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LEZIONE 7

IL CINEMA
Il cinema ha sempre rappresentato uno strumento importante in ragione della sua capacità di influenzare
l’immaginario contemporaneo: funzione di creare rappresentazioni, immagini, di influenzare la nuova
società di massa con una serie di immagini, di rappresentazioni del potere politico dominante.

LA STORIA DELLE IMMAGINI IN MOVIMENTO


Per convenzione la data di nascita del cinema è fissata al 28 dicembre 1895, quando nel Grand Cafè di Parigi
i fratelli Lumiere propongono la prima proiezione cinematografica.
Prima del cinema vi sono stati tanti tentativi di fissare le immagini in maniera stabile e rendere il senso del
movimento; molte invenzioni hanno preceduto quella dei Lumiere:
- Il primo a riuscire nell’impresa di fissare le immagini in maniera stabile fu tra il 1822 e 1824
Joseph Nicéphore Niepce, il quale inventa il procedimento di fotografia su lastra
trasparente sensibilizzata con albumina e ioduro di argento: nasce la fotografia;
- Nascono la lanterna magica, il fenachistoscopio, prassinoscopio, cronofotografo;
- THOMAS EDISON crea il cinetoscopio 1891- 1894 (apparecchio a gettoni che permette di
guardare una pellicola di immagini in movimento);
- Nel 1895 i FRATELLI LUMIER, padri della cinematografia, sono primi a sviluppare l’idea di
cinema moderno con brevi spezzoni di 2-3 minuti con episodi di vita reale.
Il cinema, per certi versi continuazione del teatro popolare, è anzitutto uno spettacolo da fiera,
comparabile a quello offerto dal circo. Nel giro di un ventennio diviene un’industria e un mass media, che in
un primo tempo si dedica al racconto delle notizie per poi specializzarsi nel racconto di storie. Essendo
privo di sonoro, il cinema ignora le costrizioni dettate dalla lingua e dall’età (“il cinema fa tornare
bambini”).

ESPOSIZIONE UNIVERSALE DI PARIGI 1900


Grazie all’Esposizione Universale di Parigi vengono portati tantissime novità tecnologiche e investimenti
economici nella cinematografia: il colore, le proiezioni su schermi giganti, il suono…
L’innovazione, tuttavia, improvvisamente rallenta: non c’è un’idea chiara su cosa fare di questa invenzione,
necessità di ridurre i costi, bisogna fare i conti con la necessità del profitto.

PRIMO MOMENTO DI CRISI


4 maggio 1896: prende fuoco la sala cinematografica del Bazar de la Charite a Parigi che causò 120 morti: il
cinema inizia a essere visto come uno svago pericoloso, si diffonde un senso di stanchezza da parte del
pubblico, non c’è più quella novità che affascina.

LA RINASCITA
Tra i grandi personaggi, che hanno contribuito a dare una nuova vocazione al cinema, vi sono:
• Georges Melies: è il primo a comprendere il valore del cinema quale spettacolo di puro
divertimento. Se i fratelli Lumiere intendono il cinema come “rappresentazione della realtà”,
Melies vede nel cinema uno strumento per mettere in scena il curioso, l’illusione, l’insolito;
• Con i fratelli Pathè, nei primi anni del ‘900 si assiste allo sviluppo della cinematografia: si chiude
l’epoca dei pionieri e inizia quella dell’industria cinematografica, un vero e proprio settore
economico e produttivo.
GLI ANNI DIECI, IL DECENNIO DELLA COSTRUZIONE DELL’INDUSTRIA DEL CINEMA
GLI STATI UNITI
Negli anni Dieci il cinema diventa un vero e proprio settore economico e produttivo: gli USA diventano il
luogo di sviluppo vero e proprio della cinematografia come grande attività economica.

Nei primi anni ‘10 e ‘20 il successo del cinema è determinato dal fatto che:
• È un divertimento a buon mercato, facilmente usufruibile dalla classe operaia immigrata (nasce il
circuito Nickelodeon di sale a buon mercato: un nichelino per vedere film);
• Le storie raccontate accelerano il processo di integrazione culturale dei nuovi immigrati, che fanno
propri i miti e gli usi americani;
• Trasformazioni sale permanenti, comode e specializzate: le sale cinematografiche di sviluppano in
centro, pubblico colto e ricco. Inizialmente le sale sono dei music hall, sale spesso usate per
spettacoli musicali, in secondo momento la città si modifica in rapporto al divertimento (sale in
corrispondenza fermate tram o metro...).
• Affermazione di lungometraggi (più di un’ora di film);
• Progressi tecnici: uso di più machine da ripresa, scene girate all’aperto, flashback che vanno nel
senso di un approccio narrativo. Uno dei film che segnano questo passaggio è “Nascita di una
nazione” (1915).
• Il mondo del cinema comincia a strutturarsi in diverse professioni:
- Specialisti;
- Elettricisti;
- Macchinisti;
- Costumisti;
- Attori: all’inizio erano conosciuti solo i comici, poi improvvisamente si afferma ad Hollywood la
nascita di un piccolo gruppo di attori, i primi “divi” come risultato di operazioni di marketing
fatte dalle case cinematografiche.
Nasce infatti il sistema dello “Star System”, caratterizzato dall’individuazione di alcuni gruppi di
attori famosi che iniziano a legare il proprio viso a tutta una serie di attività commerciali.
• Il cinema appare tra gli anni 10 e 20 rappresentare il grande business del futuro: tutti cominciano a
voler investire nel cinema.
La ragione di questo successo strepitoso è lo scoppio della Prima Guerra Mondiale.

LA PRIMA GUERRA MONDIALE


Con lo scoppio della Prima guerra mondiale assistiamo ad un pieno sviluppo della cinematografia; questo è
dato dal fatto che il cinema, oltre a allievare il senso di angoscia attraverso commedie e spettacoli leggeri,
rappresenta una “ventata di verità” rispetto all’informazione censurata e manipolata dalla stampa.

IL DOPOGUERRA, GLI ANNI ’20 E ‘30


Nel dopoguerra si impone la forza di Hollywood e il suo potere di condizionamento:
Gli anni del dopoguerra vedono il consolidamento dell’industria cinematografica e l’età d’oro della
cinematografia. Sono decenni i cui il cinema è un vero e proprio medium di comunicazione di massa capace
di influenzare l’immaginario di larga parte della popolazione.
Dopo la guerra si assiste all’ uniformarsi dei comportamenti e dei gusti del pubblico; questo avviene perché
frequentare lo spettacolo cinematografico impone delle regole che finiscono per imporsi come fattori di
condizionamento sociale.
Con l’uscita nelle sale del Cantante di Jazz (1927), il primo film dotato di sonoro, l’industria cinematografica
americana conferma il suo primato.
Nel dopoguerra l’industria cinematografica si modifica:
• Hollywood si impone in virtù della sua capacità come sistema economico produttivo moderno
capace di usare le tecniche pubblicitarie e una serie di strumenti (vendita popcorn) che hanno a che
fare con la logica commerciale
• Dopo la grande guerra gli Studios americani, sfruttando le difficoltà europee del dopoguerra, si
stanziano in Europa, forniscono film agli europei e impongono contratti a capestro alle sale: per
poter proiettare film americani vogliono il 50% dell’introito delle sale, inoltre vi è l’obbligo di
acquistare i pacchetti di film. Qui si afferma il monopolio di Hollywood.
• Nell’era degli Studios il 95% degli investimenti è destinato alla sale di prima visione nelle grandi
città, solo il 5% alla produzione di film.
• Dopo il conflitto diventa impossibile poter tornare alla situazione precedente: si vorrebbero alzare
barriere protezionistiche, ma le opere americane sono necessarie per il mercato, dal momento che
la produzione locale non è quasi mai sufficiente a soddisfare le richieste del pubblico.
Nella maggior parte dei casi, quindi, i paesi europei, per sostenere la propria cinematografia
decidono di non usare lo strumento classico dei dazi doganali nei confronti dei film americani, ma
per dar fiato all’industria cinematografica nazionale, iniziano a finanziarla direttamente aiutando la
costruzione di grandi case di produzione cinematografica in grado di sostenere la concorrenza (es in
Germania vengono costituiti gli UFA).

RAGIONI DELLA FORZA DEL CINEMA AMERICANO


Durante gli anni 20 il cinema americano diventa egemone, questo in ragione del modello industriale basato
su regole rigide dal punto di vista della efficienza economica produttiva e basata sulla mancanza di
concorrenza.
Il cinema americano funziona molto bene per diversi motivi:
A. Si tratta di un modello industriale basato sull’esistenza di alcune:
- Majors (Warner Bros, 20th Century, Paramount…), grandi case di produzione che
accorpano la produzione, la distribuzione e la gestione dei film;
- Minors: (Universal, Columbia...), case di produzione più piccole che realizzano film più a
buon mercato in genere western/ commedie che non fanno concorrenza come le majors;
B. Lo stato americano non aiuta finanziando l’industria cinematografica di Hollywood, ma impedendo
agli altri paesi di alzare barriere protezionistiche contro i film americani;
C. Hollywood attrae i migliori talenti del cinema europeo, capace di produrre una forte
immedesimazione nel pubblico di ogni paese;
D. Hollywood diventa una macchina di produzione di film e di immaginari validi non soltanto per il
consumatore americano ma per il consumatore globale: Hollywood modella i gusti, detta il ritmo
delle pellicole e influenza il contenuto delle storie.
E. Hollywood attua un sistema di autocensura preventiva determinata dal desiderio di non urtare la
sensibilità dei paesi esteri per poter continuare a fare profitti.

LE NOVITÀ DEGLI ANNI 30 PER GLI STATI UNITI


Contesto: Grande Depressione:
• Testi più Complessi;
• Legame più forte con la letteratura;
• Messa in discussione miti fondativi dell’identità americana;
• Affermarsi del desiderio di raccontare attraverso il cinema i drammi esistenziali della Grande
Depressione;
• Conferma delle idee prevalenti e mainstream (es. segregazione razziale...).

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