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MICHEL LEIRIS

IL TEATRO DELLA POSSESSIONE

Di Laura Budriesi

1. La formazione.

1.1 “Bambino di rimpiazzo”: 

Julien Michel Leiris nato il 20/04/1901, la mamma sperava nascesse femmina quindi lui si
sentiva come un bambino di rimpiazzo con disturbi identitari, problemi di carattere sessuale e
l'ossessione della morte, nonostante fosse amato. La madre Marie Madeleine Cubet fu
cattolica premurosa e a ettuosa; il padre Eugène Constant garantiva una vita agiata ai suoi
familiari perché fu un agente di cambio e poi amministratore di una ricca famiglia. Leiris non
riuscì a provare simpatia nei confronti del padre perché lo rimproverava per il suo aspetto
sico non elegante e la mancanza di gusto in materia artistica. Entra subito in contatto con
l'ambiente teatrale e dello spettacolo grazie alla famiglia.


1.2 Momenti della formazione e rapporto con il teatro: 

Ama il teatro e il palcoscenico perché sono il luogo della morte nta che ammira n da
quand'era bambino, mentre dagli anni 20 si appassiona alla Plaza de toros, teatro dove si
muore per davvero e gli spazi sacri delle cerimonie sacri cali. Nei suoi scritti ricorda gli
spettacoli a cui ha assistito da bambino dove attori e spettatori possono e ettuare viaggi ai
con ni tra la vita la morte. Secondo lui la morte, momento teatrale per eccellenza, non deve
necessariamente manifestarsi o essere esplicita, ma basta qualcosa che le si avvicini come
maschere, costumi, balletti, così quando la si incontra la si può ingannare. Grave crisi anche
letteraria che causò nel 1957 tentativo di suicidio dopo la morte della madre e tradimenti alla
moglie. Grazie allo zio materno Leon Caubet ebbe il primo contatto con l'ambiente dello
spettacolo, quello vero e semplice. Considera il linguaggio attribuendogli una natura quasi
divina costituendo la parte sacra dell’uomo, concepisce il proprio spazio artistico come spazio
teatrale e l'attività di scrittore come attore, rapporto tra arte teatro. A 15 anni cominciò a
so rire delle scarse possibilità economiche della famiglia e faceva passare la madre come sua
istitutrice davanti ai compagni più agiati e cominciò a vestirsi in maniera ricercata. Nel 1916
entrò all’Ecole Vidal dove sviluppa le prime ri essioni sulla poesia, iniziò a incipriarsi il viso
come maschera tra se e il mondo. Cominciò ad abusare di alcol ed a essere eccentrico sia per
vincere la timidezza ma anche per rapportarsi al reale visto il forte disagio con il sesso
femminile, così coltivò interessi per l'occultismo e l’alchimia. Nel 1917 conseguì la prima parte
del baccalaureato Latino-lingue e l'anno dopo la seconda parte in loso a, scopre nuovi
movimenti artistici in campo musicale e a conoscere il jazz: musica fatale perché questa
manifestazione di negri lo condusse in Africa ma rappresenta anche un quarto compagno dei
suoi vagabondaggi nelle feste , nei locali, agendo come possessione, come una sorta di
trance, ama particolarmente la cantante nera Ada Smith. In quel periodo frequentò due donne
con cui ebbe una vita a ettiva non sessuale, gli fecero conoscere Desie (chiamata in uno dei
suoi racconti Kay) il rapporto durò quattro anni no al 1923, la ne del rapporto gli causò
fenomeni di autolesionismo. Durante il suo vagabondare nei locali conobbe pittori, letterati e
musicisti che impressero una svolta nella sua vita. Nelle note che ha scritto di L’Homme sans
honneur elenca gli spettacoli che lo hanno a ascinato. Nel 1933 assapora la magia della
fusione tra sogno e realtà guardando l'esibizione gruppo di artisti di strada. Nel 1922 comincia
a scrivere per il Journal. Insieme a Bataille cercarono di fondare la rivista Oui di ispirazione
surrealista e collaborò con La revolution surrealiste con racconti di sogno, microtesti, inseriti in
spazi teatrali. Dopo due anni sposò Louise Godon. Nel 1929 ruppe con il surrealismo iniziò a
collaborare con la rivista Documents che gli aprì la strada all’etnologia.


1.3 I primi passi dell' etnologia francese sul terreno: l’Institut d’Ethnologie dell'Università di
Parigi 

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