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IL MONTAGGIO NELLA STORIA DEL - Distinguere un singolo momento di un

CINEMA – VITELLA processo creativo globale;


Introduzione - Giudicare del montaggio senza sapere a
Tra le professioni del cinema, quella del partire da quale e da quanto materiale il
montatore è forse quella più trascurata. montaggio è stato eseguito;
Per definire il montaggio, poi, si è ricorsi a tante - Cogliere e isolare le forme di montaggio
metafore: montaggio-sartoria; montaggio- all’interno del testo filmico.
concerto; montaggio-rompicapo.
Il che mostra la difficoltà di spiegare cosa sia il Il montaggio sta tra le inquadrature, non si dà a
montaggio del film. vedere di per sé, direttamente.
[Se la macchina da presa è un occhio, il
 Lo stesso termine italiano è caratterizzato montaggio è un battito di ciglia].
da una fuorviante polisemia, che lo presta
a 3 significati diversi:
1. La tappa della postproduzione – il CAP 1 – MONTAGGIO PRIMITIVO: IL
montaggio è un’operazione materiale, CINEMA DELLE ORIGINI
che consiste nel catalogare le numerose Il cinema delle origini non riconosce il montaggio
inquadrature girate e collegare quelle come specifica fase del processo di lavorazione
ritenute adeguate, fino ad ottenere una industriale del film.
sequenza soddisfacente.
Non erano ancora nate: la figura professionale del
2. Modalità di giustapposizione di due o più montatore e il suo strumento principale (moviola)
inquadrature dal punto di vista o lo stesso vocabolo.1 Inoltre, i film delle origini
espressivo, secondo principi di sono composti da poche inquadrature
continuità/discontinuità di tipo grafico, relativamente indipendenti le une dalle altre,
ritmico, spaziale e temporale – quando non da un’unica inquadratura.
un’operazione retorica, finalizzata a Per cui, applicare la nozione di montaggio al
suscitare un effetto nello spettatore cinema delle origini è assai problematico.
attraverso l’articolazione di un discorso.
 Il termine di primitivo
Non indica alcun giudizio di valore, ma esprime la
3. Un principio compositivo generale che radicale differenza dalle pratiche di montaggio
rimanda a un determinato modo di del cinema istituzionale e che riguarda diversi
concepire il film, proprio in quanto livelli:
assemblaggio di inquadrature singole – a. Il controllo sul montaggio non spetta ad
un’operazione concettuale. una figura deputata, ma viene condiviso
da soggetti diversamente implicati nella
Il mondo anglosassone, invece, scioglie il nodo filiera produttiva (esercente)
semantico, utilizzando per queste accezioni tre b. È assimilabile più al settore degli effetti
diversi termini: speciali
1. Cutting c. Un montaggio noncontinuo: fino a
2. Montage Griffith (padre del montaggio
3. Editing istituzionale) la continuità tra le
Le quali individuano anche le principali categorie inquadrature non è considerata prioritaria.
della letteratura sul montaggio: L’esercente montatore
1. Discorso tecnico-professionale Possiamo ricostruire gli strumenti in uso dal
2. // storico-critico montatore dai primi manuali di cinematografia,
3. // estetico-teorico. che abbondano di indicazioni operative per
assistere l’esercente nella manutenzione dei film.
La saggistica sul montaggio è caratterizzata da 1
una relativa povertà, che dipende da una serie di Diffondendosi pienamente solo nei Venti, per il
periodo precedente indica solo l’allestimento della
fattori: scenografia.
 Come si evince da quello di Liesegang, la cui previa conoscenza da parte del
tali strumenti sono: forbici, coltello a pubblico consente agli esercenti una
lama liscia, pennello e solvente della complessità impensabile per le serie
celluloide come l’acetone; torchietto coeve).
fotografico.
La responsabilità degli aspetti della
Le operazioni eseguite sulla pellicola comportano postproduzione2 spettano, in origine, a esercenti e
sempre una perdita (almeno un fotogramma), realizzatori. Si tratta di mansioni che già all’inizio
almeno fino ai ’60, quando Catozzo, allergico del XX secolo cominciano a transitare verso la
all’acetone/suoi derivati, brevetterà una dimensione della produzione.
rivoluzionaria giuntatrice a nastro adesivo (Pressa  Non a caso, quindi, negli Stati Uniti, la
Catozzo). professione di esercente è stata spesso il
trampolino di lancio per mansioni
L’esercente del cinema delle origini può essere creative.
considerato il primo montatore della storia del E in Europa, l’apparecchio Lumière (che
cinema: ne fa le veci, in un contesto che non assolve allo stesso tempo funzioni di
riserva il controllo esclusivo del film alla ripresa, stampa delle copie e proiezione
produzione. del film) ha compromesso a lungo la
 La prassi all’acquisito del film consente al differenziazione dei ruoli.
montatore di manipolare a piacimento le
pellicole (incoraggiamento dei Montaggio come effetto speciale: il film a trucchi
produttori). Il cinema di Méliès rimane emblematico nell’uso
+ A causa, del metraggio ridotto (non degli effetti speciali cinematografici
superano i 15 min), i primi film non sono (accompagnati dai congegni scenici della
che una parte di uno spettacolo machinerie teatrale).
variegato, di cui l’esercente è l’autore.
 Fondamentali sono: le sue “vedute a
I primi film sono, per la maggior parte, vedute trasformazione” (come vengono
costituite da un’unica inquadratura fissa di durata chiamati dagli esercenti del tempo) cioè i
inferiore al minuto. Per cui, i primi spettacoli suoi film fantastici che impiegano il
cinematografici si compongono di un certo trucco dell’arresto e sostituzione.
numero di vedute irrelate le une alle altre. + Un loro sottogenere: i numeri di
 Col tempo, il principio di varietà prestidigitazione = un insieme
all’interno degli spettacoli è sostituito consistente di pellicole che ripropongono
dalla ricerca di affinità di ordine spaziale, il repertorio del teatro degli illusionisti del
temporale, narrativo o tematico. tempo.

Tali principi vennero rinforzati dalle stesse case di Si tratta di film costruiti attorno a un numero
produzione: l’accresciuta autonomia delle fortemente limitato di trucchi (che costituiscono
apparecchiature e l’esigenza sempre più diffusa il focus dello spettacolo, la ragione stessa della
per una composizione organica dei programmi sua messa in scena), che possono dar vita anche a
cinematografici spinsero gli operatori a dedicare, scenette comiche (incentrate sull’accumulazione
agli avvenimenti di maggior rilievo, una serie di parossistica del trucco – una sua proliferazione
inquadrature che potevano essere proiettate caotica in funzione comico-parodica).
singolarmente o in sequenza, a seconda dei
gusti/possibilità economiche dell’esercente. I trucchi rappresentano, quindi, delle attrazioni.

 Caso particolare è costituito dai soggetti


religiosi (film da presentarsi in occasione
2
delle festività pasquali e natalizie, che Gli esercenti scelgono i film da proiettare,
ricostruiscono le rappresentazioni stabiliscono l’ordine di proiezione, manipolano la
pellicola e predispongono l’accompagnamento verbale
popolari della vita e della morte di Gesù –
e musicale del programma.
 La modalità di rappresentazione egemone
del cinema delle origini è rappresentata Gli spettatori del tempo tendono a leggere il film
dal sistema delle attrazioni mostrative. come una serie di eventi legati tra loro, ma in
larga misura indipendenti dal punto di vista delle
Il concetto di attrazione indica come la finalità relazioni spazio-temporali.
principe di tali film non fosse narrativa, ma di  L’inquadratura viene considerata un
intrattenimento del pubblico attraverso la messa in elemento dotato di senso di per sé.
mostra di elementi straordinari.
Tale fenomeno è particolarmente evidente negli
La preoccupazione dei primi cineasti corrisponde adattamenti teatrali.
soprattutto all’organizzazione del materiale  La necessità di contenere la durata
profilmico, ma il film a trucchi dimostra come il impone una selezione e una messa in
montaggio, per quanto asservito alla messa in successione solo degli episodi più
scena, fosse comunque molto sofisticato. significativi del testo originale: a ogni
inquadratura corrisponde necessariamente
Il montaggio discontinuo una porzione autonoma di narrazione (ed
Sul piano della ricerca linguistica all’inizio del è spesso preceduta da una didascalia).
XX secolo, pionieri sono cineasti come Smith e
Williamson. Ellissi e sovrapposizioni temporali sono legittime,
 Grandma’s Reading Glass (1901) – Smith in quanto appartenenti ad una modalità di
sperimenta un’efficace costruzione del rappresentazione fondata sull’autonomia
discorso filmico, basato sull’alternanza tra dell’inquadratura e sulla discontinuità
inquadrature di contesto e piani sintattica del montaggio.
ravvicinati (che utilizzano anche un  Ciò è definito modo di rappresentazione
mascherino). primitivo.
 In Stop Thief! (stesso anno) – Williamson
sviluppa una significativa continuità di Esso si contrappone al concetto di messa in serie
azione tra più inquadrature. del cinema istituzionale.

Fino all’anno successivo, la maggior parte dei  Netto prevalere, nel cinema delle origini,
film delle origini, tuttavia, sono ancora di una logica di successione tra
monopuntuali = costituiti da un’unica inquadrature (paratassi), piuttosto che di
inquadratura. E caratterizzati dalla discontinuità concatenazione significante (ipotassi).
tra le inquadrature, più che dalla continuità.
Nella modalità di rappresentazione per quadri
Emblematico di questa caratteristica è la autonomi, ogni inquadratura succede alla
produzione “pluripuntuale” di Méliès precedente come in una serie, senza che tra le due
come rappresentata dal celebre Voyage vi siano necessariamente dei cogenti legami di
dans la lune, in cui ciascuna inquadratura continuità.
risolve interamente uno spunto narrativo.
La nascita della sequenza
Ciò comporta che una caratteristica del film delle A lungo Griffith viene considerato il padre del
origini diventi anche la sovrapposizione cinema americanon l’inventore delle forme più
temporale tra inquadrature ravvicinate.3 importanti della sintassi cinematografica classica.

Anche The Great Train Robbery (1903) di Porter In realtà, egli non inventò tali forme, ma divenne
non sfugge a tale principio di montaggio il catalizzatore dei cambiamenti strutturali del
discontinuo (presentando, ad es., alcune brusche cinema americano dalla seconda metà degli anni
ellissi), pur mostrando importanti elementi diretti Dieci, affermando una nuova centralità:
alla continuità narrativa tra inquadrature. - Del racconto sul piano filmico
3
- Del regista nell’ambito produttivo
Tale ripetizione non suscitava alcun turbamento nello
spettatore del tempo.
- Dello spettatore borghese nell’ambito dei Tale montaggio libera il cinema delle origini dalla
consumi rigida linearità cronologica che associava
necessariamente ogni cambio di piano a un
Egli adoperò soluzioni linguistiche ed espressive passaggio di tempo più o meno consistente.
tanto efficaci nell’ambito del montaggio analitico,
continuo e alternato da ritagliarsi un ruolo Durante il periodo della Biograph, Griffith
centrale nel passaggio dal cinema delle origini a rappresenta il grande pedagogo del linguaggio
quello istituzionale. cinematografico del suo tempo.

a. Montaggio analitico Nel cinema di Griffith si ritrova una nuova


 Modalità di costruzione dello spazio concezione dell’inquadratura, a cui si
filmico che consiste nel far seguire a un accompagna la nascita del concetto di sequenza.
piano di insieme una o più inquadrature  Le inquadrature non sono più piani
ravvicinate del medesimo spazio: tra indipendenti: piuttosto, l’inquadratura
l’inquadratura di partenza e quelle che acquista senso solo in funzione della
seguono c’è lo stesso rapporto che sequenza di inquadrature nella quale
intercorre tra il tutto e le sue parti. viene inserita e rispetto alle quali è, di
volta in volta, subordinata o subordinante.
All’inizio, aiutava lo spettatore ad analizzare il
profilmico, agevolandone la comprensione del L’evoluzione del cinema istituzionalizzato viene
racconto. poi determinata dall’applicazione delle conquiste
Dal 1905, inoltre, si diffondono gli inserti = sintattiche del montaggio contiguo alla
inquadrature ravvicinate che evidenziano lettere, narrazione di lunga durata.
giornali o fotografie diegeticamente rilevanti.  Lo stesso Griffith, a partire del 1911,
Per Griffith i piani ravvicinati sono soprattutto un comincia a girare film sperimentali in due
modo per aumentare strategicamente il rulli (two-reelers) con una durata
coinvolgimento del pubblico. compresa tra venti e trenta minuti.

b. Montaggio contiguo
 Modalità di costruzione dello spazio
filmico consistente nell’associare due o
più inquadrature che riprendono ambienti
adiacenti. L’adozione del lungometraggio
Tra le inquadrature c’è un rapportò di Il cinema delle origini vede una costante tendenza
contiguità o di prossimità spaziale. all’aumento del metraggio (la durata dei film).
 Lo stesso Griffith si segnala per aver
Le prime forme di tale montaggio servono ad notevolmente aumentato il numero di
ampliare lo spazio in cui situare lo spunto inquadrature per rullo, ovvero per aver
narrativo. ridotto sensibilmente la lunghezza media
In particolare, nei film di inseguimento si passa di ciascun piano dei suoi film.
dalla rincorsa monopuntuale a quella
pluripuntuale, cioè dispiegata coerentemente in Veri e propri lungometraggi, di durata superiore
più inquadrature. all’ora, vengono da una cinematografia
considerata fino a quel momento minore come
c. Montaggio alternato quella italiana.
 Consiste nell’alternare tra loro
inquadrature di due o più eventi che si  Inferno (1911) di Bertolini, Padovan e De
svolgono nello stesso momento, ma in Liguoro => primo lungometraggio nella
luoghi diversi. Tra le serie parallele vi è storia del cinema.
un rapporto di discontinuità spaziale e di
simultaneità temporale. Il film è una dimostrazione delle straordinarie
possibilità della narrazione cinematografica di
lunga durata, che corrisponde ad una struttura L’ascesa del lungometraggio avviene, quindi,
molto complessa che tenta di riportare le piuttosto rapidamente (anche in virtù del palese
articolazioni principali dell’opera dantesca. apprezzamento del pubblico): nella seconda metà
 Inaugura lo spettacolo cinematografico a dei Dieci, la lunghezza dei film si assesta in una
proiezione unica. misura compresa tra i 1000 e i 1500 metri.
E sul piano del montaggio, si fa pioniere dello
sviluppo della narrazione a flashback.4 Il passaggio al lungometraggio rappresenta
 Il film fa uso, per la prima volta, l’ultima tappa dell’affrancamento del cinema
dell’espediente narrativo in cui un dalle forme dell’intrattenimento popolare e
personaggio inizia a raccontarsi ad altri. della ricerca della stessa rispettabilità artistica,
culturale e sociale che veniva tradizionalmente
Fondamentale per la consacrazione del associata allo spettacolo teatrale.
lungometraggio a nuovo standard internazionale
di produzione ed esercizio è Cabiria (1914) di Lo stesso linguaggio cinematografico da prova
Giovanni Pastrone. della sua maturità, venendo impiegato
La sua importanza storica risiede: nell’approfondimento di temi, vicende e
- Nella preziosità della messa in scena in personaggi dalla complessità crescente.
profondità di campo (che permette di Assieme ad esso, al montaggio non viene più
raggiungere un impressionante realismo richiesto solo di presiedere alla sintassi del
nella resa dello spazio tridimensionale) discorso filmico, ma di regolare l’intero flusso
- L’invenzione del carrello e l’adoperare di narrativo del film, nelle sue grandi articolazioni,
un’altra novità tecnologica: la lampada nel suo ritmo e nel suo senso.
elettrica ad arco.

Nel film, centrale è il ruolo del montaggio a cui è


deputata la tenuta dell’intera struttura
drammaturgica e nel quale è possibile ritrovare CAP 2 – MONTAGGIO ARTISTICO: IL
tutte le forme di montaggio analitico e contiguo CINEMA D’AVANGUARDIA
praticate a quel tempo. Nei Venti e in Europa (Francia, Germania e
Unione Sovietica) emergono importanti
 Intolerance di Griffith. movimenti cinematografici che si oppongono alla
produzione internazionale dominante e alle
Con questo film, Griffith concepisce un ambizioso principali convenzioni rappresentative del film
affresco morale che, attraverso il libero commerciale.
intrecciarsi di fatti privati ed eventi storici, mostra
le tragiche conseguenze dell’intolleranza tra gli  Il cinema d’avanguardia nasce in
uomini. reazione alla crescente invasione dei
prodotti statunitensi, mettendo fortemente
 Struttura narrativa fortemente innovativa: in discussione il cinema come industria.
a incastro.
Il paragone con le avanguardie storiche non
Le quattro storie vengono sviluppate dipende solo dalla dirompente azione iconoclasta,
parallelamente attraverso un sofisticatissimo ma anche dal fatto che gli artisti delle avanguardie
montaggio alternato a ritmo crescente. cinematografiche vengono spesso influenzati dal
 Griffith stacca sempre più frequentemente dadaismo e dal surrealismo o appaiono
da una storia all’altro, senza che lo direttamente legati alle principali manifestazioni
spettatore possa prevederlo. delle avanguardie stesse, come Duchamp, Ray o
Picabia.
La maturazione stessa di un cinema
dichiaratamente artistico trova significativamente
4
Evento passato rispetto alla storia che, rievocato da un nella coeva riflessione teorica.
personaggio o dal narratore, rompe la linearità
cronologica del racconto.
In particolare, dalla seconda metà dei Dieci, la Al cinema sperimentale possono essere
speculazione estetica è volta a dimostrare lo ricondotte tre grandi aree di ricerca:
statuto artistico del cinema. 1. cinema astratto
2. cinema dadaista
 Tutti i movimenti identificano il 3. cinema surrealista
montaggio come lo strumento con il
quale forzare le norme nate dalle ceneri Queste sono interessate ad indagare associazioni
del cinema delle origini e, soprattutto, di tipo grafico tra inquadrature.
mezzo espressivo specifico del cinema  Accostamenti di immagini che instaurino
(quello in grado di metterlo sullo stesso rapporti di volume, superficie e colore al
livello delle forme espressive di là della specifica natura degli elementi
tradizionalmente accreditate). rappresentati.
Con il fine di suscitare innanzitutto emozioni nello
Nei confronti del montaggio sviluppato dalle spettatore.
avanguardie, si può parlare di montaggio
artistico. L’opposizione al cinema commerciale sancisce
 Può essere definito tale perché subordina l’abbandono programmatico dell’apparto
il principio della continuità spazio- industriale e, quindi, il rifiuto del lavoro
temporale tra inquadrature contigue al collettivo: piuttosto l’autore a mantenere il
valore espressivo della loro controllo assoluto dell’opera e a lavorare in una
giustapposizione. dimensione artigianale, piuttosto che tecnologica
(che viene finanziata da un mecenate).
Gli esponenti delle avanguardie studiano e  Il film sperimentale ha una circolazione
praticano logiche di montaggio sperimentali, limitata.5
profondamente diverse dal modello griffithiano,
esplorando, ad esempio, le possibilità grafiche All’interno del cinema sperimentale ricadono:
dell’accostamento di inquadrature.
- L’impressionismo francese esplora le a. Film astratto
possibilità ritmiche. Con la definizione di film astratto si indica = una
- Ejzenstejn concepisce l’accostamento tra scrittura cinematografica che abbandoni
inquadrature come una collisione deliberatamente la rappresentazione della realtà, a
produttive di senso. favore della resa non figurativa di colori, forme,
- Gli espressionisti esaltano il montaggio le linee e punti.
configurazioni dell’inquadratura.  Infatti, i suoi principali esponenti
appaiono variamente indebitati con
Nell’ambito dell’avanguardia, inoltre, si forma l’astrattismo pittorico.
una tendenza trasversale che, interessata alla
nascente forma documentaria, predilige peculiari Si tratta di: Arnaldo Ginna e Bruno Corra (fautori
logiche poetiche di associazione tra le immagini. della musica cromatica); Richter e Fischinger
(associato soprattutto alla visualizzazione
Montaggio grafico del film sperimentale cinematografica di brani musicali6).
Artisti, registi e teorici fortemente influenzati  Usano varie tecniche per realizzare la
dalle avanguardie si oppongono al cinema loro pittura in movimento (disegno
commerciale dominante, professano un’idea di animato, vernice su vetro, composizioni
cinema non narrativo, essenziale per una piena di cera, sagome naturali ecc.), ma
legittimazione del cinema come arte autonoma. elemento comune è la costruzione
Ciò implica:
- Rifiuto sistematico del montaggio 5
Che si compie in Francia attraverso un circuito
continuo e delle sue forme rilevante di sale specializzate, alle quali si affianca
- Applicazione di logiche associative un’importante attività di divulgazione da parte di
prevalentemente formali. riviste, cineclub, gallerie d’arte e associazioni culturali.
6
Prima suonati dal vivo e, poi, sincronizzati alla
pellicola.
fotogramma per fotogramma, la quale c. Film surrealista – contesto rappresentativo
consente il massimo controllo sul lavoro e narrativo.
di composizione e giustapposizione delle
inquadrature. Il passaggio da un’iconografia astratta a una
rappresentativa, tuttavia, investe il montaggio
formale di nuove problematiche.
b. Cinema dadaista Dal momento che il contenuto di un’immagine
Raccoglie i film realizzati dal gruppo fondato da reale non è immediatamente riconducibile ad una
Tzara e che si muovono in un orizzonte trama di segni gli stacchi del montaggio grafico
prevalentemente rappresentativo. a. presuppongono una stilizzazione del
visibile
L’esempio più chiaro è Ballet mécanique (1924) b. implicano un sovrappiù di senso generato
7
di Léger e Murphy che non è funzionale alla dall’accostamento di materiale di per sé
rappresentazione, ma all’esplorazione di una significante.
scrittura cinematografica composita e discontinua,
sorretta dalla libera associazione di materiale Questi concetti si mostrano negli esempi dadaista
eterogeneo. e surrealista presentati:
 Dimostra come il montaggio grafico
posso essere applicato in maniera efficace - Mentre i dadaisti utilizzano le risorse del
anche all’immagine analogica = montaggio grafico per spingere il dato
un’iconografia non necessariamente fenomenico verso la massima
astratta. formalizzazione (dando vita ad un
c. Cinema surrealista modello che troverà espressione anche nel
Recupera la stessa idea di una sintassi incoerente cinema commerciale nell’ambito limitato
e frantumata del discorso dadaista, ma di una sequenza particolare);
reinterpretandola alla luce del concetto - I surrealisti si servono di associazioni
fondamentale di scrittura automatica. formali per esaltare rapporti sotterranei tra
Ciò produce, in realtà, strutture narrative motivi lontani.
fortemente anomale, ma comunque riconoscibili
come tali.
Il montaggio ritmico dell’impressionismo francese
L’esempio più celebre del cinema surrealista è Un I Venti in Francia vedono in azione una nuova
Chien andalou (1928) di Luis Bunuel e Salvador generazione di autori che producono sia film
Dalì, che esplorano la psiche umana e il commerciali che progetti di avanguardia: Gance,
funzionamento del subconscio nel rapporto tra i Epstein, Delluc e L’Herbier.
sessi, in storie più o meno complesse.  Ci si riferisce loro con la definizione di
 Il montaggio artistico è utilizzato a movimento impressionista.
sostegno sintattico di una narratività
debole e un registro visivo non realistico. Nelle loro opere si riscontra un elemento comune:
 Il lavoro espressivo sulla durata delle
Nel montaggio praticato da film astratti, dadaisti e inquadrature.
surrealisti la funzione estetica è nettamente La durata dell’inquadratura è un parametro che
dominante. può essere calibrato per dare un particolare ritmo
Le immagini vengono associate alla luce della alla sequenza.
loro organizzazione formale: A seconda del rapporto di durata tra inquadrature
a. Il film astratto in un contesto non contigue, si può distinguere:
rappresentativo e non narrativo a. Un ritmo regolare (inquadrature della
b. Film dadaista – contesto rappresentativo stessa durata)
ma non narrativo b. Un ritmo irregolare (durata difforme)
c. Decrescente (inquadrature via via più
lunghe).
7
Tema uomo-macchina.
Visto che i rapporti di durata tra inquadrature Avanguardia sovietica e montaggio intellettuale
lunghe sarebbe colti con difficoltà dallo spettatore, Negli anni Venti nasce la scuola sovietica del
una condizione necessaria perché si possa parlare montaggio che raccoglie importanti registi come:
di montaggio ritmico è la presenza di Kulesov, Pudovkin, Ejzensetjn e Vertov.
inquadrature brevi, cioè più brevi dei valori medi.
 Per cui, la ricerca sul montaggio ritmico Ciascun esponente individua nel montaggio non
implica necessariamente una ricerca sul solo un procedimento tecnico autonomo e
montaggio rapido. specifico, ma anche il principio sostanziale
dell’organizzazione formale e semantica del film,
Il film associato alla nascita di tale montaggio è cioè il fondamento dell’arte cinematografica.
La rosa sulle rotaie di Gance (1923).  In particolare, a Kulesov viene
 Fino a quel momento, il movimento riconosciuta il merito di aver avviato la
impressionista si era caratterizzato per speculazione critica e la sperimentazione
l’uso di tecniche di ripresa sperimentali pratica del montaggio.
(sovraimpressioni, filtri e fuori fuoco), A lui spetta la paternità dell’esperimento Kulesov
ispirate al concetto di fotogenia e che esalta la possibilità di connettere materiali
utilizzate per esprimere la soggettività dei eterogenei per produrre un senso diverso da quello
personaggi. espresso in ciascuno di essi.

L’affermazione del montaggio rapido quale Ma è Ejzenstejn a rappresentare il massimo


pratica stilistica passa anche per Couer fidèl di interprete di questa linea definita del montaggio
Epstein (1923). sovrano.
 Come Gance, anche Epstein vi ricorre
solo in momenti di particolare pregnanza  Il suo primo lungometraggio è Sciopero
narrativa. (1925)

Infine, bisogna considerare il Futurismo (1924) di Noto soprattutto per l’impiego dell’inserto
L’Herbier. extradiegetico con funzione commentativa.
 L’inserimento di una o più inquadrature
La sperimentazione del montaggio rapido viene che, non essendo riprese nello stesso
anche alimentata da un’importante riflessione ambiente in cui si svolge l’azione del
teorica: nel caso impressionista non ci troviamo film, possono essere considerate
davanti ad una tematizzazione forte del montaggio espressioni dirette dell’istanza narrante
come si sviluppa contemporaneamente in Unione (commenti alla rappresentazione).9
Sovietica, ma del montaggio si parla attraverso il
discorso sull’analogia tra cinema e musica In particolare, in Sciopero, alle cariche della
(serviva a legittimare il cinema come forma polizia corrispondono precisamente i colpi del
d’arte) che produce il concetto di ritmo visivo. macellaio, in modo che agli operai feriti a morte
faccia da contrappunto l’agonia dell’animale: in
Si capisce, quindi, perché il montaggio rapido non questo caso, il montaggio alternato, non serve a
varcasse in questi film il limite della singola indiare né la prossimità spaziale né la simultaneità
sequenza. temporale, ma a suggerire allo spettatore il
 L’analogia musicale, infatti, porta con sé paragone.
una caratteristica antinarrativa che non L’inserto diegetico funziona come una sorta di
può conciliarsi con il cinema commerciale metafora cinematografica.
se non in uno spazio circoscritto.8
 La corazzata Potemkin (1925)
La sequenza della scalinata di Odessa è diventata
una sorta di manifesto del montaggio inteso come
8
Nel primo film è funzionale alla drammatizzazione
9
dell’incidente ferroviario; il secondo per approfondire In Sciopero vengono montate alternativamente le
lo stato d’animo della protagonista; il terzo per rendere inquadrature della strage degli scioperanti a quelle
la verosimiglianza dell’esperimento fantascientifico. extradiegetiche della macellazione di un toro.
conflitto di inquadrature e dell’inquadratura principio cinematografico e l’ideogramma del
concepita come cellula di montaggio. 1929.
 Mette a paragone montaggio e scrittura
La cifra dominante è il contrasto: di contenuti = ideografica, nella quale il senso di una
tra i cosacchi e il popolo vessato; ma soprattutto serie di segni trascende ciascuno di essi.
di forma tra L’analogia serve ad evidenziare la doppia natura
- Inquadrature dell’esercito (fredde e del montaggio intellettuale:
geometriche) - Conflittuale =l’idea di uno scontro di
- Riprese dei cittadini che cadono sotto i inquadrature eterogenee
colpi (caotiche). - Concettuale = la possibilità di suggerire
“astrazioni” a partire da inquadrature
La contrapposizione di linee, scala, volume e concrete.
angolazione di ripresa tra le due serie di piani
marca la differenza tra la calda umanità del Dallo scontro di inquadrature nascerebbe un senso
popolo di Odessa e la fredda macchina di morte complessivo non compreso nelle singole
russa. inquadrature perché in sé irrappresentabile, ma
La drammaticità del momento non viene da queste in qualche modo richiamato.
veicolata, quindi, dalle singole inquadrature, ma
dal conflitto dei piani che, attraverso la tensione Espressionismo tedesco e montaggio intensivo
formale del montaggio, suscita nello spettatore L’espressionismo tedesco è caratterizzato dalla
quell’emozione violenta ricercata da E. per presenza di 3 film fondamentali:
risvegliarne la ragione. a. Il gabinetto del Dottor Caligari (1920) di
Robert Wiene
Tali forme di montaggio vengono ulteriormente b. Metropolis (1927) di Fritz Lang
perfezionate in: c. Nosferatu il vampiro (1922) di Murnau
 Ottobre (1928)
Del quale, l’estrema frammentazione del discorso Elementi in comune alle opere espressionista
filmico del film precedente diventa la base sono:
dell’intera costruzione drammaturgica del film e - Adesione a tematiche fantastiche,
l’inserto extradiegetico viene impiegato esotiche, folcloriche, cioè non realistiche
diffusamente. nel senso comune del termine
- Rigore compositivo dell’inquadratura,
La speculazione astratta comporta il rischio che lo improntata ad una figuratività
spettatore non sia in grado di decifrare appieno antinaturalistica, ispirata agli artisti
soluzioni e intenzioni significanti. dell’omonimo movimento artistico.

Per questa caratteristica, E. definisce il proprio La traduzione cinematografica della cifra


montaggio intellettuale. distorsiva della pittura implica la subordinazione
Si tratta di un concetto che elabora a partire dal di tutte le tecniche del mezzo alla plasticità
1924 e che si accompagna all’idea di un cinema di dell’immagine.
propaganda politica, tendenzialmente  Il montaggio diviene un regolatore
antinarrativo, finalizzato a suscitare nello dell’esibizione di particolari
spettatore delle predeterminate associazioni di configurazioni visive: il cinema
idee. espressionista valorizza più le singole
 La possibilità di combinare inquadrature che la loro successione.
inquadrature-attrazioni, cioè piani dal
forte potenziale evocativo, fa del
montaggio uno strumento di persuasione  Il gabinetto del dottor Caligari di Wiene
di manipolazione della psiche. Caratteristica del film sono le sue scenografie che
deformano edifici, spazi e oggetti all’insegna
La natura concettuale di tale concezione di dello stravolgimento delle regole prospettiche, del
montaggio viene chiarificata nel saggio Il senso del volume e della profondità.
A ciò si aggiunge una recitazione enfatica e un Documentario urbano e montaggio poetico
trucco sovraccarico in grado di trasfigurare i Con il termine di documentario ci si riferisce a
corpi, senza badare ai criteri di verosimiglianza. un tipo di cinema non finzionale, interessato alla
rappresentazione del mondo.
La qualità grafica delle inquadrature viene  L’origine della filmografia documentaria
valorizzata dal ritmo disteso del montaggio, può essere individuata nella produzione
corrispondente ad una scrittura che alterna realistica dei Lumière, ma bisogna
programmaticamente totali e piani ravvicinati. sottolineare che il cinema delle origini
 Una variante di montaggio analitico, non conosce la differenza tra fiction e non
caratterizzata dallo spostamento dell’asse fiction.
di ripresa nel passaggio dalla
rappresentazione d’insieme a quella Per cui, si parla di documentario a partire dai
parziale. Venti: è il periodo dei primi lungometraggi
etnografici dell’esploratore Robert Flaherty e
Tale artificio sintattico è generalmente deputato dell’emergere di un filone di film interessati alla
all’enfatizzazione dello stacco di montaggio. rappresentazione della grande metropoli del
Il montaggio analitico non serve alla continuità Novecento: le sinfonie delle città.
d’azione, ma blocca lo sviluppo della narrazione  Queste sperimentano forme di montaggio
ogni volta che gli elementi visuali si raccolgono in fortemente innovative, definite come
forme compiute. poetiche.

 Nosferatu il vampiro di Murnau In particolare, il montaggio di tali documentari


sembra voler restituire l’intensificazione della
Anche qui, il montaggio offre sostegno alle vita nervosa postulata da Simmel, che la
inquietanti composizioni degli spazi abitati dal considera caratteristica specifica dell’esperienza
vampiro: appare funzionale alle esigenze di percettiva dell’uomo moderno nella società di
esplorazione del quadro da parte dello spettatore. massa.
Inoltre, è il montaggio ad essere deputato  Il montaggio si pone in questi film come
all’orchestrazione delle molteplici linee del plot. elemento centrale per tradurre sul piano
visivo, l’esperienza della città: la natura
 Caratteristica del (film e del) movimento potenzialmente traumatica
sono generalmente considerate: dell’iperstimolazione sensoriale che
- Inquadratura lunga (spesso considerata caratterizza la vita metropolitana trova
l’elemento qualificante del montaggio un’equivalente filmico nel piccolo trauma
espressionista) visivo del cambiamento dell’inquadratura.
- Raccordo anomalo
- Complessità narrativa Tali documentari, quindi, offrono lo spaccato di
una giornata qualsiasi in una grande città. Le
In realtà, l’espressionismo non si caratterizza convenzioni del “genere” vengono fissate dal
tanto per una durata più lunga dell’inquadratura, primo documentario urbano girato in Francia:
ma per il ritmo irregolare, che alterna Rien quel es heures (1926), del regista brasiliano
inquadrature brevi e lunghe in accordo alla Alberto Cavalcanti.10
densità della messa in scena.
 Tale caratteristica è stata definita anche  Egli intende sottolineare polemicamente
montaggio intensivo. le profonde differenze tra ceti sociali.
In realtà, la drammaturgia del film tende ad
Il ruolo del montaggio nel movimento assorbire i contrasti nell’irrefrenabile corsa del
espressionista non può essere sottovalutato: esso tempo che diviene tema centrale.
partecipa attivamente al progetto estetico,
massimizzando la pregnanza plastica e simbolica 10
del visivo. Mostra una giornata nella vita della metropoli,
attraverso la rappresentazione di una serie di micro-
eventi variamente esemplificativi.
Non sono i singoli accadimenti ad interessare il CAP 3 – MONTAGGIO NARRATIVO. IL
regista, ma il loro inesausto fluire. CINEMA CLASSICO
 Agli stacchi semplici vengono preferiti Dagli anni Venti alla fine dei Cinquanta, il cinema
artifici di montaggio più evidenti: americano vive una straordinaria stagione, quella
- Dissolvenza in chiusura (immagine del cinema classico hollywoodiano.
scompare fino a diventare nera)  Un sistema capace di razionalizzare la
- Dissolvenza incrociata (l’immagine che realizzazione di opere narrative di grande
scompare e quella che compare si portata spettacolare, attraverso un
sovrappongono brevemente) apparato produttivo protoindustriale,
- Tendina (l’immagine che compare fa gestito da poche grandi compagnie
scorrere via l’immagine precedente (majors11) in regime di oligopolio.
orizzontalmente).
Queste esercitano un controllo assoluto sui film
Il regista vuole che il montaggio attiri l’attenzione lungo tutto il ciclo economico di sfruttamento,
dello spettatore perché il senso ultimo del film sta dalla produzione all’esercizio, attraverso:
proprio nel succedersi delle immagini in quanto a. Una divisione del lavoro particolarmente
tale. strutturata, che esalta la vocazione
collettiva del processo creativo;
Il termine di “sinfonie delle città” viene dal film b. La gestione diretta della rete di
più rappresentativo del genere: “Berlino. Sinfonia distribuzione e di larga parte del circuito
di una grande città” (1927) di Ruttmann. nazionale di sale cinematografiche
 Centrale è il tema della velocità o del (meglio attrezzate di quelle dei comuni
movimento, che caratterizza il film a esercenti).
livello di profilmico: l’inquadratura è
sempre brulicante di cose o persone; a All’estrema organizzazione delle modalità di
livello di macchina da presa e di produzione corrisponde la messa a punto di
montaggio (rapido). modalità di rappresentazione, di grande
efficacia.
Ascrivibile al genere dei documentari  La nozione di classicità indica uno stile
metropolitani è anche distinto ed omogeneo, caratterizzato dal
 L’uomo con la macchina da presa di sofisticato mascheramento del lavoro di
Vertov scrittura.
In esso sono rintracciabili le convenzioni del
“genere”: la tematica urbana, la limitata cornice La trasparenza dello stile classico riduce la
temporale, la forma per associazioni. consapevolezza spettatoriale della finzione dello
Vertov non riprende un’unica città, ma mescola le spettacolo cinematografico, favorendo le
riprese di Mosca, Kiev e Odessa per costruire un dinamiche dell’identificazione con i personaggi
luogo irreale, ma che meglio rappresenti l’intera che sono decisive per il coinvolgimento nel
US (al tempo impegnata nel primo piano mondo della narrazione.
quinquennale di sviluppo nazionale). La trasparenza della rappresentazione
cinematografica classica è frutto della concezione
Il film si struttura sull’opposizione tra tempo del del montaggio narrativo.
lavoro/del riposo, cioè su vita del singolo/della  Esso garantisce la massima scorrevolezza
città. al racconto, attraverso un complesso di
La sua importanza storica sta nella sua portata norme e convenzioni che disciplinano il
metacinematografica, in quanto riflessione sul cambio di inquadratura: il continuity
cinema e sul suo potere di manipolare la system.
percezione del reale attraverso montaggio ed
effetti speciali. La tutela di questo insieme di regole è l’obiettivo
di una nuova figura specializzata, il montatore.
11
MGM, Worner Brothers, Paramount, 20th Century
Fox, RKO.
In realtà, il montatore si trova spesso a lavorare
In realtà, il cinema classico non è un sistema fin dall’inizio delle riprese.12
monolitico. Ciò per due ragioni:
a. La presenza di un sistema di generi In fase di montaggio, il montatore sovrintendeva
narrativi che articolano il racconto all’esecuzione di almeno tre edizioni.
hollywoodiano e che hanno specifiche 1. Editor’s cut
qualità strutturali che influenzano la Il primo montaggio effettuato dal montatore in
stilistica del film. base ad una forma particolarmente dettagliata di
b. Il potere contrattuale di alcuni registi sceneggiatura che scandisce il flusso narrativo del
permette loro di infrangere tali principi. racconto, inquadratura per inquadratura. Si tratta
c. Le performance divistiche della star di una versione ancora approssimativa.
possono alterare l’equilibrio espressivo
del film: il trattamento della star segue 2. Director’s cut
logiche attrazionali esplicite di messa in Viene effettuato dal montatore sulla base delle
quadro/in scena e montaggio che osservazioni che il regista ha espresso alla visione
contraddicono le regole del sistema del primo montaggio (costituendone una sorta di
hollywoodiano. “testamento”).

3. Final cut
Il mestiere del montatore Effettuato sulla base delle opinioni del produttore,
Nel cinema delle origini non esiste la figura del che hanno carattere vincolante e risolutivo.13
montatore professionista: il montaggio è di
pertinenza esclusiva del “regista”. Ad Hollywood, inoltre, vigeva l’uso della sneak
Col progredire della complessità degli interventi preview: la versione non definitiva del film
di montaggio e della mole di materiali, tuttavia, si veniva mostrata a un audience casuale per
rese necessaria una specializzazione particolare. raccogliere dei pareri di orientamento.

Le caratteristiche e le mansioni del montatore Nuovi strumenti di lavoro


variano a seconda dei contesti geografico- La professionalizzazione del montatore nella
produttivi: Hollywood classica si accompagna
a. In Europa, esegue passivamente le significativamente alla modernizzazione dei suoi
indicazioni del regista/di chi ne fa le veci strumenti di lavoro.
b. Negli Stati Uniti, acquisisce sempre  Viene introdotta la moviola, che segna il
maggiore autonomia, trasformandosi da passaggio dall’era del montaggio
cutter in film editor, cioè responsabile manuale a quella del montaggio
dell’edizione finale del film. meccanico.
In particolare, si tratta di un dispositivo che
Ciò dipende dal differente statuto assunto dal consente di esaminare la pellicola attraverso uno
regista nelle rispettive tradizioni speciale visore retroilluminato e comandarne
cinematografiche:
a. In Europa, egli è autore 12
Per recuperare materiale d’archivio o verificare la
b. Nella Hollywood classica è funzionalità del girato; richiedere al regista di
esclusivamente direttore del set e degli riprendere determinate inquadrature di copertura in
attori, per cui il suo controllo si limita alle previsione del lavoro di montaggio. Prassi comune era
fasi delle riprese. pretendere, per ogni scena, i primi piani di tutti gli
attori in azione, per utilizzarli per accorciare o
eleminare un’inquadratura eventualmente ritenuta non
L’industria cinematografica hollywoodiana si basa adeguata.
su un sistema di specializzazione del lavoro 13
Il final cut può alterare la forma del film in qualche
articolato e gerarchizzato al cui vertice si colloca dettaglio, ma anche cambiarne il senso eliminando o
il produttore. rimontando una o più sequenze. Non sorprende, quindi,
che il montaggio del film potesse essere ragione di
conflitto tra gli interessi, spesso inconciliabili di registi
e produttori.
l’avanzamento attraverso un sistema meccanico a a. Il raccordo di posizione disciplina la
manovella/elettrico a pedale. disposizione dei personaggi.
Gli apparecchi americani sono contraddistinti Postula che la disposizione inziale di due
dallo scorrimento verticale della pellicola personaggi nell’inquadratura di partenza, non può
(rivelando un legame non casuale con il assolutamente essere invertita nell’inquadratura
proiettore). successiva.

La moviola accelera e facilita le operazioni di b. Il raccordo di direzione disciplina gli


montaggio, ma consente soprattutto una spostamenti dei personaggi.
precisione maggiore nella delicata operazione di Nel caso un personaggio esca di campo da un
raccordo delle inquadrature. certo lato di un’inquadratura, nella successiva
 La nascita della moviola ha le sue dovrà rientrare da quello opposto.
conseguenze per la messa a punto dello
stile classico. c. Il raccordo di posizione degli sguardi
disciplina la direttrice degli sguardi dei
La retorica del montaggio invisibile personaggi.
È stato Bazin14 per primo a definire l’invisibilità Nel caso due personaggi siano ripresi
come obiettivo principale del montaggio nel singolarmente, lo sguardo del primo deve essere
cinema americano classico. rivolto dove si suppone sia il secondo e viceversa.
 In particolare, egli distingue il montaggio
classico (invisibile) da altre forme di  I raccordi spaziali agiscono in conformità
montaggio come nel caso del montaggio alla regola dei 180 gradi, che presiede
delle attrazioni di E. o quello accelerato alla costruzione dello spazio filmico
degli impressionisti francesi. durante le riprese.

Il montaggio invisibile è un tipo di montaggio Essa circoscrive la libertà di spostamento della


che, per non distrarre lo spettatore dal flusso macchina da presa sul set a una porzione definita
narrativo, cerca di rendere impercettibile il dello spazio (appunto 180 gradi), delimitata
cambio di inquadratura che deve sottostare dall’asse principale dell’azione da filmare.
all’impianto normativo di particolari modalità di - Dalla rottura di tale regola fondamentale
raccordo dei piani (che, a partire dalla si genera lo scavalcamento di campo, che
discontinuità costitutiva del film, trasmettano allo produce riprese non raccordabili secondo
spettatore una sorta di impressione di continuità). i principi di chiarezza e verosimiglianza.

2. Raccordi temporali
Comprendono il raccordo di avanzamento
temporale/retrocessione temporale.
Servono a regolamentare la continuità temporale
del racconto, con l’obiettivo di evitare turbamenti
Si possono distinguere 3 categorie principali di o incomprensioni da parte dello spettatore.
raccordi: a. Raccordo di avanzamento temporale
segnala un’ellissi, attraverso l’impiego di
1. Raccordi spaziali una dissolvenza semplice o incrociata.
Comprende: il raccordo di posizione, il raccordo Le ellissi “minori” servono soprattutto a eliminare
di direzione e il raccordo di direzione degli i tempi morti, i momenti in cui non succede niente
sguardi. di rilevante dal punto di vista narrativo.
Dai raccordi spaziali dipende l’orientamento dello
spettatore sullo schermo. Il raccordo di avanzamento temporale, tuttavia,
nel cinema classico viene utilizzata anche con
funzione di censura. Il cinema classico tralascia
14
Nel celebre saggio L’evoluzione del linguaggio
cinematografico.
ciò che, a causa del Codice Hays15, non vuole o I raccordi di spazio, di tempo e di azione
non può mostrare. costituiscono il continuity system.
Tuttavia, l’impressione di continuità del film
b. Raccordo di retrocessione temporale hollywoodiano non dipende esclusivamente
innesca, invece, un flashback. dall’esecuzione tecnicamente corretta dei
Per diegetizzare il passato, il cinema classico raccordi, ma anche dal fatto che gli stacchi di
ricorre generalmente al primo piano del montaggio dovrebbero essere motivati dal punto
personaggio al quale appartiene il passato narrato. di vista narrativo.
 Quando un raccordo ben eseguito
3. Raccordi di azione risponde a una necessità drammatica, si
Comprendono: il raccordo sul movimento, il crea l’invisibilità.
raccordo di sguardo e il raccordo sonoro.
Prescrivono il modo più efficace per scomporre
un’azione in due inquadrature, in modo che lo Il montaggio del cinema di genere
stacco di montaggio risulti inavvertibile. Nel cinema classico, il concetto di genere
cinematografico rimanda a 4 significati diversi:
1. Raccordo sul movimento = un atto a. Progetto economico = la formula
iniziato in una determinata inquadratura industriale che presiede alla produzione
deve avere la stessa direzione/velocità e delle majors
occupare grosso modo lo stesso spazio b. Struttura formale = l’impianto narrativo
sullo schermo nell’inquadratura seguente. che informa nelle sue linee essenziali ogni
singolo film
Secondo la prassi classica, il raccordo sul c. Etichetta commerciale = categoria che
movimento non dovrebbe riprodurre determina le e strategie di marketing
integralmente l’azione, ma dovrebbe accorciarla d. Contratto simbolico con lo spettatore =
di qualche fotogramma. In alcuni casi può orientando il consumo, definisce un
comprendere un’ellissi vera e propria per dare orizzonte di attese e un determinato
maggior ritmo alla sequenza. atteggiamento di fruizione.

2. Raccordo di sguardo = disciplina l’atto Il sistema dei generi appare uno strumento
del guardare. efficace per ottimizzare la realizzazione di una
Nel cinema classico, il soggetto guardante e consistente quantità di film (prodotti allo stesso
l’oggetto guardato occupano due inquadrature tempo artistici e industriali, tipici esemplari
diverse e successive. Al limite, l’oggetto guardato dell’industria culturale di Adorno e Horkheimer).
può precedere il guardante purché rispetti l’asse e Il sistema dei generi, cioè, risponderebbe a una
l’angolazione di ripresa. tipica dialettica di standardizzazione e, allo
 L’inquadratura introdotta da un raccordo stesso tempo, di differenziazione dell’offerta.
di sguardo è la soggettiva.
In base al rapporto che lega una
forma/sintagma/tipologia di montaggio ad un
3. Raccordo sonoro = regola l’atto del modello narrativo hollywoodiano, è possibile
parlare, cioè quelle situazioni narrative in descrivere la presenza di tre classi
cui i personaggi conversano. sostanzialmente omogenee:
Nel raccordo sonoro, una battuta di dialogo si 1. Prima classe = tutte le soluzioni
sovrappone allo stacco tra le riprese di un convenzionali di montaggio che
personaggio e l’altro. formalizzano situazioni narrative comuni
 Definito anche sound bridge, può essere e, quindi, non appartengono a nessun
ottenuto attraverso l’impiego di rumori o genere in particolare.
di musica diegetica.
Si tratta di figure dall’alto tasso di ridondanza,
15
dunque prevedibili e gratificanti per lo spettatore.
Codice che, a partire dal ’34, bandisce dallo schermo
una serie di comportamenti sconvenienti.
 Rappresentano, cioè, forme generiche,
che appartengono al patrimonio Esempio
linguistico e stilistico del cinema classico  Sparatoria (tipica del western o del
nel suo insieme. gangster movie) = caratterizzata
dall’impiego strategico della soggettiva
Ad es. che, mettendo lo spettatore nei panni
- Campo-controcampo dell’eroe, massimizzano il
Modello di messa in scena dominante nella coinvolgimento emotivo.
rappresentazione delle scene di conversazione, La sparatoria hollywoodiana è, infatti,
basato sul principio dell’alternanza dei parlanti e caratterizzata da due tipiche inquadrature
sul raccordo di direzione degli sguardi. raccordate sullo sguardo: la prima raffigura un
Le varianti si basano sul numero di interventi di personaggio armato nell’atto di prendere la mira;
ciascun personaggio o sulla possibilità di la seconda riprende l’effetto del colpo esploso su
inframezzare la serie dei campi e dei controcampi quel determinato “bersaglio”.
veri e propri con altre inquadrature d’insieme.
 Inseguimento = la forma dominante di
- Sequenza ad episodi montaggio è il montaggio alternato, che
Modello di messa in scena nella rappresentazione fa susseguire inquadrature di inseguiti ed
ellittica di un lungo periodo di tempo. inseguitori, perno di ogni sequenza di
Consiste nel montaggio di brevi inquadrature che questo tipo.
sfumano l’una sull’altra attraverso dissolvenze
incrociate. Ciascuna inquadratura esprime un 3. Terza classe = forme di montaggio
momento significativo dell’unità temporale che la utilizzate in situazioni drammatiche
sequenza intende riassumere nel suo insieme. talmente specifiche da avere, in certi
generi, valore strutturale.
Queste due figure comuni sono state adottate in
maniera privilegiata ed estensiva da alcuni generi  Forme specifiche, che appartengono al
specifici, contribuendo in misura considerevole patrimonio linguistico e stilistico di un
alla loro codificazione. unico e irripetibile genere narrativo.
Come accade, ad esempio: Esempio:
a. Al campo-controcampo per la prima  Sequenze musicali e danzanti del musical.
romantic comedy sonora, che risponde Nel backstage musical16, il sottogenere
alla nuova centralità del dialogo nello particolarmente popolare durante i Trenta, i
sviluppo drammaturgico del genere. numeri musicali veri e propri presentano uno stile
b. La sequenza ad episodi nel film profondamente diverso dal resto del film.
biografico (biopic) dei Trenta che  Generalmente, negli episodi di contorno
risponde alla necessità di sintetizzare seguono le convenzioni di scrittura dello
“episodi di vita” non altrimenti stile classico, mentre le prove dello
rappresentabili in un genere che si spettacolo e lo spettacolo finale mostrano
qualifica per la tematizzazione delle soluzioni registiche di grande
dell’esistenze di personaggi celebri. impatto visivo fondate su sofisticate
2. Seconda classe = tutte le forme di forme di montaggio grafico (che punta
montaggio che traducono dei topoi alla valorizzazione delle opzioni di messa
narrativi, cioè situazioni drammatiche in scena, in modo non molto dissimile
che caratterizzano il cinema popolare, ma rispetto a quanto succede in un film
non sono necessariamente riconducibili a d’avanguardia).
un genere specifico.
Il modello di racconto veicolato dal genere
 Sono forme caratteristiche, che cinematografico si offre sempre come
appartengono a un determinato
sottoinsieme narrativo composto da due o 16
Un musical cinematografico che racconta allo
più generi, sottogeneri o filoni.
spettatore la produzione di un musical teatrale.
convergenza di contenuti e forme espressive: la  Per questi, l’arte della regia consiste nel
varietà dei generi è anche varietà di montaggi. saper orchestrare un racconto nel modo
Ogni film hollywoodiano può essere pensato più fluido possibile, subordinando la
come una combinazione di forme della visibilità dell’istanza narrante al principio
prima/seconda e terza classe. della chiarezza espositiva/motivazione
drammatica (es. Capra).
L’appartenenza ad un genere, anche quando
questo genere non ha storicamente sviluppato 2. Coloro che, nell’ambito di un certo
forme specifiche di montaggio, influenza il grado genere, dispiegano uno stile a tratti
di classicità del montaggio stesso perché la fortemente personale (es. western per
presenza di forme specifiche e caratteristiche può Ford, musical per Minnelli).
porvi un’importante deroga.17
 Spesso tali formule alternative di scrittura, Ciò li porta ad una certa sperimentazione, senza
opportunamente assorbite e disciplinate, che ciò significhi entrare in conflitto con le
permettono la tenuta artistica e ragioni dell’industria.
commerciale del sistema classico. Ad es. Hitchcock adatta sistematicamente i codici
linguistici del cinema di genere americano alla
propria poetica, arrivando anche a mettere
Montaggio d’autore radicalmente in discussione i principi fondativi del
Nella Hollywood classica, la produzione filmica cinema hollywoodiano.
segue il principio della catena di montaggio: il È ciò che accade nella celebre sequenza di
regista non è che un ingranaggio, non più Psycho: il regista liquida la protagonista poco
importante di altri. Egli non veniva considerato il prima della metà del film e ricorre a un montaggio
creatore o autore del film. di grande impatto visivo.
Il montaggio classico viene infranto due volte:
Tuttavia, un regista poteva guadagnare e a. Ogni inquadratura è straordinariamente
rivendicare un’autonomia creativa più o meno breve
importante in funzione del proprio talento e, b. La durata complessiva della sequenza è
soprattutto, della fortuna commerciale dei suoi molto più lunga di quanto il delitto non
film. sarebbe stato in realtà => estende
considerevolmente il tempo del discorso
 I registi del cinema classico possono rispetto al tempo della storia.
essere divisi in tre categorie:

1. Coloro che, acquistata fama e libertà 3. I registi ribelli, cioè coloro che
grazie al successo di approfittano della considerazione speciale
pubblico/riconoscimenti importanti per di cui godono presso un determinato
l’industria cinematografica USA studio, per trasgredire in maniera
(Academy Award), continuano a deliberata le convenzioni del sistema, sia
esprimersi in una scrittura invisibile. a livello narrativo che tecnico-stilistico.

È ciò che accade per i registi di formazione È il caso di Orson Welles e del suo celebre Quarto
teatrale (es. Cukor) perché le competenze che Potere.
vengono loro richieste non sono diverse da quelle Le novità risiedono
che hanno maturato a Broadway. - a livello narrativo dall’articolata struttura
Mentre per altri si tratta di una credenza genuina a flashback18
nel primato assoluto della componente narrativa - a livello stilistico, il film si impone nella
rispetto a quella espressiva. storia del cinema per l’impiego
sistematico del piano-sequenza (fondato
17
Come accade, ad es., nelle sequenze di montaggio
18
rapido del film di guerra o per le radicali soluzioni La vita di Kane è raccontata dalle testimonianze
visive delle gag fisiche del film comico. spesso contraddittorie di chi gli è stato vicino.
sulla continuità di ripresa, risulta agli necessario a livello narrativo: bisogna
antipodi del montaggio invisibile).19 concedere allo spettatore non solo il
tempo per decifrare il contenuto dello
Anche all’interno dell’industria hollywoodiana è schermo, ma anche di godere
possibile esprimere la propria sensibilità. Non dell’inquadratura stessa.
solo attraverso un contratto favorevole, ma anche
ricorrendo ad altre “tecniche”: ad es. il metodo del Il montaggio assume un ruolo decisivo anche in
cut in the camera (“montaggio in macchina”), un altro momento fondamentale legato alla
spesso utilizzato da Ford. costruzione divistica: l’entrata in scena della
 Limitava le ingerenze dei montatori degli star.
studi, girando solo lo stretto necessario,  Oltre ad essere ritardata rispetto all’inizio
così da non concedere alternative di del racconto (clima di attesa), è anche
montaggio al disegno creativo previsto al caratteristicamente frammentata.
momento delle riprese.
In sostanza, vi sono due grandi alternative di
Il montaggio standardizzato andrebbe distinto montaggio:
dalla scrittura personale di alcuni registi di grande a. Il caso in cui si procede dalla messa in
spessore, attraverso il ricorso alla definizione di scena del corpo a quella del volto
montaggio autoriale. b. Viceversa.
Un montaggio che si misura in base alla
deviazione rispetto al modello della classicità. Comunemente si passa dal corpo al volto,
concedendo al pubblico l’ambito piano
ravvicinato solo dopo che un certo numero di
Star system e montaggio divistico inquadrature distanziate lo abbiano preparato a
L’industria hollywoodiana della classicità si serve sufficienza.
del divismo come strumento di marketing. Oppure, si utilizza il modello alternativo che non
Le star sono icone mediatiche plasmate dalle case punta su un meccanismo di suspense/attesa, ma
di produzione sulla base di norme, procedure e sull’effetto sorpresa provocato da un inatteso
pratiche standardizzate. primo piano.
 Durante l’età d’oro dello studio system, il Il montaggio è fondamentale anche per la
rapporto tra star e major si basava su presenza testuale della star, la quale è spesso
contratti che: accompagnata da inquadrature “di reazione”, che
- Concedevano alla star il diritto di si concentrano cioè su personaggi intenti a
avvalersi sul set di collaboratori di fiducia guardarla estaticamente.
- Danno allo studio non solo la tutela  Secondo Paul Warren, lo statuto divistico
dell’immagine filmica dell’attore-divo, di un attore si può misurare dal numero di
ma anche la piena responsabilità della sua inquadrature di reazione (reaction shot).
immagine pubblica.
A tutto ciò, vanno aggiunte, infine, le sequenze
Per la sua immagine filmica, il montaggio gioca esplicitamente performative di tanti film
un ruolo fondamentale: da esso dipende la hollywoodiani (esibizioni canore, danzanti o di
persistenza sullo schermo dei piani ravvicinati che abilità varia), costruite in modo sistematico
veicolano in maniera privilegiata il carisma sull’alternanza tra le inquadrature della star e
divistico. quelle del suo pubblico filmico, proiezione
 La durata del primo piano di una star è simbolica del pubblico in sala.
spesso più consistente di quanto sia
19
Scena dell’affidamento al banchiere Thatcher del Il corpo divistico viene trattato, nel cinema
piccolo Kane: l’intero episodio è raccontato in un’unica classico, secondo modalità e principi di
inquadratura di circa 45 secondi, attraverso una montaggio ricorrenti che potrebbero essere
calibrazione del movimento della macchina da presa e descritto come montaggio divistico, il quale non
degli spostamenti dei personaggi, in modo che la loro
rompe con le convenzioni del continuity system,
disposizione spaziale traduca visivamente i reciproci
rapporti di forza. ma le interpreta in modo caratteristico.
cinema stesso e sulle sue facoltà riproduttive e
L’immagine divista, infatti, tende a rallentare lo affabulatorie.21
sviluppo narrativo e a opacizzare la Il portato riflessivo passa per il rinnegamento dei
rappresentazione. principi della scrittura invisibile della classicità:
innanzitutto quello della continuità narrativa che
 Il montaggio divistico gioca garantisce il funzionamento del sistema dei
deliberatamente con i desideri e le raccordi.
aspettative del pubblico, tendendo a
catalizzare l’attenzione dello spettatore Per cui, l’etichetta di montaggio critico (primo
sulla star a discapito del lineare fluire del metamontaggio) vuole indicare come le pratiche
racconto filmico. di montaggio del cinema moderno sono
qualificabili come critiche rispetto al montaggio
classico in senso “etimologico”: esse lavorano sul
montaggio classico, analizzandone la validità
rispetto ad un mutato scenario socioculturale.
 Restano fortemente indebitate alla
tradizione hollywoodiana pur ponendosi
come loro alternativa.

Gli esponenti del neorealismo italiano (1945-48)


sono i primi a rompere con le convenzioni del
cinema classico, in nome di un rapporto più stretto
con la realtà (quella della dura ricostruzione
europea).
Viene poi, la Nouvelle Vague francese (1959-63),
CAP 4 – MONTAGGIO CRITICO: IL i cui esponenti fanno dell’infrazione linguistica il
CINEMA MODERNO perno di un’estetica metacinematografica.
La SGM rappresenta uno spartiacque nella storia Inoltre, bisogna considerare gli esponenti del
del cinema: cinema d’autore dei Cinquanta/Sessanta, il cui
- Il ricambio generazionale anticlassicismo si lega all’espressione di una
- La comparsa di nuovi pubblici particolare personalità.
- Il riassetto del sistema dei media dovuto Infine, vi sono gli interpreti della New Hollywood
all’avvento della televisione statunitense, che inglobano le sgrammaticature
- La diffusione di nuove e più performanti all’interno della narrazione per fini espressivi.
tecnologie di produzione
Contribuiscono al mutamento delle pratiche di Il neorealismo
realizzazione e di consumo, così come al Il Neorealismo segna una stagione di grande
rinnovamento delle forme di scrittura. rinnovamento per il cinema italiano (e non).
Si tratta di una complessa rivoluzione che  Esso non indica una scuola con un
interessa, sostanzialmente nello stesso periodo, il manifesto e precisi intenti programmatici
cinema di diverse nazioni e che mette in o un movimento omogeneo e
discussione lo stile classico. consapevole. Piuttosto, potrebbe essere
 L’etichetta di cinema moderno indica il definito una comune sensibilità artistica,
cinema internazionale del secondo caratterizzata da una tendenza realista e
dopoguerra20. condivisa da un gruppo di registi, critici e
teorici molto diversi.
Le espressioni del cinema moderno sono
accumunate, inoltre, da una spiccata portata D’altronde, il Neorealismo ha breve vita,
riflessiva: una tendenza a riflettere, cioè, sul coincidendo con soli quattro anni del cinema
21
Il cinema moderno è un cinema al quadrato: un
20
Che sottolinea la perdita dell’innocenza che cinema che parlando di altro parla anche di sé e
caratterizzava la narrazione classica. parlando di sé parla anche di altro.
italiano, compresi tra i film di Roma città aperta La figura umana/personaggio perde il tradizionale
di Rossellini (1945) e Ladri di biciclette di posto di centralità all’interno dell’inquadratura, a
Vittorio De Sica e La terra trema di Luchino favore dell’ambiente.
Visconti, entrambi del 1948. Da ciò risulta allentato il funzionamento di alcuni
raccordi fondamentali come quelli di direzione e
La retorica realista non si esaurisce in elementi di movimento, organizzati proprio sulla continuità
come le riprese in ambienti esistenti, il ricorso ad di rappresentazione della figura umana.
attori non professionisti (amalgama) o ad una - Ladri di Bicilette è ricco di riprese
narrazione incentrata sulla storia italiana recente. dedrammatizzate dei protagonisti, che
 Il realismo non deriva nell’intrusione vagabondano in campo lungo per una
della realtà bruta nel cinema, ma da un Roma fredda e indifferenti al dramma dei
gioco consapevole di effetti di reale che personaggi, al quale corrispondono, nel
incrinano i codici di scrittura classici dal montaggio, raccordi fragili e
punto di vista visivo, sonoro e del approssimativi, spesso gravati da vistosi
montaggio. cambiamenti di scala e di direzione.

In questo caso, possiamo riconoscere la presenza


di 3 direzioni anticlassiche o postclassiche: 3. Montaggio lungo
Tale forma si ritrova anche nello stile degli
esponenti del cinema moderno.
1. Montaggio brusco Visconti è sicuramente uno dei primi a lavorare
Tecnica di montaggio basata sullo scarso impiego sulla durata delle inquadrature in modo
di inquadrature di transizione e di connettivi. espressivo.
 Particolarmente evidente nello stile - Si può osservare ne La terra trema
rosselliniano. (adattamento dei Malavoglia di Verga).
Es. Il montaggio brusco diventa, infatti, la regola Il montaggio lungo non solo radicalizza il piano-
di scrittura dell’intera pellicola di Paisà.22 sequenza, ma ne estende il principio a tutto il
- Già a partire dal primo “episodio”, si tessuto drammaturgico: a diverse sequenze
consideri la brutalità con quale si stacca monoinquadratura si associano inquadratura
da un personaggio all’altro nel momento lunghe che, pur non esaurendo interamente uno
di ciascuna delle tre morti che ne spunto narrativo (come esigerebbe la definizione
punteggiano la parte finale (soldato precisa di piano-sequenza), risolvono con la
americano, soldato tedesco e Carmela). continuità di ripresa segmenti di racconto che
In particolare, nel caso del primo, lo spettatore potrebbero essere gestiti anche in maniera diversa.
non fa in tempo a vederlo accasciarsi che R.
stacca sul primo piano di un soldato tedesco Il montaggio lungo di Visconti va spesso a
nell’atto di abbassare la canna del fucile.23 sostituire il montaggio analitico e il campo-
controcampo dello stile classico, facendo anche
2. Montaggio debole uso di:
Consiste in un’applicazione eterodossa del - Profondità di campo = gestire senza
sistema dei raccordi classico. stacchi una conversazione tra un numero
 Dipende dal nuovo peso del personaggio indefinito di parlanti relativamente
neorealista rispetto a quello classico. distanti tra loro
- Movimenti di macchina = sostituire
22
stacchi e attacchi di montaggio,
Che amalgama strategicamente materiale di collegando le azioni di due o più
repertorio/di finzione secondo un progetto ideologico
in chiave realista che associa il valore ontologicamente personaggi.
testimoniale del primo con quello stilisticamente
“sporco” del secondo. Le scritture di questi tre grandi autori neorealisti
23
Il distributore americano, considerandolo un errore appaiono evidenti messe in discussione dei
di montaggio, lo corresse anticipando l’inquadratura principi classici e della centralità spettatoriale nel
del tedesco per avvertire lo spettatore del pericolo
processo comunicativo.
imminente.
- La scrittura di Rossellini procede per
scatti e avanzamenti improvvisi, minando La libertà di espressione garantita dal budget
il principio della progressione graduale ridotto e la conoscenza della storia del cinema
del racconto derivante dalla militanza critica, fanno del cinema
- De Sica incrina il funzionamento del della NV un cinema deliberatamente trasgressivo.
sistema dei raccordi, minando il principio La trasgressione del montaggio della NV opera
della chiarezza della rappresentazione. su tre piani diversi:
- Visconti rifiuta il sezionamento ordinato 1. Il turbamento della continuità spaziale,
dello spazio filmico, minando il principio esemplificato da una delle forme più
della gerarchizzazione significante delle significative del cinema moderno, il jump
azioni. cut25 (Godard) => soluzione stilistica che
Il montaggio neorealista sposta lo spettatore da consiste nell’accostare due o più
quella posizione privilegiata, rassicurante e inquadrature molto simili da punto di
consolatoria che gli aveva accordato il cinema vista
classico: non viene collocato nella posizione - Filmico (per modalità di ripresa)
migliore o nel momento migliore per assistere al - Profilmico (per oggetto di ripresa)
dispiegamento dei fatti, ma diventa un osservatore
come un altro. Il montaggio a salti è osservabile nel film di
 Non può più essere al centro del mondo esordio di Godard, Fino all’ultimo respiro, dove
perché è il mondo ad essere cambiato. Per diviene principio costruttivo dell’intera scena in
cui, la stessa narrazione classica non cui Michel accompagna in macchina Patricia
appare più adeguata a rappresentarlo. all’incontro con un celebre giornalista.
È nel mutato contesto del dopoguerra europeo che  Godard rifiuta l’usuale costruzione per
il montaggio narrativo mostra per la prima volta campi-controcampi e monta “a salto”
tutta la sua artificialità. inquadrature sostanzialmente
indistinguibili di Patricia ripresa di spalle.
Il montaggio trasgressivo della NV
L’etichetta di Nouvelle Vague indica un gruppo Il procedere sincopato distoglie
variamente articolato di cineasti francesi 24 momentaneamente lo spettatore dalla finzione,
(Truffaut, Godard, Resnais, Rivette, Chabrol e attirandone l’attenzione su di sé, sul suo apparato
Rohmer) che, a cavallo tra gli anni Cinquanta e linguistico-formale.
Sessanta, si è distinto a livello internazionale.
2. La progressione temporale del racconto
Ancora oggi si dibatte sul grado di unitarietà di viene spesso turbata da infrazioni non
intenti o sull’identità della Nouvelle Vague come segnalate allo spettatore.
scuola artistica. Non si segue il codice hollywoodiano che
Tra gli anni del fenomeno, tuttavia, le stesse eleggeva la dissolvenza quale segno di
personalità (che prenderanno poi strade differenti) demarcazione dei raccordi temporali.
appaiono accumunate Inoltre, la NV trasgredisce deliberatamente il
- Programma creativo = realizzare film principio della chiarezza narrativa.
fortemente personali, interamente - Particolarmente evidente in Hiroshima,
concepiti e scritti da un autore che è mon amour di Resnais, nel quale il regista
contemporaneamente regista e sembra voler riprodurre, attraverso il
sceneggiatore. montaggio, il funzionamento di base della
- Strategia produttiva = troupe leggera mente umana rispetto all’atto del
che limiti il più possibile i costi di ricordare.
realizzazione.
- Assunti teorici = politica degli autori,
fondata su una forte polemica nei
25
confronti del cinema francese coevo Proibito dalla regola “classica” dei 30 gradi =
(considerato un cinema di sceneggiatori). vietava che due inquadrature dello stesso oggetto,
riprese lungo assi troppo simili potessero essere
24
Sostanzialmente i critici dei Cahiers. montate in sequenza.
3. L’omogeneità stilistica viene messa a
dura prova dalla convivenza di stilemi Anche tra le diverse poetiche e stili degli autori
moderni e di forme di montaggio desuete, del cinema moderno si ritrovano alcuni importanti
discendenti dal patrimonio linguistico del elementi comuni:
cinema del passato. - Il rifiuto del montaggio narrativo, in
- Truffaut recupera poeticamente quei nome di una scrittura visibile e
trucchi del cinema muto che lo stile riconoscibile porta al comune
classico aveva sostituito, come l’impiego apprezzamento di una soluzione
del mascherino come transizione da espressiva come il piano-sequenza, così
un’inquadratura all’altra osservabile in come è possibile osservare nel cinema di
Jules e Jim (1962)26, ambientato durante alcuni esemplificativi autori come Tati,
la Belle époque e, quindi, in grado di Dreyer e Antonioni.
giustificare diegeticamente il nostalgico
ricorso ai datati strumenti dei montatori di Il piano-sequenza di Tati27
quel periodo storico. Consiste in inquadrature fisse della durata
compresa tra i trenta e i novanta secondi, in cui
Nell’evoluzione del montaggio trasgressivo della un’azione comica si sviluppa lungo più piani/in
NV va anche considerata la profonda influenza del diversi settori dell’immagine, attirando
neorealismo italiano. l’attenzione dello spettatore con l’aiuto del suono.
Mentre, il neorealismo italiano mette in  È il piano-sequenza a veicolare le gag più
discussione il montaggio classico (pressato dalle complesse dei suoi film dal punto di vista
contingenze sociali, politiche ed economiche della spaziale.
ricostruzione) in nome del primato della facoltà Esso è funzionale all’accumulo parossistico di
riproduttiva del cinema, la NV lo fa in nome del materiali, personaggi e azioni, sfidando
primato della sua facoltà affabulatoria. esplicitamente lo spettatore a cogliere ogni
 L’intento è quello di raccontare una storia minimo dettaglio significante.
allo spettatore per ricordargli la natura
finzionale di quella come di tutte le altre Il piano sequenza di Dreyer
storie, quindi, il suo essere spettatore Si tratta di inquadrature della durata superiore ai 2
cinematografico piuttosto che testimone minuti, che alternano stasi e movimento della
di evento reale nel suo farsi. macchina in accordo agli spostamenti dei
personaggi o dei loro interventi nella
conversazione.
Cinema d’autore ed estetica del piano-sequenza Il p.s. non è utilizzato da Dreyer in momenti
All’origine dell’idea di un’autorialità narrativi particolari, ma viene utilizzato come
cinematografica ritroviamo il saggio della equivalente funzionale del montaggio analitico.
camerastylo di Astruc (1948).
 La macchina da presa sarebbe diventata, Esso si accorda perfettamente alla recitazione
per un regista, come la penna per uno straniata e creano un ritmo sospeso, ieratico e
scrittore, cioè uno strumento creativo solenne che ipnotizza lo spettatore e trascende i
personale e flessibile, un mezzo di contenuti della narrazione.
espressione individuale.
Il piano sequenza di Antonioni
Per cui, bisognava riservare al regista il controllo Egli può essere considerato il massimo esponente
di tutte le fasi di lavorazione filmica: solo così la di un neorealismo interiore che scruta le crisi
macchina da presa avrebbe potuto veicolare identitarie dell’uomo dell’età post-industriale.
contenuti narrativi complessi (anche
antispettacolari), attraverso un linguaggio Si tratta di inquadrature mobili molto lunghe e
originale. articolate, in cui la macchina da presa, anche
26 27
Fotografato con un formato dal grande sviluppo Erede della grande tradizione comica del cinema
orizzontale (Frasncope) che ampliava notevolmente la muto e della sua brillante critica ai costumi della
gamma di interventi grafici praticabili sull’immagine. società di massa.
quando segue gli spostamenti dei personaggi,  Un cinema profondamente diverso da
compie traiettorie fortemente stilizzate, arrivando quello precedente, sia dal punto di vista
a segnalare la propria presenza indagatrice. stilistico che tematico.

Il piano sequenza diventa in A. una vera e propria D’altronde, il secondo dopoguerra americano è
regola di scrittura.28 segnato da un profondo mutamento del contesto
socioculturale, così come del quadro economico-
Esso è più o meno subordinato al movimento dei industriale di riferimento e della congiuntura
personaggi ed esplicita l’istanza narrante, cinematografica internazionale.
richiamando lo spettatore allo spettacolo del Bisogna, quindi, considerare:
cinema come sguardo sul mondo. a. Avvenimenti drammatici – Vietnam,
omicidi dei Kennedy, Watergate =>
Le differenze nell’uso del piano sequenza tra i tre minano l’idea del cinema (classico) =
autori possono essere così sintetizzate: semplice occasione di intrattenimento.
a. Tati = piano sequenza fisso b. Notevole ridimensionamento degli
b. Dreyer = piano sequenza mobile incassi, smantellamento del sistema
subordinato ai movimenti dei personaggi verticale integrato, abbandono del sistema
c. Antonioni = piano sequenza mobile di autocensura Hays => una nuova libertà
svincolato dai movimenti dei personaggi. creativa (precedentemente impensabile).
Tali modalità rappresentano perfettamente le varie
possibilità di declinazione della ripresa in c. Comparsa di una nuova generazione di
continuità. autori che si sono formati nelle università
e nelle scuole di cinema e che appare
Il piano sequenza, in ogni caso, è sempre un incantata dalle conquiste del cinema
rifiuto esplicito dello stile classico e del artistico europeo.
montaggio narrativo.
Esso si esprime a vari livelli: La Nuova Hollywood assimila le infrazioni
a. Respinge il principio che voleva la durata linguistiche della NV, mettendole però al servizio
di un’inquadratura dipendere dalla sua del racconto.
leggibilità (non ci sono possono essere  Si può parlare, quindi, di
inquadrature troppo piene per poter essere sgrammaticature sempre giustificate dal
lette con comodità o inquadrature troppo pdv diegetico e integralmente funzionali
vuote per annoiare) alle logiche narrative.
b. Respinge il principio che un’inquadratura
debba veicolare una porzione non  Il laureato
autosufficiente di racconto Caratterizzato dall’essere un attacco ironico e
c. Respinge il principio che un’inquadratura dissacrante agli ideali consumistici e al
debba servire più la storia che l’istanza perbenismo dell’America dei ’60.
narrante. Nel film sono numerose le infrazioni ai codici di
scrittura classica (raccordi spaziali sbagliati, jump
cut, impropri raccordi sonori ecc.).

Sgrammaticature nella Nuova Hollywood Ad es., nella sequenza in cui il laureato viene
A partire da film come Il laureato di Mike sedotto dalla signora Robinson (alla quale resiste
Nichols, Gangster Story di Arthur Penn ed Easy finché non gli si presenta davanti completamente
Rider di Dennis Hopper, emerge negli USA il nuda).
fenomeno della Nuova Hollywood. Lo stato di ansietà del protagonista, la sua
esitazione, viene veicolata sul piano del
montaggio dalla brevissima durata delle anomale
28
Si possono considerare i due casi esemplari del piano riprese in soggettiva.
sequenza del ponte sul Naviglio in Cronaca di un  Si tratta di una particolarità che,
amore (1950) e quello della morte di David Locke in
Professione: reporter (1975). pienamente giustificata dal pdv narrativo,
è perfettamente accettabile per lo considerava errori: montaggio rapido, inserti
spettatore. Oltretutto, ciò rende la extradiegetici, jump cut, raccordi sbagliati.
sequenza di grande efficacia  Esprimono sul piano del montaggio, il
drammaturgica => rendono il senso di una turbamento della percezione naturale dei
serie di occhiate fugaci e circospette. personaggi seguita all’assunzione della
droga.
 Gangster Story La sequenza oppone:
Trasfigura le reali azioni criminali della celebre - Montaggio continuo => associato alla
coppia di banditi della GD, rendendoli giustizieri normalità
di un sistema economico ingiusto e affamatore. - Montaggio discontinuo => associato
Il film ha un peculiare ritmo narrativo, alternando all’alterazione.
sistematicamente momenti statici e momenti di
azione. Sintetizzando:
In particolare, sono soprattutto le scene di a. Il laureato – il montaggio rapido
violenza a contenere sgrammaticature. veicolava una soggettivizzazione
grammaticale
Si consideri la sequenza del primo assassinio b. Easy Rider - il montaggio discontinuo
commesso dalla coppia. veicola una soggettivizzazione stilistica.
 Montaggio alternato tra l’interno e
l’esterno della banca. I film che inaugurano il fenomeno della NH
L’omicidio rappresenta il climax della sequenza, trasgrediscono deliberatamente alle norme dello
dal pdv narrativo e stilistico => serie di campi e stile classica, dimostrando come la trasgressione
controcampi frontali, rappresentativi di una stessa possa assolvere una funzione espressiva,
forma arcaica di montaggio. retorica.
 Clyde e la vittima sono ripresi
esattamente lungo linea dei 180 gradi, con Se anche tali film non esauriscono la varietà
l’effetto disorientante per lo spettatore di formale delle pellicole della NH, l’importanza dei
comparire frontalmente, con lo sguardo loro registi risiede nella comprensione che il
quasi rivolto in macchina. fastidio dello spettatore provato di fronte alla
sgrammaticatura di montaggio poteva essere
sfruttato sistematicamente come un elemento di
 Easy Rider connotazione.
Il film segue le avventure epico-tragiche dei  L’idea dell’esistenza di un solo modo
motociclisti Billy e Wyatt. corretto di montare due inquadrature
Il montaggio del film è molto libero e innovativo successive viene sostituita dall’idea che vi
nella scelta di transizioni anticonvenzionali tra siano ogni volta infinite possibilità, nel
una sequenza e l’altra o nell’utilizzo pionieristico dominio delle quali la prescrizione
del flashforward.29 classica non vale più delle altre.

L’azzardo più consistente è rappresentato La scelta si basa a seconda della specificità


dall’aver costruito interamente sulla narrativa e dell’effetto che si vuole ottenere sulla
sgrammaticatura una lunga sequenza propria audience.
sperimentale (inizialmente girata solo come  Finendo forse per limitare il potenziale
materiale dimostrativo per il produttore): la provocatorio che il cinema europeo aveva
sequenza del cimitero di New Orleans. attribuito alla trasgressione.

Le numerose inquadrature, infatti, vengono qui


montate più secondo i principi del montaggio
artistico delle avanguardie, divenendo CAP 5 – MONTAGGIO LUDICO. IL
esemplificativa di quelli che la classicità CINEMA POSTMODERNO
29
Un’inquadratura della tragica scena finale con le
moto in fiamme.
È Star Wars di Lucas30 a segnare il passaggio ad quello moderno, che si mette in mostra per
una nuova fase del cinema. Il film non solo problematizzare la fruizione filmica e un
contribuisce a rilanciare il cinema hollywoodiano montaggio che si mette in mostra per stupire lo
tra i grandi produttori di immaginario del ‘900, spettatore e rendere ancora più intensa la sua
ma inaugura un nuovo modello di cinema, al esperienza cinematografica, anche attraverso il
quale ci si riferisce con l’etichetta di: cinema ricorso all’informatica e ai nuovi media.
postmoderno.
Il montaggio del cinema contemporaneo può
Si tratta di un cinema essere definito “ludico” perché:
- Non esclusivamente statunitense - Gioca con lo spettatore e le sue
- Che vuole rivolgersi più al corpo che alla aspettative
mente dello spettatore - Mettono in gioco il cinema stesso,
- Che non smette di raccontare storie e contaminandone la sintassi con le istanze
produrre senso, ma la cui vocazione di altri testi mediali (videoclip musicali,
risiede nella creazione di stimoli e videogiochi, programmi televisivi).
sensazioni forti.
È possibile, quindi, riscontrare 4 grandi tendenze
La nozione di postmoderno viene spesso vista espressive variamente influenzate dal montaggio
come caratteristica della contemporaneità. nonlineare.
 Secondo Frederic Jameson, questa è 1. Uso virtuoso del montaggio rapido = non
segnata da: solo come principio costruttivo di una
- Crollo della distinzione tra cultura elitaria sequenza particolare, ma come logica
e di massa estesa a tutto il testo cinematografico.
- Prevalenza di una sensibilità artistica e 2. Split-screen
superficiale 3. Giustapposizione di materiali
- Soggettività debole, problematica e fotografati con diverse macchine da
frammentaria. presa e con diversi dispositivi
4. Recupero estensivo di forme del
L’etichetta di postmoderno rimanda al montaggio passate che supera il senso
superamento di qualcosa che sta ancora della citazione per divenire
avvenendo, tradendo il rapporto complesso riutilizzazione strutturale => il
intrattenuto dal cinema contemporaneo con quello montaggio ludico del cinema
moderno. postmoderno dimostra la provvisorietà di
ogni convenzione stilistica, attestando lo
Il cinema contemporaneo non viene statuto intermediale del concetto di
semplicemente dopo quello moderno, ma ne montaggio.
ripropone in maniera esasperata le caratteristiche,
cambiandole di segno. L’era del montaggio digitale
 La stessa riflessività non viene utilizzata I sistemi computerizzati per il montaggio non-
per suscitare interrogativi sulla propria lineare consacrano l’avvento dell’era del
fattura (autoreferenzialità estetica) e montaggio digitale.
incoraggiare una fruizione critica delle  Bisogna considerare i pioneristici
immagini (autoreferenzialità politica), esperimenti di cineasti come Francis Ford
ma per coinvolgere maggiormente lo Coppola (primi ‘70).
spettatore nel mondo diegetico (che dopo
la svolta digitale non fine più di avere dei L’impiego del computer è in realtà passato
rapporti cogenti con il reale) => una dall’eccezione alla norma solo nei ’90, quando gli
funzione euforizzante. sviluppi dell’informatica hanno intercettato gli
Per cui, l’etichetta di montaggio ludico vuole interessi economici dell’industria elettronica
sottolineare la differenza tra un montaggio, come dell’audiovisivo.
30
Segnato da effetti speciali, innovativa tecnologia
sonora Dolby stereo, stile tipicamente immersivo.
Semplificando, si può affermare che il montaggio - Risparmio di tempo => contenimento
digitale si articola in tre fasi interdipendenti di della fase di postproduzione e, quindi,
lavoro: delle spese di affitto di equipaggiamento e
a. Fase di acquisizione = trasferimento strutture.
nell’elaboratore di tutto il materiale - Risparmio sulle risorse umane
audiovisivo prodotto in fase di ripresa. - Risparmio rispetto ai costi di stampa della
Si tratta di digitalizzare le immagini e il pellicola.
suono originale, archiviando i dati sotto
forma di file rintracciabili da un software
dedicato. Gli studi di storia della tecnologia del cinema
b. Fase di elaborazione = consiste nel sostengono che, per potersi affermare
montaggio vero e proprio, cioè nella commercialmente e innovare il mercato, ogni
manipolazione del materiale in accordo a nuova tecnologia deve innanzitutto mascherarsi
un determinato disegno creativo. da vecchia.
In questa fase il montatore è libero di
sperimentare tutte le combinazioni Una nuova tecnologia non deve tanto dimostrare
possibili di inquadrature, di poter fare qualcosa di diverso, ma dimostrare di
avvantaggiandosi della possibilità di poter fare in modo soddisfacente proprio quello
accedere in tempo reale, per un numero che faceva quella precedente.
infinito di volte, a qualsiasi immagine
archiviata preventivamente Ogni nuova tecnologia, naturalmente porta con sé
nell’elaboratore. specifiche tecniche che non si sovrappongono a
c. Fase di composizione = conformare il quelle della tecnologia precedente.
negativo e il nastro magnetico reali alla  Nel caso del montaggio non-lineare, il suo
sequenza di immagini virtuali ritenuta portato più originale e importante è quello
definitiva. della virtualità.

Proprio l’espressione di montaggio non-lineare si Lo sganciamento del supporto fisico sembra


riferisce alla facoltà del computer di accedere annullare i confini tra ciò che può e non può
istantaneamente alle informazioni immagazzinate essere fatto: non c’è limite agli interventi di
nella sua memoria. manipolazione, ritocco, numero di colonne sonore
mixabili e sincronizzabili automaticamente,
Ovviamente, il montaggio digitale comporta tutta numero di edizioni realizzabili, archiviabili e
una serie di vantaggi: confrontabili.
- È più veloce di quello meccanico
- Snellisce la complessa fase preliminare di
catalogazione del materiale e quella di Montaggio come attrazione
sincronizzazione di banda visiva/sonora Come abbiamo visto, il montaggio rapido non
- Azzera il tempo di ricerca delle fasce con il cinema postmoderno.
inquadrature da montare Tuttavia, è partire dagli ’80 che si registra a livello
- È più semplice e più comodo internazionale una tendenza generalizzata
all’aumento del ritmo di montaggio.31
Il montaggio digitale, inoltre, libera il montaggio
del film da quella fisicità che lo aveva La durata media per inquadratura, introdotto dal
caratterizzato per quasi un secolo: la pellicola critico inglese Barry Salt come Average Shot
virtuale non si graffia, non si usura, non si rompe, Length (ASL), è il descrittore statistico più
non prende fuoco e soprattutto non ingombra. importante per lo studio del montaggio: esprime il
rapporto tra durata del film e numero di
Comporta anche tutta una serie di vantaggi inquadrature.
economici (direttamente proporzionali alla
quantità di pellicola da montare): 31
Rilevata dall’analisi neoformalista del film, che
applica la statistica allo studio dello stile.
- I film dei ’60 presentano un ASL Eppure, ogni ripresa resta perfettamente leggibile
compreso tra 6 e 8 secondi; per lo spettatore: l’azione è in evidenza, le
- Quelli dei ’70, tra i 5 e 8 traiettorie mai più di due e spesso i momenti più
- Quelli degli ’80 tra 4 e 7, con molti film concitati vengono stilizzati dall’uso del ralenti.
d’azione montati in maniera ancora più  Per oltre 10 min, la ASL scende
frenetica. ampiamente sotto i 2 secondi.

Sul cinema mondiale influiscono tre c. Il cinema contemporaneo è influenzato


macrofattori: dalle possibilità offerte dai sistemi di
a. Il cinema contemporaneo viene montaggio non-lineare.
fortemente influenzato dal montaggio
televisivo. Tali sistemi di montaggio hanno contribuito a
 Videoclip (MTV) e pubblicità hanno velocizzare in modo generalizzato il montaggio
reso indirettamente popolare un’estetica del film, non solo nell’ambito delle scene
sensazionalistica, fatta di attacchi d’azione.
rapidissimi a ritmo di musica. Anche, ad es., per le scene dialogate.
 A partire da questo decennio, moltissimi  Es. Sud (1993) di Gabriele Salvator, il
professionisti formatisi in televisione quale inserisce nei dialoghi molte
fanno ingresso nel cinema. inquadrature di reazione, soprattutto,
tende a staccare molto frequentemente da
Possiamo considerare esemplare un film come un parlante all’altro, praticamente a ogni
 Top Gun (1986) di Tony Scott, noto battuta.
regista di commercials.
La ASL è compresa fra i 3 e i 4 secondi. La tendenza all’accelerazione del montaggio ha
Il film è costruito a tavolino sull’alternanza di superato, a partire dagli ’80, una sorta di livello di
- sequenze statiche, ambientate guardia, un punto oltre il quale una differenza di
prevalentemente alla base tipo quantitativo diviene anche una differenza di
militare/dintorni e funzionali tipo qualitativo.
all’avanzamento della sottotrama
sentimentale In generale, si può affermare che il cinema
- sequenze dinamiche, altamente postmoderno sembra fare del montaggio rapido un
spettacolari, in cui il modello televisivo è uso attrazionale.
più evidente. Esse potrebbero essere
considerate funzionali alla Secondo Sandro Bernardi, attrazione e
caratterizzazione del protagonista, ma narrazione sono due aspetti complementari del
soprattutto sono destinate a massimizzare cinema.
il coinvolgimento dello spettatore. A secondo di quanto le immagini di un film siano
funzionali al racconto è possibile valutare il
b. Il cinema contemporaneo è influenzato rapporto tra il loro tasso attrazionale e il loro
dal montaggio del Nuovo cinema di tasso narrativo.
Hong Kong, soprattutto dall’estetica
fiammeggiante dei suoi film d’azione, Il montaggio rapido del cinema postmoderno
capaci di coniugare ritmo frenetico e sembra fortemente sbilanciato sul fronte
pulizia formale. attrazionale: non risponde semplicemente alla
necessità di un’istanza narrante, ma puntano a
Ad es., in The Killer di John Woo (1989), nella colpire lo spettatore, anche al prezzo di
sequenza della carneficina finale, un’inquadratura destabilizzare la narrazione.
non risolve mai interamente un’azione: ogni gesto
è scomposto secondo prospettive visuali diverse o Montaggio interno e split screen
riproposto più o meno integralmente (La corazzata L’espressione di montaggio interno si riferisce al
P.). fatto che in alcune lunghe inquadrature è possibile
identificare una serie di strategie di
indirizzamento dell’attenzione spettatoriale e - Spettacolarità profilmica (visualizzazione
che suppliscono alla mancanza del montaggio. del soprannumero o del
sovradimensionato)
Tutte le risorse espressive del regista (fotografia, - Spettacolarità filmica (enfatizzazione
movimenti di macchina, direzione attoriale, della visione stessa)
composizione del quadro) possono essere Lo split screen appare un agente di
impiegate come meccanismi di selezione iconica spettacolarizzazione filmica fondato sulla
alternativi al cambio di inquadratura. moltiplicazione della visione, il cui tasso
spettacolare dipende dal numero di finestre in cui
Il montaggio interno è, quindi, una modalità di viene scomposto lo schermo.
costruzione dell’inquadratura capace di fare le
veci del montaggio vero e proprio. Ad es., in Hulk di Ang Lee (2002) si ricorre al
montaggio interno in chiave spettacolare proprio
L’espressione, in realtà, identifica anche alcune per suggestione del fumetto.
peculiari pratiche stilistiche fondate sull’uso L’uso dello split screen si rifà a due principali
dello split screen = cioè sula divisione dello opzioni:
schermo in due o più porzioni, corrispondenti a 1. Transizioni tra inquadrature – la vecchia
inquadrature presentate simultaneamente allo immagine ospita momentaneamente la
spettatore. nuova immagine, oppure è sostituita da un
mosaico di immagini, a cui subentra poi
Si tratta di un dispositivo che affonda le radici nel una sola
cinema delle origini, ma il cinema postmoderno si 2. Sezionare una singola inquadratura in
distingue dalle forme precedenti per l’intenzione sottoinquadrature – sullo schermo sono
di non limitarne l’impiego al topos narrativo a cui accostate le riprese di uno stesso oggetto
è stato solitamente legato, come la gestione delle da punti di vista diversi, secondo una
conversazioni telefoniche. sorta di montaggio (interno) di tipo
analitico.
Vi sono 3 grandi modelli di montaggio interno o
tre modalità di sfruttamento più o meno
virtuosistico dello split screen: c. Modalità ipertestuale
a. Uso narrativo Tra le inquadrature presenti sullo schermo è
riscontrabile il rapporto associativo che lega
Si tratta di un uso assimilabile al suo impiego scrittura, grafica o immagini di un ipertesto (un
tradizionale, fornendo cioè un’alternativa al testo che non si presenta in modo rigidamente
montaggio alternato. Anche in questo caso risulta sequenziale, ma che si propone come una rete di
fortemente innovativo per complessità e materiali interconnessi e fruibili secondo
pervasività. molteplici percorsi).

 Le inquadrature montate Le formule di montaggio interno all’inquadrature


contemporaneamente sullo schermo sperimentate dal cinema postmoderno si
intrattengono rapporti cogenti sul piano differenziano però piuttosto radicalmente
narrativo, visualizzando azioni simultanee all’impiego tradizionale dello split screen quale
e interdipendenti in modo articolato ed equivalente funzionale del montaggio alternato.
estensivo.  Non si tratta solo di rendere fruibili
contemporaneamente due azioni
b. Uso spettacolare simultanee e interdipendenti per un
In questo caso, i rapporti narrativi sono periodo di tempo limitato.
subordinati al valore espressivo della
giustapposizione. Anzi, le formule di montaggio interno fanno un
salto sia di tipo
Facendo riferimento alla distinzione tra - Quantitativo
Lo split screen non è più limitato, né per durata e a. Livello elementare di diegetizzazione del
frequenza né per numero di sottoinquadrature materiale non fotografico.
visualizzabili contemporaneamente.  La presenza nel film di inserti
Ciò comporta la necessità di trovare di volta in elettronici/informatici viene denunciata
volta il modo per guidare lo spettatore come tale e giustificata sul piano narrativo
all’assimilazione delle informazioni necessarie. attraverso la messa in scena del
dispositivo produttivo.
- Qualitativo
Lo split screen serve finalità non immediatamente b. Livello di diegetizzazione più complesso
o esclusivamente narrative. del materiale non fotografico.
 Gli inserti elettronici/informatici sono
In ogni caso, le pratiche di montaggio interno completamente diegetizzati, ma non in
sono accumunate dal postulare uno spettatore quanto tali (non come specifici prodotti di
attivo, capace come voleva Bazin di crearsi un un elaboratore, nel caso dell’immagine di
proprio montaggio mentale. sintesi; e di una telecamera, nel caso
dell’immagine elettronica).
Anzi, si potrebbe parlare in questo caso di uno
spettatore inter-attivo. Il loro impiego viene giustificato dal pdv narrativo
ricorrendo di volta in volta a spiegazioni diverse,
Montaggio di materiali del cinema espanso ma comunque interne alla narrazione.
Il cinema contemporaneo non è più vincolato in
modo esclusivo né all’immagine fotografica, né c. Mancata diegetizzazione del materiale
alla pellicola quale supporto fisico di produzione, non fotografico.
distribuzione ed esibizione del film.  Gli inserti elettronici/informatici non
vengono denunciati o finzionalizzati, ma
Rispetto alla svolta comportata dall’avvento impiegati per segnalare un intervento
dell’immagine digitale, gli studiosi si sono divisi dell’istanza narrante.
in due gruppi: Al cambio di medium non viene associato alcun
a. Per i primi, il digitale segnerebbe una significato immediato sul piano della storia, ma su
rivoluzione della cultura visiva quello del discorso.
paragonabile all’avvento della fotografia
b. Per i secondi, pellicola, video e computer
sarebbero solo strumenti diversi per Il cinema contemporaneo utilizza il digitale in
realizzare la stessa cosa: il cinema o, modo sempre più frequente e non solo in modo
quello che Gene Youngblood ha definito invisibile (come effetto speciale), per creare uno
cinema espanso (expanded cinema). spazio-tempo virtuale da integrare all’immagine
fotografica.
Il cinema espanso sarebbe una forma di cinema
fondata sul montaggio di materiali diversi e,  Il cinema postmoderno è caratterizzato da
quindi, sulla convivenza di pellicola, video o un impiego visibile del digitale, secondo
computer grafica nello stesso film. modelli e formule di cinema espanso.
Secondo tale definizione apparterrebbero al
cinema espanso solo i film che mescolano Secondo tre tipologie/modalità sintetizzabili
deliberatamente immagine fotografica e non come:
fotografica. a. Il materiale fotografico viene diegetizzato
come tale = digitale diegetico in o
Si possono individuare alcune tipologie di cinema digitale in
espanso e formule ricorrenti di montaggio di b. Il materiale non fotografico viene
materiali, in funzione del rapporto tra immagine diegetizzato come altro da sé = digitale
non fotografica e diegesi. diegetico off o digitale off
c. Il materiale non fotografico non viene b. La seconda è rappresentata dal remake =
diegetizzato. = digitale extradiegetico o il rifacimento di un film del passato.
digitale over.
Esso diviene un’operazione di ri-montaggio
Il montaggio di materiali del cinema postmoderno quando il rapporto tra film copia e originale non è
costituisce la prima compiuta interrogazione di tipo esclusivamente narrativo, ma coinvolge in
filmica sullo statuto dell’immagine non modo più o meno intenso anche le pratiche di
fotografica come immagine differente. scrittura, lo stile. In questo caso si parla di re-take
o ricalco, il quale sembra essere una peculiarità
Intertestualità e ri-montaggio del cinema contemporaneo.
Uno degli aspetti più “rinomati” del cinema
postmoderno è la sua autoreferenzialità, basata Il rifacimento tradizionale tende, infatti, a
su una sorta di estetica della ripetizione che riprendere uno spunto narrativo considerato
sembra improntarne forme, strutture, temi e ancora valido, mentre il ricalco postmoderno
addirittura storie intere. riesuma il modello e lo pone allo spettatore come
paragone per giudicare e godere della riscrittura
L’autoreferenzialità non è, evidentemente, un stessa.
fenomeno specificatamente postmoderno in sé, ma  Ciò presuppone, da parte dello spettatore,
è postmoderno il senso che le pratiche non solo la conoscenza della storia
intertestuali esprimono oggi e il modo in cui originale, ma anche il ricordo quanto più
chiamano in causa lo spettatore. preciso possibile delle loro articolazioni
formali, sia in termini di messa in scena,
Sono, infatti, qualificate dalla loro evidente sia in termini di montaggio (solo così
funzione interpellante. potrà apprezzare pienamente di analogie e
 Sfidano esplicitamente lo spettatore a scarti della copia).
riconoscere l’operazione stessa e a
identificare la fonte/le fonti con le quali
dialogano secondo un meccanismo c. Director’s cut = la riedizione di un film
ludico potenzialmente gratificante. del passato a opera dello stesso regista o
di una persona che ne fa le veci.
Parlando di intertestualità postmoderna, non
bisogna dimenticare che il cinema contemporaneo Si tratta di una modalità di ri-montaggio che
va di pari passo con pratiche di fruizione potrebbe essere definita variazione ed è
casalinga (videoregistratore, DVD, tv via cavo, generalmente mossa da tre principali moventi:
satellite) che hanno sempre più addomesticato il 1. Ripristinare un testo alterato al momento
cinema, allargando l’enciclopedia dello della prima distribuzione da interventi
spettatore. della censura.
2. Ricostruire un testo alterato da interventi
Vi sono diverse tipologie di operazioni indebiti della produzione
intertestuali: 3. Alterare un testo già distribuito per il
a. La prima è legata al dispositivo retorico semplice piacere di farlo, cioè per
della citazione che, a livello di realizzarne una versione in qualche modo
montaggio, può essere definita ripresa. migliore non quanto non fosse
l’originale.32
Si tratta di modalità di ri-montaggio che
consistono nella citazione più o meno letterale di
materiale iconografico della tradizione, cioè nella Sintetizzando, l’espressione di ri-montaggio
ripresa in senso lato di una particolare indica tre principali regimi di intertestualità:
inquadratura di un determinato film sorgente nel
suo ri-montaggio/film destinazione.
32
In questo caso si può andare incontro anche ad
importanti ripercussioni sul piano della trama, come
dimostra il caso di Blade Runner.
a. Un film costruito con materiali riprodotti
da altri film
b. Un film costruito come riscrittura di un
film del passato (ricalco intertestuale)
c. Riscrittura di un film del passato partire
dai suoi propri materiali (variazione
intertestuale).

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