Sei sulla pagina 1di 4

Storia dell’arte 11.

10
Lezione 3
Nati sotto Saturno, Rudolf e Margot Wittkower
Nel 1963 essi danno alla nascita questo libro in cui partono dall’analisi della gura dell’artista:
infatti in questi anni vige ancora un forte preconcetto di natura romantica che vede l’artista come
un essere eccentrico e diverso rispetto agli altri, legato all’idea di genio e sregolatezza.
Difatti già da prima tutta la cultura classica era fatta di preconcetti come quello di equilibrio e di
ordine, mentre la cultura romantica accentua si pone in disaccordo con essa e porta avanti il
contrario, quindi l’idea dell’uomo e dell’artista che viene guidato dalle passioni, che non riesce a
tenersi a freno, l’idea di artista sfrenato tipica romantica.
Tanto che nel libro si porta avanti una disamina storica, partendo dall’analisi della letteratura
artistica come biogra e di artisti ma anche testi di teoria e lettere di artisti, e ponendo in analisi il
periodo storico che va dall’antichità no alla rivoluzione francese, in cui essi indagano il motivo
per cui l’artista non è un uomo comune ma deve contenere in se il genio e la follia, che lo rende
unico.
Il titolo Nati sotto Saturno non è casuale:
nella classicità con Aristotele ad esempio era considerata fondamentale la teoria dei
temperamenti, si basava sull’idea che esistessero 4 temperamenti i quali venivano ricondotti ai
caratteri umani, si pensava che essi fossero in uenzati dalla forte in uenza di alcuni astri. Ad
esempio vi era il temperamento malinconico in cui prevale l’elemento terra e l’elemento
caratteriale viene in uenzato da Saturno, ed è tipico dell’uomo turbato, insoddisfatto e
malinconico; poi vi è il emmatico, in uenzato dall’elemento luna e dall’aria; successivamente il
collerico con Marte e l’elemento del fuoco e così via …

Negli stessi anni esce un altro libro importante scritto da Kubansky Panofsky e Saxl: Saturno e
la melanconia, con immagini dipinte da Durer. In cui si vuole andare alle radici secondo cui
l’artista sia elemento altro rispetto all’uomo comune, un personaggio eccentrico stravagante
ossessionato dal proprio lavoro, tipico comportamento malinconico di chi è nato sotto Saturno.

Nati sotto Saturno: indaghiamo casi in cui la letteratura artistica registra anche annotazioni sulle
case di artisti.
Il suo sguardo parte dall’antichità a ermando come ci siano due momenti che partono
dall’artigiano e arrivano all’artista, infatti l’artista ha a che fare anche con la materia, ma vi sono
alcuni momenti storici in cui l’artista si distingue dall’artigiano: il primo momento avviene durante
l’Atene di Pericle, al termine della cultura classica, e l’altro momento è il Rinascimento.
Raramente nel mondo antico ci sia so ermava sulle case d’artista perché ancora l’artista non
aveva un ruolo intellettuale, ma era una gura ancora legata all’arte del fare: infatti ciò è legato alla
visione platonica dell’arte, Platone a erma che esiste un mondo perfetto detto delle idee e l’arte
copia questo mondo, quindi l’arte è una copia della realtà, viene considerata nzione, e per
questo motivo criticata. Proprio per questo motivo, per il basso valore dato alla gura dell’artista,
raramente abbiamo opere rmate in questo periodo.

Con Fidia, artista e scultore fondamentale del periodo Pericleo, l’artista perde l’appellativo di
artigiano, tanto che nel libro viene trattata e citata la sua casa. In questo momento avviene uno
scatto artistico e sociale dall’artigiano all’artista. Infatti si inizia a comprendere come le arti liberali
si di erenziavano da quelle siche, ed in questi anni, soprattutto nel Rinascimento, l’arte riesce ad
ottenere il titolo di arte liberale, tanto da dare uno statuto intellettuale alle tre arti del disegno, della
scultura e della pittura, e anche dell’architettura. Infatti si comprende che prima di esserci un
aspetto di realizzazione concreta dell’opera (quindi una parte manuale), si porta avanti un
processo intellettuale.

Questo cambiamento inizia con l’umanesimo, attraverso ad esempio la gura di Leon Battista
Alberti o Giorgio Vasari: viene data dignità alla gura dell’artista attraverso il testo di Vasari Le
vite de piu eccellenti scultori pittori e architettori. Questo testo è importante per due motivi:
innanzitutto l’artista inizia a riscattarsi divenendo una gura di tutto rispetto, e si inizia a puntare
l’accento non solo sulle opere ma anche sulla vita stessa degli artisti, in modo da farci
comprendere come l’artista si sia conquistato l’identità. Si tratta di un libro romanzato, non di
carattere scienti co, in cui si consolida l’idea dell’artista eccentrico. Egli da vita ad una tradizione
di biogra e degli artisti.
ff
fi
fi
fl
fi
fl
fi
fi
ff
ff
fi
fl
ff
fi
fl
fi
fi
fl
fi
fi
fi
fi
Doppio Autoritratto di Carlo Dolci, 700: rappresenta la dicotomia dell’artista che rimane
sempre un po irrisolta. Egli rappresenta se stesso come un’artista in abito da gentiluomo
appartenente alle classi alte e colte, ma tiene in mano una stampa di se stesso che
rappresenta la sua gura all’opera. Il suo ne è quello di mediare tra le sue due anime
quella da artifex e quella da uomo di intelletto, attraverso il progetto l’idea e l’opera.

Prime annotazioni sulle case:


Vediamo come le case esempli cano e rappresentano le caratteristiche caratteriali dell’artista: si
tratta di arti ci retorici che rappresentano i tratti caratteriali dell’artista.

Jacopo Carucci il pontormo, da sempre caratterizzato da un desiderio di estrema solitudine:


Vasari dice che dal suo studio vi era una scala al piano inferiore che lui saliva sempre per evitare
di incontrare qualcuno, in modo tale da non far entrare nessuno in casa. La casa è l’esempio della
misantropia dell’uomo.

Carlo Antonio Tavella, profondamente legato alla religione: tanto che la sua casa sembrava una
chiesa piuttosto che una casa d’artista. La casa contribuisce all’immagine dell’artista altro ed
eccentrico.

Giovanni Andrea Donducci, il Mastelleta: viveva con la paura di essere avvelenato, era nevrotico
ed aveva la casa ricca di mille animali.

Joseph Nollekens, artista settecentesco particolarmente avaro: rappresentato come un uomo


socialmente arrivato, ma si a erma che la sua casa o re un paesaggio desolante, si trattava di
una casa sottosopra incasinata e tutta rotta.

Giovanni Antonio Bazi, il Sodoma: a detta del Vasari aveva in casa strani animali. Anche in casa di
Leonardo per spaventare erano presenti corpi anatomici e di bestie.

Fino al Romanticismo l’artista lavorava per dei committenti, non vi era l’idea dell’artista che crea
un opera inseguendo il proprio genio artistico senza che fosse commissionata è qualcosa di
successivo ma allo stesso tempo nasce con Leonarndo.
Ed infatti nell’idea di un progetto di atelier d’artista Leonardo inizia a pensare a a come disporre
gli interni, l’esposizione luminosa e cosi via.

Inoltre in questo periodo la casa diventa specchio di status sociale, è il simbolo di rispetto e di
considerazione da parte del committente, quindi il rispetto di cui l’artista godeva nelle corti.
Una casa in questo senso è la casa di Benvenuto Cellini: uno dei primi a scrivere una sua
autobiogra a, e da essa sappiamo che il Granduca Cosimo De Medici gli aveva regalato una
grande villa, in cui sarà sepolto e realizza una sua grande opera nonché il Perseo. Quindi la casa è
un attestato sociale donato dal Granduca.
Bartolomeo Brandini: viene rappresentato come l’artista che accumula una serie di poderi
immobiliari, infatti gli vengono date in dono 4 case, e la sua casa di Firenze è cosi piena di oggetti
preziosi che se compatta i quadri si trova ad ascendere il tutto a più di 5 mila ducati.

Oppure spesso gli artisti vengono annobiliati nel momento in cui vengono riconosciuti importanti.
Come per quanto riguarda la Casa di Ra aele Sanzio da Urbino: nato da padre pittore, ritrattista
alla corte di Montefeltro, quindi egli possedeva una casa natale ad Urbino: la casa si
sviluppa attorno un cortile e si tratta della casa cinquecentesca del padre in cui gli
ambienti residenziali erano verso strada e nel cortile vi erano una serie di botteghe.
Anche nel suo caso è una testimonianza della sua escalation sociale, in quanto a Roma
egli acquista un palazzo detto Caprini realizzato da Bramante e si tratta di un palazzo
notissimo, tipico rinascimentale alla romana con il primo piano in bugnato e quello
nobiliare caratterizzato dagli ordini. Quindi vediamo come avviene il passaggio da parte
degli artisti di possedere una propria casa.

Altra casa che ri ette lo status dell’artista:


la casa di Tiziano a Venezia: egli viveva in una splendida dimora veneziana composta
da un loggiato dal quale si scendeva ad un giardino e dalla loggia si vedeva tutta la
fi
fi
fl
fi
ff
fi
ff
fi
ff
laguna quindi si trattava di una grande casa. Si trattava di una sorta di centro culturale tanto che
tutti i suoi amici o non andavano a trovarlo.

Casa di Michelangelo a Roma: casa in cui trascorre i suoi ultimi anni di vita, e si tratta di una
casa normale. Rappresenta come lui non si curi della ricchezza e la sua umiltà.
Invece la casa di Michelangelo a Firenze: pur essendo molto grande egli acquista alcuni
lotti adiacenti e pensa di ingrandirla anche se ciò non verrà mai fatto, e suo nipote acquista
la casa e la ricostruisce ingrandendola. Quindi rappresenta come la casa viene acquistata
dai suoi eredi e poi viene restaurata in modo da realizzare un monumento a Michelangelo.
Tanto che viene dipinta sul so tto la vita di Michelangelo ricca di simbolismi da parte dei
manieristi: anche se negli a reschi non si vede mai la gura di Michelangelo al lavoro e ciò
la dice lunga su come cambia l’idea di artista, passando dall’arte liberale ma dimenticando
il suo valore manuale. Una stanza è dedicata agli antenati in cui viene celebrata tutta la
casa Buonarroti; un’altra dedicata a Firenze tanto che è presente una loggia dipinta da cui
si a acciano tutti i grandi orentini. Quindi vediamo come contribuisce all’ira storiogra a del
ciclo dell’artista come personaggio importante.

Case dei professori dell’Accademia:


Accademia privata di Bacio Valdinelli: rara testimonianza del 1531, prima delle
fondazioni delle grandi accademie, incisione di Vico in cui Bacio è rappresentato con
una croce cavaliera e untaccuino alla mano e la casa è rappresentata come un luogo di
di usione del sapere.

Casa di Vasari: nel 1563 fonda l’accademia delle arti del disegno, della pittura e della
scultura e dell’architettura, vengono unite per essere in tutti i case arti del disegno.
Vasari ha un ruolo didattico e celebrativo e le sue case sono emblematiche.
La prima casa è ad Arezzo ed è oggi casa museo, una delle prime operazioni di far
diventare museo una casa d’artista. Essa è una casa di famiglia ma è ricordata per il
ciclo di a reschi interni, in cui è presente la cosiddetta pittura di decoro con nte
paraste e nestre associate a soggetti gurativi. Il ciclo di a reschi allude
perfettamente alla professione del proprietario e esalta il ruolo dell’artista: nella sala
del camino nonché la sala grande di ricevimento è presente un ciclo allegorico sulle
pareti, rappresentato in nto oro bronzo e rappresenta il ciclo delle arti cioè
l’antropizzazione delle arti. E’ presente un so tto a cassettoni ed al centro
rappresenta la cacciata dell’invidia da parte della virtù. (Virtus: l’artista è colui che
ascende alla scala sociale per virtù non per genetica, tanto che egli si riconosce nel
mito di Ercole, il quale inizialmente non è un Dio ma attraverso la sua virtù lo diventa).
Inoltre l’invidia è la grande antagonista dell’artista, ma anche la fortuna lo è in quanto
è ina dabile, e quindi non si può basare la propria a ermazione sulla fortuna ma sulla
virtus.
Altra particolarità è il ciclo monocromo sulle storie di Zeusi e di Apelle: Apelle,
considerato il Fidia della pittura, rimasto insoddisfatto del suo quadro, lancia una
spugna sul quadro e crea involontariamente una bava sul cane, rendendolo verosimile
(idea di mimesi), ed Alessandro Magno che riconosce la sua grandezza gli da in dono
la sua amante. Così Zeusi dovendo fare il ritratto di una dea riunisce le più belle
fanciulle di Agrigento o Crotone e trae spunto dalle più belle fanciulle. Quindi ciò
rappresenta quanto sia fondamentale il bello ideale nell’arte rinascimentale e classica
ed infatti l’operazione dell’artista è fondamentale: il quale nalmente si riscatta dall’essere un
banale imitatore della realtà ma diventa colui che ricostruisce il collegamento con il mondo delle
idee platonico. Quindi in questo progetto vi è l’idea di casa come giusto ricompenso per il suo
grande lavoro.
In ne rimane la sala principale o detta del camino dove viene esaltato il ciclo dell’arte e della
pittura: anche qui abbiamo una serie di a reschi anche se di un registro inferiore con mensole
architettoniche e uno superiore in cui invece vengono rappresentate le tre arti del
disegno ai quattro angoli e paragonate a quelle della poesia. Al di sopra del camino
viene posto un busto in bronzo di Vasari. Sopra il camino è presente un’esaltazione
della pittura e l’esaltazione in pittura di Zeusi che dipinge in un simulato atelier: è
presente il pittore che dipinge la sua tela e le fanciulle che vengono fatte entrare
nell’atelier e nell’edicola è presente il Disegno nonché quello strumento concettuale
che permette il passaggio tra la realtà e l’arte, dal piano della materia a quello delle
ff
fi
ff
ffi
ff
fi
fi
fi
ff
ffi
fi
ff
ffi
ff
fi
fi
ff
fi
fi
idee, si tratta di una mitizzazione del disegno. In ne in alto sono posti i ritratti degli artisti di tutti i
tempi ed in ne si arriva al suo tempo con il suo autoritratto.
Casa di Vasari a Firenze: Egli ha due case una a Firenze ed una a Roma dove si trasferirà. La
casa a Firenze presenta un corpo edilizio che si sviluppa su due poli e presenta una parte
abitativa staccata da quella dell’atelier attraverso un giardino. La facciata del corpo è molto
particolare. La casa inoltre deve esibire la professione del padrone di casa: quindi è presente un
mix di scultura, architettura e pittura all’interno della casa che sono tutte e tre presenti in facciata.
Quindi viene presentato anche il concetto di casa come insegna della professione dell’artista.
La sala Rinascimentale è divisa in riquadri in cui viene rappresentato il ciclo del tempo: in cui si
vuole a ermare che l’arte, come la storia, permette di superare la caducità del tempo.

Casa Zuccari a Roma: In un disegno è presente un dettaglio della casa di Zuccari, ed inoltre
vediamo come si tratta di uno dei primi casi dove nel ciclo decorativo viene esaltato un artista
recente nonché il fratello Taddeo all’interno di una lunetta legata all’allegoria dell’inverno, e a
tavola è riconoscibile Taddeo, e la porta aperta fa vedere una casa in costruzione che quindi si
tratta della casa Zuccari. Difatti non viene rappresentata più solo una scena ideale ma anche una
reale.
Casa a Roma: divisa in tre parti: parte adibita a studio, una alla residenza e una parte con
giardino su via Gregoriana, in facciata è presente un gioco manierista dei contrasti con una
maschera spaventosa, contrasto tra la maschera spaventosa e il giardino edenico. Vediamo come
è presente una celebrazione del ciclo dell’artista: ciclo pittorico in due posizioni: nella sala di
ingresso, spazio chiuso che però attraverso un illusione architettonica rappresenta un giardino
all’aperto e al centro viene rappresentata l’apoteosi dell’artista che ascende al mondo degli dei; in
questo pergolato è presente un cenno autobiogra co attraverso il ritratto di Zuccari e del fratello
Taddeo. Nella sala da letto: al centro è rappresentato l’idea di disegno, quindi viene
concettualizzato ponendo al centro l’artista e ai lati le tre idealizzazioni dei tre tipi di disegno.

Casa di artisti collezionisti:


Casa del Mantegna a Mantova: la casa viene costruita dall’artista su un terreno che gli viene
concesso dal duca Gonzaga, ma non era una casa qualunque: la sua particolarità sta nell’essere
un corpo quadrato con all’interno un corpo circolare vediamo come ritorna il modello della domus
romana, e vediamo anche come Mantegna sia un artista antiquario. Si tratta di un’artista
collezionista, ed infatti la collezione che si possiede è un altro elemento di legittimazione. Per
questo motivo si tratta di una casa per ospitare la collezione.

Casa degli Omenoni nonché la casa di Leone Leoni a Milano: caratterizzata in facciata da cariatidi
e telamoni: le metope alludono al ciclo delle arti del disegno. Vediamo come la scultura convive
con l’architettura.

Casa di Giulio Romano a Mantova: nella lunetta centrale è presente la gura di Ercole, artista si
riconosce pari agli dei.

Case insegne di professionalità:


GiovanBattista Bertali: con una colonna ionica presente in facciata fa comprendere quanto sia
capace di costruire seguendo gli ordini vitruviani.

Casa Rubens ad Anversa: si distingue un corpo residenziale, un cortile e un giardino. Rubens è


stato un artista collezionista ed aveva messo tutta la sua collezione all’interno di una struttura
simil ad un piccolo pantheon. Nella sua casa egli paragona se stesso ad Apelle e Zeusi: in quanto
si vede una parte del ciclo di a reschi dove si simula che essa sia posta fuori ad asciugare. Gioco
del virtuosismo in modo da ingannare la vista, che si ricollega a quello fatto da Apelle con l’uva e
Zeusi con la tenda. Lo studio di Rubens viene rappresentato anche da Van Eyck
ff
fi
ff
fi
fi
fi

Potrebbero piacerti anche