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1723, Lipsia, kantor della chesa di S. Tommaso e della scuola annessaeducazione degli
allievi e corredo sonoro della liturgia domenicale e festiva nella chiesa, in più responsabilità
delle musiche eseguite nelle altre importanti chiese di Lipsia e in occasione delle cerimonie
pubbliche della città
Cantate sacre e Passioni
Cantata sacra, mescolanza fra testi tratti dalla Bibbia o ispirati ad essa e testi di corali
Alternanza tra recitativi ed arie (dalla cantata italiana), uso del coro sia sottoforma di
semplice intonazione omoritmia del corale, spesso in conclusione della cantata, sia in stile
mottettistico nel coro iniziale accompagnato da un nutrito organico strumentale
Cantata bachiana, comprende in genere un brano iniziale, quasi sempre un grandioso coro
polifonico, la cui unità generale è offerta assai spesso dalla ripetitività costante degli spunti
tematici dell’orchestra
Il testo del coro è solitamente tratto dalla Bibbia
Arie, duetti e terzetti, alternati con passi in stile recitativo, sono invece composti su testi liberi,
anche se obbligatoriamente attinenti alla festa celebrata e al contenuto del sermone di cui la
cantata doveva essere una sorta di amplificazione musicale
La chiusa era di solito affidata al canto di un corale a 4 voci, prevalentemente omofono,
mentre i corali utilizzati all’interno della cantata erano riccamente elaborati
Bach commenta musicalmente i testi verbali con un sottile e sempre attento ricorso alle figure
della teoria degli affetti
Cantataarie
recitativi (declamazione del testo)secco (solo basso continuo)
accompagnato (più tensione)
coroarmonizzazione dei corali, melodia cantata da tutta l’assemblea
elaborazione contrappuntistica, strutture imitative e amplificazione parola
1729, Bach cessò quasi del tutto di comporre musica sacra limitandosi perlopiù a riadattare
per le esigenze liturgiche musiche già composte in precedenza nello stesso anno assume la
direzione di una istituzione laica, il Collegium musicum di Lipsia, un associazione di musicisti
professionisti e studenti universitari che costituivano un’orchestra di un buon livello,
esibendosi tutte le settimane in concerti tenuti all’aperto o nei caffè cittadiniBach compone
numerose cantate profane, concerti per clavicembalo e orchestra, musica finalizzata
all’intrattenimento
1747, fu ammesso tra i membri della Società delle scienze musicali, una società riservata a
musicisti ed esperti di filosofia e matematica, discussioni di argomento matematico-
musicalel’Offerta Musicale, l’arte della Fuga etc., complessità contrappuntistica, scienza
musicale
Mentre tutto il mondo si incamminava verso il rococò e lo stile galante, lui attingeva alle
antiche tradizioni fiamminghe del mondo germanico per far compiere alla musica un salto di
qualità , la musica attraverso il suo rapporto con la matematica poteva giungere a vette
altissime con la volontà di muovere gli affetti anche attraverso l’uso di sottili artefici
retoricimusica, si ricongiunge alla filosofia
I contemporanei non lo compresero, musica difficile da eseguire e da ascoltare, bisogna
attendere il 1829 per assistere alla Bach-Renaissance per merito di Mendelssohn
Musica=scienza, Bach si allontana dalle generali tendenze di eleganza, buon gusto, moda, bel
canto, valori lontani dalle premesse morali del compositore
1703, Amburgo, lavora nell’orchestra del teatro dell’opera inizialmente come violinista poi
come cembalista e direttore delle esecuzioni
Qui compone una passione in tedesco (secondo Giovanni) e riuscì a far rappresentare la sua
prima opera, Almira (1705)recitativi in tedesco sebbene le arie fossero in italiano e le danze
seguissero lo stile francese
1706, Italia
Firenze Rodrigo, 1707, la sua prima opera in italiano
Roma, Napoli, Venezia e di nuovo Roma protezione dei cardinali e del principe
Contatti musicali estremamente stimolanti, conobbe Scarlatti, Corelli e probabilmente Vivaldi
e Albinoni
Venezia1709, Agrippina, grande successo
Scrisse solo due opere perche trascorse la maggior parte del suo soggiorno italiano a Roma
dove in quel periodo l’opera era proibita per decreto pontificio, così si dedicò a generi più
richiesti come la cantata da camera (es. Armida abbandonata) e l’oratorio (il trionfo del
Tempo e del Disinganno e la Resurrezione)
Non ci è rimasto nulla della sua produzione puramente strumentale in questo periodo, è
visibile però l’influsso della sonata italiana a due e a tre sulle sonate che pubblicò in seguito e
soprattutto sui suoi concerti grossila raccolta più importante di questi ultimi sembra quasi
una dedica a quella di Corelli, della quale ricalca non solo il numero (12) ma anche lo stesso
numero d’opus (op. VI)
Haendel assimila lo stile vocale e strumentale italiano
Opera haendeliana:
I tre atti sono preceduti da un’ouverture alla francese anziché da una sinfonia
all’italiana
Linguaggio musicale non asseconda la tendenza alla semplificazione
Ritmo armonico sempre serrato
Orchestra, dialoga alla pari con le voci
Tessuto sonoro, ben vivificato da un impianto contrappuntistico
Concatenazione tra recitativi e arie
Capacità di vitalizzare drammaticamente e variare continuamente una formula in sé
statica come l’aria col da capo rendendola interprete di espressioni quanto mai intense
e sfumate
Grande talento drammaturgico nell’invenzione di stacchi improvvisi tra una scena e
l’altra, utilizzo di soluzioni fastose ed ardite, deroghe alla tradizionale staticità e
realizzazione di organismi drammatici più dinamici e complessi che anticipano
soluzioni proiettate nel futuro
Sempre ostacolato dalla concorrenza riesce a farsi strada con l’oratorio, genere in cui
confluiscono tutte le esperienze da lui assimilatel’oratorio romano costituiva la cornice, ma
all’interno vi erano lo stile vocale dell’opera italiana, la solennità degli anthem inglesi, la
coesione formale e la vigorosa presenza del coro della tragédie lirique francese e soprattutto
la tradizione contrappuntistica tedesca
A differenza dell’oratorio italiano, il coro è il vero protagonista
Solisti, arie più brevi, caratterizzate da una sensibilità tenera
Declinare della salute, diventa ceco e muore, viene sepolto nell’Abbazia di Westminster
Non si andava a teatro per assistere ad una vicenda plausibile e identificarsi inconsciamente
coi personaggi, piangendo o ridendo con loro, nell’attesa di scoprire quale fosse lo
scioglimento del dramma, l’aristocratico spettatore non voleva vedere sulla scena uomini in
carne ed ossa, travagliati da problemi in tutto simili ai suoi, ma qualcosa di profondamente
diverso dalla vita di tutti i giorni, voleva arte e fantasia
Anche l’esecuzione della stessa opera doveva variare di sera in sera per ravvivare
continuamente l’interesse di chi si trovava ad assistere a tutte le repliche dello
spettacologrande fortuna dell’aria col da capo, ripetizione della prima parte
estemporaneamente e virtuosisticamente abbellita dal cantante in modo ogni volta diverso
Timbri vocali, scelta decisamente innaturale, rispondevano più ad esigenze artistiche che ad
un criterio di verosimiglianzala voce del protagonista maschile doveva svettare su tutte le
altre poiché la sua espressione canora non doveva essere sovrastata da nessun’altra voce,
imponendosi invece come la più acuta di tutte
Veniva sfruttato pochissimo il registro grave
Recitativo=azione; aria=stop ma l’azione non è prerogativa del solo recitativo, qasi che l’aria
sia solo un commento statico, quasi sempre il testo dell’aria è inserito nello svolgersi degli
eventi, poiché le riflessioni dei personaggi sui fatti che avvengono sono più importanti dei fatti
stessi
recitativo, spinge avanti la parte esteriore e visibile dell’azione, mentre l’insieme delle arie,
portando alla luce ciò che succede nell’intimo dei personaggi, ne costituisce la parte interiore
Opera Sei-Settecento, dramma di affetti contrapposti che si manifestano soprattutto nelle parti
più formalizzate, ossia i pezzi chiusi
‘700, inizia a farsi strada il desiderio di una maggiore coerenza drammaturgica, verso criteri
più naturalistici
Trame sempre più focalizzate, via gli intrecci troppo stratificati e complicati, via le troppe arie
di mezzo, via i personaggi comici e le loro scene buffe, via gli argomenti mitologici ed elementi
soprannaturalitrame di soggetto storico, rapporti tra la politica e le esigenze del singolo
individuo, contrasto tra ragion di stato e sentimento amoroso
Zeno, promotore di questa riforma del teatro musicale
Metastasio, razionalizzazione e semplificazione dei libretti
Libretti, determinano la struttura di un’opera
Napoli, nuovo baricentro per i compositori, scuola napoletana
Metà ‘700, struttura drammaturgica ancora più stringente, in cui l’azione (affidata ad un
minor numero di personaggi) scorresse pressoché ininterrotta dall’inizio alla fine numero
minore di arie, recitativo usato nella sua essenzialità
dalla fantasia alla verità drammatica
Compositore, comincia a prevalere sul librettista come il recitativo accompagnato comincia a
prevalere su quello secco, si avvertiva il bisogno di una massiccia presenza musicale per
suscitare emozioni e condurre l’azione drammatica
influsso della tragédie lyrique francese, recitativo sempre accompagnato, l’aria non differiva
molto da esso dal punto di vista dello scorrimento del tempo, l’orchestra era ben corposa e
impiegata con raffinatezza, presenza di balli e cori
Gluck, idee riformatrici, spogliare l’opera italiana dagli abusi con cui i cantanti e compositori
l’avevano immiserita
limitare il virtuosismo vocale e il ‘da capo’ nelle arie
collegare la sinfonia iniziale al resto dell’opera di cui deve introdurre l’atmosfera
impiegare la strumentazione in modo ancora più espressivo, abolendo il recitativo
secco e aumentando l’importanza dell’orchestra
introdurre occasioni per cori
Fino alla fine del Seicento non vi era distinzione fra genere serio e genere comico
Opere veneziane seicentesche, incorporavano nelle loro trame alcune scene buffea fianco
degli aristocratici protagonisti vi erano alcuni personaggi di basso ceto sociale che, oltre ad
interagire coi personaggi nobili in qualità di servitori e confidenti, davano anche luogo ad
autonome scenette comiche tra di loro
Man mano trama principale seria e trama secondaria comica andarono sempre più
separandosi, l’azione dei personaggi buffi venne limitata al loro piccolo mondo senza più
interferenze con la vicenda generale dello spettacolo
scene buffe, entità autosufficienti, generalmente inserite nei momenti di mutazione scenica
all’interno dell’opera
Inizio ‘700, troncamento del legame fra scene buffe e opera che le ospitava
trame diverse senza punti in comune
cantanti diversi e con condizioni di ingaggio diverse
libretti stampati separatamente
nascita dell’intermezzo, costituiti da un’azione indipendente e compiuta in se stessa che
può essere rappresentata anche del tutto autonomamente formando uno spettacolo a sé, al
contrario gli intermedi (del Cinque-Seicento) non avevano generalmente alcun legame tra
loro, se c’era si trattava di un filo conduttore assai vago
Venezia, 1707, primi esemplari di intermezzi, obbligatorio stampare i testi degli intermezzi
perché potessero essere controllati dalla censura
La pratica di eseguire intermezzi autonomi si diffuse rapidamente in tutta l’Italia
settentrionale seguita dalle grandi capitali europee desiderose di acquisire le novità
veneziane
Fino al 1730 la trama degli intermezzi si suddivideva quasi sempre in tre parti, dagli anni ’30
divenne più comune suddividerla in due (prima tre intermezzi poi due)
Ognuno dei 2/3 intermezzi comprendeva
recitativo secco
aria per ciascuno dei due personaggi
duetto finale
2 protagonisti, potevano essere affiancati da personaggi ‘muti’
Non era necessario l’accompagnamento dell’intera orchestra, qualche strumento ad arco e il
basso continuo erano ampiamente sufficienti
Strumentisti, funzione comica, le loro parti sottolineavano con arguzia la battute dei cantanti,
amplificandone il significato
Stile vocale nuovo, declamazione comica
bruschi contrasti di tessitura e di dinamiche
sillabati velocissimi per rendere la concitazione
abbellimenti inseriti ad esagerare le inflessioni del linguaggio parlato
frasi acute in falsetto cantate dall’uomo per simulare il cicaleccio femminile
…
Dal punto di vista musicale oltre al rallentamento del ritmo armonico e l’abbandono
dell’impianto contrappuntistico in favore di una netta polarizzazione fra melodia e
accompagnamento, vi erano alcune novità importanti
ritmo nervoso e mutevole
dinamica molto frastagliata e accuratamente scritta in partitura
fraseologia assai frammentata e ricca di incisi caratteristici
primi del ‘700, i cantanti venivano reclutati fra il personale fisso del teatro
1715, la coppia buffa girovagava con il proprio repertorio fisso nei diversi teatri
1730, libera circolazione dei singoli solisti
Napoli, recuperò il ritardo iniziale producendo gli intermezzi più famosi del Settecento
Intreccio standard in cui la donna giovane e scaltra, di carattere spesso pungente, di
condizione sociale inferiore al suo partner, con furberie e travestimenti cerca di ascendere
nella scala sociale facendosi sposare dal personaggio maschile, vecchio, credulo e brontolone
1743, opera buffa, spettacolo a sé in tre atti denominato solitamente dramma giocoso
divisione per ceti sociali dei personaggi
talvolta uso del dialetto
idioma musicale comico ereditato dagli intermezzi
rifiuto dell’aria col da capo in favore di pezzi chiusi d’azione
Serva padrona di Pergolesi, approda anche a Parigi, nel massimo tempio della tragédie lyrique,
l’Opéra di Parigi
querelles des buffon, gli intellettuali si divisero in sostenitori della musica francese e fautori
dello stile buffo italiano
Illuministi, si dichiararono buffonisti, avevano individuato nelle novità stilistiche dell’operina
pergolesiana la piena risposta alle loro esigenze di naturalezza e sentimento nella musica e
addirittura quasi la ricomposizione dell’originaria unità fra linguaggio parlato e canto vero e
proprio
Ricerca di uno stile di canto ‘naturale’, che esprimesse con immediatezza e senza
artificiosità il sentimento umano
Nel campo operistico si rispose ad essa con lo stile dell’opera buffa, nell’ambito strumentale
ciò si espresse in quello che venne definito stile galante
Tipo di produzione musicale raffinata e non artificiosa tenendosi sempre aggiornata sulle
ultime tendenze della moda
Musica scritta spesso per un solo strumento a tastiera e che si articola tra melodia e
accompagnamento, adagiandosi su un ritmo armonico molto allargato ma con un più libero
trattamento delle dissonanze
Accompagnamento facile ed eseguibile anche da chi non possiede il virtuosismo strumentale,
l’abilità di chi suonava doveva essere posta nel realizzare la melodia
Melodia, generalmente scritta in modo elementare, quasi insipido, spettava all’interprete e
alla sua sensibilità renderla espressiva per commuovere l’ascoltatoresapiente uso degli
abbellimenti e delle sfumature dinamiche e agogiche
trattati sulla prassi esecutiva, l’accostarsi alla musica di molti dilettanti causò il fiorire di
numerosi trattati didattici destinati a chi non poteva permettersi di mantenere un maestro di
musica nella propria casa
Essi non illustrano soltanto la tecnica dello strumento a cui si riferiscono ma forniscono
spiegazioni su numerosi problemi stilistici (realizzazione degli abbellimenti, questioni di
dinamica e agogica, espressività della musica, consigli su come suonare in pubblico,
accordature e temperamenti..)
Carl Philipp Emanuel Bach, più compiuto rappresentante dell’empfindsamer stil, stile della
sensibilitàfilone espressivo più scuro, ricerca verso cromatismi laceranti ed esasperati,
inedite audacie armoniche e colori plumbei e misteriosi
Esigenza di trasferire sulla tastiera la libertà esecutiva e l’espressività drammatica del
recitativo operisticofantasie per strumento a tastiera
Stile galante e stile della sensibilità non appartengono allo stesso ordine di idee:
stile galante, ciò che piace al galant homme, categoria estetica correlata ad uno status
sociale
stile sensibile, categoria estetica correlata ad un atteggiamento interiore, la sensibilità
e la commozione
la storia della musica di vecchio stampo faceva seguire alla trattazione degli stili galante e
sensibile (definiti preclassicismo) la presentazione del classicismo viennese, che veniva
riferito solo a 3 persone (Haydn, Mozart e Beethoven) collegate non solo dalla prossimità
geografica (tutti gravitavano attorno a Vienna) ma soprattutto dallo stile musicale impiegato
(forma-sonata) e dall’eccellenza delle loro composizioni
tutti gli altri o avevano poco a che fare con Vienna o si situavano su altre posizioni stilistiche, o
infine non raggiungevano il livello qualitativo dei tre grandi
Carl Dahlhaus, uno dei maggiori storici della musica contemporanei, giunge ad una
conclusione, nella storia della musica non avviene un’evoluzione in tre stadi ma in due regioni
- territori tedeschi del sud (Germania meridionale, Austria, Boemia e anche nord Italia)
di religione cattolica, passarono dallo stile galante allo stile classico e infine a quello
romantico
- Germania del nord, di religione protestante, saltò quasi completamente la fase classica,
dallo stile sensibile approdò direttamente al protoromanticismo
questo è particolarmente avvertibile nel campo della riflessione estetica, i cui autori pur
professando idee nettamente romantiche sono cronologicamente contemporanei dei classici
viennesi e ad essi si rifanno
Seconda metà del ‘700, la produzione strumentale europea registra una molteplicità di
indirizzi diversi, a fronte dei quali lo stile classico non è che uno dei tanti, anche se quello
destinato ad uno sviluppo più ampio e coerente e alla creazione di un maggior numero di
capolavori
Forma-sonata, era già stata sperimentata da molti compositori, era stata applicata a fianco di
molte altre tipologie formali
È per opera di Haydn che la forma-sonata divenne quel principio formale capace di dare la sua
impronta ad un’epoca intera, ponendosi come luogo ideale per il raggiungimento di un
equilibrio stilistico che può davvero essere definito ‘classico’
Nasce a Rohrau in Austria nel 1732 da una famiglia di modesta levatura sociale ma
appassionata di musica
Voce bianca della cattedrale viennese di S. Stefano, vive nella casa del maestro
Istruzione musicale rivolta ai compiti pratici del cantore canto, strumenti a tastiera e
violino, poca teoria e composizione
Con la muta della voce viene licenziato dal coro, periodo difficile, scarse entrate, lezioni
private e saltuari impieghi presso famiglie nobili o chiese
La svolta della sua vita avvenne per caso, nel 1761 venne assunto dal principe degli
Esterhazyfamiglia di origine ungherese, tra le più ricche e potenti famiglie dell’impero, la
loro residenza principale era ad Eisenstadt
haydn ricopre il ruolo di vice kappelmeister
Residenza isolata ma ospitò numerosi intrattenimenti culturali di alto livello
1766, Haydn diventa kappelmeister, piena responsabilità di tutte le attività musicali della
corte, le composizioni di questo periodo riflettono abbastanza fedelmente le tendenze di
quegli anni nei due settori della musica sacra e della musica strumentale
A capo di un’orchestra piccola (10/25 elementi) ma formata da ottimi musicisti, produsse
ogni genere di musica per le necessità del suo signore, dalla musica sacra alla musica
d’intrattenimento e da camera, eseguita quotidianamente a palazzo alla musica per teatro
Haydn fu un musicista che seppur sedentario riuscì a mantenersi aggiornato su tutte le novità
artistiche della sua epoca, anzi a suo stesso dire l’isolamento ungherese lo costrinse a
diventare originale
I quasi 30 anni che trascorse al diretto servizio degli Esterhazy furono determinanti per la
maturazione di un suo stile personalestile di espressività e razionalità , contrappunto
armonia e melodia, duttilità ritmica e fraseologica gerarchicamente coordinatastile classico
Stile, servirsi di pochi elementi traendo da essi però il massimo delle conseguenze possibili
Ideale della massima coerenza raggiunto attraverso l’esplorazione sistematica di tutte le
potenzialità insite in un determinato materiale sonoro
La presenza di fattori di contrasto ritmici, armonici e melodici, sonori all’interno dello stesso
tema è un’importantissima cifra stilistica dello stile galante ma anche di quello classico
Cosi come lo è l’articolazione in brevi unità fraseologiche
Tendenza della fraseologia ad articolarsi per strutture gerarchiche (due segmenti di due
misure ne formano uno da quattro…)
Esattamente come le parti del discorso verbale si uniscono a formare frasi e poi periodi etc,
anche le composizioni musicali presentano una struttura cumulativa
La medesima logica che grazie alla differenzazione funzionale permette ‘integrazione tra le
grandi sezioni della forma determina anche la coesione tra le diverse unità di dimensioni più
ridotte
Vita molto breve ma riuscì a produrre un’incredibile quantità di composizioni che si collocano
ai massimi livelli
Il padre Leopold si rese conto che il piccolo aveva un talento fuori del comune ed il ristretto
ambiente salisburghese non era abbastanza spazioso e stimolante
All’età di sei anni inizia una serie di viaggi che si arrestò solo verso i 23 anni e che lo mise a
contatto praticamente con tutte le realtà musicali europee
Mozart suonò in tutte le principali corti europee, eseguiva composizioni proprie ed altrui,
leggeva qualsiasi musica a prima vista, improvvisava su temi dati, cantava, si esibiva al
cembalo e al violino, suonava ad occhi chiusi o con la tastiera coperta da un panno, orecchio
assoluto etc
1762, viaggi a Monaco e a Vienna, primi contatti con l’opera italiana
1763, tour europeo, attraverso la Germania, Parigi, Londra, Olanda, Parigi di nuovo e
Salisburgo attraverso la Svizzera
All’andata conobbe l’orchestra di Mannheim, stile galante di Joahnn Christian Bach e
l’empfinsamertutto ciò si riflette sulle sue composizioni, bassi albertini, temi galanti,
tonalità minori e bruschi scarti emotivi
1766-69, parentesi viennese
1769, Italia
Milano, sinfonismo di Sammartini e opera di Piccinni
Bologna, contrappunto di padre Martini
Firenze, virtuosismo violinistico
Roma, tradizione polifonica della cappella Sistina
Napoli, opera seria e buffa
Il padre però voleva un posto stabile presso una corte importante per il figlio
1763-73, periodo di formazione
1773-81, prima fase della maturità
Conobbe la musica di Haydn e tra le tante possibilità stilistiche che si proponevano al giovane
salisburghese, questo stile classico si rivelò a lui come la strada maestra da percorrere, non
più una musica galante, il cui fine principale fosse il momento esecutivo, ma una struttura
formale solida e autosufficiente che permettesse alla musica di trovare in se stessa,
nell’elaborazione dei suoi temi, la propria forza propulsiva
Fallito il tentativo di ottenere un impiego alla corte di Vienna, si recò a Monaco, Mannheim e
Parigi
1778, Parigi, periodo negativo, ormai il 22enne compositore non era più il fenomeno curioso
che l’aristocrazia bramava di vedere, era un giovane straniero a cui era necessaria una dura
lotta per poter ottenere un minimo di attenzione e considerazione da parte di un pubblico
tutto impegnato nelle querelle correnti + altri drammi personali
Così quando il padre gli scrisse che a Salisburgo lo aspettava un ampliamento delle funzioni e
dello stipendio di konzertmeister come organista del duomo, Wolfgang torna in patria nel
1779musica sacra
1781, Monaco, rappresentazione Idomeneo, re di Creta, opera seria italiana ma fortemente
legata alla Tragédie lirique e alle opere riformate da Gluck, orchestrazione curata e
riccamente elaborata
1781, ultimo decennio della sua vita, maggiori capolavori, libero professionista
Il tentativo di essere accettato a corte e nella vita culturale viennese registrò all’inizio una
serie di risultati positivi ma ben presto venne accusato di produrre musica troppo difficile,
troppo elaborata negli accompagnamenti, troppo piena di note
Viene a diretta conoscenza della musica di Bach ed Haendelcontrappunto bachiano, vivifica
in modo più o meno evidente la sua produzione negli anni successivi
Amicizia con Haydn, influsso sul modo di scrivere i quartetti, accoglie l’esempio di Haydn
riguardo la forma-sonatavolontà di trarre tutte le conseguenze possibili da un dato
materiale musicale perfetto, classico, equilibrio tra la pulsione verso la cantabilità melodica e
l’esigenza di una corposità contrappuntistica
La completa maturazione dello stile di Mozart è evidente in tutte le altre composizioni che si
susseguirono in quegli anniconcerti per pf, sinfonie, le ultime composizioni da camera ed
infine le opere, dove la teatralità insita nel linguaggio musicale dello stile classico trova lo
sbocco più pieno e più completo
1785, entra nella massoneria, successo del Ratto del Serraglioracconto popolare e fantastico
in lingua tedesca, opera nazionale tedesca
Le nozze di Figaro e Don Giovanni
Situazione economica sempre più difficile
Si era sposato con Costanza Weber e aveva avuto un figlio, lezioni private, concerti,
commissioni non bastavano più ad eguagliare la tranquillità finanziaria di un impiego fisso
Così fan tutte, Clemenza di Tito
Muore improvvisamente, giovane, sepolto in una fossa comune
Il Don Giovanni
Commissionato nel 1787
Si pone come crocevia, punto di sintesi tra tecniche compositive delle forme strumentali e
quelle del teatro, punto di sintesi tra l’opera seria e l’opera buffa
Immagine Romantica di Beethoven, uomo conscio del proprio valore, in lotta contro un
destino crudele che bussa alla sua porta per piegarlo e abbatterlo, eppure sebbene il
combattimento sia terribile, l’uomo riesce ad afferrare il destino per la gola e ad uscire
vincitore da un così duro confrontomito romantico
Nasce a Bonn nel 1770, anche suo padre (come quello di Mozart) volle sfruttare il precoce
talento del figlio
Il padre era un musicista mediocre, lavorava come tenore nella cappella di corte, per di più
alcolizzato e violento
1789, il giovane Beethoven diventa responsabile della famiglia, ebbe quindi un’infanzia
difficile
La sua istruzione musicale iniziò sotto la guida del padre e di altri musicisti della cappella di
Bonn e fu indirizzata ad una formazione come strumentista
1784, organista nella cappella di corte
1789, violista nel teatro di corte
Intanto studia composizione, pianoforte e basso continuo con Neefe (seguace del’indirizzo
‘sensibile’), gli vengono commissionate due cantate celebrative per personaggi di alto livello
Comincia a farsi conoscere e gli viene finanziato un soggiorno a Vienna affinchè si
perfezionasse in quello che era il grande stile classico, che comunque non era la sua unica
opzione, poteva infatti accostarsi all’opera italiana (studiò infatti anche con Saliera a Vienna) e
all’opera francese (conobbe le opere di Cherubini e Gluck e ne trasse molti spunti in fatto di
orchestrazione e di condotta melodica)
Ma Beethoven non fece affatto l’operista, né in lingua francese né in italiano, la sua unica
opera fu il Fidelio, un singspiel in tedesco
Beethoven fu un ottimo pianista, effettuò tournèes a Praga, Dresda, Berlino etc, ma ben presto
la sordità da cui venne colpito gli rese impossibile continuare ad eseguire musica in prima
persona
1792, prese lezioni da Haydn finchè costui non partì per Londra nel 1794
Anni più sereni, bell’aspetto, pianista acclamato, compositore già piuttosto noto, alle
dipendenze di un musicofilo di rango, conteso anche dalle maggiori case dell’aristocrazia
viennese
Il suo metodo di lavoro compositivo iniziò a privilegiare sempre più la fase preparatoria,
compilando veri e propri quaderni di abbozzi che conservò per tutta la vita, genesi delle opere
sempre molto lunga ed elaborata
Fino al 1801 aveva composto la sua prima sinfonia, tre concerti per pf, un balletto, le sonate
per pf fino all’op.28, i quartetti op.18 e altra musica da camera fra cui il settimino op.20
1801-02, la sordità di cui aveva cominciato a percepire i sintomi da qualche anno stava
progredendo in modo inarrestabile e incurabile
Testamento di Heiligenstadt, lettera indirizzata ai suoi fratelli e mai spedita nella quale rivela
di essere stato più volte sul punto di suicidarsi, trattenuto solo dal suo amore per la musica
tutto ciò non traspare nelle sue opere, nello stesso anno dopo aver scritto la seconda
sinfonia e mentre stava lavorando alle sonate op.31 per pf, Beethoven dichiara di aver
imboccato una nuova via compositiva
Secondo Dahlhaus i lavori coi quali Beethoven intraprese questa nuova via pongono una sfida
quasi insolubile a chi li voglia analizzare, sfuggono alla griglia interpretativa della forma-
sonata, manca in tali opere un vero e proprio tema principalela forma non è più la
presentazione di oggetti tematici definiti, suscettibili di sviluppo, ma un processo continuo
Beethoven si serve infatti di elementi tematici piuttosto rudimentali che gli permettono di
giocare liberamente con le aspettative formali degli ascoltatori, portando alle estreme
conseguenze l’elaborazione motivico-tematica senza preoccuparsi di dover rispettare la
bellezza di un tema ben tornito
Si basa sulla tradizione della forma-sonata haydiana e mozartiana ma se ne serve con libertà ,
come un materiale da costruzione
Tutto ciò si coniuga con l’estrema volontà di comunicare col grande pubblico (essoterismo), le
composizioni che scrisse in questo periodo sono infatti le più celebri: le sinfonie dalla terza
all’ottava, le ouvertures orchestrali ai drammi Coriolano ed Egmont, quarto e quinto concerto
per pf e orchestra, concerto per vl e orchestra, fidelio, un oratorio, le sonate per pf,i quartetti
per archi op.59 etc
tale volontà comunicativa si esplica oltre che con un ampliamento delle dimensioni generali
delle singole composizioni anche attraverso un dualismo tematico sempre più esasperato, i
due temi si fanno sempre più contrastanti, temperature emotive estremamente distanziate
l’una dall’altra, essi diventano quasi due personaggi in lotta fra loro prima del catartico
scioglimento finale
Stava mutando la considerazione dell’artista in quanto tale, non più un fornitore di servizi ma
un uomo che, creando opere del più alto livello estetico, poteva elevarsi ad una somma dignità
intellettuale da ammirare e rispettare
Immagine del musicista come poeta dei suoni, la musica come la poesia o la filosofia, era uno
svolgimento di pensieri
Dopo le composizioni del suo periodo ‘eroico’ (1803-08), intorno al 1810 apparirono musiche
di stampo ben diverso, più estesa cantabilità che rifugge da ogni eccessiva elaborazione
tematica, destinazione più intimistica prettamente cameristica e non sinfonica
Terzo periodo, 1816-27, taccuini di comunicazione
Non si interessò più di tanto a ciò che propugnavano i giovani romantici ma proseguì una
propria ricerca personale, sempre teso al superamento di ciò che aveva già conquistato
La forma-sonata non fu più il suo punto di riferimento, si volse al passato, andando a
riscoprire forme più antiche quali fuga e variazione, ma invece di calarsi in queste forme
tradizionali lavorando all’interno di esse, egli volle risalire ai loro principi fondamentali per
poterle gestire dall’esterno mescolandole fra lorocrea nuove forme, individualissime ma
sempre salde e razionali
Terzo stile pervaso da una maggiore pregnanza lirica, meditazione solitaria che lo conduce ad
esplorare le armonie più calme della sottodominante, ma allo stesso tempo la sua
sperimentazione armonica generò nuove coagulazioni dissonanti nonché modulazioni
sorprendenti e molto audaci
Ultimi anni, mette un punto fermo a tutti i principali generi della sua epoca
Musica sacra, Missa solemnis op, 123, capolavoro di arte retorico-musicale
Per i suoi contemporanei la sua musica era troppo complicata, troppo difficile da eseguire,
troppo poco gradevolele sue musiche non trovavano acquirenti e spesso dopo una prima
esecuzione a volte completamente fallimentare nessuno le voleva più riascoltare
Morì di cirrosi epatica nel 1827 quasi nell’oblio generale, ai suoi funerali tuttavia
parteciparono circa 20mila persone, Vienna si accorse che era morto un grande uomo
GIOACCHINO ROSSINI
due modi di pensare antitetici, da una parte il centro focale della musica era fatto
convergere sul concreto evento sonoro, dall’altra veniva posto nell’astratto pensiero musicale
del compositore
La grande carica della musica rossiniana risiede nel ritmo, non è il ritmo musicale ad adattarsi
alle parole del testo, molto spesso sono le parole che si spezzettano in modo innaturale
Inizialmente non interessandogli troppo lo scavo psicologico-musicale dei personaggi potè
trasferire interi pezzi chiusi da un’opera all’altra
Parallelamente alle opere buffe Rossini aveva già scritto opere serie di grande successo, tra
-cui Tancredi, Elisabetta, regina d’Inghilterra, Otello
1817-29, si dedicò quasi esclusivamente a tale repertorio, producendo il Mosè in Egitto, La
donna del lago, Maometto II, Semiramide, Guillaume Tell
Se nell’opera buffa egli portò a perfetto compimento un genere musicale, fu proprio nell’opera
seria che avviò con la sua indiscussa autorità nuove convenzioni che vigeranno nell’opera
italiana per circa mezzo secolo
Articolò la scansione temporale delle sue opere servendosi di forme musicali rigorosamente
razionali
Influsso della tragédie lyriquemaggiore presenza del coro, ricca orchestrazione, graduale
abbandono del recitativo secco in favore di quello accompagnato, tendenza a saldare le
singole scene in grandi blocchi unitari
Queste tendenze furono più accentuate nelle opere che Rossini scrisse per il pubblico parigino
Guglielmo Tell, soggetto storico-patriottico, utilizzo di elementi del folclore popolare, totale
prevalenza degli ensemble sulle arie solistiche, grande importanza del coro, che conferisce
monumentalità all’insieme e sposta il baricentro dell’opera dalle vicende provate alla
rappresentazione della vita e della lotta per la libertà di un popolo, ed infine presenza
importante della natura, quasi fosse essa stessa un personaggiouno dei primissimi esempi
di grand opéra
A 37 anni smise di scrivere per teatro, nei restanti anni di vita nonostante le numerosissime
richieste, compose pochissime musiche, quasi tutte di destinazione sacra o cameristica e quasi
tutte al livello dei suoi maggiori capolavoriLe Soirées musicales (arie e duetti con pf), lo
Stabat Mater per soli, coro e orchestra e la Petite messe solennelle
Péchés de vieillesse, brevi composizioni cameristiche, condensato di ironia sofisticatissima e
di programmatica ingenuità musicale
WEBER E SCHUBERT
Weber può dunque essere considerato il primo dei grandi musicisti romantici, dei quali
riassume in sé tutti i tratti principali
Attivismo culturale, il musicista romantico sentiva di dover essere attivo su molti fronti,
e di dover agire sulla realtà propiziando l’avvento di un’epoca più poetica e meno
materialista
Strumentista virtuoso e direttore d’orchestra
Diffusore della nuova musica, tanto la sua quanto quella degli altri compositori ritenuti
romantici
Direttore artistico, qualità organizzative, fondatore di una lega artistica per scongiurare
l’isolamento sociale in cui il musicista rischiava di essere respinto dalla società
borghese
Critico musicale e scrittore
Studiò nel Regio-Imperial Convitto e cantò come voce bianca nella cappella di corte diretta da
Salieri, con cui potè studiare composizione per circa 4 anni
A 21 anni lascia definitivamente la famiglia e l’impiego come maestro nella scuola diretta dal
padre, si trovò a lottare contro grandi ristrettezzedovette essere spesso ospitato e
sostenuto economicamente dai suoi amici poiché i proventi derivatagli dalla musica erano
assolutamente insufficienti
Le esecuzioni pubbliche dei suoi lavori furono scarsissime e per lo più effettuate in occasioni
non di rilievo
Criticavano il suo modo di scrivere troppo complicato, troppo difficile tecnicamente, di usare
modulazioni troppo audaci e un accompagnamento troppo pesante
Gli rimproveravano di scrivere per teatro senza averne una sufficiente esperienza
Veniva trattato dalla stampa, se si degnava di recensirlo, come un giovanotto ambizioso il cui
stile doveva ancora maturare notevolmente
Solo dopo il 1825 la sua reputazione conobbe un’ascesa: alcune sue musiche vocali furono
eseguite in posti importanti e gli editori iniziarono a ricercarlo
Si accingeva a comporre quelli che sono i suoi massimi capolavori
Dopo le sei sinfonie giovanili composte tra il 1813 e il 1818, Schubert non era più riuscito a
completare i suoi ulteriori tentativi, anche se uno di essi può essere annoverato tra i suoi
massimi capolavori: l’Incompiuta in si m (1822), di cui furono scritti solo due movimenti
1825-1828, stesura della sua ultima sinfonia, La Grande, che però non fu mai eseguita vivente
l’autoretroppo difficile da realizzare
Quintetto in do maggiore, ultima composizione, completata poco prima di morire
Schubert era riuscito a coniugare l’insegnamento del Classicismo viennese con le nuove spinte
del Romanticismo, non rinnega il concetto fondamentale del Classicismo, ovvero il progetto di
costruire grandi forme basate sull’elaborazione motivico-tematica.
Le sue musiche sono intessute di affinità nascoste, di richiami tematici appena ombreggiati, di
sottili relazioni quasi non percepibili
Con Schubert quindi la forma si rilassa, diviene più statica, gira intorno a se stessa senza
tendere con unicità di propositi verso un’unica meta
Lied, era originariamente una semplice melodia vocale di carattere popolare, solitamente in
forma strofica
A questa se ne assunsero altre, quella sacra e quella cortigiana
Parallelamente si andò arricchendo nel tessuto sonoro, poiché all’originaria melodia
preesistente si affiancarono due/tre altre voci
A partire dal Cinquecento gradualmente si abbandonò l’uso del cantus preesistente e l’assetto
sonoro venne assimilato a quello di generi come villanella, canzonetta o balletto, finchè dal
primo quarto di Seicento in poi, non prese piede l’uso del basso continuo, che dapprima
integrò , poi sostituì il tessuto polifonico aggiunto alla voce principale
Fino a quest’epoca il testo (strofico) e la melodia fondamentale erano opera di uno stesso
autore, secondo l’antica tradizione dei Minnesanger, mentre l’elaborazione polifonica era
opera di un compositore diverso d’ora in avanti i ruoli del letterato e del musicista
tenderanno invece a diversificarsi
Lied strofico:
Struttura tipicamente strofica
Tematica soggettiva della poesia lirica esposta in uno stile letterario medio,
propensione al ripiegamento introspettivo, presentimento di un’incombente sciagura,
percezione di un’intima sofferenza
Caratteri musicali mirati alla comprensione del testo: accompagnamento discreto
affidato di norma al pianoforte, coincidenza tra verso e frase musicale, melodia
sillabica o semisillabica, rispetto della dialettica tonale tra tonica e dominante al
servizio dell’alternanza tra antecedenti e conseguenti fraseologici, melodia diatonica
mantenuta in ambito ristretto
Mendelssohn (1809-1847)
Talento precoce, quando gli altri compositori erano ancora giovani sconosciuti lui aveva già
scritto con facilità un centinaio di composizioni, tra cui opere e sinfonie
Nasce ad Amburgo da una famiglia di banchieri, trascorre la giovinezza prevalentemente a
Berlinoeducazione elevata e completa
Frequentò Goethe
Molti viaggi culturali, Svizzera, Francia, Inghilterra e Scozia, Italiacreatività riccamente
stimolata, sboccia presto
Acquisisce uno stile indipendente e maturo intorno ai 16/17 anni con l’Ottetto per archi op.20
e l’ouverture per orchestra Sogno di una notte d’estate
Attivismo culturale, strumentista virtuoso al pianoforte e all’organo, direttore
d’orchestradiffusore della nuova musica e di quella antica
Anche direttore artistico, invitò celebri solisti e personaggi
Fondatore e direttore del Conservatorio di Lipsia
Se questi tratti della sua vita depongono per un atteggiamento mentale di stampo prettamente
romantico, per ciò che riguarda la sua musica non è tutto così semplice: il fatto che la sua
formazione compositiva si sia svolta principalmente sulle opere di Bach, Haendel, Mozart e
Beethoven e si sia coagulata in una scrittura classicamente limpida e netta, formalmente
compiuta, aliena dalle torbidezze armoniche ed essenziali tipiche del romanticismo, ha
stimolato alcuni studiosi ad allontanarlo da questo movimento culturale definendolo quasi un
neoclassico
È assai probabile che risentisse in senso estetico delle sue frequentazioni goethiane ed
hegeliane, ma i problemi musicali da lui affrontati sono comunque molto più vicini a quelli dei
suoi contemporanei che a quelli di Mozart o Beethoven
Schumann (1810-56)
Duplicità , dilacerazione tipica del Romanticismo, egli sentiva di essere scisso in una doppia
natura e la simboleggerà coi personaggi di Florestano ed Eusebio
Da una parte mentalità borghese, desiderosa di affermazione economica e sociale, dall’altra
una poetica esigenza di dedicarsi all’arte anima e corpo, con totale esclusività dissidio
familiare, la madre voleva che si dedicasse agli studi di giurisprudenza mentre il padre lo
spronava verso le attività artistiche
Sia compositore che scrittore
A 18 anni si iscrive all’università , a 20 anni la abbandona e ritorna a Lipsia dove riprende gli
studi pianistici
Non gli bastava essere un brillante pianista conosciuto e stimato, voleva fare il compositore
urgente bisogno di esprimersi in musica che cozzava con le insufficienti basi tecniche di cui
disponeva, in campo compositivo era quasi totalmente autodidatta
1831-32 inizia a prendere lezioni di composizione e tutta la vita si dedicò a questo studio
1832-35attivismo culturale, troncata irrimediabilmente una promettente carriera da
strumentista virtuoso per una progressiva paralisi alla mano dx, si dedicò quindi alla
composizione, alla diffusione della nuova musica e alla critica in qualità di critico musicale
Fondatore di una lega artistica
Si sposa con la figlia del suo maestro, Clara Wieck, promettente pianista, concertista di fama
internazionale
Rapporto fra musica ed elementi extramusicali, anche se Schumann era contrario a qualsiasi
idea di un programma o di una qualche descrittività in musica , non rifuggì dal caricare le sue
musiche di una fitta rete di riferimenti più o meno nascosti a realtà esterne alla composizione
stessa
Collegamenti ad opere letterarie, citazioni musicali, temi che cifrano nomi di persona secondo
la notazione alfabetica tedesca, presenza di personaggi o maschere dietro cui celarsi
Chopin (1810-49)
Nato in Polonia, padre insegnante di origine francese, madre polacca di buona cultura e
modesta estrazione sociale, fu lei ad avviare il figlio al pianoforte
Terminato il liceo inizia a studiare composizione al conservatorio
Diverse uscite dalla Polonia come concertista
1829, Vienna, suonò due volte eseguendo sue composizioni, discreto successo
Ritornato a Varsavia scrisse altre composizioni in vista di una nuova tournèe europea, tra cui i
due Concerti per pf e orchestra e l’Andante spianato e Grande polacca brillante per pf e
orchestra
Secondo soggiorno a Vienna nel 1830 ma rimane deluso, si sposta a Monaco deciso di recarsi a
Londra via Parigi dove rimase poi tutta la vita
Qui ebbe la possibilità di conoscere tantissimi altri personaggi
Il primo approccio con le istituzioni concertistiche non fu molto favorevole, ma nel 1832 riuscì
a fare breccia nell’alta società parigina che se lo contendeva per suonare nei propri salotti e
per insegnare pianoforte ai propri figlitenore di vita agiato
Si esibì in concerti pubblici solo raramente
1842, viaggio in Inghilterra e Scozia
Rientrato a Parigi trascorse il suo ultimo anno di vita in condizioni difficili
Chopin veniva percepito come proveniente da un mondo profondamente estraneo alla civiltà
dell’antica Europafolclore polacco, danze e canti tipicamente autoctoni
Era a lui estranea l’ideologia per cui il compositore deve innalzare grandi architetture formali
dalla saldissima logica razionale, sospinte inevitabilmente a rinviare a qualcosa di altro
rispetto alla pura musica
arte del porgere, ornamento come sostanza espressiva della musica, arte che pone al centro
dell’attenzione più la capacità espressiva e parlante dell’interprete che l’astratto processo
costruttivo del compositore
BERLIOZ:
MUSICA ASSOLUTA?
Berlioz (1803-69), teatralità anche nella sua produzione di musica strumentale pura
Formazione letteraria, la musica gli fu insegnata solo a livello dilettantistico poi in seguito
inizierà a studiare composizione in conservatorio con Lesueurtradizione descrittiva della
musica francese, idea di attribuire un determinato soggetto alla musica esplicandolo
attraverso la redazione di un programma
Sinfonia fantastica, per orchestra , l’ascolto va integrato alla lettura di un programma scritto
da Berlioz stesso poiché i suoi movimenti (5) sono collegati da una specie di trama narrativa:
gli incubi di un uomo sotto l’effetto della droga
Desiderio di sospingere la sinfonia verso il teatroteatralizzazione
Idea fissa, tema musicale che ricorre, unificandoli, in tutti i movimenti della sinfonia, pensiero
musicale che nella mente del protagonista si associa sempre all’immagine della donna amata
Sinfonia a programmadesiderio del compositore di abolire la distinzione tra generi musicali
e più estesamente fra le arti stesse
Dopo il viaggio in Italia, per il resto della vita Berlioz si divise fra Parigi e le numerose
tournèes all’estero effettuate dal 1842 in poi
Nella sua patria dovette lottare duramente contro l’indifferenza del pubblico e l’ostilità delle
istituzionii concerti e le pubblicazioni delle sue musiche furono spesso realizzati a sue
spese, e il bilancio fu quasi sempre fallimentare
All’estero invece venne apprezzato
Rarità delle esecuzioni delle sue musicheesigenza di dirigere sempre di persona allo scopo
di evitare fraintendimenti e interventi arbitrari altrui, in più concezione della musica quasi
come un evento rituale da realizzare col coinvolgimento di grandi masse corali e orchestrali
Carattere che non lo aiutava a intrattenere contatti con le istituzioni
Molti nemici grazie alla sua attività di critico musicaleattivismo culturale: direttore
d’orchestra, diffusore della nuova musica e di quella antica, direttore artistico, critico musicale
e scrittore
Donizetti si era impiantato tra Roma e Napoli mentre Bellini a Milano, entrambi lasciarono
l’Italia per Parigi quasi nello stesso periodo
Il primo fu Bellini che riscuote un grande successo, beniamino della società parigina, accolto
con affetto e stima da musicisti quali Rossini e Chopinmorte prematura
Donizetti si trasferisce tre anni dopo, senza più rivali in campo operistico, conquistò in
brevissimo tempo il tempio della musica teatrale parigina, l’Operà
Anche Vienna lo consacrò tra i massimi compositori dell’epoca
Morì affetto da una malattia venerea
Entrambi i compositori dovettero fare i conti con l’eredità rossiniana sempre incombente,
anche perché le sue opere continuavano a ‘tenere cartello’ in quasi tutti i teatri, grandissima
influenza
Bellini, cercò di crearsi una posizione decisamente personale, pur non potendo sottrarsi alle
strutture formali codificate da Rossini tentò di rendere meno evidenti i confini fra pezzi chiusi
fondendoli in organismi dal respiro più ampio
- Vocalità , abolì quasi del tutto le colorature sia scritte che improvvisate in favore di un
metodizzare più sillabico e spianato
- Linea melodica libera e fluida, cerca di evitare le cadenze armoniche nette, le
ripetizioni melodiche, gli accenti ritmici regolariunica e interminabile arcata che
accumula una struggente tensione fino alla fine
- Sfondo orchestrale quasi neutro, ridotto ad un soffice tappeto armonico
Donizetti, non solo opera seria come Bellini ma anche buffa, della quale fu l’ultimo grande
esponente
Mescolanza fra i due generi, inserisce elementi comici nelle opere serie e instilla una calda
vena patetica anche nelle opere buffe
Contamina le due grandi tradizioni, italiana e francese
Uso delle forme musicali sempre meno dipendente dalla tradizione e sempre più pertinente
alla situazione drammatica
costruire un vero dramma che coinvolgesse lo spettatore dall’inizio alla fine, senza neppur
un cedimento d’attenzione
Libretti composti appositamente e ispirati ad autentici capolavori letterari
Orchestrazione sempre più raffinata
Fraseologia sempre più sciolta e meno quadrata
Armonia sempre più duttile
Non aveva intenzione di abolire le forme chiuse ma di servirsene con la più assoluta
libertà introdurre libertà nelle forme evitandone l’applicazione meccanica, la struttura
troppo statica e quadrata e facendole defluire con scioltezza le une nelle altre
Tutto doveva contribuire a realizzare l’unità totale dello spettacolo e tutto era sorvegliato con
accuratezza da Verdi stesso (musica, testo, recitazione degli interpreti, scene, costumi,
illuminazione)
Con Otello e Falstaff raggiunge la vicinanza più prossima al dramma parlato pur senza
rinunciare alla concezione tipicamente italiana di una fondamentale autonomia della musica
rispetto al testo
1848, abbozza un poema da mettere in musica, La morte di Sigfrido, basato su antiche saghe
nordiche riguardanti i nibelunghi
Negli anni successivi diventa una tetralogia, L’anello del nibelungo, scandita in 4 giornate
intese come l’inizio e la fine del mondo
I 4 testi furono completati a Zurigo alla fine del 1852 e dall’anno seguente Wagner si dedicò a
metterli in musica uno dopo l’altro
1857, si interrompe per comporre altri due drammi musicali indipendenti dalla tetralogia:
Tristano e Isotta e i Maestri cantori di Norimberga
In seguito ad alcune vicende la trama dell’Anello del Nibelungo abbandonò l’ottimismo
rivoluzionario che la ispirava piegando verso una conclusione più pessimistica
Breve soggiorno a Venezia poi Parigi, rappresentazione del Tannhauser all’Operà uno dei
maggiori scandali del tempo ma nel contempo ottenne l’effetto di far acquistare risonanza
europea al compositore e di attirargli l’ammirazione da parte dei più progressisti intellettuali
francesi
Tournèe in Russia ma di nuovo gravissimi problemi economici
1864, lo salva il re di Baviera, grande ammiratore della sua musica e lo aiuta a realizzare il suo
teatro
1877-82, si dedica alla composizione del Parsifal, il suo ultimo dramma musicale
Viaggi in Italia, muore a Venezia per un attacco di cuore
Dramma musicale anche se Wagner non lo approvava, gli sembrava troppo simile alla dicitura
dramma per musica e perfino riduttivo, non voleva introdurre un nuovo genere ma aspirava a
realizzare l’unica possibile musica dell’avvenire
Secondo Wagner la musica ha bisogno di una giustificazione esterna di carattere poetico,
drammatico o coreografico, altrimenti rimane priva di senso
unione di parola-suono-azione, opera d’arte totale
Il fine di tutto è il dramma, l’azione scenica che concretamente si realizza sotto gli occhi dello
spettatore, musica e parola non sono altro che i mezzi per realizzarlo
Il dramma deve raffigurare il puramente umano, la vera natura umana spoglia dalle
convinzioni che il cammino storico le ha incrostato addosso
Soggetti tratti dal mito, i caratteri umani sono mostrati nella loro essenza più pura e
universale
Se il dramma è davvero al di sopra della musica, quest’ultima non può arrogarsi il diritto
all’autonomia e non può dotarsi di forme autonomemusica al servizio del dramma
Voci, declamato melodico molto simile ad un recitativo, strettamente aderente alla pronuncia
del testo, no duetti, terzetti etc, no sovrapposizioni
Wagner considera la sua musica come musica dell’avvenire ma retrocede verso i più antichi
miti germanici, una mitologia fatta rivivere un po’ forzatamente perché mai davvero presente
nell’immaginario del popolo o degli intellettuali tedeschi
Psicologia dei personaggi piuttosto elementare, trascinati da affetti univoci
I suoi drammi sono piuttosto ostici all’ascolto, durata notevolmente superiore rispetto alla
media, mancano quasi totalmente di melodie nel senso italiano del termine e richiedono una
notevole concentrazione
GUSTAV MAHLER
Fine Ottocento, dietro i bagliori della belle èpoque, sfavillante di operette e valzer,
germinavano in modo spesso oscuro i fermenti di una crisi profonda
Queste crepe furono messe in lucidissima evidenza nella musica di Mahler (1860-1911)
Sinfonie percorse da frequenti squarci di musica bassa, fanfare o marce militari, motivetti da
orchestrina zigana, ballabili alla moda, canti popolari o musiche da birreria, suoni di natura
uniti a motivi più nobili ma che danno comunque una netta impressione di già sentito
In Mahler l’arte si appropriava del bello e del brutto o del banale proprio per rendere in
musica la totalità del mondo, con tutta la sua ipocrisia e le sue contraddizioni
pubblico non preparato a tutto ciò , stranezza di un grande compositore d’orchestra che
invece di comporre musica del tutto originale cuciva insieme frammenti sparsi del suo
repertorio e del mondo sonoro
Le sue prime 4 sinfonie erano dotate di una specie di programma che in seguito venne però
eliminatonecessità di un programma interno, di oscure sensazioni che possono essere rese
in musica solo quando è impossibile esprimerle con le parole
Programma esterno, può fornire solo all’autore un impulso iniziale per avviare una
composizione, per il pubblico può servire solo come una serie di indicazioni utili a indirizzarlo
solo nei primi tempi
Anche se alcuni tratti della sua produzione sono fortemente indebitati con l’atmosfera tardo-
romantica (grandi proporzioni d’organico e di durata, volontà di estrinsecare un contenuto
interiore), per altri versi Mahler fu salutato dai compositori del Novecento come loro maestro
e capofilaanticipatore delle nuove tendenze
- Scrittura di tipo più polifonico che armonico
- Orchestrazione estremamente raffinata e tersa, quasi cameristica
- Materiali precostituiti, li assembla, li giustappone con evidenti fratture stilistiche
Il sistema tonale era giunto ad un’irrimediabile saturazione, ci si era spinti fino ai confini della
tonalità , era già stato esplorato e provato tutto, urgeva cercare nuove possibilità musicali,
ansia di rinnovamentomusica moderna, novità
Alcuni compositori non sembrano allontanarsi troppo dalla tonalità , attinsero al folklore dei
loro paesi, al patrimonio musicale orientale e all’antica modalità ecclesiastica
Altri invece si incamminarono verso strade nuove, tagliando tutti i ponti col passato tonale
giunsero alla completa atonalità poi codificata per mezzo del sistema dodecafonico
In qualsiasi direzione si muovessero, fuori o dentro la tonalità , i compositori tendevano a
procedere in piccoli gruppi, dietro un leader riconosciuto ed esprimendo spesso le loro idee in
un manifesto programmatico
1910, Nuova Musica, Schonberg e la sua scuola, composizioni atonalisi era portato appresso
molti elementi fondamentali del sistema musicale antico
Tra i materiali nuovi che gli altri compositori avevano estratto dalle musiche etniche, orientali
o antiche, ve ne erano alcuni dalla carica davvero dirompente, che negava fin dalle radici la
concezione musicale occidentale
- negazione del concetto di musica come divenire, come processo che si realizza nel
tempo, concezione atemporale della musica (soprattutto mondo francese)
- attenzione al suono singolo, sciolto da ogni legame con un prima e con un poi, il timbro
acquisisce un ruolo importantissimo
- musica come oggetto sonoro da costruire con rigore artigianalespersonalizzazione
della musica
Fallimento del Positivismo, la ricerca scientifica non poteva giungere ad illuminare gli
interrogativi più profondi dell’uomo e dare un senso alla vita e alla morte
Spaccatura fra l’ottimistica visione del mondo dettata dall’incrollabile fede nel progresso
tecnologico e la concreta realtà economica, politica e sociale, lacerata da crisi e restia ad ogni
cambiamento
Decadentismo
Simbolismo, realtà intimamente collegata a quella invisibile, specchio simbolico, l’unica via
di conoscenza è quella intuitiva, realizzata attraverso il potere evocatorio dell’arte
Frequentò molto più gli ambienti simbolisti che quelli impressionisti e trasse i testi da
musicare quasi esclusivamente da poeti simbolisti
Concezione del tempo, arrestare il flusso del tempo, disintegrare quello che fino ad allora era
un processo lineare accostando fra loro frammenti di tempo assoluti, indipendenti gli uni
dagli altri
Suono al centro dell’attenzione
Accordi, perdono la loro funzionalità armonica per divenire aggregati sonori con prevalente
valore timbricoarmonia scinde dalla melodia
Forma, connotazione circolare e non protesa verso un fine
frammentazione dei parametri sonori
La Cathèdrale engloutie, remota lontananza nel tempo, leggenda di Ys, città sprta al largo
delle coste bretoni, difesa dal mare mediante una diga, città sommersa dalle acque come
castigo per la malvagia condotta dei suoi abitanti
La tradizione vuole che la cattedrale riemerga talvolta dalle acque del mare facendo udire i
rintocchi delle sue campane a perenne monito per i viventi
Invenzione sonoraemersione-immersione, aggregazione-dissoluzione
Riduzione del materiale melodico ad aforismi di pochissime note
Poliritmia e alternanza tra metri binari e ternari
Uso di accorsi estranei alla tradizione colta occidentale e indebolimento della funzione tonale
negli accordi tradizionali
Uso di scale modali e difettive
Sonorità come fattore chiave, timbro e tipo di tessuto musicale, dinamiche
Assetto stratificato del brano
Diffidenza per l’elaborazione tematica, i temi non hanno una storia ma vengono tutt’al più
ripetuti o sottoposti a variazioni nella sonorità o nel registro
I temi vengono accostati in un modo tale che si direbbero ignorarsi a vicenda
Tensione armonica praticamente assente come fattore di gestione della forma
Dissoluzione
Shonberg (1874-1951)
Si sentiva tenacemente legato alla grande tradizione musicale austro-tedesca
Prime composizioni, rielabora l’atmosfera tardo-romantica dell’epoca in modo personale
Linguaggio debitore sia verso Wagner (cromatismo intensissimo ai confini della tonalità ,
leitmotiv) sia verso Brahms (fraseologia asimmetrica, soluzioni armoniche ardite, amore per
la musica da camera)
Venerazione per Mahler, influssi da Strauss, Reger
Notte trasfigurata op.4, prima composizione, 1899, innovativo rapporto con la tradizione
Ispirato ad una poesia simbolista, poema sinfonico, messaggi morali, sestetto d’archi
1908, atonalità, trattamento libero della dissonanza, sciolto da ogni obbligo di risoluzione su
una successiva consonanzaemancipazione della dissonanza
A determinare il maggiore o minore grado di tensione non è più il rapporto con una tonica
ormai abolita ma altri fattori sino ad allora relegati in secondo piano: dinamica, timbro,
collocazione più o meno stretta o lata delle note all’interno dello spazio sonoro
Intensità d’espressioneespressionismo
Riportare alla luce l’interiorità più profonda e irrazionale dell’uomo lasciando defluire il
proprio inconscio in modo totalmente istintivo senza la mediazione di costruzioni razionali
visione angosciosa della realtà , dolorante e quasi allucinata
seguirono le sue orme musicali due suoi allievi viennesiBerg e Webernscuola di Vienna
schonberg, ottimo insegnante, riuscì a non fabbricare due cloni di se stesso ma a far
sviluppare due talenti diversissimi tra loro e assolutamente originali
Berg si volse verso il passato e Webern si spinse verso le soluzioni più radicali e protese verso
l’avvenire
Berg (1885-1935)
Sonata per pf n.1, un solo movimento, intensissimo per temperatura emotiva e lavoro
tematico, uso della tonalità molto allargato
1909-10 anche Berg inizia ad avviarsi verso l’atonalità
1912, Cartoline postali op.4 per voce e orchestra
1913, Cinque pezzi per clarinetto e pianoforteapproccio ad un tipo di musica aforistica e
molto rarefatta
Wozzeck, opera in 3 atti, 1921, grande successo e replicata molte volteequilibrio
Le forme di cui si serve e che immette all’interno del flusso continuo della musica non sono
forme operistiche bensì le forme principali della musica strumentale, che non sono però
esibite e l’ascoltatore quasi non riesce a percepirne la presenzatraccia logica per il
compositore
Adopera con assoluta libertà sia la tonalità sia la dodecafonia, sia la più nobile tradizione
espressiva sia i triviali cori da osteria
Molteplici stili di canto
Nelle composizioni degli anni seguenti, massimi capolavori, il raffinato, libero e mai banale
impiego delle forme classiche va sempre più congiungendosi con la tecnica della dodecafonia
Concerto da camera, 1925, pf, cl e 13 fiati
Suite lirica, 1926, quartetto d’archi
Concerto per vl, 1935
Webern (1883-1945)
Laureato in musicologia
Rinuncia ad ogni forma di retorica per raggiungere la più scarna essenzialità
Composizioni brevi temporalmente, le pause dilagano tanto che le singole note,
apparentemente isolate fra loro, sembrano galleggiare su un mare di silenziopuntillismo
Estrema intensità emotiva, elementi musicali semplici, essenziali, fondamentali
Attenzione al singolo suono e al singolo silenzio
Le sue figure tematiche sono spesso costituite da linee i cui singoli punti sono affidati a
strumenti e timbri diversi
Anni ’20, composizioni di musica pura, senza il supporto di un testo
Trio per archi op.20, sinfonia per orch. da camera op.21, quartetto per clarinetto, sax tenore,
vl e pf op 22, concerto per nove strumenti op.24, variazioni per pf op.27, quartetto per archi
op.28, variazioni per orchestra op.30
STRAVINSKIJ E IL NEOCLASSICISMO
Fine della Grande Guerra, Europa profondamente cambiata, faticosa ricostruzione morale,
esigenza di instaurare rapporti sociali improntati su una maggiore giustizia
musica d’uso con funzione didattica ma nello stesso tempo ben costruita, artistica e
artigianaleHindemith
DARMSTADT E LE AVANGUARDIE
Messiaen (1908-92)
Modo di valori e di intensità per pf, 1949
Linguaggio musicale imperniato sui modi, nel senso di scale musicali, desunti dall’antica
modalità ecclesiastica, dalla musica orientale o creati da lui stesso
Ricerche sui modi e su valori musicali e intensità , studi sul ritmo
Compilò un modo in cui erano uniti indissolubilmente tutti i parametri del suonoogni nota
era fornita di una durata, una dinamica e un tipo di attacco di sua esclusiva pertinenza
Cage (1912-92)
Pianoforte preparato, inserimento di oggetti tra una corda e l’altra di modo che il timbro
risulti completamente modificatoraffinatissima ricerca timbrica
Utilizza il caso, aleamusica aleatoria
Mette in discussione la razionalità e la creatività umana
Silenzio
Forma aperta
Happening