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Giovanni Boccaccio

Giovanni Boccaccio nasce o a Firenze o a Altri momenti importanti saranno il 1348, in cui
Certaldo, nel 1313, figlio di un certo vive l’esperienza della peste. Nel 1350, altro
Boccaccino di Chelino, ricco mercante. anno importante perché in quest’anno incontra
È un figlio illegittimo, quindi nasce da una Francesco Petrarca, e nasce una profonda
relazione extraconiugale. Ma questo Boccaccino amicizia che si traduce in un’occasione di
poi decide di riconoscere questo figlio ulteriore crescita culturale, infatti è proprio
illegittimo. grazie all’amicizia con Petrarca che si avvicina
ai nascenti ideali umanistici.
A Firenze inizia la formazione culturale di
Boccaccio, fino al 1327, quando segue il padre Un nuovo momento buio della vita di
a Napoli. Suo padre lavorava per la banca dei Boccaccio, sarà quello che si apre nel 1360,
bardi, la più importante banca fiorentina, che tra quando a Firenze viene organizzata una
le altre cose, curava anche gli interessi della congiura nella quale vengono coinvolti molti
corte Angioina. Per questo motivo, Boccaccino amici di Boccaccio. Lo stesso Boccaccio è
dovette trasferirsi a Napoli, portando con sé il sospettato di far parte dei congiurati e quindi
figlio, nella speranza che diventasse un bancario costretto ad allontanarsi da Firenze e si rifugerà
o un mercante. a Certaldo, ma dopo pochi anni ritornerà a
Firenze, occupando altri incarichi, in particolare
La permanenza a Napoli è una fase importante cercare di riportare in Italia la sede del papato.
per Boccaccio, principalmente per la Nel frattempo Boccaccio, che era obeso, ebbe
formazione culturale: gli consente di una serie di malattie, decide di rinunciare a
frequentare le lezioni di Ciro La Pistoia, che lo questi impegni politica e nel 1374 si ritira a
avvicinano alla poesia contemporanea, in Certaldo dove muore nel 1375.
particolare ad autori come Dante e Petrarca.
Possiamo dedurre che come Petrarca, anche
Al di là della conoscenza della letteratura, Boccaccio, è un intellettuale della crisi, che
frequentare le lezioni di Ciro Da Pistoia e vivere testimonia quel periodo particolare che segna da
l’ambiente della corte Angioina sono importanti un lato la fine del Medioevo e dall’altro l’inizio
per la formazione di Boccaccio, perché lo del Rinascimento. Però nonostante i due autori
aprono all’ideologia cortese. Egli era cresciuto vivano lo stesso periodo, la risposta di questi
all’insegna dei valori della società mercantile di due intellettuali è profondamente diversa: se in
cui faceva parte il padre. Quindi avviene Petrarca, la crisi aveva portato al dissidio
l’incontro dei valori mercantili e dei valori interiore, in Boccaccio si riesce ad arrivare a
cortesi, fondendo organicamente questi ideali una sintesi serena dei valori medievali da un
che sembrerebbero essere contrastanti fra di lato, e quelli nuovi, rinascimentali, mercantili,
loro. dall’altro.
Boccaccio nella sua vita e nella sua produzione
Rimane a Napoli fino al 1340, anno in cui la letteraria parte da un approccio laico
banca dei Bardi fallisce, e di conseguenza all’esistenza, che non significa negare Dio,
Boccaccio e suo padre sono costretti a tornare a bensì che non si lascia condizionare da questa
Firenze, in una condizione economica non presenza. Boccaccio cerca anche di farsi
particolarmente felice. Queste difficoltà interprete delle trasformazioni che si stanno
economiche portano Boccaccio a cercare verificando nella società del suo tempo. Questo
protezione presso le corti del tempo, ma non continuo trasformarsi, si concretizza in uno
ottiene un grande riscontro in tal senso, sperimentalismo, da intendere come ricerca di
viceversa ad aiutare la sua famiglia sarà proprio forme nuove da utilizzare in letteratura per
la città di Firenze, che conferisce a Boccaccio tramandare il continuo mutare della realtà di
degli incarichi politici, grazie ai quali supera quel tempo. questo sperimentalismo si
questo momento di difficoltà. concretizzerà in una contaminatio tra generi
letterari diversi, la ricerca di nuove forme metriche.

Opere del periodo napoletano


Queste opere sono scritte rivolgendosi ai membri
della corte Angioina, e se il pubblico è elitario, La vicenda fa riferimento alla guerra tra i cristiani
chiaramente l’opera verrà adeguata alle e i musulmani di Spagna, durante la quale muore
aspettative di un pubblico simile, quindi c’è da il padre di Biancifiore, che al tempo non era nata,
aspettarsi delle opere abbastanza ricercate sul ma la madre era incinta. La donna, rimasta
piano formale e che avevano come obbiettivo vedova, venne fatta schiava dai musulmani e posta
principale, quello di dilettare il pubblico. Per il come serva del re Felice. La donna muore
resto, già in queste prime opere di Boccaccio, partorendo Biancifiore. Il parto avviene nello
riscontriamo quello sperimentalismo, da intendere stesso giorno in cui la moglie del re Felice
come contaminazione di genere letterari, che in partorisce un bambino di nome Florio. Il re si
questo contesto indica anche la ripresa di generi di impietosisce per questa bambina e decise di
origine popolari, come quella dei Cantari. tenerla con sé e fa sì che Florio e Biancifiore
crescano insieme, e i due, crescendo, si
La caccia di Diana innamorano. Ma chiaramente il re si oppone a un
poema a carattere epico; eventuale matrimonio tra i due, essendo
Biancifiore un’orfana. Così il re Felice decide di
la Teseida allontanare il figlio, e vendere Biancifiore
poema epico sul modello della Tebaide di Stazio, all’ammiraglio di Alessandria. Ma Florio, non si
autore latino del 1 secolo d.C. Nella Teseida rassegna ed effettua un viaggio alla ricerca della
troviamo fusi due temi fondamentali, la guerra e fanciulla, giungendo anche a Napoli, dove si
l’amore. Ciò è importante perché nell’età imbatte in una compagnia di giovani che sotto la
umanistica, vedremo nascere una serie di poemi guida di una reginetta di nome Fiammetta, parlano
basati su questo doppio filo tematico. Quindi di questioni d’amore, e nel parlare di questioni
questa Teseida apre le porte al poema umanistico- d’amore raccontano anche delle novelle (altro
rinascimentale. elemento che troveremo con il Decameron).

Filostrato, opera che imita i Cantari, che Le differenze tra le opere del periodo
Boccaccio rielabora, dando loro una veste napoletano e quelle del periodo fiorentino
letteraria in modo da essere degni di una corte La differenza non è legata solamente al luogo
in cui queste opere vennero scritte, quello che
Il Filocolo è importante, è che cambiando città cambiano
Non sappiamo con esattezza il significato, ma le anche i destinatari della produzione di
ipotesi sono o fatica d’amore o pena d’amore. Si Boccaccio. (a Napoli i destinatari sono i
riallaccia al genere dei Cantari popolari, come membri della corte angioina, un pubblico
precisa lo stesso autore nel proemio, dove dice
elitario che si aspettava una letteratura che
che il fine di quest’opera è di dare dignità
letteraria al genere popolare dei Cantari. Sviluppa
avesse come compito quello di dilettare,
un tema tipico dei Cantari, cioè la storia d’amore mentre a Firenze il pubblico di riferimento è
tra Florio e Biancifiore. L’opera è pesante da la borghesia cittadina. Questa era abituata ad
leggere perché è piena di digressioni, e c’è un opere come quelle di Dante o dei rimatori
eccesso di erudizione che non le farà avere molto toscani che avevano anche una finalità
successo. didascalica, molto più impegnate sul piano
morale e politico.) Dunque Boccaccio deve
Il primo elemento di interesse, è che il Filocolo adeguarsi ai gusti del pubblico di riferimento.
presenta una cornice, quindi c’è un racconto Il pubblico fiorentino era un pubblico abituato
generale all’interno del quale vengono inseriti altri ad opere impegnate su un punto di vista
racconti. In questa cornice, Boccaccio ci parla di
politico e morale, motivo per cui le opere del
una certa Maria, figlia di Carlo D’Angiò, che
chiede al poeta che le venga raccontata la storia di
periodo fiorentino rivelano un avvicinamento
Florio e Biancifiore. Si anticipa quindi un di Boccaccio al poema allegorico-didascalico.
elemento narratologico che troveremo nel Quindi cambiare città implica un pubblico
Decameron. diverso e delle scelte letterarie diverse.
Però l’autore nonostante voglia andare l’amorosa visione come una parodia cioè una
incontro al gusto letterario del pubblico, porta presa in giro del poema allegorico-
con sé elementi propri, in particolare il gusto didascalico.
della sperimentazione di forme espressive
nuove o relativamente nuove. Lo
sperimentalismo di Boccaccio consiste nel Ninfale fiesolano
fondere generi letterari diversi, quello che È un poemetto in ottale, a carattere idillico
viene definito il mescolato di Boccaccio. pastorale, quindi avrà come protagonisti dei
pastori e la cui ambientazione è collocata a
contatto con la natura. Quest’opera è anche a
carattere eziologico, quindi quando andiamo alla
La comedia delle ninfe fiorentine ricerca dell’origine di qualcosa. Nel caso
È un poema allegorico-didascalico, infatti si specifico, l’opera di Boccaccio, va alla ricerca
parla di un pastore che incontra delle ninfe e delle origini dei nomi dei fiumi che bagnano le
grazie a quest’ultime da pastore rozzo e città. Protagonista è un fanciullo di nome Africo,
incolto diventa un uomo raffinato ed elegante. che si innamora di una ninfa consacrata a Diana, e
Allegoricamente va a simboleggiare il per questo non poteva unirsi agli uomini. Africo,
percorso interiore di maturazione di non si arrende e si traveste da donna, e giunge un
miglioramento che la virtù e l’amore possono insieme di ninfe, per incontrare Mensola, la quale
determinare nell’uomo. Non siamo lontani da ha paura di Diana, ma allo stesso tempo è attratta
da Africo e si unisce ad Africo. Ma ad un certo
certi messaggi di Dante, in questo senso
punto, la ninfa si impaurisce, e quindi decide di
siamo sulla scia di una letteratura tipicamente lasciare definitamente Africo, il quale, disperato,
fiorentina. Dunque già in quest’opera notiamo si uccide e si getta da una rupe, da cui prenderà il
degli elementi particolari, soprattutto nome. Per questo abbiamo detto che l’opera
l’emergere di spunti di pensieri che eziologica serviva a spiegare il nome dei fiumi.
rimandano alle concezioni naturalistiche Intanto Mensola si accorge di essere incinta, e
dell’amore e quindi c’è un poemetto a consigliata da un’altra ninfa, decide di tenere
carattere didascalico che però si contamina nascosta questa gravidanza, fino al momento del
con suggestioni che provengono da forme parto, quando Diana si accorge del parto e punisce
letterarie che esaltavano l’amore Mensola, e per punizione la trasforma in un fiume.
naturalisticamente inteso. Infatti in questa Il bambino che nasce da Mensola, Pruneo, verrà
cresciuto dai genitori di Africo che una volta
comedia ci sono parti in cui l’amore viene
divenuto adulto si metterà al servizio di Atlante
descritto nelle sue componenti erotiche e che è colui che fonda la città di Fiesole. Inoltre
sensuali e quindi pur partendo da un genere Atlante libera le ninfe da Diana e le consacra a
didascalico, notiamo l’influsso di altre forme Venere, la dea dell’amore.
letterarie che saltavano la concezione Da questo testo emerge soprattutto il modo di
naturalista dell’amore. presentare la tematica amorosa, l’amore viene
vissuto con molta più leggerezza, e in maniera
L’amorosa visione libera e soprattutto è un amore che si abbandona
È un poema allegorico-didascalico. Si parla di anche al piacere dei sensi. Siamo in una
un individuo che guidato da una donna concezione naturalistica dell’amore, che allontana
gentile, probabilmente allegoria della Boccaccio da Dante, e viceversa lo avvicina a
quelle concezioni naturalistiche. Soprattutto è un
saggezza, entra in un castello e vede tutte le
amore che viene colto nella sua componente
pareti del castello affrescate con immagini sensuale.
della virtù. Il messaggio è quello di una
crescita spirituale che avviene tramite la Elegia di Madonna Fiammetta
ricerca della virtù. Opera pesane non Opera più importante del periodo fiorentino. È
particolarmente riuscita, troppo nozionistica un’opera rivoluzionaria, ancora una volta
ma tuttavia vi è un qualcosa di particolare troveremo l’amore rappresentata nella sua
presente nella seconda parte dell’opera dove componente sensuale, ma la cosa veramente
vi sono parti più leggere addirittura comiche rivoluzionaria è che questa volta, a farsi portavoce
per la quale qualcuno ha interpretato di un amore libero che comporti il compiacimento
dei sensi, è una donna. Quindi una donna,
talmente libera di esprimersi, da poter sostenere in campagna per evitare di essere contagiati ma
l’amore, nelle sue componenti fisiche e sensuali, e anche per sfuggire al degrado morale che la peste
questa non chiede perdono ai lettori per questo, aveva portato con sé. Questi giovani si
ma chiede pietà e quindi la partecipazione stabiliscono in una prima dimora dove rimangono
empatica dei lettori, a quella che è una situazione per tre giorni, poi si spostano in un altro palazzo
da lei vissuta. Fiammetta è una donna napoletana, dove rimarranno per altri 11 giorni. Questi ragazzi
sposata, che si innamora follemente di un giovane, trascorrono il tempo con attività varie come il
di nome Panfilo, e non esita ad avere una canto, il ballo e anche raccontando delle novelle.
relazione extraconiugale con Panfilo. Mentre Tutto ciò tranne il venerdì e il sabato, perché il
dante mette Francesca all’inferno, per Boccaccio venerdì è il giorno della passione di cristo, e il
non c’è più quest’idea del peccato da punire in sabato veniva dedicato al riposo e all’igiene
maniera così drastica come aveva fatto Dante. personale. Se ai 14 giorni tolgo i due venerdì e i
Panfilo ad un certo punto deve tornare a Firenze e due sabato, rimangono 10 giorni dedicati al canto
dunque abbandona Fiammetta, la quale è disperata e alle novelle. Ogni giorno verranno raccontate
e a un certo punto pensa addirittura il suicidio, ma dieci novelle, per cui avremo un totale di cento
alla fine non si uccide e troverà la forza di novelle, più una aggiuntiva. Parlando del titolo,
superare questo dolore attraverso la meditazione, abbiamo cominciato a parlare anche del fatto che
concetto senecano. (Seneca esortava le donne ad nel Decameron, è presente una cornice, cioè un
affrontare i mali della vita, tramite la meditazione) racconto all’interno del quale si vanno ad inserire
Altro aspetto importante è il genere. Il titolo ci le novelle.
potrebbe far pensare che si tratti dell’elegia, cioè
un tipo di componimento poetico generalmente La struttura
dedicato alla tematica amorosa. Ma l’opera è Si compone di una super-cornice, di una cornice
molto più complessa di una semplice elegia, vera e propria e delle varie novelle contenute in
perché sebbene il contenuto sia amoroso, essa.
fondamentalmente si pone come una lettera.
Perché da un punto di vista formale è una lettera, La super cornice sono le parti dell’opera in cui
e probabilmente il modello di questa lettera è abbiamo un intervento diretto dell’autore, e quindi
l’Heroides (di Ovidio), cioè una raccolta di lettere faccio riferimento al proemio, all’introduzione
scritte da donne agli uomini che amano. alla prima giornata, alla novella delle papere, e
L’influsso di Ovidio si percepisce anche sotto un alle conclusioni finali. Oltre a queste ci sono
altro punto di vista, cioè che oltre all’influsso del anche le rubriche che aprono le singole giornate,
genere elegiaco e dell’epistola d’amore si vede in cui Boccaccio ci dirà chi è il re e la reginetta
anche l’influsso della trattatistica amorosa e del giorno e quali saranno i temi affrontati
quindi dell’ars amandi, che è un’altra opera di all’interno delle novelle della giornata, tranne il
Ovidio, dove vengono dati consigli su come primo e il nono giorno, in cui il tema è libero.
affrontare l’amore e le sue pene, qualora
quell’amore finisse. Anche nell’elegia di madonna Poi abbiamo la cornice, cioè quella in cui a parlare
fiammetta accade così. sono i dieci giovani dell’allegra brigata. Essi
indicano le attività che verranno svolte durante le
sin gole giornate, avremo quindi degli interventi

Decameron
in cui andranno ad introdurre le singole giornate,
introducendo le singole attività che verranno
Capolavoro di Boccaccio. Decameron è una svolte, e dopo essere stata raccontata una novella
parola composta dal numerale deka, dieci, e il si crea un po' una discussione. Ogni giornata si
sostantivo hmerwn, che è il genitivo plurale di chiude con una vallata, che viene recitata da uno
hmera, cioè giorno. Sta al genitivo perché è dei giovani.
sottointeso novelle (novelle di dieci giorni).
È un titolo che non è del tutto originale, perché Funzione della super-cornice:
abbiamo già un’opera di Sant’Ambrogio, intitolata Un primo intervento dell’autore è quello che
exameron, sei giorni della creazione. troviamo nel proemio, la cui funzione sarà quella
di indicarci i destinatari dell’opera e i principi
Il titolo ci rimanda alla cornice di quest’opera: della poetica di quest’autore. Nell’introduzione
egli immagina che la peste che colpì le feste a alla prima giornata, che contiene la descrizione
Firenze nel 1348, dieci giovani, sette ragazze e tre della peste del 1348, ed è funzionale a denunciare
ragazzi, decisero di lasciare la città e di trasferirsi la condizione di degrado morale e civile che la
pesta determinò, ma soprattutto serve anche ad l’allegra brigata avrà il compito di rifondare i
esprimere la fiducia negli esseri umani, perché valori morali e civili che la peste ha distrutto.

Funzioni della cornice


letteratura come strumento per riportare
Creare un filo che unisca le varie novelle che l’equilibrio.
vengono raccontate. La funzione profonda della
cornice è stata ben spiegata da uno studioso Un’altra funzione della cornice è quello di
Romano Luperini, il quale si è soffermato sulle assumere un atteggiamento di distacco nei
parti della cornice in cui i giovani si soffermano a confronti della materia trattata: la realtà che
commentare le novelle. Questi commenti dei Boccaccio descriverà nel Decameron è molto
giovani lasciano emergere diversi punti di vista, varia e va a toccare anche aspetti abbastanza bassi
diversi anche rispetto a quelli dell’autore, quindi della società di quel tempo, rispetto alla quale non
la funzione della cornice è quella di portare il vuole esprimere giudizi e quindi il ricorso a questa
lettore alla verità. La verità non è intesa come un cornice diventa lo strumento che permette a
dogma precostituito, ma secondo romano Luperini Boccaccio di porsi con un atteggiamento di
è frutto di un processo interdialogico, cioè è il distacco e di superiorità rispetto alla materia
punto di arrivo di una discussione e non il punto trattata, senza esprimere giudizi se non quelli che
di partenza dato come oggettivo, valore di cui si derivano da una lieve ironia.
faceva portavoce dante. Quindi in Boccaccio la
verità non è quella della fede, non è un dogma, è Criteri organizzativi dell’opera
qualcosa da conquistare dal frutto di un processo È articolata in dieci giornate e all’interno di queste
interdialogico, cioè conseguente ad un dialogo in verranno raccontate dieci novelle, per un totale di
cui si confrontano diversi punti di vista. Quindi cento. Analizzando l’opera nel suo insieme è stato
sta emergendo che la verità non è nemmeno messo in evidenza come ci siano delle precise
qualcosa di oggettivo perché l’atteggiamento di corrispondenze, soprattutto nel piano tematico.
Boccaccio nella verità è poliprospettico, quindi Una prima simmetria si nota tra la prima, dedicata
una stessa cosa secondo Boccaccio può essere ai vizi e la decima giornata, dedicata alle virtù.
guardata da diversi punti di vista. Questo lasciare Parallelismo che si può cogliere anche la prima
emergere i diversi punti di vista, mette in evidenza novella dell’opera, è quella del vizio per
che all’interno del Decameron non partiamo da eccellenza, mentre l’ultima è un esempio sommo
una verità predefinita, e dogmatica, cosa che di virtù, legato alla figura di Briselda.
accadeva per Dante. L’intento di Boccaccio è Così come la quarta e la quinta giornata con il
quella di ricostruire la verità, attraverso un tema dell’amore, e la sesta e la settima con il tema
processo, definito da Luperini, come dell’intelligenza umana. La sesta giornata
interdialogico, partendo dai diversi punti di vista. rappresenta il centro ideale del Decameron,
Quindi questa verità non è univoca, perché le testimoniata dal fatto che la novella che apre la
verità che noi desumiamo dall’osservazione della giornata, contiene delle dichiarazioni di poetica.
realtà non sono necessariamente uguali fra loro. Quindi inizia l’opera con il proemio, ovvero con
Quindi lo scopo di Boccaccio è darci un prospetto dichiarazioni di poetica, arriva fino alla quinta
della realtà come qualcosa concepito in diversi giornata, e nel sesto giorno, punto centrale
modi. È interdialogico perché nasce dal dialogo dell’opera, testimoniato dal fatto che si torna a
tra le diverse persone. dare delle indicazioni di poetica come quelle date
nel proemio dell’intera opera.
Un’altra funzione che la cornice ha è quella di Anche con questa simmetria, Boccaccio ha
dimostrare la fiducia dell’autore nei confronti cercato di dare ordine al disordine.
della capacità dell’uomo di riportare il caos
all’ordine, perché le situazioni che vengono
descritte da Boccaccio, sono molto caotiche,
soprattutto per la peste, ma anche le novelle ci
rivelano una realtà molto varia e disordinata.
Quindi la funzione della cornice, è quella di
riportare il caos della realtà a una condizione di
ordine e di equilibrio. Questa fiducia nella
Proemio
La finalità sarà quella di fornire informazioni fa sì che rimugino sempre sulle stesse cose, e
riguardo i destinatari e riguardo la poetica che sta quindi soffrano maggiormente.
a alla base del Decameron. Aggiunge che l’uomo, uscendo di casa, può avere
molte distrazioni, perché può andare a caccia, a
È proprio dell’essere umano avere compassione di pesca e quindi trovare altre novità per distrarsi
coloro che soffrono e soprattutto se qualcuno, in dall’amore.
un momento di sconforto ha ricevuto l’aiuto degli Nella parte successiva viene precisata la finalità
altri uomini, ha il dovere morale, qualora si trovi dell’opera, che è quella di porre rimedio al
davanti a persone che soffrono, di offrire loro peccato della fortuna, cioè di aver costretto le
conforto, e lui è fra quelli che nel momento di donne a una condizione di cui difficilmente
dolore ha goduto dell’appoggio degli esseri riescono a trovare uno svago rispetto alle pene
umano, e ora aiuterà chi soffre. amorose. Viene anche anticipato il contenuto
Ricorda come in età giovanile, provò un dell’opera, con il riferimento alla brigata di
sentimento d’amore, a causa del quale giovani, nel pestilenzioso tempo, che in dieci
probabilmente sarebbe morto (espressione giornate raccontano novelle, nelle quali tratterà
iperbolica e ironica), se non avesse avuto il argomenti vari, ma soprattutto quello amoroso, in
conforto delle conversazioni con gli amici. modo tale che trattando situazioni passate, le
lettrici potranno anche trovare dei consigli su
La nuova sequenza conferma l’ironia di queste come affrontare a loro volta le sofferenze.
affermazioni di Boccaccio, poiché ci dice che nel
momento in cui provava quei sentimenti d’amore, Nel proemio abbiamo trovato i destinatari: donne
gli sembrava che dovesse morire per quanto fosse Lui non pensava che la sua opera dovesse essere
intenso, ma in verità tutto ciò che è umano è letta solo dalle donne, ma affermando ciò sta
destinato a modificarsi e ad attenuarsi, e quindi indicando come proprio pubblico, non un
anche quell’amore, grazie al tempo, è andato pubblico di specialisti, ma un gruppo di persone
naturalmente affievolendosi. che hanno un animo nobile.
E il tempo lo ha guarito da quelle pene d’amore,
come per quanto accade per qualunque cosa della Finalità: porre rimedio al peccato della fortuna,
vita terrena, tuttavia sebbene quelle pene fossero offrire uno strumento di diletto alle donne che non
finite, non può non essere riconoscente nei hanno le distrazioni che hanno gli uomini.
confronti di chi lo ha aiutato a sopportare il
dolore.
In virtù di questo debito di gratitudine, sente il
dovere di scrivere quest’opera, come
ringraziamento per chi l’ha aiutato, e offrire aiuto
a coloro che stanno soffrendo come ha sofferto
lui.

Dice che la sua opera sarà rivolta soprattutto a chi


più difficilmente riuscirà a trovare persone capaci
di offrire lui aiuto e conforto. Queste persone, che
più difficilmente riescono a trovare le distrazioni
rispetto al dolore, sono le donne. Mentre gli
uomini hanno moltissime occasioni di distogliersi
dalle pene di amore,
le donne hanno maggiormente bisogno di
quest’opera, perché queste spesso non hanno la
libertà di potersi liberare per i loro dolori, in
quanto spesso sono costrette ad essere rinchiuse
nelle loro camere dai loro mariti e dalle loro
mogli, e quindi il fatto che non possano svagarsi,
Il genere della novella
Non siamo alle origini della novella, perché perché il tempo in cui si svolgono le novelle di
Boccaccio riprende una tradizione già presente Boccaccio, è sempre un tempo specifico, storico e
nella cultura, infatti la novella aveva avuto già non molto lontano dal tempo da cui vive l’autore,
molta fortuna nel mondo indiano e arabo. Ebbe si fa riferimento a modelle ambientate nell’età
meno fortuna nella letteratura greca e latina, dove feudale, e troveremo i valori cortesi trovati nel
non esisteva un genere a sé riguardante la novella, romanzo cortese-cavalleresco. Oppure altri
ma veniva vista come una digressione all’interno periodi in cui sono ambientate queste novelle sono
di opere di altro genere (es: Metamorfosi di il trecento e quindi la borghesia, della quale
Apuleio, all’interno di questa storia inserisce una ammira l’industria, intesa come operosità.
novella per far capire una storia). Noteremo un Boccaccio che da un lato prova
nostalgia per quei valori feudali, dall’altro non
In realtà, anche nel medioevo c’erano stati dei condanna i nuovi valori che si sono imposti con la
primi tentativi di novelle, come i fabliaux o gli società mercantile. Egli riesce a prendere sia i
exempla. Il modello più importante per Boccaccio pregi che i difetti, tanto della società medievale,
è il Novellino, raccolta di cui non conosciamo quanto di quella mercantile. Se della borghesia
l’autore. La novella è una breve narrazione in ammira l’industria, al tempo stesso, pur non
prosa, che come finalità aveva quella di dilettare il condannando la volontà di arricchirsi, quando
pubblico e visto che la finalità era quella di questa volontà diventa eccessiva, egli non esita a
dilettare, chiaramente essa non prevedeva un denunciarlo.
pubblico non specialistico. Secondo Boccaccio, bisogna assecondare le
Per Boccaccio la scelta di questo genere letterario trasformazioni che intervengono in un paese,
risponde a due motivazioni: perché chiaramente non si può fermare il tempo, e
il trascorrere del tempo implica anche una
 era un genere letterario che nell’ambito trasformazione. E quindi Boccaccio propone una
della letteratura italiana non aveva una sintesi tra gli elementi migliori della società
grande importanza, e non c’era una figura feudale, e quelli mercantili.
forte nell’ambito di questo genere La brigata dei dieci giovani rappresenta un po’
letterario, come Dante e Petrarca. questa fusione tra ideali cortesi e quelli mercantili,
 Il genere della novella permetteva a ma la critica si è fermata a considerare il fatto che
Boccaccio di trattare nella stessa opera gli questa brigata non è collocata in uno spazio
argomenti più disparati, e di dare un urbano o sociale, ma in uno spazio distaccato
quadro di una realtà del suo tempo. dalla società, cioè una villa di campagna dove si
svolgono le attività. Il fatto che la brigata si
muova in un ambiente di evasione è stato
La realtà che rappresenta interpretato in due modi: romano Luperini, dice
Spazio: troveremo un’ambientazione che il fatto di collocare la brigata che rappresenta
prevalentemente urbana, quindi si svolgeranno la fusione dei valori, in un contesto di evasione,
soprattutto nelle grandi città di quel tempo, come rappresenta la consapevolezza di Boccaccio che
Napoli, Messina o Firenze, ma soprattutto città questa fusione di valori è utopistica; diversa è
marinare, quindi Pisa, Genova. Ciò rimanda a un l’opinione del manuale, Baldi, che dice che questa
altro elemento importante riguardante lo spazio, collocazione dei ragazzi nella villa di campagna
che è proprio il mare, che ha una forte attenzione non ha una valenza specifica, è perché secondo
per Boccaccio. Il mare assume un valore sia Baldi, questa sintesi di valori, per Boccaccio è già
realistico, che rappresenta il canale per eccellenza avvenuta, e ad aver realizzato questa sarebbe stata
per le attività commerciali di quel tempo, ma la società fiorentina del 300’.
anche simbolico, perché esso, con i suoi
movimenti, va a rappresentare la fortuna, e
soprattutto la mutevolezza della fortuna.

Tempo: tempo reale, infatti le novelle a carattere


fiabesco sono rare nel Decameron, ciò accade
gentilezza e l’onestà. La gentilezza è quel valore
individuale che impedisce all’uomo di cadere
nell’eccesso, e di offendere sé stessi.
L’onestà è una virtù sociale che ha la finalità di
non cadere nell’eccesso, per non offendere le
norme che stanno alla base del vivere civile.
Ideologia alla base del Decameron
Il Decameron pone al centro di tutto l’uomo, Gli aspetti della narrazione
novità, dato che Dante metteva al centro la Non c’è una tipologia di novelle fissa
divinità insieme all’uomo, anche per Petrarca, non all’interno del Decameron. Ad esempio, una
c’era ancora una scissione tra uomo e divinità;
tipologia ricorrente è quella d’azione. Un’altra
invece con Boccaccio, l’agire umano diventa il
fulcro intorno al quale ruotano le narrazioni
tipologia è la novella scenica, dove il dialogo
dell’autore. Tant’è che finisce per dare poca diventa la struttura ricorrente. Poi abbiamo le
attenzione agli ambienti circostanti, per dare novelle basate sul motto arguto, cioè novelle
spazio all’uomo. È una narrazione orizzontale, piuttosto brevi dove la narrazione è veloce
perché la narrazione umana non va verso l’alto, perché l’obiettivo finale è quello di
ma segue solo la direzione terrena, e che è quindi sintetizzare il messaggio che si vuole riferire
orizzontale, e non prevede un proiettarsi verso attraverso una battuta.
l’alto. Ciò non implica che per Boccaccio l’uomo
sia padrone della propria esistenza, perché per lui Per quanto riguarda il narratore, sappiamo
esiste una forza superiore a quella dell’uomo, che essere eterodiegetico, esterno alla narrazione
egli chiama Fortuna, intesa come entità
e onniscienti. La narrazione di Boccaccio è
capricciosa che condiziona la vita dell’uomo,
tanto in senso positivo quanto negativo, a
lineare, in cui fabula e intreccio tendono a
prescindere dei meriti dell’individuo. La fortuna coincidere all’interno delle novelle di
agisce senza un disegno provvidenzialistico, come Boccaccio. Parlando la durata, quindi il
faceva Dio in Dante. La fortuna diventa la rapporto tra il tempo della storia e tempo del
principale antagonista dell’industria, uno dei racconto. Nelle novelle di Boccaccio,
maggiori elementi celebrati da Boccaccio. Essa tendiamo ad avere un tempo della storia,
può tanto agevolare l’individuo, quanto nettamente superiore al tempo del racconto,
ostacolarlo, ma l’industria diventerà la dote ciò significa che ci saranno sommari, ed
vincente, allorquando l’individuo potrà utilizzarla ellissi.
per contrastare o anticipare i colpi negativi della Per quanto riguarda il punto di vista, è
fortuna. L’industria sarà anche quella capacità di
sicuramente quello dei narratori, quindi
saper cogliere le occasioni che la fortuna ci dà.
In Boccaccio non c’è ancora una fede assoluta
abbiamo per lo più una focalizzazione esterna,
nelle capacità dell’uomo, ciò è legato al periodo perché il punto di vista riferito è quello dei
storico, dato che il periodo in cui Boccaccio scrive narratori, e quindi o di Boccaccio o dei dieci
quest’opera è segnato da eventi naturali tanto ragazzi. Quindi i personaggi non ci
catastrofici, che porta la fiducia dell’uomo a non riveleranno i loro punti di vista, perché sarà
essere assoluta. Concezione della fortuna sempre quello di Boccaccio o quello dei dieci
determinata dal periodo storico, dalle catastrofi giovani.
naturali come la peste e la carestia. Un’altra cosa Per quanto riguarda la lingua e lo stile,
che condiziona Boccaccio, è la natura. Secondo dobbiamo distinguere la lingua e lo stile
Boccaccio l’intelligenza umana deve essere tale quando a parlare sono i giovani o l’autore, lo
da saper riconoscere le forze della natura e di
stile è aulico, ma si evita sempre l’eccesso
rispettarle. Una natura che non va contrasta, ma
assecondata, e l’amore in Boccaccio rientra nelle
tanto verso l’alto, quanto verso il basso,
forze della natura, e quindi se le forze della natura perché egli preferisce sempre un linguaggio
vanno rispettate e assecondate, anche l’amore comprensibile, ma sempre articolato. Diverso
deve esserlo. Quindi notiamo come in Boccaccio è il discorso quando i narratori, cedono la
ci fosse una concezione naturalistica, ma ciò non parola ai personaggi, in quel caso, lo stile del
significa abbandonarsi agli impulsi, perché Decameron si adegua allo stile sociale dei
nell’assecondare la natura e l’amore, l’uomo deve personaggi messi in scena, in base a criteri di
essere condizionato da due valori, cioè la vero-somiglianza. Quindi se a parlare è un
personaggio appartenente alla nobiltà, lo stile
sarà più alto, viceversa più basso se a parlare
sarà un personaggio più umile.

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