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Tomaso Montanari

Il barocco

Origini della parola:


1. ‘Baroco’ certo tipo di sillogismo ideato da scolastici del duecento italiano, 700 diventa
sinonimo di ragionamento capzioso.

2. ‘Baroque’ in francese (barroco in portoghese) perle di forma irregolare.

3. ‘Baroccolo’ in orentino, forma di usura.

esistono diverse versioni e collocazioni storiche del barocco:

Rudolf Wittkower: de nisce barocco l’intera aret italiana tra il 1600 e il 1750

Giuliano Briganti: de nisce barocca solo l’arte orita a Roma intorno al 1930 per merito di
Cortona, Bernini, Borromini.

il Barocco inizia con l’a ermazione romana di Caravaggio e Annibale Carracci.

opere-simbolo: Galleria Farnese e cappella Contarelli

data di inzio: 1600 anche se per a ermare lo stile condiviso bisogna aspettare 25 anni.

nelle opere della maturità di Caravaggio e Annibale, sono contenute molte delle innovazioni e
delle caratteristiche che Rubens, Bernini e Cortona faranno proprie negli anni seguenti.

Erwin Panofksy: periodo moderno con la “m” minuscola

Giovan Pietro Bellori ne <le vite>, delinea una quarta età (riprendendo quelle vasariane),
ponendola a confronto con le grandi personalità del Cinquecento.

nella visione belloriana è fondamentale la centralità di Roma e l’apertura europea .

una delle cartteristiche del Barocco è infatti l’unita di stile fra i più diversi artisti che hanno la sorte
di essere attivi a Roma dopo il 1625.

➢ infatti al alcune opere progettate in quest’ epoca, non a Roma, non riscontrano le
medesime cartteristiche del barocco.

(cappella dei principi, palazzo biscari di Catania)

il barocco si di uise non per ‘lo spirito del tempo’ ma per i viaggi degli artisti e la circolazione
delle opere.

il pieno Barocco romano, si conclude con la morte di Piero da Cortona (1669), Bernini (1680) e
Guarino Guarini (1683);

da questo momento si apre una fase nuova, che non fa più parte della quarta età, e che vedrà
presto Venezia e Parigi sostituire Roma.

caratteristiche del barocco:

• molteplice superamento dei limiti

• recupero del rapporto con lo spettatore, (sintomo del ritorno al rinascimento)

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• il più schietto naturalismo è messo al servizio di una narrazione illusionista, che agisce
sulla psicologia dello spettatore

obbiettivi:

• abbattere i con ni tra spazio sico e psicologico, della realtà e dell’arte

• i sensi, la mente, e l’anima di chi guarda sono il teatro a cui ambisce l’artista

• creare l’illusione perfetta

è di cile rintracciare una base teorica nella letteratura artistica del tempo, poichè il Barocco non
ebbe una teoria u ciale.

Contributo del barocco alla cultura gurativa moderna:


1. Durante il 600 l’opinione pubblica accettò l’autonomia dei valori propri dell’arte gurativa,
determinandone l’a ermazione di una più vasta libertà

2. Elaborare una critica, se pure ancora embrionale (caricature del Bernini)

La repubblica delle lettere, infatti, [comunità dei dotti, i letterati, o il sapere] relegava ancora le arti
gurative alle attività meccaniche.

Lo scopo di Bellori:
1. portare la levatura mentale degli artisti romani a un livello che consentisse di considerarli
intellettuali a tutti gli e etti.

2. Promuovere la cultura visiva al rango di cultura valida in sé, senza una legittimazione letteraria.

Apertura ai valori propri della società degli artisti, progressivo abbattimento delle barriere

Bernini: 1660 apice della sua carriera (apoteosi di artista)

Obbiettivi del Bernini:

• ridurre lo iato tra bozzetti e opera compiuta, proiettando nel marmo la morbidezza e la
modellabilita della creta.

• Imporre nell’opera nita gli stessi valori che caratterizzavano i bozzetti, obbligando il pubblico a
fare propri quei valori.

• Conquista ‘dell’orrida bellezza’

L’estetica del brutto: inaspettato frutto del barocco italiano

Manifesto è il celebre verso di Giovan Battista Marino: “spesso l’orror va col diletto”

Nascita della caricatura in senso moderno:

“Caricatura”
1. Carracci- usata per la prima volta nella raccolta di incisione tratte dai disegni di Annibale
Carracci, de nendo non una particolare tipologia di disegni, ma la tecnica gra ca. ‘Carica’ i
difetti sici dei soggetti, ritratti carichi

2. Bernini- primo a usare il termine per indicare il genere, non la tecnica.

Giocando su attributi sociali e professionali, più che su quelli sici, ritratti che si
rendono simili solo nel brutto e nel ridicolo.

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Padri del barocco: Annibale Carracci - Caravaggio (biogra e intrecciate)

Elementi comuni:

• Tensione meta-pittorica che assimila le opere a una perpetua rappresentazione teatrale.

• Revocare il primato della pittura di storia rispetto quella di genere (per Caravaggio- l’aggiunta di
un elemento iconogra co permette di passare da un genere all’altro)

• Contestare il primato della gura umana

• Rivendicare l’autonomia e la dignità del mestiere di artista, senza avere più bisogno di
legittimazioni estrinseche

• Critica della gerarchia di generi: Annibale (paesaggio) Caravaggio (natura morta)

Fenomenologia del “caravaggismo”

1. La sua rivoluzione si di use rapidamente in tutta l’arte occidentale

2. Adesione a: temi; soluzioni stilistiche e compositi e

3. Caravaggismo: Gentileschi, Rivera, Rembrandt, Vermeer

Successione apostolica carraccesca

1. Catene di cicli pittorici e rapporti maestro-allievo

2. Annibale, Domenichino, Poussin

I migliori risultati si ebbero per coloro che seppero coniugare i due grandi maestri: Rubens,
Bernini

Peter Paul Rubens


Riesce ad amalgamare le suggestioni di Tiziano, Correggio Caravaggio e Annibale, in un
linguaggio nuovo, da non poterne più permetterne distinzioni.

Il barocco esplose negli ultimi quadri di Rubens, ma nessuno prima di oltre dieci anni se ne
accorse.

Gian Lorenzo Bernini


Inizia a lavorare con il padre Pietro a Napoli, dove aveva una bottega.

La scultura era in ritardo di quasi 15 anni sulla pittura

1. I primi busti hanno un’aria caravaggesca

2. La conoscenza della caricatura, del ritratto gra co a matite colorate di Annibale, provocano
una presa di coscienza e distacco dal linguaggio artistico paterno

3. La conoscenza del cardinale Scipione Borghese gli permise la commissione di molte opere( di
genere indistinto per la sua posizione es. scene di stupri) , e la visibilità .

Caratteristiche della sua scultura:


• Ingannare, far credere di essere ciò che il marmo non è.

• Scrupolosa osservazione della realtà, che disorienta e avvince chi guarda.

• Fissare la realtà come in un’istantanea, una fotogra a (pose dinamiche inusuali es. Montoya)
congelare il momento irreperibile.

• Rappresentazione della scena al raggiungimento del suo culmine (David)

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• Far partecipare il pubblico, suscitando sensazioni incontrollabili, sorpresa e paura, sentimenti
già programmati dall’artista, come in una scena teatrale; talvolta completare l’opera tramite la
propria immaginazione.(collocazione del David)

• Movimento della scultura, anche per i busti, cerca di metterli i rapporto con lo spettatore, più
scende di grado sociale, più fa animare i busti di marmo. ( scompigliato busto di Francesco
Barberini )

• Il modo migliore per un ritratto: scegliere un atto caratteristico del modello e cercare di imitarlo,
momento in cui nel volto si manifesta più marcatamente la personalità è quando sta per aprire
la bocca ( busto del cardinale scipione Borghese)

• La dignità diventa compatibile con la naturalezza.

Ponte ci protagonisti del barocco - (evoluzione di Bernini)

Ma eo Barberini- Urbano Vlll

Poeta e artista lui stessi e ottimo mecenate, promise una rivoluzione culturale per riportare Roma
all’età dell’oro rinascimentale.

Caratteristiche del papato


1. Il barocco diventa il linguaggio gurativo del papato, un’arte pubblica, si stato

2. Mecenate non solo di Bernini, anche di Borromini suo allievo (molte delle idee architettoniche
potrebbero essere sue es. baldacchino) Andrea Sacchi

3. Inizio della tradizione dell’arte funebre:

Su ispirazione delle tombe realizzare da Michelangelo nella sagrestia nuova a Firenze:

• Reintroduzione del sarcofago

• Sigla del fastigio a volute a rontate

• Rinuncia alla diluizione decorativa e architettonica, tipica della scultura funeraria del manierismo
romano

• Tomba di Pollaiolo, sarcofago por retico

Opere maggiori:
1. Nuova S.pietro- chiese al bernini di applicare i suoi studi di architettura e pittura,
modi candone profondamente e irreversibilmente la propria identità.

2. S. Bibiana- trasforma lo spazio sacro in un palcoscenico, atto precedente al martirio

3. Baldacchino in S. Pietro- non vuole rappresentare qualcosa che è, ma dare l’illusione di


qualcosa che sta accadendo

4. Quirinale, prototipo del palazzo barocco

Innocenzo X
Papa meno inquieto di Barberini.

Opere maggiori:
1. Fontana dei due umi, piazza navona

2. Pala per Leone Magno, realizzata da Alessandro Algradi, migliore scultore di Roma e
specialista del rilievo (genere evitato dal bernini)

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Alessandro VII- Chigi
Erede naturale di Barberini, si concentrò in particolare sull’architettura e sull’urbanistica.

Opere maggiori:
1. Cattedra di S. Pietro, creata per racchiudere un trono di età carolingia in legno e avorio

2. Colonnato di S. Pietro

3. Sepolcro di Alessandro VII, ricchissimo di motivi che furono ripetuto no a Canova:

• Papa inginocchiato in preghiera

• Porta reale che viene rivestita di signi cato simbolici

• Drappo ribelle

• Decorazione architettonica sontuosa

• Introduzione di allegorie, collegate al papato e allo stesso ponte ce

• Movimento che coinvolge tutte le gure conferendo un valore narrativo, le statue sembrano
rinnegare la loro identità scultorea.

Durante il suo papato vi fu uno scontro culturale con Luigi XIV, entrambi si contendevano il
primato culturale, arrivando a ingaggiare Bernini per le committenze francesi:

Bernini accortosi del fatto che le arti in Francia , specie quelle gurative, venivano irregimentete
(arte del 1900-regimi totalitari) abbandonò le committenze del Re Sole.

I due pittori più importanti del secolo:


Rembrandt: trascorre la maggior parte della sua vita ad Amsterdam

Velasquez: fu pittore alla corte di Filippo IV a madrid

(Entrambi non vissero nella città papale, culla del barocco, ma intrattenere rapporti con l’arte
italiana del passato e del presente)

Rembrandt Harmenszoon van Rijn


Non andò mai in Italia, i quadri gli vennero presentati dal suo maestro Pieter Lastman

Caratteristiche stilistiche : [in uenza italiana]


1. Forte, macchiato e chiaroscurato
2. Soggetti caratterizzati da profonda alterità (l’artista tele contempla il busto di omero)-
Caravaggio
3. Assenza di azione
4. Costruzione luministica simile a Caravaggio
5. Aspetto teatrale (dato anche dai vestiti), era noto che nutrisse interesse per la recitazione per
padroneggiare una tecnica di rappresentazione verosimile delle scene storiche- lo stesso
Bernini utilizzava la tecnica di ritrarre se stesso e farsi ritrarre dagli allievi
6. Predilezione per la pittura di storia, che in Olanda occupava il vertice della scala dei generi
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Diego Rodrigo Velasquez
Continuo confronto con l’Italia

Caratteristiche stilistiche:
1. Le gure hanno una monumentalità
2. Gli uomini e gli oggetti sono tutti egualmente protagonisti del dipinto- sintomo della rivoluzione
caravaggesca
3. Capacità di rei care uomini, pareggiando lì a cani, sedie e gli stessi vestiti.
4. Costretto alla limitazione artistica imposta dalla vita di corte di dipingere quasi esclusivamente
ritratti, sovverte le regole del ritratto artistico ( destruttura sperimentalmente il segno pittorico)
5. Gamma cromatica- di ascendenza veneta, Guercino
6. Non potendo avere a disposizione una modella svestita, innerva di vita una statua
(lermafrodito, fatta fondere in pronto per portarla a Madrid) riprendendo la poetica berniniana
per l’opera Venere allo specchio.

Il barocco serví a coprire e mascherare una decadenza politica ed economica


Pochi anni più tardi, in Francia , il barocco si trasformò nell’arte del Rococò.
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