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Lezione 22.02
Riprodurre il movimento
Marey → studioso di scienze naturali → viene attirato dalle pellicole Kodak e usa la
fotografia come supporto alle sue ricerche → nel 1882 inventa la cronofotografia
(scatti fotografici regolati da un cronometro, oltre a un “fucile fotografico” in grado
di riprodurre 12 fotogrammi al secondo)
Otturatore → 2 dischi rotanti → 1 ha 12 finestre e 1 compie 12 azioni complete
→ le immagini vengono poi lette da un fenachistoscopio
1889 → Marey usa pellicole Kodak da 70 mm → salto di qualità → maggior numero
di immagini in successione → primi film della storia
Marey → fotografia non è fine ma strumento per l’analisi della meccanica della
locomozione
Proiezione esterna:
● Phantoscope di Jenkins (1894)
● Eidoloscope di Latham (1895) → prima proiezione mondiale di film
commerciali
Fratelli Lumière
1894 → Antoine (il padre) assiste a una proiezione del kinetoscopio di Edison e
trasmette ai figli l’idea di “far uscire l’immagine da una scatola” → impresa
comincia nell’ottobre 1894 a Montplaisir → Louis Lumière elabora un sistema di
scorrimento della pellicola e di arresto dell’immagine → idea di apparecchio
leggero e versatile per proiettare le immagini
Primi mesi 1895 → lavori su pellicola trasparente → ottengono strisce perforate
larghe 35 mm e lunghe 17 m (con un ritmo di 16/18 fotogrammi al secondo)
Febbraio 1895 → brevettano due apparecchi:
- uno per riprendere e proiettare vedute animate
- l’altro per ottenere e vedere prove cronografiche
Dopo le prime presentazioni → necessità di girare film
Marzo 1895 → riprese degli operai che, a mezzogiorno, escono dalle officine
Lumière a Lione
22 marzo → presentazione dell’apparecchio
17 aprile, 10 giugno e 11 luglio → presentazioni alla Sorbona, a Lione, a Parigi
22 settembre → proiezione privata a La Ciotat (Provenza)
10 novembre → cinematografo arriva a Bruxelles → anche qui, come negli altri
appuntamenti, prevalgono entusiasmo e sorpresa
Lezione 24.02
31 dicembre 1895 → Lumière ordinano 200 cinematografi alla Carpentier per una
scorta → a inizio 1896 attivano sistema di concessioni in esclusiva nelle città
francesi e straniere → fervore popolare quasi li disturba → in Italia il primo
concessionario è il torinese Vittorio Calcina
Utenti → ricevono in prestito attrezzatura completa con un consulente esperto
formatosi a Lione → i due fratelli sembrano costretti ad arruolare nuovi operatori e
a girare nuovi film per alimentare il circuito, variare le proiezioni e aumentare i
concessionari
Proiettore → leggero, portatile, reversibile → concessionario sviluppa velocemente i
film → catalogo Lumière nel 1897 si arricchisce di centinaia di titoli → circa
cinquanta operatori vengono spediti in giro per il mondo a propagare l’idea di
cinema (dall’Austria al Messico fino in Indocina)
Successo proiezioni (NO CORE BUSINESS!) disturba il lavoro dei Lumière in
quanto essi vogliono raggiungere scienziati e istituti
→ ditta non riesce a esaurire una domanda così persistente
→ incessante domanda a Parigi e a Londra → apparecchi simili e contraffatti per il
kinetoscopio → Edison si allarma → popolarità dei suoi prodotti è minacciata dal
cinematografo
1898 → brusco calo nella produzione dei Lumière → nel 1901 vengono girati meno
di 50 film → attenzione del pubblico si sposta su altri registi come Gaumont,
Méliès e Pathé (a cui i Lumière, nel 1902, vendono il loro brevetto)
Con le sale in crisi - nonostante il prezzo ridotto - e il fiasco del film La Passion,
Louis getta la spugna → nel 1902 terminano le proiezioni a Lione → nel 1905 ultimo
catalogo di vedute → nel 1908 chiude l’ultima sala e il materiale passa a Pathé
Canto del cigno dei Lumière → presenza all’Esposizione Universale di Parigi del
1900 ma il tendone di Pathé attira più pubblico → il rimpianto dei due fratelli di
aver perso la propria invenzione viene tuttavia assorbito da altre attività
Gran rifiuto → cinema diventa divertimento e forma d’arte solo dopo il ritiro dei
Lumière → motivi che hanno distorto il loro fervore vanno cercati altrove → ad
esempio nella dimensione esplosiva raggiunta subito dal cinema (difficile da
gestire) e nella natura spettacolare del cinematografo → i Lumière non riescono a
mettere in preventivo
Antonio Costa → Lumière agiscono nell’ambito di un’azienda fotografica,
sfruttando la distribuzione fotografica
Film Lumière → promozione del mezzo cinematografico per mostrare le
possibilità offerte dalla macchina
I Lumière non si allontanano dalla fotografia → le loro sono “vedute animate” → la
loro idea spiega la resistenza verso l’idea di film condivisa dal pubblico
Cinema = attrazione popolare adatta a un pubblico volgare → i Lumière hanno
previsto questa trasformazione e non intendono seguirla → a tal proposito, Louis
afferma: Abbiamo creato la nostra invenzione, l’abbiamo prodotta e
l’abbiamo diffusa nel mondo → la natura istrionica del mezzo è la condizione
miseranda che amplifica la loro disillusione
Anni dopo (1936) Louis dirà: Non vado più al cinema → segnale della distanza
mentale fra idea di cinema dei Lumière e ciò che il cinema è divenuto → cinema
ha forte presenza sociale sin dagli inizi
GUERRA → troppo grande per essere mostrata nel cinema
Ma perché attribuiamo il cinema ai Lumière?
Perché i Lumière hanno allestito il primo vero spettacolo cinematografico per
un pubblico pagante, che fruisce di una visione collettiva, spezzando il sigillo
onanista di Edison.
La produzione dei Lumière è consistente e varia → obbedisce a un modus
operandi e non è avulsa da ogni intento espressivo → film dei Lumière esprimono
impronta positivista verso una forma primitiva di documentarismo, ma non per
approfondire la realtà, bensì perché è uno strumento più realistico per catturare la
realtà stessa
Lezione 02.03
Prime proiezioni → simili a quelle dei Lumière (locali, teatri, ecc.) → spesso sono
intermezzi negli spettacoli tradizionali ma ai più intraprendenti non basta più
questa organizzazione rispetto alle potenzialità del nuovo mercato
Brunetta → diffusione del nuovo verbo in ogni dove, inserendosi negli spettacoli
ambulanti → cinematografo spazza via tutte le vecchie forme di mercato ottico
→ tra il 1896 e il 1908 il cinema “vampirizza” tutte le principali fonti di spettacolo
popolare → baracconi di ambulanti contribuiscono a formare la trama e l’ordito su
cui si fissano le nuove sale cinematografiche
La serietà dei Lumière scompare davanti a un pubblico così semplice → nasce
un’industria dello spettacolo (fusione fra editoria di massa e macchina fordista)
che sposta il centro d’interesse da hardware (strumenti ottici) a software (filmini)
Lezione 03.03
Cinema del primo Novecento → offerta senza contenuto → penetra sin da subito
nella scena sociale creando una nuova forma di spettacolo di basso rilievo, che
però contagia tutto l’Occidente
Questo successo rischia di compromettere la sopravvivenza del fenomeno a causa
della convergenza di una smodata passione popolare e di una cinica bolla
speculativa commerciale → la forza delle proiezioni è basata solo sul gusto delle
persone di vedere le fotografie animarsi → cinema ha la “forma dell’acqua”
perché si adatta a tutti i recipienti disponibili secondo le mode del tempo
Paradigma realista
Primo pilastro Lumière → si ostinano a usare il cinematografo per “raffigurare la
realtà”, contestando il divertimento con un timbro meno spassoso → esplorazione
della vita quotidiana confluisce in un Catalogue di circa 1500 film → vedute dei
Lumière sono solo servizi cine-giornalistici ma con una migliore qualità nella
tecnica e nell’organizzazione delle riprese rispetto a Edison → attribuzione
legittima per farli entrare nel paradigma realista → ma è frutto di semplificazione e
può declassarli dal ruolo di fondatori del cinema tout court → questo perché ai
Lumière manca un’intenzione “vera”, cioè non vogliono documentarsi
→ realizzano clip come un fotografo di matrimoni realizza memorabilia per i clienti,
senza interesse investigativo → fanno solo vedere la realtà così com’è
Secondo pilastro Lumière → avere anche un certo tipo di idea della realtà → idea
che include messa in scena e ricostruzione
Macchina da presa rende tutte le scene “reali” → realtà cinegenica del realismo
rappresentativo → oggi questa promiscuità non funzionerebbe
Matuszewski e Kahn → fiducia nell’utilità scientifica del cinematografo → abbozzi
del cinema scientifico che porterà alla nascita di cinegiornale e documentario
Matuszewski → necessità creare un archivio cinematografico generale → vuole
dare ai suoi strumenti un’utilità sociale e propone quindi alcune forme di archivio
del materiale cinematografico
Kahn → propone la creazione di un atlante etno-antropologico (1909) fatto di
immagini e riprese cinematografiche → idea di promozione di pace e unione fra
culture diverse
Haddon (biologo) → nel 1898 studia i popoli primitivi dello Stretto di Torres (tra
Australia e Nuova Guinea) con l’ausilio di cineprese → questi film si concentrano
sulle attività più semplici mostrate secondo un’ottica oggettiva ma come se
fossero un “salvataggio etnografico” → anche qui la ripresa è meccanica e
cattura gli eventi in modo diretto → osservazione neutrale → film diventa un “testo
interpretativo”
Lezione 10.03
Film prodotti sono molto brevi → dipendono dalla quantità di pellicola contenuta
nel caricatore → non ci sono sceneggiature e copioni → regista, cameraman e
proiezionista sono la stessa persona
Questi problemi incoraggiano i limiti culturali (smania di meravigliare e
inseguimento del gusto popolare), che condizionano in senso negativo profondità
e ampiezza dei contenuti
Influsso della fotografia quindi è ancora forte → cinepresa tende a restare ferma,
ispirandosi alla visualità teatrale → caratteristiche salienti sono:
- inquadratura unica
- profondità di campo
- molteplici centri d’attenzione (movimento centrifugo personaggi)
- mediazione dell’operatore → persone sanno di essere riprese
- mediazione dell’imbonitore → alle proiezioni spiega le scene e narra la storia per
rendere comprensibile lo spettacolo
Le trame sono inesistenti nelle scenette quotidiane, disorganizzate e anarchiche
→ drammaturgia è rudimentale, incollata alla dimensione quotidiana e al gusto
popolare, e non riesce a stupire del tutto (nonostante l’influsso di Méliès) → logica
espressiva ha quindi il fiato corto dello sketch
Iniziano comunque a emergere intenzioni narrative → primi abbozzi di genere
cinematografico
Il primo genere cinematografico è il documentario → bocciato dal pubblico, lascia
il posto a due modi diversi di narrare la realtà:
1) docudrama → realtà ricostruite, aperte alla narratività
2) abbozzi di resoconto più seriosi che poi confluiranno nel format del
cinegiornale
Il secondo genere sono le storielle comiche → grande popolarità → negli anni Venti
lasciano il posto a lungometraggi di genere Comedy
Il terzo genere punta a trasferire allusioni erotiche nelle proiezioni pubbliche
→ per tale motivo vengono relegati alle proiezioni private
La mancanza di una grammatica narrativa cuce addosso alla vocazione
spettacolare abiti modesti → navigazione procede “a vista” → si cerca di prolungare
le storie, mettendo qualche fasto scenografico in più o appoggiandosi a modelli
espressivi più vicini
Allungamento film non basta per migliorare la credibilità dei soggetti e delle
modalità espressive → film durano ancora 10/15 minuti (modello a stazioni, come
nella Via Crucis) → anche La vita e la passione di Gesù Cristo (1903), pur durando
44 minuti, è frazionabile in rulli da un quarto d’ora → struttura del racconto è
vincolata a quella dei quadri perché inserisce la narrazione nella cornice statica
della scena → fissità della scena e assenza del montaggio sembrano confini
invalicabili ma pian piano ci si avvia a raccontare storie
Lezione 15.03
1905 → nodi vengono al pettine → crollo dei costi (5 centesimi) per andare al
cinema → ciò descrive il disincanto del pubblico di andare al cinema
→ tentativo di rendere il consumo più stabile e continuo, mirando alle classi più
colte, che possono permetterselo ma richiedono maggiore qualità del prodotto
(formato specifico, maggiore durata, storie più complesse) → si deve distinguere il
cinema dalle altre forme di spettacolo = originalità
Lezione 16.03
Pirou → si mette in società con Joly e diviene il primo rivale dei Lumière
→ il suo successo è legato a un film da lui prodotto, Le Coucher de la Mariée
(1896), in cui viene mostrato uno spettacolo di spogliarello → il film dura 3 minuti e
desta scalpore (in quanto viene proiettato insieme alla visita dello zar)
Altri cineasti (tra cui Méliès) si lanciano in questo tipo di progetti: scene piccanti e
pruriginose che ovviamente fanno scandalo presso i benpensanti
Schwarzer (cineasta austriaco) → brevi filmati con soggetti erotici
Lezione 17.03
Tema religioso → debutta nel cinema nell’estate 1897 → Léar (fotografo parigino)
contatta Frère Bazile per riprendere quadri viventi realizzati dai suoi allievi
Il preside si oppone → Léar ricorre a dei guitti (girovaghi) e gira 12 scene presentate
con successo insieme a lastre fisse di lanterna magica
Sacre rappresentazioni hanno successo con l’intento di non profanare la
religione → la sacra rappresentazione più celebre è quella di Oberammergau
→ istituita per festeggiare la salvezza dalla peste e che si celebra ogni 10 anni
(l’ultima volta nel 1890)
Lezione 22.03
3 tipologie di montaggio
1) alternato/parallelo → mostra due avvenimenti che accadono nello stesso
momento
2) analitico → non riprende la scena in modo frontale ma da più angolazioni e poi
ricompone i vari pezzi
3) consequenziale → segue i personaggi nel corso della storia → utilizzato
soprattutto da Méliès e ripreso da Edwin Porter per The Great Train Robbery
(1903)
Lungometraggio
1908 → i fratelli Lafitte fondano la società Film d’Art (primo progetto è
L’assassinat du duc de Guise) → idea che l’arte debba entrare nei film → per la
prima volta si cercano i favori di un pubblico borghese elevato → soggetti
commissionati a grandi scrittori e ruoli offerti a celebri attori → accostamento al
teatro
Sadoul → L’assassinat segna l’inizio di una nuova era del cinema → unione tra
vecchio e nuovo → teatralità del film è una sorta di eredità di Méliès e non una
negazione → ciò consente al cinema di applicare una certa misura
Langlois → concorda con Sadoul sul fatto che L’assassinat sia un film
rivoluzionario → sostiene però che se il film ha rovesciato la recitazione
cinematografica non è per la sobrietà degli attori ma, al contrario, è stata una
rivelazione per altri motivi → rivoluzione del Film d’Art deriva dal montaggio
drammatico e dalla qualità della narrazione
Gauthier → Langlois si appoggia alla tradizione teleologica: ciò che avviene
prima afferma ciò che avviene dopo
In sintesi, Sadoul presenta Film d’Art anche come una risposta industriale alla
crisi di crescita del film francese nel 1907-1908 → Pathé, in risposta, fonda la SCAGL
(Société Cinématographique des Auteurs et Gens des Lettres), diretta dal
regista Albert Capellani
Lezione 23.03
Italia → Film d’Arte coinvolge attori di grido, giovani registi e dive come Maria
Jacobini e Francesca Bertini → maturano due generi importanti, il film storico e
il mélo → grazie a questi film artistici, si affermano il lungometraggio e una
produzione media che allarga al grande pubblico il concetto di qualità
→ effetto complessivo ancora ambiguo (in bilico tra gusto popolare e pretese
elitarie)
Cinema in Italia
12 marzo 1896 → prima proiezione a Roma dei Lumière
Calcina → organizza il 7 novembre 1896 una serata dimostrativa proiettando
alcuni film del catalogo Lumière → proiezioni continuano fino a primavera 1897
→ esibizione di circa 20 minuti, a basso costo e rinnovabile ogni settimana (anche
con documentari girati da Calcina) → cinema si insedia nel tempo libero di fine
secolo (insieme a corse automobilistiche e squadre di calcio)
→ cinema entra anche nella cultura ufficiale → Teatro Carignano accoglie
proiezioni cinematografiche → anche in Italia, nei primi anni del 900, scema
l'entusiasmo iniziale per le immagini in movimento e nasce una più esigente
offerta cinematografica → dal 1903 nascono molte case di produzione in tutta la
penisola, ma i centri più importanti sono Torino, Roma e Milano → nascono anche
sale cinematografiche in ogni quartiere della città
Oltre ai militari, sono i giovani a frequentare di più il nuovo mezzo, causando
problemi sociali → nel 1909 la Chiesa proibisce le proiezioni negli istituti religiosi
→ cinema deve svolgere un ruolo educativo per le masse → Chiesa istituisce le
prime sale parrocchiali
1904 → Filoteo Alberini apre a Roma, a piazza Esedra, il Moderno (primo cinema
della capitale)
1905 → Dante Santoni fonda la Alberini e Santoni con teatro di posa a via Veio
(zona San Giovanni)
Alberini gira il primo lungometraggio italiano a soggetto → La presa di Roma
(1905) inaugura il genere del film storico → dura circa un quarto d’ora (lungo 250
metri) e costa 500 lire → presentazione ufficiale avviene a Porta Pia davanti a
migliaia di persone → oggi sopravvivono solo 75 metri di pellicola (circa 4 minuti)
→ l’opera (innovativa ma tradizionale nella tecnica) è divisa in 7 quadri animati che
rievocano i fatti del 20 settembre 1870
Alberini e Santoni producono altri film ma la loro società viene affidata al barone
Alberto Fassini, che la fa rinascere come Società Anonima Cines (1 aprile 1906)
→ grazie al successo de La presa di Roma la Cines produce altri film a carattere
storico
1907 → Luca Comerio & C si fonde con la SAFFI (Società Anonima Fabbricazione
Films Italiane) e fonda un centro di produzione → nel 1909 diventa la Società
Anonima Milano Films (grazie anche al sostegno di aristocratici) e, tra il 1907 e il
1908, a Torino, nasce l’Aquila Film
Carlo Rossi & C → giunge alla paralisi dopo otto mesi dalla fondazione → Pastrone
e Sciamengo la rifondano con il nome di Itala Film → anche qui la produzione
riguarda documentari e cortometraggi e si mantiene gran parte del personale
precedente
Estate 1906 → Cines offre direzione artistica a Gaston Velle, che però non ottiene
successo in Italia per accuse di plagio
Film d’Arte → con Adolfo Re Riccardi (direttore generale) e Ugo Falena (direttore
artistico), si mantiene sul genere storico → anche alla Cines Mario Caserini
(sostituto di Velle) continua sulla stessa linea
1908 → Ambrosio produce Gli ultimi giorni di Pompei di Roberto Omegna
→ piccolo film tradizionale che però inaugura genere peplum che farà la fortuna
del cinema italiano nel mondo → anche Itala Film inaugura una serie d’arte con
La caduta di Troia (1910), che ottiene grande successo negli USA
Lezione 30.03
Divismo
→ sfacciata promozione di se stessi, meccanismo commerciale che riduce il divo a
una marionetta, sintesi astuta delle qualità più gradite all’immaginario dell’epoca
Maggior tasso di partecipazione agli eventi sociali → aumento della notorietà di
opere e personaggi (già a fine Ottocento la popolarità di attori e cantanti non era
un fatto nuovo) → notorietà è fondata sul nome ma anche sulle qualità personali
del soggetto → cinema crea persone famose indipendentemente da queste
qualità
Lezione 31.03
Lezione 05.04
4 anime cinema:
1) Francia → cinema come visualità e avanguardia artistica
2) Unione Sovietica → obiettivo politico e culturale di contribuire alla
rivoluzione
3) Gran Bretagna → grazie al governo si sviluppa una scuola
documentaristica
4) Germania → espressionismo
Nel cinema si inizia a delineare una netta differenziazione fra il cinema europeo e
quello americano.
Cinema anni 20 → usa linguaggio simbolico e tratta emozioni profonde
→ affermazione di movimenti cinematografici attenti alle evoluzioni delle tecniche
→ per la prima volta nascono le teorie del cinema
Divismo → nasce in Italia prima della WW1 → cinema è diviso in due parti:
- ricerca del nuovo
- ancorato ai gusti tradizionali del pubblico
Cinema diventa un corpus (insieme di opere) cui si presta all’analisi critica e inizia
ad avere una sua “storia” vera e propria → diventa un elemente sociale (in quanto
criticabile) e assume una certa importanza, attirando molti studiosi
Montaggio → diventa narrativo alla fine della Grande Guerra → nascono sale
cinematografiche nazionali (che si distinguono fra loro per le diverse culture)
La fisionomia del cinema è ancora sfuggente e il cinema è considerato un mix di
temi in disaccordo fra loro → la sua esistenza ha attraversato ambienti e ricevuto
impronte discordi provenienti dal mondo della strada → impatto con sfera sociale
consente al cinema di coprire funzioni sociali e artistiche, che all’inizio erano solo
un’illusione → ciò porta a riflettere sulle proprie identità → dopo la WW1 cinema
inizia a dialogare con la politica → inizia la propaganda (più sviluppata negli Stati
Uniti che in Europa) → un esempio è il film Charlot soldato (1918)
Lezione 06.04
Montaggio alternato → nei primi anni del 900 i film narrativi prendono il
sopravvento → tuttavia un uso intenso del montaggio rischia di pregiudicare la
chiarezza narrativa → viene così introdotta una connettività nel montaggio
(montaggio alternato) → questa tecnica intreccia due azioni che si svolgono
contemporaneamente in due luoghi diversi ed è utilizzata per
scene di suspence
Montaggio analitico → suddivide spazio unico in inquadrature diverse → ripresa
in campo lungo mostra ciò che accade nelle inquadrature ravvicinate
Montaggio contiguo → personaggi escono dallo spazio inquadrato per
riapparire nell’inquadratura successiva → tipico del genere dell’inseguimento
Lezione 07.04
Lezione 12.04
Espressionismo → nasce in Germania e produce film molto diversi da tutti gli altri
→ inaugurato da Il gabinetto del dottor Caligari
Precedenti → fino al 1912 produzione cinematografica tedesca era poco
significativa, tanto che si pensa di boicottarla → grazie agli attori teatrali quest’idea
fallisce e nascono gli Autorenfilm → il più noto è Lo studente di Praga (1913),
diretto da Stellan Rye e interpretato dall’attore Paul Wegener, che porta sullo
schermo la sua passione per effetti e trucchi fotografici, come il cosiddetto effetto
fantasma (o doppelganger)
Considerato la prima opera d’arte del cinema tedesco, il film viene esportato
anche negli USA e avrà due remake.
1917 → nasce Ufficio della fotografia e del cinema che riunisce le principali
aziende cinematografiche tedesche → con la sconfitta nella WWI e la fallita
rivoluzione socialista, Der Golem esce in un clima totalmente stravolto, che apre le
porte al movimento espressionista
Amburgo, ottobre 1913 → Hans Janowitz segue una ragazza e si trova davanti
un’ombra inquietante → il giorno dopo esce la notizia dell’assassinio proprio di una
giovane donna → al funerale della donna Janowitz sembra riconoscere la figura
che ha visto la notte prima
Carl Meyer → cantante e artista austriaco → incontra Janowitz a Berlino → una sera
assistono alla performance di un uomo forzuto che pare quasi ipnotizzato → ciò
ispira i due per un nuovo soggetto cinematografico
Nome del protagonista → tratto da un raro volume di Stendhal
Caligarismo → visto il successo del film, negli anni successivi ne vengono realizzati
alcuni che tentano di imitare i tratti salienti dell’originale, tra cui Dal mattino a
mezzanotte (1922) → questa corrente scomparirà in pochi anni e verrà soppiantata
dal cinema realista
Lezione 20.04
Wiene prova a replicare i temi di Caligari in Genuine (1920) che però si rivela un
flop → scenografia e costumi attingono molto dall’arte di quegli anni
(secessionismo, cubismo) → presenza della figura della femme fatale
Lo sceneggiatore del film Carl Mayer (lo stesso di Caligari) interrompe il sodalizio
con Wiene per avvicinarsi a Murnau e al Kammerspiel (drammi di ispirazione
teatrale)
1923 → esce un film dalle tematiche simili: Ombre ammonitrici, diretto da Arthur
Robison → temi ripresi dalla psicoanalisi e dall’occultismo
Il gabinetto delle figure di cera (1924) → collocato in una linea mediana, muta
ambienti e umori in grande libertà
Questo film segna la fine dell'espressionismo (binomio caos/tirannia) → non
mancano contatti con i film precedenti
Varieté (1925) di André Dupont → ricalca una nuova oggettività del cinema,
orientato verso il realismo e i problemi sociali
Lezione 21.04
Destino (1921) di Fritz Lang → idea di dislocare nel sogno le paure più profonde
quasi a sollevare lo spettatore dalla tensione ma lasciando intatta la sostanza
→ presenza di un agire umano debole
Il film è diviso in prologo, epilogo e 3 episodi e ripete la formula di Intolerance di
Griffith, ottenendo successo analogo → la sceneggiatrice è Thea von Harbou
(futura moglie di Lang)
Oltre agli elementi esoterici e negromantici, il tema principale del film è la lotta
dell’uomo contro il fato
Il Dottor Mabuse (1922) di Fritz Lang → primo di una trilogia che Lang dedica a un
genio criminale ispirato a Fantomas e Caligari → lungo quattro ore e mezza, è
diviso in due parti → secondo Lang, Mabuse incarna un male assoluto e globale,
che manipola gli individui e ipnotizza le folle
Lezione 27.04
Cinema italiano → tra le due guerre annovera importanti registi come Mario
Camerini e Alessandro Blasetti → il cinema allora era molto legato alla
propaganda del regime di Mussolini → istituzione ufficio stampa del capo del
governo che poi passa sotto l’autorità del Duce
5 novembre 1925 → nasce Società Anonima LUCE → promossa da
Luciano De Feo, utilizza il cinema per diffondere educazione e cultura popolare
1927 → creazione del Cinegiornale Luce, che sarà obbligatoriamente proiettato in
tutti i cinema italiani prima del film
Improvvisazione e arretratezza tecnologica e culturale rallentano la produzione
del cinema muto italiano → ma con l’avvento del sonoro (primi anni 30) il settore
torna in lenta ripresa → nel 1931 esce il primo film sonoro italiano: La canzone
dell’amore di Gennaro Righelli
Mario Camerini si impone invece con Rotaie (1929), inizialmente muto ma poi
sonorizzato → nel 1932 dirige Vittorio De Sica in Gli uomini, che mascalzoni
→ questo film ottiene molto successo e apre una nuova fase produttiva
1936 → Camerini realizza Il grande appello, unica sua opera di “regime” → dal
taglio quasi documentaristico e coloniale, il regime non lo gradisce
1937 → Il signor Max contrappone due ambienti sociali diversi e il protagonista
assume un doppio ruolo
Alessandro Blasetti, giovane intellettuale militante, esordisce nel 1929 con il film
muto indipendente Sole, che propone un’originale rivalutazione del mondo
contadino (ruralità è vista come lotta contro la natura)
Blasetti sperimenta poi il sonoro e collabora con Ettore Petrolini in Nerone (1930)
Terra madre (1931) è un ritorno alle origini → contrappone vita cittadina corrotta e
vita rurale sacra
1934 → gira 1860 un film sull’impresa dei Mille, storico ma anche retorico, poco
amato dal regime e inserito tra i precursori del neorealismo → dello stesso anno è
Vecchia guardia, che ha alcuni punti in comune col precedente
Negli anni successivi, Blasetti alterna ideologia nazionalista e messinscena
spettacolare → il suo cinema ottiene una svolta radicale con 4 passi fra le nuvole
(1942), considerato un significativa anticipazione del neorealismo
Legge 318 del 1931 → prima legge di sostegno organico al cinema italiano
→ aiutare industria italiana per divertire il pubblico → il regime è il principale
finanziatore del cinema italiano
6 settembre 1934 → Ufficio Stampa diventa Sottosegretariato per la Stampa e la
Propaganda (con a capo Galeazzo Ciano, cognato di Mussolini) → nel 1935 nasce il
MINCULPOP (sulla scia del Ministero della Propaganda nel regime nazista), con
funzioni appunto di propaganda
1937 → costruzione di una nuova sede del Centro Sperimentale di
Cinematografia (zona Tuscolana), mentre sulle ceneri degli studi Cines, distrutti
da un incendio, nasce Cinecittà, in aperta competizione con gli studios di
Hollywood → Roma diventa capitale del cinema italiano
Lezione 28.04
Lezione 04.05
Nell’America degli anni 30, con l’avvento definitivo del sonoro, i generi
cinematografici predominanti sono:
- Commedia (via di mezzo tra film comico e film di attualità)
- Horror (Dracula, Frankenstein, La mummia)
- Western (il più famoso è Ombre rosse di John Ford)
In questo periodo anche i gangster movie e i film d’avventura iniziano a imporsi
sul mercato (grazie alle ambientazioni esotiche che creano desiderio d’evasione).
Con il sonoro, le commedie entrano nella golden age → dialoghi si impongono sul
muto, anche se non subito → c’è ancora tanta spettacolarità, che viene ben
rappresentata dai musical, come quelli di Busby Berkeley
Sempre in questi anni, però (oltre alla grande depressione), si diffonde una forte
moralizzazione (dettata dal Codice Hays) che proibisce l'ostentazione femminile
e i tracciati lineari della vita di coppia
1934 → avviene un rilancio della commedia grazie ad Accadde una notte di Capra
e Ventesimo secolo di Hawks → attenzione si concentra ora su dialoghi brillanti e
temi all’apparenza innocui che celano sottotesti spiazzanti
Lezione 05.05
Il cinema, dopo l’euforia degli anni 20, attraversa un periodo di incertezza nel
corso degli anni 30
Francia → cinema impressionista dà l’idea di un cinema europeo più attento
all’inquadratura e rinnova la speranza di un’identità del cinema che
l’espressionismo tedesco non aveva offerto → questo cinema, non essendo adatto
al pubblico popolare, si fa finanziare dai borghesi → negli anni 30 si sviluppa invece
un cinema popolare che mantiene però elementi del decennio precedente → in
questo periodo, Parigi è la capitale della cultura mondiale e attira artisti da tutto
il mondo: nascono le avanguardie → cinema francese anni 30 viene chiamato
anche realismo magico
Avanguardia → non nasce in Francia → in quegli anni c’è grande interesse nell’arte,
nella letteratura e nella musica → uno dei film più noti è Entracte → l’attesa di un
mondo nuovo (tipica degli anni 20)
Questi film sono fatti da “dilettanti” ma danno libertà espressiva che la grande
industria avrebbe soffocato → avanguardia porta il rinnovamento dell’arte
all’interno del cinema → i registi erano spesso one man show e gli attori facevano
quasi tutti parte della stessa cerchia
Avanguardia narrativa → film sono prodotti da piccole case, mentre i mecenati
finanziano film più radicali
Bazin → fa durare l'epoca delle avanguardie solo quattro anni (1925-1928) → prime
sollecitazioni alle avanguardie provengono dal Futurismo italiano, che esalta
velocità ed energia, ma questa provocazione non dà risultati memorabili
Thais (1917) di Anton Giulio Bragaglia → scenografie caratterizzate da un forte
chiaroscuro ipnotico che crea un vero mondo illusorio
Un’altra spinta proviene dall’Astrattismo → si va verso la ricerca di un cinema
“puro” (senza storia) attraverso una deformazione della realtà → in Russia questa
tendenza ha un carattere più socio-politico → entrambe le concezioni condividono
comunque il rifiuto del cinema narrativo
Lirismo cinematografico → immaginato nel 1916 da Paul Wegener, si concretizza
nel corso degli anni 20 → lo svedese Eggeling realizza Sinfonia diagonale (1924),
esperimento di musica visiva e, con Richter, una specie di cartone animato fatto
con rotoli di pittura → si attribuiscono a Richter i primi tentativi di realizzare un
cinema astratto
1925 → Duchamp realizza Anémic Cinéma con dischi ottici rotanti
Ruttman → usa una tecnica simile ma con le luci (di ispirazione cubista)
Léger → nel 1924 realizza Ballet mécanique: ricco di ripetizioni, rallenty e
accelerazioni, è una delle prime opere multimediali (cioè una performance
musicale sempre continua) → per lui il lavoro dell’artista equivale a quello di un
costruttore (da cui il costruttivismo) → l’artista, mettendo insieme i pezzi, enfatizza
la dinamica della vita e inquadra perfettamente a fondo la realtà → l’intento dei
film di Léger è solo quello di “far vedere”, l’idea è quella di costruire un mondo
nuovo
Altro importante nome dell’avanguardia è René Clair → giovane intellettuale che
lavora come aiuto-regista, realizza una storia di fantascienza (Parigi che dorme)
→ l’anno dopo Picabia gli suggerisce l’idea per un cortometraggio, Entr’acte
(Intermezzo), che ottiene grande successo → il suo intento, rispetto ai film di
Bunuel, è solo quello di divertire
Una via di mezzo tra cinema astratto e concreto viene suggerita da Ruttmann
con Berlino - Sinfonia di una grande città (1927) → luoghi, oggetti e uomini della
capitale tedesca sono composti secondo un ritmo musicale
Realismo poetico → con la crisi degli anni 30 l’impressionismo cede il posto a una
produzione commerciale media, ma lascia la sua vena poetica e l’impegno di
alcune grandi firme → si descrive la quotidianità in chiave anti-spettacolare per
raggiungere il cosiddetto “realismo poetico” → l’attore più noto è Jean Gabin
Tratti comuni
- approccio realistico
- ambientazione presso fasce sociali di emarginati e fuorilegge
- pessimismo di fondo, eventi tragici uniti a momenti di tenerezza e pietà
umana
In questo periodo non è estranea la vittoria del Fronte Popolare alle elezioni del
1928 → legami tra sinistra e cinema del periodo sono però indiretti e vengono
prodotte solo due opere (entrambe di Jean Renoir)
Jean Vigo → influenzato dal surrealismo, gira molti film anti-patriottici → in
A propos de Nice, ad esempio, evidenzia in modo allucinatorio la frenesia della
vita cittadina
Lezione 10.05
Lezione 11.05
1896 → cinema arriva in Russia → considerato come “divertimento inutile” dallo zar
Nicola → non gli va data importanza
1907 → viene fondata la prima società cinemat. russa → cinema in Russia ha
successo e si diffonde, anche se in ritardo rispetto all’Europa → con la grande
guerra il cinema russo inizia a crescere → vengono prodotti melodrammi lenti e
con lunghe pause, in cui risaltano la psicologia e la recitazione teatrale (molti
sono tratti da opere letterarie russe)
Prima della guerra le produzioni in Russia sono straniere (Pathé, Gaumont) e le
prime produzioni autoctone sono quindi flebili → Drankov realizza il primo
importante film russo, Stenka Razin (1908) e produce soprattutto film di
intrattenimento
Nel 1911 Chanzonkov realizza La difesa di Sebastopoli e l’anno seguente
costruisce a Mosca il primo stabilimento Mosfilm, in cui produrrà oltre un
centinaio di film → cinema resta comunque poco gradito alle grandi masse
(ancora vicine alla vita contadina)
Rivoluzione russa (1917) → Lenin guida la rivolta bolscevica che, al colpo sparato
dall’incrociatore Aurora, si insedia nel Palazzo d’Inverno a Pietroburgo e arresta i
ministri → si apre così il congresso dei Soviet, in cui Lenin è nominato nuovo capo
del governo, che viene appunto chiamato “sovietico” → ben presto il sistema dei
soviet non viene più apprezzato
Lezione 19.05