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Niccolò Machiavelli

Situazione storica rimangono autonomi solo Venezia e lo Stato della


Nel 1492 muore Lorenzo il Magnifico, che Chiesa.
nell’Italia delle signorie aveva svolto un ruolo di Vita
mediatore tra gli interessi delle diverse signorie. Nasce a Firenze nel 1469 da una famiglia borghese.
Chiaramente compie i suoi studi, una formazione
Il suo venir meno determina l’esplosione delle culturale ampia per la quale fu sicuramente molto
rivalità tra le varie signorie. Quando ci sono conflitti importante la conoscenza del De Rerum Natura di
in corso è inevitabile che un territorio si Lucrezio, che parte da un base filosofica
indeboliscano. materialistica, la stessa che riscontriamo in
Machiavelli.
Quindi questi scontri tra le signorie indeboliscono
l’Italia centro-settentrionale e di conseguenza l’Italia Quindi questa forte influenza di Lucrezio è
diventa una terra di conquista. Effettivamente solo determinata da una propensione di Machiavelli per
due anni dopo la morte di Lorenzo il Magnifico concezioni materialistiche. Sin da giovane
abbiamo un’invasione in Italia da parte di Carlo VIII Machiavelli si mostra fortemente interessato anche
di Francia che conquista quasi tutta l’Italia, anche se alla politica e ben presto parteciperà attivamente alla
il suo dominio durò poco perché anche altre potenze politica di Firenze e un primo momento che
come l’Austria e la Spagna avevano interessi determinerà l’ingresso politico dell’autore sarà la
sull’Italia. repubblica di Savonarola, nei pressi della quale
riceverà incarichi importanti.
Questa breve durata del predominio francese non
pose fine alla debolezza dell’Italia, difatti nel giro di La repubblica del Savonarola ben presto venne
pochi anni c’è una spartizione dell’Italia tra due rovesciata e ritornarono i medici al potere; cosa che
grandi potenze: la Francia prende l’Italia per lui non fu vantaggiosa, anzi, proprio per il suo
settentrionale e la Spagna quella meridionale. Nel legame con i repubblicani, una volta tornati al potere
1527 c’è la cosiddetta discesa dei lanzichenecchi, i medici, sottoposero a processo e tortura
soldati mercenari tedeschi al soldo del re di Spagna Machiavelli, che dopo essere stato liberato sceglie
Carlo V, che arrivarono a Roma e la saccheggiarono. un volontario esilio in una residenza di Campagna
chiamato l’albergaccio, durante il quale compone
Tutto ciò influisce molto su Firenze. L’arrivo dei gran parte delle sue opere, specialmente la sua più
francesi portò a una prima cacciata dei Medici e a importante intitolata “Il principe “
prendere il potere furono i sostenitori di un partito
repubblicano che diedero vita alla cosiddetta Durante l’esilio cerca di ricucire in ogni modo i
repubblica del Savonarola, il cui ideologo fu rapporti con i Medici, per questo motivo dedica
Girolamo Savonarola. questo “Il Principe “dapprima a Lorenzo De Medici,
poi appena muore al suo successore Giulio. Sarà
Approfittando della discesa di Carlo VIII c’è questo proprio Giulio de medici a richiamarlo in patria, e
colpo di stato che porta all’abbattimento dei Medici gli consentirà anche di rientrare in politica. Ma
e viceversa all’istaurazione di un governo anche questa volta non gli va benissimo, perché con
repubblicano l’avvento della seconda repubblica accade che i suoi
vecchi compagni repubblicani mal digeriscono il
Il predominio di carlo VIII dura poco, di fatto che egli poi si fosse messo al servizio dei
conseguenza anche questa repubblica di Savonarola medici, ma siamo nel 1527, anno in cui Machiavelli
a Firenze non ebbe vita lunga, difatti la famiglia dei si ammala, e quindi muore.
Medici riuscì a rimpadronirsi del potere fino al 1527.

In questo vallo si colloca un episodio particolare che


è la discesa dei Lanzichenecchi, che influisce
Opere minori
nuovamente sulla politica di Firenze perché portò a
una nuova cacciata dei Medici e all’istaurazione di Legazioni e commissarie: relazioni che
una seconda repubblica che non ebbe una lunga egli effettuava in seguito allo svolgimento di
durata, perché osteggiata dalle grandi potenze determinati incarichi politici. Machiavelli, ogni qual
europee. Arriviamo al 1559, anno della pace di volta otteneva un incarico politico, era chiamato a
Cateau-Cambresis, e Firenze finisce sotto il relazionare ogni incarico storico. Legazioni sono
controllo dei francesi, di fatto dopo questa pace relazioni legate ai suoi incarichi di politica estera, le
commissarie invece quelle legate alla sua attività terra. Allora lui decide di salire sulla terra per
della politica interna. scoprire se questa voce è affidabile e vera. Dopo
aver fatto esperienza delle donne, decide di tornare
Lettere: lettere reali per comunicare con all’inferno perché ha capito che le cose stessero
destinatari, testi importanti per comprendere la peggio di quanto pensasse. Testo molto misogino.
personalità di uno scrittore.
Discorso intorno alla nostra lingua;
L’arte della guerra: dove viene trattato un
tema che tornerà nel principe, ed è il tema delle Mandragola: testo teatrale, più precisamente
milizie una commedia. Machiavelli scrisse due commedie,
ma quella che ebbe più successo fu la mandragola.
La commedia prende il titolo da un’erba medicinale
Historiae fiorentine: opera commissionata che secondo le convinzioni del tempo aveva la
da giulio de medici; nella quale ripercorre facoltà di rendere fertile le donne. Qualora una
velocemente la storia di Italia, concentrandosi sulla donna avesse problemi di infertilità, assumendo la
storia di Firenze. Le finalità di quest’opera sono per Mandragola avrebbe potuto recuperare la sua
lo più di ordine morale; egli vuole indagare le cause fertilità.
della degenerazione della politica di Firenze, e dirà C’è un certo Callimaco che si invaghisce di una
che verranno ricercate nel venir meno delle virtù donna sposata di nome Lucrezia. Per godere di
municipali, ma anche il venir meno di uomini questa donna, che non cede alle sue avances, avendo
politica all’altezza del governo di una città come saputo che la donna non riusciva ad avere figli,
Firenze; ovviamente tra le cause della degenerazione Callimaco cerca la complicità di un sensale, grazie al
politica non può mancare la faziosità del popolo quale convince il marito di Lucrezia a farle assumere
fiorentino, continui scontri tra fazioni. la Mandragola. Il problema è che secondo le
concezioni del tempo, il primo che giaceva con una
Oltre a voler indagar le cause, c’è la volontà di voler donna che assumeva la Mandragola moriva. Quindi
offrire degli esempi da imitare in modo da porre un c’era la necessità di trovare una vittima sacrificale
freno alla degenerazione politica di Firenze. Quando che facesse l’amore con Lucrezia prima del marito.
c’è una finalità di questo genere, accade quasi Quindi attraverso quest’inganno, riesce ad avere
inevitabilmente che lo storico non abbia come scopo l’oggetto del desiderio. Lucrezia cerca anche di
quello di raccontare le cose con molta esattezza, ma rifiutarsi, ma la madre la costringe ad andare con
gli importa dare degli esempi da imitare Callimaco per il bene della sua famiglia. Di fatto
tutti i personaggi della Mandragola ci si presentano
come figure negative, questo testimonia anche la
Opere letterarie concezione pessimistica nella natura umana.
Da queste opere non dovremmo aspettarci un L’unica figura positiva in quest’opera è Lucrezia.
particolare impegno ideologico. Non c’è un intento C’è un influsso di Boccaccio, Plauto e Terenzio
didascalico, ma scrive questi testi al fine di dilettare nella commedia
i propri lettori.
Principe: la prima delle due opere maggiori di
L’asino: titolo ispirato alla letteratura latina e machiavelli è il Principe. Siamo nell’ambito della
greca. Il protagonista è un uomo che parla in prima trattatistica politica. Per la composizione di questo
persona e che si ritrova nel giardino di Circe, e vede testo egli si ispira ai cosiddetti “specula principis”.
una serie di animali che simboleggiano i vizi Questo genere nasce nell’ambito della letteratura
dell’uomo, un po’ come nei bestiari medievali. greca, in età ellenistica, durante la quale si
L’opera rimane incompleta ma probabilmente la affermano regimi monarchici. Gli specula principis
parte successiva doveva raccontare della non solo altro che opere scritte per elencare le
trasformazione di questo protagonista in un asino, e qualità morali che deve avere un buon sovrano. A
da qui il titolo dell’opera. Riprende un episodio questo genere appartengono anche una delle opere
raccontato sia da un’opera letteraria greca, sia latina. maggiori di Seneca “De Clementia”, per indicare al
Molto probabilmente il punto di riferimento di suo discepolo Nerone quali qualità morali doveva
Machiavelli “L’asino d’oro” di Apuleio. avere per amministrare Roma.

Favola (Belfagor arcidiavolo): è una Machiavelli non va ad indicare le qualità morali del
novella ed è l’unica che ci rimane di questo periodo. buon principe, ma va ad indicare tutto ciò che un
Il protagonista è il diavolo, Belfagor che ha sentito principe deve essere in grado di fare per
dire che la donna è la piaga peggiore che esista sulla amministrare bene un regno. Questo impianto
pragmatico è la grande novità di questo testo rispetto
a quelli precedenti. L’opera è formata da 26 capitoli, Tuttavia, quando c’è un periodo di grande decadenza
con un’apertura dedicatoria a Lorenzo e poi a Giulio come quello che sta vivendo Firenze, allora si pone
De Medici. la necessità di un uomo forte che prenda il potere e
Argomenti trattati: ponga fine al degrado.
 La rassegna dei diversi tipi di principato che
si possono incontrare nella storia politica Lui quindi riterrebbe ideale il regime repubblicano,
dell’uomo tuttavia è convinto della malvagità della natura
 Poi passa a parlare dei comportamenti che umana. Quindi quando quest’ultima prende il
deve avere un buon principe sopravvento e determina il decadimento delle
 Poi va ad analizzare la situazione italiana istituzioni civili allora si può rendere necessario un
per indagare le cause del degrado della regime monarchico, perché a quel punto la forza di
politica italiana. goni singolo individuo riesce a riportare a una
 Poi affronta il rapporto tra virtù e fortuna situazione d’ordine e ad abbattere il degrado.
 L’ultimo momento dell’opera contiene un
appello ad un principe affinché prenda in Machiavelli, ogni volta che affronta un discorso su
mano le redini della politica italiana e si un piano teorico, presenta un problema concreto.
metta a capo di un processo che libri dalla Quindi quando lui va ad affermare la necessità della
politica straniera monarchia di fronte al degrado, in realtà è perché
vuole affrontare un problema concreto. Il problema
in questione è quello della situazione politica italiana
Discorsi sopra la prima deca di Tito che è caratterizzata da crisi. Quindi partendo dalla
Livio: Altra opera maggiore. Dopo aver letto la condizione di crisi d’Italia, si sviluppa la riflessione
prima deca dei libri delle “Historiae” di Tito Livio, politica che si propone di risolvere la crisi italiana
machiavelli va a scrivere questi discorsi. tanto sul piano civile, morale e militare.

Machiavelli va ad analizzare la situazione politica Secondo Machiavelli bisogna individuare delle


italiana, mettendola in correlazione con la politica di azioni concrete da metter in campo per risolvere il
Roma. Nell’analizzare la situazione politica italiana, degrado italiano. Questi politici italiani dovranno
egli a mette a confronto con quella di Roma nel innanzitutto guardare alle lezioni degli antichi.
periodo repubblicano. Un’attenzione particolare va In una prospettiva dell’anaciclosi, la lezione degli
alla religione di Roma antica, perché secondo antichi può essere preziosa, perché se l’uomo
machiavelli i romani avevano compreso bene quale politico moderno guarda a situazioni precedenti in
fosse la funzione della religione, cioè essere un cui determinati problemi sono stati risolti al meglio,
instrumentum regni, uno strumento attraverso il potrà ispirarsi per risolvere anche i problemi attuali.
quale tenere a bada la popolazione.
Machiavelli non dice di guardare alla morale degli
Poi tratta la politica estera, la guerra e le milizie. Un antichi, ma al loro operato. Ispirarsi all’antico non
tema particolare che viene affrontato in questo per recuperare le loro virtù morali, ma per ispirarsi
discorso è quello dell’anaciclosi, cioè la concezione alla loro prassi politica.
ciclica della storia, la storia è fatta di corsi e ricorsi,
che presuppongono un periodo di crescita, un’acme, Per machiavelli la politica deve essere separata dalla
un periodo di decadenza da cui si riparte per avere morale. Il fine giustifica i mezzi, è una frase di
un periodo di crescita. Machiavelli. Ciò significa che se ho un fine da
raggiungere, non devo farmi condizionare da una
Nella prima opera maggiore egli parla di un regime morale, devo solo guardare il mio obiettivo ed
monarchico, nella seconda opera troviamo utilizzare tutti i mezzi che ho per raggiungerlo.
l’esaltazione della repubblica romana. Questa frase è interpretata al modo giusto, ma si
rivolge solo agli uomini politici. Proprio perché per
Quindi la domanda che ci poniamo è se prediligesse lui la politica è scissa dalla morale. L’uomo politico
un regime monarchico o repubblicano. non deve lasciarsi condizionare da pregiudizi di
Le due opere non sono tra di loro in contraddizione, ordine morale. La cosa più importante per un uomo
ma riflettono il pensiero politico di Machiavelli. Egli politico è raggiungere i propri obiettivi. Tuttavia, gli
predilige il regime repubblicano, che chiama alla obiettivi dell’uomo politico sono giusti, e mirano
partecipazione molti cittadini, e quindi da molto alla conservazione dello stato, e mirano a far si che
spazio alla virtù stessa dei cittadini, quindi in le costituzioni civili vengano salvaguardate. Ma
assoluto lui pensa che il regime migliore sia l’uomo politico come può raggiungere tale obiettivo
repubblicano. se ha a che fare con uomini dalla natura malvagia?.
L’obiettivo è importante, l’uomo politico deve
essere pronto a tutto per raggiungere quell’obiettivo,
anche ad utilizzare la violenza, anche a utilizzare la abbiamo già trovato in Boccaccio. Quindi, riprende
crudeltà. Il suo obiettivo non è quello di essere queste due categorie e la porta avanti. Qui la
considerato un buon padre. Machiavelli è convinto concezione di fortuna che emerge non è proprio
che i sudditi siano caratterizzati da malvagità ed identica a quella che riscontreremo nel principe, ma
egoismo, quindi il suo obiettivo non è quello di nemmeno è in contraddizione. Machiavelli dice che
diventare un buon padre, bensì sarà quello di tenere a volte bisogna lasciar fare alla fortuna e riferisce
saldo lo stato e amministrarlo al meglio, e ciò questo concetto specialmente a se stesso. Quindi che
richiede necessario l’utilizzo di mezzi come la a volte bisogna lasciar fare alla fortuna e sperare che
crudeltà e la violenza che sono perfettamente prima o poi gli darà la condizione per tornare a
giustificabili. Un uomo politico che ricorre in modo Firenze e lasciare l’albergaccio. Può sembrare una
innecessario alla violenza è un tiranno. Ma ciò che concezione fatalista, ma Machiavelli crede che la
dice machiavelli è che se le condizioni lo rendono virtù possa opporsi alla fortuna, ma è anche vero che
necessario, l’uomo politico non deve farsi scrupoli a la fortuna incide sulla vita dell’uomo, e la capacità
utilizzare anche la violenza. dell’uomo deve essere quella, mediante la propria
virtù, di approfittare le occasioni che la fortuna gli
Stile offre. Quindi Machiavelli sta solo aspettando
Lo stile di Machiavelli varia molto a seconda delle l’occasione giusta per tornare a Firenze.
situazioni, e a secondo del messaggio che vuole far
pervenire. Egli, pur trattando il genere della Dopo questo discorso sulla fortuna, egli racconta
trattatistica politica, si allontana un po’ da quelli che cosa fa nell’esilio nell’albergaccio. Nel mese di
erano i caratteri di quest’ultima. Generalmente nella settembre si è dedicato alla caccia, poi questa
trattatistica politica prevale uno stile ciceroniano, possibilità di andare a caccia venne meno. Non
periodi ampi e complessi. Machiavelli. Riesce a potendo più andare a caccia, se ne va in un boschetto
creare sia stili più ampollosi, quanto ad utilizzare un di sua proprietà per controllare l’operaio dei
periodare più paratattico. taglialegna. Una volta affrontati tutti i problemi che
il bosco comporta, se ne va presso un ruscello e si da
Lettera a Francesco Vettori alla lettura, e qui ci fa anche vedere quali sono le sue
Francesco vettori era un letterato e ambasciatore letture preferite della sua vita, Dante, Petrarca,
presso la Santa Sede, un amico di Machiavelli. Tibullo, Ovidio e Silli. Autori che predilige anche
Tra il 1512 e il 1515 machiavelli ha un fitto scambio per i ricordi che suscitano in lui. Sono autori che
epistolare con quest’uomo. La più importante è trattano principalmente la tematica amorosa e
quella del 10 dicembre 1513 perché fu quella in cui suscitano in lui molti ricordi.
annuncia la composizione del principe. Ma oltre ciò
presenta anche altri dettagli interessanti. Poi si trasferisce in un’osteria dove chiacchiera con
le persone che incontra. Questo chiacchierare è
Egli esordisce in questa lettera mettendo in evidenza interessante, perché nota vari gusti e fantasie degli
il timore che l’amico Francesco Vettori possa essere uomini. Qui emerge la sua profonda curiosità per la
dispiaciuto per qualche motivo fosse adirato nei suoi natura umana e la sua continua immagine della
confronti. Ha cercato di capire i motivi per cui natura dell’uomo. Quando afferma che la natura
l’amico non gli scrisse, ma di fatto non è riuscito a dell’uomo è malvagia, lo fa perché egli studia
trovare una ragione valida se non che l’amico possa quest’ultima. Poi va a mangiare, da notare che egli
averlo giudicato un cattivo massaio delle sue lettere sottolinei come le sue condizioni di vita siano
(ha fatto leggere ad altri le loro lettere). Ma tutt’altro che agiate. L’esilio porta a una scarsità di
machiavelli dice che al di fuori di Filippo e Paolo mezzi. Dopo aver mangiato torna all’osteria e si
egli non le fece leggere a nessuno. E filippo è un mette a giocare a diversi giochi con i frequentatori
amico stretto di Machiavelli e Paolo il fratello di dell’osteria, in un contesto di pidocchi. Qui
Francesco Vettori. evidenzia l’aspetto dell’esilio dell’albergaccio, che
lo porta a doversi accontentare della compagnia di
Dopo aver espresso le sue preoccupazioni, uomini che considera pidocchi, persone con cui non
Macchiavelli fa riferimento all’ultima lettera di può fare altro che giocare a trich e trach o litigare.
Francesco Vettori, in cui gli aveva parlato del suo Tuttavia egli dice di essere pronto a qualsiasi cosa,
incarico di ambasciatore presso la santa sede, e anche a questi giochi da poco, pur di mantenere
machiavelli si congratula con Vettori sul modo in attiva la sua testa.
cui egli adempie a tale incarico.
Machiavelli continua con il dire che quando è sera e
Successivamente troviamo un tema molto chiaro con si rinchiude nel proprio studio, toglie via quegli abiti
Machiavelli, che è quello della fortuna. Machiavelli da quattro soldi, per indossare abiti reali, adatti a una
ritorna spesso sulle categorie di virtù e fortuna che curia, a una corte. Qui il linguaggio è metaforico, è
come per dire che si libera di tutto ciò che di volgare
lo ha accompagnato durante il giorno e torna ad Inoltre la città di Firenze dovrebbe approfittare di lui
essere l’uomo dotato di cultura che per natura è. E e delle sue esperienze (fa riferimento all’ambasceria,
quindi indossati abiti reali, entra nelle corti degli al tempo della repubblica), ma qui per esperienze
uomini antichi, di cui egli si nutre e per i quali egli è dobbiamo intendere anche gli insegnamenti che ha
nato. Anche qui linguaggio metaforico. Qui si ricevuto dai classici, quindi fa riferimento anche al
evidenza l’amore di Machiavelli per il tipo di cultura bagaglio culturale di cui è dotato. Difesa estrema
classica. Da notare anche l’avverbio latino solum. della fedeltà nei confronti di Firenze.
Quindi è un rapporto privilegiato quello che egli
istaura con i libri antichi. La lettura è un vero e Capitolo 6 del Principe
proprio dialogo con i classici, nel quale egli chiede Siamo nella prima sezione dell’opuscolo di
agli antichi il perché delle loro actioni, ancora una Machiavelli in cui parla dei diversi tipi di principato.
volta il pragmatismo, lui modella i classici per In linea di massima Machiavelli distingue tra i
comprendere le ragioni che li hanno spinti a principati ereditari e quelli nuovi. Secondo
compiere determinate actioni. Egli ogni sera dedica machiavelli i principiati ereditari sono più facili da
4 ore in questo dialogo. governare perché basta rispettare le regole già in
vigore in modo da garantire la pace. Questo perché
Machiavelli cita un’auctoritas, e dice che lui dialoga nell’ambito di un principato ereditario la
con i classici, e Dante gli ha detto che leggere popolazione è abituata alla presenza di un principe e
un’opera non ha senso se non ricaviamo da queste rispetta le leggi, quindi è facile garantire la pace e
ultime degli insegnamenti da mettere a frutto anche in caso di sommosse non ci saranno problemi
nell’attività pratica. quindi lui cerca di apprendere a riportare l’ordine. Questo anche perché questi
dagli antichi quegli insegnamenti che poi possono principati hanno le milizie cittadine, migliori rispetto
essere utili per affrontare i problemi concreti e li ha le milizie mercenarie che si lasciano facilmente
messi insieme, e raccogliendoli ha scritto un corrompere.
opuscolo che ha intitolato “De principatibus”.
Accanto ai principati ereditari ci sono i principati
Ci dice della composizione del principe, nuovi e misti. I principati nuovi sono quelli di nuova
velocemente del contenuto del principe e dice a acquisizione, supponiamo un individuo che compie
Francesco Vettori che ha sempre apprezzato le opere una campagna di conquista e da vita a un principato
di Machiavelli che anche questa opera potrà nuovo. Anche i principati misti prevedono
piacergli come spera che piacerà a colui a cui l’ha l’acquisizione di territori nuovi, ma la differenza è
dedicato, cioè Giulio De Medici. che questi vengono integrati all’interno di principati
di tipo ereditario.
Machiavelli evidentemente viene sollecitato da
Francesco Vettori affinché gli faccia visita. In questa Machiavelli si sofferma sui principati nuovi, che
sequenza gli dice che ha considerato molto l’ipotesi nella sua ottica sono i più difficili da governare.
di lasciare l’esilio dell’albergaccio e soprattutto la
sta considerando in questo momento in cui sta Viene ribadito il concetto dell’anaciclosi, perché
componendo il principe, perché gli piacerebbe far machiavelli afferma che gli uomini camminano
leggere il principe all’amico Francesco Vettori. sempre su sentieri già battuti e imitano le loro
Machiavelli rivela un aspetto fondamentale della sua azioni, proprio perché la storia è fatta di cicli.
personalità, cioè l’aspetto analitico dei pro e i contro
di ogni cosa e decidere di conseguenza. Machiavelli, L’uomo agisce per imitazione, ma non è sempre
andando a Roma incontrerebbe i suoi vecchi amici facile imitare chi ci ha preceduto, dice Machiavelli,
repubblicani, che lo danneggerebbe perché perché le azioni tendono a ripetersi ma ci sono delle
indurrebbe i Medici a pensare a una sua attuale variabili che tendono a impedire l’imitazione di chi
contromissione con i repubblicani. E per lui che sta ci ha preceduti. Allora dice Machiavelli: l’uomo
dedicando il principe a giuliano de Medici, sperando prudente deve continuare a imitare chi lo ha
che lo facesse ritornare a corte, non pensava valesse preceduto, ma soprattutto deve prendere a modello
la pena correre il rischio. gli uomini migliori, quelli di somma eccellenza. Se
il mio obiettivo è molto alto, chiaramente io tenderò
Ancora una volta sta analizzando i pro e i contro a raggiungerlo, nel tenderlo verso l’alto io darò il
delle situazioni, se pubblicare o meno il principe, e meglio di me stesso.
paura che il principe gli venga rubato.
Per farci capire il concetto machiavelli ricorre alla
Siamo alla conclusione, egli difende il proprio similitudine del buon arciere, che vede lontano il
operato e afferma che dovrebbe necessariamente bersaglio che vuole colpire, e quindi per cercare di
essere richiamato a Firenze intanto perché ha sempre colpire quest’ultimo nonostante la sua lontananza,
fatto un buon operato nei confronti di questa città.
l’arciere mira molto in alto in modo tale che la nell’ottica machiavelliana, non c’è una prevalenza
freccia faccia una solta di parabola in modo che cada assoluta né della virtù, né della fortuna.
il più lontano possibile. Allo stesso modo deve fare
l’uomo. Nella parte finale del capitolo, Machiavelli aggiunge
ancora altri aspetti. Abbiamo detto che un principe
nuovo, se è dotato di virtù, riuscirà a garantire la
Dopo il preambolo iniziale si va nel vivo del sopravvivenza del proprio principato.
discorso che sta affrontando, ovvero come Machiavelli aggiunge ancora una cosa, per la fortuna
amministrare un principato completamente nuovo. e per la sopravvivenza di un principato nuovo è
Chiaramente, dice machiavelli, il fatto che un importante che per l’amministrazione e il controllo
privato cittadino che ha compiuto una campagna di del territorio non abbia bisogno dell’alleanza di altri
conquista e si trova a diventare principe e per questo principi. Quindi deve essere in grado di governare da
principe nuovo sarà necessario affidarsi alla virtù solo e essere capace di utilizzare la forza. Questo
della fortuna. Quindi se non sembra essere dotati di perchè se il principe per governare ha bisogno
virtù, è inutile compiere campagne di conquista dell’aiuto di altri principi, questo lo porterà al
affidandosi solamente alla fortuna, perché fallimento. Così come arriverà al fallimento se non
ovviamente un principato nuovo affidato solamente sarà in grado di operare con la forza.
sulla fortuna sarà difficile d portare avanti, se in
vece un principe sarà dotato di virtù sarà più facile Per dimostrare che i principi disarmati Machiavelli
dominare un principato. fa riferimento cronologicamente molto vicino:
Girolamo Savonarola. Egli non ha voluto utilizzare
Machiavelli fa poi dei riferimenti concreti, per la forza e questo ha determinato che nel momento in
parlare di principati di coloro che sono diventati cui la popolazione ha iniziato a non avere più fiducia
principi per la propria virtù e cita Mosè, Ciro, nel suo operato, andò in rovina.
Romolo Teseo e pochi altri. Il riferimento a
principati realmente esistiti da modo a Machiavelli Machiavelli guarda sempre alla storia antica e
di fare osservazioni sulla virtù e sulla fortuna. esprime la differenza tra Savonarola e Ierone di
Siracusa. La differenza tra Girolamo Savonarola e
Secondo machiavelli affidarsi solo alla fortuna Ierone di Siracusa è stata che Ierone ha avuto la
significa automaticamente fallire, e se noi andiamo lungimiranza di capire che doveva avere solida
ad analizzare dei personaggi nuovi, ci rendiamo alleanza e una milizia a lui fedele. Quindi
conto che per personaggi come Ciro Romolo e Mosè sicuramente ha dovuto lavorare tanto per consolidare
la fortuna ha offerto solo un’occasione, sono state le il suo principato, ha dovuto anche utilizzare la forza,
virtù di questi principi a garantire la sopravvivenza ma questo gli è valso il lungo regno, cosa che non ha
del loro principato. In questi casi la fortuna ha fatto Girolamo Savonarola
offerto a questi principi solo l’occasione di
instaurare un principato. Quindi Machiavelli sta
trattando il rapporto virtù-fortuna. Egli ci sta
dicendo che nel caso di un principato nuovo è più
importante la virtù che la fortuna. Un privato
cittadino che vuole acquistare un principato,
sicuramente deve avere un appoggio della fortuna, la
quale gli deve dare solo un aiuto a conquistare il
territorio. Una volta approfittato l’aiuto della
fortuna, dovrà mettere in campo le proprie virtù per
garantire la sopravvivenza di quel principato.

Machiavelli fa poi l’esempio delle occasioni che la


fortuna aveva offerto ai personaggi precedentemente
citati. L’occasione che la fortuna ci offre la
riconosce chi è capace ciò che la sorte ci sta
offrendo. Quindi colui che è dotato di virtù è già
capace di riconoscere le occasioni che la sorte offre.
A livello più generale, la posizione di Machiavelli
rispetto al rapporto virtù-fortuna è un’idea di
bilancio tra queste due forze. L’uomo dotato di virtù
riuscirà a piegare a sé la fortuna e sarà capace di
riconoscere le occasioni che essa ci offre. Quindi

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