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IL MONDO
CHE
CAMBIA
Corso di Geografia
Copyright 2009
2010
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Indice
Modulo 1 Europa
18
34
48
62
76
88
102
116
Modulo 10 Oceania
130
142
144
156
MODULO
Europa
Spazi fisici e ambienti naturali
Tre regioni fisiche
LEuropa (circa 6 milioni di km2, esclusa la Russia europea che studieremo nel Modulo 2) comprende 40
Stati. unita allAsia, con la quale forma ununica massa continentale (lEurasia), mentre separata dallAfrica dallo Stretto di Gibilterra, un braccio di mare largo 13 km. Il territorio europeo ha la forma di una grande penisola triangolare, bagnata a nord-ovest dallOceano Atlantico e a sud dal Mar Mediterraneo, che
penetrano profondamente nel continente, rendendo
molto articolate le coste (pi di 37.000 km di lunghezza) con la presenza di numerosi mari interni, penisole
e isole. NellAtlantico si protende la Penisola Scandinava, che chiude il Mar Baltico, ed emergono lIslanda e le Isole britanniche, bagnate dal Mare del Nord.
Atlantico e Mediterraneo sono separati dalla massiccia Penisola Iberica, mentre nel Mediterraneo si protendono la Penisola Italica e la Balcanica, che chiudono mari interni come lAdriatico, lEgeo e il Mar Nero, ed emergono isole e arcipelaghi, come la Sicilia, la
Sardegna, la Corsica, Cipro, Creta e le Baleari.
NellEuropa settentrionale e centrale si estende la regione delle montagne e dei massicci antichi, profondamente erosi dalle antiche glaciazioni, come le
Alpi Scandinave, i rilievi britannici e quelli dellEuropa continentale (Massiccio Centrale, Giura, Selva
Boema, Monti Metalliferi).
Un caso a s costituito dallIslanda, una grande
isola vulcanica che si formata nellAtlantico settentrionale per lemersione di grandi quantit di magma
proveniente dal rift medio atlantico sul quale si trova.
La formazione geologica
Rispetto agli altri continenti, lEuropa ha una altitudine media poco elevata (solo 292 metri s.l.m.) con
prevalenza di pianure e rilievi di modesta altitudine.
Nella parte settentrionale e centrale, il rilievo europeo
stato profondamente modellato dalle glaciazioni,
che hanno creato vaste pianure, hanno formato la regione nord-orientale dei laghi, hanno scavato le valli
costiere oggi occupate dai fiordi. La parte meridionale del continente stata invece plasmata dal corrugamento alpino, ed soggetta a fenomeni sismici e
vulcanici, perch si trova lungo la faglia che divide la
zolla africana e quella euroasiatica. In questa regione,
pertanto, sono frequenti terremoti, anche violenti, e
sono presenti vulcani attivi come lEtna.
Se prendiamo in considerazione il rilievo e la geologia, in Europa possiamo individuare tre grandi regioni fisiche.
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Un continente marittimo
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1000 km
Modulo 1 EUROPA
2.
Clima e ambiente
La prevalenza del clima temperato
Isola di Port Cros (Francia), situata nel Mediterraneo di fronte alla Costa Azzurra.
Dalla tundra
alla macchia mediterranea
LEuropa settentrionale, dallIslanda alla parte interna della Scandinavia, dominata dal clima subpolare e da un clima boreale, caratterizzati da
temperature molto rigide in inverno e fresche in
estate, e da scarse precipitazioni, che si concentrano nella breve stagione estiva. questa la regione
della foresta di conifere, che nellestremo Nord
cede il posto alla tundra. Simile ai climi settentrionali il clima dalta montagna, presente nelle zone pi elevate delle maggiori catene montuose europee, come le Alpi.
Tutta la fascia centrale del continente, dalle Isole
Britanniche alla Bielorussia, ha un clima temperato
fresco, con caratteristiche che variano man mano
che si procede verso linterno. Infatti, la regione costiera affacciata sullAtlantico ha piogge abbondanti e
una debole escursione termica annua, tra estati moderatamente calde e inverni non troppo freddi, grazie allinfluenza mitigatrice dellAtlantico e della Corrente del Golfo. Avanzando verso linterno, il clima diventa progressivamente pi continentale, con piogge
meno abbondanti e maggiore escursione termica annua, fra estate calda e afosa e inverno freddo. In tutta questa regione climatica predominano foreste di
latifoglie, pascoli naturali e praterie.
Infine, nellEuropa meridionale predomina il
clima mediterraneo, contraddistinto da temperature calde destate e miti dinverno, con piogge
autunnali e invernali e lunghe estati secche. La vegetazione formata dalla foresta mediterranea,
oggi in gran parte degradata in una macchia cespugliosa; in alcune zone pi interne, la macchia mediterranea cede il posto a una steppa arida.
Il ghiacciao
dellAletsch,
nellOberland
bernese (Svizzera),
arretrato, in un
anno, di 66 metri.
Prateria di
Caulerpa
taxifolia, detta
lalga killer.
Modulo 1 EUROPA
3.
Popolazione e urbanizzazione
Molti Europei,
ma sempre pi vecchi
Berlino
(Germania).
Scorcio del
moderno centro
della citt, nei
pressi della
Potsdamer Platz.
LEuropa abitata da quasi 600 milioni di persone e risulta il terzo continente per popolazione; pi
significativa appare la sua densit demografica, che
corrisponde a circa 100 ab/km2, un dato superiore a
quelli degli altri continenti. Naturalmente la densit demografica varia allinterno del continente, per
le differenti condizioni fisiche e ambientali e le diverse vicende storiche.
Il cuore demografico costituito da una fascia
che va dallInghilterra allItalia settentrionale, comprendente gli Stati pi popolosi (Germania, Francia, Gran Bretagna, Italia) e quelli con la pi alta
densit (Belgio, Paesi Bassi, Germania). Le densit
pi basse (inferiori ai 20 ab/km2) si registrano nella
regione settentrionale (Islanda, penisola scandinava e Stati baltici).
Lelevata densit demografica dellEuropa dipende sia dalle favorevoli condizioni ambientali del
suo territorio, sia da un popolamento continuo, iniziato fin dalla preistoria e diventato particolarmente intenso negli ultimi due secoli. Ma, da alcuni decenni, tutto il continente entrato in una fase di
declino demografico, con tassi di natalit e di
crescita sempre pi bassi, che in parecchi Stati delle regioni balcaniche e orientali sono addirittura al
di sotto dello zero.
Lisbona
(Portogallo). La
piazza Don Pedro,
nel cuore del
centro storico.
Modulo 1 EUROPA
4.
1
Allevamento
bovino in un
alpeggio austriaco.
2
Agrumeto nella
provincia di Toledo
(Spagna).
3
Coltivazione dei
cereali in Ucraina.
4
Campi di colza in
Westfalia
(Germania). La
colza viene
impiegata nella
produzione di olio
e carburante
(biodiesel), ma
anche come
foraggio.
5
Pescatori in un
porto bretone
(Francia).
6
Sfruttamento
forestale in
Finlandia.
10
11
Modulo 1 EUROPA
5.
1
Impianto chimico
presso Colonia
(Germania).
2
Industria del latte
in Spagna.
3
Estrazione
petrolifera
off-shore
nel Mare del Nord
(Regno Unito).
4
Treno ad alta
velocit (Francia).
5
Folla di turisti alla
Fontana di Trevi
(Roma).
12
Il decollo postindustriale
Da alcuni decenni, la regione europea entrata nella fase postindustriale, nella quale hanno crescente
importanza le attivit terziarie, a spese dellagricoltura e dellindustria. Oggi, in quasi tutti gli Stati
del continente, il settore terziario d lavoro a pi
della met della popolazione attiva e produce oltre
la met del PIL.
Fondamentale, in questo settore, appare il commercio, in particolare quello globale; nella gradua-
toria dei dieci Paesi leader del commercio internazionale, ben sei sono infatti europei: Germania,
Francia, Gran Bretagna, Italia, Belgio e Paesi Bassi.
Ancora pi rilevante sul piano internazionale il
ruolo dellEuropa nellesportazione di capitali, o
meglio, nei cosiddetti Investimenti Diretti allEstero (IDE): nel 2000, quelli dellUnione Europea
rappresentavano da soli ben il 50% degli IDE mondiali.
Allinterno del continente, gli spostamenti di
merci e di persone possono contare sulla pi fitta
rete stradale e ferroviaria del mondo, in parti-
13
Modulo 1 EUROPA
6.
Popoli e Stati
La formazione storica
degli Stati europei
Il territorio dellEuropa stato abitato sin dallantichit da numerosi popoli, spesso provenienti dalla vicina Asia, a partire da quelli di ceppo indoeuropeo
(migrati dal VII millennio a.C.), dai quali derivano
quasi tutte le lingue parlate oggi nel continente. Tra
questi popoli, i Greci, i Latini, i Celti, gli Slavi, i Germani, i Normanni dettero vita a civilt agricole e urbane, a regni e imperi e, a partire dal Basso Medioevo, ai primi Stati nazionali moderni. Ma lattuale carta
politica europea si formata soprattutto dopo la prima guerra mondiale, con la disgregazione dei grandi
imperi austro-ungarico, russo e ottomano. Alla fine
della seconda guerra mondiale, il continente fu lacerato da una grave divisione: mentre gli Stati occidentali si trovarono uniti nella scelta del sistema democratico liberale e nellalleanza con gli Stati Uniti, quelli centrali e orientali occupati dalle truppe sovietiche
divennero Stati comunisti alleati dellURSS. Il Paese
che sub maggiormente gli effetti di questa lacerazione fu la Germania, che venne divisa in due Stati contrapposti tra loro (Repubblica Federale Tedesca e
Repubblica Democratica Tedesca).
Successi e difficolt
dellUnione Europea
Nella seconda met del Novecento, gli Stati europei
hanno attuato un processo di unificazione politica ed economica che, in successive tappe, ha portato alla nascita nel 1993, a seguito del Trattato di
Maastricht, dellattuale Unione Europea. Oggi
(2008) i 27 Stati dellUE rappresentano uno spazio
abitato da 500 milioni di persone, che concentra una
I cambiamenti e i conflitti
dellepoca post-comunista
Dopo il 1989, la caduta dei regimi comunisti e la
disgregazione dellURSS hanno prodotto importanti cambiamenti geopolitici: le due Germanie si sono
riunificate, gli Stati che appartenevano allURSS
(Stati baltici, Bielorussia, Ucraina, Moldova) hanno
proclamato lindipendenza, Cechi e Slovacchi si sono divisi in due Stati e nella penisola balcanica la
disgregazione della Jugoslavia ha prodotto la nascita
di sei nuovi Stati. Purtroppo, in questultima regione,
la presenza di numerosi popoli e minoranze etniche
con storia e cultura diverse ha provocato contrasti e
conflitti militari, a volte degenerati in massacri delle
minoranze. La situazione politica in questarea non si
ancora stabilizzata, come dimostra la proclamazione nel 2008 dellindipendenza del Kosovo, una regione serba abitata in maggioranza da Albanesi, indipendenza riconosciuta da alcuni Stati europei e dagli
USA ma non dalla Serbia n dallONU.
Conflitti regionali storici sono tuttora presenti anche nellEuropa occidentale. Alcuni, come
14
ricchezza pari al 25% del PIL mondiale. Il progressivo allargamento dellUnione ha prodotto certamente
un suo rafforzamento a livello mondiale, tuttavia esso comporta anche nuovi problemi, che derivano soprattutto dalle differenze economiche e sociali tra i
Paesi pi sviluppati e quelli ex comunisti, in particolare i pi poveri e arretrati di essi, come la Bulgaria e
la Romania. Difficolt e divergenze riguardo al progetto di rafforzamento dei poteri comunitari, a scapito di quelli nazionali, sono emerse negli ultimi anni
anche allinterno dei membri storici, come dimostrano la bocciatura in Francia e in Olanda, mediante referendum popolari, della Costituzione europea. Per cercare di superare i recenti ostacoli e ridare slancio allUE, nel 2007 i capi di governo hanno firmato il Trattato di Lisbona, che mira a realizzare
unEuropa pi democratica, attraverso il rafforzamento dei poteri del Parlamento europeo, unEuropa pi efficiente e maggiormente garante dei diritti e
dei valori di libert, solidariet e sicurezza, e anche
pi attiva nella difesa dellambiente e protagonista
sulla scena internazionale.
2008
Mar di Barents
FINLANDIA
SVEZIA
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Mar Nero
BULGARIA
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GRECIA
MALTA
Mar
Mediterraneo
CIPRO
15
Modulo 1 EUROPA
Esercizi
UnEuropa senza bambini?
Uno dei principali problemi dellEuropa attuale il suo declino
demografico determinato da una natalit sempre pi modesta,
mentre laumento della vita media d luogo al crescente invecchiamento della popolazione.
Proviamo ad analizzare alcune caratteristiche di questo problema sociale e le sue possibili cause e conseguenze.
1. Con i dati sullincremento naturale della popolazione degli Stati europei (vedi pag. 144) e in base alle indicazioni
della legenda, colora la carta dellEuropa. Quindi aggiungi le sigle corrispondenti ai dati demografici della seguente tabella, che si riferiscono al tasso di fecondit, cio al
numero medio di figli per ogni donna in et feconda.
tasso
di fecondit
Albania
2,2
Austria
1,4
Belgio
1,7
Bielorussia
1,2
Bosnia-Erzegovina
1,3
Bulgaria
1,3
Ceca Repubblica
1,3
Cipro
1,5
Croazia
1,4
Danimarca
1,8
Estonia
1,5
Finlandia
1,8
Francia
1,9
Stato
Stato
Germania
Grecia
Irlanda
Islanda
Italia
Lettonia
Lituania
Lussemburgo
Macedonia
Malta
Moldova
Montenegro
Norvegia
tasso
di fecondit
1,3
1,3
1,9
2,0
1,3
1,3
1,5
1,7
1,5
1,4
1,2
1,7
1,8
Stato
Paesi Bassi
Polonia
Portogallo
Regno Unito
Romania
Serbia
Slovacchia
Slovenia
Spagna
Svezia
Svizzera
Ucraina
Ungheria
tasso
di fecondit
1,7
1,2
1,4
1,8
1,3
1,5
1,3
1,2
1,3
1,8
1,4
1,1
1,3
INCREMENTO NATURALE
meno dello 0
dallo 0 all1
dall1 al 3
pi del 3
FECONDIT
M = media (2 e pi)
B = bassa (da 2 a 1,4)
BB = molto bassa (meno di 1,4)
EUROPA
Esercizi
2. Osserva la carta, che indica come cambier la
popolazione europea tra il 2000 e il 2050.
a. In quali regioni europee ci sar una
diminuzione pi forte? Quali Stati invece
registreranno un aumento?
Mar di Barents
ISLANDA
OCEANO
PACIFICO
OCEANO
INDIANO
OCEANO
ATLANTICO
FINLANDIA
NORVEGIA
REGNO
UNITO
OCEANO
ATLANTICO
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ESTONIA
DANIMARCA
IRLANDA
OCEANO ANTARTICO
SVEZIA
Mare
del Nord
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PAESI
BASSI
BELGIO
GERMANIA
POLONIA
dal 20 al 25%
REP.
CECA
UCRAINA
SLOVACCHIA
MOLDOVA
AUSTRIA UNGHERIA
SLOVENIA
ROMANIA
CROAZIA
SVIZZERA
FRANCIA
PORTOGALLO
ITALIA
BOSNIA SERBIA
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BULGARIA
MONTENEGRO
MACEDONIA
ALBANIA
Mar Mediterraneo
Mar Nero
-20% e oltre
tra -20% e -10%
dal 25 al 35%
dal 35 al 40%
dal 40 al 45%
pi del 45%
GRECIA
MALTA
dal 10 al 20%
BIELORUSSIA
LUSSEMBURGO
SPAGNA
popolazione di et inferiore
a 15 anni (% sul totale; dati 2007)
LETTONIA
LITUANIA
71
67
67
50
74
78
75
65
20
40
anni di et
60
80
CIPRO
tra -10% e 0
popolazione in aumento
17
OCEANO
Regione
euroasiatica
ATL ANTICO
NORV
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Samara
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Il territorio della regione bagnato a occidente da alcuni mari interni dellAtlantico; a nord-ovest
dal Mar Baltico che penetra tra
Russia, Finlandia ed Estonia con il
Golfo di Finlandia e a sud-ovest
dal Mar Nero, con il piccolo Mar
dAzov, e dal Mar Caspio.
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La regione euroasiatica comprende la Russia e i tre Stati del Caucaso, Georgia, Armenia e Azerbaigian, che fino al 1991 facevano parte dellUnione Sovietica.
Complessivamente la sua superficie di 17.200.000 km2, dei quali
17 milioni sono occupati dalla Russia, il pi vasto Paese del mondo,
che si estende per circa tre quarti
nella fascia settentrionale dellAsia,
nellimmensa Siberia.
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1000 km
depressione
19
Il Mare di Kara.
La costa occidentale
della penisola di Kamcatka.
Il territorio vulcanico
della Kamcatka sudorientale.
La seconda regione la Caucasia, situata tra il Mar Nero e il Caspio e dominata dal Caucaso, un
elevato sistema montuoso originatosi con il corrugamento alpinohimalayano. La sua parte centrale
formata dalla catena del cosiddetto Grande Caucaso dove sinnalzano apparati vulcanici, due
dei quali superiori ai 5000 metri
(Elbrus, 5642 m; Shkhara, 5068
m). A sud del Grande Caucaso,
dopo lampia valle del fiume Kura,
si ergono, soprattutto in Armenia,
le montagne e gli altipiani del Piccolo Caucaso, con al centro il Lago Sevan. A nord si trova infine la
Ciscaucasia, una regione facente
parte della Russia.
Al di l degli Urali, nella Siberia occidentale si estende limmenso
Bassopiano Siberiano Occidentale delimitato a sudest dai Monti
Altaj e dai Monti Sajani. La grande
pianura attraversata da due dei
maggiori fiumi asiatici, che hanno
origine in queste montagne meridionali e sfociano nellOceano Artico: lOb con il suo affluente Irtys
(5410 km) e lo Jenisej.
I Monti Altaj.
Il Lago Bajkal.
Il Lago Ladoga.
21
2.
Clima e ambiente
Climi freddi
e continentali
Nellimmenso territorio euroasiatico, possiamo individuare quattro grandi regioni climatiche e ambientali, che si differenziano soprattutto per la latitudine.
Lungo la fascia pi settentrionale affacciata sullOceano Artico presente un clima sub-polare,
con inverni gelidi, brevi estati fresche e scarsa piovosit. Poich i terreni sono costituiti dal permafrost, la cui superficie si scioglie solo in estate e per
pochi decimetri, vi cresce solo la tundra.
22
Sottomarino
nucleare russo:
un grave pericolo
seppure ormai in
disarmo.
Missile a testata
nucleare
dellepoca sovietica.
Il fiume Tom, presso Tomsk (Siberia), le cui acque sono altamente radioattive.
23
3.
Popolazione e urbanizzazione
Debole popolamento
e crisi demografica
Mosca. Scorcio
panoramico della
capitale russa,
oggi unimmensa
metropoli, con il
lungofiume
gremito di pullman
turistici e gli edifici
storici: al centro
svettano le torri
del Cremlino,
lantica fortezza
degli zar.
24
Le concentrazioni urbane
e il grande vuoto siberiano
Se analizziamo la densit demografica e la rete urbana della regione euroasiatica, possiamo riconoscervi notevoli differenze.
Nella Russia europea si concentrano 110 milioni di
persone (oltre il 75% della popolazione totale) e sono
presenti circa 15 metropoli milionarie. Al vertice di
questa rete di popolazione e citt, si trova Mosca, la
San Pietroburgo
(Russia). La reggia
dello zar Pietro I il
Grande.
Baku (Azerbaigian).
Negozi e caff
animano il centro
pedonale della
capitale azera.
25
4.
1
Coltivazione dei
girasoli e altre
piante industriali
nella Russia
meridionale.
2
Allevamento
degli ovini nella
regione caucasica
(Azerbaigian).
3
Pesca dello
storione nel
basso Volga
(Russia).
4
Attivit di pesca
nel Pacifico,
presso le Isole
Curili.
5
Trasporto del
legname per
fluitazione sul
fiume Jenisej
(Russia).
26
gia, in un clima di totale deregulation che ha favorito pochi grandi capitalisti, i cosiddetti oligarchi
(spesso provenienti dal vecchio Partito Comunista) o
addirittura il crimine organizzato. Lo Stato ha mantenuto il controllo di alcune grandi industrie obsolete,
per evitare il licenziamento di masse di lavoratori. Oggi i cittadini russi dispongono di una vasta gamma di
beni di consumo e possono intraprendere attivit private, ma larghi strati della popolazione vivono in condizioni difficili (come dimostra anche il PIL p.c., che
un quinto di quello italiano) per il basso livello dei salari, per la crescente inflazione e soprattutto per labolizione nel 2006 del sistema di sicurezza sociale.
27
5.
Gli Urali e la Siberia formano uno dei maggiori distretti minerari del mondo, in particolare per quanto
riguarda i minerali energetici. Grazie al loro sfruttamento, crescente soprattutto nelle aree siberiane
pi fredde, la Russia la prima produttrice mondiale
di petrolio e gas naturale, immesso in gasdotti che
riforniscono diversi Paesi europei. Elevata anche la
produzione di carbone e di minerali preziosi e strategici: il ferro degli Urali, ma soprattutto i diamanti
e loro estratti in Siberia. Nel Caucaso sono molto importanti i giacimenti di petrolio dellAzerbaigian, sul
Mar Caspio, che hanno dato vita anche a impianti di
raffinazione, e le miniere di manganese della Georgia, tra le pi ricche del pianeta. Nella regione euroasiatica, lenergia elettrica in gran parte prodotta da
centrali termoelettriche e termonucleari; queste
ultime sono per vecchie e poco sicure.
Durante lepoca comunista, gli Stati dellURSS
sono rapidamente passati da uneconomia a prevalenza agricola a una di tipo industriale, favorita del
resto dalla disponibilit di enormi
risorse minerarie. Ancora oggi lindustria vi ha un peso economico
notevole: in Russia, ad esempio,
la forza lavoro del settore secondario si aggira attorno al 30%
del totale. Molte, per, sono
28
cariche di traffico e maltenute. Le vie marittime restano bloccate per gran parte dellanno dai ghiacci,
mentre risulta pi sfruttata la rete dei fiumi e dei
canali navigabili, che si estende per 84.000 km.
Il processo di modernizzazione delleconomia russa pi evidente nel settore terziario,
che oggi fornisce il 62% del PIL nazionale (rispetto al 28% del 1990) e che in continua crescita grazie soprattutto al fatto di rappresentare
il settore nel quale maggiore lintervento privato. Il comparto creditizio stato il primo ad essere liberalizzato oggi conta numerose banche,
che hanno accumulato ingenti capitali anche attraverso traffici illeciti come il riciclaggio. Molto
diffusa la propriet privata anche nel commercio
e nei trasporti e addirittura in ambiti che costituivano un vanto del regime comunista, quali la
scuola e la sanit.
1
Piattaforma
petrolifera russa
nellestremo nord
siberiano.
2
Acciaierie di Nijini
Taguil, negli Urali
(Russia).
3
Impianti per la
produzione e il
trasporto del gas
siberiano
(Russia).
4
Estrazione e
trasporto del
petrolio nel Mar
Caspio
(Azerbaigian).
5
Automobili
dimportazione
esposte
allingresso di un
supermercato di
Rostov sul Don
(Russia).
67
San Pietroburgo
(Russia). Un fastfood del centro
cittadino e il
terminal turistico
nel porto
commerciale.
29
6.
Popoli e Stati
Dallimpero zarista
alla Russia post-sovietica
La storia nazionale della Russia prende avvio nellAlto Medioevo dalla fusione degli Slavi, insediatisi nella regione dal VI secolo, con gruppi di Vichinghi (o
Normanni) chiamati Variaghi. Dopo le invasioni dei
Mongoli e dei Tatari dellOrda dOro, emerse il Ducato di Mosca, che nel XV secolo si liber dellegemonia tatara, creando la Moscovia, primo nucleo dellimpero russo. Nei secoli successivi, la Russia si tra-
Libri per tutti i rami del sapere, manifesto del periodo rivoluzionario e (in alto sulla
destra) il simbolo dellUnione Sovietica.
30
I Russi
e gli altri popoli della regione
I Russi, che appartengono alla grande famiglia dei
popoli slavi, costituiscono l80% della popolazione
della Russia, perch nel corso dei secoli ne hanno
popolato e colonizzato le diverse regioni, fino allestremo oriente. Tuttavia, sono presenti consistenti
minoranze nelle repubbliche etniche poste tra gli
Urali e il medio Volga, nella Transcaucasia, a nord
del Caspio e in Siberia, soprattutto nelle zone settentrionali e orientali.
La regione del Caucaso costituisce un complesso mosaico etnico e linguistico, per la presenza di
almeno 50 popoli diversi, che parlano lingue appartenenti a tre famiglie principali: indoeuropee come
larmeno, caucasiche come il georgiano e altaiche
come lazero.
Caucaso,
una regione martoriata
Il Caucaso una regione martoriata tuttora da
violenti conflitti, provocati dalla presenza, come
si detto, di tanti popoli e minoranze culturalmente diversi, dallespansionismo otto-novecentesco russo e ottomano e dal fatto di possedere
ricchi giacimenti petroliferi e importanti oleodotti. Uno dei popoli che hanno subito le pi violente repressioni quello degli Armeni, che gi nel
I secolo a.C. aveva costruito un grande impero. La
situazione in Armenia precipit in un vero e proprio genocidio, provocato dopo la prima guerra
mondiale dalla giovane repubblica turca, con la
morte di circa un milione e mezzo di Armeni. Lultimo episodio della tormentata storia armena
stato il conflitto per il Nagorno-Karabakh, una regione armena assegnata allAzerbaigian dopo lingresso degli Stati caucasici nellURSS. Con la disgregazione dellUnione Sovietica e la nascita degli Stati attuali, per il controllo di questa regione
scoppiato un sanguinoso conflitto tra Armenia e
Azerbaigian.
Oggi i conflitti pi gravi sono presenti in alcune
regioni situate lungo il confine tra Russia e Georgia.
questo il caso della Cecenia, una regione della
Ciscaucasia facente parte della Federazione russa.
Dopo la sua proclamazione unilaterale dindipendenza nel 1991, la Russia intervenuta militarmen-
Erewan (Armenia).
Museo della
memoria e
monumento
dedicato agli
Armeni vittime del
genocidio turco
(1915-1917).
31
Esercizi
Conflitti e tensioni ai confini della Russia
La disgregazione dellURSS ha avuto come effetto positivo la
nascita di nuovi Stati, che in molti casi erano stati inglobati con
1. Confronta la carta che riproduce i confini dellUnione Sovietica fino al 1992 con una carta politica attuale dellEuropa e dellAsia e completa le tabelle.
OCEANO ARTICO
ESTONIA
LITUANIA
LETTONIA
BIELORUSSIA
MOLDOVA
R U S S I A
UCRAINA
GEORGIA
KAZAKISTAN
ARMENIA
UZBEKISTAN
AZERBAIGIAN
TURKMENISTAN
KIRGHIZISTAN
TAGIKISTAN
in Europa
nel Caucaso
in Asia
entrati nellUE
REGIONE EUROASIATICA
Esercizi
3. Dopo aver letto la scheda (la Repubblica, 10 agosto
2008), costruisci per ciascuno Stato caucasico, con i dati della tabella, un areogramma come il nostro (relativo alla Russia). Spiega quindi in quali aree e perch la religione rappresenta un altro importante fattore di instabilit e
conflitti della regione.
religioni (%)
Stato
ortodossi
cattolici
e protestanti musulmani
1
10
altri
ortodossi
Russia
17
Georgia
84
10
Armenia
65
20
10
63
Azerbaigian
72
cattolici e protestanti
musulmani
altri
Inguscezia
Una delle repubbliche russe pi povere. Ha accolto 300.000 rifugiati
dalla Cecenia, e continua a subire
linfluenza del conflitto: rapimenti,
omicidi, attentati. Il presidente un
ex generale dei servizi segreti russi.
DAGHESTAN
RUSSIA
Asigezia
INGUSCEZIA
Karacajevo
Cerkessia
Sukhumi
Cabardino
Balcaria
OSSEZIA
DEL NORD
Grozny
CECENIA
Mar Caspio
ABKAHZIA
Tskhinvali
Mar Nero
Dadjaria
OSSEZIA
DEL SUD
GEORGIA
ARMENIA
TURCHIA
Daghestan
popolazione
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Osseti
53%, Russi 30%,
Ingusceti 5%
AZERBAIGIAN
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NAGORNO-KARABAKH
1.100.000
etnie
2.676.000
etnie
Abkahzia
Cecenia
Nagorno-Karabakh
Enclave a maggioranza armena (cristiana) in Azerbaigian (maggioranza
musulmana). Gli scontri cominciano
nei primi anni 90. Dal 1994 dopo
un cessate il fuoco la zona sotto
controllo degli armeni, ma proseguono gli incidenti con le forze azere.
33
MODULO
Asia occidentale
e centrale
M
1.
AR
SUDAN
34
EGITTO
Vi sono infine due grandi pianure, nelle quali scorrono i maggiori fiumi: la Mesopotamia, attraversata
dal Tigri e dallEufrate, che nella parte terminale si
uniscono e sfociano nel Golfo Persico con lo Shattal-Arab, e il vasto Bassopiano Turanico, percorso
da due fiumi endoreici, lAmudarja e il Syrdarja, che
hanno foce nel Lago dAral. Nel lato occidentale,
bordato dal Mar Caspio, il Bassopiano Turanico
scende a formare la Depressione Caspica. Anche il
lato orientale della Penisola Arabica formato da
una fascia pianeggiante che borda il Golfo Persico fino al Mare Arabico.
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o Istanbul
Stretti
I
C
I Monti Kopetdag.
Il lago di Tiberiade.
Laltopiano iraniano.
35
2.
Clima e ambiente
Una regione arida con vasti deserti
36
La grande diga
Atatrk, innalzata
dai Turchi
nellambito del
Progetto per
lAnatolia, sullalto
corso dellEufrate.
La centrale di Al
Taweelah, presso
Abu Dhabi (EAU),
combina la
produzione di
energia elettrica
con un impianto di
desalinizzazione
che produce 230
milioni di litri di
acqua potabile al
giorno. Comprende
anche una
moschea, per le
maestranze di fede
musulmana.
37
3.
Popolazione e urbanizzazione
Bassa densit
e rapido incremento demografico
Istanbul (Turchia).
Un frequentato
mercato del
centro.
si registrano invece nel Vicino Oriente, in particolare nel Libano e in Israele, dove la densit demografica supera i 300 ab/km2. Tra i grandi Stati, abbastanza
popolata la Turchia (circa 100 ab/km2).
Una caratteristica demografica della regione, e
specificamente degli Stati arabi del Medio Oriente,
la rapida crescita della popolazione, per un
tasso di natalit che in alcuni di essi oltrepassa il
30-40 (quello italiano del 9): lArabia Saudita, ad esempio, ha registrato negli ultimi decenni
un tasso di crescita del 30, passando fra il 1974 e
il 2005 da 7 a 25 milioni di abitanti. Lincremento
demografico stato favorito anche da una sensibile
diminuzione del tasso di mortalit, dovuta al miglioramento delle condizioni di vita, e da un aumento dei flussi migratori in entrata. Particolarmente rilevante limmigrazione nei Paesi della penisola araba di lavoratori provenienti dagli Stati vicini, dallAfrica orientale e dallAsia meridionale;
oggi, ad esempio, in Arabia Saudita gli stranieri superano il 20% della popolazione e il 50% di quella
attiva.
I miglioramenti delle condizioni di vita non hanno
tuttavia eliminato i forti squilibri sociali n le
discriminazioni nei confronti delle donne, in
particolare in quegli Stati arabi che applicano la legge islamica.
Citt storiche
e futuristiche metropoli
38
Riyad (Arabia Saudita). Due dei pi arditi grattacieli che svettano sulla metropoli.
Teheran (Iran).
Uno scorcio del
centro.
Al Kuwait (Kuwait).
Le Kuwait Towers,
ormai simbolo della
citt, furono
inaugurate nel
1979 come punti di
osservazione e
cisterne per lacqua.
39
4.
Leconomia e la societ dellAsia occidentale e centrale presentano contraddizioni fra progresso e arretratezza, tradizione e modernit, che sono tipiche dei
Paesi in via di sviluppo, ma che in questa regione hanno assunto caratteristiche pi macroscopiche. Laspetto tradizionale delleconomia rappresentato
principalmente dallagricoltura e dallallevamento,
due attivit poco produttive perch basate su tecniche e strutture fondiarie (latifondi e minifondi) arretrate, ma anche da attivit terziarie come il piccolo
commercio e la produzione artigianale. Laspetto pi
moderno deriva invece, soprattutto, dalle ingenti riserve di petrolio, il cui sfruttamento ha permesso a
molti Paesi dellarea di sviluppare le attivit industriali, di modernizzare le citt e la rete dei servizi.
Anche la societ mediorientale presenta evidenti contrasti tra arretratezza e progresso. Masse popolari povere e analfabete vivono accanto a minoranze di ricchissimi, che hanno acquisito una cultura e modelli di vita di tipo occidentale; inoltre, particolarmente nei Paesi islamici pi tradizionalisti,
forte il contrasto tra la modernizzazione economica
e aspetti sociali tradizionali, come la condizione di
inferiorit delle donne, e strutture politiche spesso
autoritarie o scarsamente democratiche.
1
Agricoltura
specializzata
(agrumeto) di un
kibbutz israeliano.
2
Coltivazione del
papavero da
oppio nel sud
dellAfghanistan.
3
Produzione di
datteri nelle oasi
dellArabia Saudita.
4
Piantagione di t
in Turchia.
5
Allevamento
tradizionale dei
cammelli in
Kazakistan.
40
Oasi agricole
e allevamento estensivo
Le condizioni naturali e climatiche della regione sono in generale poco adatte allagricoltura: vasti deserti e aree montuose, scarsa piovosit, pochi fiumi
perenni. In alcuni Stati della penisola arabica (Arabia Saudita, Yemen, Oman, Giordania), i terreni improduttivi superano l80% della superficie nazionale;
in altri (Kazakistan, Afghanistan, Siria) prevalgono i
pascoli stepposi. Le colture si concentrano in zone,
pi o meno estese, che spesso costituiscono delle
oasi in mezzo a vaste aree improduttive. Le principali sono le pianure dei grandi fiumi in particolare la
Mesopotamia e le regioni costiere del Vicino Oriente, della Turchia e del Mar Caspio; ad esse bisogna
aggiungere le oasi vere e proprie, presenti nelle regioni desertiche. Le colture principali sono i cereali
(frumento, orzo e miglio), dei quali massima produttrice la Turchia, gli ortaggi, le piante mediter-
caso, soprattutto, della Turchia, dellIran e dellArabia Saudita, dove gli ettari coltivati sono passati
in poche decine danni da circa 150.000 a pi di 3
milioni. Particolarmente avanzata lagricoltura di
Israele, che si basa su tipiche aziende cooperative
(kibbutz) e moderne tecniche di coltivazione e irrigazione.
Lallevamento nomade e seminomade di camelidi, ovini e caprini una delle attivit tradizionali
delle regioni aride dellAsia occidentale e centrale
oggi in declino e in alcuni casi stato sostituito da
un allevamento stanziale. I Paesi con i pi consistenti patrimoni di animali allevati sono lIran (80 milioni
di capi di ovini e caprini), la Turchia dove dal vello
delle capre si ricava la pregiata lana mohair e lAfghanistan, dove si allevano invece gli agnelli karakul dai quali si ricava la pelliccia di astrakan.
41
5.
1
Controllo della
pressione di un
pozzo petrolifero
nella regione del
Golfo.
2
Oleodotto
costiero nel
Kuwait.
3
Lemittente
televisiva Al
Jazeera, con sede
nel Qatar, un
punto di forza del
terziario avanzato
nella regione.
dita. Gas naturale e petrolio greggio giungono, tramite gasdotti e oleodotti, in numerosi porti dislocati sulle coste del Mediterraneo, del Golfo Persico e
del Mar Rosso.
NellAsia centrale sono sfruttati anche ricchi
giacimenti di uranio, oro, argento, rame e ferro,
mentre nel Vicino Oriente, in particolare in Giordania, Siria e Israele, si estraggono rilevanti quantit
di fosfati.
42
concentrate sono invece le aree industriali moderne, in gran parte collegate allo sfruttamento delle risorse petrolifere. I Paesi che hanno attuato i maggiori progressi in campo industriale, grazie soprattutto ai proventi del petrolio, sono lIran, che possiede una consistente industria di base finanziata
dallo Stato e da capitali russi e giapponesi; Israele,
che ha sviluppato i settori industriali pi moderni
(elettronica, ottica, informatica, farmaceutica) e in
misura minore la Turchia, lArabia Saudita e la Siria.
Negli Stati dellAsia centrale, nati dalla disgregazione dellURSS, si sono invece verificate la crisi e la
chiusura di numerose industrie pesanti ormai invecchiate e scarsamente produttive.
Le entrate petrolifere hanno dato un forte impulso anche alle attivit terziarie, in particolare a
quelle bancarie, che oggi in alcuni Paesi (come lArabia Saudita e il Kuwait) impiegano oltre l80%
della popolazione attiva.
4
Dubai (EAU). La
spiaggia di
Jumeirah, una
delle pi lussuose
destinazioni del
turismo di lite.
5
Samarcanda (in
Uzbekistan) tra
le mete del
turismo storico
archeologico
6
Raffineria di
petrolio di Atyran
(Kazakistan).
7
Tessitura
tradizionale dei
tappeti in Turchia.
43
6.
Popoli e Stati
Dalle prime civilt
agli Stati attuali
Kermanshah
(Iran).
Manifestazione per
lindipendenza del
Kurdistan, oggi
diviso fra Turchia,
Siria, Iraq e Iran.
Come gli Ebrei di
Israele, i Curdi
rappresentano una
minoranza etnicolinguistica della
regione, nella
quale le
popolazioni pi
consistenti sono
gli Arabi, i Turchi e
i Persiani.
Il Vicino e il Medio Oriente sono le regioni nelle quali luomo inizi a praticare lagricoltura circa 10.000
anni fa e dove sorsero le prime civilt urbane, poi
sviluppatesi nei grandi imperi degli Hittiti, degli Assiri, dei Babilonesi, dei Persiani e dei Fenici. Dopo la
dominazione dei Greci e dei Romani, gli Arabi nel
Medioevo vi diffusero la nuova religione dellIslam,
fondando un vasto impero che nel IX secolo comprendeva tutta lAsia occidentale e centrale. Dopo il
Mille, giunsero Mongoli e Turchi, popolazioni nomadi provenienti dallAsia centrale, che si islamizzarono. Dinastie turche fondarono due grandi imperi islamici: quello dei Selgiuchidi e, dal XV secolo, quello
degli Ottomani, che hanno dominato nella regione fino agli inizi del Novecento. La formazione degli Stati attuali stata la conseguenza di tre principali
eventi storici del XX secolo: la disgregazione dellImpero ottomano dopo la prima guerra mondiale, la fine del colonialismo europeo dopo la seconda guerra
mondiale e infine la disgregazione dellURSS.
Il cuore
del mondo islamico
LAsia occidentale stata la culla delle grandi religioni monoteistiche: lebraismo e, successivamente, il
cristianesimo e lislamismo. Questultimo, nato
dalla predicazione di Maometto in Arabia Saudita, si
Conflitti territoriali,
economici e religiosi
Da decenni il Medio Oriente scosso da gravi conflitti, che in alcuni casi hanno assunto le caratteristiche di sanguinose guerre internazionali. Molti di questi conflitti sono stati provocati da contrasti territoriali tra popoli e Stati, ma altrettanto importanti sono
i motivi religiosi e quelli economici, legati soprattutto
ai ricchissimi giacimenti petroliferi della regione.
Uno dei Paesi maggiormente lacerati da cruenti
conflitti Israele, nato nel 1948 sulla base di una
decisione dellONU che prevedeva la divisione del-
44
Iraq, gennaio 1991. Gli aerei della coalizione guidata dagli USA bombardano i pozzi petroliferi
iracheni.
Afghanistan,
dicembre 2007.
Militari della
Guardia Nazionale
USA in unarea
sotto controllo
americano.
Palestina, 2007.
Bambini della
Striscia di Gaza si
recano a scuola.
45
Esercizi
Dal petrolio ricchezza
e guerre per il Medio Oriente
Dagli anni 30 del Novecento quando le compagnie petrolifere
occidentali iniziarono a sfruttare i ricchissimi giacimenti di oro
nero dellArabia Saudita, da poco diventata un regno indipen-
produzione petrolio export petrolio riserve petrolio produzione gas riserve gas
Arabia Saudita
10,5
8,5
26%
200
4%
Iran
4,0
2,4
9%
295
16%
EAU
2,8
2,5
9%
128
3,5%
Kuwait
2,5
2,3
9%
35
1%
Iraq
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1,5
11%
1,8%
Qatar
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136
14,5%
produzione petrolio
1 milione di barili al giorno
export petrolio
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a. Quali sono i due Paesi della regione che hanno la maggiore produzione di petrolio e gas e anche la maggiore
esportazione di petrolio?
b. In quali Paesi la quasi totalit del petrolio estratto viene
esportata?
c. Come spieghi questo fatto e come spieghi che in Iran e
Arabia Saudita tale percentuale invece pi bassa?
Y E M E N
46
Esercizi
2. Proviamo a valutare qual lapporto del petrolio alla ricchezza degli abitanti di questi Paesi. Con i dati sul PIL pro
capite (vedi pagg. 146) e in base alle indicazioni della legenda, colora la carta della regione. Quindi, dopo aver
calcolato le entrate in dollari pro capite derivanti dal petrolio per i Paesi maggiori produttori, completa la tabella e
riporta sulla carta i relativi simboli.
entrate petrolio
(mld di dollari 2005)
Stato
Arabia Saudita
65
Iran
18
EAU
24
Kuwait
18
Iraq
24
Qatar
10
popolazione
entrate p.c.
a. Ci sono eccezioni di Paesi che, pur non essendo grandi produttori di petrolio, hanno un PIL elevato? Come
si possono spiegare tali situazioni?
b. Ci sono Paesi che, pur avendo una elevata produzione
di petrolio, non hanno un PIL altrettanto elevato? Come lo spieghi?
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(dal 1970 ad oggi)
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(dal 1986 ad oggi)
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1995
2000
2007
a. Le variazioni del prezzo del petrolio sembrano corrispondere alle fasi di conflitto armato nella regione.
Quali potrebbero essere i motivi di queste corrispondenze?
b. Puoi individuare i fattori che hanno provocato laumento del prezzo del petrolio negli ultimi anni?
47
MODULO
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Pi giovane, in quanto si corrugato in epoca terziaria e quaternaria, invece limponente sistema di catene montuose che
sbarrano la regione a nord. Spiccano in esso a nord-ovest il Pamir e il Karakoram (K2, 8616 m) e al centro lHimalaya, dominato da alcune delle cime pi elevate del mondo, superiori
agli 8000 metri (Everest, 8848 m; Kanchenjunga, 8598 m;
Lhotse, 8501 m). Le montagne proseguono a sud-est con i
Monti Arakan Yoma e con le catene che attraversano le isole
indonesiane, raggiungendo la massima altitudine con i 5040
metri del Puncak Jaya, nella parte occidentale della Nuova Guinea.
Ai piedi dei grandi sistemi montuosi e degli altopiani indiani e
indocinesi si allargano ampie pianure, dove scorrono i maggiori fiumi della regione, che sfociano nellOceano Indiano e
nel Pacifico con vasti delta: la pianura indo-gangetica, percorsa dallIndo (3180 km), che si getta nel Mare Arabico, e
dal Gange, che nel corso inferiore si unisce al Brahmaputra,
raggiungendo poi il Golfo del Bengala; la lunga pianura dellIrrawaddy, nel Myanmar, e la quella indocinese del Mekong,
che con i suoi 4500 km di lunghezza il massimo fiume dellAsia meridionale e uno dei maggiori dellintero continente.
49
2.
Clima e ambiente
La regione dei monsoni
Gran parte dellAsia meridionale ha un clima tropicale influenzato dai monsoni, venti stagionali determinati dallo scambio di masse daria tra il continente
e gli oceani in conseguenza delle differenze di pressione. I monsoni invernali, freschi e secchi, si dirigono dallinterno verso il mare; quelli estivi seguono
la direzione inversa e, a contatto con le montagne,
scaricano sul continente enormi quantit di pioggia.
Quando le temperature delle due zone si equivalgono, i venti cessano e inizia la stagione calda e secca.
Si hanno dunque due stagioni: una secca, che
va allincirca dallautunno alla primavera, e una stagione delle piogge, corrispondente ai mesi estivi.
La loro durata e la quantit delle precipitazioni variano comunque da zona a zona. Le aree pi piovose sono le coste esposte a sud-ovest che hanno alle
spalle barriere montuose, come il Bengala, a ridosso del quale si erge la catena dellHimalaya, dove
cadono anche 10.000 mm (10 metri!) di pioggia allanno. Invece, nelle coste orientali del Deccan e
dellIndocina la stagione delle piogge pi breve e
nellinterno del Deccan dura solo quattro mesi.
50
Banda Aceh,
costa dellisola di
Sumatra
(Indonesia).
Dicembre 2004:
quello che resta
dopo lo tsunami.
Mumbai (India).
Luglio 2005:
migliaia gli sfollati
per lalluvione
monsonica.
51
3.
Popolazione e urbanizzazione
Un terzo dellumanit
In molte citt fluviali e marittime, quali Bangkok, Hanoi, Manila, la popolazione pi povera abita in caratteristici quartieri
galleggianti, formati da giunche e sampan (imbarcazioni di legno larghe e piatte), oppure da palafitte di legno.
52
Delhi (India). Una vivace strada della grande metropoli. Sullo sfondo, a sinistra, lingresso di un cinema.
Villaggi rurali
e gigantesche metropoli
La maggior parte della popolazione regionale (salvo
eccezioni, come la Malaysia e le Filippine) vive in villaggi rurali, che nella sola India ammontano a oltre
600.000 e raccolgono il 70% della popolazione. Tuttavia, anche in questa parte dellAsia, lurbanesimo
un fenomeno in forte crescita negli ultimi decenni.
Vi sorgono, infatti, decine di metropoli milionarie:
pi di 30 solo in India. Al vertice stanno sei metropoli gigantesche, che hanno creato agglomerati di oltre
10 milioni di abitanti: in ordine di grandezza, Mumbai (Bombay), quinta nel mondo con i suoi 16 milioni; Kolkata (Calcutta), Jakarta e Delhi (13 milioni); Manila e Dhaka (pi di 10 milioni).
Anche in Asia meridionale lurbanesimo un fenomeno antico, ma molte delle attuali metropoli si
sono sviluppate durante lepoca coloniale come porti fluviali e marittimi, espandendosi in anni pi recenti soprattutto per il crescente afflusso di immigrati dalle campagne. Accanto ai nuclei storici di
origine coloniale o precoloniale, in queste metropoli sono sorti nuovi quartieri degli affari dove si concentrano le principali attivit economiche e che
presentano spiccate caratteristiche occidentali:
grandi viali percorsi da un intensissimo traffico automobilistico, moderni palazzi e grattacieli. Tipiche,
in tal senso, Kuala Lumpur, capitale della Malaysia, con le caratteristiche Petronas Towers alte 452
metri, e ancor pi la citt-Stato di Singapore, con
la sua selva di modernissimi grattacieli di vetro e acciaio progettati dai pi famosi architetti del mondo.
Nelle citt della regione, tuttavia, la spinta della
continua immigrazione dalle campagne ha fatto
crescere anche smisurate periferie urbane; spesso
si tratta di misere bidonville, dove le condizioni di
vita sono al limite della sopravvivenza. Ne esempio emblematico la citt di Mumbai, nelle cui baraccopoli si raccoglie il 60% della popolazione.
Kuala Lumpur
(Malaysia). Le
Petronas Towers,
che rappresentano
il simbolo dello
sviluppo
malaysiano.
Angkor, capitale dellantico regno cambogiano (sopra), era una metropoli di un milione di
abitanti, mentre in Birmania sorgeva Pagan, capitale dellimpero omonimo con i suoi
tredicimila edifici religiosi. Oggi queste citt assieme ad altri importanti centri storici e
religiosi, come lindiana Agra con il suo celebre mausoleo del Taj Mahal sono tra le mete
turistiche della regione.
53
4.
te collegato alla crescita impetuosa della popolazione urbana. Questi due elementi economici hanno permesso di migliorare le condizioni di vita della popolazione, come testimoniano il dimezzamento della mortalit infantile dopo il 1970 e laumento di circa 15 anni della vita media. Tuttavia, lAsia
meridionale continua a essere una regione in via di
sviluppo, nella quale la povert colpisce il 20-30%
della popolazione e sono molto forti i contrasti sociali tra le masse popolari e una ristretta classe di
benestanti.
54
tazioni: Thailandia, Indonesia e Malaysia sono le prime produttrici mondiali di caucci; altrettanto elevata la produzione di t, soprattutto in India (primo
posto nel mondo), Sri Lanka e Indonesia, ma anche
di canna da zucchero (lIndia il secondo produttore mondiale), di caff (Vietnam e Indonesia), banane (India, Filippine), cotone (India e Pakistan),
olio di palma (Malaysia e Indonesia sono prime nel
mondo). Malgrado le severe leggi antidroga adottate
dai governi dellIndocina, ancora elevata la produzione di papavero da oppio nel cosiddetto Triangolo doro, una regione montuosa posta tra Laos,
Thailandia e Myanmar. Molto intensa, con conseguenze devastanti per gli equilibri ambientali, la produzione di legname pregiato nelle foreste, soprattutto dellIndonesia e dellIndia, mentre lallevamento molto sviluppato in Pakistan (ovini e caprini)
e in Vietnam (suini); assai diffuso nel Sudest e in Indonesia lutilizzo dei bufali nel lavoro dei campi.
1
Coltivazione del
cotone nel cuore
del Deccan.
2
Piantagione di t
nello Stato indiano
del Bengala
Occidentale.
3
Produzione del
caucci in
Malaysia.
4
Risaie nellisola di
Bali (Indonesia).
5
Trasporto del
legname
proveniente dalle
foreste del Borneo
(Indonesia).
Impiego del
bufalo
nellagricoltura
tradizionale delle
Filippine.
55
5.
1
2
Villaggio turistico
delle Maldive.
3
Estrazione del
petrolio in
Malaysia.
4
Impianti e
capannoni
industriali presso
Jakarta
(Indonesia).
5 6
Singapore. La
grande area
industriale e il
traffico del porto
container.
Storicamente, gli Stati della regione sono Paesi agricoli con deboli attivit industriali di tipo tradizionale,
ma negli ultimi decenni alcuni di essi sono entrati nel
gruppo dei cosiddetti Nuovi Paesi Industriali (in
inglese NIC), grazie soprattutto allo sfruttamento
delle risorse minerarie e allafflusso di capitali stranieri, in particolare giapponesi e sud-coreani, attratti dal basso costo della manodopera. Alcuni Stati della regione possiedono infatti consistenti ricchezze
minerarie. Innanzitutto, Indonesia e Malaysia sono
ricche di gas naturale e petrolio, ma anche grandi
produttrici di stagno, mentre nelle Filippine si
estraggono rame e nichel. Ricca di minerali inoltre lIndia, che ai primi posti nel mondo per lestrazione di carbone e ferro.
Le attivit industriali hanno avuto un certo incremento in Indonesia, Malaysia, Singapore, Thailandia e Vietnam, tanto nei comparti tradizionali
(tessile e agroalimentare), quanto, e soprattutto,
56
57
6.
Popoli e Stati
La stratificazione delle culture
Il palazzo reale
thailandese a
Bangkok. Alla
vigilia della prima
guerra mondiale,
lallora Regno del
Siam era lunico
Stato ad aver
conservato una
qualche
indipendenza dalle
potenze coloniali
europee che
dominavano
lintera regione.
LAsia meridionale costituisce una regione di passaggio tra lAsia occidentale e lEstremo Oriente, tra lOceano Indiano e il Pacifico. Per questa sua posizione,
nel passato ha subito continue migrazioni e influenze di popoli e culture provenienti da altre aree.
NellIndia del II millennio a.C. migrarono dallAsia occidentale gli Arii, popoli indoeuropei che sottomisero le originarie popolazioni dravidiche. Gli
Arii introdussero il brahamanesimo, dal quale
derivato linduismo, che oggi la principale religione indiana. Nel VI secolo a.C., a seguito della
predicazione di Buddha, nacque in India il buddismo, che si diffuse soprattutto nella regione himalayana e a Ceylon (odierno Sri Lanka). Nel Medioevo, giunsero in India gli Arabi, che introdussero lislamismo, e successivamente i Turchi, che unificarono la regione nellImpero Moghoul. Dopo le scoperte geografiche, inizi nella regione la colonizzazione degli Europei, che vi introdussero il cristianesimo. Stabilitisi in alcuni porti marittimi, essi
crearono imperi commerciali sempre pi vasti ed
estesero il proprio dominio, tanto che alla vigilia
della prima guerra mondiale tutta lAsia meridionale era controllata dalle potenze europee.
58
Lalzabandiera di
Timor Est, lultimo
Stato sovrano nato
nella regione.
La lunga decolonizzazione
Il processo di decolonizzazione della regione, attuato nel secondo dopoguerra, stato lungo e a volte violento, anche per linsorgere di conflitti tra
i nuovi Stati. questo il caso dellIndia che, raggiunta lindipendenza nel 1947, lanno successivo
fu privata delle regioni a prevalenza musulmana,
che proclamarono la nascita del Pakistan. A sua
volta, nel 1971, si stacc la parte orientale del Pakistan, dando vita al Bangladesh.
Particolarmente lunga e drammatica stata la
decolonizzazione in Indocina, dove dal 1946 al 1954
fu combattuta contro i Francesi una guerra dindipendenza, conclusasi con la nascita del Laos, della
Cambogia e del Vietnam, diviso per in due Stati.
Segu poi il lungo e sanguinoso conflitto tra il Vietnam del Nord comunista, appoggiato dalla Cina e
dai guerriglieri comunisti del Sud (Vietcong), e il
Vietnam del Sud, filoamericano, durante il quale gli
Stati Uniti inviarono nella regione pi di 700 mila
soldati ed effettuarono ripetuti bombardamenti. La
riunificazione del Paese fu realizzata nel 1976, sot-
to la guida del regime nordvietnamita. Dopo la vittoria comunista in Vietnam (1975), movimenti di
guerriglia comunisti presero il potere in Laos e
Cambogia; in questultimo Paese, i Khmer rossi guidati da Pol Pot instaurarono un regime di terrore,
che provoc un milione di vittime.
Lultimo Stato della regione a ottenere lindipendenza stato Timor Est, che nel 2002 si staccato dallIndonesia.
Oggi, nellAsia meridionale permangono conflitti di tipo locale, spesso collegati a motivi nazionalistici e religiosi. Nella regione himalayana del
Kashmir, India e Pakistan si fronteggiano da decenni lungo un confine provvisorio che ha diviso larea
in due parti. Nel nord dello Sri Lanka, la minoranza
tamil, appartenente alle antiche popolazioni dravidiche di religione ind, lotta per lindipendenza
contro la maggioranza cingalese buddista. Nellisola filippina di Mindanao e nelle Molucche indonesiane operano movimenti nazionalisti e religiosi
spesso alimentati dal fondamentalismo islamico.
59
Esercizi
Metropoli dellAsia meridionale
LAsia meridionale tradizionalmente una regione a prevalenza
agricola, nella quale ancora oggi centinaia di milioni di persone
vivono in villaggi rurali.
POPOLAZIONE METROPOLI
= 5 milioni di abitanti
citt
Mumbai
Kolkata
Jakarta
Delhi
Manila
Dakha
Karachi
Bangkok
Madras
Bangalore
Hyderabad
Lahore
Ho Chi Minh
16
13
13
13
11
10
9
7
6
6
5
5
5
POPOLAZIONE URBANA
= meno del 30%
= dal 30 al 50%
= dal 51 al 70%
del 70%
60
11
10
11
12
14
17
1960
1970
1980
1990
2000
2008
18
20
24
26
28
29
ASIA MERIDIONALE
Esercizi
5. Le fotografie si riferiscono ad alcune citt dellAsia meridionale. Raccogli informazioni che ti permettano di mettere in evidenza, in un testo, alcune caratteristiche comuni e alcune differenze tra queste citt.
1900
1,5
0,8
0,2
1920
1,8
1,2
0,3
1940
3,5
1,6
0,7
30
1960
5,7
4
2,4
1980
9
8,2
5,7
2000
11
10
9
2008
13
12
10
15
25
20
10
15
10
5
2008
0
0
1900 1910 1920 1930 1940 1950 1960 1970 1980 1990 2000 2008
1900
1920
Kolkata
1940
1960
1980
Mumbai
2000
Delhi
Kolkata.
Singapore.
Bangkok.
Varanasi.
Kuala Lumpur.
Ho Chi Minh.
Costruisci un testo di commento ai dati, prima individualmente e poi in piccolo gruppo (3 o 4 persone).
Confronta in classe i testi prodotti e utilizzali per realizzare un cartellone o una serie di diapositive PowerPoint.
Indonesia
popolazione slum %
%
85
44
72
55
23
66
Stato
Myanmar
Nepal
Filippine
Pakistan
Vietnam
%
26
92
44
73
47
61
MODULO
16-02-2011
15:11
Pagina 62
Asia orientale
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62
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ra della Manciuria e il Bassopiano Cinese; a sud si innalzano invece i rilievi del Wuyi Shan. Il Bassopiano attraversato dal corso
inferiore dei due maggiori fiumi cinesi, lo Huang He (Fiume Giallo)
e il Chang Jiang (Fiume Azzurro),
collegati dal Gran Canale. Il nome
del Fiume Giallo deriva dalla sabbia che le acque trasportano verso
il mare per lerosione di profondi
giacimenti di loess, che il fiume at-
Pagina 63
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Depressione
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settentrionale del Giappone.
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15:11
Pagina 64
2.
Clima e ambiente
Dai deserti continentali
alle foreste monsoniche
LAsia orientale presenta una certa variet climatica dovuta allinfluenza di diversi fattori, a cominciare dallestensione in latitudine: le zone pi settentrionali della Cina e della Mongolia si trovano attorno al 55 parallelo nord (come Mosca), quelle cinesi pi meridionali si estendono oltre il Tropico
del Cancro (come il Sud della penisola araba). Altrettanto importante lestensione in longitudine, che aggiunta alla presenza di imponenti barriere meridionali, ostacola allinterno della regione
linflusso dellOceano Pacifico e ancor pi quello
dellOceano Indiano. Rilevante infine laltitudine, data la presenza nellinterno della Cina di catene montuose e altipiani molto elevati.
Nellimmensa area continentale predominano
due tipi di clima. La Cina nord-occidentale e la
Mongolia sono caratterizzate da quello continentale, con precipitazioni molto scarse (anche inferiori a 250 mm annui) e forte escursione termica
annua (fino a 45 C) tra linverno molto freddo e lestate torrida. Prevalgono qui gli ambienti aridi: vaste distese di steppa e deserti, come il Takla Makan e lAla Shan. La Cina sudorientale, posta allinterno del versante himalayano e lontana dal Pacifico, presenta invece un clima di alta montagna,
con inverni molto rigidi ed estati fresche, e con
scarse precipitazioni; lambiente naturale quello
della foresta mista.
Pi varia la climatologia della regione marittima,
che risente dellinfluenza oceanica e della latitudine. La Cina settentrionale ha un clima temperato
continentale, poco piovoso, con estati moderatamente calde e inverni freddi. La penisola coreana e
il Giappone centro-settentrionale si caratterizzano
invece per un clima temperato piovoso, con estati calde e umide. Nella fascia centromeridionale cinese e giapponese il clima subtropicale umido,
con estati molto calde, mentre la Cina meridionale
ha un clima tropicale molto piovoso, perch influenzato dai monsoni provenienti dal Pacifico. I
biomi, in gran parte sostituiti dalle coltivazioni,
vanno soprattutto dai boschi di latifoglie alle foreste tropicali delle aree monsoniche del Sud.
Il deserto di
Takla Makan,
nella Cina
occidentale.
64
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Pagina 65
Beijing, 2003. Lingresso della Citt proibita prima e durante una delle violente
tempeste di sabbia che ciclicamente flagellano la citt.
65
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15:11
Pagina 66
3.
Popolazione e urbanizzazione
Un quarto degli abitanti
del mondo
Tokyo (Giappone).
La panoramica
dallalto consente
di cogliere laspetto
occidentale del
centro urbano della
capitale nipponica.
LAsia orientale abitata da oltre 1 miliardo e mezzo di persone, quasi un quarto della popolazione
mondiale. La Cina da sola ne accoglie 1 miliardo e
300 milioni e come tale il Paese pi popoloso
della Terra. La sua crescita demografica, molto
elevata fino agli anni Settanta, in seguito sensibilmente rallentata per la politica imposta dalle autorit comuniste: obbligo del figlio unico, legalizzazione dellaborto e della sterilizzazione, campagna
a favore del matrimonio tardivo. Lincremento naturale oggi , comunque, circa il 6, superiore ancora a quello di Taiwan e Corea del Sud. Il Giappone ha ormai raggiunto la crescita zero, mentre
Mongolia e Corea del Nord hanno incrementi demografici elevati, tipici dei Paesi in via di sviluppo.
La densit demografica della regione presenta
un forte squilibrio tra larea costiera e insulare,
dove quasi ovunque supera i 100-200 ab/km2, e
quella continentale, dove i valori medi sono inferiori a 10 ab/km2. Le densit pi elevate si registrano nellisola di Taiwan (oltre 600 ab/km2), nella Co-
La megalopoli giapponese
e lesplosione urbana in Cina
In Giappone, il processo di urbanizzazione, iniziato
sin dagli anni Cinquanta, ha portato alla crescita costante della popolazione urbana (oggi circa l80% del
totale) e alla formazione di 11 metropoli milionarie.
Esse si allineano sulla costa centro-meridionale e sono raggruppate in tre grandi conurbazioni: il Kanto,
che concentra 40 milioni di persone ed ha al centro
la capitale Tokyo, la cui area metropolitana da sola
ne conta pi di 12 milioni; il Kansai-Kinki, con 22
milioni di abitanti raccolti nelle metropoli di Osaka,
Kyoto e Kobe; il Chubu-Tokai (7 milioni), che si sviluppa attorno a Nagoya. Insieme, le tre conurbazioni formano la gigantesca megalopoli giapponese,
abitata da oltre 70 milioni di persone. Lunica citt
milionaria esterna alla megalopoli Sapporo (poco
meno di 2 milioni di abitanti), nellisola di Hokkaido.
Viceversa, in Cina, quasi il 60% della popolazione vive ancora nelle campagne. Tuttavia, la crescita demografica e le migrazioni hanno provocato anche qui un forte aumento della popolazione urbana
e la formazione di grandi metropoli, alcune delle
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Seoul (Corea del Sud). Il complesso del World Trade Center e Coex
Convention Center, il pi tecnologico centro congressi del mondo.
Lesplosione urbana ha investito anche altri Stati della regione, come la Corea del Sud, la cui capitale, Seoul, accoglie nel suo agglomerato quasi 10
milioni di Coreani, un quarto del totale; o come Taiwan, dove lagglomerato della capitale, Taipei, supera i 6 milioni di abitanti.
Beijing (Cina).
Limmensa area
dellantica Citt
proibita, con i
palazzi imperiali,
sullo sfondo dei
moderni edifici e
grattacieli.
Shanghai (Cina).
Il grattacielo del
World Financial
Center, inaugurato
nellagosto 2008,
attualmente il
pi alto della
metropoli (492
metri). Nellambito
del rinnovamento
urbanistico delle
citt tradizionali, in
soli 10 anni a
Shanghai sono
stati costruiti 1500
grattacieli e per
lExpo
internazionale del
2010 verr
realizzato lo
Shanghai Center,
di 580 metri.
67
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Pagina 68
4.
1
Allevamento
di ovini e caprini
in Mongolia.
2
Coltivazione
del t in Cina.
3
Controllo
del pollame
in un allevamento
cinese, per la
messa in vendita.
4
Risaia
giapponese nel
periodo del
raccolto.
Unagricoltura produttiva,
ma insufficiente
La Corea del Sud, Taiwan e, soprattutto, il Giappone hanno unagricoltura molto moderna e produttiva, basata sulla coltivazione del riso. Tuttavia, la loro limitata disponibilit di suolo agrario (solo il 13%
della superficie nazionale in Giappone) e la forte
industrializzazione e urbanizzazione fanno s che la
produzione agricola sia insufficiente rispetto ai bisogni della popolazione.
68
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Pagina 69
69
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Pagina 70
5.
1
Beijing (Cina). Il
pc portatile
realizzato nel
2008, in
occasione delle
Olimpiadi, dalla
multinazionale
cinese Lenovo,
che ha sede nella
capitale ed fra le
prime cinque del
mondo nel settore.
.2
Beijing-Lhasa
(Cina). Un tratto
della nuova
ferrovia
transmanciuriana,
che attraversa
territori abitati da
minoranze nomadi.
Il Giappone, che oggi la seconda potenza economica del mondo, avvi un intenso processo di industrializzazione gi nei primi decenni del dopoguerra. Il successo dellindustria giapponese il risultato di diverse componenti: forte spinta alle
esportazioni internazionali e delocalizzazione delle
attivit in diversi Paesi asiatici, basso costo ed elevata produttivit della manodopera, stretti rapporti
tra il sistema industriale e quello finanziario, creazione di grandi aziende multifunzionali, sostegno
economico dello Stato. Oggi lindustria nipponica
forte sia nei settori tradizionali (siderurgia, meccanica, costruzioni navali, chimica), sia in quelli
pi moderni (elettronica e in-
formatica): il Paese primo al mondo nella produzione di autovetture e di molti beni di consumo
ad alta tecnologia (cellulari, fotocamere digitali, schermi televisivi, stampanti laser).
Negli anni Settanta, per lapertura ai capitali
giapponesi e americani attratti dal basso costo della manodopera, la Corea del Sud, Taiwan e Hong
Kong (allora colonia inglese) entrarono in una fase
di intenso sviluppo industriale. Pi recentemente, accanto alle industrie (tessile, automobilistica, elettronica, informatica), questi Paesi hanno sviluppato soprattutto le attivit finanziarie
e di servizio collegate al mercato cinese.
Pi recente, ma davvero impetuoso, lo sviluppo industriale della Cina, divenuta in pochi decenni la
quarta potenza industriale del mondo. Il
boom cinese stato favorito dallo sfruttamen-
70
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3
Hong Kong
(Cina). Il porto
commerciale
dellisola fra i pi
importanti del
mondo.
4
Shanghai (Cina).
Addette al
montaggio in
unazienda
elettronica. Le
industrie di questo
Paese emergente
non esportano solo
abiti, giocattoli,
televisori e cellulari,
a volte copiati da
quelli occidentali e
di scarsa qualit,
ma anche alta
tecnologia,
automobili, ricambi
per aerei, farmaci.
5
Tokyo (Giappone).
Il CEATEC, che si
tiene ogni anno,
la principale fiera
della produzione
tecnologica
giapponese.
Ledizione 2008 si
svolta in un
settore della
Makuhari Messe,
un futuristico
spazio espositivo
di circa 210.000
metri quadrati.
6
Taejon (Corea del
Sud). Il centro di
controllo di
unindustria ad alta
tecnologia.
71
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15:11
Pagina 72
6.
Popoli e Stati
Imperi millenari e popoli nomadi
16-02-2011
15:11
Pagina 73
73
16-02-2011
15:12
Pagina 74
Esercizi
Giappone e Cina:
un confronto tra due giganti mondiali
Il Giappone e la Cina sono non soltanto le due massime potenze asiatiche, ma anche due colossi delleconomia mondiale
Cina
13 - 60 - 27
21 - 68 - 11
79 - 85
71 - 74
Giappone
4 27 69
1,5-29,5-69
Cina
49 22 29
12-49-39
13-1-64-22
15-43-17-25
Cina
Giappone
popolazione attiva % sett.
popolazione
PIL % sett.
speranza di vita
100
90
80
70
60
50
40
30
20
10
0
POPOLAZIONE
= 100.000.000 ab
DENSIT DEMOGRAFICA
= 10 ab/km2
INCREMENTO NATURALE
= da -1 a 0;
= da 0 a + 10
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15:12
Pagina 75
ASIA ORIENTALE
Esercizi
3. Vediamo adesso qual stato lo
sviluppo delleconomia nei due
Stati negli ultimi anni. La tabella
riporta la crescita percentuale
del PIL in Giappone e in Cina dal
2000 al 2008. Con i dati della Cina, e in base alle indicazioni della
legenda, completa il nostro grafico, che gi contiene quelli del
Giappone.
anno Giappone
2000
0,3
2001
1,3
2002
-0,3
2003
-0,3
2004
2,7
2005
2,9
2006
2,6
2007
2,2
2008
1,9
12
Cina
8
7,5
8,2
9,6
9,6
9,1
10,6
11,4
8,1
Giappone
Cina
11
10
9
8
7
6
5
4
3
2
Giappone
34.188
7 posto
35
<2
0
9,5
0
31
Cina
2001
81 posto
0
12
9
3,6
15
72
1
0
1
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
INDUSTRIALIZZAZIONE
risorse
riforme politiche
aspetti economici e sociali
settori industriali
e prodotti
problemi sociali
e ambientali
75
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76
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942
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e ambienti naturali
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prosegue attraverso il deserto della Nubia, dove forma due grandi anse e dove il suo corso caratterizzato dalla presenza di cateratte. Ad Assuan, in Egitto, il fiume stato sbarrato da una gigantesca diga che ha dato origine al Lago Nasser, un bacino artificiale vasto 5180 km2 (24 volte il Lago Maggiore). Dopo aver
attraversato tutto lEgitto, il Nilo sfocia nel Mediterraneo con un
delta triangolare di 24.000 km2, i cui due rami principali sono il
Nilo di Rosetta e il Nilo di Damietta.
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200
400
600
800
1000 km
2.
Clima e ambiente
Quasi ovunque un clima desertico
Etiopia. Un arido
panorama
dellAcrocoro nella
stagione secca.
nellinverno secco le temperature aumentano, anche per effetto dei venti che spirano verso il Sahara. questa la regione della steppa.
Le piogge aumentano nella fascia pi meridionale della regione e in Etiopia, dove predomina il
clima tropicale, caratterizzato da una stagione
delle piogge che pu durare 4-5 mesi e una arida;
particolarmente piovose le zone pi elevate dellEtiopia, dove si superano anche i 1500 mm annui. Le
temperature sono abbastanza elevate per tutto
lanno, con un aumento nel periodo centrale della
stagione secca. In questa regione si passa dalla
steppa alla savana spinosa, che diventa savana
alberata sullAcrocoro Etiopico.
Infine, la regione costiera del Maghreb (Marocco, Algeria e Tunisia fino alla Cirenaica libica),dove
maggiore linfluenza del Mediterraneo, ha un clima mediterraneo, con discrete precipitazioni
concentrate nei mesi invernali, temperature elevate in estate e miti in inverno. Nelle zone montuose
pi interne, in particolare nellAtlante marocchino,
le piogge sono pi abbondanti e gli inverni diventano rigidi e anche nevosi. La vegetazione nelle zone
pi elevate costituita dalla foresta mediterranea.
78
79
3.
Popolazione e urbanizzazione
Profonde differenze
tra il Mediterraneo e il Sahel
Tripoli (Libia).
Immigrati
nordafricani in
attesa di un lavoro.
Le difficili condizioni di vita e i conflitti che insanguinano il Sudan e la Somalia hanno prodotto
negli ultimi anni un alto numero di migranti che,
attraversato il Sahara, si dirigono verso lEuropa
dai porti nordafricani, in particolare libici, su vecchie imbarcazioni spesso destinate a naufragare
nel Mediterraneo. Pi regolare il flusso migratorio
di Maghrebini, in particolare Marocchini.
Le metropoli moderne
e le citt tradizionali
Negli ultimi decenni i Paesi dellAfrica del Nord, come le altre regioni del Terzo Mondo, hanno visto
forti spostamenti dai villaggi alle citt e una notevole crescita delle aree metropolitane. Oggi, negli
Stati del Maghreb la popolazione urbana supera il
50% del totale, mentre nel Sahel ancora inferiore
al 30%, e le maggiori citt della regione si allineano
per lo pi lungo la fascia costiera mediterranea, che
vanta una lunga tradizione urbana. La maggiore
metropoli della regione, e la seconda dellintero
continente africano, la capitale egiziana Il Cairo,
con circa 8 milioni di abitanti e un agglomerato urbano dove vivono oltre 11 milioni di persone.
Altre metropoli milionarie sono Alessandria,
pure in Egitto, che il maggiore porto del Nordafri-
80
Algeri (Algeria). Panorama della moderna area balneare di questa metropoli, fra le
pi popolose della regione.
Addis Abeba. Una frequentata strada nel centro della capitale etiopica.
ti urbani dei Paesi poveri, come i vasti slum del Cairo e di Khartoum.
Alcuni centri della regione hanno maggiormente conservato il caratteristico aspetto precoloniale. il caso di Marrakech e Fs, nellinterno del
Marocco, fondate dagli Arabi nel Medioevo e divenute molto importanti come nodi delle vie carovaniere tra la costa e la regione sahariana. Unaltra
citt storica famosa Tombouctou, nel Mali, anchessa antico centro del commercio transahariano, assai importante nel Medioevo, quando contava 100.000 abitanti e vantava ben 80 scuole coraniche; citt santa dellIslam, per secoli rimase proibita agli Europei che vi poterono entrare soltanto nel
XIX secolo.
La lunga
tradizione urbana
della regione risale
allantica
colonizzazione di
Fenici, Greci e
Romani, in seguito
consolidata dalla
dominazione araba
e dalla
colonizzazione
europea. Ne sono
testimonianza resti
archeologici come
lArco di Marco
Aurelio a Tripoli (a
sinistra) o il centro
storico della
marocchina Fs (a
destra).
81
4.
Economia e societ
La prevalenza
delleconomia agricola
In quasi tutta la regione il suolo coltivabile molto ridotto; infatti, se si eccettuano la Tunisia e il Marocco, viene utilizzato meno del 10% del territorio (addirittura meno dell1% in Mauritania). Tuttavia, lagricoltura rappresenta ancora la principale attivit
economica, soprattutto nel Sahel, dove occupa pi
del 50% della popolazione attiva, con punte superiori all80% in Niger ed Etiopia. Negli Stati saheliani
prevale unagricoltura tradizionale di sussistenza,
basata su coltivazioni di tipo alimentare (miglio,
sorgo, riso, manioca, datteri); non mancano per
alcune colture commerciali, come il cotone (nel sud
del Niger e del Ciad) e il caff, coltivato negli altopiani dellEtiopia (primo produttore africano).
Nel Maghreb le superfici coltivate sono pi estese e, accanto alle colture alimentari, sono in crescita i prodotti destinati allesportazione: primizie ortofrutticole, olio doliva, cotone, canna da zucchero, agrumi, uva, fiori. Lagricoltura la principale attivit delle oasi, a partire dalla grande oasi
formatasi da millenni in Egitto e Sudan, nella vallata del Nilo. Qui la tecnica irrigua permette di ottenere anche tre raccolti lanno di cereali, ortaggi,
arachidi e cotone, di cui lEgitto un grande produttore mondiale. La costruzione di un canale che
porta acqua dal Lago Nasser permetter allEgitto
di allargare larea coltivata nella fascia desertica di
82
Le risorse minerarie,
base per il decollo di alcuni Paesi
Il Sahara possiede consistenti giacimenti di petrolio e gas naturale, attualmente sfruttati soprattutto in Algeria, Libia, Egitto e Ciad; lAlgeria il sesto
produttore mondiale di gas naturale, che viene
esportato in grande quantit anche in Europa. Unaltra risorsa mineraria che abbonda prevalentemente in Marocco (terzo produttore mondiale), Tunisia,
e nel Sahara occidentale sono i fosfati, utilizzati
per la produzione di fertilizzanti. Ricchi giacimenti
di ferro sono presenti in Mauritania, mentre il Niger
il quarto produttore mondiale di uranio.
Lo sfruttamento delle risorse minerarie ha permesso ad alcuni Stati soprattutto Marocco, Tunisia ed Egitto di avviare la costruzione di moderni
impianti industriali (petrolchimica, chimica, siderurgia e meccanica). Restano ovunque presenti le tradizionali industrie alimentari e tessili.
Il turismo un settore fondamentale delleconomia in Marocco, Tunisia ed Egitto, dove ogni anno affluiscono complessivamente oltre 15 milioni di
visitatori. Le principali mete sono i monumenti dellEgitto faraonico, lungo la valle del Nilo, le citt
storiche del Marocco, le localit balneari e archeo-
logiche1della Tunisia.
Lavorazione del
miglio nel Niger.
2
Attivit agricola
di sussistenza
nel Sudan.
3
Allevamento
delle capre in un
villaggio del Mali.
Pescherecci in un
porto marocchino.
La pesca ha un
discreto peso
economico negli
Stati del Maghreb,
particolarmente in
Marocco, dove
viene praticata
soprattutto lungo
la costa atlantica,
ricca di sardine e
tonni.
5
Impianti di
raffinazione
petrolifera presso
Orano, sulla costa
algerina
occidentale.
Le attivit
turistiche
regionali si
imperniano su
mete come la
Valle dei Re
presso il Cairo o le
localit balneari
tunisine.
83
5.
Popoli e Stati
DallEgitto faraonico
alla colonizzazione europea
Djenn (Mali).
Venditori locali
presso lantica
moschea, risalente
al regno Songhai.
84
tentrionale fu colonizzata da Stati europei; alla vigilia della prima guerra mondiale, la Francia controllava tutta la parte occidentale; lInghilterra lEgitto
e il Sudan; lItalia la Libia, la Somalia e lEritrea; la
Spagna il Rio de Oro (poi Sahara spagnolo).
1998 scoppiata tra i due Stati una nuova sanguinosa guerra di confine, iniziata con linvasione da
parte degli Eritrei della regione del Tigrai occidentale. Nel 2000 stata firmata la pace sotto legida
dellONU, ma permangono tensioni per la definizione dei confini.
Anche la Somalia, governata dal 1969 al 1991
dalla dittatura di Siad Barre, nel 1977 ha provocato
lo scoppio di un conflitto con lEtiopia, a seguito del
tentativo di annettersi la regione dellOgaden. La
sconfitta militare della Somalia ha avuto come effetto la caduta della dittatura e linizio di una lunga
guerra civile, nella quale ha cercato di intervenire
anche lONU con linvio di truppe. La guerra civile
ha provocato tra laltro la disgregazione dellunit
somala con la secessione di due regioni, il Somaliland e il Puntland, non riconosciute dagli organismi
internazionali.
Mogadiscio
(Somalia). Soldati
italiani della forza
multinazionale di
pace presente nel
paese nei primi
anni 90.
85
Esercizi
Una regione di emigranti e profughi
Quasi ogni giorno ascoltiamo alla radio e alla TV o leggiamo sui
giornali notizie di gruppi di Africani che raggiungono le nostre
coste, ma anche quelle di altri Paesi mediterranei come la Spagna e la Grecia, a bordo di vecchie imbarcazioni, che a volte fan-
Spagna
AT L A N T I C O
Turchia
Grecia
Lampedusa
Tangeri
Melilla
Ceuta
Marocco
Malta
Tunisia
Algeria
(paese di
attraversamento)
Canarie
Italia
Gibilterra
Algesiras
Francia
OCEANO
Sabha
Libia
Tamanrasset
Unione
europea
Niger
Mauritania
Mali
Agadez
Senegal
Stati
Uniti
Ciad
Sudan
Burkina
Faso
Gambia
Guinea
Nigeria
Ghana
Guinea-Bissau
Repubblica
Centrafricana
Sierra Leone
Liberia
Costa
dAvorio
Benin
Togo
Camerun
Congo
Gabon
Repubblica
Democratica
del Congo
Marocco
-0,77
2.100.000
11
Algeria
-0,31
1.100.000
12
Tunisia
-0,44
500.000
14
Libia
10
Egitto
-0,21
3.600.000
9
SALDO MIGRATORIO
Stato
Francia
86
Marocchini
500.000
Tunisini
150.000
Algerini
480.000
saldo migratorio %
+7,7
Spagna
560.000
30.000
50.000
+15,3
Italia
370.000
100.000
10.000
+1,6
Egitto
RESIDENTI ALLESTERO
= da -1 a -0,5%
= fino a 500.000
= da -0,5 a -0,1%
= da 500.000 a 1.000.000
=0
= da 1.000.000 a 2.000.000
= da 0 a +3%
= 2.000.000 e oltre
= +3% e oltre
AFRICA SETTENTRIONALE
Esercizi
% disoccupati
20%
600.000
500.000
15%
400.000
10%
300.000
200.000
5%
100.000
0
ALGERIA
TUNISIA
LIBIA
EGITTO
Marocchini
Tunisini
Algerini
% DISOCCUPAZIONE MASCHILE
valori = da 0 a 20%
valori = da 0 a 600.000
= Marocchini
= Tunisini
Darfur
(2003-2008)
= Algerini
SUDAN
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Eritrea
(1998-2001)
GIBUTI
(1991-1994)
ETIOPIA
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(1991-2006)
Ogaden
(1977-1979)
Sudan
meridionale
(1983-2002)
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G o l f o
LAfrica subsahariana vasta circa 16 milioni di km2, pi della met dellintero continente, del quale occupa la parte a sud del Sahara. Ha la forma di un triangolo rovesciato: il vertice il Capo
Agulhas, i lati sono bagnati a ovest dallOceano Atlantico, a est
dallIndiano. Ne fanno parte 38 Stati.
Le coste atlantiche formano un angolo retto in corrispondenza del grande Golfo di Guinea, mentre quelle orientali presentano alcune baie molto aperte (Baia di Sofala, Baia di
Maputo). NellOceano Indiano emergono la grande isola continentale di Madagascar, separata dalla costa dal Canale di
Mozambico, gli arcipelaghi delle Seicelle, Comore e Mascarene e, pi vicine alla costa della Tanzania, le piccole isole di
Zanzibar e Pemba.
La regione, come lAfrica settentrionale, formata in gran parte da un tavolato geologicamente molto antico, quasi sempre
superiore ai 500 m di altitudine. Le uniche fasce pianeggianti
si trovano lungo le coste, in particolare quelle guineensi.
Allinterno, il tavolato si abbassa in corrispondenza del Bacino
del Congo (oltre 200 m s.l.m.); a est e a sud esso si innalza a
formare una serie di altipiani che superano i 2000 m di altitudine e sono delimitati da catene montuose (Catena dei Mitumba,
Monti Muchinga, Monti dei Draghi) di antica origine geologica
e quindi fortemente erose.
La parte orientale del tavolato percorsa, da nord a sud, dal
Canale del Mozambico al Mar Rosso, dalla Rift Valley, una
lunga fossa tettonica che divide la placca africana da quella
arabica. Questa enorme fenditura, della larghezza media di 50
km, si prodotta negli ultimi 50 milioni di anni per il movimento delle placche crostali, e col tempo si allargher fino a spezzare in due parti il continente africano. Tutta la Rift Valley
punteggiata di vulcani, molti dei quali attivi. Ai suoi bordi sorgono vulcani spenti che costituiscono le cime pi elevate del
continente (Kilimangiaro 5895 m e Kenya 5199 m), mentre
la fossa creata dal rift occupata dai grandi laghi africani, primo fra tutti il Lago Vittoria (68.000 km2).
Numerosi sono i grandi fiumi ricchi di acque che percorrono
Pr
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Riunione
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2.
Clima e ambiente
Uguale il caldo,
diversa la piovosit
La savana
alberata della
Tanzania nella
stagione umida.
La fascia centrale, che comprende le coste guineensi e il bacino del Congo, ha clima equatoriale, con temperature elevate durante lanno e precipitazioni costanti per 10-12 mesi; particolarmente
piovosa (oltre 4000 mm annui) la costa della Liberia, che subisce la maggiore influenza dei monsoni estivi provenienti dallAtlantico. questo il regno della foresta pluviale africana.
A nord e a sud di tale fascia se ne estendono due
dal clima tropicale umido, con piogge concentrate nei mesi estivi (maggio-settembre a nord dellEquatore, novembre-marzo a sud). La stagione
delle piogge diventa sempre pi breve man mano
che ci si avvicina ai tropici. In queste due fasce predomina la savana. Anche la regione dei laghi, sebbene a cavallo dellEquatore, per la sua maggiore
altitudine contraddistinta dal clima tropicale della savana.
Nella parte meridionale, attraversata dal Tropico del Capricorno, presente invece un clima
subtropicale arido. Le precipitazioni sono particolarmente scarse nellarea sud-occidentale,
per la presenza della corrente fredda atlantica e
della barriera dei Monti dei Draghi, che ostacola
lafflusso verso linterno dei monsoni: tali fattori
hanno dato origine ai deserti del Kalahari e di
Namib.
Nella punta meridionale dellAfrica entriamo
nella fascia del clima temperato, che si differenzia tra il lato occidentale, dove si ha un clima di tipo
mediterraneo, con inverni umidi, e il lato orientale,
dove invece, per linflusso dei monsoni indiani, prevale un clima temperato subtropicale, con una lunga estate umida.
90
Limmenso
bacino del
Congo (con lalto
corso del fiume e
i suoi affluenti, in
basso a sinistra),
in unimmagine
satellitare. La
distanza di ripresa
consente di
apprezzare le
diverse aree di
vegetazione,
mostrando come
la foresta primaria
si faccia via via
meno densa,
anche per la
crescente e
dissennata
deforestazione.
nella regione diminuita fortemente lumidit e lacqua dei rovesci, diventati pi brevi e violenti, scorre con conseguenze
disastrose su un terreno indurito
e privo di alberi. Alcuni animali
della foresta, come gli elefanti,
non trovano pi cibo e devastano le coltivazioni, altri sono uccisi illegalmente per procurare
carne agli operai che abbattono
e trasportano i tronchi. Responsabili di questo disastro, oltre alle societ straniere, sono certi
governanti locali, che accumulano enormi capitali, messi al sicuro allestero, e non fanno nulla
per una popolazione che tra le
pi povere del mondo. Altrettanto devastante labbattimento illegale della foresta provocato da gruppi di guerriglieri che
operano in Congo ai confini
orientali con il Ruanda e lUganda.
Area di stoccaggio del legname
pregiato, ai margini della zona di taglio
(Repubblica Democratica del Congo).
91
3.
Popolazione e urbanizzazione
Elevato incremento demografico,
bassa speranza di vita
Ambulatorio in
Sierra Leone, uno
dei Paesi della
regione pi colpiti
dallAIDS.
Metropoli e bidonville
Per tutto il periodo precoloniale, il fenomeno urbano nella regione era raro e debole; citt con funzioni religiose e politiche sorgevano solo nellarea sudanese e in quella orientale. La colonizzazione europea produsse loccidentalizzazione delle citt esistenti e la nascita di nuove, di tipo europeo, lungo
le coste e nelle zone minerarie. Queste ultime furono spesso costruite prevedendo una netta separazione tra la minoranza bianca e la maggioranza nera. Fino a pochi decenni fa, comunque, la regione
presentava la pi bassa percentuale di popolazione
urbana del mondo: nel 1960 questa superava appe92
verso citt cresciute troppo in fretta ha fatto sorgere attorno a esse immense e squallide bidonville,
dove le condizioni sono spesso al limite della sopravvivenza. Nelle baraccopoli della capitale keniana, Nairobi, per esempio, vivono circa 700.000 persone, quasi un quarto della popolazione cittadina.
Dopo lindipendenza, alcuni Stati subsahariani
hanno creato nuove capitali, diverse da quelle sorte in epoca coloniale, che spesso risultavano troppo
decentrate rispetto al territorio nazionale: il caso
di Yamoussoukro, che in Costa dAvorio ha sostituito Abidjan; di Abuja, dal 1995 capitale della Nigeria al posto di Lagos; di Dodoma, capitale della
Tanzania in luogo di Dar es Salaam dal 1988.
La sede
della Bank of
Tanzania a Dar
es Salaam. Pur
avendo ceduto il
ruolo di capitale,
questa resta la
citt pi
importante e il
polo economico
del Paese.
93
4.
Quasi tutti i Paesi dellAfrica subsahariana costituiscono, assieme a quelli del Sahel, la regione pi
povera e arretrata del pianeta. A differenza di altre
aree continentali che negli ultimi decenni hanno
registrato sensibili sviluppi (come lAsia
orientale e meridionale), qui i progressi economici e sociali prodotti dalla globalizzazione sono stati assai de-
94
1
Donne in un
villaggio del
Burkina Faso. Il
lavoro femminile
fondamentale per
leconomia di
sussistenza
subsahariana: il
70% del cibo, ad
esempio,
prodotto dalle
donne.
2
Piantagione di
igname per
autoconsumo in
Costa dAvorio.
3
Fluitazione di
pregiato legname
tropicale in
Gabon.
4
Allevamento
nomade degli
ovini in Namibia .
5
Piantagione
commerciale di
t in Uganda.
6
Piantagione di
canna da
zucchero, nella
regione dellOrange
(Sudafrica).
7
Pesca artigianale
lungo la costa del
Senegal.
95
5.
LAfrica subsahariana ricca di risorse minerarie, che interessano i mercati internazionali. Dalle coste orientali del Golfo di Guinea si estraggono
grandi quantit di petrolio: la Nigeria,
con oltre 100 milioni di tonnellate annue
di greggio, ne la maggiore produttrice africana, seguita dallAngola, dal Gabon e dalla Repubblica
del Congo. Ancora pi importanti loro e i diamanti. Per loro, il Sudafrica il primo produttore mondiale, mentre il Botswana e la Repubblica Democratica del Congo lo sono per i diamanti; notevoli quantit di diamanti sono comunque estratte anche in vari Paesi dellarea guineense, in Angola, Namibia e Sudafrica. La Repubblica Democratica del Congo la
96
1
Incendio per
fuoruscita di
greggio da un
oleodotto
nigeriano. Lo
sfruttamento delle
risorse petrolifere
da parte di societ
straniere un
forte elemento di
tensione nel
Paese.
2
Impianto per
lestrazione dei
diamanti in
Sudafrica.
3
Lavoratore di una
miniera
congolese, dove
viene estratto il
minerale da cui si
ricava il coltan.
Grande segheria
nello Swaziland.
La lavorazione del
legname
abbastanza
sviluppata in
questa parte della
regione
subsahariana.
5
Ngorongoro
Conservation
Area (Tanzania). I
grandi parchi
nazionali, insieme
alle aree balneari,
sono unimportante
risorsa turistica
della regione.
97
6.
Popoli e Stati
Dagli ominidi
agli imperi coloniali
Larea orientale della regione, dallEtiopia al Sudafrica, stata la culla dellumanit: qui, 5 milioni di
anni fa, comparvero i primi ominidi, i nostri pi lontani antenati, e sempre qui, dopo un lungo processo
di evoluzione, ebbe origine la nostra specie, lHomo
sapiens. Durante il I millennio d.C. vi si erano ormai
diffuse la lavorazione del ferro e lagricoltura, anche
a seguito delle migrazioni dei popoli bantu.
Dal Medioevo, gli Arabi musulmani dellAfrica
settentrionale estesero i propri insediamenti allintera costa dellOceano Indiano, mentre regni neri
sorgevano su quelle guineense (Benin, Yoruba,
Ashanti, Dahomey) e congolese, e nello Zimbabwe (Monomatapa).
La colonizzazione europea inizi dal XV secolo nellarea del Golfo di Guinea, con i Portoghesi,
che nei due secoli successivi furono seguiti da Spagnoli, Inglesi, Francesi e Olandesi. Questi ultimi,
nel Seicento, fondarono allestremo Sud, nella zona
del Capo di Buona Speranza, una colonia di contadini liberi, i Boeri. Gli insediamenti costieri furono
il punto di partenza della tratta degli schiavi,
cio del trasferimento di milioni di Africani nelle
colonie americane.
La spedizione
del francese
Mizon nellAlto
Congo, in
unincisione del
1892.
98
Nella seconda met dellOttocento, dopo le esplorazioni di scienziati e viaggiatori nelle aree interne ancora sconosciute, la regione subsahariana fu interamente conquistata e spartita fra le potenze europee
(Francia, Inghilterra, Germania, Italia, Belgio, Portogallo e Spagna). Alla vigilia della prima guerra mondiale, vi era rimasto indipendente soltanto il piccolo
Stato della Liberia, creato nel 1822 da una colonia di
ex schiavi americani. Retaggio della dominazione coloniale il fatto che, dopo lindipendenza, molti Stati
subsahariani hanno adottato il francese o linglese come lingua ufficiale o come seconda lingua ufficiale.
Lindipendenza
e i suoi gravi conflitti
La decolonizzazione e la nascita degli Stati attuali, avvenute dopo la seconda guerra mondiale, hanno posto fine al domino europeo della regione, ma non ne
hanno garantito n la pace, n lo sviluppo. Infatti,
nella seconda met del Novecento essa stata sconvolta da sanguinosi conflitti tra Stati o tra popolazioni e gruppi etnici allinterno degli Stati stessi. In alcuni casi (come in Angola, Mozambico, Sudafrica,
Congo), tali conflitti sono stati provocati dal rifiuto
degli Europei di lasciare libere le colonie, oppure dal
desiderio di mantenere il controllo di zone minerarie particolarmente ricche. Tale situazione si
protratta fino agli anni Ottanta in Sudafrica e Rodhesia (oggi Zimbabwe), Stati indipendenti ma a lungo
governati dalla minoranza bianca dei discendenti europei, che avevano imposto una politica di segregazione razziale (apartheid) nei confronti della maggioranza nera.
Pi spesso, per, allorigine del conflitto (e dellarretratezza economica e sociale) vi sono cause
locali: rivendicazioni territoriali di confine, governi dittatoriali che non garantiscono libert ai diversi gruppi etnici, colpi di Stato e rivolte sociali, contrasti etnico-religiosi allinterno di uno stesso Paese. Negli ultimi decenni, le guerre pi sanguinose
sono state combattute in alcuni Paesi della costa
guineense (Sierra Leone, Liberia, Costa dAvorio),
nella Repubblica Democratica del Congo, in Angola e negli Stati orientali del Ruanda e del Burundi.
Noi alleviamo i loro figli, loro uccidono i nostri. La scritta antiapartheid, su un muro
di Citt del Capo (Sudafrica), degli anni 70 e allude alla tradizionale massiccia
presenza di personale domestico di colore presso le famiglie bianche.
27 aprile 1994,
Pretoria. Le prime
elezioni a suffragio
universale
decretano Nelson
Mandela come
Presidente del
nuovo Sudafrica
post-apartheid.
99
Esercizi
Povert e disuguaglianze sociali
Come abbiamo visto, le popolazioni subsahariane, nella quasi
totalit, occupano i gradini pi bassi nella graduatoria mondiale
Asia orientale
e Pacifico
PNL
6,9%
PNL
24,6%
Europa
occidentale
Nordamerica
Medio Oriente
e Africa settentrionale
PNL
24,2%
PNL
23,1%
PNL/ab in dollari/PPA*
pi di 25.000
20.000-25.000
America latina
e Caraibi
15.000-20.000
PNL
4,1%
Asia meridionale
Africa
subsahariana
10.000-15.000
5000-10.000
1000-5000
meno di 1000
dato non disponibile
* PPA = Parit di Potere dAcquisto
PNL
7,4%
PNL
7,3%
PNL
2,4%
2. Con i dati delle tabella sulla percentuale di coloro che vivono con meno di 1,25 dollari al giorno, costruisci per le
varie regioni del mondo un grafico come il nostro esempio, che si riferisce allAsia orientale e Pacifico.
1980
2005
78,8
17,5
1,6
5,0
12,3
8,2
8,6
4,6
Asia meridionale
59,4
40,3
Africa subsahariana
50,8
50,4
Mondo
52,0
25,7
AFRICA SUBSAHARIANA
Esercizi
4. Un altro dato per valutare la distribuzione della ricchezza
allinterno di un Paese costituito dalla consistenza percentuale (sul totale nazionale) del reddito e dei consumi del
20% della popolazione pi povera e del 20% della popolazione pi ricca del Paese stesso. Utilizza i dati della tabella
per costruire dei grafici come il nostro, relativo allItalia.
1980
2005
00
10
20
30
40
50
60
70
80
90
100
Paese
Rep. Centrafricana
2,0
65
Nigeria
4,5
56
Sudafrica
3,0
65
Kenya
5,0
51
Austria
10,5
33
Francia
7,0
40
Italia
9,0
36
Africa
Asia
America latina
Paesi
industrializzati
63
Zimbabwe
57
Sudafrica
59
Bangladesh
30
India
32
Cina
41
Brasile
59
Colombia
57
Cile
49
Italia
35
Regno Unito
37
Francia
33
Stati Uniti
40
Italia
dipende da
i rapporti
internazionali
infatti
leconomia
del continente
lagricoltura
le risorse
minerarie
la situazione politica
infatti
lindustria
101
MODULO
8
A
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1.
l e
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America
anglosassone
Spazi fisici e ambienti naturali
Le Americhe
LAmerica un continente vasto 42 milioni di km2 che si estende dalla regione artica a quella antartica nei due emisferi terrestri per ben 16.000 km: il punto pi settentrionale costituito
dal Capo Morris Jesup, in Groenlandia, quello pi meridionale da Capo Horn, presso la Terra del Fuoco. Pi che di America corretto parlare di Americhe; infatti il continente formato da tre regioni fisiche: America settentrionale (Canada, Stati Uniti e Messico), America centrale (Stati istmici e caraibici),
America meridionale (tutti i Paesi dalla Colombia al Cile). Dal
punto di vista umano, invece, si soliti suddividere il continente in America anglosassone, formata da 2 Stati, il Canada e
gli Stati Uniti, la cui popolazione parla in prevalenza linglese, e
America latina, comprendente tutti gli altri Stati dove si parlano lo spagnolo e il portoghese, lingue neolatine.
A occidente corre da nord a sud unampia fascia montuosa costituita da un insieme di catene geologicamente giovani, molto
elevate: le maggiori sono la Catena dellAlaska, dove si innalza il monte McKinley (6194 m), il pi elevato del Nordamerica,
le Montagne Rocciose, le Montagne Costiere e la Catena
Costiera, la Sierra Nevada. Allinterno di queste catene si allargano vasti altipiani, come il Great Basin e lAltopiano del
Colorado. I maggiori fiumi che nascono da queste montagne
e sfociano nel Pacifico sono lo Yukon, che attraversa lAlaska,
il Columbia e il Colorado.
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C. COLUMBIA
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DOMINICANA
2.
Clima e ambiente
Dalla tundra artica
ai deserti del sudovest
Everglades
National Park,
Florida (USA).
Nella regione del
Golfo del Messico,
alla fine dellestate,
violenti uragani
atlantici spesso
raggiungono le
coste meridionali
degli USA,
devastandole.
Invece, lungo la
fascia a ridosso
delle Montagne
Rocciose si
formano furiosi
tornado, prodotti
dallo scontro delle
masse daria calda
provenienti dal
Golfo del Messico
e quelle fredde
polari.
climi posti a est e quelli posti a ovest del 100 meridiano, considerato il confine tra la regione umida e
quella arida.
A oriente del meridiano, sono presenti due regioni climatiche. Quella settentrionale, che comprende i Grandi Laghi, caratterizzata da clima
temperato fresco, con piogge abbondanti, soprattutto nei mesi estivi, e temperature medie moderate. Invece la regione meridionale, affacciata
sul Golfo del Messico, ha clima subtropicale
umido, con temperature invernali miti ed estati
calde e piovosit elevata, particolarmente in primavera-estate. La vegetazione formata da rigogliose foreste di latifoglie; tipiche delle zone pi
meridionali sono le aree paludose boscate, come le
Everglades della Florida. A occidente del 100 meridiano, domina il clima continentale arido, caratterizzato da forti escursioni termiche annue e
ridotta piovosit. La vegetazione tipica di questa
regione la prateria (grasslands). Nella parte
sud-occidentale il clima molto arido, con temperature estive elevate: dalla prateria si passa alla
steppa e ai deserti, come il Great Basin e il Mojave, dove si trova la Valle della Morte. Lungo la
costa nord-occidentale, il clima, temperato umido, ha favorito la formazione delle caratteristiche
foreste di sequoie e abeti Douglas; nella zona meridionale il clima si fa pi caldo e secco e si passa
alla macchia mediterranea.
La Valle della Morte, nel Deserto di Mojave, tra la California e il Nevada (USA).
104
Gli Inuit groenlandesi vedono oggi minacciati i loro modi di vita tradizionali dalla crisi
dellecosistema glaciale.
La maestosa bellezza di un
paesaggio del Grande Nord
americano, nella regione dello
Yukon (Canada).
105
3.
Popolazione e urbanizzazione
Il melting pot
Manifestazione
per i diritti degli
immigrati
messicani negli
USA. Paghiamo le
tasse. Creiamo
ricchezza. Siamo
esseri umani.
Siamo lavoratori.
Non siamo
criminali. Non
siamo terroristi.
Migrazioni interne,
densit e ritmi demografici
Lattuale distribuzione demografica dellAmerica
anglosassone il prodotto delle migrazioni del passato, ma anche delle forti migrazioni interne caratteristiche degli Statunitensi. Nei primi decenni del
Novecento fu soprattutto la popolazione nera a
spostarsi dalle vecchie piantagioni del Sud verso le
citt del Nord. Dopo la seconda guerra mondiale, i
flussi hanno seguito due direttrici principali: dal
Nordest verso la California e, in tempi recenti, verso la Florida e il Sudovest. Pi modesti gli spostamenti dei Canadesi verso le coste del Pacifico. Oggi la regione pi densamente abitata degli USA
(con oltre 100 ab/km2) quella nord-orientale, da
sempre la principale porta daccesso dellimmigrazione europea. Altrettanto elevata la densit demografica della regione dei laghi, sia sul versante statunitense che su quello canadese, il cosiddetto
Canada utile, dove vive il 90% dei Canadesi. Invece, gran parte del Canada e vaste regioni montuose e desertiche degli Stati Uniti di Sudovest registrano densit inferiori a 1 ab/km2.
Limmigrazione ha condizionato anche i ritmi demografici della popolazione nordamericana: poich
gli immigrati sono soprattutto giovani, ne deriva lelevato tasso di crescita naturale della popolazione, che negli ultimi decenni ha superato il 10.
106
Unespansione urbana
relativamente recente
Lurbanesimo nella regione un fenomeno abbastanza recente, essendo nato nel XIX secolo, ma in poco
tempo ha avuto unespansione enorme. Oggi la popolazione urbana supera infatti l80% del totale regionale. Negli USA, le citt milionarie sono 29, di cui sei superano i 5 milioni. Le aree ad alta densit urbana sono in primo luogo la costa nordorientale degli Stati
Uniti, da Boston a Washington D.C., dove si estende
la megalopoli atlantica, una delle maggiori del mondo
(complessivamente, oltre 50 milioni di abitanti), con
al centro la citt di New York, il cui agglomerato ur-
bano supera i 18 milioni di abitanti, e altre due metropoli con pi di 5 milioni, cio la capitale federale
Washington D.C. e Filadelfa. Contigua a essa la
regione urbana dei Grandi Laghi, nella quale si addensano le maggiori metropoli canadesi (Toronto e
Montreal) e numerose metropoli industriali statunitensi, prima fra tutte Chicago, nella cui area metropolitana vivono circa 10 milioni di persone, seguita da
altre citt milionarie come Detroit, Cleveland, Minneapolis e Pittsburgh. Tra le altre citt multimilionarie statunitensi primeggiano le metropoli californiane di Los Angeles e San Francisco, i cui agglomerati urbani accolgono rispettivamente 16 e 7 milioni di abitanti.
La skyline di
Toronto, in cui
spicca la Canadian
National Tower
(553 m). Con il
suo 36% di
abitanti di origine
non europea, la
metropoli
canadese
considerata una
delle citt pi
multiculturali del
mondo.
Pittsburgh,
Pennsylvania (USA).
La grande citt, che
sorge alla
confluenza di due
fiumi, presenta gli
elementi urbanistici
che differenziano le
citt nordamericane
da quelle europee:
la pianta regolare
(o a scacchiera) e
la mancanza di un
centro storico,
sostituito dal Centro
degli affari (Central
Business District)
con la caratteristica
skyline dei grattacieli.
107
4.
La regione guida
delleconomia mondiale
1
Foresta destinata
allo sfruttamento
del legname in
Canada.
2
Allevamento dei
bovini da latte in
California (USA).
3
Allevamento
brado dei bovini
(ranching) nel
Wisconsin (USA).
4
Agrumeto della
Florida, nella
Subtropical Belt
(USA).
5
Coltivazione del
frumento
nellIndiana (USA).
6
Piantagione di
cotone nel
Mississippi (USA).
108
tivit nei confronti dei Paesi emergenti quali la Cina, la conseguente crescita della disoccupazione e
lenorme indebitamento dello Stato e dei cittadini.
I fattori di unagricoltura
da primato
Lagricoltura nordamericana una delle pi efficienti e produttive del globo: infatti, gli Stati Uniti, la
cui popolazione costituisce meno del 5% del totale,
2
109
5.
1
Sfruttamento
petrolifero
delle sabbie
bituminose
nella valle
dellAthabasca,
nella provincia
canadese di
Alberta.
2
Produzione
di microchip
in unazienda
high-tech della
Silicon Valley,
presso San
Francisco
(California).
3
Industria
aeronautica
presso Los
Angeles
(California).
4
Estrazione del
petrolio nel Texas.
5
La Borsa di New
York, nel distretto
finanziario di Wall
Street, centro
delleconomia
mondiale.
6
Industria della
carta e della
pasta di legno in
Canada.
110
Oggi, comunque, leconomia dellAmerica anglosassone si basa soprattutto sulle attivit terziarie, che
occupano oltre il 75% della popolazione attiva e svolgono un ruolo economico fondamentale a livello
mondiale, a partire da quelle finanziarie. Gli Stati Uniti esercitano, infatti, un controllo sulla Banca Mondiale e sul Fondo Monetario Internazionale, anche
grazie al ruolo del dollaro negli scambi internazionali (50% delle transazioni) e alla presenza a New
York della maggiore borsa mondiale (Wall Street).
Gli USA, che costituiscono il modello della societ consumistica, sono inoltre la patria delle tecniche
e delle strutture commerciali diffusesi in tutti il
mondo, quali i supermarket, i discount store, i centri commerciali, il franchising, la vendita per corrispondenza, la televendita e il commercio online.
Non un caso che una delle maggiori multinazionali esistenti sia proprio unazienda commerciale, la
Wal-Mart, che ha costruito in tutto il mondo una catena di supermercati con 1.600.000 dipendenti e un
fatturato di 310 miliardi di dollari, superiore al PIL
della Turchia. Gli Stati Uniti continuano a detenere
il primato nel commercio internazionale, di cui controllano il 15%, anche se da decenni la bilancia commerciale statunitense in forte passivo.
111
6.
Popoli e Stati
Dalle prime colonie
alle attuali confederazioni
112
La formazione
di una potenza mondiale
Gli Stati Uniti, che gi alla fine dellOttocento erano
diventati la massima potenza economica, nel corso
della prima met del Novecento hanno assunto un
ruolo mondiale anche come potenza politica e
militare. Decisivo impulso in questa direzione
stato dato dalle due guerre mondiali: il loro intervento militare in Europa e in Asia e il declino delle
potenze coloniali europee hanno aperto agli USA la
strada per diventare la nazione guida del mondo
occidentale. Dagli anni Cinquanta, essi hanno fronteggiato lUnione Sovietica e i Paesi del blocco comunista nella cosiddetta guerra fredda attraverso il crescente rafforzamento dellapparato militare, soprattutto nucleare, e anche intervenendo militarmente in alcune guerre locali (Corea, Vietnam); inoltre hanno realizzato una rete di trattati
con molti Stati del mondo, per il contenimento dellespansione comunista. Negli anni Novanta, in seguito alla disgregazione dellURSS con la fine dei
regimi comunisti dellEuropa orientale, gli USA sono diventati lunica grande potenza protagonista
della globalizzazione; ma il loro predominio politico
messo in crisi da nuove minacce come il terrorismo internazionale, mentre il predominio economico messo in forse dalla crisi economica internazionale e dallimpetuoso emergere di nuove potenze mondiali, come la Cina.
113
Esercizi
Melting pot e conflitti di culture
La popolazione dellAmerica anglosassone, come abbiamo visto, si
formata nel giro di pochi secoli per la crescente immigrazione di
individui provenienti soprattutto dallEuropa, ma anche dagli altri
continenti. Ne nato un tipo di societ particolare, che stata defi-
1. Con i dati della tabella sulla popolazione degli Stati Uniti, costruisci un grafico cartesiano come il nostro esempio, relativo ai flussi migratori.
andamento demografico degli USA
tra il 1850 e il 2006 (in milioni ab)
anno
popolazione anno
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1940
132
1860
31
1950
151
1870
39
1960
170
1880
50
1970
203
1890
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1980
226
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76
1990
248
1910
92
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281
1920
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2006
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1961-70
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1992-02
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30
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1950
Africa
America
meridionale
Canada,
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Europa
20
Asia
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popolazione
1850
2008
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Afroamericani
12,0
15,0
Asiatici
4,0
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Amerindi
0,5
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2000
= Ispanici
= Afroamericani
= Asiatici
114
2050
= Amerindi
AMERICA ANGLOSASSONE
Esercizi
composizione etnica della popolazione
(% sul totale)
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Stato
gruppo etnico
2005
Bianchi anglofoni
34,0
Bianchi francofoni
23,0
= Bianchi anglofoni
= Bianchi francofoni
20,0
Massachusetts
85
Michigan
82
14
Colorado
77
19
North Carolina
72
22
Arizona
69
28
Florida
65
16
19
Louisiana
64
33
Georgia
63
30
California
60
35
New Mexico
59
39
Texas
53
12
35
District of Columbia
37
56
Amerindi e Inuit
4,0
altri
= Amerindi e Inuit
19,0
= altri
10
20
30
40
50
60
70
80
90
100
New
Hampshire
Maine
Vermont
Washington
Montana
North Dakota
Idaho
South Dakota
Wisconsin
Iowa
Nevada
Utah
Arizona
New Mexico
Kansas
Missouri
Oklahoma
Arkansas
Texas
Pennsylvania Connecticut
New
Ohio
Jersey
West
Delaware
Virginia Virginia
Kentucky
North Carolina Maryland
Tennessee
South
Carolina District of
Columbia
Alabama Georgia
Illinois Indiana
Colorado
California
New York
Michigan
Wyoming
Nebraska
Rhode
Island
Michigan
Minnesota
Oregon
Mississippi
Massachusetts
Louisiana
Florida
3. Mediante grafici come il nostro (relativo al Massachusetts), riporta sulla carta degli USA, i dati relativi alla composizione etnica di alcuni Stati, come risultano dalla tabella
(usa i colori della legenda dellesercizio 2).
4. Per concludere, divisi in gruppi, svolgete una ricerca, illustrando, per ciascuno dei principali gruppi etnici presenti
nellAmerica anglosassone, storia, consistenza attuale,
distribuzione territoriale, condizioni sociali, conflitti.
115
MODULO
America latina
1.
Con il nome di America latina si indica la regione storico-geografica che comprende i 32 Stati del continente anticamente
colonizzati dalla Spagna e dal Portogallo, nei quali ancora oggi si parlano prevalentemente lo spagnolo o il portoghese. Vasta circa 22 milioni di km2, essa si estende dal Golfo del Messico a Capo Horn, nella Terra del Fuoco, la punta pi meridionale dellAmerica. interamente bagnata a est dallOceano Atlantico e a ovest dal Pacifico, comunicanti nellestremo
sud attraverso il Canale di Drake e lo Stretto di Magellano,
che separa dal continente le isole della Terra del Fuoco. Dal
1914 i due oceani sono collegati anche dal Canale di Panam (81 km), scavato nella parte pi stretta dellistmo dellAmerica centrale.
LAmerica latina pu essere divisa in due grandi aree: la vasta
regione comprendente il Messico e lAmerica centrale e limmenso territorio continentale dellAmerica meridionale.
La prima si affaccia sul Golfo del Messio e il Mar dei Caraibi, separati dalla penisola messicana dello Yucatan. Il Mar
dei Caraibi chiuso a oriente dalle numerose isole delle Antille, raggruppate in due arcipelaghi principali: le Grandi Antille, con le isole maggiori (Cuba, Giamaica, Hispaniola e
Portorico), e le Piccole Antille, che si lanciano ad arco fino
alle coste venezuelane. Sul lato del Pacifico, si prolunga
parallela alla costa la Penisola di California, che chiude lomonimo golfo.
LAmerica meridionale, dalla forma di un triangolo, presenta
un profilo costiero generalmente uniforme, caratterizzato
dalle profondi foci dei grandi fiumi continentali. Nella sua
punta meridionale, le coste pacifiche risultano frastagliate
per la presenza di numerosi fiordi. Al largo delle coste emergono, nellAtlantico meridionale, le Isole Falkland e della
Georgia del Sud, nel Pacifico, le Galpagos e altri piccoli
arcipelaghi.
Considerando il rilievo e la geologia, possiamo individuare nellAmerica latina tre grandi regioni fisiche.
Tutta la fascia occidentale dellAmerica latina percorsa longitudinalmente da un sistema di catene montuose caratterizzate, per
la loro giovane et geologica, da cime molto elevate e numerosi
vulcani attivi. Nel Messico e nellAmerica centrale si trovano a
nord la Sierra Madre Occidentale e la Sierra Madre Orientale,
che chiudono lAltopiano Messicano, e a sud la Sierra Madre
del Sud. NellAmerica meridionale si snoda, da nord a sud per
7500 km, la Cordigliera delle Ande, il pi lungo sistema montuoso del mondo. La sezione settentrionale delle Ande costituita da tre cordigliere che si uniscono nella parte centrale del continente, dove le montagne si allargano nellampio Altopiano della
Bolivia, dove giace il Titicaca, il lago pi esteso dellAmerica meridionale. Nella sezione centrale, le cime risultano pi elevate, superando anche i 6000 m, come lAconcagua (6959 m), lOjos
del Salado (6880 m) e lHuascarn (6768 m). Infine, nella sezione meridionale, le Ande si sfrangiano in rilievi meno elevati fino alla Cordigliera Patagonica.
116
La parte orientale dellAmerica meridionale occupata da scudi, che costituiscono i resti di antichissime montagne erose dagli agenti esogeni: il Massiccio della Guyana e il vasto Altopiano del Brasile, inclinato verso occidente e circondato da
numerose catene chiamate sierre, che sfiorano i 3000 m. Anche la Patagonia argentina, situata nella sezione meridionale
del continente, formata da un tavolato, che digrada dalle Ande verso lOceano Atlantico.
Fra le Ande e gli altipiani si allargano tre ampi bacini fluviali, percorsi dai maggiori fiumi del continente. A nord, si allungano i Llanos venezuelani in cui scorre lOrinoco. Pi a sud, si estende lenorme Bassopiano Amazzonico (7 milioni di km2), occupato dal
Rio delle Amazzoni e dai suoi numerosi affluenti (Rio Negro,
Maran, Madeira, Tapajs); con i suoi 6280 km, esso risulta inferiore per lunghezza soltanto al Nilo-Kagera, ma per portata di
acque (in media 150.000 m3 al secondo) il primo nel mondo. Infine, nelle pianure meridionali del Gran Chaco e delle Pampas argentine, scorre il Paran, ricco di affluenti tra cui il Paraguay, che
sfocia nellAtlantico con il profondo estuario del Rio de la Plata.
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2.
Clima e ambiente
Selvas, cerrado e pampas
A nord e a sud dellEquatore, fino ai tropici, predomina il clima tropicale umido a due stagioni
di lunghezza variabile una piovosa, corrispondente ai mesi estivi, e una secca con temperature medie abbastanza elevate. Nella fascia atlantica dellAmerica centrale e nelle grandi Antille, la maggiore piovosit favorisce la crescita di una rigogliosa
foresta tropicale. Nelle zone sudamericane pi
vicine alla fascia equatoriale, con stagione umida
lunga (7-9 mesi), si estende la savana alberata
(in Brasile detta cerrado), mentre in quelle con
stagione umida pi breve predomina una savana
arida e spinosa (chaco e caatinga).
Un clima subtropicale arido interessa sia il
Messico settentrionale (deserti di Chihuahua, Sonora e Bassa California), sia la costa pacifica tra
Per e Cile; qui la presenza della corrente fredda di
Humboldt ha dato origine al deserto di Atacama,
uno dei pi aridi del mondo.
Il cosiddetto Cono sud, cio la regione continentale posta sotto il Tropico del Capricorno, presenta
clima temperato: umido e mite sui litorali atlantici; pi arido nella fascia centrale dal Gran Chaco
alla Patagonia dove prevalgono praterie (pampas) e steppe; molto piovoso e freddo lungo le coste meridionali del Pacifico, ricche di foreste miste di latifoglie e conifere.
Le sezioni pi elevate delle Ande e delle sierre
messicane hanno un clima di alta montagna, con
foreste di tropicali sempreverdi (yungas) e
steppe cespugliose, chiamate paramo nelle zone
pi elevate delle Ande settentrionali.
118
Yacyret
(Paraguay). Le
installazioni della
gigantesca diga
sul Paran, verso il
confine con
lArgentina.
Un tratto
dellUsumacinta
(MessicoGuatemala). Il
fiume, per il quale
in progetto una
grande diga,
scorre in una
regione ricca di
biodiversit, oltre
che di attivit
agricole e siti
archeologici.
119
3.
Popolazione e urbanizzazione
Le immigrazioni di ieri,
lemigrazione di oggi
Anche nellAmerica latina, come in quella anglosassone, la popolazione attuale il prodotto di successive ondate migratorie, provenienti, dopo la scoperta del continente, soprattutto dallEuropa e dallAfrica. Dal XVI al XVIII secolo Spagnoli e Portoghesi si trasferirono in numero crescente nelle colonie sudamericane, deportandovi anche milioni di
schiavi africani. Il maggiore afflusso di Europei si
ebbe fra la met dellOttocento e i primi decenni
del Novecento, in particolare in Brasile e Argentina, dove nel giro di un secolo gli abitanti passarono
da 25 a 145 milioni. Durante tutto il Novecento, per
effetto di un tasso di incremento naturale del 2530, la popolazione latinoamericana aumentata,
tanto da raggiungere i circa 750 milioni. Oggi, per,
la crescita demografica sta rallentando sensibilmente per la diminuzione della natalit e quasi
ovunque lincremento naturale inferiore al 15.
Consistenti sono poi i flussi migratori verso il Nordamerica e lEuropa: particolarmente elevato quello
di migratores dal Messico e dallAmerica centrale
verso gli Stati Uniti (sono circa 25 milioni i Messicani entrati negli USA).
Gran parte del continente sudamericano presenta densit demografiche inferiori a 10 ab/km2. Quasi
disabitati, cio con meno di 1 ab/ km2, sono il Messico nordoccidentale, vaste aree della foresta amazzonica, le savane brasiliane, le zone andine pi elevate, la Patagonia. Le regioni pi densamente popolate e urbanizzate sono invece le isole caraibiche, le
coste atlantiche del Sudamerica, dal Brasile centrale allUruguay, ma anche le Ande settentrionali, dove il clima pi favorevole, e il Cile centrale.
Bogot
(Colombia). Nel
centro cittadino, i
moderni grattacieli
si giustappongono
ai vecchi e bassi
edifici.
121
4.
1
Piantagione
di caff nella
regione di San
Paolo (Brasile).
2
Allevamento dei
lama nelle Ande
boliviane.
3
Allevamento
ovino nella
Patagonia
argentina.
4
Coltivazione
delluva in Cile.
5
Attivit di pesca
in Per e Cile. Il
Per tra i primi al
mondo per
quantit di
pescato,
soprattutto
acciughe. Negli
ultimi decenni,
per, i suoi mari si
sono impoveriti per
leccessivo
sfruttamento e per
larrivo di una
corrente calda
tropicale che
blocca quella
fredda ricca di
plancton
(fenomeno del
Nio).
6
Fluitazione del
pregiato legname
amazzonico verso
Manaus (Brasile).
122
tutto nei territori meno produttivi, quella per autoconsumo (mais, patate, legumi e ortaggi). Le maggiori produzioni sono quelle di tipo tropicale: il
caff (per cui Brasile e Colombia sono primo e
quarta nel mondo), la canna da zucchero (il Brasile il massimo esportatore mondiale di zucchero), le banane (il cui primato mondiale di Brasile ed Ecuador) che costituiscono la principale monocoltura di esportazione nellAmerica centrale, il
cacao e gli agrumi. I cereali, in particolare il mais
e il riso, sono per lo pi destinati ai consumi interni, ma vengono anche esportati da Argentina e
Brasile; questi due Paesi sono forti produttori
mondiali anche di soia, mentre nelle zone temperate del Cile e dellArgentina vi una buona produzione di uva. Negli ultimi anni si allargata anche nelle zone forestali la coltivazione di mais e
canna da zucchero per la produzione di agrocarburanti.
Lallevamento, prevalentemente brado, di bovini
ha da secoli notevole sviluppo nelle praterie della
pampa argentina e uruguayana e degli altipiani brasiliani: Brasile e Argentina sono tra i primi Paesi nel
5.
Economia e societ:
lindustria e il terziario
Dallargento al petrolio
Nei secoli passati, le colonie latinoamericane erano grandi produttrici di metalli preziosi, in particolare oro e argento, estratti in Brasile, in Messico e
nella regione andina. Ancora oggi, essi conservano
una certa importanza, soprattutto in Per e Messico, che sono i primi due produttori mondiali di argento. Nel Novecento ha assunto peso crescente
lestrazione del petrolio e del gas naturale,
specialmente in Messico e Venezuela, che sono tra i primi 10 Stati petroliferi del mondo, ma anche in Brasile, Colombia
e Argentina. Il Cile il maggiore produttore mondiale
di rame e nitrati, men-
124
liardi di dollari contro i 4000 dellEuropa occidentale) e nelle esportazioni sono ancora determinanti i prodotti dellagricoltura e dellallevamento.
Un apporto crescente alleconomia latinoamericana dato dal turismo, che pu contare su numerosi punti di forza: dalle testimonianze archeologiche delle civilt precolombiane alle spiagge tropicali. Le regioni di maggiore afflusso del turismo balneare sono le isole dei Caraibi, lo Yucatn messicano e le coste del nordest brasiliano; le principali
mete di quello storico-archeologico sono i siti aztechi e maya in Messico e America centrale e le localit andine della civilt inca. Alcune isole caraibiche, grazie soprattutto a una legislazione favorevole al segreto bancario e allofferta di notevoli vantaggi fiscali, sono inoltre diventate poli finanziari a
livello mondiale e sedi di multinazionali.
La rete delle vie di comunicazione terrestri ancora imperniata su due principali assi costieri: la
Panamericana, che dal Messico raggiunge Santiago e da qui Buenos Aires, e la strada che costeggia
lAtlantico, dal Brasile orientale alla Patagonia.
per in progetto unautostrada che dovrebbe unire
i due oceani scavalcando le Ande. Pi frammentaria e antiquata risulta invece la rete ferroviaria.
1
Piattaforma
petrolifera
messicana nel
Golfo del Messico.
2
Estrazione del
rame a
Chiquicamata
(Cile). Si tratta
della pi grande
miniera a cielo
aperto del mondo.
3
La torre delle
telecomunicazioni
a Santiago (Cile).
4
Impianto chimico
nella grande
regione industriale
Belo Horizonte-Rio
de Janeiro-San
Paolo (Brasile).
5
La Panamericana
nel tratto finale,
in prossimit di
Buenos Aires
(Argentina).
125
6.
Popoli e Stati
Le civilt precolombiane
e gli imperi coloniali
Recipiente
antropomorfo
risalente alla
civil inca (Per).
La reduccin di
Itamarac
(Nordeste
brasiliano) in
unantica stampa.
Le reducciones
erano le missionivillaggio nelle quali
i Gesuiti
raccoglievano gli
indios delle foreste
per evangelizzarli,
ma anche per
insegnare loro le
norme del vivere
civile e le tecniche
di unagricoltura
pi produttiva.
126
Lindipendenza e la lunga
conquista della democrazia
Nei primi decenni dellOttocento i Creoli, cio i discendenti dei colonizzatori bianchi, influenzati dalle
idee di libert provenienti dal Nordamerica e dallEuropa e desiderosi di rompere i legami commerciali
con la madrepatria, si ribellarono alla Spagna, che fu
sconfitta e, dal 1816 al 1825, tutti gli attuali Stati ispanofoni dellAmerica latina dichiararono la propria indipendenza. Diversa per caratteristiche, ma contemporanea, fu anche lindipendenza del Brasile.
Numerose isole dellarea centrale e caraibica rimasero invece colonie europee e statunitensi fino a
tutto il Novecento, e ancora oggi alcune sono territori esterni della Francia (Guadalupa e Martinica),
dei Paesi Bassi (Antille Olandesi), del Regno Unito
(Isole Vergini), degli USA (Puerto Rico).
Nel XIX secolo molti Stati latinoamericani furono travagliati da guerre di confine, instabilit interna e ricorrenti colpi di Stato (golpe) attuati da capi
militari (i cosiddetti caudillos), espressione dei
gruppi sociali dominanti.
Nei primi decenni del Novecento, grazie allo sviluppo delle attivit commerciali e industriali e allafflusso di lavoratori dallEuropa, gli Stati sudamericani conobbero un periodo di benessere, bruscamente interrotto dalla crisi mondiale degli anni
Trenta. Dopo la seconda guerra mondiale, la vita
politica e sociale dellAmerica latina stata caratterizzata per alcuni decenni da conflitti sociali e poli-
127
Esercizi
Campesinos senza terra
e multinazionali agroalimentari
Lagricoltura e lallevamento costituiscono un settore economico
importante delleconomia latinoamericana, sia per lalimentazio-
1. Completa la tabella, inserendo i dati relativi alla percentuale di popolazione attiva addetta al settore primario (vedi pag. 153). Quindi, seguendo le indicazioni della legenda, utilizza questi dati per colorare la carta e quelli del PIL
per realizzare dei grafici come il nostro (relativo al Messico), che riporterai sulla carta.
Stato
Messico
% addetti
primario
% PIL
Stato
% addetti
primario
Messico
% PIL
3,8
Colombia
12,5
22,0
Venezuela
4,0
Belize
17,5
Ecuador
6,0
El Salvador
12,0
Guyana
35,0
Honduras
14,0
Suriname
5,0
Nicaragua
17,0
Brasile
7,5
Costa Rica
8,5
Per
7,0
Panama
7,0
Bolivia
15,0
Cuba
3,5
Paraguay
25,0
Haiti
27,0
Argentina
9,0
Rep. Dominicana
9,0
Uruguay
9,0
Giamaica
6,0
Cile
5,0
Guatemala
% ADDETTI PRIMARIO
= - del 10%
= dal 10 al 20%
= + del 20%
% PIL PRIMARIO
= PIL del settore primario
= PIL dei settori secondario e terziario
3. Con i dati sulluso del suolo agricolo, costruisci, per ciascun Paese presente nella tabella, un grafico come il nostro, relativo allItalia.
arativo
boschi
prati
incolto
AMERICA LATINA
Esercizi
5. In America latina, lo sviluppo e il miglioramento sociale
dei contadini sono ostacolati principalmente da due problemi. Il primo costituito dai forti squilibri nel possesso
delle terre coltivabili. A questo proposito riportiamo sotto
alcuni dati che si riferiscono al Brasile, dove la situazione
particolarmente grave. Con i dati puoi costruire dei grafici a tua scelta.
agricoltura
pascoli
foreste
improduttivo
Cile
17
21
59
Brasile
23
64
Messico
14
42
29
15
Guatemala
17
24
27
32
Argentina
10
52
23
25
Cuba
41
20
21
18
Bolivia
31
49
18
6000 m
ghiacci
5000 m
pascoli
terreno
brullo
4000 m
PATATE
GRANO
PISELLI
FAGIOLI
3000 m
zona
fredda
2000 m
MAIS
ANICE
CAFF
BANANE
COTONE
CANNA ZUCCH.
CACAO
TABACCO
RISO
terreno
brullo
pascoli
pascoli
zona
temperata
1000 m
pascoli
zona
calda
0m
6. Laltro problema che pesa sullagricoltura latinoamericana la presenza di multinazionali statunitensi ed europee,
che condizionano a proprio favore i costi della manodopera e i prezzi dei prodotti venduti sui mercati internazionali. Il caso pi clamoroso quello della produzione di banane: 5 multinazionali (Dole, Chiquita, Del Monte, Noboa
e Fyffes) detengono l80% delle esportazioni mondiali,
anche attraverso il controllo diretto delle piantagioni, soprattutto centroamericane. Alcune multinazionali sono
state anche processate negli USA perch accusate di
aver fatto assassinare sindacalisti latinoamericani che lottavano per i diritti dei campesinos.
Svolgi una ricerca sulla ripartizione della propriet terriera in
Brasile e America centrale, tra grandi aziende e piccoli proprietari, e con i dati che hai trovato costruisci una tabella.
129
10
MODULO
Kure
Is. Midway
Lisianski
Gardner Pinnacles
Necker
1000 km
aw
le
Pagan
Alamagan
Anatahan Sarigan
M A R
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Saipan
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(USA)
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(Austr.)
(N. Zel.)
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Pyramid
C. NORD
Auckland
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Hamilton
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M. Ruapehu
2797
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Christchurch Chatham (N. Zel.)
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Pitt
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(USA)
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(N. Zel.)
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Pitcairn Adamstown
Is. Pitcairn
(Brit.)
Spazi fisici
e ambienti naturali
(Cile)
Modulo 10 OCEANIA
2.
Clima e ambiente
Una discreta variet climatica
Canali e
mangrovie nella
paludosa costa
della Terra di
Arnhem
(Australia). Un
fenomeno
climatico tipico
delle fasce
tropicali
dellOceano
Pacifico poste a
nord e a sud del
5 parallelo sono i
tifoni, violenti
uragani che si
abbattono sulle
isole dellemisfero
settentrionale da
luglio a novembre,
su quelle
dellemisfero
meridionale
(comprese le
coste australiane)
nellestate australe,
cio da gennaio a
maggio.
132
La Grande
Barriera
Corallina, in una
fotografia da
satellite.
che le compagnie petrolifere, negli anni Settanta, erano intenzionate a sfruttare. Ma, nel 1975, il
governo australiano ha dichiarato zona protetta quasi tutta larea, attraverso listituzione del
Great Barrier Reef Marine
Park, uno dei primi parchi marini creati al mondo. In alcune zo-
133
Modulo 10 OCEANIA
3.
Popolazione e urbanizzazione
Trentaquattro milioni di persone,
sparse su un immenso territorio
Sidney (Australia).
Panorama della
metropoli, protesa
sul Mar di Tasman
(in basso a
sinistra, lOpera
House, cio il
teatro lirico, un
edificio di
modernissima
concezione).
134
Le concentrazioni urbane
dellAustralia e delle isole maggiori
LAustralia e la Nuova Zelanda presentano tassi di
urbanizzazione elevati, simili a quelli dei Paesi pi
sviluppati del mondo: rispettivamente l88% e il
77%. Abbastanza consistente la popolazione urbana anche in Papua-Nuova Guinea, mentre negli altri Stati insulari essa non supera il 50% del totale e
spesso si attesta su valori inferiori al 20.
NellAustralia sudorientale, quattro metropoli
con le loro conurbazioni hanno formato una vera e
propria rete urbana, che raccoglie il 60% della popolazione totale. Data la loro origine come scalo di
colonizzatori e immigrati, queste citt sorgono tutte
lungo le coste, in prossimit della foce di un fiume.
La pi popolosa Sidney, il cui agglomerato urbano supera i 4 milioni di abitanti; fondata dagli Inglesi nel 1788 come colonia penale, essa oggi il principale centro industriale, commerciale e culturale
del Paese. Il secondo polo urbano Melbourne
(agglomerato superiore a 3.500.000 abitanti), che
stata capitale del Paese nei primi decenni del Novecento. Le altre due metropoli milionarie sudorientali sono Brisbane e Adelaide, questultima situata
Famiglia di
immigrati dalla
Scozia appena
sbarcati, con tutti
i loro averi, sulla
costa australiana
(litografia
dellepoca).
Wellington. Scorcio della capitale neozelandese, con la funicolare che porta ai quartieri
in collina.
135
Modulo 10 OCEANIA
4.
Economia e societ
Gli Stati pi sviluppati
degli antipodi
1
Allevamento
degli ovini in
Nuova Zelanda.
136
2
Coltivazioni di
frutta tropicale per
esportazione nel
Nuovo Galles del
Sud (Australia). La
siccit, causata
dalleffetto serra ha
messo in crisi il
principale bacino
idrografico, il
Murray-Darling,
determinando
notevoli problemi, in
particolare per
lagricoltura. Gravi
anche lerosione e
la desertificazione
dei suoli, favorite
dalla deforestazione,
dalle ricorrenti
invasioni di
cavallette e dalla
grande diffusione di
conigli selvatici,
discendenti di quelli
introdotti
dallEuropa alla
met del XIX
secolo.
3
Produzione di
energia
geotermica nella
regione del vulcano
Wairakei (Nuova
Zelanda).
4
Grande impianto
siderurgico
nellAustralia
meridionale.
5
Estrazione del
ferro a Port Latta,
nellisola di
Tasmania
(Australia).
6
Villaggio turistico
a Bora Bora, nella
Polinesia Francese.
137
Modulo 10 OCEANIA
5.
Popoli e Stati
Dalla preistoria alle grandi
migrazioni polinesiane
Famiglia di etnia
Dani (PapuaNuova Guinea).
Le prime regioni oceaniche popolate dallHomo sapiens furono la Nuova Guinea e lAustralia, dove
gruppi umani giunsero, probabilmente a bordo di
zattere e barche di bamb, circa 50.000 anni fa, in
unepoca glaciale di regressione marina. In Nuova
Guinea, come nelle altre isole dellarcipelago indonesiano, dallVIII millennio a.C. gruppi umani appartenenti alla famiglia etno-linguistica degli Austronesiani iniziarono a praticare lagricoltura,
coltivando tuberi come ligname e il taro, che in
quella regione crescono spontaneamente, e in seguito riso, orzo e canna da zucchero. Gli Aborgeni dellAustralia continuarono invece a basare la
propria economia sulla caccia e la raccolta in pratica fino allarrivo degli Europei, nel XVIII secolo.
Nel II-I millennio a.C., i popoli austronesiani iniziarono a esplorare e colonizzare le isole della Melanesia e successivamente la Polinesia, in particolare le Tonga, le Figi e le Samoa fino alle Marchesi.
Queste ultime furono il centro dirraggiamento dei
popoli polinesiani, che si diffusero in tutto il Pacifico fino alle Hawaii a nord, allIsola di Pasqua a
est, alla Nuova Zelanda a sud (Maori). Prima dellarrivo degli Europei, nelle isole dellOceania vivevano circa 3 milioni e mezzo di individui, mentre gli
Aborigeni australiani erano circa 300.000.
La colonizzazione
e la nascita degli Stati attuali
Nel XVI-XVII secolo, diverse isole dellOceania erano
state raggiunte da esploratori spagnoli, portoghesi,
francesi e olandesi. In particolare, il navigatore olandese Abel Tasman diede il nome alla Tasmania ed
esplor le isole della Nuova Zelanda, le Tonga, le Figi
e le Bismarck, mentre nel Settecento si ebbero i viaggi del francese Louis Antoine de Bougainville e
quelli dellinglese James Cook, che prese possesso
dellAustralia e della Nuova Zelanda per conto della
Corona britannica. Alla fine dellOttocento anche lOceania, come gli altri continenti del mondo, era stata
colonizzata dallInghilterra, dalla Francia, dalla Ger-
138
mania e dagli Stati Uniti. Ottenuto il diritto allautogoverno, nel 1901 le colonie inglesi dellAustralia si riunirono in uno Stato federale, il Commonwealth of
Australia, con lo status di dominion (ovvero di colonia con governo autonomo) del Commonwealth
britannico; la stessa condizione di dominion fu acquisita dalla Nuova Zelanda nel 1907. Dopo la seconda
guerra mondiale, durante la quale il Giappone era
giunto a espandere il proprio impero su gran parte
del Pacifico, quasi tutte le isole dellOceania e la parte orientale della Nuova Guinea sono diventate piccoli Stati indipendenti; alcune, come le Salomone e le
Figi, allinterno del Commonwealth britannico. Altre
isole sono invece rimaste sotto il controllo di Stati europei o degli USA, come la Polinesia Francese, Guam
e le isole Midway statunitensi. Le Hawaii nel 1959 sono diventate il 51 Stato degli USA, mentre le isole di
Pasqua e Sala y Gomez fanno parte del Cile.
Giovane
guerriero della
trib Huli (PapuaNuova Guinea). Gli
Huli, che vivono
nella parte
centrale del Paese,
hanno conservato
le tradizioni e i
modi di vita
anteriori al
contatto con gli
Europei.
Due Aborigeni australiani si esibiscono in una strada di Brisbane (quello a destra suona il didgeridoo,
lo strumento sacro). Decimata, immiserita, privata della terra e dei diritti dai colonizzatori, questa popolazione
deve ancora oggi, spesso, arrangiarsi per sopravvivere.
139
Modulo 10 OCEANIA
Esercizi
Aborigeni e Maori, dal genocidio
alla difficile integrazione
LAustralia e la Nuova Zelanda costituiscono uno degli esempi
pi drammatici delle conseguenze prodotte dalla colonizzazione
popolazione
totale (milioni) aborigena (migliaia)
1800
0,6
350
1820
0,33
300
1840
0,190
250
1860
1.145
180
1880
2.200
130
1900
3.700
95
1920
5.400
75
1940
7.100
82
1960
10.300
115
1980
14.800
160
2000
19.100
400
2006
19.800
410
europea sulle popolazioni e sulle culture locali. Tanto gli Aborigeni australiani, quanto i Maori neozelandesi hanno infatti subito
discriminazioni che nel caso degli Aborigeni hanno preso la forma di vere e proprie persecuzioni.
Vediamo la questione nel dettaglio.
3. La carta riporta lattuale dislocazione delle riserve aborigene e il popolamento storico degli europei in Australia.
Darwin
Northern
Townsville
Territory
milioni
20
19
18
17
16
15
14
13
12
11
10
9
8
7
6
5
4
3
2
1
0
1800
migliaia
450
Western
Queensland
400
Australia
Brisbane
350
Geraldton
300
Perth
South Australia
Kalgoorlie
Moree
New
South Wales
250
Albany
riserve
aborigene
200
Sidney
Canberra
Adelaide
Victoria
Melbourne
150
popolamento
100
fino al 1830
1875-1900
50
1830-1850
dopo il 1900, ma
comunque pressoch
disabitato
1850-1875
0
1900
2006
1800
1900
Tasmania
Hobart
2006
140
Yuendumu
Hermannsburg Alice Springs
OCEANIA
Esercizi
composizione etnica della popolazione (% sul totale)
Australia
gruppo etnico
Nuova Zelanda
%
gruppo etnico
Bianchi
95,0
Bianchi
67,5
Aborigeni
2,5
Maori
14,5
Asiatici
1,5
Polinesiani
7,0
altri
1,0
Asiatici
9,0
altri
2,0
141
142
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Appendice
Gli Stati del mondo
Glossario
Superficie km2
Superficie protetta
%
Capitale
Forma di governo
Lingua ufficiale
Moneta
Popolazione
Densit ab/km2
Urbanizzazione %
Incremento nat.
Speranza di vita
Albania
28.748
2,9
Tirana
repubblica
albanese
lek
3.149.000
110
45,4
10
M 71 F 77
73 posto
2899
2870
98,7
1200
primario 58,5
secondario 13,5
terziario 28
Austria
83.871
28
Vienna
repubblica federale
tedesco
euro
8.279.700
99
66
0,4
M 77 F 82
14 posto
38.961
3740
100
7850
primario 5,5
secondario 27,5
terziario 67
Belgio
30.528
3,3
Bruxelles
10.541.893
345
97,2
1,4
M 77 F 82
13 posto
37.214
3610
100
8579
primario 2
secondario 20,5
terziario 77,5
Bielorussia
207.600
6,3
Minsk
repubblica
bielorusso e russo
nuovo rublo bielorusso
9.750.500
47
72,4
-4,9
M 64 F 76
67 posto
3808
2880
99,6
3144
primario 10,2
secondario 34,6
terziario 55,2
Bosnia-Erzegovina
51.209
0,5
Sarajevo
3.912.000
76
45,7
1,1
M 71 F 77
62 posto
2533
2730
96,7
2180
primario 2,7
secondario 36,7
terziario 60,6
Bulgaria
110.970
9,5
Sofia
repubblica federale
bosniaco e serbocroato
marco convertibile
repubblica
bulgaro
nuovo lev
7.718.750
70
70,2
-5,4
M 69 F 76
54 posto
3995
2910
98,2
3949
primario 8,9
secondario 34,2
terziario 56,9
Cipro
5896
4
Nicosia
repubblica
greco e turco
lira sterlina di Cipro
766.400
130
69.6
-3,7
M 77 F 82
29 posto
23.676
3280
96,8
5415
primario 6,9
secondario 21
terziario 72,1
Croazia
56.594
6,5
Zagabria
repubblica
croato
kuna
4.443.000
79
56,5
-2,1
M 71 F 78
44 posto
9558
2800
98,1
3317
primario 17,3
secondario 28,6
terziario 54,1
Danimarca
43.098
44
Copenaghen
monarchia cost.
danese
corona danese
5.447.084
126
85,6
1,8
M 76 F 80
15 posto
50.965
3480
100
6629
primario 3,2
secondario 21,4
terziario 75,4
Estonia
45.227
30,9
Tallinn
repubblica
estone
corona estone
1.344.684
30
69,3
-2,2
M 67 F 78
40 posto
12.203
3220
99,8
5484
primario 4,6
secondario 33,5
terziario 61,9
Finlandia
338.145
7,8
Helsinki
repubblica
finnico e svedese
euro
5.276.955
16
61,1
2,1
M 76 F 83
11 posto
40.197
3130
100
16.784
primario 4,7
secondario 25,7
terziario 69,6
Francia
543.965
13,3
Parigi
repubblica pres.
francese
euro
61.353.000
113
76,7
4,5
M 77 F 84
16 posto
35.404
3630
100
7689
primario 3,4
secondario 20,4
terziario 76,2
Germania
357.093
30
Berlino
repubblica federale
tedesco
euro
82.437.995
231
88
-1,8
M 76 F 82
21 posto
35.204
3500
100
7030
primario 2,2
secondario 25,5
terziario 72,3
Grecia
131.957
2,8
Atene
repubblica
greco
euro
11.127.179
84
59
0,2
M 77 F 81
24 posto
27.610
3720
96
5150
primario 11,9
secondario 22,2
terziario 65,9
Irlanda
70.273
0,7
Dublino
repubblica
inglese e irlandese
euro
4.234.925
60
60,5
8,2
M 77 F 82
4 posto
52.440
3670
100
6184
primario 5,7
secondario 27,3
terziario 67
Islanda
102.819
5,6
Reykjavk
repubblica
islandese
corona islandese
307.261
3
92,8
8,3
M 79 F 83
2 posto
54.858
3270
100
28.126
primario 6,3
secondario 21,4
terziario 72,3
Italia
301.317
12,5
Roma
repubblica
italiano
euro
59.619.290
195
67,6
0,1
M 78 F 84
17 posto
31.791
3730
98,4
5644
primario 4,3
secondario 30,1
terziario 65,6
Lettonia
64.589
13,9
Riga
repubblica
lettone
lats
2.294.590
36
68
-4,9
M 66 F 77
45 posto
8550
3030
99,7
2549
primario 11
secondario 27,6
terziario 61,4
144
ISU (graduat.)
Alfabetizzazzione %
PIL/ab ($ USA)
Consumo di energia
Disponibilit calorica
elettrica kWh
ab/giorno
(ab/anno)
Occupazione
per settore %
Stato
Superficie km2
Superficie protetta
%
Capitale
Forma di governo
Lingua ufficiale
Moneta
Popolazione
Densit ab/km2
Urbanizzazione %
Incremento nat.
Speranza di vita
ISU (graduat.)
Alfabetizzazzione %
PIL/ab ($ USA)
Consumo di energia
Disponibilit calorica
elettrica kWh
ab/giorno
(ab/anno)
Occupazione
per settore %
Liechtenstein
160,5
40,1
Vaduz
principato
tedesco
franco svizzero
35.010
110
-
83
4,8 M 78 F
100.860
3531
primario 1,3
secondario 43,9
terziario 54,8
Lituania
65.300
10,6
Vilnius
repubblica
lituano
litas
3.384.789
52
66,8
-4
M 65 F 77
41 posto
8610
3410
99,6
3145
primario 12,4
secondario 29,7
terziario 57,9
Lussemburgo
2586
17
Lussemburgo
monarchia cost.
lussemburghese
euro
459.500
178
82,8
3,8
M 76 F 82
12 posto
87.955
3606
100
16.509
primario 1,2
secondario 20,9
terziario 77,9
Macedonia
25.713
7,1
Skopje
repubblica
albanese e macedone
denar
2.043.000
79
60
2,1
M 71 F 76
66 posto
3059
2900
96,1
3184
primario 19,5
secondario 32,2
terziario 48,3
Malta
315,6
1,4
Valletta
repubblica
inglese e maltese
lira maltese
405.000
1283
95,3
1,8
M 78 F 81
32 posto
15.293
3530
87,9
4800
primario 2,4
secondario 29,5
terziario 68,1
Moldova
33.843
1,4
Chisinau
repubblica
moldavo
leu moldavo
3.974.000
117
39
-1,9
M 65 F 72
114 posto
957
2720
98,4
1228
primario 40,6
secondario 16
terziario 43,4
Montenegro
13.812
-
Podgorica
repubblica
serbo-croato
euro
624.000
45
52,2
2,4
M 71 F 75
3310
-
97,7
-
primario 1,8
secondario 28,3
terziario 69,9
Norvegia
323.802
20,1
Oslo
monarchia cost.
bokml e nynorsk
corona norvegese
4.681.134
14
77,8
3,4
M 78 F 82
1 posto
72.306
3550
100
24.650
primario 3,3
secondario 20,7
terziario 76
Paesi Bassi
41.528
14,6
Amsterdam
monarchia cost.
olandese
euro
16.357.000
394
80,2
3,1
M 77 F 81
10 posto
40.571
3490
100
6923
primario 1,7
secondario 17,5
terziario 80,8
Polonia
312.685
27,1
Varsavia
repubblica
polacco
nuovo zloty
38.132.277
122
61,4
-0,1
M 71 F 79
37 posto
8890
3420
100
3418
primario 17,1
secondario 27,9
terziario 55
Portogallo
92.152
5
Lisbona
repubblica
portoghese
euro
10.569.000
115
57,6
0,2
M 75 F 81
28 posto
18.465
3750
93
4516
primario 11,4
secondario 30,9
terziario 57,7
Regno Unito
242.514
13,2
Londra
monarchia cost.
inglese
lira sterlina
60.393.000
249
89,7
2,3
M 77 F 81
18 posto
39.213
3460
100
6206
primario 0,9
secondario 16,8
terziario 82,3
Repubblica Ceca
78.866
15,8
Praga
repubblica
ceco
corona ceca
10.251.079
130
73,5
-0,5
M 73 F 79
30 posto
13.848
3330
100
6224
primario 4
secondario 39,5
terziario 56,5
Romania
238.391
5,1
Bucarest
repubblica
romeno
leu
21.610.000
91
53,7
-2,1
M 68 F 75
60 posto
5633
3620
97,3
2271
primario 32,2
secondario 30,3
terziario 37,5
Serbia
88.361 (compreso
il Kosovo)
3,8
Belgrado
repubblica
serbo-croato
nuovo dinaro iugoslavo
(Serbia); euro (Kosovo)
10.497.000
119
52,2
-4,6
M 70 F 75
4220
2720
96,4
3998
primario 3,3
secondario 31,6
terziario 65,1
Slovacchia
49.034
25,2
Bratislava
repubblica
slovacco
euro
5.389.180
110
55,4
0,2
M 70 F 78
42 posto
10.158
2780
99,6
5089
primario 4,4
secondario 38,8
terziario 56,8
Slovenia
20.273
7,3
Lubiana
repubblica
sloveno
euro
2.008.516
99
51
-0,3
M 74 F 81
27 posto
18.610
2950
100
6425
primario 4,6
secondario 37,9,
terziario 57,5
Spagna
505.957
7,7
Madrid
monarchia cost.
spagnolo
euro
44.566.232
88
76,7
1,9
M 77 F 84
19 posto
27.767
3450
98
5924
primario 4,8
secondario 28,5
terziario 66,7
Svezia
450.295
9,2
Stoccolma
monarchia cost.
svedese
corona svedese
9.080.000
20
84,2
1,1
M 78 F 83
5 posto
42.383
3190
100
15.420
primario 2
secondario 22
terziario 76
145
Superficie km2
Superficie protetta
%
Capitale
Forma di governo
Lingua ufficiale
Moneta
Popolazione
Densit ab/km2
Urbanizzazione %
Incremento nat.
Speranza di vita
ISU (graduat.)
Alfabetizzazzione %
PIL/ab ($ USA)
Consumo di energia
Disponibilit calorica
elettrica kWh
ab/giorno
(ab/anno)
Occupazione
per settore %
Svizzera
41.285
28,7
Berna
repubblica fed.
francese, italiano,
reto-romancio,
tedesco
franco svizzero
7.459.128
181
73,3
1,6
M 79 F 84
9 posto
51.771
3550
100
8102
primario 3,7
secondario 23,8
terziario 72,5
Ucraina
603.700
3,4
Kiev
repubblica
ucraino
hrivna
46.379.223
77
67,9
-7,6
M 62 F 74
77 posto
2274
3080
98,8
3151
primario 19,3
secondario 24,2
terziario 56,5
Ungheria
93.030
8,9
Budapest
repubblica
ungherese
fiorino ungherese
10.076.581
108
66,3
-3,8
M 69 F 77
35 posto
11.340
3590
99
3680
primario 3,4
secondario 32
terziario 64,6
Superficie km2
Superficie protetta
%
Capitale
Forma di governo
Lingua ufficiale
Moneta
Popolazione
Densit ab/km2
Urbanizzazione %
Incremento nat.
Speranza di vita
ISU (graduat.)
Alfabetizzazzione %
PIL/ab ($ USA)
Consumo di energia
Disponibilit calorica
elettrica kWh
ab/giorno
(ab/anno)
Occupazione
per settore %
Armenia
29.743
10
Erewan
repubblica
armeno
dram
3.219.000
108
64,1
3,5
M 70 F 76
80 posto
1889
2340
99,4
1428
primario 45,4
secondario 12,2
terziario 42,4
Azerbaigian
86.600
7,3
Baku
repubblica
azero
manat
8.436.400
97
51,6
10,9
M 70 F 75
99 posto
2336
2730
98,8
2438
primario 39,1
secondario 13,2
terziario 47,7
Georgia
69.500
4
Tbilisi
repubblica presid.
georgiano
lari
4.401.300
63
52,5
0,8
M 69 F 77
97 posto
1779
2630
100
1577
primario 54,3
secondario 3,8
terziario 41,9
Russia
17.075.400
8,8
Mosca
repubblica federale
russo
rublo
142.753.551
8
73
-5,9
M 59 F 73
65 posto
6856
3090
99,4
5642
primario 10,2
secondario 29,8
terziario 60
Superficie km2
Superficie protetta
%
Capitale
Afghanistan
645.807
0,3
Kabul
Arabia Saudita
2.149.690
37,1
Riyadh
monarchia
arabo
riyal
Bahrein
728,3
1,3
Manama
monarchia
arabo
dinar di Bahrein
146
Forma di governo
Lingua ufficiale
Moneta
Popolazione
Densit ab/km2
Urbanizzazione %
repubblica islamica
28.100.000
dari e pashto
(compresi i nomadi e
nuovo afghani
i rifugiati allestero)
43
22,9
Incremento nat.
Speranza di vita
ISU (graduat.)
Alfabetizzazzione %
PIL/ab ($ USA)
Consumo di energia
Disponibilit calorica
elettrica kWh
ab/giorno
(ab/anno)
Occupazione
per settore %
26,3
M 43 F 43
335
1755
28,1
28
primario 69,6
secondario 4,9
terziario 25,5
23.960.000
11
88
27
M 70 F 74
76 posto
14.715
2800
79,4
6181
primario 7,1
secondario 9,2
terziario 83,7
744.000
1022
96,5
14,4
M 72 F 77
39 posto
21.447
-
86,5
10.855
primario 0,8
secondario 55,2
terziario 44
Stato
Superficie km2
Superficie protetta
%
Capitale
Forma di governo
Lingua ufficiale
Moneta
Popolazione
Densit ab/km2
Urbanizzazione %
Incremento nat.
Speranza di vita
ISU (graduat.)
Alfabetizzazzione %
PIL/ab ($ USA)
Consumo di energia
Disponibilit calorica
elettrica kWh
ab/giorno
(ab/anno)
Occupazione
per settore %
83.600
4
Abu Dhabi
federazione di Emirati
arabo
dirham
4.417.000
53
76,7
13,2
M 77 F 81
49 posto
33.397
3250
78,8
11.331
primario 6,7
secondario 36,2
terziario 57,1
Giordania
88.778 (esclusa la
Cisgiordania)
10,9
Amman
monarchia cost.
arabo
dinar giordano
5.473.000
62
82,3
20,8
M 71 F 72
86 posto
2544
2730
89,9
1575
primario 3,1
secondario 20
terziario 76,9
Iran
1.648.195
6,6
Teheran
repubblica islamica
farsi (persiano)
rial
70.472.846
43
66,7
9,6
M 69 F 71
96 posto
3046
3120
77
2045
primario 24,9,
secondario 30,4
terziario 44,7
Iraq
434.128
-
Baghdad
27.180.000
63
66,9
27
M 67 F 70
1159
2197
74,1
1245
primario 7,9
secondario e
terziario 92,1
Israele
20.700
16,2
Gerusalemme
repubblica
arabo
dinar iracheno e
dollaro USA
repubblica
ebraico e arabo
sciclo
6.984.300
337
91,7
15,2
M 79 F 83
23 posto
20.399
3610
97,1
6808
primario 1,8
secondario 21,5
terziario 76,7
Kazakistan
2.724.900
2,9
Astana
repubblica
kazaco
tenge
15.217.700
6
57,1
8
M 60 F 72
79 posto
5113
2820
99,5
3626
primario 33,5
secondario 17,4
terziario 49,1
Kirghizistan
199.900
3,6
Biskek
repubblica
kirghiso e russo
som
5.189.800
26
35
14,2
M 64 F 72
110 posto
542
3110
98,7
1421
primario 38,9
secondario 17,6
terziario 43,5
Kuwait
17.818
2,6
Al Kuwait
monarchia
arabo
dinar kuwaitiano
2.322.000
130
98,3
18,8
M 76 F 78
33 posto
31.051
3060
93,3
14.952
primario 1,9
secondario 13,5
terziario 84,6
Libano
10.400
0,5
Beirut
repubblica
arabo
lira libanese
3.844.000
370
86,6
14,7
M 70 F 75
78 posto
6110
3190
88,3 2499
primario 2,6
secondario e
terziario 97,4
Oman
309.500
11,3
Mascate
sultanato
arabo
rial Omani
2.550.000
8
78
21,4
M 73 F 75
56 posto
13.846
-
81,4
3836
primario 10,1
secondario 44,4
terziario 45,5
Qatar
11.525
0,6
Doha
emirato
arabo
riyal del Qatar
838.100
73
95,4
14,9
M 71 F 76
46 posto
62.914
-
89
15.852
primario 2,7
secondario 41
terziario 56,3
Siria
185.180
1,9
Damasco
repubblica
arabo
lira siriana
18.589.000
100
50,6
23,4
M 69 F 71
107 posto
1645
3070
79,6
1317
primario 17,1
secondario 32,9
terziario 50
Tagikistan
143.100
18,2
Dusanbe
repubblica
tagico
somoni
6.920.300
48
26,4
21,8
M 62 F 68
122 posto
440
1907
99,5
2240
primario 67,4
secondario 8,7
terziario 23,9
Turchia
783.562
3,9
Ankara
repubblica
turco
nuova lira turca
72.970.000
93
67,3
12,7
M 69 F 74
92 posto
5408
3320
87,4
1766
primario 26,1
secondario 25,7
terziario 48,2
Turkmenistan
488.000
4,1
Asgabat
repubblica
turkmeno
manat
5.770.000
12
46,2
18,9
M 58 F 67
105 posto
4280
2820
98,8
1740
primario 48,2
secondario 13,8
terziario 38
Uzbekistan
447.400
4,6
Taskent
repubblica
uzbeco
sum
26.485.000
59
36,7
18,3
M 63 F 70
113 posto
605
2290
99
1722
primario 29,1
secondario 13,2
terziario 57,7
Yemen
527.968
0
Sana
repubblica
arabo
riyal yemenita
21.050.000
40
27,3
34,6
M 60 F 64
150 posto
693
2010
50
165
primario 53,4
secondario 11
terziario 35,6
147
148
Stato
Superficie km2
Superficie protetta
%
Capitale
Forma di governo
Lingua ufficiale
Moneta
Popolazione
Densit ab/km2
Urbanizzazione %
Incremento nat.
Speranza di vita
ISU (graduat.)
Alfabetizzazzione %
PIL/ab ($ USA)
Consumo di energia
Disponibilit calorica
elettrica kWh
ab/giorno
(ab/anno)
Occupazione
per settore %
Bangladesh
147.570
1,3
Dakha
repubblica
bengali
taka
138.512.000
939
24,7
21,6
M 62 F 62
137 posto
451
2200
41
140
primario 51,7
secondario 9,9
terziario 38,4
Bhutan
46.640
26,4
Thimphu
691.000
15
30,9
12,6
M 62 F 65
135 posto
1254
-
100
218
primario 94
secondario 1
terziario 5
Brunei
5.765
38,3
Bandar Seri
Begawan
monarchia
dzongkha
ngultrum e rupia
indiana
monarchia assoluta
malese
dollaro di Brunei
375.000
65
73,5
17,3
M 75 F 79
34 posto
30.298
2800
92,7
7609
primario 2,9
secondario 33,7
terziario 63,4
Cambogia
181.035
21,6
Phnom Penh
monarchia cost.
khmer
riel
14.080.653
78
19,7
17,8
M 59 F 65
129 posto
503
2070
73,6
104
primario 60,3
secondario 12,5
terziario 27,2
Filippine
300.076
6,5
Manila
repubblica
pilipino e inglese
peso filippino
86.972.500
290
62,7
18,5
M 68 F 73
84 posto
1345
2490
92,6
597
primario 36,6
secondario 14,7
terziario 48,7
India
3.287.263
5,4
New Delhi
repubblica federale
hindi e inglese
rupia indiana
1.117.733.000
340
28,9
16,7
M 64 F 66
126 posto
797
2470
61
457
primario 5,3
secondario 25,6
terziario 69,1
Indonesia
1.860.360
9,1
Jakarta
repubblica
bahasa Indonesia
rupia indonesiana
222.051.300
119
48,3
14,1
M 67 F 72
108 posto
1640
2890
90,4
478
primario 44,1
secondario 13,1
terziario 42,8
Laos
236.800
16
Vientiane
repubblica
lao
nuovo kip
5.739.000
24
20,6
24,2
M 53 F 57
133 posto
567
2370
68,7
135
primario 75,6
secondario e
terziario 24,4
Malaysia
329.847
17,3
Kuala Lumpur;
Putrajaya
26.640.000
81
67,3
14,2
M 72 F 76
61 posto
5718
2880
88,7
3166
primario 14,7
secondario 33,3
terziario 52
Maldive
298
-
Male
repubblica pres.
dhivehi
rufiyaa
298.968
1003
32,8
16
M 72 F 73
98 posto
2864
2600
96,3
490
primario 2,9
secondario 13,4
terziario 83,7
Myanmar
676.577
4,6
Yangoon
repubblica
birmano
kyat
47.650.000
70
30,6
8,4
M 59 F 64
130 posto
230
2940
89,9
104
primario 68,6
secondario e
terziario 31,4
Nepal
147.181
16,3
Kathmandu
repubblica federale
nepalese
rupia nepalese
25.887.000
176
15,8
21,6
M 62 F 63
138 posto
339
2430
48,6
69
primario 92,9
secondario e
terziario 7,1
Pakistan
796.096
9,1
Islamabad
repubblica
urdu
rupia pachistana
156.000.000
196
34,9
21,9
M 62 F 64
134 posto
830
2320
49,9
425
primario 45,6
secondario 20
terziario 34,4
Singapore
704
2,2
Singapore
3.608.500
5126
100
5,7
M 78 F 82
25 posto
29.917
3121
92,5
8171
primario 0,7
secondario 30,6
terziario 68,7
Sri Lanka
65.610
17,2
Colombo
repubblica
cinese, inglese,
malese, tamil
dollaro di Singapore
repubblica
singalese e tamil
rupia di Sri Lanka
19.870.000
303
21
11,6
M 72 F 77
93 posto
1355
2390
90,7
345
primario 32,2
secondario 26,6
terziario 41,2
Thailandia
513.116
19
Bangkok
monarchia cost.
thai
baht
65.218.965
127
32,3
7
M 70 F 74
74 posto
3136
2400
92,6
1865
primario 38,9
secondario 22,7
terziario 38,4
Timor Est
14.604
-
Dili
1.007.000
69
26,5
20,9
M 64 F 68
142 posto
350
2350
49
301
primario 81,3
secondario e
terziario 18,7
Vietnam
329.315
3,6
Hanoi
repubblica dem.
portoghese e tetum
dollaro USA
e dollaro australiano
repubblica socialista
vietnamita
dong
84.155.874
256
27
13,3
M 68 F 74
109 posto
723
2630
90,3
501
primario 56,8
secondario 17,9
terziario 25,3
Superficie km2
Superficie protetta
%
Capitale
Forma di governo
Lingua ufficiale
Moneta
Cina
9.572.900
14,9
Beijing
122.762
2,4
Pyongyang
99.646
3,9
Seoul
repubblica
coreano
won sudcoreano
Giappone
372.824
8,6
Tokyo
Mongolia
1.564.160
13,9
Taiwan
36.188
8,2
Popolazione
Densit ab/km2
Urbanizzazione %
Incremento nat.
Speranza di vita
ISU (graduat.)
Alfabetizzazzione %
PIL/ab ($ USA)
Consumo di energia
Disponibilit calorica
elettrica kWh
ab/giorno
(ab/anno)
Occupazione
per settore %
5,9
M 71 F 74
81 posto
2001
2930
90,9
1585
primario 49,1
secondario 21,6
terziario 29,3
9
M 69 F 74
517
2180
93
827
primario 26,6
secondario e
terziario 73,4
47.515.000
477
80,8
4
M 75 F 82
26 posto
18.392
3030
98
7391
primario 7,7
secondario 26,3
terziario 66
monarchia cost.
giapponese
yen
127.805.590
343
65,8
-0,2
M 79 F 85
7 posto
34.188
2770
100
8076
primario 3,9
secondario 26,9
terziario 69,2
Ulan-Bator
repubblica
mongolo
tughrik
2.594.100
2
56,7
11,6
M 62 F 68
116 posto
1081
2250
97,8
1273
primario 39,9
secondario 16,8
terziario 43,3
Taipei
repubblica
cinese
nuovo dollaro
di Taiwan
23.036.000
637
80
3
M 74 F 80
15.482
2900
97,2
9264
primario 5,5
secondario 36,6
terziario 57,9
Superficie km2
Superficie protetta
%
Capitale
Forma di governo
Lingua ufficiale
Moneta
Popolazione
Densit ab/km2
Urbanizzazione %
Incremento nat.
Speranza di vita
ISU (graduat.)
Alfabetizzazzione %
PIL/ab ($ USA)
Consumo di energia
Disponibilit calorica
elettrica kWh
ab/giorno
(ab/anno)
Occupazione
per settore %
Algeria
2.381.741
5
Algeri
repubblica
arabo
dinar algerino
33.500.000
14
63,3
16,9
M 74 F 76
102 posto
3413
3070
69,9
812
primario 20,7
secondario 26
terziario 53,3
Capo Verde
4033
0
Praia
484.904
120
57,3
18,7
M 67 F 74
106 posto
2371
3215
78
100
primario 24,7
secondario 18,8
terziario 56,5
Ciad
1.284.000
9,3
Ndjamena
repubblica
portoghese
escudo del Capo
Verde
repubblica
arabo e francese
franco CFA
9.835.000
8
25,3
29,5
M 45 F 49
171 posto
707
2130
25,7
11
primario 72
secondario 7
terziario 21
Egitto
1.001.449
13,3
Il Cairo
repubblica
arabo
lira egiziana
72.579.030
72
42,8
18
M 69 F 74
111 posto
1489
3330
71,4
1215
primario 29,9
secondario 19,7
terziario 50,4
Eritrea
121.100
3,2
Asmara
repubblica
arabo e tigrino
nakfa
4.492.000
37
19,4
24,9
M 52 F 56
157 posto
244
1519
60,5
56
primario 76
secondario e
terziario 24
Etiopia
1.127.127
16,9
Addis Abeba
75.067.000
67
16,2
23,5
M 48 F 50
170 posto
177
1850
45,2
33
primario 80,2
secondario 6,6
terziario 13,2
Gibuti
23.200
0,5
Gibuti
repubblica
arabo e francese
franco di Gibuti
700.000
30
86,1
20,6
M 52 F 54
148 posto
1028
2270
70,3
455
primario 76,5
secondario e
terziario 23,5
Libia
1.759.540
0,1
Tripoli
repubblica socialista
arabo
dinaro libico
5.900.754
3
84,8
23,3
M 74 F 79
64 posto
8430
3380
84,1
2520
primario 7,1
secondario 23,1
terziario 69,8
Mali
1.248.574
2,1
Bamako
repubblica
francese
franco CFA
12.603.000
10
30,5
32,7
M 47 F 51
175 posto
485
2200
19
33
primario 41,5
secondario 16,5
terziario 42
149
Superficie km2
Superficie protetta
%
Capitale
Forma di governo
Lingua ufficiale
Moneta
Popolazione
Densit ab/km2
Urbanizzazione %
Incremento nat.
Speranza di vita
ISU (graduat.)
Alfabetizzazzione %
PIL/ab ($ USA)
Consumo di energia
Disponibilit calorica
elettrica kWh
ab/giorno
(ab/anno)
Occupazione
per settore %
Marocco
458.730
1,2
Rabat
monarchia cost.
arabo
dirham
30.367.000
66
58,7
14,6
M 68 F 73
123 posto
1886
3110
52,3
595
primario 45,4
secondario 19,5
terziario 35,1
Mauritania
1.030.700
1,7
Nouakchott
repubblica
arabo
ouguiya
2.980.000
3
40,4
29
M 51 F 55
153 posto
921
2740
51,2
60
primario 51,6
secondario e
terziario 48,4
Niger
1.267.000
6,6
Niamey
repubblica
francese
franco CFA
12.922.000
10
16,3
30,8
M 50 F 50
177 posto
274
2150
28,7
40
primario 86
secondario 2
terziario 12
Somalia
637.657
0,7
Mogadiscio
repubblica
arabo e somalo
scellino somalo
8.860.000
14
35,2
28,6
M 46 F 50
265
1531
24
33
primario 66,9
secondario 12
terziario 21,1
Sudan
2.503.890
4,7
Khartoum
repubblica
arabo
sterlina sudanese
36.297.000
14
40,8
26
M 57 F 60
141 posto
1037
2270
60,9
92
primario 58,3
secondario e
terziario 41,7
Tunisia
164.150
1,3
Tunisi
repubblica
arabo
dinar tunisino
10.126.100
62
65,3
11,2
M 72 F 76
87 posto
2982
3280
74,3
1157
primario 19,3
secondario 32,1
terziario 48,6
Superficie km2
Superficie protetta
%
Capitale
Forma di governo
Lingua ufficiale
Moneta
Popolazione
Densit ab/km2
Urbanizzazione %
Incremento nat.
Speranza di vita
Angola
1.246.700
12,1
Luanda
repubblica pres.
portoghese
kwanza
15.925.000
13
53,3
19,8
M 36 F 38
161 posto
2758
2120
67,4
124
primario 71
secondario e
terziario 29
Benin
112.622
23
Porto-Novo
repubblica
francese
franco CFA
7.840.900
70
40,1
27,1
M 51 F 54
163 posto
626
2590
34,7
67
primario 54
secondario 10
terziario 36
Botswana
581.730
30,2
Gaborone
repubblica
inglese
pula
1.767.000
3
57,4
-6,1
M 35 F 35
131 posto
6869
2196
81,2
1325
primario 12,3
secondario 25,5
terziario 62,2
Burkina Faso
270.764
15,4
Ouagadougou
repubblica
francese
franco CFA
13.902.972
51
16,2
30,1
M 47 F 49
174 posto
451
2500
21,8
32
primario 84,9
secondario 3,5
terziario 11,6
Burundi
27.834
5,6
Bujumbura
repubblica
francese e kiRundi
franco del Burundi
7.454.000
268
10
28,7
M 49 F 50
169 posto
119
1660
59,3
23
primario 89,6
secondario e
terziario 10,4
Camerun
475.442
8,9
Yaound
repubblica
francese e inglese
franco CFA
17.034.000
36
54,6
22,8
M 51 F 52
144 posto
1002
2260
67,9
207
primario 55,7
secondario 14,1
terziario 30,2
Comore
1862
2,7
Moroni
repubblica
arabo, comoriano,
francese
franco comoriano
614.000
330
37
29,1
M 60 F 64
132 posto
642
1770
56,8
32
primario 71,3
secondario e
terziario 28,7
150
ISU (graduat.)
Alfabetizzazzione %
PIL/ab ($ USA)
Consumo di energia
Disponibilit calorica
elettrica kWh
ab/giorno
(ab/anno)
Occupazione
per settore %
Stato
Superficie km2
Superficie protetta
%
Capitale
Forma di governo
Lingua ufficiale
Moneta
Popolazione
Densit ab/km2
Urbanizzazione %
Incremento nat.
Speranza di vita
ISU (graduat.)
Alfabetizzazzione %
PIL/ab ($ USA)
Consumo di energia
Disponibilit calorica
elettrica kWh
ab/giorno
(ab/anno)
Occupazione
per settore %
Costa dAvorio
320.763
16,4
Yamoussoukro
repubblica
francese
franco CFA
19.658.000
61
46,7
24
M 49 F 53
164 posto
939
2644
48,7
176
primario 49
secondario 14
terziario 37
Gabon
267.667
16,2
Libreville
repubblica
francese
franco CFA
1.332.000
5
83,6
24,3
M 54 F 57
124 posto
6527
2680
59
928
primario 68
secondario 14
terziario 18
Gambia
11.295
4,1
Banjul
repubblica
inglese
dalasi
1.485.000
131
26
27,3
M 52 F 56
155 posto
507
2240
42,5
101
primario 77,3
secondario e
terziario 22,7
Ghana
238.533
14,7
Accra
repubblica
inglese
cedi
21.472.000
90
47,8
13,2
M 55 F 57
136 posto
602
2690
57,9
247
primario 55,7
secondario e
terziario 44,3
Guinea
245.836
6,1
Conakry
repubblica pres.
francese
franco della Guinea
8.174.000
33
33
26,4
M 48 F 51
160 posto
347
2430
29,5
89
primario 81,8
secondario e
terziario 18,2
Guinea Bissau
36.125
7,3
Bissau
repubblica
portoghese
franco CFA
1.352.000
37
29,6
20,9
M 45 F 49
173 posto
187
2030
44,8
45
primario 79,2
secondario 4,8
terziario 16
Guinea Equatoriale
28.051
14,3
Malabo
repubblica
francese e spagnolo
franco CFA
1.153.000
41
38,9
21
M 48 F 52
120 posto
7802
2230
87
51
primario 50
secondario 20
terziario 30
Kenya
582.646
12,7
Nairobi
repubblica
swahili
scellino del Kenya
33.947.066
58
20,7
28,2
M 49 F 47
152 posto
681
2150
73,6
140
primario 18,1
secondario 19,5
terziario 62,4
Lesotho
30.355
0,2
Maseru
monarchia cost.
inglese e seSotho
loti
2.300.000
76
18,7
-3,6
M 34 F 36
149 posto
679
2626
82,2
-
primario 38,1
secondario e
terziario 61,9
Liberia
111.369
12,7
Monrovia
repubblica
inglese
dollaro liberiano
3.634.000
33
58
21,7
M 37 F 41
185
1930
58,9
174
primario 65
secondario e
terziario 35
Madagascar
587.051
2,6
Antananarivo
repubblica
francese e malagasy
ariary
17.834.000
30
26,8
30,1
M 54 F 59
143 posto
299
2050
70,7
50
primario 76,7
secondario 7,4
terziario 15,9
Malawi
118.484
16,4
Lilongwe
repubblica
chichewa e inglese
kwacha del Malawi
12.757.883
108
17,2
31,9
M 45 F 47
166 posto
171
2120
64,1
77
primario 80,8
secondario e
terziario 19,2
Maurizio
2040
0,9
Port Louis
repubblica
inglese
rupia di Maurizio
8,1
M 69 F 76
63 posto
5129
2980
84,4
1683
primario 10
secondario 32,4
terziario 57,6
Mozambico
799.380
8,6
Maputo
repubblica
portoghese
nuovo metical
19.888.701
25
31
23,4
M 47 F 51
168 posto
364
2080
50,4
367
primario 80
secondario e
terziario 20
Namibia
824.115
14,6
Windhoek
2.002.000
2
35,1
6,8
M 47 F 48
125 posto
3084
2290
85
1389
primario 31,1
secondario 12,2
terziario 56,7
Nigeria
923.768
6,1
Abuja
repubblica
afrikaans, inglese,
tedesco
dollaro namibiano
repubblica federale
inglese
naira
140.003.542
152
48,2
23,4
M 46 F 47
159 posto
770
2720
70,8
104
primario 28,9
secondario e
terziario 71,1
Repubblica Centr.
622.436
15,7
Bangui
repubblica
francese
franco CFA
4.094.000
7
38
15,5
M 49 F 53
172 posto
355
1960
48,6
35
primario 56
secondario 12
terziario 32
Repubblica del
Congo
342.000
14,1
Brazzaville
repubblica pres.
francese
franco CFA
3.507.548
10
60,2
29,7
M 51 F 53
140 posto
2147
2160
85,8
131
primario 58
secondario 13
terziario 29
2.344.858
8,4
Kinshasa
repubblica
francese
franco congolese
59.320.000
25
32,1
30,6
M 50 F 53
167 posto
144
1590
67,2
93
primario 60,8
secondario e
terziario 39,2
151
Superficie km2
Superficie protetta
%
Capitale
Forma di governo
Lingua ufficiale
Moneta
Popolazione
Densit ab/km2
Urbanizzazione %
Incremento nat.
Speranza di vita
ISU (graduat.)
Alfabetizzazzione %
PIL/ab ($ USA)
Consumo di energia
Disponibilit calorica
elettrica kWh
ab/giorno
(ab/anno)
Occupazione
per settore %
Ruanda
26.338
7,6
Kigali
8.958.000
340
19
24,6
M 43 F 46
158 posto
261
2110
64,9
39
primario 89,8
secondario e
terziario 10,2
So Tom e Principe
1001
-
So Tom
repubblica
francese, inglese,
kinyaRwanda
franco del Ruanda
repubblica
portoghese
dobra
152.000
152
58,3
34,1
M 65 F 69
127 posto
474
2490
83,1
102
primario 31,5
secondario 17
terziario 51,5
Seicelle
455
1
Victoria
83.300
183
52,9
10,2
M 66 F 77
47 posto
9051
2460
91,8
2716
primario 3,1
secondario 21,3
terziario 75,6
Senegal
196.722
10,8
Dakar
repubblica pres.
creolo-francese,
francese, inglese
rupia delle Seicelle
repubblica
francese
franco CFA
10.817.844
55
50
27,8
M 55 F 57
156 posto
774
2360
39,3
176
primario 77
secondario 7
terziario 16
Sierra Leone
71.740
3,9
Freetown
repubblica
inglese
leone
4.250.000
59
40,7
22,7
M 38 F 42
176 posto
254
1943
35,1
49
primario 60,6
secondario e
terziario 39,4
Sudafrica
1.220.813
6,1
Pretoria,
Bloemfontein,
Citt del Capo
47.390.900
39
59,3
3,4
M 49 F 53
121 posto
5384
2980
82,4
4976
primario 6,7
secondario 28,7
terziario 64,6
Swaziland
17.363
3,5
Mbabane, Lobamba
repubblica
afrikaans, inglese
e 9 africane
rand sudafricano
monarchia
inglese e siSwati
lilangeni
1.108.000
64
24,1
-0,9
M 33 F 34
146 posto
2301
2342
79,6
-
primario 25,6
secondario 27,8
terziario 46,6
Tanzania
945.090
38,4
Dodoma
repubblica
inglese e swahili
scellino della Tanzania
38.180.000
40
24,2
21,5
M 45 F 46
162 posto
335
1960
69,4
53
primario 82,3
secondario 2,4
terziario 15,3
Togo
56.600
11,2
Lom
repubblica
francese
franco CFA
5.337.000
94
39,9
27,2
M 55 F 59
147 posto
350
2350
53,2
87
primario 67
secondario 12
terziario 21
Uganda
241.038
26,3
Kampala
repubblica
inglese e swahili
scellino ugandese
27.356.900
113
12,6
34,5
M 48 F 49
145 posto
316
2370
66,8
59
primario 73,3
secondario 4,2
terziario 22,5
Zambia
752.614
41,5
Lusaka
repubblica
inglese
kwacha zambiano
11.520.000
15
35
19
M 38 F 37
165 posto
922
1975
68
692
primario 67,5
secondario e
terziario 32,5
Zimbabwe
390.757
14,7
Harare
repubblica
inglese
dollaro dello
Zimbabwe
12.010.000
31
35,9
6,3
M 40 F 38
151 posto
472
1980
91,9
795
primario 15,4
secondario 22,2
terziario 62,4
152
Stato
Superficie km2
Superficie protetta
%
Capitale
Forma di governo
Lingua ufficiale
Moneta
Popolazione
Densit ab/km2
Urbanizzazione %
Incremento nat.
Speranza di vita
ISU (graduat.)
Alfabetizzazzione %
PIL/ab ($ USA)
Consumo di energia
Disponibilit calorica
elettrica kWh
ab/giorno
(ab/anno)
Occupazione
per settore %
Canada
9.984.670
6,8
Ottawa
stato federale
francese e inglese
dollaro canadese
31.612.897
3
80,1
3,4
M 78 F 84
6 posto
38.951
3630
100
17.179
primario 4,1
secondario 20,1
terziario 75,8
Stati Uniti
9.372.614
23,2
Washington D.C.
repubblica federale
inglese
dollaro USA
299.398.484
32
80,8
5,8
M 75 F 81
8 posto
44.190
3760
99,5
13.338
primario 1,6
secondario 19,8
terziario 78,6
Superficie km2
Superficie protetta
%
Capitale
Forma di governo
Lingua ufficiale
Moneta
Popolazione
Densit ab/km2
Urbanizzazione %
Incremento nat.
Speranza di vita
ISU (graduat.)
Alfabetizzazzione %
PIL/ab ($ USA)
Consumo di energia
Disponibilit calorica
elettrica kWh
ab/giorno
(ab/anno)
Occupazione
per settore %
Antigua e Barbuda
442
0,9
Saint Johns
78.000
176
39,1
11,9
M 69 F 74
59 posto
11.685
2313
85,8
1603
primario 2,6
secondario 14,6
terziario 82,8
Argentina
2.780.403
6,2
Buenos Aires
monarchia cost.
inglese
dollaro dei Caraibi
Orientali
repubblica federale
spagnolo
peso argentino
38.970.611
14
90,1
9,3
M 72 F 80
36 posto
5458
2920
97,2
2301
primario 1,3
secondario 19,9
terziario 78,8
Bahama
13.939
0,9
Nassau
monarchia cost.
inglese
dollaro delle Bahama
327.000
23
90,4
8,9
M 67 F 73
52 posto
18.917
2660
95,8
6700
primario 3,5
secondario 17,8
terziario 78,7
Belize
22.965
30,4
Belmopan
monarchia cost.
inglese
dollaro del Belize
301.000
13
50,2
24,1
M 67 F 70
95 posto
4028
2850
94,7
708
primario 22,5
secondario 15,2
terziario 62,3
Bolivia
1.098.581
19,8
Sucre, La Paz
9.627.270
9
64,2
16,2
M 63 F 68
115 posto
1125
2220
86,7
435
primario 6,3
secondario 28,1
terziario 65,6
Brasile
8.514.876
18,7
Braslia
repubblica
aymar, quechua,
spagnolo
boliviano
repubblica federale
portoghese
real
186.770.562
22
84,2
10,3
M 68 F 76
69 posto
5717
3110
88,6
1955
primario 21
secondario 21
terziario 58
Cile
756.102
20,8
Santiago, Valparaso
repubblica
spagnolo
peso cileno
16.433.000
22
86,7
9,6
M 75 F 81
38 posto
8854
2870
95,7
3084
primario 12,6
secondario 23,6
terziario 63,8
Colombia
1.141.748
31,6
Bogot
repubblica pres.
spagnolo
peso colombiano
42.764.000
37
75
12,3
M 70 F 76
70 posto
2888
2580
92,8
866
primario 22,4
secondario 18,8
terziario 58,8
Costa Rica
51.102
23,3
San Jos
repubblica
spagnolo
coln
4.269.884
84
61,7
12,8
M 76 F 81
48 posto
4858
2810
94,9
1667
primario 14
secondario 21,7
terziario 64,3
Cuba
109.886
15,1
LAvana
repubblica socialista
spagnolo
peso cubano
11.243.836
102
75,6
3,2
M 76 F 80
50 posto
4165
3320
99,8
1177
primario 21,3
secondario 18
terziario 60,7
Dominica
751
4,5
Roseau
69.000
92
72,9
8,9
M 72 F 78
68 posto
4181
2760
88
1243
primario 21,1
secondario e
terziario 78,9
Ecuador
256.370
53,5
Quito
repubblica
inglese
dollaro dei Caraibi
Orientali
repubblica
spagnolo
dollaro USA
13.408.000
52
62,8
18,5
M 71 F 77
83 posto
2987
2670
91
687
primario 8,3
secondario 21,2
terziario 70,5
El Salvador
21.041
0,9
San Salvador
repubblica
spagnolo
coln e dollaro USA
6.990.657
332
59,8
11,9
M 68 F 75
101 posto
2619
2560
81,1
629
primario 20
secondario 22,2
terziario 57,8
Giamaica
10.991
13,5
Kingston
monarchia cost.
inglese
dollaro giamaicano
2.660.721
242
53,1
9,9
M 72 F 75
104 posto
3952
2710
79,9
2452
primario 18
secondario 17,7
terziario 64,3
Grenada
344,5
0,2
Saint Georges
104.000
302
41,5
15,1
M 63 F 66
85 posto
4989
2930
96
1628
primario 22
secondario e
terziario 78
Guatemala
108.889
30,8
Guatemala
monarchia cost.
inglese
dollaro dei Caraibi
Orientali
repubblica
spagnolo
quetzal
12.294.000
113
47,2
24,7
M 65 F 71
118 posto
2508
2230
69,1
514
primario 14,1
secondario 23
terziario 62,9
Guyana
214.999
2,2
Georgetown
repubblica pres.
inglese
dollaro della Guyana
760.000
4
38
16,3
M 63 F 68
103 posto
1147
2790
99
1172
primario 15,8
secondario e
terziario 84,2
Haiti
27.700
0,1
Port-au-Prince
repubblica
creolo e francese
gourde
8.234.000
297
38,8
25,1
M 51 F 54
154 posto
528
2110
54,8
30
primario 59,6
secondario e
terziario 40,4
153
Superficie km2
Superficie protetta
%
Capitale
Forma di governo
Lingua ufficiale
Moneta
Popolazione
Densit ab/km2
Urbanizzazione %
Incremento nat.
Speranza di vita
Honduras
112.492
20
Tegucigalpa
repubblica
spagnolo
lempira
7.367.000
65
48,7
23,7
M 68 F 71
117 posto
1213
2340
80
586
primario 39,2
secondario 20,9
terziario 39,9
Messico
1.958.201
8,7
Citt di Messico
repubblica federale
spagnolo
peso messicano
104.700.000
53
76
14,5
M 73 F 78
53 posto
8066
3110
91
1804
primario 15
secondario 25,4
terziario 59,6
Nicaragua
130.373
18,2
Managua
repubblica
spagnolo
crdoba oro
5.245.000
40
55,9
20,4
M 68 F 73
112 posto
908
2290
76,7
397
primario 29,1
secondario 19
terziario 51,9
Panam
75.001
24,6
Panam
repubblica
spagnolo
balboa
3.283.959
44
70,8
15,3
M 73 F 78
58 posto
5211
2300
91,9
1466
primario 15,7
secondario 17,2
terziario 67,1
Paraguay
406.752
5,8
Asuncin
repubblica
guaran e spagnolo
guaran
6.010.000
15
58,5
20,1
M 69 F 73
91 posto
1483
2530
94,4
785
primario 32,4
secondario 15,7
terziario 51,9
Per
1.285.216
13,3
Lima
26.545.000
21
72,6
14,6
M 68 F 73
82 posto
3374
2580
87,7
794
primario 35,6
secondario 14,4
terziario 50
Repubblica Dominicana
48.671
32,6
Santo Domingo
repubblica
aymar, quechua,
spagnolo
nuovo sol
repubblica
spagnolo
peso dominicano
9.125.000
187
66,8
18,1
M 66 F 71
94 posto
3653
2270
87
1071
primario 14,9
secondario 22,1
terziario 63
269,4
9,7
Basseterre
39.000
145
32,2
9,6
M 69 F 75
51 posto
11.742
2712
97,8
3256
primario 19,1
secondario e
terziario 80,9
Saint Lucia
617
2,4
Castries
167.000
271
27,6
12,6
M 71 F 76
71 posto
5650
2930
90,1
1851
primario 15,9
secondario 16,2
terziario 67,9
389
1,3
Kingstown
107.000
275
59
10,3
M 72 F 76
88 posto
4360
2626
88,1
940
primario 22,6
secondario e
terziario 77,4
Suriname
163.820
11,5
Paramaribo
monarchia cost.
inglese
dollaro dei Caraibi
Orientali
monarchia cost.
inglese
dollaro dei Caraibi
Orientali
monarchia cost.
inglese
dollaro dei Caraibi
Orientali
repubblica
olandese
dollaro di Suriname
493.000
3
77
12,4
M 67 F 73
89 posto
4081
2730
89,6
3537
primario 18,3
secondario e
terziario 81,7
Trinidad e Tobago
5.128
1,8
Port of Spain
1.298.000
253
12,2
2,3
M 67 F 73
57 posto
15.355
2820
98,8
4659
primario 4,4
secondario 30,8
terziario 64,8
Uruguay
176.215
0,4
Montevideo
repubblica
inglese
dollaro di Trinidad e
Tobago
repubblica
spagnolo
peso uruguayo
3.315.000
19
93,5
4,9
M 72 F 79
43 posto
6007
2920
98
1867
Venezuela
916.445
62,9
Caracas
repubblica federale
spagnolo
bolvar
27.030.656
29
93,4
16,9
M 71 F 78
72 posto
6736
2340
93
2760
Saint Vincent e
Grenadine
154
ISU (graduat.)
Alfabetizzazzione %
PIL/ab ($ USA)
Consumo di energia
Disponibilit calorica
elettrica kWh
ab/giorno
(ab/anno)
Occupazione
per settore %
Superficie km2
Superficie protetta
%
Capitale
Forma di governo
Lingua ufficiale
Moneta
Popolazione
Densit ab/km2
Urbanizzazione %
Incremento nat.
Speranza di vita
Australia
7.703.429
17,5
Canberra
Stato federale
inglese
dollaro australiano
19.852.969
3
88,2
6,5
M 78 F 83
3 posto
36.553
3120
100
11.126
primario 3,6
secondario 21,1
terziario 75,3
Figi
18.272
0,3
Suva
repubblica
inglese
dollaro figiano
850.000
47
50,8
17,1
M 67 F 72
90 posto
3454
2940
92,9
627
primario 16,2
secondario 27
terziario 56,8
Isole Marshall
181,4
0,7
60.000
331
66,7
28,6
M 68 F 71
1791
-
91
-
primario 20,4
secondario 7,8
terziario 71,8
Kiribati
811
1,5
Bairiki
repubblica
inglese
dollaro australiano
94.000
116
47,4
22,5
M 59 F 65
630
2800
92,5
153
primario 2,8
secondario 7,4
terziario 89,8
Nauru
21,2
-
Yaren
repubblica
nauruano
dollaro australiano
10.300
486
100
18,3
M 59 F 67
4068
3011
95
2909
Nuova Zelanda
270.534
19,6
Wellington
monarchia cost.
inglese e maori
dollaro neozelandese
4.027.947
15
86,2
7,5
M 78 F 82
20 posto
24.943
3190
100
8887
primario 6,7
secondario 21,7
terziario 71,6
Palau
488
0,4
Melekeok
repubblica
inglese e palauano
dollaro USA
20.000
41
77,4
5,7
M 68 F 76
6925
-
99,9
10.947
primario 7,8
secondario 16,6
terziario 75,6
Papua-Nuova Guinea
462.840
3,6
Port Moresby
monarchia cost.
inglese
kina
6.078.000
13
13,4
22,6
M 63 F 67
139 posto
708
2192
57,3
249
primario 72,3
secondario 3,6
terziario 24,1
Salomone
28.370
0,2
Honiara
484.000
17
17
26,7
M 62 F 63
128 posto
649
2230
76,6
69
primario 35,3
secondario 7,9
terziario 56,8
Samoa
2831
1,8
Apia
monarchia cost.
inglese
dollaro delle Isole
Salomone
monarchia cost.
inglese e samoano
dollaro delle Samoa
185.000
65
22,4
9,5
M 68 F 74
75 posto
1958
2930
99
613
primario 32,8
secondario e
terziario 67,2
Stati federati
di Micronesia
702
0,1
Palikir
repubblica federale
inglese
dollaro USA
111.200
158
30
20,2
M 68 F 72
1951
-
94,2
174
primario 0,8
secondario 7,7
terziario 91,5
Tonga
748
27,7
Nukualofa
monarchia cost.
inglese e tongano
paanga
101.134
135
24
20,4
M 71 F 74
55 posto
2189
2946
98,9
356
primario 31,8
secondario 30,6
terziario 37,6
Tuvalu
25,63
0,004
Vaiaku
monarchia cost.
inglese e tuvaluano
dollaro di Tuvalu
10.100
394
48,1
14,7
M 66 F 70
2516
-
95
-
primario 25
secondario e
terziario 75
Vanuatu
12.190
0,2
Port Vila
repubblica
bislama, francese,
inglese
vatu
223.000
18
23,5
15,2
M 67 F 71
119 posto
1737
2600
74
208
primario 5,2
secondario 8,9
terziario 85,9
Dalap-Uliga-Darrit
repubblica
(DUD)
inglese e marshallese
dollaro USA
ISU (graduat.)
Alfabetizzazzione %
PIL/ab ($ USA)
Consumo di energia
Disponibilit calorica
elettrica kWh
ab/giorno
(ab/anno)
Occupazione
per settore %
155
Glossario
Glossario
A
ACNUR/UNHCR Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (United Nations High Commissioner for Refugees); organismo dellONU che fornisce protezione internazionale e assistenza
materiale ai rifugiati e profughi,
perseguendo soluzioni durevoli alla
loro drammatica condizione. Venne
istituito nel dicembre del 1950, allindomani della seconda guerra
mondiale, per soccorrere i profughi
in Europa, ma in seguito il suo raggio di azione si via via allargato a
molti e diversi ambiti di emergenza
che provocano migrazioni forzate.
acque di fusione acque prodotte
dallo scioglimento di un ghiacciaio.
acquitrino terreno ricoperto da uno
strato di acqua stagnante.
affluente fiume secondario, che sfocia in uno maggiore.
affluente (Paese, societ) su modello dellinglese affluent, si usa per
indicare un Paese e/o una societ
ricchi, opulenti, del benessere.
agenti endogeni forze interne alla
crosta terrestre, che provocano
formazione di montagne, eruzioni
vulcaniche e terremoti.
agenti esogeni forze che agiscono
sulla crosta terrestre dallesterno
(venti, acqua, ghiaccio ecc.).
agricoltura biologica agricoltura
particolarmente attenta al rispetto
e al mantenimento degli ecosistemi; per es. utilizzando mangimi naturali nellallevamento del bestiame
ed evitando limpiego di fitofarmaci
e altri prodotti chimici nella coltivazione delle piante.
agricoltura di mercato agricoltura
tipica dei Paesi pi sviluppati, i cui
prodotti sono destinati quasi esclusivamente alla commercializzazione sui mercati interni e internazionali.
agricoltura di sussistenza agricoltura, diffusa ancora oggi nei Paesi
in via di sviluppo, i cui prodotti sono destinati in gran parte allalimentazione delle popolazioni rurali.
agricoltura di villaggio agricoltura
tradizionale tipica dellAfrica e dellAsia.
agricoltura irrigua agricoltura che
si basa su terreni abbondantemente irrigati.
agricoltura promiscua coltivazione
del terreno basata sia su colture
arboree, sia su seminativi.
156
anecumene termine con cui gli antichi indicavano gli spazi disabitati
o abitati solo temporaneamente.
bacino idrografico regione che raccoglie tutte le acque che si riversano in un fiume.
allevamento brado (o ranching) allevamento bovino praticato allaperto, in pascoli naturali, senza
somministrazione di mangimi.
areogramma tipo di rappresentazione grafica dei risultati di unindagine statistica, in cui le diverse percentuali rispetto al totale sono visualizzate dalle corrispondenti e
proporzionali aree di una figura
geometrica.
argine terrapieno artificiale eretto
lungo le rive naturali di un corso
dacqua per contenerne le piene.
aridocoltura agricoltura praticata
nelle zone aride o semidesertiche,
che utilizza sporadiche precipitazioni o esili vene dacqua sotterranee.
asilo politico ospitalit offerta da
uno Stato a qualcuno che per motivi politici ha dovuto abbandonare
il proprio Paese.
atmosfera strato di gas che avvolge
la Terra per unaltezza di circa
1000 km.
atollo isola corallina di forma anulare, tipica dellOceano Pacifico e
dellOceano Indiano.
attivit economiche attivit mediante le quali gli esseri umani utilizzano risorse naturali, lavoro, tecnologia per produrre beni necessari alla loro vita.
attivit primarie attivit attraverso le
quali gli uomini utilizzano direttamente le risorse fornite dalla natura
per produrre beni di prima necessit.
attivit terziarie attivit che non forniscono merci, ma servizi: commercio, turismo, credito e assicurazioni, servizi collettivi di interesse
pubblico (istruzione, sanit ecc.).
autoconsumo utilizzo, totale o parziale, di un prodotto, bene o servizio
da parte del suo stesso produttore.
GLOSSARIO
CECA Comunit Europea del Carbone e dellAcciaio; nucleo originario dellUnione Europea, formato nel 1951 in base al trattato tra
Francia, Germania, Italia, Olanda,
Belgio e Lussemburgo.
C
camino vulcanico condotto attraverso il quale risale il magma di un
vulcano.
campo profughi campo di accoglienza provvisoria per i profughi, costituito da tende e strutture igieniche
e sanitarie di primo intervento.
canyon fossa dai ripidi pendii, valle
profonda anche centinaia di metri,
scavata da un corso dacqua.
carsismo fenomeno provocato dallazione dellacqua piovana, che
determina particolari forme di erosione superficiali e sotterranee
nelle rocce calcaree.
carta fisica carta geografica in cui sono indicati solo gli elementi fisici di
un territorio (rilievo, idrografia ecc.).
ne, beni e capitali e nel quale vengono prese le decisioni che riguardano tutta la struttura urbana.
centro degli affari larea urbana in
cui si concentrano gli edifici che
ospitano le banche e gli uffici
commerciali e finanziari.
centro storico nucleo storico di una
citt, in cui si trovano edifici e monumenti che ne testimoniano le
origini.
ciclo dellacqua trasformazione
continua delle acque marine, fluviali e lacustri in vapore acqueo e
di questo in precipitazioni che, cadendo, alimentano corsi dacqua e
falde freatiche, per tornare di nuovo al mare e agli oceani.
ciclone (o area ciclonica) zona di
bassa pressione atmosferica, pi
umida e calda della massa daria
circostante, caratterizzata da tempo instabile e perturbato.
circolazione atmosferica movimenti dellatmosfera e del vapore
acqueo in essa contenuto dalle
zone di alta e bassa pressione
presenti sulla superficie terrestre.
citt nuove centri urbani costruiti
attorno a una metropoli secondo
una precisa programmazione urbanistica, con lo scopo di decongestionare la metropoli centrale.
citt satellite centro urbano sorto in
prossimit di una metropoli dalla
quale dipende in parte per le attivit economiche e i servizi.
clima linsieme delle condizioni meteorologiche medie di una data
zona, ottenute da rilevazioni omogenee dei dati per un periodo di
almeno 20-30 anni.
clima alpino clima delle zone di alta
montagna, caratterizzato da inverni freddi con abbondanti nevicate
e da estati fresche e piovose.
clima equatoriale clima della fascia
equatoriale, caratterizzato da temperature superiori ai 25 C tutto
lanno e da abbondanti precipitazioni distribuite in tutti i mesi.
clima mediterraneo clima delle regioni che si affacciano sul Mediterraneo: caratterizzato da inverni
miti e piovosi, estati calde e secche.
clima polare clima della regione artica e di quella antartica, caratterizzato da temperature molto rigide e scarse precipitazioni.
clima steppico clima tipico delle zone aride, contraddistinto da estati
molto calde e secche e inverni rigidi.
157
GLOSSARIO
crosta terrestre lo strato pi esterno della Terra, con spessore medio molto variabile: 5 km sotto gli
oceani, qualche decina di km sotto le catene montuose.
colture di serra coltivazioni praticate in condizioni climatiche controllate, allinterno di capannoni le cui
pareti sono costituite da grandi
vetrate o da fogli di materiale plastico.
colture specializzate coltivazioni
basate su una sola specie di pianta come, ad esempio, vite o olivo.
combustibili fossili minerali prodotti dalla fossilizzazione di organismi
vegetali (carbone) e animali (petrolio, gas naturale), utilizzati come
fonte energetica.
commercio estero lo scambio fra
Stati, formato dallinsieme delle
esportazioni e delle importazioni.
commercio interno gli scambi che
avvengono nellambito del territorio nazionale di uno Stato.
Commonwealth termine inglese indicante lassociazione del Regno Unito e altri Stati, ex colonie oggi indipendenti, che riconoscono come
proprio capo il sovrano britannico.
158
D
decolonizzazione processo di liberazione dal dominio coloniale e di
conseguimento dellindipendenza
nazionale, attuato dai Paesi dellAfrica, dellAsia e dellAmerica latina
in gran parte dopo la seconda
guerra mondiale.
decremento demografico diminuzione della popolazione che si verifica quando il numero dei decessi supera quello delle nascite.
debito linsieme dei debiti contratti
dai PVS in conseguenza dei pre-
E
eccedenza alimentare la quantit
di prodotti alimentari che non viene assorbita dal mercato e resta
invenduta; detta anche surplus.
densit demografica numero medio di abitanti in un km2 di territorio, calcolato dividendo la popolazione totale di quel territorio per la
sua superficie (ab/km2).
ecologia scienza che ha per oggetto le relazioni tra gli organismi viventi e il loro ambiente naturale,
da cui ricavano le risorse per vivere. Oggi si occupa soprattutto dellimpatto ambientale prodotto dalle
attivit umane.
GLOSSARIO
esportazioni linsieme dei beni e servizi prodotti al suo interno che uno
Stato vende in uno o pi Stati esteri.
euro moneta unica europea in vigore dal 1 gennaio 1999 e in circolazione dal 1 gennaio 2002.
Europa verde denominazione data
alla politica agricola dellUnione
Europea.
exclave lo stesso che enclave (vedi),
ma dal punto di vista dello Stato
cui questa appartiene.
extracomunitario immigrato proveniente da territori che non appartengono allUnione Europea.
F
faglia frattura della crosta terrestre
conseguente alla pressione esercitata dai movimenti di allontanamento o avvicinamento reciproco
delle placche crostali.
falda acquifera (o freatica) accumulo di acque che si forma nel
sottosuolo, al di sopra di uno strato di roccia impermeabile.
falesia formazione rocciosa tipica
delle coste alte, con pareti che
scendono a picco sul mare, dovuta allerosione del mare.
FAO Organizzazione per lalimentazione e lagricoltura (Food and
Agriculture Organization); organismo specializzato dellONU, nato
nel 1943 per favorire il progresso
dellagricoltura e il miglioramento
delle condizioni alimentari dellumanit.
fenomeni atmosferici fenomeni
che si verificano nellatmosfera,
come la pioggia e il vento.
fertilizzante sostanza usata per la
concimazione del terreno agricolo.
fiordo profondo golfo chiuso da pareti rocciose molto ripide, formatosi in seguito allinvasione del mare
in una antica valle glaciale.
fitofarmaci prodotti chimici usati in
agricoltura per difendere le piante
dalle malattie.
fluitazione sistema di trasporto del
legname mediante la corrente fluviale, cui i tronchi dalbero vengono affidati per essere trascinati fino ai luoghi di raccolta e/o lavorazione.
G
gaia termine coniato dallo scienziato
americano James Lovelock per
designare la Terra, derivante dal
greco antico gea. Secondo la visione di Lovelock, tutte le specie
viventi sarebbero le cellule di Gaia,
gli ambienti naturali i suoi organi.
gariga vegetazione caratteristica
delle zone aride mediterranee, formata da bassi arbusti (cisto, timo,
ginestra) e prati stepposi.
gasdotto sistema di condutture per
159
GLOSSARIO
H
habitat insieme delle condizioni ambientali in cui vive una determinata
specie animale o vegetale.
hammada deserto formato da tavolati rocciosi e catene montuose.
I
iceberg blocco galleggiante di ghiaccio, formatosi dalla frattura della
calotta glaciale, che va alla deriva
sotto la spinta di onde e maree.
ideogramma grafico che riproduce
dati statistici con un disegno che
raffigura, attraverso dei simboli facilmente leggibili, il fenomeno
analizzato.
idrocarburi composti organici costituiti da carbonio e idrogeno.
idrosfera parte della superficie terrestre costituita dalla acque superficiali dei fiumi, dei laghi, del
mare o da quelle sotterranee.
ILO Organizzazione Internazionale
del lavoro (International Labour Organization); agenzia delle Nazioni
Unite che si occupa di promuovere
la giustizia sociale e i diritti umani
nel campo delle relazioni di lavoro;
ne fanno parte 178 Stati.
immigrato straniero proveniente da
un altro Paese.
industria di base industria che converte le materie prime in semilavorati, i quali a loro volta costituiscono materia prima per lindustria di
trasformazione.
industria leggera industria di trasformazione specializzata in articoli poco complessi e poco voluminosi.
160
ISTAT Istituto nazionale di Statistica; ente pubblico di ricerca, fondato nel 1926; il principale produttore di statistica ufficiale italiana a supporto dei cittadini e degli
operatori pubblici.
K
kobold tipo di turbina in grado di
convertire lenergia cinetica prodotta dalle correnti marine in
energia meccanica rotativa, con
un rendimento pari o superiore a
quello di altre fonti rinnovabili (Sole, vento). Ne in funzione gi da
qualche anno un prototipo nello
stretto di Messina.
krill specie di plancton di cui sono
ricchi i mari antartici e che costituisce lalimentazione dei cetacei.
L
lago carsico lago nato nelle cavit
create dallerosione delle acque
sulle rocce calcaree.
lago costiero lago che si formato
da una laguna quando essa si
separata definitivamente dal mare.
lago di circo piccolo lago glaciale.
lago di origine tettonica lago originato dai movimenti geologici che
hanno abbassato in alcuni punti la
crosta terrestre, formando delle
conche.
lago di origine vulcanica lago che
si forma nel cratere di un vulcano
spento.
lago di sbarramento lago nato in
seguito allo sbarramento (naturale
o artificiale) di un corso dacqua.
lago glaciale lago formatosi nelle
valli scavate in tempi remoti dai
ghiacciai.
laguna specchio dacqua poco profondo separato dal mare, ma a esso
collegato tramite aperture che permettono il rimescolamento delle acque salate marine e di quelle dolci
dei fiumi che vi sfociano.
lapilli piccoli frammenti di lava infuocata eruttati da un vulcano.
latifoglie piante caratterizzate da foglie grandi (latus in latino vuol dire
grande, ampio).
latifondo grande propriet fondiaria
(latus in latino vuol dire grande,
esteso) con un solo proprietario, i
cui terreni vengono in parte coltivati estensivamente, in parte lasciati a pascolo o a bosco. I contadini che vi lavorano sono braccianti o coloni.
GLOSSARIO
M
macchia mediterranea vegetazione
spontanea costituita prevalentemente da arbusti sempreverdi alti
fino a 3 m (alloro, corbezzoli, mirto).
maggese terreno agricolo tenuto a
riposo perch riacquisti fertilit.
magma roccia fusa, con temperature superiori ai 1000 C, che si trova allinterno della crosta terrestre
e pu fuoriuscire attraverso le
fratture del terreno.
magnitudo energia liberata dalle
onde sismiche ed espressa in gradi secondo la Scala Richter.
mangrovia formazione vegetale che
si trova lungo le coste basse e
fangose, presso gli estuari dei fiumi e le paludi delle regioni calde.
N
natalit (tasso di) dato statistico
consistente nella percentuale annua di nascite sul totale della popolazione di un territorio.
nazione gruppo di individui che condivide un comune patrimonio storico, culturale e linguistico.
new town termine inglese che significa citt nuova; le new towns sono
cittadine sorte nel dopoguerra in Inghilterra attorno alle maggiori metropoli con lobiettivo di riequilibrare
le grandi concentrazioni urbane.
nio (el) in spagnolo il bambino; cos viene chiamato il periodico riscaldamento del Pacifico meridionale,
che provoca sconvolgimenti climatici come siccit, piogge disastrose,
temperature caldissime ecc.
nomadismo sistema di vita di popoli, soprattutto cacciatori e allevatori, che non abitano stabilmente in
un luogo, ma si spostano continuamente per trovare i mezzi di
sussistenza.
O
oasi zona del deserto nella quale
lacqua che affiora dalle falde sotterranee permette di praticare lagricoltura.
OCSE Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (Organisation for Economic
Cooperation and Development);
organizzazione internazionale che
raccoglie i Paesi sviluppati. Fondata dopo la seconda guerra mondiale, per favorire la rinascita economica europea, assunse il nome
attuale nel 1961. I 30 membri sono: Australia, Austria, Belgio, Canada, Corea del Sud, Danimarca,
Finlandia, Francia, Germania,
Giappone, Grecia, Irlanda, Islanda,
Italia, Lussemburgo, Messico, Norvegia, Nuova Zelanda, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Slovacchia,
Spagna, USA, Svezia, Svizzera,
Turchia, Ungheria.
off-shore termine inglese che significa in mare aperto; viene usato
per indicare una piattaforma petrolifera o altra installazione posta
al largo della costa.
OMC/WTO Organizzazione mondiale
del commercio (World Trade Organization); organismo internazionale
nato nel 1995, che opera in campo
economico su temi connessi ai
commerci: tariffe, investimenti, concorrenza, trasparenza delle regole e
comportamenti internazionali.
oleodotto sistema di condutture per
il trasporto del petrolio greggio dal
luogo di estrazione a quelli di utilizzazione.
ONU Organizzazione delle Nazioni
Unite (United Nations); organizzazione internazionale nata nel 1945
per salvaguardare la pace, la sicurezza mondiale e tutelare i diritti
umani.
OPEC Organizzazione dei Paesi
Esportatori di Petrolio (Organization
of the Petroleum Exporting Countries); organizzazione internazionale istituita nel 1960 per creare una
politica commerciale comune dei
Paesi produttori e regolare i rapporti con le societ petrolifere.
161
GLOSSARIO
P
pack enorme lastra di ghiaccio che
raggiunge anche i 3 metri di spessore, creata dalla rottura della
banchisa polare.
paesaggio visione di una parte di
spazio geografico, da un determinato punto di vista.
Paesi neoindustriali PVS, in particolare dellAsia orientale, che, a
partire dagli anni Settanta-Ottanta
del secolo scorso, hanno imboccato la strada di una rapida industrializzazione basata sulla produzione di merci a basso costo.
palude superficie di terreno coperta
da acque stagnanti.
pampa vegetazione erbacea tipica
delle regioni aride dellAmerica
meridionale.
paralleli circonferenze convenzionali tracciate parallelamente allEquatore.
parco nazionale area protetta istituita
e amministrata dalle autorit statali.
passo punto pi basso di una catena
montuosa, che rende possibile il
passaggio tra due opposti versanti.
Patto di Varsavia alleanza militare
tra i Paesi del blocco sovietico,
nata nel 1955 in contrapposizione
alla NATO e sciolta nel 1991.
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pedologia scienza che studia la composizione, la genesi e le modificazioni del suolo sotto lazione dei diversi
fattori (geologici, ecologici ecc.).
per mezzo di istogrammi orizzontali la ripartizione della popolazione di uno Stato secondo le diverse fasce det.
poggio modesta elevazione del terreno (pi bassa di quella di una collina), dal profilo dolce e tondeggiante.
promontorio parte della costa, generalmente montuosa, che si protende sul mare.
polders territori dei Paesi Bassi sottratti alle acque mediante unopera di bonifica.
PS Paesi sviluppati.
Q
quartiere residenziale zona urbana
formata in prevalenza da abitazioni
dove risiedono i cittadini.
quaternario (settore) settore del
terziario avanzato che comprende
le attivit decisionali e manageriali
delle imprese, la ricerca scientifica, la cultura, linformazione, la direzione politica.
R
reddito il guadagno che il singolo ricava da unattivit economica.
reef vedi barriera corallina.
GLOSSARIO
regime nivo-glaciale regime dei fiumi alimentati prevalentemente dallo scioglimento dei ghiacciai e delle nevi.
regime pluviale regime dei fiumi alimentati in prevalenza dalle piogge.
regione deltizia zona umida e paludosa in corrispondenza del delta di
un fiume, che costituisce un ambiente naturale ricco di fauna.
regione funzionale territorio urbano
allinterno del quale si trovano una
metropoli e piccole citt satelliti; in
questa regione si muovono ogni
giorno migliaia di persone che
gravitano attorno alla metropoli.
regione industriale regione geografica caratterizzata dalla presenza di numerosi centri industriali.
rete telematica rete di tutti i tipi di
telecomunicazioni (telefono, comunicazioni, Internet).
rete urbana insieme di citt di un
determinato territorio che intrattengono relazioni reciproche, secondo una certa gerarchia determinata dallimportanza di ciascuna.
reticolato geografico linsieme dei
paralleli e dei meridiani tracciati su
una carta geografica.
riforma agraria legge che mira a
migliorare le condizioni di vita delle popolazioni rurali e ad aumentare la produzione agraria attraverso
la redistribuzione delle terre e la
creazione di infrastrutture.
S
sahel fascia dellAfrica posta ai margini meridionali del Sahara e coperta da unarida vegetazione
stepposa.
T
taglia e brucia tecnica agricola primitiva che si basa sul principio di
tagliare e bruciare tutta la vegetazione spontanea di una zona per
fare spazio alle colture.
taiga foresta, prevalentemente di
conifere, che caratterizza le zone
dal clima continentale freddo.
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GLOSSARIO
temperatura massima il grado pi alto raggiunto dalla temperatura durante tutto il giorno (temperatura massima diurna) o durante lanno (temperatura massima annua diurna).
164
U
uadi corsi dacqua temporanei delle
zone desertiche, che rimangono
asciutti per mesi e addirittura anni.
UE Unione Europea; nata nel
1993 con lentrata in vigore del
V
valle depressione della superficie
terrestre posta tra montagne e generalmente percorsa da un fiume.
valle fluviale valle dalla caratteristica forma a V, creata dallazione
erosiva delle acque del fiume che
la percorre.
valle glaciale valle occupata da un
antico ghiacciaio dalla caratteristica forma a U, creata dallazione
erosiva del ghiacciaio stesso.
valle longitudinale valle che corre
parallela alla catena montuosa
principale.
valle trasversale valle che corre
perpendicolare alla catena montuosa principale.
versante ciscuno dei due fianchi di
un rilievo (colle, monte, catena
ecc.).
villaggio centro abitato di piccole dimensioni, prevalentemente situato
nella campagna e abitato da una
popolazione rurale.
ville nouvelle in francese lo stesso
che new town (vedi).
vulcano apertura della crosta terrestre da cui escono materiali di
ogni genere: lapilli, lava, gas, cenere ecc.
W
WWF Fondo mondiale per la Natura
(World Wildlife Fund); associazione internazionale fondata nel
1961 per difendere la natura e
per sensibilizzare lopinione pubblica al rispetto dellambiente.
Z
zona industriale zona generalmente
posta alla periferia di una citt, nella quale si concentrano le industrie.
zootecnia scienza che studia le metodiche di produzione, allevamento e
sfruttamento degli animali domestici.
Referenze fotografiche
J. Shenai/S. Griggs Agency, Ed Kashi, Emmanuel Dunon/Reuters, G. Angri, Dino Fracchia, K. Daher/Gamma, Gerd Ludwig, E. Martino, J. Maroon, Reza, E. R. Tyrrel, L. Lefkowitz, O. Pasquiers/Ciric, R. Ragazzini, Tom Wagner/Saba-Rea, R. Ragazzini, G. Neri, J. Richardson, Peter Loughran, John Hartley/NHPA, Susy Mezzanotte, R. Dei, Giovanni Giovannetti, Jean-Pierre Amet/Sygma, Tom Myers, George Green, Greenpeace/Morgan, World Press Photo, Stephen Krasemann/Neri, James P. Blair, Jonathan
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Jan Berry, Michael S. Yamashita, S. Sirickland/Wesilight/Cosmos, M. Majroni, Yann Arthus Bertrand Altitude/G. Neri, P. Laureono, White Star/M. Berinetti, Jun Takano,
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