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Argomento 1: Fotogramma/Frame
Per il fotogramma ci ritroviamo nel periodo del pre cinema cioè prima del 1895 prima della
nascita del cinema dei fratelli Lumiere.
Il fotogramma riporta al cinema come immagine e non come parola.
Questa immagine mostra un regista sovietico che tiene in mano una pellicola con molti
fotogrammi e con in mano un paio di forbici. L’immagine ci porta all’aspetto materico del
cinema: “cinema è anche un oggetto tangibile e le forbici sono infatti uno strumento che
possono tagliare o modificare un film”.
Definizione di fotogramma/frame
Il fotogramma è ciascuna delle singole immagini fotografiche impresse su una pellicola
cinematografica, che scorrono tra i 16 e i 24 fotogrammi al secondo, producono l’illusione di
un movimento continuo.
LA VELOCITÀ
La velocità di svolgimento di un’azione e la durata complessiva di un film sono date
innanzitutto dalla velocità di scorrimento (cadenza) dei frame per ciascun secondo in fase di
proiezione. Tale velocità era variabile (16 o 18 f./s nei film muti). Dopo l’epoca del muto,
quindi con l’avvento del sonoro si è arrivati a 24f./s. (Per f/s ovviamente si intende frame per
secondo).
Ogni frame contiene entro i suoi bordi tutto ciò che il regista ha deciso di ritagliare della parte
di realtà che ha davanti, il cosiddetto profilmico. Tutto il resto diventa conseguentemente
fuori campo.(Bruno di Marino)
Profilmico = coniato da Etiene Souriau (1951) s’intende tutto quello che sta davanti alla
cinepresa pronto per essere filmato. Dunque oggetti, volti, corpi prima della loro
elaborazione cinematografica. Il profilmico è tutto ciò che è davanti alla cinepresa pronto
per essere filmato.
(ESEMPIO: Immagine del “film via col vento” (1939) di Victor Fleming il profilmico è nel
gruppo di corpi davanti alla cinepresa in un ambiente ricreato in studio è all’inizio del film al
party prima che scoppi la guerra di successione.)
Fuoricampo = tutto ciò che non viene mostrato dalla macchina da presa (dalla cinepresa)
ma che esiste in quanto parte dello spazio, di cui l’inquadratura è solo una minima parte.
Pascal Bonitzer lo definisce come tutto ciò che si muove all’esterno o sotto la superficie delle
cose. Il fuori campo è un paradosso per il cinema è tutto ciò che non viene mostrato dalla
cinepresa.
Il film si regge tra tutto ciò che è visibile e quello che non lo è.
(ESEMPIO:Il teorico francese Steven Spielberg film 1975 lo squalo Jaws quando lo squalo
attacca gioca sul fuori campo, infatti lo squalo non è nel fotogramma ma si agita sotto il
fotogramma. Lui vede questa bagnante che fa il morto, All’inizio del film non si vede mai lo
squalo ma solo ad un certo punto. Questa scelta di non mostrare il mostro avviene
ritardando la visione dell’animale.)
Il cinema è un'industria, un prodotto commerciale è l’arte del consumo.
(ESEMPIO:Il film Funny Games è di un registra austriaco 1997 di Micheal Haneke, rilega al
fuori campo tutte le azioni violente come l’omicidio di un bambino, questo avviene nel fuori
campo).
Il cinema classico è un esempio di come ha preso scelte “fuori scena” dato che non tutto
poteva essere fatto vedere.
Effetto PHI
In base all’effetto Phi la presentazione in rapida successione di una serie di immagini fisse
verrebbe percepita dall’occhio umano come un elemento che si muove nello spazio.
In base a questo fenomeno riusciamo a percepire le immagini che si muovono nello spazio.
Giocattoli ottici (ci troviamo nel Precinema) sono esperienze che precedono il cinema che
permettevano al pubblico di divertirsi, l’uso di questi giocattoli ottici avveniva da una singola
persona.
Fenachistoscopio
Esso (1832) consentiva di vedere una figura animarsi (singole immagini che grazie alla
costruzione dell’oggetto stesso si animano e acquistano movimento.
Fenachistoscopio deriva dalla radice greca che significa “ingannare” infatti si inganna
l’occhio dato che gli oggetti sembrano muoversi. Era formato da due dischi di cui uno con
finestre e l’altro contenente immagini. Quando i dischi ruotavano alla velocità corretta
l’osservatore poteva vedere l’animazione. Idea dunque di meraviglia e incanto.
Zootropio
Un altro giocattolo ottico è zootropio inventato da William George Horner è un oggetto più
pesante, non abbiamo a che fare con le foto ma immagini disegnate, è un'anticipazione del
film d’animazione. Le immagini sono disposte in un cilindro. In una civiltà che è molto attratta
dal movimento della foto anche nei primi film che hanno come soggetto il treno, il viaggio in
treno, coppia che balla animali in corsa. E’ più voluminoso e protagonista è la forma
cilindrica che produce un'illusione di movimento a figure statiche.
Zootropio deriva da zoe (vita) e tropo (giro) e significa ruota della vita.
Una serie di disegni riprodotta su una striscia di carta era posta all'interno di un cilindro
dotato di feritoie a intervalli regolari. Sempre grazie al principio del del fenomeno phi, la
rapida successione delle immagini produceva l'illusione di movimento.
Prassinoscopio
Inventa il prassinoscopio (1876) è un cilindro che contiene un altro cilindro al suo interno
ricoperto da specchietti
Parassioscoppio vuol dire osservare l’azione.
Il prassinoscopio utilizzava una striscia di immagini applicate in cerchio sulla superficie
interna di un cilindro girevole. Il prassinoscopio rappresentava una versione più evoluta dello
zootropio, poiché sostituiva le feritoie con una serie di specchi posizionati a 45°, così da
riflettere le immagini verso l'osservatore, permettendogli una visione pià chiara rispetto a
quella offerta appunto dallo zootropio.
Venivano sempre disegnate immagini a mano su strisce di carta che producevano diversi
momenti di un movimento, quindi c’è una similitudine con la pellicola.
Renayut è un pioniere del cinema e del cinema d’animazione, Charles-Emile Reynaud
inventa il teatro ottico un parecchio complesso in grado di proiettare immagini (disegnate
sempre dallo stesso Reaynald) e questo era fruito da più persone da un pubblico pagante.
Era uno strumento complesso con il quale si potevano creare veri e propri film.
Evoluzione del prassinoscopio, il teatro ottico consisteva di una serie di lastre di vetro,
dipinte a mano, montate su bande di pelle. Ogni banda era collegata alle altre tramite nastri
metallici forati agganciati all'ingranaggio di un tamburo ruotante, in modo da venire allineati
alla lanterna del proiettore. Collegando le strisce di immagini a una coppia di ruote simili alle
moderne bobine cinematografiche, Reynaud creò così una serie continua di immagini in
movimento, svincolandosi dal limite delle dodici immagini del precedente sistema del
prassinoscopio. Prassinoscopio voleva che la striscia copriva solo 12 immagini, mentre il
teatro ottico si liberava da questo limite. Le lastre venivano tutte dipinte a mano da
Reyanaud.
Pantomie luminose 1892
Sono la maggior produzione di Reynaud produzioni dell’autore ad un pubblico pagante.
(produzioni ottiche). Figura tragica quella di Charles- Emile Reaynald dato che non riuscirà a
competere all’invenzione dei fratelli Lumiere. Arriverà comunque a produrre 5 pantomime,
ne rimarranno 2 nel mondo. Aneddoto significativo è che l’autore getta nel fiume Senna le
sue pantomime poiché realizzerà che sono inutili di fronte all’innovazione dei fratelli
Lumiere).
(ESEMPIO: Pauvre Pierrot del 1892, racconto di corteggiamento e Autor d’une cabine del
1894 argomento il balneare)
Cronografia
Un’altra esperienza molto significativa che ci avvicina alla nascita del cinema e al concetto di
fotogramma è lo sviluppo della cronofotografia.
Edward Muybridge è un fotografo che inventa la cronografia, che vive e opera in Gran
Bretagna a lui si deve un esperimento (cronografia).
Fu un pioniere della fotografia del movimento.
Farà un esperimento dove in un grande capannone collocherà gli obbiettivi delle sue
fotocamere.
Esperimento di The Horse in Motion
Nel 1878, M. fotografò con successo un cavallo in corsa, utilizzando 24 fotocamere
sistemate parallelamente lungo il tracciato. Ogni singola macchina veniva azionata da un filo
colpito dagli zoccoli del cavallo.
Questa opera fu inoltre molto importante per i pittori (gli artisti si resero conto che
sbagliavano nella riproduzione del cavallo al galoppo). Questo movimento scomposto da
Muybridge fece percepire qualcosa di nuovo.
L’esperimento è l’opposto del cinema. Non da l’illusione di un movimento ma scompone il
movimento. Il cinema ci mostra il movimento nella continuità, il movimento ce lo mostra nello
scomponimento. Stampando questa linea e mettendolo in un giocattolo ottico si poteva
ottenere l’effetto del movimento. Grazie a questo movimento si scopri qualcosa di nuovo del
cavallo che non si sapeva (il fatto che al galoppo le 4 zampe si staccano dal terreno).
Definizione
Il fatto che ciascun istante di un film sia riducibile a un fotogramma, ovvero a un frammento
isolabile dal contesto, risulta in alcuni casi evidente grazie al fermo-immagine. || Non ci si
trova di fronte a un semplice blocco del fotogramma ma a una tecnica che procede per
fotogrammi congelati, capaci di mostrare solo alcuni passaggi di un'azione...Questo tipo di
congelamento operato sulla riproduzione di un movimento reale ha come scopo quello di
rendere irreale la sequenza, di marcare la sua dimensione atemporale, oppure di scandire in
modo dettagliato le varie fasi di un avvenimento.
Funzionamento
Il fermo-immagine è ottenuto utilizzando diversi fotogrammi successivi sui quali è
impressionata un'identica inquadratura. Soltanto attraverso una successione di fotogrammi
identici si ottiene un fermo-immagine. Non è una soluzione molto utilizzata ma la ritroviamo
in molte epoche. Questa tentazione di usare un freeze frame è sempre stata presente.
Esempi:
1. Il primo Freeze frame della storia del cinema. Il film si chiama “Tabarin di lusso”
(1928) A. Hitchcock. Britannico, film muto, una commedia di Hitchcock, dove peraltro
lo definisce come il suo peggior film. Il film non venne ben accolto all’epoca ma
presentava tante soluzione tecniche e stilistiche interessanti. Il film segue le
disavventure di una giovane ereditiera che si deve reinventare dato che pensa di
avere perso tutta la sua eredità.In essa il padre le fa credere che è caduta in
miseria. Il film frame a metà quando rimarca la dimensione a temporale del ricordo
del viaggio in crociera così che gli spettatori possono avere l’impressione di entrare
nei pensieri della protagonista e diventa un quadro dentro ad una vetrina.
2. I 400 colpi (1959) di Francois Truffaut racconta della adolescenza di Truffaut è un epilogo
e il freezer film è alla film è un 13enne che non è amato dalla mamma e dal patrigno e arriva
in riformatorio e poi in una partita di calcio riesce a scappare e va a realizzare il suo sogno
cioè vedere il mare e freezer film è sul suo volto giovanissimo. Questo film si conclude con
questo congelamento dell’immagine che fu poi imitato da moltissimi autori futuri. È un film
dal sapore autobiografico in cui Truffaut ripercorre la sua adolescenza. Il protagonista fugge
dal riformatorio per vedere il mare. L’ inquadratura finale va considerata come
semplice momento di conclusione ma c'è anche altro. In qualche modo è come se il
protagonista viene intrappolato all’interno dell'universo cinematografico. Questo finale
piacque molto e in altre pellicole successive accade spesso che il film si conclude con un
fermo immagine.
3. Wanda (1970) di Barbara Loden racconta la vicenda di onda in place. Basso budget,
povero, non piace alle femmine, si chiude con un freeze frame da sola, forse si è ispirata ai
400 colpi. Serve per marcare una irresolutezza per dare al pubblico la possibilità di
immaginare il proseguo o il fine ultimo. Fermo immagine sulla protagonista con uno sguardo
basso, figura di una donna ante eroica anti holliwoodiana, immagine molto sgranata. Il film si
conclude con un raggelante fermo immagine. Nel finale il suo amante viene ucciso e il
destino lascia immaginare che diventa una prostituta. In una certa misura parte delle
esperienze di Barbara Loden sono trasferite nel film (poco autobiografico).
Un immagine nel freeze frame che lascia un interpretazione di intrappolamento
cinematografico.
4. Picnic at Hanging rock (1975) di Peter Weir film australiano, in un cinema di nuovo
rilancio ottiene molti premi è molto famoso, fa anche attimo fuggente. Il film racconta un
picnick in una roccia vulcanica nel sud dell'austria e scompaiono delle ragazze e un
insegnante, parte con dei meccanismi del giallo dell'horror e però non da risoluzione e il
fermo immagine nella fine del picnic e nella perdita di alcune ragazze. Effetto rarrelety che
rimarca la dimensione a temporale del film, c'è anche la dissolvenza in bianco. Il freeze
frame ci fa capire irresolutezza. Allude alla dimensione atemporale del racconto. Nel cinema
moderno il finale grazie al freeze frame non è ben delineato ed è più aperto
all’interpretazione. Il destino dei personaggi non si chiarisce. In questo film il finale è
eternamente aperto. Il film è diretto da Peter Weir (grande attore e regista che dirigerà molti
film famosi come l’attimo fuggente, questo è il suo primo film e sarà di enorme successo in
Australia). Il film racconta di una scolaresca femminile che si reca a fare un picnic verso
questa roccia vulcanica. Ad un certo punto 3 ragazze ed un insegnate partono per una
passeggiata e non ritornano più. La sparizione non viene mai chiarita.Il freeze frame finale è
diventato di grande successo tanto da diventare immagine del poster del film. Effetto molto
suggestivo.
5. “Thelma e Louise” (1991) di Ridley Scott.
Il film grazie al fermo immagine riesce a concludere un senso di vittoria, nonostante il film
rimandi alla morte delle due protagoniste. Le due protagoniste decidono di fare una vacanza
ma compiono a loro malgrado atti criminali (tra cui l'uccisione di una persona). Sono dunque
costrette alla fuga poiché braccate dalle forze dell’ordine. Il film si conclude che loro
vengono circondate dalle forze armate ma, il freezer frame, sottolinea appunto un senso di
eterna vittoria e libertà. Qua sotto è mostrata l’iconica scena finale. Famosissima è la
conclusione di questo film.
Il freeze frame può anche essere usato anche all’inizio per introdurre il personaggio.
Esempi
La vita è meravigliosa (1946) di Frank Capra: migliore commedia della Hollywood classica e
nelle fasi iniziali del film abbiamo un congelamento sul personaggio protagonista ormai
diventato adulto. Il fermo immagine mostra il personaggio che comunica un certo tipo di
grandezza che nel film non raggiungerà mai.
Romeo + Giulietta (1996) di Baz Luhrmann: nel prologo del film ce un fermo immagine dove
è usato per introdurre i personaggi di contorno della tragedia. Il registra decide di
rappresentare le due famiglie con un fermo immagine.