Esplora E-book
Categorie
Esplora Audiolibri
Categorie
Esplora Riviste
Categorie
Esplora Documenti
Categorie
Il colle Vaticano
Le origini.
Il Colle Vaticano sorgeva sulla riva destra del Tevere e faceva parte della XIV circoscrizione della città
di Roma.
Era posto al di fuori della cinta muraria ed era posto in comunicazione con la citta’ mediante il ponte
Nerone.
Era un luogo un po’ isolato ed era pericoloso per l’incolumità dei cittadini.
Era costituito da un terreno argilloso, che conteneva al suo interno falde freatiche, in quanto era vicino
al fiume.
La vegetazione era in gran parte spontanea e c’era qualche coltivazione di ortaggi e di viti e si dice
che il vino proveniente da questa zona fosse di dubbio gusto.
L’orografia era caratterizzata da due declivi: uno in direzione est-ovest costituiva un dolce pendio,
mentre l’altro in direzione nord - sud era molto scosceso e per questo non rari erano gli smottamenti
del terreno, soprattutto in condizioni climatiche avverse.
Nonostante la zona fosse abbastanza isolata, essa era attraversata da strade importanti: la via
Trionfale che dal ponte di Nerone, tra la zona vaticana e la mole adriana, piegava subito verso nord , e
passando sotto monte Mario portava direttamente alla vicina città di Veio e poi a Caere (l’antica
Cerveteri); la via Aurelia Nova che scorreva a Sud del colle e andava a congiungersi con l’Aurelia
Vetus, la Cornelia che attraversava il colle, nella zona dove si trova la basilica attuale di S. Pietro, la
quale si congiungeva infine con la stessa Aurelia.
Lungo la via Cornelia si aveva sulla parte destra l’esistenza di una zona cimiteriale, mentre sulla
sinistra si sviluppava il circo di Nerone, con la sua spina centrale ed il suo obelisco.
Il circo di Nerone
Il circo di Nerone doveva essere cosi’ dal secondo secolo d.C. Era caduto in disuso e si nota al
centro la cappella di S. Andrea con alcune tombe; sulla sinistra la necropoli vaticana.
Posizione della Necropoli
Livello Minimo
necropoli
Pianta Necropoli scavata
Topografia comparata
Strade nei paraggi del colle Vaticano
Campo P e tomba di Pietro
Nelle vicinanze del muro G, viene trovata una un piccolo ambiente, che contiene delle ossa (circa un
centinaio, senza quelle dei piedi, avvolte in un prezioso drappo rosso ornato in fili dorati: le ossa sono relative
ad un uomo robusto che e’ vissuto intorno agli anni 60 d.C, mentre nel luogo sottostante all’edicola e’ stata
trovata una fossa vuota. L’ipotesi e’ che le reliquie di Pietro siano state trasportate nella localita’ delle
catacombe di S. Sebastiano e riportate in tempi piu’ sicuri nella zona del Vaticano Costantino ha poi ricoperto
la zona del trofeo di Gaio e quella circostante con pregiati marmi creando cosi’ una zona protetta ed
inviolabile. Questo descritto sara’ il monumento finebre della chiesa di S. Pietro fino al VI sec. d.C, quando fu
costruito un altare centarle (Gregorio Magno).
Infine sempre in questa zona sono state ritrovate molte monete di quell’epoca, che erano il dono che i
pellegrini lasciavano nei dintorni della tomba di S. Pietro.
Poi la parte superiore della Necropoli viene tagliata di netto nel secolo IV, per fare posto alla Basilica che
Costantino fa costruire negli anno venti-trenta del 400 d.C.
Dato che il colle Vaticano era in pendenza fu necessario spianare, togliendo nelle parti piu’ elevate la terra
che era in eccesso, riempiendo la zona piu’ a valle, che era in difetto.
Cosi’ furono tagliate le parti superiori dei mausolei, che per questo furono privati delle volte di copertura. Fu
un lavoro enorme, che solo Costantino poteva ordinare, in quanto era anche il Pontifex Maximus, che aveva il
potere di disporre dei cimiteri come voleva.
Storia della Necropoli (4)
Storia della Necropoli (5)
Storia della Necropoli (6)
Ci sono altri elementi che confermano che in questi luoghi e’ stato sepolto Pietro. Se si osserva la pianta di tutta
la Necropoli scavata, si puo’ vedere, all’estremo Ovest, che esiste una zona, chiamata Campo P, che viene
lasciata libera ed e’ circondata da una corona di tombe; e questo dato e’ importante, perche’ era d’uso costruire
tombe nuove sopra a quelle vecchie che rimanevano al di sotto le nuove costruzioni.
Quindi questo conferma che quel luogo doveva essere preservato, perche’ conteneva una cosa di primaria
importanza.
Infatti si trova l’esistenza di due tombe, quella contrassegnata dalla lettera e l’altra con la lettera ι, che sono
datate al primo secolo; vicino ci le tombe η e del secondo secolo.
Dal terzo secolo ci stanno altre tombe, sopraelevate alle precedenti e sono la ζ, assieme ad altre connotate con
x, λ e μ e poi β,α,δ ed ε, ma sempre costruite attorno al campo P.
Nel procedere da est verso Ovest s’incontra il mausoleo O, dietro al quale e’ costruito il mausoleo S. Di qui la
strada rettilinea piega verso Sud, perche’ le due ultime tombe bloccano un accesso diretto.
Dopo aver aggirato il Mausolei O ed S, ci si trova di fronte ad una stradina in salita, detta clivus, che possiede
anche dei gradini, per salire. Il clivus e’ fiancheggiato a sinistra da due ulteriori Mausolei R ed R1, mentre a
destra c’e’ il mausoleo S ed una parte occupata da un muro di contenimento, costruito per evitare frane dall’alto
verso il basso, che potessero seppellire il Mausoleo S. Questo e’ il cosiddetto muro rosso, costituito di due tratti
m ed r separati da una nicchia, etichettata con N1.La nicchia sara’ successivamente sovrapposta di altri due
strati (N2 ed N3).
Piu’ ad Ovest c’e’ un altro campo il campo Q, separato dal muro rosso ed il clivus e’ stato creato proprio per
facilitare l’accesso sul campo Q stesso.
Ed in questo tratto dove il campo P e Q confinano c’e’ anche un fognolo, che era utilizzato per il deflusso delle
acque piovane, i cui mattoni portano marchi, che lo datano verso il 160 d,C.
Storia della Necropoli (7)
D’altronde era noto dal Libro Pontificale che papa Anacleto aveva risistemato il martyrium Petri, ma non aveva
fatto costruire il trofeo di Gaio, perche’ egli era vissuto alla fine del primo secolo d.C., mentre se si considera
che esisteva un Papa chiamato Aniceto al tempo di Gaio, si puo’ arrivare a concludere che il liber Pontificalis,
aveva un errore sul nome del papa e che trattava proprio della modifica del muro rosso con una nicchia ed un
tempietto votivo.C’e’ da dire poi che nella parte superiore della fossa sotto il trofeo di Gaio sono stati trovati
dei segni di effrazione e piccole rimanenze di ossa, miste a terriccio e questo conferma che le spoglie di
Pietro sono state traslate per svariati motivi verso l’Appia antica in un luogo caratterizzato da molte cave. E
s’ipotizza che questi resti traslati fossero stati riportati in Vaticano all’epoca di Costantino nel IV secolo d.C.
Nei dintorni immediati dell’originale tomba di Pietro sono state trovate molte monete di varie nazionalita’ e da
questo si deduce come questo fosse un luogo di intenso pellegrinaggio. L’ ultimo indizio e’ costituito da
posizionamento di una lastra di marmo ai piedi della nicchia del trofeo di Gaio. Questa lastra non e’ allineata
col muro rosso e la nicchia del trofeo, ma presenta un disallineamento di circa 11°. Questo significa che le
costruzioni a venire dovevano seguire la logica di questo disallineamento, perche’ li c’era qualcosa
d’importante: infatti per far costruire il muro G o dei graffiti, a causa di questo disallineamento sono state
adattate la colonnina del lato Nord del trofeo, spostata verso Sud, e la lastra di marmo che sovrastava le
colonnine, che fu tagliata per un pezzo. In piu’ si vedono altri muri (m1, m2, una struttura di materiale misto,
che intendeva congiungere gli angoli della nicchia del trofeo ed infine il muro s), che seguono l’orientamento
della lastra alla base del trofeo di Gaio. Detto cio’, si puo’ riepilogare che:
Storia della Necropoli (8)
Il clivus. A destra una parte del muro rosso, a sinistra i mausolei R ed R1.
La tomba di Pietro (1)
O
S
N
E
Orientamento della Tomba di Pietro (Trofeo di Gaio) nei quattro punti cardinali
La tomba di Pietro (2)
Lato SUD
Vista Sud del trofeo di Gaio. Si riconosce la colonnina Sud, tra le mura di fondazioni.
La tomba di Pietro (3)
Lato OVEST
E’ caratterizzato dalla postuma Cappella Clementina. Dietro la grata, una lastra di marmo della memoria
Costantiniana.
La tomba di Pietro (4)
Lato NORD
Il lato Nord e’ caratterizzato dal muro G, che copre il trofeo di Gaio. Si notino i graffiti.
La tomba di Pietro (5)
Lato EST
Vista del lato Est della tomba di Pietro dalle grotte vaticane. Si vede a destra della finestrella la lastra marmorea della
Memoria costantiniana.
La Basilica di S. Pietro (1).
Monumento funebre e
Baldacchino (III-V sec. d.C).
Schema basilica
costantiniana a
cinque navate
La Basilica di S. Pietro