach tutto si sovrappone, in questo caso ci troviamo di fronte ad un pezzo monodico (Bach scrive una nota dopo l’altra) e polifonico (perché la suite ci permette di creare qualcosa di magico, facendoci sentire come se fossimo di fronte ad una polifonia, è come se avessi un filo continuo e riuscissi a tirare fuori altri fili, questo è l’effetto che si sente ascoltando la suite); - Arte della fuga. Una raccolta di 24 fughe, diverse tra di loro, ma basate su un unico tema e che non verrà mai terminato da Bach in quanto un lavoro troppo complesso. Il suo lavoro termina proprio su 4 note (si bemolle, la, do, quadro), delle note secondo l’annotazione alfabetica tedesca formano la parola BACH, quindi al suo stesso nome, ed è come se fosse una sua firma su quello che è uno dei lavori più complessi dal punto di vista musicale; - Offerta musicale. Nasce da uno scherzo con il re Federico II di Prussia (una flautista dilettante) che lancia a Bach una sfida di scrivere un tema cromatico difficile da elaborare. Tra queste vi è anche il Canone infinito, dove l’avanzamento della composizione è così estremo da sembrare infinito; - Le Passioni. Bach importa le categorie del teatro nella chiesa e nella musica sacra: una situazione sovversiva. Tra queste passiamo ricordare la Passione secondo Matteo, dove il coro, diviso in tre parti, sembra quasi che siano 3 personaggi che dialogano tra di loro. Oltre alla sperimentazione, la musica di Bach è anche speculativa: opere che si propongono di speculare dal punto di vista teorico, ossia attraverso la musica Bach vuole dimostrare una teoria. Uno dei casi più famosi è Il clavicembalo ben temperato del 1741, una raccolta di preludi e fuga pensati per dimostrare il principio del temperamento (che si stava presentando in quegli anni). Il principio del temperamento è quel principio nato per poter accordare gli strumenti ed è quel principio che seguiamo noi oggi, allontanandosi dalla modalità di accordare che avveniva precedentemente in quanto era legato a dei colori e dava la necessità di dover accordare lo strumento ogni volta in base alla tonalità che si voleva suonare. La scala temperata divide la nota in 12 intervalli uguali tra di loro (che in parte fa perdere la tonalità che aveva precedentemente, ma eliminava il problema che vi era prima). Nel Clavicembalo ben temperato Bach scrive quindi 24 preludi e fughe da realizzare con lo stesso strumento in tutte le tonalità, con l’obiettivo di dimostrare che il principio del temperamento funzionava e poteva essere applicata a tutta la musica del tempo. Bach viene caratterizzato dalla fuga: una composizione polifonica (sovrapposizione di più parti), in forma tripartita: - Esposizione, dove noi lavoriamo sul soggetto e il controsoggetto (i temi della composizione), dove nel controsoggetto troviamo il perseguimento del soggetto. L’esposizione è un meccanismo di risposte secondo il meccanismo dello sfasamento: entra la prima voce\parte ed esegue il soggetto e il controsoggetto, dopo entra la seconda voce\parte sfasata che esegue il soggetto e il controsoggetto, etc.; - Svolgimento, vi è più libertà di movimento (divertimenti), dove il compositore scrive una parte meno vincolata ma con una regola fondamentale: deve derivare tutto ciò che scrive da soggetto e controsoggetto; - Riesposizione, una sezione ricapitolativa, nel quale risentiamo le entrare sfasate ma più riavvicinata, conosciuti come gli stretti, diminuendo così le sfasature. Nella musica di Bach molto presente è la spinta verso di Dio, anche nella musica non sacra. Ciò è visibile sia a dei simboli cristiano all’interno delle partiture (I.N.J. o la croce) ma anche la numerologia ci riporta a Dio, un esempio è Le Variazioni Goldberg (1741) per strumento a tastiera, una composizione scritta secondo il sistema con variazione, queste variazioni sono basate su un’aria iniziale. Dal punto di vista formale questa composizione presenta nell’Aria 32 battute, mentre le variazioni totali sono 30: ogni 3 variazione vi è un canone che si distendono fino alla nona. Centrale nelle Variazioni è il numero 3, essenziale all’interno della religione e della spiritualità e anche nella cristianità (la trinità). Il canone è una composizione polifonica nella quale le voci imitano la prima in successione sfatata. Qual è la differenza tra fuga e canone? All’effetto dell’esposizione sono simili, ma dalla sezione dei divertimenti in poi è diverso: mentre nel canone la seconda e le altre voci imitano la prima in maniera rigorosa; nella fuga dai divertimenti in poi vi è una maggiore libertà data al compositore, che non deve seguire per forza quello che avviene nella prima voce. Esistono diverse tipologie di canone: - Canone inverso, la seconda voce fa esattamente quello che fa la prima, ma se la prima sale verso l’altro, la seconda voce scende a basso; quindi, la inverte a specchio; - Canone retrogrado o cancrizzante. La seconda voce è uguale alla prima ma andando all’indietro. La seconda voce si deriva dalla prima ripercorrendola dal fondo all’inizio.