FONTI E METODI
Gli studi sui meccanismi sulla popolazione e sui meccanismi che ne regolano
landamento nel tempo hanno conosciuto un grande sviluppo nellultimo mezzo secolo.
Per Malthus lo squilibrio tra popolazione e risorse alimentari nasce dal fatto che la
popolazione cresce in modo geometrico mentre il cibo cresce solo in progressione
aritmetica. A frenare laumento incontrollato subentrano i freni ( epidemie , carestie ,
guerre) che ristabiliscono temporaneamente lequilibrio che si perder di nuovo . La
soluzione ladozione di freni preventivi , limitazione dei matrimoni e della fecondit l
che deve naturalmente riguardare la parte pi povera della societ. La statistica
muoveva i suoi primi passi nellepoca moderna. Al XVIII risalgono i primi censimenti
modernamente impostati. Prima si hanno numerazioni di nuclei familiari compiuti a
scopi fiscali , conteggio degli abitanti di una citt finalizzati allapprovvigionamento e
alla distribuzione di viveri oppure al censimento degli atti alle armi. Unaltra
importantissima miniera di dati per lEuropa preindustriali rappresentata dalle fonti
ecclesiastiche , elenchi degli abitanti di una parrocchia , registri degli eventi come
battesimo , matrimonio sepoltura. A partire dagli anni 50 del XX secolo si elabora la
ricostruzione nominativa delle famiglie con cui , si forma una scheda di famiglia per
ogni matrimonio celebrato e in seguito la trascrizione di tutti gli eventi riguardanti la
coppia a cui intestata. Ma richiede un lungo lavoro anche solo per studiare un piccolo
villaggio inoltre sono poche le schede che si possono compilare per intero. Ecco perch
son tornate in auge tecniche basate sui grandi aggregati tra cui le piramidi dellet , o
le tavole di mortalit riguardanti schiere di nati in uno stesso anno.
POPOLAZIONE EUROPEA NELLETA MODERNA
Tra il 400 e il 500 pi della met della popolazione mondiale viveva nel continente
asiatico. LA popolazione europea al pari di quella asiatica triplica in quattro secoli. Si
delineano tre fasi :
Crescita demografica generale e continua tra 400 e 600
Un forte rallentamento nel XVII risultato dellespansione nellEuropa nordoccidentale e orientale e del ristagno nellaria germanica in Italia e in Spagna
Una rinnovata tendenza espansiva nel 700 che si prolunga nel XIX secolo
Nellet moderna erano pressoch sconosciute le pratiche contraccettive , che
cominceranno a diffondersi dal tardo 700. In condizioni di fecondit ci si aspetta che i
coniugi facciano molti figli , in realt ci non avveniva perch la gran parte delle donne
si sposava fra i 24 e i 26 anni , dopo il primo , gli intervalli tra i parti tendevano ad
allungarsi e risultavano tra i due e i tre anni a causa dellallattamento prolungato, era
molto frequente che uno dei due coniugi morisse prima del termine dellet feconda.
Un quarto dei nati moriva nel primo anno di vita , un altro quarto prima di diventare
adulto. La sopravvivenza di 2,5-3 figli per coppia bastava appena a garantire la
riproduzione del potenziale umano e una lieve eccedenza , se le condizioni economicosociali erano favorevoli. Un aumento della natalit e una diminuzione della mortalit
furono le cause principe della crescita demografica del XVIII secolo.
LA STORIA DELLA FAMIGLIA
LEUROPA ORIENTALE
Le regioni dell Europa orientale avevano due caratteristiche che le differenziavano
nettamente da quelle dellEuropa occidentale.; comprendevano enormi estensioni
di terreni pianeggianti e potenzialmente fertili , ed erano scarsamente popolate. In
queste condizioni la diffusione delleconomia di mercato ag come uno stimolo ad
accrescere la produzione facendo ricorso alla via pi agevole: la coercizione
extraeconomica nei confronti dei contadini. La servit della gleba vanne rafforzata
a partire dal XV secolo e introdotta anche nelle aree dove prima era sconosciuta.
Un tale sfruttamento indiscriminato era reso possibile dalla totale soggezione dei
contadini servi allautorit del signore , che amministrava la giustizia e riscuoteva
perfino le imposte a nome dello Stato. Tra il XVI e il XVII secolo le loro condizioni di
vita andarono via via deteriorandosi. Solo con le riforme della seconda met del
700 le pretese dei signori fondiari cominciarono a essere limitate dalla legge e
solo nel XIX secolo verr abolita la servit della gleba. Il grande ciclo di rivolte
contadine e popolari iniziato nella seconda met del XIV secolo ebbe un ultima
recrudescenza nel 500 con la grande rivolta ungherese capeggiata da Gyorgy
Dosza , con la ribellione dei comuneros in Castiglia , e con la guerra dei contadini
in Germania. Nel XVII secolo , con lo sviluppo degli apparati statali , il bersaglio
delle proteste tese a nellEuropa occidentale dai signori feudali al fisco e i suoi
agenti. Con la rivoluzione francese e i moti controrivoluzionari i moti contadini
acquistarono una connotazione politica che si sovrappone alle forme arcaiche di
protesta. Nellet moderna si crea una distinzione tra LEuropa centro occidentale ,
dove il grande proprietario terriero vive di rendita , pagata dai coltivatori delle sue
terre e lEuropa orientale dove egli sfrutta il lavoro gratuito dei contadini per
produrre derrate da vendere.
LECONOMIA URBANA
Ai bisogni primari oltre quello del cibo migliori di famiglie contadine continuavano
a provvedere da se. Ma accanto a queste produzioni si afferma in molte zone un
industria rurale talvolta di notevole importanza , attirata sia dal basso costo della
manodopera , sia dalla presenza di corsi dacqua o giacimenti minerari. Tuttavia
quei manufatti che richiedevano una superiore capacit artigianale provenivano in
massima parte dalle botteghe cittadine. Gran parte degli oggetti quotidiani
continuava ad essere prodotta da artigiani che lavoravano soli o con pochi
collaboratori , a casa o in un laboratorio / bottega. I settori predominanti erano la
lavorazione del legno , dei metalli , del cuoio e dei pellami , il tessile , la confezione
di indumenti , ledilizia lalimentazione. Ciascuno di questi settori era per lo pi
suddiviso in diverse specializzazioni , i cui addetti continuavano ad essere
organizzati in corporazioni. Ciascuna di queste arti difendeva gelosamente il
proprio monopolio e disciplinava la concorrenza tra gli affiliati. Concentrazioni di
decine o centinaia di operai erano rare e si incontravano soprattutto nelle miniere ,
nei lavori pubblici di grande rilievo , nei cantieri navali. La maggiore novit che
presentano i secoli XV-XVIII rispetto al medioevo per quanto riguarda
lorganizzazione produttiva , sta nella grande diffusione del sistema noto come
industria a domicilio o protoindustria. La figura centrale era in questo caso il
mercante imprenditore , il quale acquistava la materie prima e la affidava a operai
che la lavoravano nella propria abitazione , ed erano retribuiti a cottimo , cos era
europea del pesce salato. Il commercio con il Baltico e la pesce delle arringhe in
alto mare furono i fondamentali su cui si costru la grande prosperit olandese del
XVII secolo , allorch Amsterdam eredit la funzione che era stata di Anversa , di
emporio internazionale e perno degli scambi fra aree europee diverse , di capitale
della finanza e del credito , e anche centro industriale di primaria importanza.
Accanto a questi scambi vennero acquistando sempre maggiore importanza i
rapporti commerciali con il nuovo mondo. I coloni doltreoceano avevano bisogno
di tutto e pagavano con oro e argento estratti dal suolo e dai fiumi , pi tardi con
derrate molto richieste come zucchero , tabacco e legname. I paesi iberici
cercarono invano di imporvi il monopolio. Carattere diverso ebbe linterscambio tra
Europa e Asia , dominato nel XVI secolo dai portoghesi , scopritori della rotta che
circumnavigava lAfrica. Limpero portoghese si basava sul possesso di scali e
fattorie e su accordi con i potentati locali. Le spezie e gli altri prodotti dellOriente
che prima raggiungevano lEuropa attraverso la mediazione genovese o veneziana
presero la via di Lisbona. Nel corso del XVII secolo ai portoghesi subentrarono gli
olandesi , che si impadronirono in particolare delle isole della Sonda e delle
Molluche , dove organizzarono con metodi schiavistici anche la produzione della
cannella , della noce moscata e dei chiodi di garofano. Ancora pi+ tarda fu la
penetrazione commerciale e coloniale francese e soprattutto inglese che si diresse
verso il subcontinente indiano. Protagoniste assolute dei traffici con loceano
indiano furono le compagnie privilegiate costituite a partire dal tardo 500 in
Inghilterra , nelle province unite e in Francia. Con questo nome si designano due
tipi diversi di organizzazione commerciale. Il primo consiste in una corporazione di
mercanti , che godono del monopolio di un certo traffico ma operano
individualmente ,. Le compagnie delle Indie orientali costituite a Londra nel 1600 e
ad Amsterdam nel 1602 , e pi tardi le compagnie francesi fondate da Colbert ,
erano invece societ per azioni , il cui capitale era diviso in quote possedute da
mercanti e finanzieri che percepivano ogni anno i dividendi. Tratti distintivi dellet
moderna furono da un lato la nascita di un economia mondiale imperniata
sullEuropa , dallaltro lo spostamento dellasse dei traffici dal Mediterraneo
allAtlantico e ai mari settentrionali. Rimase invece a lungo inalterato il dominio del
capitale mercantile sulla produzione , rivelato anche dal fatto che i termini di
commercio , commerce e trade erano comunemente usati anche per designare le
attivit industriali. A livello teorico , tale supremazia si rifletteva nelle idee
economiche che da Adam Smith in poi consuetudine raggruppare sotto
letichetta di mercantilismo.
oratores ,il clero ; bellatores , la nobilt ; laboratores , coloro che lavoravano per tutti.
Questa visione tripartitica appare salda ancora alla vigilia della rivoluzione francese. Il
termine ceto il pi adatto a distinguere questi gruppi , a determinare il rango di un
soggetto infatti , concorrevano la nascita , il ruolo ricoperto nella vita pubblica e il
prestigio e i privilegi derivanti da esso. In tutti questi diversi ceti vi era una scala
gerarchica ben definita. Charles Loyseau giustificava queste disuguaglianze con lidea
di una gerarchia naturale tra tutte le creature voluta dalla provvidenza divina. E come
nel creato vi sono diversi gradi di perfezione , cos nella societ umana vi sono diversi
gradi di bont e di virt , collegati alle origini familiari e alla condizione sociale. Una
delle componenti fondamentali delluniverso tragico shakespeariano sta nella minaccia
di sovversione e ricaduta nel caos che linfrazione delle gerarchie naturali fa ricadere
sullumanit. Espressione in tal senso il discorso di Ulisse nel Troilo e Cressidra.
Anche ad un capo rivoluzionario come Cromwell veniva naturale identificare linteresse
della nazione con la distinzione tra un lord , un gentiluomo e un coltivatore. Certo ,
proprio la storia inglese dimostra come la tesi di una disuguaglianza naturale tra gli
uomini dovesse fare i conti con una tradizione legata allaffermazione della civilt
comunale del 200 300 . Di essa si era fatto portavoce Dante , nel convivio , quando
si era richiamato alla comune discendenza da Adamo per negare lesistenza di
unaristocrazia di sangue. Questo motivo egualitario riaffior spesso nelle rivolte
popolari della prima et moderna ; daltra parte lordine sociale appariva fortemente
incrinato dai fenomeni di mobilit sociale caratteristici del XVI secolo. La stratificazione
sociale dellEuropa preindustriale era la risultante della nascita pi o meno altolocata ,
della funzione ricoperta , del denaro ed era oggetto tanto di contestazioni quanto di
consensi e apologie.
NOBILI E CIVILI
Nobilt e clero erano i due ceti meglio riconoscibili e pi chiaramente definiti. Ciascuno
dei due tuttavia , comprendeva al suo interno una vasta gamma di sottogruppi.
Lorigine e la configurazione delle elites nobiliari europee presentano molte specificit
locali chiaramente legate alla diversa incidenza di fattori quali la tradizione classica ,
con le distinzioni tra uomini liberi e schivi , le tracce pi o meno profonde lasciate dai
legami feudali vassallistici , letica cavalleresca e limportanza attribuita alla
professione delle armi. Dovunque , nobilt significa in primo luogo ricchezza , o
almeno agiatezza ; basata fondamentalmente sulla propriet della terra alla quale si
associano in misura variabile anche funzioni di giustizia e polizia e un potere esercitato
sugli uomini allinterno della signoria. I proventi della terra sono spesso integrati da
entrate di varia natura: estrazione di minerali , vetrerie , attivit di trasformazione dei
prodotti dellagricoltura o dellallevamento , stipendi derivanti da attivit svolte per la
chiesa o per il principe. La figura del nobile povero pi frequente dove la nobilt
pi numerosa , in Polonia contava 8% della popolazione o in Spagna 5%. In Castiglia il
tipo dellhidalgo privo di mezzi per quanto ossessionato dalla difesa dellonore e il mito
della cavalleria raffigurato dal Don Chisciotte. Nel resto dEuropa la nobilt era
intorno all1 %. La nobilt tuttavia , comprendeva diversi livelli di ricchezza e
prestigio : in Castiglia si contano addirittura sette categorie , si andava dai grandi di
Spagna , ai semplici Hidalgos e caballeros villanos. Alla collocazione prevalentemente
rurale dei ceti nobiliari delle aree dove pi forte era limpronta feudale , si
contrapponeva la spiccata fisionomia cittadina dei patriziati dellItalia e dei Paesi Bassi
, della Germania occidentale. Tra 600 e 700 lEuropa dominata dalle monarchie ma
tra queste bisogna distinguere tra quelle assolute come quella di Re sole e quelle cui
lesercizio della sovranit dipendeva dal beneplacito della nobilt (Polonia ) , o da un
accordo tra il Re e la classe dirigente come avvenne in Inghilterra dopo la grande
rivoluzione del 1688 1689. Il rafforzamento degli apparati statali tra la fine del XV e
gli inizi del XVII secolo , sommandosi alle ripercussioni sociali della crescita e della
rivoluzione dei prezzi fu allorigine di una sorta di crisi dei ceti nobiliari , alle prese da
un lato con la concorrenza sempre pi agguerrita di nuovi gruppi di origine mercantile
e borghese , e dallaltro con controlli e limitazioni sempre pi severe al suo potere. La
nobilt fini per convincersi di costituire un gruppo a parte , storicamente privilegiato ,
biologicamente superiore : lorigine storica del suo primato viene identificata dal conte
di Boulainvilliers e altri nella discendenza diretta dai Franchi conquistatori dellantica
Gallia . Come si diventava nobili? I patriziati dellItalia centro-settentrionale avevano
elaborato un sistema di cooptazione basato sullantica residenza in citt , sulla
ricchezza e sullastensione dai loschi lucri ( attivit mercantili) . In Francia , Inghilterra
e Spagna si afferm il principio secondo cui era nobile chi era considerato tale dal
sovrano. Ci avveniva o come sanzione di un processo di assimilazione verificatosi di
fatto in seguito allacquisto di feudi , a matrimoni nobili , oppure come titolo per
benemerenze vere o presunte in campo militare o civile , in realt spesso era motivato
da una cospicua donazione alle casse regie. Questi nuovi nobili erano guardati con
disprezzo e sarcasmo dai rappresentanti della pi antica nobilt , ma bastavano poche
generazioni perch le distanze si riducessero nel senso di una comune adesione
allethos aristocratico. Tra il 600 e il 700 le aristocrazie europee , non pi minacciate
nel loro primato scoiale ed economico e ormai pronte ad integrarsi nelle strutture dello
stato monarchico e ringiovanite con lingresso di nuovi membri vivono unet delloro
offrendo alle altre classi lo spettacolo invidiato di uneleganza e di uno stile destinati a
durare come modelli sociali ben oltre lancien regime. Il termine borghesia non pi
idoneo per designare i ceti intermedi tra nobilt e plebe. Un dominatore comune di tali
categorie sociali la connotazione urbana , il rifiuto del lavoro manuale , il possesso di
risorse immobili e mobili ma anche listruzione e le conoscenze altolocate che lo
garantivano dalla caduta nellindigenza cui erano invece esposti , in un mondo privo di
ammortizzatori sociali , coloro che vivevano alla giornata.
POVERI E MARGINALI
Jean-Pierre Gutton distingueva tra i poveri strutturali , coloro che anche in tempi
normali vivono del tutto o in parte di elemosine , e i poveri congiunturali cio coloro
che ricavavano appena ci che era necessario per la sopravvivenza . Vi una
trasformazione dellimmagine del povero tra il Medioevo , in cui rappresentava una
controfigura di Cristo ed era investito da un aura sacrale e let moderna in cui appare
sempre pi come una minaccia allordine costituito e alla salute pubblica. Tale
evoluzione da ricondurre in parte al pi generale mutamento di valori e prospettive
proprio dellet del Rinascimento e della riforma protestante. Al povero residente ,
tende a sostituirsi il vagabondo che vive di espedienti e non disdegna la frode o il
furto. Nei confronti di questi indesiderabili gli Stati corrono ai ripari , prendono
provvedimenti di sempre crescente severit che comprendono lespulsione dei poveri
forestieri , il divieto dellaccattonaggio e lobbligo del lavoro per i poveri fisicamente
abili. Lutopia della grande reclusione dei poveri continu anche nel 700 ,
combinandosi variamente con le varie tendenze filantropiche che portarono alla
fondazione di grandi ricoveri come quello di Napoli , Roma e Genova mentre in
Ai governi erano riconosciuti il diritto-dovere della difesa del territorio e quello del
mantenimento dellordine e della pace al suo interno. Come esempio di questo
monopolio della violenza regale vi l dura lotta ingaggiata da Richelieu contro i duelli
aristocratici. Il luogo dove la potenza del re si manifesta di pi la corte . Una delle
sue funzioni era raccogliere intorno al re la nobilt pi ricca e prestigiosa , separandola
cos dai propri territori e garantendone la fedelt attraverso unoculata distribuzione di
favori. La corte anche , nel 16 e 17 secolo , il centro di elaborazione di una
raffinata cultura artistica e letteraria e delle norme che regolano i rapporti sociali ,
destinate a diffondersi per un meccanismo di imitazione in tutta la societ. Dovunque
il re coadiuvato da un consiglio. Grande importanza hanno accanto ai consiglieri , i
segretari del principe , figure dalle quali tra 50 e 700 hanno origine i moderni ministri.
La giustizia era uno degli attributi centrali della sovranit . Nellet moderna il diritto
del principe impone la propria supremazia su ogni altro ordinamento . la legislazione
regia mantiene tuttavia fino al 18 secolo un carattere frammentario e lascia cos
scoperte ampie aree di rapporti giuridici , in particolare di tipo familiare e privatistico.
In questi settori suppliscono le consuetudini e gli statuti sociali . Sullo sfondo
conservano tutto il proprio prestigio il diritto romano e , nei paesi rimasti fedeli a Roma
, il diritto canonico ma forniscono insieme con la giurisprudenza accumulatasi nei
secoli , la ratio iuris , la chiave per linterpretazione delle norme vigenti. La pluralit e
la disorganicit delle fonti del diritto lasciano ampio spazio alla discrezionalit dei
giudici. Non mancarono nel 17 e 18 secolo i tentativi di consolidamento. Ma solo
lilluminismo giuridico maturo indic come esigenza primaria la redazione di un corpo
di leggi organico e del tutto autonomo. Solo ala fine del 18 secolo apparvero in
Austria e Prussia i primi codici cos concepiti , in attesa della codificazione napoleonica
che costituir il modello per tutta lEuropa continentale dell800. La medesima
complessit e tendenza verso laccentramento e luniformit tra 70 e 800 si
riscontrano nei sistemi giudiziari dellEuropa centro-occidentale. La situazione di
partenza vede una molteplicit di giurisdizioni , solo in parte riconducibili allo Stato. Il
primato della giustizia statale si afferma sia con listituzione e il rafforzamento di
forme di controllo su queste diverse istanze , sia con il ricorso allappello o
allavocazione delle cause e con lestensione e la specializzazione della rete dei giudici
regi. I grandi tribunali non solo controllano lapplicazione della legge , ma
contribuiscono a crearla o reinterpretarla con le loro sentenze , e si arrogano anche
una funzione politica come guardiani della costituzione. La semplificazione della selva
di giurisdizioni particolari e la definizione di un modello di funzionamento della
giustizia a tre istanze sar anche qui frutto delle riforme illuminate e poi soprattutto
dellet rivoluzionaria e napoleonica. Lavvento degli eserciti permanenti , laumento
esponenziale degli effettivi , laccresciuta importanza della fanteria e dellartiglieria , lo
sviluppo in senso orizzontale delle fortificazioni determinarono nella prima et
moderna un volume di spese fuori ogni proporzione delle entrate patrimoniali e furono
quindi allorigine della fiscalit permanente. Anche la guerra tende allefficienza e alla
specializzazione . Gli eserciti del 700 non sono pi bande di straccioni dedite al
saccheggio. Gli stati perseguono lo spostamento degli equilibri politici piuttosto che
lannientamento del nemico. Il tempo della guerra totale e delle nazioni in armi verr
inaugurato soltanto dalla rivoluzione francese. La crescita dellapparato fiscale-militare
comport a sua volta il reclutamento di una burocrazia regia ormai be distinta dal
personale di corte. Si estende quella degli uffici amministrativi e finanziari che alla fine
si sostituisce alle forme tradizionali di autogoverno locale. Figura emblematica della
congiunto dei due sovrani che ebbe inizio nel 1479 dopo un periodo di difficolt e
guerre civili. Fu soprattutto la Castiglia a essere oggetto delle cure dei sovrani.
Lanarchia feudale e il banditismo vennero repressi con la riorganizzazione della Santa
Fratellanza , una confederazione di citt che svolgeva compiti di polizia.
Lamministrazione delle citt venne posta sotto tutela con la nomina di funzionari regi
detti corregidores. Le cortes furono convocate di rado e indotte senza troppa fatica ad
approvare le richieste finanziarie della corona. La sottomissione della nobilt fu
agevolata dalla politica di concessioni e favori di Ferdinando I. Le tre province
componenti il regno dAragona , mantennero inalterati i propri privilegi e le proprie
autonomie. Venne istituito un vicer un nel 1494 un consiglio dAragona. Gli elementi
in comuni erano la tradizione della Reconquista , della guerra contro i mori e
lintransigente difesa religiosa. Linquisizione spagnola creata nel 1478 e sottoposta
allautorit regia era lunico organo la cui giurisdizione si estendeva alla Castiglia e
allAragona. La tradizione di militanza religiosa spagnola fu confermata nel 1492 con la
conquista del Regno di Granada e con lespulsione degli ebrei. Alla morte di Isabella
nel 1504 il trono doveva andate alla figlia dei re cattolici . Giovanna , che aveva
sposato Filippo dasburgo . Ma la morte di questultimo nel 1506 e la pazzia di
Giovanna permisero a Ferdinando di riprendere in mano le redini del potere che tenne
fino ala morte. Oltre alle conquiste italiane egli annett il Regno pirenaico di Navarra
nel 1512 che estendeva il dominio spagnolo ai suoi confini naturali.
In Inghilterra Enrico Tudor VII , uscito vincitore dalla guerra delle due rose tra le case di
Lancaster e York terminata nel 1485 , consolid gradualmente il suo potere stroncando
varie congiure nobiliari , amministrando oculatamente le finanze e rafforzando gli
organi centrali del governo regio : il Consiglio della corona , i consigli del Nord e del
Galle , e il tribunale della camera stellata che si occupava della common law.
Localmente furono rafforzate le funzioni dei giudici di pace nominati al re , non
retribuiti e tratti dalla nobilt provinciale. Il parlamento fu convocato sempre pi
raramente , tale indirizzo assolutistico fu proseguito dal successore Enrico VIII , che nel
primo ventennio deleg lamministrazione interna al cardinale Wolsey e si dedic alle
guerre continentali dalle quali non trasse alcun vantaggio. Il distacco da Roma e latto
di supremazia del 1534 coincideranno con un rafforzamento delle strutture di governo
ma anche della riaffermazione del parlamento come portavoce del popolo.
Alla morte di Federico II dAsburgo nel 1493 lImpero Germanico rimaneva un coacervo
ingovernabile di stati territoriali , principati ecclesiastici , libere citt , feudi immediati ,
di popoli e lingue diverse. Il sovrano inoltre reggeva a titolo ereditario gli stati della
casa dAsburgo mentre doveva la dignit imperiale alla designazione della Dieta
composta dai sette grandi elettori. A questo nucleo ristretto i contrapponeva la Dieta
allargata a tutti gli ordini dellimpero. Il regno di Massimiliano I si apr con a ace di
Senlis con la Francia nel 1493 che riconosceva agli Asburgo il possesso dei Paesi
Bassi , dellArtois e della Franca Contea. Il tentativo compiuto dalla Dieta di Worms del
1495 di dare compattezza allimpero germanico e estrarne regolari risorse finanziarie
ebbe un successo limitato: la creazione di un tribunale imperiale e di un consiglio
composto di 17 membri ( Reichsrat ) , il versamento allimperatore di un soldo comune
sarebbe stato subordinato allapprovazione della Dieta. In realt cess ben presto di
essere pagato. Un centro accentramento fu conseguito solo negli stati ereditati dagli
Asburgo . La volont di Massimiliano di opporsi alle velleit italiane dei re di Francia
rimase velleitaria e il tentativo di ridurre allobbedienza i cantoni elvetici naufrag nel
1499 con la disfatta di Dornach , presso Basilea che segn linizio dellindipendenza
svizzera.
temporali e spirituali tolse la scomunica e nel 1511 promosse una lega santa contro la
Francia , di cui temeva la potenza attirando la Spagna Inghilterra e la svizzera .
Tornarono cos nel 1512 i De Medici a Firenze , venne occupato lo stato di Milano e la
Francia allora si riappacific con Venezia per cacciare gli svizzeri. Negli anni
successivi , grazie anche allaiuto dei contadini veneti vessati dagli invasori , vennero
riconquistate le citt venete in mano allimperatore. Ma la sconfitta di Agnadello segn
linizio d una politica conservatrice per la Serenissima. Nel 1515 sal sul trono appena
ventenne il nuovo re di Francia Francesco I che nel 1515 pass le alpi con 10000
cavalieri e 30000 fanti , il 13-14 settembre davanti a Melegnano si svolse lo scontro
con i fanti svizzeri che occupavano Milano , il buon uso dellartiglieria e il tempestivo
aiuto dei veneziani consentirono a Francesco I di trionfare e concedere agli svizzeri
solo il Canton Ticino. La pace di Noyon del 1516 tra Franci e Spagna concedeva agli
spagnoli il Regno di Napoli . a Francesco il ducato di Milano, ma laccoro avr vita
breve.
CARLO V : IL SOGNO DI UNA MONARCHIA UNIVERSALE
Nel 1516 alla morte di Ferdinando il cattolico , il nipote Carlo dAsburgo , figlio di
Giovanna la pazza e Filippo dAsburgo eredit il trono. Il 27 Giugno 1519 alla morte
dellimperatore Massimiliano I , Carlo I venne eletto imperatore grazie allostilit degli
elettori tedeschi verso la corona di Francia e alloro prestato dai banchieri per
comprare i voti. Dagli influssi provenienti dalla zia Margherita e dal suo predecessore
futuro papa Adriano VI, aveva ereditato una profonda erasmiana religione e la cultura
aristocratica e cavalleresca franco-borgogna; a completare il quadro si aggiunse il
dovere percepito di guida della cristianit. Nel soggiorno spagnolo (1517-1520), Carlo
aveva scontentato la nobilt locale distribuendo molte cariche a gentiluomini del suo
seguito e aveva imposte nuove tasse alla citt di Castiglia per pagare lincoronazione
imperiale. Dopo la sua partenza si form una coalizione di citt che rivendicavano le
proprie autonomie e diedero inizio alla rivolta dei comuneros; ben presto la rivolta
assunse un carattere popolare e antifeudale estendendosi nelle campagne. Il timore di
un sovvertimento delle gerarchie sociali spiega la defezione dellaristocrazia che
sconfisse a Villalar nel 1521 i comuneros. Carlo V impar a rispettare maggiormente i
sudditi spagnoli tra cui soggiorn per 16 anni su 40 del suo regno, spagnoli furono in
misura crescente i suoi consiglieri e capitani e il matrimonio con linfanta del
portogallo Isabella, ben si inquadrava nella tradizione politica dinastica dei re di
Spagna. I castigliani portarono il maggior peso finanziario delle guerre di Carlo, ma ne
trassero i maggiori benefici in termini non solo di impieghi civili e militari ma di gloria e
onore, sia dai possedimenti europei sia dal nuovo mondo.
ASBURGO CONTRO VALOIS: LA RIPRESA DELLA GUERRA IN ITALIA
Dal 1520 lattenzione di Carlo V fu assorbita dallItalia. La Francia, doveva cercare di
rompere laccerchiamento dei domini asburgici mentre limpero mirava a conquistare il
milanese e la borgogna situati entro i confini imperiali. Milano venne evacuata dai
francesi fin dal 1521, le cose peggiorarono con lelezione pontificia di Adriano VI (ex
precettore di Carlo V) e col passaggio al campo imperiale di Inghilterra e Repubblica di
Venezia. Nel 1524 Francesco I, forte di 30mila uomini, rientra a Milano e assedia Pavia;
ma sopraggiunti i rinforzi dalla Germania, gli imperiali sconfiggono i francesi il
catturando Francesco I che, per ottenere la libert, dovette firmare nel 1526 il Trattato
di Madrid con cui rinunciava per sempre al milanese e alla borgogna. Tuttavia nel
maggio del 1526 a Cognac venne stipulata una lega difensiva tra Francia, Papa
Clemente VII , Firenze e la Repubblica di Venezia; intanto i turchi, alleati francesi,
avanzavano in Ungheria. I francesi tardarono a intervenire in Italia cos nel 1527
12mila lanzichenecchi al servizio di Carlo V discesero la penisola arrivando sotto le
mura di Roma dove, rimasti senza capi, i federi luterani, sottoposero la citt ad un
orribile saccheggio. I fiorentini ne approfittarono per sollevarsi contro i Medici e
ristabilire un governo repubblicano. Lanno seguente un esercito francese mosse
contro Napoli occupando Genova, dove larmatore Andrea Doria improvvisamente trad
i francesi, pass allimpero e impose ai suoi concittadini una riforma costituzionale in
senso oligarchico. I francesi, senza appoggio navale e decimati da una pestilenza, si
ritiravano nel mezzogiorno. Nel 1529 Carlo V firm con il papa la pace di Barcellona e
a Cambrai si riconcili con Francesco I che rinunciava ai domini italiani ma conservava
la Borgogna. A Milano fu insediato Francesco II Sforza con il patto che alla sua morte il
ducato sarebbe tornato nei domini imperiali; Carlo venne incoronato imperatore in San
Petronio (ultima volta in Italia). In cambio il Papa ebbe lappoggio per piegare la
resistenza cittadina e riportare nel 1530 i Medici a Firenze. Mentre limperatore era
impegnato contro i turchi nel Mediterraneo e contro i protestanti in Germania,
Francesco I riaccese la guerra in Italia e nei Paesi Bassi ma in entrambi i casi permase
la situazione precedente.
Yemen, il suo impero contava, intorno al 1530, oltre 30milioni di abitanti. Una
caratteristica della civilt islamica era la pacifica convivenza di razze e religioni
diverse. Fondamentale fu anzi il contributo dei sudditi cristiani al rafforzamento del
regime attraverso la leva forzata (devshirme) di bambini educati nella fede
musulmana e addestrati per il servizio di corte o per formare il corpo dei giannizzeri.
Accanto ai giannizzeri e a una progredita artiglieria vi erano i sipahi, cavalieri che in
cambio del servizio militare ricevevano terre non ereditarie (timar). Nellimpero
ottomano tutta la terra era di propriet del sovrano che esercitava unautorit assoluta
e dispotica sugli uomini e sulle cose. Anche i membri del divan (consiglio) presediuto
dal gran visir erano spesso schiavi o liberti. Gli aspetti dispotici del sistema di governo
ottomano non incidevano per sulla vita della massa dei sudditi, per certi aspetti
migliore di quella europea:
Non esisteva la servit della gleba
Il prelievo operato sui contadini dai timarioti e dallo stato non era gravoso
I giudici che applicavano la legge islamica amministravano una giustizia pronta
ed imparziale
La protezione dello stato era assicurata ai mercanti e agli artigiani riuniti in
corporazioni
GUERRE E ESERCITI TRA MEDIOEVO ED ET MODERNA
Il declino della cavalleria pesante era iniziato sui campi della guerra dei Centanni
dove gli arcieri inglesi avevano fatto strage dei cavalieri francesi. I fanti svizzeri, ad
esempio, parte rilevante dellesercito di Carlo VIII, furono in grado di conquistare nel
1512 da soli il Ducato di Milano. Essi si schieravano in un quadrato di 6mila uomini
protetto ai lati da soldati armati di picche lunghe anche 5/6 metri impugnate
orizzontalmente sopra la testa creando un istrice dacciaio che neutralizzava le cariche
dellartiglieria. Ma erano vulnerabili al fuoco dei cannoni e degli archibugi e inservibili
per lattacco alle fortezze. Il generale spagnolo Consalvo De Cordova, negli scontri con
i francesi per il dominio di Napoli, mise a punto uno schieramento pi flessibile
creando unit di 3mila uomini, dette tercios, composte da picchieri e archibugieri, il cui
fuoco nutrito preparava lattacco allarma bianca, queste formazioni avrebbero
dominato le guerre europee fino alla battaglia di Rochroi del 1643. La cavalleria
conserv la sua importanza come arma ausiliaria ma armature di ferro e lancia
vennero sostituite con armamenti pi leggeri comprendenti sciabole e pistole. Il
guerriero medioevale era espressione di un ordine sociale che riservava la professione
bellica ad una classe di milites in grado di trarre dei propri possedimenti feudali risorse
e uomini necessari; ed era legato a un ethos aristocratico e cavalleresco che riteneva
vile colpire da lontano un nemico. Lascesa della fanteria e dellartiglieria ad armi
manifestava invece la nuova potenza finanziaria accentrata dello stato rinascimentale
e relegava un ruolo accessorio lapporto della nobilt anche per la difesa che, vista la
potenza e la gittata dei cannoni, richiedeva lo sviluppo di fortificazioni in senso
orizzontale che richiedevano mezzi e tecniche ormai alla portata solo dei principi
territoriali. Anche nelle truppe mercenarie, albergavano uno spirito di corpo e un
orgoglio professionale. Nei tercios spagnoli, poi, erano assai numerosi gli hidalgos che
si arruolavano non solo per denaro ma perch ritenevano la professione delle armi
lunica onorevole e per un senso di fedelt alla monarchia e allortodossia religiosa;
anche i soldati di estrazione popolare tendevano a far propri questi sentimenti
ereditati dalla tradizione della guerra contro i mori. In tale disposizione danimo, oltre
che nelle qualit del soldato spagnolo: sobriet, disciplina, tolleranza delle fatiche, va
cercata la chiave di una supremazia militare dimostrata per oltre un secolo sui campi
dEuropa.
ma anche per catturare prigionieri sacrificati a centinaia agli dei nei corsi di grandi
cerimonie pubbliche. La religione azteca era infatti permeata sullidea della precariet
dellordine cosmico, continuamente minacciato da catastrofi naturali e dalla collera
degli dei, in primo luogo del dio Sole che tutti i giorni doveva combattere contro le
forze avverse e necessitava, quindi, di sangue umano. La religione permeava in tutti i
suoi aspetti la vita degli aztechi e giustificava un ordine sociale caratterizzato da rigide
divisioni di ceto: solo il sovrano e la nobilt, da cui erano tratti i sacerdoti, potevano
possedere la terra coltivata da servi della gleba; per il resto erano le comunit,
costituite da clan a base parentale, a procedere a redistribuzioni periodiche del suolo
agricolo. Privilegi avevano anche le corporazioni dei mercanti e degli artigiani
specializzati.
Anche limpero Inca che si estendeva per una lunghezza di 4mila km lungo la
cordigliera delle Ande e la costa del Pacifico si era costituito nel secolo precedente
linvasione spagnola a partire dalla base intorno a Cuzco, nel Per meridionale. Al
vertice della societ era linca, il sovrano semidio, circondato da unaristocrazia
composta sia dalloriginaria civilt inca sia dai figli dei capi delle trib sottomesse,
tenuti a corte come ostaggi; la base della societ era layllu, la comunit contadina
che si incaricava di amministrare la giustizia al suo interno e distribuire le terre
riservando una parte del prodotto allo Stato e una per il culto. Accanto alla divinit
solare, Inti, gli inca adoravano Viracocha, il creatore del mondo, di cui si attendeva il
ritorno e con cui verranno identificati gli spagnoli di Pizarro. Limpero Inca era riuscito
a dotarsi di una salda organizzazione statale grazie allinvio di governatori in ogni
provincia e alla deportazione delle popolazioni indocine. Gradi magazzini pubblici
erano eretti in ogni circoscrizione e da essi erano tratti gli alimenti per sfamare i
lavoratori requisiti per la Mita, una sorte di corv statale che serviva a costruire opere
pubbliche.
I VIAGGI DI ESPLORAZIONI E DI SCOPERTA
Il primo paese a intraprendere lesplorazione ei nuovi mondi nel XV secolo fu il
Portogallo , grazie a alla posizione geografica , allalleanza stabilita dalla dinastia Aviz
con il ceto mercantile e marinaresco e infine allinteresse per lesplorazione che prese
il principe Enrico il navigatore. A lui si devono i perfezionamenti che fecero della
caravella lo strumento ideale per la navigazione oceanica. Ai progressi compiuti nella
costruzione delle navi e nella tecnica della navigazione mediante uso della bussola ad
ago magnetico e di strumenti in grado di misurare la latitudine doveva aggiungersi
lesperienza di capitani e marinai nel calcolare le distanze percorse e nello sfruttare i
venti. Lespansione marittima portoghese ebbe inizio con la presa di Ceuta, a Sud
dello stretto di Gibilterra nel 1415 e prosegu nel 15secolo con loccupazione di Madera
e delle Azzorre, la scoperta delle isole di Capo Verde e del Golfo di Nuova Guinea
(1472). Fin dagli anni 40 le caravelle portoghesi tornarono cariche di schiavi neri
ottenuti con razzie sulle coste o comprati da potentati indigeni e pi tardi anche di oro.
Fu al fine di agevolare questi traffici che vennero costruite le prime fortezze lungo le
coste africane. Il re Giovanni II si pose con chiarezza lobiettivo di circumnavigare
lAfrica in direzione dellOriente e di ottenere informazioni circa i porti e la navigazione
nellOceano indiano. Bartolomeo Diaz, alla fine del 1487, doppi lestremit
meridionale dellAfrica da lui battezzata Capo di Buona Speranza. A Giovanni II nel
frattempo si era rivolto il navigatore genovese Cristoforo Colombo: in Portogallo, dove
si era spostato, era maturato il progetto di raggiungere lOriente circumnavigando la
terra verso occidente. A tale disegno contribu la convinzione tratta dallipotesi del
Toscanelli che le coste del Giappone fossero separate dallEuropa da appena 60 di
longitudine, circa 1/3 della distanza reale. Poich i portoghesi furono scettici, Colombo
approfitt del clima di esaltazione creato dalla caduta dellultimo regno moro in
Spagna, ottenne dai re cattolici le capitolazioni di Santa F (17 aprile 1492). Oltre a
una parte del denaro necessario, la regina Isabella concedeva a Colombo il titolo di
ammiraglio del Mare Oceano, la carica di vice re e governatore delle terre
eventualmente scoperte e una partecipazione agli utili che ne sarebbero derivati oltre
a privilegi nobiliari. Il 3 agosto 1492 tre velieri con 120 uomini presero il largo dal
porto atlantico di Palos. Dopo una sosta di un mese alle Canarie, la flotta punt verso
ponente dopo 36 giorni di navigazione arrivarono allisola di Watling, nelle Bahamas,
battezza da Colombo San Salvador. Ma lammiraglio era convinto, e lo rimase per
sempre, di essere giunto nelle propaggini dellAsia; le ben pi grandi isole di Cuba e
Haiti, successivamente esplorate, furono scambiate per le isole del Giappone. Nel
marzo del 1493 egli fece un trionfale ritorno a Palos, portando alcuni indiani,
pappagalli e abbastanza oro ottenuto dagli indigeni per indurre Isabella a finanziare
una seconda e pi consistente spedizione. Ma il 2 viaggio produsse solo un carico di
schiavi e accuse di mal governo contro lammiraglio che con enormi difficolt otterr i
mezzi per altre 2 spedizioni che portarono alla scoperta delle foci del fiumi Orinoco e
alla perlustrazione delle coste dellAmerica centrale. Contemporaneamente leco della
scoperta di Colombo aveva stimolato nuove iniziative quali le spedizioni del veneziano
Giovanni Caboto ( 1497 e 1498) a Terranova, Labrador e alle coste nord occidentali
degli Stati Uniti per conto degli Inglesi; e la ricognizione di quasi tutta la costa
Atlantica dellAmerica meridionale compiuta da Amerigo Vespucci, al servizio prima
della Spagna e poi del Portogallo. Fu proprio Vespucci a comprendere che non dellAsia
si trattava ma di un nuovo continente che in suo nime prender il nome di America.
Nel giugno 1494 Giovanni II stipul con la corte spagnola il Trattato di Tordesillas che
fissava la linea divisoria tra larea portoghese e quella spagnola 370 leghe a Ovest di
Capo Verde, il che render possibile al Portogallo rivendicare la propriet del Brasile.
La rivalit con la Spagna affrett i preparativi portoghesi per la spedizione alle Indie
orientali affidata al nobile Vasco Da Gama. Doppiato il Capo di Buona Speranza le 4
caravelle risalirono le coste dellAfrica fino a Malindi. Qui un pilota musulmano che
conosceva la rotta si un alla spedizione che il 20 maggio 1498 gett le ancore nei
pressi di Calicut, lungo la costa del Malabar indiano. Egli caric le sue navi di spezie e
pietre preziose ma il viaggio di ritorno fu lungo e penoso cos 2 sole navi fecero rientro
in patria nel 1499. Subito una nuova e pi agguerrita flotta venne allestita e affidata al
nobile Cabral che nel 1500 prese possesso del Brasile e giunse in India ripetendo il
viaggio di Vasco da Gama, prendendo a cannonate la citt di Calicut e stabilendo
invece relazioni daffari con il sovrano di Cockin. Il primo a vedere limmenso oceano
che si estendeva al di l del continente americano fu lo spagnolo Nunez de Balboa
che, con una faticosa marcia nella foresta tropicale, attravers nel 1513 lodierna
Panama.
Ferdinando Magellano, un portoghese al servizio del re di Spagna, trov in fondo alla
Patagonia, nel 1520, lo stretto destinato a prendere il suo nome. A questo punto egli
con sole 3 navi attravers il Pacifico e si impossess delle Filippine. Perito Magellano in
uno scontro con gli indigeni, il comando fu assunto da Sebastiano Del Cano; dopo
ulteriori perdite meo di 20 uomini giunsero sulle coste spagnole nel 1522. Dora in poi
LE RIPERCUSSIONI IN EUROPA
Lafflusso di metalli preziosi port la rivoluzione dei prezzi , cio alla tendenza
inflazionistica che port nel XVI secolo a quadruplicare i prezzi delle derrate. Buona
parte di tali metalli furono usati per pagare limportazione delle spezie dalloriente. Si
delinearono i contorni di uneconomia globale in cui i paesi pi progrediti del vecchio
continente sarebbero stati il centro propulsore delle attivit commerciali e finanziari
produttrici di manufatti , mentre le colonie fornivano materie prime , derrate agricole e
forza lavoro spesso servile. Importanza centrale assunsero e assumeranno nei
consumi popolari il mais la patata il pomodoro , lo zucchero il caff il tabacco il cacao.
Ma tali acquisizioni nel 500 erano allinizio , mentre immediato fu limpatto delle
scoperte geografiche. Vi fu un enorme ampliamento geografiche e scientifiche:
sfericit della terra , la percezione delle sue dimensioni , inoltre il confronto con civilt
diverse form un identit europea. Nacque il tramonto del mito degli antichi che segno
il passaggio dal Rinascimento alla Controriforma e lavvia della nascita del moderno
modello di progresso.
dopo atroci torture. Mentre allinizio degli anni 20 Lutero e il suo braccio destro Filippo
Melantone disapprovavano ogni costrizione in materia di fede e confidavano
nellintrinseca virt della parola di Dio , in seguito furono indotti ad appoggiarsi
sempre di pi allazione dei principi e ad approvare la costituzione di chiese
evangeliche da questi ordinate e controllate. La corrente pi radicale della riforma
sopravvisse grazie allazione degli anabattisti. Dalla Svizzera la dottrina si propag ai
Paesi Bassi Germania e Boemia. Caratterizzavano inoltre i gruppi anabattisti la
separazione dei veri credenti dal resto dellumanit , la tendenza a formare comunit
basate sullaiuto reciproco , il disconoscimento delle autorit terrene e la fede
nellilluminazione diretta da pare dello Spirito Santo. Nonostante le persecuzioni
rimasero fedeli al principio della non violenza. Ma nel 1534 figli anabattisti Olandesi
stanziatisi a Munster in Vestfalia si impadronirono del governo della citt e vi imposero
la comunione dei beni e la poligamia. Resistettero per 16 mesi alla presa della citt
furono massacrati.
LA CONCLUSIONE DEI CONFLITTI IN GERMANIA
LImperatore Carlo V convoc nel 1530 una dieta ad Augusta. Qui Filippo Melantone
redasse una professione di fede a cui ader la maggior parte delle citt e dei principi
riformati; ma lintransigenza dei teologi cattolici rese impossibile laccordo. Carlo V
intim ai protestanti di sottomettersi ma egli stipularono la lega difensiva di
Smalcalda. Lultimo fallimentare tentativo di conciliazione avvenne nel 1541 a
Ratisbona. Neppure la vittoria schiacciante riportata da Carlo sulla lega a Muhlberg nel
1547 pose fine al conflitto e il nuovo re di Francia Enrico II allacci subito contatti con i
protestanti tedeschi e con il sultano turco per suscitargli difficolt. Nel 1551 fu
stipulato un accordo segreto in base al quale Enrico II avrebbe garantito lappoggio
diplomatico e militare ai principi protestanti in cambio dellacquisto dei vescovati di
Metz Toull e Verdune. Carlo V fu colto alla sprovvista e dovette fuggire da Innsbruck nel
1552. Le trattative sfociarono nella pace di Augusta nel 1555 con cui venivano
riconosciute in Germania due religioni e mentre nelle citt imperiali era ammessa la
convivenza , i principi potevano imporre il proprio credo ai sudditi. La pace di Augusta
sanciva un grave indebolimento imperiale e la scissione religiosa del Paese. I veri
vincitori erano i principi che consolidarono il proprio potere allinterno e conferirono
gradualmente ai propri stati quel volto paternalistico e poliziesco che avrebbe a lungo
caratterizzato la vita della Germania. La decisione di Carlo V di spartire il suo impero
tra il fratello Ferdinando e il figlio Filippo II divenne effettivo tra il 1555 e 1556. Mentre
Ferdinando diveniva imperatore del Sacro Romano Impero ed ereditava Boemia,
Ungheria e Ducati austriaci, a Filippo II toccavano la Spagna con le sue colonie, i Paesi
Bassi, la Franca Contea , il Regno di Napoli Sicilia e Sardegna e il Ducato di Milano.
Carlo mor nel 1558 nel monastero spagnolo di Yuste.
DA ZWINGLI A CALVINO: IL GOVERNO DEI SANTI
Zwingli chiamato nel 1518 a ricoprire lufficio di cappellano alla cattedrale di Zurigo, si
stacc dalla fede tradizionale e riusc a convincere il consiglio cittadino ad abolire la
messa, riformare la liturgia e imporre la Bibbia come unica autorit religiosa. Le
immagini sacre vennero distrutte. Gli zwingliani cercarono lappoggio dei luterani
tedeschi ma nellincontro di Marburgo fu impossibile raggiungere un accordo
sulleucarestia. Nel 1531 un esercito cattolico mosse contro Zurigo, a Kappel i
protestanti ebbero la peggio e Zwingli mor. La sua eredit venne raccolta dal
calvinismo. Nato nella Francia del Nord, Giovanni Calvino comp accurati studi
Le principali aree di diffusione del calvinismo furono Francia, Paesi Bassi, Gran
Bretagna ed Europa orientale. Sia in Inghilterra sia nei Paesi Scandinavi i mutamenti in
campo religioso sono legati al processo di costruzione di unit nazionale e di forte
potere monarchico. Nel 1528 Enrico VIII Tudor chiese al pontefice lannullamento del
matrimonio con Caterina dAragona, zia di Carlo V. Clemente VII non si sent di
accogliere la domanda e Enrico, pungolato anche dallinfatuazione per la dama di
corte Anna Bolena, convoc nel 1529 un Parlamento da cui ottenne lannullamento del
matrimonio, la rottura dei vincoli con Roma e lapprovazione nel 1534 dellatto di
supremazia, che lo dichiarava capo supremo della chiesa dInghilterra. Gli ordini
regolari furono sciolti a partire dal 1536 e i loro beni incamerati dalla corona che li
vendette favorendo la formazione di una nuova classa di proprietari terrieri (gentry).
Artefice principale dello scisma anglicano era stato il primo segretario Thomas
Cromwell che riordin il consiglio privato della corona e rafforz lapparato
amministrativo. Caduto in disgrazia, fu accusato di tradimento e giustiziato nel 1540.
Negli ultimi anni del suo regno Enrico VIII torn a sperperare enormi somme in inutili
avventure militari sul continente europeo compromettendo lo sforzo di costruire un
assolutismo Tudor di cui lo scisma anglicano era stato la manifestazione principe.
Religiosamente la vera riforma ebbe luogo durante il breve regno di Edoardo VI
quando la dottrina calvinista si diffuse largamente in Inghilterra. Invano Maria Tudor,
che gli succedette, si sforz di riportare la fede cattolica in Inghilterra. Dopo la sua
morte assumer una forma definitiva la chiesa anglicana. Anche in Scozia alla fine
degli anni 50 il calvinismo divenne la religione dominante per effetto dellinfiammata
predicazione di John Knox. Nei Paesi Scandinavi fu il luteranesimo, grazie agli intensi
contatti con la Germania, a diventare religione di Stato. Del 1397 le corone di
Danimarca, Svezia e Norvegia erano collegate nellunione di Kalmar sotto la
supremazia dei re danesi. Nel 1521 la nobilt svedese elesse a proprio capo Gustavo
Vasa, che nel 1523 si fece proclamare re staccandosi dallunione, negli anni successivi
limpegno di Francesco Saverio , compagno di Loyola che per anni percorse Indi e
Indonesia predicando il Vangelo. Fu lui a introdurre nel 1549 il cattolicesimo in
Giappone. In Cina fu un altro gesuita a diffondere il cristianesimo.
IL CONCILIO DI TRENTO
Nel 1540 fu approvata da Paolo III la regola delle compagnie di Ges. Nel 1542 venne
creata a Roma , per dirigere e coordinare la repressione delleresia , la Congregazione
del santufficio o dellInquisizione di cui fece parte il cardinale Gian Pietro Carafa futuro
Paolo IV. In Italia lunica alternativa alla pratica del nicodemismo era lesilio. Il Concilio
ecumenico fu indetto nel 1542 a Trento ma a causa delle ostilit riaperte tra Carlo V e
il redi Francia si riun effettivamente solo il 13 dicembre del 1545. La priorit la ebbe la
definizione dei punti dogmatici pi controversi quali leffetto del peccato originale .
Trasferito a Bologna nel 1547 per paura della peste e riconvocato a Trento nel 1551 da
papa Giulio III fu nuovamente interrotto nel 1552 a causa della ripresa delle ostilit tra
limpero e Francia , e riprese dopo 10 anni quando Paolo IV estese i poteri
dellinquisizione , process gli elementi maggiori del partito riformatore e promulg el
1559 il primo indice dei libri proibiti . Tocc a Pio IV rilanciare il concilio e terminarlo
nel 1563. Usciva riaffermato e rafforzato il carattere monarchico della chiesa cattolica ,
era chiaramente stabilita la superiorit del papa sul concilio e la sua discrezionalit
nellapplicare le deliberazioni. Si afferm la collocazione della tradizione della chiesa
accanto alle sacre scritture come fonte della verit ; fu definita la natura dei
sacramenti con rilievo alleucarestia , al pontefice veniva data un aureola sacrale che
lo sollevava al di sopra dei fedeli , fu ribadita lesistenza del purgatorio e la validit
delle indulgenze.
LA CHIESA E IL PAPATO NELLA SECONDA META DEL 500
Il concilio segna la ripresa in grande stile della chiesa cattolica , la conquista di una
nuova compattezza nella lotta contro il protestantesimo e laffermazione di una
volont di dominio anche nella sfera politica e sociale. Tale spirito militante fu evidente
nel pontificato di Pio V Ghisleri che ripubblic nel 1568 la medievale bolla In Coena
Domini , affermazione in termini oltranzisti della supremazia del papa sui sovrani
temporali e a scomunicare nel 1570 la regina dInghilterra Elisabetta I , sciogliendo i
suoi sudditi dal dovere di obbedienza. Ma il papato della controriforma raggiunse il suo
apogeo con il combattivo ed energico SistoV che diede nuovo impulso allattivit
missionaria e alla controffensiva cattolica nellEuropa centro-settentrionale ma attu
una profonda riorganizzazione della curia romana. Cos il collegio cardinalizio non
rappresentava pi un contrappeso per lautorit del pontefice , ma diveniva uno
strumento del suo potere. Con spietata energia venne condotta sotto Sisto V e
Clemente VIII la lotta contro i brigantaggio , furono ulteriormente ridotte le autonomie
delle citt suddite e fedali e allestinzione della discendenza degli Este 1598 Ferrara
venne annessa allo stato della chiesa , speciali cure vennero dedicate allabbellimento
dellUrbe. In molte diocesi si registra nella seconda met del 500 la presenza di
vescovi e arcivescovi animati da forte zelo pastorale come Carlo Borromeo che decise
di seguire le norme del concilio lasciando la curia di Roma e andando a risiedere nella
sua diocesi quando nel 1565 fu nominato larcivescovo di Milano. Il suo episcopato fu
contrassegnato dalla suggestione che emanava la sua austerit di vita e la sua piet e
linstancabile azione svolta per la riorganizzazione e moralizzazione del clero , dalla
vigilanza sui monasteri e conventi , dalla lotta contro le infiltrazioni eretiche dal
Filiberto alla pace di Cateau-Cambresis . Egli spost il baricentro del ducato al di qua
delle Alpi , trasferendo la capitale a Torino , soppresse le autonomie locali e centralizz
i controllo finanziario. Laumento delle imposte e limpulso dato alle attivit
economiche resero possibile la costituzione di una piccola , ma disciplinato esercito
permanente. Il successore Carlo Emanuele I cerc una serie di iniziative
espansionistiche , fall nel tentativo di sottomettere Ginevra , ma riusc nel 1601 a
ottenere dala Francia il marchesato di Saluzzo in cambio della cessione di alcuni
territori in Savoia. A Genova i contrasti tra vecchia e nuovo nobilt sfociarono nel
1575 in gravi disordini che indussero i nobili vecchi ad abbandonare le citt e
portarono in primo piano , accanto ai nuovi ; gli strati popolari che esigevano sgravi
fiscali e provvidenze a favore delle arti. Infine nel 1576 si aggiunse ad un accordo che
modificava i meccanismi di elezione e sorteggio allinterno del complicato sistema di
governo genovese ; ci diede lavvio a una effettiva ricomposizione del ceto dei
magnifici ( nobili genovesi) , dove alle alleanze verticali del periodo precedente si
sostitu una stratificazione orizzontale basata sui diversi livelli di ricchezza. Questa
evoluzione and di pari passo con la crisi delle attivit manufattiere e con la definitiva
affermazione delle grande finanza , legata alla Spagna , come elemento trainante
delleconomia genovese. Lincremento del patriziato nel 400 e 500 si era
accompagnato a una crescente differenziazione economica tra le famiglie pi ricche e
la nobilt povera. La concentrazione del potere nelle mani delle prime si manifest
soprattutto con il progressivo rafforzamento dal Consiglio dei Dieci , che giunse nel
corso del 500 a impadronirsi delle leve della politica interna ed estera con la creazione
di un nuovo organo di alta polizia. Nel 1583 lopposizione dei giovani a un ulteriore
rafforzamento delloligarchia port alla restituzione al senato dei poteri usurpati dal
consiglio dei dieci ma anche alladozione di una politica estera pi energica e
indipendente sia dalla potenza spagnola sia dalla chiesa. Dovunque gli interlocutori
principali del potere sovrano erano i nobili . mentre nel mezzogiorno spadroneggiava
unaristocrazia di tipo feudale nelle aree centro-settentrionale erano invece i patriziati
a dare il tono alla vita sociale: si trattava di ceti urbani , di origine mercantile , il cui
status privilegiato si identificava con laccesso esclusivo ai seggi dei consigli cittadini.
Tra 500 e 600 , tuttavia , anche questi gruppi si allontanarono sempre pi dai traffici e
dalle attivit produttive e acquisirono una mentalit aristocratica di stampo
spagnolesco che li accomunava ala pi antica nobilt.
LEUROPA NELLETA DI FILIPPO II
Tra il 1555 e il 1556 Carlo V abdic a tutti i suoi titoli e rese effettiva la divisione dei
suoi domini , mentre Ferdinando diveniva imperatore ed ereditava gli stati asburgici ,
la Boemia e lUngheria , il figlio Filippo II ereditava la Spagna e i suoi possedimenti. Il
nuovo re di Francia Enrico II , succeduto a Francesco nel 1547 volle tentare la sorte
delle armi , sconfitto a San Quintino dovette firmare nel 1559 la pace di CateauCambresis che assicurava alla Spagna una schiacciante supremazia in Italia e il
possesso della franca Contea e dei paesi Bassi. Filippo II ereditava un complesso di
risorse del quale nessun altro governo europeo poteva neppur lontanamente vantare.
Se il desiderio di ricondurre lInghilterra allobbedienza cattolica e di farne una
componente del sistema asburgico venne frustrato dalla prematura scomparsa 1558 ,
di Maria Tudor , seconda moglie di Filippo , in compenso la monarchia francese venne
indebolita dalle divisioni religiose interne e da una successione di re minori incapaci
dopo la morte di Enrico II nel 1559. Dal padre carlo V aveva ereditato la dedizione al
del 500 fu segnato da terribili carestie e pestilenze che avviarono un secolare declino
delle popolazione e delleconomia iberica , in gran parte castigliana.
LA BATTAGLIA DI LEPANTO E I CONFLITTI NEL MEDITERRANEO
Dopo un tentativo fallito di prendere Malte , la flotta ottomana al comando del
successore di Solimano il magnifico , Selim II sferr nel 1570 un improvviso attacc
contro lisola di Cipro mentre Tunisi , espugnata da Carlo V nel 1535 cadeva nelle mani
del bey di Algeri vassallo del sultano. Pio V costitu una santa lega in cui entrarono
Spagna , Repubblica di Genova , duca di Savoia e ordine d Malta. Il 7 Ottobre 1571 la
flotta cristiana al comando di don Giovanni dAustria e quella ottomana si affrontarono
nei pressi di Lepanto allimboccatura del golfo di Corinto. Lultima grande battaglia
della storia che fu combattuta con la tecnica dellabbordaggio dalle navi a remi.
Spaventosa fu la carneficina ma alla fine si deline schiacciante la vittori cristiana. 150
unit su 250 erano state affondate e pi di 30000 erano i morti. Sorsero i dissidi tra i
vincitori e Venezia preoccupata per i suoi possedimenti nel mediterraneo orientale
firm una pace separata rinunciando a Cipro e tornando alla sua tradizione politica di
buon vicinato con Instanbul. Negli anni successivi il sultano e il re di Spagna volsero la
loro attenzione uno alla Persia laltro alle vicende nord-europee. La tregua che fu
stipulata nel 1578 dur quindi fino alla fine del secolo. Il mediterraneo rimase per tutto
il 500 crocevia di traffici e scambi , non soltanto sete e drappi orientali ma anche beni
di prima necessit come grano e sale. Proprio questa perdurante prosperit rendeva
pi aggressiva lattivit piratesca. La guerra di corsa metteva il bottino al di sopra
dellideologia religiosa ; a queste azioni si aggiungevano quelle degli usocchi , pirati
slavi che operavano con la protezione imperiale lungo la costa dalmata. Nellultimo
ventennio del XVI secolo , infine , si registra la penetrazione in forza nel Mediterraneo
degli olandesi e soprattutto degli inglesi : al tradizionale scontro tra ottomani e
cristiani si sovrapponeva la rivalit fra protestanti e cattolici. Veloci , manovrieri , ben
armati e soprattutto economici , i velieri nordici fecero apparire ben presto sorpassate
le galere veneziane e si assicurarono una larga fetta dei profitti del commercio
mediterraneo.
LA RIVOLTA DEI PAESI BASSI
Allorigine dellinsurrezione olandese contro la Spagna vi furono tre fattori:
I Paesi Bassi erano stati terreno fertile per la diffusione delle dottrine riformate ,
in particolare il calvinismo , accompagnato dalla risposta repressiva di Filippo II .
Il monarca aveva affidato il governo alla sorella Margherita ma al fianco vi ha
posto il cardinale di Gravelle che rafforz inquisizione e mostr scarso rispetto
per le autonomie cittadine e le prerogative degli stati provinciali. Ci suscit
lopposizione dei patriziati urbani e dellalta nobilt .Il governo degli Asburgo
veniva ora avvertito come straniero e repressivo. Malgrado lallontanamento del
Granvelle i nobili fiamminghi il 5 Aprile 1566 invasero in armi il palazzo della
governatrice e pretesero labolizione dellInquisizione e a mitigazione delle leggi
contro i protestanti.
La crisi economica che dilag a met degli anni 60 colp i centri urbani e
soprattutto Anversa a causa del trasferimento ad Amburgo del fondaco inglese
e dalla temporanea chiusura del Baltico legata a una guerra in corso tra Svezia
con gli oppositori del regime e con gli emissari delle potenze cattoliche. Nel 1587
Elisabetta firm la sua condanna a morte aprendo la guerra con la Spagna. Ma intanto
Leducazione protestante impartita in Scozia al figlio di Maria Stuart , il futuro Giacomo
I aveva garantito una successione indolore al trono dInghilterra. Il governo
elisabettiano stabilizz la moneta e modernizz .Al raddoppio della popolazione si
accompagnarono una forte mobilit sociale e il rafforzamento dei ceti intermedi : i
medi e i grandi proprietari terrieri che formavano la gentry , i gruppi mercantili , gli
uomini di legge. La nobilt titolata dei pari dInghilterra perse molto del suo potere
politico ed economico penalizzata dallinflazione e costretta a trasferirsi a corte. I
nuovi proprietari fondiari accorpavano spesso gli appezzamenti sparsi in aziende
compatte , recintavano le loro terre , accrescevano la produzione e la destinavano a
mercati distanti. La dove avevano luogo le recinzioni i contadini non potevano pi
resistere e dovevano cercare lavoro altrove o darsi al vagabondaggio. Furono
promulgate da Elisabetta le prime leggi sui poveri. Unintegrazione al lavoro agricolo
era offerta in alcune regioni dalla diffusione nelle campagne della filatura e della
tessitura della lana. Notevoli progressi fecero anche lestrazione del carbone , la
siderurgia e la distillazione della birra. Nel commercio e nella navigazione let
elisabettiana segn una nuova era. La Compagnia di Moscovia istituita nel 1553 fu la
prima di una serie di compagnie privilegiate fra cui la Compagnia del Levante e quella
delle indie orientali. Vere e proprie societ per azioni che ottenevano dalla corona il
privilegio esclusivo di commerciare con una certa area del globo in cambio di prestiti e
compartecipazioni agli utili. Fall invece il tentativo di impiantare colonie inglesi nel
nord America raggiunto nel 1585 dalla spedizione di Walter Raleigh che battezz
quelle terre Virginia. I rapporti con la Spagna , gi tesi a causa dei continui attacchi
dei marinai inglesi contro le navi e i possessi di Filippo II giunsero al punto di rottura
quando Elisabetta nel 1585 appoggi la rivolta nei Paesi Bassi e due anni dopo
giustizi Mari Stuart. Una gigantesca flotta prese il mare nel 1588 ma fu scompaginata
dalle tempeste e aggredita nella manica dalla flotta elisabettiana e da una moltitudine
di legni mercantili olandesi e inglesi pi veloci . Il tentativo di circumnavigare le isole
britanniche fu un massacro ,meno della met delle navi rivide i porti spagnoli. La
guerra si trascin fino al 1604 ma era evidente ormai che Filippo non avrebbe
stroncato la nascente potenza inglese. Unondata di patriottismo percorse il regno
stretto intorno alla sua regina e fu uno stimolo per una produzione letteraria tra cui
William Shakespeare la filosofia di Bacone e la maestosit e la grazia di tanti palazzi
sorti ovunque.
LE GUERRE DI RELIGIONE IN FRANCIA
In seguito alla morte di Enrico II nel 1559 tocc alla vedova Caterina de Medici il
compito di reggere a lungo il timone dello stato dopo la morte del suo primogenito
Francesco II cui seguirono due incapaci. Il calvinismo faceva proseliti nelle regioni del
sud e dellovest meno integrate nel regno di Francia e tra le file della nobilt non pi
occupata dalle guerre esterne e stretta tra linflazione e la morsa dei ceti borghesi. E
significativo che i calvinisti fossero l8% del paese ma la met dei nobili. Alla testa
delle fazioni nobiliari in lotta vi sono I Guisa , capi dei cattolici intransigenti; I Borbone
esponenti del partito ugonotto e i Montmorency-Chatillon il cui membro pi autorevole
lammiraglio Coligny era calvinista. Per reagire alla strapotenza dei Guisa Caterina fu
indotta fare concessioni agli ugonotti con leditto di San Germano 1562 ma il 1 marzo
i partecipanti ad una riunione protestante furono massacrati dai seguaci del duca di
Guisa. Questa prima fase di guerre civili si concluse nel 1570 con la seconda pace di
San Germano che allargava le precedenti concessioni agli ugonotti. Nei due anni che
seguirono divenne dominante a corte lautorit dellammiraglio Coligny che riusc a
conquistare la fiducia di Carlo IX e ottenere per Enrico di Borbone re di Navarra ,
ugonotto , la mano della sorella del re Margherita di Valois. Durante i festeggiamenti
per le nozze , Caterina de Medici diede mano libera alla fazione dei Guisa e alla
plebaglia parigina violentemente antiprotestante. Tra il 23 e il 24 agosto 1572 pi di
200 ugonotti tra i quali Coligny vennero trucidati nelle loro case e il massacro i estese
nelle province. Molti calvinisti fuggirono allestero ma la salda organizzazione
protestante delle regioni sud-occidentali tenne duro e prese anzi a funzionare come
una confederazione di stati indipendenti. Essa trov inoltre un capo prestigioso quando
Enrico di Borbone fug da corte e divenne calvinista. Ai protestanti si oppose la lega
santa capeggiata dai guisa e sostenuta dalla nobilt cattolica e dalla citt di parigi.
Alla morte del duca dAngi divenne erede al trono Enrico di Borbone. Segu la guerra
dei tre Enrico : il re Enrico III , Enrico di Borbone e il duca Enrico di Guisa. Rafforzata da
alcuni successi militari e dallappoggio del re di Spagna , nel corso del 1587-88 la lega
sostitu la propria autorit a quella del monarca , che nel dicembre 1588 rifugiatosi a
Blois vi attir con un tranello il duca di Guisa e il cardinale di Lorena e li fece
assassinare. Si alle allora con i Borbone con i quale assedi Parigi nel 1589 ma un
mese dopo egli stesso cadeva sotto il pugnale di un frate fanatico. Prima di morire
fece in tempo a designare suo successore Enrico di Borbone che divenne Enrico IV.
Temprato dalla vita delle armi , affabile e cavalleresco aveva le qualit giuste. Non
venne riconosciuto dai leghisti che gli contrapposero la candidatura della figlia di
Filippo II di spagna Isabella. Ruppe spagnole penetrarono in Francia dai paesi bassi per
porla sul trono ma permisero a Enrico IV di trasformare la guerra civile in guerra contro
lo straniero e i suoi alleati interni. Nel suo programma si riconoscevano i politiques ,
cattolici moderati che poneva linteresse dello stato al di sopra delle controversie
religiose. A suo favore giocavano anche la generale stanchezza e la generale
apprensione suscitata dagli eccessi della plebe parigina e dai movimenti anarchici
esplosi in varie province. Con la conversione del sovrano nel 1593 e il suo ingresso
trionfale a Parigi e lassoluzione da Papa Clemente VIII le sorti della guerra erano
segnate. Filippo II ormai mortalmente infermo riconobbe la propria sconfitta firmando
l8 marzo 1598 la pace di Vervins. Con leditto di nantes , un mese dopo , Enrico
sanciva la pace religiosa mantenendo al cattolicesimo il carattere di religione di
stato ,a riconoscendo agli ugonotti il diritto di praticare il culto e la facolt di rpesidiare
militarmente un centinaio di piazzeforti a garanzia della libert religiosa.
LEUROPA ORIENTALE
LEuropa orientale era quasi tutta divisa tra il Regno polacco-lituano e la Russia
moscovita. La Polonia era un crogiolo di popoli , religioni . Il principio della libert
religiosa venne ribadito nel 1573 facendo della Polonia unoasi in un Europa dominata
dallintolleranza. Tale variet rendeva difficile laffermazione di unautorit statale forte
ma un ostacolo maggiore era una nobilt pari all8% della popolazione e attaccata
fieramente ai propri privilegi e tradizioni militari. Ceto che fu responsabile di una
fioritura artistica tra cui si ricorda Copernico , e del forte aumento della produzione
cerealicola che alimentava grandi esportazioni verso occidente. Ma tali progressi
furono pagati con un asservimento totale dei contadini e lindebolimento della
monarchia i cui poteri erano limitati da senato e camera dei deputati espressione della
nobilt. Nel 1572 lultimo re Jagellone , Gisismondo II mor senza eredi e vene cos
affermato il carattere elettivo della corona. La Polonia era in realt una repubblica
aristocratica che lungo andare soccomber alle monarchie assolute. La Russia
moscovita era un territorio sconfinato e poco popolato che aveva un economia
agricola imperniata sulle grandi aziende signorili che sfruttavano i servi della gleba.
Levoluzione and verso la concentrazione di tutti i poteri nelle mani del monarca , nei
confronti del quale anche i nobili erano servi. I motivi risiedono nella minore forza
numerica e compattezza della nobilt russa , e il ruolo cruciale della chiesa ortodossa
legata alla tradizione bizantina del rendere sacra la figura dello zar. La Moscovia cosse
il giogo mongolo e fu protagonista di espansione territoriale con Ivan il Grande e
Basilio II ( tra il 1462 e il 1533) , questi sovrani posero le basi della stretta associazione
tra stato e chiesa e della creazione di una nobilt che in cambio della concessione di
terre assicurava alla corona servizio militare e civile. Tale processo raggiunse il
culmine con Ivan IV che dopo essersi fatto incoronare zar nel 1547 , diede inizio a una
politica di rafforzamento del potere monarchico e di alleanza con i ceti inferiori in
funzione antinobiliare. Convoc nel 1550 una sorta di assemblea nazionale
contrapposta alla Duma cre gli strelcy , il primo nucleo di un esercito professionale ,
riordin lamministrazione centrale e periferica combattendo la corruzione dilagante
ed estendendo il reclutamento di una nuova nobilt di servizio. Ivan intrecci rapporti
commerciali con le potenze occidentali specialmente con lInghilterra ; condusse
vittoriose campagne militari contro i tatari , impadronendosi nel 1552 del khanato di
Kazan e nel 1556 di Astrakhan , in modo che tutto il bacino del Volga , fino al Mar
Caspio , era ormai in mani russe. Ma a partire dal 1560 anche in conseguenza della
morte della prima moglie Ivan IV cominci a dare segni di squilibrio mentale e ad
abbandonarsi ad atti di ferocia gratuita. Stragi e confische indiscriminate colpirono non
solo i boiari( membri del consiglio dello zar) e le loro famiglie , ma tutti quanti fossero
a torto o a ragione sospetti di ostilit verso lo zar. Il terrore raggiunse il culmine nel
1570 con il massacro della popolazione di Novgorod , citt un tempo molto fiorente
per i traffici. Alle conseguenze di tali devastazioni si aggiunsero le fughe in massa
motivate dalla paura dei massacri e dagli oneri della guerra contro la Polonia e la
Svezia che si concluse nel 1582 con la sconfitta russa e la rinuncia la blocco sul
Baltico. A Ivan IV succedette il figlio Fedor debole e infermo mentalmente , il potere fu
retto dal cognato Boris Godunov , che riusc a farsi riconoscere zar nonostante fosse
sospettato dellomicidio del nipote Dimitri. Egli continu la politica antinobiliare , diede
impulso allesplorazione e colonizzazione della Siberia e consent ai proprietari di
riprendere i contadini fuggiaschi per combattere lo spopolamento delle campagne. Ma
gravi carestie e pestilenze funestarono gli ultimi anni del suo regno durante i quale
dovette lottare con un pretendente che si spacciava per Dimitri redivivo. Alla sua
morte la Russia sprofond in uno stato di profonda anarchia conosciuto come epoca
dei torbidi che ebbe fine nel 1613 quando una nuova assemblea nazionale elesse zar
Michele Romanov la cui dinastia regn fino al 1917.
del 700 comunque la popolazione pass da 100 milioni a 115. Tra il 1620 e il 1650 si
arresta anche la tendenza allaumento dei prezzi del lungo 500. Nellindustria e nel
commercio non mancarono segnali di difficolt come la crisi delle manifatture
fiamminghe e italiane o la diminuzione del numero delle navi che transitavano nel
canale di Sund. Si tratt di una redistribuzione delle risorse a vantaggio dei paesi
affacciati sullAtlantico e a danno dellEuropa mediterranea e dellarea germanica. Se
si prescinde lavvio della rivoluzione agricola in Inghilterra , dal punto di vista agricolo
non si registrarono nel XVII secolo grandi novit. Prosegu la tendenza del 500
allesproprio dei coltivatori diretti da parte dei ceti urbani e si aggrav ulteriormente il
peso della rendita fondiaria sui fittaioli e i mezzadri. Alla rendita feudale e al prelievo
signorile ed ecclesiastico sia aggiungeva il crescente peso delle imposte statali. Solo
nei paesi pi favoriti , Olanda e Inghilterra si costitu almeno un embrione di mercato
di massa . Se larea mediterranea e centro europea furono colpite , la crescita
economica di Scandinavia , Paesi Bassi , Inghilterra , Francia , settentrionale conobbe
fasi di rallentamento ma anche di accelerazione. Culturalmente mentre i Spagna
tramontava il siglo de oro , in Francia si avviava una vera rivoluzione scientifica e
filosofica. Al generale clima di intransigenza si sottrassero Inghilterra Olanda che
furono i principali centri di elaborazione della nuova cultura.
LA PROSPERITA DELLOLANDA
Quando nel 1609 la Spagna riconobbe lindipedenza delle Province Unite , gi da
alcuni decenni erano protagoniste di uno spettacolare sviluppo economico che ne fece
la prima potenza marittima e commerciale dEuropa. I Paesi Bassi sono sempre stati
una delle aree nevralgiche dEuropa per i traffici e gli scambi , situati allo sbocco di
grandi vie fluviali che attraversano il cuore del continente di fronte allInghilterra e a
breve distanza dallOceano Atlantico e il mar Baltico. LOlanda non fece che ereditare i
vantaggi di cui gi avevano goduto nei secoli precedenti Fiandre e il Brabante ,
rimaste sotto il soffocante dominio spagnolo , il ruolo di Anversa come emporio e
centro finanziario internazionale pass ad Amsterdam mentre Leida sostitu
Hondschoote come maggiore produttrice europea di pannilani. Insieme con queste
attivit trasmigrarono i capitali , le energie imprenditoriali e le maestranze. In dal XV
secolo si era sviluppata nei Paesi Bassi del Nord la esca delle arringhe in alto mare , il
pesce veniva salato e messo in barile sui battelli stessi , attivit che diede grande
impulso allindustria cantieristica che poi si specializz nella costruzione di velieri
veloci e manovrieri , di grande capacit di carico e richiedenti un equipaggio
ridotto.Con una flotta mercantile che a fine 60o superava quelle inglesi francesi
spagnole e del portogallo messe insieme furono i padroni dei trasporti marittimi.
Approfittando dello stato di guerra con la monarchia spagnola essi si impadronirono d
Ceylon , dellisola di Giava delle Molucche , del territorio del Capo
allestremo sud
del continente africano e per quasi trentanni si installarono anche sulle coste del
Brasile. Si installarono anche a Nuova Amsterdam , futura New York. Protagoniste di
questa espansione coloniale furono la compagnie delle Indie Orientali e la compagnia
delle Indie Occientali. Rispetto ai portoghesi a quali in larga misura si sostituirono
nellimportazione di spezie e prodotti orientali gli olandesi estesero il loro controllo ala
produzione di alcune spezie riducendo in schiavit gli abitanti delle Molucche e delle
isole di Banda ; inoltre praticarono su larga scala il commercio dintermediazione tra
le varie aree dellOceano Indiano . Nel corso di questi viaggi scoprirono lAustralia
1606 e la Nuova Zelanda 1642. La facilit ei rifornimenti via mari indusse i coltivatori
cattolica. Rodolfo II pose la sua residenza a Praga dive dimostr squilibri mentali , nel
1609 i nobili del regno di Boemia lo costrinsero a firmare una lettera che gli concedeva
libert religiosa.Nel 1611 Rodolfo venne deposto e la corona di Boemia venne cinta dal
fratello Mattia che lanno successivo divenne imperatore. Nel 1608 i principi luterani e
calvinisti strinsero unalleanza difensiva ( unione evangelica) cui si aggregarono molte
citt imperiali , lanno dopo si oppose la lega cattolica la cui anima fu il potente duca
di Baviera Massimiliano di Wittelsbach ; entrambi cercavano alleati fuori dallimpero.
Tra i paesi affacciati sul baltico nessuno poteva competere alla fine del 500 per
estensione e popolazione con la Polonia-Lituania. Nel 1592 Sigismondo Vasa ,gi eletto
re di Polonia eredit anche la corona di Svezia. Ma lo zio Sigismondo Caro si pose alla
testa di un movimento di opposizione aristocratica , facendo leva sui timori di una
restaurazione cattolica e ala fine della guerra civile fece deporre il rivale dalla dieta
svedese , nel 1604 assunse anche formalmente la corona con il nome di Carlo IX. Egli
manifest subito mire espansionistiche verso Polonia e Danimarca aprendo la strada
alle imprese del figlio Gustavo Adolfo che in soli ventanni imporr la supremazia
svedese in tutto il Baltico. E opportuno ricordare che la Svezia possedeva estesi
giacimenti di rame e ferro , tali ricchezze alimentavano un consistente flusso di
esportazioni e fornivano materia rima per la produzione di armamenti in rapido
sviluppo. Nelle campagne inoltre esisteva una massa di piccoli proprietari liberi che
avevano perfino un loro rappresentante nella Dieta. Laristocrazia , infine , cha aveva
nel consiglio di stati la propria roccaforte , stabil con la monarchia un efficace
rapporto di collaborazione sancito allinizio del regno di Gustavo Adolfo da una
speciale carta costituzionale. Riorganizz lamministrazione interna , cre una flotta
da guerra e potenzi lesercito introducendo , primo in Europa , un sistema di
coscrizione obbligatoria. Introdusse lo schieramento in linne lunghe e poco profonde
con un fuoco di artiglieria pi efficace e continuo . Le prime azioni militari avvennero
nella Russia dellepoca dei torbidi. Con la pace di Stoblova del 1617 la Svezia si vide
riconosciuto il possesso dellIngria e della Carelia che le davano il dominio sul golfo di
Finlandia. Nel 1621 Gustavo Augusto approfittando della guerra tra Polonia e Turchia
invase la Livonia e si impadron del porto di Riga.
LE PRIME FASI DELA GUERRA DEI TRENTANNI
Nel 1617 Ferdinando ottenne la designazione a re di Boemia e Ungheria dalle
rispettive diete dominate dai protestanti. Ma le misure prese dai rappresentanti regi a
Praga indignarono i bemi che si autoconvocarono nel 1618. Il 23 Maggio una folla di
delegati invase il palazzo reale e defenestr uno dei pi odiati reggenti , fu poi formato
un governo provvisorio che reclut un esercito . Tale comportamento fu imitato dalle
altra Diete del regno e dai ceti dellAlta e bassa Austria. Nel maggio del 1619 l stessa
Viena fu assediata dalla confederazione. Nel frattempo dopo la morte dellimperatore
Mattia la Dieta imperiale elesse nellagosto del 1619 il nuovo imperatore Ferdinando.
Due giorni prima i ceti boemi avevano offerto la corna allelettore del Palatinato , il
calvinista Federico V. Limperatore invoc cos laiuto della Spagna e della lega
cattolica tedesca. L8 settembre 1620 le forze dei ribelli vennero sbaragliate sulla
Montagna bianca intorno a Praga. Segu una dura repressione mentre Federico del
palatinato de ne andava per lEuropa privato dei suoi domini e del titolo di elettore; in
Austria e in Boemia i pastori luterani e calvinisti furono espulsi , i capi della ribellione
furono giustiziati e la nobilt protestante venne posta di fronte allalternativa di
convertirsi o emigrare. Alla ricattolicizzazione forzata segu in Boemia limposizione di
una nuova costituzione (1627) che sanciva lereditariet della corona nella casa
dAsburgo e limitava i poteri dei ceti. Nel 1621 si riaprirono le ostilit tra Spagna e
province unite , ma per alcuni anni le operazioni stagnarono , lo spostamento della
Franci verso la causa protestante e lintervento armato del re di Danimarca Cristiano IV
, ma entrambe le situazioni furono destinate allinsuccesso. Una spedizione francese
inviata in Valtellina dovette essere ritirata a causa di problemi interni cos nel 1625
Cristiano IV attravers il fiume Elba ma si trov un grande esercito imperiale guidato
dal nobile ceco Wallenstein. Egli si costru con le terre confiscate i protestanti dopo la
battaglia della Montagna Bianca un vasto dominio territoriale nella Boemia. Egli allest
un esercito di 30000 uomini invase il Mecklemburgo , la Pomeriana e lo Jutland.
Cristiano IV chiese la pace che venne firmata nel 1629 , il re di Danimarca riotteneva i
territori perduti ma si impegnava a non intervenire negli affari dellimpero dove la
potenza dl Wallenstein rivaleggiava con quella degli Asburgo. Due mesi prima era
stato firmato lEditto di restituzione con cui limperatore Ferdinando II ordinava la
restituzione dei beni ecclesiastici secolarizzati. La chiesa cattolica sembrava aver vinto
soprattutto in Germania e nei Paesi Bassi dove a presa della fortezza di Breda nel 1625
aveva dato alle forze spagnole un considerevole vantaggio nella guerra in corso contro
gli olandesi .
DALLA GUERRA DI MANTOVA ALLA PACE DI VESTFALIA
Nel 1627 mor senza eredi diretti il duca di Mantova Vincenzo II Gonzaga.Il successore
designato era il francese Carlo duce di Nerves ma gli Asburgo rivendicavano la
dipendenza dallimpero del Ducato di Mantova e del Marchesato del Monferrato. Tra il
16w9-30 un esercito imperiale scendeva le Alpi e si impadroniva di Mantova
sottoponendola ad un orribile saccheggio ,mentre la fortezza di Casale Monferrato
resistette allassedio spagnolo. I problemi interni di Richelieu e Olivares e la gravissima
epidemia di peste scoppiata in Italia indussero allaccordo di Cheraco 1631 , con cui ;
Mantova e il Monferrato restavano al Gonzaga-Nevers che si riconosceva suddito
dellimpero mentre l Franci manteneva il possesso del Pinerolo. Nello stesso anno entr
in guerra Gustavo Adolfo re di Svezia che voleva difendere la causa protestante ed
affermare definitivamente legemonia svedese nel Baltico. La vittoria di Breitenfeld nel
1531 apr a Gustavo Adolfo la via per la Germania , mentre i Sassoni suoi alleati si
impadronivano di Praga , nel 1632 invase la Baviera sottoponendola ad un sistematico
saccheggio. Nel frattempo Wallenstein su richiesta dellimperatore aveva raccolto un
esercito con cui espulse i sassoni dalla Boemia ma venne sconfitto dagli svedesi il 17
novembre 1632 , ma lo stesso re Gustavo Adolfo moriva sul campo. Di l a poco lo
stesso Wallenstein accusato di tramare con il nemico venne messo a morte da
Ferdinando. Imperiali e Spagnoli sconfissero duramente gli svedesi a Nordlingen nel
1634 , i principi protestanti si affrettarono a concludere la pace con limperatore nel
1635. La Svezia stava per lasciare il campo quando intervenne la Francia con lo scopo
di impedire il consolidamento della potenza imperiale tedesca , rafforzando per anche
la determinazione delle Province Unite che puntavano allindipendenza. La flotta
spagnola venne distrutta da quella olandese nel 1639 nella battaglia delle Dune. Gli
svedesi continuarono le loro devastazioni in Germania mentre lesercito francese
otteneva una grande vittoria su quello spagnolo , fino a quel momento ritenuto
invincibile a Rocroi nel 1643. I negoziati di pace durarono dal 1641 al 1648 e
sfociarono nei trattati della pace di Vestfalia co cui veniva riconosciuta lindipendenza
delle province unite , alla Francia andavano i vescovati di Metz , Toul e Verdun , di gran
parte dellAlsazia e di altre piazzeforti in Piemonte e sul Reno. La Svezia che nel 164345 aveva sconfitto nuovamente la Danimarca rimaneva padrona della Pomeriana
occidentale e della provincia di Haland e perfezionava il suo dominio nel Baltico. La
parte orientale della Pomeriana era data allelettore di Brandeburgo Federico
Guglielmo ponendo le basi dellascesa del Brandeburgo Prussia al rango di potenza. La
situazione religiosa dellimpero fu modificata ammettendo accanto al cattolicesimo e
al luteranesimo anche il calvinismo e di sostare al 1624 lanno normale per le
secolarizzazioni dei beni ecclesiastici. I principi ottenevano il diritto di stringere
alleanze e fare guerre per conto proprio. Restava accesa la guerra tra Francia e
Spagna conclusa solo nel 1659 dalla pace dei Pirenei , La Germania perse in 30 anni il
30% della popolazione molte citt andarono in rovina e terre rimasero incolta ma le
devastazioni si estesero anche alla Boemia alla Danimarca alla Borgogna e allItalia
settentrionale. La guerra dei trentanni fu un epoca di violenza superata solo dalle
vicende del XX secolo.
RIVOLUZIONI E RIVOLTE
LINGHILTERRA SOTTO LA DINASTIA STUART
Giacomo I Stuart era gi re di Scozia quando succedette sul trono inglese alla regina
Elisabetta . Fin dai primi anni del regno di Giacomo I si ripresentarono le due questioni
che gi negli ultimi tempi di Elisabetta avevano reso difficili i rapporti tra corona e
parlamento: la questione religiosa e quella finanziaria. La legislazione contro i cattolici
venne inasprita dopo la scoperta di una congiura che mirava a far saltare in aria il
primo parlamento convocato da Giacomo( congiura delle polveri 1605). Nei primi
decenni del XVII secolo il puritanesimo si venne diffondendo sempre pi largamente
tra la gentry e tra i ceti mercantili e artigianali delle citt , alimentando un crescente
senso di estraneit e di ostilit nei confronti di una corte sfarzosa e corrotta. Non pochi
furono coloro che decisero di emigrare nellAmerica settentrionale ; tra questi i padri
pellegrini che nel 1620 a bordo della Mayflower fondarono la colonia del
Massachusetts.I costi della guerra contro la Spagna avevano creato danni che
nemmeno la pace stipulata da Giacomo nel 1604 riusc ad alleviare. Se infatti il gettito
dei dazi era in espansione , grazie allo sviluppo dei traffici , le massicce vendite di
terre della corona avevano assottigliato gli introiti demaniali. Urgeva tassare la rendita
fondiaria ma ogni forma di imposta stabile veniva ostacolata dal parlamento . La
popolazione inglese continu ad aumentare fino al 1650 raggiungendo i 5 milioni ma
dal 1620 lincremento demografico non fu pi accompagnato da un parallelo sviluppo
delle attivit produttive. I quattro successivi parlamenti convocati da Giacomo I si
rifiutarono sempre di soddisfare , se non in modo parziale e provvisorio , le richieste
finanziarie della corona e denunciarono invece la corruzione e gli sprechi presenti nella
corte e nel governo. Per turare le falle nel bilancio e accontentare i cortigiani il
monarca e i suoi ministri erano indotti a fare ricorso a continui espedienti che
gettavano scredito sulla corte : prestiti forzosi , concessione di privilegi economici in
cambio di sovvenzioni o compartecipazioni agli utili , multe per la mancata
osservazione di vecchie leggi , vendite di uffici e titoli nobiliari che portarono il numero
dei lord a raddoppiare in pochi anni e nel 1611 venne creato il titolo di baronetto
appositamente per essere venduto.
epoca caratterizzata dalla forte ascesa dei prezzi agricoli e dopo da crescenti difficolt
per i settori mercantili e manufattieri ; ma riflettere daltra parte una mentalit
aristocratica in parte legata allinfluenza spagnola che considerava disonoranti il
lavoro manuale e le attivit tese al profitto. La stessa concezione gerarchica e
conservatrice era inculcata dai rappresentanti della Chiesa che aveva un ruolo
nazionale di rilievo. Otre ad essere sovrano di una dei maggiori stati della penisola il
pontefice esercitava fuori dai suoi confini la nomina dei vescovi , il controllo
giurisdizionale su clero secolare e regolare che era ovunque una parte consistente
della popolazione. Pr gli uomini di chiesa era rivendicata non solo lesenzione dalle
imposte ma anche la dipendenza dai tribunali ecclesiastici , persino i luoghi di culto
godevano di unimmunit territoriale. Inoltre la chiesa era presente in forze in settori
quali la tenuta dei registri anagrafici , il controllo della moralit lassistenza e
listruzione. Lautorit e il prestigio del clero erano frutto di unadesione massiccia
degli italiani allortodossia cattolica ridefinita con il concilio di Trento. Le classi dirigenti
vedevano nella chiesa non solo un garante dellordine sociale e della docilit dei
poveri , ma anche un conveniente sbocco per i figli non destinati al matrimonio. Alla
marginalizzazione economica e politica e alla soffocante vigilanza della chiesa su ogni
manifestazione di pensiero e dellarte legato limpoverimento culturale del periodo ,
in cui la gran parte degli intellettuali pieg la testa e si conformarono ai dettai
dellautorit , quasi tutte le universit decaddero sostituite nella formazione delle
classi abbienti da scuole di gesuiti , barnabiti e somaschi. La valutazione negativa del
600 nellevoluzione generale del nostro paese ha risentito dellimportanza della
letteratura e della filosofia. Ma nelle scienze Galilei ebbe discendenti come
Bonaventura Cavalieri precursore del calcolo infinitesimale , ed Evangelista Torricelli
inventore del Barometro. Il pensiero politico registro lopera di Giovanni Botero. Nelle
arti figurative e nellarchitettura lItalia mantenne a lungo il primato rinascimentale
con Caravaggio , Bernini. Lo stesso vale per la musica n cui Monteverdi invent il
melodramma.
I DOMINI SPAGNOLI: MILANO , NAPOLI E LE ISOLE
A partire dal 1620 , limpegno della Spagna nella guerra dei trentanni port a un forte
aggravamento della pressione tributaria proprio mentre la crisi le rendeva meno
tollerabili. Il patriziato milanese , il baronaggio e il ceto togato nel regno di Napoli ne
approfittarono per riaffermare il proprio controllo sulle istituzioni locali e per rafforzare
legemonia sulla societ. Tra il 1628 2 58, anni di peste , lo stato di Milano venne pi
volte trasformato in campo di battaglia dalle soldatesche spagnole imperiali ,
piemontesi e francesi , tuttavia la sua importanza strategica indusse la corte spagnola
a trattare sudditi con un certo riguardo , e se indubbio il peso fiscale , nella arte
centrale del secolo vennero fatti affluire somme dalla Spagna e dal mezzogiorno per il
mantenimento delle truppe , tutto contribu alla ripresa demografica ed economica del
paese dopo la pace dei Pirenei del 1659 tra Francia e Spagna e rende ragione della
mancanza nel 600 lombardo di rivolte e sommosse. Le conseguenze della crisi
economica della corona furono pesanti nel Mezzogiorno e nelle isole. Tutto il regno era
un unico gigantesco contado della capitale Napoli verso la quale confluivano i flussi
migratori , lolio e il grano delle puglie , la seta grezza delle Calabrie , il ricavato delle
imposte statali cos come le rendite dei baroni che a Napoli risiedevano con le loro
clientele. La maggiora parte delle comunit erano infeudate , lindebolimento
dellautorit centrale port soprattutto negli anni 30 e 40 a unestensione capillare del
potere feudale. I feudatari , detti baroni , ottennero in questo periodo nono solo
linfeudazione di terre demaniali , ma anche una sostanziale impunit per le loro
estorsioni e prepotenze a danno dei vassalli. Il banditismo si trasform in una sorta di
terrore baronale. Nella capitale risiedevano il vicer coadiuvato dal Consiglio
collaterale , ma a Napoli legemonia della nobilt era contrastata dalla presenza di un
forte ceto civile composto principalmente da laureati in giurisprudenza di origine
borghese che attraverso le magistrature miravano a costituire una nuova classe
dirigente. Anche nel regno di Sicilia la popolazione crebbe notevolmente fino a met
600 , Palermo era il centro naturale di raccolta della nobilt feudale che si era
arricchita con lesportazione di cereali fino a quando lincremento della domanda
interna e la crisi agricola non ne ridussero il volume. Linterlocutore principale
dellautorit sovrana era in Sicilia il parlamento composta dal braccio , feudale , quello
demaniale e quello ecclesiastico , anche qui dal 162 si rafforz il baronaggio a spese
delle masse contadine. Molte analogie con levoluzione siciliana presentava infine la
Sardegna che era tuttavia assai pi povera e meno popolata e caratterizzata della
prevalenza della pastorizia. Il governo spagnolo favor lo sviluppo embrionale di un
ceto togato istituendo nel 1564 un nuovo tribunale supremo e concedendo a Cagliari e
Sassari lapertura di studi universitari agli inizi del 600. Nei decenni centrali del secolo
le leve di uomini , il prelievo fiscale e le carestie cancellarono il progresso.
LE RIVOLTE ANTISPAGNOLE A NAPOLI E IN SICILIA
Una grave carestia e il malcontento creato dal fiscalismo spagnolo furono allorigine
del fermento popolare a Palermo , che si espresse nel maggio del 1647 con saccheggi
e incendi di case. Il vicer fu costretto ad abolire le gabelle , e approvare una riforma
dellamministrazione municipale che assegnava alle maestranze il controllo
dellannona e della polizia. Tali concessioni furono poi gradualmente ritirate e i capi
messi a morte. A Napoli la causa della rivolta scoppiata il 7 Luglio 1647 fu una nuova
gabella che colpiva la vendita della frutta. La testa della rivolta fu presa dal
pescivendolo Masaniello dietro al quale si muovevano elementi borghesi che
puntavano a una modifica degli ordinamenti politici della citt e del regno. Dopo dieci
giorni Masaniello venne ucciso dagli stessi suoi seguaci ma lorganizzazione gli
sopravvisse e tenne per parecchi mesi in scacco il vicer duca dArcos . Nel frattempo
estese rivolte scoppiavano contro i baroni nelle province. In ottobre gli insorti
napoletani proclamarono la repubblica e invocarono la protezione del re di Francia, ma
il cardinale Mazzarino si milit ad appoggiare timidamente liniziativa personale di un
gentiluomo francese , Enrico di Guisa che sperava di prendere il regno appoggiato
dalla nobilt meridionale. I contrasti tra il Guisa e il partito popolare e larrivo di una
flotta spagnola segnarono il destino della Real repubblica napoletana che capitol
nellAprile 1648. Intanto nelle province il baronaggio , tronato alleato del governo
spagnolo aveva ragione delle truppe contadine. Il fallimento della rivolta e la
pestilenza del 1656 determin un aggravamento della crisi del mezzogiorno e chiuse
le speranze della formazione di un fronte antifeudale. Grazie anche al ritorno della
pace i vicer spagnoli succedetesi nella seconda met del 600 condussero unazione
di contenimento della prepotenza baronale di repressione del banditismo e di
promozione del ceto civile e ministeriale. Fu questultimo il protagonista della rinascita
culturale che far di Napoli il centro culturale pi vivace tra 600 e 700. Un ultimo
tentativo rivoluzionario ebbe luogo a Messina , dopo una rima sommossa popolare
contro il carovita si arriv nel 1647 alla formazione di un pi vasto fronte sociale ostile
Orientale che fu combattuta tra il 1645 e 1669 la lunga e costosa guerra di Candia
( CRETA) contro limpero Ottomano. Ma lisola dovette alla fine essere evacuata e di
breve durata sar la conquista del Peloponneso sancita dalla pace di Carlowitz del
1699 dopo un nuovo conflitto sostenuto da Venezia contro i turchi. Una ripercussione
della guerra di Candia fu laggregazione di oltre un centinaio di famiglie della
terraferma al patriziato veneziano dietro pagamento di forti somme. Ma rimase solo un
episodio isolato giacch passata lemergenza si torn alla tradizionale chiusura.
Ridotta alle dimensioni di un porto regionale dalla concorrenza di Ancona e della
repubblica indipendente di Ragusa colpita dalle crisi di mortalit e dal declino delle
sue maggiori attivit manifatturiere , Venezia conservava tuttavia un tessuto
artigianale ricco e variegato e sempre pi attirava visitatori da ogni parte dEuropa ,
con il prestigio delle sue istituzioni , con lo splendore delle sue feste e delle sue
cerimonie civiche , con le sue bellezze naturali e artistiche. Nello stato pontificio nel
corso del secolo si va esaurendo la precedente spinta a un maggior accentramento e a
un pi saldo controllo delle province. Allannessione di Ferrara nel 1598 segu segui
quella del ducato di Urbino in seguito allestinzione dei Della Rovere. Ma le Marche la
Romagna e ancor di pi le legazioni di Bologna e Ferrara rimasero
amministrativamente e anche economicamente separati dalle regioni sud-occidentali.
Mentre a nord dellAppennino dominava , come in Toscana il sistema mezzadrile , nella
maggior parte del Lazio si estendevano enormi latifondi appartenenti alle grandi
casate romane , coltivati in maniera irregolare da braccianti discesi dalle montagne e
per il resto lasciati al pascolo. Faceva da contrasto lo splendore della capitale
continuamente accresciuto dai grandi lavori e da una corte sfarzosa , per far fronte a
tali spese la Camera apostolica ricorreva alle imposte , alle raccolte di capitali
mediante la vendita di luoghi di monte . Nella seconda met del 600 con la fine delle
guerre di religione e lattenuarsi del rigore controriformistico il prestigio internazionale
del papato cominci a declinare e apparvero sempre pi evidenti i difetti di un governo
temporale caratterizzato al tempo stesso dallaccentramento del potere nel sovrano e
dalla mancanza di continuit dinastica.
di Confucio rimessa in onore dai Ming esaltava sopra ogni cosa le virt dellobbedienza
e della sottomissione gerarchica. In pratica . tuttavia , lesecuzione degli ordini
imperiali nelle 15 province ea affidata ad una classe di letterati-burocrati che si
reclutava per concorso mediante un sistema di esami sempre pi complesso. Il
crescente prelievo fiscale e lincremento demografico portarono a un peggioramento
delle condizioni di vita dei contadini , aggravate nel XVII secolo da una serie di terribili
carestie : estese rivolte contadine scoppiarono nel terzo e quarto decennio del secolo ,
e di questa situazione di anarchia approfittarono i manci per invadere la ina e
occupare Pechino , dove lultimo imperatore Ming si diede la morte nel 1644. Iniziava
cos la dinastia Qing destinata a regnare per tutta la durata del celeste impero. I
Manci imposero inizialmente la propria superiorit di popolo conquistatore obbligando
i cinesi a portare come segno di riconoscimento il cranio met rasato e il codino. Ma il
loro numero era troppo esiguo vennero dunque ripristinati fin dal 1656 gli esami di
concorso e anche la tradizione confuciana venne ristabilita con leditto sacro del 1669
dal grande imperatore Kang tsi. La popolazione riprese a crescere , superando verso il
1750 i 200 milioni. Ci fu dovuto sia allacclimatamento di nuove piante alimentari tra
cui mais patata e anche grazie a un ulteriore perfezionamento della risicoltura. Sotto il
lungo regno di Chien-lung Sinkiang limpero raggiunse la sua massima espansione con
la sottomissione del Tibet del Skinkiang e del Turkestan. Ma limmagine ordinata
nascondeva un irrigidimento crescente delle strutture economiche e sociali , un
esasperato tradizionalismo intellettuale e tecnologico che finir per condannare alla
stagnazione e al declino tale civilt.
IL GIAPPONE NELLERA TOKUGAWA
Lo stato giapponese si era costruito nel VII secolo sul modello di quello cinese , da cui
venne anche il buddhismo che si fuse con lo scintoismo. Nel lungo medioevo
giapponese lautorit dei funzionari regi venne a poco a poco eclissata da quella dei
grandi signori fondiari ( daymo) , che potevano contare sulla devozione e i servizi di
una classe di guerrieri professionisti i samurai determinando una situazione simile a
quella dellEuropa feudale. Dalla fine del XII secolo accanto allimperatore ( mikado )
remoto e inaccessibile nel suo palazzo di Kyoto , troviamo il generalissimo ( shogun)
esponente di una delle maggiore casate feudali deteneva il potere effettivo. Ci port
a violente guerre intestine fino a quando nel 1603 il ruolo di shogun fu assunto da
Tokugawa Ieyasu che lo trasmise ai suoi discendenti fino al 1867. Nellera di Tokugawa
la capitale fu posta a Tokyo e fu caratterizzata al tempo stesso dalla persistenza delLe
strutture feudali e da un forte accentramento statale. La famiglia Tkugawa controllava
direttamente circa un terzo del paese , il resto diviso tra 250 daymo. La fedelt dei
daymo allo shogun gli era garantita dallobbligo di lasciare alcuni suoi familiari a Edo
in qualit di ostaggi e di trasferirvi periodicamente la propria residenza. Non solo
venne proibito ai giapponesi di recarsi allestero ma i missionari giunti dallEuropa nel
XVI secolo furono cacciati o messi a morte. Dopo il 1640 ai soli olandesi fu consentito
di tenere una piccola colonia nellisoletta di Deshima e inviarvi alcune navi ogni anno.
Ma visto che il mercato intorno era vasto leconomia continu a svilupparsi e bench i
mercanti occupassero lultimo posto nelle gerarchie sociali le esigenze delle residenze
dei daymo e lespansione nelle campagne di colture destinate al mercato come il
cotone la canapa , la canna da zucchero ,gli ortaggi , il t , favorirono la crescita di una
borghesia degli affari e la diffusione delle attivit manufattiere. Parallelamente si
accentuava il divario tra i contadini pi facoltosi proprietari di vaste tenute e le masse
di poveri coltivatori. Andavano quindi maturando , caso unico al di fuori del mondo
europeo , le condizioni per il passaggio al sistema di produzione capitalistico.
LIMPERO MOGUL IN INDIA
Il subcontinente indiano era un grande serbatoio di uomini ma molto pi della Cina era
un crogiolo di razze lingue e religioni. A partire dal VIII IX secolo si diffuse con le
conquiste turche lislamismo, ma tra il 400 e il 500 il panorama religioso fu complicato
dallaffermazione del movimento sikh assertore di un rigido monoteismo e animato da
un proselitismo militante , oltre dalla comparsa del cristianesimo portato dagli europei.
Un sultanato turco mussulmano si era insediato a Delhi alla fine del XII secolo , esso
estendeva alla la sua influenza sul Punjab e nel bacino superiore del Gange ma doveva
fare i conti con la presenza bellicosa dei raijput , unaristocrazia guerriera organizzata
in signorie semi-indipendenti. Nella penisola del Deccan , invece , la potenza
dominante era limpero detto Vijayanagar , tra le due formazioni maggiori , almeno
una dozzina erano gli stati minori. Il precario equilibrio fu rotto dallirruzione di un capo
militare afghano Babur che tra il 1526 e il 1530 gett le fondamenta per limpero dei
Moghul. Il maggiore artefice fu per Akbar il grande che sottomise tutta lIndia centro
settentrionale e riusc a dare a questo immenso territorio un inquadramento statale
relativamente saldo con la creazione di una burocrazia civile-militare in cui confluirono
sia i conquistatori mussulmani sia laristocrazia locale. Egli favor anche lintegrazione
tra mussulmani e ind. Questo sistema si affianc alla cellula di base della societ
indiana , la comunit villaggio che viveva in un regime di autoconsumo . Notevole fu lo
sviluppo manifatturiero , stimolato dallo sfarzo della classe dirigente e in misura
crescente dalla domanda europea , soprattutto le mussole e le cotonate indiane che
conquistarono i mercati occidentali nel XVIII secolo. Con gli scambi crebbe una classe
media di mercanti , usurai , armatori di navi che alcuni studiosi hanno paragonato alla
nascente borghesia europea. Lapogeo dellimpero Moghul incise con il lungo regno di
Aurangzeb ( 1658-1707) il quale unific sotto il proprio scettro quasi tutto il
subcontinente indiano combattendo a lungo contro la stirpe indiana degli Maratha
delle montagne a sud. La raffinatezza artistica raggiunta dalla civilt indiana nei secoli
XVI-XVII sono testimonianza monumenti come il Taj Mahal. MA con la morte ( 1712) del
successore Bahadur Shah limpero Moghul cominci a sfasciarsi. Nel 1736 la stessa
Delhi fu presa e saccheggiata dal monarca persiano Nadir Shah e nuove invasioni
sopraggiunsero dallAfghanistan verso la met del secolo. Intanto era iniziata la
penetrazione francese e soprattutto inglese.
LA PERSIA E LIMPERO OTTOMANO
A dividere la Persia dei safawidi dallimpero ottomano non era solo la frontiera del
Caucaso ma la contrapposizione tra islamismo sciita e sunnita. Lo sci Abbas il grande
ottenne importanti risultati militari contro i turchi riconquistando la Georgia e
lAzerdbaigian ; trasfer la capitale a Isfahan e diede impulso alleconomia persiana
con lincoraggiamento allesportazione di sete e tappeti pregiati e con la costruzione
del porto di Bandar Abbas . Gran parte della popolazione rimase allo stadio nomadepastorale. Nel 1722 la dinastia safawide venne rovesciata ad opera di un invasore
afghano , il gi citato Nadir Shah e ne seguirono lotte intestine. Proprio la
preoccupazione per il fronte orientale indusse limpero ottomano a chiudere nel 1606
con la rinuncia del tributo fin ad allora percepito la guerra con gli Asburgo dUngheria
nel 1593. La disciplina dei giannizzeri si incrin e sempre pi spesso si sollevarono per
inoltre sono state molto poche. Lo stato dei diversi insediamenti europei in Asia alla
fine del XVII secolo i portoghesi mantenevano in Indonesia solo una parte dellisola di
Timor ed erano sempre attestati a Macao ; in India restavano sotto la sovranit Goa ,
Diu ; Daman , Mangalore , ai primi del 700 il loro commercio era ridotto a un quinto di
quello che era stato nel XVI secolo. Ben pi vasti e numerosi i possedimenti olandesi ,
che si estendevano dalle Molucche a Sumatra , da Malacca a Ceylon. Alla Spagna
apparteneva sempre larcipelago delle Filippine . La compagnia inglese delle Indie
orientali si era insediata con il consenso dei sovrani locali
una certa autonomia dal potere monarchico; essenziale fu dunque assicurarsi la loro
fedelt mediante un delicato dosaggio di dimostrazioni di forza e legami clientelari. La
giustizia dimostra i limiti dellassolutismo francese. Nelle campagne la amministravano
per le minori cause i giudici nominati dai signori feudali. I giudici regi presenti a livello
di baliaggio oppure membri delle corti sovrane, erano proprietari del posto che
occupavano e godevano di una notevole autonomia, inoltre, le norme che erano
chiamati ad applicare variavano da luogo a luogo. Nel Nord del Paese prevaleva il
diritto consuetudinario diverso nelle varie province, nel Sud il diritto romano e il diritto
canonico tendeva a estendere la sua applicazione a una serie di reati contro la morale.
Analogamente in campo amministrativo e fiscale gli stati provinciali (assemblee
composte da alto clero, nobilt e rappresentanti cittadini) conservavano importanti
poteri come la possibilit di contrattare con la corona lammontare delle imposte.
LA CORTE E IL PAESE
A partire dai primi anni 80 la corte si trasfer a Versailles, dove giunsero essere
ospitate quasi 10mila persone. il soggiorno a Versailles si trasformava per la nobilt in
una prigione dorata che costringendola a vivere sotto gli occhi del re e allentando i
suoi legami con i territori di origine, ne riduceva indipendenza e possibilit di azione
politica. Gli stessi governatori delle province furono trattenuti a corte lasciando mano
libera agli intendenti. Oltre all80% della popolazione viveva sulla terra e della terra.
Investimenti di capitale, consistenti scorte animali e tecniche agricole avanzate, erano
presenti solo nelle aree contigue ai Paesi Bassi e nelle rare aziende grandi intorno a
Parigi. La scarsa produttivit dellagricoltura era legata alla struttura della propriet ,
alle forme di conduzione prevalenti ( mezzadria , piccolo affitto) , e allentit del
prelievo che gravava sui coltivatori del suolo. Il contadino tipo dedicava le sue cure
maggiori al proprio fazzoletto di terra, allevava qualche animale da cortile ma per
campare tutto lanno aveva bisogno di prendere altra terra in affitto o a mezzadria, di
lavorare a giornata o di integrare il lavoro agricolo con un lavoro a domicilio per
lindustria. Il feudatario del luogo esigeva un censo annuo e localmente anche una
quota parte del raccolto, prestazioni di lavoro gratuite, tasse di successione,
percentuali sulla compravendita dei poderi; esercitava inoltre il monopolio delle
attivit di trasformazione dei prodotti del suolo e deteneva i diritti esclusivi di caccia e
pesca. A questi si aggiungevano le decime del clero e il gravoso prelievo statale, la
maggioranza dei contadini viveva ai limiti della pura sussistenza, alla merc delle
cattive annate e delle carestie. Assai tenui furono per la popolazione i benefici dello
sfarzo e della gloria di re Sole.
LA DIREZIONE DELLECONOMIA
Assumendo il controllo delle finanze Colbert si pose lobiettivo di rimediare al grave
dissesto dei conti pubblici e rilanciare la stagnante economia nazionale. Fu creata una
camera di giustizia straordinaria per indagare sugli illeciti arricchimenti di finanzieri,
appaltatori con cui fu possibile rastrellare milioni di lire. Metodi pi efficaci, come la
concentrazione degli appalti, furono introdotti nella gestione delle imposte indirette. Si
aggiunse la lotta contro gli sprechi e si riusc a ridurre di circa 1/3 il peso della taglia
raggiungendo un pareggio di bilancio dal 1762 e 1771. Allagricoltura era assegnato il
compito di produrre i viveri a basso costo mantenendo bassi i salari della manodopera
cos da rendere competitivi i manufatti. Lo sforzo principali era concentrato sulle
piazze forti. Primo teatro fu la guerra di devoluzione contro la Spagna basata sulla
rivendicazione di parte delleredit spagnola da parte del sovrano in nome della
moglie Maria Teresa, figlia del re di Spagna Filippo IV. Loccupazione francese della
parte meridionale die Paesi Bassi (1667) preoccup Olanda e Inghilterra che fecero
pressioni insieme allimperatore Leopoldo I; con la pace di Aquisgrana (1668) furono
riconosciuti alla Francia i vantaggi fino ad allora acquisiti nelle Fiandre. Ma il
risentimento di re Sole nei confronti dellOlanda non era placato; nel marzo 1672
Francia Inghilterra e Svezia dichiararono guerra alle Province unite; gli Stati generali
Olandesi risposero allinvasione aprendo le dighe che riparavano le province di Utrec e
Gheldria trasformando lOlanda in unisola. La guida fu assunta dallo Statolder
Guglielmo III DOrange. Lentrata in guerra di Spagna e Impero, la sconfitta della
Svezia e la resa dellInghilterra, imposero a Luigi la pace di Nimega (1678); la Spagna
dovette cedergli la Franca cortea e lembi delle Fiandre. Re Sole riprese subito la sua
politica di espansione in direzione dellimpero occupando una serie di territori tra cui
Strasburgo e Casale nel Monferrato. Nel 1683 riapr le ostilit contro la Spagna
bombardando pesantemente Genova, sua alleata. Nel luglio 1686 venne stipulata ad
Augusta una lega difensiva tra Spagna, Impero, Svezia e Olanda. Dopo linvasione del
palatinato ordinata da Luigi nel 1688 si aprirono le ostilit lanno dopo e alla lega ader
lInghilterra. Sulle prime le armi francesi avanzarono appoggiando in Irlanda lo sbarco
dello spodestato re dInghilterra Giacomo II Stuart che dovette lasciare lisola dopo la
sconfitta nella battaglia di Boyne, la flotta francese venne distrutta da quella inglese a
La Hougue, anche nei Paesi Bassi gli eserciti francesi incontrarono unaccanita
resistenza. Nel 1696 re Sole stipul una pace separata con il Duca di Savoia cui
cedette la fortezza del Pinerolo. La pace generale firmata a Ryswick nel 1697 ristabil
la situazione antecedente al conflitto.
IL TRAMONTO DEL RE SOLE
Il peso della guerra divenne per i sudditi sempre pi intollerante. Non bastando gli
espedienti per far denaro, si istituirono nuove imposte: la capitazione (imposta
sullindividuo) e il decimo (prelievo percentuale su ogni tipo di reddito). Inoltre si
assiste allincupirsi della vita di corte dove il vecchio re, morta la prima moglie, cadde
sotto linfluenza della bigotta madame Francoise DAubigne De Maintenonne di
confessione gesuita. Lopposizione contro lassolutismo di Luigi XIV si manifest nelle
sommosse popolari, nella contestazione degli operatori economici di una politica che
sacrificava lagricoltura al commercio e imprigionava ogni attivit in una gabbia di
regolamenti, oltre che nelle rivendicazioni di maggiori poteri dallalta aristocrazia
come il duca di Saint Simone e larcivescovo di Cambrai Fenelone. Anche nella filosofia
nella religione nella letteratura e nellarte si affermarono nuovi indirizzi che ponevano
in discussione i principi sostenuti dalla corte. Gli ultimi anni furono rattristati dai
rovesci subiti nella guerra di successione spagnola e dai lutti familiari. Il 1 settembre
1715 a Parigi e nei dintorni si accesero fuochi di gioia alla notizia della morte del
vecchio despota , il successore era il bambino Luigi DAngi. Per la Francia si profilava
la terza reggenza in poco pi di 100 anni.
In Inghilterra la monarchia Stuart era stata restaurata nel 1660 sulla base di un
compromesso col parlamento.
Nel 1673 quest ultimo vot un test act che subordinava l'assunzione di cariche civilimilitari a una
professione di fede anglicana. Si crearono due schieramenti politici:
tories = fautori della monarchia di diritto divino
whigs = sostenitori del Parlamento.
Salito al trono Giacomo II, si adoper subito per il rafforzamento dell'esercito;le
disposizionidel Test act
vennero annullate nel 1687 da una dichiarazione d'indulgenza;nel frattempo nasce a
Giacomo un figlio
maschio dando cos corpo ad un radicamento della dinastia cattolica.
In questa situazione i maggiori esponenti whig e tory si accordarono per una rivolgere
un appello allo
Statolder olandese Guglielmo III che aveva sposato una figlia di Giacomo II,Maria
Stuart.
Il sovrano olandese organizz una spedizione e il 15/11/1688 sbarc a Torbay mentre il
sovrano inglese
vistosi isolato fugg in Francia.
La corona fu offerta a Guglielmo e Maria che s'impegnarono a osservare una
Dichiarazione dei diritti da
esso votata(1689).Segu l'Atto di Tolleranza e poi il Triennal Act del 1694 che imponeva
l'elezione di un
Parlamento almeno ogni 3 anni insieme all'Acto of Settlement del 1701 chi fissava
l'ordine di successione
sul trono in modo da escluderne i cattolici.Molti filosofi e uomini politici operano in
questo periodo ( come
J.Locke,T.Hobbes).
Nel 1694 fu fondata la Banca d'Inghilterra,abilitata a emettere buoni che circolarono
ben presto come carta
moneta;l'amministrazione delle finanze,della flotta e dell'esercito richiese a sua volta
la costituzione di una
burocrazia statale e centrale. Le guerre prolungate e l'incremento della spesa pubblica
non incisero peraltro
in maniera sensibile sull'economia inglese,che continu a crescere a ritmi sostenuti e
l'incremento della
produttivit agricola permisero allo stato inglese di diventare un paese esportatore di
cereali.
L'ESPANSIONE DELLA MONARCHIA AUSTRIACA NEL 1600
Nel corso della guerra dei 30 anni era stato cancellato il disegno di restaurazione
cattolica e imperiale degli
Asburgo;in compenso la sottomissione dei "ceti"nei ducati austriaci e nel regno di
Boemia avevano dato una nuova compattezza basata sulla fedelt alla dinastia e sul
sentimento religioso della Controriforma.
Questo nuovo senso d'unit fu percepibile anche nel rafforzamento degli organi di
governo e dall'esercito
riorganizzato dallo stratega italiano Raimondo Montecuccoli che nel 1664 riport
un'ottima vittoria
sull'esercito ottomano in marcia verso Vienna(battaglia del San Gottardo).
Ma questa unione non fu la stessa in campo territoriali,l'Ungheria infatti nel 1678 si
oppose con una
ribellione che l'allora imperatore asburgico Leopoldo I cerc di stroncare;i rivoltosi
ottennero l'aiuto delle
truppe ottomane,mentre gli Asburgo poterono contare su una forza austro-polacca che
mise in fuga i turchi ei ribelli(battaglia di Kahlenberg 1683 ).L'ultima battaglia contro la
compagine ottomana si svolse a Senta, sul Tibisco dove Eugenio di Savoia mise
definitivamente in fuga le armate ottomane(1697);la pace a Carlowitz nel 1699 sanc
su entrambi i fronti il grave arretramento dell'impero ottomano dai territori in
precedenza sotto il dominio austriaco (Transilvania,Ungheria e Peloponneso (per
Venezia).
Vienna in questi anni assunse il volto di una grande capitale ma tuttavia dietro questo
splendore si
nascondeva un'assai arretrata economia;a questo il nuovo imperatore Carlo VI
riconobbe la Prammatica
Sanzione che sanciva l'indivisibilit dei domini asburgici e stabiliva un ordine preciso di
successione regale.
LA GUERRA DI SUCCESSIONE SPAGNOLA E I REGNI IBERICI
Il primo novembre 1700 dopo una lunga agonia,moriva l'ultimo Asburgo della linea
spagnola Carlo II;un
accordo stipulato fra le maggiori potenza assegnava la corona spagnola a
Carlo,secondogenito dell'imperatore Leopoldo I,mentre a Filippo d'Angi sarebbero
andati i domini italiani. Ma questa idea suscitava forti ostilit nella capitale spagnola e
Carlo II si lasci convincere a redigere un testamento che proclamava erede universale
il duca d'Angi (con la condizione che rinunciava ad una successione sul trono
francese) che assunse il titolo di Filippo V re di Spagna. Il Re sole fece credere che le
due corone (francese e spagnola) fossero separate ma invi truppe nelle guarnigioni
olandesi e milanesi rendendo cos evidente che le altre potenze non potevano
accettare la situazione;Asburgo,Inghilterra e Olanda stipularono il 7 settembre 1701
una nuova Grande Alleanza. All'alleanza antifrancese aderirono la Danimarca
,Savoia ,Portogallo e molti principati tedeschi;i sovrani francese e spagnolo si
trovarono isolati. In un primo momento dopo iniziali successi franco-spagnoli,le forze
della Grande Alleanza volsero le sorti del conflitto a proprio favore. Le cose
sembravano peggiorare per la Francia,quando l'Inghilterra si trov in difficolt con la
caduta del ministero whig a Londra,seguito da un governo tory e la Spagna si trova a
far fronte alla scomparsa prematura di Giuseppe I. La successione di questo agli stati
ereditari austriaci poteva ricreare un potere simile a quello che aveva avuto Carlo V
due secoli prima;si firm invece nel 1713 la pace di Utrecht con la Francia,mentre la
monarchia austriaca firm la pace di Rastatt nel 1714. Gli esiti del conflitto
contribuirono a sviluppare e ad affermare un concetto politico di stabilizzazione
dell'equilibrio europeo da difendere contro ogni progetto egemonico. Il regno di Filippo
V che inaugur la nuova dinastia Borbone spagnola,fu contrassegnato da una notevole
attivit riformatrice e da una buona ripresa dell'iniziativa in campo internazionale:a
partire dal 1714 un meccanismo intenso di matrimoni riportarono la Spagna sugli
scenari italiani,poich la seconda moglie di Filippo V era Elisabetta Farnese. Si form
una quadruplice alleanza composta da Inghilterra,Francia,Austria e Olanda;la flotta
spagnola fu annientata al largo di Capo Passero e le truppe imperiali intervennero in
Sicilia. All'Aja si firm un ennesimo trattato di pace che riportava la situazione a prima
dello scontro bellico(tranne lo scambio imposto a Vittorio Amedeo II che prese la
Sardegna al posto della Sicilia);al rinnovamento spagnolo in questi anni,fa contrasto
l'immobilismo politico portoghese che con Giovanni V di Braganza,anche se dal Brasile
affluivano ingenti quantit d'oro.
L'ASCESA DELLA RUSSIA DI PIETRO IL GRANDE E IL DECLINO DELLA SVEZIA
La Russia di fine Seicento era un immenso territorio esteso dal Dnepr al Pacifico e
popolato da 15 milioni di
abitanti;i Romanov saliti sul trono ripresero con Michele la tradizione assolutistica
affermatasi gi con Ivan
e per Attirare nel paese profughi per motivi religiosi. Federico i lasciava al figlio oltre a
un potente Esercito,un'amministrazione efficiente e un paese in via di
sviluppo,ingrandito nel 1721 con l'annessione della pomerania svedese.
FEDE E RAGIONE
La definizione d'Illuminismo pi convincente quella del filosofo I.Kant:"L'illuminismo
l'uscita dell'uomo
dallo stato di minorit che egli deve imputare a se stesso". Il philosophe uno
spregiudicato indagatore del
vero,in qualunque campo del sapere;l'unica verit per lui quella che deriva da
un'osservazione diretta dei
fatti o da testimonianze superiori a ogni dubbio,da vagliare,gli uni e le altre,al "lume"
della ragione.
In quest'epoca si distinguono scrittori come Spinoza,Bayle,Locke(che si sforz di
conciliare fede e
ragione,rendendo quest'ultima arbitra dei problemi morali).
Anche personaggi come Voltaire("Candido" 1759),Diderot insieme a d'Alembert autori
dell'Enciclopedia e
lo scienziato Lamarck(anticipatore della teoria evoluzionistica).
L'UOMO E LA NATURA
Alcuni filosofi si spinsero fino ad un materialismo integrale,cio alla riduzione di tutto
ci che
esiste,compreso l'uomo e le sue facolt mentali,a pura materia. Altri ancora come lo
scozzese D.Hume
svilupparono l'empirismo lockiano in una direzione diversa,che portava alla negazione
del concetto di
sostanza.
La figura dominante per del panorama scientifico europeo senza dubbio l'inglese
Isaac Newton(16421727) che impose un metodo scientifico basato sul rifiuto delle ipotesi astratte e sulla
sintesi tra indagine
sperimentale e procedimento matematico. L'autorit newtoniana rimase indiscussa
per tutto il diciottesimo secolo;fecero passi avanti botanica e zoologia,come anche la
chimica rinforzata dagli studi di Lavoisier(scopritore dell'ossigeno e della composizione
dell'acqua. Vennero studiati i fenomeni elettrici da B.Franklin e dagli italiani Galvani e
Volta.
LA PUBBLICA FELICIT
In campo filosofico i vari orientamenti possono essere racchiusi in 3 nomi:
Montesquieu,Voltaire e
Rousseau. Il primo affermava che le leggi sono i rapporti necessari che derivano dalla
natura delle cose;a lui premeva fornire i meccanismi e i princpi che regolano i vari
ordinamenti politici: dispotismo (paura),monarchia (senso d'onore),democrazia (virt
dei cittadini).Ciascuno delle tre forme si adatta meglio ad un determinato clima e
territorio;tuttavia traspare che Montesquieu ammira il modello politico inglese basato
sulle libert individuali,divisione dei poteri (giudiziario,esecutivo,legislativo). Roussea
invece un convinto democratico;secondo il ginevrino,il passaggio dell'uomo dallo
stato di natura allo stato sociale ,aveva dato inizio ad un processo di degenerazione
morale i cui sintomi erano le enormi disuguaglianze sociali,corruzione,raffinatezza
delle arti e tecniche. Per uscire da questa situazione l'unica via quella di una
rifondazione della societ,di un patto che trasformasse i sudditi in cittadini,gli schiavi
in uomini liberi attraverso la cessione totale di tutti i propri diritti.L'unione delle
volont non limita la libert dell'individuo,anzi la potenzia proteggendo la persona e i
beni individuali. Lo stesso anno del Contratto sociale(1762),il filosofo pubblic
l'"Emilio" in cui si mostra come attraverso l'educazione sia possibile forgiare l'uomo
nuovo. Nei paesi di lingua tedesca rimase viva la corrente del Giusnaturalismo che
sosteneva l'esistenza di un diritto naturale comune a tutti gli uomini e anteriore al
costituirsi delle societ politiche. Di risonanza mondiale anche il trattato di C.Beccaria
"Dei delitti e delle pene" in cui denunciava il carattere irrazionale e inumano delle
procedure giudiziarie in uso.
UNA NUOVA SCIENZA NEL 1700: L'ECONOMIA
Nella seconda met del settecento soprattutto in Francia e Inghilterra si ebbe una
nuova concezione della
vita economica. Si diffuse la "fisiocrazia" --> convinzione che l'agricoltura sia
produttrice di ricchezza e che il surplus derivato dall'attivit agricola costituisce la
rendita verso i proprietari terrieri. Su queste premesse Quesnay elabor il "Tableu
Economique"
di
circolazione
di
ricchezze
tra
le
classi
economiche :"proprietaria" ,"produttiva" e "sterile"(commercianti e artigiani).Invece in
Inghilterra con il contributo di Adam Smith si diffuse il liberismo che introdusse la
divisione del lavoro,riducendo il tempo totale dedicato alla manifattura giacch per
Smith la misura fondamentale del valore del prodotto la quantit di lavoro in esso
corporato. Nel prezzo entrano anche insieme al salario dei lavoratori,la remunerazione
di capitali investito dagli imprenditori e la rendita dovuta ai proprietari del suolo. Le 3
classi di Smith non coincidono con quelle di Quesnay,ma in comune con i fisiocratici
Smith ha la fede nell'esistenza di un ordine naturale benefico.
LA CIRCOLAZIONE DELLE IDEE
Due fenomeni dell'et dei lumi furono la circolazione delle idee e delle conoscenze in
strati sociali molto pi
ampi che non per il passato e la formazione di un'opinione pubblica permeata dalla
fede nella ragione e nel
progresso. L'opinione delle persone colte e illuminate si forma attraverso la lettura di
libri e giornali,la
conversazione,gli scambi e le manifestazioni di socialit di cui il Settecento colmo.
Grande fortuna ebbero le opere di divulgazione,tra le quali si pu far rientrare la
celebre Enciclopedia;non
solo ma anche i luoghi di aggregazione come salotti,accademie,logge massoniche(la
Grande Loggia di
Londra).
Alla morte della regina Anna sal al trono l'elettore di Hannover Giorgio I;egli e il suo
successore Giorgio II
si interessavano tuttavia alle faccende del loro paese d'origine che alla politica inglese.
Prese cos forma un
governo di gabinetto e l'estendersi della corruzione sotto gli Hannover,delle differenze
ideologiche fra i
partiti whig e tory in lotta per il potere.
Tra il 1721 e il 1742 il ruolo di primo ministro fu ricoperto da R.Walpole,che mantenne
buone relazioni con
i francesi e si adoper per ridurre il debito pubblico e per proteggere commercio e
industria.
Sotto la guida di Walpole,il paese godette di un buon periodo di prosperit e nel
complesso la societ inglese
settecentesca
appare
oggettivamente
come
miscuglio
di
libert,di
dipendenza,mobilit sociale individuale e
Nel 1764 venne emanato un editto di espulsione dei gesuiti e il governo fu assunto da
un
triumvirato:Aiguillon,Maupeou e il controllore delle finanze Terray;esso riusc a ridurre
il deficit francese.
A Luigi XV succedette Luigi XVI che sciolse il triumvirato e nomin il fisiocratico Turgot
come ministro
delle finanze,ma la libert di commercio stabilita non coincise con un buon raccolto
agricolo e ci indusse il
sovrano a ritirare il suo appoggio al ministro che rassegn le dimissioni nel 1776.
L'INGHILTERRA NELL'ET DI GIORGIO III
Al contrario della Francia,la Gran Bretagna era uscita molto rafforzata dalla guerra e
non aveva pi rivali in
ambito marittimo-coloniale,ma lo sviluppo economico non imped l'insorgere di alcune
tensioni.
1) Il nuovo re Giorgio III manifest l'intenzione di esercitare un ruolo pi attivo nella
politica nazionale
suscitando l'opposizione del Parlamento e della pubblica opinione.
2) Parallelamente si form accanto alla fazione whig una corrente ancor pi radicale
per un allargamento delsuffragio e per un'estensione delle libert religiose e civili.
3) Causa del malessere politico fu la disastrosa conduzione della crisi nordamericana
da parte del governo diLord North;l'impopolarit del suo governo convinsero Giorgio III
ad affidare il nuovo governo a William
Pitt il Giovane,protagonista di una notevole attivit riformatrice,introducendo una pi
equa imposta
proporzionale ai redditi di qualunque natura.
LINGHILTERRA NELLETA DI GIORGIO III
LInhgilterra era uscita rafforzata dalla guerra dei sette anni; padrona dei mari ,
lanciata verso la rivoluzione industriale non aveva pi rivali nellAmerica settentrionale
e in India. Ma ci non imped linosrgere di tensioni interne dovute a :
Il nuovo re Giorgio III nato ed educato in Inghilterra manifest lintenzione di
esercitare un ruolo pi attivo nella politica nazionale
La formazione accanto ai Wigh di una corrente pi radicale che contestava
lordine politico figlio della gloriosa rivoluzione e voleva una redistribuzione dei
seggi parlamentari , lallargamento del suffragio e lestensione delle libert
religiose e civili. Il portavoce pi popolare fu il giornalista John Wilkes.
La disastrosa conduzione della crisi nordamericana da parte del governo di Lord
North e i timori suscitati da disordini scoppiati in Irlanda che voleva il voto ai
cattolici e lindipendenza del loro parlamento.
Limpopolarit del governo North e i timori dei disordini di Londra nel 1780
portarono re Giorgio III ad affidare la formazione di un nuovo governo a William Pitt
il giovane. Egli accolse in gran parte e richieste irlandesi , combatt in ogni campo
corruzione e sprechi e introdusse nel 1797 una pi equa imposta proporzionale ai
redditi. Pitt sar a partire dal 1793 il pi tenace oppositore della Francia
rivoluzionari e allinterno adott un atteggiamento rigido nei confronti delle
agitazioni operaie e dei movimenti di opposizione.
Nel 1781 fu egli eman la "patente di tolleranza" che rendeva legittimo il culto per le
confessioni protestanti e ortodosse;vennero soppressi conventi e monasteri con il
progetto di irrigidire le condizioni per i voti monastici(ideale giuseppino del "buon
parroco",guida civile e religiosa della comunit),vennero finanziate scuole e attivit
assistenziali. Si presero provvedimenti riguardanti l'istruzione e la giustizia;fu abolita la
servit personale e si fece ricorso ad un nuovo catasto dei beni fondiari esteso anche
in territori ungheresi. Molte di queste riforme per suscitarono malcontento e
resistenze,soprattutto in quei territori come il Belgio e l'Ungheria,meno toccati dalle
iniziative. A ci si aggiunse l'enorme costo finanziario della guerra che Giuseppe II
volle intraprendere nel 1787 a fianco dei russi contro il nemico turco. Paesi Bassi e
Belgio approfittarono di questo momento di distrazione per insorgere e proclamarsi
indipendenti nel 1787 e 1789;perfino l'Ungheria era sull'orlo di una rivolta quando
mor Giuseppe II nel 1790. Gli succedette Pietro Leopoldo,granduca di Toscana,che fu
costretto a elargere concezioni e privilegi ai nobili per salvare la situazione,e dopo la
sua scomparsa prematura tocc a Francesco II che col suo operato chiuder per
sempre con il periodo di riforme in Austria inaugurato da Maria Teresa. Non si pu per
non
citare
Vienna,divenuta
grande
capitale,sede
di
una
raffinata
civilt:intellettuale,musicale,artistica e crogiolo di diverse nazionalit.
LA RUSSIA DI CATERINA II
L'eredit di Pietro il Grande era stata ben raccolta dalla figlia Elisabetta che ne
prosegu gli indirizzi di
modernizzazione culturale del Paese,di rafforzamento militare e di una pi incisiva
presenza in politica
estera. Il successore Pietro III venne deposto nel 1762 in seguito a un colpo di stato
organizzato dalla giovane moglie Caterina II;il suo lungo regno apr le porte alla Russia
all'influenza europea (e in particolare
francese)dei philosophes illuminati. La prima mossa fu la riformazione della Chiesa
Ortodossa;nel 1764 furono confiscate tutte le propriet ecclesiastiche,le cui rendite
servirono a risanare le finanze.
La pi clamorosa iniziativa della zarina fu la convocazione di una commissione
legislativa composta da
rappresentanti nobili,dei cittadini,dei contadini e anche delle nazionalit non russe.
All'interno di essa
insorsero aspre dispute e alla fine del 1768 Caterina la sciolse,col pretesto della guerra
scoppiata contro
l'impero ottomano. Il timore dell'anarchia indusse la sovrana ad abbandonare qualsiasi
velleit d'intervento a favore delle masse rurali dei contadini:le loro condizioni
peggiorarono anzi.
Considerevoli furono i successi ottenuti in politica estera. La campagna contro l'impero
ottomano fu
contrassegnata dalla spettacolare azione di una squadra navale russa che
circumnavig l'Europa e a Chio
distrusse la flotta ottomana.
Il conflitto si risolse nel 1774 con condizioni vantaggiose per i russi che ottennero
l'accesso al Mar Nero e
un passaggio libero per il canale del Bosforo.
La Russia annett anche la Bielorussia e la met orientale della Polonia;infine
s'aggiunse anche la Crimea
nel 1783. Anche per effetto di queste annessioni la popolazione soggetta a Caterina
era cresciuta da 23 a
circa 38 milioni di abitanti,diventando perci il paese pi popoloso d'Europa .
LE SPARTIZIONI DELLA POLONIA E LE RIFORME IN SCANDINAVIA
sottoposta all'autorit assouta del pontefice romano e della sua curia,a cui non solo
dovevano obbedienza ,ma anche i laici rientravano in questo progetto spirituale. Fu il
clero regolare a divenire bersaglio degli attacchi sempre pi violenti delle menti
illuministe:sia perch soggetti direttamente a Roma e non a vescovi o arcivescovi
locali sia perch lo si accusava di condurre una vita oziosa e parassitaria. Grande
scalpore suscit nel 1763 le tesi pubblicate dal vescovo di Treviri,Nikolaus Von
Hantheim,che riconoscevano al papa romano solo un primato onorifico all'interno della
Chiesa. I pontefici Clemente XII e Benedetto XIV parvero disponibili ad un
compromesso con le nuove correnti politico-culturali ed espressione di questa
tendenza conciliativa furono i concordati stipulati dalla santa sede con il Regno di
Sardegna (1727,1740)Regno di Napoli (1741) e Spagna (1737 e 1753) che
disciplinavano materie come la tassazione del clero e il conferimento dei benefici e del
diritto d'asilo. Il rigido pontificato di Clemente XIII fece peggiorare i rapporti tra Chiesa
e potenze cattoliche;conseguenza,gli stati cattolici s'impegnarono a cacciare i gesuiti
dai loro
territori(Francia,Portogallo,Spagna,Regno di Napoli,Ducato di Parma).La pressione
aument fino a che
Clemente XV decret (1769-1774) lo scioglimento della compagnia di Ges. Spagna e
Portogallo erano in prima fila nella lotta contro i gesuiti. In Portogallo,la situazione
cambi radicalmente sotto il regno di Giuseppe I per opera dell'onnipotente ministro
Sebastiao Jos de Carvalho e Mello,dal 1770 marchese di Pombal,protagonista della
ricostruzione di Lisbona.Egli riform gli studi,rafforz l'esercito,promosse lo
sfruttamento delle colonie e cerc di dare impulso alle manifatture e al commercio con
la creazione di compagnie privilegiate. In Spagna l'ascesa dei Borbone con Filippo V
aveva segnato una svolta in senso assolutistico. I tentativi di riforma cominciati con
Ferdinando VII,si fecero pi concreti con Carlo III che aveva fatto il suo apprendistato
come Re di Napoli e che si circond di ministri illuminati. La popolazione spagnola
pass nel XVIII da 8 milioni a 11 e mezzo e notevoli segnali di risveglio economico si
manifestarono nella periferia del regno. Anche il settore agricolo crebbe grazie
all'abolizione di tecniche arretrate;uno sviluppo anche pi rapido conobbero le colonie
ispano-americane,dove gli sforzi della madrepatria di combattere la volont
d'autonomia creola furono vani,per via di una nascente e coesa classe dirigente
spagnola in quei posti.
Alla corte suprema era attribuito una sorta di controllo di legittimit costituzionale
sulla legislazione sia del
governo federale,sia dei singoli stati.
LO SVILUPPO DEGLI STATI UNITI TRA SETTE E OTTOCENTO
Superata la crisi,la neonata nazione americana riprese con grande impeto la via dello
sviluppo demografico ed economico. Il primo stato a unirsi ai 13 gi coesi fu il
Vermont(1791) seguito dal Kentucky(1792),Tennessee (1796) e Ohio(1802);per quanto
il governo si sforzasse di regolare l'assegnazione delle terre,fu impossibile evitare
scontri e tensioni fra Stati;naturalmente di fronte all'inarrestabile espansione degli
Stati Uniti d'America verso ovest,furono gli indiani a pagarne le conseguenze,espulsi
dal loro territorio d'origine e uccisi a migliaia.
Il primo presidente degli Stati Uniti fu George Washington eletto nel 1789 e rieletto
anche il quadriennio
successivo;la fama di generale vittorioso e la semplicit dei suoi modi assicurarono al
governo federale
l'autorit necessaria per l'adozione di misure spesso impopolari.
Per fronteggiare i debiti di guerra,furono fatti pagare gli interessi ai speculatori che
avevano incetta dei
relativi titoli,s'istituirono dazi e imposte gravanti sulla popolazione e infine si cre una
Banca degli Stati
Uniti nel 1791.
A partire dal 1791 stesso cominci politicamente a delinearsi una lotta al potere di
nuovi partiti
nascenti,come quello repubblicano(che ebbe il suo esponente pi noto in Thomas
Jefferson) contrapposto a quello federalista. Le elezioni presidenziali del 1796 furono
vinte da un altro federalista(J.Adams) ma quattro anni dopo riuscirono a spuntarla i
repubblicani guidati prima dallo stesso Jefferson e poi da J.Madison. Con il governo
repubblicano,si ridussero lo spese per la burocrazia,la diplomazia e l'esericito
rilanciando l'economia americana che all'inizio del diciannovesimo secolo era pronta
ad affacciarsi sullo scenario europeo sempre in fermento.
Accanto alle cause oggettive di disagio economico,vi erano anche reazioni soggettive
che minacciavano
l'equilibrio sociale della nazione: tendenza di molti signori e dei loro agenti a
ripristinare i diritti feudali,
l'aumento delle imposte dopo il 1780, la parziale attuazione di misure invocate dalla
dottrina fisiocratica,
l'abolizione degli usi collettivi e l'accorpamento degli appezzamenti in grandi aziende.
A questo tradizionalismo delle masse si mescolano echi confusi e distorti delle
ideologie illuministe quali
l'eguaglianza de diritti o la sovranit popolare anche se nella Francia di questo periodo
non c'era un distacco accentuato tra borghesia e nobilt. Pi che divisione sociale, il
paese era attraversato da molteplici linee di tensione che la crisi politica era destinata
ad aggravare e a far esplodere.
LA CRISI FINANZIARIA E POLITICA DELLA MONARCHIA
Tra il 1754 e il 1789 si succedettero in Francia ben 19 direttori delle finanze,a causa
dei fallimenti derivati
dai provvedimenti presi da questi politici. L'economia francese era in crisi per via
dell'insufficienza delle entrate statali riguardo al carico delle spese pubbliche e l'unica
via verso un risanamento finanziario era costringere o convincere i ceti privilegiati a
contribuire in proporzione alle loro ricchezze.
Due furono le strategie messe in atto per uscire dalla crisi:
la prima tentata da Turgot => consisteva nello spostare il peso maggiore delle
imposte sulla propriet
terriera e nel puntare su un incremento delle entrate che sarebbe stato il naturale
effetto dello sviluppo
economico.
La seconda che mirava a una riduzione delle spese e degli sprechi,fu la via imboccata
da J.Necker(banchiere
di Ginevra)che venne posto al timone delle finanze francesi nell'ottobre 1776. Egli
abol molti uffici,ridusse
le spese della corte,unific varie casse,riform e rese pi redditizia l'amministrazione
del demanio
regio;evit inoltre di inasprire le tasse e ricorse al credito caricando i bilanci futuri di
nuovi aggravi per il
pagamento degli interessi.
Dopo il suo licenziamento e anni di immobilismo,il nuovo controllore generale CharlesAlexandre de
Calonne,decise nel 1786 di porre il sovrano di fronte alla realt:il deficit superava i 100
milioni e met del
bilancio era usato come pagamento per il sanamento del debito pubblico. L'unica
soluzione era adottare
riforme radicali,che prevedevano un'imposta fondiaria detta "sovvenzione
territoriale",proporzionale alla
rendita,pagabile in natura e gravante senza eccezioni su tutti i proprietari terrieri,nobili
ed ecclesiastici
compresi;prevedeva anche la liberalizzazione commerciale e l'eliminazione di dogane
interne.
Nel 1787 venne convocata a Versailles un'assemblea di notabili che si opposero al
programma di riforme
proposte da de Calonne. Il re dunque decise di sostituire de Calonne con l'arcivescovo
di Tolosa de Brienne che mantenne la sovvenzione territoriale ideata dal precedente
ministro,ma non evit che l'assemblea si sciogliesse nel maggio dello stesso anno.
Sciolta l'assemblea,fu il Parlamento parigino a prendere la guida dell'opposizione
rifiutando le proposte dell'arcivescovo e nell'opinione pubblica oramai era costante il
riferimento agli Stati Generali come all'unica istanza che poteva discutere riguardo al
futuro economico del paese. Cos il responsabile delle finanze convoc gli Stati
Generali per il primo di maggio dell'anno successivo e poi si dimise,costringendo Luigi
XVI a richiamare Necker.
Il 25 settembre il Parlamento della capitale francese dichiar le modalit che dovevano
essere rispettate
dall'assemblea come l'ultima volta che era stata convocata(nel 1614),con tutti i
rappresentanti dei 3 ordini
riuniti.
LA RIVOLUZIONE IN MARCIA: IL 1789
Il grande effetto della mobilitazione psicologica che ebbe questa capillare
consultazione popolare fu
rilevante in tutta la nazione francese;in questo clima di agitazione e di attesa di
cambiamenti epocali si riunirono a Versailles gli Stati Generali,il 5 maggio 1789. I
deputati (in tutto 1165),erano divisi per met in Terzo Stato e gli altri due ordini
sommati insieme;tra il clero c'erano molti parroci solidali con le richieste del Terzo
Stato e anche nel secondo ordine vi era un gruppo numeroso di nobili pronti a
schierarsi con il Terzo Stato(tra i quali il marchese di La Fayette,reduce dalla
partecipazione alla guerra d'indipendenza americana). I deputati del Terzo Stato
proposero agli altri 2 ordini di riunirsi in un'unica assemblea,ma entrambi rifiutarono in
un primo momento,poi alcune fazioni del clero cedettero di fronte alla fermezza del
Terzo Stato. Luigi XVI solidale con il ceto nobiliare,chiuse la sala delle adunanze,ma i
deputati del Terzo Stato si riunirono nella cosiddetta "sala della pallacorda" giurando il
20 giugno di non separarsi pi e riunirsi dovunque le circostanze lo richiedessero. Alla
fine del mese(giugno) il clero e la fazione pi illuminata della nobilt si erano unite al
Terzo Stato e il 9 luglio l'Assemblea Nazionale s'intitol "Costituente":di fronte a ci la
restante fazione che si opponeva alla costituente form una milizia
borghese,contrastata da alcune sommosse organizzate dal popolo minuto.
Queste azioni sfociarono nell'episodio pi importante della rivoluzione francese:il 14
luglio una folla composta in gran parte da artigiani e bottegai si present davanti alla
fortezza della Bastiglia;il governatore di essa ordin di fare fuoco sulla fola che per
caric i soldati di guardia massacrandoli. Luigi XVI ordin la ritirata dei reggimenti
stranieri (che aveva chiamato per reprimere le rivolte popolari)e richiam come
ministro Necker. Nel paese presero forma una serie di milizie volontarie che presero il
nome di "Guardia Nazionale";a ci s'aggiunse una serie di disordini nelle campagne
(periodo detto Grande Paura). Questi episodi si risolsero il 4 agosto con l'abolizione del
regime e delle strutture feudali e il riscatto dei diritti reali,cio aboliti solo dietro un
pagamento di un rimborso ai titolari.Sull'onda dell'entusiasmo l'Assemblea Nazionale
pass ad elaborare una "Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino" in 17
articolo,che fu approvata il 26 agosto 1789,rimasta nel tempo come la pi solenne e
completa affermazione delle libert fondamentali ,dell'eguaglianza dei cittadini.
L'atteggiamento evasivo del re finirono col convincere i patrioti che un'altra prova di
forza era inevitabile e che era necessario costringere la corte a trasferirsi a Parigi.
Il fermento crebbe di pi quando si seppe che il 1ottobre in occasione di un banchetto
tenuto nella reggia di Versailles,alcuni ufficiali avevano calpestato la coccarda
tricolore,simbolo della rivoluzione;per evitare contrasti col popolo acconsent a
trasferirsi con la corte insieme anche all'Assemblea Nazionale.
LA RICOSTRUZIONE DELL'UNIT NAZIONALE
Il primo responsabile del fallimento del nuovo ordine monarchico-costituzionale fu
Luigi XVI stesso; scarsa era di conseguenza l'influenza degli aristocratici sostenitori
dell'Assolutismo,perci il sovrano non aveva possibilit di ribaltare la situazione.
Intanto nello schieramento dell'Assemblea si stavano distinguendo alcuni personaggi
come Arras,Maximilien e Robespierre;pi popolare nel reclutamento e pi radicale
nelle opinioni era il club detto dei "cordiglieri" formatosi nel 1790 dei quali facevano
parte Danton e Desmoulins,mentre sorgevano club e riunioni tenute in conventi di
dominicani (jacobins). Nel maggio del 1790 Parigi venne divisa in 48 sezioni che
costituirono la formazione di club popolari: prendeva forma la figura del
"sanculotto"(vestito di pantaloni lunghi,non con calzoni attillati come era solito dei
nobili),il popolano di parigi appartenente al mondo dell'artigianato e del piccolo
commercio. Intanto si festeggi l'anniversario della presa della Bastiglia e dopo
l'abolizione del vecchio regime si cercava di svoltare politicamente con riforme
amministrative-giudiziarie. Rimaneva per incompleto il problema finanziario, reso pi
serio dall'illusione che il rovesciamento delle vecchie tradizioni avessero portato una
ventata di cambiamento economico. Alcune vecchie imposte furono sostituite, una
contribuzione fondiaria proporzionale al valore della propriet, un'imposta sulla
ricchezza mobile e una patente per l'esercizio di professioni,arti e mestieri. In ambito
economico gli orientamenti liberalisti s'espressero con la soppressione delle
corporazioni di mestiere con la proclamazione della libert iniziativa e con la legge del
14 giugno 1791 che proibiva associazioni operaie. Oltre a ci s'aggiunse la discussione
e l'approvazione da parte dell'Assemblea Nazionale di una "costituzione civile del
clero" che portava una radicale riorganizzazione della Chiesa di Francia (diocesi
episcopali ridisegnate a 83 dipartimenti,vescovi eletti dai cittadini come le altre
autorit dipartimentali,mentre i parroci erano designati dalle assemblee elettorali
distrettuali).In altre parole quasi tutti i vescovi e una met circa dei parroci rifiutarono
di prestarlo e furono sostituiti.
LA CADUTA DELLA MONARCHIA
La notte tra il 20-21 giugno 1791 Luigi XVI,con i suoi familiari e un piccolo seguito di
servitori verso la
frontiera orientale. Bloccata a Varennes,la comitiva fu obbligata a tornare indietro
sotto scorta in mezzo ad
una folla indignata e silenziosa.
La fuga regia introdusse un'ulteriore divisione tra le forze rivoluzionarie;mentre
Robespierre,Marat e altri
chiedevano la deposizione del sovrano,la maggioranza finse di credere ad una
versione fasulla di un
rapimento. Nel frattempo erano stati terminati i lavori da parte dell'Assemblea
Nazionale per la redazione
della Costituzione;essa preceduta dalla Dichiarazione dei diritti,fu votata dopo lunghe
discussioni il 4
settembre 1791. La costituzione del 1791 manteneva alla monarchia il potere
esecutivo,che per consisteva quasi unicamente nelle facolt di nominare
ministri,diplomatici e generali;i poteri regi erano limitati perch il voto dell'Assemblea
era sempre l'ultima istanza. In seguito essa fu sciolta,ma prima dello scioglimento vot
una legge in base alla quale i suoi membri non potevano essere eletti a far parte
dell'autorit dei circoli e delle societ popolari;grazie a ci la sinistra riusc
gradualmente la sua egemonia all'Assemblea per 3 ragioni;in primo luogo essa era
meglio organizzata,disponeva di personaggi abili e popolari ed era appoggiata da club
di giacobini dove Robespierre trionfava con la sua oratoria.
In campo economico nel 1790 il raccolto era stato mediocre e al rincaro dei viveri si
accompagnavano ora le
conseguenze della svalutazione degli assegnati e dei prodotti coloniali.Col carovita le
sommosse popolari
tornarono soprattutto nella capitale,dove si misero in luce gli "arrabbiati";entrarono in
questo contesto anche i "brissottini" guidati dallo stesso Brissot che faceva leva
sull'orgoglio nazionale e alla fierezza
rivoluzionaria contro le potenze straniere che sembravano minacciare la stabilit
statale. Questa politica
aveva l'appoggio della corte e nonostante gli avvertimenti di Robespierre si trascin la
grande maggioranza
Venezia,libera dal domino austriaco,si liber anche de patriziato che per secoli si era succeduto alla guida
della citt,cacciando l'ultimo doge nel maggio 1797,ma senza tener conto dei desideri delle
popolazioni,Napoleone firm con l'Austria il trattato di Campoformio,nel quale cedeva Venezia all'Austria
in cambio del Riconoscimento della Repubblica Cisalpina.Questo amareggi molto quegli italiani che
vedevano in Napoleone il mezzo per la liberazione dell'Italia dallo straniero invasore.
Il generale dopo aver insediato consigli legislativi della Repubblica Cisalpina,abbandon l'Italia,ma l'anno
dopo si ripresent nella penisola e a causa di un incidente diplomatico,invase lo Stato
pontificio,proclamando la Repubblica Romana;conquisto anche la Svizzera(nominata poi Repubblica
Elvetica),annett il Piemonte e con l'occupazione militare della Toscana tutta la penisola si ritrov sotto il
dominio napoleonico (a parte il Veneto,Ducati di Parma,Piacenza e il regno di Napoli in mano ai Borbone).
A Milano,Genova.Roma,Lucca e Napoli,furono promulgate Costituzioni in linea francese del 1795 e il
potere esecutivo fu affidato ad un collegio simile al Direttorio.
Dovunque furono aboliti i titoli nobiliari e i privilegi feudali,incamerati i beni ecclesiastici e proclamata
l'uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge,anche se in Italia,pi che in Francia le vecchie tradizioni erano
le pi dure a morire(infatti le masse rurali si sollevarono non contro i proprietari terrieri,ma contro i francesi
e gli odiati giacobini). Nella primavera del 1799 un esercito austro-russo occup Milano e ci fece scoppiare
rivolte in Piemonte,Marche,Lazio,Umbria e Toscana. Delle Repubbliche "Giacobine" la prima a cadere fu
quella Napoletana;un'armata "cristiana e reale comandata dal cardinale Fabrizio Ruffo e composta di
contadini e briganti mosse dalla Calabria verso Napoli abbandonata dai francesi;il Ruffo entr nel capoluogo
campano ma il contrammiraglio Horatio Nelson imped la riaprtenza di questo esercito consegnadolo a
Ferdinando IV di Borbone.
LA SECONDA COALIZIONE ANTIFRANCESE E IL COLPO DI STATO A
BRUMAIO
La pace di Campoformio lasciava in lizza contro la Francia solo l'Inghilterra,padrona indiscussa dei mari e
dei commerci oceanici;Napoleone propose al Direttorio una spedizione in Egitto per colpire gli interessi
britannici in India.
Dopo essersi impadronito dell'isola di Malta,la flotta francese si present davanti al porto d'Alessandria:i
mamelucchi(principale milizia egiziana)furono sconfitti nella battaglia delle Piramidi(12 luglio 1798)ma i
francesi videro distrutta la loro flotta nella rada di Abukir il 1agosto ad opera di Horatio Nelson.
Contemporaneamente lo zar russo Paolo I accoglieva con piacere le proposte inglesi di un'alleanza
antifrancese; ad essa aderirono poi l'Austria,desiderosa di riappropriarsi i territori perduti in Italia e l'Impero
Ottomano. L'andamento bellico fu disastroso per i francesi che nel 1799 riuscirono a salvare solo Genova;sul
fronte svizzero per riportarono successi a Zurigo,sbaragliando le truppe austro-russe come pure sul fronte
belga dove gli inglesi vennero respinti. Le elezioni francesi del 1798 rinnovarono la fiducia ai
"neogiacobini",ma anche questa volta il governo tent di annullarne i risultati,poich nuovi disordini si
stavano ricreando:la destra monarchica si stava facendo sentire,il banditismo era all'ordine del giorno e il
Direttorio(del quale era entrato a far parte Sieys) era ostacolato nella sua azione dai Consigli.
In questa situazione la notizia che Napoleone era sfuggito agli inglesi e sbarcato a Frjus fece muovere i
Consigli che si traferirono a Saint-Cloud sotto scorta;Bonaparte fu accolto con grida ostili dalle due camere
ma con l'appoggio dell'esercito si arriv ad una nomina di 3 consoli:Sieys,Ducos e Bonaparte.
potenza per cercare di ristabilire un equilibrio interno al paese che ormai mancava da
un decennio. Questi elementi,uniti alla gloria personale di Napoleone,assicurarono a
lui un larghissimo consenso e successo. Nel marzo 1804 fu anche promulgato un
Codice civile di gran lustro ed esempio per tutti i governi europei;furono poi promulgati
un Codice del commercio del 1807,i Codici di procedura civile e nominale e un Codice
penale nel 1810.
La riscossione di tributi fu affidata ad agenti statali preparati ed efficienti e con la
creazione di una Banca di
Francia(1800) si posero le basi per un consolidamento del debito pubblico al 5%
d'interesse e nel 1803 fu
creata una moneta nuova,il franco detto germinale destinato a mantenersi stabile fino
al 1914.
In campo militare la situazione si presentava sotto buoni auspici a causa del ritiro
russo dalla coalizione
antifrancese. Il progetto napoleonico era quello di battere gli austriaci per poi
affrontare gli inglesi con pi comodit;dopo aver ripreso Milano,Napoleone vinse a
Marengo sugli Austriaci e l'Austria fu costretta a cedere firmando una pace a Lunville
il 9 febbraio 1801(con le stesse clausole della pace di Campoformio di quattro anni
prima). Dopo lunghe trattative il 25 marzo 1802 ad Amiens venne raggiunto un
accordo anche con gli inglesi che sanciva la restituzione alla Francia delle sue colonie
ai cavalieri di San Giovanni dell'isola di Malta,mentre l'Egitto tornava a essere
possedimento turco. Per la prima volta dopo un decennio,la Francia non aveva pi
nemici;anche internamente si riacquist tranquillit e nel luglio del 1801 il console
strinse un concordato col pontefice di allora Pio VII,nel quale il cattolicesimo era
riconosciuto come "religione della grande maggioranza dei francesi".
DAL CONSOLATO ALL'IMPERO NAPOLEONICO
Con il plebiscito del 2 agosto 1802 Napoleone fu dichiarato console a vita e pochi
giorni dopo il Senato var
una riforma costituzionale che accresceva i suoi poteri. Il risultato inevitabile fu la
nomina di Bonaparte a "imperatore dei francesi" decretata dal Senato il 4 aprile 1804.
Il 2 dicembre nella cattedrale di Notre Dame fu incoronato dal pontefice dando cos
vita ad un nuovo
dispotismo illuminato;quando Bonaparte fu intitolato imperatore,la Gran Bretagna
preoccupata riprese le
ostilit contro i francesi organizzando una "terza coalizione" composta da
Inghilterra,Austria,Russia,Svezia
e Regno di Napoli;a fianco dei francesi si schier la Spagna. Il 21 ottobre la flotta
franco-spagnola venne affrontata e distrutta da Nelson a Trafalgar,presso Cadice,da
quella britannica;sul fronte terrestre per a causa del successo napoleonico di
Austerlitz(in Moravia),Vienna dovette chiedere la pace,concessale il 26 dicembre 1805
a Presburgo.Condizioni del trattato erano la cessione austriaca del Regno d'Italia,del
Veneto,dell'Istria e della Dalmazia. Nel 1806 invece un esercito francese s'impadron
senza colpo ferire del Regno di Napoli e sul trono di esso fu posto Giuseppe
Bonaparte,fratello dell'imperatore francese;perci fu anche creata a luglio di
quell'anno una Confederazione del Reno,un'associazione di Stati tedeschi filofrancesi.
Ci impaur il re prussiano Federico Guglielmo III,promotore della "quarta coalizione
antifrancese",ma sul fronte terrestre le armate napoleoniche continuavano a dettar
legge in seguito a due successi:Jena e Auerstadt.Fu firmata poi dopo la Campagna
russa la tregua di Tilsit(1807) Le continue vittorie di Bonaparte erano frutto del suo
genio militare;la strategia offensiva della grande armata che puntava sul movimento e
sulla sorpresa era stata in qualche modo innovazione dello stesso generale.
L'amalgama dei nuovi con i vecchi reggimenti aveva creato una ferrea disciplina
alimentata anche da un entusiasmo rivoluzionario e da una mentalit offensiva dei
giovani ufficiali.
imposte ,si aggiungeva quello determinato dalle continue leve da gettare nella fornace
spagnola e poi nella spedizione russa.
LA RIORGANIZZAZIONE POLITICO-TERRITORIALE DELLA PENISOLA ITALIANA
DA PARTE DI NAPOLEONE
In seguito alle conquiste napoleoniche i Paesi Bassi, Italia, Spagna, Germania, Polonia
entrarono a far parte
del
sistema
continentale
elaborato
da
Bonaparte
con
3
situazioni
diverse:Belgio,Olanda e parte dell'Italia
centro-settentrionale (territori direttamente annessi alla Francia); Regno d'Italia (stati
separati dalla
Francia,ma
sottoposti
alla
sovranit
napoleonica);Spagna,Regno
di
Napoli,Vestfalia,Baviera e Sassonia
(stati vassalli affidati a membri familiari o a sovrani amici). In Italia il Regno d'Italia nel
centro-nord si contrapponeva a sud col Regno di Napoli:entrambi erano stati aggregati
in momenti diversi all'impero napoleonico;quello a sud era preposto ai Borbone mentre
l'entit che rimaneva fuori era lo Stato dei Savoia,sotto protezione inglese. Napoleone
assunse la Presidenza della repubblica e nomin vicepresidente un patrizio milanese di
grande prestigio,Francesco Melzi d'Eril (1753-1816).NNella Repubblica italiana furono
introdotti istituti e ordinamenti simili a quelli francesi e nel 1805 essa venne
trasformata in Regno d'Italia;Napoleone si dichiar Re e nomin vicer il figliastro
Eugenio di Beauharnais.Cre un Consiglio Statale col compito di elaborare proposte di
legge e un Senato composto di almeno due rappresentanti per dipartimento scelti
anch'essi dal Senato che prese del soppresso Corpo legislativo.Il Regno si distinse
dalla Repubblica per una pi decisa opera di ammodernamento e razionalizzazione
nei vari settori:venne dato impulso al settore dell'istruzione,quello giudiziario e fu
adottato il codice Napoleonico.Milano venne assumendo il volto di una grande
capitale,sede di una burocrazia numerosa ed efficiente e di prestigiose istituzioni
culturali.
Nel 1806 il Regno d'Italia venne ingrandito con l'aggregazione di tutto il Veneto,l'Istria
e la Dalmazia;nel
1808 entrarono a far parte anche le Marche e poi successivamente Trentino e Alto
Adige.
L'agricoltura soffr in alcune regioni per la tassazione eccessiva e per la perdita degli
sbocchi tradizionali,ma
fu stimolata dalla richiesta di generi alimentari per l'esercito e di seta greggia per
l'industria francese,e
registr l'immissione di un certo spirito imprenditoriale ad opera di acquirenti dei beni
nazionali, sottratti
alla Chiesa. In ambito sociale, le condizioni di vita delle classi popolari non ebbero
significativo mutamento se non per la maggiore durezza della legislazione sul lavoro e
la mendicit e per l'esperienza della leva militare . Pi forte fu lo stampo napoleonico
nel regno napoletano; Giuseppe Bonaparte,divenuto re di Napoli,confer i dicasteri pi
importanti a ministri francesi ma fece largo posto a esponenti della nobilt napoletana
illuminata sia nella compagine di governo, sia nel consiglio statale.
Al posto di Giuseppe venne chiamato nel 1808 Gioacchino Murat, che aveva sposato
una sorella di
Napoleone;bello,aitante e magnifico nel vestire,Gioacchino piacque ai sudditi
napoletani e s'adoper per
imprimere al proprio governo un carattere nazionale e autonomo. Bari e Salerno
cominciarono a emergere
urbanamente, fu decretato un nuovo catasto,soppressa la feudalit anche se la
questione della propriet
terriera e del demanio rimarr per ancora molto tempo ad avvelenare le campagne
meridionali. E accanto al contingente francese di stanza nel Mezzogiorno, venne
costituito nel Regno d'Italia un forte esercito
nazionale che giunse a contare 60'000 unit.
L'EUROPA CENTRO-SETTENTRIONALE E LE INFLUENZE NAPOLEONICHE
Le regioni dell'area tedesca che pi profondamente subirono l'influenza francese
furono quelle alla sinistra
del Reno. Dopo un millennio di vita,il Sacro Romano Impero venne ufficialmente
disciolto nell'agosto
1806,dopo che il mese precedente si era costituita la Confederazione del
Reno,un'associazione di Sedici
Stati sotto la protezione dell'imperatore francese che ne dirigeva la politica estera e vi
reclutava un esercito
di 63'000 uomini.
Dopo il 1807 conservavano la propria integrit(nell'area germanica)l'impero austriaco
e la Prussia.L'Austria
grazie al principe di Metternich riusc a mantenere stabile l'accordo d'alleanza stretto
con i francesi,mentre il re prussiano dopo il disastro di Jena soppresse la servit della
gleba,abbatt i vincoli legati all'iniziativa
economica e alla libera compravendita delle terre,furono riformati governo centrale e
amministrazioni locali e fu democratizzato anche l'esercito.Essa cercava di opporsi allo
strapotere francese che sembrava non avere fine,ergendosi a guida politica e morale
dell'intera Germania. L'elenco degli stati vassalli termina con la Confederazione
Elvetica e la Repubblica Batava che nel 1806 fu trasformata in Regno d'Olanda e
annessa all'impero,mentre Danimarca e Svezia gravitavano intorno all'orbita politica
napoleonica.
Ci che per l'amministrazione napoleonica non era in grado di controllare era la fede
religiosa e la
resistenza armata che in ogni paese aveva una scintilla sempre accesa e pronta ad
opporsi,generando cos
stimoli per la nascita di nuovi sentimenti nazionali e movimenti di liberazione o
unificazione.
LA CAMPAGNA DI RUSSIA DI NAPOLEONE
Il giovane zar Alessandro I aveva dimostrato nei primi anni di regno,tendenze
riformatrici espresse in un
rafforzamento dei poteri di controllo del Senato e nel forte impulso dato all'istruzione
pubblica.A partire dal
1809 si ebbe,con la conquista della Finlandia una ripresa di politica espansionista:nel
1812 si conclusero le
operazioni militari contro Turchia e Persia(con l'annessione della Bessarabia,Georgia e
Azerbaigian).
L'espansionismo russo fu all'origine dei raffreddamenti di Napoleone nei confronti di
Alessandro I che nel
marzo 1812 decise di firmare un'alleanza con il regno svedese. Di fronte al tradimento
russo,Napoleone si
risolse a scendere di nuovo in campo;concentr in primavera 700'000 uomini e varc il
fiume Niemen alla
testa delle sue truppe;i generali russi si ritirarono con ordine senza dare battaglia,ma
lasciando dietro di s
terra bruciata e portando tutti i rifornimenti possibili senza lasciarne al nemico.Questa
tattica sfuggente e
l'immensit dei territori lasci Napoleone in crisi che si decise a tornare indietro.
Il 7 settembre ci fu uno scontro a Borodino vinto dai francesi anche se a costo di gravi
perdite e il 14
settembre entr a Mosca. Qui per perse molte settimane e solo il 19 ottobre ordin la
ritirata piegando
verso sud,ma i russi gli tagliarono la via di fuga e lo costrinsero a ripercorrere la via
dell'andata
costringendolo a subire il freddo del gelido inverno russo. Fu una tragedia vera e
propria:tra feriti morti e
prigionieri si contarono quasi mezzo milione di vittime;l'imperatore tornato a Parigi si
trov di fronte un
Europa in subbuglio. Il 28 febbraio 1813 Federico Guglielmo III strinse alleanza con lo
zar e proclam la "guerra di liberazione",seguito anche segretamente da
Metternich;nella penisola iberica gli inglesi ripresero le armi occupando l'Andalusia e le
Cortes invocate a Cadice,diedero una Costituzione liberale al paese(1812). Su
iniziativa britannica,in Sicilia era stata deposta la famiglia Borbone e approvata una
carta costituzionale che dichiarava il regno indipendente da quello napoletano o da
altri. Napoleone per riusc a riorganizzarsi e per la primavera del 1813 schier un
milione di uomini in campo scontrandosi a Lipsia ("battaglia delle nazioni") tra il 16 e il
19 ottobre 1813. I rinforzi richiesti dal generale non arrivarono in tempo,essendo
anche stato abbandonato dalle truppe di Sassonia e Wuttemberg(passate al nemico)
e dovette ripiegare sul Reno mentre Germania,Svizzera e Olanda si sollevavano.
L'offensiva di Wellington e la guerriglia avevano intanto costretto i francesi ad
abbandonare i confini spagnoli dove nel dicembre Ferdinando VII aveva ripreso il trono;
perfino il sovrano napoletano Murat tratt con l'Austria per conservare il regno. Alla
fine del 1813 tre eserciti alleati varcarono il Reno e un esercito inglese risalente dalla
Spagna puntava dritto sui francesi,minacciati da due parti. Napoleone tent di
riscaldare lo spirito nazionale ma con scarso successo e sub una pesante sconfitta e
Arcis-sur-Aube(20 marzo 1814);gli invasori entrarono a Parigi il 31 marzo al cui seguito
vi erano imperatore austriaco,zar russo e re prussiano.
IL CROLLO DEL "GRANDE IMPERO" DI NAPOLEONE
Il 3 aprile il Senato,guidato da Talleyrand proclam Napoleone decaduto:questi
ritiratosi prima a
Fontainebleau,abdic senza proteste e gli fu conferita la sovranit dell'Isola d'Elba.Lo
stesso giorno il senato
invit Luigi XVIII al trono di Francia con una nuova Costituzione ispirata allo stampo
inglese e al principio
di sovranit popolare. I confini francesi furono riportati alla loro origine(1789) con un
trattato firmato il 30 maggio; appresa l'abdicazione di Bonaparte,il Vicer Eugenio
firm con l'Austria un armistizio che lo lasciava in possesso della Lombardia,Veneto e
Alto Adige.Nel frattempo il papa Pio VII,il Granduca di Toscana Ferdinando II e il re
sardo Vittorio Emanuele I ripresero possesso dei loro stati(mentre incerta rimaneva la
sorte del regno di Napoli).
L'ultimo atto della vicenda napoleonica si consum nel 1815 quando si riun a Vienna
un congresso di
potenze per decidere sulla stabilit politica del continente. In Francia il ritorno alla
pace aveva lasciato posto ad un malcontento diffuso e ad una preoccupazione
crescente di un ritorno alle vecchie tradizione feudali dell'antico regime. Informato di
ci Napoleone decise di riprovarci e insieme a pochi seguaci scapp
dall'isola approdando a Cannes.La popolazione lo accolse con entusiasmo e si riform
un esercito;ma presto si riorganizz un'ennesima coalizione(la settima) comprendente
tutti i nemici napoleonici.
Alla testa di 125'000 soldati,attacc le frontiere del Belgio senza per impedire che
inglesi e prussiani si
cos da don Miguel, secondogenito del re Giovanni VI. Un'altra area di tensioni e
potenziali conflitti erano i Balcani che la decadenza dell'impero ottomano, ancora
immenso sulla carta ma indebolito dalle ambizioni autonome dei vari Stati che ne
facevano parte. Gi Serbia e Montenegro avevano ottenuto tra Sette-Ottocento
un'indipendenza di fatto da Istanbul e si governano con dinastie proprie.Ma una
risonanza maggiore ebbe nell'opinione pubblica la questione della Grecia.
L'insurrezione contro il dominio turco divamp in tutta la Grecia continentale nel 1821
e nel gennaio 1822 proclam l'indipendenza nazionale. Le forze ottomane
intervennero con successo grazie all'invio di un corpo di spedizione guidato Mehmet
Al ma i gesti di violenza gratuita a cui s'abbandonarono suscitarono indignazione in
tutta Europa e (nel 1827)Francia,Inghilterra e Russia si unirono per fronteggiare turchi
e per liberare i greci. Il conflitto si risolse nel 1829 con la pace di Adrianopoli che sanc
'indipendenza greca bench ancora molte regioni settentrionali fossero sotto dominio
ottomano. La Repubblica greca fu proclamata nel 1827 ma fu di breve durata poich
nel 1832 le 3 potenze vincitrici imposero l'elezione di un monarca bavarese come
reggente della nazione greca:Ottone di Wittelsbach.
L'EMANCIPAZIONE DELLE COLONIE LATINO-AMERICANE E LO SVILUPPO DEGLI
STATI UNITI
L'America Latina poteva contare all'inizio del XIX secolo venti milioni di abitanti dei
quali 3 milioni erano Cereali ,cio bianchi di origine spagnola nati nel nuovo
mondo,due milioni erano schiavi neri e quattro-cinque milioni i meticci di sangue
misto. L'invasione della penisola iberica da parte delle truppe napoleoniche nel 1808
aveva avuto come conseguenza la formazione di Giuente che si svincolarono di fatto
dalla madrepatria;ci favor insurrezioni a sfondo radical-popolare e in questa
confusione furono determinanti la ridotta capacit delle forze lealiste e le qualit
militari di alcuni grandi personaggi carismatici come l'argentino Jos de San Martin e il
venezuelano Simn de Bolivar. Ma nonostante la buona volont di queste compagini
politiche,l'arretratezza economica,le enormi discrepanze sociali e una moltitudine di
contadini e analfabeti dovevano rendere la vita di questi personaggi instabile e
travagliata.
In parte differente fu la vicenda brasiliana,la cui separazione dal
Portogallo fu frutto dell'iniziativa della dinastia di Braganza,rifugiatosi oltreoceano nel
1807. Otto anni dopo Giovanni VI proclam il Brasile regno autonomo e nel 1821 la
reggenza fu affidata al primogenito don Pedro che prese il titolo di Pietro; egli
promulg una costituzione fortemente autoritaria che tese i rapporti tra governo e
creoli. All'evoluzione del continente latino-americano guardavano con interesse non
solo britannici ma anche statunitensi;grazie all'ingrossarsi del flusso migratorio
dall'Europa,la popolazione statunitense quadruplic in quarant'anni passando da sette
milioni a trentuno;prosegu intanto l'espansione verso ovest che port alla creazione di
nuovi
Stati
che
si
aggiunsero
a
quelli
gi
presenti;Michigan,Wisconsin,Florida,Louisiana,Texas
e poi il Nuovo Messico,Arizona,Colorado e California(dopo una guerra apposta contro il
Messico).La colonizzazione di queste terre acu i contrasti tra sud agricolo e schiavista
interessato ad acquisire nuove aree per estendere le coltivazioni di tabacco,cotone e
sviluppare un'economia mercantile e industriale. Negli Stati Uniti intanto,l'egemonia
del partito repubblicano continu con il duplice mandato di J.Monroe(18171825)passato alla storia per il famoso manifesto del 2 dicembre 1820(in cui si
rivendicava il preminente interessa statunitense alle sorti della parte centromeridionale del continente)con la formula "l'America agli Americani". A Monroe
succedette Quincy Adams e poi A.Jackson,uno dei padri del partito democratico.Tra le
mosse di quest ultimo si ricordano l'istruzione elementare obbligatoria,l'allargamento
del suffragio,il riconoscimentodei diritti sindacali e altri provvedimenti favorevoli ai
lavoratori. Superata la difficile guerra civile tra Nord e Sud,gli Usa avrebbero ben
presto affermato il diritto ad essere considerati una delle pi grandi potenze
economiche e politiche del mondo.