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POPOLAZIONE E STRUTTURE FAMILIARI

FONTI E METODI
Gli studi sui meccanismi sulla popolazione e sui meccanismi che ne regolano
landamento nel tempo hanno conosciuto un grande sviluppo nellultimo mezzo secolo.
Per Malthus lo squilibrio tra popolazione e risorse alimentari nasce dal fatto che la
popolazione cresce in modo geometrico mentre il cibo cresce solo in progressione
aritmetica. A frenare laumento incontrollato subentrano i freni ( epidemie , carestie ,
guerre) che ristabiliscono temporaneamente lequilibrio che si perder di nuovo . La
soluzione ladozione di freni preventivi , limitazione dei matrimoni e della fecondit l
che deve naturalmente riguardare la parte pi povera della societ. La statistica
muoveva i suoi primi passi nellepoca moderna. Al XVIII risalgono i primi censimenti
modernamente impostati. Prima si hanno numerazioni di nuclei familiari compiuti a
scopi fiscali , conteggio degli abitanti di una citt finalizzati allapprovvigionamento e
alla distribuzione di viveri oppure al censimento degli atti alle armi. Unaltra
importantissima miniera di dati per lEuropa preindustriali rappresentata dalle fonti
ecclesiastiche , elenchi degli abitanti di una parrocchia , registri degli eventi come
battesimo , matrimonio sepoltura. A partire dagli anni 50 del XX secolo si elabora la
ricostruzione nominativa delle famiglie con cui , si forma una scheda di famiglia per
ogni matrimonio celebrato e in seguito la trascrizione di tutti gli eventi riguardanti la
coppia a cui intestata. Ma richiede un lungo lavoro anche solo per studiare un piccolo
villaggio inoltre sono poche le schede che si possono compilare per intero. Ecco perch
son tornate in auge tecniche basate sui grandi aggregati tra cui le piramidi dellet , o
le tavole di mortalit riguardanti schiere di nati in uno stesso anno.
POPOLAZIONE EUROPEA NELLETA MODERNA
Tra il 400 e il 500 pi della met della popolazione mondiale viveva nel continente
asiatico. LA popolazione europea al pari di quella asiatica triplica in quattro secoli. Si
delineano tre fasi :
Crescita demografica generale e continua tra 400 e 600
Un forte rallentamento nel XVII risultato dellespansione nellEuropa nordoccidentale e orientale e del ristagno nellaria germanica in Italia e in Spagna
Una rinnovata tendenza espansiva nel 700 che si prolunga nel XIX secolo
Nellet moderna erano pressoch sconosciute le pratiche contraccettive , che
cominceranno a diffondersi dal tardo 700. In condizioni di fecondit ci si aspetta che i
coniugi facciano molti figli , in realt ci non avveniva perch la gran parte delle donne
si sposava fra i 24 e i 26 anni , dopo il primo , gli intervalli tra i parti tendevano ad
allungarsi e risultavano tra i due e i tre anni a causa dellallattamento prolungato, era
molto frequente che uno dei due coniugi morisse prima del termine dellet feconda.
Un quarto dei nati moriva nel primo anno di vita , un altro quarto prima di diventare
adulto. La sopravvivenza di 2,5-3 figli per coppia bastava appena a garantire la
riproduzione del potenziale umano e una lieve eccedenza , se le condizioni economicosociali erano favorevoli. Un aumento della natalit e una diminuzione della mortalit
furono le cause principe della crescita demografica del XVIII secolo.
LA STORIA DELLA FAMIGLIA

Molta fortuna ha avuto la classificazione elaborata dal gruppo di studio per la


popolazione di Cambridge che ha distinto cinque tipi di aggregati:
Famiglia nucleare , coniugi e figli
Famiglia estesa , si aggiunge almeno un altro convivente
Famigli multipla , compresenza di almeno due nuclei
Famiglie senza struttura , alla base non vi il matrimonio
Solitari.
Le famiglie contadine che raggruppavano quasi ovunque la maggioranza della
popolazione potevano avere struttura diversa anche in Francia o in Europa
centrale a seconda dei meccanismi di eredit. Ma le dimensioni dellaggregato
domestico erano anche in funzione del fondo coltivato e della quantit di forza
lavoro da esso richiesta. Il forte calo della popolazione che si registr tra il XIV e
il XV secolo ebbe come conseguenza laccorpamento di molti appezzamenti
prima suddivisi e quindi la costituzione di gruppi familiari pi numerosi;
viceversa la crescita demografica del 500 , accompagnata dalla polverizzazione
, dalla propriet contadina , port al tramonto di questo tipo di convivenza e
laffermazione della famiglia nucleare. La conservazione della ricchezza ,
incentrata per lo pi sulle ricchezze fondiarie una preoccupazione dominante
per le aristocrazie europee che tra il XVI e il XVIII secolo adottano largamente
strumenti giuridici adatti allo scopo , come fedecommessi e primogeniture. Il
fedecommesso una disposizione di ultima volont mediante la quale chi fa
testamento obbliga lerede a trasmettere i beni sottoposti a vincolo agli ulteriori
chiamati. La primogenitura la concentrazione del grosso delleredit nel
primogenito. La limitazione dei matrimoni , la trasmissione dei beni per linea
maschile e la destinazione dei figli cadetti alle carriere militari , ecclesiastiche e
giudiziarie , e delle figlie al nubilato o alla monacazione costituivano gli assi
portanti di una strategia familiare che attribuiva poi molta importanza alle
alleanze matrimoniali e alle reti allargate di parentela. Secondo Lawrence Stone
vi sono tre tipi di agglomerato domestico che si sono succeduti tra 500 e 800 in
Inghilterra:
Famiglia a lignaggio aperto caratterizzata dal formalismo tra i coniugi e tra
genitori e figli dallimportanza attribuita al casato e dal controllo sulla vita
familiare
Famiglia nucleare patriarcale ristretta , dove laccentuazione dellautorit del
pater familias riflesso del potere assoluto del monarca sulla societ , legami
affettivi tra i coniugi , grande risalto alleducazione cristiana e al
disciplinamento della prole per effetto della Riforma protestante
Famiglia nucleare domestica chiusa , distinta per lindividualismo affettivo che
si esprime nellattenuarsi del divario gerarchico e in una nuova tenerezza tra
moglie e marito e tra loro e i figli.

ECONOMIA DELLEUROPA PREINDUSTRIALE


AGRICOLTURA , RISPOSTA ESTENSIVA ED INTENSIVA
Lagricoltura europea aveva compiuto nei secoli dopo il mille progressi come
laratro pesante , la ferratura degli zoccoli dei cavalli e la loro bardatura con collari
che non pressando sulla gola permettevano uno sforzo maggiore , la larga
diffusione della rotazione triennale. Nei paesi mediterranei tuttavia rest

imperante la rotazione biennale e laratro leggero , in compenso grande rilievo


ebbero le colture arboree , dallolio alla vite agli alberi da frutta. Lincremento
demografico del lungo 500 comport un parallelo aumento della domanda
alimentare che si diresse soprattutto verso i cereali. La carne scomparve dalle
mense dei lavoratori manuali che si ciberanno di pane , farinatte legumi e verdure.
Nel XVI secolo , via via che la popolazione aumentava furono rimessi a coltura i
terreni abbandonati durante la crisi demografica e furono bonificate zone
paludose. Nel Veneto ad esempio fu istituita a met del 500 una magistratura , i
Provveditori sopra i beni incolti , col compito di sovraintendere alla bonifica dei
terreni vallivi e acquitrinosi , nel Polesine e nel Padovano furono circa 20000 i
campi bonificati e privatizzati . Spesso per si trattava di aree marginali , inoltre
lestensione della superfice coltivata port ad una contrazione delle aree adibite al
pascolo e una scarsit di concime. Inoltre influ negativamente la piccola
glaciazione a met del 500. Non sorprende dunque che i rendimenti di cereali
ristagnassero nonostante lintensificarsi del lavoro contadino. In Europa i della
popolazione viveva sulla terra e della terra , e solo i paesi di elevata produttivit
agricola come Olanda e Inghilterra potessero mantenere una buona quota di
popolazione dedita ad altre mansioni. La presenza di una rete irrigatoria frutto del
lavoro umano fu allorigine della grande produttivit della pianura a sud di Milano.
Lassociazione di allevamento e agricoltura , e ladozione di sofisticate rotazioni
che eliminano la necessit del riposo periodico sono lessenza della Rivoluzione
agricola che ebbe come luoghi delezione Paesi Bassi e Inghilterra.
IL REGIME FONDIARIO E I RAPPORTI DI PRODUZIONE , EUROPA CENTROOCCIDENTALE
Allinizio dellet moderna i coltivatori del suolo erano liberi di sposarsi , trasferirsi
e disporre delle proprie terre. Le corvees , dove sopravvivevano erano limitate a
poche giornate per lavori di manutenzione del castello. La riserva signorile , un
tempo sfruttata grazie al lavoro coatto dei servi della gleba , era stata frazionata in
appezzamenti o affidata a famiglie coloniche . Rimanevano la giurisdizione il
potere di banno , rimaneva lobbligo per i proprietari di terre comprese nel feudo di
pagare al signore un censo annuo ; localmente a esso si aggiungeva una quota
parte del raccolto. Altri diritti ( laudemi ) spettavano al signore in occasione di
vendita o trasmissione ereditaria di beni fondiari. Egli riscuoteva inoltre i pedaggi e
deteneva il monopolio di alcune attivit come la caccia , la pesca , la spremitura
delle olive la cottura del pane. Si aggiungevano poi gli abusi feudali di cui un vasto
campionario ritroviamo nel mezzogiorno del XVII secolo. Ovunque il forte aumento
demografico registrato nel XVI e poi nel XVIII secolo si accompagn a processi di
proletarizzazione , alla moltiplicazione dei contadini poveri o nullatenenti e alla
riduzione del potere dacquisto dei salari. I coltivatori erano anche soggetti alla
decima ecclesiastica , alle imposte statali , e quando non erano proprietari al
prelievo della sulla rendita fondiaria. Per un incidenza sui guadagni dal 20 al 70 x
100. I grossi proprietari dal canto loro , trovavano pi conveniente acquistare e
accrescere il prelievo sui coloni . Infine la forte impronta comunitaria che
contrassegnava i lavori agricoli scoraggiava le innovazioni e lo spirito diniziativa.
Tutto ci spiega perch solo in aree particolarmente favorite dallambiente o dove
vi erano pochi contadini poveri fu possibile adottare quelle pratiche agricole che
ebbe leffetto di accrescere sensibilmente la produttivit dei terreni.

LEUROPA ORIENTALE
Le regioni dell Europa orientale avevano due caratteristiche che le differenziavano
nettamente da quelle dellEuropa occidentale.; comprendevano enormi estensioni
di terreni pianeggianti e potenzialmente fertili , ed erano scarsamente popolate. In
queste condizioni la diffusione delleconomia di mercato ag come uno stimolo ad
accrescere la produzione facendo ricorso alla via pi agevole: la coercizione
extraeconomica nei confronti dei contadini. La servit della gleba vanne rafforzata
a partire dal XV secolo e introdotta anche nelle aree dove prima era sconosciuta.
Un tale sfruttamento indiscriminato era reso possibile dalla totale soggezione dei
contadini servi allautorit del signore , che amministrava la giustizia e riscuoteva
perfino le imposte a nome dello Stato. Tra il XVI e il XVII secolo le loro condizioni di
vita andarono via via deteriorandosi. Solo con le riforme della seconda met del
700 le pretese dei signori fondiari cominciarono a essere limitate dalla legge e
solo nel XIX secolo verr abolita la servit della gleba. Il grande ciclo di rivolte
contadine e popolari iniziato nella seconda met del XIV secolo ebbe un ultima
recrudescenza nel 500 con la grande rivolta ungherese capeggiata da Gyorgy
Dosza , con la ribellione dei comuneros in Castiglia , e con la guerra dei contadini
in Germania. Nel XVII secolo , con lo sviluppo degli apparati statali , il bersaglio
delle proteste tese a nellEuropa occidentale dai signori feudali al fisco e i suoi
agenti. Con la rivoluzione francese e i moti controrivoluzionari i moti contadini
acquistarono una connotazione politica che si sovrappone alle forme arcaiche di
protesta. Nellet moderna si crea una distinzione tra LEuropa centro occidentale ,
dove il grande proprietario terriero vive di rendita , pagata dai coltivatori delle sue
terre e lEuropa orientale dove egli sfrutta il lavoro gratuito dei contadini per
produrre derrate da vendere.
LECONOMIA URBANA
Ai bisogni primari oltre quello del cibo migliori di famiglie contadine continuavano
a provvedere da se. Ma accanto a queste produzioni si afferma in molte zone un
industria rurale talvolta di notevole importanza , attirata sia dal basso costo della
manodopera , sia dalla presenza di corsi dacqua o giacimenti minerari. Tuttavia
quei manufatti che richiedevano una superiore capacit artigianale provenivano in
massima parte dalle botteghe cittadine. Gran parte degli oggetti quotidiani
continuava ad essere prodotta da artigiani che lavoravano soli o con pochi
collaboratori , a casa o in un laboratorio / bottega. I settori predominanti erano la
lavorazione del legno , dei metalli , del cuoio e dei pellami , il tessile , la confezione
di indumenti , ledilizia lalimentazione. Ciascuno di questi settori era per lo pi
suddiviso in diverse specializzazioni , i cui addetti continuavano ad essere
organizzati in corporazioni. Ciascuna di queste arti difendeva gelosamente il
proprio monopolio e disciplinava la concorrenza tra gli affiliati. Concentrazioni di
decine o centinaia di operai erano rare e si incontravano soprattutto nelle miniere ,
nei lavori pubblici di grande rilievo , nei cantieri navali. La maggiore novit che
presentano i secoli XV-XVIII rispetto al medioevo per quanto riguarda
lorganizzazione produttiva , sta nella grande diffusione del sistema noto come
industria a domicilio o protoindustria. La figura centrale era in questo caso il
mercante imprenditore , il quale acquistava la materie prima e la affidava a operai
che la lavoravano nella propria abitazione , ed erano retribuiti a cottimo , cos era

organizzata , ad esempio la produzione di drappi di seta a Lione. Nel caso


dellindustria laniera invece , il desiderio di abbattere i costi e di sfuggire alle
limitazioni e alle regole imposte dalle corporazioni port spesso al decentramento
delle fasi di produzione. Il settore tessile rimase a lungo quello dominante
nellindustria europea . I vecchi centri dei pannilani , lItalia centro-settentrionale e
le Fiandre , registrarono una grande ripresa. Accanto alla lana molta importanza
avevano i tessuti di lino , prodotti in grandi quantit nella Francia settentrionale , di
lino misto a cotone , e di seta. Oltre a Lione i principale centri di produzione dei
preziosi drappi erano nel 600 Firenze , Milano , Granada. Lepoca tra il 1500 e il
1750 viene considerata un periodo di sviluppo tecnologico ma non di rivoluzioni
tecnologiche. Nel campo delle meccanica si ebbero una serie di perfezionamenti
che riguardarono lorologeria ( bilanciere e pendolo) , la costruzione di strumenti
nautici e di armi da fuoco , i congegni per la trasmissione del movimento.
Nellestrazione mineraria , lintroduzione di pompe idrauliche e di tecniche per il
drenaggio delle galleria , permise di sfruttare anche giacimenti profondi.
MONETA , PREZZI , MERCATO
A partire dal XIII secolo vigeva ovunque un regime di bimettalismo , nel senso che
erano loro e largento a determinare i valori di scambio. Il quadro era complicato
dallesistenza di monete di conto che non erano di fatto coniate ma servivano da
misuratori delle monete effettivamente in circolazione , e dal frequente ricorso dei
governi europei alla pratica dello svilimento delle monete a essi battute , ovvero
alla riduzione del tenore di fino. Le serie di prezzi mostrano una spiccata tendenza
allaumento tra la fine del XV e la met del XVII secolo. Il prezzo un rapporto tra il
prodotto della massa e della velocit di circolazione della moneta e la quantit di
beni disponibili. Alla pressione esercitata sui prezzi dallo squilibrio si aggiunge nel
lungo 500 il rapido aumento della massa dei mezzi di pagamento e della loro
velocit di circolazione. La produzione di argento delle miniere europee raddoppi
tra met del 400 e il 1530 circa. In seguito , la disponibilit di oro e di argento fu
sensibilmente accresciuta dalle importazioni dal nuovo mondo. Non pu stupire , in
tali circostanze che i prezzi dei cereali espressi in grammi dargento crescessero di
tre o quattro volte in un secolo. Laumento della produzione industriale e la cresce
nte richiesta di generi di prima necessit come il grano , il legno e il sale portarono
tra 400 e 600 a una grande espansione dei traffici. Il trasporto via acqua , continu
ad essere il prediletto. La navigazione ha compiuto in tale periodo pi progresso
che il trasporto terrestre , come la caravella , il fluyt olandese che divenne lo
strumento della supremazia navale olandese per un secolo. Il Mediterraneo
mantenne pi a lungo di quanto si potesse pensare la vitalit come crocevia degli
scambia tra Africa e Europa , tra oriente e occidente. Unimportanza crescente
vennero assumendo , tra XVI e XVII secolo , gli scambi tra Europa centro
occidentale e orientale attraverso gli stretti che mettono in comunicazione il mare
del Nord con il Baltico. Dai paesi affacciati sul Baltico si importavano cereali ,
legname , pece , pellicce , poi anche ferro svedese , vi si esportavano vino e altri
prodotti voluttuari , pannilari e manufatti di goni specie. Tra gli articoli acquistati
dagli occidentali nel Baltico avevano molta importanza le arringhe salate , ma
verso la met del 500 gli olandesi perfezionarono il buizen , imbarcazione in cui si
poteva sale e mettere in barile il pesce appena pescato. Gli olandesi si
assicurarono cos un duraturo monopolio della produzione e della distribuzione

europea del pesce salato. Il commercio con il Baltico e la pesce delle arringhe in
alto mare furono i fondamentali su cui si costru la grande prosperit olandese del
XVII secolo , allorch Amsterdam eredit la funzione che era stata di Anversa , di
emporio internazionale e perno degli scambi fra aree europee diverse , di capitale
della finanza e del credito , e anche centro industriale di primaria importanza.
Accanto a questi scambi vennero acquistando sempre maggiore importanza i
rapporti commerciali con il nuovo mondo. I coloni doltreoceano avevano bisogno
di tutto e pagavano con oro e argento estratti dal suolo e dai fiumi , pi tardi con
derrate molto richieste come zucchero , tabacco e legname. I paesi iberici
cercarono invano di imporvi il monopolio. Carattere diverso ebbe linterscambio tra
Europa e Asia , dominato nel XVI secolo dai portoghesi , scopritori della rotta che
circumnavigava lAfrica. Limpero portoghese si basava sul possesso di scali e
fattorie e su accordi con i potentati locali. Le spezie e gli altri prodotti dellOriente
che prima raggiungevano lEuropa attraverso la mediazione genovese o veneziana
presero la via di Lisbona. Nel corso del XVII secolo ai portoghesi subentrarono gli
olandesi , che si impadronirono in particolare delle isole della Sonda e delle
Molluche , dove organizzarono con metodi schiavistici anche la produzione della
cannella , della noce moscata e dei chiodi di garofano. Ancora pi+ tarda fu la
penetrazione commerciale e coloniale francese e soprattutto inglese che si diresse
verso il subcontinente indiano. Protagoniste assolute dei traffici con loceano
indiano furono le compagnie privilegiate costituite a partire dal tardo 500 in
Inghilterra , nelle province unite e in Francia. Con questo nome si designano due
tipi diversi di organizzazione commerciale. Il primo consiste in una corporazione di
mercanti , che godono del monopolio di un certo traffico ma operano
individualmente ,. Le compagnie delle Indie orientali costituite a Londra nel 1600 e
ad Amsterdam nel 1602 , e pi tardi le compagnie francesi fondate da Colbert ,
erano invece societ per azioni , il cui capitale era diviso in quote possedute da
mercanti e finanzieri che percepivano ogni anno i dividendi. Tratti distintivi dellet
moderna furono da un lato la nascita di un economia mondiale imperniata
sullEuropa , dallaltro lo spostamento dellasse dei traffici dal Mediterraneo
allAtlantico e ai mari settentrionali. Rimase invece a lungo inalterato il dominio del
capitale mercantile sulla produzione , rivelato anche dal fatto che i termini di
commercio , commerce e trade erano comunemente usati anche per designare le
attivit industriali. A livello teorico , tale supremazia si rifletteva nelle idee
economiche che da Adam Smith in poi consuetudine raggruppare sotto
letichetta di mercantilismo.

CETI E GRUPPI SOCIALI


LA STRATIFICAZIONE SOCIALE NELLEUROPA DANTICO REGIME
Fino alla diffusione delle idee illuministiche , la visione della societ dominante in
Europa era corporativa e gerarchica. I corpi di mestiere sono solo una delle numerose
societates particolari di cui si componeva la societ generale; altre erano i collegi
professionali , le confraternite , le congregazioni parrocchiali , i corpi militari , gli ordini
ecclesiastici. A questi corpi e comunit si riferivano le libert , cio i privilegi e le
immunit. Si attesta la lunga durata di pratiche sociali e schemi mentali risalenti al
medioevo , tra questi uno dei pi radicati era quello che concepiva la societ divisa in :

oratores ,il clero ; bellatores , la nobilt ; laboratores , coloro che lavoravano per tutti.
Questa visione tripartitica appare salda ancora alla vigilia della rivoluzione francese. Il
termine ceto il pi adatto a distinguere questi gruppi , a determinare il rango di un
soggetto infatti , concorrevano la nascita , il ruolo ricoperto nella vita pubblica e il
prestigio e i privilegi derivanti da esso. In tutti questi diversi ceti vi era una scala
gerarchica ben definita. Charles Loyseau giustificava queste disuguaglianze con lidea
di una gerarchia naturale tra tutte le creature voluta dalla provvidenza divina. E come
nel creato vi sono diversi gradi di perfezione , cos nella societ umana vi sono diversi
gradi di bont e di virt , collegati alle origini familiari e alla condizione sociale. Una
delle componenti fondamentali delluniverso tragico shakespeariano sta nella minaccia
di sovversione e ricaduta nel caos che linfrazione delle gerarchie naturali fa ricadere
sullumanit. Espressione in tal senso il discorso di Ulisse nel Troilo e Cressidra.
Anche ad un capo rivoluzionario come Cromwell veniva naturale identificare linteresse
della nazione con la distinzione tra un lord , un gentiluomo e un coltivatore. Certo ,
proprio la storia inglese dimostra come la tesi di una disuguaglianza naturale tra gli
uomini dovesse fare i conti con una tradizione legata allaffermazione della civilt
comunale del 200 300 . Di essa si era fatto portavoce Dante , nel convivio , quando
si era richiamato alla comune discendenza da Adamo per negare lesistenza di
unaristocrazia di sangue. Questo motivo egualitario riaffior spesso nelle rivolte
popolari della prima et moderna ; daltra parte lordine sociale appariva fortemente
incrinato dai fenomeni di mobilit sociale caratteristici del XVI secolo. La stratificazione
sociale dellEuropa preindustriale era la risultante della nascita pi o meno altolocata ,
della funzione ricoperta , del denaro ed era oggetto tanto di contestazioni quanto di
consensi e apologie.
NOBILI E CIVILI
Nobilt e clero erano i due ceti meglio riconoscibili e pi chiaramente definiti. Ciascuno
dei due tuttavia , comprendeva al suo interno una vasta gamma di sottogruppi.
Lorigine e la configurazione delle elites nobiliari europee presentano molte specificit
locali chiaramente legate alla diversa incidenza di fattori quali la tradizione classica ,
con le distinzioni tra uomini liberi e schivi , le tracce pi o meno profonde lasciate dai
legami feudali vassallistici , letica cavalleresca e limportanza attribuita alla
professione delle armi. Dovunque , nobilt significa in primo luogo ricchezza , o
almeno agiatezza ; basata fondamentalmente sulla propriet della terra alla quale si
associano in misura variabile anche funzioni di giustizia e polizia e un potere esercitato
sugli uomini allinterno della signoria. I proventi della terra sono spesso integrati da
entrate di varia natura: estrazione di minerali , vetrerie , attivit di trasformazione dei
prodotti dellagricoltura o dellallevamento , stipendi derivanti da attivit svolte per la
chiesa o per il principe. La figura del nobile povero pi frequente dove la nobilt
pi numerosa , in Polonia contava 8% della popolazione o in Spagna 5%. In Castiglia il
tipo dellhidalgo privo di mezzi per quanto ossessionato dalla difesa dellonore e il mito
della cavalleria raffigurato dal Don Chisciotte. Nel resto dEuropa la nobilt era
intorno all1 %. La nobilt tuttavia , comprendeva diversi livelli di ricchezza e
prestigio : in Castiglia si contano addirittura sette categorie , si andava dai grandi di
Spagna , ai semplici Hidalgos e caballeros villanos. Alla collocazione prevalentemente
rurale dei ceti nobiliari delle aree dove pi forte era limpronta feudale , si
contrapponeva la spiccata fisionomia cittadina dei patriziati dellItalia e dei Paesi Bassi
, della Germania occidentale. Tra 600 e 700 lEuropa dominata dalle monarchie ma

tra queste bisogna distinguere tra quelle assolute come quella di Re sole e quelle cui
lesercizio della sovranit dipendeva dal beneplacito della nobilt (Polonia ) , o da un
accordo tra il Re e la classe dirigente come avvenne in Inghilterra dopo la grande
rivoluzione del 1688 1689. Il rafforzamento degli apparati statali tra la fine del XV e
gli inizi del XVII secolo , sommandosi alle ripercussioni sociali della crescita e della
rivoluzione dei prezzi fu allorigine di una sorta di crisi dei ceti nobiliari , alle prese da
un lato con la concorrenza sempre pi agguerrita di nuovi gruppi di origine mercantile
e borghese , e dallaltro con controlli e limitazioni sempre pi severe al suo potere. La
nobilt fini per convincersi di costituire un gruppo a parte , storicamente privilegiato ,
biologicamente superiore : lorigine storica del suo primato viene identificata dal conte
di Boulainvilliers e altri nella discendenza diretta dai Franchi conquistatori dellantica
Gallia . Come si diventava nobili? I patriziati dellItalia centro-settentrionale avevano
elaborato un sistema di cooptazione basato sullantica residenza in citt , sulla
ricchezza e sullastensione dai loschi lucri ( attivit mercantili) . In Francia , Inghilterra
e Spagna si afferm il principio secondo cui era nobile chi era considerato tale dal
sovrano. Ci avveniva o come sanzione di un processo di assimilazione verificatosi di
fatto in seguito allacquisto di feudi , a matrimoni nobili , oppure come titolo per
benemerenze vere o presunte in campo militare o civile , in realt spesso era motivato
da una cospicua donazione alle casse regie. Questi nuovi nobili erano guardati con
disprezzo e sarcasmo dai rappresentanti della pi antica nobilt , ma bastavano poche
generazioni perch le distanze si riducessero nel senso di una comune adesione
allethos aristocratico. Tra il 600 e il 700 le aristocrazie europee , non pi minacciate
nel loro primato scoiale ed economico e ormai pronte ad integrarsi nelle strutture dello
stato monarchico e ringiovanite con lingresso di nuovi membri vivono unet delloro
offrendo alle altre classi lo spettacolo invidiato di uneleganza e di uno stile destinati a
durare come modelli sociali ben oltre lancien regime. Il termine borghesia non pi
idoneo per designare i ceti intermedi tra nobilt e plebe. Un dominatore comune di tali
categorie sociali la connotazione urbana , il rifiuto del lavoro manuale , il possesso di
risorse immobili e mobili ma anche listruzione e le conoscenze altolocate che lo
garantivano dalla caduta nellindigenza cui erano invece esposti , in un mondo privo di
ammortizzatori sociali , coloro che vivevano alla giornata.
POVERI E MARGINALI
Jean-Pierre Gutton distingueva tra i poveri strutturali , coloro che anche in tempi
normali vivono del tutto o in parte di elemosine , e i poveri congiunturali cio coloro
che ricavavano appena ci che era necessario per la sopravvivenza . Vi una
trasformazione dellimmagine del povero tra il Medioevo , in cui rappresentava una
controfigura di Cristo ed era investito da un aura sacrale e let moderna in cui appare
sempre pi come una minaccia allordine costituito e alla salute pubblica. Tale
evoluzione da ricondurre in parte al pi generale mutamento di valori e prospettive
proprio dellet del Rinascimento e della riforma protestante. Al povero residente ,
tende a sostituirsi il vagabondo che vive di espedienti e non disdegna la frode o il
furto. Nei confronti di questi indesiderabili gli Stati corrono ai ripari , prendono
provvedimenti di sempre crescente severit che comprendono lespulsione dei poveri
forestieri , il divieto dellaccattonaggio e lobbligo del lavoro per i poveri fisicamente
abili. Lutopia della grande reclusione dei poveri continu anche nel 700 ,
combinandosi variamente con le varie tendenze filantropiche che portarono alla
fondazione di grandi ricoveri come quello di Napoli , Roma e Genova mentre in

Inghilterra si diffondevano le workhouse. Tuttavia le torme di poveri continuarono a


caratterizzare il paesaggio dellantico regime. A ingrossare le schiere degli indigenti e
degli accattoni erano in realt i processi di proletarizzazione che tra il XVI e il XVII
secolo furono quasi costantemente allopera , in citt come nelle campagne. Lo
sviluppo tra 700 e 800 del sistema di fabbrica dapprima in Inghilterra poi anche in
Europa , da un lato trasform queste masse nella nuova classe operaia , dallaltro
aliment la formazione di un nuovo proletariato straccione a causa dellincremento
demografico accelerato e dei fenomeni di disoccupazione e di crisi che esso produsse.

LE FORME DI ORGANIZZAZIONE DEL POTERE


STATO E STATO MODERNO , PROBLEMI DI DEFINIZIONE
La novit nellEuropa tra XIII e XIX secolo dalla progressiva affermazione di un potere
che si proclama superiore a tutti gli altri , il potere dello stato. Tale potere si incarna in
un primo tempo in un individuo , il monarca o nelle repubbliche aristocratiche in una
cerchia ristretta , ma si viene poi configurando come unentit a se stante , in un
processo di spersonalizzazione che conosce una decisiva accelerazione con la
Rivoluzione Francese. Fin dal XV XVI secolo esso si emancipa da ogni unautorit
esterna , e al tempo stesso si impone allinterno come suprema istanza nei confronti
degli individui che rientrano nella sua sfera di influenza. Queste sono le componenti
essenziali della definizione di sovranit coniata da Bodin. Rifacendosi soprattutto a
formulazioni di questo genere i giuristi tedeschi post hegeliani elaborarono
unautorevole definizione dello stato che comprende:
Un territorio come esclusivo ambito di dominio
Un popolo come stabile unione di persone legate da un solido sentimento di
appartenenza
Un potere sovrano che allinterno detiene il monopolio della forza e allesterno
significa indipendenza giuridica dalle altre istanze.
La storiografia ha polemizzato contro una visione totalizzante dello stato e alle
istituzioni statali ha contrapposto la persistenza di poteri diffusi nella societ , a livello
di ambiti cortigiani , di ceti territoriali , di dritti signorili di reti clientelari , di fazioni e
comunit locali , che di quelle sono in grado di contrastare o condizionare dallinterno
il funzionamento. La presenza di limiti ci che nella tradizione europea
contraddistingue la monarchia dai regimi dispotici , secondo unelaborazione che dai
giuristi del 50 arriva fino a Montesquieu. Il potere sovrano , almeno allinizio dellet
moderna non mira a sostituirsi alle preesistenti strutture autoritarie ma di sovrapporsi
ad esse , di esercitarvi una tutela cos da utilizzarle come terminali della sua azione
sulla societ riconoscendone in cambio diritti e privilegi. Standestaat o stato per ceti
quella formazione politica in cui allautorit del principe si contrappongono assemblee
composte per lo pi di tre camere rappresentanti clero , nobilt e citt. MA solo in
Inghilterra e Svezia i parlamenti riuscirono a trasformarsi tra il 17 e il 19 secolo da
istanze cetuali in vere rappresentazioni nazionali. Anche dove non esistevano
parlamenti , come in gran parte dellItalia centro-settentrionale vi era un rapporto tra
principe e sudditi mediato da corpi tra i quali un peso dominante hanno le citt come il
Gran ducato i Toscana. A simili formazioni territoriali si addice la definizione di stati
rinascimentali e dantico regime. Termini come monarchia assoluta e assolutismo
sono accettabili come indicazioni di un programma che per deve scendere a patti

nellattuazione con il rafforzamento dei privilegi territoriali ( francia di re sole). Alcuni


passi in direzione dello stato moderno sono compiuti dai sovrani illuminati del 18
secolo , ma fu soltanto la Rivoluzione Francese a fare piazza pulita delle istituzioni
dellantico regime e a sgombrare il campo per lerezione di un edificio politico
interamente nuovo. Se in Inghilterra una nazionalizzazione elle masse in qualche
misura realizzata nel 18 secolo , sul continente europeo saranno la rivoluzione
francese e il movimento romantico a porre allordine del giorno la costruzione degli
stati nazionali , come dimostrano Germani e Italia.
DALLA MONARCHIA DI DIRITTO DIVINO ALLO STATO DI DIRITTO
Rimase in auge fino al 18 secolo idea di un origine provvidenziale dellautorit
istituita da Dio per mantenere lordine propagare la vera fede e reprimere i malvagi. A
tale potere e allo sfruttamento dei propri fini di controllo sul clero miravano i monarchi
quando si fregiavano del titolo di re cristianissimo ( i re di Francia ) , re cattolico ( i re
di Francia ) , defensor fidei ( Enrico Tudor 8). Ancor pi stretta fu lassociazione della
religione con la suprema autorit politica nella Russia ortodossa ,. La simbiosi tra
autorit religiosa e potere secolare si trasform in una vera e propria subordinazione
della chiesa allo stato nei principati tedeschi e nei regni scandinavi dove si afferm la
dottrina luterana. Anche la dottrina di resistenza al potere tirannico dei monarcomachi
calvinisti poggiava sul presupposto dellinseparabilit dei due poteri. La laicizzazione
machiavelliana del potere non poteva trovare accoglienza favorevole in un europea
trasformata in campovdi battaglia tra fedi contrapposte. Fu solo nel 17 secolo , in cui
pure la teorizzazione del diritto divino dei re raggiunse il culmine con le opere di
Bossuet , che i fondamenti religiosi dellautorit cominciarono a vacillare , ad opera
soprattutto degli sviluppi della dottrina contrattualistica , poggiante a sua volta sul
postulato dellesistenza di un diritto di natura universale , autorevolmente riaffermata
da Ugo Grozio. Il passaggio dalloriginario stato di natura alla vita associata , deve
essere avvenuto sulla base di un patto comune , e la stesso origine contrattuale deve
avere la delega dei poteri a un monarca . I base a queste premesse era possibile sia
giustificare lautorit assoluta del monarca ,sia postulare lesistenza di limiti e vincoli
alla sua volont. Nella prima la voce pi influente u quella di Tomas Hobbes autore del
Leviatano , in cui per uscire dalla precariet e il pericolo luomo deve alienare tutti i
suoi diritti in favore del Leviatano in grado di costringere di costringere tutti
allosservanza delle leggi da esso promulgate. Una simile sottomissione alla volont
del sovrano era inconcepibile per Spinoza. Ma chi impresse alla teoria del contratto
una svolta in senso liberale fu John Locke, per cui i diritti alla vita , alla libert e ala
propriet privata sono anteriori al costituirsi della societ ; la loro tutela deve essere
quindi lobbiettivo principale del contratto che i sudditi stipulano con il sovrano; il
riconoscimento del potere legislativo ed esecutivo al monarca condizionato al
rispetto di questi diritti. Nel 18 secolo la pi originale reinterpretazione del contratto
sociale , in senso democratico la si deve a Rousseau . Ma pi larga influenza ebbero
altre correnti , come la teorizzazione della monarchia temperata sul modello inglese ad
opera di Montesquieu , e lesaltazione del dispotismo illuminato di Voltaire. Il crollo
dellantico regime fu seguito da una serie di esperimenti politici che si rifacevano ai
principi ormai acquisiti della sovranit popolare e della distinzione tra i poteri .Su
queste basi poggeranno nel 19 secolo i fondamenti del moderno stato di diritto.
FUNZIONI E ARTICOLAZIONI DEL POTERE STATALE

Ai governi erano riconosciuti il diritto-dovere della difesa del territorio e quello del
mantenimento dellordine e della pace al suo interno. Come esempio di questo
monopolio della violenza regale vi l dura lotta ingaggiata da Richelieu contro i duelli
aristocratici. Il luogo dove la potenza del re si manifesta di pi la corte . Una delle
sue funzioni era raccogliere intorno al re la nobilt pi ricca e prestigiosa , separandola
cos dai propri territori e garantendone la fedelt attraverso unoculata distribuzione di
favori. La corte anche , nel 16 e 17 secolo , il centro di elaborazione di una
raffinata cultura artistica e letteraria e delle norme che regolano i rapporti sociali ,
destinate a diffondersi per un meccanismo di imitazione in tutta la societ. Dovunque
il re coadiuvato da un consiglio. Grande importanza hanno accanto ai consiglieri , i
segretari del principe , figure dalle quali tra 50 e 700 hanno origine i moderni ministri.
La giustizia era uno degli attributi centrali della sovranit . Nellet moderna il diritto
del principe impone la propria supremazia su ogni altro ordinamento . la legislazione
regia mantiene tuttavia fino al 18 secolo un carattere frammentario e lascia cos
scoperte ampie aree di rapporti giuridici , in particolare di tipo familiare e privatistico.
In questi settori suppliscono le consuetudini e gli statuti sociali . Sullo sfondo
conservano tutto il proprio prestigio il diritto romano e , nei paesi rimasti fedeli a Roma
, il diritto canonico ma forniscono insieme con la giurisprudenza accumulatasi nei
secoli , la ratio iuris , la chiave per linterpretazione delle norme vigenti. La pluralit e
la disorganicit delle fonti del diritto lasciano ampio spazio alla discrezionalit dei
giudici. Non mancarono nel 17 e 18 secolo i tentativi di consolidamento. Ma solo
lilluminismo giuridico maturo indic come esigenza primaria la redazione di un corpo
di leggi organico e del tutto autonomo. Solo ala fine del 18 secolo apparvero in
Austria e Prussia i primi codici cos concepiti , in attesa della codificazione napoleonica
che costituir il modello per tutta lEuropa continentale dell800. La medesima
complessit e tendenza verso laccentramento e luniformit tra 70 e 800 si
riscontrano nei sistemi giudiziari dellEuropa centro-occidentale. La situazione di
partenza vede una molteplicit di giurisdizioni , solo in parte riconducibili allo Stato. Il
primato della giustizia statale si afferma sia con listituzione e il rafforzamento di
forme di controllo su queste diverse istanze , sia con il ricorso allappello o
allavocazione delle cause e con lestensione e la specializzazione della rete dei giudici
regi. I grandi tribunali non solo controllano lapplicazione della legge , ma
contribuiscono a crearla o reinterpretarla con le loro sentenze , e si arrogano anche
una funzione politica come guardiani della costituzione. La semplificazione della selva
di giurisdizioni particolari e la definizione di un modello di funzionamento della
giustizia a tre istanze sar anche qui frutto delle riforme illuminate e poi soprattutto
dellet rivoluzionaria e napoleonica. Lavvento degli eserciti permanenti , laumento
esponenziale degli effettivi , laccresciuta importanza della fanteria e dellartiglieria , lo
sviluppo in senso orizzontale delle fortificazioni determinarono nella prima et
moderna un volume di spese fuori ogni proporzione delle entrate patrimoniali e furono
quindi allorigine della fiscalit permanente. Anche la guerra tende allefficienza e alla
specializzazione . Gli eserciti del 700 non sono pi bande di straccioni dedite al
saccheggio. Gli stati perseguono lo spostamento degli equilibri politici piuttosto che
lannientamento del nemico. Il tempo della guerra totale e delle nazioni in armi verr
inaugurato soltanto dalla rivoluzione francese. La crescita dellapparato fiscale-militare
comport a sua volta il reclutamento di una burocrazia regia ormai be distinta dal
personale di corte. Si estende quella degli uffici amministrativi e finanziari che alla fine
si sostituisce alle forme tradizionali di autogoverno locale. Figura emblematica della

nuova burocrazia il commissario , un funzionario nominato dal re e non legato da un


rapporto patrimoniale con la carica che ricopre. Piuttosto che per lefficienza o per
larticolazione dei sui poteri nel territorio , lo stato liberale del800 si distingue dal
predecessore per gli aspetti portati dalla grande rivoluzione , per la garanzia delle
libert individuali e per la , sia pur limitata , possibilit di partecipazione dei cittadini
alla determinazione degli indirizzi di governo.

RELIGIONE MENTALITA CULTURA


RELIGIONE MAGIA
Un elemento comune tra le popolazioni europee alla fine dellet preindustriale la
centralit del sacro nelle loro esistenze. Sia il tempo sia lo spazio erano
profondamente impregnati di valori cristiani. Il panorama delle citt e delle campagne
era caratterizzato dallonnipresenza degli edifici religiosi e delle immagini sacre. Tutta
lEuropa era costellata di santuari di cui i pi celebri erano meta di pellegrinaggi , cos
come lo era Roma soprattutto in occasione dei giubilei il primo dei quali fu indotto da
Bonifacio VIII nel 1300. La preoccupazione per il destino ultraterreno delle anime
attestata dalla rapida diffusione della credenza nel purgatorio e dallenorme fortuna
delle indulgenze. Ma lossessione della morte era acuit altres dalla fragilit
dellesistenza , dallincapacit della ragione a spiegare la maggior parte degli eventi.
La madonna e i santi erano visti come potenti intercessori , in grado di ottenere ai loro
fedeli grazie straordinarie e operare guarigioni e altri miracoli. Il confine tra religione e
magia era assai labile perla masse dei credenti. I santi venivano invocati per
proteggere i fedeli da ogni specie di mali e pericoli in base ad una vera e propria
specializzazione che consigliava ad esempio di rivolgersi a San Rocco contro la peste o
a SantAntonio per la protezione degli animali. Poteri magici erano spesso attribuiti al
parroco , alle reliquie , e agli oggetti utilizzati per il culto. Ed era diffusissima la
credenza che altri individui detenessero facolt sovrannaturali . Fin dal basso
medioevo le attivit di questi individui erano state messe in rapporto con la presenza
del Maligno nel mondo. La contiguit tra religione e magia , il carattere superstizioso
di molte credenze e pratiche devozionali divennero nel 16 secolo uno dei motivi
centrali della polemica protestante contro la chiesa di Roma. Tra i bersagli delle
autorit protestanti e cattoliche rientrarono le festivit profane , il carnevale le danze ,
gli antichi culti agrari e altri aspetti del patrimonio folkrorico che si fece ogni sforzo per
estirpare o assimilare ad una visione del mondo cristiana. La caccia alle streghe
raggiunse il parossismo tra il 1580 e il 1660 , in coincidenza con il prevalere in Europa
di un clima di paura , sospetto e intolleranza che si espresse anche nella persecuzione
degli ebrei e nellossessione degli untori , individui accusati di spargere la peste con
ungenti malefici ; essa impervers specialmente in quelle zone in cui pi intensi erano
stati i contrasto religiosi , come le zone di confine tra Francia , Svizzera , Germania ,
Polonia e Scozia. Molto meno severa fu la repressione in Italia e Spagna dove totale
era il predominio della religione cattolica dopo la met del 500. Solo gradatamente a
partire dalla seconda met del 17 secolo , i ceti colti smisero di credere alla
stregoneria e alla magia .
CULTURA ORALE E CULTURA SCRITTA
Lopera di disciplinamento sociale prosegu nel 17 e nel 18 secolo e non fu meno
efficace di quella di cui fu protagonista il potere politico. Ne risultarono una pi

completa cristianizzazione delle masse popolari , ma anche una rarefazione dei


comportamenti violenti e amorali accompagnata da una crescita dellalfabetizzazione.
Solo a partire dallet dei Lumi , con la nascita dei primi sistemi di istruzione
elementare , lo Stato cominci a subentrare alla chiesa , alla famiglia e alla bottega
come principale fattore di alfabetizzazione. E necessario distinguere tra la capacit di
leggere e la capacit di scrivere : la prima era certamente pi diffusa della seconda , e
anche tra gli scriventi ben diversa era la situazione di chi maneggiava la penna
quotidianamente da quella di chi alloccasione riusciva a tracciare faticosamente la
propria firma. Notevoli passi avanti furono compiuti tra il 17 e il 18 secolo , grazie
anche al contributo delle chiese. In Svezia e in parte della Germania alla fine del 700
sapevano leggere quasi tutti , mentre in Inghilterra il 60% dei maschi sapeva apporre
la propria firma. Molto meno diffusa era lalfabetizzazione in Italia , dove ancora
allatto dellunificazione ( 1861) almeno il 70% delle persone non sapeva ne leggere ne
scrivere. La cultura popolare rimase dunque per tutto lantico regime una cultura
prevalentemente orale difficile da studiare. Il silenzio delle fonti rotto di quando in
quando da qualche popolano che riuscito a padroneggiare la scrittura , come
lautobiografia di Jacques Menetra , un vetrai parigino vissuto nel tardo 700. Oppure
possiamo sentire le voci dei poveri attraverso i verbali dei processi . In realt religione
e folclore non esauriscono la complessit di un mondo popolare che aveva nellosteria
un polo dattrazione contrapposto alla chiesa parrocchiale , che si esprimeva nella
rivolta e nella protesta e non solo nellobbedienza passiva , nelle pulsioni egualitarie
non meno che negli atti di deferenza verso i superiori. Per quanto riguarda la cultura
scritta , la novit di gran lunga pi importante agli inizi dellet moderna fu
linvenzione della stampa. Fin dal 14 secolo era nota in Europa la tecnica della
xilografia di origine cinese. Verso la met del 15 secolo Gutenberg ebbe lidea di
utilizzare per la stampa lettere e caratteri singoli ottenuti mediante il versamento di
piombo fuso in matrici di metallo con il disegno della lettera inciso. Una delle rime
opere fu la Bibbia. Dalla Renania lopera si diffuse rapidamente in Europa grazie alla
semplicit e allesiguo costo delle attrezzature. Nel 1450 in Europa esistevano 30000
codici , nel 1500 erano gi stati messi in circolazione circa venti milioni di libri a
stampa. I primi volumi , detti incunaboli ,si modellavano sul modello dei manoscritti ,
ma ben presto si arriv alla forma attuale del libro. Lo strumento venne sfruttato dalle
autorit civili e religiose per diffondere leggi , proclami e informazioni di vario genere e
posta al servizio dellinsegnamento universitario. La stampa fu un potente strumento
di divulgazione per Lutero e i riformatori oltre che per i movimenti rivoluzionari inglesi
e francesi tra il 600 e il 700 . La chiesa dal 1559 pubblic le liste della opere proibite
ma ne quella religiosa ne quella statale bloccarono la fiumana satirica. Con il grande
aumento corrispondente con let dei lumi corrispose una diversificazione del prodotto
; la seconda met del 600 e del 700 videro lo sviluppo dei periodici.
PRODUZIONE E TRASMISSIONE DEL SAPERE
Le universit continuarono ad espandersi nella prima et moderna , soprattutto la
dove in precedenza la loro presenza era stata pi marginale , in Spagna e Germania.
La crescita degli studenti sembra per essersi arrestata dopo i primi decenni del 17
secolo , in coincidenza con la crisi economica e demografica. Le universit si ridussero
per lo pi alla funzione di cittadelle di un sapere tradizionale , finalizzato alla
formazione professionale di teologi, uomini di legge e medici. Un notevole risveglio si
manifest solo nel 18 secolo in alcuni nuovi atenei o in alcuni riformati come Halle ,

Edimburgo , Leida e Pavia. Nei paesi cattolici le famiglie aristocratiche e benestanti


preferivano affidare la formazione dei loro figli ai collegi religiosi dove la loro condotta
era pi sorvegliata e dove accanto ad unistruzione impregnata sullo studio del latino
essi potevano apprendere le lingue straniere e le scienze cavalleresche. Un
equivalente erano nei paesi protestanti le Ritterkademiem ( accademie per cavalieri)
tedesche e le public school inglesi. Linsegnamento elementare era impartito , ai
rampolli di famiglie facoltose nellambito delle mura domestiche da precettori. La
scolarizzazione delle classe inferiori dovette attendere le prime iniziative dei despoti
illuminati in prussia , Austria e Paesi Scandinavi , della seconda met del 700. Un
fattore decisivo era la convinzione delle famiglie che un istruzione elementare fosse
utile per il futuro della prole. Tale domanda era maggiore nelle citt. Lalta cultura in
genere e in particolare la ricerca scientifica avevano nel 18 secolo le loro roccaforti ,
nelle accademie , che da cenacoli di poeti e letterati , quali erano state in prevalenza
nellItalia rinascimentale e barocca , si trasformarono in societ desiderose di rendersi
utili al progresso scientifico ed economico. Nella monarchia austriaca e in Italia si
diffusero le accademie agrarie. Altrove un importante funzione fu svolta dalle le
istituzioni fondate o protette dalle monarchie come le accademie di Richelieu e Luigi
XIV o le analogie presenti a Brino e Stoccolma. Questi corpi contribuirono a rafforzare
una repubblica europea delle lettere che aveva nelle accademie provinciali , nei
gabinetti di letteratura alcune delle principali forme di circolazione delle idee e delle
esperienze.

MONARCHIE ED IMPERI TRA XV E XVI SECOLO


I REGNI DI FRANCIA , SPAGNA INGHILTERRA E LIMPERO GERMANICO
Sotto Carlo 8 e i suoi successori Luigi XII e Francesco I continu nella monarchia
francese laccentramento l accentramento del potere nelle mani del re e dei
collaboratori da lui scelti iniziata con Luigi XI. Si rafforz lamministrazione finanziaria ,
imperniata sullesazione della taglia ( imposta sui redditi) e sulla suddivisione del
paese in circoscrizioni fiscali dette generalites nel 1542 ; crebbe lautorit del consiglio
del re , si affermano in ambito giudiziario lazione del Gran Consiglio e quella dei
parlamenti , tribunali dappello eretti a Parigi e nei principali centri provinciali formati
da giuristi borghesi. Questi magistrati e funzionari regi vennero reclutati in maniera
crescente attraverso il meccanismo della vendita delle cariche pubbliche , che venne
riconosciuto ufficialmente nel 1522 , i vertici di questo ceto formarono una nobilt di
toga rivale della pi antica nobilt di spada. Nei confronti del papato furono fatti valere
i privilegi della chiesa gallicana gi sanciti dalla Pragmatica sanzione del 1438. Nel
1516 Francesco I stipul con papa Leone X un concordato a Bologna : veniva lasciata
cadere laffermazione della superiorit del concilio sul pontefice, ma in cambio il re di
Francia si vedeva riconoscere il diritto di nomina a tuti i vescovati , abazie e priorati
nel proprio territorio. Intorno al 500 in Francia i grandi feudatari mantenevano un
consistente potere locale , accresciuto in alcuni casi dal titolo di governatori conferito
loro dal re. Le province di recente annessione ( Linguadoca , Provenza , Borgogna ,
Bretagna) avevano le loro assemblee di stati che contrattavano direttamente con la
corona lammontare delle imposte e ne curavano la ripartizione. La legislazione regia
regolava solo alcune materie , mentre per il resto vigeva un diritto consuetudinario
diverso da luogo a luogo o ci si appellava , soprattutto nel sud al diritto romano. In
Spagna il matrimonio di Isabella di Castiglia con Ferdinando dAragona prepar il regno

congiunto dei due sovrani che ebbe inizio nel 1479 dopo un periodo di difficolt e
guerre civili. Fu soprattutto la Castiglia a essere oggetto delle cure dei sovrani.
Lanarchia feudale e il banditismo vennero repressi con la riorganizzazione della Santa
Fratellanza , una confederazione di citt che svolgeva compiti di polizia.
Lamministrazione delle citt venne posta sotto tutela con la nomina di funzionari regi
detti corregidores. Le cortes furono convocate di rado e indotte senza troppa fatica ad
approvare le richieste finanziarie della corona. La sottomissione della nobilt fu
agevolata dalla politica di concessioni e favori di Ferdinando I. Le tre province
componenti il regno dAragona , mantennero inalterati i propri privilegi e le proprie
autonomie. Venne istituito un vicer un nel 1494 un consiglio dAragona. Gli elementi
in comuni erano la tradizione della Reconquista , della guerra contro i mori e
lintransigente difesa religiosa. Linquisizione spagnola creata nel 1478 e sottoposta
allautorit regia era lunico organo la cui giurisdizione si estendeva alla Castiglia e
allAragona. La tradizione di militanza religiosa spagnola fu confermata nel 1492 con la
conquista del Regno di Granada e con lespulsione degli ebrei. Alla morte di Isabella
nel 1504 il trono doveva andate alla figlia dei re cattolici . Giovanna , che aveva
sposato Filippo dasburgo . Ma la morte di questultimo nel 1506 e la pazzia di
Giovanna permisero a Ferdinando di riprendere in mano le redini del potere che tenne
fino ala morte. Oltre alle conquiste italiane egli annett il Regno pirenaico di Navarra
nel 1512 che estendeva il dominio spagnolo ai suoi confini naturali.
In Inghilterra Enrico Tudor VII , uscito vincitore dalla guerra delle due rose tra le case di
Lancaster e York terminata nel 1485 , consolid gradualmente il suo potere stroncando
varie congiure nobiliari , amministrando oculatamente le finanze e rafforzando gli
organi centrali del governo regio : il Consiglio della corona , i consigli del Nord e del
Galle , e il tribunale della camera stellata che si occupava della common law.
Localmente furono rafforzate le funzioni dei giudici di pace nominati al re , non
retribuiti e tratti dalla nobilt provinciale. Il parlamento fu convocato sempre pi
raramente , tale indirizzo assolutistico fu proseguito dal successore Enrico VIII , che nel
primo ventennio deleg lamministrazione interna al cardinale Wolsey e si dedic alle
guerre continentali dalle quali non trasse alcun vantaggio. Il distacco da Roma e latto
di supremazia del 1534 coincideranno con un rafforzamento delle strutture di governo
ma anche della riaffermazione del parlamento come portavoce del popolo.
Alla morte di Federico II dAsburgo nel 1493 lImpero Germanico rimaneva un coacervo
ingovernabile di stati territoriali , principati ecclesiastici , libere citt , feudi immediati ,
di popoli e lingue diverse. Il sovrano inoltre reggeva a titolo ereditario gli stati della
casa dAsburgo mentre doveva la dignit imperiale alla designazione della Dieta
composta dai sette grandi elettori. A questo nucleo ristretto i contrapponeva la Dieta
allargata a tutti gli ordini dellimpero. Il regno di Massimiliano I si apr con a ace di
Senlis con la Francia nel 1493 che riconosceva agli Asburgo il possesso dei Paesi
Bassi , dellArtois e della Franca Contea. Il tentativo compiuto dalla Dieta di Worms del
1495 di dare compattezza allimpero germanico e estrarne regolari risorse finanziarie
ebbe un successo limitato: la creazione di un tribunale imperiale e di un consiglio
composto di 17 membri ( Reichsrat ) , il versamento allimperatore di un soldo comune
sarebbe stato subordinato allapprovazione della Dieta. In realt cess ben presto di
essere pagato. Un centro accentramento fu conseguito solo negli stati ereditati dagli
Asburgo . La volont di Massimiliano di opporsi alle velleit italiane dei re di Francia
rimase velleitaria e il tentativo di ridurre allobbedienza i cantoni elvetici naufrag nel

1499 con la disfatta di Dornach , presso Basilea che segn linizio dellindipendenza
svizzera.

LA RIMA FASE DELLE GUERRE DITALIA (1494-1516)


In Italia lequilibrio sancito dalla pace di Lodi del 1454 dur fino allultimo decennio del
secolo. Nel 1492 morirono papa Innocenzo VIII e Lorenzo De Medici , lago della
bilancia italiana. La stabilit della penisola era inoltre minacciata dalle mire
espansionistiche di Venezia e dalle ambizioni del signore di Milano Ludovico Sforza
detto il moro. Egli non tennero conto della loro debolezza interna e sottovalutarono le
dimensioni delle monarchie d Francia e Spagna. Il redi Francia Carlo VIII intendeva far
valere sul Regno di Napoli i diritti che gli derivavano dalla discendenza angioina , firm
la pace di Senlis nel 1493 con limpero e cedette alla spagna alcune zone di confine.
Aiuti gli vennero da Milano e Venezia desiderose di vedere umiliato Ferrante
dAragona re di Napoli. Nellagosto del 1494 Carlo pass le alpi con un forte esercito e
nel febbraio del 1495 quasi senza incontrare resistenza entr a Napoli accolto come
un liberatore dai nobili. A fine marzo venne stipulata una lega tra Venezia , Milano
Firenze , lo stato pontificio , la Spagna e limpero. Nel maggio del 1495 Carlo VIII
lasciati a Napoli alcuni presidi prese la via del ritorno , lesercito della lega cerc
invano di chiudergli il passo in uno scontro che si volse presso Fornovo . Intanto
Ferdinando II dAragona nipote di Ferrante riusciva a ricuperare il regno con spagnoli e
veneziani. I contraccolpi dellimpresa furono sensibili in Toscana dove linetto Piero de
Medici veniva cacciato dai fiorentini sdegnati per la condiscendenza alle richieste di
Carlo VIII , inoltre Pisa e altre citt suddite si rifiut di tornare sotto il dominio
fiorentino. A Firenze la lotta politica tra le fazioni minacciava di degenerare in una
guerra civile . In questa situazione grande successo ebbe la predicazione del frate
Gerolamo Savonarola che si scagliava contro la corruzione della chiesa e invocava una
riforma morale e costituzionale. I seguaci detti piagnoni imposero ladozione di un
sistema di governo popolare , il cui perno fu listituzione di consiglio grande composto
di 3000 cittadini. Ma lostilit del papa e lopposizione delle famiglie nobiliari portarono
ala fine di questa esperienza. Nel 1498 Savonarola vene processato e giustiziato e
laristocrazia riprese il suo potere. Venezia nel frattempo , dopo aver sobillato la rivolta
di Pisa e occupato alcuni porti nelle Puglie nel 1498 firm con la Francia di Luigi XII un
trattato dallalleanza che le garantiva Cremona e la Ghiara dAdda in cambio del suo
appoggio alla conquista dello stato di Milano. La spedizione del 499 si concluse
rapidamente con la conquista dello stato di Milano. Ludovico il moro , dopo un vano
tentativo di riconquista fu portato prigioniero n Francia. La Spagna vinse il conflitto per
il controllo di Napoli nel 1503 che rimase lunica padrona del mezzogiorno della Sicilia
e della Sardegna. Cesare Borgia , figlio del papa Alessandro VI , con lappoggio del
padre e del re di Francia si ritagli un dominio personale nella Romagna e nelle Marche
, ma la morte del papa fece naufragare limpresa. Papa Giulio II organizz nuove
spedizioni contro Perugia , e Bologna e intim a Venezia di ritirarsi da Rimini e Faenza
dove si era insediata dopo la caduta di Cesare Borgia. Innanzai al rifiuto a Cambrais
nel 1508 costitu un alleanza con limperatore Massimiliano , Francia e Spagna. Nel
maggio del 1509 0esercito veneziano fu duramente sconfitto a Agnadello , presso
Crema e nonostante i francesi si fermarono sul Mincio le aristocrazie venete gli
aprirono la strada verso lentroterra . ben presto , alimentato dalla diplomazia
veneziana , sorse il disaccordo tra gli alleati , il papa soddisfatto delle conquiste

temporali e spirituali tolse la scomunica e nel 1511 promosse una lega santa contro la
Francia , di cui temeva la potenza attirando la Spagna Inghilterra e la svizzera .
Tornarono cos nel 1512 i De Medici a Firenze , venne occupato lo stato di Milano e la
Francia allora si riappacific con Venezia per cacciare gli svizzeri. Negli anni
successivi , grazie anche allaiuto dei contadini veneti vessati dagli invasori , vennero
riconquistate le citt venete in mano allimperatore. Ma la sconfitta di Agnadello segn
linizio d una politica conservatrice per la Serenissima. Nel 1515 sal sul trono appena
ventenne il nuovo re di Francia Francesco I che nel 1515 pass le alpi con 10000
cavalieri e 30000 fanti , il 13-14 settembre davanti a Melegnano si svolse lo scontro
con i fanti svizzeri che occupavano Milano , il buon uso dellartiglieria e il tempestivo
aiuto dei veneziani consentirono a Francesco I di trionfare e concedere agli svizzeri
solo il Canton Ticino. La pace di Noyon del 1516 tra Franci e Spagna concedeva agli
spagnoli il Regno di Napoli . a Francesco il ducato di Milano, ma laccoro avr vita
breve.
CARLO V : IL SOGNO DI UNA MONARCHIA UNIVERSALE
Nel 1516 alla morte di Ferdinando il cattolico , il nipote Carlo dAsburgo , figlio di
Giovanna la pazza e Filippo dAsburgo eredit il trono. Il 27 Giugno 1519 alla morte
dellimperatore Massimiliano I , Carlo I venne eletto imperatore grazie allostilit degli
elettori tedeschi verso la corona di Francia e alloro prestato dai banchieri per
comprare i voti. Dagli influssi provenienti dalla zia Margherita e dal suo predecessore
futuro papa Adriano VI, aveva ereditato una profonda erasmiana religione e la cultura
aristocratica e cavalleresca franco-borgogna; a completare il quadro si aggiunse il
dovere percepito di guida della cristianit. Nel soggiorno spagnolo (1517-1520), Carlo
aveva scontentato la nobilt locale distribuendo molte cariche a gentiluomini del suo
seguito e aveva imposte nuove tasse alla citt di Castiglia per pagare lincoronazione
imperiale. Dopo la sua partenza si form una coalizione di citt che rivendicavano le
proprie autonomie e diedero inizio alla rivolta dei comuneros; ben presto la rivolta
assunse un carattere popolare e antifeudale estendendosi nelle campagne. Il timore di
un sovvertimento delle gerarchie sociali spiega la defezione dellaristocrazia che
sconfisse a Villalar nel 1521 i comuneros. Carlo V impar a rispettare maggiormente i
sudditi spagnoli tra cui soggiorn per 16 anni su 40 del suo regno, spagnoli furono in
misura crescente i suoi consiglieri e capitani e il matrimonio con linfanta del
portogallo Isabella, ben si inquadrava nella tradizione politica dinastica dei re di
Spagna. I castigliani portarono il maggior peso finanziario delle guerre di Carlo, ma ne
trassero i maggiori benefici in termini non solo di impieghi civili e militari ma di gloria e
onore, sia dai possedimenti europei sia dal nuovo mondo.
ASBURGO CONTRO VALOIS: LA RIPRESA DELLA GUERRA IN ITALIA
Dal 1520 lattenzione di Carlo V fu assorbita dallItalia. La Francia, doveva cercare di
rompere laccerchiamento dei domini asburgici mentre limpero mirava a conquistare il
milanese e la borgogna situati entro i confini imperiali. Milano venne evacuata dai
francesi fin dal 1521, le cose peggiorarono con lelezione pontificia di Adriano VI (ex
precettore di Carlo V) e col passaggio al campo imperiale di Inghilterra e Repubblica di
Venezia. Nel 1524 Francesco I, forte di 30mila uomini, rientra a Milano e assedia Pavia;
ma sopraggiunti i rinforzi dalla Germania, gli imperiali sconfiggono i francesi il
catturando Francesco I che, per ottenere la libert, dovette firmare nel 1526 il Trattato
di Madrid con cui rinunciava per sempre al milanese e alla borgogna. Tuttavia nel

maggio del 1526 a Cognac venne stipulata una lega difensiva tra Francia, Papa
Clemente VII , Firenze e la Repubblica di Venezia; intanto i turchi, alleati francesi,
avanzavano in Ungheria. I francesi tardarono a intervenire in Italia cos nel 1527
12mila lanzichenecchi al servizio di Carlo V discesero la penisola arrivando sotto le
mura di Roma dove, rimasti senza capi, i federi luterani, sottoposero la citt ad un
orribile saccheggio. I fiorentini ne approfittarono per sollevarsi contro i Medici e
ristabilire un governo repubblicano. Lanno seguente un esercito francese mosse
contro Napoli occupando Genova, dove larmatore Andrea Doria improvvisamente trad
i francesi, pass allimpero e impose ai suoi concittadini una riforma costituzionale in
senso oligarchico. I francesi, senza appoggio navale e decimati da una pestilenza, si
ritiravano nel mezzogiorno. Nel 1529 Carlo V firm con il papa la pace di Barcellona e
a Cambrai si riconcili con Francesco I che rinunciava ai domini italiani ma conservava
la Borgogna. A Milano fu insediato Francesco II Sforza con il patto che alla sua morte il
ducato sarebbe tornato nei domini imperiali; Carlo venne incoronato imperatore in San
Petronio (ultima volta in Italia). In cambio il Papa ebbe lappoggio per piegare la
resistenza cittadina e riportare nel 1530 i Medici a Firenze. Mentre limperatore era
impegnato contro i turchi nel Mediterraneo e contro i protestanti in Germania,
Francesco I riaccese la guerra in Italia e nei Paesi Bassi ma in entrambi i casi permase
la situazione precedente.

LESPANSIONE DELLA POTENZA OTTOMANA


Limpero ottomano prese il nome dalla dinastia turca degli Ottomani fondata nel
14secolo da Osman I, un emiro di uno staterello islamico dellAnatolia. Il territorio si
ampli a dismisura sotto i suoi successori finch nel 1453 Costantinopoli cadde nelle
mani di Maometto II che la ribattezz Istanbul, capitale ottomana. Lespansione a
Oriente venne contrastata fin da 16secolo dalla ricostruzione dellimpero persiano a
opera della dinastia Safawide di fede sciita. Shah Ismail subentrato a soli 14 anni nella
guida della setta safawide, estese il suo dominio assumendo il titolo di Re dei re
dellIran. Preoccupato, Selim I fece massacrare migliaia di sciiti e mosse contro Ismail
sconfitto a Cialdiran nel 1514. Assicuratosi le spalle a Oriente, Selim I si volse al
Mediterraneo conquistando, tra 1516/17, Siria e Egitto controllando, quindi, Medina e
La Mecca, i porti siriani e egiziani colmi di spezie e sete orientali. Lavanzata dei turchi
nel Balcani riprese nel 1526 quando un potente esercito agi ordini di Solimano il
Magnifico risal il Danubio penetrando in terre ungheresi. Il re di Ungheria e Boemia,
Luigi II Jagellone fu ucciso a Mohacs e Solimano fece dellUngheria uno stato vassallo
sotto la sovranit del principe di Transivania Giovanni Szapolyai. Ma la successione
era rivendicata dallarciduca Ferdinando, cognato del defunto Luigi II. I Turchi giunsero,
cos, sotto le mura di Vienna ma, vista la grande distanza dalle basi ottomane,
Solimano concluse la pace con Ferdinando cui era riconosciuto il possesso di unampia
striscia di territorio ungherese a Nord Ovest mentre sul trono veniva riconfermato
Giovani Szapolyai. Non meno grave appariva la minaccia ottomana nel Mediterraneo,
teatro delle audace scorrerie dei pirati barbareschi e in particolare di Barbarossa
signore di Algeri. Quando anche Tunisi, nel 1534, cadde nelle mani di questultimo,
Carlo V guid una spedizione che port alla sua riconquista. Gi negli anni successivi,
nel Mediterraneo vi fu la ripresa degli ottomani che nel 1538 sconfissero a Preveda le
flotte di Spagna e Venezia. Solimano il Magnifico estese ancora i propri domini fino allo

Yemen, il suo impero contava, intorno al 1530, oltre 30milioni di abitanti. Una
caratteristica della civilt islamica era la pacifica convivenza di razze e religioni
diverse. Fondamentale fu anzi il contributo dei sudditi cristiani al rafforzamento del
regime attraverso la leva forzata (devshirme) di bambini educati nella fede
musulmana e addestrati per il servizio di corte o per formare il corpo dei giannizzeri.
Accanto ai giannizzeri e a una progredita artiglieria vi erano i sipahi, cavalieri che in
cambio del servizio militare ricevevano terre non ereditarie (timar). Nellimpero
ottomano tutta la terra era di propriet del sovrano che esercitava unautorit assoluta
e dispotica sugli uomini e sulle cose. Anche i membri del divan (consiglio) presediuto
dal gran visir erano spesso schiavi o liberti. Gli aspetti dispotici del sistema di governo
ottomano non incidevano per sulla vita della massa dei sudditi, per certi aspetti
migliore di quella europea:
Non esisteva la servit della gleba
Il prelievo operato sui contadini dai timarioti e dallo stato non era gravoso
I giudici che applicavano la legge islamica amministravano una giustizia pronta
ed imparziale
La protezione dello stato era assicurata ai mercanti e agli artigiani riuniti in
corporazioni
GUERRE E ESERCITI TRA MEDIOEVO ED ET MODERNA
Il declino della cavalleria pesante era iniziato sui campi della guerra dei Centanni
dove gli arcieri inglesi avevano fatto strage dei cavalieri francesi. I fanti svizzeri, ad
esempio, parte rilevante dellesercito di Carlo VIII, furono in grado di conquistare nel
1512 da soli il Ducato di Milano. Essi si schieravano in un quadrato di 6mila uomini
protetto ai lati da soldati armati di picche lunghe anche 5/6 metri impugnate
orizzontalmente sopra la testa creando un istrice dacciaio che neutralizzava le cariche
dellartiglieria. Ma erano vulnerabili al fuoco dei cannoni e degli archibugi e inservibili
per lattacco alle fortezze. Il generale spagnolo Consalvo De Cordova, negli scontri con
i francesi per il dominio di Napoli, mise a punto uno schieramento pi flessibile
creando unit di 3mila uomini, dette tercios, composte da picchieri e archibugieri, il cui
fuoco nutrito preparava lattacco allarma bianca, queste formazioni avrebbero
dominato le guerre europee fino alla battaglia di Rochroi del 1643. La cavalleria
conserv la sua importanza come arma ausiliaria ma armature di ferro e lancia
vennero sostituite con armamenti pi leggeri comprendenti sciabole e pistole. Il
guerriero medioevale era espressione di un ordine sociale che riservava la professione
bellica ad una classe di milites in grado di trarre dei propri possedimenti feudali risorse
e uomini necessari; ed era legato a un ethos aristocratico e cavalleresco che riteneva
vile colpire da lontano un nemico. Lascesa della fanteria e dellartiglieria ad armi
manifestava invece la nuova potenza finanziaria accentrata dello stato rinascimentale
e relegava un ruolo accessorio lapporto della nobilt anche per la difesa che, vista la
potenza e la gittata dei cannoni, richiedeva lo sviluppo di fortificazioni in senso
orizzontale che richiedevano mezzi e tecniche ormai alla portata solo dei principi
territoriali. Anche nelle truppe mercenarie, albergavano uno spirito di corpo e un
orgoglio professionale. Nei tercios spagnoli, poi, erano assai numerosi gli hidalgos che
si arruolavano non solo per denaro ma perch ritenevano la professione delle armi
lunica onorevole e per un senso di fedelt alla monarchia e allortodossia religiosa;
anche i soldati di estrazione popolare tendevano a far propri questi sentimenti
ereditati dalla tradizione della guerra contro i mori. In tale disposizione danimo, oltre

che nelle qualit del soldato spagnolo: sobriet, disciplina, tolleranza delle fatiche, va
cercata la chiave di una supremazia militare dimostrata per oltre un secolo sui campi
dEuropa.

I NUOVI ORIZZONTI GEOGRAFICI


LE CONOSCENZE GEOGRAFICHE ALLA FINE DEL MEDIOEVO: LAFRICA NERA
Alla fine del Medioevo i rapporti degli europei con gli altri continenti erano limitati agli
scambi economici e culturali tra le sponde del Mediterraneo. I viaggi verso il favoloso
Oriente, frequenti tra il 13 e 14 secolo, si erano fatti radi dopo lavvento della dinastia
Ming in Cina (1368) e con lespansione della potenza ottomana nel Mediterraneo e nei
Balcani. Si era imposta grazie allautorit di Tolomeo, la concezione sferica della Terra;
ma il continente africano era creduto molto pi corto e la sua costa occidentale era
raffigurata come una linea obliqua tendente verso sud est. Proprio questi errori
incoraggiarono le esplorazioni dei portoghesi e di Colombo. Un effetto analogo ebbero
le fantasie circa le ricchezze delle Indie o lesistenza in un luogo imprecisato del regno
cristiano del mitico prete Gianni con il quale si sarebbe potuto stabilire unalleanza in
funzione antimusulmana. La popolazione dellAfrica nera, in lenta ma costante
crescita, si aggirava alla fine del 15secolo sui 50milioni molto irregolarmente
distribuiti; assai vario era anche lo sviluppo economico che alternava allevamento e
agricoltura alla produzione di tessuti ceramiche e utensili. La penetrazione araba
aveva portato lespansione dei traffici alla quale appare legata la fioritura tra il 14 e 16
secolo di formazioni statali complesse situate tra il Sahara e la foresta equatoriale
quali il Mali, il Kanem-Borno, il Songhai e limpero etiopico; questi regni, sovrapposti
allorganizzazione sociale per clan e trib, erano in grado di riscuotere tributi e
mobilitare grossi eserciti. Timbuct contava 100mila abitanti e stupiva i visitatori per
la ricchezza e la raffinatezza della sua vita culturale. Un eccezionale sviluppo
dellartigianato e delle arti figurative caratterizzava il regno del Benin, al margine della
foresta equatoriale. Pi a sud grande importanza avevano il Regno del Congo, dello
Zimbabwe e del Monomotapa.
LE CIVILTA PRECOLOMBIANE IN AMERICA
Nel continente americano le civilt pi evolute si svilupparono, nel millennio
precedente allarrivo degli spagnoli, negli altipiani dellAmerica Centrale e lungo le
Ande dove era praticata unagricoltura sedentaria basata sul mais, sui tuberi e su altre
piante nutritive quali pomodori, fagioli, peperoni e cacao; minore importanza aveva
lallevamento. Bench fosse sconosciuto luso del ferro e della ruota, varie erano le
attivit artigianali: vasellami e utensili doro argento e rame, stoffe di cotone tinte e
ceramica. Caratteristica di tale civilt era limponenza della opere pubbliche destinate
sia a fini di comune utilit sia a scopi cerimoniali e di culto. Quando gli spagnoli
giunsero in America era ormai da tempo in declino la civilt delle ricche citt stato dei
Maia, fiorita tra lattuale Guatemala e la penisola dello Yucatan. La sua eredit
spirituale venne raccolta da popolazioni guerriere provenienti dal Nord e stanziatesi
nel Messico centrale: prima i Toltechi, poi gli Aztechi che verso la met del 14secolo
fondarono la capitale Tenochtitlan. Tra il 15 e il 16secolo gli Aztechi estesero il proprio
potere da un oceano allaltro e da Nord a Sud fino alle propaggini dello Yucatan. Al
tempo dellinvasione spagnola (1519), limpero azteco contava 25milioni di abitanti ed
era ancora in espansione. La guerra era necessaria non solo per accrescere i tributi

ma anche per catturare prigionieri sacrificati a centinaia agli dei nei corsi di grandi
cerimonie pubbliche. La religione azteca era infatti permeata sullidea della precariet
dellordine cosmico, continuamente minacciato da catastrofi naturali e dalla collera
degli dei, in primo luogo del dio Sole che tutti i giorni doveva combattere contro le
forze avverse e necessitava, quindi, di sangue umano. La religione permeava in tutti i
suoi aspetti la vita degli aztechi e giustificava un ordine sociale caratterizzato da rigide
divisioni di ceto: solo il sovrano e la nobilt, da cui erano tratti i sacerdoti, potevano
possedere la terra coltivata da servi della gleba; per il resto erano le comunit,
costituite da clan a base parentale, a procedere a redistribuzioni periodiche del suolo
agricolo. Privilegi avevano anche le corporazioni dei mercanti e degli artigiani
specializzati.
Anche limpero Inca che si estendeva per una lunghezza di 4mila km lungo la
cordigliera delle Ande e la costa del Pacifico si era costituito nel secolo precedente
linvasione spagnola a partire dalla base intorno a Cuzco, nel Per meridionale. Al
vertice della societ era linca, il sovrano semidio, circondato da unaristocrazia
composta sia dalloriginaria civilt inca sia dai figli dei capi delle trib sottomesse,
tenuti a corte come ostaggi; la base della societ era layllu, la comunit contadina
che si incaricava di amministrare la giustizia al suo interno e distribuire le terre
riservando una parte del prodotto allo Stato e una per il culto. Accanto alla divinit
solare, Inti, gli inca adoravano Viracocha, il creatore del mondo, di cui si attendeva il
ritorno e con cui verranno identificati gli spagnoli di Pizarro. Limpero Inca era riuscito
a dotarsi di una salda organizzazione statale grazie allinvio di governatori in ogni
provincia e alla deportazione delle popolazioni indocine. Gradi magazzini pubblici
erano eretti in ogni circoscrizione e da essi erano tratti gli alimenti per sfamare i
lavoratori requisiti per la Mita, una sorte di corv statale che serviva a costruire opere
pubbliche.
I VIAGGI DI ESPLORAZIONI E DI SCOPERTA
Il primo paese a intraprendere lesplorazione ei nuovi mondi nel XV secolo fu il
Portogallo , grazie a alla posizione geografica , allalleanza stabilita dalla dinastia Aviz
con il ceto mercantile e marinaresco e infine allinteresse per lesplorazione che prese
il principe Enrico il navigatore. A lui si devono i perfezionamenti che fecero della
caravella lo strumento ideale per la navigazione oceanica. Ai progressi compiuti nella
costruzione delle navi e nella tecnica della navigazione mediante uso della bussola ad
ago magnetico e di strumenti in grado di misurare la latitudine doveva aggiungersi
lesperienza di capitani e marinai nel calcolare le distanze percorse e nello sfruttare i
venti. Lespansione marittima portoghese ebbe inizio con la presa di Ceuta, a Sud
dello stretto di Gibilterra nel 1415 e prosegu nel 15secolo con loccupazione di Madera
e delle Azzorre, la scoperta delle isole di Capo Verde e del Golfo di Nuova Guinea
(1472). Fin dagli anni 40 le caravelle portoghesi tornarono cariche di schiavi neri
ottenuti con razzie sulle coste o comprati da potentati indigeni e pi tardi anche di oro.
Fu al fine di agevolare questi traffici che vennero costruite le prime fortezze lungo le
coste africane. Il re Giovanni II si pose con chiarezza lobiettivo di circumnavigare
lAfrica in direzione dellOriente e di ottenere informazioni circa i porti e la navigazione
nellOceano indiano. Bartolomeo Diaz, alla fine del 1487, doppi lestremit
meridionale dellAfrica da lui battezzata Capo di Buona Speranza. A Giovanni II nel
frattempo si era rivolto il navigatore genovese Cristoforo Colombo: in Portogallo, dove
si era spostato, era maturato il progetto di raggiungere lOriente circumnavigando la

terra verso occidente. A tale disegno contribu la convinzione tratta dallipotesi del
Toscanelli che le coste del Giappone fossero separate dallEuropa da appena 60 di
longitudine, circa 1/3 della distanza reale. Poich i portoghesi furono scettici, Colombo
approfitt del clima di esaltazione creato dalla caduta dellultimo regno moro in
Spagna, ottenne dai re cattolici le capitolazioni di Santa F (17 aprile 1492). Oltre a
una parte del denaro necessario, la regina Isabella concedeva a Colombo il titolo di
ammiraglio del Mare Oceano, la carica di vice re e governatore delle terre
eventualmente scoperte e una partecipazione agli utili che ne sarebbero derivati oltre
a privilegi nobiliari. Il 3 agosto 1492 tre velieri con 120 uomini presero il largo dal
porto atlantico di Palos. Dopo una sosta di un mese alle Canarie, la flotta punt verso
ponente dopo 36 giorni di navigazione arrivarono allisola di Watling, nelle Bahamas,
battezza da Colombo San Salvador. Ma lammiraglio era convinto, e lo rimase per
sempre, di essere giunto nelle propaggini dellAsia; le ben pi grandi isole di Cuba e
Haiti, successivamente esplorate, furono scambiate per le isole del Giappone. Nel
marzo del 1493 egli fece un trionfale ritorno a Palos, portando alcuni indiani,
pappagalli e abbastanza oro ottenuto dagli indigeni per indurre Isabella a finanziare
una seconda e pi consistente spedizione. Ma il 2 viaggio produsse solo un carico di
schiavi e accuse di mal governo contro lammiraglio che con enormi difficolt otterr i
mezzi per altre 2 spedizioni che portarono alla scoperta delle foci del fiumi Orinoco e
alla perlustrazione delle coste dellAmerica centrale. Contemporaneamente leco della
scoperta di Colombo aveva stimolato nuove iniziative quali le spedizioni del veneziano
Giovanni Caboto ( 1497 e 1498) a Terranova, Labrador e alle coste nord occidentali
degli Stati Uniti per conto degli Inglesi; e la ricognizione di quasi tutta la costa
Atlantica dellAmerica meridionale compiuta da Amerigo Vespucci, al servizio prima
della Spagna e poi del Portogallo. Fu proprio Vespucci a comprendere che non dellAsia
si trattava ma di un nuovo continente che in suo nime prender il nome di America.
Nel giugno 1494 Giovanni II stipul con la corte spagnola il Trattato di Tordesillas che
fissava la linea divisoria tra larea portoghese e quella spagnola 370 leghe a Ovest di
Capo Verde, il che render possibile al Portogallo rivendicare la propriet del Brasile.
La rivalit con la Spagna affrett i preparativi portoghesi per la spedizione alle Indie
orientali affidata al nobile Vasco Da Gama. Doppiato il Capo di Buona Speranza le 4
caravelle risalirono le coste dellAfrica fino a Malindi. Qui un pilota musulmano che
conosceva la rotta si un alla spedizione che il 20 maggio 1498 gett le ancore nei
pressi di Calicut, lungo la costa del Malabar indiano. Egli caric le sue navi di spezie e
pietre preziose ma il viaggio di ritorno fu lungo e penoso cos 2 sole navi fecero rientro
in patria nel 1499. Subito una nuova e pi agguerrita flotta venne allestita e affidata al
nobile Cabral che nel 1500 prese possesso del Brasile e giunse in India ripetendo il
viaggio di Vasco da Gama, prendendo a cannonate la citt di Calicut e stabilendo
invece relazioni daffari con il sovrano di Cockin. Il primo a vedere limmenso oceano
che si estendeva al di l del continente americano fu lo spagnolo Nunez de Balboa
che, con una faticosa marcia nella foresta tropicale, attravers nel 1513 lodierna
Panama.
Ferdinando Magellano, un portoghese al servizio del re di Spagna, trov in fondo alla
Patagonia, nel 1520, lo stretto destinato a prendere il suo nome. A questo punto egli
con sole 3 navi attravers il Pacifico e si impossess delle Filippine. Perito Magellano in
uno scontro con gli indigeni, il comando fu assunto da Sebastiano Del Cano; dopo
ulteriori perdite meo di 20 uomini giunsero sulle coste spagnole nel 1522. Dora in poi

spagnoli e portoghesi avrebbero badato soprattutto a rafforzare le proprie posizioni


nelle rispettive aree di influenza e a trarne i maggiori vantaggi possibili.
SPEZIE E CANNONI: LIMPERO MARITTIMO DEI PORTOGHESI.
Tutti gli sforzi del Portogallo furono concentrati nello sfruttamento commerciale della
via marittima verso le Indie orientali scoperta a fine 400. La Carreira Da India, che
richiedeva circa un anno e mezzo di tempo, aveva caduta annuale. Ma il numero dei
portoghesi in Oriente nel 16secolo non super mai i 6 o 7 mila rendendo impensabile
la conquista di vasti territori. Anche in Africa ed Asia fu dunque ripetuto il modello
sperimentato nel Golfo di Guinea: la costruzione di fortezze e empori commerciali
(feitorias) in luoghi strategici, accordi con i sovrani locali per la fornitura di spezie o
altri proodotti a condizione di monopolio o favore, la lotta senza quartiere contro i
concorrenti. Il sovrano mamelucco dellEgitto in alleanza con il sultano dello stato
indiano del Gujarat tent di bloccare lespansione portoghese ma venne sconfitto con
la grande vittoria navale di Diu nel febbraio del 1509. Successivamente, ai territori
controllati dal Portogallo attraverso i propri vice re, si aggiunsero le conquiste nellisola
di Ceylon e delle Molucche; la Cina concesse, inoltre, lapertura di un emporio a
Macao. Perfino il Giappone fu regolarmente visitato da mercanti e missionari
portoghesi; al pepe, il cotone e lo zenzero indiani si aggiungevano la cannella, i chiodi
garofano, la noce moscata, le sete pregiate e i legni profumati delle nuove conquiste.
Tranne che in estremo oriente, il commercio era strettamente controllato dalla corona
attraverso la Casa Da India di Lisbona; mentre laltra parte dei guadagni finiva ai
finanziatori delle spedizioni. I profitti del traffico delle spezie, dunque, solo in parte
arricchivano il Portogallo a cui toccavano peraltro gli oneri della difesa e del
mantenimento dellimpero, inoltre essi non riuscirono mai ad impadronirsi di Aden e a
chiudere il Mar Rosso cos che grazie anche alla conquista ottomana di Siria e Egitto, le
spezie e gli altri prodotti orientali affluirono nuovamente nel Mediterraneo dividendo il
mercato tra Venezia da un lato e i Portoghesi dallaltro. Inoltre i Portoghesi non si
prefissero, a differenza dei loro eredi nel dominio dei mari, di monopolizzare il lucroso
commercio interasiatico.
LE IMPRESE DEI CONQUISTADEORES SPAGNOLI
Dopo la scoperta di Colombo, la presenza europea nel nuovo mondo si limit alle isole
caraibiche; solo nel 1517 ebbe inizio lesplorazione della terra ferma a opera dei
conquistadores, soldati spagnoli spesso nobili ma poveri, ispirati dalla virt
cavalleresca e infiammati dal miraggio delloro. Nel febbraio 1519 lhidalgo Hernan
Cortes part da Cuba con 500 uomini e dalle coste dello Yucatan procedette fino alla
capitale Azteca Tenochtitlan dove fu ben accolto da Montezuma II che lo scambi per
la reincarnazione di Cuetzalcoatl, il serpento piumato, divinit tolteca. Cortes, invece,
lo fece prigioniero e lo obblig a pagare un enorme riscatto ma, in seguito ad una
rivolta in cui fu ucciso lo stesso Montezuma, gli spagnoli si ritirarono. Ricevuti i rinforzi
dalle isole e dalle trib ostili agli Aztechi, Cortes torn nella capitale che distrusse
nellagosto 1521, stermin gli abitanti e sulle rovine costru lattuale Citt del Messico.
Il resto dellimpero venne rapidamente sottomesso e il 15 ottobre 1522, un editto
emanato da Carlo V nominava Cortes governatore e capitano supremo della Nuova
Spagna.
Francisco Pizarro e Diego Almago nel 1531 mossero da Panama con 180 uomini e 37
cavalli attratti dalla notizia di un regno di favolosa ricchezza detto Per. Lincontro tra

il corpo di spedizione spagnolo e lesercito inca guidato da Atahualpa, avvenne a


Caiamarca, nel 32, dove lavversario venne fatto prigioniero, costretto a pagare un
ingente riscatto ma strangolato ugualmente, mentre la capitale Cuzco fu sottoposta ad
un terribile saccheggio. Limpero Inca era finito, al suo posto sorgeva il vice reame
spagnolo del Per (1594) con capitale a Lima.
Cause:
Terrore di armi da fuoco e cavalcature degli spagnoli
Contrasti etnici che indebolivano i 2 imperi
Aiuti delle popolazioni indie ribelli
Sensazione di essere abbandonati dagli dei, percezione della fine di una civilt e
sfacelo di un universo religioso simboleggiato dalluccisione del sovrano
Questo stato danimo fu tra le cause del rapido declino della popolazione indigena
nellAmerica latina unito allo spietato sfruttamento dei nuovi padroni e alle nuove
malattie come vaiolo, morbillo, tifo e influenza oltre alla degradazione dellambiente
provocata dalla mancata manutenzione delle opere irrigatorie e dalla preferenza degli
spagnoli allallevamento rispetto allagricoltura.
LA COLONIZZAZIONE SPAGNOLA DEL NUOVO MONDO
Nel 500 la colonizzazione spagnola si estese fino a comprendere California e Florida;
nel continente Sud Americano il limite dellespansione fu costituito dalle foreste
amazzoniche, dalle pampas argentine e dalla bellicosit delle trib indie del Cile
meridionale. Grande sviluppo ebbe il fenomeno del meticciato. Tra gli strumenti della
colonizzazione grande importanza ebbero la fondazione di citt e le encomienda
(commenda): lassegnazione a uno spagnolo di una circoscrizione territoriale al cui
interno aveva diritto di esigere tributi e prestazioni di lavoro dagli indigeni. In cambio,
gli encomenderos dovevano proteggere questi vassalli e convertirli al cristianesimo (in
realt fu solo sfruttamento). I vicereami della nuova Spagna e del Per erano divisi in
province variamente denominate mentre le circoscrizioni giudiziarie erano chiamate
audiencias. Vicere, funzionari, giudici e vescovi venivano nominati dal re su proposta,
a partire dal 1524 del consiglio delle indie. Nel complesso la corona di Spagna riusc a
svolgere, a partire dalle nuove leggi promulgate da Carlo V nel 1542, unazione di
controllo e moderazione della societ coloniale . Contribu a tale scopo lo sforzo degli
ordini regolari che si preoccuparono non solo dellevangelizzazione ma di combattere
le forme di sfruttamento degli indios. Nelle isole caraibiche dopo la fase della ricerca
delloro , la cui estrazione raggiunse il picco tra il 1511 e il 1515 si inizi la coltivazione
della canna da zucchero per la quale , data la rapida estinzione della popolazione
indigena fu necessario importare grandi masse di schiavi dallAfrica. Anche nel
continente americano la rapida diminuzione della popolazione indigena e
limportazione di nuove specie vegetali e animali dallEuropa port alla modificazione
del tessuto economico. Accanto al mais si cominci a coltivare il frumento e nel Per
attecchirono anche lolio e la vite. Si moltiplicarono le greggi di pecore e le mandrie di
buoi e cavalli dando origine a una locale industria laniera e alla costituzione di grandi
ranchos. Nel Messico vennero scoperte nel 1546 le miniere dargento di Zacatecas
lanno prima una montagna dargento fu scoperta a Potosi nel Per. La produzione
dargento grazie anche allutilizzo del mercurio conobbe un rapidissimo incremento. La
manodopera per lestrazione del minerale fu fornita dagli indios sotto lavori forzati. Le
esigenze degli agglomerati sorti intorno alle miniere diedero impulso per leconomi
coloniale.

LE RIPERCUSSIONI IN EUROPA
Lafflusso di metalli preziosi port la rivoluzione dei prezzi , cio alla tendenza
inflazionistica che port nel XVI secolo a quadruplicare i prezzi delle derrate. Buona
parte di tali metalli furono usati per pagare limportazione delle spezie dalloriente. Si
delinearono i contorni di uneconomia globale in cui i paesi pi progrediti del vecchio
continente sarebbero stati il centro propulsore delle attivit commerciali e finanziari
produttrici di manufatti , mentre le colonie fornivano materie prime , derrate agricole e
forza lavoro spesso servile. Importanza centrale assunsero e assumeranno nei
consumi popolari il mais la patata il pomodoro , lo zucchero il caff il tabacco il cacao.
Ma tali acquisizioni nel 500 erano allinizio , mentre immediato fu limpatto delle
scoperte geografiche. Vi fu un enorme ampliamento geografiche e scientifiche:
sfericit della terra , la percezione delle sue dimensioni , inoltre il confronto con civilt
diverse form un identit europea. Nacque il tramonto del mito degli antichi che segno
il passaggio dal Rinascimento alla Controriforma e lavvia della nascita del moderno
modello di progresso.

I NUOVI ORIZZONTI SPIRITUALI : RINASCIMENTO E RIFORMA


LA CIVILTA DEL RINASCIMENTO ITALIANO
I Decenni delle invasioni straniere sono quelle in cui giunse alla sua massimo fioritura
il rinascimento italiano. Al cronologia pi condivisa di tale movimento intellettuale ed
artistico che va da Petrarca ( 1304 1374) e Erasmo da Rotterdam ( 1469-1536). Il
concetto di Rinascimento pu considerarsi inclusivo di quello di Umanesimo , che si
applica in prevalenza allambito filosofico e letterario. Riscoperta e studio delle opere
dellantichit , insegnavano ad esprimersi in un latino colto ed elegante e si
sforzavano di ristabilire la giusta lezione dei testi mediante lesercizio del metodo
filologico. Tra il XV e i XVI secolo letterati e poeti presero a servirsi sempre pi spesso
di un volgare arricchito di latinismo e voci dotte , e in volgare incisero le proprie opere
Ariosto Macchiavelli e Guicciardini. Losservazione della natura si basa sempre pi
spesso su unanalisi attenta della realt che trova un elaborazione esemplare nella
tecnica della prospettiva messa a punto da Pier della Francesca; e larchitetto diviene
con Brunelleschi la sintesi vivente delle conoscenze umane . Al culmine di tale
sviluppo troviamo il genio universale di Leonardo da Vinci al tempo stesso pittore ,
architetto , ingegnere idraulico , inventore di macchine e congegni di ogni natura. Tra
400 e 500 il primato mantenuto da Firenze in campo intellettuale e artistico si attenua
a favore di una pi larga partecipazione di altri centri allelaborazione della nuova
cultura e del nuovo gusto. I parte questi sviluppi sono legati al ruolo sempre pi
importante giocato dalle corti principesche , la corte papale innanzitutto basti pensare
al contributo di Michelangelo Buonarroti e Donato Bramante nella costruzione della
basilica di San Pietro , agli affreschi di Michelangelo nella cappella sistina. Ma non
meno importante il mecenatismo degli Sforza a Milano , dei Gonzaga a Mantova ,
degli Este a Ferrara dei Montefeltro a Urbino. La brutale rottura dellequilibrio tra gli
stati rinascimentali italiani ad opera delle potenze straniere doveva segnare a lungo
termine la crisi anche di questo momento culturale. Ma in un primo tempo quelle
vicende agirono da stimolo alla riflessione politica e storiografica. Machiavelli fond la

nuova scienza della politica e Guicciardini diede un grande affresco in cui


campeggiano i ritratti psicologici dei protagonisti sullo sfondo degli errori e delle
illusioni degli uomini.
ASPETTATIVE E TENSIONI RELIGIOSE ALLA FINE DEL MEDIOEVO : ERASMO DA
ROTTERDAM
Latteggiamento della cultura rinascimentale verso la chiesa oscillava tra un ossequio
formale e un anticlericalismo connotato pi da una reazione morale , civile e politica
che da u anelito religioso. Lattesa di una grande riforma che riportasse la chiesa alla
purezza delle origini si era acuita con il grande scisma dOccidente ( 13678-1415), con
le contese per il primato tra il papato e i concili di Costanza e Basilea , con il prevalere
degli interessi politici e mondani a Roma . Ma alle origini del movimento protestante
stava la volont di ristabilire lautenticit del messaggio cristiano attraverso o studio
dei testi, oltre al bisogno di una vita pi conforme alle massime evangeliche , bisogno
diffuso in tutta Europa e testimoniato dalla nascita di movimenti . Tra gli esponente pi
significativi vi fu Thomas More , autore di Utopia , ma il pi autorevole rappresentante
dellumanesimo cristiano Erasmo da Rotterdam . Dopo sei ani lasci la vita del
chiostro per seguire liberamente gli studi. Dovunque strinse relazioni con i circoli colti
e guadagno un prestigio ineguagliato per la sua conoscenza dei classici e per
leleganza del suo stile latino. Tra le sue opere principali, Elogio della Follia , e
Dialoghi , opere satiriche in cui i bersagli sono la pedanteria , lintolleranza , il
fanatismo , gli eccessi di devozione , le ipocrisie di una religione tutta esteriore. Il
maggior contributo a questo ritorno alle fonti del cristianesimo fu la sua edizione
critica del testo latino e greco del nuovo testamento che servir a Lutero per la sua
traduzione della Bibbia in tedesco. Il cristianesimo di Erasmo era , tuttavia un ideale di
vita pratica piuttosto che un insieme di dogmi e per questo egli non volle mai
separarsi dalla chiesa di Roma. La sa eredit rivivr nellEuropa tra 600 e 700 dopo
che i conflitti religiosi persero la loro asprezza.
LA RIFORMA LUTERANA
Martin Lutero nacque nel 1483 a Eisleben , una regione interna della Germania dove
dominava una religiosit medievale. Si iscrisse alla facolt di giurisprudenza ma
allimprovviso nel 1505 scelse di farsi monaco. Ci che lo tormentava era la sua
adeguatezza di fronte ai comandamenti divini. Ordinato sacerdote nel 1507 egli cerc
la risposta ai propri dubbi negli studi teologici , assunse a partire dal 1513
linsegnamento teologico in Sassonia. Nel 1515-1516 tenne un corso sullepistola ai
Romani di San Paolo e fu proprio linterpretazione di un passo del testo paolino a
fornirgli la chiave per la soluzione dellangoscioso problema della salvezza. Per Lutero
la natura umana intrinsecamente malvagia corrotta dal peccato originale e nulla pu
fare da s. Tutta la sacra scrittura assumeva un nuovo significato , doveva essere letta
e spiegata senza tener alcun conto delle interpretazioni ufficiali. Lautorit esclusiva
attribuita dalla rivelazione contenuta nei testi sacri cancellava di colpo io magistero
della chiesa in materia teologica , cos come la dottrina della giustificazione per fede
ne annullava la funzione di intermediaria fra luomo e Dio. Dei sette sacramenti Lutero
salvava solo il battesimo e leucarestia. Di particolare rilievo era la soppressione del
sacramento dellordine , ne conseguiva il sacerdozio universale dei laici . Tanto meno
giustificabili erano i voti monastici , egli stesso dalla met degli anni 20 abbandoner
il convento e si sposer con una ex monaca.

LA ROTTURA CON ROMA E LE RIPERCUSSIONI IN GERMANIA


Alberto di Hohenzollern gi titolare di due vescovati aspirava a diventare arcivescovo
di Magonza. Papa Leone X accett di conferirgli la nomina dietro pagamento , per
metterlo in grado di raccogliere la somma richiesta gli concesse lappalto della vendita
delle indulgenze in Germania per finanziare la costruzione della basilica di San Pietro.
La teoria delle indulgenze era basata sul presupposto dellesistenza di un tesoro di
meriti accumulati dalla vergine e dai santi alla quale la chiesa poteva attingere per
rimettere le pene ai peccatori pentiti. Il 31 Ottobre 1517 Lutero invi a Hohenzollern
95 tesi che secondo la tradizione affisse sulla porta del castello di Wittemberg. Vi era
stigmatizzata la vendita delle indulgenze , negata lautorit del pontefice di rimettere
le pene. Allinsaputa di Lutero le tesi furono stampate e riscossero grande successo in
una Germania esasperata dalla rapacit della chiesa. Solo nel Giugno del 1520 papa
Leone X con la bolla Exurge Domine lasciava a Lutero 60 giorni per ritrattare prima
della scomunica. Lutero invece bruci pubblicamente la bolla e i libri del diritto
canonico. La scomunica giunse nel 1521 ma il nuovo imperatore Carlo V aveva
promesso allelettore di Sassonia Federico il Saggio di far giustificare Lutero alla sua
presenza. Lutero non ritratt e con leditto di Worms limperatore metteva al bando
Lutero , ma lui era in stato messo in salvo dallelettore di Sassonia nel castello di
Wartburg dove attese per un anno ala traduzione in tedesco del Nuovo Testamento e
ala stesura di altri scritti. Intanto tra il 1517 e il 1520 fossero stampate 30000 copie
quando i tedeschi che sapevano leggere erano 50000. Non tutti le comprendevano a
fondo ma lui faceva appello ad un anticlericalismo diffuso in tutti i ceti e ad un
nascente nazionalismo germanico. Molti principi territoriali colsero loccasione per
mettere le mani sugli estesi beni della chiesa e rafforzare la propria posizione nei
confronti dellautorit imperiale. I piccoli feudatari detti cavalieri , cui la tradizione
militare era messa in crisi dallavvento dei cannoni e dei mercenari , vedevano nella
Riforma lutareana una leva per la rivolta generale contro Roma e per unaffermazione
dellidea nazionale tedesca su tutti i particolarismi.
LE CORRENTI RADICALI DELLA RIFORMA
Fin dal 1520 alcuni seguaci di Lutero cominciarono ad aizzare folle non solo contro il
clero ma anche contro tutte le forme di ingiustizie e di oppressione. Molti di loro erano
convinti che <Dio non avesse parlato agli uomini nella Bibbia , ma che continuasse a
rivelarsi agli spiriti eletti medianti lilluminazione interiore. Tra questi il parroco Thomas
Muhlhaunsen che da Turingia nel 1525 si pose alla testa di una sollevazione popolare
che diede vita a un governo cittadino basato sulluguaglianza universale e sulla
comunione dei beni. Gi da parecchi mesi orma infuriava in varie regioni della
Germania la guerra dei contadini. Dai focolai iniziali , accesi nel 1524 in Svevia e lungo
il Reno , la rivolta dilag rapidamente verso nord fino alla Sassonia. Gli insorti erano
spinti dalla volont di ristabilire gli antichi diritti contro le recenti usurpazioni dei
signori che tendevano ad accrescere i privilegi feudali e a impadronirsi dei beni
comunali , di difendere lautonomia della comunit di villaggio , di realizzare la
moralit evangelica. Le volenze e i saccheggi perpetrati dai rivoltosi e il pericolo di un
sovvertimento delle gerarchie sociali indussero i principi , i prelati , la nobilt e i ceti
urbani superiori a serrare le file ed armarsi per stroncare il movimento , indebolito
dalla mancanza di unit delle bande contadine. Decisiva fu la sconfitta subita dagli
insorti a Frankeshausen in Turingia , il 15 Maggio 1525 ; Thomas Muntzer venne ucciso

dopo atroci torture. Mentre allinizio degli anni 20 Lutero e il suo braccio destro Filippo
Melantone disapprovavano ogni costrizione in materia di fede e confidavano
nellintrinseca virt della parola di Dio , in seguito furono indotti ad appoggiarsi
sempre di pi allazione dei principi e ad approvare la costituzione di chiese
evangeliche da questi ordinate e controllate. La corrente pi radicale della riforma
sopravvisse grazie allazione degli anabattisti. Dalla Svizzera la dottrina si propag ai
Paesi Bassi Germania e Boemia. Caratterizzavano inoltre i gruppi anabattisti la
separazione dei veri credenti dal resto dellumanit , la tendenza a formare comunit
basate sullaiuto reciproco , il disconoscimento delle autorit terrene e la fede
nellilluminazione diretta da pare dello Spirito Santo. Nonostante le persecuzioni
rimasero fedeli al principio della non violenza. Ma nel 1534 figli anabattisti Olandesi
stanziatisi a Munster in Vestfalia si impadronirono del governo della citt e vi imposero
la comunione dei beni e la poligamia. Resistettero per 16 mesi alla presa della citt
furono massacrati.
LA CONCLUSIONE DEI CONFLITTI IN GERMANIA
LImperatore Carlo V convoc nel 1530 una dieta ad Augusta. Qui Filippo Melantone
redasse una professione di fede a cui ader la maggior parte delle citt e dei principi
riformati; ma lintransigenza dei teologi cattolici rese impossibile laccordo. Carlo V
intim ai protestanti di sottomettersi ma egli stipularono la lega difensiva di
Smalcalda. Lultimo fallimentare tentativo di conciliazione avvenne nel 1541 a
Ratisbona. Neppure la vittoria schiacciante riportata da Carlo sulla lega a Muhlberg nel
1547 pose fine al conflitto e il nuovo re di Francia Enrico II allacci subito contatti con i
protestanti tedeschi e con il sultano turco per suscitargli difficolt. Nel 1551 fu
stipulato un accordo segreto in base al quale Enrico II avrebbe garantito lappoggio
diplomatico e militare ai principi protestanti in cambio dellacquisto dei vescovati di
Metz Toull e Verdune. Carlo V fu colto alla sprovvista e dovette fuggire da Innsbruck nel
1552. Le trattative sfociarono nella pace di Augusta nel 1555 con cui venivano
riconosciute in Germania due religioni e mentre nelle citt imperiali era ammessa la
convivenza , i principi potevano imporre il proprio credo ai sudditi. La pace di Augusta
sanciva un grave indebolimento imperiale e la scissione religiosa del Paese. I veri
vincitori erano i principi che consolidarono il proprio potere allinterno e conferirono
gradualmente ai propri stati quel volto paternalistico e poliziesco che avrebbe a lungo
caratterizzato la vita della Germania. La decisione di Carlo V di spartire il suo impero
tra il fratello Ferdinando e il figlio Filippo II divenne effettivo tra il 1555 e 1556. Mentre
Ferdinando diveniva imperatore del Sacro Romano Impero ed ereditava Boemia,
Ungheria e Ducati austriaci, a Filippo II toccavano la Spagna con le sue colonie, i Paesi
Bassi, la Franca Contea , il Regno di Napoli Sicilia e Sardegna e il Ducato di Milano.
Carlo mor nel 1558 nel monastero spagnolo di Yuste.
DA ZWINGLI A CALVINO: IL GOVERNO DEI SANTI
Zwingli chiamato nel 1518 a ricoprire lufficio di cappellano alla cattedrale di Zurigo, si
stacc dalla fede tradizionale e riusc a convincere il consiglio cittadino ad abolire la
messa, riformare la liturgia e imporre la Bibbia come unica autorit religiosa. Le
immagini sacre vennero distrutte. Gli zwingliani cercarono lappoggio dei luterani
tedeschi ma nellincontro di Marburgo fu impossibile raggiungere un accordo
sulleucarestia. Nel 1531 un esercito cattolico mosse contro Zurigo, a Kappel i
protestanti ebbero la peggio e Zwingli mor. La sua eredit venne raccolta dal
calvinismo. Nato nella Francia del Nord, Giovanni Calvino comp accurati studi

umanistici e giuridici. Nel 1534 di fronte a unondata di persecuzione degli eretici


scatenata da Francesco I, fugg a Basilea dove pubblic Istituzione della religione
cristiana, unautorevole guida alla lettura e alla comprensione della Bibbia.
Osservando le caratteristiche del calvinismo, Marx Weber ha sviluppato una tesi circa
il rapporto tra etica protestante e spirito del capitalismo. Le caratteristiche di attivismo
del calvinismo avrebbero costituito il terreno di cultura ideale per la formazione di una
mentalit imprenditoriale e di una tendenza allaccumulazione e al reinvestimento
propria del capitalismo moderno. Questa tesi criticata dai Marxisti inclini a vedere
nelletica protestante un effetto dello spirito del capitalismo, sai da studiosi della
riforma che hanno osservato come ben pochi siano nei testi di Calvino gli appigli per
unevoluzione come quella delineata da Weber. E rimane il fatto che il calvinismo
penetr largamente in aree caratterizzate nel 17 e 18 secolo da un precoce e intenso
sviluppo economico (Inghilterra e Paesi Bassi). Avviene un trasferimento integrale alle
autorit civili di quei compiti di controllo e sanzione dei comportamenti privati che nei
Paesi cattolici erano svolti dalla chiesa. Ne deriva la resistenza contro il sovrano
malvagio. Calvino soggiorn diverse volte a Ginevra dove mor. La chiesa ginevrina
venne riorganizzata con una suddivisione dei compiti tra i pastori, addetti allesercizio
del culto e alla predicazione di Dio, i dottori, i diaconi e gli anziani o presbiteri.
Lorgano supremo era il Concistoro. In citt venne introdotta una disciplina ferrea e i
dissidenti vennero costretti ad andarsene.
LA DIFFUSIONE EUROPEA DEL PROTESTANTESIMO: LA RIFORMA IN INGHILTERRA

Le principali aree di diffusione del calvinismo furono Francia, Paesi Bassi, Gran
Bretagna ed Europa orientale. Sia in Inghilterra sia nei Paesi Scandinavi i mutamenti in
campo religioso sono legati al processo di costruzione di unit nazionale e di forte
potere monarchico. Nel 1528 Enrico VIII Tudor chiese al pontefice lannullamento del
matrimonio con Caterina dAragona, zia di Carlo V. Clemente VII non si sent di
accogliere la domanda e Enrico, pungolato anche dallinfatuazione per la dama di
corte Anna Bolena, convoc nel 1529 un Parlamento da cui ottenne lannullamento del
matrimonio, la rottura dei vincoli con Roma e lapprovazione nel 1534 dellatto di
supremazia, che lo dichiarava capo supremo della chiesa dInghilterra. Gli ordini
regolari furono sciolti a partire dal 1536 e i loro beni incamerati dalla corona che li
vendette favorendo la formazione di una nuova classa di proprietari terrieri (gentry).
Artefice principale dello scisma anglicano era stato il primo segretario Thomas
Cromwell che riordin il consiglio privato della corona e rafforz lapparato
amministrativo. Caduto in disgrazia, fu accusato di tradimento e giustiziato nel 1540.
Negli ultimi anni del suo regno Enrico VIII torn a sperperare enormi somme in inutili
avventure militari sul continente europeo compromettendo lo sforzo di costruire un
assolutismo Tudor di cui lo scisma anglicano era stato la manifestazione principe.
Religiosamente la vera riforma ebbe luogo durante il breve regno di Edoardo VI
quando la dottrina calvinista si diffuse largamente in Inghilterra. Invano Maria Tudor,
che gli succedette, si sforz di riportare la fede cattolica in Inghilterra. Dopo la sua
morte assumer una forma definitiva la chiesa anglicana. Anche in Scozia alla fine
degli anni 50 il calvinismo divenne la religione dominante per effetto dellinfiammata
predicazione di John Knox. Nei Paesi Scandinavi fu il luteranesimo, grazie agli intensi
contatti con la Germania, a diventare religione di Stato. Del 1397 le corone di
Danimarca, Svezia e Norvegia erano collegate nellunione di Kalmar sotto la
supremazia dei re danesi. Nel 1521 la nobilt svedese elesse a proprio capo Gustavo
Vasa, che nel 1523 si fece proclamare re staccandosi dallunione, negli anni successivi

riform in senso luterano la lingua e il culto secolarizzando le ricchezze della chiesa;


nel 1544 la Svezia divenne ufficialmente un Paese luterano e la corona venne
ereditata dalla dinastia Vasa. Tali deliberazioni si applicarono anche alla Finlandia. In
Danimarca la trasformazione degli ordinamenti ecclesiastici fu opera del re Federico di
Holstein e di suo figlio Cristiano III che proclam il Luteranesimo unica religione di
Stato.

LA CONTRORIFORMA E LITALIA DEL TARDO 500


SPERANZE E PROPOSITI DI RINNOVAMENTO RELIGIOSO
Il termine controriforma non ha incontrato consensi unanimi. I cattolici preferiscono il
termine di riforma cattolica mentre altri , a fronte del diffuso bisogno di una vita
religiosa pi vicina agli insegnamenti di Cristo hanno proposto evangelismo. Accanto
allinflusso erasmiano agirono una serie di stimoli : londata di profezie e di attese
apocalittiche suscitate dalla predicazione di spiriti infervorati come Savonarola, le
sofferenze portate dalle guerre in Italia , lanticlericalismo diffuso da tempo, la
suggestione esercitata da figure di grandi spiritualit come il cardinale Contini o Juan
de Valdes attorno al quale si raccolse a Napoli un circolo intellettuale tendente al
misticismo. Comuni a questi uomini e ai gruppi che nelle varie citt si raccolsero sotto
il nome di oratori del divino amore erano latteggiamento critico nei confronti delle
preoccupazioni mondane della chiesa m la svalutazione delle pratiche esteriori ,
laccento posto sulle massime , sulla fede a sullamore per Dio e per il prossimo. Le
speranze riformatrici si riaccesero con il papato di Paolo III Farnese che oltre a
nominare cardinali provenienti dalle file della controriforma manifest lintenzione di
convocare al pi presto un concilio ecumenico e costitu nel 153 una commissione con
il compito di studiare e porre rimedio ai mali della chiesa. Ne usc un innovativo
documento: progetto per la riforma della chiesa che rimase per ineseguito.
I NUOVI ORDINI RELIGIOSI I GESUITI
Intorno al 1528 nacque lordine dei cappuccini , ramo della famiglia francescana :
allideale della povert assoluta egli univano lassistenza spirituale e materiale alla
gente umile. La scelta della vita attiva caratterizzava anche congregazioni come i
barnabiti, i somaschi , e i teatini. Al movimento non rimasero estranee le donne alle
quali si rivolse Angela Merici fondatrice delle orsoline. Ma lordine che incarn lo spirito
della controriforma fu la Compagnia di Ges, il fondatore Ignazio di Loyola era un
hidalgos che ferito allassedio di Pamplona decise di ritirarsi in preghiera e studi per
lunghi anni nelle universit spagnole e a Parigi dove nel 1534 prese i voti e si impegn
a consacrare la propria vita alla liberazione della terra santa e al servizio della chiesa.
Fin dallinizio i gesuiti si caratterizzavano come una milizia scelta al servizio del papa e
della controriforma. Ai voti di povert castit e obbedienza essi aggiungevano la
fedelt assoluta al pontefice. Il lungo tirocinio previsto prima ella professione dei voti
e la tecnica di ascesi interiore muniva i membri dellordine di disciplina , energia ,
tecnica , abnegazione che ne facevano uno strumento ideale per la difesa e la
propagazione della fede cattolica. I collegi so configuravano come fondate e dotate da
benefattori dedicati alla formazione della giovent aristocratica alto-borghese. La
formazione delle classi dirigenti divenne con il tempo una specialit della compagnia
che elabor una pedagogia incentrata sullo studio del latino dei classici ,
sullemulazione tra gli studenti congiunta alla severa disciplina. In Asia fu memorabile

limpegno di Francesco Saverio , compagno di Loyola che per anni percorse Indi e
Indonesia predicando il Vangelo. Fu lui a introdurre nel 1549 il cattolicesimo in
Giappone. In Cina fu un altro gesuita a diffondere il cristianesimo.
IL CONCILIO DI TRENTO
Nel 1540 fu approvata da Paolo III la regola delle compagnie di Ges. Nel 1542 venne
creata a Roma , per dirigere e coordinare la repressione delleresia , la Congregazione
del santufficio o dellInquisizione di cui fece parte il cardinale Gian Pietro Carafa futuro
Paolo IV. In Italia lunica alternativa alla pratica del nicodemismo era lesilio. Il Concilio
ecumenico fu indetto nel 1542 a Trento ma a causa delle ostilit riaperte tra Carlo V e
il redi Francia si riun effettivamente solo il 13 dicembre del 1545. La priorit la ebbe la
definizione dei punti dogmatici pi controversi quali leffetto del peccato originale .
Trasferito a Bologna nel 1547 per paura della peste e riconvocato a Trento nel 1551 da
papa Giulio III fu nuovamente interrotto nel 1552 a causa della ripresa delle ostilit tra
limpero e Francia , e riprese dopo 10 anni quando Paolo IV estese i poteri
dellinquisizione , process gli elementi maggiori del partito riformatore e promulg el
1559 il primo indice dei libri proibiti . Tocc a Pio IV rilanciare il concilio e terminarlo
nel 1563. Usciva riaffermato e rafforzato il carattere monarchico della chiesa cattolica ,
era chiaramente stabilita la superiorit del papa sul concilio e la sua discrezionalit
nellapplicare le deliberazioni. Si afferm la collocazione della tradizione della chiesa
accanto alle sacre scritture come fonte della verit ; fu definita la natura dei
sacramenti con rilievo alleucarestia , al pontefice veniva data un aureola sacrale che
lo sollevava al di sopra dei fedeli , fu ribadita lesistenza del purgatorio e la validit
delle indulgenze.
LA CHIESA E IL PAPATO NELLA SECONDA META DEL 500
Il concilio segna la ripresa in grande stile della chiesa cattolica , la conquista di una
nuova compattezza nella lotta contro il protestantesimo e laffermazione di una
volont di dominio anche nella sfera politica e sociale. Tale spirito militante fu evidente
nel pontificato di Pio V Ghisleri che ripubblic nel 1568 la medievale bolla In Coena
Domini , affermazione in termini oltranzisti della supremazia del papa sui sovrani
temporali e a scomunicare nel 1570 la regina dInghilterra Elisabetta I , sciogliendo i
suoi sudditi dal dovere di obbedienza. Ma il papato della controriforma raggiunse il suo
apogeo con il combattivo ed energico SistoV che diede nuovo impulso allattivit
missionaria e alla controffensiva cattolica nellEuropa centro-settentrionale ma attu
una profonda riorganizzazione della curia romana. Cos il collegio cardinalizio non
rappresentava pi un contrappeso per lautorit del pontefice , ma diveniva uno
strumento del suo potere. Con spietata energia venne condotta sotto Sisto V e
Clemente VIII la lotta contro i brigantaggio , furono ulteriormente ridotte le autonomie
delle citt suddite e fedali e allestinzione della discendenza degli Este 1598 Ferrara
venne annessa allo stato della chiesa , speciali cure vennero dedicate allabbellimento
dellUrbe. In molte diocesi si registra nella seconda met del 500 la presenza di
vescovi e arcivescovi animati da forte zelo pastorale come Carlo Borromeo che decise
di seguire le norme del concilio lasciando la curia di Roma e andando a risiedere nella
sua diocesi quando nel 1565 fu nominato larcivescovo di Milano. Il suo episcopato fu
contrassegnato dalla suggestione che emanava la sua austerit di vita e la sua piet e
linstancabile azione svolta per la riorganizzazione e moralizzazione del clero , dalla
vigilanza sui monasteri e conventi , dalla lotta contro le infiltrazioni eretiche dal

territorio svizzero , dallaffermazione intransigente della giurisdizione ecclesiastica


sulle istituzioni assistenziali e sulle confraternite laicali. Labnegazione e lo spirito di
carit dimostrati dallarcivescovo in occasione della peste che impervers ne 1576-77
valsero ad accrescerne il prestigio e la fama di santit ma la sua insofferenza di limiti e
controlli allesercizio della sua autorit lo ose in conflitto con il clero il senato e il
tribunale supremo dello stato di Milano. Lo sforzo di penetrare in ogni settore della
popolazione vede impegnati anche i nuovi ordini regolari che organizzano vere e
proprie missioni nelle campagne e nelle borgate con prediche e devozioni collettive
per convertire plebi assai superficialmente cristianizzate. Nel culto della vergine e dei
santi , in pratiche come il rosario e le processioni sopravvissero credenze magiche di
origine assai remota. Le masse popolari italiane si avviarono a fare propria una
religiosit sincera , ma povera di sostanza morale , intrisa di superstizione e di fede
ingenua nellirruzione del soprannaturale in questo mondo.
LEGEMONIA SPAGNOLA IN ITALIA
La pace di Cateau-Cambresis tra Francia e Spagna nel 1559 sanc unegemonia
spagnola destinata a durare fino agli inizi del XVIII secolo. La Spagna controllava
direttamente quasi met del territorio italiano e degli altri stati solo Venezia era
davvero indipendente. Ma la storia italiana del tardo 500 non solo egemonia politica
spagnola e egemonia culturale della chiesa. Alle difficolt di inizio secolo segu un
periodo di ripresa e crescita demografica e economica che favor allinterno degli stati
un ammodernamento delle strutture istituzionali e una ricomposizione delle classi
dirigenti. Ci non vale per i possedimenti spagnoli diretti. Lautorit sovrana era qui
rappresentata da un vicer o da un governatore e dai comandanti dellesercito
provenienti dalla nobilt spagnola. Al monarca si riconosceva la sua supremazia
legislativa e il diritto-dovere di difesa e del prelievo delle risorse necessarie ; mala
facolt di applicare le leggi e di ripartire e riscuotere le imposte era affidata agli organi
di governo locali. Senato consiglio collaterale e magistrature minori erano composti da
laureati in giurisprudenza che in Lombardia provenivano dal patriziato urbano mentre
nel mezzogiorno costituivano un ceto distinto e rivale del baronaggio. Questultimo
aveva i suoi punti di forza nel parlamento e nellamministrazione della citt di Napoli
che alla fine del 500 era il pi grande centro abitato dopo Instabul e Parigi. Il governo
spagnolo riusc a spezzare nel 500 la forza politica della feudalit e limitarne i peggiori
abusi della giustizia regia.
Nello stato di Milano il predominio della citt fu
attenuato dallattuazione del catasto ordinato nel 1545 da Carlo V e in campo
istituzionale con la creazione di un organo rappresentativo , la Congregazione dello
Stato in cui sedevano i rappresentanti dei contadi accanto a quelli delle citt. Pi
accentuata fu levoluzione assolutistica in Toscana e Piemonte dove il principe
risiedeva in loco e agiva direttamente. Ai Medici , riportati a Firenze dalle armi
spagnole , venne riconosciuto nel 1530 il titolo ducale. Gia nel 1532 fu attuata una
riforma costituzionale che alle magistrature repubblicane sovrapponeva due consigli
formati dagli esponenti delle famiglie pi ragguardevoli : il Consiglio dei duecento e il
consiglio dei 48 o Senato . Ma fu soprattutto Cosimo I che svuot questi organi di
potere effettivo e govern attraverso i suoi segretari e dal 1545 attraverso la pratica
segreta , un nuovo consiglio. Un grande successo del principato mediceo fu
lannessione di Siena e del suo territorio 1557. Gli indirizzi di Cosimo I furono
proseguiti dai due figli Francesco I e Ferdinando I cui si devono la nascita i lo sviluppo
del porto di Livorno. Lo Stato Sabaudio venne ricostituito sotto il duca Emanuele

Filiberto alla pace di Cateau-Cambresis . Egli spost il baricentro del ducato al di qua
delle Alpi , trasferendo la capitale a Torino , soppresse le autonomie locali e centralizz
i controllo finanziario. Laumento delle imposte e limpulso dato alle attivit
economiche resero possibile la costituzione di una piccola , ma disciplinato esercito
permanente. Il successore Carlo Emanuele I cerc una serie di iniziative
espansionistiche , fall nel tentativo di sottomettere Ginevra , ma riusc nel 1601 a
ottenere dala Francia il marchesato di Saluzzo in cambio della cessione di alcuni
territori in Savoia. A Genova i contrasti tra vecchia e nuovo nobilt sfociarono nel
1575 in gravi disordini che indussero i nobili vecchi ad abbandonare le citt e
portarono in primo piano , accanto ai nuovi ; gli strati popolari che esigevano sgravi
fiscali e provvidenze a favore delle arti. Infine nel 1576 si aggiunse ad un accordo che
modificava i meccanismi di elezione e sorteggio allinterno del complicato sistema di
governo genovese ; ci diede lavvio a una effettiva ricomposizione del ceto dei
magnifici ( nobili genovesi) , dove alle alleanze verticali del periodo precedente si
sostitu una stratificazione orizzontale basata sui diversi livelli di ricchezza. Questa
evoluzione and di pari passo con la crisi delle attivit manufattiere e con la definitiva
affermazione delle grande finanza , legata alla Spagna , come elemento trainante
delleconomia genovese. Lincremento del patriziato nel 400 e 500 si era
accompagnato a una crescente differenziazione economica tra le famiglie pi ricche e
la nobilt povera. La concentrazione del potere nelle mani delle prime si manifest
soprattutto con il progressivo rafforzamento dal Consiglio dei Dieci , che giunse nel
corso del 500 a impadronirsi delle leve della politica interna ed estera con la creazione
di un nuovo organo di alta polizia. Nel 1583 lopposizione dei giovani a un ulteriore
rafforzamento delloligarchia port alla restituzione al senato dei poteri usurpati dal
consiglio dei dieci ma anche alladozione di una politica estera pi energica e
indipendente sia dalla potenza spagnola sia dalla chiesa. Dovunque gli interlocutori
principali del potere sovrano erano i nobili . mentre nel mezzogiorno spadroneggiava
unaristocrazia di tipo feudale nelle aree centro-settentrionale erano invece i patriziati
a dare il tono alla vita sociale: si trattava di ceti urbani , di origine mercantile , il cui
status privilegiato si identificava con laccesso esclusivo ai seggi dei consigli cittadini.
Tra 500 e 600 , tuttavia , anche questi gruppi si allontanarono sempre pi dai traffici e
dalle attivit produttive e acquisirono una mentalit aristocratica di stampo
spagnolesco che li accomunava ala pi antica nobilt.
LEUROPA NELLETA DI FILIPPO II
Tra il 1555 e il 1556 Carlo V abdic a tutti i suoi titoli e rese effettiva la divisione dei
suoi domini , mentre Ferdinando diveniva imperatore ed ereditava gli stati asburgici ,
la Boemia e lUngheria , il figlio Filippo II ereditava la Spagna e i suoi possedimenti. Il
nuovo re di Francia Enrico II , succeduto a Francesco nel 1547 volle tentare la sorte
delle armi , sconfitto a San Quintino dovette firmare nel 1559 la pace di CateauCambresis che assicurava alla Spagna una schiacciante supremazia in Italia e il
possesso della franca Contea e dei paesi Bassi. Filippo II ereditava un complesso di
risorse del quale nessun altro governo europeo poteva neppur lontanamente vantare.
Se il desiderio di ricondurre lInghilterra allobbedienza cattolica e di farne una
componente del sistema asburgico venne frustrato dalla prematura scomparsa 1558 ,
di Maria Tudor , seconda moglie di Filippo , in compenso la monarchia francese venne
indebolita dalle divisioni religiose interne e da una successione di re minori incapaci
dopo la morte di Enrico II nel 1559. Dal padre carlo V aveva ereditato la dedizione al

mestiere del re , la volont di rendere una giustizia imparziale , ma si sentiva


intimamente spagnolo aveva una concezione gelosa del potere e una religiosit
intollerante. Tra il 1558 e il 1560 fu rafforzata in Spagna linquisizione , furono proibiti i
viaggi allestero degli studenti e introduzione dei libri stranieri , vennero disperse e
colpite da condanne a morte alcune comunit protestanti scoperte a Valladolid e
Siviglia. Dieci anni dopo , la repressione si abbatt con la stessa forza sui moriscos
dellAndalusia che , nonostante la conversione ufficiale al cattolicesimo avevano
mantenuto la loro lingua e le loro usanze. Le persecuzioni che subirono dopo la met
del secolo e la crisi dellindustria serica li indussero nel 1568 a ribellarsi. La loro
resistenza fu vinta e i sopravvissuti furono deportati nelle regioni settentrionali della
castiglia , preludio alla loro espulsione definitiva del regno che avverr nel 1609.
Lintransigenza religiosa non faceva che rispondere a unaspirazione profonda del
popolo castigliano , eredit della recnquista. Le restrizioni alla libert di pensiero e
espressione ebbero in Spagna gli effetti soffocanti sulla vita intellettuale che si
registrarono in italia , dalla met del 50 al 600 vi fu il secolo doro illustrato da nomi
come Cervantes o pittori come El Greco Velazquez e Zurbaran. Tornato dai Paesi Bassi
nel 1559 Filippo II non si mosse quasi pi dalla Castiglia. Da valladolid , la sede della
corte e del governo fu traferita a Madrid dove si fece costruire una grande residenza
estiva: lEscorial , met palazzo e met monastero. Di qui egli dirigeva gli affari della
sua immensa monarchia. Egli rimase sempre fedele alla concezione imperiale di carlo
V , secondo cui ogni singolo paese doveva mantenere la propria individualit e i propri
ordinamenti ad essere unito agli altri solo nella persona del sovrano. Venne esteso e
perfezionato durante il suo regno il sistema dei consigli , oltre al consiglio di stato ,
competente per la politica estera , al consiglio dellinquisizione al consiglio di azienda
vi erano consigli preposti ai diversi complessi territoriali in cui sedevano ,
significativamente , rappresentanti dei paesi interessati dei cui privilegi si
consideravano naturali difensori. Nei vari territori , poi , allautorit dei rappresentanti
diretti del sovrano , vicer o governatori , si contrapponeva quella delle magistrature
locali che godevano di una larga autonomia. Nel 1580 , quando , in seguito
allestinzione dea dinastia regnante , il Portogallo con i suoi vasti possedimenti
coloniali fu annesso alla corona spagnola , anchesso mantenne inalterate la sua forma
di governo e le sue leggi e venne sottoposto a un nuovo consiglio di portoghesi.
Rimase del tutto separata lamministrazione dellAragona dove nel 1591 Filippo II fu
costretto a intervenire militarmente per sedare una rivolta fomentata dai signori
feudali. Il separatismo aragonese era pericoloso in quanto poteva contare su appoggi
nella vicina Francia e sar sempre una spina nel fianco. In castiglia la popolarit del
re fu messa a dura prova dai sacrifici gravosi richiesti al paese in termini di uomini e
denaro. I metalli americani erano il 20% delle entrate reali il esto erano imposte dirette
e indirette dai contributi del clero e dai prestiti cui la monarchia doveva ricorrere. Il
sistema tributario penalizzava i ceti produttivi e privilegiava le rendite parassitarie.
Inoltre le rendite erano spese in gran parte altrove a causa degli impegni militari e
andavano ad arricchire altri paesi infine la mentalit da soldati vincitori prevalente in
Castiglia rafforzava la tendenza a importare manufatti e derrate agricole dallestero. Vi
fu una decadenza delle attivit industriali e il commercio internazionale era nelle mani
degli stranieri. Lagricoltura cedette numerosi spazi allallevamento delle pecore di cui
beneficiavano poche grandi famiglie riunite nella corporazione della Mesta. A partire
dal 1570 circa la spagna divenne un paese importatore di cereali e lultimo decennio

del 500 fu segnato da terribili carestie e pestilenze che avviarono un secolare declino
delle popolazione e delleconomia iberica , in gran parte castigliana.
LA BATTAGLIA DI LEPANTO E I CONFLITTI NEL MEDITERRANEO
Dopo un tentativo fallito di prendere Malte , la flotta ottomana al comando del
successore di Solimano il magnifico , Selim II sferr nel 1570 un improvviso attacc
contro lisola di Cipro mentre Tunisi , espugnata da Carlo V nel 1535 cadeva nelle mani
del bey di Algeri vassallo del sultano. Pio V costitu una santa lega in cui entrarono
Spagna , Repubblica di Genova , duca di Savoia e ordine d Malta. Il 7 Ottobre 1571 la
flotta cristiana al comando di don Giovanni dAustria e quella ottomana si affrontarono
nei pressi di Lepanto allimboccatura del golfo di Corinto. Lultima grande battaglia
della storia che fu combattuta con la tecnica dellabbordaggio dalle navi a remi.
Spaventosa fu la carneficina ma alla fine si deline schiacciante la vittori cristiana. 150
unit su 250 erano state affondate e pi di 30000 erano i morti. Sorsero i dissidi tra i
vincitori e Venezia preoccupata per i suoi possedimenti nel mediterraneo orientale
firm una pace separata rinunciando a Cipro e tornando alla sua tradizione politica di
buon vicinato con Instanbul. Negli anni successivi il sultano e il re di Spagna volsero la
loro attenzione uno alla Persia laltro alle vicende nord-europee. La tregua che fu
stipulata nel 1578 dur quindi fino alla fine del secolo. Il mediterraneo rimase per tutto
il 500 crocevia di traffici e scambi , non soltanto sete e drappi orientali ma anche beni
di prima necessit come grano e sale. Proprio questa perdurante prosperit rendeva
pi aggressiva lattivit piratesca. La guerra di corsa metteva il bottino al di sopra
dellideologia religiosa ; a queste azioni si aggiungevano quelle degli usocchi , pirati
slavi che operavano con la protezione imperiale lungo la costa dalmata. Nellultimo
ventennio del XVI secolo , infine , si registra la penetrazione in forza nel Mediterraneo
degli olandesi e soprattutto degli inglesi : al tradizionale scontro tra ottomani e
cristiani si sovrapponeva la rivalit fra protestanti e cattolici. Veloci , manovrieri , ben
armati e soprattutto economici , i velieri nordici fecero apparire ben presto sorpassate
le galere veneziane e si assicurarono una larga fetta dei profitti del commercio
mediterraneo.
LA RIVOLTA DEI PAESI BASSI
Allorigine dellinsurrezione olandese contro la Spagna vi furono tre fattori:

I Paesi Bassi erano stati terreno fertile per la diffusione delle dottrine riformate ,
in particolare il calvinismo , accompagnato dalla risposta repressiva di Filippo II .
Il monarca aveva affidato il governo alla sorella Margherita ma al fianco vi ha
posto il cardinale di Gravelle che rafforz inquisizione e mostr scarso rispetto
per le autonomie cittadine e le prerogative degli stati provinciali. Ci suscit
lopposizione dei patriziati urbani e dellalta nobilt .Il governo degli Asburgo
veniva ora avvertito come straniero e repressivo. Malgrado lallontanamento del
Granvelle i nobili fiamminghi il 5 Aprile 1566 invasero in armi il palazzo della
governatrice e pretesero labolizione dellInquisizione e a mitigazione delle leggi
contro i protestanti.
La crisi economica che dilag a met degli anni 60 colp i centri urbani e
soprattutto Anversa a causa del trasferimento ad Amburgo del fondaco inglese
e dalla temporanea chiusura del Baltico legata a una guerra in corso tra Svezia

e Danimarca. Nel 1566 ad Anversa e in altre citt folle di calvinisti si diedero a


devastare le chiese e a distinguere le immagini sacre ritenute idolatre.
Filippo II invi nelle Fiandre un forte esercito al comando del Duca dAlba che giunto a
Bruxelles fece arrestare i capi dellopposizione e istitu il Tribunale dei torbidi che in
pochi mesi pronunci oltre 1000 condanne a morte. I metodi spietati del Duca di ferro
parvero in un rimo tempo avere successo , ma una nuova ondata di malcontento fu
suscitata nel 1569 dallimposizione di tasse per mantenere lesercito spagnolo e in
particolare dallistituzione di un imposta del 10% su tutte le transazioni commerciali, I
principi Guglielmo di Orange-Nassau , aristocratico che era fuggito allestero per le
ripercussioni del duca dAlba allest una flotta per invadere le province settentrionali ,
facendosi proclamare nel 1572 statolder , governatore militare delle province di
Olanda e Zelanda convertendosi al calvinismo. Nelle zone acquitrinose i rivoltosi
resistettero allesercito del duca dAlba e grazie anche agli ugonotti resero le coste
della manica impraticabili per le navi nemiche. La Spagna dovette rifornire lesercito
attraverso la costosa via terrestre , ma nel 1575 dopo aver speso quasi 10 milioni di
ducati nella guerra fece bancarotta , ai primi del 1576 i soldati rimasti senza paga si
ammutinarono e saccheggiarono orribilmente Anversa rovinando per sempre la sua
prosperit. Intanto veniva stipulata tra cattolici e protestanti lunione per combattere
loppressore. Larroganza dei calvinisti fece naufragare laccordo e nel 1579 si giunse
alla definitiva scissione del paese. Le province meridionali corrispondenti al Belgio
tornarono tutte allobbedienza mentre le province settentrionali proseguivano la lotta
grazie ai profughi calvinisti. Neppure lassassinio di Guglielmo dOrange nel Luglio del
1584 modific la situazione che evolveva ormai verso la piena indipendenza
dellOlanda e delle altre province del Nord. Del resto ogni possibilit per la Spagna di
volgere la lotta a proprio favore venne frustrata dellapertura di nuovi fronti in
Inghilterra e Francia.
LINGHILTERRA ELISABETTIANA
Nata nel 1533 dalla seconda moglie di Enrico VIII , Anna Bolena , Elisabetta sal al
trono dopo la morte di Maria Tudor alla fine del 1558. Era gi divenuta maestra
nellarte della dissimulazione e del calcolo politico. Il suo governo si caratterizz per un
notevole equilibrio tra lesigenza di tenere buoni rapporti con il parlamento e la
tendenza a concentrare i poteri decisionali nel Consiglio privato della corona il cui
membro pi autorevole fu Wiliam Cecil , poi Lord Burghley. La regina adott un sistema
di compromesso che fiss in maniera definitiva i tratti della chiesa anglicana :
riafferm la supremazia del sovrano in materia religiosa , ma mantenne lepiscopato e
con latto di uniformit impose il libro delle preghiere comuni largamente rispettoso
della liturgia tradizionale , sul piano dottrinale , invece , accolse i motivi fondamentali
della teologia calvinista . Il dissenso religioso fu ampiamente tollerato , e i seguaci di
Roma cominciarono a essere seriamente perseguitati solo dopo la ribellione dei conti
del nord 1568-69 ultimo soprassalto dellInghilterra cattolica e feudale e dopo la
scomunica lanciata da Pio V. Il rifiuto di Elisabetta di concedere la sua mano faceva
temere una ripresa delle guerre civili dopo la sua scomparsa. La taccia di illegittimit
che pesava sulla sua nascita dava forza alle speranze di chi voleva un rovesciamento
politico-religioso , come Maria Stuart regina di Scozia che era cattolica e poteva
vantare una discendenza diretta da Enrico VII Tudor. Dichiarata deceduta nel 1568
dalla nobilt scozzese calvinista , Maria ripar in Inghilterra dove non cess di intrigare

con gli oppositori del regime e con gli emissari delle potenze cattoliche. Nel 1587
Elisabetta firm la sua condanna a morte aprendo la guerra con la Spagna. Ma intanto
Leducazione protestante impartita in Scozia al figlio di Maria Stuart , il futuro Giacomo
I aveva garantito una successione indolore al trono dInghilterra. Il governo
elisabettiano stabilizz la moneta e modernizz .Al raddoppio della popolazione si
accompagnarono una forte mobilit sociale e il rafforzamento dei ceti intermedi : i
medi e i grandi proprietari terrieri che formavano la gentry , i gruppi mercantili , gli
uomini di legge. La nobilt titolata dei pari dInghilterra perse molto del suo potere
politico ed economico penalizzata dallinflazione e costretta a trasferirsi a corte. I
nuovi proprietari fondiari accorpavano spesso gli appezzamenti sparsi in aziende
compatte , recintavano le loro terre , accrescevano la produzione e la destinavano a
mercati distanti. La dove avevano luogo le recinzioni i contadini non potevano pi
resistere e dovevano cercare lavoro altrove o darsi al vagabondaggio. Furono
promulgate da Elisabetta le prime leggi sui poveri. Unintegrazione al lavoro agricolo
era offerta in alcune regioni dalla diffusione nelle campagne della filatura e della
tessitura della lana. Notevoli progressi fecero anche lestrazione del carbone , la
siderurgia e la distillazione della birra. Nel commercio e nella navigazione let
elisabettiana segn una nuova era. La Compagnia di Moscovia istituita nel 1553 fu la
prima di una serie di compagnie privilegiate fra cui la Compagnia del Levante e quella
delle indie orientali. Vere e proprie societ per azioni che ottenevano dalla corona il
privilegio esclusivo di commerciare con una certa area del globo in cambio di prestiti e
compartecipazioni agli utili. Fall invece il tentativo di impiantare colonie inglesi nel
nord America raggiunto nel 1585 dalla spedizione di Walter Raleigh che battezz
quelle terre Virginia. I rapporti con la Spagna , gi tesi a causa dei continui attacchi
dei marinai inglesi contro le navi e i possessi di Filippo II giunsero al punto di rottura
quando Elisabetta nel 1585 appoggi la rivolta nei Paesi Bassi e due anni dopo
giustizi Mari Stuart. Una gigantesca flotta prese il mare nel 1588 ma fu scompaginata
dalle tempeste e aggredita nella manica dalla flotta elisabettiana e da una moltitudine
di legni mercantili olandesi e inglesi pi veloci . Il tentativo di circumnavigare le isole
britanniche fu un massacro ,meno della met delle navi rivide i porti spagnoli. La
guerra si trascin fino al 1604 ma era evidente ormai che Filippo non avrebbe
stroncato la nascente potenza inglese. Unondata di patriottismo percorse il regno
stretto intorno alla sua regina e fu uno stimolo per una produzione letteraria tra cui
William Shakespeare la filosofia di Bacone e la maestosit e la grazia di tanti palazzi
sorti ovunque.
LE GUERRE DI RELIGIONE IN FRANCIA
In seguito alla morte di Enrico II nel 1559 tocc alla vedova Caterina de Medici il
compito di reggere a lungo il timone dello stato dopo la morte del suo primogenito
Francesco II cui seguirono due incapaci. Il calvinismo faceva proseliti nelle regioni del
sud e dellovest meno integrate nel regno di Francia e tra le file della nobilt non pi
occupata dalle guerre esterne e stretta tra linflazione e la morsa dei ceti borghesi. E
significativo che i calvinisti fossero l8% del paese ma la met dei nobili. Alla testa
delle fazioni nobiliari in lotta vi sono I Guisa , capi dei cattolici intransigenti; I Borbone
esponenti del partito ugonotto e i Montmorency-Chatillon il cui membro pi autorevole
lammiraglio Coligny era calvinista. Per reagire alla strapotenza dei Guisa Caterina fu
indotta fare concessioni agli ugonotti con leditto di San Germano 1562 ma il 1 marzo
i partecipanti ad una riunione protestante furono massacrati dai seguaci del duca di

Guisa. Questa prima fase di guerre civili si concluse nel 1570 con la seconda pace di
San Germano che allargava le precedenti concessioni agli ugonotti. Nei due anni che
seguirono divenne dominante a corte lautorit dellammiraglio Coligny che riusc a
conquistare la fiducia di Carlo IX e ottenere per Enrico di Borbone re di Navarra ,
ugonotto , la mano della sorella del re Margherita di Valois. Durante i festeggiamenti
per le nozze , Caterina de Medici diede mano libera alla fazione dei Guisa e alla
plebaglia parigina violentemente antiprotestante. Tra il 23 e il 24 agosto 1572 pi di
200 ugonotti tra i quali Coligny vennero trucidati nelle loro case e il massacro i estese
nelle province. Molti calvinisti fuggirono allestero ma la salda organizzazione
protestante delle regioni sud-occidentali tenne duro e prese anzi a funzionare come
una confederazione di stati indipendenti. Essa trov inoltre un capo prestigioso quando
Enrico di Borbone fug da corte e divenne calvinista. Ai protestanti si oppose la lega
santa capeggiata dai guisa e sostenuta dalla nobilt cattolica e dalla citt di parigi.
Alla morte del duca dAngi divenne erede al trono Enrico di Borbone. Segu la guerra
dei tre Enrico : il re Enrico III , Enrico di Borbone e il duca Enrico di Guisa. Rafforzata da
alcuni successi militari e dallappoggio del re di Spagna , nel corso del 1587-88 la lega
sostitu la propria autorit a quella del monarca , che nel dicembre 1588 rifugiatosi a
Blois vi attir con un tranello il duca di Guisa e il cardinale di Lorena e li fece
assassinare. Si alle allora con i Borbone con i quale assedi Parigi nel 1589 ma un
mese dopo egli stesso cadeva sotto il pugnale di un frate fanatico. Prima di morire
fece in tempo a designare suo successore Enrico di Borbone che divenne Enrico IV.
Temprato dalla vita delle armi , affabile e cavalleresco aveva le qualit giuste. Non
venne riconosciuto dai leghisti che gli contrapposero la candidatura della figlia di
Filippo II di spagna Isabella. Ruppe spagnole penetrarono in Francia dai paesi bassi per
porla sul trono ma permisero a Enrico IV di trasformare la guerra civile in guerra contro
lo straniero e i suoi alleati interni. Nel suo programma si riconoscevano i politiques ,
cattolici moderati che poneva linteresse dello stato al di sopra delle controversie
religiose. A suo favore giocavano anche la generale stanchezza e la generale
apprensione suscitata dagli eccessi della plebe parigina e dai movimenti anarchici
esplosi in varie province. Con la conversione del sovrano nel 1593 e il suo ingresso
trionfale a Parigi e lassoluzione da Papa Clemente VIII le sorti della guerra erano
segnate. Filippo II ormai mortalmente infermo riconobbe la propria sconfitta firmando
l8 marzo 1598 la pace di Vervins. Con leditto di nantes , un mese dopo , Enrico
sanciva la pace religiosa mantenendo al cattolicesimo il carattere di religione di
stato ,a riconoscendo agli ugonotti il diritto di praticare il culto e la facolt di rpesidiare
militarmente un centinaio di piazzeforti a garanzia della libert religiosa.
LEUROPA ORIENTALE
LEuropa orientale era quasi tutta divisa tra il Regno polacco-lituano e la Russia
moscovita. La Polonia era un crogiolo di popoli , religioni . Il principio della libert
religiosa venne ribadito nel 1573 facendo della Polonia unoasi in un Europa dominata
dallintolleranza. Tale variet rendeva difficile laffermazione di unautorit statale forte
ma un ostacolo maggiore era una nobilt pari all8% della popolazione e attaccata
fieramente ai propri privilegi e tradizioni militari. Ceto che fu responsabile di una
fioritura artistica tra cui si ricorda Copernico , e del forte aumento della produzione
cerealicola che alimentava grandi esportazioni verso occidente. Ma tali progressi
furono pagati con un asservimento totale dei contadini e lindebolimento della
monarchia i cui poteri erano limitati da senato e camera dei deputati espressione della

nobilt. Nel 1572 lultimo re Jagellone , Gisismondo II mor senza eredi e vene cos
affermato il carattere elettivo della corona. La Polonia era in realt una repubblica
aristocratica che lungo andare soccomber alle monarchie assolute. La Russia
moscovita era un territorio sconfinato e poco popolato che aveva un economia
agricola imperniata sulle grandi aziende signorili che sfruttavano i servi della gleba.
Levoluzione and verso la concentrazione di tutti i poteri nelle mani del monarca , nei
confronti del quale anche i nobili erano servi. I motivi risiedono nella minore forza
numerica e compattezza della nobilt russa , e il ruolo cruciale della chiesa ortodossa
legata alla tradizione bizantina del rendere sacra la figura dello zar. La Moscovia cosse
il giogo mongolo e fu protagonista di espansione territoriale con Ivan il Grande e
Basilio II ( tra il 1462 e il 1533) , questi sovrani posero le basi della stretta associazione
tra stato e chiesa e della creazione di una nobilt che in cambio della concessione di
terre assicurava alla corona servizio militare e civile. Tale processo raggiunse il
culmine con Ivan IV che dopo essersi fatto incoronare zar nel 1547 , diede inizio a una
politica di rafforzamento del potere monarchico e di alleanza con i ceti inferiori in
funzione antinobiliare. Convoc nel 1550 una sorta di assemblea nazionale
contrapposta alla Duma cre gli strelcy , il primo nucleo di un esercito professionale ,
riordin lamministrazione centrale e periferica combattendo la corruzione dilagante
ed estendendo il reclutamento di una nuova nobilt di servizio. Ivan intrecci rapporti
commerciali con le potenze occidentali specialmente con lInghilterra ; condusse
vittoriose campagne militari contro i tatari , impadronendosi nel 1552 del khanato di
Kazan e nel 1556 di Astrakhan , in modo che tutto il bacino del Volga , fino al Mar
Caspio , era ormai in mani russe. Ma a partire dal 1560 anche in conseguenza della
morte della prima moglie Ivan IV cominci a dare segni di squilibrio mentale e ad
abbandonarsi ad atti di ferocia gratuita. Stragi e confische indiscriminate colpirono non
solo i boiari( membri del consiglio dello zar) e le loro famiglie , ma tutti quanti fossero
a torto o a ragione sospetti di ostilit verso lo zar. Il terrore raggiunse il culmine nel
1570 con il massacro della popolazione di Novgorod , citt un tempo molto fiorente
per i traffici. Alle conseguenze di tali devastazioni si aggiunsero le fughe in massa
motivate dalla paura dei massacri e dagli oneri della guerra contro la Polonia e la
Svezia che si concluse nel 1582 con la sconfitta russa e la rinuncia la blocco sul
Baltico. A Ivan IV succedette il figlio Fedor debole e infermo mentalmente , il potere fu
retto dal cognato Boris Godunov , che riusc a farsi riconoscere zar nonostante fosse
sospettato dellomicidio del nipote Dimitri. Egli continu la politica antinobiliare , diede
impulso allesplorazione e colonizzazione della Siberia e consent ai proprietari di
riprendere i contadini fuggiaschi per combattere lo spopolamento delle campagne. Ma
gravi carestie e pestilenze funestarono gli ultimi anni del suo regno durante i quale
dovette lottare con un pretendente che si spacciava per Dimitri redivivo. Alla sua
morte la Russia sprofond in uno stato di profonda anarchia conosciuto come epoca
dei torbidi che ebbe fine nel 1613 quando una nuova assemblea nazionale elesse zar
Michele Romanov la cui dinastia regn fino al 1917.

LEUROPA NELLA GUERRA DEI TRENTANNI


IL 600 UN SECOLO DI CRISI?
Sotto il profilo demografico tra il 1620 e il 1650 si esaurisce la lunga fase di crescita
iniziata verso il 1450: ma solo per larea tedesca devastata dalla guerra dei trentanni
e per i paesi mediterranei colpiti dalle pestilenze si pu parlare di recessione. Nellarco

del 700 comunque la popolazione pass da 100 milioni a 115. Tra il 1620 e il 1650 si
arresta anche la tendenza allaumento dei prezzi del lungo 500. Nellindustria e nel
commercio non mancarono segnali di difficolt come la crisi delle manifatture
fiamminghe e italiane o la diminuzione del numero delle navi che transitavano nel
canale di Sund. Si tratt di una redistribuzione delle risorse a vantaggio dei paesi
affacciati sullAtlantico e a danno dellEuropa mediterranea e dellarea germanica. Se
si prescinde lavvio della rivoluzione agricola in Inghilterra , dal punto di vista agricolo
non si registrarono nel XVII secolo grandi novit. Prosegu la tendenza del 500
allesproprio dei coltivatori diretti da parte dei ceti urbani e si aggrav ulteriormente il
peso della rendita fondiaria sui fittaioli e i mezzadri. Alla rendita feudale e al prelievo
signorile ed ecclesiastico sia aggiungeva il crescente peso delle imposte statali. Solo
nei paesi pi favoriti , Olanda e Inghilterra si costitu almeno un embrione di mercato
di massa . Se larea mediterranea e centro europea furono colpite , la crescita
economica di Scandinavia , Paesi Bassi , Inghilterra , Francia , settentrionale conobbe
fasi di rallentamento ma anche di accelerazione. Culturalmente mentre i Spagna
tramontava il siglo de oro , in Francia si avviava una vera rivoluzione scientifica e
filosofica. Al generale clima di intransigenza si sottrassero Inghilterra Olanda che
furono i principali centri di elaborazione della nuova cultura.
LA PROSPERITA DELLOLANDA
Quando nel 1609 la Spagna riconobbe lindipedenza delle Province Unite , gi da
alcuni decenni erano protagoniste di uno spettacolare sviluppo economico che ne fece
la prima potenza marittima e commerciale dEuropa. I Paesi Bassi sono sempre stati
una delle aree nevralgiche dEuropa per i traffici e gli scambi , situati allo sbocco di
grandi vie fluviali che attraversano il cuore del continente di fronte allInghilterra e a
breve distanza dallOceano Atlantico e il mar Baltico. LOlanda non fece che ereditare i
vantaggi di cui gi avevano goduto nei secoli precedenti Fiandre e il Brabante ,
rimaste sotto il soffocante dominio spagnolo , il ruolo di Anversa come emporio e
centro finanziario internazionale pass ad Amsterdam mentre Leida sostitu
Hondschoote come maggiore produttrice europea di pannilani. Insieme con queste
attivit trasmigrarono i capitali , le energie imprenditoriali e le maestranze. In dal XV
secolo si era sviluppata nei Paesi Bassi del Nord la esca delle arringhe in alto mare , il
pesce veniva salato e messo in barile sui battelli stessi , attivit che diede grande
impulso allindustria cantieristica che poi si specializz nella costruzione di velieri
veloci e manovrieri , di grande capacit di carico e richiedenti un equipaggio
ridotto.Con una flotta mercantile che a fine 60o superava quelle inglesi francesi
spagnole e del portogallo messe insieme furono i padroni dei trasporti marittimi.
Approfittando dello stato di guerra con la monarchia spagnola essi si impadronirono d
Ceylon , dellisola di Giava delle Molucche , del territorio del Capo
allestremo sud
del continente africano e per quasi trentanni si installarono anche sulle coste del
Brasile. Si installarono anche a Nuova Amsterdam , futura New York. Protagoniste di
questa espansione coloniale furono la compagnie delle Indie Orientali e la compagnia
delle Indie Occientali. Rispetto ai portoghesi a quali in larga misura si sostituirono
nellimportazione di spezie e prodotti orientali gli olandesi estesero il loro controllo ala
produzione di alcune spezie riducendo in schiavit gli abitanti delle Molucche e delle
isole di Banda ; inoltre praticarono su larga scala il commercio dintermediazione tra
le varie aree dellOceano Indiano . Nel corso di questi viaggi scoprirono lAustralia
1606 e la Nuova Zelanda 1642. La facilit ei rifornimenti via mari indusse i coltivatori

olandesi a specializzarsi nellorticoltura , nella produzione di latticini e nella


coltivazione di piante tintorie. Le rotazioni sofisticate e le avanzate tecniche in uso nei
Paesi Bassi ebbero grande peso nella rivoluzione agricola inglese. Gli ingegneri
idraulici olandesi , esperti nel prosciugamento di terre acquitrinose e nella costruzione
di dighe erano famosi in tutta Europa. Ma un ruolo importante ebbero anche le
manifatture. E a un grado di eccellenza notevole assursero le lavorazioni coloniali di
zucchero e tabacco , le maioliche , la distillazione della birra , la produzione di vetri e
lenti molate , di armi carta e leditoria. Senza rivali erano le istituzioni finanziarie di
Amsterdam ; la banca creata ad amsterdam nel 1609 sul modello dei banchi pubblici
italiani , accettava depositi dai mercanti e agevolava i pagamenti , allinterno e
allestero , mediante semplici trasferimenti di somme da un conto allaltro e mediante
lo sconto di cambiali, la Borsa era il luogo deputato non solo allacquisto delle merci
ma anche dei titoli. Le Province Unite furono il rimo paese europeo dove il numero
degli addetti allagricoltura scese al di sotto della met degli abitanti. Non ultima
causa fu il regime di relativa libert religiosa e civile. Ciascuna delle sette province
aveva i propri stati dominati dai rappresentanti delle citt e presieduti da un Gran
Pensionato ; e larghissime erano le attribuzioni dei consigli cittadini in cui sedevano gli
esponenti del patriziato mercantile. Gli Stati general che si riunivano allAja avevano
poteri limitati e dovevano prendere decisioni allunanimit. La paralisi era limitata dal
peso preponderante della provincia dOlanda . Lo stateholder era quasi sempre un
membro della famiglia dOrange che nei momenti di difficolt assumeva poteri quasi
monarchici.
LA MONARCHIA FRANCESE DA ENRICO IV A RICHELIEU
Dopo le guerre di religione , la Francia sotto la guida i Enrico IV di Borbone riguadagn
una posizione dominante. Al rifiorire delle attivit economiche contribuirono gli sgravi
fiscali , la soppressione di molti dazi e il programma di costruzioni statali avviato dal
primo ministro lugonotto Maximilien Bethune duca di Sully. La grande nobilt venne
guadagnata con una politica di elargizioni e favori ma anche intimidita con condanne
esemplari e ai governatori delle province , sesso grandi aristocratici cominciarono ad
essere affiancati da commissari straordinari preannuncio dei futuri intendenti. I
detentori di uffici venali si videro riconoscere dal 1604 dietro il pagamento di una
moderata tassa annua , il diritto d trasmettere ereditariamente la loro carica e poich
le cariche pi elevate conferivano la nobilt ala terza generazione si form una nuova
nobilt di toga. Con il trattato di Lione del 1601 dopo una breve guerra con l Piemonte
Sabaudo Enrico IV ottenne la Bresse e il Burgey in cambio del marchesato di Saluzzo.Si
accingeva a muovere guerra agli Asburgo di Austria e Spagna quando cadde vittima di
un frate fanatico , Francois Ravaillac che lo assassin per le vie di Parigi nel 1610.
Lerede Luigi XII aveva 9 anni la reggenza fu assunta da Maria de Medici che inaugur
una politica filospagnola e si appoggi ad alcuni favoriti toscani come Concino Concini.
La sudditanza alla Spagne il potere di questi stranieri suscitarono il risentimento dei
principi di sangue reale e delle grandi casate aristocratiche chiesero la convocazione
degli Stati Generali del regno che furono riuniti con scarso risultato. Nel 1616 Maria de
Medici affid le redini del governo a Concini che fu per assassinato lanno dopo per
ordine del giovane re. Si impose come mediatore nei contrasti tra Luigi XII e la madre
un giovane vescovo ,il duca di Richelieu. Nel 1624 Luigi lo inser nel consiglio della
corona allinterno del quale assunse in pochi mesi una posizione dominante
accentrando nelle proprie mani la direzione della politica francese. Egli scelse la linea

che considerava inevitabile una contrapposizione al disegno egemonico degli Asburgo


e subordinava questo obbiettivo ogni esigenza di politica interna. Furono stroncate le
trame nobiliari e le manifestazioni di anarchia feudale , e con una vera e propri guerra
fu debellata lorganizzazione politico-militare degli ugonotti. Ai protestanti venne
concessa una pace di grazia che manteneva la libert di culto nei limiti posti
dalleditto di Nantes ma toglieva le garanzie politiche e militari come le roccaforti.
Tale campagna e il progressivo coinvolgimento nei teatri di guerra tedesco e italiano
portarono un rapido aumento della pressione fiscale e i particolare della taglia , che
gravava quasi esclusivamente sulle campagne. Fu questa la causa della grande
ondata di rivolte popolari che scosse la Francia a partire dal 1625 . Ma il bisogno di
mantenere lordine , di garantire la riscossione delle imposte , di amministrare una
pronta e severa giustizia ed assicurare agli eserciti necessari approvvigionamenti e
servizi logistici fu allorigine dellestensione in tutto il paese dei commissari che si
chiamarono ormai intendenti di giustizia , polizia e finanza e si avviarono a diventare
le cinghie di trasmissione della volont sovrana nelle province del paese. A ci si
aggiunsero le benemerenze di Richelieu in campo culturale , gli impulsi da lui dati al
commercio , con listituzione di compagnie privilegiate e le costruzioni navali , e alla
penetrazione coloniale francese in Africa ( Senegal ) , nelle Antille (Martinicia ,
Guadalupa , Santo Domingo) , e nel Canada. Ma tutto era finalizzato al confronto con
gli Asburgo.
LA SPANGA DA FILIPPO III AL DUCA DI OLIVARES
Con linetto Filippo III si inaugura lera dei privados o validos , cio dei favoriti
onnipotenti a cui i sovrani delegano il comando. Il suo fu Francisco Gomez de Sandoval
duca di Lerna che in 20 arricch se stesso e i suoi cari a spese della corona. Pose fine
alle guerre stipulando nel 1604 la pace con lInghilterra e nel 1609 la tregua di 12
anni con le province unite. Ma nello stesso anno espulse i moriscos che in alcune
regioni costituivano unindispensabile manodopera specializzata per agricoltura e
industria. Con lavvento del nuovo sovrano Filippo IV si afferm lonnipresente figura di
Gaspar de Guzman conte di Olivares.Oltre ad appoggiare la controffensiva degli
Asburgo di Vienna contro gli insorti Boemi fu deciso di non rinnovare la tregua dei 12
anni. Convinto dellimpossibilit di finanziare una guerra su pi fronti nel 1626
lOlivares present al re un progetto noto come unione delle armi che assegnava a
ciascuna provincia un contingente di soldati da reclutare ed equipaggiare a proprie
spese per un totale di 140000 effettivi. Le operazioni contro Olanda e protestanti
tedeschi andavano bene e nel 1627 fu dichiarata bancarotta , nel 1628 la riapertura di
nuovi fronti in Italia e la cattura da parte degli olandesi del carico che portava
largento americano port al tracollo le finanze spagnole mentre lUnion de las armas
incontrava crescenti resistenze. Negli anni successivi grazie allaffannosa ricerca di
denaro il peggiramento della situazione militare e nelle province porteranno ad una
serie di rivolte.
LIMPERO GERMANICO E LASCESA DELLA SVEZIA
Alla morte di ferdinando la dignit imperiale con le corone di Ungheria Boemia e i
ducati austriaci andarono al figlio Massimiliano II cui succedette Rodolfo II che dovette
far fronte a una grande diffusione del Luteranesimo e in Ungheria e Boemia del
calvinismo. LA gran parte della nobilt , per opporsi allassolutismo monarchico e
rivendicare maggiori poteri per le assemblee di ceti , aveva abbandonato la chiesa

cattolica. Rodolfo II pose la sua residenza a Praga dive dimostr squilibri mentali , nel
1609 i nobili del regno di Boemia lo costrinsero a firmare una lettera che gli concedeva
libert religiosa.Nel 1611 Rodolfo venne deposto e la corona di Boemia venne cinta dal
fratello Mattia che lanno successivo divenne imperatore. Nel 1608 i principi luterani e
calvinisti strinsero unalleanza difensiva ( unione evangelica) cui si aggregarono molte
citt imperiali , lanno dopo si oppose la lega cattolica la cui anima fu il potente duca
di Baviera Massimiliano di Wittelsbach ; entrambi cercavano alleati fuori dallimpero.
Tra i paesi affacciati sul baltico nessuno poteva competere alla fine del 500 per
estensione e popolazione con la Polonia-Lituania. Nel 1592 Sigismondo Vasa ,gi eletto
re di Polonia eredit anche la corona di Svezia. Ma lo zio Sigismondo Caro si pose alla
testa di un movimento di opposizione aristocratica , facendo leva sui timori di una
restaurazione cattolica e ala fine della guerra civile fece deporre il rivale dalla dieta
svedese , nel 1604 assunse anche formalmente la corona con il nome di Carlo IX. Egli
manifest subito mire espansionistiche verso Polonia e Danimarca aprendo la strada
alle imprese del figlio Gustavo Adolfo che in soli ventanni imporr la supremazia
svedese in tutto il Baltico. E opportuno ricordare che la Svezia possedeva estesi
giacimenti di rame e ferro , tali ricchezze alimentavano un consistente flusso di
esportazioni e fornivano materia rima per la produzione di armamenti in rapido
sviluppo. Nelle campagne inoltre esisteva una massa di piccoli proprietari liberi che
avevano perfino un loro rappresentante nella Dieta. Laristocrazia , infine , cha aveva
nel consiglio di stati la propria roccaforte , stabil con la monarchia un efficace
rapporto di collaborazione sancito allinizio del regno di Gustavo Adolfo da una
speciale carta costituzionale. Riorganizz lamministrazione interna , cre una flotta
da guerra e potenzi lesercito introducendo , primo in Europa , un sistema di
coscrizione obbligatoria. Introdusse lo schieramento in linne lunghe e poco profonde
con un fuoco di artiglieria pi efficace e continuo . Le prime azioni militari avvennero
nella Russia dellepoca dei torbidi. Con la pace di Stoblova del 1617 la Svezia si vide
riconosciuto il possesso dellIngria e della Carelia che le davano il dominio sul golfo di
Finlandia. Nel 1621 Gustavo Augusto approfittando della guerra tra Polonia e Turchia
invase la Livonia e si impadron del porto di Riga.
LE PRIME FASI DELA GUERRA DEI TRENTANNI
Nel 1617 Ferdinando ottenne la designazione a re di Boemia e Ungheria dalle
rispettive diete dominate dai protestanti. Ma le misure prese dai rappresentanti regi a
Praga indignarono i bemi che si autoconvocarono nel 1618. Il 23 Maggio una folla di
delegati invase il palazzo reale e defenestr uno dei pi odiati reggenti , fu poi formato
un governo provvisorio che reclut un esercito . Tale comportamento fu imitato dalle
altra Diete del regno e dai ceti dellAlta e bassa Austria. Nel maggio del 1619 l stessa
Viena fu assediata dalla confederazione. Nel frattempo dopo la morte dellimperatore
Mattia la Dieta imperiale elesse nellagosto del 1619 il nuovo imperatore Ferdinando.
Due giorni prima i ceti boemi avevano offerto la corna allelettore del Palatinato , il
calvinista Federico V. Limperatore invoc cos laiuto della Spagna e della lega
cattolica tedesca. L8 settembre 1620 le forze dei ribelli vennero sbaragliate sulla
Montagna bianca intorno a Praga. Segu una dura repressione mentre Federico del
palatinato de ne andava per lEuropa privato dei suoi domini e del titolo di elettore; in
Austria e in Boemia i pastori luterani e calvinisti furono espulsi , i capi della ribellione
furono giustiziati e la nobilt protestante venne posta di fronte allalternativa di
convertirsi o emigrare. Alla ricattolicizzazione forzata segu in Boemia limposizione di

una nuova costituzione (1627) che sanciva lereditariet della corona nella casa
dAsburgo e limitava i poteri dei ceti. Nel 1621 si riaprirono le ostilit tra Spagna e
province unite , ma per alcuni anni le operazioni stagnarono , lo spostamento della
Franci verso la causa protestante e lintervento armato del re di Danimarca Cristiano IV
, ma entrambe le situazioni furono destinate allinsuccesso. Una spedizione francese
inviata in Valtellina dovette essere ritirata a causa di problemi interni cos nel 1625
Cristiano IV attravers il fiume Elba ma si trov un grande esercito imperiale guidato
dal nobile ceco Wallenstein. Egli si costru con le terre confiscate i protestanti dopo la
battaglia della Montagna Bianca un vasto dominio territoriale nella Boemia. Egli allest
un esercito di 30000 uomini invase il Mecklemburgo , la Pomeriana e lo Jutland.
Cristiano IV chiese la pace che venne firmata nel 1629 , il re di Danimarca riotteneva i
territori perduti ma si impegnava a non intervenire negli affari dellimpero dove la
potenza dl Wallenstein rivaleggiava con quella degli Asburgo. Due mesi prima era
stato firmato lEditto di restituzione con cui limperatore Ferdinando II ordinava la
restituzione dei beni ecclesiastici secolarizzati. La chiesa cattolica sembrava aver vinto
soprattutto in Germania e nei Paesi Bassi dove a presa della fortezza di Breda nel 1625
aveva dato alle forze spagnole un considerevole vantaggio nella guerra in corso contro
gli olandesi .
DALLA GUERRA DI MANTOVA ALLA PACE DI VESTFALIA
Nel 1627 mor senza eredi diretti il duca di Mantova Vincenzo II Gonzaga.Il successore
designato era il francese Carlo duce di Nerves ma gli Asburgo rivendicavano la
dipendenza dallimpero del Ducato di Mantova e del Marchesato del Monferrato. Tra il
16w9-30 un esercito imperiale scendeva le Alpi e si impadroniva di Mantova
sottoponendola ad un orribile saccheggio ,mentre la fortezza di Casale Monferrato
resistette allassedio spagnolo. I problemi interni di Richelieu e Olivares e la gravissima
epidemia di peste scoppiata in Italia indussero allaccordo di Cheraco 1631 , con cui ;
Mantova e il Monferrato restavano al Gonzaga-Nevers che si riconosceva suddito
dellimpero mentre l Franci manteneva il possesso del Pinerolo. Nello stesso anno entr
in guerra Gustavo Adolfo re di Svezia che voleva difendere la causa protestante ed
affermare definitivamente legemonia svedese nel Baltico. La vittoria di Breitenfeld nel
1531 apr a Gustavo Adolfo la via per la Germania , mentre i Sassoni suoi alleati si
impadronivano di Praga , nel 1632 invase la Baviera sottoponendola ad un sistematico
saccheggio. Nel frattempo Wallenstein su richiesta dellimperatore aveva raccolto un
esercito con cui espulse i sassoni dalla Boemia ma venne sconfitto dagli svedesi il 17
novembre 1632 , ma lo stesso re Gustavo Adolfo moriva sul campo. Di l a poco lo
stesso Wallenstein accusato di tramare con il nemico venne messo a morte da
Ferdinando. Imperiali e Spagnoli sconfissero duramente gli svedesi a Nordlingen nel
1634 , i principi protestanti si affrettarono a concludere la pace con limperatore nel
1635. La Svezia stava per lasciare il campo quando intervenne la Francia con lo scopo
di impedire il consolidamento della potenza imperiale tedesca , rafforzando per anche
la determinazione delle Province Unite che puntavano allindipendenza. La flotta
spagnola venne distrutta da quella olandese nel 1639 nella battaglia delle Dune. Gli
svedesi continuarono le loro devastazioni in Germania mentre lesercito francese
otteneva una grande vittoria su quello spagnolo , fino a quel momento ritenuto
invincibile a Rocroi nel 1643. I negoziati di pace durarono dal 1641 al 1648 e
sfociarono nei trattati della pace di Vestfalia co cui veniva riconosciuta lindipendenza
delle province unite , alla Francia andavano i vescovati di Metz , Toul e Verdun , di gran

parte dellAlsazia e di altre piazzeforti in Piemonte e sul Reno. La Svezia che nel 164345 aveva sconfitto nuovamente la Danimarca rimaneva padrona della Pomeriana
occidentale e della provincia di Haland e perfezionava il suo dominio nel Baltico. La
parte orientale della Pomeriana era data allelettore di Brandeburgo Federico
Guglielmo ponendo le basi dellascesa del Brandeburgo Prussia al rango di potenza. La
situazione religiosa dellimpero fu modificata ammettendo accanto al cattolicesimo e
al luteranesimo anche il calvinismo e di sostare al 1624 lanno normale per le
secolarizzazioni dei beni ecclesiastici. I principi ottenevano il diritto di stringere
alleanze e fare guerre per conto proprio. Restava accesa la guerra tra Francia e
Spagna conclusa solo nel 1659 dalla pace dei Pirenei , La Germania perse in 30 anni il
30% della popolazione molte citt andarono in rovina e terre rimasero incolta ma le
devastazioni si estesero anche alla Boemia alla Danimarca alla Borgogna e allItalia
settentrionale. La guerra dei trentanni fu un epoca di violenza superata solo dalle
vicende del XX secolo.

RIVOLUZIONI E RIVOLTE
LINGHILTERRA SOTTO LA DINASTIA STUART
Giacomo I Stuart era gi re di Scozia quando succedette sul trono inglese alla regina
Elisabetta . Fin dai primi anni del regno di Giacomo I si ripresentarono le due questioni
che gi negli ultimi tempi di Elisabetta avevano reso difficili i rapporti tra corona e
parlamento: la questione religiosa e quella finanziaria. La legislazione contro i cattolici
venne inasprita dopo la scoperta di una congiura che mirava a far saltare in aria il
primo parlamento convocato da Giacomo( congiura delle polveri 1605). Nei primi
decenni del XVII secolo il puritanesimo si venne diffondendo sempre pi largamente
tra la gentry e tra i ceti mercantili e artigianali delle citt , alimentando un crescente
senso di estraneit e di ostilit nei confronti di una corte sfarzosa e corrotta. Non pochi
furono coloro che decisero di emigrare nellAmerica settentrionale ; tra questi i padri
pellegrini che nel 1620 a bordo della Mayflower fondarono la colonia del
Massachusetts.I costi della guerra contro la Spagna avevano creato danni che
nemmeno la pace stipulata da Giacomo nel 1604 riusc ad alleviare. Se infatti il gettito
dei dazi era in espansione , grazie allo sviluppo dei traffici , le massicce vendite di
terre della corona avevano assottigliato gli introiti demaniali. Urgeva tassare la rendita
fondiaria ma ogni forma di imposta stabile veniva ostacolata dal parlamento . La
popolazione inglese continu ad aumentare fino al 1650 raggiungendo i 5 milioni ma
dal 1620 lincremento demografico non fu pi accompagnato da un parallelo sviluppo
delle attivit produttive. I quattro successivi parlamenti convocati da Giacomo I si
rifiutarono sempre di soddisfare , se non in modo parziale e provvisorio , le richieste
finanziarie della corona e denunciarono invece la corruzione e gli sprechi presenti nella
corte e nel governo. Per turare le falle nel bilancio e accontentare i cortigiani il
monarca e i suoi ministri erano indotti a fare ricorso a continui espedienti che
gettavano scredito sulla corte : prestiti forzosi , concessione di privilegi economici in
cambio di sovvenzioni o compartecipazioni agli utili , multe per la mancata
osservazione di vecchie leggi , vendite di uffici e titoli nobiliari che portarono il numero
dei lord a raddoppiare in pochi anni e nel 1611 venne creato il titolo di baronetto
appositamente per essere venduto.

IL REGNO DI CARLO I E LO SCONTRO TRA CORONA E PARLAMAENTO


Il malcontento fu accresciuto dal peso acquisito a corte dal giovane favorito del re il
duca di Buckingham e da una politica remissiva nei confronti della Spagna. Il figlio ,
Carlo I si vide addirittura negare dal parlamento la tradizionale facolt di riscuotere i
dazi doganali sullimportazione del vino e altri articoli nota come Tonnage and
Poundage. Per guadagnare il sostegno dei puritani dichiar guerra alla Spagna e
organizz una sedizione navale per soccorrere gli ugonotti di La Rochelle . Il disastroso
fallimento delle due operazioni gli fece perdere prestigio e fiducia. Il Parlamento
convocato nel 1628 condizion ogni votazione di ulteriori sussidi allaccettazione da
parte del re della petizione di diritto che dichiarava illegali le tasse imposte senza il
consenso parlamentare , gli arresti arbitrari , il ricorso alla legge marziale e
lacquartieramento forzoso di soldati in case private. Il re firm ma subito dopo
aggiorn il parlamento ad un anno dopo. Nellagosto 1628il duca di Buckingham fu
pugnalato e quando le sedute ripresero Carlo I esacerbato dalle manifestazioni
popolari di giubilo che ne erano seguite e dallostinazione del parlamento nellattaccre
la sua politica lo sciolse definitivamente il 2 Marzo 1629. Fino al 1640 Carlo I govern
affidandosi al consiglio privato della corona e allazione dei tribunali regi . Due
consiglieri soprattutto riscossero la fiducia regia: Thomas Wentworth , poi conte di
Stratford fautore di una politica assolutistica e William Laud nominato arcivescovo di
Canterbury . Non mancarono , agli inizi , utili riforme che eliminarono parte delle
inefficienze e degli sprechi. Grazie a tali misure e la pace frettolosamente conclusa con
Francia e Spagna alla fine degli anni 20 , le spese furono contenute ,
mentre le entrate beneficiarono del reperimento di nuovi cespiti , primo fra tutti quello
relativo allestensione a tutto il paese della Ship Money , un tributo per la costruzione
di navi da guerra. Parallelamente Laud riorganizzava la chiesa dInghilterra in modo
gerarchico e autoritario. Erano sistematicamente preferiti i seguaci della dottrina
arminiana , erano rimesse in onere pratiche proprie della religione Cattolica erano
perseguitati dai tribunali ecclesiastici i predicatori puritani. Il sospetto che si
preparasse un ritorno al cattolicesimo era alimentato dallascendente che su Carl I
esercitava la moglie francese Enrichetta Maria che professava apertamente il culto
cattolico. Alla fine degli anni 30 sembrava che anche lInghilterra si avviasse verso un
regime assolutistico , ma si opponevano a tale disegno la fragilit dellapparato
militare burocratico e finanziario su cui la corona poteva contare , e lostilit dei sudditi
era evidente nel diffuso rifiuto di pagare le imposte ritenute illegali in assenza di
approvazione parlamentare e nella crescente impopolarit di Laud e delle altre
gerarchie ecclesiastiche. Proprio e novit religiose imposte suscitarono nel 1638 una
ricolta nella Scozia presbiteriana , falliti i tentativi di riconciliazione Carlo I apr nel
1640 un parlamento per ottenere i mezzi per il conflitto , di fronte allopposizione
ancor pi risoluta egli lo sciolse dopo poche settimane ( Breve Parlamento). Ma
lesercito fu messo in rotta dagli scozzesi , inoltre vi fu una grave crisi economica e
Londra non concesse pi prestiti alla corona , il sovrano dovette convocare un altro
parlamento che si riun in novembre ( lungo parlamento) , rimase in carica fino al
1653. Gli oppositori della politica assolutistica , in maggioranza nella camera dei
comuni , guidati da politici esperti come Pym e Hampdem e sostenuti da una
pressione popolare abilmente orchestrata i Comuni seppero intimidire e trascinare la
camera di Lord e procedettero in pochi mesi a smantellare i capisaldi del potere regio :
Strafford e Laud vennero accusati di tradimento e imprigionati , furono soppressi i

tribunali sottoposti al re e venne decretata linamovibilit dei giudici ; furono


dichiarate illegali la ship money e le altre imposte introdotte nellultimo decennio ; i
vescovi vennero estromessi dalla camera dei Lord e il re venne privato del diritto di
sciogliere il parlamento senza il consenso di questultimo. Alla fine del 1641 lo scoppio
di uninsurrezione cattolica in Irlanda pose il delicato problema di chi dovesse condurre
la repressione , lo Stuart si present in parlamento con un drappello di armati per
arrestare i capi dellopposizione ; ma il colpo and a vuoto perch questi ultimi si
erano messi in salvo. Il parlamento si trasfer nella City tra grandi manifestazioni
popolari di sostegno mentre il re lasci la capitale deciso ormai a risolvere con la forza
la partita.
LA GUERRA CIVILE . CROMWELL E LA VITTORIA DEL PARLAMENTO
La guerra civile inizi nellestate del 1642 e sembr in un primo tempo volgere a
favore del re che poteva contare su una cavalleria valorosa . Ma il protrarsi delle
ostilit doveva inevitabilmente far pendere la bilancia dalla parte del parlamento , che
poteva contare sul sostegno finanziario della City e sulla maggior capacit contributiva
delle contee sud-orientale , oltre allalleanza con gli scozzesi. Il 2 luglio 1644 a Masrton
Moor i reparti di cavalleria di Cromwell portarono il primo successo. Cromwell lanno
successivo costitu il New Model Army caratterizzato da disciplina ferrea e precedenza
data al merito e animato dalla convinzione dei soldati di combattere per una giusta
causa : le schiaccianti vittorie sui realisti a Naseby e Langport nel 1645 posero fine al
conflitto civile. Carlo I si arrese un anno dopo agli scozzesi che lo consegnarono al
parlamento di Londra. I pi erano favorevoli a un accordo co il re che salvaguardasse
le conquiste rivoluzionarie. Nel parlamento era dominante la corrente presbiteriana
intendeva riorganizzare la Chiesa con un sistema di consigli ( oresbiteri) saldamente
gerarchizzati e con la rigida imposizione del credo calvinista. Si contrapponevano gli
indipendenti che avevano nellesercito la loro roccaforte e sostenevano la tolleranza
religiosa ( esclusi per i cattolici) . Tale clima aveva favorito la proliferazione di sette
religiose spesso a sfondo millenaristico che con le loro radicali opinioni parevano
mettere in pericolo i fondamenti dellordine sociale oltre ai dogmi del cristianesimo.
Evidenti sono i legami tra queste tendenze e il radicalismo politico che si espresse
soprattutto nel movimento dei livellatori. Essi reclutavano i loro adepti soprattutto tra
le file dellartigianato cittadino e dei piccoli proprietari coltivatori , rivendicavano la
sovranit popolare , la soppressione di tutti i privilegi , semplificazione delle leggi e
istruzione per tutti , oltre allallargamento del voto a tutti i maschi. Dopo la vittoria sul
re la propaganda fece molti proseliti nellesercito nuovo modello soprattutto quando
nel 1647 venne dichiarata lintenzione del parlamento di scioglierlo i mandarlo in
Irlanda a combattere i cattolici senza neppure ricevere le paghe arretrate. Vennero
nominati degli agitatori incaricati di trattare con i capi per giungere a un piattaforma
comune dellesercito, nel Giugno questo occup Londra e sequestr il re. Il dibattito
che ne segu mostra come ostacolo la questione del suffragio a cui Cromwell e Ireton
attribuivano la capacit di sovvertire la gerarchie sociali. Ma alla fine dellanno il re ,
aiutato dagli scozzesi fugg e cerc di attizzare il fuoco della guerra civile. Lesercito
realista venne sconfitto in pochi mesi e questa volta il parlamento venne epurato con
la forza dei moderati nel dicembre 1648 e il troncone rimasto decret listituzione di
un alta commissione di giustizia per processare il re che venne giustiziato il 30
gennaio 1649. Per la prima volta in Europa un monarca veniva condannato dal popolo ,

ma nel decennio successivo riaffiorarono le difficolt di governare con istituzioni


repubblicane.
IL DECENNIO REPUBBLICANO , CROMWELL AL POTERE
Lesecuzione del re fu seguita dalla creazione di un consiglio di stato , dalla
soppressione della camera dei lord e nel maggio 1649 dalla proclamazione del
commonwealth . Il primogenito rifugiato nei Paesi Bassi non aveva tardato ad
assumere il titolo regio di Caro II ed era stato riconosciuto da scozzesi e irlandesi in
armi fin dal 1641. Lo stesso Cromwell guid la campagna contro gli insorti irlandesi
nel 1649-50 segnata da massacri indiscriminati di cattolici e deportazioni in massa e
confische di terre a beneficio dei protestanti inglesi tra cui molti soldati. Ugualmente
rapida e vittoriosa fu la campagna in Scozia per la prima volta si apriva una strada per
lunificazione politica delle isole britanniche. Nel 1651 venne promulgato latto di
navigazione che riservava alla madrepatria il commercio con le colonie nordamericane
e ammetteva nei porti inglesi solo navi britanniche o dei paesi di provenienza delle
merci. Era un provvedimento che colpiva il commercio di intermediazione olandese ,
scoppi la prima delle tre guerre navali ( 1652-54 ; 1665-67; 1672-74) che finiranno
per sancire la superiorit britannica. Nel 1655 lInghilterra attacc la Spagna gi
provata per il conflitto con la Francia e gli strapp la Giamaica che divenne fulcro della
tratta internazionale di schiavi. Tenendo conto dei trattati commerciali con Portogallo e
Paesi Baltici si pu affermare che linterregno segn la ripresa in grande stile
dellespansione commerciale e marittima aprendo limperialismo britannico. Nel 1653
venne sciolto quanto restava del lungo parlamento e al suo osto insediata un
assemblea di 144 membri scelti tra i capi dellesercito ( parlamento Barebone , ridotto
allosso) che dur 5 mesi. Alla fine dellanno una carta costituzionale frettolosamente
stesa proclamava Cromwell Lord protettore del Commonwealth di Inghilterra , Scozia e
Irlanda , egli scelse personalmente i membri del Consiglio di stato quasi tutti capi
dellesercito. Con il protettorato ebbe fine la relativa libert di stampa e il dissenso
religioso , lesercito venne epurato degli elementi radicali e il territorio inglese diviso in
11 distretti con a capo un maggiore generale. La dittatura militare non corrispondeva
ai desideri dela gentry che voleva il potere e osteggiava la pressione fiscale. Alla
morte di Cromwell nel settembre 1658 venne designato il figlio Richard che non riusc
a porre un freno alle forze centrifughe che spingevano il paese verso lanarchia. Dopo
la sua abdicazione venne richiamato Carlo II Stuart che con la dichiarazione di Breda
nellaprile 1660 si impegn a governare in concerto con il parlamento , a concedere
una larga amnistia e tollerare una certa libert religiosa.
LA FRANCIA A META 600 , IL GOVERNO DI MAZZARINO E LA FRONDA
Alla morte di Luigi XIII nel 1643 preceduta da quella di Richelieu la reggenza in nome
del piccolo Luigi XIV venne assunta dalla vedova Anna dAustria cha affid le redini alla
creatura di Richelieu il cardinale abruzzese Giulio Mazzarino che mantenne gli indirizzi
del predecessore. I principi dl sangue e i nobili si agitarono , i detentori di uffici venali
( officers) protestavano contro lautorit concessa agli intendenti e contro la continua
creazione di nuove cariche.I possessori di cartelle di debito pubblico ( rentiers )
lamentavano gli enormi ritardi con cui percepivano gli interessi , tutti poi
denunciavano gli scandalosi arricchimenti dei finanzieri e degli appaltatori delle
imposte dei cui servizi la corte non poteva fare a meno. Nel 1648 innanzi a un nuovo
pacchetto di misure fiscali il Parlamento di Parigi prese la testa del movimento che si
concert con le altre corti sovrane risiedenti nella capitale un comune programma di

riforme. Le rivendicazione dei 27 articoli formulati nel giugno-luglio hanno molte


analogie con quelle aanzate dal parlamento inglese , in particolare si trattava della
soppressione degli intendenti , la diminuzione delle imposte e il rifiuto del sistema di
appalti , invalidit di ogni tassa ce non avesse ottenuto lassenso dei parlamenti e
dellillegalit degli arresti arbitrati. La regina e Mazzarino fecero arrestare Briussell ,
uno dei pi autorevoli e popolari magistrati di Parigi , , la piazza reag e sorsero le
barricate ( 27-28 Agosto) , di fronte ala sommossa la corte fu costretta a lascaire la
capitale e a piegarsi alle richieste del parlamento ; la pace firmata a Saint-German 1
Aprile 1649 chiudeva la Fronda parlamentare con la sconfitta regia. Ma le ambizioni del
principe di Cond e degli altri grandi nobili e lodio comune verso il favorito della
regina dovevano di l a poco accendere la Fronda dei principi 1650-53 a differenza che
nella prima fase impossibile discernere in questa seconda un disegno politico
organico , a pagare il prezzo di questo rigurgito di anarchia feudale furono soprattutto
le campagne esposte alle violenze delle soldatesche e flagellate dalla grande carestia
del 1651-52. Pi che la vittoria di Turenne sotto le mura di Parigi contro Cond che
aveva chiesto aiuto alla Spagna , fu lesaurimento generale a portare la pace nel
paese e consentire a Mazzarino e alla regina di rientrare trionfalmente nella capitale
nel febbraio 1653. Rimaneva ancora aperta dopo la pace di Vestfaia , la guerra contro
la Spagna , grazie anche allintervento dellInghilterra di Cromwell Mazzarino fu in
grado di imporre alla Spagna la pace dei Pirenei 1659 con la quale furono assegnati
alla Francia lArtois , il Rossiglione e parte della Cerdagna , veniva inoltre stipulato il
matrimonio tra Luigi XIV con la figlia di Filippo IV , Maria Tersa .
LE RIVOLTE NELLA PENISOLA IBERICA
Tra il 1637 e il 1643 le sorti della guerra che opponeva la Spagna alle province Unite
nel quadro della guerra dei trentanni erano volte a favore della prima. Effetto e causa
di tale rovesciamento furono le rivolte scoppiate in catalogna e Portogallo. La
Catalogna si considerava una nazione distinta dalla Castiglia e quando nel 1640 il
conte-duca di Olivares volle approfittare della presenza dellesercito castigliano per
convocare le Cortes e imporre i mutamenti che gli stavano a cuore la Catalogna
insorse e chiese lappoggio della Francai , nel 1641 venne proclamata la sua unione
alla monarchia dei Borbone . 1 Dicembre 1640 in risposta ad un ordine di Madrid che
chiamava la nobilt portoghese alle armi uninsurrezione port alla proclamazione di
indipendenza e pose sul trono il duca Giovanni di Braganza. Filippo IV fu costretto a
licenziare lOlivares , nel 1647 anche nel regno di Napoli scoppi una rivolta e mentre
velleit separatiste affioravano in Aragona il governo dichiarava bancarotta. Nel 1649
inoltre una pestilenza ridusse di un terzo la popolazione della Castiglia. Con la pace di
Vestfalia e la Fronda in Francia fu possibile riconquistare la Catalogna anche perch i
timori dellaristocrazia di fronte al radicalizzarsi della lotta sociale. Un esercito
castigliano entr cos a Barcellona nel 1652. Del tutto vani furono gli sforzi per
sottometter il Portogallo che verr dichiarato indipendente nel 1668. Alla Castiglia va
riferito il quadro di una Spagna tragica e immobile popolata solo di Hidalgos e grandes
, di frati e straccioni. Un discorso diverso vale per le altre province iberiche , in
particolar la Catalogna che nella seconda met del 600 mostra chiari segni di ripresa.

LITALIA DEL 600

LA POPOLAZIONE E LE ATTIVITA ECONOMICHE


LLA prosperit di molte citt dellItalia settentrionale si era basata nei secoli
precedenti sulla produzione di articoli di lusso , soprattutto tessuti , e sulla loro
esportazione verso il Levante e lEuropa. Furono soprattutto queste attivit da essere
colpite dalla crisi del 600. Il declino fu particolarmente grave nel settore laniero
mentre pi contrastata era la situazione dellindustria serica , una buona vitalit
mantennero inoltre alcuni rami specializzati come la produzione di tessuti serici
intessuti di fili doro e dargento a Milano e a Venezia o quella di veli e garze a
Bologna. Elementi che potrebbero attenuare limpressione di un crollo totale delle
economie urbane sono : il mantenimento di un alto livello artigianale nella
fabbricazione di articoli di lusso come le carrozze a Milano o i vetri a Murano. E
incontestabile tuttavia la fortissima contrazione complessiva delle lavorazioni
industriali rivolte allesportazione e con esse la perdita delle attivit commerciali
assicurative e bancarie legate al movimento delle merci. Le manifatture di Milano ,
Venezia , Firenze e Genova furono vittime della vittoriosa concorrenza dei produttori
dellEuropa nord-occidentale che avevano attuato in tempo la conversione verso
prodotti meno costosi e pi richiesti come le new draperies inglesi e le attivit
lavorative si erano in gran parte decentrate nelle campagne. LE manifatture italiane
persistettero a produrre con metodi antiquati eccellenti articoli ormai fuori moda e le
citt riuscirono ad ostacolare il decentramento nelle campagne. Non si pu inoltre
prescindere dagli effetti devastanti della guerra dei trentanni nellItalia settentrionale
e in Germania e dalle gravissime pestilenze che imperversarono nel 1630-31 e nel
1656-57. Milano perse quasi la met dei suoi abitanti come Napoli e Genova mentre
Venezia un terzo. Tuttavia i vuoti aperti dalla peste furono colmati entro la fine del
600 , inoltre a tale ripresa contribuirono le campagne pi che le citt. Lagricoltura
infatti resse molto meglio dellindustria e del commercio alle avversit ; la diminuita
richiesta di grani conseguente al calo demografico favor la diffusione di colture come
la vite il riso e il gelso e il mais. La proliferazione dei gelsi era legata allallevamento
del baco da seta nel periodo il settore pi dinamico delleconomia nazionale. Al
gelsibachicoltura stimol le prime fasi della lavorazione della materia prima ,
questultima attivit si avvaleva sempre pi spesso di complesse macchine , i mulini
da seta alla bolognese , mossi dalla forza idraulica . La seta grezza e la seta filata
divennero rapidamente la principale voce di esportazione degli Stati del nord Italia. La
filatura e la tessitura del lino e della canapa allinterno delle famiglie contadine , la
produzione di tessuti di lana o di cotone ordinati e destinati a un mercato regionale , la
fabbricazione di chiodi e attrezzi di ferro fecero notevoli progressi , soprattutto nella
fascia collinare pianeggiante a ridosso dellarco alpino. In queste rozze e umili
lavorazioni rurali pi che nella gloriosa tradizione della citt possibile vedere i lontani
inizi della futura industrializzazione delle regioni settentrionali. A questi sviluppi rimase
estraneo il Mezzogiorno che oltre al fiscalismo spagnolo dovette sopportare la
pressione baronale.
LA VITA SOCIALE E LA CULTURA
Si approfond il distacco tra i detentori della ricchezza fondiaria( nobilt e clero ) e le
classi dedite al lavoro manuale. Tra 500 e 600 alle famiglie che abbandonano il profitto
per la redita sempre pi stentano a sostituirsene altre. La preferenza per gli
investimenti fondiari o di tipo usuraio rispondeva ad una logica economica, in un

epoca caratterizzata dalla forte ascesa dei prezzi agricoli e dopo da crescenti difficolt
per i settori mercantili e manufattieri ; ma riflettere daltra parte una mentalit
aristocratica in parte legata allinfluenza spagnola che considerava disonoranti il
lavoro manuale e le attivit tese al profitto. La stessa concezione gerarchica e
conservatrice era inculcata dai rappresentanti della Chiesa che aveva un ruolo
nazionale di rilievo. Otre ad essere sovrano di una dei maggiori stati della penisola il
pontefice esercitava fuori dai suoi confini la nomina dei vescovi , il controllo
giurisdizionale su clero secolare e regolare che era ovunque una parte consistente
della popolazione. Pr gli uomini di chiesa era rivendicata non solo lesenzione dalle
imposte ma anche la dipendenza dai tribunali ecclesiastici , persino i luoghi di culto
godevano di unimmunit territoriale. Inoltre la chiesa era presente in forze in settori
quali la tenuta dei registri anagrafici , il controllo della moralit lassistenza e
listruzione. Lautorit e il prestigio del clero erano frutto di unadesione massiccia
degli italiani allortodossia cattolica ridefinita con il concilio di Trento. Le classi dirigenti
vedevano nella chiesa non solo un garante dellordine sociale e della docilit dei
poveri , ma anche un conveniente sbocco per i figli non destinati al matrimonio. Alla
marginalizzazione economica e politica e alla soffocante vigilanza della chiesa su ogni
manifestazione di pensiero e dellarte legato limpoverimento culturale del periodo ,
in cui la gran parte degli intellettuali pieg la testa e si conformarono ai dettai
dellautorit , quasi tutte le universit decaddero sostituite nella formazione delle
classi abbienti da scuole di gesuiti , barnabiti e somaschi. La valutazione negativa del
600 nellevoluzione generale del nostro paese ha risentito dellimportanza della
letteratura e della filosofia. Ma nelle scienze Galilei ebbe discendenti come
Bonaventura Cavalieri precursore del calcolo infinitesimale , ed Evangelista Torricelli
inventore del Barometro. Il pensiero politico registro lopera di Giovanni Botero. Nelle
arti figurative e nellarchitettura lItalia mantenne a lungo il primato rinascimentale
con Caravaggio , Bernini. Lo stesso vale per la musica n cui Monteverdi invent il
melodramma.
I DOMINI SPAGNOLI: MILANO , NAPOLI E LE ISOLE
A partire dal 1620 , limpegno della Spagna nella guerra dei trentanni port a un forte
aggravamento della pressione tributaria proprio mentre la crisi le rendeva meno
tollerabili. Il patriziato milanese , il baronaggio e il ceto togato nel regno di Napoli ne
approfittarono per riaffermare il proprio controllo sulle istituzioni locali e per rafforzare
legemonia sulla societ. Tra il 1628 2 58, anni di peste , lo stato di Milano venne pi
volte trasformato in campo di battaglia dalle soldatesche spagnole imperiali ,
piemontesi e francesi , tuttavia la sua importanza strategica indusse la corte spagnola
a trattare sudditi con un certo riguardo , e se indubbio il peso fiscale , nella arte
centrale del secolo vennero fatti affluire somme dalla Spagna e dal mezzogiorno per il
mantenimento delle truppe , tutto contribu alla ripresa demografica ed economica del
paese dopo la pace dei Pirenei del 1659 tra Francia e Spagna e rende ragione della
mancanza nel 600 lombardo di rivolte e sommosse. Le conseguenze della crisi
economica della corona furono pesanti nel Mezzogiorno e nelle isole. Tutto il regno era
un unico gigantesco contado della capitale Napoli verso la quale confluivano i flussi
migratori , lolio e il grano delle puglie , la seta grezza delle Calabrie , il ricavato delle
imposte statali cos come le rendite dei baroni che a Napoli risiedevano con le loro
clientele. La maggiora parte delle comunit erano infeudate , lindebolimento
dellautorit centrale port soprattutto negli anni 30 e 40 a unestensione capillare del

potere feudale. I feudatari , detti baroni , ottennero in questo periodo nono solo
linfeudazione di terre demaniali , ma anche una sostanziale impunit per le loro
estorsioni e prepotenze a danno dei vassalli. Il banditismo si trasform in una sorta di
terrore baronale. Nella capitale risiedevano il vicer coadiuvato dal Consiglio
collaterale , ma a Napoli legemonia della nobilt era contrastata dalla presenza di un
forte ceto civile composto principalmente da laureati in giurisprudenza di origine
borghese che attraverso le magistrature miravano a costituire una nuova classe
dirigente. Anche nel regno di Sicilia la popolazione crebbe notevolmente fino a met
600 , Palermo era il centro naturale di raccolta della nobilt feudale che si era
arricchita con lesportazione di cereali fino a quando lincremento della domanda
interna e la crisi agricola non ne ridussero il volume. Linterlocutore principale
dellautorit sovrana era in Sicilia il parlamento composta dal braccio , feudale , quello
demaniale e quello ecclesiastico , anche qui dal 162 si rafforz il baronaggio a spese
delle masse contadine. Molte analogie con levoluzione siciliana presentava infine la
Sardegna che era tuttavia assai pi povera e meno popolata e caratterizzata della
prevalenza della pastorizia. Il governo spagnolo favor lo sviluppo embrionale di un
ceto togato istituendo nel 1564 un nuovo tribunale supremo e concedendo a Cagliari e
Sassari lapertura di studi universitari agli inizi del 600. Nei decenni centrali del secolo
le leve di uomini , il prelievo fiscale e le carestie cancellarono il progresso.
LE RIVOLTE ANTISPAGNOLE A NAPOLI E IN SICILIA
Una grave carestia e il malcontento creato dal fiscalismo spagnolo furono allorigine
del fermento popolare a Palermo , che si espresse nel maggio del 1647 con saccheggi
e incendi di case. Il vicer fu costretto ad abolire le gabelle , e approvare una riforma
dellamministrazione municipale che assegnava alle maestranze il controllo
dellannona e della polizia. Tali concessioni furono poi gradualmente ritirate e i capi
messi a morte. A Napoli la causa della rivolta scoppiata il 7 Luglio 1647 fu una nuova
gabella che colpiva la vendita della frutta. La testa della rivolta fu presa dal
pescivendolo Masaniello dietro al quale si muovevano elementi borghesi che
puntavano a una modifica degli ordinamenti politici della citt e del regno. Dopo dieci
giorni Masaniello venne ucciso dagli stessi suoi seguaci ma lorganizzazione gli
sopravvisse e tenne per parecchi mesi in scacco il vicer duca dArcos . Nel frattempo
estese rivolte scoppiavano contro i baroni nelle province. In ottobre gli insorti
napoletani proclamarono la repubblica e invocarono la protezione del re di Francia, ma
il cardinale Mazzarino si milit ad appoggiare timidamente liniziativa personale di un
gentiluomo francese , Enrico di Guisa che sperava di prendere il regno appoggiato
dalla nobilt meridionale. I contrasti tra il Guisa e il partito popolare e larrivo di una
flotta spagnola segnarono il destino della Real repubblica napoletana che capitol
nellAprile 1648. Intanto nelle province il baronaggio , tronato alleato del governo
spagnolo aveva ragione delle truppe contadine. Il fallimento della rivolta e la
pestilenza del 1656 determin un aggravamento della crisi del mezzogiorno e chiuse
le speranze della formazione di un fronte antifeudale. Grazie anche al ritorno della
pace i vicer spagnoli succedetesi nella seconda met del 600 condussero unazione
di contenimento della prepotenza baronale di repressione del banditismo e di
promozione del ceto civile e ministeriale. Fu questultimo il protagonista della rinascita
culturale che far di Napoli il centro culturale pi vivace tra 600 e 700. Un ultimo
tentativo rivoluzionario ebbe luogo a Messina , dopo una rima sommossa popolare
contro il carovita si arriv nel 1647 alla formazione di un pi vasto fronte sociale ostile

al dominio spagnolo e favorevole allerezione di una repubblica indipendente , gli


insorti chiesero aiuto a Luigi XIV che invi una squadra navale ad occupare la citt. Ma
il resto dellisola rimase fedele agli spagnoli e concluse la pace nel 1678 , i francesi
lasciarono lisola e i messinesi furono massacrati.
I PRINCIPATI INDIGENI : DUCATO DI SAVOIA E GRANDUCATO DI TOSCANA
Con il trattato di Lione del 1601 Carlo Emanuele cedete al re di Francia la Bresse , il
Bugey e altri territori transalpini e ottenne il Marchesato di Saluzzo fermando cos la
tendenza alla radicalizzazione dei Savoia in Italia . Sterile di risultati fu la prima guerra
del Monferrato ( 1614-15). La seconda guerra del Monferrato 1628-1630 vide i
piemontesi alleati con gli spagnoli e i francesi , il trattato di Cherasco firmato nel 1631
dal nuovo duca Vittorio Amedeo sanc lacquisizione di un certo numero di terre nel
Monferrato ma al rezzo della cessione alla Francai del Pinerolo. Le spese di questa
politica estera e le devastazioni delle soldatesche e la pestilenza del 1630 gettarono
anche il Piemonte in una grave crisi economico-sociale cui si aggiunsero gli effetti di
una crisi dinastica dopo la morte di Vittori Amedeo. I. Ne approfitt la feudalit per
estendere i suoi poteri e privilegi. Ma un rovesciamento di questa tendenza e un
sollevamento delleconomia piemontese si verificarono gi durante il regno di Carlo
Emanuele II che rafforz il controllo del governo centrale sulle comunit e assunse
diverse iniziative mercantilistiche. Nel Granducato di Toscana , invece , i progressi
compiuti in direzione dello stato moderno sotto Cosimo I e i suoi due figli si arrestarono
sotto i successori che si appoggiarono alle vecchie famiglie della nobilt fiorentina e ai
tradizionali legami della casa medicea con la santa sede. Mentre le arti cittadine
subivano un lento declino nelle campagne rimase dominante il rapporto mezzadrile ,
che ostacolava le innovazioni e le specializzazioni colturali e perpetuava una
soggezione semifeudale delle famiglie coloniche ai proprietari del suolo. AL clima
conformista e bigotto che dominava nella corte medicea e nellaristocrazia fiorentina si
sottraevano in parte luniversit di Pisa dove rimase viva la tradizione galileiana e
dove penetrarono ne tardo 600 le correnti giusnaturalistiche e cartesiane , e il porto
franco di Livorno , perno dei traffici marittimi del mediterraneo e sede di una fiorente
comunit mercantile in parte ebrea.
LE REPUBBLICHE OLIGARCHICHE E LO STATO DELLA CHIESA
Gli indirizzi di politica interna e estera adottati alla fine del 500 dalla repubblica di
Venezia determinarono una tensione crescente con la santa sede , che oltre a
contestare il monopolio veneziano della navigazione nellAdriatico , considerava lesive
delle libert ecclesiastiche alcune nuove leggi come il divieto di costruire chiese senza
il consenso del governo veneto. Larresto di due religiosi colpevoli di reati comuni
avvenuti nel 1605 attir sulla repubblica i fulmini del nuovo papa Paolo V. Di fronte al
rifiuto di consegnarli i due rei il pontefice procedette alla scomunica e quindi scagli
linterdetto nel 1606 cio la proibizione di celebrare qualunque cerimonia religiosa in
terra veneta. Il clero veneto non obbed al divieto e la repubblica trov un difensore
nel frate Paolo Sarpi , lintervento nella controversia delle maggiori potenze cattoliche
, Francia e Spagna port a una soluzione di compromesso che permise a Venezia di
uscirne a testa alta. Per il resto la politica dei giovani non consegu risultati di rilievo ,
bench con la cosiddetta guerra di Gradisca 1615-17 venisse raggiunto lobbiettivo di
indurre gli Asburgo dAustria a togliere il loro appoggio ai pirati slavi che infestavano le
acque dellAdriatico. Fu per la difesa di uno dei residuo avamposti nel Mediterraneo

Orientale che fu combattuta tra il 1645 e 1669 la lunga e costosa guerra di Candia
( CRETA) contro limpero Ottomano. Ma lisola dovette alla fine essere evacuata e di
breve durata sar la conquista del Peloponneso sancita dalla pace di Carlowitz del
1699 dopo un nuovo conflitto sostenuto da Venezia contro i turchi. Una ripercussione
della guerra di Candia fu laggregazione di oltre un centinaio di famiglie della
terraferma al patriziato veneziano dietro pagamento di forti somme. Ma rimase solo un
episodio isolato giacch passata lemergenza si torn alla tradizionale chiusura.
Ridotta alle dimensioni di un porto regionale dalla concorrenza di Ancona e della
repubblica indipendente di Ragusa colpita dalle crisi di mortalit e dal declino delle
sue maggiori attivit manifatturiere , Venezia conservava tuttavia un tessuto
artigianale ricco e variegato e sempre pi attirava visitatori da ogni parte dEuropa ,
con il prestigio delle sue istituzioni , con lo splendore delle sue feste e delle sue
cerimonie civiche , con le sue bellezze naturali e artistiche. Nello stato pontificio nel
corso del secolo si va esaurendo la precedente spinta a un maggior accentramento e a
un pi saldo controllo delle province. Allannessione di Ferrara nel 1598 segu segui
quella del ducato di Urbino in seguito allestinzione dei Della Rovere. Ma le Marche la
Romagna e ancor di pi le legazioni di Bologna e Ferrara rimasero
amministrativamente e anche economicamente separati dalle regioni sud-occidentali.
Mentre a nord dellAppennino dominava , come in Toscana il sistema mezzadrile , nella
maggior parte del Lazio si estendevano enormi latifondi appartenenti alle grandi
casate romane , coltivati in maniera irregolare da braccianti discesi dalle montagne e
per il resto lasciati al pascolo. Faceva da contrasto lo splendore della capitale
continuamente accresciuto dai grandi lavori e da una corte sfarzosa , per far fronte a
tali spese la Camera apostolica ricorreva alle imposte , alle raccolte di capitali
mediante la vendita di luoghi di monte . Nella seconda met del 600 con la fine delle
guerre di religione e lattenuarsi del rigore controriformistico il prestigio internazionale
del papato cominci a declinare e apparvero sempre pi evidenti i difetti di un governo
temporale caratterizzato al tempo stesso dallaccentramento del potere nel sovrano e
dalla mancanza di continuit dinastica.

IMPERI E CIVILTA DELLASIA TRA XVU E XVIII SECOLO


Intorno al 1600 oltre due terzi della popolazione mondiale abitavano nel continente
asiatico. La pi antica e prestigiosa era quella del celeste impero cinese che nellet
moderna raggiunse la sua massima espansione. Tra il 1440 e 1600 la popolazione
cinese era allincirca raddoppiata. Un tale sviluppo era reso possibile essenzialmente
dalla perfezione cui era la coltura del riso . La risicoltura estensiva esigeva grande
manodopera e quindi si adattava alle eccezionali densit delle regioni del fiume giallo
e azzurro. Notevole sviluppo avevano altre coltivazioni come quella del t e del
cotone. Molto minore che in Europa era limpiego del bestiame da lavoro , e anche
nellalimentazione le scarse proteine non vegetali erano fornite da suini pollame e
pesce. In Cina vennero scoperte la bussola ad ago magnetico , la carta , la stampa la
polvere da sparo. I cinesi avevano raggiunti livelli ineguagliati nella fusione del ferro ,
nella manifattura di porcellane e nella tessitura serica. Il commercio conobbe tra il XIV
e il XVI secolo un grande sviluppo , non solo allinterno del paese a anche in direzione
del Giappone dellIndonesia e dellIndia. Le condizioni di pace e di stabilit necessarie
a questa espansione furono a lungo assicurate dalla dinastia Ming che trasfer la
capitale a Pechino , il potere era teoricamente nelle mani dellimperatore e la dottrina

di Confucio rimessa in onore dai Ming esaltava sopra ogni cosa le virt dellobbedienza
e della sottomissione gerarchica. In pratica . tuttavia , lesecuzione degli ordini
imperiali nelle 15 province ea affidata ad una classe di letterati-burocrati che si
reclutava per concorso mediante un sistema di esami sempre pi complesso. Il
crescente prelievo fiscale e lincremento demografico portarono a un peggioramento
delle condizioni di vita dei contadini , aggravate nel XVII secolo da una serie di terribili
carestie : estese rivolte contadine scoppiarono nel terzo e quarto decennio del secolo ,
e di questa situazione di anarchia approfittarono i manci per invadere la ina e
occupare Pechino , dove lultimo imperatore Ming si diede la morte nel 1644. Iniziava
cos la dinastia Qing destinata a regnare per tutta la durata del celeste impero. I
Manci imposero inizialmente la propria superiorit di popolo conquistatore obbligando
i cinesi a portare come segno di riconoscimento il cranio met rasato e il codino. Ma il
loro numero era troppo esiguo vennero dunque ripristinati fin dal 1656 gli esami di
concorso e anche la tradizione confuciana venne ristabilita con leditto sacro del 1669
dal grande imperatore Kang tsi. La popolazione riprese a crescere , superando verso il
1750 i 200 milioni. Ci fu dovuto sia allacclimatamento di nuove piante alimentari tra
cui mais patata e anche grazie a un ulteriore perfezionamento della risicoltura. Sotto il
lungo regno di Chien-lung Sinkiang limpero raggiunse la sua massima espansione con
la sottomissione del Tibet del Skinkiang e del Turkestan. Ma limmagine ordinata
nascondeva un irrigidimento crescente delle strutture economiche e sociali , un
esasperato tradizionalismo intellettuale e tecnologico che finir per condannare alla
stagnazione e al declino tale civilt.
IL GIAPPONE NELLERA TOKUGAWA
Lo stato giapponese si era costruito nel VII secolo sul modello di quello cinese , da cui
venne anche il buddhismo che si fuse con lo scintoismo. Nel lungo medioevo
giapponese lautorit dei funzionari regi venne a poco a poco eclissata da quella dei
grandi signori fondiari ( daymo) , che potevano contare sulla devozione e i servizi di
una classe di guerrieri professionisti i samurai determinando una situazione simile a
quella dellEuropa feudale. Dalla fine del XII secolo accanto allimperatore ( mikado )
remoto e inaccessibile nel suo palazzo di Kyoto , troviamo il generalissimo ( shogun)
esponente di una delle maggiore casate feudali deteneva il potere effettivo. Ci port
a violente guerre intestine fino a quando nel 1603 il ruolo di shogun fu assunto da
Tokugawa Ieyasu che lo trasmise ai suoi discendenti fino al 1867. Nellera di Tokugawa
la capitale fu posta a Tokyo e fu caratterizzata al tempo stesso dalla persistenza delLe
strutture feudali e da un forte accentramento statale. La famiglia Tkugawa controllava
direttamente circa un terzo del paese , il resto diviso tra 250 daymo. La fedelt dei
daymo allo shogun gli era garantita dallobbligo di lasciare alcuni suoi familiari a Edo
in qualit di ostaggi e di trasferirvi periodicamente la propria residenza. Non solo
venne proibito ai giapponesi di recarsi allestero ma i missionari giunti dallEuropa nel
XVI secolo furono cacciati o messi a morte. Dopo il 1640 ai soli olandesi fu consentito
di tenere una piccola colonia nellisoletta di Deshima e inviarvi alcune navi ogni anno.
Ma visto che il mercato intorno era vasto leconomia continu a svilupparsi e bench i
mercanti occupassero lultimo posto nelle gerarchie sociali le esigenze delle residenze
dei daymo e lespansione nelle campagne di colture destinate al mercato come il
cotone la canapa , la canna da zucchero ,gli ortaggi , il t , favorirono la crescita di una
borghesia degli affari e la diffusione delle attivit manufattiere. Parallelamente si
accentuava il divario tra i contadini pi facoltosi proprietari di vaste tenute e le masse

di poveri coltivatori. Andavano quindi maturando , caso unico al di fuori del mondo
europeo , le condizioni per il passaggio al sistema di produzione capitalistico.
LIMPERO MOGUL IN INDIA
Il subcontinente indiano era un grande serbatoio di uomini ma molto pi della Cina era
un crogiolo di razze lingue e religioni. A partire dal VIII IX secolo si diffuse con le
conquiste turche lislamismo, ma tra il 400 e il 500 il panorama religioso fu complicato
dallaffermazione del movimento sikh assertore di un rigido monoteismo e animato da
un proselitismo militante , oltre dalla comparsa del cristianesimo portato dagli europei.
Un sultanato turco mussulmano si era insediato a Delhi alla fine del XII secolo , esso
estendeva alla la sua influenza sul Punjab e nel bacino superiore del Gange ma doveva
fare i conti con la presenza bellicosa dei raijput , unaristocrazia guerriera organizzata
in signorie semi-indipendenti. Nella penisola del Deccan , invece , la potenza
dominante era limpero detto Vijayanagar , tra le due formazioni maggiori , almeno
una dozzina erano gli stati minori. Il precario equilibrio fu rotto dallirruzione di un capo
militare afghano Babur che tra il 1526 e il 1530 gett le fondamenta per limpero dei
Moghul. Il maggiore artefice fu per Akbar il grande che sottomise tutta lIndia centro
settentrionale e riusc a dare a questo immenso territorio un inquadramento statale
relativamente saldo con la creazione di una burocrazia civile-militare in cui confluirono
sia i conquistatori mussulmani sia laristocrazia locale. Egli favor anche lintegrazione
tra mussulmani e ind. Questo sistema si affianc alla cellula di base della societ
indiana , la comunit villaggio che viveva in un regime di autoconsumo . Notevole fu lo
sviluppo manifatturiero , stimolato dallo sfarzo della classe dirigente e in misura
crescente dalla domanda europea , soprattutto le mussole e le cotonate indiane che
conquistarono i mercati occidentali nel XVIII secolo. Con gli scambi crebbe una classe
media di mercanti , usurai , armatori di navi che alcuni studiosi hanno paragonato alla
nascente borghesia europea. Lapogeo dellimpero Moghul incise con il lungo regno di
Aurangzeb ( 1658-1707) il quale unific sotto il proprio scettro quasi tutto il
subcontinente indiano combattendo a lungo contro la stirpe indiana degli Maratha
delle montagne a sud. La raffinatezza artistica raggiunta dalla civilt indiana nei secoli
XVI-XVII sono testimonianza monumenti come il Taj Mahal. MA con la morte ( 1712) del
successore Bahadur Shah limpero Moghul cominci a sfasciarsi. Nel 1736 la stessa
Delhi fu presa e saccheggiata dal monarca persiano Nadir Shah e nuove invasioni
sopraggiunsero dallAfghanistan verso la met del secolo. Intanto era iniziata la
penetrazione francese e soprattutto inglese.
LA PERSIA E LIMPERO OTTOMANO
A dividere la Persia dei safawidi dallimpero ottomano non era solo la frontiera del
Caucaso ma la contrapposizione tra islamismo sciita e sunnita. Lo sci Abbas il grande
ottenne importanti risultati militari contro i turchi riconquistando la Georgia e
lAzerdbaigian ; trasfer la capitale a Isfahan e diede impulso alleconomia persiana
con lincoraggiamento allesportazione di sete e tappeti pregiati e con la costruzione
del porto di Bandar Abbas . Gran parte della popolazione rimase allo stadio nomadepastorale. Nel 1722 la dinastia safawide venne rovesciata ad opera di un invasore
afghano , il gi citato Nadir Shah e ne seguirono lotte intestine. Proprio la
preoccupazione per il fronte orientale indusse limpero ottomano a chiudere nel 1606
con la rinuncia del tributo fin ad allora percepito la guerra con gli Asburgo dUngheria
nel 1593. La disciplina dei giannizzeri si incrin e sempre pi spesso si sollevarono per

ottenere aumenti di paga . Anche le concessioni territoriali ( timar) cessarono di essere


il corrispettivo del servizio militare a cavallo e andarono per lo pi a cortigiani e
notabili locali. Negli uffici statali si diffusero a ogni livello la venalit e la corruzione. Il
sistema di successione prevedeva che i figli del sultano fossero inviati a governare le
province. Alla morte del padre quello che tra loro aveva acquisito maggior prestigio
prendeva il potere e uccideva i fratelli e i figli maschi. Questa usanza crudele fu
abbandonata agli inizi del XVII secolo a favore del seniorato : al sultano non
succedevano pi i figli ma i fratelli in ordine di et, che erano cresciuti nel palazzo
imperiale senza alcuna esperienza di governo. Cos la maggior parte dei sovrani del
XVII e XVIII secolo furono uomini inetti. La direzione del governo fu per molto tempo
nelle mani del Gran Visir , si distinsero in questo ruolo nella seconda met del XVII
secolo alcuni membri della famiglia Koprulu protagonisti della vittoriosa guerra contro
Venezia per il possesso di Creta. Di fronte alle corruzioni di palazzo si ergeva lautorit
morale degli ulema i giuristi teologi che amministravano la sharia la sacra legge
islamica. M questa autorit agiva nel senso della fedelt alla tradizione e dellostilit
verso ogni innovazione. Sul piano militare , la superiorit acquisita dagli occidentali
nellarmamento e nella tattica una delle chiavi che spiegano le sconfitte subite dagli
eserciti ottomani in Ungheria alla fine del XVII secolo. Il XVIII secolo vedr da una parte
accentuarsi lautonomia dellEgitto , della Siria e degli stati barbareschi , dallaltra
linizio della gara tra le potenze europee per spartirsi le spoglie della arte balcanica
dellimpero ottomano.
ASIA ED EUROPA
Per tutta let moderna lasia diede allEuropa molto pi di quanto ne ricevette . Di qui
la necessit dei mercanti europei di saldare in monete argentee il divario tra
importazioni ed esportazioni. Dalloriente venivano tessuti pregiati di seta e cotone ,
porcellane , perle , oggetti di lacca e di avorio , essenze profumate spezie e in misura
crescente t e caff. Limpero cinese in particolare diverr per molti scrittori
occidentali il modello di uno stato autoritario ordinato e pacifico , una sorta di
prototipo del dispotismo illuminato del 700. In confronto , molto pi limitata
delloccidente sullOriente. Protagonista principale della penetrazione economica
europea fu nel XVI secolo il Portogallo ; ma non va dimenticato che lunica vera colonia
europea in Asia fu e doveva rimanere a lungo larcipelago delle Filippine rivendicato
per il re di Spagna da Magellano nel 1519 . Nel XVII secolo al predomini portoghese in
Indonesia subentr progressivamente quello olandese , e lungo le coste dellIndia
cominci a farsi sentire la presenza inglese e francese. Ma per quanto riguarda le
grandi civilt del continente asiatico tra il XVI e la met del XVIII secolo i missionari e i
mercanti europei ne rimasero per lo pi ai margini . Mentre le basi e i possedimenti
portoghesi e spagnoli erano sotto lautorit delle rispettive corone , negli altri casi
furono invece le Compagnie delle Indie olandesi , inglese e francese a ottenere
concessioni territoriali dai vari governi asiatici a organizzare i traffici e a distribuire i
guadagni tra i loro azionisti. Se portoghesi e spagnoli imponevano la loro fede e le loro
leggi ma davano origine a comunit miste olandesi e inglesi erano al tempo stesso pi
tolleranti dal punto di vista religioso e pi legati a una mentalit razzista. Lattivit
missionaria riguard in et moderna quasi esclusivamente la chiesa cattolica e si
esplic principalmente attraverso lpera degli ordini religiosi , i gesuiti in particolare. In
Cina i gesuiti cercarono di adeguarsi alle tradizioni culturali ma questo suscit i
sospetti della curia romana oltre che lostilit degli ordini rivali. Le conversioni ottenute

inoltre sono state molto poche. Lo stato dei diversi insediamenti europei in Asia alla
fine del XVII secolo i portoghesi mantenevano in Indonesia solo una parte dellisola di
Timor ed erano sempre attestati a Macao ; in India restavano sotto la sovranit Goa ,
Diu ; Daman , Mangalore , ai primi del 700 il loro commercio era ridotto a un quinto di
quello che era stato nel XVI secolo. Ben pi vasti e numerosi i possedimenti olandesi ,
che si estendevano dalle Molucche a Sumatra , da Malacca a Ceylon. Alla Spagna
apparteneva sempre larcipelago delle Filippine . La compagnia inglese delle Indie
orientali si era insediata con il consenso dei sovrani locali

A Bombay . Madras e a Calcutta ; la compagnia francese aveva la sua base principale


a Pondicherry. Limmensit dei territori conquistati dalla Russia nella parte
settentrionale del continente ( Siberia ) nella prima met del 600. Fu un processo di
espansione in larga misura spontaneo di cui furono protagonisti i cacciatori di pellicce ,
mercanti e reparti di cosacchi , lo stato intervenne poi per costruire fortezze ed
imporre tributi pagati in pellicce. Fin dal 1639 venne raggiunto il pacifico dove Okhotsk
fu fondata nel 1648 e negli anni successivi i russi si spinsero lungo il fiume Aur fino
alla foce che per abbandonarono a causa cinese nel 1689.

LAPOGEO DELLASSOLUTISMO: LA FRANCIA DI LUIGI XIV


LUIGI XIV E IL MESTIERE DI RE
Luigi XIV eredit la corona a 5 anni ma dovette attendere 23 anni per prendere il
potere alla morte di Mazzarino nel 1661, quando inizi un regno che dur ben 72 anni
e rappresent lapogeo dellassolutismo oltre che il periodo in cui la Francia giunse pi
vicina a esercitare una supremazia europea. Se questo disegno alla fine venne
sconfitto, durata ben maggiore ebbe il ruolo di nazione guida in fatto di cultura, gusto,
cucina e moda. Leducazione del re Sole non fu molto accurata ma grande efficacia
ebbero le lezioni pratiche nellarte di governo ricevute da Mazzarino. Egli prefer
servirsi di ministri di nascita modesta che a lui solo dovessero la propria fortuna. Gli
altri organi furono:
il consiglio superiore, comprendente i ministri della guerra, degli affari esteri,
delle finanze e presieduto dal re che decideva i pi importanti affari di Stato.
In determinati giorni della settimana si riunivano il consiglio dei Dispacci
il consiglio delle Parti competente nelle questioni giuridiche
il consiglio delle Finanze
gli intendenti preposti alle generalites durano in carica pi a lungo e rafforzarono il
loro potere sotto Luigi XIV estendendo la loro autorit ai settori pi svariati; nominati
dal re e revocabili a suo piacimento, costituiscono le cinghie di trasmissione della
volont regale, ma sono al tempo stesso i portavoce degli interessi locali. Per la
capitale provvede dal 1667 un luogotenente generale di polizia dotato di ampi poteri.
Diversi e ben pi numerosi sono gli officiers, i detentori di uffici venali, ereditati o
acquistati per denaro (consiglieri e presidenti di tribunali superiori e innanzitutto dei
parlamenti, corti dappello). Tra le loro attribuzioni rientrava la registrazione degli editti
regi. Bench diffusa anche altrove, in nessun luogo la venalit delle cariche raggiunse
le dimensioni che ebbe sotto i Borbone. Gli officiers componevano quasi una forza
intermedia tra la societ e lo Stato, un ceto che alla monarchia doveva la sua
legittimazione ma che dal possesso delle cariche traeva non solo prestigio ma anche

una certa autonomia dal potere monarchico; essenziale fu dunque assicurarsi la loro
fedelt mediante un delicato dosaggio di dimostrazioni di forza e legami clientelari. La
giustizia dimostra i limiti dellassolutismo francese. Nelle campagne la amministravano
per le minori cause i giudici nominati dai signori feudali. I giudici regi presenti a livello
di baliaggio oppure membri delle corti sovrane, erano proprietari del posto che
occupavano e godevano di una notevole autonomia, inoltre, le norme che erano
chiamati ad applicare variavano da luogo a luogo. Nel Nord del Paese prevaleva il
diritto consuetudinario diverso nelle varie province, nel Sud il diritto romano e il diritto
canonico tendeva a estendere la sua applicazione a una serie di reati contro la morale.
Analogamente in campo amministrativo e fiscale gli stati provinciali (assemblee
composte da alto clero, nobilt e rappresentanti cittadini) conservavano importanti
poteri come la possibilit di contrattare con la corona lammontare delle imposte.
LA CORTE E IL PAESE
A partire dai primi anni 80 la corte si trasfer a Versailles, dove giunsero essere
ospitate quasi 10mila persone. il soggiorno a Versailles si trasformava per la nobilt in
una prigione dorata che costringendola a vivere sotto gli occhi del re e allentando i
suoi legami con i territori di origine, ne riduceva indipendenza e possibilit di azione
politica. Gli stessi governatori delle province furono trattenuti a corte lasciando mano
libera agli intendenti. Oltre all80% della popolazione viveva sulla terra e della terra.
Investimenti di capitale, consistenti scorte animali e tecniche agricole avanzate, erano
presenti solo nelle aree contigue ai Paesi Bassi e nelle rare aziende grandi intorno a
Parigi. La scarsa produttivit dellagricoltura era legata alla struttura della propriet ,
alle forme di conduzione prevalenti ( mezzadria , piccolo affitto) , e allentit del
prelievo che gravava sui coltivatori del suolo. Il contadino tipo dedicava le sue cure
maggiori al proprio fazzoletto di terra, allevava qualche animale da cortile ma per
campare tutto lanno aveva bisogno di prendere altra terra in affitto o a mezzadria, di
lavorare a giornata o di integrare il lavoro agricolo con un lavoro a domicilio per
lindustria. Il feudatario del luogo esigeva un censo annuo e localmente anche una
quota parte del raccolto, prestazioni di lavoro gratuite, tasse di successione,
percentuali sulla compravendita dei poderi; esercitava inoltre il monopolio delle
attivit di trasformazione dei prodotti del suolo e deteneva i diritti esclusivi di caccia e
pesca. A questi si aggiungevano le decime del clero e il gravoso prelievo statale, la
maggioranza dei contadini viveva ai limiti della pura sussistenza, alla merc delle
cattive annate e delle carestie. Assai tenui furono per la popolazione i benefici dello
sfarzo e della gloria di re Sole.
LA DIREZIONE DELLECONOMIA
Assumendo il controllo delle finanze Colbert si pose lobiettivo di rimediare al grave
dissesto dei conti pubblici e rilanciare la stagnante economia nazionale. Fu creata una
camera di giustizia straordinaria per indagare sugli illeciti arricchimenti di finanzieri,
appaltatori con cui fu possibile rastrellare milioni di lire. Metodi pi efficaci, come la
concentrazione degli appalti, furono introdotti nella gestione delle imposte indirette. Si
aggiunse la lotta contro gli sprechi e si riusc a ridurre di circa 1/3 il peso della taglia
raggiungendo un pareggio di bilancio dal 1762 e 1771. Allagricoltura era assegnato il
compito di produrre i viveri a basso costo mantenendo bassi i salari della manodopera
cos da rendere competitivi i manufatti. Lo sforzo principali era concentrato sulle

manifatture che tramite lesportazione dovevano accrescere la massa di denaro


circolante. La strategia si articolava:
controllo sulla qualit dei prodotti e controllo della manodopera
concezione di sovvenzioni agli imprenditori disposti a introdurre nuovi rami di
industria, creazioni di manifatture rege
protezionismo doganale
costituzione di compagnie privilegiate e impulso dato alla colonizzazione del
Canada, Lusiana e Antille
sviluppo della marina mercantile e da guerra e potenziamento delle
infrastrutture utili alla circolazione di uomini e merci.
Nellimmediato non si registrarono successi a causa delle interminabili guerre, della
congiuntura economica avversa e della morte di Colbert. Ma molte delle sue iniziative
avrebbero fruttato nel regno di Luigi XIV.
LA DIREZIONE DELLE COSCIENZE
Luigi XIV cerc in ogni campo di imporre ordine e uniformit attraverso le accademie
reali, i precetti e i divieti riguardanti stampa e insegnamento. Religiosamente si trov
ad affrontare 3 problemi: la diffusione del giansenismo, i contrasti con Roma e la
questione ugonotta. La condanna del giansenismo da parte della Santa Sede fu
pronunciata nel 1711, segu poi la dispersione dei portorealisti e la distruzione del
convento. Ma il movimento si era largamente diffuso trasformandosi in movimento di
opposizione al centralismo papale e rivendicazione dellautonomia di vescovi e parroci.
La tregua di cui godette nella fase centrale del regno di Luigi XIV, dovuta allo
schieramento a favore della monarchia nel conflitto che la oppose alla furia di Roma a
proposito della questione regale. Il diritto regio sancito dal concordato di Bologna di
percepire le rendite dei seggi vescovili vacanti e conferire i benefici ecclesiastici fino
allavvento del successore. Nel 1673 Luigi estese questo diritto a tutte le nuove
diocesi. Inoltre nel 1682, un assemblea del clero francese approv una dichiarazione
che ribadiva i privilegi della chiesa anglicana, affermava la superiorit del concilio sul
papa e ne negava linfallibilit. Dopo 10 anni si riconobbe la regal senza risolvere i
problemi sollevati dai 4 articoli. Ben pi grave era il problema ugonotto, fin dai primi
anni del regno le clausole delleditto di Nantes cominciarono ad essere interpretate in
modo pi restrittivo finch nel 1685 venne emanato leditto di Fontainnebleau che
obbligava tutti i francesi a riconoscere e praticare il culto cattolico. oltre 200mila
furono gli ugonotti che scelsero la via dellesilio. Il calvinismo in Francia sopravvisse
clandestinamente e ad esso si ispirarono tra 1702 e 1705 i camisardi, rivoltori delle
Cevenne.
LA GLORIA MILITARE: LE GUERRE DI LUIGI XIV
Il fine ultimo della politica era per re sole lattuazione di un disegno egemonico che
utilizzava gli strumenti della diplomazia e della guerra. Ingenti somme furono spese
per assicurarsi lalleanza dei principi tedeschi, degli stati baltici e dello stesso re
dInghilterra Carlo II per suscitare rivolte; ma pi massicce furono le spese militari
accresciute fino a divorare i 2/3 del bilancio. Gli effettivi dellesercito furono portati da
65mila e 400mila. Alle vecchie forme di reclutamento si aggiunse nel 1688 un
embrione di coscrizione obbligatoria, la milizia con compiti di difesa locale, basata sul
sorteggio da effettuarsi tra i celebi di ogni parrocchia. I soldati erano ben equipaggiati
e contavano su buoni servizi logistici, grande sviluppo ebbe lartiglieria, il genio e le

piazze forti. Primo teatro fu la guerra di devoluzione contro la Spagna basata sulla
rivendicazione di parte delleredit spagnola da parte del sovrano in nome della
moglie Maria Teresa, figlia del re di Spagna Filippo IV. Loccupazione francese della
parte meridionale die Paesi Bassi (1667) preoccup Olanda e Inghilterra che fecero
pressioni insieme allimperatore Leopoldo I; con la pace di Aquisgrana (1668) furono
riconosciuti alla Francia i vantaggi fino ad allora acquisiti nelle Fiandre. Ma il
risentimento di re Sole nei confronti dellOlanda non era placato; nel marzo 1672
Francia Inghilterra e Svezia dichiararono guerra alle Province unite; gli Stati generali
Olandesi risposero allinvasione aprendo le dighe che riparavano le province di Utrec e
Gheldria trasformando lOlanda in unisola. La guida fu assunta dallo Statolder
Guglielmo III DOrange. Lentrata in guerra di Spagna e Impero, la sconfitta della
Svezia e la resa dellInghilterra, imposero a Luigi la pace di Nimega (1678); la Spagna
dovette cedergli la Franca cortea e lembi delle Fiandre. Re Sole riprese subito la sua
politica di espansione in direzione dellimpero occupando una serie di territori tra cui
Strasburgo e Casale nel Monferrato. Nel 1683 riapr le ostilit contro la Spagna
bombardando pesantemente Genova, sua alleata. Nel luglio 1686 venne stipulata ad
Augusta una lega difensiva tra Spagna, Impero, Svezia e Olanda. Dopo linvasione del
palatinato ordinata da Luigi nel 1688 si aprirono le ostilit lanno dopo e alla lega ader
lInghilterra. Sulle prime le armi francesi avanzarono appoggiando in Irlanda lo sbarco
dello spodestato re dInghilterra Giacomo II Stuart che dovette lasciare lisola dopo la
sconfitta nella battaglia di Boyne, la flotta francese venne distrutta da quella inglese a
La Hougue, anche nei Paesi Bassi gli eserciti francesi incontrarono unaccanita
resistenza. Nel 1696 re Sole stipul una pace separata con il Duca di Savoia cui
cedette la fortezza del Pinerolo. La pace generale firmata a Ryswick nel 1697 ristabil
la situazione antecedente al conflitto.
IL TRAMONTO DEL RE SOLE
Il peso della guerra divenne per i sudditi sempre pi intollerante. Non bastando gli
espedienti per far denaro, si istituirono nuove imposte: la capitazione (imposta
sullindividuo) e il decimo (prelievo percentuale su ogni tipo di reddito). Inoltre si
assiste allincupirsi della vita di corte dove il vecchio re, morta la prima moglie, cadde
sotto linfluenza della bigotta madame Francoise DAubigne De Maintenonne di
confessione gesuita. Lopposizione contro lassolutismo di Luigi XIV si manifest nelle
sommosse popolari, nella contestazione degli operatori economici di una politica che
sacrificava lagricoltura al commercio e imprigionava ogni attivit in una gabbia di
regolamenti, oltre che nelle rivendicazioni di maggiori poteri dallalta aristocrazia
come il duca di Saint Simone e larcivescovo di Cambrai Fenelone. Anche nella filosofia
nella religione nella letteratura e nellarte si affermarono nuovi indirizzi che ponevano
in discussione i principi sostenuti dalla corte. Gli ultimi anni furono rattristati dai
rovesci subiti nella guerra di successione spagnola e dai lutti familiari. Il 1 settembre
1715 a Parigi e nei dintorni si accesero fuochi di gioia alla notizia della morte del
vecchio despota , il successore era il bambino Luigi DAngi. Per la Francia si profilava
la terza reggenza in poco pi di 100 anni.

I NUOVI EQUILIBRI EUROPEI TRA 600 E 700


LA GLORIOSA RIVOLUZIONE E LASCESA DELLA POTENZA INGLESE

In Inghilterra la monarchia Stuart era stata restaurata nel 1660 sulla base di un
compromesso col parlamento.
Nel 1673 quest ultimo vot un test act che subordinava l'assunzione di cariche civilimilitari a una
professione di fede anglicana. Si crearono due schieramenti politici:
tories = fautori della monarchia di diritto divino
whigs = sostenitori del Parlamento.
Salito al trono Giacomo II, si adoper subito per il rafforzamento dell'esercito;le
disposizionidel Test act
vennero annullate nel 1687 da una dichiarazione d'indulgenza;nel frattempo nasce a
Giacomo un figlio
maschio dando cos corpo ad un radicamento della dinastia cattolica.
In questa situazione i maggiori esponenti whig e tory si accordarono per una rivolgere
un appello allo
Statolder olandese Guglielmo III che aveva sposato una figlia di Giacomo II,Maria
Stuart.
Il sovrano olandese organizz una spedizione e il 15/11/1688 sbarc a Torbay mentre il
sovrano inglese
vistosi isolato fugg in Francia.
La corona fu offerta a Guglielmo e Maria che s'impegnarono a osservare una
Dichiarazione dei diritti da
esso votata(1689).Segu l'Atto di Tolleranza e poi il Triennal Act del 1694 che imponeva
l'elezione di un
Parlamento almeno ogni 3 anni insieme all'Acto of Settlement del 1701 chi fissava
l'ordine di successione
sul trono in modo da escluderne i cattolici.Molti filosofi e uomini politici operano in
questo periodo ( come
J.Locke,T.Hobbes).
Nel 1694 fu fondata la Banca d'Inghilterra,abilitata a emettere buoni che circolarono
ben presto come carta
moneta;l'amministrazione delle finanze,della flotta e dell'esercito richiese a sua volta
la costituzione di una
burocrazia statale e centrale. Le guerre prolungate e l'incremento della spesa pubblica
non incisero peraltro
in maniera sensibile sull'economia inglese,che continu a crescere a ritmi sostenuti e
l'incremento della
produttivit agricola permisero allo stato inglese di diventare un paese esportatore di
cereali.
L'ESPANSIONE DELLA MONARCHIA AUSTRIACA NEL 1600
Nel corso della guerra dei 30 anni era stato cancellato il disegno di restaurazione
cattolica e imperiale degli
Asburgo;in compenso la sottomissione dei "ceti"nei ducati austriaci e nel regno di
Boemia avevano dato una nuova compattezza basata sulla fedelt alla dinastia e sul
sentimento religioso della Controriforma.
Questo nuovo senso d'unit fu percepibile anche nel rafforzamento degli organi di
governo e dall'esercito
riorganizzato dallo stratega italiano Raimondo Montecuccoli che nel 1664 riport
un'ottima vittoria
sull'esercito ottomano in marcia verso Vienna(battaglia del San Gottardo).
Ma questa unione non fu la stessa in campo territoriali,l'Ungheria infatti nel 1678 si
oppose con una
ribellione che l'allora imperatore asburgico Leopoldo I cerc di stroncare;i rivoltosi
ottennero l'aiuto delle

truppe ottomane,mentre gli Asburgo poterono contare su una forza austro-polacca che
mise in fuga i turchi ei ribelli(battaglia di Kahlenberg 1683 ).L'ultima battaglia contro la
compagine ottomana si svolse a Senta, sul Tibisco dove Eugenio di Savoia mise
definitivamente in fuga le armate ottomane(1697);la pace a Carlowitz nel 1699 sanc
su entrambi i fronti il grave arretramento dell'impero ottomano dai territori in
precedenza sotto il dominio austriaco (Transilvania,Ungheria e Peloponneso (per
Venezia).
Vienna in questi anni assunse il volto di una grande capitale ma tuttavia dietro questo
splendore si
nascondeva un'assai arretrata economia;a questo il nuovo imperatore Carlo VI
riconobbe la Prammatica
Sanzione che sanciva l'indivisibilit dei domini asburgici e stabiliva un ordine preciso di
successione regale.
LA GUERRA DI SUCCESSIONE SPAGNOLA E I REGNI IBERICI
Il primo novembre 1700 dopo una lunga agonia,moriva l'ultimo Asburgo della linea
spagnola Carlo II;un
accordo stipulato fra le maggiori potenza assegnava la corona spagnola a
Carlo,secondogenito dell'imperatore Leopoldo I,mentre a Filippo d'Angi sarebbero
andati i domini italiani. Ma questa idea suscitava forti ostilit nella capitale spagnola e
Carlo II si lasci convincere a redigere un testamento che proclamava erede universale
il duca d'Angi (con la condizione che rinunciava ad una successione sul trono
francese) che assunse il titolo di Filippo V re di Spagna. Il Re sole fece credere che le
due corone (francese e spagnola) fossero separate ma invi truppe nelle guarnigioni
olandesi e milanesi rendendo cos evidente che le altre potenze non potevano
accettare la situazione;Asburgo,Inghilterra e Olanda stipularono il 7 settembre 1701
una nuova Grande Alleanza. All'alleanza antifrancese aderirono la Danimarca
,Savoia ,Portogallo e molti principati tedeschi;i sovrani francese e spagnolo si
trovarono isolati. In un primo momento dopo iniziali successi franco-spagnoli,le forze
della Grande Alleanza volsero le sorti del conflitto a proprio favore. Le cose
sembravano peggiorare per la Francia,quando l'Inghilterra si trov in difficolt con la
caduta del ministero whig a Londra,seguito da un governo tory e la Spagna si trova a
far fronte alla scomparsa prematura di Giuseppe I. La successione di questo agli stati
ereditari austriaci poteva ricreare un potere simile a quello che aveva avuto Carlo V
due secoli prima;si firm invece nel 1713 la pace di Utrecht con la Francia,mentre la
monarchia austriaca firm la pace di Rastatt nel 1714. Gli esiti del conflitto
contribuirono a sviluppare e ad affermare un concetto politico di stabilizzazione
dell'equilibrio europeo da difendere contro ogni progetto egemonico. Il regno di Filippo
V che inaugur la nuova dinastia Borbone spagnola,fu contrassegnato da una notevole
attivit riformatrice e da una buona ripresa dell'iniziativa in campo internazionale:a
partire dal 1714 un meccanismo intenso di matrimoni riportarono la Spagna sugli
scenari italiani,poich la seconda moglie di Filippo V era Elisabetta Farnese. Si form
una quadruplice alleanza composta da Inghilterra,Francia,Austria e Olanda;la flotta
spagnola fu annientata al largo di Capo Passero e le truppe imperiali intervennero in
Sicilia. All'Aja si firm un ennesimo trattato di pace che riportava la situazione a prima
dello scontro bellico(tranne lo scambio imposto a Vittorio Amedeo II che prese la
Sardegna al posto della Sicilia);al rinnovamento spagnolo in questi anni,fa contrasto
l'immobilismo politico portoghese che con Giovanni V di Braganza,anche se dal Brasile
affluivano ingenti quantit d'oro.
L'ASCESA DELLA RUSSIA DI PIETRO IL GRANDE E IL DECLINO DELLA SVEZIA
La Russia di fine Seicento era un immenso territorio esteso dal Dnepr al Pacifico e
popolato da 15 milioni di
abitanti;i Romanov saliti sul trono ripresero con Michele la tradizione assolutistica
affermatasi gi con Ivan

IV e portarono al compimento con Alessio,una notevole espansione territoriale. Gli


inasprimenti fiscali provocati dalla guerra e il progressivo peggioramento delle
condizioni di vita dei contadini servi della gleba,determinarono malessere e carestia
nella popolazione; questa crisi fu aggravata da una pestilenza scoppiata nel 1654 e dal
grande scisma religioso. Dopo una lunga crisi, nel 1689,il secondogenito di Alessio,
Pietro sal al trono deciso a portare il paese sulla strada della modernizzazione; egli
comp viaggi in Olanda,Inghilterra e Germania per studiare tecniche militari e lavorare
nelle fabbriche.
La sua opera di modernizzazione cominci col mandare molti giovani aristocratici
all'estero a studiare ed
apprendere quelle tecniche e quelle scienze dai paesi sviluppati; furono abbandonati
modelli, religioni e
tradizioni arcaiche e in pochi decenni mentalit e costumi russi ebbero un notevole
cambiamento.
Pietro aveva anche progetti militari ben definiti e li raggiunse quando nel 1700
intervenne a fianco di
Polonia e Danimarca per fermare l'avanzata svedese guidata da Carlo XII nonostante
le vittorie svedesi,il
sovrano russo riusc ad impadronirsi di tutti i territori che si affacciavano sul Baltico
(Livonia, Estonia ,Ingria ,Carelia ) dopo la pace di Nystadt del 1721. Il predominio
svedese sul baltico era finito.
Pietro indirizz tutti gli sforzi economici della nazione verso un potenziamento
dell'esercito e della
marina;la necessit di armare e di equipaggiare queste moltitudini di soldati e
marinai,fu la principale molla
dell'impulso dato alla siderurgia e alla metallurgia,dalle manifatture tessili alle
costruzioni navali. Anche il
commercio con i paesi occidentali ebbe discreto successo,ma l'economia
russa,fondamentalmente agricola
era caratterizzata un consiglio chiamato Senato;fu abolito inoltre il patriarca di Mosca
poich venne creato
un collegio nominato Santo Sinodo(volendo il sovrano spezzare l'opposizione del clero
locale di fronte alla
sua opera di modernizzazione).
Pietro
per
ottenere
ci
si
serv
della
nobilt
assegnata
per
gradi
dell'esercito;caratteristica della nobilt
rimase la mancanza di un'organizzazione corporativa e di privilegi e libert. Il sovrano
promosse pure
l'istruzione (l'Accademia di scienze di Pietroburgo) e l'attivit editoriale.
LA NASCITA DELLO STATO PRUSSIANO
Federico guglielmo di hohenzollern approfittando delle sconfitte inflitte alla polonia e
alla svezia acquis la
Sovranit della prussia;nelle campagne brandeburghesi e prussiane vigeva allora un
radicato feudalesimo e
Questi feudatari(junker) videro salvaguardati questi loro diritti in cambio del
riconoscimento del potere a
Federico guglielmo. Il figlio di federico guglielmo nel 1701 ottenne il titolo di federico
i;egli ridusse le spese per la corte e Dedic cure alla formazione di un forte esercito ;i
mezzi finanziari per il mantenimento di esso furono forniti In buona parte dal demanio
regio. Fu riorganizzata la percezione delle due imposte principali che gravava Sui
contadini e nuovi commissari regi furono introdotti nelle citt(mentre nelle campagne
l'amministrazione Rimase in mano agli junker). La burocrazia dello stato era reclutata
per lo pi tra borghesi colti e sottoposti al sovrano;al fine supremo Della potenza
statale fu subordinata l'azione del governo per promuovere le manifatture e gli scambi

e per Attirare nel paese profughi per motivi religiosi. Federico i lasciava al figlio oltre a
un potente Esercito,un'amministrazione efficiente e un paese in via di
sviluppo,ingrandito nel 1721 con l'annessione della pomerania svedese.

UNA NUOVA EPOCA DI ESPANSIONE

L'AUMENTO DELLA POPOLAZIONE EUROPEA NEL 1700


A met settecento tutto il vecchio continente trascinato in un moto espansivo che si
manifestano in ogni
settore,dalla demografia alla produzione,dalle manifatture al commercio.
L'europa vide crescere il numero dei suoi abitanti da circa 115 milioni a 140 milioni dal
1700 al 1750;la
stessa tendenza interess l'Asia e le due Americhe.
In Italia si vide un incremento demografico al Nord (27,3%) e del Mezzogiorno
(46,9%);questo lo si dovette
anke grazie alla scomparsa della peste,forse per la progressiva immunizzazione degli
organismi,la crescente
efficacia dei cordoni sanitari,la rarefazione del ratto nero sostituito dal topo di
chavica.Questo elevatissimo
ritmo di crescita si spiega essenzialmente con la diffusione della patata (per esempio
come alimento base
degli irlandesi in associazione col latte).
L'EVOLUZIONE DELL'AGRICOLTURA
Ancor prima della patata furono il mais o il granturco erele degli alti rendimenti
adottato in tutta l'Europa
meridionale e il grano saraceno,a integrare l'alimentazione delle classi popolari a
consentire il balzo della
popolazione;rispetto ai secoli precedenti si allargano nel Settecento,le aree in cui
pratica un'agricoltura pi
intensiva e produttiva(come la zona settentrionale dell'Italia).La fitta rete di fiumi,di
canali,di rogge permette qui di disporre della quantit d'acqua necessarie per la
coltivazione del riso e delle piante foraggere. Anche il fenomeno delle "recinzioni" -->
enclosures iniziato nell'Inghilterra dei Tudor e proseguito tutto il XVII secolo,conobbe il
momento di maggiore intensit tra la met del 700 e il 1815,grazie soprattutto ad uno
speciale decreto di recinzione(enclosure act).Con ci la piccola propriet non
scomparve subito ma i minori proprietari ne trassero maggior beneficio; fu questo il
pi rilevante contributo della rivoluzione agricola alla Rivoluzione Industriale,anche se
non sono da trascurare la produzione di materie prime e l'aumento della domanda di
manufatti.
PREZZI E SALARI, MONETA, TRASPORTI
L'incremento della popolazione si risolse in molte aree in un processo di
impoverimento e di
Proletarizzazione di vasti sociali;l'inglese Robert Malthus aveva ragione lanciando un
grido d'allarme per
Una crescita demografica destinata a sopravanzare le risorse disponibili.
Un altro fattore d'inflazione fu rappresentato dall'aumento della massa di metalli
preziosi (argento e oro) in
Circolazione provenienti da Messico e Brasile. La diffusione dell'economia monetaria e
la maggiore
Disponibilit di capitali sono attestate dalla discesa dei saggi d'interesse,anche se in
questi anni era molto
Fluente la circolazione di denaro.

Infine gli spostamenti e le comunicazioni divennero dovunque molto pi rapidi grazie


all'istituzione dei
Regolari servizi di posta che permettevano il cambio dei cavalli ogni stazione .
IL BOOM DEL COMMERCIO ATLANTICO NEL '700
Il contributo maggiore allo sviluppo dei traffici venne daloceano Indiano da quello
Atlantico
(che
dava
il
contributo
pi
importante
con
le
colonie
inglesi,francesi,spagnole e portoghesi) anche se nel 700 il Mar Mediterraneo conobbe
una notevole ripresa che fece la fortuna di porti come Marsiglia,Livorno e Trieste.
Nel nuovo continente a settentrione inglesi e francesi colonizzavano le coste
insediandosi o immigrando;al centro erano due i padroni:spagnoli e portoghesi.Tra il
600 e il 70 la colonizzazione spagnola si estese del Messico fino a comprendere Texas
e California , e dalla cordigliera delle Abde verso linterno. Lungo le coste
sudamericane del pacifico prevaleva la coltivazione dei cereali della vite , degli alberi
da frutta ; il Messico conobbe accanto allestrazione mineraria una fioritura
dellindustria tessile e della lavorazione delle pelli. La concentrazione della propriet
terriera nelle mani di pochi determin la formazione di enormi latifondi dove si
praticavano agricoltura intensiva e allevamento brado ; ovunque la manodopera
costituita dagli indios sopravvissuti e dai meticci. Lo stesso modello seguirono le
pampas argentine e brasiliane. Buenos Aires acquist una nuova importanza nel XVIII
secolo come tramite dei commerci con la madrepatria e come capitale del nuovo
vicereame del Rio de la Plata. La presenza portoghese in Brasile gravit intorno a
Pernambuco e Bahia dove si svilupp la produzione dello zucchero con manodopera
africana. Pi a sud i coloni organizzavano spedizioni nellentroterra per catturare indios
da vendere come schiavi e fu proprio una di queste spedizioni che port nel 1693 alla
scoperta di grandi quantit doro e diamanti nella regione del Minas Gerais. Anche per
questa ragione la capitale fu spostata a Rio de Janeiro . Terreno fertile per la
coltivazione della canna da zucchero furono le grandi Antille spagnole e le piccole
Antille divise tra Francia , Inghilterra e Province Unite.
LE ORIGINI DELLA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE
La Rivoluzione industriale un complesso di trasformazioni nel modo di produrre che
determin un
profondo e irreversibile mutamento nei consumi,nel modo di vita e nei rapporti
sociali;di tali trasformazioni
fanno la parte le macchine azionata da energia inanimata(la forza idraulica,il
vapore),la concentrazione del
lavoro nelle fabbriche.
Termine "industria" che indicava un senso di operosit e ingegno pratico; termine
"manifattura" indicava
invece un insieme di produzione di filati,tessuti o altri oggetti che aveva luogo nelle
case dei lavoranti e
ricevevano la materia prima da mercanti imprenditori. Solo in Inghilterra questo
settore insieme a quello del commercio verso l'estero e all'agricoltura era talmente
unito da poter permettere un guadagno e una
ricchezza che in Europa non era eguagliata.
DALL'ET COTONE ALL'ET DEL FERRO
Nei primi decenni del Settecento,la manifattura di gran lunga pi importante in
Inghilterra rimaneva quella
della lana,grazie all'allevamento ovino;era questa la pi importante perch il cotone
era stato vietato nel
1721 che poi venne abrogato nel 1774. A partire dagli anni ottanta si ebbe un decollo
dell'economia inglese
di cotonato e nei primi decenni dell'Ottocento la loro esportazione super quella della
lana. Le esigenze del
settore tessile concorsero a determinare passi decisivi in altri campi:sviluppo della
chimica,lavorazione del

carbone fossile,l'impiego del coke fu sperimentato con successo ma stent a


diffondersi per varie cause tra
cui la difficolt a mantenere temperature elevate.
Da paese importatore l'Inghilterra in questo periodo si era dunque trasformata in
paese esportatore di
ferro;non solo,ma venne largamente impiegata l'energia idraulica finch l'invenzione
di James Watt port il
brevetto di una macchina a vapore munita di un condensatore del vapore separato dal
cilindro.
La forza del vapore era oramai pronta per essere utilizzata nell'industria tessile e (pi
tardi)nella rivoluzione
dei trasporti rappresentata dalla ferrovia e dal piroscafo .
LE RIPERCUSSIONI SOCIALI DELL'INDUSTRIALIZZAZIONE
In primo luogo si registra una grande affluenza nelle citt,per via della nascita di
industrie o
Dell'ingrandimento di centri urbani;questo flusso di persone si registr poich c'era
esigenza di lavoro e di
Stabilit economica;gli imprenditori infatti non reclutavano solo uomini nelle
fabbriche,ma anche donne e
Bambini(il pi delle volte provenienti dagli orfanotrofi).le ore di lavoro erano 13-14 al
giorno per sei giorni
Settimanali e i ritmi imposti dai sorveglianti non ammettevano pause e distrazioni.
Il proletariato inglese per reag creando organizzazioni sindacali(trade unions)e non
mancarono
Sollevazioni e sommosse che comunque non portarono risultati positivi. Il lato positivo
della rivoluzione
Industriale che la figura degli imprenditori,spesso uomini di modeste origini,erano
saliti a grandi ricchezze
Grazie al fiuto per gli affari e per le capacit organizzative .

LA CIVILTA DEI LUMI

FEDE E RAGIONE
La definizione d'Illuminismo pi convincente quella del filosofo I.Kant:"L'illuminismo
l'uscita dell'uomo
dallo stato di minorit che egli deve imputare a se stesso". Il philosophe uno
spregiudicato indagatore del
vero,in qualunque campo del sapere;l'unica verit per lui quella che deriva da
un'osservazione diretta dei
fatti o da testimonianze superiori a ogni dubbio,da vagliare,gli uni e le altre,al "lume"
della ragione.
In quest'epoca si distinguono scrittori come Spinoza,Bayle,Locke(che si sforz di
conciliare fede e
ragione,rendendo quest'ultima arbitra dei problemi morali).
Anche personaggi come Voltaire("Candido" 1759),Diderot insieme a d'Alembert autori
dell'Enciclopedia e
lo scienziato Lamarck(anticipatore della teoria evoluzionistica).
L'UOMO E LA NATURA
Alcuni filosofi si spinsero fino ad un materialismo integrale,cio alla riduzione di tutto
ci che

esiste,compreso l'uomo e le sue facolt mentali,a pura materia. Altri ancora come lo
scozzese D.Hume
svilupparono l'empirismo lockiano in una direzione diversa,che portava alla negazione
del concetto di
sostanza.
La figura dominante per del panorama scientifico europeo senza dubbio l'inglese
Isaac Newton(16421727) che impose un metodo scientifico basato sul rifiuto delle ipotesi astratte e sulla
sintesi tra indagine
sperimentale e procedimento matematico. L'autorit newtoniana rimase indiscussa
per tutto il diciottesimo secolo;fecero passi avanti botanica e zoologia,come anche la
chimica rinforzata dagli studi di Lavoisier(scopritore dell'ossigeno e della composizione
dell'acqua. Vennero studiati i fenomeni elettrici da B.Franklin e dagli italiani Galvani e
Volta.
LA PUBBLICA FELICIT
In campo filosofico i vari orientamenti possono essere racchiusi in 3 nomi:
Montesquieu,Voltaire e
Rousseau. Il primo affermava che le leggi sono i rapporti necessari che derivano dalla
natura delle cose;a lui premeva fornire i meccanismi e i princpi che regolano i vari
ordinamenti politici: dispotismo (paura),monarchia (senso d'onore),democrazia (virt
dei cittadini).Ciascuno delle tre forme si adatta meglio ad un determinato clima e
territorio;tuttavia traspare che Montesquieu ammira il modello politico inglese basato
sulle libert individuali,divisione dei poteri (giudiziario,esecutivo,legislativo). Roussea
invece un convinto democratico;secondo il ginevrino,il passaggio dell'uomo dallo
stato di natura allo stato sociale ,aveva dato inizio ad un processo di degenerazione
morale i cui sintomi erano le enormi disuguaglianze sociali,corruzione,raffinatezza
delle arti e tecniche. Per uscire da questa situazione l'unica via quella di una
rifondazione della societ,di un patto che trasformasse i sudditi in cittadini,gli schiavi
in uomini liberi attraverso la cessione totale di tutti i propri diritti.L'unione delle
volont non limita la libert dell'individuo,anzi la potenzia proteggendo la persona e i
beni individuali. Lo stesso anno del Contratto sociale(1762),il filosofo pubblic
l'"Emilio" in cui si mostra come attraverso l'educazione sia possibile forgiare l'uomo
nuovo. Nei paesi di lingua tedesca rimase viva la corrente del Giusnaturalismo che
sosteneva l'esistenza di un diritto naturale comune a tutti gli uomini e anteriore al
costituirsi delle societ politiche. Di risonanza mondiale anche il trattato di C.Beccaria
"Dei delitti e delle pene" in cui denunciava il carattere irrazionale e inumano delle
procedure giudiziarie in uso.
UNA NUOVA SCIENZA NEL 1700: L'ECONOMIA
Nella seconda met del settecento soprattutto in Francia e Inghilterra si ebbe una
nuova concezione della
vita economica. Si diffuse la "fisiocrazia" --> convinzione che l'agricoltura sia
produttrice di ricchezza e che il surplus derivato dall'attivit agricola costituisce la
rendita verso i proprietari terrieri. Su queste premesse Quesnay elabor il "Tableu
Economique"
di
circolazione
di
ricchezze
tra
le
classi
economiche :"proprietaria" ,"produttiva" e "sterile"(commercianti e artigiani).Invece in
Inghilterra con il contributo di Adam Smith si diffuse il liberismo che introdusse la
divisione del lavoro,riducendo il tempo totale dedicato alla manifattura giacch per
Smith la misura fondamentale del valore del prodotto la quantit di lavoro in esso
corporato. Nel prezzo entrano anche insieme al salario dei lavoratori,la remunerazione
di capitali investito dagli imprenditori e la rendita dovuta ai proprietari del suolo. Le 3
classi di Smith non coincidono con quelle di Quesnay,ma in comune con i fisiocratici
Smith ha la fede nell'esistenza di un ordine naturale benefico.
LA CIRCOLAZIONE DELLE IDEE

Due fenomeni dell'et dei lumi furono la circolazione delle idee e delle conoscenze in
strati sociali molto pi
ampi che non per il passato e la formazione di un'opinione pubblica permeata dalla
fede nella ragione e nel
progresso. L'opinione delle persone colte e illuminate si forma attraverso la lettura di
libri e giornali,la
conversazione,gli scambi e le manifestazioni di socialit di cui il Settecento colmo.
Grande fortuna ebbero le opere di divulgazione,tra le quali si pu far rientrare la
celebre Enciclopedia;non
solo ma anche i luoghi di aggregazione come salotti,accademie,logge massoniche(la
Grande Loggia di
Londra).

FRANCIA E INGHILTERRA NEL 700 DUELLO SECOLARE

LA FRANCIA DALLA REGGENZA AL MINISTERO FLEURY


Alla morte del Re Sole il pronipote Luigi XV aveva appena cinque anni e il parlamento
francese proclam
reggente unico un nipote del defunto monarca,Filippo d'Orleans.
Il periodo della reggenza fu contrassegnato da una relativa libert di opinione e di
critica,come dimostrano le "Lettere persane"di Montesquieu pubblicate nel 1721. Il
problema pi assillante per Filippo d'Orleans era quello finanziario;il debito pubblico
aveva raggiunto cifre altissime;il reggente J.Law present una serie di arditi progetti di
risanamento finanziario:aumento della massa dei mezzi di pagamento con l'emissione
di carta moneta. Cre una banca che ottenne il diritto di emettere banconote e una
Compagnia di commercio che assorb tutte le compagnie privilegiate;denomin nel
1719 la Compagnia delle Indie. Ma tutto questo apparato croll quando ci si accorse
che essa on distribuiva i guadagni sperati;Law fu costretto a fuggire all'estero. Alla
morte di Filippo d'Orleans il suo posto fu preso da un duca di Borbone per pochi anni
fino a che Luigi XV ormai maggiorenne accord la sua fiducia a A.H.Fleury. Il suo
govern fermo e prudente assicur un lungo periodo di pace interrotto solo da una
vittoriosa campagna contro l'Austria nella guerra di Successione polacca che frutt
l'annessione della Lorena. Tuttavia verso gli anni 30' del Settecento quando fu diffusa
la Bolla "Unigenitus" si profil un periodo di contrasti relIgiosi che avrebbero
negativizzato il regno di Luigi XV.
LA GRAN BRETAGNA NELL'ET DI WALPOLE

Alla morte della regina Anna sal al trono l'elettore di Hannover Giorgio I;egli e il suo
successore Giorgio II
si interessavano tuttavia alle faccende del loro paese d'origine che alla politica inglese.
Prese cos forma un
governo di gabinetto e l'estendersi della corruzione sotto gli Hannover,delle differenze
ideologiche fra i
partiti whig e tory in lotta per il potere.
Tra il 1721 e il 1742 il ruolo di primo ministro fu ricoperto da R.Walpole,che mantenne
buone relazioni con
i francesi e si adoper per ridurre il debito pubblico e per proteggere commercio e
industria.
Sotto la guida di Walpole,il paese godette di un buon periodo di prosperit e nel
complesso la societ inglese
settecentesca
appare
oggettivamente
come
miscuglio
di
libert,di
dipendenza,mobilit sociale individuale e

solidit delle gerarchie di gruppo,di tradizionalismo e progresso.


I CONFLITTI DECENNALI DEL SETTECENTO
Il lungo periodo di pace che aveva goduto la Francia dopo il Re Sole venne interrotto
dalla guerra di
Successione polacca(1733-1738). Nel 1733 mor il re di Polonia Augusto III e la Dieta
polacca elesse a successore il nobile Stanislao Leszczynski;ma Russia e Austria
proposero con le armi il principe di Sassonia Federico Augusto che come Re polacco
prese il nome di Augusto III. Per vendicare l'oltraggio il governo francese organizz una
coalizione antiaustriaca il re di Sardegna Carlo Emanuele III e la monarchia spagnola.
L'attacco d questa coalizione colse impreparata la monarchia asburgica che perse
Milano e i regni di Napoli
E Sicilia. Negli anni seguenti l'Inghilterra esercit un'opera di mediazione che port alla
pace di Vienna nel 1738. L'Austria recuperava il Milanese ma cedette alla Savoia due
province e a Carlo di Borbone Napoli e la
Sicilia. L'estinzione della famiglia fiorentina Medici favor un altro scambio di territori:il
duca di Lorena Francesco Stefano divenne granduca di Toscana e la Lorena fu
assegnata a Stanislao col patto che alla sua morte la Ragione sarebbe tornata in mano
francesi. Forti delle concessioni del trattato di Utrecht i mercanti inglesi avevano preso
a padroneggiare le coste Dell'america Latina;quando le autorit spagnole
sequestrarono alcuni carichi inglesi,quest ultimi Dichiararono guerra agli iberici. Le
ostilit si trascinarono fino alla met degli anni 40' confluendo nel Conflitto europeo
pi vasto noto come Guerra di Successione Austriaca(1740-1748). A scatenarla fu
l'aggressione lanciata dal nuovo re prussiano Federico II contro la Slesia(parte pi
Settentrionale della Boemia austriaca). A questo conflitto si aggiunsero Spagna e
Francia desiderose di sferrare il colpo mortale alla dinastia Asburgica;non solo ma
anche gli elettori di Baviera e Sassonia miravano al trono austriaco. In seguito per il
ritiro della Prussia dal conflitto,gli aiuti finanziari inglesi alla corona
austriaca,l'intervento Del re di Sardegna a fianco degli Asburgo e un pi deciso
impegno inglese raddrizzarono le sorti della Guerra. Nel marzo 1744 Luigi XV dichiar
allora guerra all'inghilterra:per via terra i francesi spezzarono le difese Inglesi nei Paesi
Bassi ma via mare la superiorit britannica fu piuttosto evidente. La pace di
Aquisgrana nel 1748 sanc il possesso prussiano della Slesia,la cessione dei ducati di
Parma e Piacenza da parte di Maria Teresa Asburgo a Filippo di Borbone. La Francia non
ebbe alcun vantaggio territoriale e questo fatto min la popolarit del sovrano
francese che Alla morte di Fleury prese personalmente le redini del governo. Le sue
scelte furono per bilanciate dai consigli della marchesa di Pompadour. A un trattato di
alleanza stipulato tra Inghilterra e Prussia nel 1756,l'abile diplomazia del cancelliere
Austriaco Kaunitz deciso a riprendersi la Slesia riusc a contrapporre una coalizione
composta da
Austria,Francia e Russia cui si unirono in seguito Svezia e Polonia.
Questo schieramento pose fine alla tradizionale rivalit tra francesi(Borbone) a
austriaci(Asburgo);le
Operazioni belliche si svolsero in modo favorevole alla coalizione finch a Londra fu
richiamato William
Pitt che sal al ministero degli affari estero nel 1757. Egli seppe unire la nazione dietro
di s e dirigere al successo militare l'Inghilterra contro la Francia sul Territorio coloniale
americano;neppure l'entrata in guerra della compagine spagnola riusc a evitare il
trionfo inglese. I negoziati di pace si risolsero nel 1763 a Parigi.
IL FALLIMENTO DELLE RIFORME IN FRANCIA
La Francia era uscita umiliata dalla guerra dei 7 anni e in condizioni finanziarie
disastrose;non bastarono
l'annessione della Lorena e l'acquisizione della Corsica nel 1768 dalla repubblica
genovese.

Nel 1764 venne emanato un editto di espulsione dei gesuiti e il governo fu assunto da
un
triumvirato:Aiguillon,Maupeou e il controllore delle finanze Terray;esso riusc a ridurre
il deficit francese.
A Luigi XV succedette Luigi XVI che sciolse il triumvirato e nomin il fisiocratico Turgot
come ministro
delle finanze,ma la libert di commercio stabilita non coincise con un buon raccolto
agricolo e ci indusse il
sovrano a ritirare il suo appoggio al ministro che rassegn le dimissioni nel 1776.
L'INGHILTERRA NELL'ET DI GIORGIO III
Al contrario della Francia,la Gran Bretagna era uscita molto rafforzata dalla guerra e
non aveva pi rivali in
ambito marittimo-coloniale,ma lo sviluppo economico non imped l'insorgere di alcune
tensioni.
1) Il nuovo re Giorgio III manifest l'intenzione di esercitare un ruolo pi attivo nella
politica nazionale
suscitando l'opposizione del Parlamento e della pubblica opinione.
2) Parallelamente si form accanto alla fazione whig una corrente ancor pi radicale
per un allargamento delsuffragio e per un'estensione delle libert religiose e civili.
3) Causa del malessere politico fu la disastrosa conduzione della crisi nordamericana
da parte del governo diLord North;l'impopolarit del suo governo convinsero Giorgio III
ad affidare il nuovo governo a William
Pitt il Giovane,protagonista di una notevole attivit riformatrice,introducendo una pi
equa imposta
proporzionale ai redditi di qualunque natura.
LINGHILTERRA NELLETA DI GIORGIO III
LInhgilterra era uscita rafforzata dalla guerra dei sette anni; padrona dei mari ,
lanciata verso la rivoluzione industriale non aveva pi rivali nellAmerica settentrionale
e in India. Ma ci non imped linosrgere di tensioni interne dovute a :
Il nuovo re Giorgio III nato ed educato in Inghilterra manifest lintenzione di
esercitare un ruolo pi attivo nella politica nazionale
La formazione accanto ai Wigh di una corrente pi radicale che contestava
lordine politico figlio della gloriosa rivoluzione e voleva una redistribuzione dei
seggi parlamentari , lallargamento del suffragio e lestensione delle libert
religiose e civili. Il portavoce pi popolare fu il giornalista John Wilkes.
La disastrosa conduzione della crisi nordamericana da parte del governo di Lord
North e i timori suscitati da disordini scoppiati in Irlanda che voleva il voto ai
cattolici e lindipendenza del loro parlamento.
Limpopolarit del governo North e i timori dei disordini di Londra nel 1780
portarono re Giorgio III ad affidare la formazione di un nuovo governo a William Pitt
il giovane. Egli accolse in gran parte e richieste irlandesi , combatt in ogni campo
corruzione e sprechi e introdusse nel 1797 una pi equa imposta proporzionale ai
redditi. Pitt sar a partire dal 1793 il pi tenace oppositore della Francia
rivoluzionari e allinterno adott un atteggiamento rigido nei confronti delle
agitazioni operaie e dei movimenti di opposizione.

ASSOLUTISMO ILLUMINTO E RIFORME


LA PRUSSIA DI FEDERICO II

Il termine "assolutismo illuminato" fa riferimento alle idee e ai comportamenti di quei


sovrani europei che
dichiaravano di volersi servire del potere per il bene dei loro sudditi e che si
professavano amici e discepoli
dei philosophes.
Il pi famoso di questi fu il re di Prussia Federico II il Grande,scrittore
prolifico,musicista di un certo
valore,irreligioso,amico di Voltaire. Egli amava rifarsi al contratto sociale e dichiarava
che il re"e solo il
primo servitore obbligato a operare con onest,saggezza e totale abnegazione,come
se ad ogni momento
potesse essere chiamato a rendere conto della sua amministrazione ai concittadini".
Il suo genio militare si rivel nella guerra di Successione austriaca e rifulse soprattutto
nella guerra dei Sette
anni,egli riusc a restituire colpo su colpo e a difendere il possesso della Slesia.
Non cess nemmeno di incrementare il suo esercito grazie anche all'espansione
territoriale e
all'immigrazione favorita dalla grande tolleranza religiosa instaurata da Federico II.
In campo amministrativo non port innovazioni sostanziali ma cur molto la
preparazione dei quadri
burocratici per i quali il diploma era fondamentale per un ingresso lavorativo. Altre
innovazioni furono la
libert di stampa,un codice civile prussiano,l'abolizione della tortura,limitazione della
pena di morte e
l'istruzione elementare obbligatoria per tutti.
LA MONARCHIA AUSTRIACA SOTTO MARIA TERESA E GIUSEPPE II
Le guerre di successione polacca e austriaca avevano segnato una grave crisi x la
famiglia Asburgo,costretta
a perdere territori in Italia e la Slesia.
Maria Teresa non era certo una sovrana "illuminata" come il sovrano prussiano
Federico II,ma nel 1748 la
regina austriaca costrinse i "ceti" di ciascun "Land"(territorio),cio i rappresentanti di
alta e bassa
nobilt,clero e citt a votare le imposte non pi ogni anno,ma per un intero
decennio,lasciando a organi regi di nuova istituzione il compito di riscossione dei
tributi. Le due cancellerie boeme e austriache vennero sostituite nel 1749 da un unico
Direttorio;la nobilt fu costretta a pagare l'imposta fondiaria di cui prima era esente
ma fu tuttavia compensata con la preferenza accordatale nel conferimento delle
cariche civili e militari. In pochi anni il gettito delle imposte dirette aument del 60% e
cominci a delinearsi una nuova concezione unitaria dello Stato,spinta anche da un
accentramento amministrativo-finanziario(nella prima parte del regno di Teresa)e un
interesse verso il benessere dei sudditi(nella seconda parte). Kaunitz,il cancelliere di
corte,ne approfitt per imporre l'istituzione di un Consiglio Statale per influenzare le
scelte regie nelle questioni di politica interna. Alla morte improvvisa di Francesco
Stefano gli succedette Giuseppe II,nominato dalla madre "coreggente" degli stati
ereditari asburgici;vi fu un trio politico alla guida della monarchia:Maria Teresa,Kaunitz
e Giuseppe II.
Quest ultimo,quando si ritrov solo a reggere il regno austriaco e possedimenti
limitrofi,si distinse per lo
stile di governo;da esso prese il nome la politica religiosa nota come
"Giuseppinismo":in esso confluivano
istanze di riforma interne della Chiesa cattolica e la volont di affermare la volont
statale sul clero
nazionale.

Nel 1781 fu egli eman la "patente di tolleranza" che rendeva legittimo il culto per le
confessioni protestanti e ortodosse;vennero soppressi conventi e monasteri con il
progetto di irrigidire le condizioni per i voti monastici(ideale giuseppino del "buon
parroco",guida civile e religiosa della comunit),vennero finanziate scuole e attivit
assistenziali. Si presero provvedimenti riguardanti l'istruzione e la giustizia;fu abolita la
servit personale e si fece ricorso ad un nuovo catasto dei beni fondiari esteso anche
in territori ungheresi. Molte di queste riforme per suscitarono malcontento e
resistenze,soprattutto in quei territori come il Belgio e l'Ungheria,meno toccati dalle
iniziative. A ci si aggiunse l'enorme costo finanziario della guerra che Giuseppe II
volle intraprendere nel 1787 a fianco dei russi contro il nemico turco. Paesi Bassi e
Belgio approfittarono di questo momento di distrazione per insorgere e proclamarsi
indipendenti nel 1787 e 1789;perfino l'Ungheria era sull'orlo di una rivolta quando
mor Giuseppe II nel 1790. Gli succedette Pietro Leopoldo,granduca di Toscana,che fu
costretto a elargere concezioni e privilegi ai nobili per salvare la situazione,e dopo la
sua scomparsa prematura tocc a Francesco II che col suo operato chiuder per
sempre con il periodo di riforme in Austria inaugurato da Maria Teresa. Non si pu per
non
citare
Vienna,divenuta
grande
capitale,sede
di
una
raffinata
civilt:intellettuale,musicale,artistica e crogiolo di diverse nazionalit.
LA RUSSIA DI CATERINA II
L'eredit di Pietro il Grande era stata ben raccolta dalla figlia Elisabetta che ne
prosegu gli indirizzi di
modernizzazione culturale del Paese,di rafforzamento militare e di una pi incisiva
presenza in politica
estera. Il successore Pietro III venne deposto nel 1762 in seguito a un colpo di stato
organizzato dalla giovane moglie Caterina II;il suo lungo regno apr le porte alla Russia
all'influenza europea (e in particolare
francese)dei philosophes illuminati. La prima mossa fu la riformazione della Chiesa
Ortodossa;nel 1764 furono confiscate tutte le propriet ecclesiastiche,le cui rendite
servirono a risanare le finanze.
La pi clamorosa iniziativa della zarina fu la convocazione di una commissione
legislativa composta da
rappresentanti nobili,dei cittadini,dei contadini e anche delle nazionalit non russe.
All'interno di essa
insorsero aspre dispute e alla fine del 1768 Caterina la sciolse,col pretesto della guerra
scoppiata contro
l'impero ottomano. Il timore dell'anarchia indusse la sovrana ad abbandonare qualsiasi
velleit d'intervento a favore delle masse rurali dei contadini:le loro condizioni
peggiorarono anzi.
Considerevoli furono i successi ottenuti in politica estera. La campagna contro l'impero
ottomano fu
contrassegnata dalla spettacolare azione di una squadra navale russa che
circumnavig l'Europa e a Chio
distrusse la flotta ottomana.
Il conflitto si risolse nel 1774 con condizioni vantaggiose per i russi che ottennero
l'accesso al Mar Nero e
un passaggio libero per il canale del Bosforo.
La Russia annett anche la Bielorussia e la met orientale della Polonia;infine
s'aggiunse anche la Crimea
nel 1783. Anche per effetto di queste annessioni la popolazione soggetta a Caterina
era cresciuta da 23 a
circa 38 milioni di abitanti,diventando perci il paese pi popoloso d'Europa .
LE SPARTIZIONI DELLA POLONIA E LE RIFORME IN SCANDINAVIA

In Polonia lo sconvolgimento della "grande guerra del nord" aveva determinato un


ulteriore regresso
economico e demografico;il ricorso del "liberum veto" da parte dei nobili,rendeva
inconcludenti tutte le
riunioni del Parlamento e vanificava ogni tentativo in senso assolutistico.
Alla morte di Augusto III di Sassonia,la Russia appoggi l'elezione di Stanislao
Poniatowski. Egli propose
un programma di riforme che prevedeva la soppressione del "liberum veto";ci
provoc l'intervento amato
di Caterina II,cui si contrappose una schiera di nobili ostili all'influenza russa e alle
riforme.
Al termine di questo periodo di lotte,le grandi potenze confinanti si accordarono per
smembrarla a proprio
vantaggio;la Russia annett la Bielorussia,l'Austria s'impadron della Galizia e della
Lodomiria e la Prussia
ottenne la parte occidentale che le mancava per saldare i propri confini.
Pur indebolito,Stanislao continu nella sua politica riformatrice;il Parlamento si lasci
convincere ad
approvare una Costituzione che trasformava la monarchia Polacca da elettiva ad
ereditaria e sopprimeva il
liberum veto.
Nuovamente le truppe zariste invasero i territori polacchi che furono dimezzati da una
"seconda spartizione"a vantaggio di Russia e Prussia. Ci che restava della Polonia
spar con la "terza spartizione" del 1795. L'esperienza illuminata dell'assolutismo
questa volta aveva fallito comportando la cancellazione di uno stato dalla cartina geopolitica europea.
Nella storia svedese che segu la morte senza eredi di Carlo XII noto come "era della
libert";il successore
Federico I d'Assia-Cassel dovette impegnarsi a rispettare una Costituzione che
attribuiva alla
Dieta,composta dai quattro ceti(nobiliare,clericale,borghese,contadina).
Le campagne militari contro la Russia e Prussia non portarono ad alcun vantaggio
territoriale ma tuttavia
non compromisero l'assetto interno del Paese e anzi possiamo dire che il progresso
economico-civile del
paese fu talmente importante che l'analfabetismo si poteva considerare scomparso.
NEL 1772 Gustavo III attu un colpo di stato che port all'abnegazione del testo
costituzionale e alla
restaurazione dell'assolutismo monarchico.
Il suo governo si distinse per una serie di mosse riformatrici in campo amministrativo e
giudiziario che
giunsero a togliere una serie di privilegi nobiliari. In Danimarca invece l'assolutismo
era divenuto una legge
fondamentale dello Stato a partire dal 1665. Qui Cristiano VII abol la servit,trasform
i coloni dipendenti
in proprietari terrieri autonomi,grazie ad un programma che mirava ad un riscatto dei
poderi;da ci ne
ricevettero impulso l'agricoltura e l'allevamento,facendo della Danimarca uno dei
paesi pi all'avanguardia
in Europa.
LA CRISI DEL PAPATO E I REGNI IBERICI NEL 1700
A differenza delle confessioni protestanti,il cattolicesimo si presentava come una
struttura sovranazionale

sottoposta all'autorit assouta del pontefice romano e della sua curia,a cui non solo
dovevano obbedienza ,ma anche i laici rientravano in questo progetto spirituale. Fu il
clero regolare a divenire bersaglio degli attacchi sempre pi violenti delle menti
illuministe:sia perch soggetti direttamente a Roma e non a vescovi o arcivescovi
locali sia perch lo si accusava di condurre una vita oziosa e parassitaria. Grande
scalpore suscit nel 1763 le tesi pubblicate dal vescovo di Treviri,Nikolaus Von
Hantheim,che riconoscevano al papa romano solo un primato onorifico all'interno della
Chiesa. I pontefici Clemente XII e Benedetto XIV parvero disponibili ad un
compromesso con le nuove correnti politico-culturali ed espressione di questa
tendenza conciliativa furono i concordati stipulati dalla santa sede con il Regno di
Sardegna (1727,1740)Regno di Napoli (1741) e Spagna (1737 e 1753) che
disciplinavano materie come la tassazione del clero e il conferimento dei benefici e del
diritto d'asilo. Il rigido pontificato di Clemente XIII fece peggiorare i rapporti tra Chiesa
e potenze cattoliche;conseguenza,gli stati cattolici s'impegnarono a cacciare i gesuiti
dai loro
territori(Francia,Portogallo,Spagna,Regno di Napoli,Ducato di Parma).La pressione
aument fino a che
Clemente XV decret (1769-1774) lo scioglimento della compagnia di Ges. Spagna e
Portogallo erano in prima fila nella lotta contro i gesuiti. In Portogallo,la situazione
cambi radicalmente sotto il regno di Giuseppe I per opera dell'onnipotente ministro
Sebastiao Jos de Carvalho e Mello,dal 1770 marchese di Pombal,protagonista della
ricostruzione di Lisbona.Egli riform gli studi,rafforz l'esercito,promosse lo
sfruttamento delle colonie e cerc di dare impulso alle manifatture e al commercio con
la creazione di compagnie privilegiate. In Spagna l'ascesa dei Borbone con Filippo V
aveva segnato una svolta in senso assolutistico. I tentativi di riforma cominciati con
Ferdinando VII,si fecero pi concreti con Carlo III che aveva fatto il suo apprendistato
come Re di Napoli e che si circond di ministri illuminati. La popolazione spagnola
pass nel XVIII da 8 milioni a 11 e mezzo e notevoli segnali di risveglio economico si
manifestarono nella periferia del regno. Anche il settore agricolo crebbe grazie
all'abolizione di tecniche arretrate;uno sviluppo anche pi rapido conobbero le colonie
ispano-americane,dove gli sforzi della madrepatria di combattere la volont
d'autonomia creola furono vani,per via di una nascente e coesa classe dirigente
spagnola in quei posti.

LITALIA DEL 700

IL QUADRO POLITICO E INTELLETTUALE NELLA PRIMA MET DEL SECOLO XVIII


,LE RIFORME IN PIEMONTE
Fin dal 176-1707 i domini spagnoli in Italia (Stato di Milano,Regno di Napoli,Sicilia e
Sardegna) erano
passati grazie ai successi imperiali agli Asburgo austriaci che alla pace di
Rastatt(1714) (pace successiva alla
guerra di Successione spagnola(1701-1714) dovettero cedere la Sicilia col titolo regio
ai Savoia.
La guerra di successione polacca port alla temporanea occupazione di Milano da
parte del Re di Sardegna
Carlo Emanuele III che alla fine dovette accontentarsi dell'acquisto delle due province
di Novara e
Tortona.La monarchia austriaca perse il regno napoletano e la Sicilia conquistati nel
1734 da Carlo di
Borbone,figlio del sovrano spagnolo Filippo V;in compenso Carlo VI d'Asburgo ebbe
Parma e

Piacenza,senza contare che poi Francesco Stefano di Lorena ottenne il Granducato di


Toscana alla morte
dell'ultimo rappresentante della famiglia Medici. La guerra di Successione austriaca
(1740-1748) spost a est il confine tra stato sabaudo e Lombardia austriaca;da
quest'ultima vennero staccate Parma e Piacenza che tornarono a formare un ducato
indipendente amministrato dai Borbone (precisamente Filippo di Borbone,fratello
minore del re di Napoli). Insieme al declino della potenza spagnola,si registr in Italia
l'indebolimento della Chiesa;nella controversia tra papato e impero non pochi furono i
letterati che prese le parti dell'impero. L'anticurialismo e l'anticlericalismo divenne il
terreno privilegiato d'incontro tra monarchia austriaca e ceto intellettuale del
Mezzogiorno (molti intellettuali dell'Italia meridionale: G.Vico,P. Mattia Doria).
Tra Sei e Settecento segnarono una ripresa e un rafforzamento degli scambi culturali
tra Italia ed Europa e
una presa di coscienza di arretratezza nei confronti nazioni come Francia,Inghilterra e
Olanda.
L'espansione territoriale del Piemonte coincise con una serie di riforme approvate da
Vittorio Amedeo II:la
promozione di un nuovo catasto delle propriet fondiarie che port ad una migliore
distribuzione delle
imposte e una sensibile riduzione delle immunit di cui godevano i beni fuedali ed
ecclesiastici.
Venne rilanciata e riformata l'Universit di Torino e creato per la prima volta nella
penisola,un sistema
statale di scuole secondarie.
Con il successore Carlo Emanuele III prosegu il rafforzamento delle tendenze
assolutistiche e nel 1771 si
giunse all'abolizione della feudalit e l'inizio di provvedimenti atti a limitare il potere
baronale e a ridurre i
privilegi ecclesiastici, combattere il brigantaggio e l'analfabetismo .
I REGNI DI NAPOLI E DI SICILIA SOTTO I BORBONE
Nel regno di Napoli il riacquisto dellindipendenza sotto , un re proprio , grazie
allinsediamento di Carlo di Borbone nel 1734 favor una spinta rinnovatrice che in
pochi anni port alla limitazione delle giurisdizioni baronali , alla ripresa della politica
giurisdizionalista , alla riforma degli studi nelluniversit di Napoli , allavvio di una
catastazione delle terre e dei beni anche se i lavori per la redazione di nuovi catasti si
arenarono. Molto vivace rimase la vita intellettuale , e si evince dalla pubblicazione del
trattato la moneta fi Ferdinando Galiani e il conferimento della cattedra di meccanica
e commercio allabate Antonio Genovesi dalla cui scuola passeranno Galanti e
Filangeri. Quando Carlo Borbone divenne re di Spagna il toscano Bernardo Tanucci , gi
ministro degli esteri , divenne la figura pi autorevole del consiglio di reggenza in
considerazione della minore et di Ferdinando IV. Intransigente difensore dello stato
contro la chiesa come dimostrano le espulsioni dei gesuiti nel 1767 e la legge sulle
manimorte nel 1769 Tanucci era alieno a riforme radicali sul piano economico e sociale
, la gravissima carestia del 1763-65 venne affrontata con rimedi tradizionali . Il
giovane Ferdinando spos Maria Carolina dAustria : lorientamento filoaustriaco
impresso al governo dalla regina , che fece licenziare Tanucci , port in un primo
tempo alla ripresa dellazione riformatrice. A misure liberalizzatrici in campo
commerciale e allistituzione di un monte frumentario per il credito ai coltivatori si
accompagnarono la fondazione di manifatture regie e listituzione con beni confiscati
alla chiesa di una cassa sacra per la Calabria colpita nel 1783 da un grande terremoto.
Anche in Sicilia il viceregno di Domenico Caracciolo fu contrassegnato da importanti
iniziative come labolizione dellInquisizione la creazione di un catasto , poi fallito per
lopposizione nobiliare. Ne in Sicilia ne nel mezzogiorno le riforme riuscirono a mettere

in discussione il permanere di strutture feudali nelle campagne e a liberale lo stato dal


groviglio di interessi personali.
ILLUMINISMO E RIFORME NELLA LOMBARDIA AUSTRIACA
Dopo la pace di Aquisgrana del 1748,la monarchia austriaca rimaneva in possesso
dello Stato di Milano e
del ducato di Mantova uniti sotto uno stesso governo a formare la Lombardia
austriaca.
Una prima ondata di riforme invest lo stato milanese tra gli anni Quaranta e gli anni
Cinquanta;nel 1749 fu
riordinata l'amministrazione e abolita la vendita delle cariche che dovevano essere
conferite a requisiti solo
di capacit e merito. Le finanze furono risanate con i dazi di una "Ferma
generale",l'istituzione di un banco
per la gestione del debito pubblico e il graduale rimborso dei creditori dello stato.
Il risultato pi importante fu il conseguimento del catasto presieduto dal celebre
giurista Pompeo Neri(sotto il regno di Carlo VI);contributi ideologici e culturali vennero
da P.Verri,da C.Beccaria(nonno del Manzoni)e dal poeta G.Parini. Sotto Giuseppe II,si
giunse nel 1786 alla soppressione del Senato e all'istituzione di un moderno sistema
giudiziario;furono rinnovate le scuole superiori di Milano e Pavia. L'economia della
regione trasse vantaggio oltrech dalle riforme finanziarie gi notata dal
miglioramento delle vie di comunicazione e dall'accesso privilegiato al mercato
austriaco.
LA TOSCANA DALLA REGGENZA A PIETRO LEOPOLDO
Il nuovo Granduca di Toscana Francesco Stefano,marito di Maria Teresa e dal 1745
anche imperatore del
Sacro Romano Impero,risiedeva a Vienna e si faceva rappresentare a Firenze da un
Consiglio di Reggenza
composto da funzionari lorenesi.
Una linea di fermezza e rigidit venne seguita nei rapporti con il mondo
ecclesiastico;l'emanazione nel 1743
di una nuova legge sulla stampa rivendic allo Stato il controllo sulla censura e una
legge sulle
manimorte(che subordinava l'autorizzazione del governo l'acquisto di nuove terre da
parte degli enti
ecclesiastici,venne promulgata nel 1751.
Gli ultimi anni della reggenza lorenese in Toscana furono contristati da una carestia
pesante che Pompeo
Neri prov a sconfiggere favorendo la libera circolazione delle derrate affinch si
incoraggiasse la
produzione e il commercio del grano.
Fu poi la volta di Pietro Leopoldo che nel 1767 propose con una legge la
compravendita dei cereali
all'interno dello Stato e l'esportazione di essi finch i prezzi fossero tornati al livello
abituale.
Altre iniziative furono avviate dal sovrano austriaco,quali la bonifica della Valdichiana e
della Maremma
senese,la decisione di "allivellare" le terre appartenenti alla corona e alle manimorte
(anche se l'operazione
non and in porto,poich questi appezzamenti finirono in mano ai nobili).
Il documento pi celebre fu il codice penale che per la prima volta in Europa aboliva la
pena di morte.Per
quanto riguarda i rapporti tra Stato e Chiesa,i propositi pi radicali poterono essere
realizzati;Scipione de'

Ricci proponeva la superiorit del concilio sul papato,l'indipendenza dei vescovi da


Roma e il cambiamento
della lingua dal latino al volgare.Se questo piano fosse stato attuato,si sarebbe
verificato uno scisma da
Roma ma alla fine un'assemblea di vescovi e sommosse popolari impedirono
l'attuamento di questi
cambiamenti.
LA SOCIET ITALIANA ALLA FINE DEL SETTECENTO
Solo marginalmente furono toccati dal movimento delle riforme statali pontificio e le
Repubbliche
oligarchiche di Venezia,Genova e Lucca. Roma rimaneva una grande capitale,meta di
un flusso continuo di visitatori provenienti da tutta l'Europa e sotto il pontificato di Pio
VI si affermarono nuovi indirizzi di politica economica ,con l'eliminazione di dazi interni
e il tentativo di prosciugamento delle paludi Pontine.
Venezia fu il maggior centro editoriale italiano e sede di una raffinata civilt letteraria
e artistica (C.Goldoniteatro, Guard e Tiepolo-pittura). Anche in Italia come nel resto
d'Europa,si registr un aumento demografico(da poco pi di 13 milioni a 18 milioni di
abitanti).

NASCITA DI UNA NAZIONE : GLI STATI UNITI DAMERICA

GLI INIZI DELLA COLONIZZAZIONE INGLESE E FRANCESE NEL NORDAMERICA


Le colonie inglesi nord-americane avevano avuto differenti origini. Nel 1620 un
centinaio di puritani inglesi
di modesta estrazione sociale,i cosiddetti Padri Pellegrini attraversarono l'Atlantico per
stabilirsi nella
regione del Massachusetts(dove nel 1630 venne fondata Boston)e del Connecticut;nel
1681 il quacchero
William Penn fond la Pennsylvania;altre colonie ancora come Nuova
Amsterdam(ribattezzata New York
1644) furono conquistate dagli inglesi durante le guerre seicentesche.
Ai
primi
del
Settecento
le
colonie
britanniche
erano
12:New
Hampshire,Massachusetts,Pennsylvania,North
e South Carolina,New York,New Jersey,Virginia,Connecticut,Maryland,Rhode Island e
nel 1732 si aggiunse
la Georgia(ovviamente in onore al sovrano inglese Giorgio I).
Non solo inglesi e scozzesi,ma anche irlandesi,olandesi e tedeschi attraversarono
l'oceano in cerca di
fortuna,attratti dalla speranza di accedere a nuovi appezzamenti terrieri o per sottrarsi
a persecuzioni
religiose o giudiziare dalla madrepatria. Dato da non trascurare,la popolazione
nera(tutti schiavi)superava il
40%,perci costituiva un'etnia non indifferente in quella realt.
Sul versante economico,le colonie geograficamente pi meridionali erano quelle che si
integravano meglio
con
le
esigenze
della
madrepatria(fornendo
prodotti
agricoli:tabacco,riso,indaco,cotone)mentre le colonie
centro-settentrionali erano abitate da coltivatori diretti che producevano e
importavano il necessario per

guardagnarsi da vivere.Essi commerciavano con le Indie occidentali(Antille)esportando


grano,legname,carne salata in cambio di zucchero,melassa(utilizzata per la
fabbricazione di rum).
All'inizio del Settecento le colonie si erano create istituzioni politico-giudiziarie
abbastanza simili:si
sceglieva un governatore che nominava giudici e aveva diritto di veto sulle decisioni
prese dal potere
legislativo.
Di gran lunga differente la situazione delle colonie francesi(o meglio della Nuova
Francia) dove (nella zona
dell'odierno Canada)si fondarono verso la met del Seicento le citt di Qubec e
Montral;dalla regione di
grandi laghi gli esploratori e missionari francesi si erano spinti verso il corso del
Mississippi raggiungendo
le sue foci fino a fondare nel 1720 la citt di New Orlans.
I CONTRASTI TRA LE TREDICI COLONIE D'AMERICA E LA MADREPATRIA
INGLESE
Durante la guerra dei Sette anni(1756-1763)gli abitanti delle tredici colonie
parteciparono affiancando le
truppe britanniche inviate dall'Europa contro i francesi;essi presero cos coscienza
della propria forza e
dell'incapacit militare delle forze della madrepatria,tali da riuscire a vincere senza il
sostegno politicomilitare inglese. Cominciava insomma a nascere un crescente
malcontento verso il Parlamento inglese che in base agli Atti di navigazione vietave il
commercio delle colonie verso altri paesi,imponendo forti dazi sull'importazione di
alcuni prodotti importati ed esportare manufatti che potessero mettere in concorrenza
altri paesi diversi dalla madrepatria.
Alla fine della guerra dei Sette anni,era convinzione del governo inglese che
l'indebitamento statale si
potesse ridurre mediante un maggior contributo da parte delle colonie oltre
oceano.Col passare degli anni
furono emanate norme sempre pi soffocanti volte a reprimere il commercio di
contrabbando;i coloni gi
colpiti dagli effetti negativi della guerra dichiararono incostituzionale la tassa di
bollo,perch approvata da
un organo politico che non li rappresentava.Nel febbraio 1766 il governo inglese ritir
la tassa di bollo ma
riafferm il proprio diritto di tassare i coloni che presero a boicottare le merci inglesi.
La tensione crebbe finch a Boston nel 1770 un paio di soldati inglesi aprirono il fuoco
sulla folla uccidendo
cinque civili;tre anni dopo,esattamente il 16/12/1773 un gruppo di patrioti travestiti da
indiani sal a bordo di una nave della Compagnia delle Indie orientali in attesa di
scaricare la sua merce nel porto di Boston e gett in acqua tutto il carico di t
trasportato da essa(Boston tea party):questo gesto segn l'inizio delle ostilit fra
colonie e madrepatria.
LA GUERRA DI INDIPENDENZA AMERICANA
La reazione del governo inglese fu durissima (chiusura del porto bostoniano fino al
risarcimento economico
delle merci gettate a mare);intanto oltre oceano nel 1774 si riun a Philadelphia il
"Primo Congresso
Continentale" nel quale fu riaffermato il principio che gli americani riconoscevano
valide solo le leggi e le
imposte votate dalle loro assemblee e non dal Parlamento britannico.

Il "secondo congresso continentale" coincise col verificarsi di sanguinosi scontri armati


tra coloni e l'esercito
britannico.Il 4 luglio 1776,in un clima di esaltazione collettiva,venne approvata la
"Dichiarazione
d'Indipendenza" che proclamava il diritto degli americani a darsi un nuovo governo
sulla base
dell'uguaglianza naturale tra tutti gli uomini e del diritto inalienabile di ognuno alla
vita,alla libert e alla
ricerca della felicit;bench in contraddizione con la schiavit nera che vigeva
all'epoca,i valori elaborati nel
vivo dell'esperienza americana erano stati mescolati alle ideologie portate
dall'Illuminismo europeo.
Il comando delle forze fu affidato a George Washington,un ricco possidente della
Virginia che si era distinto
nelle operazioni militari contro i francesi durante la guerra dei Sette anni contro la
Francia.
Le truppe inglesi dopo un primo momento di successi iniziali,cominci a soccombere di
fronte alla
disciplina e all'organizzazione efficace dell'esercito americano che con la tattica della
guerriglia soprese i
soldati nemici logorando loro il morale. La svolta arriv nel l'ottobre 1777 con la
battaglia di Saratoga dove un contingente inglese di 8000 soldati si arrese agli
americani;questo episodio convinse il governo francese ad appoggiare gli
americani.L'intervento della Francia e in seguito anche della Spagna valse a
contrastare la flotta britannica impedendo rifornimenti marittimi. Nell'ottobre 1781 il
generale inglese Cornwallis,stretto tra la squadra francese e l'esercito congiunto
francoamericano fu costretto a capitolare a Yorktown.
Con il trattato di Versailles del 1783 la Gran Bretagna riconosceva le colonie
nordamericane e restituiva alla
Francia alcuni territori nei Caraibi,nel Senegal e alla Spagna Minorca e la Florida.
UNA COSTITUZIONE PER GLI STATI UNITI D'AMERICA
Cominciarono quindi i lavori per creare un testo legislativo unico,che venisse accettato
in ogni Stato eapprovato infine al Congresso continentale.
Gli "Articoli di Confederazione votati nel 1777 ed entrati in vigore quattro anni
dopo,lasciavano quelli che
ormai gli Stati Uniti d'America solo la politica estera e la difesa erano prerogativa dei
singoli stati.
Si fece largo fra gli uomini politici,l'esigenza di un governo centrale e forte,capace di
regolare la politica
interna come il commercio estero e la circolazione della moneta. La Convenzione si
riun nuovamente a
Philadelphia tra maggio e settembre 1787:le discussioni furono accese ma alla fine
prevalse la proposta della delegazione della Virginia di una confederazione federale
nuova(grazie alle idee di J.Madison e del
newyorkese A.Hamilton,capo appunto del partito federalista). La Costituzione degli
Stati Uniti d'America fu approvata a maggioranza il 17 settembre ed entr in vigore
nell'estate del 1788;alla base di essa c'era un difficile equilibrio tra l'esigenza di
rafforzare il governo centrale e salvaguardare l'autonomia dei singoli Stati.Il potere
legislativo fu affidato ad un Congresso composto da un Senato e da una Camera dei
Rappresentanti;al vertice del potere esecutivo vi era un presidente eletto dal popolo
con un sistema a doppio grado. Al presidente,il cui mandato(rinnovabile) durava 4 anni
spettavano il potere di veto sospensivo sulle leggi,la nomina dei ministri e il controllo
del Congresso,politica estera e forze armate.Inoltre designava i giudici della Corte
suprema che una volta insediati erano per inamovibili.

Alla corte suprema era attribuito una sorta di controllo di legittimit costituzionale
sulla legislazione sia del
governo federale,sia dei singoli stati.
LO SVILUPPO DEGLI STATI UNITI TRA SETTE E OTTOCENTO
Superata la crisi,la neonata nazione americana riprese con grande impeto la via dello
sviluppo demografico ed economico. Il primo stato a unirsi ai 13 gi coesi fu il
Vermont(1791) seguito dal Kentucky(1792),Tennessee (1796) e Ohio(1802);per quanto
il governo si sforzasse di regolare l'assegnazione delle terre,fu impossibile evitare
scontri e tensioni fra Stati;naturalmente di fronte all'inarrestabile espansione degli
Stati Uniti d'America verso ovest,furono gli indiani a pagarne le conseguenze,espulsi
dal loro territorio d'origine e uccisi a migliaia.
Il primo presidente degli Stati Uniti fu George Washington eletto nel 1789 e rieletto
anche il quadriennio
successivo;la fama di generale vittorioso e la semplicit dei suoi modi assicurarono al
governo federale
l'autorit necessaria per l'adozione di misure spesso impopolari.
Per fronteggiare i debiti di guerra,furono fatti pagare gli interessi ai speculatori che
avevano incetta dei
relativi titoli,s'istituirono dazi e imposte gravanti sulla popolazione e infine si cre una
Banca degli Stati
Uniti nel 1791.
A partire dal 1791 stesso cominci politicamente a delinearsi una lotta al potere di
nuovi partiti
nascenti,come quello repubblicano(che ebbe il suo esponente pi noto in Thomas
Jefferson) contrapposto a quello federalista. Le elezioni presidenziali del 1796 furono
vinte da un altro federalista(J.Adams) ma quattro anni dopo riuscirono a spuntarla i
repubblicani guidati prima dallo stesso Jefferson e poi da J.Madison. Con il governo
repubblicano,si ridussero lo spese per la burocrazia,la diplomazia e l'esericito
rilanciando l'economia americana che all'inizio del diciannovesimo secolo era pronta
ad affacciarsi sullo scenario europeo sempre in fermento.

LA RIVOLUZIONE FRANCESE DALLANTICO REGIME ALLA


MONARCHIA COSTITUZIONALE

ECONOMIA E SOCIET IN FRANCIA AL TRAMONTO DELLANTICO REGIME


L'avvento di Luigi XVI sul trono francese(1774) coincise con l'inizio di un periodo di
difficolt e malessere
per l'economia del paese.
I punti deboli di questo sviluppo erano la scarsit della produzione di carbone,il ritardo
nella
meccanizzazione dell'industria tessile,la mancanza di un'organizzazione creditizia
efficiente e moderna e
soprattutto il carattere arretrato dell'agricoltura;le terre della nazione erano del 10%
per il clero,il 20% alla
nobilt,il 30-40% alla borghesia e il rimanente 30-40% ai contadini.
La percentuale del suolo posseduta dai coltivatori diretti era pi elevata in Francia che
in Inghilterra,ma il
suo frazionamento era tale che alla fine dell' "ancin regime" solo una piccola
minoranza poteva vivere del
proprio ricavato agricolo.L'aumento dei prezzi agricoli non fece altro che aggravare le
masse lavoratrici.

Accanto alle cause oggettive di disagio economico,vi erano anche reazioni soggettive
che minacciavano
l'equilibrio sociale della nazione: tendenza di molti signori e dei loro agenti a
ripristinare i diritti feudali,
l'aumento delle imposte dopo il 1780, la parziale attuazione di misure invocate dalla
dottrina fisiocratica,
l'abolizione degli usi collettivi e l'accorpamento degli appezzamenti in grandi aziende.
A questo tradizionalismo delle masse si mescolano echi confusi e distorti delle
ideologie illuministe quali
l'eguaglianza de diritti o la sovranit popolare anche se nella Francia di questo periodo
non c'era un distacco accentuato tra borghesia e nobilt. Pi che divisione sociale, il
paese era attraversato da molteplici linee di tensione che la crisi politica era destinata
ad aggravare e a far esplodere.
LA CRISI FINANZIARIA E POLITICA DELLA MONARCHIA
Tra il 1754 e il 1789 si succedettero in Francia ben 19 direttori delle finanze,a causa
dei fallimenti derivati
dai provvedimenti presi da questi politici. L'economia francese era in crisi per via
dell'insufficienza delle entrate statali riguardo al carico delle spese pubbliche e l'unica
via verso un risanamento finanziario era costringere o convincere i ceti privilegiati a
contribuire in proporzione alle loro ricchezze.
Due furono le strategie messe in atto per uscire dalla crisi:
la prima tentata da Turgot => consisteva nello spostare il peso maggiore delle
imposte sulla propriet
terriera e nel puntare su un incremento delle entrate che sarebbe stato il naturale
effetto dello sviluppo
economico.
La seconda che mirava a una riduzione delle spese e degli sprechi,fu la via imboccata
da J.Necker(banchiere
di Ginevra)che venne posto al timone delle finanze francesi nell'ottobre 1776. Egli
abol molti uffici,ridusse
le spese della corte,unific varie casse,riform e rese pi redditizia l'amministrazione
del demanio
regio;evit inoltre di inasprire le tasse e ricorse al credito caricando i bilanci futuri di
nuovi aggravi per il
pagamento degli interessi.
Dopo il suo licenziamento e anni di immobilismo,il nuovo controllore generale CharlesAlexandre de
Calonne,decise nel 1786 di porre il sovrano di fronte alla realt:il deficit superava i 100
milioni e met del
bilancio era usato come pagamento per il sanamento del debito pubblico. L'unica
soluzione era adottare
riforme radicali,che prevedevano un'imposta fondiaria detta "sovvenzione
territoriale",proporzionale alla
rendita,pagabile in natura e gravante senza eccezioni su tutti i proprietari terrieri,nobili
ed ecclesiastici
compresi;prevedeva anche la liberalizzazione commerciale e l'eliminazione di dogane
interne.
Nel 1787 venne convocata a Versailles un'assemblea di notabili che si opposero al
programma di riforme
proposte da de Calonne. Il re dunque decise di sostituire de Calonne con l'arcivescovo
di Tolosa de Brienne che mantenne la sovvenzione territoriale ideata dal precedente
ministro,ma non evit che l'assemblea si sciogliesse nel maggio dello stesso anno.
Sciolta l'assemblea,fu il Parlamento parigino a prendere la guida dell'opposizione
rifiutando le proposte dell'arcivescovo e nell'opinione pubblica oramai era costante il
riferimento agli Stati Generali come all'unica istanza che poteva discutere riguardo al

futuro economico del paese. Cos il responsabile delle finanze convoc gli Stati
Generali per il primo di maggio dell'anno successivo e poi si dimise,costringendo Luigi
XVI a richiamare Necker.
Il 25 settembre il Parlamento della capitale francese dichiar le modalit che dovevano
essere rispettate
dall'assemblea come l'ultima volta che era stata convocata(nel 1614),con tutti i
rappresentanti dei 3 ordini
riuniti.
LA RIVOLUZIONE IN MARCIA: IL 1789
Il grande effetto della mobilitazione psicologica che ebbe questa capillare
consultazione popolare fu
rilevante in tutta la nazione francese;in questo clima di agitazione e di attesa di
cambiamenti epocali si riunirono a Versailles gli Stati Generali,il 5 maggio 1789. I
deputati (in tutto 1165),erano divisi per met in Terzo Stato e gli altri due ordini
sommati insieme;tra il clero c'erano molti parroci solidali con le richieste del Terzo
Stato e anche nel secondo ordine vi era un gruppo numeroso di nobili pronti a
schierarsi con il Terzo Stato(tra i quali il marchese di La Fayette,reduce dalla
partecipazione alla guerra d'indipendenza americana). I deputati del Terzo Stato
proposero agli altri 2 ordini di riunirsi in un'unica assemblea,ma entrambi rifiutarono in
un primo momento,poi alcune fazioni del clero cedettero di fronte alla fermezza del
Terzo Stato. Luigi XVI solidale con il ceto nobiliare,chiuse la sala delle adunanze,ma i
deputati del Terzo Stato si riunirono nella cosiddetta "sala della pallacorda" giurando il
20 giugno di non separarsi pi e riunirsi dovunque le circostanze lo richiedessero. Alla
fine del mese(giugno) il clero e la fazione pi illuminata della nobilt si erano unite al
Terzo Stato e il 9 luglio l'Assemblea Nazionale s'intitol "Costituente":di fronte a ci la
restante fazione che si opponeva alla costituente form una milizia
borghese,contrastata da alcune sommosse organizzate dal popolo minuto.
Queste azioni sfociarono nell'episodio pi importante della rivoluzione francese:il 14
luglio una folla composta in gran parte da artigiani e bottegai si present davanti alla
fortezza della Bastiglia;il governatore di essa ordin di fare fuoco sulla fola che per
caric i soldati di guardia massacrandoli. Luigi XVI ordin la ritirata dei reggimenti
stranieri (che aveva chiamato per reprimere le rivolte popolari)e richiam come
ministro Necker. Nel paese presero forma una serie di milizie volontarie che presero il
nome di "Guardia Nazionale";a ci s'aggiunse una serie di disordini nelle campagne
(periodo detto Grande Paura). Questi episodi si risolsero il 4 agosto con l'abolizione del
regime e delle strutture feudali e il riscatto dei diritti reali,cio aboliti solo dietro un
pagamento di un rimborso ai titolari.Sull'onda dell'entusiasmo l'Assemblea Nazionale
pass ad elaborare una "Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino" in 17
articolo,che fu approvata il 26 agosto 1789,rimasta nel tempo come la pi solenne e
completa affermazione delle libert fondamentali ,dell'eguaglianza dei cittadini.
L'atteggiamento evasivo del re finirono col convincere i patrioti che un'altra prova di
forza era inevitabile e che era necessario costringere la corte a trasferirsi a Parigi.
Il fermento crebbe di pi quando si seppe che il 1ottobre in occasione di un banchetto
tenuto nella reggia di Versailles,alcuni ufficiali avevano calpestato la coccarda
tricolore,simbolo della rivoluzione;per evitare contrasti col popolo acconsent a
trasferirsi con la corte insieme anche all'Assemblea Nazionale.
LA RICOSTRUZIONE DELL'UNIT NAZIONALE
Il primo responsabile del fallimento del nuovo ordine monarchico-costituzionale fu
Luigi XVI stesso; scarsa era di conseguenza l'influenza degli aristocratici sostenitori
dell'Assolutismo,perci il sovrano non aveva possibilit di ribaltare la situazione.
Intanto nello schieramento dell'Assemblea si stavano distinguendo alcuni personaggi
come Arras,Maximilien e Robespierre;pi popolare nel reclutamento e pi radicale
nelle opinioni era il club detto dei "cordiglieri" formatosi nel 1790 dei quali facevano
parte Danton e Desmoulins,mentre sorgevano club e riunioni tenute in conventi di

dominicani (jacobins). Nel maggio del 1790 Parigi venne divisa in 48 sezioni che
costituirono la formazione di club popolari: prendeva forma la figura del
"sanculotto"(vestito di pantaloni lunghi,non con calzoni attillati come era solito dei
nobili),il popolano di parigi appartenente al mondo dell'artigianato e del piccolo
commercio. Intanto si festeggi l'anniversario della presa della Bastiglia e dopo
l'abolizione del vecchio regime si cercava di svoltare politicamente con riforme
amministrative-giudiziarie. Rimaneva per incompleto il problema finanziario, reso pi
serio dall'illusione che il rovesciamento delle vecchie tradizioni avessero portato una
ventata di cambiamento economico. Alcune vecchie imposte furono sostituite, una
contribuzione fondiaria proporzionale al valore della propriet, un'imposta sulla
ricchezza mobile e una patente per l'esercizio di professioni,arti e mestieri. In ambito
economico gli orientamenti liberalisti s'espressero con la soppressione delle
corporazioni di mestiere con la proclamazione della libert iniziativa e con la legge del
14 giugno 1791 che proibiva associazioni operaie. Oltre a ci s'aggiunse la discussione
e l'approvazione da parte dell'Assemblea Nazionale di una "costituzione civile del
clero" che portava una radicale riorganizzazione della Chiesa di Francia (diocesi
episcopali ridisegnate a 83 dipartimenti,vescovi eletti dai cittadini come le altre
autorit dipartimentali,mentre i parroci erano designati dalle assemblee elettorali
distrettuali).In altre parole quasi tutti i vescovi e una met circa dei parroci rifiutarono
di prestarlo e furono sostituiti.
LA CADUTA DELLA MONARCHIA
La notte tra il 20-21 giugno 1791 Luigi XVI,con i suoi familiari e un piccolo seguito di
servitori verso la
frontiera orientale. Bloccata a Varennes,la comitiva fu obbligata a tornare indietro
sotto scorta in mezzo ad
una folla indignata e silenziosa.
La fuga regia introdusse un'ulteriore divisione tra le forze rivoluzionarie;mentre
Robespierre,Marat e altri
chiedevano la deposizione del sovrano,la maggioranza finse di credere ad una
versione fasulla di un
rapimento. Nel frattempo erano stati terminati i lavori da parte dell'Assemblea
Nazionale per la redazione
della Costituzione;essa preceduta dalla Dichiarazione dei diritti,fu votata dopo lunghe
discussioni il 4
settembre 1791. La costituzione del 1791 manteneva alla monarchia il potere
esecutivo,che per consisteva quasi unicamente nelle facolt di nominare
ministri,diplomatici e generali;i poteri regi erano limitati perch il voto dell'Assemblea
era sempre l'ultima istanza. In seguito essa fu sciolta,ma prima dello scioglimento vot
una legge in base alla quale i suoi membri non potevano essere eletti a far parte
dell'autorit dei circoli e delle societ popolari;grazie a ci la sinistra riusc
gradualmente la sua egemonia all'Assemblea per 3 ragioni;in primo luogo essa era
meglio organizzata,disponeva di personaggi abili e popolari ed era appoggiata da club
di giacobini dove Robespierre trionfava con la sua oratoria.
In campo economico nel 1790 il raccolto era stato mediocre e al rincaro dei viveri si
accompagnavano ora le
conseguenze della svalutazione degli assegnati e dei prodotti coloniali.Col carovita le
sommosse popolari
tornarono soprattutto nella capitale,dove si misero in luce gli "arrabbiati";entrarono in
questo contesto anche i "brissottini" guidati dallo stesso Brissot che faceva leva
sull'orgoglio nazionale e alla fierezza
rivoluzionaria contro le potenze straniere che sembravano minacciare la stabilit
statale. Questa politica
aveva l'appoggio della corte e nonostante gli avvertimenti di Robespierre si trascin la
grande maggioranza

dell'Assemblea legislativa.Il re si lasci convincere a dichiarare guerra al nuovo "re di


Boemia e
d'Ungheria",cio all'imperatore Francesco I:la proposta fu accolta quasi all'unanimit.
Ma il fallimento
dell'impresa militare non fece che accrescere il malumore popolare arricchiti da
contrasti all'interno
dell'Assemblea e da accuse di tradimento di corte e aristocratici.
Le Tuileries furono invase da una folla di manifestanti che sfilarono davanti al re
obbligandolo a indossare il
berretto frigio,simbolo rivoluzionario.
La giornata del 10 agosto ebbe come momenti culminante la creazione di una nuova
municipalit(Comune
"insurrezionale") e l'assalto al palazzo reale.L'Assemblea legislativa vot la
deposizione del re,riconobbe la
Comune insurrezionale in attesa che si eleggesse una nuova assemblea (a suffragio
universale maschile).
La caduta della monarchia coincideva con una fase nuova caratterizzata dallo scontro
tra il potere legale e il
potere di fatto esercitato in prima persona dalle masse dei sanculotti .

DALLA REPUBBLICA GIACOBINA AL DIRETTORIO

LA LOTTA POLITICA ALL'INTERNO DELLA CONVENZIONE


La giornata del 10 agosto 1792 segn una svolta nella storia della rivoluzione
francese;non solo la
monarchia era stata deposta ma la rappresentanza nazionale era stata acclamata
dalla piazza e si era
promulgata una Costituzione. Nei giorni seguenti per il pericolo di un'avanzata
prussiana,la pressione popolare e l'ossessione di un complotto aristocratico determin
una serie di misure prudenti:arresto di aristocrarici sospettati,sequestri dei beni degli
emigrati,leve numerose di soldati nei dintorni della capitale. In questo clima di paura
matur un episodio raccapricciante:tra il 2 e il 6 settembre folle di sanculotti invasero
le carceri parigine trucidando tutti i detenuti all'interno(poich sospettati di complotto
anti-rivoluzione). Il 20 settembre intanto l'avanzata prussiana si arrest a Valmy
dall'artiglieria francese e nell'autunno 1792 l'esercito occup la parte sinistra del
Reno,il Belgio,Nizza e la Savoia;parallelamente a ci la Convenzione abol formalmente
la monarchia.
La nuova assemblea creata(detta appunto Convenzione) era formata dalla Sinistra
costituita dai
brissottini(chiamati in seguito Girondini,poich provienti dal dipartimento della Gironda
a
Bordeaux);c'erano anche quelli aderenti alla Montagna(Montagnardi appunto) e il resto
detto "Palude" che
oscillavano tra i due schieramenti.
Si cre per nel corso dell'anno una lotta tra Girondini e Montagnardi che si approfond
ancor di pi a
proposito dell'atteggiamento da assumere nei confronti del re,detenuto con la famiglia
nella torre del

Tempio.Prevalse l'idea di processarlo di fronte alla stessa Convenzione;i girondini che


avevano fatto di tutto
per evitare il processo cerc di coinvolgere il popolo fallendo e il re fu condannato a
morte(dopo una
votazione).Il 21 gennaio 1793 Luigi XVI fu ghigliottinato;a ci si aggiunse l'annessione
alla riva sinistra del
Reno,il Belgio,Nizza e la Savoia(causando la creazione di una coalizione anti-francese).
Il primo febbraio la
Convenzione dichiar guerra agli inglesi e agli olandesi e in marzo agli spagnoli;alla
coalizione aderirono
tutti a parte gli stati tedeschi e italiani.
Questa mossa non fu azzeccata perch ci furono diversi insuccessi e soprattutto lo
scoppio di una rivolta che terr in scacco per molti mesi le milizie francesi(la rivolta in
Vandea).
La Convenzione reag varando una serie di misure eccezionali,creando anche Comitati
di sorveglianza in
tutti i dipartimenti;per quanto riguarda la questione economica fu votato un
"maximum" dei grani e delle
farine(un prezzo fisso per ogni dipartimento).
I girondini per,in disaccordo con queste mosse rovesciarono le municipalit di Lione e
Marsiglia ma i
sanculotti tornarono a farsi sentire nelle strade della capitale francese.Essi fecero
votare una mozione che
disponeva l'arresto di 29 girondini e due ministri.I montagnardi avevano quindi
trionfato(mettendo fuori
combattimento i girondini).
IL GOVERNO RIVOLUZIONARIO E IL TERRORE
Nell'estate 1793 Parigi assomiglia sempre pi a una citt assediata;il 23 luglio
Magonza si arrese,il territorio
francese era preda della armata austriache a nord,a sud invaso invece dai
piemontesi.La "grande Armata
cattolica e reale" degli insorti vandeani cinse d'assedio Nantes mentre si diffuse in
parecchi dipartimenti la
protesta contro il colpo di forza dei sanculotti del passato 2 giugno e contro la pretesa
della capitale di
seguire una propria politica.
Il 27 giugno capitol il porto di Tolone,per mano inglese;dal canto loro i sanculotti
istigati dai cordiglieri e
dagli arrabbiati chiedono misure sempre pi spietate contro aristocratici,ricchi e
affamati del popolo;ci si
stava dirigendo verso una situazione di completa anarchia fino a che fu promulgata il
25 giugno 1783 una
nuova Costituzione,preceduta da un'altra Dichiarazione dei diritti(si erano aggiunti i
diritti alla sussistenza,al
lavoro,all'istruzione e all'insurrezione).Venne ampliato il Comitato di salute pubblica
con l'ammissione di
esponenti montagnardi;furono approvate anche altre riforme come l'abolizione dei
diritti signorili(senza
inennizzo),la vendita dei beni nazionali,la pena di morte contro gli speculatori.
Il tribunale finanziario prese a funzionare a pieno ritmo:tra ottobre e dicembre 1793
furono ghigliottinate
177 persone,tra cui l'ex regina Maria Antonietta;il regime del "Terrore" venne posto
all'ordine del giorno,fu

posta dagli herbertisti una campagna di scristianizzazione volta anche a modificare


feste (ossia si
celebravano feste in onore della dea Ragione)e il calendario (modificando i nomi dei
mesi).
L'autunno 1793 fu positivo poich Marsiglia ritorn in mano alle truppe fedeli alla
Convenzione;cadde
anche Lione in agosto e Tolone fu ripresa in dicembre grazie alle strategie militari di un
giovanissimo
comandante che di nome faceva Napoleone Bonaparte.
Il focolare scoppiato nella regione dell Vandea si spense,anche se continu una specie
di guerriglia nella
zona ovest del dipartimento. All'interno del comitato di salute pubblica cresceva
intanto l'ascendente di
Robespierre detto "l'incorruttibile";la sua personalit tuttavia era differente dal suo
rivale Danton.
Nei primi mesi del 1794 Robespierre si sent forte da lanciare un attacco contro la
sinistra di Herbert e
contro gli "indulgenti";i sostenitori di Herbert vennero ghigliottinato a fine
marzo,insieme ai giornalisti
Danton e Desmoulins poco dopo;questa manovra rafforz il potere di Robespierre.
Tra giugno e luglio i francesi vinsero a Fleurus,aprendo cos la via per la conquista del
Belgio e
intensificando internamente il periodo del terrore che contava 1376 vittime in un anno
e mezzo.
L'opposizione a Robespierre fu per lanciata:(tra l'8 e il 9 Termidoro)accusato in piena
assemblea, venne
arrestato insieme a Saint-just e Couthon.Il 28 luglio fu ferito ad una mascella e fu
trascinato alla ghigliottina
mettendo fine a questo terribile momento vissuto dalla nazione francese .
DA TERMIDORO A FRUTTIDORO
La caduta di Robespierre fu accolta da molti francesi come una liberazione e nelle
strade della capitale prese a imperversare la "giovent dorata";i responsabili del
Terrore,"i bevitori di sangue e i sanculotti divennero a loro volta bersaglio di un odio a
lungo represso. In alcune province,specialmente del sud,vi fu un'ondata di "Terrore
bianco" che fece vittime su vittime fra i giacobini del posto.
Il tribunale rivoluzionario venne soppresso:i poteri del Comitato ridotti e i clubs
giacobini chiusi;nel
dicembre 1794 fu definitivamente abolito il "maximum" sui prezzi agricoli. L'anno
successivo venne insediata una commissione incaricata di elaborare una nuova
costituzione che doveva garantire il predominio delle classi abbienti e impedire
un'eccessiva concentrazione dei poteri.; fu approvata una costituzione dell'anno III il
22 agosto 1795 insieme ad una dichiarazione dei diritti(pi restrittiva rispetto a quella
precedente);fu rinnovata l'assemblea detta ora Consiglio dei 500 che doveva
presentare e discutere le leggi e il Consiglio degli anziani che dovevano approvarle e
respingerle;il potere esecutivo invece spettava a un direttorio di cinque membri(uno
dei quali doveva essere sostituito ogni anno dagli anziani tra 50 nomi indicati dai
Cinquecento. Questa soluzione pi moderata non serv comunque ad arrivare a
cambiamenti drastici anche perch la continua crisi finanziara,la guerra incombente e
la divisione religiosa del paese premevano sugli organi politici in cerca di consenso
popolare. Un episodio circoscritto rimase la cosiddetta "congiura degli eguali"
organizzata da Franois-Noel detto Gracchus Babeuf,compilatore di un giornale
intitolato "il tribuno del popolo",con la collaborazione dell'emigrato toscano Filippo
Buonarroti e di alcuni ex montagnardi.Il programma degli eguali prevedeva l'abolizione
della propriet privata e la messa in comune dei beni;questo suo progetto era "una

specie di comunismo di distribuzione" che rimandava a utopie settecentesche. Questa


congiura per fu sventata in maggio dal Direttorio grazie a una delazione e Babeuf con
altri fu condannato a morte.Nel febbraio 1797 si ritorn alla moneta
metallica,approfittando delle rimesse di buone monete nei territori conquistati ma ci
non bastava a salvare la situazione,poich la crisi imperversava e la corruzione
dilagava rapidamente in tutta la nazione. Nello stesso anno le elezioni politiche si
risolsero con il trionfo della destra monarchica all'interno dei due consigli; ai primi di
settembre (fruttidoro)due dei Direttori furono destituiti e le elezioni favorevoli ai
monarchici furono dichiarate nulle;seguirono arresti,chiusure di circoli di destra.La
repubblica era salva e la legalit era stata per il momento restaurata con la
Costituzione dell'anno III e con la soggezione del potere politico al potere militare.
LA RIVOLUZIONE FRANCESE E L'EUROPA
Tra le classi colte europee,nobili e borghesi,la convocazione degli stati generali e il
preannuncio di un nuovo
ordine monarchico-costituzionale furono accolti in un primo momento con simpatia ed
entusiasmo,ma poi
sorsero perplessit con l'abolizione dei diritti feudali e con le giornate rivoluzionarie.
Alcuni governi assoluti furono tanto pi sensibili a queste argomentazioni in quanto
temevano il contagio delle idee rivoluzionarie,soprattutto a queste argomentazioni in
quanto temevano il contagio delle idee che dalla Francia si espandevano a lungo
raggio nel resto del continente. La capacit di resistenza mostrata dalla Francia
rivoluzionaria e la svolta moderata di Termidoro indussero alcune potenze a cessare le
ostilit contro i francese(per esempio la Prussia),per alcuni rimasero in armi,come
Piemonte,Inghilterra e Austria.
Per la Francia le frontiere su cui si combatteva erano confini naturali,su cui era
impossibile rinunciarci e la
guerra appariva l'unico strumento per difendere queste zone;se le armate francesi sul
fronte tedesco
arretravano
gradualmente,in
Italia
grazie
ai
successi
di
un
giovane
generale(Napoleone Bonaparte) la
Francia pot contare su numerosi successi. Napoleone Bonaparte,nato ad Ajaccio nel
1769 e di nobile famiglia,aveva potuto compiere ottimi studi grazie anche a borse di
studio concessegli dal governo.Nel 1794 ebbe il comando dell'artiglieria nell'armata
d'Italia e contribu all'occupazione francese di Oneglia.
Segu poi il matrimonio con la bella Josphine de Beauharnais e la nomina a generale
in capo delle truppe di
istanza in Italia;egli stipul un accordo con Vittorio Amedeo III tramite l'armistizio di
Cherasco.Bonaparte
prosegu costringendo le truppe austriache a ripiegare fino alla vittoria di
Lodi,aprendosi cos la via per
Milano.Tra il 1796 e il 1797 l'avanzata prosegu verso sud;Napoleone costrinse i
governi di Parma,Roma e
Napoli a firmare tregue onerose.Con Roma si firm il trattato di Tolentino che sanciva
la rinuncia dello stato
pontificio a Bologna,Ferrara e alla Romagna.Non contento,valic nuovamente le Alpi
puntando su Vienna
ma la diplomazia austriaca riusc a bloccare i suoi intenti con la pace di Loeben il 18
aprile 1797.
IL TRIENNIO RIVOLUZIONARIO IN ITALIA - 1796-1797
A seguito delle conquiste napoleoniche,in Italia si formarono nuove realt politiche:il 27 dicembre fu
fondata la Repubblica Cispadana(Bologna,Ferrara ,Modena e Reggio) a cui fu aggregata la Repubblica
Cisalpina con i territori milanesi e veneti sottratti agli Asburgo;nel maggio del 1797 fu aggiunta anche la
Repubblica di Genova,ribattezzata Repubblica Ligure.

Venezia,libera dal domino austriaco,si liber anche de patriziato che per secoli si era succeduto alla guida
della citt,cacciando l'ultimo doge nel maggio 1797,ma senza tener conto dei desideri delle
popolazioni,Napoleone firm con l'Austria il trattato di Campoformio,nel quale cedeva Venezia all'Austria
in cambio del Riconoscimento della Repubblica Cisalpina.Questo amareggi molto quegli italiani che
vedevano in Napoleone il mezzo per la liberazione dell'Italia dallo straniero invasore.
Il generale dopo aver insediato consigli legislativi della Repubblica Cisalpina,abbandon l'Italia,ma l'anno
dopo si ripresent nella penisola e a causa di un incidente diplomatico,invase lo Stato
pontificio,proclamando la Repubblica Romana;conquisto anche la Svizzera(nominata poi Repubblica
Elvetica),annett il Piemonte e con l'occupazione militare della Toscana tutta la penisola si ritrov sotto il
dominio napoleonico (a parte il Veneto,Ducati di Parma,Piacenza e il regno di Napoli in mano ai Borbone).
A Milano,Genova.Roma,Lucca e Napoli,furono promulgate Costituzioni in linea francese del 1795 e il
potere esecutivo fu affidato ad un collegio simile al Direttorio.
Dovunque furono aboliti i titoli nobiliari e i privilegi feudali,incamerati i beni ecclesiastici e proclamata
l'uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge,anche se in Italia,pi che in Francia le vecchie tradizioni erano
le pi dure a morire(infatti le masse rurali si sollevarono non contro i proprietari terrieri,ma contro i francesi
e gli odiati giacobini). Nella primavera del 1799 un esercito austro-russo occup Milano e ci fece scoppiare
rivolte in Piemonte,Marche,Lazio,Umbria e Toscana. Delle Repubbliche "Giacobine" la prima a cadere fu
quella Napoletana;un'armata "cristiana e reale comandata dal cardinale Fabrizio Ruffo e composta di
contadini e briganti mosse dalla Calabria verso Napoli abbandonata dai francesi;il Ruffo entr nel capoluogo
campano ma il contrammiraglio Horatio Nelson imped la riaprtenza di questo esercito consegnadolo a
Ferdinando IV di Borbone.
LA SECONDA COALIZIONE ANTIFRANCESE E IL COLPO DI STATO A
BRUMAIO
La pace di Campoformio lasciava in lizza contro la Francia solo l'Inghilterra,padrona indiscussa dei mari e
dei commerci oceanici;Napoleone propose al Direttorio una spedizione in Egitto per colpire gli interessi
britannici in India.
Dopo essersi impadronito dell'isola di Malta,la flotta francese si present davanti al porto d'Alessandria:i
mamelucchi(principale milizia egiziana)furono sconfitti nella battaglia delle Piramidi(12 luglio 1798)ma i
francesi videro distrutta la loro flotta nella rada di Abukir il 1agosto ad opera di Horatio Nelson.
Contemporaneamente lo zar russo Paolo I accoglieva con piacere le proposte inglesi di un'alleanza
antifrancese; ad essa aderirono poi l'Austria,desiderosa di riappropriarsi i territori perduti in Italia e l'Impero
Ottomano. L'andamento bellico fu disastroso per i francesi che nel 1799 riuscirono a salvare solo Genova;sul
fronte svizzero per riportarono successi a Zurigo,sbaragliando le truppe austro-russe come pure sul fronte
belga dove gli inglesi vennero respinti. Le elezioni francesi del 1798 rinnovarono la fiducia ai
"neogiacobini",ma anche questa volta il governo tent di annullarne i risultati,poich nuovi disordini si
stavano ricreando:la destra monarchica si stava facendo sentire,il banditismo era all'ordine del giorno e il
Direttorio(del quale era entrato a far parte Sieys) era ostacolato nella sua azione dai Consigli.
In questa situazione la notizia che Napoleone era sfuggito agli inglesi e sbarcato a Frjus fece muovere i
Consigli che si traferirono a Saint-Cloud sotto scorta;Bonaparte fu accolto con grida ostili dalle due camere
ma con l'appoggio dell'esercito si arriv ad una nomina di 3 consoli:Sieys,Ducos e Bonaparte.

LA FRANCIA E LEUROPA NELLETA NAPOLEONICA


NAPOLEONE PRIMO CONSOLE. LE BASI DEL REGIME
Fu progettata perci una Costituzione dell'anno VIII da una specifica commissione ed
essa entr in vigore il
25 dicembre 1799;fu ristabilito inoltre il suffragio universale maschile.
La Costituzione dell'anno VIII limitava dunque fortemente i poteri degli organi
legislativi a vantaggio
dell'esecutivo;a capo del governo come primo console era stato posto Bonaparte da
cui dipendeva la nomina dei ministri,degli ambasciatori e dei giudici. Instaurando un
potere monarchico,al svolta di brumaio veniva incontro al desiderio di autorit e

potenza per cercare di ristabilire un equilibrio interno al paese che ormai mancava da
un decennio. Questi elementi,uniti alla gloria personale di Napoleone,assicurarono a
lui un larghissimo consenso e successo. Nel marzo 1804 fu anche promulgato un
Codice civile di gran lustro ed esempio per tutti i governi europei;furono poi promulgati
un Codice del commercio del 1807,i Codici di procedura civile e nominale e un Codice
penale nel 1810.
La riscossione di tributi fu affidata ad agenti statali preparati ed efficienti e con la
creazione di una Banca di
Francia(1800) si posero le basi per un consolidamento del debito pubblico al 5%
d'interesse e nel 1803 fu
creata una moneta nuova,il franco detto germinale destinato a mantenersi stabile fino
al 1914.
In campo militare la situazione si presentava sotto buoni auspici a causa del ritiro
russo dalla coalizione
antifrancese. Il progetto napoleonico era quello di battere gli austriaci per poi
affrontare gli inglesi con pi comodit;dopo aver ripreso Milano,Napoleone vinse a
Marengo sugli Austriaci e l'Austria fu costretta a cedere firmando una pace a Lunville
il 9 febbraio 1801(con le stesse clausole della pace di Campoformio di quattro anni
prima). Dopo lunghe trattative il 25 marzo 1802 ad Amiens venne raggiunto un
accordo anche con gli inglesi che sanciva la restituzione alla Francia delle sue colonie
ai cavalieri di San Giovanni dell'isola di Malta,mentre l'Egitto tornava a essere
possedimento turco. Per la prima volta dopo un decennio,la Francia non aveva pi
nemici;anche internamente si riacquist tranquillit e nel luglio del 1801 il console
strinse un concordato col pontefice di allora Pio VII,nel quale il cattolicesimo era
riconosciuto come "religione della grande maggioranza dei francesi".
DAL CONSOLATO ALL'IMPERO NAPOLEONICO
Con il plebiscito del 2 agosto 1802 Napoleone fu dichiarato console a vita e pochi
giorni dopo il Senato var
una riforma costituzionale che accresceva i suoi poteri. Il risultato inevitabile fu la
nomina di Bonaparte a "imperatore dei francesi" decretata dal Senato il 4 aprile 1804.
Il 2 dicembre nella cattedrale di Notre Dame fu incoronato dal pontefice dando cos
vita ad un nuovo
dispotismo illuminato;quando Bonaparte fu intitolato imperatore,la Gran Bretagna
preoccupata riprese le
ostilit contro i francesi organizzando una "terza coalizione" composta da
Inghilterra,Austria,Russia,Svezia
e Regno di Napoli;a fianco dei francesi si schier la Spagna. Il 21 ottobre la flotta
franco-spagnola venne affrontata e distrutta da Nelson a Trafalgar,presso Cadice,da
quella britannica;sul fronte terrestre per a causa del successo napoleonico di
Austerlitz(in Moravia),Vienna dovette chiedere la pace,concessale il 26 dicembre 1805
a Presburgo.Condizioni del trattato erano la cessione austriaca del Regno d'Italia,del
Veneto,dell'Istria e della Dalmazia. Nel 1806 invece un esercito francese s'impadron
senza colpo ferire del Regno di Napoli e sul trono di esso fu posto Giuseppe
Bonaparte,fratello dell'imperatore francese;perci fu anche creata a luglio di
quell'anno una Confederazione del Reno,un'associazione di Stati tedeschi filofrancesi.
Ci impaur il re prussiano Federico Guglielmo III,promotore della "quarta coalizione
antifrancese",ma sul fronte terrestre le armate napoleoniche continuavano a dettar
legge in seguito a due successi:Jena e Auerstadt.Fu firmata poi dopo la Campagna
russa la tregua di Tilsit(1807) Le continue vittorie di Bonaparte erano frutto del suo
genio militare;la strategia offensiva della grande armata che puntava sul movimento e
sulla sorpresa era stata in qualche modo innovazione dello stesso generale.
L'amalgama dei nuovi con i vecchi reggimenti aveva creato una ferrea disciplina
alimentata anche da un entusiasmo rivoluzionario e da una mentalit offensiva dei
giovani ufficiali.

Nel settembre 1798 fu introdotto un sistema di coscrizione obbligatoria basato sulla


formazione di tutti i
maschi dai 20 ai 25 anni,all'interno delle quali,speciali commissioni arruolavano
mediante sorteggio,i
contingenti d'anno in anno stabiliti;accanto ad essi vi erano reggimenti di cavalleria e
fanteria e le armi
tecniche.
IL BLOCCO CONTINENTALE,LA GUERRA DI SPAGNA E LA QUINTA COALIZIONE
Dopo la pace di Tilsir, l'unica potenza in guerra era la Gran Bretagna;ad essa fu posto
uno stato di
blocco,cio che era probito ai sudditi imperiali il commercio con le isole britanniche;
per essere efficace
questo blocco aveva necessit di essere sorvegliato continuamente e sebbene
l'apparato militare napoleonico fosse infallibile, il contrabbando era diffusissimo. Pur
essendo colpita da una grave crisi economica, l'Inghilterra resistette e pot respirare
quando la penisola iberica insorse contro i francesi e quando i porti russi riaprirono alle
esportazioni. Nel 1806 a ministro della guerra inglese fu nominato Robert Stewart
vicsconte Castlereagh (poi degli esteri); fallito il tentativo di occupare il Portogallo,
tradizionale alleato inglese, Napoleone s'impadron della Spagna spodestando Carlo IV
e proclamando re il fratello Giuseppe;nel 1808 Napoleone s'impossessa anche dello
Stato pontificio e incarcera il pontefice che aveva osato scomunicarlo. Nonostante
l'intervento diretto di Napoleone in Spagna,la guerriglia non cedette e rimase a
costituire per i francesi una fastidiosa spina nel fianco. L'Austria invece,ansiosa di
vendicare l'umiliazione subita col trattato di Presburgo e nell'aprile 1809 riorganizzata
un'altra coalizione con l'Inghilterra, invase la Baviera; i francesi contrattaccarono e il
12 maggio entrarono per la seconda volta a Vienna.Il 6 luglio l'arciduca Carlo (Il miglior
comandante austriaco) sub una decisiva sconfitta a Wagram;con la pace di Vienna (14
ottobre) l'Austria perdeva la Galizia,i territori di Istria,Dalmazia che entrarono a far
parte dell'impero francese col nome di "province illiriche". Nel tentativo di
ammorbidire il vincitore,il nuovo cancelliera austriaco offr a Napoleone la mano della
figlia di Francesco I,l'arciduchessa Maria Luigia. Da quest'unione nacque l'anno
successivo il sospirato erede,Napoleone Francesco Carlo Giuseppe,che consegu poi il
titolo di "Re di Roma".
LA SOCIET FRANCESE ALL'APOGEO DELL'IMPERO NAPOLEONICO
Con le annessioni del 1809-1810 l'impero francese raggiunse la sua massima
espansione:comprendeva 130
dipartimenti,circa 44 milioni di abitanti senza contare anche gli stati vassalli.Bonaparte
continu
imperterrito ad esercitare il potere,dando prova di una prodigiosa capacit di lavoro e
di un'attenzione per
ogni dettaglio dell'amministrazione. Il Tribunato venne soppresso nel 1807 e il Corpo
legislativo,cos come il Senato si immobilizz nelle mani dell'imperatore;anche la
stampa era sotto il suo controllo come anche i ministri che lui accuratamente
nominava. Dal 1802 al 1806 fece alcune riforme come la creazione dei licei a fianco
dei quali furono mantenute le scuole private,sotto l'autorit di un Gran Maestro;anche
la religione fu riformata:venne imposto al clero un "catechismo imperiale" che
inculcava il dovere della venerazione e della gratitudine nei confronti del sovrano.
L'annessione allo stato pontificio e la deportazione di Pio VII,il rifiuto di riconoscere la
consacrazione
vescovale di nuova nomina,turbarono gli animi dei cattolici francesi danneggiando la
popolarit
dell'imperatore. Questa popolarit venne compromessa anche da una grave crisi
economica che attanagli la Francia tra il 1810 e il 1812. Anche le pubbliche finanze
erano in una situazione critica;al malcontento suscitato dall'inasprimento di dazi e

imposte ,si aggiungeva quello determinato dalle continue leve da gettare nella fornace
spagnola e poi nella spedizione russa.
LA RIORGANIZZAZIONE POLITICO-TERRITORIALE DELLA PENISOLA ITALIANA
DA PARTE DI NAPOLEONE
In seguito alle conquiste napoleoniche i Paesi Bassi, Italia, Spagna, Germania, Polonia
entrarono a far parte
del
sistema
continentale
elaborato
da
Bonaparte
con
3
situazioni
diverse:Belgio,Olanda e parte dell'Italia
centro-settentrionale (territori direttamente annessi alla Francia); Regno d'Italia (stati
separati dalla
Francia,ma
sottoposti
alla
sovranit
napoleonica);Spagna,Regno
di
Napoli,Vestfalia,Baviera e Sassonia
(stati vassalli affidati a membri familiari o a sovrani amici). In Italia il Regno d'Italia nel
centro-nord si contrapponeva a sud col Regno di Napoli:entrambi erano stati aggregati
in momenti diversi all'impero napoleonico;quello a sud era preposto ai Borbone mentre
l'entit che rimaneva fuori era lo Stato dei Savoia,sotto protezione inglese. Napoleone
assunse la Presidenza della repubblica e nomin vicepresidente un patrizio milanese di
grande prestigio,Francesco Melzi d'Eril (1753-1816).NNella Repubblica italiana furono
introdotti istituti e ordinamenti simili a quelli francesi e nel 1805 essa venne
trasformata in Regno d'Italia;Napoleone si dichiar Re e nomin vicer il figliastro
Eugenio di Beauharnais.Cre un Consiglio Statale col compito di elaborare proposte di
legge e un Senato composto di almeno due rappresentanti per dipartimento scelti
anch'essi dal Senato che prese del soppresso Corpo legislativo.Il Regno si distinse
dalla Repubblica per una pi decisa opera di ammodernamento e razionalizzazione
nei vari settori:venne dato impulso al settore dell'istruzione,quello giudiziario e fu
adottato il codice Napoleonico.Milano venne assumendo il volto di una grande
capitale,sede di una burocrazia numerosa ed efficiente e di prestigiose istituzioni
culturali.
Nel 1806 il Regno d'Italia venne ingrandito con l'aggregazione di tutto il Veneto,l'Istria
e la Dalmazia;nel
1808 entrarono a far parte anche le Marche e poi successivamente Trentino e Alto
Adige.
L'agricoltura soffr in alcune regioni per la tassazione eccessiva e per la perdita degli
sbocchi tradizionali,ma
fu stimolata dalla richiesta di generi alimentari per l'esercito e di seta greggia per
l'industria francese,e
registr l'immissione di un certo spirito imprenditoriale ad opera di acquirenti dei beni
nazionali, sottratti
alla Chiesa. In ambito sociale, le condizioni di vita delle classi popolari non ebbero
significativo mutamento se non per la maggiore durezza della legislazione sul lavoro e
la mendicit e per l'esperienza della leva militare . Pi forte fu lo stampo napoleonico
nel regno napoletano; Giuseppe Bonaparte,divenuto re di Napoli,confer i dicasteri pi
importanti a ministri francesi ma fece largo posto a esponenti della nobilt napoletana
illuminata sia nella compagine di governo, sia nel consiglio statale.
Al posto di Giuseppe venne chiamato nel 1808 Gioacchino Murat, che aveva sposato
una sorella di
Napoleone;bello,aitante e magnifico nel vestire,Gioacchino piacque ai sudditi
napoletani e s'adoper per
imprimere al proprio governo un carattere nazionale e autonomo. Bari e Salerno
cominciarono a emergere
urbanamente, fu decretato un nuovo catasto,soppressa la feudalit anche se la
questione della propriet

terriera e del demanio rimarr per ancora molto tempo ad avvelenare le campagne
meridionali. E accanto al contingente francese di stanza nel Mezzogiorno, venne
costituito nel Regno d'Italia un forte esercito
nazionale che giunse a contare 60'000 unit.
L'EUROPA CENTRO-SETTENTRIONALE E LE INFLUENZE NAPOLEONICHE
Le regioni dell'area tedesca che pi profondamente subirono l'influenza francese
furono quelle alla sinistra
del Reno. Dopo un millennio di vita,il Sacro Romano Impero venne ufficialmente
disciolto nell'agosto
1806,dopo che il mese precedente si era costituita la Confederazione del
Reno,un'associazione di Sedici
Stati sotto la protezione dell'imperatore francese che ne dirigeva la politica estera e vi
reclutava un esercito
di 63'000 uomini.
Dopo il 1807 conservavano la propria integrit(nell'area germanica)l'impero austriaco
e la Prussia.L'Austria
grazie al principe di Metternich riusc a mantenere stabile l'accordo d'alleanza stretto
con i francesi,mentre il re prussiano dopo il disastro di Jena soppresse la servit della
gleba,abbatt i vincoli legati all'iniziativa
economica e alla libera compravendita delle terre,furono riformati governo centrale e
amministrazioni locali e fu democratizzato anche l'esercito.Essa cercava di opporsi allo
strapotere francese che sembrava non avere fine,ergendosi a guida politica e morale
dell'intera Germania. L'elenco degli stati vassalli termina con la Confederazione
Elvetica e la Repubblica Batava che nel 1806 fu trasformata in Regno d'Olanda e
annessa all'impero,mentre Danimarca e Svezia gravitavano intorno all'orbita politica
napoleonica.
Ci che per l'amministrazione napoleonica non era in grado di controllare era la fede
religiosa e la
resistenza armata che in ogni paese aveva una scintilla sempre accesa e pronta ad
opporsi,generando cos
stimoli per la nascita di nuovi sentimenti nazionali e movimenti di liberazione o
unificazione.
LA CAMPAGNA DI RUSSIA DI NAPOLEONE
Il giovane zar Alessandro I aveva dimostrato nei primi anni di regno,tendenze
riformatrici espresse in un
rafforzamento dei poteri di controllo del Senato e nel forte impulso dato all'istruzione
pubblica.A partire dal
1809 si ebbe,con la conquista della Finlandia una ripresa di politica espansionista:nel
1812 si conclusero le
operazioni militari contro Turchia e Persia(con l'annessione della Bessarabia,Georgia e
Azerbaigian).
L'espansionismo russo fu all'origine dei raffreddamenti di Napoleone nei confronti di
Alessandro I che nel
marzo 1812 decise di firmare un'alleanza con il regno svedese. Di fronte al tradimento
russo,Napoleone si
risolse a scendere di nuovo in campo;concentr in primavera 700'000 uomini e varc il
fiume Niemen alla
testa delle sue truppe;i generali russi si ritirarono con ordine senza dare battaglia,ma
lasciando dietro di s
terra bruciata e portando tutti i rifornimenti possibili senza lasciarne al nemico.Questa
tattica sfuggente e
l'immensit dei territori lasci Napoleone in crisi che si decise a tornare indietro.

Il 7 settembre ci fu uno scontro a Borodino vinto dai francesi anche se a costo di gravi
perdite e il 14
settembre entr a Mosca. Qui per perse molte settimane e solo il 19 ottobre ordin la
ritirata piegando
verso sud,ma i russi gli tagliarono la via di fuga e lo costrinsero a ripercorrere la via
dell'andata
costringendolo a subire il freddo del gelido inverno russo. Fu una tragedia vera e
propria:tra feriti morti e
prigionieri si contarono quasi mezzo milione di vittime;l'imperatore tornato a Parigi si
trov di fronte un
Europa in subbuglio. Il 28 febbraio 1813 Federico Guglielmo III strinse alleanza con lo
zar e proclam la "guerra di liberazione",seguito anche segretamente da
Metternich;nella penisola iberica gli inglesi ripresero le armi occupando l'Andalusia e le
Cortes invocate a Cadice,diedero una Costituzione liberale al paese(1812). Su
iniziativa britannica,in Sicilia era stata deposta la famiglia Borbone e approvata una
carta costituzionale che dichiarava il regno indipendente da quello napoletano o da
altri. Napoleone per riusc a riorganizzarsi e per la primavera del 1813 schier un
milione di uomini in campo scontrandosi a Lipsia ("battaglia delle nazioni") tra il 16 e il
19 ottobre 1813. I rinforzi richiesti dal generale non arrivarono in tempo,essendo
anche stato abbandonato dalle truppe di Sassonia e Wuttemberg(passate al nemico)
e dovette ripiegare sul Reno mentre Germania,Svizzera e Olanda si sollevavano.
L'offensiva di Wellington e la guerriglia avevano intanto costretto i francesi ad
abbandonare i confini spagnoli dove nel dicembre Ferdinando VII aveva ripreso il trono;
perfino il sovrano napoletano Murat tratt con l'Austria per conservare il regno. Alla
fine del 1813 tre eserciti alleati varcarono il Reno e un esercito inglese risalente dalla
Spagna puntava dritto sui francesi,minacciati da due parti. Napoleone tent di
riscaldare lo spirito nazionale ma con scarso successo e sub una pesante sconfitta e
Arcis-sur-Aube(20 marzo 1814);gli invasori entrarono a Parigi il 31 marzo al cui seguito
vi erano imperatore austriaco,zar russo e re prussiano.
IL CROLLO DEL "GRANDE IMPERO" DI NAPOLEONE
Il 3 aprile il Senato,guidato da Talleyrand proclam Napoleone decaduto:questi
ritiratosi prima a
Fontainebleau,abdic senza proteste e gli fu conferita la sovranit dell'Isola d'Elba.Lo
stesso giorno il senato
invit Luigi XVIII al trono di Francia con una nuova Costituzione ispirata allo stampo
inglese e al principio
di sovranit popolare. I confini francesi furono riportati alla loro origine(1789) con un
trattato firmato il 30 maggio; appresa l'abdicazione di Bonaparte,il Vicer Eugenio
firm con l'Austria un armistizio che lo lasciava in possesso della Lombardia,Veneto e
Alto Adige.Nel frattempo il papa Pio VII,il Granduca di Toscana Ferdinando II e il re
sardo Vittorio Emanuele I ripresero possesso dei loro stati(mentre incerta rimaneva la
sorte del regno di Napoli).
L'ultimo atto della vicenda napoleonica si consum nel 1815 quando si riun a Vienna
un congresso di
potenze per decidere sulla stabilit politica del continente. In Francia il ritorno alla
pace aveva lasciato posto ad un malcontento diffuso e ad una preoccupazione
crescente di un ritorno alle vecchie tradizione feudali dell'antico regime. Informato di
ci Napoleone decise di riprovarci e insieme a pochi seguaci scapp
dall'isola approdando a Cannes.La popolazione lo accolse con entusiasmo e si riform
un esercito;ma presto si riorganizz un'ennesima coalizione(la settima) comprendente
tutti i nemici napoleonici.
Alla testa di 125'000 soldati,attacc le frontiere del Belgio senza per impedire che
inglesi e prussiani si

unissero sotto un'unica bandiera;proprio in Belgio Bonaparte sub la sua pi pesante


disfatta in quel di
Waterloo il 18 giugno 1815.Tornato a Parigi abdic il 22 giugno. L'8 luglio Luigi XVIII
torn sul trono francese e Bonaparte fu deportato questa volta in un'isola sperduta
dell'Atlantico(a S.Elena) dove scriver le sue memorie e morir in solitudine il 5
maggio 1821.Sorte simile sub Gioacchino Murat,dichiar guerra all'Austria,spingendo
gli italiani a unirsi sotto un unico simbolo, ma la proposta non ebbe grande consenso e
a nulla valse una Costituzione liberale;pochi giorni dopo un esercito napoletano
firmava la convenzione di Casa Lanza che sanciva il ritorno di Ferdinando IV di
Borbone.Rifugiatosi in Corsica,Gioacchino Murat tent di nuovo uno sbarco in Calabria
nell'ottobre seguente ma venne catturato e giustiziato.

LETA ELLA RESTAURAZIONE


IL CONGRESSO DI VIENNA E LA RIORGANIZZAZIONE DELL'EUROPA
Le potenze che avevano sconfitto Napoleone eabbattuto il suo impero si trovarono di fronte al gravoso
compito di ridisegnare un ordine europeo,creando un equilibrio che scoraggiasse spinte egemoniche e
garantisse pace. I governi di Austria,Russia,Prussia e Inghilterra ebbero la saggezza di associare anche la
Francia,considerata vittima del marchio napoleonico.
Le deliberazioni del Congresso di Vienna furono risultati di accordi presi tra queste cinque potenze:la
Francia venne riconsegnata alla monarchia borbonica,le sue frontiere furono riportate al periodo del 1792
conservando per Savoia e Avignone;il Belgio venne unito all'Olanda(eretta dalla dinastia degli
Orange;Vittorio Emanuele I di Savoia ottenne la repubblica genovese e la riva sinistra del Reno restava sotto
controllo prussiano. Non venne resuscitato il Sacro Romano Impero,la Norvegia venne staccata dalla
Danimarca e unita alla Svezia;il Regno di Polonia fu ricostruito dopo le spartizioni settecentesche,e venne
posto sotto la sovranit dello zar russo che in un colpo solo annett al suo impero anche Bielorussia,Lituania
e Ucraina. L'Austria rinunciava al Belgio ma otteneva le vecchie province illiriche che Napoleone le aveva
sottratto,infine Ferdinando III torn al Granducato di Toscana e Francesco I nei ducati di Modena e
Parma.Una relativa indipendenza fu riconosciuta al Regno di Napoli dove Ferdinando IV prese nel 1816 il
nuovo titolo di Ferdinando I re delle Due Sicilie;gli inglesi ottennero maggiori vantaggi in campo marittimoe
coloniale. Per garantire l'ordine restaurato a Vienna lo zar russo si fece promotore di una Santa Allenza di
cui il 26 settembre 1815 entrarono a far parte Prussia,Austria e in seguito anche Francia ma non la Gran
Bretagna. Quest'Ultima stipul una Quadruplice allenza con Russia,Prussia e Impero Austriaco,il cui scopo
era quello di vigilare contro ogni attentato al nuovo ordine ristabilito.
Questo sistema riusc ad assicurare all'Europa qualche decennio di pace e stabilit,doveva inevitabilmente
sacrificare le aspirazioni dei popoli alla libert e all'indipendenza e quindi entrare in conflitto con le potenti
forze storiche suscitate dai cambiamenti delle trasformazioni rivoluzionarie.
IL CLIMA IDEOLOGICO E CULTURALE DELLA RESTAURAZIONE
Gli anni della restaurazione coincidono con il trionfo e la diffusione europea delle
correnti romantiche; sul terreno filosofico ed etico esse si contrappongono agli
orientamenti sensistici, razionalistici e utilitaristici propri dell'Illuminismo mentre in
campo estetico hanno il loro avversario principale nel classicismo. Numerosi poeti,
scrittori e artisti costellano questo periodo:Foscolo,Leopardi,GoetheHegel, i fratelli
Grimm,Heine,Byron,Shelley,Schellig e Fichte.
Quindi Illuminismo contrapposto a Romanticismo e Romanticismo contrapposto al
Classicismo;in questi movimenti si riscontra un clima di liberismo connesso ad un
costituzionalismo di fondo, determinato dal periodo delle concessioni di Costituzioni
illuminate, della libert di stampa,pensiero e associazione.
SVILUPPO ECONOMICO E QUESTIONE SOCIALE POST-NAPOLEONE
La crescita della popolazione europea,frenata negli anni successivi al crollo del sistema
napoleonico riprese

a ritmo sostenuto a partire dal 1820 circa,nonostante la diffusione di morbi pesanti


come il colera.
Il significato di rivoluzione demografica apparir chiaro se si tiene presente che fino al
XVIII secolo il num.
degli abitanti del pianeta s'era raddoppiato all'incirca ogni duemila anni.Cominciarono
a diffondersi
fertilizzanti chimici,le prime macchine agricole e altre tecniche a incrementare la
produttivit del terreno.
In Inghilterra la Rivoluzione industriale avviata nella seconda met del Settecento
entr in una fase nuova
con l'applicazione su larga scala di nuove tecniche di lavorazione del ferro,la fusione e
i processi di
laminazione e puddellaggio;rapida fu anche l'espansione delle ferrovie(In Inghilterra
stessa e negli Usa vi
erano gi costruiti all'inizio del secolo chilometri e chilometri di rotaie.
Alla fine delle guerre napoleoniche la Gran Bretagna era veramente "l'officina del
mondo" e il suo primato
rimase indiscusso fino al 1870;tra le nazioni europee le prime a mettersi sulla via
dell'industrializzazione
con un secolo di ritardo rispetto agli inglesi furono i belgi,i tedeschi e i francesi.Anche
questi paesi
cominciarono ad ogni modo a conoscere i fenomeni sociali che s'accompagnavano alla
crescita del settore
industriale:migrazione di masse lavoratrici dalle campagne alle citt,formazione di una
classe operaia, ridottain condizioni di vita spesso illuminante,impiego di massiccio di
manodopera minorile e femminile.
L'accresciuto peso del settore industriale si riflette anche sull'evoluzione del pensiero
economico,dominato
in Inghilterra dalle tendenze liberiste di Ricardo ma non solo;la preoccupazione per la
questione sociale
nelle industrie fu molto avvertita in Europa con il "socialismo utopico"coniato da
K.Marx e altre teorie
elaborate da Saint-Simon e Proudhon.
LA QUESTIONE NAZIONALE E I PRIMI MOTI PER LA LIBERT E L'INDIPENDENZA
Fin dal medioevo era diffusa l'idea che esistessero pregi,difetti,caratteri e umori propri
di ciascun popolo di ciascuna nazione;lo spagnolo austero e geloso,il tedesco rozzo e
ubriacone,il francese leggero e volubile ecc.... In paesi come la Francia e Inghilterra lo
Stato precede la nazione e in una certa misura contribuisce a crearla in aree come
Germania e Italia dove esisteva una nazione culturale e percepita come unitaria dai
ceti intellettuali. Perch ci avvenisse l'idea della nazione doveva essere vista come
detentrice esclusiva della sovranit(esempio lampante della rivoluzione americana e
francese);l'aspirazione garantita dalla partecipazione dei cittadini al potere legislativo
ma anche la valorizzazione delle tradizioni storiche dei vari popoli,la ricerca di
un'anima nazionale attraverso studi linguistici e letterari(principali del movimento
romantico).La complessit di creare una nazione fu evidenziata anche da scrittori
celebri quale (per citarne uno su tutti) A.Manzoni. Uno dei primi segnali venne dalla
Spagna,dove il re Ferdinando VII si era affrettato non solo a dare una Costituzione al
paese ma ripristinare l'Inquisizione,il potere della nobilt e del clero. Il malcontento
suscitato da queste mosse converse nel 1 gennaio con la ribellione di alcuni reparti
militari a Cadice;la rapida diffusione di movimenti in tutta la nazione costrinse il
sovrano a ristabilire la Costituzione gi varata nel 1812 e riconfermata nel 1820.
Nonostante ci per la vita sociale spagnola rimase divista tra liberali e carlisti(nome
iberico fautori della reazione) che alla morte di Ferdinando portarono una vera e
propria guerra civile. L'equivalente portoghese del carlismo fu il miguelismo,chiamato

cos da don Miguel, secondogenito del re Giovanni VI. Un'altra area di tensioni e
potenziali conflitti erano i Balcani che la decadenza dell'impero ottomano, ancora
immenso sulla carta ma indebolito dalle ambizioni autonome dei vari Stati che ne
facevano parte. Gi Serbia e Montenegro avevano ottenuto tra Sette-Ottocento
un'indipendenza di fatto da Istanbul e si governano con dinastie proprie.Ma una
risonanza maggiore ebbe nell'opinione pubblica la questione della Grecia.
L'insurrezione contro il dominio turco divamp in tutta la Grecia continentale nel 1821
e nel gennaio 1822 proclam l'indipendenza nazionale. Le forze ottomane
intervennero con successo grazie all'invio di un corpo di spedizione guidato Mehmet
Al ma i gesti di violenza gratuita a cui s'abbandonarono suscitarono indignazione in
tutta Europa e (nel 1827)Francia,Inghilterra e Russia si unirono per fronteggiare turchi
e per liberare i greci. Il conflitto si risolse nel 1829 con la pace di Adrianopoli che sanc
'indipendenza greca bench ancora molte regioni settentrionali fossero sotto dominio
ottomano. La Repubblica greca fu proclamata nel 1827 ma fu di breve durata poich
nel 1832 le 3 potenze vincitrici imposero l'elezione di un monarca bavarese come
reggente della nazione greca:Ottone di Wittelsbach.
L'EMANCIPAZIONE DELLE COLONIE LATINO-AMERICANE E LO SVILUPPO DEGLI
STATI UNITI
L'America Latina poteva contare all'inizio del XIX secolo venti milioni di abitanti dei
quali 3 milioni erano Cereali ,cio bianchi di origine spagnola nati nel nuovo
mondo,due milioni erano schiavi neri e quattro-cinque milioni i meticci di sangue
misto. L'invasione della penisola iberica da parte delle truppe napoleoniche nel 1808
aveva avuto come conseguenza la formazione di Giuente che si svincolarono di fatto
dalla madrepatria;ci favor insurrezioni a sfondo radical-popolare e in questa
confusione furono determinanti la ridotta capacit delle forze lealiste e le qualit
militari di alcuni grandi personaggi carismatici come l'argentino Jos de San Martin e il
venezuelano Simn de Bolivar. Ma nonostante la buona volont di queste compagini
politiche,l'arretratezza economica,le enormi discrepanze sociali e una moltitudine di
contadini e analfabeti dovevano rendere la vita di questi personaggi instabile e
travagliata.
In parte differente fu la vicenda brasiliana,la cui separazione dal
Portogallo fu frutto dell'iniziativa della dinastia di Braganza,rifugiatosi oltreoceano nel
1807. Otto anni dopo Giovanni VI proclam il Brasile regno autonomo e nel 1821 la
reggenza fu affidata al primogenito don Pedro che prese il titolo di Pietro; egli
promulg una costituzione fortemente autoritaria che tese i rapporti tra governo e
creoli. All'evoluzione del continente latino-americano guardavano con interesse non
solo britannici ma anche statunitensi;grazie all'ingrossarsi del flusso migratorio
dall'Europa,la popolazione statunitense quadruplic in quarant'anni passando da sette
milioni a trentuno;prosegu intanto l'espansione verso ovest che port alla creazione di
nuovi
Stati
che
si
aggiunsero
a
quelli
gi
presenti;Michigan,Wisconsin,Florida,Louisiana,Texas
e poi il Nuovo Messico,Arizona,Colorado e California(dopo una guerra apposta contro il
Messico).La colonizzazione di queste terre acu i contrasti tra sud agricolo e schiavista
interessato ad acquisire nuove aree per estendere le coltivazioni di tabacco,cotone e
sviluppare un'economia mercantile e industriale. Negli Stati Uniti intanto,l'egemonia
del partito repubblicano continu con il duplice mandato di J.Monroe(18171825)passato alla storia per il famoso manifesto del 2 dicembre 1820(in cui si
rivendicava il preminente interessa statunitense alle sorti della parte centromeridionale del continente)con la formula "l'America agli Americani". A Monroe
succedette Quincy Adams e poi A.Jackson,uno dei padri del partito democratico.Tra le
mosse di quest ultimo si ricordano l'istruzione elementare obbligatoria,l'allargamento
del suffragio,il riconoscimentodei diritti sindacali e altri provvedimenti favorevoli ai
lavoratori. Superata la difficile guerra civile tra Nord e Sud,gli Usa avrebbero ben
presto affermato il diritto ad essere considerati una delle pi grandi potenze
economiche e politiche del mondo.

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