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L'organizzazione dell'impero
La gestione di un territorio cosi vasto e differente comportava non pochi problemi di carattere
politico e amministrativo. Nei regni spagnoli, in quelli asburgici, italiani e del Nuovo Mondo,
Carlo delegò le sue funzioni ad un viceré o governatore che doveva collaborare con le istituzioni
locali per garantire la continuità dell'azione del governo (tranne nel Nuovo Mondo). La
collaborazione era una dimostrazione della volontà di Carlo di non modificare gli apparati di
governo.
Nel Nuovo Mondo non c'era una tradizione politico-amministrativa quindi l'azione del sovrano non
era condizionata. La conquista si era svolta in maniera disordinata e risultò mortale per gli indigeni.
In Castiglia e Paesi Bassi si affermò la reggenza in quanto il rapporto speciale tra sovrano e
territorio sconsigliava la nomina di viceré. La reggenza di Castiglia passo nella mani di Adriano
Florensz, l'imperatrice Isabella, figlio Filippo, figlia Giovanna e Maria. Nei P.B vi furono
Margherita la zia, Maria la figlia e poi venne nominato un governatore.
Nella prima metà del 500, Carlo dovette occuparsi della continua espansione ottomana. I turchi
arrivarono fino ai Balcani conquistando diversi territori, ma la sconfitta a Vienna nel 1529 rassicurò
l'intera Europa. Il fratello di Carlo V tentò di contrastare la penetrazione turca in Ungheria senza
riuscrici. I turchi riuscirono a conquistarne la capitale Buda 1541.
Con la battaglia di Lepanto del 1571, Carlo V sconfigge i turchi fermando l'egemonica presenza
ottomana sul Mediterraneo.
I turchi avevano acquistato importanto punti strategici nell'area del Mediterraneo, un forte apparato
militare, una ramificata rete spansionistica e una forza navale superiore a quella europea.
Tolleravano l'indentità religiosa dei territori conquistati, davano possibilità di ascesa sociale
(attraverso la carriera militare) e davano rifugio agli ebrei.
Oltre all'espansione ottomana, Carlo da sempre dovette fronteggiare la difussione del
luteranesimo. Durante il suo mandato vi furono alternanze di fasi di accordo e fasi di repressione
delle fede protestante. Egli arrivò anche a bandire Lutero dall'impero quando però, esso ormai
divenne simbolo della nazione tedesca. Molti principi aderirono alla riforma luterana, infatti il
principe Federico il Saggio portò in salvo Lutero dopo la Dieta di Worms 1521. L'adesione alla
riforma comportava vantaggi come l'assuzione di una posizione più potente nei confronti
dell'imperatore.
La questione luterana venne sospesa fino alla Dieta di Spira 1529. Nella successiva, quella di
Augusta venne presentata la Confessio augustana (con i capisaldi della riforma luterana) ma fallì.
Di seguito ci fu un altro tentativo di dialogo da parte di Carlo ma fallì ancora passando alle armi.
L'imperatore vinse contro la Lega di Smalcalda nel 1547 però si giunse comunque alla pace nel
1555 con la pace di Augusta in cui vennero riconosciuti i principi della fede protestante.
IL RINASCIMENTO
Riafiorire dell'arte e del pensiero
Il termine “Rinascimento” fu coniato nel 1869 da Burckhardt anche se altri ne parlarono prima.
Marsilio Ficcino ne fa un indentikit in una sua lettera dove descive il Rinascimento come l'epoca di
avvio alla modernità, di cui l'Italia ebbe il primato artistico e culturale per molti anni. La cosa che ci
colpisce di Ficcino è la sua percezione di vivere in un secoclo nuovo e diverso dal passato,
caraterizzato dal culto della classicità e da innovazioni scientifiche e tecniche. Firenze fu il centro di
irradiazione della civiltà rinascimentale, con la Primavera di Botticelli come simbolo. Sul piano
politico, la discesa di Carlo VIII porta guerre, fine dell'armonia ma non della cultura perchè il
Rinascimento porta la concezione del vivere a concentrarsi nel concetto di umanità intesa come
libertà.
Umanesimo
All'interno del Rinascimento si sviluppa una corrente letteraria detta Umanesimo (1470-80/ 1520-
30) caratterizzata dallo studio della classicità, iniziata con Francesco Petrarca. La dignità dell'uomo
è il tema fondamentale di questa nuova cultura ancorata ai valori laici e terreni. I nuovi intellettuali
sono impegnati civilmente e politicamente, studiano testi classici e da qui ne deriva la nascita del
giudizio negativo sul Medioevo. Nasce una nuova scienza, la Filologia, con Lorenzo Valla che
dimostra la falsità della donazione di Costantino (usata dal Papato per secoli a giustificazione del
potere temporale). Sul piano letterale, gli umanisti usano un volgare colto, arricchito di latinismo
(Boiardo, Ariosto, Petrarca, Boccaccio). Erasmo da Rotterdam sul piano europeo.
Stampa
1455/56 l'invenzione della stampa a caratteri mobili funge da formidabile mezzo di divulgazione
della nuova cultura umanista-rinascimentale. Per la prima volta usata in Germania da Gutenberg,
nel 1465 in Italia nell'abbazia di Subiaco avviene la prima stampa di un libro italiano. La musica
fara uso di questo mezzo, come anche il governo. Sorge il bisogno di controllare la stampa
attraverso strumenti di licenza da parte dell'autorità politica.
Corte e arte
la pace di Lodi, 1454 porta stabilità tra gli stati regionali italiani e nella parte centrosettentrionale
prende forma la corte rinascimentale che diventerà modello dell'intera Europa, tanto che si parla di
società di corte. La 2a metà del 400, lo corte diventa luogo delle decisioni politiche, esercizio della
sovranità, emanazione del potere etc.. La corte si ingrandisce e ha centinaia di addetti a ricoprire
diversi compiti e ruoli. “Il libro del cortegiano” di Castiglione ebbe successo a livello europeo e
indica le caratteristiche che un buon cortegiano deve tenere: essere nobile d'animo non solo di
nome, deve essere uomo d'armi, di lettere, saper ballare, cantare etc.. Il testo indica ragionamenti
per formare una perfetta dama di palazzo. Nelle principali corti nascono la maggior parte dei
capolavori artistici e letterari del secolo. Ricordimao Donatello, Batticelli, Da Vinci, Battista Alberti
etc..
Storia, politica, scienze
L'Umanesimo è caratterizzato dall'interesse per la storia e questo fa nascere le cronoache cittadine e
riscoprire e diffondere storici della classicità greca e romana come Tito Livio. Bisogna ricordare
Guicciardini che uno degli iniziatori della storiografia moderna. Sul piano politico, gli umanisti
affermano teorie contro l'assolutismo, che parlano del diritto a ribellarsi alle autorità ingiuste e
tiranniche. In campo astronomico, c'è la nuova visione eliocentrica di Copernico. C'è anche la
diffusione di opere di matematici antichi come Pitagora.
RIFORMA LUTERANA
La pubblicazione delle 95 tesi di Lutero nel 1517 segna una nuova era per la cristianità occidentale,
che sarà caraterizzata dalla divisione. La riforma di Lutero voleva recuperare una spiritualità più
elevata e di moralizzazione del clero che nei secoli precedenti si era andata persa (scisma
d'occidente, potere temporale, nepotismo). Ci sono stati anche primo di lui movimenti riformatori
ma sempre condannati come eretici, ricordiamo Wycliffe, Fra Dolcino, Savonarola. Una figura
importante dell'umanesimo cristiano fu Erasmo da Rotterdam che con le sue opere influnzò la
cultura europea del primo 500.
Martin Lutero
Lutero è monaco agostiniano, artefice della riforma luterana. Ha studiato a Erfurt e insegnato a
Wittenberg teologia. Dopo aver conosciuto il degrado morale della curia e influenzato dalle opere di
Erasmo e dalle lettere di Paolo giunge alla conclusione che la salvezza si ottiene solo gratia, sola
fide, sola scriptura. Ossia la salvezza dell'uomo dipende unicamente dalla volontà di Dio, sono
inutili le indulgenze e opere buone ai fini della salvezza prima della morte. Scrive le 95 tesi in latino
ma le traduce subito anche in tedesco. Le pubblica nel 1517 dando via cosi alla riforma. In esse,
Lutero inserisce anche temi riguardo la destinazione romana dei fondi raccolti internamente e dei
rapporti tra i singoli stati e l'imperatore. Solo nel 1520 arriva la bolla di papa Leone X che invita il
monaco a ritirare entro 6 mesi le tesi, pena la scomunica. Tempo che usa per mettere a punto le linee
della riforma: sollecita una riforma della chiesa che ne riduca il potere politico, formula il
sacerdozio universale (togliere alla chiesa l'esclusivo ruolo di interprete delle scritture sacre) e
annuncia la dottrina dei sacramenti (solo battesimo ed eucarestia). Lutero brucia la bolla e Leone X
scomunica il monaco. Anche se la rottura definitiva avviene alla dieta di Worms convocata da Carlo
V con il tentativo di giungere alla conciliazione. Lutero viene bandito dall'impero ma messo in
salvo da Federico di Sassonia a Wartburg. Qui traduce in tedesco la Bibbia. Intanto il processo di
riforma passa nelle mani dei principi. Essi mettono anche fine alla guerra dei contadini che avevano
mal interpretato il principio della libertà del cristiano delineata da Lutero come interna e religiosa
solamente. Bisogna ricordare anche Zwigli e Calvino che deliano riforme religiose analoghe a
quelle di Lutero. Con la pace di Augusta 1555 che mette alle guerre religiose, viene riconosciuta la
fede luterana.
SLIDE PROF. Punti cardine della riforma: sacerdozio, libero esmai testi, giustificazione sola fide,
critica dei sacramenti
CONTRORIFORMA
il termine indica il rispristino dell'obedienza confessionale del S.R.I tra il 1555 e 1648 (fase di
parziale riconquista della cattolicità nei territori passati alla Riforma). La storiografia di matrice
cattolica ha preferito parlare di Riforma cattolica anche se l'azione censoria e repressiva (attuata dal
Sant'Ufficio dell'Inquisizione e dall'Indice dei libri proibiti) giustifica l'interpretazione del periodo
come controriformistico.
Il Concilio di Trento
L'intenzione del Concilio era quella di una rinnovamento cattolico e il superamento delle divisioni
dottrinali a causa della riforma, anche se nei fatti ratificò come insuperabile tale divisione e divenne
il momento centrale della lotta all'eresia. La prima riunione fu del 1545 a richiesta di Carlo V,
ansioso di ripristinare l'unità religiosa dell'impero. La scelta di Trento fu in quanto luogo italiano e
perciò segno di una apertura verso la riforma. I lavori del Concilio si svolsero in 3 fasi (25 sessioni):
1a fase fino all'ottava sessione del 1547; la 2a fase a Bologna dove non si tiene nessuna session; e la
3a fase ancora a Trento. Le sessioni cruciali furono nel gennaio 1546 che segnò la rottura definitiva
con le posizione riformate. Vengono riconfermati i 7 sacramenti e la posizione contro la sola fide e
sola scriptura protestante. Dopo la pace di Augusta del 1555 che aveva stabilito il principio cuius
regio eius religio (la religione sia di colui del quale è la regione), i padri conciliari cominciano a
redigere l'Indice dei libri proibiti, confermano la loro posizione cattolica tradizionale contro il
sacerdozio universale, del contributo dell'uomo alla propria salvezza, vietato l'uso delle lingue
volgari, restringono l'uso delle arti e musica, conservato il culto dei santi. Nel 1563 viene dato
fondamento divino alla struttura gerarchica della Chiesa, ribadita l'essenza sacramentale del
matrimonio, si ribadisce l'esistenza del purgatorio e viene raccomandata prudenza e moderazione
sulle indulgenze.
FILIPPO II
Figlio di Carlo V, il quale abdicò nel 1556 e lascia al figlio i regni spagnoli, le provincie italiane, la
Franca Contea, i Paesi Bassi e i territori del Nuovo Mondo. Il padre gli lascia un impero in
bancarotta.
L'impero spagnolo
Tempo storico che va da Carlo V a tutto il secolo XVII. Impero perchè è al servizio di una dinastia,
(Asburgo) e perchè c'era chiaramento il tentativo di trasformare i regni iberici in una nazione.
Per contenere la potenza turca, Filippo II riorganizzò l'apparato di governo e rese più efficienti le
relazioni tra centro e periferia. Nel 1561 scelse Madrid come capitale dove trascorse la maggior
parte della sua vita. Durante il suo regno, mantenne l'identità giuridica e politica dei territori che
componevano il suo impero. Nominava un rappresentante con poteri delegati assai ampi anche se
alcuni materie erano di sua esclusiva competenza. Gli affari di stato passavano nelle mani
dell'apparato polisinodale (carattere consultivo) che esaminava e valutava ogni problema, ma al
sovrano spettava la decisione finale. Accanto al nucleo centrale, c'erano molti uffici con compiti
specifici (prelievo tasse, contabilità, approvvigionamenti, movimentazione truppe, registrazione ed
esecuzione ordini reali). Inoltre in ciascuno dei regni periferici c'erano dei governatori che
amministravano la giustizia e il controllo dell'ordine pubblico.
Il declino spagnolo
Il problema centrale è la nobiltà che anche se era ancora fedele alla monarchia spagnola, questa
fedeltà era messa a dura prova quando l'autonomia dei singoli regni entrava in conflitto con gli
interessi e prerogative della corona. Durante il Filippo III emerse il ruolo del valido (favorito del
re), registrando un forte recupero della nobiltà, ma anche un squilibrio tra sovrano e apparato di
governo, in quanto il valido dapprima aveva carattere consultivo ma poi divenne rappresentante del
re. Sempre durante il suo regno, la monarchia spagnola diede un'immagine di sè meno aggressiva,
firmando la pace con l'Inghilterra nel 1609, e rinunciando a tutti i diritti sull'eredità degli Asburgo
d'Austria nel 1617, in quando c'era il bisogno di recuperare le risorse materiale senza indirizzarle ai
fronti di guerra. Anche la situazione economica non era delle migliori, le epidemie influenzarono in
maniera negativo l'andamento demografico, di cui ne risentirono l'agricoltura e l'industria. Questi
effetti erano già presenti negli ultimi due decenni del 500, ma si avvertirono tardi per la forte
liquidità presente nel paese dovuto all'arrivo di metalli preziosi americani. L'accresciuta liquidità
produsse un aumento dei prezzi e l'economia soffri l'inflazione e poi la stagnazione. Inoltre questa
liquidità veniva spesa in spese belliche e per comprare merci straniere andando a favorire i mercati
stranieri. Oltre a ciò, il regno era sempre in debito e nell'impossibilità di pagarli, dovendo stipulare
nuovi accordi che finivano per chiudere la partita con grandi margini di perdita.
L'ascesa dell'Olanda
Nel 1566, I Paesi Bassi, dove si era difusso il calvinismo, insorsero contro la politica troppo
oppressiva di Filippo II. Le regioni del sud, nel 1579 Alessandro Farnese, inviato da Filippo riusci a
riportarle regioni all'obbedienza cattolica. Quelle del nord invece volero continuare la guerra e si
costituirono in reppublica delle Sette Provincie, sotto il comando di Guglielmo d'Orange. Il
comandante venne assassinato ma l'unico effetto di ciò fu il trasferimento della vita economica e
commerciale ad Amsterdam. Il figlio di Gugliemo, Maurizio, grazie all'aiuto dell'Inghilterra riusci a
opporre resistenza agli attachi spagnoli e nel 1609 si avrà una tregua, mentre nel 1648, ai Paesi
Bassi viene riconosciuta l'indipendenza da Madrid. L'Olanda era la pià vasta, ricca e dinamica tra le
sette provincie. Per tutto il 600, le sue compagnie di navigazione creeranno un impero coloniale
anche se già alla fine del 500, la flotta dei P.B aveva raggiunto la supremazia nei mari dell'Europa
del nord e dell'Atlantico. Le ragioni del successo sono dovute a fattori economici, sociali e religiosi:
come l'interazione tra calvinismo e attivismo economico. Qui nasce la Borsa nel 1532 ad Anversa,
grazie alla capacità del paese di attirare investimenti finanziari anche dall'Italia. Inoltre, la ricerca
del profitto conviveva con l'etica del lavoro. Gli Olandesi riuscirono ad incrementare i terreni
coltivabili trasformando terre paludose in terreni coltivabili grazie a sistemi di dighe e macchine
idrauliche.
IL SEICENTO
STATO E SOCIETA
Secolo di crisi?
Già dall'inizio del secolo tutta l'Europa è stata coninvolta in un lungo periodo di guerre (la guerra
dei Trent'anni); quasi tutti i paesi sono stata colpiti da una crisi economica, causata dalla rivoluzione
dei prezzi, e varie rivolte interne in seguito a rafforzamenti del potere dei sovrani.
La popolazione
Se durante il 500, l'andamento della popolazione era positivo, nel corso del 600 l'andamento fu
modesto, quasi stazionario. Le cause sono principalmente 3: i conflitti bellici, le epidemie e le
carestie. Questo determinò anche una caduta non recuperabile dell'economia
L'agricoltura
Nel corso del 600 il settore agricolo attraverso un momento di stagnazione. Tra le cause fu il
conflitto tra coltivazioni e allevamento ( il settore industriale, soprattutto la lana, produceva più
ricchezza e lavoro). Di fronte all'aumento della domanda di beni agricoli, ci furono due risposte:
l'ampliamento di superficie coltivabili, specialmente nel Europa dell'est dove il costo della mano
d'opera era assai conveniente; e l'uso del sistema intensivo (sfruttamento più razionale delle risorse
agrarie).
In alcuni paesi però non mancarono elementi di innovazione nella gestione delle aziende agrarie.
Dall'America arrivarono nuovi prodotti come mais, patata e pomodoro soprattutto nell'area
dell'Europa meridionale, nord-occidentale e orientale.
Le manifatture
In Italia e Spagna la crisi colpì anche l'industria manifatturiera che subì una caduta della
produzione. A confermare ciò fu l'andamento delle immatricolazioni nelle corporazioni dei mercanti
d'oro, seta e nastri di Milano. Nelle provincie olandesi come acnhe Inghilterra inceve, ci fi uno
straordinario slancio dello stesso settore, che svilupparono le new draperies (tessuti più leggerim
con un ciclo di lavorazione in grado di abbassarne i costi).
Finanza e credito
Aumentarono le richieste di capitale finanziario per provvedere a esigenze economiche. Gli
interessati erano Stato, operatori economici e famiglie. A queste esigenze provvedevano piccoli e
grandi intermediari economici che facevano incontrare la domanda monetaria con l'offerta
monetaria. I Stati cominciarono a indebitarsi (il caso di Filippo II che più volte dichiarò bancarotta).
LA RIVOLUZIONE SCIENTIFICA E LA CULTURA DEL BAROCCO
Rivoluzione scientifica
Eventi tra la metà del 500 e fine 600 che hanno segnato la nascita e affermazione in Europa della
scienza moderna. Un sapere nuovo che unisce alle teorie gli esperimenti, dando cosi autonomia alle
posizioni scientifiche rispetto a quelle religiose e politiche. A dare l'avvio a questo processo fu
Copernico nel 1543 con la sua teoria eliocentrica e a chiuderla è Newton con la teoria sulla
meccanica celeste. L'istituzione simbolo della rivoluzione scientifica fu l'Accademia, di
impostazione naturalistica, il cui fine eralo scambio di idee ed esperimenti, informazioni su nuovi
strumenti, opinioni etc. Questa rivoluzione fu accompagnata anche da una rivoluzione tecnica,
filosofica (dibattito sulla superiorità dei moderni rispetto agli antichi, gli uomini moderni
cominciano a sentirsi autonomi dal modello antico) e riflessione politica (teorie dul diritto naturale,
potere assoluto). Inoltre, ci sono progressi nel campo della medicina, matematica, fisica e chimica.
Il 600 è anche il secolo del Barocco.
La società era organizzata secondo un ordine gerarchico. Lo stile di vita era orientato dai
aristocratici (si era diffusa l'idea secondo cui fosse disonorevole impegnarsi in attività meccanica
per esempio), anche la borghesia urbana infatti avevano come massima aspirazione integrarsi
tramite alleanze matrimoniali con la nobiltà. La chiesa ebbe anche un ruolo importante, in quanto
controllava i comportamenti attraverso il Sant'Uffizio dell'Inquisizione e l'Indice dei libri proibiti.
Essa divenne organo capace di controllare e formare coscienze.
Influenza spagnola
Il ducato di Milano, Il regno di Napoli. quello di Sicilia e Sardegna erano sotto il controllo
spagnolo. La monarchia spagnola nei confronti di queste regioni aveva si un ruolo centrale ma
ridusse sempre al minimo i suoi interventi, facendo pochi interventi nelle istituzioni di governo e
lasciando ai ceti dirigenti locali che si occupassero la gran parte degli uffici del governo centrale. Lo
stesso delegato del sovrano aveva ampi poteri ma non poteva esercitarli senza la partecipazione
degli atti di governo dei consiglieri indigeni.
Per quanto riguarda, le regioni rimaste indipendenti, queste non avviarono un processo di
unificazione politica del terittorio. Occorre aspettare il XVIII sec per la realizzazione di uno stato
unitario. Genova, Lucca e Venezia riuscirono a mantenere la forma repubblicana. Altre divennero o
restarono stati principenschi, retti da dinastie.
EUROPA CENTRALE
GUERRA DEI 30'ANNI
Impero asburgico tra 500 e 600
Con l'abdicazione di Carlo V, l'impero e la corona spagnola saranno nelle mani degli Asburgo
almeno fino al 700. L'impero della nazione tedesca era composto da diverse centinaia di Stati
indipendenti. Dopo la Riforma, alcuni diventarono protestanti e con la pace di Augusta 1555, si era
stabilita la pacifica convivenza tra cattolici e luterani. Esclusa rimaneva la tolleranza della
confessione calvinista. La diffusione del calvinismo va sotto il nome di seconda riforma ed è
apportatrice di nuove tensioni. Fino agli anni 70 del 500, alcuni principi imperiali e lo stesso
Ferdinando cercano una pace stabile. La situazione comincia a mutare con l'ascesa di Rodolfo II,
che schiera pesantemente l'impero dalla parte cattolica: i territori passati al protestantesimo e
secolarizzati dopo il 1552 dovevano diventare nuovamente cattolici – questo rompe i precari
equilibri. Intanto, Rodolfo presenta squilibri metali: sposta la capitale dell'impero a Praga e si
circonda di artisti e scienziati, perdendo progressivamente il controllo della politica imperiale e
dinastica degli Asburgo. Di questa debolezza approfittano i protestanti boemi, in gran parte
calvinisti, che ottengono la libertà di culto nel 1609. Intanto, la figura emergente della casa
d'Asburgo è del fratello Mattia: forte dei successi contro l'avanzata turca, e grazie al sostegno anche
dei protestanti, priva Rodolfo della corona e si fa eleggere re d'Ungheria e re di Boemia. Intanto, lo
scontro tra cattolici e calvinisti era ormai inevitabile. SI era anche costituita l'Unione calvinista sotto
la guida del Palatinato e Brandeburgo nel 1608 e l'anno successivo la Lega cattolica, sotto la guida
di Massimiliano di Baviera che riuniva i cattolici e i principati della Germani meridionali. I due
schieramenti avevano collegamenti internazionali. Inghilterra, Paesi Bassi, Svezia con l'Unione; la
Spagna con la Lega.
SVEZIA – Con la pace di Vestfalia 1648, la Svezia viene riconosciuta come potenza egemone del
Baltico con proiezione sull'Europa centrale e orientale. Gustavo II Adolfo, oltre a essere un grande
generale si era rivelato anche un ottimo politico: rende più funzionale ed efficace l'organizzazione
statale ponendo l'aristocrazia nellla pubblica amministrazione; rende il consiglio di Stato organo
permanente e composto da esperti funzionari. Gli succedette, la regina Cristina che però dopo la
sua conversione al cattolicesimo abdica e si trasferisce a Roma. A salire succesivamente sul trono
sarà suo cugino, Carlo X che riapre la guerra con la Polonia, vincendo con l'aiuto del Brandeburgo,
a Varsavia e sconfiggendo anche la Danimarca, intervenuta a sostegno della Polonia (prima guerra
del Nord 1654-60). La pace del 1859ì8 gli fruttò la Scania, ma l'intervento dell'imperatore
Leopoldo I ridimensionarono il suo successo e costrinsero il successore, Carlo XI alla pace
definitiva (1660). La Danimarca cercò di riconquistare la Scania, senza riuscirci (1675-1679).
Carlo XI si dedicò al risanamento dello stato, le cui finanze erano in pessime condizioni (cause
belliche constrinsero la corona a cedere terre ai nobili). Sul modello dell'assolutismo di Luigi XIV,
organizzò radicalmente l'esercito, promulgò un nuovo codice di leggi, riordinò la chiesa luterana e
costrinse la nobiltà a farsi restituire tutti i beni ceduti in passato. All'alba del XVIII secolo,
l'opposizone alla supremazia svedese di Danimarca, Sassonia, Polonia e Russia fanno scoppiare la
seconda guerra del Nord, nella quale Carlo XII fu impegnato per quasi tutta la durata del suo regno.
EUROPA ORIENTALE
Impero ottomano: la guerra con la Persia, Venezia, Asburgo
La battaglia di Lepanto (1571) segnò la fine dei rapporti tra Oriente e Occidente. La Spagna non
erano più interessata al Mediterraneo come pure gli ottomani che ora dovevano concentrarsi verso il
nemico persiano. I persiani cotendevano ai turchi il controllo dell'area di Bagdad e Armenia. I turchi
vincono nel 1639 e questo gli da la possibilità di rivolgersi nuovamente verso ocidente, contro
Venezia e Asburgo.
Nel 1645 i turchi invaserò la Creta, dei veneziani dal 1204. Tra i due nasce una guerra che durerà
per 25 anni finche nel 1669 Venezia si piega a chiedere la pace e Creta diventa ottomana.
Mentre sono in conflitto con Venezia, i turchi arrivano in Ugheria, giungendo a minacciare la stessa
Vienna nel 1663; l'anno dopo le truppe imperiali lo fermano, segnando un colpo d'arresto
nell'espansionismo ottomano.
L'Inghilterra di Cromwell
Con Cromwell, si apre per l'Inghilterra un periodo di dittatura. Il parlamento proclama la
reppublica, ma il centro di gravità adesso è l'esercito, il quale sarà la forza che condurra il paese
all'ordine. Si liquidarono le opposizioni parlamentari e le rivoluzioni sociali e si intrapresero
iniziative militari contro scozzesi e irlandesi. L'Irlanda fu ridotta alla fame. Gli esponenti più
radicali dei levellers furono arrestati. Cromwell ebbe vittorie anche in campo politico-economico:
consolidò il potere della piccola nobiltà rurale (gentry), con provvedimenti fiscali; incentivi anche
per il commercio marittimo (Atto di navigazione, sconfisse l'Olanda). Cromwell diede all'Inghilterra
sicurezza e tranquilità, facendola uscire dai confini insulari e lanciarsi alla conquista degli oceani.
La politica dell'equilibrio
la politica dinastica del 700 segna l'ascesa sul campo internazionale dell'Inghilterra e dell'Austria.
Inghilterra - La salita al trono di Guglielmo d'Orange nel 1689 causò una novità all'interno del
panorama europeo: modello di sovranità costituzionale proveniente da una repubblica mercantile e
borghese che era l'Olanda. Per gli inglesi questa alleanza significava una finestra sull'Europa. La
cosa più importante per l'Inghilterra era impedire la formazione di uno stato egemonico che avesse
il controllo delle coste europee. Proprio per questo, essa partecipa alla coalizione antiborbonica
nella guerra di successione spagnola. Avere le mani libere in Europa significava la colonizzazione
di nuovi spazi al di là degli oceani e la padronanza dei mercati mondiali. A trionfare a Utrecht è
l'Inghilterra insomma
Austria – L'Austria spazia dai Paesi bassi ai Balcani. Di particolare interesse gli sarà la Penisola
italiana, Mediterraneo e il mondo slavo. Avvia un processo di balcanizzazione che toccherà l'apice
nel XIX sec.
Nella Penisola italiana il posto della Spagna viene preso dall'Austria. Nel Mezzoggiorno v'è la
mutilazione della Sardegna. E nella pianura padana salgono i Savoia.
Il dispotismo illuminato
La nuova politica dell'Illuminismo è “tutto per il popolo, nulla per mezzo del popolo”. Il sovrano
era artefice della felicità dei sudditi e doveva eliminare tutto quello che si opponeva ai superiori
interessi comuni. Per rafforzare lo Stato, bisognava caricarlo di nuovi compiti, questo porta alla
necessità di rendere più efficiente la burocrazia, dotandola di funzionari fidati ed efficienti. Per
avere questo tipo di funzionari nel 1773, il papa Clemente XIV sopprime la Compagnia di Gesu,
che deteneva il monopolio dell'istruzione superiore dei cattolici. I governi allora creano cosi una
scuola laica.
Riformismo asburgico
Finita la guerra di successione (1740-48), Maria Teresa si pone il problema del rafforzamento dello
Stato per migliorare le condizioni di vita dei sudditi e recuperare la Slesia. Cominciò col
trasformare lo Stato in uno burocratico e centralizzato. Costitui un Direttorio competente sugli affari
interni e finanziari di Austria e Boemia. Separò la magistratura dall'apparato amministrativo.
Sostitui la nobiltà dall'amministrazione locale con funzionari scelti in base alle capacità. Sottopose i
nobili al pagamento dell'imposta militare e in Boemia e Ungheria ridimensiono i loro diritti sulle
prestazioni obbligatorie da parte dei contadini. Costoro si ribellarono quindi l'imperatrice prese
un'altra strada, abolendo il tribunale dell'Inquisizione. Porta a compimento il catasto e divide il
territorio in pezzi, ognuno col proprio padrone, ponendo un'imposta secca del 2%. Il figlio,
Giuseppe II salì al trono nel 1780 e sarà colui che meglio realizzerà il modello del dispotismo
illuminato. Abolì la tortura, limitò l'applicazione della pena di morte e promulgo il Codice Penale.
Divise la monarchia in compartimenti retti da funzionari. Resi uniforme i metodi di riscossione,
soppresse le dogane interne e istituì il catasto. Consentì l'accesso dei ceti medi nella carriere
militare. Rese obbligatorio la scuola elementare. Libertà di stampa. Abolì la servitù della gleba e
migliorò le sorti dei contadini. Inoltre, emanò un editto di tolleranza. Sostituì il latino col tedesco
nella Messa. Ciò gli causo l'allontanamento dalla Lombardia. Il suo successore, Leopoldo II,
dovette revocare la maggior parte delle riforme, in quanto diede vita a rivolte contro la politica
accentatrice.
Prima di diventare imperatore, Leopoldo era sovrano di Toscana, uno stato a sé stante. Egli rinnovo
la struttura di governo, abolì la servitù contadina, le corporazioni, la tortura, la pena di morte,
migliorò la distribuzione dei pesi fiscali, rimosse le bandiere doganali (più ampia libertà economica
e garanzie giuridiche insomma). Creò un ceto di piccoli proprietari nella Maremma. Promuove una
Chiesa nazionale, e sostituì il latino con l'italiano nella Messa. Fece una riforma costituzionale, un
passo verso la democrazia, attraverso una costituzione che avrebbe messo anche il sovrano nella
posizione di osservare le leggi. Le proteste di Pio VI e la resistenza del clero costrinserò Leopoldo a
non portare a termine il suo progetto, a pochi mesi dall'esplosione della rivoluzone francese, egli
lascia Toscana per succedere al fratello sul trono imperiale.
Riformismo borbonico
Il punto di partenza si ha con il “patto di famiglia” nel 1761 che vede l'alleanza delle 4 corti
borboniche europee: Parigi, Madrid, Napoli e Parma.
Francia – di rinnovamenti qui ben pochi ci furono. Il problema della Francia era l'assetto
finanziario. Molti furono i provvedimenti volti a drenare risorse per questioni belliche e per il
mantenimento della corte durante il regno di Re Sole. Quando il suo successore sal' al trono nel
1774, Luigi XV cercò di tassare i nobili e il clero, l'opposizione fu troppo forte. Cercò allora di
colpire gli ecclesiastici per rivitalizzare l'economia pubblica (si avviò una lotta contro la Campagna
di Gesù).
Napoli – prima di essere chiamato a Madrid, Carlo Borbone regnò a Napoli. Cercò di apportare
riforme in campo economico, giudiziario ma le uniche realizzazioni si verificarono nel campo
artistico. La riforma, qui decollò con l'ascesa del figlio al trono, Ferdinando IV. Il merito però è da
attribuire alla sua consorte Maria Carolina che iniziò con l'espulsione dei gesuiti seguita da
un'organizzazione scolastica, venne abolito il vassallaggio nei confronti della Santa Sede, limitò la
proprietà ecclesiastica per favorire l'agricoltura della Basilicata e Puglia, semplificò il sistema
doganale. Molti di questi provvedimento non furono portati a temrine però.
Spagna – Carlo III Borbone riesce a varare un processo di ammordenamento dell'amministrazione e
a sciogliere parte dei vincoli che condizionavano l'economia.
Parma e Piacenza – filippo di Borbone. Sarà il suo primo ministro Tillot a rinnovare il ducato.
Mise in ordine l'assetto fiscale e l'organizzazione amministrativa. Ma non riuscì a varare il catasto.
Unici provveidmenti portati a termine furono l'abolizione dei gesuiti e l'avocazione allo Stato delle
scuole sino allora gestite dai padri. Tillor nel 1771 dovette abbandonare il paese.
Assolutismo prussiano
Federico II ha un forte esercito e disciplinato. Innamorato dell'alrte, cultura, fierezza intellettuale e
la capacità di vedere in grande. Nel 1748 strappa la Slesia agli Asburgo. Maria Teresa nella guerra
dei 7 anni (1756-1763) prova a riprendersela ma senza riuscirci. Dopo, il re ebbe mano libera oer
provvedere alla riorganizzazione dello stato. Egli accolse i gesuiti come insegnanti nelle scuole,
cacciati dalle potenze borboniche, per disporre di personale qualificato. Nel 1763 rende la scuola
elementare obbligatoria. Libertà di stampa, abolisce la tortura e pena di morte. Da incentivi al
commercio, industria e colonizzazione. Crea una burocrazia efficiente, di cui si considera il primo
funzionario. Nel 1786 vediamo l'ampliamento territoriale (slesia +prussia occidentale) e un'aumento
demografico. Paese tollerante, cultura distribuita verticalmente, sviluppo sceintifico, diffusione
illuminismo, tutto ciò conviveva con l'assolutismo.
Russia Caterina II
1765 Riprende il programma di modernizzazione cominciato da Pietro il Grande.Per far fronte agli
impegni economici confisca i beni dei metà dei monasteri esistenti. Costruisce scuole. Raccoglie
500 delegati per realizzare le teorie dei philosophes.Quando scoppia la guerra coi turchi deve
interrompere l'assemblea (1767). Alla fine non realizzò granché: colonizzo l'Ucraina, fece una
riforma amministrativa, qualche provvedimento in campo giudiziario, qualche liberalizzazione in
ambito commerciale. Inasprì il potere signorile che diede vita a rivolte seguite da repressioni. Con
Caterina, la Russia crebbe sul piano internazionale: arrivarono sul Meditteraneo, conquistarono la
Crimea e riuscirono ad annettere la maggior parte del territorio polacco.
Inghilterra
Inghilterra non fu toccata molto dall'Illuminismo per alcune ragioni. Primo perchè molte delle
aspirazioni che animarono i philosophers erano già state recepite nell'Habeas corpus 1679 e nel Bill
of rights 1689. Il sovrano era più un simbolo della legge e c'era un primo ministro scelto dalla
maggioranza parlamentare. Anche se le elezioni erano corrotteun minimo di consenso popolare era
necessario. L'Inghilterra era l'unico paese dove c'era un rapporto stretto da governanti e governati.
Qui non si arrivò alla costruzione di uno Stato-monarchia perchè intanto i sovrani erano provenienti
da altri paesi e questi erano impegnati a diffendersi dai tentativi dei Stuart di riprendersi il trono,
quindi la conduzione politica del regno rimaneva nella mani del Primo Ministro. William Pitt, primo
ministro riuscì a ridurre il deficit pubblico causato dalle enormi spese belliche. Durante il 700, nel
paese ci fu un'aumento demografico. La colonizzazione era importante per il paese, impegnato nel
commercio. Questo causo migrazioni dalle campagne nella città.
RIVOLUZIONE FRANCESE
Con la rivoluzione francese si comincia ad entrare nel mondo attuale.
Stati generali
Dall'inizio del regno di Luigi XVI (1774-1793), una serie di ministri cercarono di rissanare
l'economia francese senza però riuscirci. La situazione peggiora quando al re viene proposta una
soluzione radicale: una nuova tassa, la cosiddetto “sovvenzione territoriale. I nobili respingono il
progetto, ed alcuni ritengono che una decisione cosi importante deve essere presa dagli Stati
generali, a cui non si ricorreva dal secolo scorso. Nel 1788, il re richiama al servizio Necker e
convoca gli Stati generali. Ciò crea un clima di aspettative e partecipazione da parte del Terzo stato.
Nelle assemblea locali di tutta Francia vengono compilati i cahiers de doléances (lamentele e
istanze da affidare ai propri rappresentanti). Ciò che emmerse maggiormente fu la richiesta di
valorizzazione delle assemblea elettive con poteri reali nei confronti della monarchia. Il Terzo stato
voleva uguaglianza giuridica, abolizione dei privilegi e delle venalità delle cariche con il
riconoscimento del principio del merito individuale. Nel 1789 si riunivano a Versailles gli Stati
generali ma rimaneva aperto il sitema di votazione: per ordini o teste. I nobili si negarono di riunirsi
tutti assieme, ma il clero in un secondo momento aderì. Nella sala della pallacorda, il Terzo stato e il
clero si riuniscono con il nome di Assemblea nazionale, giurando di non separarsi fino all'adozione
di una Costituzione. Quando, finalmente anche la nobiltà aderisce, l'assemblea prende il nome di
“Costituente2. Il re cominciò a far afluire a Parigi l'esercito e lincenzia il ministro Necker.
La Spedizione in Egitto
Napoleano, rientrato in patria, propone la spedizione in Egitto, consapevole dell'impossibilità di
attaccare direttamente l'Inghilterra. Nel 1798 parte da Tolone in segreto con una flotta, marinai,
soldati e intellettuali per studiare la civiltà egizia. L'arrivo inaspettato del generale Nelson inglese
sconfigge la marina francese ad Abukir l'anno dopo. L'Inghilterra organizza la seconda coalizione
antifrancese, coi russi, l'Austria, Napoli e Turchia. Nel 1799 a Napoli viene proclamata la
repubblica Paartonopea però l'offensiva austro-russa fa abbandonare i francesi dai territori italiani,
come anche la Svizzera e Renania. Consapevole del fallimento, Napoleone rientra in patria. Intanto,
il generale Massèna sconfigge a Zurigo le truppe russe, scongiurando l'invasione della Francia.
Il colpo di stato del 18 brumaio
Dopo aver sconfitto le truppe turche in Siria 1799, Napoleone si imbarca verso la Francia. In
Francia, Siéyes, nuovo membro del Direttorio, studia un piano per un colpo di stato, voleva salvare
la rivoluzione attraverso l'elaborazione di una nuova costituzione. All'alba del 18 brumaio del 1799,
Siéyes convoca gli Anziani e i Cinquecento e con il pretesto del pericolo di un complotto
monarchico, convince i consigli a spostarsi a Saint-Cloud sotto la scorta dell'esercito. In queste due
giornate, l'esercito assunse importanza primaria. Con la forza e grazie all'aiuto del fratello Luciana,
presidente dei Cinquecento, il colpo di stato riesce. Il Direttorio viene abolito, come le assemblee,
sostituite da due piccole commissioni consultive; tutto il potere è demandato ai tre consoli: Siéyes,
Ducos e Napoleone. La costituzione approvata un mese più tardi comfermava l'assetto istituzionale
e nominava primo console il cittadino Napoleone con quasi poteri assoluti. La Rivoluzione cosi
finisce, come era anche la fine della Repubblica.
EUROPA DI NAPOLEONE
Il Consolato: accentramento potere, stabilità sociale, pacificazione internazionale
Colpo di stato del 18 brumaio: la costituzione, redatta da Siéyes viene confermata da un plebiscito
al quale pochi parteciparono, e un assegnava potere pressoché assoluto al primo console, regalando
agli altri due un ruolo consultivo. Assieme al Consiglio di Stato, di sua nomina, il primo console
aveva anche il potere di proporre leggi; Il Tribunale le discuteva; il Corpo legislativo le votava e il
Senato ne controllava la costituzionalità. Prendeva forma una forma di governo dittatoriale che
trovava giustificazione nella riflessione di rappresentanti del tardo illuminismo. Uno di questi, nel
1802, acclamava Napoleone console a vita, il Senato approva una modifica costituzionale
(Costituzione dell'anno X) gli conferiva il potere di nominare un suo successore cosi due anni più
tardi Napoleone diventa Imperatore dei Francesi. Prima di diventarlo però, venne attuato un sistema
di controllo e una severa repressione delle opposizioni più radicali di dx e sx. Più aumentavano i
poteri meno tollerante diventava. Napoleone impose controlli sulla stampa, sugli aspetti della vita
cultura (cacciò figure significative come Constant e la figlia di Necker). Una congiura monarchica,
appoggiata dall'Inghilterra da l'occasione per un'azione repressiva: ucciso e rapido il duca Enghien
dei Borbone-Condé.
Attuò una riforma amministrativa molto efficace: c'era un prefetto che fungeva da mediatore tra
governo e primo console e aveva il potere di reprimere ogni possibile opposizione. Al
Rafforzamento dello stato centrale contribuì lo sviluppo di una potente ed efficace burocrazia. A tal
fine, furono istituiti licei e potenziata l'école polutechnique-designate a formare il nuovo ceto
dirigente. La riscossione dei tributi affidata ai funzionari favorì il raggiungimento del pareggio di
bilancio.
1802 Sul piano militare, Napoleone raggiunse vari succesi: l'espansione in territori italiani, la pace
con l'Austria. Il cambio di governo in Inghilterra aprì la strada al trattato di Amiens con gli inglesi, i
quali riconobbero le conquiste di Napo in Europa, restituzione del'Egitto ai turchi. Nel 1801, ci fu il
concordato con la Santa Sede, con papa Pio VII (pace religiosa interna): clero mantenuto dallo
Stato, i beni ecclesiastici alienati.
Nel 1804, Napoleone emana il Codice Civile: abolizione diritti feudali, libertà dei civili, difesa
proprietà, si mantenne il divorzio, si abolirono i privilegi dei primogeniti, in famiglia il padre era un
imperatore in miniatura che subordinava al moglie e i figli.
RISORGIMENTO
Il congresso di Vienna e il nuovo assetto politico dell'Europa 1815
All'indomani del tracollo di Napoleone (Waterloo 1815), al congresso di Vienna, lo zar Alessandro I
promuove il patto della Santa Alleanza fra Russia, Prussia e l'impero d'Austria col tentativo di
consolidare il potere assoluto, messo in crisi dalla rivoluzione francese e l'avvento di Napoleone, e
restaurare le sovranità private di autorità a partire dal 1789 in nome del principio del legittimismo
(ritorno al trono dei legittimi pretendenti). L'Inghilterra, pur accettando di sottoscrivere un accordo
con Austria, Russia e Prussia per salvaguardare una condizione di equilibrio e stabilità fra i Stati
vincitori, rifiuta di intervenire militarmente negli affari interni dei diversi popoli, che presto si
dimostrano insofferenti di fronte all'opzione legittimistica maturata a Vienna.
Al fine del Congresso 1815, la cartina dell'Europa si presentava cosi:
• Russia conserva Finlandia e l'attuale Moldavia, mentre la Polonia venne costituito in regno
autonomo ma unito alla corona del zar.
• La Prussia ottiene la Pomerania e Vestfalia
• gli Stati tedeschi, ridotti a 39, vengono riunite nella Confederazione germanica, sotto la
presidenza dell'Austria
• l'Austria perde il Belgio e acquista il regno Lombardo – Veneto più tutti i territori perduti
• La Gran Bretagna riacquista la corona di Hannover, mantenne Malta e le isole ioniche nel
Mediterraneo
• La Francia mantenne la sua integrità territoriale compresa la Corsica
• Il regno di Sardegna riacquista Nizza, Savoia e Repubblica di Genova
• la Santa Fede riacquista lo Stato Pontificio
• il Regno di Napoli e Sicilia vengono unificati sotto Federico IV Borbone, col nome di
Federico I
• Spagna ritorna Ferdinando VII di Borbone e in Portogallo Giovanni VI di Braganza
Nuovo clima ideologico e l'anomalia inglese
Il Congresso di Vienna apre il periodo chiamato “Restaurazione” proprio perchè le potenze
vincitrice si erano proposte di tornare all'ancien regime. Il restauro dei regimi assolutistici produce
un contraccolpo rispetto alle aspirazioni progressiste del ceto borghese in ascesa. Nascono delle
società segrete, la più nota di queste società fu la Carboneria, che chiedevano costituzioni che
tutelino le libertà politiche e civili, ma anche economiche come libero scambio delle merci. Col
passare del tempo, oltre alle libertà si avrebbe rivendicato anche l'indipendenza dei territori soggetti
allo straniero: diretta conseguenza del nascente spirito nazionale. Solo Francia e Inghilterra avevano
conseguito l'unità politica, mentre il mondo tedesco e quello italiano era ancora frammentato e sotto
il dominio straniero.
La tradizione costituzionale dell'Inghilterra non poteva convivere con la volontà d'istaurazione del
vecchio regime della Santa Alleanza. Oltre a ciò, essa non poteva farsi conivolgere nelle incessanti
controversie del continente perchè era economicamente stremata dopo i vent'anni battuti contro
l'Europa e la guerra con i Stati Uniti. Il debito pubblico era altissimo, il blocco continentale
facevano soffrire l'industria e il commercio. Inoltre, le rivolte operaie riuscirono nel corso degli anni
Venti a far ribassare il prezzo dei grani, ad approvare la legge che concede agli operai il diritto di
scioperare e costituire sindacati. I cattolici riacquisirono i diritti politici e civili e nel 1832 viene
varata la riforma elettorale che vede l'estensione del diritto di voto e la ridefinizione dei collegi
elettorali. L'Inghilterra sostiene la Grecia nella lotta contro i turchi che porta nel 1822 alla sua
dichiarazione d'indipendenza. Perciò anche se gli inglesi avevavo combattuto i principi della
Rivoluzione, alla fine questi diventano loro. La Gran Bretagna del 800 era il paese più libero
d'Europa e aveva il più vasto dominio coloniale.
Candice insorge
Ferdinando VII rientra a Madrid nel 1815 e abolisce la costituzione del 1812, instaurando subito un
regime assolutistico. Per risanare il bilancio, il sovrano tentò la riconquista delle colonie, ma furono
proprie le truppe in attesa di essere imbarcate a Candice a dare il via alla rivolta nel 1820. Il sovrano
si vede costretto a ripristinare la Costituzione del 1812. La protesta non si ferma però, perciò il
sovrano fa appello alla Santa Alleanza nel Congresso a Verona nel 1822, dove viene affidato a
Parigi il compito delle repressione. La Spagna accoglie l'esercito francese senza reagire. Cosi nel
1823, cade il Trocadero, fortezza che difendeva Candice, roccaforte del governo costituzionale.
Napoli insorge
Nel regno delle Due Sicilie, a Nola, nel 1820, gli ufficiali Morelli e Silvati danno il via a una
rivolta. Anceh Ferdinando I Borbone fu costretto a proclamare una costituzione, sul modello di
quella spagnola. Dopo Nola, insorge anche Palermo che però mirava alla separazione della Sicilia
dal Regno di Napoli. Questa rivolta venne immediatamente repressa dal sovrano, anche dovuto alla
nascita di un contrasto interno.
Metternich, temendo il contagio dei moti rivoluzionari anche nel Lombardo – Veneto austriaco,
organizza un convegno della Santa Alleanza a Lubiana nel 1821.Qui Ferdinando trova l'aiuto
austriaco per sconfiggere l'armata napoletana in Abruzzo; nel 1821 entrano nella capitale . Una
volta ripreso il potere, Ferdinadno I abolisce la costituzione e condanna a morte Morelli e Silvati.
Lombardo-Veneto
Milano era il centro ecnomico e culturale di questa regione. C'è insofferenza contro gli austriaci e
nonostante la pressione fiscale, la carestai del 1815-17, qui non si arrivò a nessuna insurrezione.
Indipendenza Grecia
La lotta per l'indipendenza della Grecia sotto la guidi di Ypsilanti inizio nel 1821, L'anno dopo
viene proclamata l'indipendenza, con la richiesta di una monarchia costituzionale d'ispirazione
liberale. La Fracia, Russia e Inghilterra intervennero e socnfissero le truppe ottomane nel 1827 nelle
coste del Peloponneso. Lu Turchia dovette accettare l'indipendenza e al trono del nuovo governo fu
messo il principe Ottone I di Baviera nel 1830.
Insurrezioni in Emilia
dopo gli eventi del 1830, molti si illudono che Parigi avrebbe aiutato eventuali insorgenze italiane.
Nell'Italia centro-settentrionale l'iniziativa viene presa dalla borghesia illuminata. Un commerciate,
Ciro Menotti organizza una congiura contro il duca di Modena che era in viaggio. Il sperato
soccorso non arriva e quando scoppia la rivolta, i sovrani fuggono, si formano governi provvisori,
viene adottata la bandiera tricolore delle repubbliche giacobine però le nuove giunte restano divise
cosi Francesco IV rientra a Modena, fa giustiziare Menotti.
L'ideologia mazziniana sarà simile a nuove correnti di pensiero. Gioberti proponeva una
confederazione di stati italiani presieduta dal Papa, in italia c'era lo Stato della Chiesa che divideva
la Penisola in due, perciò finchè tale fosse esistito l'unità politica del paese era impensabile.
Anche Balbo sosteneva l'idea della confederazione. Egli proponeva che la guida verso
l'indipendenza fosse presa dal Piemonte di Carlo Alberto e l'Austria avrebbe dovuto
spontaneamente lasciare il Lombardo-Veneto in cambio dei territori nei Balcani, dove l'impero
ottomano era ormai in crisi.
Il biennio 1846-47
Nel 1846 sale al trono pontificio Pio IX e pronto promulga l'amnistia per i prigionieri politici
suscitando entusiasmo nello Stato Pontificio. Si dimostra favorevole alla costruzione delle ferrovie
nei suoi territori, istituisce un embrione di governo costituzionale e approva la formazione di una
milizia locale. Verrà subito avvertito come il pontefice delle riforme. Non suscita tuttavia simpatie
dell'Austria, la quale l'anno seguente alla morte di Ferdinando IV di Modena, manda truppe
asburgiche in città e Metternich fa occupare anche Ferrara.
Garibaldi, dall'Uruguay dove si era rifugiato dopo un fallito tentativo insurrezionale, si dice pronto
a imbarcarsi sul primo piroscafo e battersi contro gli austriaci. Egli era un marinaio però si era reso
conto che che la sua vocazione era lottare a fianco di chiunque si battesse per la libertà e
indipendenza.
In Piemonte, succede che Carlo Alberto, dientro alcune sollecitazioni di liberali come Balbo, sulla
scia di Pio IX introduce alcune innovazioni in campo giudiziario-amministrativo e allenta la censura
per guadagnarsi il conseso della borghesia e nobiltà illuminaria. Di questo ne approfitta Cavour che
a Torina creara il nuovo giornale “il Risorgimento” che diventerà portavoce delle sue proposte volte
a modernizzare l'agricoltura e il commercio.
In Toscana, Leopoldo II segue anche il modello pontifico e istituisce una Guardia civica e la
Consulta di Stato e nel 1847 il regno di Sardegna, Toscana e la Santa Sede formana una lega
doganale, invitando gli altri sovrani ad aderirvi (prima volta che gli stati della penisola sono
promotori di una sorta di unione sovranazionale).
Ferdinando II delle Due Sicilie, risponde concedendo una carta costituzionale nel 1848, diventando
cosi il capo del movimento progressista. Sulla sua scia, si pongono anche Leopoldo II, Carlo
Alberto e Pio IX. Cosi nella primavera del 1848 parte della penisola ha adottato una carta
costituzionale, tranne il Lombardo-Veneto e Parma e Modena. E l'inizio della primavera dei popoli
che apre uno snodo nella storia dell'intera Europa.