Sei sulla pagina 1di 4

/J06

ANALISI DEL TESTO

~1~k~

In questa analisi utilizziamo largamente un'ottima lettura delIa commedia offerta da Guido Davico Bonino nell'introduzione all'edizione da lui commentata (Einaudi, Torino 1980). Il critico osserva che Ia Mandragola, nelIa sua architettura, un organismo di straordinaria saldezza, chiuso da un doppio ordine di strutture: 1) La struttura prima quelIa amorosa, costituita dalla passione di Callimaco per Lucrezia, dagli ostacoli che sembrano rendere impossibile Ia realizzazione deI suo desiderio, dalloro superamento grazie agli intrighi deI parassita Ligurio e daI lieto fine. 2) All'interno di questa struttura si inserisce quelIa de lIa beffa a messer Nicia, che funzionale alIa prima, in quanto Ia beffa serve aI superamento degli ostacoli. Il tema amoroso La struttura amorosa era componente abituale delIa commedia latina, ed era stata ripresa dai primi traduttori deI Quattro e Cinquecento e da Ariosto che, nelIa Cassaria (1508) e nei Suppositi (1509) aveva osato per primo produrre testi comici originali sull'esempio dei maestri classici. Ma in questa struttura convenzionale Machiavelli introduce forti ele menti di originalit. Mentre nelIe commedie antiche e in quelIe di Ariosto gli innamorati sono connotati dalla passivit, dall'impotenza, dalIa frustrazione dinanzi alIe difficolt incontrate nelIa realizzazione deI desiderio, Callimaco si presenta inizialmente con una ben diversa energia e determinazione, esprimendo sin dalIa prima scena i suoi propositi attivi. In Callimaco vi un fremente desiderio di azionell, una volont di ricorrere a qualunque mezzo pur di rag.. giungere i suo i obiettivi; per questo sembra di poter ravvisare in Callimaco, inizialmente, i tratti deI tipico eroe machiavelliano, r icco di < . II attiva.E per una <VI ' rtU cara t te I1 .. 'st ic
.. '

La struttura amorosa e Ia beffa

L'energia attiva deU'innamorato

I d d

che non 10connota per tutta Ia commedia: ben presto infatti l'aiione delegata ad altri, a a Ligou, rio, ed il personaggio muta gradatamente reglsti.o: aI vagheggiamento delI'azi(ine subentra
.
.

..

..

.. .

..

. .

. ..

..

in lui l' esaltazione delIa passionalit, in termini nQbilied elevati, una passionalit che alterna 10slancio ottimistico e gioioso a ripiegamenti inquieti e pessimistici. Ma Ia novit piu cospicua consiste nel fatto che, a questo eros nobile espresso da Callimaco in termini lirici e altamente intonati, si mescola costantemente una trama compatta di immagini, similitudini, metafore, punteggianti i discorsi di tutti i personaggi, che alludono invece ad un eros "basso", carnale e volgare. Si pensi solo alIe alIusioni alIa scarsa virilit di Nicia, alIe insidie subite da Lucrezia da parte di un fratacchione libidinoso, sino aI racconto che Nicia fa delI'ingresso di Callimaco nelIa stanza di Lucrezia. In questo Machiavelli rivela le sue strette affinit con tutta una tradizione comica e burlesca tipicamente fiorentina, compiaeiut di tematiche salaci, contemplate con umore beffardo e irriverente.
-.. '. '.. . .

L'eros "basso"

I d

Messer Nicia Forti innovazioni rispetto al codice delIa commedia .. classica " presenta anche Ia stnittura delIa beffa. Il portatore di questa tematica messer Nicia, che riproduce un tipo consacrato dalIa tradizione comica, 10sciocco, il semplicione vittima dei raggiri dei furbi, un tipo che risale sino alIa novellistica trecentesca, al Calandrino di Boccaccio, e che era stato felicemente riproposto, pochi anni prima (1513), daI Calandro deI Bibbiena (cfr. TT91a, 91b, 92). Ma, a ben vedere, Nicia non solo il tipo dell'ingenuo credulone fissato da questa tradizione: il suo personaggio infinitamente piu ricco di sfumature.e.sfaccettattlre, edp()~tore di un_a.satira che va molto a fondo neI cogliere il male della societ~onwmporanea. Innanzitutto Niciauno stolido borioso, infatuato deI proprio p're!3ti:gi.~_c:li..d.<?t~!::~_tnJ~e: ostenta per gonfio di presunzione Ia propria cultura, ed afferma compiaciuto: 110 cacato le curatelIe imparare due hac (cio illatino); ha un'attenzione puntigliosa per il rispetto dei titoli accademici, e difatti subito nota che Ligurio non si rivolge a Callimaco con il dovuto appelIativo di maestro; pieno di ammirazione per Ia ..scienza" esibita dal finto medico. Oltre a ci anche un disonesto: da quanto si pu intuire arrotonda i modesti proventi della professione"con1OsChi trffici, e per questo teme di dover subire qUalche indesiderato balzelIo (11, 3). E avaro e attaccato aI denaro, come si pu capire dalla reazione spaventata all'apprendere l-CIfra da versare a fra Timoteo. Non neppure il tipo delIo sciocco bonaccione: non solo brutale Machiavelli

Lo sciocco beffato

Le sfumature deI personaggio di Nicia

307
e autoritario nei confronti delIa moglie, ma emerge chiaramente in lui un fondo di cinismo amorale ed egoistico, in quantQ si cura poco d.el fatto che Ia soddisfazione deI proprio desidedo di averefigli abbiacome conseguenza Ia morte di un uomo (il garzonaccio che deve attirare sudi s il maleficio). L'unico vero scrupolo che nasce in lui non e di natura morale, ma suggerito solo dalIa paura deI potere, delI'intervento punitivo de lIa magistratura (<<Che non si sappia, per amore degli Otto lI, 6); per cui, aI di l delIa sua comicit, Nicia presenta qual cosa di laido, ripugnante, quasi sinistro nella sua disumanit e insensibilit. Ma il tratto L'angustia piu'filevante deI personaggio Ian!!.I;tgrettezza,Ja sua inerzia,la sua provinciale angustia degli orizzonti di orizzonti: si pensi aI fastidio che prova aI solo pensiero di spostarsi di poche miglia dalIa sua ciH,alIe sue vanterie di viaggiatore, mentre non si mai alIontanato dai dintorni di Firenze. S<tn_~5vi~Iche.Machiavelli, nel Prologo,-attribuisceai Fiorentini deI suo tempo, ."",, che (~tr~li@!.m9,daJJ'ant.I~yi@~I.sQ.1!9inI!PACLdialtidisegnied.energicheazieni, e si limitano solo a schernire e a biasimare chiunque tenti qualche impresa. Nella struttura di superficie delIa beffa Nicia il fine, l'obiettivo deI raggiro, ma nelIa struttura profonda egli L'irrisione verso il mezzo di una feroce irrisione che Machiavelli indirizza verso 10 stesso pubblico, vittima iI pubblico inconsapevole; i vizi di Nicia sono gli stessi di chi sta ridendo di lui. Ecco alIora che, con gioco sottile di specchi e con perfida ironia, Machiavelli mette in bocca proprio a messer Nicia, il rappresentante piu tipico di quella degradazione di Firenze, una violenta invettiva contro i Fiorentini (lI, 3), qualificati come cacastecchi, che non apprezzano virtu alcuna, e stanno tutto il giorno sulla panca deI Proconsolo ad ammazzare il tempo. ln questa chiave 11linguaggio acquista un preciso significato il registro linguistico di Nicia. Si sar osservato nelIa lettura dialettale come.p suo linguaggio' sia diverso da quello degli altri personaggi: mentre questi si espridi Nicia mono in una lingua base povera di connotazioni espressive, Nicia usa una lingua fortemente dialettale, fittissima di espressioni gergali, addirittura rionali (<<ho cacato le curatelle, un zugo a piuolo, ecc.). Proprio I'insistenza sullinguaggio vernacolare vuol mettere in rilievo Ia ristrettezza provinciale deI personaggio, Ia sua chiusura asfittica in un ambito puramente municipale. Non si tratta quindi di un virtuosismo linguistico compiaciutamente esibito e fine a se stesso, o un semplice ingrediente buffonesco finalizzato al riso, ma una scelta stilistica molto avvertita e gravida di significato, perfettamente funzionale alla feroce irrisione di Machiavelli nei confronti dei suoi contelI}poranei, alla sua indignazione verso il proprio tempo dispettoso e tristO)). Ligurio e fra Timoteo Se Callimaco e Nicia, I'innamorato ansioso e 10 sciocco beffato, sono i due personaggi piu legati ai codici della commedia, pur nelloro carattere innovativo, i personaggi piu originali e nuovi sono Ligurio, fra Timoteo e Lucrezia. Il piu affascinante senz'altro ,!--igwj~. ~!L~. .1.Qstl'atega.d~n'~ig.!1e, l'~lltelli~e~ ch.~!Jl~tte insieme l'intrigo" 10 dirige. con SICUrezza e 10 conduce aI fine sperato. ~hii che architetta I'espediente della falsa pozione, e .CfieTiva'umddf'cfivincerela riluttante Lucrezia, donna di ferrei principi etici e religiosi, a giacere con 10sconosciuto garzonaccio)). Proprie di Ligurio sono quindi Ia capacit di architettare ampi disegni e di caJ~(}lal'e_~!!t~ rnosse, Ia fr~gde7<zae Ia sicurezza nell'aJ~ 'lre:-r spregditezz'che insi fa fermare dall'ostacolo dei principi morali, Ia sottile conoscenzalJpsi'log- iiii u1iIzZt81 propri. fini, Ia prontezza nel far fronte all 'impreVist'co.lfr~m<:tlf<ffi~lQjii(l;iQsempifiparnclie trascfato di Callimaco che dovrebbe impersonare contemporaneamente il garzonaccio)) e il medico, risolto con il travestimento di fra Timoteo). Tutte queste doti ne fanno un tipico eroe machiavelliano. irresistibile allora Ia tentazionediaccostarlo allafigtn'adel pnncpequale e-delineatanel trattato omonimo: Llgiir come lla sorti di pririCi~e" il-scal", messo ad agire non sul vasto scenario della politica degli stati, ma sullo sfondopiu nstretto della vita privata, cittadina e borghese. Eppure, anche in questo ambito ristretto, si esigono Ie stesse doti, Ia stessa virtu: per Machiavelli, come sappiamo, le leggi che regolano l'agire umano sono sempre le stesse, e si possono verificare a tutti i livelli e in tutti gli ambienti, in quelli de lIa grande politica come in quelli della vita privata. An~~I.aM$Mr!1gQlg"c<?meiIPrincipe, quindi uno studio delIa xerit effettuale)), dei mezZi attraversp. ui l':llmo, in contrasto con Ia fortuna e con gli ltri uomini, puo raggiungere i suoi fini. 'Nl s'ciriismo deI tutto trioraleLiguno certo una figura negativa, e pu rientrare a buon diritto in quel quadro di abiezione e corruzione de lIa societ contemporanea contro cui si appunta Ia corrosiva satira di Machiavelli. Pero il significato della sua figura non si

Ligurio stratega dell'intrigo

Ligurio e iI "principe

Mandragola

/108
esaurisce certo in questo. Ligurio un personaggio fortemente prob]ematico: se Machiavelli non pu ignorare i] suo cinismo privo di scrupoli e non pu evitare di assumer]o come La problematicit bersaglio po]emico, per a]tri aspetti, mettendo tra parentesi il giudizio mora]e, non pu esi- di Ligario mersi dalI'ammirare]a ]ucida intelligenza e ]'energia attiva de] personaggio, ]a sua capacit di modelIare i] rea]e secondo i suo i progetti e i suoi ca]co]i. Nei confronti delI'agire di Ligurio si pu alIora ravvisare un atteggiamento affine a quello che ]0 scrittore ha verso il suo principe. Egli sa bene che ]e azioni deI principe sono crude]i, efferate, riprovevo]i mora]mente; ma sa anche che, in fra tanti che non sono buoni, quelli sono gli unici mezzi che consentono di raggiungere il fine prefissato: quindi, neI suo realismo di rigoroso" scienziato" delIa politica, non pu che registrarne l' efficacia. ln questo senso Ia riflessione politica di Machiavelli, che il centro de lIa sua vita, non si arresta neppure nelIa Mandragola, e si cela anche sotto ]e spoglie de] badalucco disimpegnato, con cui eg]i vuo]e rendere <d]suo tristo tempo pi suave e compensare ]a sua forzata inerzia. DalIa negativit di Ligurio per escluso un aspetto, I'avidit, l'interesse economico. Ligurio non indotto ad aiutare Callimaco, ad architettare il suo comp]esso piano, dal]a prospettiva di un guadagno; e difatti ]a ricompensa materia]e che ne ricaver sar piccola cosa. Ci che]o muove, come ben mette in luce Datico Bonino, ]a smania dell'azione per l'azione, quelIa febbre della prassi, con cui l'uomo non solo esprime il meglio di s, ma La febbre costruisce con ]e proprie mani il suo destino, in tacito, accanito confronto con ]a Natura, ]a Fortuna, Ia Storia. ln Ligurio si proietta dunque quelI'attivismo energico, eroico, che dell'azione elemento centra]e de lIa visione machiavelliana, espresso ne] Principe, nei Discorsi e nelIe a]tre opere. E, ipotizza il critico, nelIa rappresentazione di questa fervida azione de] personaggio, Machiavelli trova forse compenso alla propria forzata inazione durante ]'esilio e I'isolamento dalIa vita politica. Un personaggio che ha mo]ti punti di affinit con Ligurio fra Timoteo: anch'egli porFra Timoteo tatore di una ]ucida intelligenza, che ]0 induce a calcolare acutamente ]e mosse degli avversari, a vagliare]e iniziative che gli conviene prendere; anch'egli mm considera]e rego]e morali, ed pronto ad ogni inganno pur di raggiungere il suo fine. Quindi anch'egli un personaggio negativo, rappresentante della corruzione contemporanea (di un partico]are aspetto di essa, ]'ipocrisia ecclesiastica), e in quanto tale'viene a far parte dello squallido panorama di degradazione su cui si appunta Ia satira di Machiavelli; ma, ai tempo stesso, messe tra parentesi ]e ]eggi morali, ammirato per ]a sua qualit di portatore delI'intelligenza. Tuttavia differisce da] parassita per alcuni aspetti essenziali. Mentre Ligurio non mosso da interesse, ci che induce il frate a prestarsi ai raggiro esclusivamente l'utiIe economico, il denaro che ricever (che, con fratesca ipocrisia, finge destinato ai poveri). ln secondo Iuogo mentre Ligurio un personaggio tutto animato dana febbre den'azione, che si concede poche pause riflessive, fra Timoteo caratterizzato soprattutto dai continui indugi meditativi, come quelIo con cui si presenta (lU, 4): chi scaccia le donne evita i fastidi ma anche l'uti]e, chi ]e ibtrattiene ha l'utile e i fastidi insieme. Lucrezia Lucrezia un personaggio che ha un ruolo di primaria importanza ne] testo, ma comLucrezia pare pochissimo in scena di persona: Ia sua figura emerge soprattutto dane parole degli altri personaggi. l tratti che ]a caratterizzano sono Ia superiorit mora]e, il rigore dena devozione religiosa, ]a castit, I'onest, ]a saggezza e Ia ponderatezza, ]a morigeratezza che Ia porta a rifuggire dagli svaghi mondani e a vivere chiusa in casa. Per questo resiste con tutte ]e forze aI vituperio di dover sottomettere il suo corpo ad un altro, e alIa prospettiva dena morte di un uomo, che ne seguirebbe. Solo dinanzi aI sottile, abilissimo, irresistibile argomentare teologico deI frate resta senza mezzi di difesa, e deve cedere. Proprio in riferimento a questa sua asso luta dirittura morale spicca in modo sconcertante Ia trasformazione che si opera in lei nel finale, quando, scoperto l'inganno, si adatta a divenire l'amante di Calli- La trasforrnazione final e maco (come apprendiamo daI racconto di CaIlimaco stesso, V, 4). Dinanzi a questo voltafaccia improvviso mo]to vari sono stati i giudizi dena critica, e varie le interpretazioni proposte. Vi si individuata ad esempio ]a celebrazione deI piacere carnale, nena prospettiva di un "naturalismo" boccacciano e laicamente rinascimentale: dopo lunghi anni di astinenza, . Ia scoperta del piacere sessuaIe determina nelIa donna un trionfo dene forze dena natura, che ]a libera dagli impacci dene norme sociali e daIla tradizione; in tal caso Ia trasformazione di Lucrezia sarebbe vista da Machiavelli in luce positiva e caldamente approvata. Oppure

Machiavelli

309
si potrebbe pensare che anche Lucrezia partecipi delIa natura negativa di tutti gli altri personaggi, che in lei era velata dall'educazione e dalIe pratiche devozionali, e che emerga infine il suo cinismo egoistico, pronto a perseguire i1proprio utile ignorando ogni norma morale: in tal caso avverrebbe uno smascheramento deI personaggio, improntato al1'amaro pessimismo di MachiavelIi sulla natura umana, che farebbe emergere il fondo vero del1a donna aI di sotto de lIa maschera virtuosa. Ma un'interpretazione suggestiva quelIa proposta, insieme ad altri, da Davico Bonino: Lucrezia passa daI rifiuto alI'accettazione del1a fortuna, come di una forza troppo impetuosa percM ci si possa opporre. La sua Ia scelta delIa duttilit come suprema forma di saggezza. La duttilit di fronte aI variare de lIa fortuna, Ia capacit di adattarsi alIe varie situazioni che si presentano, di riscontrare il proprio comportamento coi tempi, una delIe componenti fondamentali delIa virtu delI'uomo che Machiavel1i elogia in molti punti delIa sua opera, in particolare nel famoso capitolo XXV deI Prncipe (T21). L'interpretazione appare quindi probabile proprio perch risponde a uno dei grandi motivi deI pensiero machiaveUiano (comunque non escluderebbe Ia prima che abbiamo prospettato, il trionfo naturalistico dena carne, che con essa pu benissimo armonizzarsi). La commedia si chiude con Ia scena in chiesa in cui avviene come una sorta di consacrazione nuziale dei legami ormai instauratisi tra Callimaco e Lucrezia, ma beffardamente roveseiata: quel1i che si danno Ia mano sono due adulteri, dinanzi ad un frate cinico, simulatore, ipocrita e avido, e sotto gli occhi benevoli di un marito ingannato e ignaro. La comicit di questa scena ha un fondo amaro, lucidamente e ferocemente desolato, impregnato di tutto il disincanto pessimistico di Machiavel1i, e costituisce il degno sugge110 de11acommedia, presentandone in compendio il senso.

La duttilit di fronte alIa fortuna

La scena finale

PROPOSTE

DI LAVORO SULLA MANDRAGOLA

1. Confrontare iI prologo deUa Mandragola con queUo deUe altre commedie dei Cinquecento riportate (Calandria, Marescalco; cfr. TT91 a, 91 b, 92, 96); in che cosa si differenzia dagli altri? (Ad esempio MachiaveUi fa deUe dichiarazioni programmatiche? Si dilunga molto sulla trama o si limita apresentare con rapidi cenni i personaggi? Qua/e spazio d alia contemporaneit?). 2. Analizzare le tecniche espressive della commedia: si usa Ia prosa o Ia rima? lllinguaggio e aulico elo quotidiano? C'e uso dei vernacolo fiorentino, dei proverbi popolari? Quale uso viene fatto dei latino da parte dei vari personaggi? La lingua usata e comprensibile ad un pubblico contemporaneo medio-colto? Quali personaggi usano iI vernacolo e che cosa rivela di essi questa scelta? 3. Analizzare 10spazio in cui si svolge I'azione: prevalgono gli estemi o gli interni? Quale parte deUa citt viene privilegiata? Certi spazi hanno valore simbolic? Viene rispettata I'unit di luogo aristotelica? 4. Analizzare iI tempo in cui si svo/ge I'intreccio: qual e Ia durata della vicenda? Nel testo ci sono precise indicazioni temporali? A quali unit di misura temporali si rifanno i personaggi e a quale tipo di vita rimandano? Prevalgono le azioni svolte di giorno o di notte? Le azioni assumono un diverso significato a seconda dei momento in cui si svolgono? Viene rispettata I'unit di tempo aristotelica? 5. Analizzare i seguenti personaggi: Callimaco a) Individuare i punti dei testo da cui si possono ricavare I'et, le caratteristiche fisiche, Ia classe sociale, Ia cultura. b) Trovare i punti dei testo in cui altri personaggi esprimono giudizi su di lui. c) Quale uso ta iI personaggio dei latino, delle sue conoscenze scientifiche? Nei suoi monologhi da innamorato quali modelli letterari mostra di conoscere? d) Qual e I'oggetto dei desiderio perseguito e con quali mezzi 10 persegue? Quale tipo di esperienza amorosa vive? I: personaggio statico o dinamico, attivo o passivo? e) Rivela padronanza e propriet di linguaggio? f) Cercare i punti deUa commedia in cui Callimaco appare energico e attivo; queUi in cui celebra /' eras in termini lirici e altamente intonati e dove allude all'eros in modo basso.

\
I

Mandragola

Potrebbero piacerti anche