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Antologia del cinema delle origini.

Edison Manufacturing Company.


The Kiss.
Anno: 1896

Operatore: William Heise

Casa di Produzione: Edison Manufacturing Company

Casa di distribuzione: Edison Manufacturing Company

Durata: 18”

“The Kiss” è un film del 1896 del operatore William Heise prodotto e distribuito dalla Edison Manufacturing
Company. La macchina da presa, immobile, è posizionata all’altezza degli occhi dei due protagonisti che riprende
per 18 secondi mentre, principalmente, si baciano.

Questo cortometraggio muto in bianco e nero, il quale rievoca il bacio nel musical teatrale “The widow Jones” di
John J. McNally, fu uno dei primi film proiettati commercialmente e il primo bacio su pellicola della storia del
cinema e causò scandalo e disapprovazione da parte dei giornali e minacciò la censura, in quanto, in quei periodi,
baciarsi per strada poteva portare anche a delle controversie giudiziarie.

Annabelle Serpentine Dance.


Anno: 1895

Operatore: William Heise e William Dickson

Casa di produzione: Edison Manufacturing Company

Casa di distribuzione: Edison Manufacturing Company

Durata: 45”

Colorazione: manuale

Cast:

Ballerina: Annabelle Whitford Moore

“Annabelle Serpentine Dance” è un film del 1895 dei registi William Heise e William Dickson – assistente di
Thomas Alba Edison con cui idealizzò il kinetoscopio, uno dei primi prototipi di macchina da presa e proiettore
cinematografico –, prodotto e distribuito dalla Edison Manufacturing Company.

Questo cortometraggio muto di 45 secondi vede la ripresa, con la macchina immobile, riprende la danza
serpentina di due ballerine in due distinti momenti.

La distribuzione di questo film vide elevati numeri, che vide due tipologie di copie, o in bianco e nero o colorate
manualmente, colorazione di colori tra il lilla, l’arancione e il rosso die capelli delle ballerine e del loro vestito.
Glenory Bros (comic boxing)
Anno: 1894

Operatore: William Heise, William Dickson

Casa di produzione: Edison Manufacturing Company

Casa di distribuzione: Edison Manufacturing Company

Durata: 27”

Cast:

Boxers: Glenory Brothers

“Glenory brox: comic Boxing” è un cortometraggio di 27 secondi dei registi William Heise e William Dickson
prodotto e distribuito dalla Edison Manufacturing Company nel 1894.

In questo film, girato con la macchina da presa immobile e in piano medio, vediamo l’incontro di Boxe tra i due
boxer e fratelli Glenory. Nel cortometraggio, oltre ai due atleti, vi ci sono altri uomini ad osservare l’incontro.

The Barber Shop


Anno: 1894

Operatore: William Heise e William Dickson

Casa di produzione: Edison Manufacturing Company

Casa di distribuzione: Edison Manufacturing Company

Durata: 22”

“The barber shop” è un film del 1894 dei registi William Heise e William Dickson, prodotto e diretto dalla Edison
manufacturing Company.

Questo cortometraggio, di 22 secondi, fu il più grande progetto di William Heise realizzato con il kinetoscopio.

In questo cortometraggio possiamo vedere 4 uomini, tra cui il barbiere che sta velocemente tagliando i capelli ad
un cliente, mentre gli altri due aspettano il loro turno.

Nella realizzazione di questo film la macchina da presa era immobile.

Seminary Girls
Anno: 1897

Operatore: William Heise

Casa di produzione: Edison Manufacturing Company

Casa di distribuzione: Edison Manufacturing Company

Durata: 26”
“Seminary Girls” è un cortometraggio di 26 secondi del operatore William Heise, prodotto e diretto dalla Edison
manufacturing Company. In questo film, dove il kinetoscopio è immobile, vediamo sei ragazze giocare con dei
cuscini nella loro camera, finché una donna più grande non entra per sgridarle, allora, le ragazze cercano di
nascondersi, anche se una di loro viene presa e viene sgridata dalla donna.

“Blacskmight scene”
Anno: 1893

Operatore: William Dickson

Casa di produzione: Edison Manufacturing Company

Casa di distribuzione: Edison Manufacturing Company

Durata: 34”

“Blacksmight scene” è un film del 1893 del operatore William Dickson – assistente di Thomas Alba Dickson con
cui realizzò il kinetoscopio, uno dei primi prototipi di cinepresa –, prodotto e diretto dalla Edison Manufacturing
Company.

Questo film è storicamente importante in quanto è il primo film realizzato dal Kinetoscopio e presentato alla
mostra pubblica del 9 maggio 1893, oltre ad essere il primo esempio noto di attori che recitano un ruolo in un
film, infatti, in questo film, filmata con la macchina da presa fissa, possiamo vedere 3 fabbri lavorare un’incudine,
il ruolo di quei 3 fabbri fu realizzata da 3 lavoratori dell’industria di Thomas Alba Edison.

PERIODO STORICO: EDISON


Thomas Alva Edison fu un uomo geniale dell’800, tra le sue principali invenzioni vi erano il fonografo, la
lampada elettrica a incandescenza e il kinetoscopio (quest’ultima realizzata grazie al suo assistente William
Kemmedy Laurie Dickson) già dal 1888, anche se la prima dimostrazione pubblica avvenne nel 1893 con la
proiezione del “Blacksmight Scene”, dove tre fabbri lavorano sulla loro incudine.

Il kinetoscopio utilizzava alcuni elementi che poi ritroveremo nel cienamtographe Lumiere: la pellicola 35
lateralmente perforata – anche se era impressionata a 46 fotogrammi al secondo), ma il motivo per il quale questo
macchinario non ebbe successo fu l’assenza di collettività dell’evento, in quanto le proiezioni vedevano un
singolo spettatore alla volta che osservava lo spettacolo attraverso un mirino.

Nel 1894 Edison iniziò a sfruttare commercialmente la sua invenzione costruendo in diverse città statunitensi
delle piccole sale per cinetoscopi.

I suoi film riprendono o persone che possono attrare la curiosità perché stranieri – a volte indossando vestiti tipici
e impegnati in danze tipiche –, altre invece rappresentavano persone famose. Quesì brevi filmati inizialmente
furono realizzati in dei teatri di posa dal tetto apribile – in quanto il kinetoscopio aveva bisogno di molta luce –
ma, in seguito, fu utilizzato anche fuori dai teatri di posa, grazie all’apertura della Edison Manufacturing
Company formata da diversi operatori – in quegli anni l’opera cinematografica era sotto il controllo degli
operatori –.

Edison però era coscienzioso che la sua opera sarebbe durata poco – in quanto mancava un requisito
fondamentale: la collettività dell’evento – per tal motivo fu importate non per la tecnica ma per l’aggressività
commerciale che lo spinse ad aprire la Motion Picture Patents Company per creare un monopolio sul territorio
statunitense unendo tutte le case di produzione statunitense più importanti. Prima dell’apertura della Motion
Picture Patents Company, Edison, per cercare di aumentare il suo profitto iniziò una guerra dei brevetti negli
USA, ossia, Thomas Alba Edison, essendo il proprietariod ei revetti, negli stati uniti d’america, di tutti quegli
elementi legati alla cinemaografia (pellicole, cineprese, etc.) costrinse le persone a pagarli una somma di denaro.
Questa guerra dei brevetti portò gli Stati Uniti d’America a rimanere indietro nel mondo della cienmatografia,
inoltre, questa guerra era ormai inziata quando, gran parte dei lavroatori del mondo del cienma avevano gia
cquistato parte degli oggetti, quindi, vi ci furono dievrse lotte tra la Edison manufacturing Company e le
indipendenti, tra questa, la battaglailegale più famosa fu tra la Edison Manufacturing Comany e la Biograph, dove
vi era anche il suo ex assistente William Dickson, il quale vinse la battaglia. Alla fine, Edison capì che la
soluzione era aprire un’oligopolio con le aziende cienmaotgarfiche più importanti, tra cui anche la Biograph di
Dickson: la Motion Pciture Patetens Company, che deteneva il potere su tutti i brevetti e governavano i mercati,
grazie alla tecnica del block booking, ossia obbligando gli esercenti delle sale a dover acquistare film che
avrebbero riscosse meno successo insieme ai film a cui erano realmente interessati.

Lumière.
“La sortie de l’usine Lumiére”
Anno: 1895

Operatore: Louis Lumière

Produzione: Louis Lumière, Auguste Lumière

Distribuzione: Louis Lumière, Auguste Lumière

Durata: 45”

Genere: Documentario

Dati tecnici:

Bianco e nero;

Muto.

“L’uscita dalle officine Lumière” (“La sortie de l’usine Lumière”) è un film del 1895 del operatore Louis
Lumière, prodotto e diretto dai fratelli Louis e Auguste Lumière. Questo cortometraggio fu uno dei 10 film che
vennero proiettati al primo spettacolo pubblico del cienmatographé Lumière del 28 dicembre 1895 al Salon indien
du Grand Cafédi Boulevard des Capucines a Parigi. Fu il primo film a venire visto dal pubblico, per cui viene
solitamente indicato come il punto di partenza della storia del cinema.

Questo film può essere considerato un documentario, in quanto riprende i veri lavoratori della fabbrica Lumière
uscire dopo una giornata di lavoro dalla vera fabbrica di pellicole fotografiche Lumiére, ma questa realtà è una
realtà alterata in quanto, i lavoratori, sapendo che sarebbero stati ripresi, quel giorno indossarono gli abiti da festa,
invece dei soliti abiti da lavoro.

“L’arrive d’un train en gare de la Ciotat”


Anno: 1896

Operatore: Louis Lumière, Auguste Lumière

Produzione: Louis Lumière, Auguste Lumière

Distribuzione: Louis Lumière, Auguste Lumière

Durata: 50”

Genere: Documentario

Dati tecnici:

Bianco e nero;

Muto.

“L’arrivo del treno alla stazione di La Ciotat” (“L’arrive d’un train en gare de la Ciotat”) è un cortometraggio dei
fratelli Louis e Auguste Lumière, nel ruolo di registi, produttori e distributori. Quest cortometraggio in bianco e
nero del 1896 è uno dei cortometraggi più famosi dei fratelli Louis e Auguste Lumière e molte volte,
erronemanete viene considerato il primo film della storia, ma questo dato è abbastanza errato in quanto, prima di
tutto il cinema è una forma quasi presente già prima della creazione del cinemaotgraphé Lumière – anche perché il
cienmatograhé Lumière era un insieme di invenzioni precedenti – e, inoltre, perché, se volessimo tenere in
considerazione la prima proiezione pubblica del cienamtograhè Lumière del 28 dicembre 1895 al Salon indien du
Grand Cafédi Boulevard des Capucines a Parigi come la nascita del cinema – anche se erroneamente, perché non è
un’invenzione riportabile ad una sola data –, “L’arrive d’un train en gare de La Ciotat” non fece, comunque, parte,
dei 10 film proiettati il 28 dicembre 1895, anche perché fu realizzato l’anno dopo, nel 1896.

Questo film, comunque, vede la ripresa, con la cinepresa immobile, di una stazione, con delle persone che
aspettano il treno – probabilmente non erano a conoscenza di dover essere ripresi visto che sia coloro che erano
alla stazione che colore che scesero dal treno erano abbastanza perplessi da tali figure –, il quale, quando arriva
taglia quasi orizzontalmente il quadro, oltrepassando la macchina da presa, proprio come molte persone che ne
passano affianco o guardano dritto nella macchina da presa, ricordandoci dell’esistenza della macchina da presa,
cosa che, in futuro sarà negata nel mondo del cinema classico.

“Le repas du Bébé”


Anno: 1895

Operatore: Louis Lumière

Produzione: Louis Lumière, Auguste Lumière

Distribuzione: Louis Lumière, Auguste Lumière

Durata: 45”

Genere: Documentario

Dati tecnici:

Bianco e nero;

Muto.
Cast:

Auguste Lumière: Padre del bimbo

Andrée Lumière: Il bimbo

Marguerite Winkler, moglie di Auguste Lumière: Madre del bimbo

“La colazione del bimbo” (“Le Repas de bébé”) è un film dei fratelli Auguste e Louis Lumière, compreso tra i
dieci film che vennero proiettati al primo spettacolo pubblico di cinematografo del 28 dicembre 1895 al Salon
indien du Grand Café di Boulevard des Capucines a Parigi.

Questo è solo uno dei tanti filmati dei fratelli Louis e Auguste Lumière con membri della loro famiglia, in questo
caso, infatti, i protagonisti sono Auguste Lumière, con sua moglie, Marguerite Winkler, e suo figlio, Andrée
Lumière.

In questo cortometraggio di 45 secondi vediamo i due genitori dare da mangiare al loro bambini mentre vengono
ripresi a mezzo busto oltre il piano della tavola. La scena si svolge all'aperto. Gli spettatori rimasero molto colpiti,
in questo film, soprattutto dal movimento delle foglie della vegetazione dello sfondo, un dettaglio naturalistico
che per la prima volta era oggetto di una riproduzione "artificiale".

“L’arroseur arrosè”
Anno: 1895

Operatore: Louis Lumière

Soggetto: Louis Lumière

Sceneggiatura: Louis Lumière

Fotografia: Louis Lumière, Auguste Lumière

Produzione: Louis Lumière, Auguste Lumière

Distribuzione: Louis Lumière, Auguste Lumière

Durata: 45”

Genere: Comico

Dati tecnici:

Bianco e nero;

Muto.

Cast:

Français Clerc: il giardiniere

Benoît Duval: il ragazzo

“L’innaffiatore innaffiato” (originalmente “L’arroseur arrosè” o “Le Jardinier”, “il giardiniere) è un film del 1895
dei fratelli Lumière ed uno dei 10 fil proiettati il 28 dicembre 1895 al Salon indien du Grand Café di Boulevard
des Capucines a Parigi. Diversamente dagli altri film, generalmente docuemtari, questo film è un film comico
scritto e diretto da Louis Lumière, nel quale vediamo un giardiniere (François Clerc, un dipendente dei Lumière)
star svolgendo il suo lavoro annaffiando le piante, quando, un bambino (Benoît Duval, un dipendente dei
Lumière) blocca il tubo e arriva a bagnare l’uomo come scherzo. L’uomo quando nota il bambino, che cerca di
scappare per non essere preso, lo rincorre e prima che questo esca dall’inquadratura, lo prende e lo porta sotto la
macchina da presa per sgridarlo, questa scelta avviene in quanto la cinepresa era immobile – sarà Eugéne Promio,
uno degli operatori dei Lumière, ad inventare, anni dopo, il movimento di macchina posizionando la cinepresa su
una gondola mentre creava una veduta di Venezia – e non vi era la presenza dello zoom.

“Childish Quarrel”
Anno: 1896

Operatore: Louis Lumière, Auguste Lumière

Fotografia: Louis Lumière, Auguste Lumière

Produzione: Louis Lumière, Auguste Lumière

Distribuzione: Louis Lumière, Auguste Lumière

Durata: 50”

Genere: Documentario

Dati tecnici:

Bianco e nero;

Muto.

Cast:

Andreé Lumière: bambina 1

Suzanne Lumière: bambina 2

“Lite infantile” (“Childish Quarrel”) è un film dl 1895 di Louis e Auguste Lumière, della durata di 50 secondi.
Questo film, come molti dei film dei fratelli Lumière, è un documentario con membri della loro famiglia, in
questo caso le due bambine sono le figlie di Auguste Lumière e di Marguerite Winckler e tra i primi bambini a
comparire davanti ad una macchina da presa come protagonisti. In questo cortometraggio, con la macchina da
presa immobile vengono riprese le due bambine mentre mangiano e si litigano tra d loro, rubandosi a vicenda i
cucchiai con cui stavano giocando.

“Chapeaux à trasnformations”
Anno: 1895

Operatore: Louis Lumière

Fotografia: Louis Lumière, Auguste Lumière

Produzione: Louis Lumière

Distribuzione: Louis Lumière, Auguste Lumière


Durata: 45”

Genere: Commedia

Dati tecnici:

Bianco e nero;

Muto.

Cast:

Félicien Trewey

“Chapeaux à transformations” è un film del 1895 del operatore Louis Lumière. In questo film comico, con al
centro la figura del attore comico del cinema muto Félicien Trewey, vediamo un uomo divertirsi usando cappelli,
baffi e nasi diversi e divenire persone diverse ogni volta: ferroviere, postino, ubriaco, etc.

“Battaile de boule de neige”


Anno: 1896

Operatore: Louis Lumière

Fotografia: Louis Lumière, Auguste Lumière

Produzione: Louis Lumière, Auguste Lumière

Distribuzione: Louis Lumière, Auguste Lumière

Durata: 50”

Genere: Comico

Dati tecnici:

Bianco e nero;

Muto.

“Battaglia di palle di neve” (“Battaiole de boule de neige”) è un film del 1895 di Louis Lumière. Questo
cortometraggio comico vede diverse adulti bloccare la loro giornata per giocare a palle di neve insieme. La
macchina da presa è immobile e l’inquadratura è una sola.

“Ny, Broadway at Union Square”


Anno: 1896

Operatore: Alexandre Promio

Produzione: Louis Lumière, Auguste Lumière

Distribuzione: Louis Lumière, Auguste Lumière

Durata: 40”

Genere: Documentario
Dati tecnici:

Bianco e nero;

Muto.

“New York, Broadway at Union Square” è un film prodotto e distribuito da Louis e Auguste Lumière del
operatore Alexandre Promio. Questa veduta del 1896 vedere la ripresa dell’Union Square di Broadway, New York
(USA).

L’invenzione dei fratelli Lumière ebbe subito un grande successo ma che, per i due, sarebbe stato un successo di
breve durata, per tal motivo, decisero di far conoscere la loro invenzione internazionalmente e di creare più vedute
possibili, in modo tale da guadagnare il più possibile, quindi, molti operatori – in quel periodo i direttori della
realizzazione del film – girarono per tutto il mondo, tra questi, ad esempio, Alexandre Promio, realizzatore di
“Ny, Broadway at Union Sqaure” o, ad esempio, Eugéne Promio, l’inventore del movimento di macchina, il
quale, dovendo girare una veduta di Venezia posizionò la macchina da presa su una gondola.

I LUMIÈRE.
Auguste e Louis Lumiere erano i proprietari di una delle più grandi industrie fotografiche di Lione ed è dalla
fotografia che si basò la loro invenzione: il cieamtogarphe Lumiére (il quale acquisiva elementi inventati da altre
persone prima di loro).
I loro film saranno al base del cinema per il cinema realista e documentario in quanto nei loro cortometraggi
troviamo lo spettacolo quotidiano e la vita nel suo scorrere (come, ad esempio, in “Le repas de bébè” del 1895),
presentando folle di persone (come “La sortie de l’usine Lumiére” del 1895) e mezzi di trasporti (come “L’arrive
d’un train à la CIotat” del 1895).

Cinematographè Lumière.
Nonostante i diversi tentativi in tutto il mondo, il vero successo si raggiunge con il cinematographé dei fratelli
Louis e Auguste Lumière – di cui solo il primo rimarrà, in seguito, legato al mondo della realizzazione
cinematografica fino al declino della produzione Lumière –, i due fratelli possedevano una delle più grandi
industrie di prodotti fotografici di Lione, ed è grazie a questo che riuscirono a sviluppare la loro creazione, molto
simile al prodotto fotografo di cui erano tanto a conoscenza. La loro invenzione, il cinematographé, era una
macchina da presa che utilizzava una pellicola 35 mm e riprendeva alla frequenza di 16 f/s (un elemento che nel
cinema muto persisterà, generalmente), inoltre, il macchinario utilizzava un meccanismo intermittente ed era
capace di stampare le copie positive. Inoltre poteva essere utilizzato come proiettore semplicemente
posizionandolo davanti ad una lanterna magica.

Le prime proiezioni del cienmatograpgé Lumière si ebbero per dei gruppi scientifici, la nuova invenzione era
ancora vista semplicemente come una scoperta scientifica e non come un mezzo d’intrattenimento, tra i primi
cortometraggi che i fratelli Lumière presentarono ci fu “L’uscita dalla fabbrica Lumière”. Il 28 dicembre 1895, al
Gran Café di Parigi si ebbe la prima proiezione pubblica, dove gli spettatori assisterono alla visione di 10 filmati
girati da Louis Lumière della durata circa di 1 minuto ciascuno, pagando un biglietto per assistere alla visione.

Alla fine dell’800 il cinema non era più una curiosità scientifica ma contemporaneamente non aveva neanche una
propria personale identità, infatti, inizialmente, le proiezioni avvenivano insieme ad altri spettacoli autonomi,
come il teatro, il circo o venivano proiettati nei caffè.

I fratelli Lumière, inizialmente credevano che il cienamtogarphe non avrebbe granché successo, per tal motivo
non vendettero le loro macchine e mandarono i loro operatori in giro per il mondo per mostrare la nuova opera e
per girare nuove vedute, introducendo nuovi sviluppi tecnologici come, ad esempio, il movimento di macchina
introdotto da Eugene Proemio che per girare una veduta di Venezia posizionò la sua macchina da presa su una
gondola. Quando i fratelli Lumiere compresero che il cinematographè era un grande successo iniziarono a vendere
i loro macchinari nel 1897, ma subito persero potere.

George Méliès
“Le voyages dans la Lune”
Anno: 1902

Regista: Georges Méliès

Sceneggiatura: Georges Méliès

Soggetto: Jules Verne, H. G. Wells

Casa di Produzione: Star Film

Fotografia: Michaut, Lucien Tainguy

Montaggio: Georges Méliès

Effetti speciali: Georges Méliès

Musiche: Georges Méliès

Scenografia: Georges Méliès

Durata: 15’

Genere: Fantascienza; Commedia

Dati tecnici:

Bianco e nero;

Colorato a mano;

Muto.

Cast:

Georges Méliès: Presidente Barbenfouillis

Henri Delannoy: Capitano

Victor André: Luna (faccia)

Bleuette Bernon: Ragazza sulla Luna

Victor André: Re dei Seleniti

Brunnet: Astronomo

Depierre: Astronomo

Farjaux: Astronomo

Kelm: Astronomo
“Viaggio sulla Luna” (“Le voyage dans la lune”) è un film del 1902 diretto, scritto, musicato, montato e
interpretato da Georges Méliès. Questo cortometraggio di 15 minuti racconta la storia di alcuni astronomi che,
diciassette quadri diversi, trovato il modo per arrivare sulla luna, aspettano che la loro navicella, molto simile ad
un proiettile, venga costruito. Quando arrivano sulla luna, rappresentata da una faccia simile ad una torta glassata
di panna, gli astronomi incontrano diversi alieni, che cercano di combattere – e che riescono ad uccidere qualcuno
– per poi scappare e ritornare sulla terra.

Il film fu realizzato a Montreuil, vicino a Parigi, ne teatro di posa di Georges Méliès, molto visibile, ad esempio,
nel quarto quadro, ossia nel momento dell’imbarco. La scenografia, dipinta a mano, era un elemento comune sia
nei film di Méliès ma, generalmente, nei film di quel periodo, come in seguito si continuerà con la realizzazione di
scenografie non veritiere, e questo solo perché, in questo periodo, il pubblico non si aspettava di assistere a delle
scenografie realistiche.

In questo film la macchina da presa è immobile, tranne nel sesto quadro, ossia nell’inquadratura alla luna, dove,
con un simil “carrello” ci si avvicina alla luna dove, quando la macchina da presa sarà abbastanza vicino questa,
grazie ad uno stacco, diventerà una faccia dove, nell’occhio, atterrerà il proiettile-astronave. In questo film, come
in tutti i film di Georges Méliès possiamo vedere l’utilizzo dei trucchi – i quali si differenziano dagli effetti visivi
perché il trucco si deve notare che avviene, diversamente dall’effetto visivo, il quale si cela – come, ad esempio,
l’arresto della cinepresa con la successiva o eliminazione dell’oggetto, la sua apparizione, come nel primo quadro
che in mano agli astronomi appaiono loro degli sgabelli oppure la sua sostituzione, ad esempio nel sesto quadro,
nella scena della luna, questa viene sostituita con un viso umano sul quale atterra il proiettile.

GEORGES MÉLIÈS.
Georges Méliès era il proprietario del théâtre Robert Houdin, dove lavorava come illusionista. Però, dopo aver
assistito all’invenzione dei fratelli Lumière decide di arricchire il suo programma con dei film, ma dovette
costruire la sua cinepresa, con cui poi fu anche capace di proiettare i suoi film, in quanto i fratelli Lumière ancora
non avevano iniziato a vendere la loro invenzione.

I suoi primi film includevano vedute e brevi scene girate all’aperto. Nel primo anno però, introdusse anche la
magia nel mondo del cinema, infatti per la realizzazione dei suoi film usò trucchi come il blocco della cinepresa e
la sostituzione di un oggetto o la sua eliminazione. Questi trucchi potevano o essere realizzati durante le riprese,
come quello sopra citato, oppure in post produzione, ad esempio tagliando al pellicola e riunendola.

Il suo successo crebbe abbastanza velocemente e fu costretto ad aprire anche un ufficio vendite negli USA per
proteggere le sue creazioni – basti pensare che molte volte Edison copiò le sue opere –.

La conclusione del lavoro di Méliès avviene all’inizio degli anni ’10, per diverse ragioni, tra cui:

- la debolezza della sua casa di produzione, Star Film, difronte alle esigenze emerse nel 1908, dove
l’industria cinematografica aveva dei ritmi produttivi troppo frenetici per l’attenzione minuziosa dei
dettagli di Méliès;
- il pubblico non era più fortemente interessato ai film fantastici, ma a quelli drammatici e comici.

Il cinema di Méliès tecnicamente vede:

- La presenza di molti trucchi, i principali sono:


o l’arresto e la sostituzione, bloccava la macchina da presa per eliminare o sostituire un oggetto e
farlo quindi sparire o tramutare;
o la sovrimpressione, che li permette di giocare con lo sdoppiamento e la scomposizione del corpo.
- La macchina da presa è immobile;
- Il dinamismo viene creato intorno ai movimenti del profilmico.

?
“San Francisco: aftermath of eartquake”
Anno: 1906

Operatore: ?

Durata: 1’ 25”

Genere: Documentario

Dati tecnici:

Bianco e nero;

Muto.

“San Francisco: aftermath of earthquake” è un film del 1906 prodotto in seguito al terremoto di San Francisco di
quel anno. In questo cortometraggio vediamo le riprese di macerie, case distrutte, ferrovie spezzate, strane rotte,
che ci vengono mostrate sia con la macchina ferma, ma anche con dei piccoli movimenti di macchina, che
potremmo definire carrellata laterale.

“Aeroplane Flight and wrek”


Anno: 1910

Operatore: ?

Durata: 4’ 12”

Genere: Documentario

Dati tecnici:

Bianco e nero;

Muto.

Cast:

Mr. Cody: aviatore

“Aeroplane flight and wrek” è un cortometraggio di 4 minuti del 1910 dove vediamo l’aviatore Mr Cody arrivare
con una carrozza vicino ad un fienile e aprirne le porte per mostrare un biplano che, insieme ad alcuni uomini,
cerca di far partire. Mr Cody, che si trova sull’aereo stesso, cerca di farlo partire e per poco riesce e librarsi in aria,
per poi cadere sul suolo.

Edwin S. Porter
“The great train robbery”
Anno: 1903

Operatore: Edwin S. Porter

Soggetto: Scott Marble

Sceneggiatura: Edwin S. Porter

Produttore: Edwin S. Porter

Fotografia: Edwin S. Porter, Blair Smith

Montaggio: Edwin S. Porter

Casa di Produzione: Edison Manufacturing Company

Durata: 11’

Genere: western

Dati tecnici:

Bianco e nero;

Colorazione manuale;

Muto.

“The great train robbery” è un film del 1903 di Edwin S. Porter, da lui scritto, diretto e montato.

Nella prima inquadratura del film vediamo due banditi armati irrompere nell’ufficio telegrafico di una stazione,
minacciando l’operatore di obbligare il capotreno a rifornire il treno. Dopo che l’uomo fa ciò che loro vogliono, i
due banditi lo mettono ko e lo legano.

Nella seconda inquadratura scopriamo che i banditi in totale sono 4. In questa inquadratura i 4 banditi stanno
aspettando, nascosti, l’arrivo del treno per i rifornimenti e allora salgono sopra.

Nella terza inquadratura, un impiegato sente degli spari e chiude la cassa forte e ne butta la chiave, che, però, i
banditi riescono comunque ad aprire con la dinamite dopo aver assassinato l’uomo.

Nella quarta inquadratura assistiamo a due dei quattro banditi arrivare nella carrozza pilota, dove, uno di loro
minaccia il pilota di fermare il treno, mentre l’altro lotta con il secondo macchinista che uccide e butta giù dal
treno.

Quando il treno si ferma, nella quinta inquadratura, vediamo i due ladri scendere dal vagone pilota insieme al
macchinista, il quale è costretto a staccare il vagone pilota con un altro vagone dal resto del treno e dopo di ciò si
allontanano leggermente.

Nella sesta inquadratura, invece, vediamo gli altri due ladri, ai quali se ne affiancherà un altro, far scendere dal
treno tutti i viaggiatori che deruberanno, anche se uccideranno uno degli uomini dopo la sua tentata fuga. Quando
ormai hanno preso la maggior parte dei soldi e degli oggetti di valore scappano e allora vediamo gli uomini
avvicinarsi alla vittima.

Nella settima inquadratura i banditi, che ormai si trovano sul vagone pilota, scendono dal treno, con i loro sacchi e
si allontanano dalla ferrovia. In questa scena vi è l’utilizzo della carrellata sia orizzontale, perché la macchina da
presa si sposta dal treno verso la collina, dove qui, dopo, mentre i ladri fuggono, vi è una carrellata verticale,
dall’alto verso il basso, per seguire i ladri.

Nell’ottava inquadratura i ladri, seguiti sempre con una carrellata orizzontale, arrivano ai loro cavalli con cui
scappano.

Nella nona inquadratura una bambina arriva nell’ufficio della stazione dove trova il capostazione svenuto e legato,
allora lo libera e lo sveglia.

Nella decima inquadratura vediamo un gruppo di uomini e donne ballare insieme, finché il capostazione, non
arriva per avvisare a questi uomini, che comprendiamo essere poliziotti, della rapina al treno.

Nella undicesima inquadratura ladri sui loro cavalli fuggono, inseguiti dai poliziotti, che riescono ad uccidere un
ladro.

Nella dodicesima inquadratura i tre restanti ladri sono fermi per nascondere i loro soldi, ma i poliziotti arrivano e
iniziano a spararsi a vicenda, riuscendo ad uccidere i 3 restanti banditi.

Un’ultima inquadratura vede un bandito in primo piano osservare dritto in macchina e sparare. Questa
inquadratura non aveva una vera e propria posizione, essa poteva essere posizionata o all’inizio del film o alla sua
fine, come lo stesso Edwin S. Porter aveva riferito ai venditori, anche perché era distaccata dal film e non ne
avrebbe modificato il contenuto.

In questo film Edwin S. Porter ha utilizzato delle tecniche non convenzionali per quel film, come girare on-
location (il treno sul quale girano, ad esempio, è vero, per tal motivo sono costretti a non far correre troppo il treno
perché se no le riprese non sarebbero state perfette), il montaggio alternato (ossia l’unione di due scene che
avvengono nello stesso momento, come nel caso in cui i ladri stanno fuggendo e l’operatore che era stato messo
ko da loro e liberato dalla bambina corre ad avvisarli riguardo alla rapina), oltre a tecniche più comuni per quel
periodo, come, ad esempio, la colorazione a mano, come nell’inquadratura distaccato da tutto il film dove
vediamo il bandito che fissa la macchina avere la camicia e la bandana colorati manualmente (rispettivamente di
verde e viola), o, ad esempio, il non rispetto dei raccordi di posizione, ad esempio, nella sesta inquadratura
vediamo i ladri che, dopo aver derubato tutti i viaggiatori, escono dall’inquadratura dalla nostra destra quando,
invece, sarebbero dovuti uscire dalla nostra sinistra per poter salire sul treno sul quale sappiamo che si trovano
dall’inquadratura seguente. Però, nonostante in questo film Edwin S. Porter giri on location, egli, comunque,
ricreerà alcune scene nei teatri di posa con scenografie visibilmente ricreate (cosa abbastanza comune in quel
periodo), come, ad esempio, l’ufficio telegrafico della stazione.

EDWIN S. PORTER
Uno dei massimi esponenti del cinema primitivo statunitensi è Edwin Porter che si muove tra le soluzione
narrative del Modo di Rappresentazione Industriale e le soluzione del Modo di Rappresentazione Primitivo. Ad
esempio in “Vita di un pompiere americano”, dove riprende “Fire!” di James Williamson, vediamo che il
pompiere non è più un semplice ruolo, bensì un personaggio importante, cosa che comprendiamo dalla visione del
sogno dell’uomo. Notiamo ancora, però, una stretta vicinanza al mondo della rappresentazione primitiva perché
quando il pompiere salva l’uomo e il bambino vediamo prima la scena dall’interno della casa e poi dall’esterno,
avendo, così, una sovrapposizione degli avvenimenti. Porter inizialmente lavorò per Edison, il quale voleva
realizzare film più luoghi, come, ad esempio, “La grande rapina al treno” (1903), ma la coppia si scisse in quanto
Porter voleva diventare un produttore indipendente.

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