Nacque ad Halle, in Sassonia, il 23 febbraio 1685; il padre era un illustre barbiere-chirurgo e
avrebbe voluto che il figlio seguisse la sua stessa professione, ma il bambino era di tutt'altro avviso: appassionatosi alla musica, a sette anni suonava l'organo talmente bene che al padre non restò che accettare il denaro che il Duca di Sassonia offrì per far studiare seriamente il piccolo Georg. Questi fu così affidato all'organista della Chiesa di Santa Maria di Halle, Friedrich Zachow, che istruì meravigliosamente bene il suo allievo che già adolescente diventò organista nella Cattedrale di Halle oltre che un eccellente insegnante di Musica. Cercò comunque di accontentare il padre che avrebbe voluto che Georg diventasse almeno uomo di legge e se ne andò a studiare Giurisprudenza a Lipsia dove incontrò Georg PhilippTelemann, altro straordinario giovane compositore che sarebbe diventato ottimo amico sia suo che di Johann Sebastian Bach. Sicuramente entrambi furono d'accordo sul fatto che il Diritto non faceva per loro e piantarono l'Università quasi subito;Haendel si trasferì così ad Amburgo, città dalla ricca attività musicale e particolarmente attenta al Melodramma italiano a cui il giovane si appassionò. Intanto per approfondire la sua già straordinaria preparazione organistica, Haendel si recò a Lubecca per ascoltare e conoscere il grande Dietrich Buxtehude; i "Venerdì musicali" che egli organizzava nella cattedrale di Santa Maria erano una tappa obbligata per chi volesse completare la propria formazione organistica: infatti due anni dopo, nel 1705, anche Johann Sebastian Bach avrebbe compiuto lo stesso "pellegrinaggio". Dopo l'esperienza di Lubecca, Haendel decise quindi di partire per l'Italia per carpire i segreti della straordinaria e complessa forma di teatro musicale che imperversava in tutta Europa. Il suo soggiorno sarebbe durato tre anni e mezzo, dal 1707 al 1710, con tappe nelle città musicalmente più importanti: Venezia, Firenze, Roma, Napoli. Incontrò tutti i principali nomi della Musica italiana, conobbe tutte le forme musicali in voga - l'Oratorio, la Cantata da Camera, il Concerto grosso - facendole proprie e personalizzandole con la sua solida formazione polifonica tedesca. Gli incontri fondamentali furonoperò quelli con Alessandro Scarlatti e suo figlio Domenico. Quest'ultimo era un perfetto coetaneo di Haendel, essendo anch'egli nato nel 1685 (il 26 ottobre), e straordinario clavicembalista. A Roma diventarono ottimi amici e il Cardinale Ottoboni si divertì a organizzare una sfida musicale tra i due: diede loro un tema musicale su cui improvvisare, Haendelsull'organo e Scarlatti sul clavicembalo. Dopo cinque ore e mezza (!), il Cardinale, piuttosto provato, dichiarò entrambi vincitori e la sfida è passata alla storia! Grazie poi ad Alessandro Scarlatti, incontrato a Napoli,Haendel si impadronì definitivamente di tutti i meccanismi del Melodramma e della Cantata da Camera e tornò in Germania con un bagaglio musicale cresciuto e maturato in maniera impressionante. Ricevette immediatamente un impiego di prestigio come compositore di corte presso il Principe Elettore di Hannover, ma poco tempo dopo giunse un invito da Londra che Haendel accettò dopo aver chiesto una licenza di pochi mesi. L'Inghilterra era alla ricerca di un ideale erede del più grande compositore inglese che il Barocco inglese avesse avuto, Henry Purcell, morto a 36 anni nel 1695 e mai più "rimpiazzato". Purcell era stato - tra l'altro - l'autore dell'unico Melodramma in inglese fino ad allora prodotto, Didone ed Enea, per il resto gli Inglesi si limitavano ad importare Melodrammi dall'Italia. Haendelera quindi il compositore che faceva al caso loro e arrivò a Londra nel 1711 preceduto dalla fama di The famousItalian Composer (Il famoso Compositore Italiano). L'opera che compose per il teatro di Haymarket, Rinaldo, ebbe un tale successo che… Haendel non si mosse più dall'Inghilterra, diventando in breve tempo una vera e propria Star, beniamino venerato da tutta l'aristocrazia inglese! Il problema fu che Haendel non si preoccupò di avvisare il Principe Elettore che non sarebbe più rientrato in Germania; ma, per un curioso caso di successione dinastica, nel 1714 venne eletto Re d'Inghilterra - con il nome di Giorgio I - proprio il Principe Elettore di Hannover che Haendel aveva piantato in asso! Naturalmente il povero Haendel cominciò a temere il peggio; per togliersi dalla situazione estremamente imbarazzante che si era venuta a creare decise di rabbonire il Re offrendogli una splendida composizione, la Musica sull'acqua, da eseguire durante le gite reali sul Tamigi: la musica era talmente bella che il Re lo perdonò e Haendel continuò la sua folgorante carriera. Per ringraziarlo,Haendel gli avrebbe offerto anni dopo un'altra meravigliosa composizione, Musica per i reali fuochi d'artificio. Haendel compose decine di Melodrammi tra cui si ricordano Serse, Giulio Cesare,Alcina, e portò in Inghilterra i cantanti più celebri dell'epoca tra cui i castrati Senesinoe Farinelli e le soprano Francesca Cuzzonie Faustina Bordoni. Nel 1727 ottenne la cittadinanza inglese e potè così fregiarsi ufficialmente del titolo di "Compositore della Cappella Reale di Sua Maestà", titolo che non poteva essere assegnato agli stranieri. Ma la grande trovata di Haendel fu quella di dare l'illusione agli Inglese di avere una propria Opera nazionale attraverso gli ORATORI: ne compose di splendidi in inglese, non in latino, tra cui si ricordano in particolare Saul, Il Messia (che contiene il celebre Allelujae che ogni anno a Natale viene eseguito nella Cattedrale di Saint Paul), Joshua. Inoltre alcuni di essi non erano di argomento sacro ma profanoe gli Inglesi lo considerarono definitivamente il proprio compositore nazionale, il degno erede di Henry Purcell, una vera e propria istituzione vivente. Nel giro di pochi anni, Haendel fu uno dei pochissimi compositori della sua epoca a diventare ricchissimo: alla sua morte, avvenuta a Londra il 14 aprile 1759, il suo patrimonio ammontava a 20.000 sterline, pari a svariati milioni di sterline attuali, oltre ad una notevole collezione di quadri. Da grande benefattore quale era sempre stato, lasciò la maggior parte della sua fortuna ad una serie di associazioni benefiche e il resto ad amici e parenti rimasti in Germania. Fu sepolto nell'Abbazia di Westminster, accanto alle personalità più illustri della storia e della cultura inglese. A differenza di Bach, alla sua morte Haendel diventò - se possibile - ancora più famoso, anzi un vero e proprio mito della Musica inglese, e non solo. In ogni campo, dal Concerto Grosso alla Cantata da Camera, dagli Anthems alle Suites per orchestra, agli insoliti seiConcerti per organo e orchestra, per finire con i Melodrammi e i celebrati Oratori,Haendel ha toccato le più alte vette della Musica con il suo stile grandioso, ma raffinatissimo, diventando un esempio per tutti i Grandi delle generazioni successive, cominciando da Mozart e Beethoven