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Storia Moderna - 1492-1948 di Selma Aslaoui

Riassunto del manuale di storia moderna, comprende la narrazione degli eventi tra il tardo 400 e l'epoca post-napoleonica. I principali fatti che hanno visto protagonisti gli stati europei e la neoscoperta America vengono sintetizzati. Particolare luce viene data alle figure carismatiche della storia, di cui si esamina l'operato; sia governanti che esploratori che capi militari: da Carlo V a Luigi IVX, a Elisabetta d'Inghilterra; da Cristoforo Colombo a Vasco de Gama; a Napoleone Bonaparte.

Universit: Facolt: Esame: Docente: Titolo del libro: Autore del libro: Editore: Anno pubblicazione:

Universit degli Studi di Bologna Scienze della Formazione Storia Moderna Donattini Massimo Storia Moderna - 1492-1948 Carlo Capra Le Monnier 2004

Selma Aslaoui

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1. Fonti e metodi per lo studio della popolazione


Nellultimo mezzo secolo gli studi relativi alla popolazione e ai meccanismi che ne regolano landamento hanno avuto un notevole sviluppo grazie allinteresse nato nei confronti della storia della societ e della sua cellula base, la famiglia. Linglese Thomas Robert Malthus scrisse, alla fine del Settecento, un saggio dal titolo Saggio sul principio di popolazione nel quale manifest la sua preoccupazione in merito allo squilibrio tra popolazione e risorse alimentari. Secondo Malthus la popolazione, se non controllata, cresceva in progressione geometrica, mentre le risorse alimentari crescevano in progressione aritmetica. A riportare temporaneamente lequilibrio, sempre secondo la tesi di Malthus, intervenivano di tanto in tanto dei freni repressivi che erano costituiti dalle carestie, dalle guerre e dalle epidemie. Questi eventi ristabilivano lequilibrio in attesa di un nuovo ciclo di incremento demografico. La soluzione pi opportuna in alternativa a questi freni repressivi, sempre secondo Malthus, era una limitazione cosciente dei matrimoni e quindi della fecondit con i freni preventivi. Questa soluzione, ovviamente riguardava naturalmente la parte pi povera della societ. La statistica, cio la raccolta sistematica dei dati relativi alla popolazione, mosse i primi passi proprio durante let moderna. Al XVII secolo o agli inizi del XIX risalgono i primi censimenti modernamente impostati. Prima cera la numerazione dei fuochi (o nuclei familiari) compiuti a scopi fiscali che erano dei conteggi degli abitanti di citt o distretti, che erano finalizzati allapprovvigionamento e alla distribuzione dei viveri. Come il catasto fiorentino del 1427 da cui si ricavano la composizione per sesso e per et, le occupazioni e i redditi. Unaltra importantissima fonte rappresentata dalle fonti ecclesiastiche, distinguibili in fonti relative allo stato e fonti relative al movimento della popolazione : Le fonti relative allo stato consistono negli stati delle anime che sono degli elenchi degli abitanti di una parrocchia redatti casa per casa con lo scopo di controllare ladempimento del precetto pasquale. Nel 1614 la Santa Sede dett delle norme precise per la loro compilazione. Questi documenti sono importanti per ricostruire la composizione per sesso e per et e per conoscere le strutture familiari e le forme di convivenza di una comunit. Le fonti relative al movimento della popolazione sono per lo pi dei libri dove venivano registrati gli eventi religiosi fondamentali della vita dei parrocchiani (battesimo, matrimonio, sepoltura). Se questi registri non presentano lacune per un certo periodo ci permettono di ricostruire landamento dei diversi eventi nel corso degli anni. Queste fonti, insieme agli stati delle anime, permettono di determinare per i relativi anni gli indici di natalit, mortalit e nuzialit. I registri parrocchiali, utilizzati come fonti dagli storici per studiare le conseguenze di eventi catastrofici, sono diventati delle fonti privilegiate a partire dagli anni Cinquanta del XX secolo, quando dei demografi francesi elaborarono un metodo di spoglio che prende il nome di ricostruzione nominativa delle famiglie. Possiamo sintetizzare questo metodo in due punti: a) Si creava una scheda di famiglia per ogni matrimonio celebrato nella parrocchia studiata in un determinato arco di tempo; b) Venivano trascritti in queste schede tutti gli eventi demografici desunti dai libri dei battesimi e delle sepolture riguardanti la coppia presa in esame. Questo metodo per presenta degli inconvenienti come, innanzi tutto, il lungo lavoro richiesto anche per il villaggio pi piccolo e poi il basso numero delle schede di famiglia che possibile ricostruire in modo

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completo. Dopo questo esperimento i demografi hanno rimesso in onere o hanno elaborato tecniche diverse, basate sui grandi aggregati anzich sul linkare (= collegamento) attraverso il nome. Ad esempio la costruzione di piramidi delle et e la costruzione di tavole di mortalit (p.6).

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2. La popolazione europea nellet moderna


Per il periodo dal tardo Quattrocento agli inizi dellOttocento si hanno stime abbastanza attendibili della popolazione mondiale divisa per continenti. Per tutto il periodo pi della met della popolazione viveva nella fascia centro-meridionale del continente asiatico. Queste cifre inoltre mettono in evidenza la crisi demografica che colp il continente americano con linizio della colonizzazione europea e larresto dello sviluppo dellAfrica legato allo stesso evento (esportazione di schiavi neri) Per il nostro continente si delineano tre grandi fasi: una crescita demografica generale e continua tra la met del Quattrocento e gli inizi del Seicento; un forte rallentamento nel XVII secolo, risultato di comportamenti demografici diversificati per grandi aree (espansione). una rinnovata tendenza espansiva nel Settecento che andr avanti poi fino al XIX secolo. Si discute ancora se questi dati siano il frutto di uno squilibrio tra popolazione e risorse (tesi Malthus), oppure se sia dovuto ad altri fattori quali le epidemie, le carestie, le guerre ed il clima sfavorevole. Bisogna ricordare che nellet moderna erano pressoch sconosciute le pratiche contraccettive, che iniziarono a diffondersi solo nel tardo Settecento a partire dalla Francia. Potremmo immaginare, con questi presupposti, che ogni coppia di coniugi mettesse al mondo un gran numero di figli, ma nella realt non era cos per tre motivi: In gran parte dellEuropa le donne si sposavano relativamente tardi (tra i 24 e i 26 anni) e quindi gran parte della loro vita feconda restava inutilizzata ai fini della riproduzione, Gli intervalli tra i parti, dopo il primo che avveniva circa un anno dopo le nozze, tendevano ad allungarsi tra i 2 e i 3 anni a causa dellallattamento prolungato, Era molto frequente la rottura del matrimonio prima che la donna terminasse il proprio ciclo fecondo a causa della morte di uno dei coniugi. In linea di massima un matrimonio durava tra i 12 e i 15 anni e, sempre in linea di massima, potevano nascere 5 o 6 figli. Questo un numero abbastanza proficuo per garantire un aumento della popolazione, ma si deve tener conto dellalto tasso di mortalit infantile e giovanile che dimezzava la prole.

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3. La storia della famiglia nello studio


Il comportamento demografico delle coppie rappresenta solo un aspetto della storia della famiglia che negli ultimi decenni diventata un punto dincontro di molte discipline. I documenti come gli stati delle anime illustrano non solo i nuclei famigliari ma anche le dimensioni e la composizione degli aggregati domestici. Per lo studio della popolazione ha avuto un grande successo la classificazione elaborata dal Gruppo di Cambridge, diretto da PETER LASLETT, che ha distinto cinque tipi di aggregati: 1) Famiglia nucleare, composta solo da due coniugi ed eventuali figli; 2) Famiglia estesa, dove ai coniugi e agli eventuali figli sia aggiunge almeno un altro convivente(ad esempio un fratello o un genitore di uno dei due coniugi); 3) Famiglia multipla, caratterizzata dalla compresenza di almeno due nuclei; 4) Famiglie senza struttura, alla cui base non c un rapporto matrimoniale; 5) I solitari, quelli che noi oggi definiamo single Laslett, alla fine degli anni Sessanta, avanz la tesi che durante il periodo dellAntico Regime fosse predominante il modello di famiglia nucleare, ma man mano che si completavano le ricerche nei vari paesi, il quadro si faceva sempre pi complesso. Successivamente lo stesso Laslett, insieme a John Hajnal, distinsero due diversi modelli matrimoniali e familiari : 1) il primo, tipico di molti Paesi dellEuropa nord-occidntale, si basava su tre regole: innanzi tutto sia gli uomini che le donne si sposavano abbastanza tardi ed un numero consistente sia di uomini che di donne non si sposavano affatto. In secondo luogo gli sposi seguivano la regola della residenza neolocale dopo il matrimonio (mettevano su casa per conto loro) e quindi davano origine ad una famiglia nucleare. Infine, prima del matrimonio un gran numero di uomini e di donne passava qualche anno fuori casa al servizio di unaltra famiglia. 2) Il secondo modello era diffuso soprattutto nellEuropa orientale e meridionale e, a differenza del primo, prevedeva un matrimonio abbastanza precoce e una residenza patrilocale (ovvero la convivenza degli sposi con i genitori del marito) escludendo il servizio prepuziale presso altre famiglie. Per analizzare questi modelli bisogna tener conto anche del fattore economico, in quanto la famiglia non rappresentava solo ununit di consumo, ma era prima di tutto ununit di produzione. Le famiglie contadine, quasi ovunque costituivano la maggioranza della popolazione, e assumevano strutture diverse a seconda dei meccanismi ereditari: la divisione del patrimonio in parti uguali tra i figli maschi tendeva a favorire la formazione di famiglie nucleari, mentre la successione al podere di un solo figlio tendeva a favorire la formazione di una famiglia ceppo (cio alla convivenza dellerede e della moglie con i genitori di lui). Le dimensioni dellaggregato domestico andavano anche in base al fondo coltivato (sia di propriet che in affitto). Le questioni economiche naturalmente non riguardavano solo gli strati bassi della societ, ma anzi, nelle lites le questioni patrimoniali tra coniugi, la successione, la dote, assumevano una maggiore rilevanza e complessit.

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4. Le famiglie aristocratiche europee e la conservazione del patrimonio


Per le famiglie aristocratiche europee, la conservazione della propria ricchezza, incentrata sulla propriet fondiaria,era una preoccupazione dominante, tanto che tra il XVI e il XVIII secolo si adottarono strumenti giuridici adatti a tale scopo come i : fedecommessi => una disposizione mediante la quale chi fa testamento obbliga l'erede a trasmettere tutta o parte dell'eredit a un'altra persona per via di discendenza maschile, fidecommissario, dopo la morte dell'erede designato, istituito. primogeniture, o maggiorasco => concentrare nel primogenito, in presenza di pi figli maschi, il grosso delleredit. Con questi accorgimenti le famiglie cercavano di tutelarsi con il rischio di una dispersione del patrimonio. Per le femmine la dote fungeva da eredit anticipatoria ed era commisurata al prestigio della famiglia, ma solo una femmina era destinata a sposarsi le altre prendevano la via del chiostro (convento) oppure rimanevano a vivere in famiglia. La limitazione dei matrimoni, la trasmissione di beni per linea maschile, la destinazione dei figli cadetti alle carriere militari, ecclesiastiche, giudiziarie, e la destinazione delle figlie femmine alla monacazione o al nubilato, erano le basi di una strategia familiare che, tra le altre cose, dava molta importanza alle alleanze matrimoniali e alle reti allargate di parentela agnatizia (parentela tra i discendenti dallo stesso padre) e cognati zia ( acquisita attraverso unioni matrimoniali). Le questioni economiche e i meccanismi di successione, non esauriscono gli studi in merito alla famiglia e ai rapporti in essa presenti. Sono stati compiuti molti studi in merito ai rapporti di autorit e di affetto tra coniugi e tra genitori e figli tanto che MICHAEL ANDERSON parl di approccio dei sentimenti.

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5. La famiglia in Gran Bretagna fra Cinque e Ottocento


Per la Gran Bretagna punto di riferimento in questo ambito, il libro di LAWRENCE STONE, Famiglia, sesso e matrimonio in Inghilterra fra Cinque e Ottocento, nel quale si distinguono tre tipi diversi di agglomerato che si susseguono, o che addirittura si accavallano, tra il Cinquecento e lOttocento : Il primo agglomerato costituito dalla famiglia a lignaggio aperto (1450-1630), caratterizzato dalla freddezza dei rapporti tra i coniugi e tra genitori e figli, limportanza del casato e dal controllo del parentado; il secondo agglomerato costituito, invece, dalla famiglia nucleare patriarcale ristretta (1550- 1700), dove allaccentuazione dellautorit del pater familias, riflesso del potere assoluto del monarca sulla societ, si accompagnano lo sviluppo di legami affettivi tra i coniugi e il grande risalto dato alleducazione cristiana e al disciplinamento della prole; il terzo agglomerato, infine, costituito dalla famiglia nucleare domestica chiusa (1620-1800), la cui peculiarit lindividualismo affettivo che si esprime in una nuova tenerezza sia tra moglie e marito, sia tra questi e i loro figli.

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6. Lagricoltura delleuropa preindustriale: risposta estensiva e risposta intensiva


Nei secoli successivi al Mille, lagricoltura europea aveva compiuto notevoli progressi che avevano permesso di sottoporre a coltura i terreni umidi e argillosi delle aree centro- settentrionali del vecchio continente. Le innovazioni pi importanti sono : laratro pesante dotato di avantreno,di coltro e di versoio; la ferratura degli zoccoli dei cavalli e la loro bardatura con collari fatti in modo da evitare la pressione sulla gola e la larga diffusione triennale (= un anno a frumento o segale, un anno a orzo o avena e un anno a riposo). Nei Paesi mediterranei, per, la scarsit delle piogge e la natura friabile dei terreni, ostacolarono lapplicazione di queste nuove tecniche, infatti rimase la rotazione biennale che lasciava la terra a riposo un anno su due e si utilizzava laratro leggero privo di ruote. Tra il 1450 e il 1750 lorganizzazione produttiva nelle campagne non registr grandi mutamenti. Lincremento demografico del lungo Cinquecento comport un aumento della domanda di derrate alimentari, soprattutto verso i cereali. La carne scomparve praticamente dalle mense dei contadini e, in generale, di tutti i lavoratori manuali, che fino al XX secolo si nutrirono prevalentemente di pane e farinate, accompagnati da legumi e verdure, lardo o pesce salato, uova e latticini in modeste quantit e vino o birra di scadente qualit. Ci si chiede come fosse possibile che lagricoltura potesse riuscire a sfamare una popolazione in continua crescita. A livello teorico sono possibili due tipi di risposte: una risposta estensiva consistente nellallargamento della superficie coltivata, e una risposta intensiva, consistente nelladozione di tecniche volte ad accrescere la produttivit, ossia la quantit di prodotto per unit di superficie. Fino al XVI secolo prevalse la soluzione intensiva, tanto che, mano a mano che la popolazione cresceva vennero rimessi a coltura terreni precedentemente abbandonati, e furono bonificate molte aree che fino ad allora erano occupate da foreste e paludi. Ovviamente i terreni cos dissodati non sempre erano di prima qualit, nella maggior parte dei casi si trattava di terreni marginali che solo la pressione demografica aveva fatto s che fossero resi coltivabili. Conseguenza di ci fu la contrazione della superficie adibita a pascolo, che a sua volta, comport una scarsit di concime. Anche il clima aveva influito negativamente sui raccolti in quanto nella met del 400 ci fu una fase di diminuzione delle temperature medie chiamata piccola glaciazione. In Europa il rapporto tra raccolto e semente per i cereali panificabili oscillava tra 3:1 e 5:1 e il peso del raccolto per ettaro era sui 4-7 quintali. La fertilit dei campi non solo funzione della natura dei suoli ma anche di altri due fattori: la disponibilit dellacqua e il concime. La presenza di una rete irrigatoria fu allorigine della grande produttivit della pianura a sud di Milano dove gi nel basso Medioevo scomparve il maggese e si diffuse il capitalismo. Le piante foraggere, oltre a restituire alla terra lazoto sottrattole, rendono possibile il mantenimento allinterno della aziende di abbondante bestiame bovino. La stretta associazione di agricoltura e allevamento e ladozione di rotazioni che eliminano la necessit del riposo periodico dei terreni sono lessenza della rivoluzione agricola che ci fu nei Paesi Bassi e poi in Inghilterra.

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7. Il regime fondiario e i rapporti di produzione. LEuropa centrooccidentale


In gran parte dell Europa i secoli del basso Medioevo furono caratterizzati, oltre che dalla disgregazione della feudalit come sistema di governo, anche dallerosione dei poteri signorili nelle campagne sia per effetto della crisi demografica, sia per la generale tendenza dei signori di monetizzare le prestazioni loro dovute, sia, infine per le rivolte contadine scoppiate tra il Trecento e il Cinquecento. Allinizio dellet moderna i coltivatori del suolo erano personalmente liberi di sposarsi, di trasferirsi, di disporre delle loro terre qualora ne possedevano. Le corves erano limitate a poche giornate allanno e la riserva signorile era stata, per la maggior parte, frazionata in appezzamenti affidati a famiglie coloniche con una serie di patti agrari che andavano dal livello (un canone fisso in natura o in denaro stabilito per un lungo periodo di tempo) al piccolo affitto o alla mezzadria. Bisogna ricordare, per che in alcune zone rimasero dei residui feudali con tutto ci che comportava a seconda del grado di sviluppo economico : la giurisdizione e il potere di banno che consiste nella competenza del giudice signorile sulle minori cause civili e penali, lobbligo, per i proprietari di terre, di pagare al signore un censo annuo a cui si aggiungeva una decima feudale. Il forte aumento della popolazione registrato nel XVI e XVIII secolo port a processi di proletarizzazione, ossia diminuzione in percentuale dei coltivatori autosufficienti, alla moltiplicazione di contadini poveri e alla riduzione del potere dacquisto dei salari. Oltre ai residui feudali, i contadini erano soggetti anche alla decima ecclesiastica (per lo pi percepita in natura subito dopo il raccolto), alle imposte statali e, qualora non fossero stati i proprietari del terreno coltivato, erano soggetti anche al gravoso prelievo rappresentato dalla rendita fondiaria. Per quanto riguarda, invece, i medi e grandi proprietari, ad essi conveniva acquistare nuove terre ed accrescere il prelievo sui coloni. Quindi solo nelle aree particolarmente favorite dal punto di vista ambientale (la bassa pianura lombarda) e dove era minore la pressione sul suolo dei contadini poveri (Olanda e Inghilterra) fu possibile nellet moderna adoperare le tecniche agricole per accrescere la produttivit dei terreni.

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8. Il regime fondiario e i rapporti di produzione. LEuropa Orientale


Le regioni che si trovano ad est di unimmaginaria linea tracciata dalle foci del fiume Elba a Trieste, avevano due caratteristiche che le differenziava dalle regioni pi occidentali. Innanzi tutto comprendevano enormi estensioni di terreno pianeggiante e potenzialmente fertile, in secondo luogo erano sparsamente popolate. Al contrario delle regioni occidentali, qui il problema era rappresentato non dalla scarsit dei terreni coltivabili, ma dalla scarsit della forza lavoro. Inoltre allo stesso tempo, molto pi deboli e meno sviluppate erano le citt e le comunit di villaggio da un lato e le istituzioni statali dallaltro. In questo contesto la diffusione delleconomia di mercato, che da una parte apriva soprattutto alle regioni affacciate sul mare nuove possibilit di esportazione dei cereali, e da unaltra spingeva i grandi proprietari a procurarsi nuove ricchezze per lacquisto di prodotti di lusso, ag come uno stimolo ad accrescere la produzione attraverso la via pi semplice che era rappresentata dalla coercizione extraeconomica nei confronti dei contadini. La servit della gleba venne rafforzata dal XV secolo e fu introdotta in aree dellEuropa orientale dove ancora non era conosciuta. Questo processo fu favorito e diretto dai poteri statali la cui base sociale era costituita dalla stessa aristocrazia. Generalmente il territorio agricolo di un villaggio prussiano o polacco era diviso in una o due grandi tenute signorili e un certo numero di piccole propriet. Le famiglie insediate in questi ultimi ricavavano le risorse necessarie per vivere dai loro campi, ma dovevano dedicare gran parte del loro tempo e delle loro energie a lavorare gratuitamente le terre dei signori. I prodotti eccedenti il fabbisogno della casa padronale venivano commercializzati allesterno e il ricavato veniva investito nelacquisto di generi di lusso e di manufatti provenienti dalloccidente. Tra il XVI e il XVII secolo le condizioni di vita peggiorarono anche a causa della sfavorevole congiuntura economica. In Polonia tra il 1500 e il 1650 le dimensioni delle tenute signorili raddoppiarono e quindi triplic la durata del lavoro coatto dei contadini. Questo sfruttamento dei contadini servi era reso possibile dallautorit del signore che amministrava la giustizia e riscuoteva le imposte a nome dello Stato. Solo con le riforme che si avviarono a partire dal Settecento le pretese dei signori iniziarono ad essere limitate dalla legge e solo a partire dal XIX secolo la servit della gleba inizi ad essere gradualmente abolita. Le masse rurali, tuttavia, non sempre accettavano il loro destino di miseria e di oppressione. Esse diedero vita ad una serie di manifestazioni di protesta che si risolvevano, laddove era possibile, attraverso le vie legali, ma si manifestavano anche in sommosse e rivolte. Il grande ciclo di rivolte contadine si apr a partire dalla seconda met del XIV secolo ed ebbe unultima recrudescenza nei primi decenni del Cinquecento con la grande rivoluzione ungherese, con la ribellione dei comuneros in Spagna e con la guerra dei contadini in Germania. Con lo sviluppo degli apparati statali, a partire dal XVII secolo, i bersagli delle proteste iniziarono a spostarsi ad occidente e a colpire i signori feudali, il fisco e i suoi agenti. Con la Rivoluzione francese e con i moti controrivoluzionari scoppiati in Francia e in altri paesi,i moti contadini acquistano una connotazione politica che si sovrappone alle forme arcaiche di protesta.

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9. Leconomia urbana
Identificare le campagne con lattivit agricola e le citt con il secondario e terziario (industria, commercio e servizi) sbagliato. Ai bisogni primari, oltre a quello del cibo, le famiglie contadine continuarono a provvedere da s, costruendosi rudimentali abitazioni e mobili con i materiali reperibili sul luogo, filando e tessendo lenzuola e rozzi indumenti di lana, lino o canapa. Accanto a queste produzioni dirette al consumo familiare si afferm in molte zone unindustria rurale anche di notevole importanza, attirata sia dal basso costo della manodopera, sia dalla presenza di giacimenti minerari e corsi dacqua. Daltra parte molte citt ospitavano agricoltori e orticoltori che lavoravano le terre limitrofe o gli spazzi interni alle mura. Tutti i manufatti che richiedevano una superiore capacit artigianale e che , quindi dovevano essere acquistati allesterno del nucleo familiare, provenivano in massima parte dalle botteghe cittadine o da organizzazioni produttive che avevano sede nelle citt. Gran parte degli oggetti di uso quotidiano continuava ad essere prodotta da artigiani che lavoravano da soli, o che avevano un ristretto numero di collaboratori, nelle proprie abitazioni o in laboratori che fungevano anche da botteghe. I settori pi importanti erano quelli della lavorazione del legno, dei metalli, del cuoio e dei pellami, i diversi rami del tessile, la confezione di indumenti, lalimentazione e ledilizia. Ognuno di questi settori era a sua volta suddiviso in varie specializzazioni, i cui addetti continuarono ad essere organizzati in corporazioni. Ciascuna di queste arti difendeva gelosamente il proprio monopolio, risolveva al suo interno gli eventuali conflitti di lavoro e disciplinava la concorrenza tra gli affiliati attraverso norme statutarie, le quali stabilivano per ogni maestro un numero massimo di garzoni o apprendisti o una quantit massima di prodotto, oltre a regolare le tecniche di lavorazione e la qualit dei manufatti. La novit principale rispetto al Medioevo, che presentarono i secoli XV-XVIII nellorganizzazione produttiva, sta nella grande diffusione del sistema noto come industria a domicilio o protoindustria. In questo caso il protagonista era il mercante imprenditore che acquistava la materia prima e laffidava ad operai che la lavoravano nella propria abitazione ed erano retribuiti a cottimo. Nel caso dellindustria laniera il desiderio di abbattere i costi e di sfuggire alle limitazioni imposte dalle corporazioni, port molto spesso al decentramento delle fasi principali della lavorazione nelle campagne circostanti. I panni cos prodotti venivano poi rifiniti nei laboratori cittadini sempre su commissione del mercante che poi provvedeva alla loro vendita sui mercati nazionali e internazionali. Il settore tessile rimase per molto tempo il settore predominante dellindustria europea. A differenza dei tessuti italiani quelli fiamminghi erano fatti di lana meno fine e non cardata, quindi erano pi leggeri e pi economici. Quando lindustria fiamminga entr in crisi presero il suo posto gli olandesi e inglesi. I principali centri di produzione dei preziosi drappi nel 600 erano Lione,Firenze, Milano e Granada. Lepoca tra il 1500 e il 1750 viene considerata un periodo di sviluppo tecnologico, ma non di rivoluzioni tecnologiche -> nellambito della meccanica si ebbe una serie di perfezionamenti nellorologeria, la costruzione di strumenti nautici e armi da fuoco; sal la produzione del carbone in Inghilterra e raddoppi la produzione di ferro.

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10. Moneta, prezzi, mercato tra il XVI e il XVIII secolo


Tra il XVI e il XVIII secolo leconomia monetaria era ormai universalmente diffusa. A partire dal XIII secolo ovunque vigeva un regime di bimetallismo, nel senso che erano loro e largento a determinare i valori di scambio anche per le monete divisionali fabbricate in rame. Per eliminare gli effetti delle manipolazioni monetarie vennero trasformati i prezzi nominali in prezzi espressi in grammi dargento, ma i prezzi aumentarono alla fine del XV secolo, il perch lo dimostra una formula di FISHER => MV = PQ M -> massa monetaria in circolazione in una determinata area ed epoca; V -> velocit di circolazione ; P -> il livello dei prezzi ; Q -> quantit di beni acquistabili. Il prezzo un rapporto tra il prodotto della massa e della velocit di circolazione della moneta e la quantit dei beni disponibili, se questultima aumenta in misura minore di M e V i prezzi salgono. La produzione di argento delle miniere europee raddoppi tra la met del 1400 e il 1530 e in seguito la disponibilit di oro e argento crebbe grazie alle importazioni dal Nuovo Mondo. Il flusso di argento proveniente dalle Americhe non si arrestava in Europa ma andava a pagare le importazioni di spezie e di altri generi di lusso dal continente asiatico. Laumento della produzione industriale e la crescente richiesta di generi di prima necessit come il grano, il legno e il sale, portarono, tra il tardo Quattrocento e gli inizi del Seicento, ad una grande espansione dei traffici. Il trasporto via acqua, pi rapido ed economico, continu ad essere privilegiato soprattutto per le merci pi ingombranti nonostante i pericoli costituiti dalle tempeste e dai pirati e nonostante le barriere daziarie lungo i fiumi navigabili. La navigazione ha compiuto progressi pi rapidi del trasporto via terra grazie al perfezionamento di strumenti nautici : caravella, fluyt olandese.

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11. Il ruolo economico del Mediterraneo, crocevia di scambi


Il Mediterraneo mantenne pi a lungo di quanto si pensasse il suo ruolo di crocevia degli scambi tra Oriente e Occidente e tra Europa e Africa. Alle galere veneziane , per lacquisto di spezie e prodotti orientali, subentrarono alla fine del 500 i velieri olandesi, francesi e inglesi il cui punto dappoggio fu il porto di Livorno. Tra gli articoli acquistati dagli occidentali nel Baltico vi erano anche le aringhe salate, ma gli olandesi misero un nuovo tipo di imbarcazione detto buizen in cui era possibile salare e mettere in barile il pesce appena pescato. Gli olandesi si assicurarono un duraturo monopolio della produzione e della distribuzione in tutta Europa del pesce salato. Accanto a questi scambi, acquistarono una grande importanza i rapporti commerciali con il Nuovo Mondo scoperto da Colombo. I coloni, che in numero sempre maggiore, si stabilivano oltre oceano, avevano bisogno di tutto, dai generi alimentari a cui erano abituati, al vestiario e agli oggetti di uso quotidiano, potevano pagare le importazioni con loro e largento estratti dai fiumi e dal suolo. Particolarmente redditizio si rivel il commercio di schiavi neri, stimolato dalla crescente necessit di manodopera per le piantagioni delle Antille, del Brasile e delle colonie inglesi. Le navi negriere partivano dai porti europei cariche di mercanzie varie che venivano vendute lungo le coste africane ai capi indigeni in cambio di schiavi. Il guadagno ricavato con la vendita degli schiavi veniva riutilizzato per lacquisto di generi coloniali da rivendere in patria (zucchero, caff e tabacco). Carattere diverso ebbe linterscambio tra Europa ed Asia, dominato nel XVI secolo dai portoghesi. Limpero portoghese non si basava sulla colonizzazione di grandi territori, ma sul possesso di scali e fattorie e su accordi con i potenti locali. Nel XVII secolo ai portoghesi si aggiunsero gli olandesi che si impadronirono delle isole della Sonda e delle Molucche. Protagoniste indiscusse dei traffici con loceano indiano furono le compagnie privilegiate costituite a partire dal tardo Cinquecento in Inghilterra, Province Unite e Francia. Con questo nome si designano due tipologie diverse di organizzazione commerciale : La prima consiste sostanzialmente in una corporazione di mercanti i quali godevano collettivamente del monopolio di un certo genere di traffico, ma operavano individualmente o associati in piccole imprese. Le Compagnie delle Indie orientali, costituite a Londra nel 1600 e ad Amsterdam nel 1602, e pi tardi le compagnie francesi fondate da COLBERT, erano delle vere e proprie societ per azioni, il cui capitale era cio diviso in quote possedute da mercanti e finanzieri i quali ogni anno percepivano i dividendi, ovvero gli utili proporzionali alla rispettiva quota del capitale sociale. Tratti distintivi dellet moderna rispetto a quella medievale, la nascita di uneconomia mondiale incentrata sullEuropa e lo spostamento dellasse dei traffici dal Mediterraneo allAtlantico e ai mari settentrionali. A livello teorico tale supremazia si rifletteva nelle idee economiche dette mercantilismo (Adam Smith) per cui vi era la convinzione che la ricchezza per sua natura una quantit statica e per averne di pi necessario sottrarne agli altri competitori, quindi gli stati devono fare il possibile per procurarsene attraverso il commercio con lestero favorendo cos le esportazioni e ostacolando le importazioni.

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12. Ordini, ceti, classi. La stratificazione sociale nellEuropa dantico regime


Fino alla diffusione delle idee illuministiche la visione della societ dominante in Europa, era una visione corporativa e gerarchica. Lindividuo non contava per s, ma contava in quanto membro di una famiglia, di un corpo, di una comunit. A questi corpi e comunit facevano riferimento le libert, cio le franchigie, le immunit, i privilegi che componevano un universo giuridico frastagliato e multiforme. Eredit dellepoca medievale era la distinzione della societ in tre grandi ordini: gli oratores, coloro che pregavano, e quindi il clero, i bellatores, coloro che combattevano, e quindi i nobili, i laboratores, coloro che lavoravano per tutti. Naturalmente agli osservatori era ben chiaro che la stratificazione sociale fosse pi complessa di quanto riassunto in questo semplice schema. In particolare era ben chiaro che allinterno del terzo stato vi erano molteplici divisioni e suddivisioni. Per distinguere questi gruppi il termine pi appropriato quello di ceto: a determinare, infatti il rango sociale di un individuo concorrevano diversi fattori quali la nascita, il ruolo ricoperto nella vita pubblica e il prestigio e i privilegi a questo connessi. I ceti si disponevano in una scala gerarchica ben ordinata, CHARLES LOYSEAU , giurista francese, scrisse il Trattato degli ordini e delle dignit semplici in cui giustifica le disuguaglianze con lidea di una gerarchia naturale tra tutte le creature che volta dalla Provvidenza divina, una grande catena degli esseri. E come nel creato ci sono diversi gradi di perfezionamento anche nella societ devono esistere diversi lovelli di bont e di virt. La cosa fondamentale era che questi ceti si disponessero in una scala gerarchica ben definita dalla base al vertice della societ.

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13. Nobili e civili nellEuropa dantico regime


Dal punto di vista giuridico la nobilt e il clero erano i ceti meglio definiti e pi riconoscibili in base alla visione tripartita a cui abbiamo gi accennato. Lorigine e la configurazione delle lites nobiliari europee presentano molte specificit locali. Dovunque, per nobilt significa in primo luogo ricchezza, o comunque agiatezza economica, che si basava fondamentalmente sulla propriet della terra e alla quale si associano in diverse misure anche funzioni di giustizia e polizia e un potere esercitato sugli uomini allinterno della signoria. Nellet moderna cera una differenza tra lEuropa centro occidentale -> il grande proprietario terriero vive di rendita ed Europa orientale -> dove egli sfrutta il lavoro gratuito dei contadini per produrre derrate. I proventi della terra erano spesso integrati con entrate di altra natura, come ad esempio lestrazione di minerali, vetrerie, attivit di trasformazione dei prodotti dellagricoltura o dellallevamento. Per tutelare i patrimoni da eredi spendaccioni durante let moderna si diffusero dei meccanismi giuridici (fedecommesso e maggiorasco) che mantengono unito il patrimonio e ne garantiscono il passaggio attraverso le generazioni. Dove la nobilt pi numerosa pi frequente anche la figura del nobile povero. Anche se solo teoricamente, la nobilt comprendeva diversi livelli di ricchezza e prestigio. Laddove limpronta feudale era pi forte vi era una connotazione prevalentemente rurale della nobilt e a questa si contrapponeva la spiccata fisionomia cittadina dei patriziati propri dellItalia centro-settentrionale, dei Paesi Bassi, delle aree pi urbanizzate della Svizzera e della Germania occidentale, i quali traevano, anchessi il grosso delle loro entrate dalla terra ma vivevano per lo pi entro le mura cittadine e avevano nei consigli cittadini e nelle cariche che da questi dipendevano la loro naturale arena politica. Il rafforzamento degli apparati statali tra la fine del XV e gli inizi del XVII secolo, sommandosi alle conseguenze sociali date dalla crescita economica, fu in molti casi allorigine di una specie di crisi didentit dei ceti nobiliari, alle prese con la concorrenza sempre pi agguerrita di nuovi gruppi di origine mercantile e borghese da un lato, e dallaltro con controlli e limitazioni sempre pi severe delle loro abitudini di violenza e di anarchia feudale e dei poteri esercitati fino ad allora verso il basso. A questa sensazione di insicurezza possiamo ricondurre lossessiva ricerca di legittimazione del primato nobiliare e quello slittamento dalla virt e dal valore militare come motivi fondanti della nobilt, al sangue e alla stirpe. In molte aree si afferm il principio che era nobile solo chi era riconosciuto tale dal monarca. Ci poteva avvenire o come sanzione di un processo verificatosi di fatto, in seguito allacquisto di feudi, a matrimoni nobili, allacquisizione di un tenore di vita adeguato, oppure come conferimento di un titolo a compenso di benemerenze vere o presunte di carattere militare o civile. Questi nuovi nobili erano, naturalmente guardati con disprezzo e sarcasmo dai rappresentanti della pi antica aristocrazia. Il termine di borghesia non il pi adatto a designare i ceti intermedi tra nobilt e plebe nellEuropa preindustriale. Alcuni studiosi hanno voluto caratterizzare lo spirito capitalistico e borghese sul piano degli atteggiamenti mentali, ma queste qualit erano al massimo tipiche di gruppi ristretti di operatori economici e non erano patrimonio di categorie sociali che pure si usa considerare borghesia. Un denominatore comune di queste categorie sociali era costituito dalla dominante connotazione urbana. Il nesso evidente nel termine con cui esse erano spesso designate in Italia, ovvero ceto civile o cittadinesco. Ovunque questo ceto era ben distinto dagli stati inferiori a causa di due fattori fondamentali: in primo luogo il rifiuto del lavoro manuale, considerato degradante, e il possesso di risorse che lo garantivano dalla caduta nellindigenza cui erano invece esposti.

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14. Poveri e marginali nellEuropa dantico regime


Per considerare gli strati inferiori bene rifarci alla distinzione, proposta, tra gli altri, da JEAN-PIERRE GUTTON, tra poveri strutturali, ovvero coloro che anche in tempi normali vivono in tutto o in parte di elemosine, e poveri congiunturali, ovvero tutti coloro che ricavavano di che vivere o appena dal loro lavoro e che sono quindi alla merc del sopraggiungere di uninfermit, della vecchiaia, della disoccupazione o di una carestia. Durante il Medioevo il povero era considerato come una controfigura del Cristo, ma nellet moderna egli appare sempre pi una minaccia per lordine costituito e per la salute pubblica ed considerato come un potenziale delinquente da scacciare o da reprimere. Questa evoluzione causata dal mutamento di valori e prospettive dellet del Rinascimento e della Riforma protestante e aumento del pauperismo conseguente allaumento demografico e allallargarsi della forbice tra prezzi e salari. Al povero residente, che nella citt o nel villaggio aveva il suo posto riconosciuto, tende a sostituirsi il vagabondo, il marginale, privo di radici che vive di espedienti e che spesso dedito alla frode o al furto ed sospettato di portare malattie e di fomentare rivolte e tumulti. Nei loro confronti, prima le citt e poi gli Stati, cercarono delle soluzioni, prendendo dei provvedimenti mano a mano pi severi che comprendono lespulsione dei poveri forestieri, il divieto di accattonaggio, sostituito da forme di assistenza su base cittadina o parrocchiale (finanziato con speciali tasse), e lobbligo di lavoro per i poveri validi. Esempio pratico di queste disposizioni leditto regio del 1662 emanato in Francia che stabil che in ogni citt e borgo del paese si dovesse aprire un ospizio generale. Naturalmente n i metodi repressivi n le misure repressive riuscirono a risolvere il problema, che era molto ampio, per cui le torme cienciose dei vagabondi e dei mendicanti, ai quali si mescolavano veri e finti storpi, prostitute, falsi pellegrini, venditori ambulanti ecc.., continuarono a caratterizzare il panorama sociale dellantico regime. Lo sviluppo tra Settecento e Ottocento del sistema di fabbrica, da un lato trasform queste masse nella nuova classe operaia, da un lato, e dallaltro contribu al formarsi di un nuovo proletariato straccione a causa dellincremento demografico accelerato e dei fenomeni di disoccupazione e di crisi che esso produsse.

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15. Stato e Stato moderno: problemi di definizione


Da tempo la sociologia e lantropologia hanno individuato e descritto varie forme di esercizio del potere, inteso come facolt di impartire ordini e di imporne lesecuzione, che preesistono ai moderni organismi politici e che continuano ad operare al loro interno. La novit, nellEuropa tra XV e XIX secolo, costituita dalla progressiva affermazione di un potere che si proclama superiore a tutti gli altri, il potere dello Stato. Questo potere si incarna in un primo tempo in un individuo, il monarca, ma viene successivamente configurando come unentit a s stante. Gi dal XV e XVI secolo esso si emancipa da ogni autorit esterna e, nello stesso tempo, si impone come suprema istanza nei confronti degli individui e dei corpi che rientrano nella sua sfera dinfluenza. Questa indipendenza esterna e questa facolt di esigere obbedienza dai sudditi sono le componenti essenziali del concetto di sovranit, definito da JEAN BODIN (Libri dello stato) come suprema facolt legislativa. CHARLES LOYSEAU sostiene che la sovranit consiste nella potest assoluta ed essa non ha grado di superiorit. I giuristi tedeschi posthegeliani, formularono unautorevole definizione dello Stato moderno, che deve avere le seguenti caratteristiche: 1) deve avere un territorio come esclusivo ambito di dominio, 2) deve avere un popolo, inteso come una stabile unione di persone legate da un solido sentimento di appartenenza, 3) inoltre lo Stato moderno deve avere un potere sovrano che : allinterno significa monopolio legittimo della loro forza fisica, allesterno significa indipendenza giuridica da altre istanze. Nella stessa direzione vanno le distinzioni di MAX WEBER tra potere patriarcale, potere carismatico e potere razionale-legale, questultimo attributo della moderna statualit. Inoltre Bodin afferma che potest assoluta non significa una potest illimitata in quanto ha 2 limiti: I. Un primo limite rappresentato dal dovere del sovrano di rispettare la legge divina e, quindi, le leggi naturali che ne sono emanazione. Solo in casi estremi era possibile per i sudditi sottrarsi allobbedienza verso il sovrano, ed il vincolo di coscienza che ne derivava ai regnanti era di notevole forza in un epoca in cui la loro autorit si giustificava ancora sulla base della sua origine provvidenziale. II. Unaltra limitazione deriva dal fatto che esistevano delle leggi fondamentali, ossia lordine di successione e linalienabilit del demanio territoriale, del regno che il monarca era tenuto a rispettare. Il potere sovrano, almeno agli inizi dellet moderna, non vuole sostituirsi alle preesistenti strutture di autorit e di potere, ma vuole solo sovrapporsi ad esse per mediarne le spinte centrifughe, per esercitare una tutela su di esse e per utilizzarle come terminali della sua azione sulla societ. Gli stati di antico regime sono organizzazioni differenti dallo Stato moderno assoluto, in cui il potere era centralizzato e pi autonomo,in quanto esse sono caratterizzate da un forte pluralismo di corpi, ceti e centri politici. Con il termine Stato per ceti, solitamente si definiscono quelle formazioni politiche che si sono configurate nel XII e nel XIV secolo, in cui allautorit del principe si contrappongono assemblee composte per lo pi da tre camere rappresentanti il clero, la nobilt, e le citt. A volte queste assemblee possono essere costituite da due camere, come ad esempio in Inghilterra, dove vescovi e arcivescovi siedono al fianco dei nobili, oppure possono essere composte da quattro camere, laddove magnati e cavalieri formano due curie

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separate (come ad esempio in Germania). In Spagna e in Francia queste assemblee tendono a non essere pi convocate, mentre nel resto dellEuropa centro-orientale, continuarono a funzionare fino al XVIII secolo. Anche dove non esistevano parlamenti, come ad esempio nellItalia centro-settentrionale, non c un rapporto diretto tra principi e sudditi. Questo rapporto viene mediato da corpi tra i quali hanno un peso dominante le citt. A simili formazioni territoriali, non si pu applicare la definizione di Stato moderno, ma pi opportuno parlare di Stati rinascimentali, o Stati di antico regime, o ancora di monarchie composite. lecito parlare di Stati nazionali prima del rinascimento? Si visto che in Francia e in Inghilterra lo stato precede la nazione intesa come una comunit basata su una lingua, una cultura e un insieme di tradizioni e di valori condivisi. Sono stati la Rivoluzione francese e il movimenti romantico a porre le basi per la costruzione di stati nazionali.

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16. Levoluzione dei criteri di legittimazione: dalla monarchia di diritto divino allo Stato di diritto
La legittimazione del potere esercitato da un monarca, o in rari casi da un governo aristocratico, derivava, almeno fino al XVIII secolo, dallidea di unorigine provvidenziale dellautorit politica, istituita da Dio per mantenere lordine, proteggere e propagare la vera fede e reprimere i malvagi. Una precoce affermazione dellassolutismo monarchico fu opera della Chiesa di Roma, con la sua struttura piramidale e accentrata, con la sua elaborazione di un corpus giuridico organico, di una simbologia e di un cerimoniale di corte e soprattutto lunione nella stessa persona dellautorit spirituale e della sovranit su uno stato territoriale. La simbiosi tra autorit religiosa e potere secolare, rimase solida anche dopo la Riforma protestante, anzi, in alcuni casi si trasform in una vera e propria subordinazione della Chiesa allo Stato (principati tedeschi e regni scandinavi). La laicizzazione machiavellana della politica non poteva trovare accoglimento in un Europa divenuta oramai campo di battaglia tra fedi contrapposte. Fu solo nel XVII secolo che i fondamenti religiosi della sovranit cominciarono a vacillare, soprattutto grazie agli sviluppi della dottrina contrattualista, poggiante a sua volta postulato dellesistenza di un diritto di natura universale. Di queste leggi naturali, a cui tutti gli uomini sono soggetti, faceva parte il principio che un obbligo, per essere davvero vincolante, deve essere stato liberamente assunto dalle parti contraenti. Il passato delloriginario stato di natura alla vita associata, in cui gli uomini si riconoscono reciprocamente diritti e doveri, deve essere avvenuto sulla base di un patto comune, e la stessa origine contrattuale deve avere la delega dei poteri a un monarca. In base a queste premesse era possibile sia giustificare lautorit assoluta del monarca, sia postulare lesistenza di limiti e vincoli alla sua volont, a seconda che la delega dei poteri fosse vista come totale o parziale. THOMAS HOBBES sostiene che lo stato di natura si configura come una guerra incessante di tutti contro tutti, luomo un essere amorale dominato dalla ricerca del proprio piacere. Per uscire da questa condizione di precariet e di pericolo bisogna stipulare un patto in cui luomo rinuncia a tutti i diritti a favore di un potere supremo. Questa questa una visione rigorosamente materialistica e utilitaristica, che esclude del tutto la tradizionale legittimazione del potere in termini religiosi. Linglese JOHN LOCK diede alla teoria contrattuale una decisiva svolta in senso liberale. Nei Due trattati sul governo,pubblicati nel 1690, egli sostiene che i diritti alla vita, alla libert, e alla propriet privata, sono anteriori al costituirsi della societ, la loro tutela, quindi deve essere lobiettivo principale del contratto che i sudditi stipulano con il sovrano. Il riconoscimento del potere legislativo ed esecutivo al monarca condizionato al rispetto di questi diritti, e in caso di trasgressione i sudditi hanno il diritto di sollevarsi e deporre il sovrano. Pi larga influenza ebbero altre correnti, come la teorizzazione della monarchia temperata di modello inglese ad opera di Montesquieu e lesaltazione del dispotismo illuminato di Voltaire. La concentrazione di tutti i poteri nelle mani di un monarca saggio ed illuminato si giustificava con lesigenza di combattere i particolarismi e i privilegi di territori e di ceti: solo chi sta al di sopra di tutti pu avere una chiara visione degli interessi generali, e agire efficacemente per il pubblico bene.

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17. Funzioni e articolazioni del potere statale


Ai governi, sia che fossero di natura monarchica o sia che fossero di natura aristocratica, erano riconosciuti il diritto-dovere della difesa del territorio e quello della mantenimento dellordine e della pace al suo interno: il primo coincideva con gli strumenti della diplomazia e della guerra, il secondo era concepito soprattutto come amministrazione della giustizia, ovvero come composizione delle vertenze che potevano nascere tra i singoli o tra i gruppi, in modo da evitare il ricorso alla violenza privata. La potenza del re si rendeva pi manifesta a corte. Es: Versailles. Una delle funzioni principali di questo apparato era quella di accogliere accanto alla persona del re la nobilt pi ricca e prestigiosa, separandola cos dai propri territori e garantendone la fedelt attraverso una distribuzione di favori. La corte per anche, almeno nel XVI e nel XVII secolo, il centro di elaborazione di una raffinata cultura artistica e letteraria e delle norme che regolano i rapporti sociali, destinate a diffondersi per un meccanismo di imitazione in tutta la societ. Dovunque il re era coadiuvato da un consiglio che assumeva varie forme e vari nomi a seconda degli scopi ai quali doveva corrispondere, oppure, come nella monarchia spagnola, poteva frazionarsi in una molteplicit di consigli a specializzazione sia funzionale sia territoriale.

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18. La giustizia
La giustizia era uno degli attributi fondamentali della sovranit, nella sua doppia veste di produzione del diritto, attraverso la legislazione, e lapplicazione del diritto alla giurisdizione. Nellet moderna il diritto del principe impone la propria supremazia su ogni altro ordinamento, la cui validit viene ammessa,anzi, solo sulla base della sua approvazione espressa o tacita. La pluralit e la disorganicit delle fonti del diritto portano a tentativi di consolidamento => raccolta sistematica delle leggi per argomento per eliminare le contraddizioni. Ma lilluminismo giuridico indic la codificazione come esigenza primaria => la redazione di un corpo di leggi organico e autonomo. La situazione di partenza vede una molteplicit di giurisdizioni, solo in parte riconducibili allo Stato: giustizia ecclesiastica --> che affermava la propria autorit anche sul laicato per una serie di peccati-delitti come leresia, la bestemmia, ladulterio ecc, giustizia signorile --> ancora attiva per le cause minori nelle campagne di gran parte dEuropa, magistrature cittadine, mercantili, corporative, universitarie, ecc. Il primato della giustizia statale si afferma sia con listituzione e il rafforzamento di forme di controllo su queste diverse istanze, sia con il ricorso allappello o allavocazione delle cause e con lestensione e la specializzazione della rete dei giudici regi. I grandi tribunali controllano, non solo lapplicazione delle leggi, ma contribuiscono a crearla e a interpretarla con le loro sentenze, e si arrogano anche una funzione funzione politica come guardiani della costituzione. Solo in Francia si viene a creare la pratica della funzione delle cariche giudiziarie, che alimenta il formarsi di una vasta nobilt di toga, ma anche in altre aree il ceto dei giuristi si impone come strumento essenziale e interlocutore privilegiato del potere sovrano. Unimportanza particolare, tra gli affari di governo, avevano gli affari esteri e la guerra. Lavvento degli eserciti permanenti e tutto ci che legato a questo ambito, portarono nella prima et moderna un fortissimo aumento delle spese e furono allorigini di una fiscalit anchessa permanente. Gli apparati militari contribuiscono al rafforzamento dello stato in due modi: con strumenti di espansione allesterno e di repressione e intimidazione allinterno, con un prelievo tributario che fa affluire nelle casse regie una quota crescente del reddito nazionale. La crescita dellapparato fiscale-militare comport, a sua volta, il reclutamento di una burocrazia regia ormai ben distinta dal personale di corte. Figura emblematica di questa nuova burocrazia il commissario, un funzionario nominato dal re e non legato da un rapporto patrimoniale con la carica che ricopre.

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19. Religione e magia in Europa alla fine dell'et preindustriale


Lelemento comune tra le popolazioni europee alla fine dellet preindustriale rappresentato dalla centralit del sacro nelle loro esistenze. La parrocchia rappresentava lunit di base della vita associata di tutta lEuropa cristiana. Il curato, nella maggio parte dei casi, costituiva il pi importante tramite con il mondo esterno e nella chiesa parrocchiale si celebravano i riti di passaggio che scandivano la vita degli individui e delle famiglie. Sia il tempo che lo spazio erano profondamente impregnati di valori cristiani. Le devozione tardo medievale delle popolazioni europee era sicuramente incentrata sulla commossa contemplazione della sofferenza terrena sopportata da Cristo per la redenzione degli uomini, e insieme della partecipazione ad essa della Vergine, dei discepoli e dei santi. Ma lossessione della morte, che si esprimeva tra laltro nella voga delle raffigurazioni della danza macabra, era daltra parte acuita dalla fragilit dellesistenza, dallimpotenza delluomo di fronte alle malattie, alle disgrazie, alle carestie, dallincapacit della ragione a spiegare la maggior parte degli eventi: di qui il ricorso alla religione, incoraggiato dalla Chiesa, in funzione non solo propiziatoria o consolatoria, ma anche per prevenire o lenire le sofferenze di questo mondo. Cos il confine tra religione e magia diventa estremamente labile per le masse di credenti. Se le formule latine del sacerdote che celebrava la messa erano sufficienti a trasformare le specie delleucarestia nel corpo e nel sangue di Cristo, perch non si doveva credere nellefficacia soprannaturale del ricorso a persone, parole e cose delluniverso religioso? Tuttavia poteri magici erano attribuiti, anche senza la sua connivenza, al prete o al frate come partecipe della sfera del sacro, alle reliquie e agli oggetti utilizzati per il culto, alle formule impiegate nella messa o per gli esorcismi. Era inoltre molto diffusa la credenza che anche altri uomini e, soprattutto, donne detenessero facolt soprannaturali come quella di predire il futuro, di guarire uomini e animali, di influire sulle inclinazioni amorose e anche, per, di infliggere danni e malattie. Sin dal medioevo si credeva che streghe e stregoni dovessero i loro poteri ad un patto stipulato con il diavolo. La contiguit tra religione e magia, il carattere superstizioso di molte credenze e di molte pratiche devozionali, divennero nel XVI secolo uno dei motivi centrali della polemica protestante contro la Chiesa di Roma, ma anche questultima divenne meno tollerante nei confronti di quelli che apparivano come residui di paganesimo o pericolosi tralignamenti dellortodossia religiosa. Tra i bersagli delle autorit protestanti e cattoliche rientrarono quindi le festivit profane, e si fece un immenso sforzo per estirparle o per assimilarle ad una visione del mondo cristiana. La caccia alle streghe tocc il suo punto pi alto tra il 1580 e il 1660, in coincidenza con il prevalere in Europa di un clima di paura, sospetto ed intolleranza che si espresse anche nella persecuzione degli ebrei e nellossessione degli untori. Solo gradualmente, a partire dalla seconda met del XVII secolo, i ceti colti smisero di credere alla stregoneria e alla magia, che rimasero per pi a lungo radicate nelluniverso mentale degli strati popolari in gran parte dellEuropa.

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20. Cultura orale e cultura scritta


Lopera di disciplinamento sociale svolta in diverse forme sia dalle Chiese riformate sia dalla Chiesa cattolica post-tridentina, port una pi completa cristianizzazione delle masse popolari, ma anche una rarefazione dei comportamenti violenti e amorali e persino ad una crescita dellalfabetizzazione, sensibile soprattutto nei paesi protestanti, dove laccento cadeva sulla lettura individuale della Bibbia. Solo a partire dallet dei Lumi nacquero i primi sistemi di istruzione elementare, e lo Stato inizi a subentrare alla Chiesa, alla famiglia e alla bottega come principale fattore di alfabetizzazione. Si deve per distinguere tra la capacit di leggere e la capacit di scrivere: la prima certamente era pi diffusa della seconda. Ci rende difficili e ingannevoli le misure dellalfabetizzazione, che anche intesa nel senso pi elementare era patrimonio di una minoranza delle popolazioni europee, con forti differenze tra citt e campagne e tra maschi e femmine. Notevoli progressi furono compiuti tra il XVII e il XVIII secolo grazie anche al contributo della Chiesa. Per quanto riguarda la cultura scritta, la novit pi importante dellet moderna senzaltro linvenzione della stampa. Fin dal XIV secolo era nota in Europa la tecnica della Xilografia, unincisione in rilievo di immagini e di brevi testi su tavolette di legno che poi venivano inchiostrate e utilizzate per la riproduzione su carta o seta. Queste matrici si usuravano rapidamente e le lettere cos stampate non sempre erano leggibili e richiedevano un lungo lavoro. JOHANN GUTENBERG --> un orafo tedesco, verso la met del XV secolo ebbe lidea di utilizzare per la stampa lettere e caratteri singoli, ottenuti attraverso il versamento di piombo fuso in matrici metalliche dove il disegno della lettera era impresso in incavo con punzoni. In questo modo diventava possibile fabbricare una gran quantit di caratteri tutti uguali per ogni lettera e per ogni segno grafico, sistemarli in cassetti e servirsene per comporre, pagina dopo pagina, testi anche di grande lunghezza. Una delle prime e pi famose opere di GUTENBERG fu la Bibbia detta delle 42 linee. La stampa a caratteri mobili si diffuse rapidamente anche grazie alla semplicit e al basso costo delle attrezzature richieste. Il ritmo di produzione del libro fu cos enormemente accelerato rispetto alla copiatura a mano. I primi volumi, chiamati incunaboli, si modellavano sui manoscritti, ma ben presto assunsero tutte le caratteristiche proprie dei libri di oggi. I caratteri a mano a mano, acquistarono variet ed eleganza. I principali centri della nascente industria tipografica furono Colonia, Strasburgo, Norimberga, Augusta, Basilea, Anversa, Parigi, Lione, Venezia, Roma, Firenze, Milano. La possibilit di riprodurre velocemente un testo in centinaia, migliaia di copie, fu presto sfruttata dalle autorit civili e religiose per diffondere le leggi, proclami, informazioni di vario genere, e fu posta al servizio dellinsegnamento medio ed universitario. La potenzialit eversiva della stampa fu prontamente intuita dalla Chiesa che, gi agli inizi del Cinquecento, introdusse le prime forme di censura preventiva e a partire dal 1559 pubblic periodicamente indici di opere proibite. Accanto alla censura ecclesiastica venne anche organizzata ovunque una censura statale. Tuttavia entrambe si rivelarono essere impotenti a bloccare la circolazione delle idee eterodosse e libertine.

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21. Produzione e trasmissione del sapere


Le universit continuarono ad espandersi nella prima et moderna, soprattutto laddove in precedenza la loro presenza era stata pi marginale. La crescita numerica degli studenti sembra per essersi arrestata dopo i primi decenni del XVII secolo, in coincidenza con la crisi economica e demografica che colp gran parte dellEuropa. Le universit, strettamente controllate dal potere politico e religioso, si ridussero per lo pi alla funzione di cittadelle di un sapere tradizionale, finalizzato alla formazione professionale di teologi, uomini di legge e medici. Un notevole risveglio si manifest solo nel XVIII secolo in alcuni atenei di nuova istituzione oppure oggetto di profonde riforme. Nei Paesi cattolici le famiglie aristocratiche e benestanti preferivano affidare la formazione dei loro figli ai collegi gestiti dagli ordini religiosi, dove la loro condotta era pi sorvegliata e dove, accanto ad unistruzione imperniata sullo studio del latino, essi potevano apprendere le lingue straniere e le cosiddette scienze cavalleresche. Linsegnamento elementare era impartito, ai rampolli di famiglie facoltose, nellambito delle mura domestiche da precettori ingaggiati allo scopo. La scolarizzazione delle classi inferiori dovette attendere le prime iniziative dei despoti illuminati. Anche a questo livello erano attive alcune congregazioni regolari. Un fattore decisivo era lesistenza di una domanda di istruzione, cio la convinzione delle famiglie che unistruzione elementare fosse utile per il futuro della prole. Questa domanda era pi sviluppata nelle citt, dove i genitori erano pi disposti a pagare una modesta retta a maestri privati o a sfruttare le possibilit offerte da fondazioni pie finalizzate allistruzione gratuita dei poveri. Lalta cultura e la ricerca scientifica avevano le loro roccheforti nelle Accademie, che piano piano si trasformarono in societ desiderose di rendersi utili al progresso scientifico ed economico.

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22. Francia all'inizio dell'et moderna


FRANCIA = sotto Carlo VIII e i suoi successori, Luigi XII e Francesco I, la monarchia francese volle accentrare il potere nelle mani del re e dei suoi collaboratori. Si rafforz lamministrazione finanziaria basata sulla riscossione della taglia -> imposta sui sudditi da cui erano esenti la nobilt e il clero, e sulla suddivisione del Paese in circoscrizioni fiscali. Inoltre crebbe lautorit del Consiglio del re e si affermarono in ambito giudiziario lazione del Gran Consiglio e dei Parlamentari. I funzionari e i magistrati venivano reclutati attraverso il meccanismo della vendita delle cariche pubbliche (1522). Con questo meccanismo lo Stato acquisiva introiti supplementari e si costituiva un ceto burocratico numeroso e potente, i vertici di questo ceto formavano una nobilt di toga pi rivale e una nobilt di spada. Nei confronti del papato furono fatti valere i privilegi della Chiesa gallicana,nel 1516 Francesco I stipul con papa Leone X un concordato a Bologna -> superiorit del concilio sul pontefice e in cambio il re aveva i diritto di nomina dei vescovati e arcivescovati. La monarchia francese nel 1500 non esercitava ancora lautorit assoluta su tutto il territorio in quanto i grandi feudatari mantenevano il potere locale. Le province di recente annessione : Linguadoca, Provenza, Borgogna e Bretagna, avevano le loro assemblee di stati e avevano un autogoverno.

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23. Spagna all'inizio dell'et moderna


SPAGNA = il matrimonio di Isabella di Castiglia con Ferdinando dAragona nel 1469 port alla congiunzione dei due regni. La Castiglia era la regione pi ricca e popolosa. Vennero repressi lanarchia feudale e il banditismo con la Santa Fratellanza -> una confederazione di citt che svolgeva compiti di polizia. La sottomissione della nobilt fu agevolata dalla politica di concessioni e di favori di Ferdinando, che oltre a farsi proclamare Gran Maestro ottenne dal papa la facolt di conferire seggi episcopali e altri benefici ecclesiastici. Le tre province del Regno dAragona: Aragona, Catalogna e Valenza, mantennero inalterati i propri privilegi e le proprie autonomie. Glie elementi in comune tra i due regni erano : la tradizione della Reconquista , della guerra contro i mori e la difesa dellortodossia religiosa. LInquisizione spagnola, nel 1478, era lunico organo la cui giurisdizione si estese alla Castiglia e allAragona. La tradizione spagnola di sostegno alla fede cattolica fu confermata nel 1492 con la conquista del Regno di Granada e con lespulsione degli ebrei. Successivamente anche i mori rifiutarono la conversione al cristianesimo e furono costretti ad emigrare. Alla morte di Isabella, 1504, succedette Ferdinando.

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24. Inghilterra all'inizio dell'et moderna


INGHILTERRA = Enrico VII Tudor consolid il proprio potere stroncando varie congiure e ribellioni nobiliari, amministrando le finanze e rafforzando gli organi centrali del governo -> il Consiglio della corona, i Consigli del nord e del Galles e il tribunale della Camera Stellata. In sede locale furono rafforzate le funzioni amministrative e giudiziarie dei giudici di pace nominati dal re. Il Parlamento fu convocato da Enrico VII solo una volta in dodici anni di regno. Suo figlio e suo successore Enrico VIII continu questa forma assolutistica e pose in primo piano la politica estera lasciando lamministrazione interna al suo cancelliere Thomas Wolsey.

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25. Germania all'inizio dell'et moderna


GERMANIA = alla morte di Federico III dAsburgo (1493) limpero germanico rimase un ammasso di stati territoriali ingovernabili. Erano forti i contrasti tra le aree pi urbanizzate e pi sviluppate e le zone rurali che avevano ancora un modo di vita medievale. Il sovrano aveva una duplice qualit in quanto reggeva a titolo ereditario gli stati della Casa dAsburgo ( Austria, Stiria, Carinzia, Carniola e Gorizia) e doveva la dignit imperiale alla proposta della Dieta composta da sette elettori. Durante il regno di Massimiliano I (1493-1519) ci fu la pace di Senlis con la Francia che riconosceva agli Asburgo il possesso dei Paesi Bassi, dellArtois e della Francia Contea. Venne creato un tribunale imperiale e un consiglio composto da 17 membri e inoltre il versamento allimperatore di un soldo comune era subordinato allapprovazione annuale della Dieta.

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26. La prima fase delle guerre dItalia -> 1494-1516


In Italia lequilibrio sancito dalla pace di Lodi (1454) non dur molto in quanto nel 1492 morirono i due contraenti : papa Innocenzo VIII e Lorenzo d Medici. La stabilit del Paese era minacciata dalle mire espansionistiche di Venezia e di Milano con Ludovico Sforza detto il Moro. Il re di Francia Carlo VIII voleva fare valere sul regno di Napoli i diritti della discendenza angioina e aveva firmato nel 1493 la pace di Senlis con lImpero germanico cedendo alla Spagna alcune regioni di confine con aiuti da Venezia e da Milano. Nel 1494 Carlo pass le Alpi con un forte esercito e lanno successivo entr a Napoli accolto come un liberatore dai nobili. A Venezia venne stipulata una Lega che comprendeva la Serenissima, Milano, Firenze, lo Stato pontificio, la Spagna e lImpero germanico. Nel maggio del 1495 Carlo VIII fece ritorno in Francia ma lesercito della Lega cerc di chiuderli il passaggio con un scontro. In Toscana Piero d Medici, successore di Lorenzo il Magnifico, era stato cacciato dai fiorentini a causa della sua condiscendenza alle richieste di Carlo VIII. In questa situazione ebbe grande successo la predicazione di un domenicano Gerolamo Savonarola che era contro la corruzione della Chiesa e invocava una riforma costituzionale e morale per fare di Firenze la nuova Gerusalemme. I seguaci di Savonarola detti piagnoni, imposero ladozione di un sistema di governo popolare il cui perno fu listituzione di un Consiglio composto da 3000 cittadini, ma il papa scomunic il frate. Venezia nel 1498 concluse con Luigi XII di Francia un trattato di alleanza che le garantiva Cremona e la Ghiara dAdda in cambio del suo appoggio alla conquista francese dello stato di Milano. Cesare Borgia detto il Valentino ( figlio del pontefice Alessandro VI) prese il dominio nella Romagna e nelle Marche ma la morte del papa fece abolire limpresa. Papa Giulio II organizz spedizioni militari contro i signori di Perugia e Bologna e intim Venezia di ritirarsi da Rimini e Faenza. Il pontefice si fece promotore di unalleanza antiveneziana firmata a Cambrai nel 1508 dai rappresentanti dellimperatore Massimiliano, del re di Francia e del re di Spagna. Il pontefice soddisfatto delle sue pretese di carattere temporale e spirituale tolse la scomunica contro la Repubblica, si ritir dalla Lega e promosse la Lega santa contro la Francia. Pace di Noyon nel 1516 tra Francia e Spagna consolidava lequilibrio raggiunto nella penisola italiana, agli spagnoli rimaneva il Regno di Napoli e alla Francia il Ducato di Milano.

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27. Carlo V : il sogno di una monarchia universale


Alla morte di Ferdinando il cattolico (1516) il nipote Carlo dAsburgo eredit la corona di Spagna, ma alla sua candidatura si contrappose il re di Francia Francesco I appoggiato dal pontefice Leone X. Carlo fu eletto allunanimit della Dieta a Francoforte nel 1519. Carlo eredit un orgoglioso denso dinastico, la cultura aristocratica e cavalleresca franco - borgognona, una religiosit sincera e profonda e lidea imperiale intesa come dovere di guidare la cristianit, di mantenerla unita nella giustizia e nella fede. Nel suo soggiorno in Spagna egli aveva scontentato la nobilt locale distribuendo molte cariche ecclesiastiche e laiche ai fiamminghi e borgognoni e chiese nuove tasse per pagare le spese dellincoronazione imperiale. Nel 1520 scoppi una rivolta, nata come una coalizione di citt che rivendicavano le proprie autonomie -> rivolta dei comuneros = dei cittadini che per vennero sconfitti da un esercito nobiliare. Laumento della popolazione, la prosperit della manifatture di pannilani ( = tessuto morbido do lana) a Segovia, Toledo e Cordoba, di drappi serici di Granada indicano che sotto Carlo V lonore della politica imperiale non era ancora sproporzionato alle risorse del paese come avverr con Filippo II.

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28. Asburgo contro Valois : la ripresa della guerra in Italia


In Germania Carlo V si trov a fare i conti con il problema luterano, ma dopo il 1520 la sua attenzione era posta sulle questioni italiane. Milano dovette essere evacuata dai francesi nel 1521 e la situazione si fece pi difficile con lelezione di Adriano VI , ex precettore di Carlo V. Francesco I riusc ad organizzare nel 1524 un esercito di 30mila uomini, per met composto da svizzeri per entrare a Milano e cingere dassedio Pavia, ma gli imperiali, con laiuto della Germania, sconfissero i francesi facendo prigioniero Francesco I. questultimo fu costretto a firmare il trattato di Madrid (1526) rinunciando a Milano e alla Borgogna. Le promesse non vennero mantenute infatti nel 1526 venne stipulata a Cognac una lega difensiva tra la Francia, papa Clemente VII, Firenze e Venezia, intanto i turchi avanzavano in Ungheria alleati di Francesco I. I lanzichenecchi al servizio di Carlo V assediarono Roma. Quando un esercito francese mosse contro Napoli occupando Genova, ANDREA DORIA, che era un alleato dei francesi pass dalle parti dellimperatore Carlo V; cos lesercito francese dovette ritirarsi dal Mezzogiorno. Carlo V nel 1529 firm col pontefice la pace di Barcellona e dopo si concili con Francesco I che rinunciava ai domini italiana ma si teneva la Borgogna. Successivamente Carlo V venne incoronato imperatore a San Petronio e ottenne dal pontefice lincarico della convocazione di un Concilio per sanare lo scisma religioso e procedere alla riforma della Chiesa, ma in cambio il papa Clemente VII ebbe lappoggio delle armi imperiali per riportare i Medici a Firenze.

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29. Lespansione della potenza ottomana


Limpero ottomano prese il nome dalla dinastia turca degli Osmanli o Ottomani fondata nel XIV secolo da Osman I. questo Stato si ampli non solo nellAsia Minore ma anche nei Balcani meridionali fino a quando nel 1453 Costantinopoli cadde in mano a Maometto II che ne fece la capitale chiamata Istanbul fino a comprendere la Serbia e la Bosnia. Lespansione ottomana nella penisola balcanica e nel Mediterraneo non incontr ostacoli, ma a oriente venne contrastata dalla ricostituzione dellimpero persiano dalla dinastia safawide che aveva abbracciato la fede sciita, che riconosceva lautorit politico-religiosa dei discendenti di Ali a differenza dei sunniti che ammettevano il principio elettivo. Shah Ismail (impero persiano) aveva esteso il suo dominio fino al golfo Persico e al Khorasan. Selim I mosse contro Ismail un grande esercito ottenendo la vittoria per cui ebbe lannessione dellArmenia e del Curdistan. Selim I rivolse la sua attenzione al Mediterraneo sottomettendo la Siria e lEgitto, abbattendo il regime dei mamelucchi. Tale conquista ebbe importanza sia dal punto di vista economico in quanto ai porti della Siria e dellEgitto vi erano le carovane che trasportavano le spezie e le sete orientali attraverso il golfo Persico e il mar Rosso; e anche dal punto di vista religioso e morale in quanto dallEgitto dipendevano le citt sacre di Medina e la Mecca. Nel 1526 Solimano il Magnifico raggiunse il Danubio entrando nel territorio ungherese in cui venne sconfitto e ucciso il re dUngheria e di Boemia Luigi II Jagellone. Solimano decise di fare dellUngheria uno Stato vassallo sotto la sovranit del principe di Transilvania. Solimano strinse la pace con Ferdinando che aveva il riconoscimento di un ampio territorio ungherese a nord-ovest. Solimano estese i propri domini a sud fino allo Yemen e ad Aden, limpero ottomano aveva 30 milioni di abitanti tra cui cristiani, ebrei e musulmani. Lunica discriminazione a danno dei non musulmani era il pagamento di una tassa speciale. Ci fu un rafforzamento del regime ottomano attraverso il sistema detto devshirme -> una sorta di leva forzata di bambini addestrati per il servizio di corte o per formare il corpo dei giannizzeri (esercito turco). Un altro elemento costitutivo dellesercito ottomano erano i sipahi -> cavalieri che in cambio del servizio militare ottenevano concessioni di terre che erano diversi dai feudi europei in quanto erano a carattere temporaneo e non ereditario. Nellimpero ottomano la terra era di propriet del sultano che esercitava unautorit assoluta e dispotica. La vita della massa dei sudditi era per alcuni aspetti migliore di quella europea in quanto non esisteva la servit della gleba e il prelievo operato sui contadini dai timarioti d dallo stato non era gravoso e la protezione dello stato era assicurata ai mercanti e agli artigiani riuniti in corporazioni.

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30. Guerre ed eserciti tra medioevo ed et moderna


Elemento centrale della guerra nellet feudale era la cavalleria pesante che, con la guerra dei Centanni sub un declino. I fanti svizzeri costituivano una parte rilevante dellesercito di Carlo VIII conquistando il Ducato di Milano, il segreto della forza di questi combattimenti stava nel tipo di formazione in cui si schieravano in campo. Il generale spagnolo Consalvo de Cordoba, negli sconti con i francesi per il dominio sul regno di Napoli, mise uno schieramento pi flessibile. Le pesanti armature di ferro e la lancia furono sostituite da un armamento pi leggero che comprende le sciabole e le pistole. Nel medioevo => guerriero coperto di ferro, montato su un cavallo di razza e servito da palafrenieri e scudieri, questo era lespressione di un ordine sociale che riservava la professione della guerra ad una classe di milites in grado di trarre dai proprio possedimenti feudali le risorse e gli uomini necessari. Nellet moderna => ascesa della fanteria e dellartiglieria ad armi decisive che manifestava la nuova potenza finanziaria e accentrata dello stato rinascimentale in cui la nobilt aveva un ruolo secondario ci fu lo sviluppo delle fortificazioni in senso orizzontale con mura spesse a differenza delle alte e sottili mura dei castelli medievali.

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31. I nuovi orizzonti geografici alla fine del Medioevo


Le conoscenze geografiche alla fine del Medioevo : lAfrica Nera Alla fine del Medioevo i rapporti diretti degli europei con gli altri continenti erano limitati agli scambi economici e culturali nel Mediterraneo. I viaggi verso oriente erano pi difficili dopo lavvento della dinastia Ming in Cina e con lespansione della potenza ottomana nel Mediterraneo orientale e nel Balcani. I mercanti veneziani che avevano il monopolio della fornitura di spezie e sete orientali dovevano approvvigionarsi dagli intermediari arabi nei porti di Beirut e di Alessandria. Le nozioni geografiche del primo Rinascimento erano vaghe e imprecise per quanto riguarda gli altri continenti. Si era imposta con TOLOMEO la concezione sferica della Terra => il continente africano era immaginato pi corto e la sua costa occidentale era raffigurata come una linea obliqua tendente verso sudest. Il blocco formato dai 3 continenti (Europa, Asia e Africa) era collocato nellemisfero settentrionale e non si aveva alcuna idea sullesistenza delle Americhe e dellOceania. Ma furono proprio questi errori ad incoraggiare i viaggi dei portoghesi e di Colombo e si ebbero delle idee fantasiose ed esagerate circa le ricchezze delle Indie e lesistenza, in Africa o in Asia, di un regno cristiano -> il regno del mitico prete Gianni con il quale gli europei vollero stabilire un alleanza antimusulmana. Gli studi recenti hanno smentito la visione dellAfrica Nera come un continente senza storia con una condizione di primitiva barbarie. Era vario lo sviluppo delleconomia -> molte popolazioni del centro-sud vivevano ancora di caccia e di raccolta dei frutti, erano praticati lallevamento e lagricoltura, la produzione di tessuti, ceramiche, utensili di legno e di metallo. La penetrazione araba aveva portato con s lespansione dei traffici e tra il XIV e il XVI secolo avvenne la fioritura di formazioni statali complesse tra il Sahara e la foresta equatoriale dove allinfluenza islamica si contrapponeva quella cristiana ed erano in grado di riscuotere tributi e mobilitare eserciti.

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32. Le citt precolombiane in America


Nel continente americano le civilt pi evolute si svilupparono negli altopiani dellAmerica centrale e meridionale. In queste zone era praticata unagricoltura sedentaria, basata sul mais, sui tuberi (patate e batate), pomodori, fagioli, peperoni e cacao. Di minor importanza era lallevamento che era limitato al lama peruviano. Le attivit artigianali erano varie : stoffe di cotone tinte a colori vivaci, ceramica, vasellame e utensili doro, argento e rame. Quando gli spagnoli giunsero in America era in declino la civilt dei maya che era situata tra Guatemala e la penisola dello Yucatan con le citt-stato e i templi monumentali. La sua eredit spirituale era stata accolta da altre popolazioni guerriere -> i toltechi e gli aztechi. La religione degli aztechi era imperniata sullidea della precariet dellordine cosmico minacciato da catastrofi naturali e dalla collera delle divinit come il dio del Sole. Secondo essi il ritorno periodico dei giorni riproponeva langoscia della fine. Solo il sovrano e la nobilt potevano possedere a titolo privato la terra che veniva coltivata dai servi della gleba. Anche limpero degli incas si era costituito dopo linvasione spagnola nellattuale Per meridionale, la societ incas era rigidamente stratificata : al vertice cera il sovrano che veniva venerato come un semidio e dotato di attribuzioni al tempo stesso politiche religiose e militari, aristocrazia composta dalloriginaria nobilt inca e dai figli dei capi delle trib sottomesse alla base cera la comunit contadina che doveva amministrare la giustizia al proprio interno e distribuire le terre. Limpero inca aveva una salda organizzazione statale con grandi magazzini pubblici.

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33. I viaggi di esplorazione e di scoperta


Il Portogallo stato il primo paese ad intraprendere nel XV secolo lesplorazione dei nuovi mondi grazie alla sua favorevole posizione geografica, alla dinastia stabilita dalla dinastia di Avis con il ceto mercantile e allinteresse del principe Enrico il Navigatore riguardante lespansione delle coste occidentali dellAfrica. La caravella di origine portoghese deve la sua notoriet ai viaggi di COLOMBO e di VASCO DA GAMA, essa un veliero di piccole dimensioni, con scafo arrotondato, poppa quadra e un ponte con castello Nel Mediterraneo era possibile orientarsi con certezza con laiuto di punti di riferimento visivi e di portolani (= carte nautiche che indicavano le distanze e le rotte), invece nellOceano Atlantico era pi difficile determinare la rotta e la posizione della nave. La navigazione in mare aperto dipendeva dalla valutazione delle distanze percorse controllata mediante losservazione della latitudine. Lespansione marittima portoghese ebbe inizio con la conquista di Ceuta a sud dello stretto di Gibilterra nel 1415 e successivamente con loccupazione dellisola di Madera, delle Azzorre, la scoperta delle isole di Capo Verde e del golfo di Guinea. Il re del Portogallo Giovanni II si pose lobiettivo di circumnavigare lAfrica in direzione delloriente e di ottenere informazioni per quanto riguarda i porti e la navigazione nelloceano Indiano. BARTOLOMEO DIAZ nel 1487 effettu una spedizione in cui doppi lestremit meridionale del continente africano da lui chiamato Capo di Buona Speranza.

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34. Cristoforo Colombo


CRISTOFORO COLOMBO , un navigatore genovese, si rivolse a Giacomo II con il progetto di raggiungere loriente circumnavigando la terra verso occidente. Questo port Paolo Toscanelli alla convinzione che le coste del Giappone fossero separate dallEuropa occidentale da una sessantina di gradi di longitudine. Ma la corte portoghese era scettica nei confronti del progetto di Colombo per cui la monarchia spagnola accett la sua richiesta che in quegli anni voleva concludere la Reconquista con la presa di Granada. La regina Isabella concedeva a Colombo il titolo di ammiraglio del mare Oceano, la carica di vicer e governatore delle terre da lui scoperte. Il 3 agosto 1492 primo viaggio di Colombo con tre velieri = due caravelle e una nave pi grande la Santa Maria, con 120 uomini a bordo partirono dal porto di Palos e ad ottobre si intravide una terra, lattuale Bahamas, battezzata da Colombo San Salvador convinto di essere giunto in Asia. Successivamente Colombo scopr le isole di Haiti e di Cuba scambiandole per le isole del Giappone. Il secondo viaggio di C. produsse solo un carico di schiavi per cui venne accusato di malgoverno. Le altre due spedizioni portarono alla scoperta delle foci del fiume Orinoco e delle coste dellAmerica centrale. Le scoperte di Colombo hanno portato ad altre due spedizioni del veneziano GIOVANNI CABOTO, per conto della corona inglese, effettuate a Terranova, al Labrador e alle coste nord-occidentali degli Stati Uniti e alle spedizioni di AMERIGO VESPUCCI.

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35. Amerigo Vespucci


AMERIGO VESPUCCI in tutta la costa atlantica dellAmerica meridionale al servizio prima della Spagna e poi del Portogallo. Vespucci fu il primo a capire che non si trattava dellAsia ma di un nuovo continente che in suo onore venne chiamato America. Altra conseguenza del primo viaggio di Colombo fu la disputa tra Spagna e Portogallo per quanto concerne lappartenenza dei territori scoperti -> Giovanni II stipul con la corte spagnola il trattato di Tordesillas nel 1494 dove venne fissata la linea divisoria tra larea portoghese e quella spagnola a 370 leghe ovest delle isole di Capo Verde.

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36. Le esplorazioni del Portogallo: da gama, cabral e magellano


Il Portogallo affid a VASCO DA GAMA, nel 1497, la spedizione per le Indie orientali che con 4 caravelle risal la costa orientale dellAfrica fino a Malindi. Vasco da Gama riusc a caricare le sue navi di spezie e pietre preziose ma solo due delle 4 navi erano riuscite a fare ritorno in patria. PEDRO ALVARES CABRAL => part con una flotta di 13 navi riuscendo a prendere in possesso il Brasile in nome del Portogallo, poi raggiunse lIndia ripetendo il viaggio di Vasco da Gama nel 1500 dove stabil relazioni daffari con il sovrano di Cochin. Lobiettivo principale dei navigatori era quello di trovare un passaggio, a sud o a nord, che permettesse di andare oltre lAmerica per trovare la rotta marittima per lAsia. Il primo che vide loceano del continente americano fu lo spagnolo NUNEZ DE BALBOA. FERDINANDO MAGELLANO, portoghese, part da Siviglia con 5 navi al servizio della Spagna, affront il pacifico conquistando le Filippine. Morto Magellano il comando della spedizione fu assunto da Sebastiano del Cano che riusc a raggiungere le coste spagnole circumnavigando lAfrica nel 1522.

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37. Spezie e cannoni: limpero marittimo dei portoghesi


Tutti gli sforzi del Portogallo furono incentrati nello sfruttamento ai fini commerciali della via marittima delle Indie orientali scoperta alla fine del 400. Anche nellAfrica orientale e nellAsia meridionale vennero costruite, come nel Golfo di Guinea, le fortezze e i feitorias (= empori commerciali) in luoghi strategici, gli accordi con i sovrani locali per la fornitura di spezie o altri prodotti a condizioni di monopolio o di favore. Il tentativo di bloccare lespansione portoghese fu compiuto dal sovrano mamelucco dEgitto in alleanza con il sultano dello stato indiano. Ai territori controllati dal Portogallo si aggiunsero le nuove conquiste nellisola di Ceylon e nelle Molucche, per cui al pepe, allo zenzero e ai tessuti di cotone dellindia si aggiunsero la cannella di Ceylon, i chiodi di garofano, la noce moscata, le sete pregiate, i legni profumati . Il commercio era controllato dalla corona attraverso la Casa de India di Lisbona che prelevava il 30% delle importazioni. Grazie alla conquista ottomana della Siria e dellEgitto, nel 1516, le spezie e gli altri prodotti orientali ricominciarono ad affluire nel Mediterraneo e si arriv ad una sorta di spartizione del mercato europeo tra Venezia e i portoghesi con i loro alleati.

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38. Le imprese dei conquistadores spagnoli


Dopo la scoperta dio Colombo la presenza europea nel nuovo mondo si limit alle isole caraibiche e punt in particolar modo alla ricerca delloro sfruttando la popolazione indigena ridotta ai minimi termini dagli stenti e dalle malattie introdotte dagli europei. Nel 1517 ebbe inizio lesplorazione della terraferma con i conquistadores => soldati spagnoli di origini nobili ma povere che attraversarono loceano e conquistarono grandi regni. HERNAN CORTES nel 1519 part allisola di Cuba con 500 uomini, cavalli e cannoni procedendo verso limpero azteco dove venne accolto dal sovrano Montezuma II che vide in lui la reincarnazione del serpente piumato= divinit tolteca. Corts lo fece prigioniero e lo obblig a pagare un enorme riscatto, ma dopo gli spagnoli furono costretti a ritirarsi. Nel 1521 Corts occup limpero azteco e lo distrusse facendo degli abitanti una carneficina e costru una nuova citt sul modello spagnolo chiamata Mexico. Nel 1522 Carlo V nomin Cots governatore e capitano supremo della Nuova Spagna. FRANCISCO PIZARRO e DIEGO ALMAGRO, due spagnoli, nel 1531 mossero verso sud da Panama conquistando il Per, limpero inca. La visione dei vinti venne analizzata da NATHAL WACHTEL nel suo libro La visione dei vinti. Gli indios del Per di fronte alla conquista spagnola . Le cause del crollo di questi grandi regni => il terrore che incutevano le armi da fuoco, i contrasti etnici e dinamici che indebolivano i due imperi, il profondo trauma determinato dalla sensazione di essere abbandonati dagli di, lo sfruttamento a cui gli indios furono sottoposti, le malattie diffuse dagli europei ( vaiolo, morbillo, tifo) contro le quali gli organismo degli indios non avevano difese immunitarie e infine la degradazione dellambiente provocata dalla mancata manutenzione delle opere irrigatorie e dalla preferenza degli spagnoli dellallevamento rispetto allagricoltura.

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39. La colonizzazione spagnola del Nuovo Mondo


Nel 500 la colonizzazione spagnola si estese sia verso sud = California e Florida, sia nel continente sudamericano. Ebbe grande sviluppo il fenomeno del meticciato --> dallunione di uomini e donne di razza: Meticci => nati dagli accoppiamenti di uomini bianchi con donne indie, Mulatti => nati dallincrocio tra bianchi e neri, Zambos => nati dallunione tra neri e indiani. Tra gli strumenti della colonizzazione grande importanza ebbero la fondazione di citt e lencomienda --> commenda, ossia assegnazione ad un conquistadores o colono spagnolo di una circoscrizione territoriale al cui interno avevano il diritto di esigere determinati tributi e prestazioni di lavoro degli indigeni, in cambio gli encomenderos dovevano proteggere i vassalli e convertirli alla fede cristiana. Ma lencomienda divenne lo strumento di uno sfruttamento del lavoro indigeno. La corona spagnola riusc a svolgere Nuove Leggi promulgate da Carlo V nel 1542 per operare un controllo della societ coloniale e per moderare i soprusi che la caratterizzavano. A tale scopo contribu lazione degli ordini regolari : francesi, domenicani e gesuiti che si preoccuparono dellevangelizzazione degli indios e di combattere e denunciare le forme di maltrattamento e sfruttamento. Es: il domenicano BARTOLOME DE LAS CASAS. Per quanto riguarda gli aspetti economici della colonizzazione bisogna distinguere le varie zone: Nelle isole caraibiche -> dopo la fase della ricerca doro, tra 1511 e 1515, si inizi la coltivazione della canna da zucchero, per la quale fu necessario importare schiavi africani. Nel continente americano -> la rapida diminuzione della popolazione indigena e limportazione di nuove specie animali e vegetali dallEuropa portarono a modificazioni delleconomia. Oltre al mais si coltivava anche il frumento e nel Per lolio e la vite. Venne spostata la cocciniglia, un ottimo colorante rosso che veniva ottenuto da insetti. Si moltiplicarono le greggi di pecore e le mandrie di buoi e di cavalli dando cos origine ad una locale industria laniera. Nel Messico -> vennero scoperte nel 1546 le miniere dargento di Zacatecas oltre alla miniera doro trovata nel Per. La produzione dargento ebbe un rapido incremento.

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40. Le ripercussioni in Europa


Lafflusso di metalli preziosi dalle Americhe era considerato la causa della rivoluzione dei prezzi, ossia della tendenza inflazionistica che port nel VI secolo ad una moltiplicazione dei prezzi di cereali e altre derrate. In buona parte i metalli preziosi furono utilizzati per pagare limportazione di spezie e altre merci dalloriente. Non venne influenzata dal colonialismo solo la vita economica ma anche le abitudini alimentari e la vita sociale trasformate dai prodotti importati dai nuovi mondi -> importanza del mais, la patata, il pomodoro, lo zucchero, il caff e il cacao. Ci fu un enorme ampliamento della conoscenze geografiche e scientifiche -> la dimostrazione della sfericit della terra, la percezione esatta delle sue dimensioni, la consapevolezza della falsit di alcune leggende sullesistenza di terre inabitabili e di uomini di forma mostruosa. Il confronto con civilt diverse contribu alla definizione di un identit europea, JOHN ELLIOTT dice <scoprendo lAmerica lEuropa aveva scoperto se stessa>.

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41. La civilt del Rinascimento italiano


Il termine Rinascimento riprende il concetto di rinascita, fu coniato nella met del XIX secolo da JULES MICHELET e JACOB BURCKHARDT e si riferisce al ritorno ai valori e ai modelli dellet classica nella filosofia, nella politica, nella letteratura e nellarte ed anche ladozione di un atteggiamento positivo verso la natura e verso luomo posto al centro delluniverso. Il concetto di Rinascimento incluso nel termine Umanesimo, gli umanisti = coloro che si dedicavano alla riscoperta e allo studio delle opere dellantichit latina e greca. LORENZO VALLA riusc a dimostrare nel 1440 la falsit di un celebre documento medievale : la donazione fatta da Costantino a papa Silvestro. (-> appunti metodologia-fonti).

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42. Aspettative e tensioni religiose alla fine del Medioevo: Erasmo da Rotterdam
La cultura rinascimentale era fortemente impregnata di valori laici e terreni e indifferente alle dottrine. Vi era il bisogno di una Riforma della Chiesa che la riportasse alla purezza e alla povert delle origini che port allo scisma doriente, alle contese per il primato tra il papato e i concili di Costanza e di Basilea, al prevalere degli interessi politici e mondani della curia di Roma. Alle origini del movimento protestante vi era anche la volont di ristabilire lautenticit del messaggio cristiano attraverso lo studio diretto dei testi sacri senza tener conto delle elucubrazioni dei teologi per il la necessit di una religiosit pi intensa. Gli esponenti di questo movimento solo Tommaso Moro che nella sua opera Utopia descrive una societ immaginaria basata sullamore tra gli uomini e sulla comunione dei beni; il rappresentante pi importante lolandese Erasmo da Rotterdam che a sei anni lasci la vita del chiostro per seguire liberamente i suoi studi. Erasmo deline il quadro di una morale che concilia le differenze del mondo classico con linsegnamento di Cristo libero dalle credenze superstiziose e dai riti. Il cristianesimo di Erasmo era un ideale di vita pratica invece che un insieme di dogmi, per questo egli non volle mai separarsi dalla Chiesa cattolica.

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43. La riforma luterana


Martino Lutero era figlio di un piccolo imprenditore minerario, nato nel 1483 ad Eisleben (Germania) dive dominava ancora una religiosit medievale. Nel 1505 Lutero decise di farsi monaco, ma lo tormentava la sensazione della propria inadeguatezza di fronte ai comandamenti divini, la paura del peccato e della dannazione eterna. Nel 1507 divenne sacerdote e dopo aver conseguito il grado di dottore insegn teologia in Sassonia. La giustizia divina non va intesa come giudizio e punizione ma come giustificazione, come il dono della grazia offerto mediante il sacrificio di Cristo. Anche secondo la Chiesa la grazia era indispensabile ma luomo poteva meritarsela solo con le buone opere e contribuire alla propria salvezza, a differenza di Lutero secondo il quale la natura umana malvagia e corrotta dal peccato originale. Secondo Lutero la Santa Scrittura doveva essere letta e spiegata senza tener conto delle interpretazioni ufficiali. Lautorit attribuita alla Rilevazione contenuta nei testi sacri cancellava il magistero della Chiesa in materia teologica e la dottrina della giustificazione per fede annullava la funzione intermediaria tra luomo e Dio. Lutero dei sette sacramenti ne salvava solo due: Il battesimo => come cerimonia di iniziazione alla vita cristiana Leucarestia => la presenza reale di Cristo nel pane e nel vin offerto ai fedeli. Importante era la soppressione del sacramento dellOrdine a cui ne conseguiva il sacerdozio universale dei laici ossia lidea che chiunque potesse essere chiamato a celebrare le funzioni religiose -> ulteriore negazione del ruolo della Chiesa.

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44. La rottura con Roma e le ripercussioni in Germania


Alberto di Hohenzollern , tedesco, titolare di due vescovati, aspirava a diventare anche arcivescovo di Magonza. Papa Leone X accett di conferirgli la nomina con un pagamento di 10 mila ducati per la dispensa dalla norma del diritto canonico che vietava il cumulo di cariche e per convincerlo ad accettare il pontefice gli concesse lappalto di una vendita di indulgenze. Teoria delle indulgenze basata sul presupposto dellesistenza di un tesoro di meriti accumulati dalla Vergine e dai santi al quale la Chiesa poteva attingere per rimettere le pene ai peccatori pentiti e per abbreviare le pene nel Purgatorio. Nel 1517 Lutero mand ad Alberto 95 tesi in cui critic il traffico delle indulgenze e neg la facolt del pontefice di rimettere le pene. A Roma solo nel 1520 venne emanata da Papa Leone X la bolla Exsurge domine che lasciava a Lutero 60 giorni oer ritratte prima che contro di lui fosse scagliata la scomunica, ma Lutero bruci la bolla con i libri del diritto canonico. Egli venne scomunicato nel 1521, ma il nuovo imperatore Carlo V aveva promesso a Federico il Saggio, protettore di Lutero,che avrebbe consentito a L. di giustificarsi -> Dieta imperiale di Worms in cui Lutero non volle ritrarre. Leditto di Worms dichiar L. al bando dellimpero per cui chiunque avrebbe potuto ucciderlo.

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45. Le correnti radicali della Riforma. La guerra dei contadini


Nelle campagne il movimento venne rafforzato dai motivi evangelici delluguaglianza tra gli uomini e della polemica contro i ricchi e i gravami feudali. Fino al 1520 alcuni seguaci di Lutero cominciarono ad aizzare le folle non solo contro il clero e le istituzioni romane ma anche contro le ingiustizie e tutte le forme di oppressione -> riforma religiosa e riforma sociale che si proponevano di instaurare sulla terra il regno di Dio basato sulla tolleranza e sui principi del vangelo. Alcuni erano convinti che Dio non avesse parlato agli uomini nella Bibbia ma che continuasse a rivelarsi agli spiriti eletti attraverso lilluminazione interiore come ad esempio THOMAS MUNTZER che nel 1525 partecip ad una sollevazione popolare che diede vita ad un governo cittadino basato sulluguaglianza universale e sulla comunione dei beni. In alcune regioni della Germania ci fu la guerra dei contadini, gli insorti non erano spinti dalla miseria ma dalla volont di ristabilire gli antichi diritti contro le usurpazioni dei signori che tendevano ad accrescere i prelievi feudali e ad impadronirsi dei beni comunali, di difendere lautonomia della comunit di villaggio e di realizzare la morale evangelica. Le violenze e i saccheggi dei rivoltosi indussero i principi, i nobili e i ceti urbani superiori ad armarsi per troncare il movimento. Gli insorti vennero sconfitti in Turingia nel maggio del 1525 e Muntzer venne ucciso. La corrente pi radicale della Riforma sopravvisse grazie allazione dei gruppi anabattisti => vuol dire ribattezzatori e si riferisce alluso di somministrare il battesimo agli adulti in quanto secondo loro solo ladesione consapevole del soggetto rendeva valido il sacramento. I gruppi anabattisti volevano la separazione dei veri credenti dal resto degli uomini, la tendenza a formare comunit basate sulla fratellanza e sullaiuto reciproco, il disconoscimento delle autorit terrene. Nel 1534 gli anabattisti provenienti dallOlanda stanziati in Vestfalia , si impadronirono del governo della citt e vi imposero con forza le loro regole introducendo anche la poligamia oltre alla comunione dei beni.

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46. La conclusione dei conflitti in Germania


Limperatore Carlo V convoc nel 1530 una dieta ad Augusta in cui lintransigenza dei teologi cattolici rese impossibile laccordo, Carlo V intim i protestanti di sottomettersi e stipularono unalleanza difensiva : la Lega di Smalcalda. Lultimo tentativo di riconciliazione ci fu nel 1541 a Ratisbona dove ci fu un compromesso tra protestanti e cattolici riguardante il problema della giustificazione per fede, ma il conflitto non termin fino a quando Enrico II, il nuovo re della Francia, allacci contatti con i protestanti tedeschi e con il sultano turco. Nel 1551 venne stipulato un accordo segreto in base al quale Enrico II avrebbe garantito il suo appoggio diplomatico e militare ai principi protestanti in cambio dellacquisto di 3 vescovati. Ferdinando I , figlio di Carlo V, stipul la pace di Augusta in cui venne riconosciuta ,lesistenza in Germania di due diverse fedi religiose = cattolica e luterana, invece nelle citt imperiali era ammessa la loro convivenza i principi territoriali potevano imporre il loro credo ai sudditi. Fino al 1552 erano ammesse le scolarizzazione dei beni ecclesiastici -> lincameramento dei beni da parte delle autorit civili e successivamente i prelati convertiti al luteranesimo dovevano rinunciare ai loro possedimenti. La pace di Augusta sanciva la scissione religiosa della Germania ed un indebolimento dellautorit imperiale. I veri vincitori furono i principi,non solo luterani ma anche cattolici. Tra il 1555 e il 1556 spart il suo impero tra il fratello Ferdinando I e il figlio Filippo II = Ferdinando divenne imperatore del Sacro Romani Impero ereditando le corone di Boemia ed Ungheria e i ducati austriaci, Filippo II divenne imperatore della Spagna con tutte le sue colonie e anche dei Paesi Bassi, Francia Contea, Regno di Napoli, Sicilia, Sardegna e il Ducato di Milano.

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47. Da Zwingli a Calvino: il governo dei santi


Zwingli ebbe unesperienza parallela a quella di Lutero ma con caratteri diversi. Egli riusc a convincere il Consiglio cittadino ad abolire la messa, a riformare la liturgia e ad imporre la Bibbia come unica fonte di autorit in campo religioso. Gli zwingliani cercarono lappoggio dei luterani tedeschi ma fu impossibile raggiungere un accordo sul problema teologico delleucarestia -> Zwingli la interpreta come una semplice cerimonia commemorativa dellUltima Cena Lutero credeva nella presenza di Cristo nel pane e nel vino offerti ai fedeli Leredit di Zwingli e del suo movimento di riforma fu accolto dal calvinismo. Giovanni Calvino, nato in Francia, condivise molti aspetti della dottrina luterana -> lautorit esclusiva della Sacra Scrittura e la giustificazione per fede. Il Dio di Calvino pi del Vecchio che del Nuovo Testamento, maestoso, inaccessibile che fin dalle origini ha predestinato ogni uomo alla salvezza o alla dannazione eterna. La predestinazione non elimina la responsabilit del peccatore. Prima differenza tra calvinismo e luteranesimo Calvino sottolinea il concetto di vocazione ancor pi di Lutero e a differenza di lui non crede allimminente fine del mondo e attribuisce molta importanza alla graduale attuazione dei disegni della Provvidenza. Secondo Calvino se non si pu mai raggiungere la certezza di appartenere al novero degli eletti, vi sono degli indizi sui quali vi speranza : - la fede,- la partecipazione ai sacramenti (battesimo ed eucarestia), - la rettitudine nella condanna di vita. MAX WEBER --> ha formulato una tesi riguardante il rapporto tra letica protestante e lo spirito del capitalismo => la dottrina calvinista nel perseguimento della propria vocazione, nella tendenza ad interpretare la buona riuscita delle proprie iniziative come segno dellelezione divina, nelletica del lavoro e della disciplina avrebbe portato alla formazione di una mentalit imprenditoriale e di una tendenza allaccumulazione e al reinvestimento del capitalismo moderno. Seconda differenza tra calvinismo e luteranesimo concerne il rapporto tra Chiesa e Stato. Lutero sosteneva la Chiesa invisibile composta dallinsieme degli eletti di tutta lumanit, invece Calvino sostiene la Chiesa visibile che consiste nella congregazione dei fedeli legati dalla comune pratica del culto e dallappartenenza ad uno stato o citt. Secondo Calvino lautorit civile non si deve limitare a mantenere lordine in un mondo sottoposto al peccato, ma deve promuovere il bene spirituale dei sudditi a sanzione dei comportamenti privati che nei paesi cattolici venivano svolti dalla Chiesa. Nel 1541 la Chiesa ginevrina venne riorganizzata con la suddivisione dei compiti tra : Pastori addetti alesercizio del culto e alla predicazione della parola di Dio Dottori incaricati dellinsegnamento Diaconi per lassistenza dei poveri e degli infermi Anziani o presbiteri per vigilare sulla disciplina e sui costumi Lorgano superiore della Chiesa era il Concistoro formato da dodici anziani e da un piccolo numero di pastori.

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48. La diffusione del protestantesimo. La riforma in Inghilterra


Le principali paesi di grande diffusione del calvinismo furono: Francia, Paesi Bassi,Gran Bretagna e lEuropa orientale (Polonia, Boemia e Ungheria). In Inghilterra e nei Paesi scandinavi i mutamenti in campo religioso sono legati al processo di costruzione di ununit nazionale e di un potere monarchico. Nel 1528 il re dInghilterra Enrico VIII Tudor chiese al pontefice Clemente VII lannullamento del suo matrimonio con Caterina dAragona (zia di Carlo V) che non gli aveva dato lerede maschio, ma il pontefice non accolse la richiesta per cui egli decise di fare da s. Nel 1528 convoc un Parlamento da cui ottenne lannullamento del matrimonio e anche la rottura di tutti i vincoli di dipendenza con Roma e successivamente ebbe anche lapprovazione dellAtto di supremazia che lo dichiarava capo suprema della Chiesa inglese. THOMAS CROMWELL fu lartefice dello scisma anglicano e del riordinamento del Consiglio privato della corona e il rafforzamento dellapparato amministrativo, ma nel 1540 venne accusato di tradimento e giustiziato. Dal punto di vista religioso la vera riforma ebbe luogo durante il breve regno di Edoardo VI, nato dalla terza moglie di Enrico VIII, in cui la dottrina calvinista si diffuse in Inghilterra. Maria Tudor, che succedette ad Edoardo, tent di riportare lInghilterra alla fede cattolica ma senza risultati. Anche in Scozia il calvinismo divenne la religione dominante, invece nei Paesi scandinavi la religione di stato fu il luteranesimo, come anche in Svezia e in Danimarca.

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49. La controriforma e lItalia del tardo 500: Speranze e propositi di rinnovamento religioso
Il termine Controriforma venne coniato in Germania alla fine del XVIII secolo, alcuni storico preferiscono chiamarla Riforma cattolica per sottolineare lautonomia e la spontaneit del modo di rinnovamento. La Riforma cattolica viene distinta tra: lesame di coscienza della chiesa cattolica alla luce dellideale di vita cattolico,mediante il rinnovamento interno, laffermazione di s compiuta dalla Chiesa in lotta contro il protestantesimo, una fase successiva caratterizzata da un atteggiamento dogmatico e repressivo. Altri ancora parano di evangelismo per indicare il bisogno di una vita religiosa pi vicina agli insegnamenti di Cristo e degli apostoli. Le istanze di rinnovamento religioso furono avvertite anche in Italia, dove cerano diversi stimoli in questa direzione: circolavano ampiamente le opere di Erasmo, che venivano lette spesso in chiave luterana, cio di alternativa globale al complesso di dogmi e istituzioni in cui si identificava la religione tradizionale. Ondata di profezie e attese apocalittiche, alimentate dai predicatori (vedi Savonarola a Firenze) e dalle sofferenze delle guerre dItalia Lanticlericalismo diffuso negli strati sia colti che popolari: critica alle preoccupazioni mondane e svalutazione delle pratiche esteriori di devozione (per es culto ai santi e alle reliquie); accento sulle massime evangeliche La suggestione esercitata da alcune figure ecclesiastiche e laiche dallintensa spiritualit (cardinale Gasparo Contarini; Gian Matteo Giberti vescovo di Verona, Juan de Valds a Napoli e Reginald Pole in Inghilterra Orator del divino amore, preghiera e opere di carit. -Paolo III Farnese (1534-49) alimenta le speranze di uniniziativa dallalto per la Riforma della Chiesa (sollecitata anche da Carlo V) e nomina cardinali diversi esponenti delle correnti riformatirici: Contarini, Giberti, Pole. Egli manifest lintenzione di convocare un nuovo Concilio ecumenico e costitu una commissione che aveva il compito di studiare e proporre rimedi ai mali della Chiesa.

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50. I nuovi origini religiosi : i gesuiti


Questo fervore si espresse anche nella nascita di nuovi ordini regolari o nella riforma dei vecchi: ordine dei cappuccini => 1528, nuovo ramo dei francescani i quali allideale della povert assoluta uniscono lassistenza spirituale e materiale alla gente umila. Teatini, barbaniti, somaschi => sono formati da chierici regolari, ossia da preti che decidevano di vivere secondo una regola. I loro obiettivi erano : formazione del clero, evangelizzazione, insegnamento, assistenza a malati e orfani. Compagnia di Ges => fondata da Ignazio di Loyola, esponente degli hidalgos caratterizzati dalla vocazione delle armi e spirito di crociata. Egli decise di convertirsi ad una vita di preghiera e di penitenza e consacra la sua vita alla liberazione della terra Santa e al servizio alla Chiesa. Papa Paolo III nel 1540 approv la Compagnia di Ges, i gesuiti si caratterizzarono coma una milizia scelta al servizio del papa e della Controriforma ed aggiunsero ai tre voti di castit, povert e obbedienza anche la fedelt assoluta al pontefice. Fu grande il contributo dei gesuiti nellattivit missionaria, uno degli aspetti pi significativi della Controriforma come ad esempio levangelizzazione e protezione degli indigeni in America, in India, Giappone e Cina.

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51. Il concilio di Trento


Nel 1541 a Ratisbona fall lultimo tentativo di riconciliazionetra protestanti e cattolici nonostante la buona volont di Contarini e Melantone. Nel 1542 venne creata a Roma, per dirigere e coordinare la repressione delleresia, la Congregazione del Santo Uffizio, o dellInquisizione. Per i protestanti italiani lunica alternativa al nicodemismo -> atteggiamento di chi si conformava esteriormente al culto ufficiale pur professando una fede diversa,era lesilio volontario. Forti spostamenti verso Ginevra e Svizzera, o, se troppo soffocanti, verso Inghilterra ed Europa orientale. Nel 1542 ci fu la convocazione del Concilio ecumenico a Trento, ma a causa delle guerre tra Carlo V e la Francia il concilio si pot riunire solo nel 1545 Concilio di Trento. Limperatore voleva che si affrontassero le questioni discilplinari ma invece ebbe la priorit la definizione dei punti dogmatici pi controversi come gli effetti del peccato originale (cancellati dal battesimo) e il principio di giustificazione per sola fede , condannato come eretico. Paolo IV Carafa (1555-1559) estende i poteri dellInquisizione, sottopone a processo alcuni dei maggiori esponenti del partito riformatore (Pole e Morone) e promulg nel 1559 il primo Indice dei libri proibiti in cui venne inserita lopera di Erasmo. Papa Pio IV Medici (1559-65) rilancia il concilio e lo conclude a termine. Le decisioni del Concilio di Trento: rafforzato il carattere monarchico della Chiesa cattolica, venne stabilita la superiorit del papa al Concilio e sua discrezionalit nellapplicarne le deliberazioni riaffermazione del valore delle buone opere ai fini della salvezza tradizione della Chiesa fonte di verit, accanto alle scritture natura dei sacramenti => eucarestia: trasformazione reale; e ordine: aureola sacrale al sacerdote per sollevarlo al di sopra della massa dei fedeli. Ribadire lesistenza del purgatorio La validit delle indulgenze, quindi legittimit del culto prestato ai Santi e alla Madonna. Per quanto riguarda la formazione e i doveri del clero: istituzione di seminari, collegi appositi per la preparazione dei sacerdoti, divieto del cumulo di cariche, obbligo del vescovi di risiedere nella propria diocesi e di visitarla tutta ogni due anni, tenendo scrupolosamente registri di battesimi, matrimoni, sepolture.

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52. La Chiesa e il papato nella seconda met del Cinquecento


Il concilio di Trento segna la ripresa della Chiesa cattolica con la conquista di una nuova compattezza cattolica e durezza contro protestantesimo e spinte eterodosse; affermazione di volont di dominio spirituale, politico e sociale. Sisto V (1585-1590) diede = - un nuovo impulso allattivit missionaria e alla controriforma in Europa centro- settentrionale (Polonia) - Riorganizzazione della Curia romana: 70 cardinali, 15 congregazioni cardinalizie (9 per la Chiesa universale e 6 per affari interni dello Stato pontificio): il Collegio cardinalizio non pi un limite allautorit del pontefice, ma un suo strumento. Lotta al brigantaggio anche sotto Clemente VIII.

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53. Legemonia spagnola in Italia


La Spagna controllava quasi met del territorio italiano -> Regno di Napoli, Sicilia Sardegna e Ducato di Milano, solo venezia era indipendente. In Italia dopo alle difficolt e alle crisi dei primi decenni del secolo segu un periodo lungo di ripresa demografica ed economica e ci fu un rafforzamento dele strutture istituzionali e di ricomposizione delle classi dirigenti conseguente alla vittoria dell Soagna contro la Francia. Lautorit sovrana della Spagna era rappresentata in Italia da un vicer = Napoli, Palermo e Cagliari , o da un governatore = Milano e dai comandanti dellesercito provenienti dallalta nobilt. Al monarca si riconosceva la suprema autorit legislativa e il diritto-dovere della difesa e gli organi di governo locali avevano il compito di applicare e interpretare le leggi e di ripartire e riscuotere le imposte. Nelle campagne meridionali rimase il peso economico e sociale della feudalit, ma il governo spagnolo rusc a spezzare la forza politica e a limitare gli abusi con lintervento della giustizia regia. In Toscana e in Piemonte ci fu unevoluzione verso lo stato assoluto dove il principe agiva direttamente e non attraverso rappresentanti. Nel 1530 venne riconosciuto ai Medici il titolo ducale e successivamente quello di granduchi di Toscana e venne attuata una riforma costituzionale che sovrapponeva ad essi due consigli: il Consiglio dei duecento e il Consiglio dei quattrocento. Cosimo I (1537-74) svilupp il regime in senso assolutistico governando attraverso i propri segretari. Lo Stato sabaudo, occupato dai francesi e spagnoli, venne riconosciuto al duca Emanuele Filiberto (1553-80) vincitore della battagli adi San Quintino alla pace di Cateau-Cambresis. A Genova nel 1575 ci furono gravi disordini fra nobilt vecchia e nuova => i nobili vecchi abbandonano la citt e gli strati popolari pretesero sgravi fiscali a favore delle arti dalla nobilt nuova fino allaccordo del 1576 che modificava i meccanismi di elezione a sorteggio allinterno del sistema di govero genovese per cui ci fu una ricomposizione del ceto dei magnifici (nobili genovesi) -> stratificazione orizzontale basata sui diversi livelli di ricchezza, invece delle precedenti alleanze verticali; ci va di pari passo con la crisi delle attivit manifatturiere e della dipendenza economica genovese dalla Spagna. Lincremento numerico del patriziato nel 400 e 500 si accompagnava ad una crescente differenziazione economica tra le famiglie ricche e la nobilt povera = la concentrazione del potere nelle mani delle famiglie ricche si manifest con il progressivo rafforzamento del consiglio dei dieci che nel 500 si impadron delle leve della politica interna ed estera.

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54. Filippo II e i regni iberici


Tra il 1555 e il 1556 Carlo V abdic a tutti i suoi titoli e divise il suo regno al fratello Ferdinando I, che divenne imperatore ed eredit gli Stati ereditari asburgici e le due corone di Boemia ed Ungheria e a figlio Filippo II, che ebbe la corona della Spagna con le sue colonie americane e il Ducato di Milano, Regno di Napoli, Sicilia, Sardegna, Francia Cotea e Paesi Bassi. Enrico II (1547-1559) re di Francia tent la sorte delle armi, ma sconfitto a San Quintino, deve firmare nel 1559 la pace di Cateau-Cambrsis, che assicurava alla Spagna lItalia, la Franca Contea e i Paesi Bassi. Inoltre la Francia era notevolmente indebolita dalle lotte religiose, e ad Enrico succedettero una serie di sovrani incapaci o minori. Egli eredit da Carlo V la totale dedizione al regno, la preoccupazione di rendere ai sudditi una giustizia imparziale, il senso di una missione da compiere di cui avrebbe dovuto rendere conto a Dio. Nato ed educato a Valladolid, si sentiva profondamente castigliano -> gravit del portamento, austerit del costume, concezione esclusiva e gelosa del potere, senza deleghe, religiosit intensa ma angusta e intollerante. Nel 1558 mor Maria Tudor, seconda moglie di Filippo, spegnendo il sogno di ricondurre lInghilterra al cattolicesimo. Tra il 1558 e il 1560 venne rafforzata in Spagna lInquisizione -> proibiti viaggi allestero degli studenti e lintroduzione dei libri stranieri; condanne a morte delle comunit protestanti scoperte. Dieci anni dopo ci fu la repressione dei moriscos dellAndalusia che, nonostante la loro conversione ufficiale al cattolicesimo, avevano mantenuto la loro lingua ed usanze. Le persecuzioni e la crisi dellindustria serica, in cui erano impiegati, portarono i moriscos a ribellarsi = rivolta dei moriscos. La loro resistenza fu vinta e i sopravvissuti furono deportati al nord della Castiglia, dove vennero definitivamente espulsi nel 1609.

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55. Religione e burocrazia sotto Filippo II


A quellepoca era convinzione che lunit religiosa fosse la condizione e il presupposto dellunit politica e la migliore salvaguardia contro le discordie civili. Inoltre lintransigenza religiosa rispondeva perfettamente ad unaspirazione del popolo castigliano, eredit della Reconquista (in cui la limpidezza della fede corrispondeva alla limpieza de sangre). La sede della corte fu trasferita da Valladolid a Madrid, al centro della Spagna in cui si fece costruire una residenza estiva : lEscorial, met palazzo e met monastero e dove Filippo dirigeva tutte le pratiche del regno. Di qui una grande lentezza burocratica. Questo accentramento non va confuso col centralismo delle monarchie assolute dei secoli XVII e XVIII: Filippo rimase fedele alla concezione di Carlo V per la quale ogni Paese doveva mantenere i propri ordinamenti e le proprie individualit, ed essere uniti solo nella figura del sovrano. Venne esteso e perfezionato il sistema dei Consigli composti da giuristi ed ecclesiasti Consiglio di Stato : politica estera, Consiglio dellInquisizione, Consiglio di Azienda :finanze, inoltre vi erano Consigli preposti a diversi compelssi territoriali in cui sedevano rappresentanti dei Paesi interessati. Nel 1580 si estingue la dinastia degli Aviz in quanto il Portogallo con i suoi possedimenti coloniali fu annesso alla corona spagnola, esso mantenne la sua forma di governo e le sue leggi, sotto un nuovo Consiglio formato solo da Portoghesi. La quota dei metalli preziosi americani spettante alla corona non super mai il 20-25% delle entrate complessive, il resto era costituito da imposte dirette, indirette e dai contributi del clero. Il sistema tributario penalizzava i ceti produttivi e privilegiava le rendite parassitarie, e lungo la seconda met del Cinquecento la popolaione venne sottoposta a sempre pi grandi sacrifici dalle richieste del re prudente; inoltre i soldi prelevati erano spesso spesi lontano dalla patria, a causa degli impegni militari della monarchia, e andavano cos ad arricchire altri Paesi. In questepoca ci fu una decadenza di alcune attivit industriali prima fiorenti, le sete andaluse e le lane di Segovia e Burgos, e il commercio internazionale era quasi tutto nelle mani di stranieri. Ma lagricoltura, gi sfavorita dalle condizioni geologiche e climatiche, venne penalizzata per favorire lallevamento transumante di pecore. Dal 1570 la Spagna divenne un Paese importatore di cereali e lultimo decennio del 1500 fu segnato da gravi pestilenze e carestie che avviarono un secolare declino della popolazione e delleconomia iberica in particolare quella castigliana.

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56. La battaglia di Lepanto e i conflitti nel Mediterraneo


Filippo II controllava il Mediterraneo ed era quindi pi esposto agli attacchi dei corsari barbareschi e alla potenza ottomana. Selim II (1566-1574) attacc Cipro nel 1570, avamposto veneziano della Cristianit, mentre Tunisi, espugnata nel 1535 da Carlo V, cadeva nelle mani del bey di Algeri, vassallo del sultano. Papa Pio V fece istituire una Lega Santa con Venezia, Spagna, Genova, Duca di Savoia e l Ordine di Malta; comandante della flotta cristiana era Don Giovanni dAustria che si affront con quella ottomana nel Lepanto. 1571 battaglia di Lepanto, ultima con le navi a remi che fu combattuta con la tecnica dellabbordaggio. La vittoria cristiana apparse come una sanzione divina della Controriforma, ma sul piano politico e militare ebbe effetti modesti, anche per i dissidi sorti fra gli alleati. Venezia firm una pace separata rinunciando a Cipro e mantiene buoni rapporti con Istanbul. FERNARD BRAUDEL => nella sua opera Civilt e imperi del Mediterraneo nellet di Filippo II scrisse che il Mediterraneo rimase un crocevia di scambi e traffici,non solo di spezie e sete orientali ma anche di derrate di prima necessit come il grano e il sale. E proprio per questo lattivit piratesca si faceva pi intensa -> la guerra di corsa = si differenzia dalla pirateria in quanto viene autorizzata dal governo rivolta contro un paese nemico e veniva esercitata non solo nei Stati barbareschi ma anche a Genova, Maltae Toscana. Nellultimo ventennio del XV secolo ci furono penetrazioni nel Mediterraneo degli olandesi ed inglesi -> lo scontro tra ottomani e cristianisi sovrapponeva alla rivalit tra protestanti e cattolici.

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57. La rivolta dei Paesi Bassi contro la Spagna


Ci furono re cause allinsurrezione olandese contro la Spagna: 1) Fattore religioso: i Paesi Bassi erano un terreno fertile per la diffusione delle dottrine riformate, in particolare del calvinismo. 2) Fattore politico: il monarca aveva affidato il governo dei Paesi Bassi alla sorellastra Margherita e al suo fianco aveva posto il cardinale di Granvelle che diresse la lotta contro leresia rafforzando lInquisizione. Ci suscit irritazione e opposizione dei patriziati urbani e dellalta nobilt. 3) Fattore economico: crisi economica che verso la met degli anni 60 colp i centri urbani e soprattutto Anversa, a causa del trasferimento ad Amburgo del fondaco inglese 8= luogo di raccolta dei panni) e della temporanea chiusura del Baltico a causa della guerra tra Svezia e Danimarca. I calvinisti diedero avvio ad ua rivolta per cui Filippo II decise di ricorrere alla forza e invi nelle Fiande un forte esercito al comando del duca dAlba. Il principe Guglielmo di Orange-Nassau riusci ad allestire una flotta e ad invadere le province settentrionali del mare, nel 1572 vnne proclamato statolder (= governatore militare) delle province di Olanda e di Zelanda e si convert al calvinismo. Venne stipulata unintesa tra cattolici e protestanti per la comune lotta contro loppressore. Fino al 1579 in cui si giunse alla definitiva scissione del Paese.

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58. LInghilterra nellet elisabettiana


Nata nel 1533 Elisabetta, figlia di Anna Bolena (seconda moglie di Enrico VIII), sal al trono dopo la morte di Maria Tudor, essa venne dichiarata figlia illegittima. Il suo governo si caratterizz per il suo equilibrio tra il tenere buoni rapporti con il Parlamento e la tendenza a concentrare i poteri decisionali nel Consiglio privato della corona. Problema religioso = per dare al paese pace e stabilit Elisabetta adott una soluzione di compromesso che fiss i tratti della Chiesa anglicana : Rfiaffer la supremazia del sovrano in materia religiosa Mantenne lepiscopato Impose il libro delle preghiere comuni con lAtto di uniformit. I Trentanove articoli di fede accolsero i motivi fondamentali della teologia calvinista, ma il compromesso elisabettiano lasciava insoddisfatti i calvinisti pi intransigenti, detti puritani, che reclamavano labolizione del vescovato e leliminazione dal culto di papismo. Problema della successione = Elisabetta rifiut di concedere la mano ad uno dei numerosi pretendenti, punto di riferimento di queste trame fu Maria Stuart, regina di Scozia, che era di fede cattolica e poteva quindi essere la discendente legittima di Enrico VII Tudor. Nel 1587 Elisabetta firrm la condanna a morte portando alle ostilit con la Spagna. Il figlio di Maria Stuart, Giacomo Isuccedette al trono dInghilterra avendo avuto uneducazione protestante.

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59. Problema finanziario nell'et elisabettiana


Problema finanziario = aspetto positivo del governo elisabettiano fu la stabilizzazione della moneta e la moderazione dei tributi -> alle spese straordinarie si fece fronte con la vendita dei residui beni della corona e con la compartecipazione ai profitti del commercio e della guerra di corsa. La politica interna di Elisabetta permise un moto di espansione delleconomia e della societ inglese -> raddoppi la popolazione in poco pi di un secolo, forte mobilit sociale e rafforzamento dei ceti intermedi. I nuovi proprietari fondari recitavano le loro terre, accrescevano la produzione e la destinavano ai mercati distanti invece che al consumo locale per cui i contadini poveri non riuscivano pi a sussistere e dovevano cerare lavoro altrove o darsi al vagabondaggio -> vennero promulgate da Elisabetta le leggi sui poveri. Lintegrazione al lavoro agricolo venne permessa dalla diffusione nelle campagne della filatura e della tessitura della lana con progressi nellestrazione del carbone utilizzato in inghilterra anche per il riscaldamento domestico, la siderurgia e la distillazione della birra. Nel 1553 venne istituita la Campagnia di Moscovia => la prima di una serie di Campagnie privilegiate tra cui la Campagnia del Levante e la Compagnia delle Indie orientali. Esse non erano semplici corporazioni di mercati ma sono vere e proprie societ per azioni che ottenevano dalla corona il privilegio di commerciare con unarea del globo in cambio di prestiti e compartecipazioni agli utili. Erano numerosi i mercati che agivano a titolo individuale che si dedicavano al contrabbando con le colonie spagnole ed esercitavano la pirateria nellAdriatico e nel Mediterraneo. I rapporti con la Spagna si ruppero quando Elisabetta decise di appoggiare la rivolta dei Paesi Bassi e quando avvenne lesecuzione di Maria Stuart. Gli sopagnoli devcisero di rinunicare allo sbarco e di circumnavigare le isole britanniche.

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60. Le guerre di religione in Francia


Anche in Francia tra le cause dei conflitti interni ci fu il fattore religioso => alla morte di Enrico II sal al trono Caterina d Medici. Intanto il calvinismo si stava estendendo nelle regioni del sud e dellovest, i calvinisti, detti in Francia ugonotti, erano circa un milione in tutto il paese. Vi erano tre casate nelle fazioni nobiliari della lotta: I Guisa = capi naturali dei cattolici intransigenti Borbone = esponenti del partito ugonotto I Montmorency Chatillon anchessi calvinisti Ka guerra civile si concluse nel 1570 con la pace di San Germrmano che ribadiva ed allargava le concessioni agli ugonotti. Tra il 23 e il 24 agosto la notte di san Bartolomeo ci fu un massacro di pi di 2mila ugonotti., molti calvinisti fuggirono allestero. Allorganizzazione protestante si oppose la Lega santa guidata dai Guisa e sostenuta dalla nobilt cattolica. GUERRA DEI TRE ENRICHI -> Enrico di Borbone sal al trono dopo loa morte del duca dAngi. La Lega sostitu la propria autorit a quella del monarca (Enrico III) che nel 1588 attir con un tranello il duca di Guisa e lo fece assassinare strinse unalleanza con E. Borbone, dopo poco mor e scelse Borbone suo successore detto Enrico IV. Enrico Borbone non venne riconosciuto dai leghisti che gli contrapposero la candidatura della figlia di Filippo II di Spagna, Isabella. Enrico IV si present come il campione dellunit e dellindipendenza nazionale e trasform la guerra civile in guerra contro lo straniero e contro i suoi alleati interni. Nel suo programma di pacificazione e di restaurazione dellautorit monarchica ci fu il partito dei politiques 0> cattolici moderati che ponevano linteresse dello stato al di sopra di quello religioso. Editto di Nantes => promulgato da Enrico IV sanciva la pace religiosa mantenendo al cattolicesimo il carattere di religione di stato e riconoscendo agli ugonotti il diritto di praticare il loro culto, tranne a Parigi e altri luoghi, e la facolt di presidiare delle piazzeforti a garanzia della libert religiosa.

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61. Regno polacco-lituano


Regno polacco-lituano --> la Polonia era un insieme di fedi religiose in quanto oltre alla religione cattolica e greco-ortodossa vi era anche il luteranesimo, professato dalla minoranza tesesca, il calvinismo e lebraismo. Nel 1573 venne ribadito il principio dela libert religiosa. Questa complessit etnica e religiosa rendeva difficile laffermazione in Polonia di una forte autorit statale, altro ostacolo era costituito dalla presenza di una nobilt numerosa ed attaccata ai propri privilegi e alle proprie tradizioni militari. Cause : Asservimento durissimo dei contadini costretti a lavorare gratuitamente nelle terre dei signori Indebolimento della monarchia i cui poteri erano limitati dalla presenza di un senato e di una Camera dei deputati, entrambi espressioni della nobilt. Nel 1572 re Jagellone Sigismondo II mor senza eredi per cui venne affermato il carattere elettivo e non ereditario della corona. La nobilt polacca elesse i principi stranieri che non avevano basi nel paesse e quindi dovevano appoggiarsi ad una fazione aristocratica. La polonia era una repubblica aristocratica.

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62. Russia moscovita


Russia moscovita --> le condizioni economico.sociali erano simili a quelle del regno polacco: territorio sconfinato e poco popolato, scarso sviluppo della vita cittadina in mano a stranieri. In ambito politico ci fu una concentrazione di tutti i poteri nelle mani del monarca, questo assolutismo era causato da lla minore forza numerica e compattezza della nobilt russa, a differenza di quella polacca, e inolgtre vi era un ruolo cruciale della Chiesa ortodossa rendendo sacra la figura dello zar. La Moscovia fu protagonista di una grande espansione territoriale con Ivan III il Grande e con Basilio III che posero le basi per lassociazione tra Chiesa e Stato e crearono una nuova noblit che assicurava alla corona il servizio militare e civile in cambio della concessione di terre. Ivan IV dopo essersi fatto incoronare zar, nel 1547 nella politica interna rafforz il potere monarchico e nella politica estera instaur rapporti commerciali con le potenze occidentali in particolar modo con lInghilterra. A Ivan IV succedette il figlio Fedor, debole e infermo di mente, ma il potere venne esercitato da Boris Godunov che continu la politica antinobiliare, diede impulso allesplorazione e alla colonizzazione della Serbia. Dopo la sua morte la Russia divenne uno stato di totale anarchia detta epoca dei torbidi che fin nel 1613.

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63. LEuropa nella guerra dei trentanni: il seicento - un secolo di crisi


Dal punto di vista demografico = tra il 1620 e il 1650 ci fu un calo soprattutto nellarea tedesca a causa della guerra dei trentanni e nei Paesi mediterranei a causa delle pestilenze. Si arresta la tendenza allaumento dei prezzi che aveva caratterizzato il 500, questo dovuto alla diminuzione della domanda e alla diminuzione dei quantitativi di argento importati dalle Americhe. Lindustria e il commercio = la crisi delle manifatture tessili fiamminghe e italiane e la diminuzione del numero delle navi che transitavano per il canale di Sund collegando il mar di Nord con il Baltico. Ci furono anche aspetti positivi come la prosperit del centro laniero di Leida (Olanda) e il successo delle new draperies inglesi. Pi che di crisi si pu parlare di una redistribuzione delle risorse a vantaggio dei paesi affacciati sullAtlantico a danno dellEuropa mediterranea e della Germania. Tecniche agricole = oltre alla rivoluzione agricola in inghilterra non ci furono grandi mutamenti in quanto prosegu la tendenza allesproprio dei coltivatori da parte3 dei ceti urbani e si aggrav il peso della rendita fondiaria sui fittavoli e mezzadri (mezzadria = associazione fra un proprietario di terre e un colono per la coltivazione di un podere e la divisione degli utili). Nel Mezzogiorno dItalia e in Spagna si ebbe un aumento dei gravami feudali per cui alcuni studiosi parlano di rifeudalizzazione. Dal punto di vista economico = oltre alla rendita feudale e al prelievo signorile ed ecclesiastico si aggiunsero le imposte statali che in Francia triplic. Laggravamento complessivo degli oneri annull i benefici della diminuzione del prezzo del pane, solo in Olanda e Inghilterra si ebbe un mercato di massa.

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64. Una rivoluzione scientifica e filosofica: Copernico e Vesaliio


Con Niccol Copernico e Andrea Vesalio vennero fondate due scienze : lastronomia moderna e lanatomia. Copernico sostenendo che la Terra a girare intorno al Sole e non vicerversa sconvolse la visione tradizionale. La teoria eliocentrica era in contrasto con il testo biblico e con gli insegnamenti della Chiesa finch Giovanni Keplero non formul le sue leggi matematiche sulle orbite ellittiche dei pianeti e Galileo Galilei non forn prove dellesistenza di numerevoli corpi celesti e della loro affinit sostanziale con il nostro pianeta. Alla visione aristotelico-scolastica di un universo finito, composto di sostanze e qualit differ3enti, si sostitu la concezione di un universo finito, composto di una sola materia e le cui parti interagiscono come i pezzi di un congegno meccanico. Alla deduzione astratta e al sillogismo si sostituirono losservaqzione diretta dei fenomeni naturali e la sperimentazione con nuovi strumenti: telescopio e microscopio. I due filosofi che pi coerentemente interpretarono i nuovi indirizzi della scienza furono : Bacone => diede le regole per lindagine della natura basate sullosservazione spregiudicata della realt, sulla classificazione dei fenomeni e sulla formulazione di ipotesi. Cartesio => distinse la conoscenza del mondo spirituale, basata sulla coscienza che ha luomo di s, dalla conoscenza della realt materiale concepita in termini meccanicistici.

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65. La prosperit dellOlanda


Nel 1609 la Spagna riconobbe ai Paesi Bassi la loro indipendenza che erano la potenza marittima ed commerciale pi importante dEuropa. I Paesi Bassi sono sempre stati una delle aree nevralgiche per i traffici e gli scambi in quanto sono situati allo sbocco di grandi vie fluviali. Nel 500 il ruolo di grande emporio e centro finanziario internazionale era esercitato da Anversa, ora invece pass ad Amsterdam. Fin dal XV secolo nei Paesi bassi si era sviluppata la pesca della aringhe in alto mare -> il pesce veniva salato e messo in barile e veniva esportato non solo nel Baltico ma anche nellEuropa meridionale, dove il pesce salato era un elemento importante della dieta delle classi popolari. Questa attivit diede impulso allindustria cantieristica. Gli olandesi, con una flotta mercantile che superava quelle dellInghilterra, Francia, Spagna e Portogallo, divennero i carrettieri del mare ossia i padroni dei trasporti via acqua. Una delle rotte pi frequentate era quella del Baltico dove i velieri olandesi portavano le spezie orientali, i vini, i manufatti dellEuropa occidentale per poi tornare carichi di cereali polacchi, legname, ferro, pellicce ... provenienti dalla Russia. Penetrazione degli olandesi nei continenti extraeuropei => essi approfittarono della guerra con la Spagna per impadronirsi de Ceylon,dellisola di Giava, delle Molucche, del territorio di Capo e delle coste del Brasile. Altra conquista degli olandesi fu Nuova Amsterdam che poi venne ribattezzata dagli inglesi New York. Le protagoniste di queste espansioni coloniali furono: la Compagnia delle Indie orientali (fondata nel 1602) e la Compagnia delle Indie occidentali (fondata nel 1621) -> erano delle societ per azione in quanto il loro capitale era sottoscritto da molti investitori che alla fine di ogni anno riscuotevano i dividendi sulle rispettive quote. Gli olandesi compirono due passi avanti: Estesero il loro controllo alla produzione di alcune spezie con la schiavit e costringendo a lavorare nelle piantagioni gli abitanti delle Molucche e delle isole di Banda Praticarono il commercio dellintermediazione tra le diverse aree delloceano indiano. Con i loro viaggi gli olandesi scoprirono la Nuova Zelanda e lAustralia. Gli agricoltori olandesi, con la facilit dei rifornimenti di cereali, si specializzarono nellorticoltura, nella produzione di latticini e nella produzione di piante tintorie. Anche le manifatture ebbero un ruolo importante con il settore tessile dei pannilani e delle tele dOlanda e con la lavorazione dei prodotti coloniali = zucchero e tabacco, le maioliche, la distillazione della birra, la produzione dei vetri, armi, carta .. Le istituzioni finanziarie di Amsterdam => nel 1609 venne creata la banca, sul modello dei banchi pubblici italiani, che accettava depositi dai mercanti e gevolava i pagamenti mediante semplici trasferimenti di somme da un conto allaltro. La borsa er ail luogo adibito alle contrattazioni non solo di merci ma anche di titoli come ad esempio le azioni della Compagnia delle indie orientali.

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Per quanto riguarda la religione vi era un regime di relativa libert si religiosa che civile nel Paesi Bassi anche se erano ufficialmente calvinisti , vi erano minoranze di cattolici, anabattisti e di ebrei. La repubblica aveva una struttura confederale -> ciascuna delle sette province aveva i propri stati dominati dai rappresentanti delle citt e presieduti da un Gran Pensionato. Gli Stati Generali che si riunivano allAia e che comprendevano i deputati delle sette province, avevano poteri limitati.

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66. La monarchia francese da Enrico IV a Richelieu


Durante il regno di Enrico IV la Francia riacquist la sua posizione dominante. Al rifiorire delle attivit economiche contribuirono gli sgravi fiscali, la soppressione di molti dazi e il programma di costruzioni stradali. Ai detentori di uffici venali, un ceto numeroso, venne riconosciuto nel 1604 il diritto di trasmettere ereditariamente la loro carica, dietro il pagamento di una tassa annua detta paulette. Le pi alte cariche giudiziarie e finanziarie conferivano automaticamente la nobilt per cui venne formata la nobilt di toga contro la nobilt di spada. Nel 1601 venne firmato il trattato di Lione dopo la guerra col Piemonte con cui Enrico IV ottenne la Bresse e il Bugey. Morto Enrico lerede al trono fu Luigi III che era ancora un bambino di nove anni, per cui la reggenza fu assunta dalla vedova Maria de Medici che inaugur una politica filospagnola. A causa dei contrasti tra Luigi e la madre il duca di Richelieu fece da mediatore e successivamente prese in mano le decisioni della politca francese interna ed estera. Al cardinale si presentarono due linee di condotta alternative: Quella sostenuta dalla madre di Luigi e dal partito dei devoti consisteva nellappoggio alla politica di restaurazione cattolica degli Asburgo di Spagna e dAustria per evitare impegni militari alla Francia e per consentire di concentrarsi sul risanamento delle finanzie e sulle riforme. Contraposizione al disegno egemonico degli Asburgo e subordinava a questo obiettivo ogni esigenza di politica interna. Fu questa la decisione scelta da Richelieu. Con una vera e propria guerra fu debellata lorganizzazione politico-militare degli ugonotti, ai protestanti venne concessa una pace di grazia che manteneva una libert di culto ma nei limiti sancito dalleditto di Nantes togliendo le garanxzie politiche e militari compreso il possesso di piazzeforti. La compagna contro gli ugonotti e il coinvolgimento della Francia nella guerra tedesco-italiana portarono ad un aumento della pressione fiscale e in particolare della taglia che gravava sulle campagne -> causa di rivolte popolari del 1625.-> vennero estesi a tutto il paese dei commissari istituiti da Enrico IV chiamati intendenti di giustizia, polizia a finanzia -> bisogno di mantenere lordine, di garantire la riscossione delle imposte,di amministrare la giustizia e di assicurare allesercito approvvigionamenti.

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67. La Spagna da Filippo III al duca di Olivares


Con Filippo III in Spagna inizi lera dei privados o validos, ossia dei favoriti onnipotenti a cui i sovrani incapaci di governare delegano tutti i poteri di decisione e di comando. Quello scelto da Filippo III era Francisco duca di Lerma che pose fine alle guerre in corso stipulando la pace con lInghilterra nel 1604. Egli inoltre prese la decisione di espellere dalla penisola iberica i moriscos -> i sudditi di origine araba convertiti al cristianesimo che per costituivano unindispensabile manodopera per lagricoltura e per lindustria. Con Filippo IV si afferm lonnipotenza del conte di Olivares: Gaspar de Guzman, egli per era lerede della tradizione imperiale spagnola che non doveva assistere indifferente al saccheggio del dominio coloniale iberico da parte degli olandesi e non poteva stare neutrale di fronte al conflitto tra cattolici e protestanti -> Gaspar appoggi militarmente la controffensiva degli Asburgo di Vienna contro gli insorti boemi. Nel 1626 egli present al re il progetto Union de las armas (lUnione delle armi) che assegnava a ciascuna provincia un contingente di soldati da reclutare ed equipaggiare a proprie spese. Nel 1628 si apr un nuovo fronte in Italia => guerra per la successione di Mantova e ci fu la cattura da parte degli olandesi della flotta che trasportava argento americano, questi due avvenimenti causarono -> il tracollo alle finanze spagnole, il peggioramento della situazione militare e il malcontento delle province -> rivolte con successivo declino della monarchia spagnola.

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68. Limpero germanico e la Svezia


Alla morte di Ferdinando I la dignit imperiale era passata al figlio Massimiliano II a cui succedette Rodolfo II, questultimo dovette far frone alla diffusione del luteranesimo e in Ungheria e Boemia anche del calvinismo. Rodolfo aveva la sua residenza a Praga ma inizi a manifestare segni di squilibrio mentale. Nel 1609 i nobili del Regno di Boemia lo constrinsero a firmare una lettera di maest che concedeva loro piena libert religiosa e la corona pass al figlio Mattia. In Germania vi erano forti contrasti tra protestanti e cattolici e oltre al luteranesimo vi era anche il calvinismo.. nel 1608 i principi luterani e calvinisti conclusero unalleanza difensiva = lUnione evangelica, ma a questa si contrappose la Lega cattolica con il duca Massimiliano di Wittelsbach. Il re di Polonia, Sigismondo Vasa, eredit anche la corona di Svezia, ma suo zio Carlo guid un movimento di opposizione aristocratica e dopo la guerra civile assunse la corona come Carlo IX. Carlo mise in atto mire espansionistiche in direzione della Polonia e Danimarca. La Svezia possedeva estesi giacimenti di ferro e di rame, queste ricchezze minerarie da un lato portavano ad un consistente flussi di esportazioni, dallaltro lato fornivano la materia prima per una produzione di armamenti in sviluppo. Nelle campagne cera una massa preponderante di piccoli proprietari liberi che avevano una loro rappresentanza nella Dieta. I successore Gustavo Adolfo riorganizz lamminitrazione interna, cre una flotta da guerra e potenzi lesercito introducendo un sistema di costrizione obbligatoria.

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69. Le prime fasi della guerra dei Trentanni


A Mattia succedette il nipote Ferdinando che fu educato dai gesuiti ma poi ottenne la designazione a re di Boemia e di Ungheria dalle diete. Venne formato un governo provvisorio che reclut un esercito per lo sconto con gli Asburgo. Limperatore Mattia mor e la dieta imperiale riunita a Francoforte nel 1619 elesse imperatore Ferdinando II. Due giorni prima di ceti boemi, dopo aver dichiarati deposto Ferdinando, avevano offerto la corona al calvinista Federico V. Ci spinse limperatore a chiedere aiuto alla Spagna e alla Lega cattolica tedesca. Alla vittoria degli imperiali segu una dura repressione : i capi della ribellione furono giustiziati e la nobilt protestante venne posta di fronte allalternativa di convertirsi o di emigrare e le terre a loro confiscate vennero assegnate a persone di fede cattolica. Alla ricattolicizzazione forzata, i cui protagonisti principali furono i gesuiti, si accompagn in Boemia limposizione di una nuova costituzione che sanciva lereditariet della corona nella casa dAsburgo e limitava i poteri dei ceti. Nel 1621 si riaprirono le ostilit tra la Spagna e le Province Unite. Cristiano IV, re di Danimarca, attravers il fiume Elba ma si li trov un grande esercito imperiale guidato dal nobile von Wallenstein che, convertito al cattolicesimo, si costitu con le terre confiscate ai protestanti dopo la battaglia della Montagna Bianca un vasto dominio territoriale nel nord della Boemia. Cristiano IV dovette chiedere la pace che fu firmata nel 1629 con la quale il re di Danimarca riotteneva i territori perduti ma non doveva pi intervenire negli affari dellimpero. La causa cattolica ebbe vittoria sia in Germania che nei Paesi Bassi.

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70. Dalla guerra di Mantova alla pace di Vestfalia


Tra il 1628 e il 1630 il centro nevralgico della politica europea si spost dalla Germania allItalia settentrionale. Nel 1627 mor senza lasciare eredi il duca di Mantova Vincenzo II Gonzoga e il cui successore era il francese Carlo, duca di Nevers. Gli Asburgo rivendicarono la dipendenza dallimpero del Ducato di Mantova e del Marchesato. Si giunse allaccordo di Cherasco nel 1631 in cui mantova e Monferrato rimanevano a Carlo (Germania) e la Francia manteneva il possesso di Pinerolo. Il re di Svezia Gustavo Adolfo entr in guerra appoggiato dalla Francia per difendere il protestantesimo e affermare legemonia svedese nel Baltico, la sua vittoria gli permise di arrivare fino alla Germania meridionale e invase la Baviera. Wellenstein espulse i sassoni dalla Boemia e accusato di trattative segrete col nemico venne ucciso. Il cardinale Richelieu mosse guerra alla Spagna e allImpero, a fianco dei protestanti di Germania, per impedire il consolidamento della potenza imperiale in Germania. La flotta spagnola venne distrutta dagli olansedi nella battaglia delle Dune e lesercito francese ottenne la vittoria. Nel 1648 ci furono una serie di trattati di pace => tra Olanda e Spagna, tra Francia e Impero, tra Svezia e Impero -> pace di Vestfalia con la quale di ebbe : il riconoscimento spagnolo dellindipendenza delle Province Unite. La Francia ottenne il possesso dei vescovati di Merz, Toul e verdun e di altre piazzeforti sul Reno e in Piemonte. La Svezia ottenne il dominio sul Baltico Gulielmo ottenne la parte orientale della Pomerania e i vescovati di Magdeburgo, Minden e Halberstadt. NellImpero venne ammesso anche il calvinismo accanto al cattolicesimo e al luteranesimo e venne spostato al 1624 lanno normale delle scolarizzazioni dei beni ecclesiastici. Dal punto di vista politico i principi ottennero il diritto di stringere alleanze e fare guerre per proprio conto. La guerra tra Francia e Spagna rimase fino al 1659 conclusa con la pace dei Pirenei. La Germania perse in 30 anni il 30% della popolazione, molti villaggi rimasero disabitati, molte terre incoltivate,la diffusione di epidemie.

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71. LInghilterra sotto la dinastia Stuart


Giacomo I Stuart ( 1602-25) era il re di Scozia col nome di Giacomo VI e succedette ad Elisabetta in quanto non lasci eredi. Lunione delle due corone non port alla fusione dei due Paesi sotto il profilo politico e amministrativo, che per avverr con lunificazione dei due Parlamenti nel 1707. Nel regno di Giacomo I si ripresentarono due problemi che resero difficili i rapporto tra corona e Parlamento: Questione religiosa --> I puritani (i calvinisti intransigenti) chiesero una riforma della chiesa dInghilterra che eliminasse dal culto le vestiglia di papismo, abrogasse lautorit dei vescovi e lasciasse alle singole congregazioni maggior libert nella scelta di ministeri e predicatori. Nel XVII secolo il puritanesimo, inteso come stile di vita e atteggiamento morale, si diffuse tra la gentry e tra i ceti mercantili ed artigianali delle citt. Questione finanziaria --> La guerra contro la Spagna port ad una difficile situazione finanziaria => insufficienza delle entrate a fronte di spese in continuo aumento per effetto del rialzo dei prezzi. Ogni forma stabile di imposta fondiaria trovava ostacoli nel Parlamento. A questi problemi si aggiunsero le ripercussioni in una congiuntura economica negativa -> da un lato la popolazione inglese continu ad aumentare fino al 1650, ma tra il 1620 e 1650 lincremento demografico non fu accompagnato da un parallelo sviluppo delle attivit produttive -> si dimezz lespansione dei pannilani a causa dello sconvolgimento delle tradizionali correnti di traffico determinato dalla guerra dei 30 anni. I 4 Parlamenti convocati da Giacomo I si rifiutavano di soddisfare le richieste finanziarie della corona e denunciarono i fenomeni di corruzione e gli sprechi presentinella corte e nel governo -> il problema finanziaro divenne cos un problema politico.

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72. Il regno di Carlo I e lo sconto tra corona e Parlamento


Il successore di Giacomo fu il figlio Carlo I ( 1625-49) , uomo di carattere debole che si vide negare il Parlamento. Egli, nel tentativo di guadagnare il sostegno dei puritani, dichiar guerra alla Spagna e organizz una spedizione navale per soccorrere gli ugonotti di La Rochelle -> assediati dalle truppe del re di Francia. Nel 1628 venne convocato il Parlamento che present al re un documento in 4 punti chiamato Petizione di diritto che dichiarava illegali: Le tasse imposte senza il consenso del Parlamento Gli arresti arbitrari Il ricorso alla legge marziale Lacquartieramento forzato di soldati in case private. Carlo I, stanco delle manifestazioni popolari e dellostinazione del P. nellattaccare la sua politica, sciolse definitivamente il Parlamento, fino al 1640 egli govern senza Parlamento appoggiandosi al consiglio privato della corona e allazione del tribunali regi che giudicavano i reati di lesa maest -> la Camera Stellata in campo civile e la Corte di alta commissione in campo ecclesiastico ed elesse due consiglieri : Thomas Wentworth e William Laud. Carlo fece delle riforme che eliminarono le inefficienze e gli sprechi del regno di Giacomo I,alla fine degli anni 20, grazie anche alla pace con la Spagna e Francia, le spese vennero contenute e le entrate beneficarono lamministrazione e anche il reperimenti di nuovi cespiti -> venne estesa a tutto il paese la Ship money =tassa per le navi, un tributo per la costruzioni di navi da guerra. Laud riorganizz la Chiesa dellInghilterra secondo linee gerarchiche e autoritarie => rimesse in onore pratiche di devozione e forme liturgiche proprie della Chiesa cattolica e perseguitati dai tribunali ecclesiastici i predicatori puritani. Le novit religiosa di Laud portarono nel 1638 ad una rivolta nella Scozia presbiteriana. Falliti i tentativi di conciliazione Carlo I nel 1640 convoc un nuovo Parlamento per ottenere i mezzi necessari a condurre la guerra contro gli scozzesi. Il Parlamento venne chiamato Breve Parlamento in quanto Carlo lo sciolse dopo poche settimane. Il re trovandosi in difficolt convoc nuovamente il Parlamento detto Lungo Parlamento perch rimase in carica fino al 1653 -> nella Camera dei Comuni erano in maggioranza gli avversari della politica assolutistica del sovrano che seppero intimidire la Camera dei Lord e smantellarono tutti i capisaldi del potere regio : Strafford e Laud accusati di tradimento e imprigionati. Furono soppressi i tribunali sottoposti allinfluenza del monarca Dichiarate illegali e abolite le Ship money e le altre imposte introdotte I vescovi vennero estromessi dalla Camera dei Lord Il re venne privato del diritto di sciogliere il Parlamento. Nel 1641 scoppi uninsurrezione cattolica in Irlanda port al problema di chi dovesse condurre la repressione -> prima di votare i sussidi per la costituzione di un esercito, il Parlamento costrinse il monarca

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di cedere il controllo delle forze armate. Nel 1642 Carlo si present in Parlamento con un drappello di armi per arrestare i capi dellopposizione, ma il colpo and a vuoto e il re lasci la capitale.

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73. La guerra civile. Cromwell e la vittoria del Parlamento


La guerra civile inizi nel 1642 e allinizi sembr a favore del re che poteva contare su di una cavalleria composta da nobili ma in realt era favorito il Parlamenti in quanto poteva contare sul sostegno finanziario di Londra e sulla maggior capacit contributiva delle contee sud-orientali e sullalleanza con gli svizzeri. Il primo successo avvenne nel 1644 nel nord grazie alla cavalleria di Oliver Cromwell, di fede calvinista, che lanno successivo costitu lesercito di nuovo modello > New Model Army caratterizzato da una disciplina ferrea. Le vittorie ottenute sui realisti a Naseby e a Langport posero fine alla guerra civile, Carlo si arrese e lo consegnarono al Parlamento di Londra. Nel Parlamento la corrente presbiteriana voleva riorganizzare la Chiesa con un sistema di Consigli gerarchizzati e con la rigida imposizione del credo calvinista. A loro si contrapposero gli indipendenti sostenitori della tolleranza delle opinioni religiose (esclusi i cattolici) e dellindipendenza delle singole congregazioni dei fedeli. Il clima di libert creato dallo scontro tra Corona e Parlamento favor la proliferazione di sette e conventicole religiose che mettevano in pericolo lordine sociale e i dogmi del cristianesimo. Negli anni 50 naquero nuovi movimenti religiosi : I quaccheri => coloro che tremano al cospetto di Dio I battisti => uso di conferire il battesimo agli adulti. Vi erano lehgami tra queste tendenze eterodosse in campo religioso e il radicalismo politico che si espresse nel movimento dei livellatori => coloro che abbattevano le siepi e colmavano i fossati posti a difesa dei terreni recintati. Ma in realt i livellatori non misero mai in discussione la propriet privata come i zappatori che si insediavano su terreni incolti e li lavoravano mettendo in comune il prodotto. Invece i livellatori rivendicavano la sovranit popolare, chiedevano la soppressione di tutti i privilegi, la semplificazione delle leggi , unistruzione per tutti ed esigevano un allargamento del diritto di voto a tutti i maschi adulti ( esclusi i mendicanti e i servi). Carlo I venne condannato e giustiziato nel 1649.

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74. Il decennio repubblicano : Cromwell al potere


Lesecuzione del re fu seguita da un Consiglio di Stato che prese il posto del Consiglio privato della corona, dalla soppressione della Camera dei Lord e dalla proclamazione della Repubblica unita di Inghilterra, Scozia e Irlanda. Il primogenito di Carlo I Carlo II assunse il titolo regio ed era riconosciuto dagli scozzesi e dagli irlandesi. Egli fece arrestare i capi del movimento livellatore con conseguente ribellione sanguigna ad opera di Cromwell e che guid la campagna contro gli insorti irlandesi. Nel 1651 venne proclamato lAtto di navigazione che permetteva il commercio con le colonie nordafricane e ammetteva nei porti inglesi solo navi britanniche e dei Paesi da cui provenivano le merci -> era un colpo diretto contro gli olandesi e cos scoppi la prima delle tre guerre navigali anglo-olandesi che sanciranno la superiorit marittima britannica. Nel 1655 lInghilterra entr in guerra contro la Spagna alla quale strapp lisola di Giamaica. Questi anni di interregno segnarono la ripresa dellespansione marittima e commerciale e inaugurarono lera dellimperialismo britannico. Politica interna -> nel 1653 venne sciolto il Lungo Parlamento e al suo posto venne insediata unassemblea di 144 membri tutti scelti dai capi dellesercito => Parlamento Barebone che dur 5 mesi ed una carta costituzionale proclam Oliver Cromwell Lord protettore del Commonwealth in Inghilterra, Scozia e Irlanda. Egli scelse i membri del Consiglio di stato quasi tutti capi dellesercito per cui il potere militare si identificava col potere politico. Pr la dittatura militare non rispondeva ai desideri della gentry che voleva per s il potere ed era ostile al mantenimento di una forte pressione fiscale. Alla morte di Cromwell venne proclamato suo successore il figlio Richard che per si dimostr incapace per cui dopo la sua abdicazione gover Carlo II Stuart.

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75. La Francia a met 600 : il governo di Mazzarino e la Fronda


Laumento della pressione fiscale imposto ai francesi dal governo di Richelieu aveva provocato rivolte popolari e la Fronda =>strumento usato dai ragazzi per lanciare pietre, guidata dalle classi dirigenti. Alla morte di Luigi XIII e di Richelieu la reggenza di Luigi XIV venne assunta da Anna dAustria che affid la direzione degli affari al cardinale Giulio Mazzarino -> si mantene fedele agli indirizzi politici di Richelieu. Gli officiers => detentori di uffici venali, protestavano contro lautorit concessa agli intendenti e contro la crezione di nuove cariche. I rentiers => possessori di cartelle del debito pubblico, protestavano per i ritardi con cui venivano pagati gli interessi. Conclusa la guerra dei 30 anni si ebbero nuove misure fiscali come una trattativa di 4 anni sugli stipendi dei magistrati in cambio del rinnovo della paulette -> la tassa che garantiva lereditariet degli uffici venali per cui il Parlamento di Parigi prese la testa del movimento di opposizione e concert con le altre corti sovrane un comune programma di riforme soppressione degli intendenti, diminuzione delle imposte e del rifiuto del sistema degli appalti invalidit di ogni tassa che non avesse ottenuto lassenso dei Parlamenti illegittimit degli arresti arbitrari Questo programma doveva bloccare lassolutismo monarchico francese. La regina e Mazzarino fecero arrestare uno dei pi autorevoli esponenti della magistratura = Pierre Broussel, ma il popolo si ribell e a Parigi sorsero le barricate per cui la corte fu costretta a lasciare la capitale e ad accettare le richieste del Parlamento. Nel 1649 venne firmata la pace a Saint-Germain per chiudere la Fronda parlamentare. Ma nel 1650-53 avvenne la Fronda dei principi che, a differenza di quella parlamentare, non vi era un disegno politico organico attraverso le alleanze dei clan aristocratici, gli intrighi delle nobildonne, le fughe allestero A pagare il prezzo di questo rigurgito di anarchia feudale furono le campagne, i registri parocchiali mostrarono laumento di mortalit e le diminuzioni delle nascite. Il fallimento della Fronda dimostr ai francesi che lautorit monarchica era lunica che poteva scongiurare lanarchia. La guerra contro la Spagna era ancora aperta e Mazzarino riusc ad imporre alla corte di Madrid la pace dei Pirenei -> vennero assegnati alla Francia lArtois, il Rossiglione e parte della Certagna e venne stipulato il matrimonio di Luigi XIV con la figlia di Filippo IV Maria Teresa.

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76. Le rivolte nella penisola iberica


La Catalogna si considerava una nazione distinta dalla Castiglia non solo per le istituzioni giuridiche e amministrative ma anche per la lingua e la cultura. Nel 1640 il conte di Olivers convoc le Cortes per effettuare delle modificazioni, la Catalogna insorse e chiese laiuto della Francia, lanno dopo venne proclamata la sua unione alla monarchia dei Borbone. In Portoghello nel 1640 un insurrezione port alla proclamazione dellindipendenza e pose sul trono Giovanni I, il duca di Braganza. La riconquista della Catalogna fu possibile per il mutamento della situazione internazionale e per i timori dellaristocrazia catalana di fronte al radicalizzarsi della lotta sociale. Lindipendenza del Portogallo venne formalmente riconosciuta nel 1668.

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77. LItalia del Seicento: la popolazione e le attivit economiche


La prosperit di molte citt dellItalia settentrionale si era basata sulla produzione di articoli di lusso soprattutto di tessuti e sulla loro esportazione verso mercati lontani in Europa e nel Levante. Il declino fu grave nel settore laniero e la situazione dellindustria serica -> a Venezia, Milano e Genova la produzione cal drasticamente, invece a Firenza aument. Crollo totale delle economie urbane ma ci fu il mantenimento di un alto livello artigianale nella fabbricazione di alcuni articoli di lusso come le carrozze aq Milano e i vetri di Murano. A Venezia ci fu la riclassificazioni delle spezie come mercanzie di Ponente e non pi di Levante, come ha scritto leconomico CARLO MARIA CIPOLLA <da paese sviluppato imporatore di materie prime ed esportatore di manufatti e servizi dItalia, era diventato cos un paese sottosviluppato importatore di manufatti ed esportatore di materie prime>. Quali sono le cause di questo mutamento? Le manifatture di Milano, Venezia, Firenze e Genova furono vittime della concorrenza dei produttori dellEuropa nord-occidentale in cui i prodotto erano meno costosi e pi richiesti dal mercato internazionale, come le nwe draperies inglesi. A Venezia listituzione di un pesante dazio sullintroduzione dellolio determin il declino della fabbricazione del sapone. Altra causa erano gli effetti devastanti della guerra dei 30 anni. Particolarmente colpite dalle epidemie furono le citt di Milano, Verona, Bologna, Napoli e Genova. Lagricoltura resse molto meglio dellindustria e del commercio in quanto la diminuzione della richiesta del grano, causata dal calo demografico, favor la diffusione di colture come la vite, il riso e il gelso. Dal Vento cominci a propagarsi il mais. La proliferazione del gelsi era legata allallevamento del baco da seta. La gelsibachicoltura stimol la lavorazione della preziosa materia prima -> la trattura = il dipanamento della seta del bozzolo, e la torcitura del filo -> questa attivit si avvaleva di macchine, ossia i mulini da seta detti alla bolognese e mossi dalla forza idraulica. La seta grezza e la seta filata divennero la principale voce di esportazione degli stati del nord ditalia. Anche la filitura e la tessitura del lino e della canapa, la produzione di tessuti di lana o di cotone e la fabbricazione di attrezzi di ferro e chiodi fecero notevoli progressi. Ma a questi sviluppi rimase escluso il Mezzogiorno.

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78. La vita sociale e la cultura


Vi era un forte distacco tra i detentori della ricchezza fondiaria, nobilt e clero, e le classi subalterne dedite al lavoro manuale nei campi o nelle botteghe artigianali. Fino al 1620 il paese era caratterizzato da una forte ascesa dei prezzi agricoli e dalla difficolt per i settori mercantili e manifatturieri, ma vi era una mentalit aristocratica legata allinfluenza spagnola. La concezione gerarchica e conservatrice era dei rappresentanti della Chiesa -> il pintefice esercitava anche fuori dai suoi confini i poteri che erano delegati ai monarchi : dalla nomina dei vescovi al controllo giurisdizionale sul clero secolare e regolare. Le organizzaizioni ecclesiastiche detenevano una parte importante della ricchezza fondiaria e i beni immobili erano inallienabili. I preti, frati e le monache si consideravano sudditi del papa e loro avevano: limmunit reale => esenzione delle imposte immunit personale => dipendenza dai tribunali ecclesiastici e non da quelli civili immunit locale =>i luoghi adibiti al culto godevano di un extraterritorialit, per cui i malfattori che vi si rifugiavano non potevano esservi arrestati senzaq il consenso dellautorit eccelsiastica = diritto dasilo. Le classi dirigenti vedevano nella Chiesa un garante dellordine sociale e delle docilit dei poveri e anche un conveniente sbocco per i cadetti e per le figlie non destinate al matrimonio. In questo periodo si assist ad un impoverimento culturale in quanto la maggioranza degli intellettuali profess obbedienza ai dettami della Chiesa non solo im campo religioso ma anche in campo filosofico e scientifico, questo per non fare la fine di Giordano Bruno (processato da Santo Offizio) e di Tommaso Campanella. Nelle universit ci fu una forte decadenza in quanto venivano sostiuite dai collegi dei gesuiti delle classi abbienti. Nelle arti figurative e nellarchitettura lItalia mantenne il suo ruolo davanguardia e il prestigio europeo, come anche nella musica con linvenzione di un nuovo genere che ebbe un enorme successo => il melodramma ad opera di Claudio Monteverdi.

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79. I domini spagnoli: Milano, Napoli e le isole


Il governo spagnolo a Milano e a Napoli port ad un rafforzamento dell autorit statale e la tendenza verso un riequilibrio territoriale e fiscale. Ma dal 1620, lintervento della Spagna nella guerra dei 30 anni port ad un forte aggravamento della pressione tributaria, le classi dominanti ne approfittarono per riaffermare il proprio controllo sulle istituzioni locali. Tra il 1628 e il 1658 lo stato di Milano fu pi volte trasformato in campo di battaglia dalle soldatesche spagnole, imperiali, francesi e piemontesi. Dopo la pace dei Pirenei tra Spagna e Francia il paese ebbe una notevole ripresa demografica. Le conseguenze della crisi economica e politica che colp la monarchia spagnola furono molto gravi nel Mezzogiorno e nelle isole -> Napoli verso la met del 600 era la metropoli pi grande dEuropa, dopo Londra e Parigi. Tutto il regno era un unico gigantesco contado della capitale verso la quale convergevano i flussi migratori dalle province, lolio, il grano delle Puglie e la seta grezza delle Calabrie. In questa situazione lindebolimento dellautorit centrale doveva portare ad unestensione del potere feudale. I feudatari, detto barono, ottennero : un ampliamento delle loro attribuzioni di giustizia e polizia, linfeudazione di comunit e una sostanziale impunit per le estorsioni e le prepotenze commesse a danno dei vassalli. Nella capitale risiedevano il vicere ,il rappresentante dellautorit sovrana, il Consiglio collaterale e le numerose magistrature giudiziarie e finanziarie. A Napoli legemonia della nobilt era contrastata dalla presenza di un forte ceto civile composto da laureati in giurisprudenza di origine bolognese. Anche nel Regno di Sicilia, come nel Regno di Napoli, la popolazione crebbe fino a met 600. Linterlocutore principale dellautorit sovrana era in Sicilia il Parlamento composto da 3 bracci feudale, ecclesiastico e demaniale. La Sardegna invece era meno popolata e pi povera caratterizzata dalla prevalenza della pastorizia sullagricoltura.

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80. Le rivolte antispagnole a Napoli e in Sicilia


Una grave carestia e il malcontento crearo dal fiscalismo spagnolo furono allorigine del fermento popolare a Palermo nel 1647 con saccheggi e incendi di case. Il vicer spagnolo fu costretto ad abolire le gabelle e ad approvare una riforma dellamministrazione municipale che assegnava alle maestranze ( = le corporazioni di mestiere) il controllo dellannona e della polizia. Pi prolungata fu la crisi del dominio soagnolo nel Mezzogiorno continentale, a Napoli la direzione del movimento fu assunta da un popolano Masaniello, che per venne ucciso. Gli insorti napoletani proclamarono la repubblica e invocarono la protezione del re di Francia, ma il cardinale Mazzarino si limit ad appoggiare liniziativa personale di Enrico duca di Guisa che sperava di impadronirsi del regno con lappoggio della nobilt meridionale. Il fallimento della rivolta antispagnola a Napoli determin un aggravamento della crisi economica e sociale e chiuse per sempre la prospettiva della formazione di un fronte anifeudale comprendente i ceti medi, popolari urbani e le masse rurali. Un ultimo tentativo rivoluzionario ebbe luogo a Messina, rivale di Palermo per il primato in Sicilia, negli anni 70 -> gli insorti messinari chiesero aiuto a Luigi XIV ,in guerra contro la Spagna, che invi una squadra navale ad occupare le citt, ma il resto dellisola rimase fedele alla sovranit spagnola.

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81. I principati indigeni : Ducato di Savoia e Granducato di Toscana


DUCATO DI SAVOIA-->Il regno di Carlo Emanuele I ( 1580-1630) figlio di Emanuele Filiberto che aveva restaurato il ducato sabaudo, fu cntraddistinto da iniziative espansionistiche che contribuirono al rafforzamento interno dello stato e alla costruzione di un apparato militare e fiscale. Nel 1601 col trattato di Lione Carlo Emanuele cedette al re di Francia la Bresse, il Bugey e altri territori transalpini e ottenne in cambio il Marchesato di saluzzo. Prima guerra del Monferrato -> 16114-15 -> successo ottenuto dal duca di Savoia contro legemonia spagnola. Seconda guerra del Monferrato -> 1628-30 -> i piemontesi si allearono con gli spagnoli contro i francesi e si chiuse con il trattato di Cherasco firmata da Vittorio Amedeo I, che sanc lacquisizione di terre del Monferrato. Nel 1631 anche il Piemonte ebbe una grave crisi economico-sociale cui si aggiunsero gli effetti di una crisi dinastica dopo la morte di Vittorio Amedeo I, ma col regno di Carlo Emanuele II si ebbe un risollevamento delleconomia piemontese ed egli rafforz il controllo del governo centrale sulle comunit e assunse diverse iniziative di carattere mercantilistico. GRANDUCATO DI TOSCANA Cosimo I e i suoi figli, Francesco I e Ferdinando I, si appoggiarono alle vecchie famiglie della nobilt fiorentina. Le arti cittadine subirono un lento declino, ma nelle campagne rimase dominante il rapporto mezzadrie che osacolava le innovazioni e le specializzazioni culturali.

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82. Le repubbliche oligarchiche e lo Satato della Chiesa


Gli indirizzi di poltica estera e interna adottati alla fine del 500 dalla Repubblica di Venezia sotto linfluenza del partito dei giovani, determinarono una tensione con la Santa Sede che oltre a contestare il monopolio veneziano della navigazione nellAdriatico considerava lesive delle libert ecclesiastiche alcune nuove leggi, come il divieto di costruire chiese senza il consenso del governo veneto. Il clero veneto non ubbid allingiunzione a parte i gesuiti e altri ordini che vennero espulsi e la Repubblica trov un difensore :Paolo Sarpi. 1645-69 fu combattuta la guerra di Candia (Creta) contro limpero ottomano. La pace di Carlowitz sanc la conquista del Peloponneso. Una ripercussione interna della guerra di Candia fu laggregazione di un centinaio di famiglie della terraferma al patriziato veneziano dietro un pagamento di forti somme.

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83. La Cina sotto le dinastie Ming e Manci


I popoli dell'Asia avevano dato vita a grandi e millenarie civilt,per molti aspetti pi evolute. La pi antica e la pi prestigiosa era quella del "Celeste Impero"cinese,che proprio nell'et moderna raggiunse la sua massima estensione. Tra il 1400 e il 1600 la popolazione cinese si era raddoppiata da 80 a 160 milioni di abitanti; un tale sviluppo era stato possibile nelle regioni meridionali bagnate da grandi fiumi e la coltura del riso. Accanto a esso vi erano altre coltivazioni come quelle del t e del cotone. In Cina ebbero origine inoltre molte scoperte importanti come la bussola ad ago magnetico,la carta,la stampa e la polvere da sparo. Anche il commercio conobbe tra XIV e XVI secolo un grande sviluppo in direzione del Giappone,dell'Indonesia e India. Politicamente la Cina era governata dalla dinastia Ming (1368-1644) che trasfer la capitale da Nanchino a Pechino;il potere era incentrato nelle mani dell'imperatore "il figlio del cielo".L'esecuzione degli ordini imperiali nelle 15 province in cui era divisa era affidata ad una classe di letterati-burocrati,ma la crescente pressione fiscale e l'incremento demografico portarono il paese in un periodo di grave carestia. Di questa situazione ne approfittarono i Manci (abitanti della manciuria) per invadere la Cina occupando la capitale,dove l'ultimo imperatore Ming si tolse la vita. Ebbe inizio cos la dinastia Q'ing destinata a regnare fino al 1911. I manci imposero la propria superiorit di popolo ma il loro numero era troppo scarso per mantenere una distinzione etnica,perci fu mantenuta la burocrazia cinese che era presente in precedenza;inoltre fu ripristinata la tradizione confuciana con l'editto sacro promulgato nel 1669 dall'imperatore K'ang-tsi (16221722).

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84. Il Giappone nell'era Tokugawa


Lo stato giapponese si era formato nel VII secolo sul modello di quello cinese,ma a differenza della Cina,l'autorit dei funzionari regi venne poco a poco eclissata da quella dei grandi signori feudali => daimyo che potevano contare su una classe di guerrieri professionisti => samurai o bushi. Accanto all'imperatore (Mikado) troviamo la figura del "generalissimo"(shogun) esponente di una delle maggiori casate feudali. Una guerra intestina port al potere Tokugawa Ieyasu che inaugur "l'era Tokugawa (dal nome della capitale Tokyo)" fino al 1867. Essa fu caratterizzata dalla presenza di strutture feudali e da un forte accentramento statale;altro carattere di questo periodo fu la chiusura delle frontiere verso l'esterno. Venne proibito ai giapponesi di recarsi all'estero e il commercio con paesi europei:questo isolamento per non imped al paese nipponico di svilupparsi. Nelle campagne giapponesi erano presenti fiorenti colture di cotone,canapa,canna da zucchero,piante oleaginose,ortaggi e il t. Perci nel giappone dell'era Tokugawa andava maturando il passaggio dal sistema feudale a quello capitalistico.

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85. L'impero Moghul in India


Il subcontinente indiano era un grande territorio popoloso e un crogiolo di lingue,razze e religioni diverse. A partire dall'VIII secolo si diffuse l'islamismo,ma tra il Quattro-Cinquecento il panorama religioso del subcontinente fu pervaso dal movimento sikh e dalla comparsa del cristianesimo portato da mercanti e missionari. Il precario equilibrio pacifico tra i popoli fu interrotto da un capo militare afghano, Babur (1486-1530) discendente di Tamerlano che tra il 1526 e il 1530 gett le fondamenta dell'impero moghul. Il suo maggiore artefice per fu Akbar il Grande (1556-1605) che sottomise un inquadramento statale relativamente saldo favorendo l'integrazione di musulmani e ind,abolendo la tradizione imposta islamica agli infedeli. Notevole fu lo sviluppo manifatturiero,stimolato dallo sforzo della classe dirigente e in misura crescente anche dalla domanda europea. Il periodo di massimo splendore con il regno di Aurangzeh il quale unific tutto il subcontinente indiano,ma dopo la sua morte l'impero cominci a sfasciarsi. Nel 1736 la stessa Delhi fu presa e saccheggiata dal monarca persiano Nadir Shah e inglesi e francesi si facevano largo per i loro interessi commerciali.

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86. La Persia e l'impero Ottomano


A dividere la Persia era non solo la lunga frontiera montuosa ma anche la contrapposizione tra Islamismo sciita e sunnita. Lo sci Abbas il Grande ottenne importanti successi militari contro i Turchi riconquistando il Daghestan, la Georgia e l'Azerbaigian. Gran parte della popolazione,nonostante l'economia persiana era incoraggiata dai commerci manifatturieri,rimase nomade-pastorale e nel territorio si sussegu un lungo periodo di lotte interne. Proprio la preoccupazione delle fronte orientale costrinse l'impero ottomano a concludere la guerra contro gli austro.ungarici in Ungheria. La direzione del governo era affidata nelle mani di un Gran Visir (una specie di primo ministro) nominati dai membri reali della famiglia regnante (i Koprulu). Sul piano militare, la superiorit acquisita dagli occidentali fu una delle chavi che spiegano le sconfitte subite dagli eserciti ottomani nei territori dell'Europa orientale.

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87. Asia ed Europa


Si pu affermare con sicurezza che l'Asia diede molto di pi all'Europa di quanto ricevette;nessun paese asiatico richiedeva merci europee di saldare in monete d'argento il divario tra importazioni ed esportazioni). Molto pi limitata fu l'influenza dell'Occidente sull'Oriente:il Portogallo fu uno dei principali protagonisti della penetrazione economica in Asia. Nel continente non si pu trascurare anche l'attivit missionaria di alcuni ordini religiosi(come i gesuiti) che cercarono di diffondere il verbo cristiano e scontrandosi con realt forti gi presenti da secoli come l'islamismo,l'induismo e il confucianesimo. Non solo i portoghesi ma anche olandesi e francesi si dividevano diversi possedimenti(zone costiere e isole del Pacifico);via terra invece la Russia allarg a dismisura la sua gi spaventosa immensit di territori,oltrepassando la Siberia e arrivando al fiume Amur,ricacciati poi indietro dai cinesi nel 1689.

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88. Luigi XIV: "il mestiere di re"


Luigi XIV,figlio di Luigi XIII e di Anna d'Austria aveva appena 5 anni quando eredit la corona nel 1643; ne aveva 23 quando alla morte del cardinal Mazzarino assunse il potere. Egli prefer servirsi di ministri di nascita modesta,pi docili ai suoi voleri;la direzione delle finanze fu presa da un mercante,Jean-Baptiste COLBERT,che insieme al titolo di controllore delle finanze,assommer quello di "superministro"dell'economia e degli affari interni. Il paese era suddiviso in generalits,preposti a intendenti, a loro autonomia si estendeva nei settori pi svariati:dalla giustizia alla fiscalit,dalle forniture militari ai lavori pubblici.Diverse le funzioni anche degli officirs,cio i detentori di uffici venali,ereditati o acquistati per denaro. Essenziale dunque era assicurarsi la fedelt degli officirs per il funzionamento del sistema anche perch il concetto di stato che il sovrano francese aveva in mente era "lo Stato sono io.

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89. La corte e il Paese sotto Luigi XIV


A partire dagli anni Ottanta,Luigi XIV trasfer la sua corte nella splendida reggia di Versailles;l vi regnava insieme alla sua famiglia e ad un esercito di persone intorno alla figura del re,costrette a sottostare a rigide regole. Fuori dal cerchio di Versailles si estendeva la Francia con pi di venti milioni di abitanti. Oltre l'80% viveva di agricoltura -> la coltura + importante era la vite,ma la scarsa produttivit gravitava intorno alla struttura della propriet terriera -> estesi infatti erano i terreni di possesso nobiliare,borghese e ecclesiale. Insomma il feudalesimo era ancora forte e presente,perci la rendita del contadino era scarsa anche perch era bissato di tasse e imposte da pagare(champart,corves) non solo per l'agricoltura ma pure per la pesca e la caccia.

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90. La direzione dell'economia di Colbert


Assumendo il controllo delle finanze, Colbert si propose due obiettivi essenziali: rimediare al grave dissesto dei conti pubblici rilanciare l'economia francese. Una delle prime e pi clamorose iniziative del regno di Luigi XIV fu la creazione di una Camera di giustizia straordinaria per indagare sugli arricchimenti illeciti di finanzieri,appaltatori e ricevitori di imposte;si diminu cos il debito pubblico. La visione mercantilista di Colbert prevedeva un risanamento finanziario per fornire interventi economici nelle campagne militari;si sfrutt quindi il lavoro manifatturiero per l'esportazione e sul commercio con l'estero per arricchire il paese. Per raggiungere questi traguardi,Colbert si pose questa strategia: controllo sulle qualit dei prodotti mediante l'introduzione di minuziosi regolamenti,ispezioni e marchi di fabbrica; concessioni di sovvenzioni e privilegi agli imprenditori disposti a introdurre nuovi rami d'industria e creazioni d'imprese con capitale pubblico; protezionismo doganale,cio imposizione di dazi molto alti sui manufatti stranieri in modo da scoraggiare le importazioni; costituzione di compagnie privilegiate per il commercio con le varie aree del globo(Compagnia delle indie occidentali e orientali,Compagnia del levante); sviluppo marina mercantile e da guerra e potenziamento delle infrastrutture atte ad agevolare circolazioni di uomini e merci(strade,canali); L'attivit colbertiana non registr un iniziale successo ma avrebbe a distanza di poco tempo avuto uno sviluppo favorevole sotto il regno di Luigi XV.

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91. La direzione delle coscienze sotto il regno di Luigi XIV


Il regno di Luigi XIV fu caratterizzato dallo sforzo di dettare regole valide per tutti nei gusti e nelle idee. In questo settore Luigi XIV si trov ad affrontare 3 ordini di problemi: - la diffusione della corrente giansenista, - i contrasti con Roma - la questione ugonotta-calvinista. Roccaforte del movimento giansenista a Parigi era il monastero di Port-Royal(luogo dove si erano ritirati famosi intellettuali quali Blaise Pascal). La condanna definitiva fu pronunciata dalla santa sede con la bolla Unigenitus nel 1711 ma il giansenismo continu a vivere e a diffondersi tra i ceti medio-bassi. Questione pi grave riguardava la minoranza calvinista presente nel paese;le clausole dell'editto di Nantes cominciarono ad essere interpretate in modo restrittivo finch nel 1685 venne emanato l'editto di Fontainebleu che annullava l'editto precedente(di Nantes)e faceva obbligo a tutti i francesi di riconoscere pienamente il culto cattolico. Oltre 200'000 furono gli ugonotti che si diedero all'esilio andando ad arricchire le capitali di paesi come la Prussia,Olanda,Inghilterra. Nella nazione francese il calvinismo sopravvisse clandestinamente.

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92. La gloria militare: le guerre di Luigi XIV


Nel pensiero di Luigi XIV c'era la coesione interna necessaria per l'attuazione di un disegno egemonico su larga scala reso possibile con la diplomazia e la guerra. Ingenti furono le spese per assicurasi l'alleanza dei principati tedeschi,degli stati baltici e del sovrano inglese Carlo II. L'esercito fu riorganizzato e i soldati regi furono messi alla prova in occasione della "guerra di devoluzione"contro la Spagna(cos chiamata perch basata sulla rivendicazione al trono del sovrano francese in nome di sua moglie,figlia del re Filippo IV. Le truppe francesi occuparono la parte sud dei Paesi Bassi(1667) ma ricevettero pressioni olandesi e inglesi per fermare l'avanzata militare: pace di Acquisgrana (1668) alla Francia riconosciuti i territori occupati nelle Fiandre. Quattro anni dopo Francia e Inghilterra insieme alla Svezia dichiararono guerra alle Province Unite;l'entrata in guerra di Spagna e Impero costrinsero la Francia alla pace di Nimega (1678),ma il sovrano non si diede per vinto e riprese la sua espansione ai danni di Strasburgo e Casale nel Monferrato italiano. Nel luglio 1686 venne stipulata una lega difensiva tra Spagna,Impero,Olanda e Svezia contro gli stessi francesi;nel corso dell'anno vi aderirono anche gli inglesi e il duca di Savoia Vittorio Amedeo II. Dopo iniziali successi gli eserciti francesi furono respinti nei Paesi Bassi e si firm la pace di Ryswick nell'autunno 1697).

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93. Il tramonto di Re Sole


Le vicende militari a sfavore e una crescente opposizione nei confronti del Re Sole (sommosse popolari,contestazioni operaie e rivendicazioni nobiliari e aristocratiche) lo accompagnarono nei suoi ultimi anni di vita fino alla morte nel 1715. Il successore era un bambino,Luigi d'Angi,secondo figlio del duca di Borgogna:per la nazione francese si prospettava perci un'altra reggenza,la terza in poco pi di un secolo.

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94. La gloriosa rivoluzione e l'ascesa della potenza inglese


In Inghilterra la monarchia Stuart era stata restaurata nel 1660 sulla base di un compromesso col parlamento. Nel 1673 quest ultimo vot un test act che subordinava l'assunzione di cariche civili-militari a una professione di fede anglicana. Si crearono due schieramenti politici: tories = fautori della monarchia di diritto divino whigs = sostenitori del Parlamento. Salito al trono Giacomo II, si adoper subito per il rafforzamento dell'esercito;le disposizionidel Test act vennero annullate nel 1687 da una dichiarazione d'indulgenza;nel frattempo nasce a Giacomo un figlio maschio dando cos corpo ad un radicamento della dinastia cattolica. In questa situazione i maggiori esponenti whig e tory si accordarono per una rivolgere un appello allo Statolder olandese Guglielmo III che aveva sposato una figlia di Giacomo II,Maria Stuart. Il sovrano olandese organizz una spedizione e il 15/11/1688 sbarc a Torbay mentre il sovrano inglese vistosi isolato fugg in Francia. La corona fu offerta a Guglielmo e Maria che s'impegnarono a osservare una Dichiarazione dei diritti da esso votata(1689).Segu l'Atto di Tolleranza e poi il Triennal Act del 1694 che imponeva l'elezione di un Parlamento almeno ogni 3 anni insieme all'Acto of Settlement del 1701 chi fissava l'ordine di successione sul trono in modo da escluderne i cattolici.Molti filosofi e uomini politici operano in questo periodo ( come J.Locke,T.Hobbes). Nel 1694 fu fondata la Banca d'Inghilterra,abilitata a emettere buoni che circolarono ben presto come carta moneta;l'amministrazione delle finanze,della flotta e dell'esercito richiese a sua volta la costituzione di una burocrazia statale e centrale. Le guerre prolungate e l'incremento della spesa pubblica non incisero peraltro in maniera sensibile sull'economia inglese,che continu a crescere a ritmi sostenuti e l'incremento della produttivit agricola permisero allo stato inglese di diventare un paese esportatore di cereali.

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95. L'espansione della monarchia austriaca nel 1600


Nel corso della guerra dei 30 anni era stato cancellato il disegno di restaurazione cattolica e imperiale degli Asburgo;in compenso la sottomissione dei "ceti"nei ducati austriaci e nel regno di Boemia avevano dato una nuova compattezza basata sulla fedelt alla dinastia e sul sentimento religioso della Controriforma. Questo nuovo senso d'unit fu percepibile anche nel rafforzamento degli organi di governo e dall'esercito riorganizzato dallo stratega italiano Raimondo Montecuccoli che nel 1664 riport un'ottima vittoria sull'esercito ottomano in marcia verso Vienna(battaglia del San Gottardo). Ma questa unione non fu la stessa in campo territoriali,l'Ungheria infatti nel 1678 si oppose con una ribellione che l'allora imperatore asburgico Leopoldo I cerc di stroncare;i rivoltosi ottennero l'aiuto delle truppe ottomane,mentre gli Asburgo poterono contare su una forza austro-polacca che mise in fuga i turchi e i ribelli(battaglia di Kahlenberg 1683 ).L'ultima battaglia contro la compagine ottomana si svolse a Senta,sul Tibisco dove Eugenio di Savoia mise definitivamente in fuga le armate ottomane(1697);la pace a Carlowitz nel 1699 sanc su entrambi i fronti il grave arretramento dell'impero ottomano dai territori in precedenza sotto il dominio austriaco (Transilvania,Ungheria e Peloponneso (per Venezia). Vienna in questi anni assunse il volto di una grande capitale ma tuttavia dietro questo splendore si nascondeva un'assai arretrata economia;a questo il nuovo imperatore Carlo VI riconobbe la Prammatica Sanzione che sanciva l'indivisibilit dei domini asburgici e stabiliva un ordine preciso di successione regale.

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96. La guerra di Successione spagnola e i regni iberici


Il primo novembre 1700 dopo una lunga agonia,moriva l'ultimo Asburgo della linea spagnola Carlo II;un accordo stipulato fra le maggiori potenza assegnava la corona spagnola a Carlo,secondogenito dell'imperatore Leopoldo I,mentre a Filippo d'Angi sarebbero andati i domini italiani. Ma questa idea suscitava forti ostilit nella capitale spagnola e Carlo II si lasci convincere a redigere un testamento che proclamava erede universale il duca d'Angi (con la condizione che rinunciava ad una successione sul trono francese) che assunse il titolo di Filippo V re di Spagna. Il Re sole fece credere che le due corone (francese e spagnola) fossero separate ma invi truppe nelle guarnigioni olandesi e milanesi rendendo cos evidente che le altre potenze non potevano accettare la situazione;Asburgo,Inghilterra e Olanda stipularono il 7 settembre 1701 una nuova Grande Alleanza. All'alleanza antifrancese aderirono la Danimarca,Savoia,Portogallo e molti principati tedeschi;i sovrani francese e spagnolo si trovarono isolati. In un primo momento dopo iniziali successi franco-spagnoli,le forze della Grande Alleanza volsero le sorti del conflitto a proprio favore. Le cose sembravano peggiorare per la Francia,quando l'Inghilterra si trov in difficolt con la caduta del ministero whig a Londra,seguito da un governo tory e la Spagna si trova a far fronte alla scomparsa prematura di Giuseppe I. La successione di questo agli stati ereditari austriaci poteva ricreare un potere simile a quello che aveva avuto Carlo V due secoli prima;si firm invece nel 1713 la pace di Utrecht con la Francia,mentre la monarchia austriaca firm la pace di Rastatt nel 1714. Gli esiti del conflitto contribuirono a sviluppare e ad affermare un concetto politico di stabilizzazione dell'equilibrio europeo da difendere contro ogni progetto egemonico. Il regno di Filippo V che inaugur la nuova dinastia Borbone spagnola,fu contrassegnato da una notevole attivit riformatrice e da una buona ripresa dell'iniziativa in campo internazionale:a partire dal 1714 un meccanismo intenso di matrimoni riportarono la Spagna sugli scenari italiani,poich la seconda moglie di Filippo V era Elisabetta Farnese. Si form una quadruplice alleanza composta da Inghilterra,Francia,Austria e Olanda;la flotta spagnola fu annientata al largo di Capo Passero e le truppe imperiali intervennero in Sicilia. All'Aja si firm un ennesimo trattato di pace che riportava la situazione a prima dello scontro bellico(tranne lo scambio imposto a Vittorio Amedeo II che prese la Sardegna al posto della Sicilia);al rinnovamento spagnolo in questi anni,fa contrasto l'immobilismo politico portoghese che con Giovanni V di Braganza,anche se dal Brasile affluivano ingenti quantit d'oro.

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97. L'ascesa della Russia di Pietro il Grande e il declino della Svezia


La Russia di fine Seicento era un immenso territorio esteso dal Dnepr al Pacifico e popolato da 15 milioni di abitanti;i Romanov saliti sul trono ripresero con Michele la tradizione assolutistica affermatasi gi con Ivan IV e portarono al compimento con Alessio,una notevole espansione territoriale. Gli inasprimenti fiscali provocati dalla guerra e il progressivo peggioramento delle condizioni di vita dei contadini servi della gleba,determinarono malessere e carestia nella popolazione;questa crisi fu aggravata da una pestilenza scoppiata nel 1654 e dal grande scisma religioso. Dopo una lunga crisi,nel 1689,il secondogenito di Alessio,Pietro sal al trono deciso a portare il paese sulla strada della modernizzazione;egli comp viaggi in Olanda,Inghilterra e Germania per studiare tecniche militari e lavorare nelle fabbriche. La sua opera di modernizzazione cominci col mandare molti giovani aristocratici all'estero a studiare ed apprendere quelle tecniche e quelle scienze dai paesi sviluppati;furono abbandonati modelli,religioni e tradizioni arcaiche e in pochi decenni mentalit e costumi russi ebbero un notevole cambiamento. Pietro aveva anche progetti militari ben definiti e li raggiunse quando nel 1700 intervenne a fianco di Polonia e Danimarca per fermare l'avanzata svedese guidata da Carlo XII => nonostante le vittorie svedesi,il sovrano russo riusc ad impadronirsi di tutti i territori che si affacciavano sul Baltico(Livonia,Estonia,Ingria,Carelia) dopo la pace di Nystadt del 1721. Il predominio svedese sul baltico era finito. Pietro indirizz tutti gli sforzi economici della nazione verso un potenziamento dell'esercito e della marina;la necessit di armare e di equipaggiare queste moltitudini di soldati e marinai,fu la principale molla dell'impulso dato alla siderurgia e alla metallurgia,dalle manifatture tessili alle costruzioni navali. Anche il commercio con i paesi occidentali ebbe discreto successo,ma l'economia russa,fondamentalmente agricola era caratterizzata un consiglio chiamato Senato;fu abolito inoltre il patriarca di Mosca poich venne creato un collegio nominato Santo Sinodo(volendo il sovrano spezzare l'opposizione del clero locale di fronte alla sua opera di modernizzazione). Pietro per ottenere ci si serv della nobilt assegnata per gradi dell'esercito;caratteristica della nobilt rimase la mancanza di un'organizzazione corporativa e di privilegi e libert. Il sovrano promosse pure l'istruzione (l'Accademia di scienze di Pietroburgo) e l'attivit editoriale.

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98. La nascita dello stato prussiano


Federico Guglielmo di Hohenzollern approfittando delle sconfitte inflitte alla Polonia e alla Svezia acquis la sovranit della Prussia;nelle campagne brandeburghesi e prussiane vigeva allora un radicato feudalesimo e questi feudatari(Junker) videro salvaguardati questi loro diritti in cambio del riconoscimento del potere a Federico Guglielmo. Il figlio di Federico Guglielmo nel 1701 ottenne il titolo di Federico I;egli ridusse le spese per la corte e dedic cure alla formazione di un forte esercito ;i mezzi finanziari per il mantenimento di esso furono forniti in buona parte dal demanio regio. Fu riorganizzata la percezione delle due imposte principali che gravava sui contadini e nuovi commissari regi furono introdotti nelle citt(mentre nelle campagne l'amministrazione rimase in mano agli Junker). La burocrazia dello Stato era reclutata per lo pi tra borghesi colti e sottoposti al sovrano;al fine supremo della potenza statale fu subordinata l'azione del governo per promuovere le manifatture e gli scambi e per attirare nel paese profughi per motivi religiosi. Federico I lasciava al figlio oltre a un potente esercito,un'amministrazione efficiente e un paese in via di sviluppo,ingrandito nel 1721 con l'annessione della Pomerania svedese.

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99. L'aumento della popolazione Europea nel 1700


A met settecento tutto il vecchio continente trascinato in un moto espansivo che si manifestano in ogni settore,dalla demografia alla produzione,dalle manifatture al commercio. L'europa vide crescere il numero dei suoi abitanti da circa 115 milioni a 140 milioni dal 1700 al 1750;la stessa tendenza interess l'Asia e le due Americhe. In Italia si vide un incremento demografico al Nord (27,3%) e del Mezzogiorno (46,9%);questo lo si dovette anke grazie alla scomparsa della peste,forse per la progressiva immunizzazione degli organismi,la crescente efficacia dei cordoni sanitari,la rarefazione del ratto nero sostituito dal topo di chavica.Questo elevatissimo ritmo di crescita si spiega essenzialmente con la diffusione della patata (per esempio come alimento base degli irlandesi in associazione col latte).

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100. L'evoluzione dell'agricoltura grazie alle importazioni dall'America


Ancor prima della patata furono il mais o il granturco erele degli alti rendimenti adottato in tutta l'Europa meridionale e il grano saraceno,a integrare l'alimentazione delle classi popolari a consentire il balzo della popolazione;rispetto ai secoli precedenti si allargano nel Settecento,le aree in cui pratica un'agricoltura pi intensiva e produttiva(come la zona settentrionale dell'Italia).La fitta rete di fiumi,di canali,di rogge permette qui di disporre della quantit d'acqua necessarie per la coltivazione del riso e delle piante foraggere. Anche il fenomeno delle "recinzioni" --> enclosures iniziato nell'Inghilterra dei Tudor e proseguito tutto il XVII secolo,conobbe il momento di maggiore intensit tra la met del 700 e il 1815,grazie soprattutto ad uno speciale decreto di recinzione(enclosure act).Con ci la piccola propriet non scomparve subito ma i minori proprietari ne trassero maggior beneficio; fu questo il pi rilevante contributo della rivoluzione agricola alla Rivoluzione Industriale,anche se non sono da trascurare la produzione di materie prime e l'aumento della domanda di manufatti.

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101. Prezzi e salari, moneta, trasporti


L'incremento della popolazione si risolse in molte aree in un processo di impoverimento e di proletarizzazione di vasti sociali;l'inglese Robert Malthus aveva ragione lanciando un grido d'allarme per una crescita demografica destinata a sopravanzare le risorse disponibili. Un altro fattore d'inflazione fu rappresentato dall'aumento della massa di metalli preziosi (argento e oro) in circolazione provenienti da Messico e Brasile. La diffusione dell'economia monetaria e la maggiore disponibilit di capitali sono attestate dalla discesa dei saggi d'interesse,anche se in questi anni era molto fluente la circolazione di denaro. Infine gli spostamenti e le comunicazioni divennero dovunque molto pi rapidi grazie all'istituzione dei regolari servizi di posta che permettevano il cambio dei cavalli ogni stazione.

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102. Il boom del commercio atlantico nel '700


Oramai il protagonista del commercio era decisamente l'Oceano Atlantico (che dava il contributo pi importante con le colonie inglesi,francesi,spagnole e portoghesi) anche se nel 700 il Mar Mediterraneo conobbe una notevole ripresa che fece la fortuna di porti come Marsiglia,Livorno e Trieste. Nel nuovo continente a settentrione inglesi e francesi colonizzavano le coste insediandosi o immigrando;al centro erano due i padroni:spagnoli e portoghesi. I primi si estendevano dalla California e dal Texas fino alla cordigliera delle Ande;invece verso il SudAmerica la presenza portoghese gravit a lungo soprattutto in paesi promettenti come il Brasile dove l'impiego di manodopera africana era fluente.

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103. Le origini della Rivoluzione industriale


La Rivoluzione industriale un complesso di trasformazioni nel modo di produrre che determin un profondo e irreversibile mutamento nei consumi,nel modo di vita e nei rapporti sociali;di tali trasformazioni fanno la parte le macchine azionata da energia inanimata(la forza idraulica,il vapore),la concentrazione del lavoro nelle fabbriche. Termine "industria" che indicava un senso di operosit e ingegno pratico; termine "manifattura" indicava invece un insieme di produzione di filati,tessuti o altri oggetti che aveva luogo nelle case dei lavoranti e ricevevano la materia prima da mercanti imprenditori. Solo in Inghilterra questo settore insieme a quello del commercio verso l'estero e all'agricoltura era talmente unito da poter permettere un guadagno e una ricchezza che in Europa non era eguagliata.

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104. Dall'et cotone all'et del ferro


Nei primi decenni del Settecento,la manifattura di gran lunga pi importante in Inghilterra rimaneva quella della lana,grazie all'allevamento ovino;era questa la pi importante perch il cotone era stato vietato nel 1721 che poi venne abrogato nel 1774. A partire dagli anni ottanta si ebbe un decollo dell'economia inglese di cotonato e nei primi decenni dell'Ottocento la loro esportazione super quella della lana. Le esigenze del settore tessile concorsero a determinare passi decisivi in altri campi:sviluppo della chimica,lavorazione del carbone fossile,l'impiego del coke fu sperimentato con successo ma stent a diffondersi per varie cause tra cui la difficolt a mantenere temperature elevate. Da paese importatore l'Inghilterra in questo periodo si era dunque trasformata in paese esportatore di ferro;non solo,ma venne largamente impiegata l'energia idraulica finch l'invenzione di James Watt port il brevetto di una macchina a vapore munita di un condensatore del vapore separato dal cilindro. La forza del vapore era oramai pronta per essere utilizzata nell'industria tessile e (pi tardi)nella rivoluzione dei trasporti rappresentata dalla ferrovia e dal piroscafo.

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105. Le ripercussioni sociali dell'industrializzazione


In primo luogo si registra una grande affluenza nelle citt,per via della nascita di industrie o dell'ingrandimento di centri urbani;questo flusso di persone si registr poich c'era esigenza di lavoro e di stabilit economica;gli imprenditori infatti non reclutavano solo uomini nelle fabbriche,ma anche donne e bambini(il pi delle volte provenienti dagli orfanotrofi).Le ore di lavoro erano 13-14 al giorno per sei giorni settimanali e i ritmi imposti dai sorveglianti non ammettevano pause e distrazioni. Il proletariato inglese per reag creando organizzazioni sindacali(trade unions)e non mancarono sollevazioni e sommosse che comunque non portarono risultati positivi. Il lato positivo della rivoluzione industriale che la figura degli imprenditori,spesso uomini di modeste origini,erano saliti a grandi ricchezze grazie al fiuto per gli affari e per le capacit organizzative.

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106. La civilt dei lumi: Fede e Ragione


La definizione d'Illuminismo pi convincente quella del filosofo I.Kant:"L'illuminismo l'uscita dell'uomo dallo stato di minorit che egli deve imputare a se stesso". Il philosophe uno spregiudicato indagatore del vero,in qualunque campo del sapere;l'unica verit per lui quella che deriva da un'osservazione diretta dei fatti o da testimonianze superiori a ogni dubbio,da vagliare,gli uni e le altre,al "lume" della ragione. In quest'epoca si distinguono scrittori come Spinoza,Bayle,Locke(che si sforz di conciliare fede e ragione,rendendo quest'ultima arbitra dei problemi morali). Anche personaggi come Voltaire("Candido" 1759),Diderot insieme a d'Alembert autori dell'Enciclopedia e lo scienziato Lamarck(anticipatore della teoria evoluzionistica).

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107. L'uomo e la natura


Alcuni filosofi si spinsero fino ad un materialismo integrale,cio alla riduzione di tutto ci che esiste,compreso l'uomo e le sue facolt mentali,a pura materia. Altri ancora come lo scozzese D.Hume svilupparono l'empirismo lockiano in una direzione diversa,che portava alla negazione del concetto di sostanza. La figura dominante per del panorama scientifico europeo senza dubbio l'inglese Isaac Newton(16421727) che impose un metodo scientifico basato sul rifiuto delle ipotesi astratte e sulla sintesi tra indagine sperimentale e procedimento matematico. L'autorit newtoniana rimase indiscussa per tutto il diciottesimo secolo;fecero passi avanti botanica e zoologia,come anche la chimica rinforzata dagli studi di Lavoisier(scopritore dell'ossigeno e della composizione dell'acqua. Vennero studiati i fenomeni elettrici da B.Franklin e dagli italiani Galvani e Volta.

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108. La pubblica felicit


In campo filosofico i vari orientamenti possono essere racchiusi in 3 nomi: Montesquieu,Voltaire e Rousseau. Il primo affermava che le leggi sono i rapporti necessari che derivano dalla natura delle cose;a lui premeva fornire i meccanismi e i princpi che regolano i vari ordinamenti politici: dispotismo (paura),monarchia (senso d'onore),democrazia (virt dei cittadini).Ciascuno delle tre forme si adatta meglio ad un determinato clima e territorio;tuttavia traspare che Montesquieu ammira il modello politico inglese basato sulle libert individuali,divisione dei poteri (giudiziario,esecutivo,legislativo). Roussea invece un convinto democratico;secondo il ginevrino,il passaggio dell'uomo dallo stato di natura allo stato sociale,aveva dato inizio ad un processo di degenerazione morale i cui sintomi erano le enormi disuguaglianze sociali,corruzione,raffinatezza delle arti e tecniche. Per uscire da questa situazione l'unica via quella di una rifondazione della societ,di un patto che trasformasse i sudditi in cittadini,gli schiavi in uomini liberi attraverso la cessione totale di tutti i propri diritti.L'unione delle volont non limita la libert dell'individuo,anzi la potenzia proteggendo la persona e i beni individuali. Lo stesso anno del Contratto sociale(1762),il filosofo pubblic l'"Emilio" in cui si mostra come attraverso l'educazione sia possibile forgiare l'uomo nuovo. Nei paesi di lingua tedesca rimase viva la corrente del Giusnaturalismo che sosteneva l'esistenza di un diritto naturale comune a tutti gli uomini e anteriore al costituirsi delle societ politiche. Di risonanza mondiale anche il trattato di C.Beccaria "Dei delitti e delle pene" in cui denunciava il carattere irrazionale e inumano delle procedure giudiziarie in uso.

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109. Una nuova scienza nel 1700: l'economia


Nella seconda met del settecento soprattutto in Francia e Inghilterra si ebbe una nuova concezione della vita economica. Si diffuse la "fisiocrazia" --> convinzione che l'agricoltura sia produttrice di ricchezza e che il surplus derivato dall'attivit agricola costituisce la rendita verso i proprietari terrieri. Su queste premesse Quesnay elabor il "Tableu Economique" di circolazione di ricchezze tra le classi economiche:"proprietaria","produttiva" e "sterile"(commercianti e artigiani). Invece in Inghilterra con il contributo di Adam Smith si diffuse il liberismo che introdusse la divisione del lavoro,riducendo il tempo totale dedicato alla manifattura giacch per Smith la misura fondamentale del valore del prodotto la quantit di lavoro in esso corporato. Nel prezzo entrano anche insieme al salario dei lavoratori,la remunerazione di capitali investito dagli imprenditori e la rendita dovuta ai proprietari del suolo. Le 3 classi di Smith non coincidono con quelle di Quesnay,ma in comune con i fisiocratici Smith ha la fede nell'esistenza di un ordine naturale benefico.

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110. La circolazione delle idee nell'et dei lumi


Due fenomeni dell'et dei lumi furono la circolazione delle idee e delle conoscenze in strati sociali molto pi ampi che non per il passato e la formazione di un'opinione pubblica permeata dalla fede nella ragione e nel progresso. L'opinione delle persone colte e illuminate si forma attraverso la lettura di libri e giornali,la conversazione,gli scambi e le manifestazioni di socialit di cui il Settecento colmo. Grande fortuna ebbero le opere di divulgazione,tra le quali si pu far rientrare la celebre Enciclopedia;non solo ma anche i luoghi di aggregazione come salotti,accademie,logge massoniche(la Grande Loggia di Londra).

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111. La Francia dalla reggenza al ministero Fleury


Alla morte del Re Sole il pronipote Luigi XV aveva appena cinque anni e il parlamento francese proclam reggente unico un nipote del defunto monarca,Filippo d'Orleans. Il periodo della reggenza fu contrassegnato da una relativa libert di opinione e di critica,come dimostrano le "Lettere persane"di Montesquieu pubblicate nel 1721. Il problema pi assillante per Filippo d'Orleans era quello finanziario;il debito pubblico aveva raggiunto cifre altissime;il reggente J.Law present una serie di arditi progetti di risanamento finanziario:aumento della massa dei mezzi di pagamento con l'emissione di carta moneta. Cre una banca che ottenne il diritto di emettere banconote e una Compagnia di commercio che assorb tutte le compagnie privilegiate;denomin nel 1719 la Compagnia delle Indie. Ma tutto questo apparato croll quando ci si accorse che essa on distribuiva i guadagni sperati;Law fu costretto a fuggire all'estero. Alla morte di Filippo d'Orleans il suo posto fu preso da un duca di Borbone per pochi anni fino a che Luigi XV ormai maggiorenne accord la sua fiducia a A.H.Fleury. Il suo govern fermo e prudente assicur un lungo periodo di pace interrotto solo da una vittoriosa campagna contro l'Austria nella guerra di Successione polacca che frutt l'annessione della Lorena. Tuttavia verso gli anni 30' del Settecento quando fu diffusa la Bolla "Unigenitus" si profil un periodo di contrasti relIgiosi che avrebbero negativizzato il regno di Luigi XV.

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112. La Gran Bretagna nell'et di Walpole


Alla morte della regina Anna sal al trono l'elettore di Hannover Giorgio I;egli e il suo successore Giorgio II si interessavano tuttavia alle faccende del loro paese d'origine che alla politica inglese. Prese cos forma un governo di gabinetto e l'estendersi della corruzione sotto gli Hannover,delle differenze ideologiche fra i partiti whig e tory in lotta per il potere. Tra il 1721 e il 1742 il ruolo di primo ministro fu ricoperto da R.Walpole,che mantenne buone relazioni con i francesi e si adoper per ridurre il debito pubblico e per proteggere commercio e industria. Sotto la guida di Walpole,il paese godette di un buon periodo di prosperit e nel complesso la societ inglese settecentesca appare oggettivamente come miscuglio di libert,di dipendenza,mobilit sociale individuale e solidit delle gerarchie di gruppo,di tradizionalismo e progresso.

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113. I conflitti decennali del Settecento


Il lungo periodo di pace che aveva goduto la Francia dopo il Re Sole venne interrotto dalla guerra di Successione polacca(1733-1738). Nel 1733 mor il re di Polonia Augusto III e la Dieta polacca elesse a successore il nobile Stanislao Leszczynski;ma Russia e Austria proposero con le armi il principe di Sassonia Federico Augusto che come re polacco prese il nome di Augusto III. Per vendicare l'oltraggio il governo francese organizz una coalizione antiaustriaca il re di Sardegna Carlo Emanuele III e la monarchia spagnola. L'attacco d questa coalizione colse impreparata la monarchia asburgica che perse Milano e i regni di Napoli e Sicilia. Negli anni seguenti l'Inghilterra esercit un'opera di mediazione che port alla pace di Vienna nel 1738. L'Austria recuperava il Milanese ma cedette alla Savoia due province e a Carlo di Borbone Napoli e la Sicilia. L'estinzione della famiglia fiorentina Medici favor un altro scambio di territori:il duca di Lorena Francesco Stefano divenne granduca di Toscana e la Lorena fu assegnata a Stanislao col patto che alla sua morte la ragione sarebbe tornata in mano francesi. Forti delle concessioni del trattato di Utrecht i mercanti inglesi avevano preso a padroneggiare le coste dell'America Latina;quando le autorit spagnole sequestrarono alcuni carichi inglesi,quest ultimi dichiararono guerra agli iberici. Le ostilit si trascinarono fino alla met degli anni 40' confluendo nel conflitto europeo pi vasto noto come Guerra di Successione Austriaca(1740-1748). A scatenarla fu l'aggressione lanciata dal nuovo re prussiano Federico II contro la Slesia(parte pi settentrionale della Boemia austriaca). A questo conflitto si aggiunsero Spagna e Francia desiderose di sferrare il colpo mortale alla dinastia asburgica;non solo ma anche gli elettori di Baviera e Sassonia miravano al trono austriaco. In seguito per il ritiro della Prussia dal conflitto,gli aiuti finanziari inglesi alla corona austriaca,l'intervento del re di Sardegna a fianco degli Asburgo e un pi deciso impegno inglese raddrizzarono le sorti della guerra. Nel marzo 1744 Luigi XV dichiar allora guerra all'Inghilterra:per via terra i francesi spezzarono le difese inglesi nei Paesi Bassi ma via mare la superiorit britannica fu piuttosto evidente. La pace di Aquisgrana nel 1748 sanc il possesso prussiano della Slesia,la cessione dei ducati di Parma e Piacenza da parte di Maria Teresa Asburgo a Filippo di Borbone. La Francia non ebbe alcun vantaggio territoriale e questo fatto min la popolarit del sovrano francese che alla morte di Fleury prese personalmente le redini del governo. Le sue scelte furono per bilanciate dai consigli della marchesa di Pompadour. A un trattato di alleanza stipulato tra Inghilterra e Prussia nel 1756,l'abile diplomazia del cancelliere austriaco Kaunitz deciso a riprendersi la Slesia riusc a contrapporre una coalizione composta da Austria,Francia e Russia cui si unirono in seguito Svezia e Polonia. Questo schieramento pose fine alla tradizionale rivalit tra francesi(Borbone) a austriaci(Asburgo);le operazioni belliche si svolsero in modo favorevole alla coalizione finch a Londra fu richiamato William Pitt che sal al ministero degli affari estero nel 1757. Egli seppe unire la nazione dietro di s e dirigere al successo militare l'Inghilterra contro la Francia sul territorio coloniale americano;neppure l'entrata in guerra della compagine spagnola riusc a evitare il trionfo

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Selma Aslaoui inglese. I negoziati di pace si risolsero nel 1763 a Parigi.

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114. Il fallimento delle riforme in Francia nel 1700


La Francia era uscita umiliata dalla guerra dei 7 anni e in condizioni finanziarie disastrose;non bastarono l'annessione della Lorena e l'acquisizione della Corsica nel 1768 dalla repubblica genovese. Nel 1764 venne emanato un editto di espulsione dei gesuiti e il governo fu assunto da un triumvirato:Aiguillon,Maupeou e il controllore delle finanze Terray;esso riusc a ridurre il deficit francese. A Luigi XV succedette Luigi XVI che sciolse il triumvirato e nomin il fisiocratico Turgot come ministro delle finanze,ma la libert di commercio stabilita non coincise con un buon raccolto agricolo e ci indusse il sovrano a ritirare il suo appoggio al ministro che rassegn le dimissioni nel 1776.

L'Inghilterra nell'et di Giorgio III Al contrario della Francia,la Gran Bretagna era uscita molto rafforzata dalla guerra e non aveva pi rivali in ambito marittimo-coloniale,ma lo sviluppo economico non imped l'insorgere di alcune tensioni. 1) Il nuovo re Giorgio III manifest l'intenzione di esercitare un ruolo pi attivo nella politica nazionale suscitando l'opposizione del Parlamento e della pubblica opinione. 2) Parallelamente si form accanto alla fazione whig una corrente ancor pi radicale per un allargamento del suffragio e per un'estensione delle libert religiose e civili. 3) Causa del malessere politico fu la disastrosa conduzione della crisi nordamericana da parte del governo di Lord North;l'impopolarit del suo governo convinsero Giorgio III ad affidare il nuovo governo a William Pitt il Giovane,protagonista di una notevole attivit riformatrice,introducendo una pi equa imposta proporzionale ai redditi di qualunque natura.

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115. La Prussia di Federico II


Il termine "assolutismo illuminato" fa riferimento alle idee e ai comportamenti di quei sovrani europei che dichiaravano di volersi servire del potere per il bene dei loro sudditi e che si professavano amici e discepoli dei philosophes. Il pi famoso di questi fu il re di Prussia Federico II il Grande,scrittore prolifico,musicista di un certo valore,irreligioso,amico di Voltaire. Egli amava rifarsi al contratto sociale e dichiarava che il re"e solo il primo servitore obbligato a operare con onest,saggezza e totale abnegazione,come se ad ogni momento potesse essere chiamato a rendere conto della sua amministrazione ai concittadini". Il suo genio militare si rivel nella guerra di Successione austriaca e rifulse soprattutto nella guerra dei Sette anni,egli riusc a restituire colpo su colpo e a difendere il possesso della Slesia. Non cess nemmeno di incrementare il suo esercito grazie anche all'espansione territoriale e all'immigrazione favorita dalla grande tolleranza religiosa instaurata da Federico II. In campo amministrativo non port innovazioni sostanziali ma cur molto la preparazione dei quadri burocratici per i quali il diploma era fondamentale per un ingresso lavorativo. Altre innovazioni furono la libert di stampa,un codice civile prussiano,l'abolizione della tortura,limitazione della pena di morte e l'istruzione elementare obbligatoria per tutti.

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116. La monarchia austriaca sotto Maria Teresa e Giuseppe II


Le guerre di successione polacca e austriaca avevano segnato una grave crisi x la famiglia Asburgo,costretta a perdere territori in Italia e la Slesia. Maria Teresa non era certo una sovrana "illuminata" come il sovrano prussiano Federico II,ma nel 1748 la regina austriaca costrinse i "ceti" di ciascun "Land"(territorio),cio i rappresentanti di alta e bassa nobilt,clero e citt a votare le imposte non pi ogni anno,ma per un intero decennio,lasciando a organi regi di nuova istituzione il compito di riscossione dei tributi. Le due cancellerie boeme e austriache vennero sostituite nel 1749 da un unico Direttorio;la nobilt fu costretta a pagare l'imposta fondiaria di cui prima era esente ma fu tuttavia compensata con la preferenza accordatale nel conferimento delle cariche civili e militari. In pochi anni il gettito delle imposte dirette aument del 60% e cominci a delinearsi una nuova concezione unitaria dello Stato,spinta anche da un accentramento amministrativo-finanziario(nella prima parte del regno di Teresa)e un interesse verso il benessere dei sudditi(nella seconda parte). Kaunitz,il cancelliere di corte,ne approfitt per imporre l'istituzione di un Consiglio Statale per influenzare le scelte regie nelle questioni di politica interna. Alla morte improvvisa di Francesco Stefano gli succedette Giuseppe II,nominato dalla madre "coreggente" degli stati ereditari asburgici;vi fu un trio politico alla guida della monarchia:Maria Teresa,Kaunitz e Giuseppe II. Quest ultimo,quando si ritrov solo a reggere il regno austriaco e possedimenti limitrofi,si distinse per lo stile di governo;da esso prese il nome la politica religiosa nota come "Giuseppinismo":in esso confluivano istanze di riforma interne della Chiesa cattolica e la volont di affermare la volont statale sul clero nazionale. Nel 1781 fu egli eman la "patente di tolleranza" che rendeva legittimo il culto per le confessioni protestanti e ortodosse;vennero soppressi conventi e monasteri con il progetto di irrigidire le condizioni per i voti monastici(ideale giuseppino del "buon parroco",guida civile e religiosa della comunit),vennero finanziate scuole e attivit assistenziali. Si presero provvedimenti riguardanti l'istruzione e la giustizia;fu abolita la servit personale e si fece ricorso ad un nuovo catasto dei beni fondiari esteso anche in territori ungheresi. Molte di queste riforme per suscitarono malcontento e resistenze,soprattutto in quei territori come il Belgio e l'Ungheria,meno toccati dalle iniziative. A ci si aggiunse l'enorme costo finanziario della guerra che Giuseppe II volle intraprendere nel 1787 a fianco dei russi contro il nemico turco. Paesi Bassi e Belgio approfittarono di questo momento di distrazione per insorgere e proclamarsi indipendenti nel 1787 e 1789;perfino l'Ungheria era sull'orlo di una rivolta quando mor Giuseppe II nel 1790. Gli succedette Pietro Leopoldo,granduca di Toscana,che fu costretto a elargere concezioni e privilegi ai nobili per salvare la situazione,e dopo la sua scomparsa prematura tocc a Francesco II che col suo operato chiuder per sempre con il periodo di riforme in Austria inaugurato da Maria Teresa. Non si pu per non citare Vienna,divenuta grande capitale,sede di una raffinata civilt:intellettuale,musicale,artistica e crogiolo di diverse nazionalit.

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117. La Russia di Caterina II


L'eredit di Pietro il Grande era stata ben raccolta dalla figlia Elisabetta che ne prosegu gli indirizzi di modernizzazione culturale del Paese,di rafforzamento militare e di una pi incisiva presenza in politica estera. Il successore Pietro III venne deposto nel 1762 in seguito a un colpo di stato organizzato dalla giovane moglie Caterina II;il suo lungo regno apr le porte alla Russia all'influenza europea (e in particolare francese)dei philosophes illuminati. La prima mossa fu la riformazione della Chiesa Ortodossa;nel 1764 furono confiscate tutte le propriet ecclesiastiche,le cui rendite servirono a risanare le finanze. La pi clamorosa iniziativa della zarina fu la convocazione di una commissione legislativa composta da rappresentanti nobili,dei cittadini,dei contadini e anche delle nazionalit non russe. All'interno di essa insorsero aspre dispute e alla fine del 1768 Caterina la sciolse,col pretesto della guerra scoppiata contro l'impero ottomano. Il timore dell'anarchia indusse la sovrana ad abbandonare qualsiasi velleit d'intervento a favore delle masse rurali dei contadini:le loro condizioni peggiorarono anzi. Considerevoli furono i successi ottenuti in politica estera. La campagna contro l'impero ottomano fu contrassegnata dalla spettacolare azione di una squadra navale russa che circumnavig l'Europa e a Chio distrusse la flotta ottomana. Il conflitto si risolse nel 1774 con condizioni vantaggiose per i russi che ottennero l'accesso al Mar Nero e un passaggio libero per il canale del Bosforo. La Russia annett anche la Bielorussia e la met orientale della Polonia;infine s'aggiunse anche la Crimea nel 1783. Anche per effetto di queste annessioni la popolazione soggetta a Caterina era cresciuta da 23 a circa 38 milioni di abitanti,diventando perci il paese pi popoloso d'Europa.

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118. Le spartizioni della Polonia e le riforme in Scandinavia


In Polonia lo sconvolgimento della "grande guerra del nord" aveva determinato un ulteriore regresso economico e demografico;il ricorso del "liberum veto" da parte dei nobili,rendeva inconcludenti tutte le riunioni del Parlamento e vanificava ogni tentativo in senso assolutistico. Alla morte di Augusto III di Sassonia,la Russia appoggi l'elezione di Stanislao Poniatowski. Egli propose un programma di riforme che prevedeva la soppressione del "liberum veto";ci provoc l'intervento amato di Caterina II,cui si contrappose una schiera di nobili ostili all'influenza russa e alle riforme. Al termine di questo periodo di lotte,le grandi potenze confinanti si accordarono per smembrarla a proprio vantaggio;la Russia annett la Bielorussia,l'Austria s'impadron della Galizia e della Lodomiria e la Prussia ottenne la parte occidentale che le mancava per saldare i propri confini. Pur indebolito,Stanislao continu nella sua politica riformatrice;il Parlamento si lasci convincere ad approvare una Costituzione che trasformava la monarchia Polacca da elettiva ad ereditaria e sopprimeva il liberum veto. Nuovamente le truppe zariste invasero i territori polacchi che furono dimezzati da una "seconda spartizione" a vantaggio di Russia e Prussia. Ci che restava della Polonia spar con la "terza spartizione" del 1795. L'esperienza illuminata dell'assolutismo questa volta aveva fallito comportando la cancellazione di uno stato dalla cartina geo-politica europea. Nella storia svedese che segu la morte senza eredi di Carlo XII noto come "era della libert";il successore Federico I d'Assia-Cassel dovette impegnarsi a rispettare una Costituzione che attribuiva alla Dieta,composta dai quattro ceti(nobiliare,clericale,borghese,contadina). Le campagne militari contro la Russia e Prussia non portarono ad alcun vantaggio territoriale ma tuttavia non compromisero l'assetto interno del Paese e anzi possiamo dire che il progresso economico-civile del paese fu talmente importante che l'analfabetismo si poteva considerare scomparso. NEL 1772 Gustavo III attu un colpo di stato che port all'abnegazione del testo costituzionale e alla restaurazione dell'assolutismo monarchico. Il suo governo si distinse per una serie di mosse riformatrici in campo amministrativo e giudiziario che giunsero a togliere una serie di privilegi nobiliari. In Danimarca invece l'assolutismo era divenuto una legge fondamentale dello Stato a partire dal 1665. Qui Cristiano VII abol la servit,trasform i coloni dipendenti in proprietari terrieri autonomi,grazie ad un programma che mirava ad un riscatto dei poderi;da ci ne ricevettero impulso l'agricoltura e l'allevamento,facendo della Danimarca uno dei paesi pi all'avanguardia in Europa.

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119. La crisi del papato e i regni iberici nel 1700


A differenza delle confessioni protestanti,il cattolicesimo si presentava come una struttura sovranazionale sottoposta all'autorit assouta del pontefice romano e della sua curia,a cui non solo dovevano obbedienza,ma anche i laici rientravano in questo progetto spirituale. Fu il clero regolare a divenire bersaglio degli attacchi sempre pi violenti delle menti illuministe:sia perch soggetti direttamente a Roma e non a vescovi o arcivescovi locali sia perch lo si accusava di condurre una vita oziosa e parassitaria. Grande scalpore suscit nel 1763 le tesi pubblicate dal vescovo di Treviri,Nikolaus Von Hantheim,che riconoscevano al papa romano solo un primato onorifico all'interno della Chiesa. I pontefici Clemente XII e Benedetto XIV parvero disponibili ad un compromesso con le nuove correnti politico-culturali ed espressione di questa tendenza conciliativa furono i concordati stipulati dalla santa sede con il Regno di Sardegna (1727,1740)Regno di Napoli (1741) e Spagna (1737 e 1753) che disciplinavano materie come la tassazione del clero e il conferimento dei benefici e del diritto d'asilo. Il rigido pontificato di Clemente XIII fece peggiorare i rapporti tra Chiesa e potenze cattoliche;conseguenza,gli stati cattolici s'impegnarono a cacciare i gesuiti dai loro territori(Francia,Portogallo,Spagna,Regno di Napoli,Ducato di Parma).La pressione aument fino a che Clemente XV decret (1769-1774) lo scioglimento della compagnia di Ges. Spagna e Portogallo erano in prima fila nella lotta contro i gesuiti. In Portogallo,la situazione cambi radicalmente sotto il regno di Giuseppe I per opera dell'onnipotente ministro Sebastiao Jos de Carvalho e Mello,dal 1770 marchese di Pombal,protagonista della ricostruzione di Lisbona.Egli riform gli studi,rafforz l'esercito,promosse lo sfruttamento delle colonie e cerc di dare impulso alle manifatture e al commercio con la creazione di compagnie privilegiate. In Spagna l'ascesa dei Borbone con Filippo V aveva segnato una svolta in senso assolutistico. I tentativi di riforma cominciati con Ferdinando VII,si fecero pi concreti con Carlo III che aveva fatto il suo apprendistato come Re di Napoli e che si circond di ministri illuminati. La popolazione spagnola pass nel XVIII da 8 milioni a 11 e mezzo e notevoli segnali di risveglio economico si manifestarono nella periferia del regno. Anche il settore agricolo crebbe grazie all'abolizione di tecniche arretrate;uno sviluppo anche pi rapido conobbero le colonie ispano-americane,dove gli sforzi della madrepatria di combattere la volont d'autonomia creola furono vani,per via di una nascente e coesa classe dirigente spagnola in quei posti.

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120. Il quadro politico e intellettuale nella prima met del secolo XVIII
Le riforme in Piemonte Fin dal 176-1707 i domini spagnoli in Italia (Stato di Milano,Regno di Napoli,Sicilia e Sardegna) erano passati grazie ai successi imperiali agli Asburgo austriaci che alla pace di Rastatt(1714) (pace successiva alla guerra di Successione spagnola(1701-1714) dovettero cedere la Sicilia col titolo regio ai Savoia. La guerra di successione polacca port alla temporanea occupazione di Milano da parte del Re di Sardegna Carlo Emanuele III che alla fine dovette accontentarsi dell'acquisto delle due province di Novara e Tortona.La monarchia austriaca perse il regno napoletano e la Sicilia conquistati nel 1734 da Carlo di Borbone,figlio del sovrano spagnolo Filippo V;in compenso Carlo VI d'Asburgo ebbe Parma e Piacenza,senza contare che poi Francesco Stefano di Lorena ottenne il Granducato di Toscana alla morte dell'ultimo rappresentante della famiglia Medici. La guerra di Successione austriaca (1740-1748) spost a est il confine tra stato sabaudo e Lombardia austriaca;da quest'ultima vennero staccate Parma e Piacenza che tornarono a formare un ducato indipendente amministrato dai Borbone (precisamente Filippo di Borbone,fratello minore del re di Napoli). Insieme al declino della potenza spagnola,si registr in Italia l'indebolimento della Chiesa;nella controversia tra papato e impero non pochi furono i letterati che prese le parti dell'impero. L'anticurialismo e l'anticlericalismo divenne il terreno privilegiato d'incontro tra monarchia austriaca e ceto intellettuale del Mezzogiorno (molti intellettuali dell'Italia meridionale: G.Vico,P. Mattia Doria). Tra Sei e Settecento segnarono una ripresa e un rafforzamento degli scambi culturali tra Italia ed Europa e una presa di coscienza di arretratezza nei confronti nazioni come Francia,Inghilterra e Olanda. L'espansione territoriale del Piemonte coincise con una serie di riforme approvate da Vittorio Amedeo II:la promozione di un nuovo catasto delle propriet fondiarie che port ad una migliore distribuzione delle imposte e una sensibile riduzione delle immunit di cui godevano i beni fuedali ed ecclesiastici. Venne rilanciata e riformata l'Universit di Torino e creato per la prima volta nella penisola,un sistema statale di scuole secondarie. Con il successore Carlo Emanuele III prosegu il rafforzamento delle tendenze assolutistiche e nel 1771 si giunse all'abolizione della feudalit e l'inizio di provvedimenti atti a limitare il potere baronale e a ridurre i privilegi ecclesiastici,combattere il brigantaggio e l'analfabetismo.

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121. Illuminismo e riforme nella Lombardia Austriaca


Dopo la pace di Aquisgrana del 1748,la monarchia austriaca rimaneva in possesso dello Stato di Milano e del ducato di Mantova uniti sotto uno stesso governo a formare la Lombardia austriaca. Una prima ondata di riforme invest lo stato milanese tra gli anni Quaranta e gli anni Cinquanta;nel 1749 fu riordinata l'amministrazione e abolita la vendita delle cariche che dovevano essere conferite a requisiti solo di capacit e merito. Le finanze furono risanate con i dazi di una "Ferma generale",l'istituzione di un banco per la gestione del debito pubblico e il graduale rimborso dei creditori dello stato. Il risultato pi importante fu il conseguimento del catasto presieduto dal celebre giurista Pompeo Neri(sotto il regno di Carlo VI);contributi ideologici e culturali vennero da P.Verri,da C.Beccaria(nonno del Manzoni)e dal poeta G.Parini. Sotto Giuseppe II,si giunse nel 1786 alla soppressione del Senato e all'istituzione di un moderno sistema giudiziario;furono rinnovate le scuole superiori di Milano e Pavia. L'economia della regione trasse vantaggio oltrech dalle riforme finanziarie gi notata dal miglioramento delle vie di comunicazione e dall'accesso privilegiato al mercato austriaco.

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122. La Toscana dalla reggenza a Pietro Leopoldo


Il nuovo Granduca di Toscana Francesco Stefano,marito di Maria Teresa e dal 1745 anche imperatore del Sacro Romano Impero,risiedeva a Vienna e si faceva rappresentare a Firenze da un Consiglio di Reggenza composto da funzionari lorenesi. Una linea di fermezza e rigidit venne seguita nei rapporti con il mondo ecclesiastico;l'emanazione nel 1743 di una nuova legge sulla stampa rivendic allo Stato il controllo sulla censura e una legge sulle manimorte(che subordinava l'autorizzazione del governo l'acquisto di nuove terre da parte degli enti ecclesiastici,venne promulgata nel 1751. Gli ultimi anni della reggenza lorenese in Toscana furono contristati da una carestia pesante che Pompeo Neri prov a sconfiggere favorendo la libera circolazione delle derrate affinch si incoraggiasse la produzione e il commercio del grano. Fu poi la volta di Pietro Leopoldo che nel 1767 propose con una legge la compravendita dei cereali all'interno dello Stato e l'esportazione di essi finch i prezzi fossero tornati al livello abituale. Altre iniziative furono avviate dal sovrano austriaco,quali la bonifica della Valdichiana e della Maremma senese,la decisione di "allivellare" le terre appartenenti alla corona e alle manimorte (anche se l'operazione non and in porto,poich questi appezzamenti finirono in mano ai nobili) Il documento pi celebre fu il codice penale che per la prima volta in Europa aboliva la pena di morte.Per quanto riguarda i rapporti tra Stato e Chiesa,i propositi pi radicali poterono essere realizzati;Scipione de' Ricci proponeva la superiorit del concilio sul papato,l'indipendenza dei vescovi da Roma e il cambiamento della lingua dal latino al volgare.Se questo piano fosse stato attuato,si sarebbe verificato uno scisma da Roma ma alla fine un'assemblea di vescovi e sommosse popolari impedirono l'attuamento di questi cambiamenti.

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123. La societ italiana alla fine del Settecento


Solo marginalmente furono toccati dal movimento delle riforme statali pontificio e le Repubbliche oligarchiche di Venezia,Genova e Lucca. Roma rimaneva una grande capitale,meta di un flusso continuo di visitatori provenienti da tutta l'Europa e sotto il pontificato di Pio VI si affermarono nuovi indirizzi di politica economica ,con l'eliminazione di dazi interni e il tentativo di prosciugamento delle paludi Pontine. Venezia fu il maggior centro editoriale italiano e sede di una raffinata civilt letteraria e artistica(C.Goldoniteatro,Guard e Tiepolo-pittura). Anche in Italia come nel resto d'Europa,si registr un aumento demografico(da poco pi di 13 milioni a 18 milioni di abitanti).

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124. Gli inizi della colonizzazione inglese e francese nel Nord America
Le colonie inglesi nord-americane avevano avuto differenti origini. Nel 1620 un centinaio di puritani inglesi di modesta estrazione sociale,i cosiddetti Padri Pellegrini attraversarono l'Atlantico per stabilirsi nella regione del Massachusetts(dove nel 1630 venne fondata Boston)e del Connecticut;nel 1681 il quacchero William Penn fond la Pennsylvania;altre colonie ancora come Nuova Amsterdam(ribattezzata New York 1644) furono conquistate dagli inglesi durante le guerre seicentesche. Ai primi del Settecento le colonie britanniche erano 12:New Hampshire,Massachusetts,Pennsylvania,North e South Carolina,New York,New Jersey,Virginia,Connecticut,Maryland,Rhode Island e nel 1732 si aggiunse la Georgia(ovviamente in onore al sovrano inglese Giorgio I). Non solo inglesi e scozzesi,ma anche irlandesi,olandesi e tedeschi attraversarono l'oceano in cerca di fortuna,attratti dalla speranza di accedere a nuovi appezzamenti terrieri o per sottrarsi a persecuzioni religiose o giudiziare dalla madrepatria. Dato da non trascurare,la popolazione nera(tutti schiavi)superava il 40%,perci costituiva un'etnia non indifferente in quella realt. Sul versante economico,le colonie geograficamente pi meridionali erano quelle che si integravano meglio con le esigenze della madrepatria(fornendo prodotti agricoli:tabacco,riso,indaco,cotone)mentre le colonie centro-settentrionali erano abitate da coltivatori diretti che producevano e importavano il necessario per guardagnarsi da vivere.Essi commerciavano con le Indie occidentali(Antille)esportando grano,legname,carne salata in cambio di zucchero,melassa(utilizzata per la fabbricazione di rum). All'inizio del Settecento le colonie si erano create istituzioni politico-giudiziarie abbastanza simili:si sceglieva un governatore che nominava giudici e aveva diritto di veto sulle decisioni prese dal potere legislativo. Di gran lunga differente la situazione delle colonie francesi(o meglio della Nuova Francia) dove (nella zona dell'odierno Canada)si fondarono verso la met del Seicento le citt di Qubec e Montral;dalla regione di grandi laghi gli esploratori e missionari francesi si erano spinti verso il corso del Mississippi raggiungendo le sue foci fino a fondare nel 1720 la citt di New Orlans.

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125. I contrasti tra le tredici colonie d'America e la madrepatria inglese


Durante la guerra dei Sette anni(1756-1763)gli abitanti delle tredici colonie parteciparono affiancando le truppe britanniche inviate dall'Europa contro i francesi;essi presero cos coscienza della propria forza e dell'incapacit militare delle forze della madrepatria,tali da riuscire a vincere senza il sostegno politicomilitare inglese. Cominciava insomma a nascere un crescente malcontento verso il Parlamento inglese che in base agli Atti di navigazione vietave il commercio delle colonie verso altri paesi,imponendo forti dazi sull'importazione di alcuni prodotti importati ed esportare manufatti che potessero mettere in concorrenza altri paesi diversi dalla madrepatria. Alla fine della guerra dei Sette anni,era convinzione del governo inglese che l'indebitamento statale si potesse ridurre mediante un maggior contributo da parte delle colonie oltre oceano.Col passare degli anni furono emanate norme sempre pi soffocanti volte a reprimere il commercio di contrabbando;i coloni gi colpiti dagli effetti negativi della guerra dichiararono incostituzionale la tassa di bollo,perch approvata da un organo politico che non li rappresentava.Nel febbraio 1766 il governo inglese ritir la tassa di bollo ma riafferm il proprio diritto di tassare i coloni che presero a boicottare le merci inglesi. La tensione crebbe finch a Boston nel 1770 un paio di soldati inglesi aprirono il fuoco sulla folla uccidendo cinque civili;tre anni dopo,esattamente il 16/12/1773 un gruppo di patrioti travestiti da indiani sal a bordo di una nave della Compagnia delle Indie orientali in attesa di scaricare la sua merce nel porto di Boston e gett in acqua tutto il carico di t trasportato da essa(Boston tea party):questo gesto segn l'inizio delle ostilit fra colonie e madrepatria.

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126. La guerra di indipendenza americana


La reazione del governo inglese fu durissima (chiusura del porto bostoniano fino al risarcimento economico delle merci gettate a mare);intanto oltre oceano nel 1774 si riun a Philadelphia il "Primo Congresso Continentale" nel quale fu riaffermato il principio che gli americani riconoscevano valide solo le leggi e le imposte votate dalle loro assemblee e non dal Parlamento britannico. Il "secondo congresso continentale" coincise col verificarsi di sanguinosi scontri armati tra coloni e l'esercito britannico.Il 4 luglio 1776,in un clima di esaltazione collettiva,venne approvata la "Dichiarazione d'Indipendenza" che proclamava il diritto degli americani a darsi un nuovo governo sulla base dell'uguaglianza naturale tra tutti gli uomini e del diritto inalienabile di ognuno alla vita,alla libert e alla ricerca della felicit;bench in contraddizione con la schiavit nera che vigeva all'epoca,i valori elaborati nel vivo dell'esperienza americana erano stati mescolati alle ideologie portate dall'Illuminismo europeo. Il comando delle forze fu affidato a George Washington,un ricco possidente della Virginia che si era distinto nelle operazioni militari contro i francesi durante la guerra dei Sette anni contro la Francia. Le truppe inglesi dopo un primo momento di successi iniziali,cominci a soccombere di fronte alla disciplina e all'organizzazione efficace dell'esercito americano che con la tattica della guerriglia soprese i soldati nemici logorando loro il morale. La svolta arriv nel l'ottobre 1777 con la battaglia di Saratoga dove un contingente inglese di 8000 soldati si arrese agli americani;questo episodio convinse il governo francese ad appoggiare gli americani.L'intervento della Francia e in seguito anche della Spagna valse a contrastare la flotta britannica impedendo rifornimenti marittimi. Nell'ottobre 1781 il generale inglese Cornwallis,stretto tra la squadra francese e l'esercito congiunto francoamericano fu costretto a capitolare a Yorktown. Con il trattato di Versailles del 1783 la Gran Bretagna riconosceva le colonie nordamericane e restituiva alla Francia alcuni territori nei Caraibi,nel Senegal e alla Spagna Minorca e la Florida.

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127. Una Costituzione per gli Stati Uniti d'America


Cominciarono quindi i lavori per creare un testo legislativo unico,che venisse accettato in ogni Stato e approvato infine al Congresso continentale. Gli "Articoli di Confederazione votati nel 1777 ed entrati in vigore quattro anni dopo,lasciavano quelli che ormai gli Stati Uniti d'America solo la politica estera e la difesa erano prerogativa dei singoli stati. Si fece largo fra gli uomini politici,l'esigenza di un governo centrale e forte,capace di regolare la politica interna come il commercio estero e la circolazione della moneta. La Convenzione si riun nuovamente a Philadelphia tra maggio e settembre 1787:le discussioni furono accese ma alla fine prevalse la proposta della delegazione della Virginia di una confederazione federale nuova(grazie alle idee di J.Madison e del newyorkese A.Hamilton,capo appunto del partito federalista). La Costituzione degli Stati Uniti d'America fu approvata a maggioranza il 17 settembre ed entr in vigore nell'estate del 1788;alla base di essa c'era un difficile equilibrio tra l'esigenza di rafforzare il governo centale e salvaguardare l'autonomia dei singoli Stati.Il potere legislativo fu affidato ad un Congresso composto da un Senato e da una Camera dei Rappresentanti;al vertice del potere esecutivo vi era un presidente eletto dal popolo con un sistema a doppio grado. Al presidente,il cui mandato(rinnovabile) durava 4 anni spettavano il potere di veto sospensivo sulle leggi,la nomina dei ministri e il controllo del Congresso,politica estera e forze armate.Inoltre designava i giudici della Corte suprema che una volta insediati erano per inamovibili. Alla corte suprema era attribuito una sorta di controllo di legittimit costituzionale sulla legislazione sia del governo federale,sia dei singoli stati.

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128. Lo sviluppo degli Stati Uniti tra Sette e Ottocento


Superata la crisi,la neonata nazione americana riprese con grande impeto la via dello sviluppo demografico ed economico. Il primo stato a unirsi ai 13 gi coesi fu il Vermont(1791) seguito dal Kentucky(1792),Tennessee (1796) e Ohio(1802);per quanto il governo si sforzasse di regolare l'assegnazione delle terre,fu impossibile evitare scontri e tensioni fra Stati;naturalmente di fronte all'inarrestabile espansione degli Stati Uniti d'America verso ovest,furono gli indiani a pagarne le conseguenze,espulsi dal loro territorio d'origine e uccisi a migliaia. Il primo presidente degli Stati Uniti fu George Washington eletto nel 1789 e rieletto anche il quadriennio successivo;la fama di generale vittorioso e la semplicit dei suoi modi assicurarono al governo federale l'autorit necessaria per l'adozione di misure spesso impopolari. Per fronteggiare i debiti di guerra,furono fatti pagare gli interessi ai speculatori che avevano incetta dei relativi titoli,s'istituirono dazi e imposte gravanti sulla popolazione e infine si cre una Banca degli Stati Uniti nel 1791. A partire dal 1791 stesso cominci politicamente a delinearsi una lotta al potere di nuovi partiti nascenti,come quello repubblicano(che ebbe il suo esponente pi noto in Thomas Jefferson) contrapposto a quello federalista. Le elezioni presidenziali del 1796 furono vinte da un altro federalista(J.Adams) ma quattro anni dopo riuscirono a spuntarla i repubblicani guidati prima dallo stesso Jefferson e poi da J.Madison. Con il governo repubblicano,si ridussero lo spese per la burocrazia,la diplomazia e l'esericito rilanciando l'economia americana che all'inizio del diciannovesimo secolo era pronta ad affacciarsi sullo scenario europeo sempre in fermento.

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129. Economia e societ in Francia al tramonto della monarchia


L'avvento di Luigi XVI sul trono francese(1774) coincise con l'inizio di un periodo di difficolt e malessere per l'economia del paese. I punti deboli di questo sviluppo erano la scarsit della produzione di carbone,il ritardo nella meccanizzazione dell'industria tessile,la mancanza di un'organizzazione creditizia efficiente e moderna e soprattutto il carattere arretrato dell'agricoltura;le terre della nazione erano del 10% per il clero,il 20% alla nobilt,il 30-40% alla borghesia e il rimanente 30-40% ai contatini. La percentuale del suolo posseduta dai coltivatori diretti era pi elevata in Francia che in Inghilterra,ma il suo frazionamento era tale che alla fine dell' "ancin regime" solo una piccola minoranza poteva vivere del proprio ricavato agricolo.L'aumento dei prezzi agricoli non fece altro che aggravare le masse lavoratrici. Accanto alle cause oggettive di disagio economico,vi erano anche reazioni soggettive che minacciavano l'equilibrio sociale della nazione: tendenza di molti signori e dei loro agenti a ripristinare i diritti feudali, l'aumento delle imposte dopo il 1780, la parziale attuazione di misure invocate dalla dottrina fisiocratica, l'abolizione degli usi collettivi e l'accorpamento degli appezzamenti in grandi aziende. A questo tradizionalismo delle masse si mescolano echi confusi e distori delle ideologie illuministe quali l'eguaglianza de diritti o la sovranit popolare anche se nella Francia di questo periodo non c'era un distacco accentuato tra borghesia e nobilt. Pi che divisione sociale,il paese era attraversato da molteplici linee di tensione che la crisi politica era destinata ad aggravare e a far esplodere.

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130. La crisi finanziaria e politica della monarchia


Tra il 1754 e il 1789 si succedettero in Francia ben 19 direttori delle finanze,a causa dei fallimenti derivati dai provvedimenti presi da questi politici. L'economia francese era in crisi per via dell'insufficienza delle entrate statali riguardo al carico delle spese pubbliche e l'unica via verso un risanamento finanziario era costringere o convincere i ceti privilegiati a contribuire in proporzione alle loro ricchezze. Due furono le strategie messe in atto per uscire dalla crisi: la prima tentata da Turgot => consisteva nello spostare il peso maggiore delle imposte sulla propriet terriera e nel puntare su un incremento delle entrate che sarebbe stato il naturale effetto dello sviluppo economico. La seconda che mirava a una riduzione delle spese e degli sprechi,fu la via imboccata da J.Necker(banchiere di Ginevra)che venne posto al timone delle finanze francesi nell'ottobre 1776. Egli abol molti uffici,ridusse le spese della corte,unific varie casse,riform e rese pi redditizia l'amministrazione del demanio regio;evit inoltre di inasprire le tasse e ricorse al credito caricando i bilanci futuri di nuovi aggravi per il pagamento degli interessi. Dopo il suo licenziamento e anni di immobilismo,il nuovo controllore generale Charles-Alexandre de Calonne,decise nel 1786 di porre il sovrano di fronte alla realt:il deficit superava i 100 milioni e met del bilancio era usato come pagamento per il sanamento del debito pubblico. L'unica soluzione era adottare riforme radicali,che prevedevano un'imposta fondiaria detta "sovvenzione territoriale",proporzionale alla rendita,pagabile in natura e gravante senza eccezioni su tutti i proprietari terrieri,nobili ed ecclesiastici compresi;prevedeva anche la liberalizzazione commerciale e l'eliminazione di dogane interne. Nel 1787 venne convocata a Versailles un'assemblea di notabili che si opposero al programma di riforme proposte da de Calonne. Il re dunque decise di sostituire de Calonne con l'arcivescovo di Tolosa de Brienne che mantenne la sovvenzione territoriale ideata dal precedente ministro,ma non evit che l'assemblea si sciogliesse nel maggio dello stesso anno. Sciolta l'assemblea,fu il Parlamento parigino a prendere la guida dell'opposizione rifiutando le proposte dell'arcivescovo e nell'opinione pubblica oramai era costante il riferimento agli Stati Generali come all'unica istanza che poteva discutere riguardo al futuro economico del paese. Cos il responsabile delle finanze convoc gli Stati Generali per il primo di maggio dell'anno successivo e poi si dimise,costringendo Luigi XVI a richiamare Necker. Il 25 settembre il Parlamento della capitale francese dichiar le modalit che dovevano essere rispettate dall'assemblea come l'ultima volta che era stata convocata(nel 1614),con tutti i rappresentanti dei 3 ordini riuniti.

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131. La rivoluzione in marcia: il 1789


Il grande effetto della mobilitazione psicologica che ebbe questa capillare consultazione popolare fu rilevante in tutta la nazione francese;in questo clima di agitazione e di attesa di cambiamenti epocali si riunirono a Versailles gli Stati Generali,il 5 maggio 1789. I deputati (in tutto 1165),erano divisi per met in Terzo Stato e gli altri due ordini sommati insieme;tra il clero c'erano molti parroci solidali con le richieste del Terzo Stato e anche nel secondo ordine vi era un gruppo numeroso di nobili pronti a schierarsi con il Terzo Stato(tra i quali il marchese di La Fayette,reduce dalla partecipazione alla guerra d'indipendenza americana). I deputati del Terzo Stato proposero agli altri 2 ordini di riunirsi in un'unica assemblea,ma entrambi rifiutarono in un primo momento,poi alcune fazioni del clero cedettero di fronte alla fermezza del Terzo Stato. Luigi XVI solidale con il ceto nobiliare,chiuse la sala delle adunanze,ma i deputati del Terzo Stato si riunirono nella cosiddetta "sala della pallacorda" giurando il 20 giugno di non separarsi pi e riunirsi dovunque le circostanze lo richiedessero. Alla fine del mese(giugno) il clero e la fazione pi illuminata della nobilt si erano unite al Terzo Stato e il 9 luglio l'Assemblea Nazionale s'intitol "Costituente":di fronte a ci la restante fazione che si opponeva alla costituente form una milizia borghese,contrastata da alcune sommosse organizzate dal popolo minuto. Queste azioni sfociarono nell'episodio pi importante della rivoluzione francese:il 14 luglio una folla composta in gran parte da artigiani e bottegai si present davanti alla fortezza della Bastiglia;il governatore di essa ordin di fare fuoco sulla fola che per caric i soldati di guardia massacrandoli. Luigi XVI ordin la ritirata dei reggimenti stranieri (che aveva chiamato per reprimere le rivolte popolari)e richiam come ministro Necker. Nel paese presero forma una serie di milizie volontarie che presero il nome di "Guardia Nazionale";a ci s'aggiunse una serie di disordini nelle campagne (periodo detto Grande Paura). Questi episodi si risolsero il 4 agosto con l'abolizione del regime e delle strutture feudali e il riscatto dei diritti reali,cio aboliti solo dietro un pagamento di un rimborso ai titolari.Sull'onda dell'entusiasmo l'Assemblea Nazionale pass ad elaborare una "Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino" in 17 articolo,che fu approvata il 26 agosto 1789,rimasta nel tempo come la pi solenne e completa affermazione delle libert fondamentali,dell'eguaglianza dei cittadini. L'atteggiamento evasivo del re finirono col convincere i patrioti che un'altra prova di forza era inevitabile e che era necessario costringere la corte a trasferirsi a Parigi. Il fermento crebbe di pi quando si seppe che il 1ottobre in occasione di un banchetto tenuto nella reggia di Versailles,alcuni ufficiali avevano calpestato la coccarda tricolore,simbolo della rivoluzione;per evitare contrasti col popolo acconsent a trasferirsi con la corte insieme anche all'Assemblea Nazionale.

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132. La ricostruzione dell'unit nazionale francese dopo la rivoluzione


Il primo responsabile del fallimento del nuovo ordine monarchico-costituzionale fu Luigi XVI stesso;scarsa era di conseguenza l'influenza degli aristocratici sostenitori dell'Assolutismo,perci il sovrano non aveva possibilit di ribaltare la situazione. Intanto nello schieramento dell'Assemblea si stavano distinguendo alcuni personaggi come Arras,Maximilien e Robespierre;pi popolare nel reclutamento e pi radicale nelle opinioni era il club detto dei "cordiglieri" formatosi nel 1790 dei quali facevano parte Danton e Desmoulins,mentre sorgevano club e riunioni tenute in conventi di dominicani (jacobins). Nel maggio del 1790 Parigi venne divisa in 48 sezioni che costituirono la formazione di club popolari:prendeva forma la figura del "sanculotto"(vestito di pantaloni lunghi,non con calzoni attillati come era solito dei nobili),il popolano di parigi appartenente al mondo dell'artigianato e del piccolo commercio. Intanto si festeggi l'anniversario della presa della Bastiglia e dopo l'abolizione del vecchio regime si cercava di svoltare politicamente con riforme amministrative-giudiziarie. Rimaneva per incompleto il problema finanziario,reso pi serio dall'illusione che il rovesciamento delle vecchie tradizioni avessero portato una ventata di cambiamento economico. Alcune vecchie imposte furono sostituite,una contribuzione fondiaria proporzionale al valore della propriet,un'imposta sulla ricchezza mobile e una patente per l'esercizio di professioni,arti e mestieri.In ambito economico gli orientamenti liberalisti s'espressero con la soppressione delle corporazioni di mestiere con la proclamazione della libert iniziativa e con la legge del 14 giugno 1791 che proibiva associazioni operaie.Oltre a ci s'aggiunse la discussione e l'approvazione da parte dell'Assemblea Nazionale di una "costituzione civile del clero" che portava una radicale riorganizzazione della Chiesa di Francia (diocesi episcopali ridisegnate a 83 dipartimenti,vescovi eletti dai cittadini come le altre autorit dipartimentali,mentre i parroci erano designati dalle assemblee elettorali distrettuali). In altre parole quasi tutti i vescovi e una met circa dei parroci rifiutarono di prestarlo e furono sostituiti.

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133. La caduta della monarchia


La notte tra il 20-21 giugno 1791 Luigi XVI,con i suoi familiari e un piccolo seguito di servitori verso la frontiera orientale. Bloccata a Varennes,la comitiva fu obbligata a tornare indietro sotto scorta in mezzo ad una folla indignata e silenziosa. La fuga regia introdusse un'ulteriore divisione tra le forze rivoluzionarie;mentre Robespierre,Marat e altri chiedevano la deposizione del sovrano,la maggioranza finse di credere ad una versione fasulla di un rapimento. Nel frattempo erano stati terminati i lavori da parte dell'Assemblea Nazionale per la redazione della Costituzione;essa preceduta dalla Dichiarazione dei diritti,fu votata dopo lunghe discussioni il 4 settembre 1791. La costituzione del 1791 manteneva alla monarchia il potere esecutivo,che per consisteva quasi unicamente nelle facolt di nominare ministri,diplomatici e generali;i poteri regi erano limitati perch il voto dell'Assemblea era sempre l'ultima istanza. In seguito essa fu sciolta,ma prima dello scioglimento vot una legge in base alla quale i suoi membri non potevano essere eletti a far parte dell'autorit dei circoli e delle societ popolari;grazie a ci la sinistra riusc gradualmente la sua egemonia all'Assemblea per 3 ragioni;in primo luogo essa era meglio organizzata,disponeva di personaggi abili e popolari ed era appoggiata da club di giacobini dove Robespierre trionfava con la sua oratoria. In campo economico nel 1790 il raccolto era stato mediocre e al rincaro dei viveri si accompagnavano ora le conseguenze della svalutazione degli assegnati e dei prodotti coloniali.Col carovita le sommosse popolari tornarono soprattutto nella capitale,dove si misero in luce gli "arrabbiati";entrarono in questo contesto anche i "brissottini" guidati dallo stesso Brissot che faceva leva sull'orgoglio nazionale e alla fierezza rivoluzionaria contro le potenze straniere che sembravano minacciare la stabilit statale. Questa politica aveva l'appoggio della corte e nonostante gli avvertimenti di Robespierre si trascin la grande maggioranza dell'Assemblea legislativa.Il re si lasci convincere a dichiarare guerra al nuovo "re di Boemia e d'Ungheria",cio all'imperatore Francesco I:la proposta fu accolta quasi all'unanimit. Ma il fallimento dell'impresa militare non fece che accrescere il malumore popolare arricchiti da contrasti all'interno dell'Assemblea e da accuse di tradimento di corte e aristocratici. Le Tuileries furono invase da una folla di manifestanti che sfilarono davanti al re obbligandolo a indossare il berretto frigio,simbolo rivoluzionario. La giornata del 10 agosto ebbe come momenti culminante la creazione di una nuova municipalit(Comune "insurrezionale") e l'assalto al palazzo reale.L'Assemblea legislativa vot la deposizione del re,riconobbe la Comune insurrezionale in attesa che si eleggesse una nuova assemblea (a suffragio universale maschile). La caduta della monarchia coincideva con una fase nuova caratterizzata dallo scontro tra il potere legale e il potere di fatto esercitato in prima persona dalle masse dei sanculotti.

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134. La lotta politica all'interno della Convenzione durante la rivoluzione francese


La giornata del 10 agosto 1792 segn una svolta nella storia della rivoluzione francese;non solo la monarchia era stata deposta ma la rappresentanza nazionale era stata acclamata dalla piazza e si era promulgata una Costituzione. Nei giorni seguenti per il pericolo di un'avanzata prussiana,la pressione popolare e l'ossessione di un complotto aristocratico determin una serie di misure prudenti:arresto di aristocrarici sospettati,sequestri dei beni degli emigrati,leve numerose di soldati nei dintorni della capitale. In questo clima di paura matur un episodio raccapricciante:tra il 2 e il 6 settembre folle di sanculotti invasero le carceri parigine trucidando tutti i detenuti all'interno(poich sospettati di complotto anti-rivoluzione). Il 20 settembre intanto l'avanzata prussiana si arrest a Valmy dall'artiglieria francese e nell'autunno 1792 l'esercito occup la parte sinistra del Reno,il Belgio,Nizza e la Savoia;parallelamente a ci la Convenzione abol formalmente la monarchia. La nuova assemblea creata(detta appunto Convenzione) era formata dalla Sinistra costituita dai brissottini(chiamati in seguito Girondini,poich provienti dal dipartimento della Gironda a Bordeaux);c'erano anche quelli aderenti alla Montagna(Montagnardi appunto) e il resto detto "Palude" che oscillavano tra i due schieramenti. Si cre per nel corso dell'anno una lotta tra Girondini e Montagnardi che si approfond ancor di pi a proposito dell'atteggiamento da assumere nei confronti del re,detenuto con la famiglia nella torre del Tempio.Prevalse l'idea di processarlo di fronte alla stessa Convenzione;i girondini che avevano fatto di tutto per evitare il processo cerc di coinvolgere il popolo fallendo e il re fu condannato a morte(dopo una votazione).Il 21 gennaio 1793 Luigi XVI fu ghigliottinato;a ci si aggiunse l'annessione alla riva sinistra del Reno,il Belgio,Nizza e la Savoia(causando la creazione di una coalizione anti-francese). Il primo febbraio la Convenzione dichiar guerra agli inglesi e agli olandesi e in marzo agli spagnoli;alla coalizione aderirono tutti a parte gli stati tedeschi e italiani. Questa mossa non fu azzeccata perch ci furono diversi insuccessi e soprattutto lo scoppio di una rivolta che terr in scacco per molti mesi le milizie francesi(la rivolta in Vandea) La Convenzione reag varando una serie di misure eccezionali,creando anche Comitati di sorveglianza in tutti i dipartimenti;per quanto riguarda la questione economica fu votato un "maximum" dei grani e delle farine(un prezzo fisso per ogni dipartimento). I girondini per,in disaccordo con queste mosse rovesciarono le municipalit di Lione e Marsiglia ma i sanculotti tornarono a farsi sentire nelle strade della capitale francese.Essi fecero votare una mozione che disponeva l'arresto di 29 girondini e due ministri.I montagnardi avevano quindi trionfato(mettendo fuori combattimento i girondini).

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135. Il governo rivoluzionario e il Terrore


Nell'estate 1793 Parigi assomiglia sempre pi a una citt assediata;il 23 luglio Magonza si arrese,il territorio francese era preda della armata austriache a nord,a sud invaso invece dai piemontesi.La "grande Armata cattolica e reale" degli insorti vandeani cinse d'assedio Nantes mentre si diffuse in parecchi dipartimenti la protesta contro il colpo di forza dei sanculotti del passato 2 giugno e contro la pretesa della capitale di seguire una propria politica. Il 27 giugno capitol il porto di Tolone,per mano inglese;dal canto loro i sanculotti istigati dai cordiglieri e dagli arrabbiati chiedono misure sempre pi spietate contro aristocratici,ricchi e affamati del popolo;ci si stava dirigendo verso una situazione di completa anarchia fino a che fu promulgata il 25 giugno 1783 una nuova Costituzione,preceduta da un'altra Dichiarazione dei diritti(si erano aggiunti i diritti alla sussistenza,al lavoro,all'istruzione e all'insurrezione).Venne ampliato il Comitato di salute pubblica con l'ammissione di esponenti montagnardi;furono approvate anche altre riforme come l'abolizione dei diritti signorili(senza inennizzo),la vendita dei beni nazionali,la pena di morte contro gli speculatori. Il tribunale finanziario prese a funzionare a pieno ritmo:tra ottobre e dicembre 1793 furono ghigliottinate 177 persone,tra cui l'ex regina Maria Antonietta;il regime del "Terrore" venne posto all'ordine del giorno,fu posta dagli herbertisti una campagna di scristianizzazione volta anche a modificare feste (ossia si celebravano feste in onore della dea Ragione)e il calendario (modificando i nomi dei mesi). L'autunno 1793 fu positivo poich Marsiglia ritorn in mano alle truppe fedeli alla Convenzione;cadde anche Lione in agosto e Tolone fu ripresa in dicembre grazie alle strategie militari di un giovanissimo comandante che di nome faceva Napoleone Bonaparte. Il focolare scoppiato nella regione dell Vandea si spense,anche se continu una specie di guerriglia nella zona ovest del dipartimento. All'interno del comitato di salute pubblica cresceva intanto l'ascendente di Robespierre detto "l'incorruttibile";la sua personalit tuttavia era differente dal suo rivale Danton. Nei primi mesi del 1794 Robespierre si sent forte da lanciare un attacco contro la sinistra di Herbert e contro gli "indulgenti";i sostenitori di Herbert vennero ghigliottinato a fine marzo,insieme ai giornalisti Danton e Desmoulins poco dopo;questa manovra rafforz il potere di Robespierre. Tra giugno e luglio i francesi vinsero a Fleurus,aprendo cos la via per la conquista del Belgio e intensificando internamente il periodo del terrore che contava 1376 vittime in un anno e mezzo. L'opposizione a Robespierre fu per lanciata:(tra l'8 e il 9 Termidoro)accusato in piena assemblea, venne arrestato insieme a Saint-just e Couthon.Il 28 luglio fu ferito ad una mascella e fu trascinato alla ghigliottina mettendo fine a questo terribile momento vissuto dalla nazione francese.

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136. Da Termidoro a Fruttidoro


La caduta di Robespierre fu accolta da molti francesi come una liberazione e nelle strade della capitale prese a imperversare la "giovent dorata";i responsabili del Terrore,"i bevitori di sangue e i sanculotti divennero a loro volta bersaglio di un odio a lungo represso. In alcune province,specialmente del sud,vi fu un'ondata di "Terrore bianco" che fece vittime su vittime fra i giacobini del posto. Il tribunale rivoluzionario venne soppresso:i poteri del Comitato ridotti e i clubs giacobini chiusi;nel dicembre 1794 fu definitivamente abolito il "maximum" sui prezzi agricoli. L'anno successivo venne insediata una commissione incaricata di elaborare una nuova costituzione che doveva garantire il predominio delle classi abbienti e impedire un'eccessiva concentrazione dei poteri.;fu approvata una costituzione dell'anno III il 22 agosto 1795 insieme ad una dichiarazione dei diritti(pi restrittiva rispetto a quella precedente);fu rinnovata l'assemblea detta ora Consiglio dei 500 che doveva presentare e discutere le leggi e il Consiglio degli anziani che dovevano approvarle e respingerle;il potere esecutivo invece spettava a un direttorio di cinque membri(uno dei quali doveva essere sostituito ogni anno dagli anziani tra 50 nomi indicati dai Cinquecento. Questa soluzione pi moderata non serv comunque ad arrivare a cambiamenti drastici anche perch la continua crisi finanziara,la guerra incombente e la divisione religiosa del paese premevano sugli organi politici in cerca di consenso popolare. Un episodio circoscritto rimase la cosiddetta "congiura degli eguali" organizzata da Franois-Noel detto Gracchus Babeuf,compilatore di un giornale intitolato "il tribuno del popolo",con la collaborazione dell'emigrato toscano Filippo Buonarroti e di alcuni ex montagnardi.Il programma degli eguali preveva l'abolizione della propriet privata e la messa in comune dei beni;questo suo progetto era "una specie di comunismo di distribuzione" che rimandava a utopie settecentesche. Questa congiura per fu sventata in maggio dal Direttorio grazie a una delazione e Babeuf con altri fu condannato a morte.Nel febbraio 1797 si ritorn alla moneta metallica,approfittando delle rimesse di buone monete nei territori conquistati ma ci non bastava a salvare la situazione,poich la crisi imperversava e la corruzione dilagava rapidamente in tutta la nazione. Nello stesso anno le elezioni politiche si risolsero con il trionfo della destra monarchica all'interno dei due consigli;ai primi di settembre (fruttidoro)due dei Direttori furono destituiti e le elezioni favorevoli ai monarchici furono dichiarate nulle;seguirono arresti,chiusure di circoli di destra.La repubblica era salva e la legalit era stata per il momento restaurata con la Costituzione dell'anno III e con la soggezione del potere politico al potere militare.

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137. La Rivoluzione francese e l'Europa


Tra le classi colte europee,nobili e borghesi,la convocazione degli stati generali e il preannuncio di un nuovo ordine monarchico-costituzionale furono accolti in un primo momento con simpatia ed entusiasmo,ma poi sorsero perplessit con l'abolizione dei diritti feudali e con le giornate rivoluzionarie. Alcuni governi assoluti furono tanto pi sensibili a queste argomentazioni in quanto temevano il contagio delle idee rivoluzionarie,soprattutto a queste argomentazioni in quanto temevano il contagio delle idee che dalla Francia si espandevano a lungo raggio nel resto del continente. La capacit di resistenza mostrata dalla Francia rivoluzionaria e la svolta moderata di Termidoro indussero alcune potenze a cessare le ostilit contro i francese(per esempio la Prussia),per alcuni rimasero in armi,come Piemonte,Inghilterra e Austria. Per la Francia le frontiere su cui si combatteva erano confini naturali,su cui era impossibile rinunciarci e la guerra appariva l'unico strumento per difendere queste zone;se le armate francesi sul fronte tedesco arretravano gradualmente,in Italia grazie ai successi di un giovane generale(Napoleone Bonaparte) la Francia pot contare su numerosi successi. Napoleone Bonaparte,nato ad Ajaccio nel 1769 e di nobile famiglia,aveva potuto compiere ottimi studi grazie anche a borse di studio concessegli dal governo.Nel 1794 ebbe il comando dell'artiglieria nell'armata d'Italia e contribu all'occupazione francese di Oneglia. Segu poi il matrimonio con la bella Josphine de Beauharnais e la nomina a generale in capo delle truppe di istanza in Italia;egli stipul un accordo con Vittorio Amedeo III tramite l'armistizio di Cherasco.Bonaparte prosegu costringendo le truppe austriache a ripiegare fino alla vittoria di Lodi,aprendosi cos la via per Milano.Tra il 1796 e il 1797 l'avanzata prosegu verso sud;Napoleone costrinse i governi di Parma,Roma e Napoli a firmare tregue onerose.Con Roma si firm il trattato di Tolentino che sanciva la rinuncia dello stato pontificio a Bologna,Ferrara e alla Romagna.Non contento,valic nuovamente le Alpi puntando su Vienna ma la diplomazia austriaca riusc a bloccare i suoi intenti con la pace di Loeben il 18 aprile 1797.

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138. Il triennio rivoluzionario in Italia - 1796-1797


A seguito delle conquiste napoleoniche,in Italia si formarono nuove realt politiche:il 27 dicembre fu fondata la Repubblica Cispadana(Bologna,Ferrara ,Modena e Reggio) a cui fu aggregata la Repubblica Cisalpina con i territori milanesi e veneti sottratti agli Asburgo;nel maggio del 1797 fu aggiunta anche la Repubblica di Genova,ribattezzata Repubblica Ligure. Venezia,libera dal domino austriaco,si liber anche de patriziato che per secoli si era succeduto alla guida della citt,cacciando l'ultimo doge nel maggio 1797,ma senza tener conto dei desideri delle popolazioni,Napoleone firm con l'Austria il trattato di Campoformio,nel quale cedeva Venezia all'Austria in cambio del Riconoscimento della Repubblica Cisalpina.Questo amareggi molto quegli italiani che vedevano in Napoleone il mezzo per la liberazione dell'Italia dallo straniero invasore. Il generale dopo aver insediato consigli legislativi della Repubblica Cisalpina,abbandon l'Italia,ma l'anno dopo si ripresent nella penisola e a causa di un incidente diplomatico,invase lo Stato pontificio,proclamando la Repubblica Romana;conquisto anche la Svizzera(nominata poi Repubblica Elvetica),annett il Piemonte e con l'occupazione militare della Toscana tutta la penisola si ritrov sotto il dominio napoleonico (a parte il Veneto,Ducati di Parma,Piacenza e il regno di Napoli in mano ai Borbone). A Milano,Genova.Roma,Lucca e Napoli,furono promulgate Costituzioni in linea francese del 1795 e il potere esecutivo fu affidato ad un collegio simile al Direttorio. Dovunque furono aboliti i titoli nobiliari e i privilegi feudali,incamerati i beni ecclesiastici e proclamata l'uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge,anche se in Italia,pi che in Francia le vecchie tradizioni erano le pi dure a morire(infatti le masse rurali si sollevarono non contro i proprietari terrieri,ma contro i francesi e gli odiati giacobini). Nella primavera del 1799 un esercito austro-russo occup Milano e ci fece scoppiare rivolte in Piemonte,Marche,Lazio,Umbria e Toscana. Delle Repubbliche "Giacobine" la prima a cadere fu quella Napoletana;un'armata "cristiana e reale comandata dal cardinale Fabrizio Ruffo e composta di contadini e briganti mosse dalla Calabria verso Napoli abbandonata dai francesi;il Ruffo entr nel capoluogo campano ma il contrammiraglio Horatio Nelson imped la riaprtenza di questo esercito consegnadolo a Ferdinando IV di Borbone.

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139. La seconda coalizione antifrancese e il colpo di Stato a Brumaio


La pace di Campoformio lasciava in lizza contro la Francia solo l'Inghilterra,padrona indiscussa dei mari e dei commerci oceanici;Napoleone propose al Direttorio una spedizione in Egitto per colpire gli interessi britannici in India. Dopo essersi impadronito dell'isola di Malta,la flotta francese si present davanti al porto d'Alessandria:i mamelucchi(principale milizia egiziana)furono sconfitti nella battaglia delle Piramidi(12 luglio 1798)ma i francesi videro distrutta la loro flotta nella rada di Abukir il 1agosto ad opera di Horatio Nelson. Contemporaneamente lo zar russo Paolo I accoglieva con piacere le proposte inglesi di un'alleanza antifrancese;ad essa aderirono poi l'Austria,desiderosa di riappropriarsi i territori perduti in Italia e l'Impero Ottomano. L'andamento bellico fu disastroso per i francesi che nel 1799 riuscirono a salvare solo Genova;sul fronte svizzero per riportarono successi a Zurigo,sbaragliando le truppe austro-russe come pure sul fronte belga dove gli inglesi vennero respinti. Le elezioni francesi del 1798 rinnovarono la fiducia ai "neogiacobini",ma anche questa volta il governo tent di annullarne i risultati,poich nuovi disordini si stavano ricreando:la destra monarchica si stava facendo sentire,il banditismo era all'ordine del giorno e il Direttorio(del quale era entrato a far parte Sieys) era ostacolato nella sua azione dai Consigli. In questa situazione la notizia che Napoleone era sfuggito agli inglesi e sbarcato a Frjus fece muovere i Consigli che si traferirono a Saint-Cloud sotto scorta;Bonaparte fu accolto con grida ostili dalle due camere ma con l'appoggio dell'esercito si arriv ad una nomina di 3 consoli:Sieys,Ducos e Bonaparte.

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140. Napoleone primo console. Le basi del regime


Fu progettata perci una Costituzione dell'anno VIII da una specifica commissione ed essa entr in vigore il 25 dicembre 1799;fu ristabilito inoltre il suffragio universale maschile. La Costituzione dell'anno VIII limitava dunque fortemente i poteri degli organi legislativi a vantaggio dell'esecutivo;a capo del governo come primo console era stato posto Bonaparte da cui dipendeva la nomina dei ministri,degli ambasciatori e dei giudici. Instaurando un potere monarchico,al svolta di brumaio veniva incontro al desiderio di autorit e potenza per cercare di ristabilire un equilibrio interno al paese che ormai mancava da un decennio. Questi elementi,uniti alla gloria personale di Napoleone,assicurarono a lui un larghissimo consenso e successo Nel marzo 1804 fu anche promulgato un Codice civile di gran lustro ed esempio per tutti i governi europei;furono poi promulgati un Codice del commercio del 1807,i Codici di procedura civile e nominale e un Codice penale nel 1810. La riscossione di tributi fu affidata ad agenti statali preparati ed efficienti e con la creazione di una Banca di Francia(1800) si posero le basi per un consolidamento del debito pubblico al 5% d'interesse e nel 1803 fu creata una moneta nuova,il franco detto germinale destinato a mantenersi stabile fino al 1914. In campo militare la situazione si presentava sotto buoni auspici a causa del ritiro russo dalla coalizione antifrancese. Il progetto napoleonico era quello di battere gli austriaci per poi affrontare gli inglesi con pi comodit;dopo aver ripreso Milano,Napoleone vinse a Marengo sugli Austriaci e l'Austria fu costretta a cedere firmando una pace a Lunville il 9 febbraio 1801(con le stesse clausole della pace di Campoformio di quattro anni prima) Dopo lunghe trattative il 25 marzo 1802 ad Amiens venne raggiunto un accordo anche con gli inglesi che sanciva la restituzione alla Francia delle sue colonie ai cavalieri di San Giovanni dell'isola di Malta,mentre l'Egitto tornava a essere possedimento turco. Per la prima volta dopo un decennio,la Francia non aveva pi nemici;anche internamente si riacquist tranquillit e nel luglio del 1801 il console strinse un concordato col pontefice di allora Pio VII,nel quale il cattolicesimo era riconosciuto come "religione della grande maggioranza dei francesi".

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141. Dal consolato all'impero napoleonico


Con il plebiscito del 2 agosto 1802 Napoleone fu dichiarato console a vita e pochi giorni dopo il Senato var una riforma costituzionale che accresceva i suoi poteri. Il risultato inevitabile fu la nomina di Bonaparte a "imperatore dei francesi" decretata dal Senato il 4 aprile 1804. Il 2 dicembre nella cattedrale di Notre Dame fu incoronato dal pontefice dando cos vita ad un nuovo dispotismo illuminato;quando Bonaparte fu intitolato imperatore,la Gran Bretagna preoccupata riprese le ostilit contro i francesi organizzando una "terza coalizione" composta da Inghilterra,Austria,Russia,Svezia e Regno di Napoli;a fianco dei francesi si schier la Spagna. Il 21 ottobre la flotta franco-spagnola venne affrontata e distrutta da Nelson a Trafalgar,presso Cadice,da quella britannica;sul fronte terrestre per a causa del successo napoleonico di Austerlitz(in Moravia),Vienna dovette chiedere la pace,concessale il 26 dicembre 1805 a Presburgo.Condizioni del trattato erano la cessione austriaca del Regno d'Italia,del Veneto,dell'Istria e della Dalmazia. Nel 1806 invece un esercito francese s'impadron senza colpo ferire del Regno di Napoli e sul trono di esso fu posto Giuseppe Bonaparte,fratello dell'imperatore francese;perci fu anche creata a luglio di quell'anno una Confederazione del Reno,un'associazione di Stati tedeschi filofrancesi. Ci impaur il re prussiano Federico Guglielmo III,promotore della "quarta coalizione antifrancese",ma sul fronte terrestre le armate napoleoniche continuavano a dettar legge in seguito a due successi:Jena e Auerstadt.Fu firmata poi dopo la Campagna russa la tregua di Tilsit(1807) Le continue vittorie di Bonaparte erano frutto del suo genio militare;la strategia offensiva della grande armata che puntava sul movimento e sulla sorpresa era stata in qualche modo innovazione dello stesso generale. L'amalgama dei nuovi con i vecchi reggimenti aveva creato una ferrea disciplina alimentata anche da un entusiasmo rivoluzionario e da una mentalit offensiva dei giovani ufficiali. Nel settembre 1798 fu introdotto un sistema di coscrizione obbligatoria basato sulla formazione di tutti i maschi dai 20 ai 25 anni,all'interno delle quali,speciali commissioni arruolavano mediante sorteggio,i contingenti d'anno in anno stabiliti;accanto ad essi vi erano reggimenti di cavalleria e fanteria e le armi tecniche.

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142. Il blocco continentale,la guerra di Spagna e la quinta coalizione


Dopo la pace di Tilsir, l'unica potenza in guerra era la Gran Bretagna;ad essa fu posto uno stato di blocco,cio che era probito ai sudditi imperiali il commercio con le isole britanniche; per essere efficace questo blocco aveva necessit di essere sorvegliato continuamente e sebbene l'apparato militare napoleonico fosse infallibile, il contrabbando era diffusissimo. Pur essendo colpita da una grave crisi economica, l'Inghilterra resistette e pot respirare quando la penisola iberica insorse contro i francesi e quando i porti russi riaprirono alle esportazioni. Nel 1806 a ministro della guerra inglese fu nominato Robert Stewart vicsconte Castlereagh (poi degli esteri); fallito il tentativo di occupare il Portogallo, tradizionale alleato inglese, Napoleone s'impadron della Spagna spodestando Carlo IV e proclamando re il fratello Giuseppe;nel 1808 Napoleone s'impossessa anche dello Stato pontificio e incarcera il pontefice che aveva osato scomunicarlo. Nonostante l'intervento diretto di Napoleone in Spagna,la guerriglia non cedette e rimase a costituire per i francesi una fastidiosa spina nel fianco. L'Austria invece,ansiosa di vendicare l'umiliazione subita col trattato di Presburgo e nell'aprile 1809 riorganizzata un'altra coalizione con l'Inghilterra, invase la Baviera; i francesi contrattaccarono e il 12 maggio entrarono per la seconda volta a Vienna.Il 6 luglio l'arciduca Carlo (Il miglior comandante austriaco) sub una decisiva sconfitta a Wagram;con la pace di Vienna (14 ottobre) l'Austria perdeva la Galizia,i territori di Istria,Dalmazia che entrarono a far parte dell'impero francese col nome di "province illiriche". Nel tentativo di ammorbidire il vincitore,il nuovo cancelliera austriaco offr a Napoleone la mano della figlia di Francesco I,l'arciduchessa Maria Luigia. Da quest'unione nacque l'anno successivo il sospirato erede,Napoleone Francesco Carlo Giuseppe,che consegu poi il titolo di "Re di Roma".

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143. La societ francese all'apogeo dell'impero napoleonico


Con le annessioni del 1809-1810 l'impero francese raggiunse la sua massima espansione:comprendeva 130 dipartimenti,circa 44 milioni di abitanti senza contare anche gli stati vassalli.Bonaparte continu imperterrito ad esercitare il potere,dando prova di una prodigiosa capacit di lavoro e di un'attenzione per ogni dettaglio dell'amministrazione. Il Tribunato venne soppresso nel 1807 e il Corpo legislativo,cos come il Senato si immobilizz nelle mani dell'imperatore;anche la stampa era sotto il suo controllo come anche i ministri che lui accuratamente nominava. Dal 1802 al 1806 fece alcune riforme come la creazione dei licei a fianco dei quali furono mantenute le scuole private,sotto l'autorit di un Gran Maestro;anche la religione fu riformata:venne imposto al clero un "catechismo imperiale" che inculcava il dovere della venerazione e della gratitudine nei confronti del sovrano. L'annessione allo stato pontificio e la deportazione di Pio VII,il rifiuto di riconoscere la consacrazione vescovale di nuova nomina,turbarono gli animi dei cattolici francesi danneggiando la popolarit dell'imperatore. Questa popolarit venne compromessa anche da una grave crisi economica che attanagli la Francia tra il 1810 e il 1812. Anche le pubbliche finanze erano in una situazione critica;al malcontento suscitato dall'inasprimento di dazi e imposte,si aggiungeva quello determinato dalle continue leve da gettare nella fornace spagnola e poi nella spedizione russa.

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144. La riorganizzazione politico-territoriale della penisola italiana da parte di Napoleone


In seguito alle conquiste napoleoniche i Paesi Bassi, Italia, Spagna, Germania, Polonia entrarono a far parte del sistema continentale elaborato da Bonaparte con 3 situazioni diverse:Belgio,Olanda e parte dell'Italia centro-settentrionale (territori direttamente annessi alla Francia); Regno d'Italia (stati separati dalla Francia,ma sottoposti alla sovranit napoleonica);Spagna,Regno di Napoli,Vestfalia,Baviera e Sassonia (stati vassalli affidati a membri familiari o a sovrani amici). In Italia il Regno d'Italia nel centro-nord si contrapponeva a sud col Regno di Napoli:entrambi erano stati aggregati in momenti diversi all'impero napoleonico;quello a sud era preposto ai Borbone mentre l'entit che rimaneva fuori era lo Stato dei Savoia,sotto protezione inglese. Napoleone assunse la Presidenza della repubblica e nomin vicepresidente un patrizio milanese di grande prestigio,Francesco Melzi d'Eril (1753-1816).NNella Repubblica italiana furono introdotti istituti e ordinamenti simili a quelli francesi e nel 1805 essa venne trasformata in Regno d'Italia;Napoleone si dichiar Re e nomin vicer il figliastro Eugenio di Beauharnais.Cre un Consiglio Statale col compito di elaborare proposte di legge e un Senato composto di almeno due rappresentanti per dipartimento scelti anch'essi dal Senato che prese del soppresso Corpo legislativo.Il Regno si distinse dalla Repubblica per una pi decisa opera di ammodernamento e razionalizzazione nei vari settori:venne dato impulso al settore dell'istruzione,quello giudiziario e fu adottato il codice Napoleonico.Milano venne assumendo il volto di una grande capitale,sede di una burocrazia numerosa ed efficiente e di prestigiose istituzioni culturali. Nel 1806 il Regno d'Italia venne ingrandito con l'aggregazione di tutto il Veneto,l'Istria e la Dalmazia;nel 1808 entrarono a far parte anche le Marche e poi successivamente Trentino e Alto Adige. L'agricoltura soffr in alcune regioni per la tassazione eccessiva e per la perdita degli sbocchi tradizionali,ma fu stimolata dalla richiesta di generi alimentari per l'esercito e di seta greggia per l'industria francese,e registr l'immissione di un certo spirito imprenditoriale ad opera di acquirenti dei beni nazionali, sottratti alla Chiesa. In ambito sociale, le condizioni di vita delle classi popolari non ebbero significativo mutamento se non per la maggiore durezza della legislazione sul lavoro e la mendicit e per l'esperienza della leva militare . Pi forte fu lo stampo napoleonico nel regno napoletano; Giuseppe Bonaparte,divenuto re di Napoli,confer i dicasteri pi importanti a ministri francesi ma fece largo posto a esponenti della nobilt napoletana illuminata sia nella compagine di governo, sia nel consiglio statale. Al posto di Giuseppe venne chiamato nel 1808 Gioacchino Murat, che aveva sposato una sorella di Napoleone;bello,aitante e magnifico nel vestire,Gioacchino piacque ai sudditi napoletani e s'adoper per imprimere al proprio governo un carattere nazionale e autonomo. Bari e Salerno cominciarono a emergere urbanamente, fu decretato un nuovo catasto,soppressa la feudalit anche se la questione della propriet terriera e del demanio rimarr per ancora molto tempo ad avvelenare le campagne meridionali. E accanto al contingente francese di stanza nel Mezzogiorno, venne costituito nel Regno d'Italia un forte esercito nazionale che giunse a contare 60'000 unit.

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145. L'Europa centro-settentrionale e le influenze napoleoniche


Le regioni dell'area tedesca che pi profondamente subirono l'influenza francese furono quelle alla sinistra del Reno. Dopo un millennio di vita,il Sacro Romano Impero venne ufficialmente disciolto nell'agosto 1806,dopo che il mese precedente si era costituita la Confederazione del Reno,un'associazione di Sedici Stati sotto la protezione dell'imperatore francese che ne dirigeva la politica estera e vi reclutava un esercito di 63'000 uomini. Dopo il 1807 conservavano la propria integrit(nell'area germanica)l'impero austriaco e la Prussia.L'Austria grazie al principe di Metternich riusc a mantenere stabile l'accordo d'alleanza stretto con i francesi,mentre il re prussiano dopo il disastro di Jena soppresse la servit della gleba,abbatt i vincoli legati all'iniziativa economica e alla libera compravendita delle terre,furono riformati governo centrale e amministrazioni locali e fu democratizzato anche l'esercito.Essa cercava di opporsi allo strapotere francese che sembrava non avere fine,ergendosi a guida politica e morale dell'intera Germania. L'elenco degli stati vassalli termina con la Confederazione Elvetica e la Repubblica Batava che nel 1806 fu trasformata in Regno d'Olanda e annessa all'impero,mentre Danimarca e Svezia gravitavano intorno all'orbita politica napoleonica. Ci che per l'amministrazione napoleonica non era in grado di controllare era la fede religiosa e la resistenza armata che in ogni paese aveva una scintilla sempre accesa e pronta ad opporsi,generando cos stimoli per la nascita di nuovi sentimenti nazionali e movimenti di liberazione o unificazione.

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146. La campagna di Russia di Napoleone


Il giovane zar Alessandro I aveva dimostrato nei primi anni di regno,tendenze riformatrici espresse in un rafforzamento dei poteri di controllo del Senato e nel forte impulso dato all'istruzione pubblica.A partire dal 1809 si ebbe,con la conquista della Finlandia una ripresa di politica espansionista:nel 1812 si conclusero le operazioni militari contro Turchia e Persia(con l'annessione della Bessarabia,Georgia e Azerbaigian). L'espansionismo russo fu all'origine dei raffreddamenti di Napoleone nei confronti di Alessandro I che nel marzo 1812 decise di firmare un'alleanza con il regno svedese. Di fronte al tradimento russo,Napoleone si risolse a scendere di nuovo in campo;concentr in primavera 700'000 uomini e varc il fiume Niemen alla testa delle sue truppe;i generali russi si ritirarono con ordine senza dare battaglia,ma lasciando dietro di s terra bruciata e portando tutti i rifornimenti possibili senza lasciarne al nemico.Questa tattica sfuggente e l'immensit dei territori lasci Napoleone in crisi che si decise a tornare indietro. Il 7 settembre ci fu uno scontro a Borodino vinto dai francesi anche se a costo di gravi perdite e il 14 settembre entr a Mosca. Qui per perse molte settimane e solo il 19 ottobre ordin la ritirata piegando verso sud,ma i russi gli tagliarono la via di fuga e lo costrinsero a ripercorrere la via dell'andata costringendolo a subire il freddo del gelido inverno russo. Fu una tragedia vera e propria:tra feriti morti e prigionieri si contarono quasi mezzo milione di vittime;l'imperatore tornato a Parigi si trov di fronte un Europa in subbuglio. Il 28 febbraio 1813 Federico Guglielmo III strinse alleanza con lo zar e proclam la "guerra di liberazione",seguito anche segretamente da Metternich;nella penisola iberica gli inglesi ripresero le armi occupando l'Andalusia e le Cortes invocate a Cadice,diedero una Costituzione liberale al paese(1812). Su iniziativa britannica,in Sicilia era stata deposta la famiglia Borbone e approvata una carta costituzionale che dichiarava il regno indipendente da quello napoletano o da altri. Napoleone per riusc a riorganizzarsi e per la primavera del 1813 schier un milione di uomini in campo scontrandosi a Lipsia("battaglia delle nazioni") tra il 16 e il 19 ottobre 1813. I rinforzi richiesti dal generale non arrivanrono in tempo,essendo anche stato abbandonato dalle truppe di Sassonia e Wuttemberg(passate al nemico) e dovette ripiegare sul Reno mentre Germania,Svizzera e Olanda si sollevavano. L'offensiva di Wellington e la guerriglia avevano intanto costretto i francesi ad abbandonare i confini spagnoli dove nel dicembre Ferdinando VII aveva ripreso il trono;perfino il sovrano napoletano Murat tratt con l'Austria per conservare il regno. Alla fine del 1813 tre eserciti alleati varcarono il Reno e un esercito inglese risalente dalla Spagna puntava dritto sui francesi,minacciati da due parti. Napoleone tent di riscaldare lo spirito nazionale ma con scarso successo e sub una pesante sconfitta e Arcis-sur-Aube(20 marzo 1814);gli invasori entrarono a Parigi il 31 marzo al cui seguito vi erano imperatore austriaco,zar russo e re prussiano.

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147. Il crollo del "Grande Impero" di Napoleone


Il 3 aprile il Senato,guidato da Talleyrand proclam Napoleone decaduto:questi ritiratosi prima a Fontainebleau,abdic senza proteste e gli fu conferita la sovranit dell'Isola d'Elba.Lo stesso giorno il senato invit Luigi XVIII al trono di Francia con una nuova Costituzione ispirata allo stampo inglese e al principio di sovranit popolare. I confini francesi furono riportati alla loro origine(1789) con un trattato firmato il 30 maggio;appresa l'abdicazione di Bonaparte,il Vicer Eugenio firm con l'Austria un armistizio che lo lasciava in possesso della Lombardia,Veneto e Alto Adige.Nel frattempo il papa Pio VII,il Granduca di Toscana Ferdinando II e il re sardo Vittorio Emanuele I ripresero possesso dei loro stati(mentre incerta rimaneva la sorte del regno di Napoli). L'ultimo atto della vicenda napoleonica si consum nel 1815 quando si riun a Vienna un congresso di potenze per decidere sulla stabilit politica del continente. In Francia il ritorno alla pace aveva lasciato posto ad un malcontento diffuso e ad una preoccupazione crescente di un ritorno alle vecchie tradizione feudali dell'antico regime. Informato di ci Napoleone decise di riprovarci e insieme a pochi seguaci scapp dall'isola approdando a Cannes.La popolazione lo accolse con entusiasmo e si riform un esercito;ma presto si riorganizz un'ennesima coalizione(la settima) comprendente tutti i nemici napoleonici. Alla testa di 125'000 soldati,attacc le frontiere del Belgio senza per impedire che inglesi e prussiani si unissero sotto un'unica bandiera;proprio in Belgio Bonaparte sub la sua pi pesante disfatta in quel di Waterloo il 18 giugno 1815.Tornato a Parigi abdic il 22 giugno. L'8 luglio Luigi XVIII torn sul trono francese e Bonaparte fu deportato questa volta in un'isola sperduta dell'Atlantico(a S.Elena) dove scriver le sue memorie e morir in solitudine il 5 maggio 1821.Sorte simile sub Gioacchino Murat,dichiar guerra all'Austria,spingendo gli italiani a unirsi sotto un unico simbolo,ma la proposta non ebbe grande consenso e a nulla valse una Costituzione liberale;pochi giorni dopo un esercito napoletano firmava la convenzione di Casa Lanza che sanciva il ritorno di Ferdinando IV di Borbone.Rifugiatosi in Corsica,Gioacchino Murat tent di nuovo uno sbarco in Calabria nell'ottobre seguente ma venne catturato e giustiziato.

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148. Il Congresso di Vienna e la riorganizzazione dell'Europa


Le potenze che avevano sconfitto Napoleone eabbattuto il suo impero si trovarono di fronte al gravoso compito di ridisegnare un ordine europeo,creando un equilibrio che scoraggiasse spinte egemoniche e garantisse pace. I governi di Austria,Russia,Prussia e Inghilterra ebbero la saggezza di associare anche la Francia,considerata vittima del marchio napoleonico. Le deliberazioni del Congresso di Vienna furono risultati di accordi presi tra queste cinque potenze:la Francia venne riconsegnata alla monarchia borbonica,le sue frontiere furono riportate al periodo del 1792 conservando per Savoia e Avignone;il Belgio venne unito all'Olanda(eretta dalla dinastia degli Orange;Vittorio Emanuele I di Savoia ottenne la repubblica genovese e la riva sinistra del Reno restava sotto controllo prussiano. Non venne resuscitato il Sacro Romano Impero,la Norvegia venne staccata dalla Danimarca e unita alla Svezia;il Regno di Polonia fu ricostruito dopo le spartizioni settecentesche,e venne posto sotto la sovranit dello zar russo che in un colpo solo annett al suo impero anche Bielorussia,Lituania e Ucraina. L'Austria rinunciava al Belgio ma otteneva le vecchie province illiriche che Napoleone le aveva sottratto,infine Ferdinando III torn al Granducato di Toscana e Francesco I nei ducati di Modena e Parma.Una relativa indipendenza fu riconosciuta al Regno di Napoli dove Ferdinando IV prese nel 1816 il nuovo titolo di Ferdinando I re delle Due Sicilie;gli inglesi ottennero maggiori vantaggi in campo marittimo e coloniale. Per garantire l'ordine restaurato a Vienna lo zar russo si fece promotore di una Santa Allenza di cui il 26 settembre 1815 entrarono a far parte Prussia,Austria e in seguito anche Francia ma non la Gran Bretagna. Quest'Ultima stipul una Quadruplice allenza con Russia,Prussia e Impero Austriaco,il cui scopo era quello di vigilare contro ogni attentato al nuovo ordine ristabilito. Questo sistema riusc ad assicurare all'Europa qualche decennio di pace e stabilit,doveva inevitabilmente sacrificare le aspirazioni dei popoli alla libert e all'indipendenza e quindi entrare in conflitto con le potenti forze storiche suscitate dai cambiamenti delle trasformazioni rivoluzionarie.

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149. Il clima ideologico e culturale della Restaurazione


Gli anni della restaurazione coincidono con il trionfo e la diffusione europea delle correnti romantiche;sul terreno filosofico ed etico esse si contrappongono agli orientamenti sensistici,razionalistici e utilitaristici propri dell'Illuminismo mentre in campo estetico hanno il loro avversario principale nel classicismo. Numerosi poeti,scrittori e artisti costellano questo periodo:Foscolo,Leopardi,GoetheHegel,i fratelli Grimm,Heine,Byron,Shelley,Schellig e Fichte. Quindi Illuminismo contrapposto a Romanticismo e Romanticismo contrapposto al Classicismo;in questi movimenti si riscontra un clima di liberismo connesso ad un costituzionalismo di fondo,determinato dal periodo delle concessioni di Costituzioni illuminate,della libert di stampa,pensiero e associazione.

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150. Sviluppo economico e questione sociale post-Napoleone


La crescita della popolazione europea,frenata negli anni successivi al crollo del sistema napoleonico riprese a ritmo sostenuto a partire dal 1820 circa,nonostante la diffusione di morbi pesanti come il colera. Il significato di rivoluzione demografica apparir chiaro se si tiene presente che fino al XVIII secolo il num. degli abitanti del pianeta s'era raddoppiato all'incirca ogni duemila anni.Cominciarono a diffondersi fertilizzanti chimici,le prime macchine agricole e altre tecniche a incrementare la produttivit del terreno. In Inghilterra la Rivoluzione industriale avviata nella seconda met del Settecento entr in una fase nuova con l'applicazione su larga scala di nuove tecniche di lavorazione del ferro,la fusione e i processi di laminazione e puddellaggio;rapida fu anche l'espansione delle ferrovie(In Inghilterra stessa e negli Usa vi erano gi costruiti all'inizio del secolo chilometri e chilometri di rotaie. Alla fine delle guerre napoleoniche la Gran Bretagna era veramente "l'officina del mondo" e il suo primato rimase indiscusso fino al 1870;tra le nazioni europee le prime a mettersi sulla via dell'industrializzazione con un secolo di ritardo rispetto agli inglesi furono i belgi,i tedeschi e i francesi.Anche questi paesi cominciarono ad ogni modo a conoscere i fenomeni sociali che s'accompagnavano alla crescita del settore industriale:migrazione di masse lavoratrici dalle campagne alle citt,formazione di una classe operaia,ridotta in condizioni di vita spesso illuminante,impiego di massiccio di manodopera minorile e femminile. L'accresciuto peso del settore industriale si riflette anche sull'evoluzione del pensiero economico,dominato in Inghilterra dalle tendenze liberiste di Ricardo ma non solo;la preoccupazione per la questione sociale nelle industrie fu molto avvertita in Europa con il "socialismo utopico"coniato da K.Marx e altre teorie elaborate da Saint-Simon e Proudhon.

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151. La questione nazionale e i primi moti per la libert e l'indipendenza


Fin dal medioevo era diffusa l'idea che esistessero pregi,difetti,caratteri e umori propri di ciascun popolo di ciascuna nazione;lo spagnolo austero e geloso,il tedesco rozzo e ubriacone,il francese leggero e volubile ecc.... In paesi come la Francia e Inghilterra lo Stato precede la nazione e in una certa misura contribuisce a crearla in aree come Germania e Italia dove esisteva una nazione culturale e percepita come unitaria dai ceti intellettuali. Perch ci avvenisse l'idea della nazione doveva essere vista come detentrice esclusiva della sovranit(esempio lampante della rivoluzione americana e francese);l'aspirazione garantita dalla partecipazione dei cittadini al potere legislativo ma anche la valorizzazione delle tradizioni storiche dei vari popoli,la ricerca di un'anima nazionale attraverso studi linguistici e letterari(principali del movimento romantico).La complessit di creare una nazione fu evidenziata anche da scrittori celebri quale (per citarne uno su tutti) A.Manzoni. Uno dei primi segnali venne dalla Spagna,dove il re Ferdinando VII si era affrettato non solo a dare una Costituzione al paese ma ripristinare l'Inquisizione,il potere della nobilt e del clero.Il malcontento suscitato da queste mosse converse nel 1 gennaio con la ribellione di alcuni reparti militari a Cadice;la rapida diffusione di movimenti in tutta la nazione costrinse il sovrano a ristabilire la Costituzione gi varata nel 1812 e riconfermata nel 1820. Nonostante ci per la vita sociale spagnola rimase divista tra liberali e carlisti(nome iberico fautori della reazione) che alla morte di Ferdinando portarono una vera e propria guerra civile. L'equivalente portoghese del carlismo fu il miguelismo,chiamato cos da don Miguel,secondogenito del re Giovanni VI. Un'altra area di tensioni e potenziali conflitti erano i Balcani che la decadenza dell'impero ottomano,ancora immenso sulla carta ma indebolito dalle ambizioni autonome dei vari Stati che ne facevano parte.Gi Serbia e Montenegro avevano ottenuto tra Sette-Ottocento un'indipendenza di fatto da Istanbul e si governano con dinastie proprie.Ma una risonanza maggiore ebbe nell'opinione pubblica la questione della Grecia. L'insurrezione contro il dominio turco divamp in tutta la Grecia continentale nel 1821 e nel gennaio 1822 proclam l'indipendenza nazionale. Le forze ottomane intervennero con successo grazie all'invio di un corpo di spedizione guidato Mehmet Al ma i gesti di violenza gratuita a cui s'abbandonarono suscitarono indignazione in tutta Europa e (nel 1827)Francia,Inghilterra e Russia si unirono per fronteggiare i turchi e per liberare i greci.Il conflitto si risolse nel 1829 con la pace di Adrianopoli che sanc l'indipendenza greca bench ancora molte regioni settentrionali fossero sotto dominio ottomano. La Repubblica greca fu proclamata nel 1827 ma fu di breve durata poich nel 1832 le 3 potenze vincitrici imposero l'elezione di un monarca bavarese come reggente della nazione greca:Ottone di Wittelsbach.

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152. L'emancipazione delle colonie latino-americane e lo sviluppo degli Stati Uniti


L'America Latina poteva contare all'inizio del XIX secolo venti milioni di abitanti dei quali 3 milioni erano creoli,cio bianchi di origine spagnola nati nel nuovo mondo,due milioni erano schavi neri e quattro-cinque milioni i meticci di sangue misto. L'invasione della penisola iberica da parte delle truppe napoleoniche nel 1808 aveva avuto come conseguenza la formazione di Giuente che si svincolarono di fatto dalla madrepatria;ci favor insurrezioni a sfondo radical-popolare e in questa confusione furono determinanti la ridotta capacit delle forze lealiste e le qualit militari di alcuni grandi personaggi carismatici come l'argentino Jos de San Martin e il venezuelano Simn de Bolivar. Ma nonostante la buona volont di queste compagini politiche,l'arretratezza economica,le enormi discrepanze sociali e una moltitudine di contadini e analfabeti dovevano rendere la vita di questi personaggi instabile e travagliata. In parte differente fu la vicenda brasiliana,la cui separazione dal Portogallo fu frutto dell'iniziativa della dinastia di Braganza,rifugiatosi oltreoceano nel 1807. Otto anni dopo Giovanni VI proclam il Brasile regno autonomo e nel 1821 la reggenza fu affidata al primogenito don Pedro che prese il titolo di Pietro;egli promulg una costituzione fortemente autoritaria che tese i rapporti tra governo e creoli. All'evoluzione del continente latino-americano guardavano con interesse non solo britannici ma anche statunitensi;grazie all'ingrossarsi del flusso migratorio dall'Europa,la popolazione statunitense quadruplic in quarant'anni passando da sette milioni a trentuno;prosegu intanto l'espansione verso ovest che port alla creazione di nuovi Stati che si aggiunsero a quelli gi presenti;Michigan,Wisconsin,Florida,Louisiana,Texas e poi il Nuovo Messico,Arizona,Colorado e California(dopo una guerra apposta contro il Messico).La colonizzazione di queste terre acu i contrasti tra sud agricolo e schiavista interessato ad acquisire nuove aree per estendere le coltivazioni di tabacco,cotone e sviluppare un'economia mercantile e industriale. Negli Stati Uniti intanto,l'egemonia del partito repubblicano continu con il duplice mandato di J.Monroe(1817-1825)passato alla storia per il famoso manifesto del 2 dicembre 1820(in cui si rivendicava il preminente interessa statunitense alle sorti della parte centro-meridionale del continente)con la formula "l'America agli Americani". A Monroe succedette Quincy Adams e poi A.Jackson,uno dei padri del partito democratico.Tra le mosse di quest ultimo si ricordano l'istruzione elementare obbligatoria,l'allargamento del suffragio,il riconoscimento dei diritti sindacali e altri provvedimenti favorevoli ai lavoratori. Superata la difficile guerra civile tra Nord e Sud,gli Usa avrebbero ben presto affermato il diritto ad essere considerati una delle pi grandi potenze economiche e politiche del mondo.

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Indice
1. Fonti e metodi per lo studio della popolazione 2. La popolazione europea nellet moderna 3. La storia della famiglia nello studio 4. Le famiglie aristocratiche europee e la conservazione del patrimonio 5. La famiglia in Gran Bretagna fra Cinque e Ottocento 6. Lagricoltura delleuropa preindustriale: risposta estensiva e risposta intensiva 7. Il regime fondiario e i rapporti di produzione. LEuropa centro-occidentale 8. Il regime fondiario e i rapporti di produzione. LEuropa Orientale 9. Leconomia urbana 10. Moneta, prezzi, mercato tra il XVI e il XVIII secolo 11. Il ruolo economico del Mediterraneo, crocevia di scambi 12. Ordini, ceti, classi. La stratificazione sociale nellEuropa dantico regime 13. Nobili e civili nellEuropa dantico regime 14. Poveri e marginali nellEuropa dantico regime 15. Stato e Stato moderno: problemi di definizione 16. Levoluzione dei criteri di legittimazione: dalla monarchia di diritto divino allo Stato di 17. Funzioni e articolazioni del potere statale 18. La giustizia 19. Religione e magia in Europa alla fine dell'et preindustriale 20. Cultura orale e cultura scritta 21. Produzione e trasmissione del sapere 22. Francia all'inizio dell'et moderna 23. Spagna all'inizio dell'et moderna 24. Inghilterra all'inizio dell'et moderna 25. Germania all'inizio dell'et moderna 26. La prima fase delle guerre dItalia -> 1494-1516 27. Carlo V : il sogno di una monarchia universale 28. Asburgo contro Valois : la ripresa della guerra in Italia 29. Lespansione della potenza ottomana 30. Guerre ed eserciti tra medioevo ed et moderna 31. I nuovi orizzonti geografici alla fine del Medioevo 32. Le citt precolombiane in America 33. I viaggi di esplorazione e di scoperta 1 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35

34. Cristoforo Colombo 35. Amerigo Vespucci 36. Le esplorazioni del Portogallo: da gama, cabral e magellano 37. Spezie e cannoni: limpero marittimo dei portoghesi 38. Le imprese dei conquistadores spagnoli 39. La colonizzazione spagnola del Nuovo Mondo 40. Le ripercussioni in Europa 41. La civilt del Rinascimento italiano 42. Aspettative e tensioni religiose alla fine del Medioevo: Erasmo da Rotterdam 43. La riforma luterana 44. La rottura con Roma e le ripercussioni in Germania 45. Le correnti radicali della Riforma. La guerra dei contadini 46. La conclusione dei conflitti in Germania 47. Da Zwingli a Calvino: il governo dei santi 48. La diffusione del protestantesimo. La riforma in Inghilterra 49. La controriforma e lItalia del tardo 500: Speranze e propositi di rinnovamento 50. I nuovi origini religiosi : i gesuiti 51. Il concilio di Trento 52. La Chiesa e il papato nella seconda met del Cinquecento 53. Legemonia spagnola in Italia 54. Filippo II e i regni iberici 55. Religione e burocrazia sotto Filippo II 56. La battaglia di Lepanto e i conflitti nel Mediterraneo 57. La rivolta dei Paesi Bassi contro la Spagna 58. LInghilterra nellet elisabettiana 59. Problema finanziario nell'et elisabettiana 60. Le guerre di religione in Francia 61. Regno polacco-lituano 62. Russia moscovita 63. LEuropa nella guerra dei trentanni: il seicento - un secolo di crisi 64. Una rivoluzione scientifica e filosofica: Copernico e Vesaliio 65. La prosperit dellOlanda 66. La monarchia francese da Enrico IV a Richelieu 67. La Spagna da Filippo III al duca di Olivares 68. Limpero germanico e la Svezia 69. Le prime fasi della guerra dei Trentanni

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70. Dalla guerra di Mantova alla pace di Vestfalia 71. LInghilterra sotto la dinastia Stuart 72. Il regno di Carlo I e lo sconto tra corona e Parlamento 73. La guerra civile. Cromwell e la vittoria del Parlamento 74. Il decennio repubblicano : Cromwell al potere 75. La Francia a met 600 : il governo di Mazzarino e la Fronda 76. Le rivolte nella penisola iberica 77. LItalia del Seicento: la popolazione e le attivit economiche 78. La vita sociale e la cultura 79. I domini spagnoli: Milano, Napoli e le isole 80. Le rivolte antispagnole a Napoli e in Sicilia 81. I principati indigeni : Ducato di Savoia e Granducato di Toscana 82. Le repubbliche oligarchiche e lo Satato della Chiesa 83. La Cina sotto le dinastie Ming e Manci 84. Il Giappone nell'era Tokugawa 85. L'impero Moghul in India 86. La Persia e l'impero Ottomano 87. Asia ed Europa 88. Luigi XIV: "il mestiere di re" 89. La corte e il Paese sotto Luigi XIV 90. La direzione dell'economia di Colbert 91. La direzione delle coscienze sotto il regno di Luigi XIV 92. La gloria militare: le guerre di Luigi XIV 93. Il tramonto di Re Sole 94. La gloriosa rivoluzione e l'ascesa della potenza inglese 95. L'espansione della monarchia austriaca nel 1600 96. La guerra di Successione spagnola e i regni iberici 97. L'ascesa della Russia di Pietro il Grande e il declino della Svezia 98. La nascita dello stato prussiano 99. L'aumento della popolazione Europea nel 1700 100. L'evoluzione dell'agricoltura grazie alle importazioni dall'America 101. Prezzi e salari, moneta, trasporti 102. Il boom del commercio atlantico nel '700 103. Le origini della Rivoluzione industriale 104. Dall'et cotone all'et del ferro 105. Le ripercussioni sociali dell'industrializzazione

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106. La civilt dei lumi: Fede e Ragione 107. L'uomo e la natura 108. La pubblica felicit 109. Una nuova scienza nel 1700: l'economia 110. La circolazione delle idee nell'et dei lumi 111. La Francia dalla reggenza al ministero Fleury 112. La Gran Bretagna nell'et di Walpole 113. I conflitti decennali del Settecento 114. Il fallimento delle riforme in Francia nel 1700 115. La Prussia di Federico II 116. La monarchia austriaca sotto Maria Teresa e Giuseppe II 117. La Russia di Caterina II 118. Le spartizioni della Polonia e le riforme in Scandinavia 119. La crisi del papato e i regni iberici nel 1700 120. Il quadro politico e intellettuale nella prima met del secolo XVIII 121. Illuminismo e riforme nella Lombardia Austriaca 122. La Toscana dalla reggenza a Pietro Leopoldo 123. La societ italiana alla fine del Settecento 124. Gli inizi della colonizzazione inglese e francese nel Nord America 125. I contrasti tra le tredici colonie d'America e la madrepatria inglese 126. La guerra di indipendenza americana 127. Una Costituzione per gli Stati Uniti d'America 128. Lo sviluppo degli Stati Uniti tra Sette e Ottocento 129. Economia e societ in Francia al tramonto della monarchia 130. La crisi finanziaria e politica della monarchia 131. La rivoluzione in marcia: il 1789 132. La ricostruzione dell'unit nazionale francese dopo la rivoluzione 133. La caduta della monarchia 134. La lotta politica all'interno della Convenzione durante la rivoluzione francese 135. Il governo rivoluzionario e il Terrore 136. Da Termidoro a Fruttidoro 137. La Rivoluzione francese e l'Europa 138. Il triennio rivoluzionario in Italia - 1796-1797 139. La seconda coalizione antifrancese e il colpo di Stato a Brumaio 140. Napoleone primo console. Le basi del regime 141. Dal consolato all'impero napoleonico

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142. Il blocco continentale,la guerra di Spagna e la quinta coalizione 143. La societ francese all'apogeo dell'impero napoleonico 144. La riorganizzazione politico-territoriale della penisola italiana da parte di Napoleone 145. L'Europa centro-settentrionale e le influenze napoleoniche 146. La campagna di Russia di Napoleone 147. Il crollo del "Grande Impero" di Napoleone 148. Il Congresso di Vienna e la riorganizzazione dell'Europa 149. Il clima ideologico e culturale della Restaurazione 150. Sviluppo economico e questione sociale post-Napoleone 151. La questione nazionale e i primi moti per la libert e l'indipendenza 152. L'emancipazione delle colonie latino-americane e lo sviluppo degli Stati Uniti

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